12 novembre 2013

ANNO IX - N° 130 - MARTEDÌ 12 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno ai lavoratori Gam

L'Oscar del giorno lo assegniamo ai lavoratori Gam. Fiduciosi avevano creduto alle speranze di un rilancio della loro azienda per mano del gruppo imprenditoriale siciliano. Il gelo proveniente dai lidi dell'isola, però, ha finito con lo spezzare quelle che sono apparse pie illusioni. Oggi, poi, sono senza tutela, senza ammortizzatori sociali e senza alcuna forma di sussidio.

Dopo il danno la beffa: perché ora ad alcuni di loro è stato chiesto anche di restituire delle somme all’Inps per errori nelle buste paga commessi dall’azienda.

é la dignità personale in quanto si riflette nella considerazione altrui e, in senso più positivo, il valore morale, il merito di una persona, non considerato in sé ma in quanto conferisce alla persona stessa il diritto alla stima e al rispetto altrui. (Treccani) Per questo motivo il Presidente della Regione ha chiesto, sembra, gli onori come autorità più alta eletta dal popolo, immeritando un rifiuto da parte dell’autorità preposta.

Cosa volete che conti in una cerimonia dello Stato,come quella del IV Novembre, nelle sue articolazioni periferiche un membro

Il Tapiro del giorno a Roberto Ruta

L’onore

del Governo, tra l’altro non eletto, rispetto al Governatore che va giudicato come governa? L’onore si conquista con il “fare” quotidiano e non si chiede come i questuanti davanti agli ingressi delle Chiese. E’ stata un’occasione mancata per lo sviluppo del Molise.

Adesso chi risolverà i problemi della GAM, dello ZUCCHERIFICIO,

Il Tapiro del giorno lo diamo a Roberto Ruta. Il senatore molisano cerca di deviare l'attenzione sulla questione delle 12mila Gran Manze da portare in Molise proponendo correttivi alla Legge di Stabilità per cercare di farci rientrare i soldi per la ricostruzione post sisma. Non farebbe male, però, ad interessarsi più dei problemi aperti nella sua terra che pensare a ipotesi di allevamenti intensivi che finirebbero con l'ammazzare quel poco di buono che è rimasto. Non sarebbe il caso, allora, di fare meno fumo e garantire, finalmente, una prospettiva di sviluppo?

dell’ITTIERRE etc.? Chi inaugurerà la posa della prima traversina per la Metropolitana Leggera Matrice - Boiano?(Di Pietro senior ne ha parlato in pieno Parlamento, insieme all’aeroporto)? Chi renderà l’aria più tersa e pulita con la Centrale a biogas di Termoli?

Chi restituirà l’onore perduto? Mi ricorda, parafrasandolo, il motivetto di Polvere di Stelle: Ma 'ndo vaise l’onore non ce l'hai?

E vissero felici e contenti.

Giovenale

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TAaglio lto

12 novembre 2013

All’ordine del giorno del consiglio regionale la proposta di abrogazione della legge regionale numero 21 del 5 ottobre 2012: “Disposizioni urgenti di adeguamento all’articolo 14 del decreto legge del 13 agosto 2011 numero 138: Riduzione del numero dei consiglieri e assessori regionali e relative indennità”

Frattura, per allargare la giunta regionale e aggravare il costo della politica, non si fa scrupolo di calpestare leggi e Carta Magna Da 9 mesi tiene lo statuto regionale nel cassetto omettendo un preciso dovere d’ufficio (reato penale che continua a sfuggire agli organi inquirenti) e contravviene all’articolo 121 della Costituzione italiana Ciò che i consiglieri regionali del Molise non sono riusciti a deliberare il 5 novembre cercheranno di farlo nel corso del consiglio regionale di oggi. Il 5 hanno fatto la porcheria di tenere in vita, ma si dovrà discutere e verificare la legittimità della decisione, l’articolo 7, ovvero il mantenimento dei portaborse e la loro controversa esistenza, come hanno disvelato le Iene calate a Campobasso per ridicolizzare Frattura, Facciolla, Cotugno, Di Pietro, Parpiglia, Micone, Totaro e Fusco Perrrella vittime della loro personale incapacità a fronteggiare le domande sul perché avessero indebitamente incassato i 2451 euro dei portaborse e glissare la pesante ironia che le accompagnavano.

Il consiglio di oggi a sua volta potrebbe segnare una ulteriore data da trascrivere in rosso, il colore delle vergogna. Seppure non tra i primissimi argomenti in discussione, c’è infatti la proposta di legge d’iniziativa della giunta concernente l’abrogazione della legge regionale numero 21 del 5 ottobre 2012, proposta alla quale il 5 novembre avevamo riservato il commento che segue e che riproponiamo non avendo altro da aggiungere né da commentare perché riusciamo ancora a covare la speranza che l’autorità inquirente, una differente classe

politica rispetto a quella decrepita che funge da opposizione a Palazzo Moffa, il prefetto di Campobasso, oppure una delle sigle sindacali meno compromessa e piegata al potere politico di sinistra, si prestino a valutare sotto l’aspetto giudiziario, politico, amministrativo, sociale e culturale, ciascuno per il grado di competenza, le conseguenze legate alla cancellazione della legge che ha recepito le misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo (legge del 14 settembre 2011 numero 148). La giunta regionale, senza avvertire alcun peso politico, né etico, né morale, si dispone quindi ad abrogare la legge 21 del 5 ottobre 2012 (Disposizioni urgenti di adeguamento all’articolo 14 del decreto legge del 13 agosto 2011 numero 138 - “Riduzione del numero dei consiglieri e assessori regionali e relative indennità” -, convertito in legge 14 settembre 2011 numero 148). Modo capzioso di creare i presupposti per allargare la giunta e appesantire ulteriormente il costo della politica. Il testo della legge regionale che Frattura vuole abrogare è questo: “Articolo 1 (composizione del consiglio regionale e della giunta): Al fine di conseguire gli obiettivi stabiliti nell’ambito del coordinamento della finanza pubblica e di adeguare l’ordinamento

Quelli che hanno detto subito “NO alla Stalla di 12.000 manze” nel Molise, hanno detto anche, e subito,“SI a 100 stalle” sparse sul territorio molisano per non far dire ai fans, che si sono poi mostrati veri e propri ultras dell’operazione Ruta-Granarolo,“ecco sanno dire sempre e solo no” o “ecco quelli che negano al Molise di salire sull’unico treno che passa” o, anche,“ecco i soliti che non capiscono che il Molise può, con la Granarolo, diventare una grande fattoria” .

Dire “SI” a 100 stalle voleva dimostrare anche che, i veri talebani, per la verità, sono loro quelli che dicono sempre e solo Sì, non avendo alcun’altra alternativa.. Quelli deI “No a una stalla di 12.000 manze” e “SI a 100 stalle per 120 manze in media” volevano, così - visto che comunque 120 capi per ogni stalla non è poca cosa – lanciare un messaggio che aveva il chiaro significato di non voler negare al Molise una sua vocazione da sempre, quella zootecnica, essenziale per il 54% e più di territorio montano.

Una vocazione sì negata, nel momento in cui si è voluta far passare per modernità la separazione di quest’attività produttiva dall’altra principale che è l’agricoltura, entrambe sacrificate alla specializzazione o intensificazione delle produzioni. Un processo che, a lungo andare, ha mostrato di essere utile solo alle multinazionali delle macchine e delle attrezzature, delle sementi, dei fertilizzanti e degli antiparassitari e,anche, di quanti hanno appoggiato questa politica che la crisi, a partire dall’inizio di questo nuovo secolo, sta scaricando tutto sui protagonisti veri dell’agricoltura, i produttori.

Un processo che, anche sotto la spinta di altri fattori, tra i quali il furto del territorio per altri fini, ha portato e sta portando allo spopolamento delle campagne. Certo 200, 300 stalle di 30/50 capi, si adattano meglio al Molise e servono per affermare subito, e senza riserve, l’unico sviluppo possibile qual è quello dell’agroalimentare e del turismo ad esso legato. Uno sviluppo possibile, utile per i giovani che hanno bisogno di occupazione e di speranze per costruire bene

regionale a quanto stabilito dall’articolo 14 del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, la composizione numerica degli organi della Regione Molise e così rideterminata: a) il Consiglio regionale si compone di venti consiglieri, ad esclusione del Presidente della Giunta regionale; b) è pari a quattro il numero massimo degli assessori che compongono la Giunta regionale”.

Articolo 2 (efficacia): ” Le disposizioni di cui all’articolo 1 hanno efficacia dalla legislatura regionale successiva a quella in corso alla data di entrata in vigore della presente legge”.

Articolo 3 (entrata in vigore): “La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione Molise. La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e farla osservare come legge della Regione Molise”. Sarebbe fatto obbligo a chiunque di osservarla e farla osservare, tranne alla maggioranza di centrosinistra che le leggi, e finanche la Costituzione, se le mettono sotto i piedi.

Anche la Costituzione; sì la Costituzione.

Frattura da 9 mesi tiene chiuso nel cassetto lo statuto regionale approvato all’unanimità

Cento stalle Ancora meglio se il doppio o il triplo, che il Molise può ospitare

il proprio futuro. Centinaia di stalle che possono dare, nell’arco breve di tempo, mille posti di lavoro con l’indotto, e non miseri trenta possibili con la grande stalla della Granarolo; immagine al Molise con le sue produzioni tipiche e a denominazione geografica (latticini e formaggi; salumi e insaccati; specialità gastronomiche, prima fra tutte la mitica “Pampanella”; prodotti da forno con i grani selezionati seminati sulle colline ventilate del Molise e le sue minute pianure, il territorio più vocato alla vitivinicoltura con i suoi già grandi vini e all’olivicoltura, con i suoi strepitosi oli e, anche, alla frutticoltura che attinge a una ricca biodiversità presente da millenni grazie ai minuti orti familiari).

Stalle che possono dare latte di qualità anche per la Granarolo, che ne ha estremo bisogno per vincere su un mercato che si sa, nell’arco di qualche anno, sarà fortemente segnato da agguerrite concorrenze. E, soprattutto, stalle che impostate per una produzione biologica sono in grado di trasformare, del resto come un tempo, la merda in letame utile a rendere, volendo, l’intero territorio molisano fonte di prodotti biologici. Prodotti che, come si sa, stanno conquistando la fiducia del consumatore del mondo e che, a nostro parere, saranno sempre più vincenti a tavola. C’è di più, possono diventare anche una grande occasione di richiamo turistico per vivere un Molise che offre tutto quello

dal precedente consiglio regionale il 22 febbraio 2011, in quanto, promulgandolo, gli sarebbe impossibile procedere all’abrogazione della legge 21 del 2012 e, quindi, di allargare la giunta da quattro a cinque, o a quanto gli pare.

Così facendo, però, egli omette un preciso dovere d’ufficio (reato penale che continua a sfuggire agli organi inquirenti) e manca di rispettare l’articolo 121 della Costituzione italiana.

Sicché, nella fattispecie, non è lontana l’ipotesi secondo cui, qualora il ritardo della promulgazione, come appare chiaramente, sia preordinata ad impedire la produzione degli effetti della legge 21 sgradita al Presidente , si apra un conflitto politico e persino una eventuale attivazione di rimedi giurisdizionali, oltre che, extrema ratio, quale il procedimento di cui al primo comma dell’articolo 126 della Costituzione (la destituzione del presidente della giunta regionale del Molise). Ci ripetiamo sul caso; quantunque nella (vana) speranza che qualche mente illuminata ne faccia uso e tesoro per impedire che il Molise diventi la regione dello strumentalismo politico e amministrativo e della sopraffazione sistematici.

Dardo

che il mondo sta perdendo: aria sana, acqua potabile, paesaggi meravigliosi, ottima cucina e un’ospitalità speciale se riusciamo a conservarla naturale così come ce l’hanno trasmessa i nostri padri e le nostre madri.

Intorno a questo sviluppo è necessario coinvolgere e rendere protagonisti le aziende agricole e zootecniche, gli artigiani della trasformazione, i giovani diplomati del nostro istituto agrario e degli istituti professionali a indirizzo agronomico e alberghiero, l’Università del Molise e le Università che stanno nascendo nel campo dell’alimentazione o possono nascere nel campo dell’olivicoltura se si riprende quello studio di fattibilità che la Regione Molise aveva fatto realizzare una decina di anni fa.

Ma non sono le idee progettuali che mancano. No, di queste idee ce ne sono e, molte, da tempo. Manca un programma di sviluppo che solo un governo capace e lungimirante può darsi, se si avvale di consigli disinteressati che stanno venendo fuori dalla discussione, e non di parte, se pensa al Molise per com’è e non quello che non è. Piccolo, ricco ancora di ruralità e di agricoltura che, diversamente da realtà, soprattutto del centro e del nord, oggi costrette a disfarsi delle macerie di uno sviluppo che, con la pesante crisi, ha dichiarato il suo fallimento, ha solo bisogno di continuità e di un’accelerazione dei processi per cogliere prima gli obiettivi.

Piccolo, ma anche grande, nel momento in cui questo suo sviluppo può diventare il ponte naturale con le centinaia di migliaia di molisani sparsi in Italia e nel mondo, suoi naturali promotori e fruitori dei risultati di una corretta programmazione, che introduce sul territorio le sue necessità e non cattedrali nel deserto che ne servono solo a decretarne la fine. Una classe politica e dirigente capace di fare questo riceverebbe, insieme al nostro applauso, anche tutto il contributo che è nelle nostre modeste possibilità.

Comitato “No Stalla, Sì Molise Bene Comune”

TAaglio lto

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Al silenzio dell’ufficio stampa del presidente ha provveduto il vice-presidente Petraroia

La giunta Frattura lavora

anche la domenica (!)

In coda, la riorganizzazione della Regione. Un campo vastissimo da mietere e fare clientela, per dare premi e vantaggi economici, per assecondare richieste e soddisfare pretese

Da rivedere il giudizio sulla capacità di lavoro della giunta regionale. Lo impone il dato di cronaca che ancora una volta è provenuto dal vice (?) presidente dell’esecutivo, Michele Petraroia, e non, come sarebbe dovuto, dall’ufficio stampa della presidenza. Ma tant’è.

La storia in veste di supplente va avanti dal giorno dell’insediamento. Per questo motivo ribadiamo ad ogni piè sospinto che del ruolo, del prestigio, delle responsabilità di Frattura se ne fa carico il suo vice (?). Il quale, infatti, come abbiamo accennato, ha emesso un comunicato stampa per infornare che la giunta si è riunita domenica (10 novembre) per svolgere un lavoro minuzioso e complesso che – ma questo Petraroia non lo ha detto – l’ha tenuta impegnata per l’intera giornata sottraendo il presidente e gli assessori alle gioie familiari e allo svago.

Un sacrificio, ammettiamolo, in nome del popolo mo-

lisano che, infatti, sentitamente ringrazia anche in ossequio all’incidenza dell’impegno svolto e del tempo impiegato. Dalla fatica domenicale dell’esecutivo regionale, grazie alla solerzia di Petraroia, i molisani traggono che nel corso della chilometrica seduta s’è parlato, anzi approfondito, il modo in cui si dovranno affrontare le vertenze aperte con il governo di Roma sulla gestione della sanità e il Piano di rientro dal debito, e sulla gestione della fase ultima della ricostruzione post-terremoto del 31 ottobre 2002. Faccende che Frattura a distanza di 10 mesi sta ancora valutando, delibando, approfondendo, incapace di seguire una linea di condotta coerente con l’azione politica e programmatica svolta da chi l’ha preceduto e con la necessità di difendere solo il difendibile di un sistema sanitario che non vuole ridurre le pretese né farsi carico di una migliore organizzazione del lavoro.

Continuando lo stallo, stanno andando in malora i

"Perchè rinuncio all'articolo 7" Il consigliere Filippo Monaco interviene sulla questione portaborse CAMPOBASSO. Dal giorno in cui la regione Molise si è adeguata alla normativa nazionale in materia di indennità per gli amministratori e dotazione economica per il funzionamento degli uffici si è registrata una gran quantità di interventi sul tema ed particolare sull’art. 7, quello che mette a disposizione di ogni consigliere oltre 2.400 euro per il cosiddetto portaborse.

Si tratta di un articolo non presente nella legge regionale così come riformulata a luglio, ma di un retaggio del passato, la precedente normativa risalente al 2002. “Sarebbe stato senza dubbio risolutivo abrogare tale articolo contestualmente all’entrata in vigore della L.R. 10 – dichiara il consigliere Monaco – ma si è preferito chiedere il parere dell’ufficio legale del Parlamento che ancora non è arrivato. Come già comunicato in precedenza faccio parte di quel gruppetto di consiglieri regionali che hanno espressamente rinunciato a tale indennità.

Non molti, ma siamo solo in 4, come spesso riportato da alcuni organi di stampa. Da parte mia ho già

restituito con bonifico al Consiglio regionale la somma percepita ad agosto”.

Il consigliere non ha partecipato all’assemblea del Consiglio che ha approvato la regolamentazione del fondo in questione per motivi di salute e ritiene che questo sia solo un passo per rendere trasparente la gestione delle somme messe a disposizione dei consiglieri che ritengono di avvalersi di consulenti.

“Restiamo comunque in attesa di ricevere lumi da Roma – aggiunge Monaco - perché bisognerà chiarire se la modifica apportata sulla modalità di rendicontazione delle somme dell’art.7 farà rientrare tale norma nei parametri previsti dalla spending review. Resto comunque del parere che in un momento in cui la Regione fa difficoltà a far fronte persino alla spesa corrente sarebbe opportuno porsi dei limiti”.

Le motivazioni della rinuncia sono, quindi, di varia natura: economica, legale, sociale, etica. Ora tocca ai presidenti Frattura e Niro correggere il tiro sulla legge da loro stessa proposta puntando sull'abrogazione come ha chiesto il consigliere Nunzia Lattanzio.

presidi pubblici e boccheggiano quelli privati.

E l’utenza ne paga le conseguenze. Se non ci saranno inghippi o ripensamenti, la giunta ha deciso di trasferire 2,3milioni di euro ai 7 ambiti territoriali di zona con cui cercare finalmente di mettere in atto un sistema dei servizi sociali meno precario dell’esistente. Sui piani territoriali di zona istituiti nel 2000 con legge dello stato, le rendicontazioni sono a dir poco avvilenti. Petraroia accenna alla possibilità per i comuni che ne fatto parte di implementare “un’offerta di qualificazione per disoccupati, per giovani in cerca di lavoro, per lavoratori in mobilità o in cassa integrazione”.

Sempre e solo pannicelli caldi. In coda, poi, il veleno della riorganizzazione della Regione. Un campo vastissimo da mietere e fare clientela, per dare premi e vantaggi economici, per assecondare richieste e soddisfare pretese. Un campo che annovera la scelta e la nomina di 4 direttori d’area (Massimo Pillarella, Gaspare Tocci, Rodolfo Cocozza, Colavita?), 53 incarichi di direttori di servizi, cui si andranno ad aggiunge altri 8 per i servizi del consiglio regionale e quelli non ancora definiti delle agenzie e degli istituti regionali. La politica del centrodestra è stata perniciosa e deleteria nel dare incarichi, vantaggi economici, abbuoni di carriera e qualifiche oltre il lecito e il consentito; questa di centrosinistra non sarà da meno. Tolto l’abito del vice(?) presidente e indossato quello di assessore alle politiche sociali, Petraroia ha fatto sapere anche di aver informato i colleghi “dell’appello rivolto ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta circa il bando per i non autosufficienti pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Molise del 16 settembre” per la cui validità ed efficacia “è indispensabile che siano rispettati i parametri rigidi e rigorosi della normativa nazionale che consente di accedere ai benefici economici regionali aggiuntivi fino a 700 euro mensili solo per i casi di comprovata gravità in cui necessita un’assistenza costante del paziente complesso”. Diversamente ”si travalica la normativa e si arreca un danno agli aventi diritto, con ritardi procedurali inevitabili”. Domanda: sinora come si sono svolte le cose?

Dardo

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12 novembre 2013

"Scuola, il disastro annunciato" La segreteria della Cgil contro il piano di dimensionamento L’intervento

Il Tempo corre... ed il Malato sta morendo!!! di Giovanni Venuto

CAMPOBASSO. In questi giorni si moltiplicano le prese di posizione sulla riorganizzazione della rete scolastica. "Manca la riflessione su cosa si è fatto per dare una buona scuola pubblica agli studenti molisani", sostiene il segretario della Flc Cgil, Sergio Sorella. Il recente D.L. 104/13 approvato in via definitiva dal Parlamento stabilisce, tra l’altro, che a partire dall'anno scolastico 2014/2015 il ministro dell’Istruzione, previo accordo in Conferenza Unificata, definirà i criteri per il contingente dei dirigenti scolastici e dei DSGA, nonché per la sua distribuzione tra le Regioni, che autonomamente faranno il dimensionamento scolastico sulla base di questo accordo. Dunque, nei prossimi mesi ci sarà una ulteriore definizione delle modalità di riorganizzazione della rete scolastica.

Tuttavia la discussione in regione, nonostante le sollecitazioni fatte dalla FLC CGIL a tutti i soggetti interessati, si è avvitata sulla sopravvivenza di qualche istituzione scolastica in un comune piuttosto che in un altro.

La scuola militante e delle professionalità non è stata coinvolta. Di nuovi indirizzi, di percorsi relativi all’offerta formativa territoriale, di poli scolastici, di istruzione secondaria organizzata orizzontalmente, non si è discusso.

Non si è discusso di contenuti, di legge regionale sull’istruzione, di servizi integrati, di reti di trasporti, di come variare e qualificare l’offerta formativa territoriale. "E’ rimasto il solito tema: l’amministratore che mette la bandierina sulla presenza nel suo comune dell’istituzione scolastica. Vari questuanti sono andati a chiedere l’obolo, indifferenti ai richiami al senso di responsabilità. I risultati sono sotto gli occhi

di tutti. Si confermano 9 istituti omnicomprensivi sui 91 esistenti in tutta Italia. Un fatto che blocca qualsiasi organizzazione seria del servizio scolastico.

Con quello di Campomarino dove c’è un Istituto Professionale praticamente estinto. O con un Omnicomprensivo a Riccia senza il Liceo scientifico. E’ meglio distinguersi! Assurdità incredibili che sarebbero risibili se non fossero fatte sulla pelle degli studenti, del personale docente ed Ata. Ci si disinteressa dell’aggregazione orizzontale nel primo ciclo d’istruzione con la conseguenza che nei centri maggiori, ad es. a Termoli, un alunno per fare il primo percorso di studi dovrà iscriversi a tre scuole diverse! Si continua ad aggregare senza considerare i servizi che i comuni hanno insieme, ad es.

Oratino che ha un rapporto con Baranello è stato aggregato a Ripalimosani. Nessuna attenzione alla specificità delle minoranze linguistiche. Si è voluto pescare a macchia di leopardo per tenere in piedi qualche istituzione scolastica ad es. Petacciato ed in provincia di Isernia, dove si assiste alla farsa della dirigenza a Castelpetroso, che non ha plessi agibili e fa scuola sotto il Santuario! Solo per citare alcuni casi tra i tanti più volte evidenziati.

Così le linee guida della regione risultano carta straccia. Avranno il coraggio il Consiglio e la Giunta regionale di modificare le proposte fatte dalle due province in palese contrasto con quanto deliberato? O perderanno anche questa volta l’occasione di dimostrare che il diritto all’istruzione è garantito dalla Costituzione e non può essere condizionato da beghe tra amministratori. Ci auguriamo di sbagliare pensando che non avranno questo coraggio".

Randagismo, la Regione si svegli Le leggi nazionali e regionali assegnano i compiti in modo chiaro: la Regione Molise legifera, programma e finanzia le attività di contrasto al randagismo, la A.S.Re.M. è responsabile dell’operatività, i Comuni intervengono in quanto proprietari degli animali sul territorio e le associazioni collaborano con le istituzioni in varie modalità.

Le sezioni di Campobasso ed Isernia dell’E.N.P.A. desiderano chiarire quanto segue.

Il presidente della regione ha correttamente delegato le iniziative di contrasto al randagismo all’assessore Petraroia, il quale non ha estromesso le associazioni dalla stesura del “piano triennale per la prevenzione del randagismo 2013-2015” in quanto erano state già coinvolte, tutte, a questo scopo, dal suo predecessore, l’assessore Di Sandro, a Ottobre 2012, prima dell’approvazione del Piano da parte della Giunta Regionale avvenuto nel mese di Dicembre dello stesso anno.

In quella sede furono accolte le modifiche richieste da alcune associazioni presenti: finanziamento ai comuni per la realizzazione dei microcanili, finanziamento ai comuni finalizzato alla collaborazione con le associazioni di territorio per massimizzare le adozioni, sostegno economico ai comuni per la gestione del cane di quartiere ma, da parte dell’attuale vice delegato alla sezione di Campobasso dell’O.I.P.A., vi furono solo critiche portate senza motivazioni e nessuna proposta.

Il piano triennale è stato finanziato dalla Regione con 1.200.000,00 euro circa, cosa che pochissime regioni sono in grado di fare, e prevede al suo interno una serie di progetti fondamentali per la lotta al randagismo (all’interno dei quali è ricompresa la sterilizzazione, comunque assicurata da molti anni dalla A.S.Re.M.), per i quali fu data delega alla Direzione Regionale per la Salute ed al Servizio Regionale di prevenzione veterinaria e sicurezza alimentare, per l’espletamento delle procedure di emanazione dei bandi, e la costituzione

Mentre le Aziende PARTECIPATE della ns. Regione, piu' grandi ed importanti, , si stanno sgretolando portando allo sconforto e spesso alla disperazione centinaia di padri e madri lavoratori/lavoratrici e quindi migliaia di cittadini, si continua a parlare e parlare; cosa questa importante se fossero trovate delle soluzioni rapide e concrete.

Ma in Italia le colpe sono sempre di tutti e di nessuno, di chi c'era o di chi c'è ora alla guida Politica delle Istituzioni. Pero’ perche’ non volgere lo sguardo e l’attenzione al settore Manageriale delle Aziende?

I politici NON sono tutti uguali??? Almeno si spera?....perche' se cosi' fosse allora la speranza di una risalita sarebbe molto difficile e quasi impossibile. Tornando ai Molisani , c’è da dire che anche se in ritardo, sono stati finalmente capaci di cancellare quasi interamente la classe politica che ha comandato negli ultimi 10 anni?.....SOLO che purtroppo gli elettori NON hanno il potere di Cambiare con un VOTO i Manager che NON fanno quasi NIENTE o POCO per migliorare le Aziende che Guidano.....ERGO sarebbe TEMPO di provvedere a far fare ad ognuno il proprio mestiere con professionalita' e impegno costante, e questo sarebbe anzi (E’) il COMPITO di chi ora sta alla GUIDA Politica della REGIONE. Pensare di andare avanti ancora con le nomine di Amici e Parenti è fuori dal MONDO ATTUALE....perche' da domani ed in futuro tornera' l'antico detto "KA NISCIUN E' FESSO" e le CABINE ELETTORALI PURTROPPO arrivano sempre piu' presto di quanto si crede....Meditate Gente!

Medidate!

della commissione per la valutazione delle proposte delle misure messe a bando. Il presidente del Consiglio Regionale ha curato l’aggiornamento della legge regionale per la lotta al randagismo, emanata nel 2005 e già modificata nel 2006, con la collaborazione delle associazioni che hanno suggerito alcune delle modifiche apportate definitivamente nel 2011. l’E.N.P.A., sezioni di Campobasso ed Isernia, rilevano e sottolineano che il problema non risiede nel piano triennale, che mette in campo risorse non da poco ed ha avuto, oltre al contributo delle associazioni propositive, anche l’approvazione del Ministero della Salute.

Il vero problema è la lentezza con cui si dà l’avvio ai progetti previsti. Problema imputabile parimenti a Regione e A.S.Re.M. per quanto concerne l’attuazione ed ai Comuni (con le dovute eccezioni), quanto a disinteresse, troppo spesso mascherato dalle difficoltà economiche. Le sezioni di Campobasso ed Isernia dell’E.N.P.A. desiderano, comunque, continuare a collaborare con le istituzioni nell’interesse degli animali e dei cittadini molisani, ma le sollecita a dare attuazione ai progetti nel più breve tempo possibile.

Colpisce constatare come, nella regione Molise, dove si è assistito, recentemente, all’avvicendarsi della compagine politica, l’impostazione del piano triennale è stata condivisa trasversalmente, mentre nelle associazioni di volontariato, dove alcune teste hanno cambiato cappello, le opinioni sono singolarmente lontane nel valutare le azioni da intraprendere e le loro priorità.

Ci auguriamo che le risorse del volontariato, come accade in E.N.P.A. ogni giorno di più, siano utilizzate per combattere con intelligenza il randagismo e non per inutili guerre ad altri o altro.

E.N.P.A. sezioni di Campobasso e Isernia.

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TAaglio lto

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Anche la Terza commissione consiliare alla ricerca dei siti inquinati dalla Camorra Chissà se il solerte Salvatore Ciocca, che sbandiera la sua sinistrosità contro ogni forma di sfruttamento e si dice allarmato dell’emergenza ambientale per i veleni sparsi sul territorio molisano dalla Camorra, lo sarà altrettanto per le migliaia di metri cubi di letame delle giovenche della Granarolo nel basso Molise Il solerte presidente della Terza commissione consiliare di Palazzo Moffa, Salvatore Ciocca, nella breve nota con cui ha informato che giovedì 14 novembre la commissione sarà in seduta straordinaria, “incentrata sui temi allarmanti” scaturiti dalle dichiarazioni del pentito di Camorra, Carmine Schiavone, circa l’esistenza di siti inquinati da rifiuti pericolosi, con una prosa serrata e nervosa, lascia trasparire la sua preoccupazione, e si fa interprete di quella dell’intera opinione pubblica molisana. Stato d’animo apprezzabile da parte di un consigliere regionale che il territorio molisano lo ha scarpinato e probabilmente continua a scarpinarlo per via della sua professione di tecnico ed ora per ragioni politiche, quindi edotto della importanza che venga preservato da aggressioni che ne possono alterare i caratteri ambientali che, per molti altri aspetti, sono una delle poche ricchezze su cui può contare l’economia locale. Soprattutto quella agroalimentare e quella turistica.

Per le quali poco s’è fatto in passato, e niente si continua fare nel presente. Anzi, no.

L’assessore all’agricoltura, Vittorino Facciolla, di professione avvocato, sta pensando bene di assecondare, seppure senza evidenti esposizioni personali, il progetto delle Granmanze (12 mila giovani vacche da allevare) che letto, analizzato, valutato e commentato da tecnici del settore ed esperti di zootecnica non assoggettati a busta paga, viene classificato una bomba ecologica, un attentato al territorio, una violazione alle regole più elementari che presiedono al rapporto sulla classificazione e pericolosità dell’impatto ambientale. Bene, il progetto del Granmanze della Granarolo, per come è stato concepito, organizzato, adattato e commissionato, non sarebbe da meno, per pericolosità, alla campagna di avvelenamento del territorio regionale da parte della Camorra napoletana. Ha scritto Pasquale Di Lena su questo giornale, con l’autorità che gli deriva dall’essere tutore storico e valorizzatore encomiabile del territorio molisano, che sarebbe assurdo pensare che una volta realizzata la stalla per le 12mila manze, tutto rimarrebbe come prima.

Infatti, avremmo una alterazione profonda e sostanziale del territorio di centinaia di ettari di terreno agricolo, e un’altrettanta alterazione della filiera

"La Regione ci ha abbandonato"

Assemblea dei lavoratori e avventizi della Gam e Solagrital

agroalimentare e la conseguente estinzione della nostra agricoltura di nicchia e della zootecnica che, nella loro ridotta dimensione, ma perfettamente equilibrate alle risorse naturali di cui disponiamo, sono elementi basilari dello sviluppo economico legato alle vocazioni e non già sottomesso alla prepotenza di una industria “del tutto estranea, lontana dalla storia e dalla cultura, dai valori e dalle risorse del nostro territorio”.

Quindi, alle strette, il solerte presidente della Terza commissione consiliare della Regione Molise che sbandiera la sua sinistrosità a garanzia di ogni forma di sfruttamento, avvalendosi della presenza dell’assessore Facciolla ai lavori della Terza commissione, supponiamo nella veste di legislatore, programmatore, e garante della integrità del territorio, non potrà omettere di mettere in parallelo i “temi allarmanti dell’emergenza ambientale, e sulle azioni concrete da porre in essere, al fine della immediata verifica sui possibili siti utilizzati dalla Camorra per operazioni illecite di interramento e sversamento dei rifiuti” con il tema altrettanto allarmante dell’emergenza ambientale, e sulle azioni concrete da porre in essere, al fine della immediata verifica sui possibili siti utilizzati per le operazioni di una stalla di 12mila giovani manze e lo sversamento di centinaia di migliaia di metri cubi di letame al giorno da spandere sui terreni molisani. In aggiunta ai veleni tossici della Camorra.

Dardo

CAMPOBASSO. Si è svolta a Bojano, presso Palazzo Colagrosso, una riunione dei lavoratori e delle lavoratrici cd. avventizi della Gam, ex Solagrital di Bojano. C’è disperazione tra i lavoratori, che si sentono lasciati soli sia dalla politica che dal sindacato.

E’ di pochi giorni fa, infatti, la lettera di licenziamento, che suona come una beffa vera e propria, viste le promesse che avevano ricevuto nei giorni scorsi. “Nell’ultima assemblea dei lavoratori la Regione, in persona del Presidente Frattura, ci aveva rassicurato, promettendoci una svolta imminente: dopo pochi giorni ci è arrivata la lettera di licenziamento.

Era questa la svolta? Noi ci sentiamo presi in giro” è il commento generale dei presenti all’incontro.

“Dov’è finito l’acquirente Avimec? E’ scomparso?

La Regione ci ha lasciato senza tutela, senza ammortizzatori sociali e senza alcuna forma di sussidio.

Dopo il danno la beffa: perché ora ad alcuni di noi è stato chiesto anche di restituire delle somme all’Inps per errori nelle buste paga commessi dall’azienda” – spiegano.

E tra gli avventizi ce n’è uno, di nazionalità straniera ma coniugato a Bojano, che racconta di aver ricevuto una busta paga di 90 centesimi... Una situazione, insomma, davvero insostenibile che rischia di esplodere.

All’incontro hanno partecipato anche alcuni consiglieri comunali di Bojano, ed è stato invitato anche l’avvocato Massimo Romano, già consigliere regionale e conoscitore della vicenda Solagrital, a cui alcuni avventizi si sono rivolti conferendogli mandato legale.

"Rafforzare le piccole e medie imprese" La Confesercenti rilancia il discorso di rete e il sostegno delle istituzioni CAMPOBASSO. Le organizzazioni di categoria lamentano il fatto che le Piccole e Medie Imprese non hanno ricevuto alcun tipo di aiuto economico volto a favorire il loro sviluppo, una disattenzione delle Istituzioni, un restringimento del settore bancario, la crisi economica che avanza, tutto ciò porta a fare rete tra le organizzazioni di categoria. Si e' avviato, in Molise, il processo che portera' alla costituzione di imprese in Rete per il Molise e coordinamento delle associazioni delle piccole imprese molisane. Nei giorni scorsi, infatti, Confesercenti Molise, Con-

fimpresa Molise, Confartigianato Molise e Ura- Clai Molise hanno definito un percorso comune di coordinamento e di progressiva integrazione delle proprie attività sindacali e di tutela della piccola impresa regionale.

"E' il momento di unirsi tra le varie associazioni di categoria - afferma il presidente di Confmolise e Vice Presidente Confesercenti regionale Giuseppe Montesanto - dobbiamo cercare di non disperdere le nostre forze".

La piccola media impresa anche in Molise è in difficoltà tra le problematiche

maggiori - continua il presidente Montesanto - troviamo la difficoltà di accesso al credito, stiamo cercando un canale per potenziare proprio questo settore; riscontriamo anche la necessità di rafforzare i servizi per esempio con la Camera di Commercio, potenziare o addirittura in alcuni casi aprire ai corsi di aggiornamento e formazione per la Piccola Media Impresa, questo permetterebbe sia di qualificare i dipendenti che avere una maggiore qualità dei prodotti; cercare in poche parole di andare incontro a quelle esigenze quotidiane che potrebbero fare

la differenza e che attualmente mancano". Diventa quindi importante fare rete per sopravvivere da una parte e crescere dall'altra, soprattutto in una regione piccola come il Molise ''evidentemente c'è la necessità di fare rete, finora se ne è parlato ma in fatti concreti non è mai stato messo in atto niente del genere.

Non e' più tempo di parole, - conclude il Presidente Montesanto bisogna passare all'azione. E come ho già detto bisogna far leva sull'associazionismo per non isolarsi e rischiare l'ennesima chiusura di attività commerciale o imprenditoriale".

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Campobasso

12 novembre 2013

Palazzo San Giorgio, approda in Consiglio la mozione “contro” Nicola Gesualdo Torna a riunirsi il Consiglio comunale questa volta, ci si augura, con maggiore successo considerando la lentezza e gli intoppi che ultimamente caratterizzano i lavori consiliari. La prima convocazione è fissata per venerdì mentre la seconda si terrà mercoledì 20 novembre. Vari gli argomenti all’ordine del giorno, in programma c’è un’interrogazione sui furti di carburante dai serbatoi degli automezzi Sea, tre ordini del giorno riguardanti il Piano di dimensionamento scolastico 2014-2016, i rifiuti tossici e l’intitolazione del museo dei i Misteri a Cosmo Teberino. Le mozioni da discutere sono bene sette e ri-

Alla ex Gil la mostra di Nicola Continelli CAMPOBASSO. E' stata inaugurata presso la ex Gil di Campobasso, la mostra personale di Nicola Continelli. Nato a Campobasso nel 1941 dove vive e lavora. Dopo la laurea in Scienze politiche ed Economiche ha frequentato l’ambiente artistico di Brera ed è stato allievo di A. Chighine e V. Guzzi. La sua poetica aderisce alla corrente dell’Espressionismo. Nicola Continelli predilige riprodurre con la sua personale tecnica pittorica paesaggi e ritratti. L’artista elabora, con tratti veloci e pregnanti, misture coloristiche per arrivare ad una sintesi, non dimenticando di mutuare ispirazioni da proposizioni cartellonistiche e motivi da notazioni caricaturali. Prudentemente, l’artista, indaga sui paesaggi molisani e, dolcemente, indugia su vari luoghi; così, abbiamo la possibilità di apprezzare visioni e tagli su Isernia, Cantalupo nel Sannio, Termoli, Venafro, Ripalimasani, Montagano, Ferrazzano, San Martino in Pensilis, Matrice, Gildone...

I lavori di ritrattistica, invece, giocano, fondamentalmente, sull’effetto espressionistico, che è debitamente ricercato, favorevolmente indagato, accortamente favorito. I ritratti di Nicola Continelli cercano di riannodare tracce di carature intime, inseguono moti dell’anima e ravvedono segreti celati.

Nicola Continelli usa colori energetici che riescono a fotografare il "vero" delle persone.

Conoscere per conservare sembrano mormorare le sue pitture.

Quest’appello sostanzia un "fil rouge", che attraversa ed accompagna le varie sequenze che l’artista produce. In una successione di punti di vista, o meglio, di alcune letture privilegiate dell’arco dei territori, emergono misure di intensità umane.

guardano le nuove nomine assessorili, la situazione del teatro Savoia, il finanziamento delle agevolazioni in favore delle imprese delle Zone Urbane dell’Obiettivo convergenza, le procedure degli appalti già espletati e le forme di incentivazione al personale che svolge compiti di segreteria delle commissioni consiliari ed al personale che segue direttamente le sedute consiliari. Particolarmente attesa è la mozione presentata dai consiglieri Michele Ambrosio dell’Udc, Salvatore Colagiovanni del Pdl e Antonio Pietrarca dell’Udeur con cui si chiede di promuovere un’ampia discussione

d’indole tecnico-amministrativa sui settori interessati dalle deleghe conferite all’assessore Nicola Gesualdo. Non è un mistero infatti che l’assessore sia finito nel mirino dei tre consiglieri che, attraverso la mozione, intendono fare chiarezza sull’operato finora svolto dall’esponente dell’Esecutivo a cui il sindaco, lo scorso maggio, ha affidato la delega all’Urbanistica “sottraendola” all’esponente dell’Udeur Mariagrazia De Vincenzo. I tre consiglieri comunali ritengono che l’assessore abbia disatteso il programma di governo adottato all’inizio del mandato da Consiglio, sindaco e Giunta che preve-

deva, tra le altre cose, la soluzione della “storica” questione urbanistica attraverso l'adozione di un nuovo Piano regolatore. Colagiovanni, Ambrosio e Pietrarca evidenziano, inoltre, lo scontro istituzionale tra la commissione Urbanistica e la conferenza dei capigruppo in merito ad alcuni argomenti di urbanistica e la latitanza dell’assessore , a distanza di sei mesi dalla nomina della nuova Giunta, sulla complessa tematica del Piano casa e sull’adozione di provvedimenti generali di governo urbanistico della città, strumenti prioritari rispetto alle particolari esigenze dei singoli cittadini.

Doc o Dop sempre di qualità i vini molisani: giovedì ne parlano gli esperti Le principali Associazioni interessate alla promozione dei Vini Molisani, Coldiretti Molise, la Delegazione ONAV Molise (Organizzazione Assaggiatori di Vino), il Consorzio per la Valorizzazione dei Vini DOC Molise, fanno il punto sul vino molisano. Si svolgerà giovedì prossimo, presso la Bottega Italiana di Olio Aloia, a Campobasso in corso Vittorio Emanuele 13, alle ore 10,00, un incontro sul tema “I vini molisani di qualità, oltre alla Tintilia”, con la stampa, esperti ed attori del settore, per presentare agli opinion leader quelle che sono le offerte e le caratteristiche dei vini molisani, in questo periodo. L’informazione e la cultura relativa ad una produzione agroalimentare è sicuramente l’elemento base di promozione per un consumo consapevole, ciò vale per tutti i prodotti agroalimentari, ma in modo particolare per il vino, soprattutto nel mese di novembre, che, nel sentire collettivo, rappresenta il periodo in cui si

rinnova l’offerta. Tra i consumatori, un po’ di disorientamento l’ha portato, in particolar modo nei meno esperti, il recepimento, obbligatorio da parte dell’Italia, avvenuto nel 2010, dell’introduzione della protezione comunitaria dei vini come Denominazione d'Origine Protetta (DOP) ed Indicazione Geografica Protetta (IGP), analogamente agli altri prodotti agroalimentari. Se in campo Comunitario l’introduzione è risultata più semplice, in Italia dove, per i vini, erano già storicamente affermate le Denominazioni di Origine Controllate e le Indicazioni Geografiche Tipiche, si è dovuto stabilire che, nella nostra nazione, i vini DOP sono classificati in DOCG e DOC ed i vini IGP comprendono le IGT della precedente classificazione nazionale. Tutto ciò ha comportato qualche problema di assestamento nelle abitudini e nell’approccio alle nuove etichette. L’incontro di giovedì prossimo, nel salottino

dell’agroalimentare di Campagna Amica, sarà utile anche a tranquillizzare i consumatori più distratti che, nonostante le nuove sigle DOP (Denominazione di Origine Protetta) ed IGP (Indicazione Geografica Protetta), nelle bottiglie ci sono sempre gli antichi vitigni, il territorio molisano con le sue peculiarità e la sapiente opera delle cantine regionali, attente al nuovo, ma coerenti con la tradizione millenaria.

Ti racconto un libro: atmosfere anni Quaranta per il noir firmato Calligarich

Dal teatro agli sceneggiati di successo per la Rai, Gianfranco Calligarich è uno che ha dedicato la sua vita alla scrittura. Ma al pubblico di Ti racconto un libro - laboratorio permanente sulla lettura e sulla narrazione, ideato e organizzato dall’Unione Lettori Italiani con la direzione artistica e organizzativa di Brunella Santoli, e sostenuto dalla Provincia di Campobasso e dalla Fondazione Molise Cultura – si presenterà in veste di scrittore, dopo l’ottima prova dei suoi primi due romanzi. L’autore, originario di Trieste, firma Principessa, una storia da togliere il fiato, più precisamente un noir. In una Milano avvolta dalla nebbia, fredda e violenta, un corriere della droga è costretto a trovarsi un “nido”, una ca-

mera d'affitto in cui ripararsi da inseguitori che gli danno la caccia, dove il padrone di casa, di giorno rispettabile impiegato, la notte si traveste per una seconda professione sui marciapiedi della città dove è chiamato Principessa. A suo modo quindi l'immancabile dark lady di tutti i noir ma che è interpretata questa volta da un personaggio maschile, diventa una figura indimenticabile mentre, vittima di un innamoramento per il corriere, andrà verso una inevitabile, romantica e straziante conclusione della sua contraddittoria personalità. Storia di due relitti umani immersi in un mondo notturno e spietato, Principessa è un noir vero e profondo del tutto inedito nel panorama letterario italiano.

Paragonabile ai grandi noir del cinema americano anni Quaranta. L’appuntamento Calligarich è in programma martedì 12 novembre alle ore 18.30 nella sala conferenze della Biblioteca provinciale “P.Albino” di Campobasso. All’incontro parteciperà anche il critico cinematografico Leopoldo Santovincenzo che affiancherà lo scrittore nel corso della presentazione.

Il prossimo appuntamento di Ti racconto un libro è con l’attesissimo Pugilato letterario, che quest’anno vedrà sul ring Gianni Biondillo e Flavio Soriga, pronti a darsele di santa ragione pur di strappare il consenso del pubblico il prossimo 22 novembre alle ore 18.30 nell’edificio della exGIL di Campobasso.

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Campobasso

12 novembre 2013

La struttura sanitaria vittima dell’ondivaga e disarticolata, perché compromessa dalle clientele, politica regionale, rimane comunque un Polo sanitario d’eccellenza.

Colpo di scena: il vescovo Bregantini inopinatamente a favore della guida pubblica alla Fondazione “Giovanni Paolo II” Pare non sia più in grado di scindere il sacro (non profit) della Fondazione dal profano (utilitaristico) del restante sistema sanitario

Aveva finanche la benedizione del Papa che tra qualche mese sarà santo, Giovanni Paolo II, alla cerimonia della posa della prima pietra dei lavori di costruzione, per essere un polo sanitario di eccellenza di valore interregionale, studiato e progettato per corrispondere all’esigenza di salute di un bacino demografico di circa tre milioni di potenziali pazienti. Aveva tutto: 312 posti letto, macchinari e personale medico di altissima qualità, una struttura modernamente e funzionalmente concepita, e il marchio scientifico dell’università Cattolica. Gli rimangano 120 posti letto e quanto basta per essere un Polo sanitario d’eccellenza di valore regionale, con macchinari e personale di qualità, una struttura modernamente e funzionalmente concepita e il marchio di una Fondazione dedicata al Papa che tra qualche mese sarà fatto santo. Purtroppo gli mancano 12 milioni di euro che la Regione non gli ha pagato (3 milioni nel 2011 e 9 milioni nel 2012) e, quindi, la possibilità di muoversi con la necessaria sicurezza e agilità; gli mancano so-

prattutto punti di riferimento certi e inequivocabili all’interno del piano sanitario regionale e della politica sanitaria che si va portando avanti tra commissari straordinari e sottocommissari, tra governatori (passati e presenti) che non hanno avuto e non hanno le idee chiare né la capacità di razionalizzare innanzitutto se stessi e, quindi, la delicata materia che hanno avuto ed hanno per le mani. Non ha, soprattutto, il sostegno del vescovo di Campobasso, Bregantini, per affermare la sua natura etica e morale,

Trignina, restringimenti di carreggiata La decisione dell'Anas a partire da domani per lavori nelle gallerie CAMPOBASSO. L’Anas comunica che da mercoledì 13 novembre a venerdì 22 novembre 2013, sarà istituito un senso unico alternato sulla strada statale 650 “Fondo Valle del Trigno”, tra il km 4,080 e il km 36,830, nelle province di Isernia, Chieti e Campobasso. Il provvedimento, in vigore dalle ore 21,00 alle ore 6,00 del giorno successivo, si rende necessario per consentire la tinteggiatura dei piedritti delle gallerie “Serre”, “Pantaniello”, “Sella Venditto”, “S.Onofrio”, “Chiauci”, “Monte Larussa”, “Casino del Duca”, “Monte Piccione”, “Valle Cupa”, “Panni Caldi”. Durante le limitazioni, l senso unico alternato sarà regolato da impianto semaforico.

avendo il vescovo fatta propria l’idea, peraltro tecnicamente, amministrativamente, giuridicamente, e sostanzialmente impraticabile, della mano pubblica nella Fondazione, con ciò allentando pericolosamente le peculiarità da primato (dalla diagnosi, agli interventi e alla riabilitazione post operatoria) dei reparti di cardiochirurgia e di oncologia che dal 2002 hanno fatto della Cattolica, prima, e della Fondazione, ora, un Polo d’eccellenza inequivocabile, nonché l’unitarietà umana e scientifica

su livelli alti espressa dal personale in organico. Rileggendo gli 11 anni della storia della Fondazione nel Molise si hanno netti i parametri di quanto sia stata ondivaga e disarticolata, perché compromessa dalle clientele, la politica regionale nella sanità, e i disastri che ne sono conseguiti (6 ospedali in funzione per 320mila abitanti!), che ancora più colpevolmente vengono tenuti in essere in assenza di chiarezza e, soprattutto, del rispetto delle delibere e dei decreti che la Regione Molise ha adottato ed emanato senza darvi seguito. Finanche la Chiesa cattolica rappresentata dal vescovo Bregantini pare non più in grado di scindere il sacro (non profit) della Fondazione dal profano (utilitaristico) del restante sistema sanitario, essendosi, come abbiamo accennato, schierata a sostegno dell’idea balzana che la Fondazione, per restare con le sue peculiarità nel sistema sanitario molisano, possa essere associata, assorbita, fusa con l’ospedale “Cardarelli”. C’è da restare sorpresi da questo indietreggiamento di Bregantini dalla

linea di demarcazione che distingue la sanità pubblica da quella privata di cui la Fondazione oggi incarna la necessità che al proprio interno trovi e convalidi i metodi della sana amministrazione. Cosa che la Fondazione ha posto in atto grazie anche alla partecipazione del personale che ai propri diritti sta preferendo il diritto dei pazienti ad essere assistiti. I 12 milioni di euro dovuti dalla Regione per le annualità 2011 e 2012 pesano come un macigno, simbolo di un rapporto con la Regione connotato da incertezza, timori, balbettamenti, inutili tavoli di confronto, assurde e impraticabili ipotesi di fusioni, a fronte dell’urgenza di decisioni, scelte e determinazioni che non lascino indietro il diritto dei molisani ad avere strutture efficienti per la salvaguardia della loro salute. Diritto al quale la Fondazione Giovanni Paolo II, già Cattolica, continua nonostante tutto ad assicurare. Ciò che i molisani devono temere è l’assoluta improprietà della politica regionale di essere all’altezza dei problemi chiamati a risolvere.

Dardo

Curia, la scuola di formazione Dal pomeriggio riprendono gli incontri sulla Fede e il bene comune Campobasso. Scuola di Formazione Socio –Politica. Oggi alle ore 17,30 presso la Sala Convegni “Celestino V” di Campobasso inizia la serie di incontri dell’anno formativo Socio –Politico (2013-2014) della scuola “ Beato G. Toniolo” di Campobasso organizzati dall’Arcidiocesi Campobasso-Bojano. Aprirà il primo incontro di formazione S.E. Mons.

GianCarlo Bregantini, Arcivescovo Metropolita di Campobasso-Bojano sul tema “Fede e bene comune, Capitolo IV della Lumen Fidei”. Dopo il saluto di Don Fabio Di Tommaso, Direttore Scuola Teologico-Pastorale “San PietroCelestino” terranno una relazione Ylenia Fiorenza, Filosofa e Paolo Mitri,Vice Direttore dell’Ufficio

diocesano di Pastorale Sociale e Lavoro. L’avvio della Scuola di formazione socio-politica “Beato G. Toniolo” si colloca nel contesto del Triennio pastorale indetto dall’Arcidiocesi di Campobasso-Bojano e si pone come obiettivo quello di creare un “laboratorio” formativo attorno al tema “La Persona per la Pace”, capace di fornire orientamenti, approfondimenti ed esperienze utili, partendo, nello specifico quest’anno, dalle indicazioni illuminanti della Pacem in Terris di Giovanni XXIII. La viva consapevolezza che l'impegno cattolico attento e a servizio della persona per la sua crescita integrale porterà a realizzare momenti d’incontro e di dibattito su tematiche attuali per ri-

chiamare la responsabilità di tutti, laici e consacrati, a possibili trasformazioni sociali e politiche del territorio. Con lo sguardo fiducioso al presente e alle porte del domani, il Bene comune ha qualcosa da restituire al mondo di oggi: Speranza, Valori e Ripresa.

Al centro dell’esperienza cristiana c’è la Luce della Fede che ognuno riceve per seminarla nella società umana, nella vita pubblica e nelle relazioni fondamentali dell’esistenza, correlando Pace, Giustizia, Verità e Carità. “Dietro il velo dell'indifferenza c'è nel cuore di ogni uomo una volontà di vita fraterna e una sete di giustizia e di pace che si devono far fiorire

ISERNIA

ANNO IX - N° 124 - MARTEDÌ 12 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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Isernia

12 novembre 2013

Rubati farmaci al Veneziale per 200mila euro Ripuliti i frigoriferi che contenevano medicinali oncologici ISERNIA. E’ di oltre duecentomila euro il bottino del furto alla farmacia dell’ospedale Veneziale di Isernia. Una banda specializzata, probabilmente la stessa che ha già agito con modalità identiche al Cardarelli di Campobasso e al Santissimo Rosario di Venafro, nella notte tra sabato e domenica ha fatto irruzione nel reparto posto nel seminterrato del nosocomio isernino. Entrando da un ingresso secondario, i malviventi si sono diretti nella stanza dove sono sistemati i frigoriferi e, dopo aver forzato le serrature utilizzando una leva, hanno prelevato medicinali impiegati nelle terapie oncologiche e di contrasto alla sclerosi multipla. Probabilmente i farmaci sono destinati al mercato nero dei paesi, anche eu-

ropei, in cui questo tipo di terapie non viene garantito dal sistema sanitario nazionale, a differenza di ciò che accade in Italia. Per assicurare continuità al reparto di oncologia, il dirigente medico della farmacia del Veneziale è stato costretto a rivolgersi al Cardarelli. I medicinali erano stati consegnati dal corriere sabato mattina a ridosso delle 14, orario di chiusura. Il furto è stato scoperto solo questa mattina alle 7.50 quando il personale sanitario ha ripreso servizio in reparto. Sul raid indaga la Squadra Mobile di Isernia coordinata dal dottor Gallo. Per il momento bocche cucite da parte degli inquirenti che starebbero concentrando la loro attenzione su bande specializzate dell’est Europa. I malviventi

hanno ignorato sia gli altri scaffali della farmacia, dove erano custoditi medicinali anche molto

costosi, sia le casseforti presenti all’interno del reparto. Un vero e proprio furto su commissione:

Carpinone-Sulmona, un caso nazionale Confronto pubblico a Rivisondoli per il mantenimento della linea ferroviaria ISERNIA. "Salvaguardiamo il Territorio e con esso i suoi contenuti. No alla chiusura della Tratta ferroviaria Carpinone Sulmona, no all’eolico selvaggio, no all’insediamento intensivo delle 12.000 manze. Si ad un ambiente e territorio che ci permetta di vivere in simbiosi con natura e paesaggio per un turismo sostenibile, vero e duraturo". In un impianto termale delle Terme Alte, letteralmente stracolmo di amministratori delle due regioni , Abruzzo e Molise, con in capo il Sindaco di Rivisondoli, Roberto Ciampaglia ,tutti debitamente con indosso la fascia tricolore a riprova della vicinanza e della condivisione

della manifestazione stessa, alla presenza di autorità regionali quali l’assessore ai trasporti della Regione Molise , Pierpaolo Nagni, la consigliera Nunzia Lattanzio,la senatrice sulmonese Paola Pelino, rappresentanti di tutte le provincie d’Abruzzo e Molise, Colalillo, Di Martino,Marucci, associazioni quali Cai, Fai, Libera,Lipu, Abruzzo Centro Appennino,Salviamo l’Orso,Mountain Wilderness Italia, Ad Advolution, Viva Abruzzo,la Giostra Cavalleresca di Sulmona, il Sestiere Porta Bonomini con il suo capitano Angelo Pallozzi, l’Associazione le Rotaie che ha posizionato il plastico della stazione ferroviaria

di Campo di Giove, si è tenuta la manifestazione volta a sollecitare la politica in generale a non considerare il territorio come una macchina per far soldi facili ma una risorsa inestimabile che ha contenuti di notevole importanza quali la tratta Carpinone Sulmona. Un grido d’allarme lanciato inequivocabilmente da tutti i presenti con una richiesta espressa alla politica regionale e nazionale di riconsiderare le scelte scellerate che stanno portando i territori alla morte certa e che non danno assolutamente nessuno spiraglio di luce.

I lavori sono stati aperti dal sindaco padrone di casa che immediatamente ha proposto di

destinare i fondi che il governo ha richiesto ai comuni di Pescocostanzo,Rivisondoli, CasteldiSangro, Roccaraso, pari a circa 900.000 euro e riferiti alla riscossione Imu, ad un fondo per la salvaguardia della tratta CArpinone Sulmona ed alla sua incommensurabile ricchezza, sia in termini di occupazione che per il turismo. L’on. Pelino ha da subito istituito un tavolo tecnico per poter confrontarci a Roma con i Ministeri competenti favorendo al tavolo la presenza di 2 sindaci, uno per l’Abruzzo ed uno per il Molise, che ripetiamo,uniti e compatti hanno partecipato in massa, del coordinatore dei Borghi d’eccellenza Maurizio Varriano, dei due presidenti di Regione, i due assessori Nagni per il Molise e Morra per l’Abruzzo,del presidente di Transita Francesco Tufano, del presidente della Sangritana, anchegli presente in sala.

Da qui la volontà di essere presenti ad un tavolo risolutivo che dia risposte certe e non chiacchiere come sino ad oggi è accaduto.

La protesta continuerà in altri luoghi ed altre sedi. La guardia non si abbassa anzi, la massiccia presenza dimostra che il territorio dei sindaci, vere sentinelle, c’è ed è davvero forte e compatto.

toccherà ora agli agenti della Questura di Isernia fare piena luce sull’episodio.

Ittierre, va ridefinita la Cigs

L'appello è di riaprire il tavolo al Ministero

ISERNIA. Sulla questione Ittierre, presso l’Assessorato Regionale al Lavoro, sono state avviate le procedure per il ricorso alla CIGS ex-legge n.

223/91. "Tenuto conto che per il 22 novembre è riconvocata la riunione presso l’Unità di Crisi del Ministero dello Sviluppo Economico per accertare, se la proprietà presenti o meno, alle Istituzioni e alle Organizzazioni Sindacali, le linee generali di un nuovo piano industriale prima della sessione del 26 novembre in cui il Tribunale di Isernia dovrà pronunciarsi sull’esito del concordato; accertato l’elevato livello di tensione sociale che è in via di accentuazione tra le maestranze e sul territorio con tutti i risvolti che ne possono scaturire; acquisito che ai sensi delle vigenti normative per concludere l’istruttoria sul ricorso alla CIGS per le aziende plurilocalizzate è indispensabile procedere alla stipula di un apposito verbale conclusivo presso il Ministero del Lavoro, sollecito l'urgente convocazione delle parti in sede ministeriale per definire il ricorso alla Cassa Integrazione Straordinaria ai sensi e per gli effetti della legge n. 223/91".

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Termoli

12 novembre 2013

Virgilio Spina nuovo segretario provinciale dell’IdV TERMOLI - E' Virgilio Spina il nuovo segretario provinciale idv di campobasso eletto nell'ambito del congresso celebrato questa mattina a Termoli. " Con l'elezione di Spina si conclude, in Molise, la fase congressuale per il rinnovamento del partito e della sua classe dirigente - ha dichiarato Cristiano Di Pietro ora la squadra con i propri direttivi è al completo ed è pronta a partire, da subito, con un'azione sul territorio. Sarà un'attivita incessante che ci vedrá presenti,già il prossimo

18 novembre, a Venafro, insieme al presidente onorario dell'IdV Antonio Di Pietro, per un incontro pubblico sul tema degli sversamenti di rifiuti tossici in Molise dichiarati dal petito Schiavone.

Una vicenda - ha precisato sulla quale occorre fare assolutamente chiarezza. l'Italia dei Valori è pronta a ricominciare ha concluso il segretario regionale Di Pietro - e siamo certi di poter tornare ad essere protagonisti della scena politica nazionale e regionale".

Il

congresso di questa mattina è stato anche occasione per eleggere la rappresentante del laboratorio dedicato alle politiche di genere Anna Aurisano e i componenti del coordinamento provinciale di Campobasso di cui elenchiamo, di seguito, i nominativi: Romano Benedetto, Antonio Iannetta, Fabrizio Iannetta, Giovanni Barra, Alfredo Patullo, Valeria Cerrone, Donato Pozzuto, Vincenzo Giordano, Plaku Bledar, Mauro Di Fabio, Luca Mitri, Marialibera Petriella.

L’intervento del neo segretario TERMOLI – Il neo segretario provinciale, Virgilio Spina, nel suo intervento di insediamento è stato molto categorico sul futuro dell’Idv. ““L’Italia dei Valori c’è e ci sarà ancora, in Molise come su tutto il territorio nazionale. Non è possibile azzerare le idee e i valori che ne hanno caratterizzato l’azione politica. Andiamo avanti grazie alla caparbietà e alle convinzioni di tutti quegli uomini e donne iscritti al partito, che non hanno rinunciato al sogno di un Paese migliore. Un Paese in cui, finalmente, regnino sovrani concetti come meritocrazia, uguaglianza, legalità e pari opportunità. È con questo spirito che ho deciso di proporre la mia candidatura certo che, mantenendo la schiena dritta rispetto agli ideali dell’Italia Dei Valori, incrementando la nostra azione politica sul territorio, incontrando ed ascoltando i nostri concittadini, nelle piazze, nei circoli e sotto i gazebo, potremo ottenere il risultato sperato: la crescita di un partito che ha come unico obiettivo il raggiungimento del bene comune. Abbiamo una classe dirigente locale e nazionale di spessore – ha continuato Spina - alla quale va il mio personale ringraziamento per aver creato e preservato la struttura di questo partito, che nel Molise, grazie a loro, è forza di governo. La forza dell’ IdV resta nel cuore dei suoi militanti e attivisti la cui tenacia mi fa ben sperare per il futuro del nostro partito. Spero solo di essere all’altezza dell’incarico che andrò a ricoprire. Di certo non mancherà il mio più caparbio impegno”.

Pubblicato il rapporto Inaugurata la piscina comunale, Di Brino: “Un giorno importante per questa città sulle povertà 2012 TERMOLI - La Caritas regionale Abruzzo – Molise ha pubblicato il Rapporto sulle povertà 2012 dal titolo “Cinque pani e due pesci. Dal bisogno all'azione. Strategie e gesti concreti contro l'impoverimento”. Il lavoro, frutto dell'analisi dei dati degli Osservatori delle Povertà e delle Risorse delle Caritas diocesane, conferma il momento congiunturale estremamente difficile che stiamo vivendo ed evidenzia un aumento degli utenti dei Centri di Ascolto Caritas. Obiettivo del Rapporto, oltre alla sistematizzazione dei dati, è da un lato quello di comprendere meglio il contesto strutturale in cui l'azione della Caritas si pone e dall'altro quello di individuare le migliori strategie possibili per far fronte ai problemi sempre crescenti di povertà economica, sociale e relazionale. Il rapporto, dunque, vuole essere uno strumento per suscitare l’impegno della comunità ecclesiale e civile per raccogliere, sostenere e accompagnare quanti hanno bisogno attraverso un’azione condivisa, concreta e strategica in cui l’ascolto, l’osservazione e il discernimento sono premesse essenziali. In un'ottica di condivisione del percorso svolto finora e certi di poter lavorare insieme per cercare soluzioni nuove e fedeli al Vangelo per rispondere al problema della povertà, ti invitiamo alla presentazione del Rapporto “Cinque pani e due pesci. Dal bisogno all'azione. Strategie e gesti concreti contro 'impoverimento” che si terrà a Termoli il 15 novembre alle ore 10 presso la Cittadella della Carità in Piazza Bisceglie.

Certi della presenza di tutti voi giunga un sincero e fraterno saluto.

Sua Ecc.Mons. Gianfranco De Luca

Il programma

TERMOLI – Alle 10 i lavori saranno aperti dai saluti di sua Ecc.za Mons.

Gianfranco De Luca e di don Marcello Paradiso, direttore Caritas Termoli – Larino; alle 10,15 introduzione del delegato regionale Caritas, don Marco Pagniello; alle 10,30 “Dati e politiche sulla povertà in Italia” a cura di Nunzia De Capite, area Nazionale di Caritas Italiana; alle 11,15 "Cinque pani e due pesci. Dal bisogno all'azione. Strategie e gesti concreti contro l'impoverimento" a cura del prof. Everardo Minardi, Università di Teramo. Alle 12 ci sarà il dibattito e alle 12,30 le conclusioni

Notizie in Breve

TERMOLI – In previsione di un sensibile peggioramento delle condizioni meteorologiche, annunciato anche per i prossimi giorni, il sindaco Basso Antonio Di Brino e l’assessore alla Protezione Civile Vincenzo Sabella hanno allertato la struttura comunale predisponendo ogni precauzione utile ad affrontare eventuali situazioni di difficoltà che si dovessero verificare sul territorio termolese. Sono previsti venti particolarmente sostenuti,

TERMOLI – E’ stata inaugurata la piscina comunale di Termoli dopo i lavori di riqualificazione effettuati dall’Ati composta dalle società Hidro Sport e H2O Sport. Alla cerimonia di apertura è intervenuto anche il sindaco Basso Antonio Di Brino, il quale si è detto molto soddisfatto per aver riconsegnato ai termolesi e agli sportivi dei centri limitrofi una struttura nuova e, soprattutto, bonificata dal tetto in Eternit. “La notizia di oggi – ha commentato Di Brino – è che Termoli ha una piscina rinnovata, riqualificata e finalmente adatta alla permanenza al suo interno di bambini e adulti. Come Amministrazione comunale non possiamo che essere orgogliosi di quello che abbiamo fatto, e soddisfatti per aver riconsegnato ai termolesi e agli sportivi dei centri limitrofi una struttura nuova e, soprattutto, bonificata dal tetto in Eternit. Da domani, dopo circa quattordici mesi di chiusura, i nuotatori potranno usufruire di impianti salubri, moderni e rinnovati. Ringrazio quindi l’Ati costituita da H2O Sport e Hidro Sport per questa bella opera

mareggiate lungo la costa e piogge intense.

TERMOLI - Slitta a metà dicembre la consegna della scala a chiocciola che collega l’area portuale al Borgo Antico. I lavori, che dovevano terminare entro ottobre, hanno subito dei rallentamenti e per completare la muratura ci vorranno al massimo ancora una decina di giorni e poi si provvederà ad installare la ringhiera prima di togliere i ponteggi e completare le rifiniture.

che hanno riqualificato e ringrazio, inoltre, la struttura comunale e il gruppo di maggioranza per avermi sostenuto e per avermi dato il coraggio di andare avanti su questa iniziativa. Sono assolutamente contento: oggi è un giorno per me molto felice perché con una punta di orgoglio, ma anche con grande soddisfazione, posso dire che abbiamo superato ostacoli quasi insormontabili; ricordo infatti i ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato, le difficoltà economiche e finanziarie, le critiche ed altro ancora. Non posso esimermi, però, dal commentare le dichiarazioni e le accuse rivoltemi ancora oggi dagli aderenti alla società Termoli Nuoto, definendole profondamente ingiuste ed assolutamente strumentali e fuori luogo. Trovo deplorevole, infatti, il tentativo di inasprire i toni in un giorno di festa da parte di chi ha gestito per quasi un trentennio un bilancio di circa ottocentomila euro all’anno, non preoccupandosi minimamente dei problemi che si sarebbero potuti creare all’interno di una struttura fatiscente, con dell’amianto sulla testa, dentro la quale si facevano nuotare tranquillamente i propri iscritti. Ribadisco alla Termoli Nuoto che capisco la loro delusione, ma che giudico inaccettabili le frasi ingiuriose e di scherno all’indirizzo di chi ha lavorato per il bene di questa comunità, senza guardare ai particolarismi e cercando sempre il dialogo costruttivo. Come Amministrazione comunale, no-

nostante le accuse rivolteci quasi quotidianamente, confermiamo l’impegno assunto nei confronti delle famiglie termolesi legate alla vecchia società, essendoci già attivati per chiedere lo spazio acqua agli attuali gestori della piscina: come comunicato nella giornata di ieri dal consigliere Ivo Sprocatti ad una rappresentanza di genitori, infatti, il dialogo è stato avviato e c’è anche stata la disponibilità a concedere gli spazi richiesti.

Per tracciare un quadro completo della situazione, però, gli attuali gestori hanno chiesto una settimana di tempo; non vorremmo che tutti i nostri sforzi venissero vanificati dalle quotidiane comunicazioni al vetriolo da parte della Termoli Nuoto e dalle manifestazioni fuori luogo come quella di questa mattina. Chiediamo ancora un po’ di pazienza, affinché il confronto e il dialogo sereno e non preconcetto possa prevalere e portare i suoi frutti. Lascio infine cadere nel vuoto della demagogia spicciola le farneticanti richieste di dimissioni, anche perché prima di concludere il mio mandato, vorrei portare a compimento gli impegni che ho preso con i termolesi, come ad esempio il nuovo Auditorium che inaugureremo tra circa un mese, o come la riqualificazione del lungomare nord, di Piazza Monumento, del Corso, della scala a chiocciola, oltre a realizzare tanti altri progetti.

Con buona pace della Termoli Nuoto”.

Termoli

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12 novembre 2013

Presepe vivente: grandi preparativi per la trentesima edizione MONTENERO DI BISACCIA – Il Comune di Montenero di Bisaccia, in vista dell’importante appuntamento Natalizio di quest’anno, che vedrà la rappresentazione della trentesima edizione del Presepe vivente, sta predisponendo una serie di iniziative finalizzate a preparare al meglio il suggestivo scenario delle grotte arenarie.

La struttura comunale, infatti, sta programmando interventi tesi a migliorare l’area della Zona Grotte, che ospiterà l’evento frequentato da sempre da numerosi visitatori provenienti anche da fuori regione.

“Abbiamo grandi aspettative per il trentesimo anniversario del Presepe vivente – ha dichiarato il sindaco Nicola Travaglini – e stiamo facendo ogni sforzo possibile per migliorare l’ambientazione e le scene della manifestazione di quest’anno così come proposto dalla Pro Loco, sempre attenta ed ottima organizzatrice dell’evento. Intendiamo curare al meglio questa manifestazione, che costituisce da sempre una vetrina turistica eccezionale per la nostra realtà; l’evento di quest’anno, oltre ad essere arrivato alla sua trentesima edizione, coincide con le celebrazioni del Cinquantesimo anniversario della

Regione Molise: sarebbe oltremodo utile ed auspicabile, quindi, avviare una proficua collaborazione istituzionale per veicolare la rappresentazione montenerese della Natività unitamente all’evento regionale, in modo da darne la massima visibilità possibile. In qualità di Sindaco, mi sto impegnando personalmente a creare le basi affinché tutti i nostri propositi si possano realizzare e farò tutto ciò che rientra nelle mie competenze per favorire la buona riuscita della manifestazione di quest’anno, confidando comunque nel sostegno fattivo dell’ente regionale”.

Una tavola rotonda per discutere della Chiesa nel tempo dei “due Papi”

Al via IV concorso nazionale di poesia “Carlo Cappella”

LARINO – “Essere chiesa nel tempo dei due Papi” è il titolo e la traccia della tavola rotonda organizzata dal Centro Sociale “il Melograno” per il prossimo 16 novembre, alle ore 19 nella Sala della Comunità di Larino, in Largo Pretorio. Un momento di riflessione sul presente e sul futuro della Chiesa di Roma, nel tempo in cui due Papi convivono nello stesso periodo storico, in piena sintonia tra di loro, anche se con ruoli e pensieri diversi. Sul tema, il Centro Sociale “il Melograno” ha voluto offrire le riflessioni di tre ospiti d’eccezione: Monsignor Georg Gänswein, arcivescovo titolare di Urbisaglia e Prefetto della Casa Pontificia. Nel 2000 Papa Giovanni Paolo II gli concede il titolo onorifico di cappellano di Sua Santità, dal 2003 è assistente personale del cardinale Joseph Ratzinger, carica nella quale è riconfermato dopo l'elezione di Ratzinger al soglio di Pietro il 19 aprile 2005.

Nel marzo 2006 Papa Benedetto XVI lo onora con l'ulteriore titolo di prelato d'onore di Sua Santità. Il 7 dicembre 2012 lo nomina Prefetto della Casa ontificia elevandolo in pari tempo alla sede vescovile di Urbisaglia, con dignità di arcivescovo. Riceve la consacrazione episcopale il 6 gennaio 2013 per l'imposizione delle mani dello stesso pontefice. Dopo la rinuncia al ministero petrino di Papa Benedetto XVI, il 28 febbraio 2013, resta suo segretario particolare vivendo con lui dapprima a Castel Gandolfo e in seguito nel Monastero Mater Ecclesiae, mantenendo l'incarico di Prefetto della Casa Pontificia. Il 31 agosto 2013 Papa Francesco lo ha confermato nel suo incarico.

Con Monsignor Georg Gänswein a discutere nella tavola rotonda, ci saranno il giornalista vaticanista del TG1 Fabio Zavattaro e Gian Guido Vecchi giornalista vaticanista de “il Corriere della Sera”.

TERMOLI – Scade il 18 novembre il termine ultimo per consegnare gli elaborati per prendere parte alla IV edizione del concorso nazionale di poesia dedicato a Carlo Cappella. L’iniziativa è organizzata dall’associazione culturale "’A Paranze" con il patrocinio della Regione Molise, la Provincia di Campobasso, il Comune di Termoli e l’Azienda di Soggiorno. Il tema del Concorso è libero e gli elaborati, firmati dagli autori, dovranno contenere dai 12 ai 30 versi (massimo) e dovranno pervenire, spediti in raccomandata, al seguente indirizzo: Ass. Cult. ‘A Paranze presso Chiesa di San Pietro Apostolo, via Volturno, 86039 Termoli CB entro il prossimo 18 novembre e fa fede il timbro postale. Ogni poeta può inviare una sola poesia inedita, deve essere accompagnata dalla relativa traduzione in lingua italiana e firmata dall’autore. La poesia deve avere allegata la scheda di riferimento: Nome e Cognome del concorrente, indirizzo esatto, CAP e nome del paese o città, numero di telefono fisso o di cellulare.

I premi sono così stabiliti: Primo premio € 700.00 (settecento), secondo premio € 350.00 (trecentocinquanta), Terzo premio € 200.00 (duecento), sette (7) premi € 100.00 (cento) per segnalazione di merito. A tutti i partecipanti presenti alla cerimonia di premiazione sarà rilasciato un attestato di partecipazione al Concorso.

I vincitori dei premi saranno avvisati a mezzo raccomandata e dovranno essere presenti, non essendo ammesse deleghe in favore di terzi. La cerimonia

Alunni della quinta elementare unica di “Colle della Speranza” in visita al Comune MONTENERO DI BISACCIA – Il sindaco Nicola Travaglini e l’assessore alle Politiche Sociali Gianfranca Marchesani hanno ricevuto, presso il Municipio, gli alunni della classe quinta elementare unica della Scuola Primaria montenerese di “Colle della Speranza”. I bambini, accompagnati dall’insegnante Stefania Di Lena, hanno potuto scoprire il funzionamento dell’Ente comunale grazie ad una visita guidata nei vari uffici, nel corso della quale il primo cittadino ha illustrato i meccanismi attraverso i quali operano i singoli Settori che sovrintendono ai servizi erogati ai cittadini. I giovani studenti si sono mostrati molto curiosi di conoscere i luoghi all’interno dei quali vengono prese le decisioni che riguardano l’intera cittadinanza; al termine del minitour, i ragazzi hanno rivolto alcune domande al sindaco Travaglini nell’ambito di una vera e propria intervista. “Si tratta di un’iniziativa lodevole – ha commentato Travaglini – che permette a questi bambini di conoscere da vicino i luoghi e le persone che programmano il futuro di questo paese e che cercano di risolvere i piccoli e grandi problemi quotidiani. Quella di venerdì è stata un’occasione importante che ci stimola ad attuare il progetto dedicato al Consiglio dei Ragazzi”.

di premiazione avrà luogo a Termoli molto probabilmente il 7 dicembre alle ore 16,30 presso la “Galleria Civica” in Piazza S. Antonio (in prossimità del palazzo comunale). La Giuria sarà resa nota solo durante la cerimonia di premiazione.

Incontro sull’allevamento Gran Manze LARINO – Non cenna a terminare il dibattito sulle Gran Manze, la stalla da 12mila capi della Granarolo e d è già stato fissato un nuovo incontro pubblico. Organizzato dalla Fabbrica delle idee per una Larino migliore l’incontro si

terrà alle 19 di questa sera nella Sala consiliare del Municipio. Interverranno il professore Romano Pazzagli, Antonio De Lellis di Rivoluzione democratica e l’assessore comunale all’Ambiente Miriam Petriella

Chiamata d’imbarco per un marittimo LITORALE – La Capitaneria di Porto ha diramato una chiamata d’imbarco per un marittimo, con qualifica di mozzo – marinaio da imbarcare a bordo del Motopesca Emanuele.

Il marittimo interessato dovrà presentarsi negli uffici della Capitaneria di Porto di Termoli entro le ore 9 del 15 novembre. Dovrà es-

sere munito di: Libretto di navigazione di 1a categoria o foglio di ricognizione di 3a categoria; Tesserino di iscrizione nel registro pescatori; Certificato medico di visita preventiva d’imbarco e per i soli marittimi muniti di libretto di navigazione (1a categoria della gente di mare), visita biennale in corso di validità.

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12 novembre 2013 Pagina redazionale singolarmente autogestita Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto

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