TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
ANNO X - N° 95 - MARTEDÌ 13 MAGGIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno a Roberto Ruta
L’oscar del giorno va a Roberto Ruta. Il senatore del Pd va premiato per la sua capacità di fare come i cinesi: mettersi in riva al fiume ad aspettare che passino i cadaveri. Politici s’intende. Così, dopo essere stato in riva al fosso aspettando di tornare a Roma, e ce l’ha fatta, ora conduce una guerra sotterranea all’interno del suo stesso partito. Sta in silenzio a guardare il disastro che combina il suo prescelto Frattura e, tanto più don Paolino produce danni, tanto più torna in auge il senatore che fino a ieri era dato per spacciato. Bravo Ruta, la calma è la virtù dei forti.
Il Tapiro del giorno a Augusto Massa
Lettera aperta al Presidente della Regione Molise
Il tapiro lo assegniamo a Augusto Massa. Ex tutto (consigliere comunale, senatore, presidente della Provincia e sindaco di Campobasso) l’uomo di sinistra, oggi che non è più nulla, ha finalmente ritrovato la parola. Per parlare di cosa? Delle case popolari. E cosa dice? Beh, la Regione svende il patrimonio dello Iacp, svende le case regalandole ai più ricchi, sfratta i poveri, e Massa se la prende con la stampa che ha evidenziato lo scempio di cui si vanta il suo collega, sempre di sinistra, Salvatore Ciocca. Ci spiace sparare sulla croce rossa, ma se questa è la sinistra, meglio farne a meno.
Gentilissimo Presidente, sono rimasto veramente sconvolto dalla disperata testimonianza del sig. Alfredo Faiella, una delle tantissime vittime di questa crisi economica ed industriale senza precedenti che sta uccidendo il Molise. Ho aspettato e pensato prima di scriverLe, ma alla fine è stata proprio la Sua lettera del 1 maggio in risposta a Faiella e a tutti i lavoratori molisani a convincermi a farlo. Le dico subito, tanto per essere chiari, che non sono un suo elettore, né appartengo alla categoria dei “pentiti” del voto, né dei saltimbanchi di cui il nostro Molise è pieno. Nella missiva Lei parla di “sofferenza vera, profonda” “la stessa che lo accomuna (il Faiella) insieme a migliaia di altri molisani”; e ancora di “correttezza, trasparenza, assunzione di responsabilità” quali “capisaldi della nostra azione politica. Ci appartengono ancora prima come uomini. Non facciamo chiacchiere, non giochiamo d’imbroglio”, impegnati a “favorire un processo di rinascita occupazionale della nostra regione”. Mi spiace, caro Presidente, ma tutte queste sue belle parole lasciano il tempo che trovano: Lei da quando è al governo della Regione non ha affrontato “di petto” nessuna questione, a co-
Il Molise riceve da Frattura solo chiacchiere
minciare da quella più importante, la più delicata e drammatica: il lavoro. In data 28/06/2013 Le ho scritto una lettera (racc.A.R.) a cui né Lei né gli altri destinatari (ad eccezione dell’ass.re Petraroia, seppur dopo molto tempo) avete dato alcuna risposta (se non quella di far tornare indietro la ricevuta di ritorno…). Lei, egr. Presidente, non ha risposto né al cittadino né al lavoratore, né ha risposto al padre di famiglia: ha cestinato la mia missiva, punto e basta, ignorando una situazione di cui Lei è istituzionalmente responsabile. Mi creda, speravo fosse una persona più sensibile e attenta, ma evidentemente devo ricredermi. Sono un lavoratore a tempo indeterminato dello Zuccherificio del Molise S.p.A., che con il nuovo socio privato (G & B Investments S.p.A.) è stato demansionato e messo in ferie forzate (l’unico, di tutta l’azienda). Non avendo mai ricevuto alcun richiamo ed avendo svolto in modo irreprensibile il mio lavoro, devo dedurre che la mia unica colpa è stata forse quella di non aver mai accettato di omaggiare servilmente i padroni di turno, anteponendo (al contrario di altri) la propria dignità ai facili percorsi di carriera. CONTINUA A PAGINA 3
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13 maggio 2014
Concorso d’idee, ma non eccelse, per la sede regionale sul Romagnoli: 25.000 euro al primo classificato, 5.000 al secondo, 2.500 al terzo
TAaglio lto
A Frattura e compagni non interessa un fico secco realizzare, con la sede regionale, un nuovo modello urbano, un nuovo sistema di mobilità, una nuova dimensione strutturale capace di rivitalizzare il centro e le aree limitrofe Sarà una semplice operazione di contenimento della spesa, non certo un progetto urbanistico e architettonico di valore simbolico, oltre che funzionale, per il futuro della città.Tutto al ribasso Tutto al ribasso, come sono adusi e costretti a Palazzo Vitale, stante la crisi e l’obbligo della razionalizzazione della spesa pubblica. Tutto al ribasso alla Regione Molise mai così povera di uomini di qualità, di risorse intellettuali, politiche, amministrative e finanziarie. Dal che ne viene che la nuova sede regionale (giunta e consiglio) mediante il recupero volumetrico dell’ex albergo Roxy in Piazza delle Repubblica, e, parzialmente, dell’ex campo sportivo Romagnoli, sarà l’emblema di questa sommatoria di minimalisti e di minimalismi. Dato l’ostracismo al concorso internazionale d’idee arrivato fin quasi sulla soglia dell’attribuzione dell’incarico progettuale ad una delle archi-star che avevano risposto a bando (gestione Iorio/Vitagliano), il governo regionale in carica, seguendo la traccia del ribasso, ha deciso comunque di raccoglie idee, ma a livelli non eccelsi, con un bando aperto a tutti, e premi di partecipazione perfettamente commisurati alla modestia dell’iniziativa: 25.000 euro al primo classificato, 5.000 al secondo, 2.500 al terzo, per un importo complessivo 32.500
euro. Cifre modeste e di scarso allettamento per studi progettuali e progettisti di prestigio. Staremo a vedere. Ma ciò che stava per essere una soluzione urbanistica e architettonica di rilievo internazionale s’avvia ad essere un modesto intervento edilizio così distribuito: cinquemila metri cubi per il recupero e la ristrutturazione del Roxy e ottomila da realizzare seguendo l’orografia del sito, ovvero la differenza di quota tra il semaforo di Via Principe di Piemonte e Via Monsignor Bologna (circa 11 metri di dislivello), ciò per ricucire la parte di terreno prospiciente la curva antistante Via Trivisonno all’area attualmente utilizzata a parcheggio scoperto. Per cui le idee che si vogliono raccogliere dovranno essere contenute in questi limiti volumetrici e planimetrici di chiara ed evidente limitatezza e insufficienza per essere elementi utili a dare dignità urbanistica e architettonica ad una sede regionale. Alla pochezza progettuale (tra l’altro non v’è cenno alcuno alle esigenze d’accesso e di sosta – ndr) non manca però, per contrappeso, il solito
tocco demagogico là dove Frattura e compagni dicono di “individuare nel verde e nel parco attrezzato, superfici e disegno assolutamente prevalenti in termini dimensionali e visuali, il cuore e il riferimento sociale e culturale dell’intero intervento, attorno al quale si articola tutta l’iniziativa e l’azione di miglioramento in termini di qualità della vita urbana per i cittadini, le famiglie, i fruitori dei servizi regionali”. Iperboli verbali, che nella dimensione di ciò che resta del terreno del Romagnoli non trovano il modo concreto di essere realizzate. Ma fa tanto effetto aggiungere al cemento il tocco di verde, e il rimando semantico al “parco attrezzato”. Del master plan di precedente proposta e fattura, mediante il quale una vasta area urbana formata dal centro murattiano, da Via Monsignor Bologna, la città universitaria di Vazzieri, Via Principe di Piemonte e l’intero sistema d’ingresso da Porta Napoli avrebbe trovato una nuova tessitura e una sostanziale valorizzazione, nemmeno l’ombra. Frattura e compagni si accontentano di “ridisegnare e di funzionalizzare (Sic ! – ndr) la viabilità per effetto degli interventi proposti ed attorno ad essa de-
Hanno ragione i super tecnici: il bonus del premier è un bluff
Il servizio Bilancio del Senato smaschera l'operazione demagogica di Renzi: gli 80 euro non sono un taglio Irpef, ma spesa pubblica in deficit. Ecco perché
Rernzi non si è ancora reso conto, nonostante sia scritto nella relazione tecnica al Decreto, redatta dal suo stesso ministro dell'Economia, che il «bonus Irpef» non è un taglio delle tasse, ma spesa pubblica in deficit. La pioggia di critiche da parte dei tecnici del Senato si è concentrata su 5 punti, cui ne aggiungiamo un altro noi. E in 164 pagine è stato di fatto dimostrato che le coperture del «bonus Irpef» millantate da Renzi non ci sono e, di conseguenza, la manovra correttiva è sempre più vicina. Nell'ordine, i rilievi riguardano: 1) L'aumento della tassazione sulle quote rivalutate di Bankitalia: il provvedimento di Renzi confligge con gli articoli 41, 53 e 97 della Costituzione, in quanto mina «l'esigenza di anticipata conoscenza da parte del contribuente - in questo caso le banche - del carico fiscale posto sulle proprie attività economiche». Inoltre, il gettito stimato dal governo non tiene conto delle ricadute di eventuali contenziosi; 2) La stima del gettito derivante dall'aumento della tassazione sul risparmio: non tiene conto di «possibili effetti sostitutivi che la nuova norma po-
trebbe determinare nelle scelte di investimento, ad esempio tra attività finanziarie nazionali ed estere»; 3) Il pagamento dei debiti della Pa: non è automatico che produca il gettito Iva stimato dal governo, in quanto le imprese potrebbero utilizzare la liquidità ricevuta per pagare i loro fornitori, generando «effetti di compensazione impliciti nella procedura di liquidazione periodica dell'Iva». A supporto di quanto detto, il Servizio Bilancio del Senato evidenzia che dai pagamenti effettuati nel corso dell'anno 2013 è stato realizzato solo il 58,3% del gettito Iva originariamente previsto. Circostanza che quest'anno potrebbe ripetersi; 4) Il taglio dell'Irap: il minor gettito da esso derivante potrebbe essere ben superiore ai 2 miliardi stimati dal governo nel decreto, che corrispondono solo all'8,3% delle entrate attese per il 2014, mentre la riduzione dell'aliquota promesso dal governo è del 10%; 5) La norma che prevede di destinare a copertura degli «80 euro» i proventi derivanti dalla lotta all'evasione fiscale (almeno 2 miliardi) ha carattere «programmatorio» e, per questo motivo, non po-
trebbe essere inserita in un decreto legge.A ciò si aggiunge il fatto che nel provvedimento del governo non è scritto quali siano gli strumenti che l'esecutivo intende adottare per raggiungere l'obiettivo dichiarato.Ma c'è ancora un altro rilievo, che, da quanto si apprende, sarebbe stato segnalato al ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, dal direttore generale del Tesoro,Vincenzo La Via: l'aumento della tassazione sul risparmio dal 20% al 26% rischia di essere incostituzionale. L'eccessiva differenza tra le aliquote sugli interessi maturati sui depositi bancari o sui prodotti corporate (obbligazioni, azioni, ecc.: 26%) e quelle sui titoli di Stato (12,5%) rischia di determinare una doppia imposizione sulle imprese. Discriminando tra forme di risparmio. La maggiore tassazione su alcune rispetto ad altre, infatti, determina forme di arbitraggio finanziario per cui una parte delle risorse si sposteranno dai conti correnti o dal corporate, ad esempio, verso i titoli di Stato. E per «piazzare» i loro titoli, le imprese dovranno garantire rendimenti maggiori, internalizzando il costo dell'imposta più alta sui titoli di loro emissione. Una sorta di tassa «occulta» in più sulle
finire la fruizione del parco verde attrezzato”. La fruizione del parco verde attrezzato, si badi, e non delle strutture logistiche e ricettive della sede! Ma si può essere impunemente così vacui e demagogici, e così privi del senso della realtà parlando della nuova sede regionale nel cuore della città? D’altronde, a Frattura e compagni non interessa un fico secco realizzare attraverso la sede regionale un nuovo modello urbano per il capoluogo, un nuovo sistema di mobilità, un nuova dimensione strutturale capace di rivitalizzare il centro e le aree limitrofe. Interessa, ed è stato scritto e sottolineato negli atti amministrativi che accompagnano il concorso di idee, “agire con immediatezza nel completamento del percorso di azzeramento dei fitti per fruizione di immobili nei quali svolgere l’attività istituzionale dell’ente, attivando la valorizzazione di beni e di immobili di proprietà in un quadro coordinato di interventi”. Una semplice operazione di contenimento della spesa, non certo un progetto urbanistico e architettonico di valore simbolico, oltre che funzionale, per il futuro della città. Tutto al ribasso. Dardo
imprese, che già versano Ires e Irap.Difficile, in questo contesto, il ruolo del ministro Padoan, stretto nella morsa tra l'obbedienza a Renzi e la difesa del suo profilo professionale di economista apprezzato e stimato sia in Italia sia all'estero. Ma il presidente del Consiglio, sulla sua spudorata posizione di insulto all'istituzione Senato, non sembra voler fare marcia indietro. Anzi gioca con la retorica politica. Qualcuno gli dica di smetterla. Strattonare a destra o a sinistra un sistema fiscale caotico e contraddittorio, come quello italiano, per fini contingenti quali possono essere i propositi elettoralistici di Matteo Renzi, produce solo disastri. La preoccupazione per questo stile barbaro non può che aumentare dopo le nomine del board dell'Ufficio Parlamentare di Bilancio, tutte e tre di stretta osservanza Pd in spregio ai Trattati internazionali che lo hanno istituito, alla legge che ne ha recepito le indicazioni e al Parlamento tutto. Qualcuno spieghi al nostro improvvisato presidente del Consiglio che demagogia e populismo fanno solo male al Paese. E che, malgrado lui, la finanza pubblica italiana è diventata un pezzo della finanza pubblica dell'Unione europea. Non si governa con battute ridicole e arroganti. Né tantomeno delegittimando le istituzioni. Fonte: Il Giornale
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13 maggio 2014
I regali di mamma Regione: incarico a candidata Idv e posto di lavoro alla sorella Accanto ai 30mila euro a Giuditta Lembo in corsa a Campobasso con Antonio Battista sbuca anche un contratto alla Protezione Civile all’altra componente della famiglia
CAMPOBASSO. Mamma Regione non smetterà mai di stupire. Sembra che i governanti abbiano un legame particolare con una famiglia: i Lembo. Abbiamo detto, lo scorso 8 maggio, di un incarico assegnato alla consiglierà di parità, Giuditta Lembo dopo che, per il 2013, il decreto ministeriale ha disposto che le consigliere regionali di parità debbano ricevere un’indennità mensile pari a 16 euro lordi (che si riduce a 12 euro per quelle provinciali). Così la Regione Molise lo scorso 4 febbraio sembra essere corsa ai ripari assegnando alla stessa, candidata dell’Idv alle amministrative di Campobasso a sostegno di Antonio Battista, l’incarico di “Coordinamento valutazione ex ante programmazione 2014-2020” dal compenso di 30mila euro per 10 mesi. Già qui, ad occhio e croce, qualcosa non torna. L’incarico è assegnato alla dottoressa Lembo, senza laurea e senza requisiti per un tale incarico (essendo semplice grafologa), perché la signora è consigliere di parità. Nella delibera questo ruolo viene definito autorità. Sembra però che chi rivesta il ruolo di autorità non potrebbe essere candidato. Quindi delle due l’una: se è autorità potrebbe (forse) ricevere quell’incarico da 30mila euro (senza averne i requisiti) ma non potrebbe essere candidata. Se invece si vuole la candidata, la stessa Lembo dovrebbe dimettersi dal ruolo di autorità e quindi non po-
trebbe avere l’incarico. Ma il Molise, si sa, è terra dove tutto si può, anche il contrario di quanto è ammesso. C’è un altro aspetto che, in questi giorni, è venuto alla luce. Sempre mamma regione pare abbia dato un posto di lavoro alla sorella della consigliera di parità. Ma come? Si dirà. Ebbene sì. Una tal Maria Teresa Lembo, sorella di Giuditta, lo scorso 31 ottobre 2013 è stata assunta all’Agenzia di Protezione Civile con una determina dell’allora direttore temporaneo, la dottoressa Alberta De Lisio. Ossia, in barba ai ragazzi che sono stati mandati a casa dopo aver fatto un concorso, l’Agenzia (dove il comunista Salvatore Ciocca “comanda” nel ruolo di consigliere delegato su decisione di Frattura) ha deciso di approvare lo schema di contratto di lavoro nella categoria D3, profilo professionale tecnico- amministrativo. A dire il vero, per la sorella della consigliera di parità, si tratta di un rinnovo. Perché sempre alla Protezione Civile era stata assunta all’epoca del governo Iorio. Ma poi l’ex direttore, Giuseppe Giarrusso, non aveva ritenuto di rinnovare il contratto. Dopo la folgorazione sulla via di Damasco che ha portato la consigliera di parità a spostarsi da destra a sinistra, ecco arrivare l’allontanamento di Giarrusso e la riassunzione della sorella Lembo. Antonio Careca
Lettera aperta al Presidente della Regione Molise
Il Molise riceve da Frattura solo chiacchiere SEGUE DALLA PRIMA
La condizione di demansionamento e di frustrazione delle proprie competenze e delle proprie esperienze maturate in anni di ineccepibile servizio è proseguita anche in seguito alle recenti vicende societarie (concordato preventivo, costituzione newco. ecc.); Ed infatti, anche dopo la ripubblicizzazione della società seguita alla estromissione dell’ex socio privato (Perna), il sottoscritto ha subìto una serie di condotte aziendali pressoché analoghe alle precedenti, oltretutto vedendosi negata ogni possibilità di avere un colloquio con l’amministratore delegato, richieste dapprima verbalmente (attraverso il dott.Feligini/Tempogest)e poi con richiesta scritta del 27/08/2012 prot n° 19; Il demansionamento è stato confermato addirittura nell'accordo sindacale del marzo 2013, laddove incredibilmente tra gli amministrativi dei 27 lavoratori della S.p.A. che non hanno aderito all'esodo incentivante, mentre tutti gli altri sono stati richiamati al lavoro (a far data dal mese di maggio) l'unico ad esserne rimasto escluso è stato proprio il sottoscritto; Tale esclusione appare gravemente discriminatoria ed oltretutto, non essendo mai stata né motivata né giustificata, sembra quasi aver assunto i connotati di una esemplare punizione ad personam che risulta incomprensibile nelle cause e nelle motivazioni; Da qui la mia lettera, che concludevo chiedendo al “Presidente della Regione, azionista
unico della società, nonché agli on.li Assessori competenti per delega, a procedere a verificare quanto esposto e a sostenere, conseguentemente, le proprie ragioni ove riscontrate come tali, anche al fine di scongiurare condotte se del caso antisindacali e/o gravemente discriminatorie perpetrate da un management in ogni caso pagato dai contribuenti (e da quanto si apprende dalla stampa, anche con compensi e benefit diciamo non proprio da austerity…) Le scrivo nuovamente oggi che la “telenovela” lavoratori dello Zuccherificio si è positivamente conclusa, per tutti tranne che per il sottoscritto, ovviamente. Qualcuno mi ha rimproverato di non averLa
raggiunta “utilizzando” amici comuni o addirittura di non aver rinunciato ad esprimere la mia contrarietà rispetto ad alcune decisioni del Suo Governo che ho considerato pessime (come altro giudicare l’indecente discussione sui 2.400 euro di portaborse o sui rimborsi di 4.500 netti al mese mentre il Molise affonda sotto la scure di una disoccupazione spaventosa?): non l’ho fatto perché mio padre, operaio e comunista fino alla fine dei suoi giorni, mi ha insegnato il valore di poter camminare a testa alta, sempre, senza doversi piegare per difendere dei diritti sacrosanti della persona. Con quale credibilità, nella Sua lettera del 1 maggio, rivendica il valore della “parola
data” se poi in realtà non ha sentito non dico il bisogno, ma neanche il dovere di rispondere o convocare un lavoratore che ha avuto l’umiltà di esporLe la propria drammatica situazione di lavoratore offeso nella propria dignità umana e professionale, peraltro di una industria interamente di proprietà pubblica su cui la Regione ha investito centinaia di migliaia di euro? E meno male che doveva essere il Molise di tutti, quello della trasparenza e delle pari opportunità… Non dico di imitare il Governatore del Lazio Zingaretti, che risponde personalmente ai suoi concittadini (a suo dire anche utilizzando le ore notturne), ma almeno di prendere visione del contenuto di ciò che le viene rappresentato al fine di verificarne la veridicità per porvi eventualmente rimedio senza costringere chi è già duramente provato a defatiganti quanto costose azioni giudiziarie. Altrimenti ciò che resta è la sensazione che la reazione violenta e rabbiosa che ha avuto durante l’ultima assemblea della Solagrital non sia stata una caduta di stile ma una vera e propria cifra caratteriale e politica, che tuttavia non credo si addica ad un rappresentante politico che ricopre il Suo ruolo. Non si scomodi a rispondere, ma sappia che proseguirò nella mia testimonianza civile e politica perché “più d’ogni umana giustizia, mi appartiene il diritto alla verità. E questa caro Presidente, non ha tempo.” Distinti saluti Walter Dell’Omo
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13 maggio 2014
Sanità, Ugo Carissimi: “Programmi operativi scritti nelle segrete stanze Che aspetta Frattura a convocare cittadini e operatori per condividere le scelte?” “Dopo l'ultima bocciatura romana del tavolo tecnico (c.d. tavolo Massicci) ci si aspettava la riapertura del dibattito regionale sulle scelte strategiche da adottare anche come frutto di un confronto pubblico con i cittadini nella ricerca di quella condivisione unica garanzia per il raggiungimento dell'obbiettivo : salvare la sanita' pubblica in primo luogo e raggiungere l'agognato pareggio di bilancio. E invece nulla! silenzio tombale. Alle sollecitazioni di associazioni di cittadini, comitati
locali per la salvaguardia dei presidi sanitari, parti sociali si decide di non decidere e quindi di non confrontarsi, dunque viene il sospetto che la campagna elettorale in corso invece di essere una condizione ideale per un confronto aperto con i cittadini diventi l'occasione perché ancora una volta si scelga in base a equilibri politici e non gia' per offrire una sanita' migliore. Come medico ospedaliero e come cittadino sono preoccupato di questa concezione “privata” della sanità, che al contrario dovrebbe essere oggetto di un dibattito
trasparente con numeri e cifre, non con la tessera di partito. Come candidato al Consiglio Comunale di Campobasso per il Polo Civico chiedo invece al Commissario Frattura di soprassedere da ogni decisione, visti anche gli esiti tutti sfavorevoli sino ad ora raggiunti, e di condividere gli obiettivi della programmazione sanitaria con le assemblee elettive e con il mondo della sanità, a partire dai cittadini utenti”. Dott. Ugo Carissimi – Polo Civico
Separati in casa,
e nel Pd Ruta riprende quota
Grazie all’incompetenza politica di Frattura e Fanelli il senatore torna alla ribalta CAMPOBASSO. Separati in casa. Ecco come vivono i massimi esponenti del Partito Democratico. In un anno e mezzo dalle elezioni politiche e regionali il quadro politico del centrosinistra, o meglio del principale partito della coalizione, ospita matrimoni naufragati, guerre furibonde condotte in silenzio, nuovi volti manageriali. Il matrimonio per eccellenza è stato quello tra Roberto Ruta e Paolo di Laura Frattura. Quindi tra il Pd, fino a qualche mese fa guidato da Danilo Leva, e il presidente di Unioncamere Molise. Il fatto che provenisse dal centrodestra realizzava un sogno del centrosinistra: rosicare nello schieramento guidato da Michele Iorio. Operazione riuscita. Il quadretto era stato realizzato: nella spartizione dei posti Frattura otteneva il consenso popolare per guidare la Regione Molise, Ruta realizzava il sogno di tornare in Parlamento a Palazzo Madama, Leva entrava per la prima volta alla Camera dei deputati. Perché il sogno si avverasse, però, è stato necessario utilizzare la stampella (sempre di centrodestra) offerta dal gruppo Patriciello perché rimettere insieme i pezzi di Pd e Idv (che in Molise vedeva da anni una lotta tra Antonio Di Pietro e lo stesso Roberto Ruta) non sarebbe bastato. L’accordo politico non ha portato i frutti sperati. A questo aspetto va aggiunto un altro tassello del quadro. Accanto al nuovo volto Frattura, si sono posizionati altri due soggetti: Facciolla (con il ruolo di assessore regionale all’Agricoltura) e Micaela Fanelli (ricompensato con l’elezione a segretario regionale del Pd Molise grazie a i voti del gruppo Patriciello). Anche qui, però, attivismo e risolutezza hanno lasciato il posto ad una figura che di segretario ha solo il nome. Nei fatti Micaela Fanelli rappresenta un prestanome del gruppo delle tre effe, sottomessa alle scelte altrui: non ha voce in capitolo sulle scelte politiche del governo, non tutela gli interessi del suo partito, non difende i temi cari alla sinistra del Pd, qualora ancora esista. In altre parole, il nuovo segretario regionale in gonnella no ha il coraggio di far sentire le ragioni di un partito che si vanta di essere il primo in Italia. Da febbraio 2013 ad oggi sembrano passati 20 anni. Il governo regionale, nonostante sia composto da uomini vicini ai principali soggetti politici descritti, ha prodotto una serie di innumerevoli iniziative o mancati fatti che stanno facendo precipitare il Molise. Così le aziende chiudono, ma quelle degli altri. Perché se c’è un imprenditore che fa politica, gli aiuti vengono dati, senza pubblicizzarli troppo. Oppure se si è soci in affari di chi governa, il lavoro lo si trova con facilità in Regione, in quanto è stato valuto il merito negli anni di col-
laborazione privata. Se sono state offerte prestazioni private al politico imprenditore, ecco arrivare incarichi pubblici da migliaia di euro. Ecco, da questo stato di cose prende le distanze, ma in rigoroso silenzio, il senatore Roberto Ruta. Lui non parla, non rilascia commenti sull’operato del governo regionale. Ancor meno sulle scelte politico – amministrative del governatore Frattura. Ad ogni domanda sullo stile: cosa ne pensa? Ruta se la svigna con un “Bisognerebbe chiedere a Paolo”. Lasciando intendere (sempre in silenzio) che lui è il senatore, Paolo il presidente. Ognuno si assume la responsabilità di ciò che fa. Sul piano politico però la conta continua. Sempre senza clamore, Ruta alle amministrative appoggia Caio, Frattura e compagni appoggiano Sempronio. E in questo silenzio, grazie all’incompetenza politica di Frattura e Fanelli, il buon Ruta zitto zitto e mocio mocio riacquista vigore all’interno del Partito Democratico. Anzi, più il Pd si trasforma in Patriciello Dipendente (grazie a Frattura e Fanelli), più il senatore silente e il deputato (Leva) che ruggisce vengono apprezzati nell’elettorato moderato, di sinistra. Un po’ quello che succede nel centrodestra ( ma anche a sinistra) dove, tra il popolo, si sta rivalutando la figura di Michele Iorio presidente. Così per strada a Campobasso, abbiamo incontrato casualmente l’ex presidente tenuto per mano da un’anziana signora che non lo lasciava andare e disperata chiedeva: “Presidente, non ci abbandoni. Questi che governano adesso non sanno fare niente – e rammaricata ammetteva – Abbiamo sbagliato noi a votarli”. gr
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Il capolavoro 13 maggio 2014
Difendere la legge che ha dimezzato il valore patrimoniale degli Iacp e accentuato l’ondata degli sfratti, prendendosela con la stampa libera che ha svelato la magagna
di Augusto Massa
Negli anni della sindacatura, della consigliatura regionale, della presidenza provinciale e della presenza temporanea a Palazzo Madama non ha mai fatto un intervento, che uno, contro la stampa, né ha rilasciato dichiarazioni di cui ci siano tracce in giro che lo possano ricordare ai posteri Eureka! Augusto Massa ha ritrovato la parola. Non appena fuori dalle camarille politiche di cui è stato quarantennale frequentare e beneficiario (Consigliere comunale, consigliere regionale, sindaco, presidente dell’amministrazione provinciale e senatore della Repubblica) s’è dato all’esegesi giornalistica in difesa di una delle peggiori leggi regionali (12/2013) varate dagli inquilini di Palazzo Moffa, che ha dimezzato il valore patrimoniale degli Istituti autonomi delle case popolari (impoverendoli), con vasti presupposti di aver creato un grave danno erariale (per cui sarebbe logico e attesa una visitazione della Corte dei Conti), di cui è stato mallevadore e propagandatore in uno con il consigliere di sinistra Salvatore Ciocca. Insieme hanno cavalcato l’onda di una popolarità a buon mercato (i danni di quella legge infatti li paga la comunità civile molisana) ed ora, dinanzi alle critiche, cercano le solite vie di fuga incolpando la stampa (specie quella libera di criticare ) di non essere avvezza “allo studio dei provvedimenti varati e più attenta invece all'attacco a prescindere”. Negli anni della sindacatura, della consigliatura regionale, della presidenza provinciale e della temporanea presenza a Palazzo Madama non ha mai fatto un intervento, che uno, contro la stampa, né ha rilasciato dichiarazioni di cui ci siano tracce in giro che lo possano ricordare ai posteri. Appena fuori dalle stanze dei bottoni, e in possibile crisi d’astinenza, eccolo uscire allo scoperto con argomentazioni – esse sì – prive di un solido punto d’appoggio, a meno che non voglia considerare un solido punto d’appoggio alle sue improvvide e improvvisate argomentazioni e alla legge che ha dimezzato il valore patrimoniale degli Iacp e creato i presupposti all’ondata di sfratti nei confronti degli inquilini morosi, il fatto che “l’assemblea degli affittuari già cinque anni fa aveva espresso parere favorevole a quella che allora era una proposta e dal luglio scorso è invece, finalmente, legge regionale”. A Napoli si dice che non c’è domanda più stupida e retorica di colui che chiede all’acquaiolo s’è fresca l’acqua. Ve l’immaginate gli affittuari che si sarebbero detti contrari a diventare proprietari mercé il regalo della Regione Molise in veste demagogica e dispensatrice di risorse pubbliche! Che sia stata una legge dalla chiara impronta politica lo si rileva dalla
campagna promozionale propagandistica che ne hanno fatto Massa e Ciocca con il beneplacito dei sonnolenti e plantigradi consiglieri d’opposizione di Palazzo Moffa che hanno creduto comunque di ricavarci anche loro qualcosa sotto il profilo elettorale, e magari lo hanno ottenuto. Anche loro, come tutti i colleghi, avranno avuto un affittuario in odore di diventare proprietario con il contributo pubblico. I lettori della Gazzetta sono statati dettagliatamente informati sulla legge 12/2013 all’indomani della sua approvazione, sulle tabelle e gli allegati che ne fanno un provvedimento parziale in favore di alcuni e penalizzante per altri. Basta riprendere la Gazzetta del Molise del 9 maggio e ciascuno avrà le idee chiare sul come e il perché quel provvedimento di legge consente di “rubare ai poveri per dare ai ricchi”. Ma c’è dell’altro. Dinanzi al dramma degli sfratti procurati e accentuati dagli effetti di quella legge “vergogna”, di cui stiamo trattando, Augusto Massa, in astinenza di potere e di visibilità dopo decenni d’inveterata presenza nelle istituzioni, se ne viene col dire, con il candore degli impuniti, che “per avere il quadro della vicenda e quindi definire il percorso più congruo” a suo modo di vedere “occorre analizzare i dati e comprendere come risolvere le vicende (Sic! –ndr) che riguardano i nuclei familiari colpiti da ingiunzioni di sfratto” . E il suo sodale politico Ciocca, “che in questi mesi ha portato a compimento le proposte di legge sull’alienazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e delle pertinenze ad essi collegate, norma che si occupa anche dei canoni di locazione e della loro rimodulazione - ha inviato una richiesta urgente agli Uffici legali degli Iacp di Campobasso e Isernia utile alla verifica delle situazioni di morosità in essere”. Oltre che demagogo anche ignorante delle situazioni di morosità in essere. E per l’avvenire. Dardo
Ampi brani dell'intervento a 'Fatti & Misfatti' sul TgCom
Berlusconi: I clandestini ci costano 12 miliardi l'anno. L'Unione Europea deve intervenire "Nel prossimo programma elettorale guarderemo ai pensionati. In caso di vittoria alle elezioni politiche, nel primo Consiglio dei ministri, oltre ad abolire le nuove tasse sulla casa, aumenteremo le pensioni minime a 800 euro al mese, ma stiamo cercando le coperture per arrivare fino a 1000 euro mese. Alle casalinghe garantiremo la pensione sino a 800
euro, più 200 dal fondo casalinghe. Potete guardare con serenità al vostro futuro". Sono queste le parole di Silvio Berlusconi intervenuto a “Fatti & Misfatti” sul Tgcom. Ma Berlusconi ha affrontato anche il tema dei clandestini. "Quando avemmo il problema dell’arrivo dei clandestini lo affrontammo indicando la necessità di accordi con con
gli Stati nordafricani, in primo luogo la Libia. E fermammo l’esodo. Poi la primavera araba ha cambiato la situazione e alcuni Stati occidentali e la Francia hanno fatto disastri incredibili” dice ricordando il passato. Oggi "L’immigrazione clandestina costa all’Italia un miliardo al mese, quindi dodici miliardi l’anno. Che cosa si può fare? Bisogna assolutamente avere l’intervento dell’Europa, un intervento di capitali e di allocamento di questi emigranti nei vari Paesi. Bisogna fare delle quote, e ogni Paese deve accoglierne una parte. E’ un problema enorme non sopportabile per l’Italia ma sopportabile dall’Unione europea".
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13 maggio 2014
Campobasso
Centro storico, si deve e si può fare di più Che il centro storico di Campobasso non se la passi bene è cosa nota così come è risaputo che le varie amministrazioni non si sono mai impegnate seriamente per curare e valorizzare il borgo del capoluogo. Questa volta, però, invece di denunciare le solite carenze, l’incuria, la mancata chiusura della zona al traffico, la scarsa pulizia dell’area o le azioni dei vandali sempre pronti a rovinare le bellezze del centro storico, si vuol mettere in evidenza altri aspetti , delle vere “chicche” scoperte domenica scorsa durante il “Giro delle dodici chiese”. Organizzato da anni e come sempre con enorme successo dai volontari dell’associazione “Centro Storico”, l’iniziativa consiste in visite guidate gratuite che si ripetono nell’arco della giornata alla scoperta del borgo antico di Campobasso, delle sue chiese officianti, sconsacrate o addirittura scomparse attraverso vicoli e posti poco conosciuti ma molto suggestivi. Camminando in un lungo e in largo per il centro storico le guide forniscono informazioni preziose, nella maggior parte de casi sconosciute ai campobassani, e tra uno splendore e l’altro si scoprono anche degli obbrobri realizzati dall’uomo o dalle varie amministrazioni che si sono susseguite a Palazzo San Giorgio. Alcuni interventi, poi, sono strepitosi come ad esempio l’arco realizzato ex novo dagli architetti comunali davanti all’abitazione di Delicata Civerra, arco che non esisteva affatto ma che è stato creato prendendo spunto da un dipinto di Trombetta. Oppure si scopre che accanto alla chiesa sconsacrata di san Mercurio c’è un’abitazione privata con due terrazze davvero “fuori luogo” la cui realizzazione è stata consentita in tutta tranquillità perché in fondo “è solo una questione di prospettiva”. E ancora, tra i vicoli del borgo c’è l’antichissimo archivio di Stato di proprietà provinciale in totale abbandono, ci sono zone che in cui sorgevano chiese ma che ora non meritano neanche una targa come quella di Santa Cristina e poi c’è lo zampino delle amministrazioni quando, ad esempio, quasi sotto forma di blitz, vengono inviati degli operai a colmare voragini che invece andrebbero ispezionate dagli speleologi o quando non si fa nulla per opporsi alla vendita di strutture che meriterebbero di essere di proprietà del Comune. Il centro storico nasconde davvero tante sorprese, tante storie che vengono tramandate ma anche tante leggende. Ad esempio molti campobassani sono convinti che ci siano dei cunicoli che dal castello Monforte conducono direttamente alla pineta di san Giovannello. In realtà si tratta di gallerie, vuoti creati dall’estrazione della pietra necessaria per costruire i palazzi che vennero uniti da Cola di Monforte per favorire l’attraversamento dei militari ma, in effetti, non sono così estesi. Nei secoli sono stati utilizzati per la conservazione degli alimenti, durante la seconda guerra mondiale divennero rifugi anti aerei e negli anni 60’ ospitarono i primi club di Campobasso, locali completamente insonorizzati dove i giovani dell’epoca ballavano in tutta libertà. Il giro nel borgo antico è stato illuminante ma in assenza di un piano ad hoc è inevitabile che, se alcuni interventi di recupero sono azzeccati, molti altri vengono evitati o realizzati con superficialità e approssimazione. Il punto è che c’è tanto da fare ma le belle parole spesso utilizzate quando ci si riferisce alla valorizzazione del centro storico, sono quasi sempre prive di contenuti. Teresa Manara
Alla scoperta delle dodici chiese tra aneddoti, bellezze e obbrobri realizzati dall’uomo moderno
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Campobasso
13 maggio 2014
Frodi informatiche, cinque persone denunciate dalla polizia Intensa l’attività della polizia nel settore delle frodi informatiche dove la competenza specifica del personale del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Molise ha consentito di portare a termine varie operazioni di polizia giudiziaria. L’ufficio ha denunciato a piede libero due donne residenti rispettivamente nelle province di Napoli e Salerno, resesi responsabili dei reati di accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico (art. 615ter c.p.), detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici o telematici (615quater c.p.) e frode informatica (640ter c.p.). Le responsabili, presumibilmente in concorso con altre persone da identificare, sono state individuate a seguito di indagini seguite dalle
denunce di due cittadini che avevano verificato degli ammanchi di denaro dalle rispettive carte di credito a seguito di numerose operazioni di addebito non riconosciute. Gli investigatori hanno accertato che le indagate, dopo essersi fraudoulentemente procurate i codici d’accesso delle carte di credito intestate alle vittime, carpiti in modo fraudolento, li avevano illecitamente utilizzati, come spesso avviene, per effettuare scommesse online su conti gioco intestati a loro o a prestanomi, beneficiando poi dei relativi proventi. Le relative vincite ottenute, venivano poi fatte transitare ulteriori altre carte di credito per renderne difficile l’individuazione. E’ stato a inoltre, deferito all’Autorità Giudiziaria, di seguito ad altre attività in-
vestigative, un quarantenne residente nella provincia di Roma resosi responsabile del reato di truffa.
Questi, dopo aver postato un’inserzione relativa alla vendita di una macchina fotografica su un sito di e-commerce, aveva ricevuto il cor-
Impresa, opportunità concreta di “autoimpiego” per i giovani
Al via il network degli Sportelli per l’imprenditorialità giovanile della Camera di commercio
Battesimo ufficiale del network nazionale degli Sportelli per l’imprenditorialità giovanile delle Camere di commercio. A partire da oggi la rete delle Camere di commercio (vedi l’elenco alla pagina web www.filo.unioncamere.it/giovani) mette a disposizione dei giovani un servizio gratuito dedicato espressamente a quanti vogliono creare una nuova impresa. Il servizio delle Camere di commercio prevede un’offerta mirata e integrata di attività di orientamento, formazione, assistenza, accompagnamento e supporto espressamente indirizzata a rispondere ai diversi bisogni dello start up e post-start up, favorendo anche l’accesso a strumenti di credito e microcredito o agli incentivi pubblici nazionali e regionali, per valorizzare le opportunità occupazionali legate al lavoro indipendente. Un’iniziativa particolarmente importante in un Paese come il nostro, in cui la disoccupazione giovanile ha superato il 40% e si registra un dato record quanto ai giovani neet (circa un milione e mezzo di 15-24enni, pari quasi a un quarto di questa fascia d’età, che non studiano né lavorano), con elevati tassi di abbandono scolastico-formativo. D’altro canto, è un fatto che l’impresa piace ai giovani. Tra il 2012 e il 2013 sono infatti quasi 71mila in più le imprese guidate da giovani under 35, con una crescita pari al 10,48%. Nella provincia di Campobasso lo Sportello è disponibile da ieri, presso la sede di Piazza della Vittoria 1, nei giorni lunedì e mercoledì con orario 8.30–12.45 e 15.15– 16.30; martedì, giovedì e venerdì con orario 8.30-12.45. Per informazioni rivolgersi alla Dott.ssa Marianna Tartaglia- Dott.ssa Maria De Santis – Dott. Sorrentino Fatica al numero telefonico 0874 4711 “Lo Sportello -afferma il Presidente della Camera di Commercio Amodio De Angelis- è uno strumento messo a disposizione del territorio, offre un servizio gratuito dedicato
espressamente a quanti vogliono creare una nuova impresa, un’opportunità concreta di auto-impiego per i giovani. Le Camere di Commercio per l’attivazione dello Sportello lavoreranno insieme alle Regioni e agli Enti Locali, alle Associazioni di Categoria, alle Università, agli Organismi non profit, ai Servizi per l’auto-impiego e l’auto-impresa, avviati presso i CPI e agli altri servizi competenti al lavoro. Il nostro Ente camerale erogherà tali servizi attraverso la rete già attiva di strutture, rappresentata dal Servizio Nuove Imprese,dai Comitati per l’Imprenditorialità Femminile, dai Comitati Imprenditorialità Sociale e Microcredito, dagli Sportelli FILO (Formazione Imprenditorialità Lavoro Orientamento) e anche attraverso l’attivazione di una serie di iniziative progettuali dedicate agli aspiranti imprenditori, mirate alla formazione, assistenza ed accompagnamento alla creazione d’impresa.” Sono 71mila le imprese giovanili in più nel 2013, 266 in provincia di Campobasso per un totale di 2988 imprese under 35 registrate. Poco meno di 653mila imprese, oltre 130mila iscrizioni anche in un 2013 di crisi, un tasso di crescita del 10,48% (pari a circa 71mila imprese giovanili in più rispetto al 2012) e un’incidenza sul totale del sistema produttivo che sfiora l’11%. Questa la fotografia dell’impresa giovanile scattata dall’Osservatorio di Unioncamere, dalla quale emerge un universo in grande movimento da Nord al Sud del Paese. La voglia di fare impresa dei giovani è numericamente più elevata in alcune delle regioni ad alto tasso di imprenditorialità (oltre 9mila quelle create in più nel 2013 in Lombardia, Lazio e Campania), ma assume connotati di intensa dinamicità anche in regioni più piccole, come il Trentino Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia, che nella graduatoria per tasso di crescita sono precedute solo dal Lazio
(dove le imprese degli under 35 crescono addirittura del 14,45% nel 2013 rispetto al 2012) e – partendo da numeri molto contenuti – dalla Valle d’Aosta. Nella provincia di Campobasso, il saldo tra iscrizioni e cessazioni delle imprese è pari a 266, con una crescita del 8,51% nel 2013 rispetto al 2012. Sono le regioni del Mezzogiorno, tuttavia, quelle nelle quali l’impresa sembra rappresentare un’alternativa al lavoro dipendente per chi ha meno di 35 anni. In Calabria, Campania e Sicilia, infatti, la pattuglia dei giovani capitani d’impresa supera o sfiora il 15% del totale delle attività presenti sul territorio, in Puglia raggiunge il 13%, nel Molise e in Basilicata sfiora il 12%. Sul fronte opposto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, dove la componente giovanile costituisce circa l’8% del totale. Sebbene il 73% delle imprese giovanili abbia la forma giuridica più semplice di ditta individuale, in sensibile crescita appaiono le più strutturate società di capitali: supera le 18mila unità il saldo tra iscrizioni e cessazioni nel 2013 per questa forma giuridica, con un tasso di crescita pari quasi al 20%. Commercio, Costruzioni e Attività di alloggio e ristorazione concentrano a fine 2013 il maggior numero di attività gestite da giovani imprenditori, ma, in termini di incidenza percentuale sul totale delle imprese, i capitani d’impresa under 35 raggiungono quasi il 15% delle imprese registrate negli Altri servizi, settore al quale appartengono le attività di riparazione di beni personali e i Servizi per la persona. Oltre alla cospicua incidenza anche nel settore dell’Alloggio e ristorazione, le imprese giovanili appaiono percentualmente più consistenti anche nel Noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese e nelle Attività finanziarie e assicurative.
rispettivo pattuito tramite bonifico bancario dalla parte offesa senza inviare la merce. Va segnalato inoltre anche la denuncia a piede libero di una persona residente nella provincia di Campobasso resasi responsabile di indebito utilizzo di carta di credito, poiché sottratta al titolare ed utilizzata per effettuare prelievi fraudolenti. Infine un quarantottenne romano è stato denunciato a piede libero per falsità materiale, truffa e sostituzione di persona, poichè spacciatosi per responsabile di ditte altrui, ordinava a loro nome materiale elettronico ed informatico facendolo spedire in località diverse dalla reale sede delle ditte vittime del raggiro, impossessandosi della merce senza corrisponderne il pagamento.
Basta con i non murales Di Massimo Dalla Torre
Molti li indicano come e veri propri artisti dallo spirito libero, altri riconoscono in loro la contestazione degli anni 70, altri ancora figli dell’insoddisfazione che la società moderna tiene prigionieri nelle incongruenze del quotidiano; invece sono solo dei deturpatori che imbrattano i palazzi. Chi sono? Sono i writer della domenica, che in barba alle forze dell’ordine durante la notte, eludono la sorveglianza e danno sfogo all’estro, anche se di estro qui non c’e’ ne’. Ignoti scrittori murari che prendono in prestito le facciate dei palazzi specialmente del centro Murattiano come se fossero fogli o tele utilizzando bombolette di vernice indelebile che lascia il segno forse per emulare Zorro l’eroe mascherato che però a differenza della mitica “zeta” è un tratto provocatorio, sconcio, che in molti casi va oltre la decenza. Ed ecco che i grandi spazi murari di viale Elena e via Cavour e non solo sono vittime innocenti e silenti tanto da offrire il fianco a frasi dal contenuto poco consono alla civiltà che fanno si che l’indignazione non solo dei residenti della zona ma anche dei cittadini salga alle stelle. Un segno che disturba e oltraggia il decoro, anche se i lettori murari dicono a bassa voce per timore di essere aggrediti verbalmente che e’ inammissibile anche se il fine come scriveva Machiavelli “giustifica i mezzi”. Un mezzo che la dice lunga di come la moda di verniciare, riportare frasi fatte e slogan su palazzi e uffici pubblici senza problemi e senza conseguenze, esiste da sempre. Quello che invece, preoccupa è la non circoscrizione del fenomeno e nei casi più evidenti la non punibilità causata dall’anonimato dell’“imbratta e fuggi”. Due cose che per mancanza, di controlli adeguati rendono vani i writer genuini. Quelli che sono l’espressione di un’arte diversa. Un’arte che da qualche anno ha reso Campobasso una vera e propria galleria a cielo aperto, vedasi i muraglioni dell’ex stadio Romagnoli, del mercato coperto in centro città, muro di sostenimento del sottopasso di via Novelli, del Terminal degli autobus, di Via Pirandello e zone limitrofe, tutti esempi di arte vera, pura, altamente espressiva che però, grazie alle bravate degli impiastriccia tori che sporcano, rende vano l’estro, la creatività che spessissimo si trasforma in veri e propri capolavori che possono essere ammirati, ragionati, specialmente da chi aberra i musei ma che si riconosce nei murales nonostante possano apparire “oltre”, definizione data da un artista che, nell’incongruenza dell’attuale appaiono la guida ideale al quello che l’oggi, ma anche il domani.
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Isernia
13 maggio 2014
Castel San Vincenzo, in piena attività il Servizio Civile
Due i volontari impegnati, soddisfazione dall’amministrazione comunale È partito da qualche giorno il progetto che vede impegnati a Castel San Vincenzo due volontari del Servizio Civile. Per il quinto anno consecutivo il Comune è stato, infatti, inserito nel novero di quelle istituzioni che potranno avvalersi della presenza di giovani volontari chiamati ad espletare compiti a valenza sociale, destinati ed indirizzati per lo più a persone anziane e a portatori di handicap, quindi a quelle fasce di popolazioni più deboli. Il Comune di Castel San Vincenzo, grazie alla sua presenza nella rete di Expoitaly - Rete nazionale di Laboratori per la Pace, potrà ulteriormente accrescere la propria vicinanza istituzionale a quelle aree della popolazione che più delle altre hanno bisogno, attraverso piccoli gesti quotidiani, di attenzioni. “Nei quattro anni precedenti – dice il sin-
daco Domenico Di Cicco – ci siamo avvalsi della collaborazione di 17 volontari del Servizio Civile. Con gli attuali arriviamo a 19. Un bel risultato, che sta a significare quanto questa amministrazione abbia a cuore le sorti delle sacche più svantaggiate della nostra popolazione. In primis, anziani e disabili. Grazie al Progetto “AMANI” – prosegue Di Cicco – potremo continuare a dare la giusta attenzione a coloro che abbisognano di particolari attenzioni, anche e soprattutto nelle piccole cose della quotidianità. Pertanto – conclude il primo cittadino – siamo estremamente felici di poter proseguire questa significativa collaborazione con l’associazione Expoitaly, nostro prezioso partner senza il quale non avremmo potuto raggiungere questi risultati importanti”.
Expò 2015, Venafro si prepara all’evento milanese
Nella settimana che va da lunedì 26 maggio a domenica 1° giugno, si terrà a Venafro la manifestazione “Anci Molise per Expo 2015”. È un appuntamento fieristico e culturale che, promuovendo la nostra regione, servirà da preparazione all’Expo milanese del prossimo anno. Le aziende isernine interessate ad avere spazi espositivi in occasione dell’evento, dovranno avanzare domanda segnalando il settore di appartenenza e compilando l’apposito modulo disponibile sul sito web del Comune di Isernia. Le domande dovranno essere prodotte entro il 19 maggio. Il programma di “Anci Molise per Expo 2015” è quanto mai ricco e variegato. Ha come obiettivo la valorizzazione delle tipicità agricole, enogastronomiche, imprenditoriali e turistiche del territorio molisano; senza tralasciare quanto di interessante la regione sa offrire sul piano ambientale, culturale, architettonico, storico e artistico.
In attesa di Francesco, il papa della gente: incontro all’Unimol
Venerdì prossimo, 16 maggio, alle ore 17, nella sede dell’università degli studi del Molise, in via Mazzini a Isernia, si terrà l’incontro pubblico dal titolo “In attesa di Francesco, il Papa della gente”. Interverrà il sindaco Luigi Brasiello e introdurrà i lavori il vicesindaco Maria Teresa D’Achille. L’evento è stato organizzato dal Comune e dalla Diocesi di Isernia-Venafro, con il patrocinio dell’università degli studi del Molise, corsi di laurea in scienze politiche. Relatori saranno mons. Claudio Palumbo, vicario generale della Diocesi, e il prof. Giuseppe Pardini, docente di storia contemporanea presso l’Unimol. Sarà presente anche Gianni Va¬lente, giornalista dell’agenzia Fides, autore di varie pubblicazioni su Papa Fran¬cesco. Due suoi libri verranno presentati nel corso della serata. Si intito¬lano: “Francesco un Papa dalla fine del mondo” e “Francesco il Papa della gente”.
«L’amministrazione comunale – ha dichiarato il vicesindaco D’Achille –già da qualche tempo aveva pensato d’invitare a Isernia Gianni Valente, per farci meglio conoscere la figura di Papa Francesco e il suo credo pastorale. E ciò, ben prima di sa¬pere che il Santo Padre, a luglio, visiterà il Molise. La nostra idea, quindi, è stata in qualche modo lungimirante e benaugurante. Il suo arrivo, sarà una occasione religiosa e una grande opportunità per far conoscere ancor di più le nostre bellezze monumentali e le nostre chiese». «Sarà un incontro molto interessante – ha commentato il sindaco Bra¬siello –. L’attesa per Papa Francesco è grande in tutta la regione, ma soprattutto a Isernia, la città di Papa Celestino V. Mons. Palumbo, il prof. Pardini e il giornalista Valente, che ha cono¬sciuto Bergoglio quand’era primate della chiesa argentina, sapranno certa¬mente svelarci
aspetti inediti della vita di Papa Francesco, un uomo circondato da un’aura di fede e di semplicità che ne magnifica il fascino fra la gente».
Imprenditori dell’Alto Molise a colloquio con Piersimoni Il Presidente della Camera di Commercio di Isernia, Pasqualino Piersimoni, unitamente al Segretario Generale dell’Ente, Francesco Po-
tena e al personale dell’Azienda Speciale S.E.I., incontrerà gli imprenditori dell’Alto Molise. L’appuntamento è fissato per giovedì 15
maggio, alle ore 16:00, ad Agnone, presso la Sala Convegni dell’ex monastero dei “Padri Filippini”, sita in Salita Caracciolo (antistante la casa
comunale) nel corso del quale il Presidente Piersimoni illustrerà le iniziative che l’Ente camerale ha avviato a favore delle imprese del territorio
nonché i servizi che la struttura può mettere a disposizione delle stesse. Tutte le imprese dell’Alto Molise sono invitate a partecipare.
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Isernia
13 maggio 2014
Agricoltura, al via il progetto “L’erba del vicino... non è sempre più verde”
L’Aacos Onlus (Associazione Sviluppo Cooperative Sociali) e l’Amministrazione Provinciale di Isernia Settore Programmazione e Ambiente, hanno realizzato un progetto rivolto al coinvolgimento delle fasce più deboli della popolazione nel processo di trasformazione di prodotti
agroalimentari. Il progetto è denominato “L’erba del vicino… non è sempre più verde”. I corsi, gratuiti, saranno tenuti da personale specializzato nelle ore pomeridiane Il progetto ha come missione l’inclusione sociale di persone svantaggiate attraverso la for-
mazione sul campo nell’ambito dell’agricoltura. Azione di formazione rivolta a ragazzi ed adulti a bassa contrattualità o con disabilità psichiche medio-gravi. Si cercherà di far conoscere ai destinatari da dove provengono numerose specie agricole che spesso cucinano
Programma degli incontri: Il primo incontro del corso si terrà il pomeriggio del 26 maggio. Gli altri incontri verranno comunicati successivamente una volta attivato il corso. I incontro: Introduzione all’ambiente molisano II incontro: La struttura e la riproduzione delle piante III-V incontro: Le piante da tubero e le piante orticole VI incontro: Le piante da frutto VII - VIII incontro: Le leguminose IX - X incontro: I cereali Le esperienze di agricoltura multifunzionale mettono in luce una potenzialità dell’attività agricola che coincide con la capacità di creare benefici, di tipo socio sanitario, inclusivi, terapeutici e di inserimento lavorativo, per fasce deboli o svantaggiate della popolazione, proprio grazie alla realizzazione di servizi innovativi che possono rispondere efficacemente alla crisi dei tradizionali sistemi di assistenza sociale. Le stime parlano di una sempre più diffusa presenza sul nostro territorio di
questo tipo di attività che prestano anche servizi socio sanitari. Si tratta di realtà aggregate, molto spesso sono cooperative o associazioni, che utilizzano terreni in affitto, suoli confiscati alle mafie, animando il territorio con nuovi servizi sociali e offrendo nuove occupazioni grazie alla diversificazione delle attività. La conoscenza diretta di ambienti naturali, agricoli e produttivi del territorio incrementa la consapevolezza delle diversità, dei ritmi stagionali, del senso d’appartenenza ambientale, la responsabilità individuale, il rispetto dell’ambiente quale patrimonio che accomuna tutte le persone. Ragazzi ed adulti affetti da disabilità di tipo cognitivo di grado mediograve. Saranno ammessi a partecipare sottoscrivendo l’apposita domanda di iscrizione allegata al presente bando. La prima fase del progetto si articolerà in n. 10 incontri. Gli incontri si terranno a partire dal 26 maggio 2014. Il trasporto ai luoghi del corso è a carico dei partecipanti.
Run for Lirh, seconda edizione della corsa per la vita Imprese giovani, la Camera di commercio attiva lo sportello I dati sulla disoccupazione giovanile sono davvero preoccupanti, ma è anche vero che negli ultimi tempi si registrata una confortante crescita di imprese guidate da under 35. Si stanno impegnando soprattutto nei settori del commercio e delle costruzioni, oltre che in quello turistico con l'apertura di strutture ricettive o agenzie di viaggio. Proprio per sostenere questa crescita e per venire incontro alle esigenze dei tanti giovani ancora disoccupati, le camere di commercio hanno deciso di investire risorse proprie per sostenere le idee progettuali più interessanti. Anche Isernia ha aderito all'iniziativa. Nella sede dell'agenzia speciale Sei è stato già attivato uno sportello. Aperto al pubblico il lunedì il mercoledì e il venerdì dalle 9 alle 12:30, darà risposte e sostegno a tutti coloro che ne faranno richiesta.
Il 18 maggio in piazza Giustino D’Uva ad Isernia avrà luogo, con inizio alle ore 10.30, la seconda edizione di “Run for LIRH – Una Corsa per la Vita”, iniziativa di solidarietà a sostegno della ricerca scientifica sulla Malattia di Huntington. L’iniziativa è promossa, per il secondo anno consecutivo, dall’associazione sportiva dilettantistica NAI Nuova Atletica Isernia, da anni impegnata in iniziative sociali e dalla LIRH – Lega Italiana Ricerca Huntington e malattie correlate onlus per sostenere l’attività di ricerca scientifica e di assistenza gratuita promosse dalla LIRH su tutto il territorio nazionale. La I Edizione si è svolta ad Isernia il 5 maggio dello scorso anno, con uno straordinario successo di par-
tecipazione, che ha consentito di assegnare premi in denaro a due giovani per il loro importante lavoro nell’ambito di un innovativo progetto di ricerca epidemiologica sulla malattia di Huntington in Molise (regione pilota per l’Italia), i cui risultati verranno pubblicati entro la fine di quest’anno. La Malattia di Huntington, che è una malattia genetica rara, neurodegenerativa, riconoscibile con un test sul dna, indebolisce sia il corpo che la mente e conduce ad una progressiva disabilità; i figli hanno una probabilità del 50% di ereditare la malattia da un genitore ammalato per cui possono essere coinvolte intere famiglie con conseguente riduzione di qualità e stile di vita. La ricerca
rappresenta l’unica speranza di trovare una cura che prevenga o rallenti il decorso della malattia. Nonostante gli enormi passi avanti compiuti negli ultimi anni, i ricercatori sono continuamente alla ricerca di cure e hanno bisogno dell’aiuto di tutti. Il prossimo 18 maggio ciascuno di noi avrà la possibilità di offrire il proprio contributo alla ricerca scientifica, di informarsi, di conoscere meglio a quali disagi va incontro chi è affetto da una grave malattia rara e, allo stesso tempo, di trascorrere qualche ora piacevole e divertente in compagnia e anche con i propri bambini. NAI e LIRH vi aspettano il 18 maggio in piazza Giustino d’Uva a partire dalle ore 9.00.
I carabinieri fermano un’auto sospetta, a bordo tre pluripregiudicati per rapina e furto
Gli uomini nascondevano un armamentario da scasso, denunciati Nell’ambito di un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato a contrastare reati di particolare allarme sociale quali furti e rapine, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Isernia e della Stazione di Forli del Sannio, hanno intercettato nella mattinata di ieri una autovettura sospetta con tre persone a bordo in prossimità dell’ufficio postale di Acquaviva d’Isernia. I militari hanno bloccato l’auto sospetta e proceduto al controllo dei tre occupanti, risultati tutti pluripregiudicati per rapina, furto e altri reati contro la persona ed il patrimonio. E’ scattata immediata una perquisizione del veicolo, all’interno del quale sono stati rinvenuti arnesi atti allo scasso, quali cacciavite, grimaldelli, tenaglie, tronchese, martelli, seghetti, chiavi alterate di diversa tipologia e altro materiale utiliz-
zabile per aprire o forzare serrature. Inoltre sono stati rinvenuti sei paia di guanti, due borsoni e una antenna per ricetrasmittente. A questo punto i Carabinieri, convinti che i tre fossero in zona proprio per portare a compimento qualche azione delittuosa, hanno sottoposto a sequestro tutto il materiale rinvenuto e hanno proceduto all’accompagnamento in caserma dei fermati, un 58enne, un 42enne e un 64enne, tutti provenienti dal beneventano, nei confronti dei quali è scattata una denuncia alla competente Autorità Giudiziaria per il possesso illegale dell’armamentario recuperato. Due di essi inoltre sono risultati autori di rapine commesse ad uffici postali negli anni passati proprio nel territorio molisano, mentre uno fu arrestato nel casertano dai Carabinieri di Piedimonte Matese per una rapina a
mano armata perpetrata ai danni di distributore di carburanti di Dragoni nel 2002. Pochi giorni fa in analoghe operazioni i Carabinieri isernini hanno fermato un pregiudicato della provincia di Frosinone, a cui furono sequestrati un passamontagna, due paia di guanti e vari arnesi. Successivamente altri cinque pregiudicati tutti provenienti dal napoletano furono intercettati ad Isernia proprio mentre erano in procinto di portare a segno qualche azione criminosa in zona, mentre ad Agnone due pregiudicati provenienti dal Lazio sono stati denunciati per il furto avvenuto in una gioielleria alcuni mesi fa. Attività che testimoniano l’impegno straordinario che l’Arma dei Carabinieri sta profondendo sul territorio per arginare tutti quei fenomeni di criminalità che preoccupano maggiormente la popolazione.
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Termoli
13 maggio 2014
Antonio Di Pietro ha presentato la lista dei candidati IdV TERMOLI – Nella sede di Rio Vivo, affollata da tante persone e con la presenza tra di loro dell’onorevole Anita Di Giuseppe, è stata presentata la lista dei candidati consiglieri comunali dell’IdV. Al Tavolo presidenziale il presidente onorario dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, il candidato sindaco per il centrosinistra Angelo Sbrocca, il coordinatore regionale del partito Cristiano Di Pietro, l’assessore regionale Pierpaolo Nagni e il consigliere regionale Carmelo Parpiglia. A presentare ad ad uno i candidati, con l’esclusione di qualcuno assente per motivi di lavoro, Antonio D’Ambrosio che alle primarie si è confrontato proprio con Sbrocca. Proprio D’Ambrosio ha rimarcato l’impegno dell’IdV nell’ap-
poggiare il candidato Sindaco, e nella scelta dei candidati Consiglieri che appartengono ad un panorama variegato della società: casalinghe,
Sanità, conferenza stampa dell’associazione cardiopatici
TERMOLI – Questa mattina alle 10, presso la Sala attigua alla Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo di Termoli, l’associazione dei Cardiopatici del basso Molise terrà una conferenza stampa per trattare il tema delle ultime novità comunicate dal Presidente della Giunta regionale e Commissario ad acta per il Piano di rientro del debito sanitario del Molise.
All’incontro, oltre che i rappresentanti delle testate giornalistiche locali, sono invitati anche i candidati aspiranti al ruolo di Sindaco e Consiglieri comunali delle prossime elezioni del 25 maggio sia di Termoli sia di tutti i Comuni del basso Molise e tutti i Sindaci e amministratori in carica e gli operatori del settore pubblico e privato della Sanità.
Iniziata la campagna di disinfestazione
TERMOLI – E’ iniziata in città la campagna di disinfestazione dagli insetti. Il servizio è momentaneamente a cura del Comune che ha incaricato la Teramo Ambiente, che già svolge il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, di svolgere gli interventi. A sua volta la Teramo Ambiente si avvale del
personale di una ditta specializzata nel settore. La disinfestazione, che coprirà l’intero territorio comunale, ha lo scopo di eliminare la presenza di insetti quali le zanzare. Gli interventi saranno ripetuti sino al termine della stagione estiva e sempre sotto il controllo dei tecnici dell’Asrem.
Ue: via libera definitivo a Feamp
TERMOLI – Alla marineria termolese è giunta la notizia ufficiale dal Consiglio dei ministri dell'Ue dell’approvazione definitiva del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp) 2014-2020, che potrà disporre di un finanziamento globale di 6,396 miliardi di euro. La commissaria responsabile del settore, Maria Damanaki, ha annunciato che a metà giugno ci sarà la ripartizione finale dei finanziamenti del Feamp tra i vari Stati.
professoresse di scuola, sportive, studenti e lavoratori. Poi è stata la volta di Angelo Sbrocca che ha ringraziato l’impegno dell’Italia dei Va-
lori e, principalmente del presidente Di Pietro, che è sceso in campo in prima persona. Il candidato a primo cittadino ha poi in breve riassunto quale è il suo programma per la città in caso di Vittoria. Poi è stata la volta di Antonio Di Pietro che non è andato troppo per il sottile anche in riferimento a quanto sta accadendo a livello nazionale con la nuova “Tangentopoli”. “Ho rischiato la pelle – ha esordito -, sono stato bersaglio di una delegittimazione, e mi ritrovo con le stesse persone di prima di ‘Mani pulite’. Chi me lo fa fare a rimanere in politica? Chi ce lo fa fare? Il senso di responsabilità, la volontà di non restare fermi a guardare il tempo che passa”. Un Antonio Di Pietro vulcanico che non ha risparmiato quasi nessuno. “In
Molise ci siamo rimessi in discussione, e vogliamo dare il nostro contributo, rivolgendoci prima di tutto agli elettori che non ne possono più. Dico che è fondamentale conoscere la storia, io da Pm ho scoperto solo la punta di un iceberg e quello che sta accadendo nella classe politica ne è la conferma”. Questi i nomi dei candidati consiglieri della lista IdV: Olga De Falco, Isabella Martinelli, Annalisa Petrucci, Rita Romito, Marcello Borgia, Basso Vittorio Cappella, Gabriele D’Eramo, Antonio Giuditta, Stefano Mucci, Angelo Maria Zara, Francesca De Santis, Jana Paprckova, Vincenzo Di Claudio, Maria Pia Perrotta, Marcello Miozza, Antonio Vecchio, Alessia Mastropaolo e Anna Lucia Zanapa.
TERMOLI - Il candidato sindaco Paolo Marinucci e i suoi candidati consiglieri oggi alle 17,30 presso il Parco Comunale e successivamente alle 19 presso il quartiere di Colle Macchiuzzo, ci saranno due nuovi appuntamenti con gli abitanti dei relativi quartieri. “La mia immagine – afferma il candidato Sindaco - è strettamente legata alle singole persone che mi accompagnano in questa sfida e che hanno accettato
con me di mettersi in gioco per il bene di questa città, per ridarle smalto e voglia di emergere, anche rispetto al settore dell’ambiente”. Non a caso la location scelta del Parco Comunale vuole ricordare a tutta la cittadinanza il risalto dato in questa campagna elettorale da Paolo Marinucci alla sua scelta ambientalista e salutista, necessaria per interrompere il diffondersi dell’inquinamento che sempre più op-
prime questa meravigliosa città. Partendo dal piccolo “polmone verde” di Termoli, quale è il parco, e da un quartiere meno centrale di altri, circondato da aree verdi, quale è Colle Macchiuzzo, si vuole invitare i cittadini ad un godimento consapevole e costruttivo degli spazi urbani e a riprendersi il loro futuro, come dice Marinucci nel suo slogan, con un’amministrazione attenta soprattutto a queste esigenze.
TERMOLI – Si è tenuta nel cinema Sant’Antonio la cerimonia di premiazione degli alunni che hanno preso parte al concorso “Acqua, bene comune” organizzato dalla Fondazione Lorenzo Milani. L’avvenimento, alla presenza degli alunni, professori e presidi degli istituti dio ogni ordine e grado, è stato presieduto dalla professoressa Marcella Stumpo, presidente della Fondazione Milani, e da Renato Di Nicola del Forum dei Movimenti per l’acqua. Di seguito alunni e scuole premiate. Per la scuola prima-
ria le classi quarta A e B della Principe di Piemonte; per la scuola media Chiara Sgrascia e Miriam Travaglini della classe II B della Oddo Bernacchia; la III A ad indirizzo turistico dell’Istituto tecnico commerciale “Boccardi”. Menzione speciale alle classi I A e I B del plesso di via Po; alle alunne della I della “Brigida” Alice Lafratta, Alessia Morelli, Chiara Guerra e Francesca Tagliaferri; all’alunna Chiara Manetta della III A C dell’Istituto Tecnico Nautico e per Geometri “Ugo Tiberio”.
Marinucci incontra i residenti del Parco Comunale e di Colle Macchiuzzo
“Acqua, bene comune”, premiati i vincitori del concorso
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Termoli
13 maggio 2014
Il sindaco uscente Franco Pallotta presenta la sua squadra MONTECILFONE – Il sindaco uscente Franco Pallotta ha presentato la sua lista “Montecilfone nel cuore” e chiede ai concittadini di essere riconfermato a Sindaco. Durante la presentazione dei candidati a Consiglieri comunali, Pallotta ha anche presentato il resoconto della sua amministrazione. “All’indomani della fine del primo mandato alla guida di Montecilfone ho constatato che ben il 90% del programma elettorale redatto nel 2009 è stato realizzato. Abbiamo svolto l’incarico con il massimo dell’impegno e nonostante il periodo di crisi economica lasciamo segni tangibili del nostro operato. La lista civica “Montecilfone nel Cuore” ha proseguito Pallotta - si propone, nel segno della continuità dell’azione amministrativa, ma anche con la rinnovata vitalità, esperienza e
passione dei nuovi consiglieri di realizzare un ambizioso ma realistico programma i cui punti salienti riguarderanno interventi in
ambito sociale, politiche del lavoro ed interventi strutturali. In ambito sociale si arriverà a breve all’apertura della casa di riposo
Graziani che ad oggi è completa nella struttura e, quindi, pronta ad accogliere anziani. Per le politiche del lavoro, l’apertura della casa di
riposo comporterà la creazione di circa 12 posti di lavoro che saranno occupati da personale locale. Ma il sindaco uscente ha parlato anche di interventi strutturali ad iniziare dalla “prosecuzione della strada di collegamento da Montecilfone alla costa con la bretella conosciuta come ‘Via del Mare’. Attenzioni anche e soprattutto alla viabilità interna ed al decoro del paese e alla realizzazione di un parco eolico di 22 megawatt. Attraverso le cospicue entrate finanziarie provenienti dal parco eolico – ha concluso Pallotta -, si intravvedono degli sgravi per i nuclei familiari e stiamo valutando la fattibilità di dare un contributo di 50 euro a fronte di ogni bolletta inerente il consumo di energia elettrica ai 600 nuclei familiari per un totale di 300 euro l’anno”.
Al via il corso Discariche a cielo aperto, di disostruzione pediatrica la denuncia del professor Petrecca GUGLIONESI - Sabato prossimo alle 17,30 nella Casa del Fanciullo, villa comunale Castellara si terrà il corso gratuito per la divulgazione della conoscenza delle manovre di disostruzione pediatriche, alla presenza di relatori, istruttori ed operatori della Salvamento Academy. Il corso è diviso in parte teorica e in quella di pratica. Nella parte teorica verrà introdotta la lezione, de-
scritte le situazioni di pericolo e verranno proiettati video e slides dimostrativi; in quella pratica i partecipanti insieme agli istruttori e agli operatori proveranno le manovre di disostruzione sui manichini. Le iscrizioni al corso gratuito sono a numero chiuso. Per iscriversi basta compilare il modulo disponibile sul sito www.primosoccorsomolise.it.
Sabato 24 maggio a Larino: "Olio, Vino e Tradizioni"
LARINO – Ultimi preparativi per la festa di San Pardo e la sfilata dei carri che, per questa edizione, vede anche inserito nei festeggiamenti un appuntamento culturale gastronomico di due giorni. Sabato 24 maggio si inizia alle 10.30 con la degustazione dell’olio presso la Sala Panel a cura dell’Arsiam e del Dr. Maurizio Corbo. Nel pomeriggio alle 15 visita guidata della città e alle 17 si assisterà al rito della Benedizione degli animali utilizzati nella festa di San Pardo. Alle 18 gli ospiti si trasferiranno presso l’azienda Colonna di San Martino in Pensilis con visita alla struttura e degustazione dell’olio extravergine. Alle 19 ci sarà la presentazione del libro di Marcello Pastorini “In uno sguardo”, un viaggio con poesie, filastrocche, racconti alla scoperta del Molise Frentano. La giornata si concluderà alle 21 con la degustazione di bruschette con olio e vino. Domenica alle 10 si inizia con la visita alle Cantine Angelo D’Uva con degustazione; alle 15 laboratorio fiori di San Pardo e alle 17 la sfilata dei carri in processione.
BASSO MOLISE – Ennesima denuncia del professore Elvio Petrecca del degrado di zone del basso Molise già bonificati e nuovamente teatro di discariche a cielo aperto. “Nel lungo androne della nostra scuola, quella in cui insegniamo, sul muro, ben incorniciato a bellavista in un cartellone si legge: “Sono fiero di essere molisano perché tra mare e montagna si vive sano”. Ogni giorno, in modo scaramantico, passando, incrociamo le dita augurandoci di non incontrare nei nostri soliti giri naturalistici, le tracce inquinanti di esseri umani decerebrati. Sfortunatamente il nostro gesto propiziatorio non ha allontanato il verificarsi di eventi indesiderati che ciclicamente si ripresentano inquinando gli stessi luoghi inquinati e bonificati tempo fa a Larino, in contrada “Schiena dell’Asino” e nel bosco di Montorio dei Frentani. I “barbari” continuano a violare i principi fondamentali del vivere “civilmente” il nostro tempo, persistono nell’abbandonare nel torrente Rio Vivo vecchi frigoriferi e nel basco di Montorio, tra il torrente cigno e la strada, decine di carcasse di pneumatici, provocando impunemente,
significativi danni al territorio e sottraendo risorse finanziarie per le bonifiche, alle già esigue casse comunali. Continueremo a sorvegliare le aree che abitualmente sono oggetto di “azioni delinquenziali” augurandoci che siano avviate iniziative volte ad educare i cittadini “al viver sano” e alla consapevolezza e al rispetto di quei valori ambientali che salvaguardano il nostro vitale patrimonio naturale che ci rendono fieri di essere molisani. Al di là di quella parete dove è attac-
cato il cartellone, c’è una classe di studenti, che rappresentano idealmente, gli studenti di tutte le scuole ed il futuro di madre terra. In quelle classi, tra quei giovani, deve continuare con perseveranza, l’azione educativa al rispetto dei valori civili e dei principi dell’ambientalismo, affinché diventino anche loro, le sentinelle del territorio, orgogliosi di poter continuare a pensare, vivere e scrivere “sono fiero di essere molisano perché tra mare e montagna si vive sano”.
Al via i laboratori creativi per bambini
PORTOCANNONE – Hanno preso il via, organizzati dalla Biblioteca comunale in collaborazione con l’associazione culturale Multiverso di Termoli, i Laboratori ludico - creativi riservati ai bambini di età compresa tra i 6 e i 13 anni. L’iniziativa è completamente gratuità e si terrà nei locali della Biblioteca comunale aderendo così al Maggio di libri. Di seguito i prossimi incontri: Sabato 17 maggio: come nasce un libro; Sabato 24 maggio: mart educazione all’immagine; Sabato 31 maggio: arti grafiche e illustrazione; Lunedì 16 giugno: incisione su tavoletta; Giovedì 19 giugno: Scrittura Creativa; Sabato 21 giugno: Il fumetto; Lunedì 23 giugno: mart educazione all’immagine; Giovedì 26 giugno: il puzzle dell’antichità; Sabato 28 giugno: dal vaso al vasaio.
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Sport
13 maggio 2014
Campionato di Promozione, i campobassani del Molise si suicidano contro lo Spinete nel finale di gara e retrocedono in Prima categoria MOLISE FC – SPINETE 2-3 Molise Fc: Di Sisto, Tromba, Polzella, M. Galati, Amore, Cincindella, L. Galati, Di Claudio, Gianfagna (75’ Sconziano), N. Amorosa, Varsalone. All. Giorgio. Spinete: Pilenza, Minotti, Princic, Ianniruberto, Diamente, Manna, Ciamarra, Tasillo, Colalillo, Rossetti, Pace. All. Varanese. Spareggio salvezza thrilling al ‘Nuovo Antistadio’ di contrada Selva Piana di Campobasso tra i padroni di casa del Molise Fc e lo Spinete. All’85’ i campobassani erano salvi, perché in vantaggio per 2-1, e anche al minuto 91 erano ancora in Promozione con il 2-2 di Rossetti su calcio di rigore. Nulla faceva presagire a un uno-due da brividi per i matesini, in gol all’ultimo secondo dei cinque minuti di recupero concessi da Remo Scardera di Termoli. Un 23 che ha permesso allo Spinete di restare in Promozione e al Molise di retrocedere in Prima categoria, al termine di un pazzo finale di incontro. La cronaca – La prima occasione è dello Spinete che manca di poco il vantaggio con Ianniruberto, la cui conclusione si spegne sul fondo. Partenza sprint per gli ospiti, che si vedono ancora al minuto 7 con Minotti che spara a colpo sicuro e a porta vuota, ma salva Di Claudio sulla riga di porta. Al 10’ ci prova Rossetti, che manca completamente il bersaglio grosso da
comoda posizione. Il Molise si vede per la prima volta dalle parti di Pilenza al 12’ con Di Claudio, che sottoporta ma da posizione defilata spara alto. I locali si rivedono al 21’ con una punizione di Amorosa, che la barriera matesina spedisce in corner. Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina, Amorosa chiama lo schema e serve Polzella posizionato al vertice dell’area di rigore, da dove l’esperto calciatore lascia partire una precisa conclusione che si spegne alle spalle dell’estremo difensore gialloverde. È lo 0-1 per il Molise. La squadra campobassana si vede annullare al 39’ un gol di Amorosa, su assist di Di Claudio, per offside; mentre, sempre il numero dieci locale manca di poco il bersaglio grosso al 42’ con una incornata che lambisce la traversa. Quanto meno te l’aspetti arriva il pareggio dello Spinete con Ciamarra, che approfitta di uno svarione difensivo e a tu per tu con Di Sisto non si lascia pregare per realizzare l’1-1. La ripresa è viva e gradevole da vedere, ma
soprattutto ricca di colpi di scena. Dopo quattro giri di lancette, l’angolo a rientrare è di Amorosa, la corta respinta di Pilenza favorisce Di Claudio a riportare in vantaggio il Molise. La gara sembra in discesa, anche per via di un ingiustificato nervosismo degli ospiti, con l’allenatore Matteo Varanese che ne fa le spese, espulso per le veementi proteste proseguite fino alla plateale uscita dal rettangolo di gioco. Lo Spinete reagisce dopo il nuovo svantaggio con Iannirubero (50’ e 52’), che non inquadra lo specchio della porta, mentre Romano fallisce un rigore in movimento al 66’. Di Sisto si supera e blocca la sfera. Due giri di lancette dopo, ancora Spinete vicino al pareggio. La prima conclusione è di Tasillo, respinge Di Sisto, la palla giunge sui piedi di Ciamarra, che manda il suo diagonale di poco a lato. Sull’altro fronte è Amorosa a provarci, ma Pilenza è attento e respinge con i piedi.
Reti: 22’ Polzella, 47’ pt Ciamarra, 50’ Di Claudio, 85’ Rossetti (rig.), 95’ Pace. Espulso: al 70’ Varanese (allenatore Spinete) per proteste. Arbitro: Remo Scardera di Termoli (Iannantuono-Biondo) All’85’ arriva il pareggio dello Spinete: Galati commette un fallo in area di rigore e Scardera concede il penalty con ammonizione per il calciatore campobassano. Sul dischetto va l’ex Agnonese e Miletto, Francesco Rossetti, che trafigge Di Sisto. Con il pareggio sarebbe salvo ancora il Molise, che paga un finale di gara incredibile. Al 95’ ancora uno buco difensivo per i locali, ne approfitta Pace che a tu per tu trafigge Di Sisto. È il gol dell’incredibile 2-3 finale, che condanna all’inferno della Prima categoria il Molise, mentre lascia in Promozione lo Spinete.
Superclasse Figc Puma Cup, due scuole vincitrici accedono alla finale di Riccione Venerdì presso il centro sportivo “La Baita” di Ferrazzano (Cb) è andata in scena la finale provinciale del progetto del progetto ideato e curato dal Settore Giovanile e Scolastico della Figc denominato “La Superclasse Figc Puma Cup”, al quale hanno preso parte oltre 300 scuole italiane per un totale di circa 30mila studenti. L’edizione 2014 è riservata alle classi del 2°, 3° e 4° anno delle istituzioni scolastiche del secondo ciclo di istruzione, pubbliche e private, delle 28 province coinvolte. Il progetto è stato sviluppato secondo la formula ormai consolidata, che attribuisce, ai fini del conseguimento della vittoria, il 50% del punteggio alla produzione didattica e il rimanente 50% al risultato sportivo. Per quanto riguarda il Settore Giovanile e Scolastico del Molise, il pro-
getto, curato dalla professoressa Teresita Felaco, delegata all’Attività Scolastica, vede il coinvolgimento di dodici istituti scolastici della Provincia di Campobasso. Le scuole che hanno partecipato sono: l’Istituto Professionale per i servizi alberghieri e ristorazione “Federico Di Sveva” di Termoli (Cb), l’Istituto Professionale Alberghiero I.P.S.A.R. Matese di Vinchiaturo (Cb), l’Istituto Professionale industria e artigianato I.P.I. A. di Casacalenda (Cb), l’ Istituto Magistrale “De Gennaro” di Casacalenda (Cb), l’Istituto Professionale industria e artigianato “Mattioli” di San Salvo (Ch), l’ Istituto Tecnico Agrario “San Pardo” di Larino (Cb), l’ Istituto Tecnico per geometri “San Pardo” di Larino (Cb), il Liceo delle Scienze Applicate I.S.I.S.S. di Bojano (Cb), il Liceo Scientifico
I.S.I.S.S. di Bojano (Cb), l’ Istituto Tecnico Commerciale I.S.I.S.S. di Bojano (Cb), l’ Istituto Tecnico Commerciale di Casacalenda (Cb) ed il Liceo Scientifico “D’Ovidio” di Larino (Cb). In campo maschile la vittoria finale è andata alla 2^B dell’Istituto Professionale Industria e Artigianato “Mattioli” di San Salvo (Ch), mentre a trionfare in campo femminile sono state le alunne della 3^A dell’Istituto Magistrale “De Gennaro” di Casacalenda (Cb). Le due classi accedono alla fase finale del progetto che si disputerà dal 22 al 24 maggio a Riccione. Al termine della manifestazione a tutte le scuole partecipanti sono stati consegnati, per ciascun alunno, i kit della Puma, con magliette, palloni, zaini e buoni sconto.
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Tutti insieme appassionatamente. I saltatori di fossi si sono ritrovati a Termoli accanto all’avvocato Sbrocca. In bella mostra ci sono Vincenzo Niro, Paolo Frattura e Cocomazzi. Sono loro i pentiti del Molise, ex mastelliano, ex berlusconiano, ex casiniano… Insomma, ex tutto. A febbraio 2013 i cittadini elettori si sono fermati al titolo del film “Il Molise di tutti”, credendo che quattro belle parole pronunciate in campagna elettorale avrebbe risolto i problemi dei cittadini. L’apparenza ha lasciato poco spazio per valutare la sostanza. Ed oggi eccoli qua. Di nuovo di fronte ai saltatori di fossi che hanno deciso, senza ideali da difendere né da sviluppare, di passare da una parte all’altra dello steccato politico che li ha piazzati in prima fila. Prima, poveretti, erano stati relegati in seconda linea.
Oggi si capisce il perché. Eppure, eccoli di nuovo, pronti per una campagna elettorale, su Termoli, che vede nuovi saltatori affiancarli. Con un neo: i saltatori del 2013 hanno dimostrato di valere zero dal punto di vista amministrativo. Il Molise è fermo, anzi no. Si muove talmente tanto velocemente da sprofondare in danni irreparabili causati in pochissimi mesi di governo. La stessa città di Termoli ha ricevuto promesse non mantenute. Una per tutte: la sanità e il suo San Timoteo. Con quale faccia tosta questi saltatori si presentino agli elettori, è un dato invidiabile ancora da studiare. Hanno dalla loro, ancora, la solita scusante del “lasciatemi lavorare”, un anno è troppo poco per mostrare agli elettori di cosa siamo capaci, ci vuole più tempo per rialzare il Molise dai danni causati del centrodestra.
Azzo, quindi dai danni causati anche da loro? E la marcia in più promessa dai saltatori? Beh, la marcia, loro, i governanti che stavano a destra e si presentano a sinistra, la devono ancora ingranare, per lavorare a favore dei cittadini. La massima velocità l’hanno raggiunta: nell’assegnare incarichi e consulenze a propri collaboratori privati. Tutta gente meritevole per carità, se sono soci in affari o collaboratori di fiducia o prestanomi per proprie società. Ps. Immaginiamo che il centrosinistra a Termoli vinca le elezioni e che tra un anno ci ritroviamo con la trasformazione dello Zuccherificio in inceneritore… A quel punto ci renderemo conto che il Molise viaggia come un turbo… verso la morte. red.pol