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ANNO IX - N° 131 - MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Corrado Di Niro

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Corrado Di Niro. Il presidente dell'Acem, l'associazione degli edili del Molise, è stato deciso: "Una classe politica e dirigenziale che non dà riscontro in termini concreti alle giuste pretese delle imprese, che gioca allo sport più famoso in Italia lo “scaricabarile”, è moralmente responsabile non solo del nostro fallimento ma anche del futuro di tanti, tanti nostri collaboratori, non semplici operai, ai quali senza avere il coraggio di guardarli negli occhi dovremo consegnare la lettera di licenziamento". La politica regionale esiste ancora?

Il Tapiro del giorno a Roberto Ruta

Il Tapiro del giorno lo diamo a Roberto Ruta. Il senatore si è affrettato a giustificare le 12mila manze in Molise. Ma il problema non sta nella contrarietà e/o nella tranquillità delle coscienze, ma nel far passare per contributo al rilancio dell'agroalimentare molisano, un accordo di filiera che interessa operatori emiliani che hanno una sola necessità: quella di liberare i loro terreni, esausti, di nitrati - e quindi di letame - per continuare ad allevare bovini per latte e carne. A loro carne e latte, a noi liquame e letame. Grazie, Ruta.


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Foto di archivio

Amaro e sofferto rilievo dell’assessore regionale alla Politiche sociali, Michele Petraroia

Sul randagismo, chi pecca di puntualità ed interesse sarebbero le associazioni che proteggono gli animali Questa è bella. L’assessore alle politiche sociali Michele Petraroia ha trovato il punto debole delle associazioni che proteggono gli animali (Enpa, Oipsa, Congeav, Aida e la Casa di Snoopy): alle parole non farebbero seguire i fatti. E lui, opportunamente, glielo rammenta. Rammenta che il 10 giugno e il 25 luglio scorsi, nel corso degli incontri presso l’assessorato, per verificare l’attuazione

del piano triennale contro il randagismo adottato dalla giunta preseduta da Michele Iorio, è stato individuato un percorso operativo per dare sicurezza ai cittadini, per meglio tutelare gli animali e, aspetto non secondario, per risparmiare sui costi. Petraroia ricorda che le associazioni in quelle due circostante hanno chiesto che nel piano triennale fosse inserita una campagna di steriliz-

zazione dei cani (metodo diffuso per ridurre il randagismo) e la realizzazione di micro canili: strutture facilmente gestibili e migliori condizioni di vita per gli animali. Proposte che l’assessore avrebbe preso in considerazione non appena sarebbero state ufficialmente formalizzate. Ovvero, sarebbero state passate “Sta di fatto che la formalizzazione della

richiesta di sterilizzazione e dei micro canili non c’è stata e dal 25 luglio scorso tutto è rimasto fermo, bloccato. La qualcosa, ad un assessore che ha la specola accesa 365 giorni l’anno, notte e giorno, non poteva passare inosservata. Difatti, è di qualche giorno fa l’amaro e sofferto rilievo di Pietraroia sul mancato rispetto degli impegni assunti Dardo

L'intervento

E' finito il tempo delle promesse Noi imprese molisane iscritte all’ACEM con profondo dispiacere siamo costrette a denunciare una situazione non più sostenibile.I lavori affidatici dalla Pubblica Amministrazione vengono regolarmente eseguiti. Consegniamo ad uno Stato che non lo merita opere compiute e per ringraziamento riceviamo una “cambiale” senza scadenza e senza valore quale ricompensa del nostro credito. Il ritardo nel pagamento da parte dell’Amministrazione Pubblica determina un grave danno all’impresa: mette quest’ultima sia nella impossibilità di poter eseguire i lavori per i quali è richiesto un impegno economico notevole (acquisto di materie prime, etc), sia nella impossibilità di poter programmare non tanto il futuro ma la propria stessa esistenza, senza la certezza di vedersi corrisposto nei tempi di legge quanto dovuto. In questo momento non basta più solo chiedere alla P.A. quanto spettante, ma occorre chiudere i pochi cantieri. I Governi politici e tecnici che si sono succeduti non sono stati in grado di risolvere il problema (la Banca d’Italia determina il debito in 91 miliardi a tutto il 2012), non sono stati in grado di garantire il soddi-

sfacimento di un diritto sacrosanto e di ridare dignità al lavoro, hanno solo sostanzialmente decretato la morte di uno Stato civile. Se uno Stato non onora i suoi impegni forse Stato non lo è più. La casta, la vera casta, ovvero quella pletora di alti dirigenti e funzionari della Pubblica Amministrazione che altro non fa che mettere in atto procedimenti così contorti e così farraginosi, forse per dare solo un senso allo spropositato stipendio che percepisce, ha creato un unico risultato: un “mostro” di burocrazia, un lungo e snervante iter, non necessario per una cosa molto semplice, una cosa che qualsiasi cittadino nella vita normale sa: ossia che quando si compra qualcosa la si deve pagare subito. L’inefficienza della Pubblica Amministrazione, i suoi apparati elefantiaci, costosi e spesso inutili, i suoi ritardi non possono essere un costo per le aziende; lo Stato non può più chiedere agli imprenditori di avere pazienza. Siamo noi stanchi della loro incapacità. Il nostro è un grido di dolore, è l’ennesimo tentativo di rompere il muro di sordità che ci circonda. Una classe politica e dirigenziale che non dà riscontro in termini concreti alle giuste pretese delle imprese, che

gioca allo sport più famoso in Italia lo “scaricabarile”, è moralmente responsabile non solo del nostro fallimento ma anche del futuro di tanti, tanti nostri collaboratori, non semplici operai, ai quali senza avere il coraggio di guardarli negli occhi dovremo consegnare la lettera di licenziamento. Noi non abbiamo più la forza per andare avanti, i nostri operai sono parte delle nostre famiglie a cui dobbiamo chiedere di restare a casa, dobbiamo dir loro che non siamo più in grado di garantire il salario, quel poco e sudato salario che per molti tecnocrati e politici è poco più di un caffè. Il collasso delle imprese determinerà il blocco del sistema Paese, un drammatico precipizio dell’economia per il quale non ha più motivo di esistere una costosa casta al di sopra di ogni cosa. Allora, come diceva Antonio De Curtis, in arte Totò, la livella non sarà post morte ma in vita! Noi non vogliamo chiudere per decreti legge, non vogliamo morire per burocrazia, ma fallire solo se siamo incapaci. Noi non ci stiamo!Noi non siamo più disposti a subire! Noi siamo persone serie! Segreteria regionale ACEM


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Frattura si affida al consigliere economico: è il mandatario elettorale di Vitagliano Prorogato il contratto a Paolo Verì ex componente della commissione che diede alla società energetica del presidente 300mila euro di fondi pubblici con l’articolo 15

CAMPOBASSO. Dopo le 16mila euro (lorde) ecco prorogato il contratto al consigliere economico del presidente. I primi tre mesi sono scaduti alla fine di ottobre. Così lo scorso 28 ottobre la Giunta regionale, senza Petraroia, approva la prorogatio dell’incarico al commercialista di Termoli fino al 31 dicembre. Come compenso Paolo Verì percepirà una miseria: 11.500 euro lordi (oneri previdenziali compresi) per due mesi. La nomina è motivata con “l’avvertita necessità di affiancamento e supporto tecnico negli ambiti di qualificazione, razionalizzazione e contenimento delle spese e di recupero di efficienza ed efficacia nella politica di allocazione delle risorse in bilancio”. E chi può supportare il presidente Frattura in quest’opera? Il mandatario elettorale del grande amico di Frattura: l’ex assessore alla Programmazione Gianfranco Vitagliano. Si tratta dello stesso commercialista termolese indagato per aggiotaggio nell’inchiesta sullo Zuccherificio del Molise dove ricopriva il ruolo di componente del collegio dei revisori dei conti. Inoltre a Paolo di Laura Frattura non sarà sfuggito, nel leggere il curriculum del professionista, la presenza di Verì nella Commissione che elargì il finanziamento di circa 300mila euro dell’articolo 15 alla società Biocom. Ossia

la società di Paolo di Laura Frattura che voleva costruire una centrale a biogas a Termoli e, per farlo, ha preso il finanziamento pubblico, non ha realizzato il progetto, e ha portato la Regione Molise in tribunale (dopo aver messo in liquidazione la società) per aver chiesto indietro i soldi intascati ma non utilizzati. Ed oggi i soci di Frattura nella Biocom hanno ripresentato la domanda per un’altra centrale, a Campochiaro, stavolta però per le biomasse. Il tutto insieme agli altri soci di Frattura: il marito del suo capo di gabinetto. Così il nome di Verì si affianca all’altro consigliere del presidente: Carmela Lalli che batte il commercialista in soldoni: per lei 65mila euro di consulenza per 7 mesi. E l’avvocatessa è colei che collaborava con Dante Di Dario che, secondo la sinistra, è il principale artefice del collasso dell’Arena di Bojano e che in campagna elettorale si dice abbia sostenuto a gran voce l’elezione a presidente di Paolo di Laura Frattura. Eppure Frattura sceglie la Lalli per occuparsi proprio delle società partecipate. Infatti la Gam oggi viaggia verso la soluzione dei problemi: la chiusura. Il gruppo Avimec infatti ha congelato la firma dell’accordo che il governatore aveva già dato per cosa fatta. Tornando al professionista termolese consigliere economico del

presidente Frattura, questo dovrà svolgere funzioni che “non sono riconducibili alle competenze ordinariamente esigibili all’interno degli uffici regionali perché si traducono nella individuazione e nelle predisposizione di strumenti eccezionali e di processi innovativi capaci di apportare il significativo valore aggiunto ed utilità all’azione di governo dell’Amministrazione, soprattutto in riferimento alla positiva attuazione delle policy making”. E cos’è? “Un principio di precauzione che si basa sul non dar via libera alle innovazioni fino a che non si è sicuri dell'assenza di pericolosità. Si tratta di una precauzione politica: si sceglie di dare via libera ad una innovazione solo dopo aver stabilito forme decisionali trasparenti e con il coinvolgimento dei cittadini”. E visto che la trasparenza della Regione Molise è talmente alta da non pubblicare sul sito, come previsto dalla legge, neppure gli incarichi e le consulenze, in effetti il ruolo di Verì, ex mandatario elettorale di Vitagliano ed ex componente della Commissione che ha ammesso la Biocom di Frattura al finanziamento di 300mila euro, appare davvero un incarico di avvertita necessità. Irene Corsini

Un centrosinistra senza vergogna continua a pensare alla casta La maggioranza approva una variazione di bilancio per reperire 500mila euro da devolvere al premio di reinserimento ai consiglieri non rieletti: un atto urgente a dispetto di disoccupati e cassa integrati CAMPOBASSO. Sia ben chiaro: non è messo in discussione il diritto dei consiglieri non rieletti che devono percepire il premio di reinserimento. Ma per trovare 500mila euro (circa) la maggioranza di Palazzo Moffa si è prodigata a convocare un Consiglio regionale per approvare la variazione al bilancio. Obiettivo: reperire circa 500mila euro per pagare quella sorta di tfr ai colleghi non rieletti. La domanda nasce spontanea: non si poteva aspettare l’approvazione del bilancio e

intanto discutere di temi leggermente più importanti per il Molise? Perché dalla vittoria elettorale del centrosinistra il Consiglio regionale, piuttosto che discutere di Sanità, Ittierre, Zuccherificio, Gam, Vibac, fino ad oggi si è limitato ad approvare l’aumento di Irap, Irpef e bollo auto a partire dal 1 gennaio 2014, l’aumento delle tariffe delle concessioni regionali per farmacie, stabilimenti balneari ecc…, l’aumento delle proprie indennità, ed ora il pagamento del pre-

mio di reinserimento dei consiglieri non rieletti. Il centrosinistra vota compatto la variazione del bilancio, il centrodestra assolutamente di astiene, il Movimento 5 stelle vota “no”. Non sia mai detto che in questo governo regionale dalle larghe intese i consiglieri di opposizione di centrodestra si degnino di prendere una posizione che non sia lo stare tra color che son sospesi. Non c’è che dire: questo governo regionale non dorme la notte per pensare a

come fa uscire il Molise dalla morsa della crisi. In fondo, basta convocare tavoli tecnici che manco l’Ikea ha in deposito per quantità. Spostare l’attenzione sui tavoli nazionali in fondo ha il sapore di incompetenza locale e il suono del “tanto non cambierà nulla”. Ma in compenso se ne verrà fuori con una bella lavata di faccia per togliersi il marchio del governo che pensa alla casta e se ne fotte dei molisani. red.pol.


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"Nessuno mi riceve, ora basta" Un imprenditore ricevuto dal prefetto di Campobasso Minaccia di far saltare 80 chilometri di strada

Tassi usurari su mutui e prestiti Possibile recuperare gli interessi illegali versati e non pagare nemmeno quelli futuri

CAMPOBASSO. Si terrà oggi a mezzogiorno, l’atteso incontro tra il Prefetto di Campobasso, Francescopaolo Di Menna, e l’imprenditore Antonio Cappussi che, in catene davanti alla sede del Consiglio Regionale del Molise, si è autodenunciato rimarcando la volontà di far saltare in aria le strade che la Regione Molise non vuole pagare, o per meglio dire, che cerca di pagare il più lontano possibile nel tempo, tergiversando e appigliandosi ai cavilli burocratici, nonostante un Decreto Ingiuntivo per 8 milioni di euro. Il Prefetto Di Menna, non appena ricevuta la richiesta di aiuto del 91enne imprenditore, lo ha immediatamente convocato per ascoltare ciò che ha da dire, ipotizzando una soluzione bonaria della questione, secondo anche quanto dichiarato dal Presidente della Giunta Regionale, Paolo Di Laura Frattura. Anche questa mattina, come al solito, Antonio Cappussi si è incatenato al portone di via IV Novembre, nonostante la pioggia e le temperature scese di una decina di gradi nell’arco di 24 ore. Come al solito il presidente Frattura è uscito fuori a salutarlo, a stringergli la mano, a ribadire la volontà della Regione di addivenire ad una transazione amichevole. In realtà la transazione la Regione l’aveva già

fatta, a dicembre del 2008, quando aveva approvato all’unanimità una Delibera con la quale si impegnava a pagare fino all’importo massimo di 8 milioni un arricchimento per la regione che equivale a 10,5 milioni di euro oltre interessi. Le strade rappresentano un bene primario per la regione, percorse ogni giorno da centinaia di veicoli. Alcune sono vitali per il settore agricolo, altre consentono di collegare diversi comuni del Molise con il capoluogo di regione risparmiando dai 10 ai 15 chilometri. Il che non è poco per chi le percorre tutti i giorni per raggiungere il posto di lavoro. Ricordiamo che il Cappussi aveva già richiesto un incontro con il Prefetto, qualche anno fa, ma il Sig. Prefetto dell’epoca non si era nemmeno degnato di rispondere. “Non farò come tanti imprenditori d’Italia che, presi alla gola dal sistema, arrivano al suicidio. scrive il Cappussi - Io no, credo nella Vita e nella sacralità della Vita. Perciò ho deciso di “suicidare” le mie creature, quelle strade che ho costruito con i miei fondi, con il danaro delle banche ad interessi da strozzini, con i soldi dei cravattari. Le farò saltare in aria, una ad una, ottanta chilometri di strade in tutta la provincia di Campobasso!”

CAMPOBASSO. "Le banche concedono come noto finanziamenti applicando diversi tipi di tasso d’interesse, ma troppo spesso anche tassi usurari." Lo sostiene il Codacons. La legge anti-usura n.108/1996 vieta espressamente il superamento del limite rilevato trimestralmente dal Ministero dell’Economia e dalla Banca d’Italia e ultimamente la Corte di Cassazione ha ribadito l’importante principio secondo il quale, nel calcolo ai fini della legge sull’usura, devono essere prese in considerazione tutte le spese e le voci di costo relative all’erogazione di una somma di denaro in prestito, compresi gli interessi di mora. “Invitiamo tutti i cittadini del Molise che hanno acceso un mutuo o un finanziamento a verificare se, al momento della stipulazione del contratto, il tasso soglia dell’usura sia stato superato o meno, sommando il tasso d’interesse di base con le altre spese e con l’interesse di mora – spiega il Codacons - Se la banca ha applicato tassi d’interesse usurari, si può chiedere la restituzione degli interessi già versati e corrispondere per il futuro la sola quota capitale. Infatti, l’art. 1815, secondo comma c.c. prevede che: “Se sono convenuti interessi usurari, la clausola è nulla e non sono dovuti interessi”. Grazie all’azione lanciata dal Codacons, tutti i cittadini della regione che hanno pagato interessi a tassi usurari potranno agire, forti di una sentenza della Corte di Cassazione che ha condannato un istituto di credito aprendo la strada ad azioni risarcitorie da parte dei titolari di mutui. Seguendo la procedura indicata sul sito www.codacons.it l’associazione analizzerà i contratti e la possibilità di chiedere alla banca la restituzione di tutti gli interessi corrisposti nonché il pagamento per il futuro della sola quota capitale.

Unimol, beni culturali e lo spin off Il Molise è terra di grande storia che merita attenzione e cura per una sua conoscenza approfondita ed una sua “messa a disposizione” delle nuove generazioni. La ricchezza culturale della nostra regione va ricercata anche nella diffusione del suo patrimonio archeologico, artistico, e paesaggistico. Il territorio molisano è ricco di beni culturali ed ambientali: si va da un patrimonio naturalistico di pregio all’interno della realtà nazionale, ad una serie di testimonianze preistoriche. Si può spaziare poi dai resti della civiltà sannitica, ai simboli della civiltà romana, e non si può non ricordare il particolare rilievo del Molise medievale. E’ in tale contesto che si inserisce l’attività di ricerca, formazione e didattica dei corsi di studi in materia di beni culturali dell’Università del Molise. Con quale obiettivo? Creare, formare e qualificare figure professionali che, una volta laureate, non solo possano proporsi nel contesto lavorativo con un bagaglio di strumenti metodologici il più ampio possibile, ma che abbiano quelle particolari ed efficaci competenze e conoscenze legate all’applicazione ai beni culturali delle nuove, moderne ed innova-

tive tecnologie di indagine e di ricerca. Con quale strumenti? Fondamentali risultano a tal proposito gli accordi di collaborazione con le istituzioni del territorio, che permettono di operare in sinergia per il raggiungimento di obiettivi comuni. Infatti, nel corso del 2013, l’Ateneo ha inteso attivare specifici accordi con la Direzione Regionale per i Beni Culturali del Molise, finalizzati, nell’ambito delle rispettive competenze istituzionali, alla formazione e qualificazione di giovani operatori dei beni culturali nonché alla tutela e valorizzazione del patrimonio storico-artistico-archeologico del territorio molisano. Tra le diverse iniziative previste dagli accordi un elemento caratterizzante e distintivo è rappresentato dalla possibilità di sviluppare in loco modalità di intervento per la valorizzazione di contesti e di aree culturali, anche tramite visite con approfondimenti didattici. Ed è proprio in tale prospettiva di opportunità che UniMol, nell’ambito di tali accordi, ha coinvolto lo spin-off accademico G.A.I.A. Business System, una società di impresa che, diversamente a quanto riportato da alcune note informative inviate agli organi di stampa, è stata creata all’interno dell’Università ed è costituita prevalentemente

da docenti, ricercatori e laureati, con sede nel Molise e presso l’Ateneo. Il suo coinvolgimento è diretto a supportare gli interventi di formazione e valorizzazione, quale occasione di crescita e di investimento professionale realizzate sul territorio, per giovani del territorio. La perdita del patrimonio storico, artistico e archeologico costa circa un punto percentuale del Pil, calcolando il solo valore economico e non quello culturale, incalcolabile. Se adeguatamente conosciuto, conservato e tutelato, tale bene è una fonte inesauribile di reddito, in grado di muovere un indotto notevole in numerosi settori. Diventare cerniera tra le esigenze del territorio nel campo formativo, didattico, di ricerca e di studio e la valorizzazione, conservazione e tutela del patrimonio archeologico, artistico e storico del Molise è elemento essenziale di sviluppo, di progresso e nella sfera disciplinare dei beni culturali, è conferma di efficacia, utilità e di risposte al tessuto territoriale. E l'obiettivo diventa ancor più di valore se gli strumenti per raggiungerlo passano per una forte e leale collaborazione tra le Istituzioni dello Stato, quali, appunto, l'Università del territorio e la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici.


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Pronta una deliberazione consiliare sui criteri generali d’interpretazione e attuazione delle normative e strumentazioni urbanistiche ed edilizie

Sul “Piano Casa” l’assessore Gesualdo è intenzionato a“sfidare” la commissione urbanistica e i suoi detrattori politici a farsi avanti Obiettivo, il recupero degli insediamenti abusivi in zona agricola, dove si sono create le peggiori condizioni urbanistiche e la peggiore dequalificazione edilizia Il “Piano casa” – legge regionale 30 del 2009 - così com’è, funziona male. Prorogarlo, come vorrebbe il consigliere di minoranza a Palazzo Moffa, Nicola Cavaliere, sarebbe un errore. Magari modificarlo, tenendo conto dell’esperienza fatta sul territorio, ascoltando i sindaci e le categorie imprenditoriali, sarebbe un altro discorso. Molto più vicino a quello che a Palazzo san Giorgio ha sviluppato in questi giorni Nicola Gesualdo, l’assessore all’urbanistica finito nel mirino dei consiglieri di maggioranza per non aver ipotizzato, dicono, una linea politica riconoscibile e condivisibile. Sarà lui a dimostrare il contrario o a dare una giustificazione del perché non avrebbe realizzato una linea di politica urbanistica gradita alla maggioranza che pure lo ha voluto. Al cronista risulta che la commissione comunale all’urbanistica non ha avuto fin qui alcun ruolo propositivo al riguardo e in diverse occasioni ha volutamente glissato le proposte che in una qualche misura andavano dalla parte di una programmazione territoriale meno sottomessa al gruppo dei costruttori che a Campobasso fa il bello e cattivo tempo. Probabilmente anche Gesualdo ne avverte il condizionamento e l’una cosa (la commissione consiliare) e l’altra (il gruppo imprenditoriale) lo tengono a bagnomaria. Condizione scomoda per chi, in fondo, per mestiere e professione, dell’urbanistica e dell’edilizia conosce gli arcani e sa spiegarsi perché Campobasso è il paradigma della speculazione, dell’abusivismo, del lassismo. Da solo, certo, l’assessore non può farcela a contrastare la valanga d’interressi legati all’uso del territorio e ai metri cubi di cemento che continuano a colare.

Magari, con un gruppo di maggioranza meglio informato e meglio guidato, e con una commissione all’urbanistica più coerente a se stessa e ai compiti di analisi e di programmazione che le competono, potrebbe creare il clima giusto e la struttura operativa necessaria per contenere lo scivolamento della città verso il qualunquismo edilizio. Tornando a Bomba, ovvero al “Piano casa” nella versione in atto, ovvero strumento di ulteriore dequalificazione urbanistica e di ulteriori speculazioni, l’assessore ha predisposto una deliberazione consiliare per limitare i danni che il “Piano” così com’è genera e procura, in quanto applicato nella formula deliberata dal legislatore regionale. Per limitarne i danni, per cercare una interpretazione meno ossequiosa delle disposizioni regionali, ha scelto come obiettivo il recupero degli insediamenti abusivi in zona agricola, dove l’abusivismo ha create le peggiori condizioni urbanistiche e la peggiore dequalificazione edilizia. L’iniziativa dell’assessore ha anche una natura politica, giacché chiama in causa gli organismi (commissione urbanistica, giunta, e consiglio) titolati ad esprimere e a decidere su una proposta che si distacchi dalla routine, ed apra spazi nuovi all’autonomia amministrativa di Palazzo san Giorgio. Un invito soprattutto alla commissione urbanistica ad

uscire dall’anonimato, e ai consiglieri della maggioranza che lo hanno bersagliato con la mozione di sfiducia individuale, a dichiarare il loro punto di vista. La delibera come l’ha congegnata l’assessore si pone l’obiettivo di “procedere all’adozione di criteri generali di interpretazione ed attuazione delle normative vigenti e delle strumentazioni urbanistiche ed edilizie ai fini del miglioramento delle dotazioni infrastrutturali e dei servizi, nonché ai fini di un migliore recupero territoriale e urbanistico delle aree interessate, di una maggiore salvaguardia e di un miglioramento delle condizioni ambientali, paesaggistiche e igienico-sanitarie”. Per arrivarci ha fatto seguire una serie di criteri attuativi dell’articolo 14 del “Piano Casa” tra cui l’obbligo ai privati di presentare, prima di qualsivoglia intervento sulle aree di proprietà, una proposta di delimitazione del comparto, redatta su base catastale. Il che, a sua volta, sta a significare una lunga serie di adempimenti, di accordi, di interrelazioni con il comune e col territorio, per garantire prioritariamente l’interesse pubblico senza peraltro comprime l’interesse privato. Il sasso nello stagno è stato tirato. Da vedere gli effetti. Dardo

Dirigenze, il problema della Regione La Giunta pronta a nominare 4 direttori d'area e 53 direttori dei servizi CAMPOBASSO. La Giunta regionale si appresta a chiudere la partita della nomina di 4 direttori d'area e 53 direttori dei servizi. Una pseudo riorganizzazione che rischia di affossare ulteriormente il sistema. Parliamoci chiaramente: il guaio di questi ultimi anni è che la dirigenza pubblica, quella che dovrebbe avere il quadro della programmazione e del rilancio, auspicabile, possibile del territorio si trova in un guado e risulta essere completamente asfittica. La riforma del 2009 poggia, infatti, le sue basi sulla nuova figura di un dirigente dotato di “autonoma responsabilità”. Sin dal suo primo articolo la legge di riforma (d.lgs 150/09) dichiara che uno dei suoi obiettivi portanti è “il rafforzamento dell'autonomia, dei poteri e

della responsabilità della dirigenza”. Ed è corretto: se non cambia la dirigenza ben sappiamo che è velleitario sperare che cambi l’intera macchina pubblica. Ma possiamo sperare in una dirigenza illuminata e lungimirante, che sappia guidare l’amministrazione nell’innovazione? Non crediamo proprio. A un dirigente è chiesto di essere al centro della valutazione dei propri dipendenti, ma non può dar loro né un euro in più se sono bravi (vedi d.lgs 78/10, la cosiddetta finanziaria di giugno scorso), né un euro in meno (vedi accordo sindacale del 4 febbraio scorso) se sono pelandroni. A un dirigente è chiesto di essere un soggetto attivo nella fissazione degli

obiettivi, di avere una visione strategica, ma non può neanche giudicare cosa vale la pena di spendere e cosa no, perché la scarsa fiducia che in lui ripone il legislatore fa sì che i tagli siano ciechi e non sui saldi, ma sulle singole poste, azzerando così nei fatti la possibilità di scegliere che è alla base di qualsiasi reale responsabilità. Né per altro un dirigente è messo di solito in condizione di avere neanche un’idea vaga di quanto costa nel complesso la sua unità produttiva (provate a chiederglielo) e quindi il famoso “governo per budget” diventa solo uno slogan e la possibilità di risparmio vero è inficiata dall’impossibilità di valutare il rapporto tra costi e benefici o, se volete, di valutare la produttività reale in termini di “ritorno sugli investimenti”.

In questo ambiente asfittico c’è chi si adatta benissimo: sono i dirigenti fatti e cresciuti per appartenenza politica, sono i dirigenti “tira a campare” convinti che tanto “tutto cambia perché nulla cambi”, sono i dirigenti che non valutano i loro collaboratori, ma solo il loro tornaconto personale. Non sono tutti così, ma certo son quelli che in questa situazione contraddittoria, fatta di tanti obiettivi altisonanti e insieme di così pochi strumenti operativi reali, se la cavano meglio. E' pensabile, allora, che ci sia chi pronto a dare una programmazione, un respiro progettuale lungo a questa Regione? Alla luce di quanto sta accadendo non sembra, però, esserci un cambiamento di rotta.


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Campobasso

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Provincia, approda in Consiglio la mozione “anti Gran Manze” È convocato per oggi alle 15 il Consiglio provinciale per discutere e votare la mozione presentata dal consigliere di Costruire Democrazia Michele Durante sull'ipotesi di insediamento nel Basso Molise di un allevamento intensivo di bovini denominato Gran Manze, un progetto su cui il consigliere provinciale ha già espresso una forte contrarietà. "Il progetto Gran Manze - spiega Durante - non ha alcuna attinenza con una reale programmazione strategica per il territorio molisano e per la sua vocazione; non ci sarà nessun beneficio per le aziende molisane del settore agro alimentare; l'impatto occupazionale sarà risibile, mentre invece elevatissimi saranno i rischi di inquinamento ambientale e per la salute pubblica. C'è un altro modello di sviluppo per il settore agro alimentare in Molise, non certo quello dell'allevamento intensivo in conto terzi". Il pro-

getto di allevamento intensivo è finito nel mirino di Durante in primis per l’assenza di dibattito politico e del necessario coinvolgimento delle popolazioni interessate. A ciò si aggiungono conseguenze di carattere economico, sociale e ambientale che ancora non sono quantificate ma che è facile intuire. “Al di là della presentazione in pompa magna dell’iniziativa – precisa Durante - mancano dei tasselli fondamentali su cui c’è un silenzio inquietante; al mondo ci sono stati solo due esperimenti i di allevamento intensivo, in Spagna e negli Stati Uniti e quindi non è difficile immaginare l’impatto che il progetto della mega stalla avrà sui cento ettari di terreno molisano che non sarà in grado di reggere l’insediamento”. Il movimento Costruire Democrazia , che ha sempre fatto della tutela dell’ambiente un cavallo di battaglia, non poteva non conte-

stare il progetto di cui, ad oggi, non si conoscono con precisione né costi né benefici. “I danni e le conseguenze negative , invece, sono ben chiari – aggiunge Durante - le manze verranno svezzate e ingravidate su un territorio dove spesso, soprattutto d’estate, manca l’acqua mentre invece i bovini avranno bisogno di circa

Gambatesa, incontro diocesano “Festa Giovani” La pastorale giovanile dell’arcidiocesi di Campobasso – Bojano, guidata da don Nicola Maio, organizza la “Festa Giovani” per Domenica 17 novembre, dalle ore 9,30 presso il Centro Sociale e l’auditorium della Parrocchia

San Bartolomeo Apostolo in Gambatesa (CB). «E’ bello riportare al nostro cuore le calde parole del Papa che nella sua enciclica Lumen Fidei ci invita. Dopo la bellissima esperienza di Rio de Janeiro, ad essere uomini e donne “contagiosi” che come Luce del mondo e Sale della terra cercano di portare Cristo Gesù a chi non ce l’ha». Con queste parole don Nicola Maio ha rivolto l’invito ai giovani delle 70 parrocchie diocesane, gruppi, movimenti e associazioni giovanili. “ARMIAMOCI DI PACE” è il tema della festa giovani in cui ci saranno momenti di riflessione e di preghiera sul grande valore della Pace che “si poggia sulla nostra Fede in un’epoca intrisa di possibili conflitti”. La festa sarà occasione per conoscere e pregare con alcuni

“testimoni” che hanno avuto il coraggio di dire No alla violenza sulle donne, alla guerra, al razzismo. Durante la giornata sarà allestito uno stand espositivo ed una “Mostra Itinerante” della Missione dei giovani partecipanti alla recente GMG in Brasile, come missione di preparazione al cammino verso la GMG 2016 a Cracovia. L’evento sarà inoltre occasione di preparazione alla Grande Marcia della Pace del 31 dicembre 2013 a Campobasso, designata dalla CEI come città per la Pace per l’anno 2014. La giornata si concluderà con la Celebrazione Eucaristica, S. Messa di invio “Noi, giovani Operatori di Pace”, alle ore 17,00, presieduta dall’arcivescovo di Campobasso –Bojano S.E. mons. GianCarlo Bregnatini.

Alunni della Scarano in visita a Palazzo Magno Il presidente della Provincia Rosario De Matteis ieri mattina ha ricevuto per un saluto istituzionale, i ragazzi della V elementare della scuola “Scarano” di via Crispi a Campobasso, accompagnati dalle docenti. Gli alunni hanno visitato la struttura, posto delle domande sulla gestione della cosa pubblica, sul ruolo e le competenze dell’ente, hanno ammirato e preso visione delle opere artistiche e dei documenti d’epoca esposti all’interno delle stanze del presidente, della Giunta e dell’aula consiliare. A seguire la giornata di studio.

700mila litri di acqua al giorno; a questo si aggiunge la scarsa incidenza dell’iniziativa a livello occupazionale visto che saranno impiegate solo una trentina di operatori; non meno consistente sarà l’impatto olfattivo che penalizzerà fortemente la costa, la costruzione e la cementificazione, il transito di una mole impressio-

nante di automezzi e l’inquinamento della falde acquifere derivante dalla quantità di antibiotici assunti e smaltiti dai bovini”. Un effetto devastante su cui Costruire Democrazia intende far chiarezza coinvolgendo la Provincia, organo di gestione del territorio. “Ci sono delle attività che spettano alle istituzioni – conclude il consigliere – non è ammissibile che un senatore della Repubblica gestisca un affare del genere a vantaggio della grande multinazionale e a discapito del territorio molisano che non ha bisogno di essere consumato e sottratto all’agricoltura; Costruire Democrazia sarà attiva, pronta a contrastare e a obiettare le modifiche ai Piani regolatori dei Comuni interessati e pretenderà che l’ultima parola spetti alla comunità troppo spesso scavalcata, ignorata e costretta a subire decisioni che calano dall’alto”. Teresa Manara

A cinquant’anni dall’autonomia del Molise.

Alla biblioteca “Albino” parte il ciclo di appuntamenti dedicati a emigrazione e immigrazione CAMPOBASSO. La Biblioteca provinciale di Campobasso “P. Albino”, in occasione del cinquantesimo anniversario dell’autonomia regionale, ha organizzato un ciclo di incontri dedicati ai temi dell’emigrazione e dell’immigrazione, dal e in Molise, che si svolgeranno fra oggi e il 5 dicembre prossimi. Si parte oggi, alle 17, presso la Sala Conferenze della Biblioteca Provinciale di Campobasso "P. Albino" con: “Migranti tra noi”, un interessante incontro durante il quale verrà presentato e discusso Il Dossier Statistico Immigrazione 2013. L’esperienza maturata dal Centro Studi e Ricerche IDOS/Immigrazione Dossier Statistico nella raccolta e nell’esame dei dati sull’immigrazione straniera in Italia, è stata messa organicamente a disposizione del settore pubblico tramite l’UNAR, che ha promosso e finanziato il Rapporto, inquadrandone l’analisi nell’ottica del superamento delle discriminazioni e della piena affermazione dei diritti e delle pari opportunità. Il Dossier Statistico Immigrazione 2013, si accredita come uno strumento a disposizione delle istituzioni e dell’intera società civile per il contrasto al razzismo e ai trattamenti discriminatori che da esso derivano, a partire dalla conoscenza puntuale dei dati e delle questioni che compongono il complesso quadro dell’immigrazione italiana. Sono circa 100 gli autori coinvolti che, cercando di unire chiarezza espositiva e rigore metodologico, hanno affrontato una molteplicità di temi, passando dal contesto internazionale ed europeo fino allo specifico dei territori regionali italiani e soffermandosi sui diversi aspetti della vita dei migranti. Nel corso della serata sono previsti gli interventi di Norberto Lombardi, Centro studi sulle migrazioni, e le riflessioni e le testimonianze di Michele Petraroia, Vicepresidente Regione Molise; Giancarlo Bregantini, Arcivescovo di Campobasso; Antonietta Magliocca, Caritas Campobasso; Nicola Fusco, Diocesi di Campobasso, Pastorale Migrantes; Loredana Costa, Associazione Dalla parte degli ultimi.


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Campobasso

13 novembre 2013

Il punto di ristoro e la sistemazione dell’area circostante sono stati realizzati dalla Provincia.

Il 14 gennaio 2014 l’aggiudicazione della concessione e la gestione del “Parco della Foce” La Provincia di Campobasso ha realizzato, il Comune si appresta a gestire. I campobassani ritrovano la “Foce”, luogo di antica tradizione di gite e scampagnate, suggerito in veste di “Parco”. Trovano un luogo attrezzato dove poter trascorrere un tempo di svago e di interesse naturalistico in ogni giorno dell’anno. Il Comune, che ha avuto in dono dalla

Provincia un punto di ristoro e l’area di pertinenza adeguatamente attrezzata, ha indetto una gara pubblica per l’affidamento in concessione e in gestione dell’immobile e delle attività di promozione turistica del “Parco”. Il dado quindi è tratto. Seppure rivisitate in modi e termini moderni, le passate tradizioni possono rivivere. Almeno si spera. Per questo è

Seppure rivisitate in modi e termini moderni, le passate tradizioni campobassane possono rivivere stato deciso di creare i presupposti perché, una volta dato in gestione il punto di ristoro e l’area naturalistica, si creino le condizioni per stare in un ambiente gradevole e carico di suggestione. Il bando predisposto dall’Ufficio patrimonio di Palazzo san Giorgio prevede finanche le virgole, talché niente è stato lasciato al caso o ad una

Il Parco ai Caduti di Nassirya La manifestazione ieri a Toro per il decimo anniversario dell'attentato TORO. Si è svolta ieri mattina in Toro una significativa cerimonia che ha visto la celebrazione della giornata delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale e la successiva intitolazione di una piazza ai “Caduti di Nassirya”, in concomitanza con il decimo anniversario del triste evento. Le autorità e gli invitati si sono ritrovati presso la sede municipale per poi sfilare in corteo, accompagnati dalla banda musicale, fino alla Chiesa Madre ove è stata celebrata una Santa messa in suffragio dei caduti di tutte le guerre; qui hanno avuto luogo gli interventi del Prefetto di Campobasso DI MENNA, dell’Ambasciatore dell’IRAQ presso la Santa Sede Habeeb M.H. AL-SADR, del Comandante Provinciale dei Carabinieri Colonnello BERTOZZI della ZONCA e del Sindaco di Toro Arch. SIMONELLI. Successivamente, presso il monumento ai caduti delle guerre mondiali, è stata deposta una corona d’alloro; da qui ci si è spostati in via Pozzillo ove è stata scoperta la targa ai “Caduti di Nassirya” ai quali è stata intitolata la piazza.

interpretazione di comodo. Chi vincerà la gara (il canone di concessione minimo mensile è stato fissato in 850 euro) sarà tenuto alla manutenzione ordinaria dell’immobile e delle pertinenze per la durata quinquennale della concessione, avendo cura di creare le migliori condizioni ambientali per valorizzare una realtà che

appartiene alla storia cittadina, alle tradizioni, e che vuole tornare in auge. L’aggiudicazione il 14 gennaio 2014 sarà a favore di chi avrà presentato l’offerta economica più vantaggiosa con prezzo migliore o almeno pari a quello posto a base d’asta (850 euro mensili). In bocca al lupo all’aggiudicatario e, perché no, alle fortune del “Parco Foce”.

Progetto “Memoria e futuro: generazioni a confronto”: hanno aderito ventiquattro comuni A Pietracatella l’incontro di presentazione nella sala consiliare Oggi alle ore 16, nella Sala Consiliare del Comune di Pietracatella si terrà un incontro per presentare il progetto “Memoria e futuro: generazioni a confronto”che ha lo scopo di implementare il dialogo tra le generazioni attraverso la realizzazione di interventi mirati all’incremento della solidarietà intergenerazionale, al miglioramento della qualità della vita dell’anziano, all‘incremento delle sue opportunità di integrazione e socializzazione, e alla possibilità di vivere pienamente i vari aspetti della vita anche nella terza età. Il Progetto è promosso dal Piano Sociale di Zona e dalla Regione Molise. In questa fase iniziale sono coinvolti circa dieci anziani con la partecipazione dei ragazzi della scuola media di Pietracatella. Il sindaco Giovanni Di Vita sottolinea come: “L’ambizione del progetto è di favorire l’integrazione sociale degli anziani che spesso si sentono esclusi dalla società in cui vivono, aiutandoli a prevenire situazioni di disagio e di isolamento. Allo stesso tempo le nuove generazioni hanno la possibilità di apprendere valori legati alla società, all'etica, alla morale e alla memoria storica del proprio paese attraverso il contatto e l'interazione con gli anziani”. Da un'analisi dettagliata realizzata attraverso gli uffici anagrafe dei 24 comuni afferenti all’ambito territoriale, emerge che nel nostro territorio ed in

particolare quello circoscritto all'ATS Riccia- Bojano risiedono circa 10.000 ultra sessantacinquenni. Un numero elevato di anziani che spesso si trovano a vivere una condizione di isolamento e di disagio in quanto poco inseriti nella moderna società in cui vivono. A tal proposito sorge l’importanza di realizzare interventi sempre più mirati all’invecchiamento attivo e al miglioramento della qualità della vita dei soggetti che vivono la terza età. Gli utenti del progetto “Memoria e futuro: generazioni a confronto” sono gli ultra sessantacinquenni residenti nei 24 comuni afferenti all’Ambito Territoriale Sociale di Riccia/Bojano e i ragazzi di alcune classi delle scuole medie inferiori presenti nei comuni che sono coinvolti in azioni finalizzate allo sviluppo della solidarietà intergenerazionale in un’ottica di prevenzione dell’isolamento sociale e dei possibili disagi cui gli anziani possono andare incontro sentendosi esclusi dalla società civile. Si prevede il coinvolgimento di circa 700 anziani e circa 300 studenti. Tutto ricade inoltre nel progetto del PAI Fortore “Albergo diffuso: borgo del benessere” che vede la creazione di un sistema di accoglienza, specializzato nell’assistenza socio-sanitaria e nel turismo sociale, per la promozione della salute e del benessere. Saranno attivati programmi di prevenzione, riabilita-

zione, di intrattenimento e scambi culturali intergenerazionali. La durata del progetto è suddivisa in 12 mesi e prevede, nei primi 2 mesi, l’avvio delle attività e la raccolta dati per la formare gruppi di 10-20 persone per comune partecipante; la valutazione delle conoscenze relative alla memoria storica del proprio paese (somministrazione di un questionario) e la valutazione neurocognitiva di base per gli anziani. Negli 8 mesi successivi si terranno attività formative di base ai ragazzi sulla conoscenza delle capacità degli anziani (fisiologia dell'invecchiamento, capacità mnesiche) e attività di potenziamento neurocognitivo/riabilitativo di gruppo. Il tutto per preparare delle attività con gli anziani rivolte ai ragazzi (raccolta di storie di vita e eventi particolari legati a tradizioni, eventi bellici...) nei quali il proprio racconto sarà corredato da foto e elaborati autoprodotti. Un momento in cui ragazzi e anziani avranno modo di confrontarsi e discutere le tematiche e i contenuti che intendono utilizzare per la realizzazione di materiale pubblicitario/informativo relativo ai luoghi e alle tradizioni del paese di residenza. Infine, nell’ambito del progetto, è prevista anche una passeggiata ecologica in percorsi attrezzati per la riscoperta di antichi mestieri e antichi strumenti di lavoro con visita a musei storici del paese.



ANNO IX - N° 131 - MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

ISERNIA

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Isernia

13 novembre 2013

Strada di collegamento Isernia-Pesche: battaglia vinta Soddisfazione è stata espressa dal Collettivo degli studenti universitari ISERNIA. A seguito dell’avvenuta certificazione del collaudo tecnico-amministrativo della strada che collega Isernia a Pesche e dell’istituzione di un collegamento del trasporto pubblico urbano tra il capoluogo pentro e la sede pescolana dell’Unimol, noi del collettivo 2kappa8, in qualità di sindacato studentesco, manifestiamo la nostra soddisfazione per il conseguimento di un risultato importantissimo per gli studenti dei corsi di laurea ubicati a Pesche. Tale risultato è frutto di una battaglia portata avanti con coerenza e costanza dal collettivo stesso e dai suoi rappresentanti. Abbiamo infatti più volte denunciato l’impossibilità di utilizzo

della suddetta strada e la gravità della conseguente mancanza di un collegamento stabile che permettesse agli studenti di raggiungere la struttura del plesso decentrato di Pesche. Tali criticità sono state affrontate nuovamente in un incontro avuto, come sindacato studentesco, con il vicesindaco di Isernia, con successiva protocollazione, presso il comune, del documento contenente le suddette problematiche. Facendoci portavoce delle difficoltà degli studenti, abbiamo proceduto, con i nostri rappresentanti, ad una raccolta di firme (protocollata il 14 ottobre) per sensibilizzare l’Unimol e le autorità locali competenti al fine di risolvere

una situazione non più sostenibile. Con la partecipazione all’incontro promosso, dopo le nostre richieste, dall’assessore Petraroia con le rappresentanze studentesche, abbiamo esposto all’assessore ai trasporti Nagni, presente al tavolo, la grave situazione della sede di Pesche, chiedendone una rapida soluzione. Ribadiamo dunque la soddisfazione per il raggiungimento di un obiettivo che ci ha visti sempre in prima linea. Ovviamente il nostro lavoro come collettivo non si ferma qui perché per noi ogni battaglia condotta rientra nella visione più ampia e globale di Università pubblica, di qualità e a misura dello studente.

Polpost, deferite due persone L’Irccs Neuromed apre le porte alle scuole Avevano posto in essere delle truffe a danno di cittadini di Isernia

ISERNIA. Nei giorni scorsi la Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Isernia ha deferito, in stato di libertà, alla competente Autorità Giudiziaria nr. 2 persone, di cui una di nazionalità rumena e l’altra residente a Napoli le quali, attraverso l’utilizzo della rete internet, avevano posto in essere delle truffe in danno di cittadini residenti nella provincia di Isernia. I truffatori avevano posto su noti siti di e-commerce delle inserzioni riconducibili, rispettivamente, alla vendita di un cellulare marca Samsung modello Galaxy Note2 e di una fotocamera marca Nikon d7000. Le vittime, dopo i preliminari contatti, avevano effettuato i relativi versamenti mediante ricarica su carta postepay e bonifico su conto corrente bancario, senza poi ricevere quanto pattuito . La stessa Sezione ha, inoltre, deferito all’Autorità Giudiziaria due donne della provincia di Napoli responsabili in concorso del reato di truffa. Infatti le medesime avevano registrato presso un noto provider, un sito con la finalità di commercializzare on-line materiale elettronico di consumo poi, attraverso tale sito, avevano posto in vendita un telefono cellulare marca LG E400 L3 Pink, ad un prezzo conveniente spedizione inclusa, pagabile tramite specifico servizio di transazione on-line. La parte offesa dopo aver effettuato il pagamento senza aver ricevuto la merce, era stata invitata ad inviare una raccomandata per avvalersi del diritto di recesso. Successivamente le donne avevano proceduto all’annullamento della pratica senza però restituire il corrispettivo indebitamente incassato, rendendosi di fatto irreperibili

Questa mattina la Fondazione Neuromed ha accolto presso la sede del Polo Scientifico di Pozzilli i Dirigenti scolastici molisani che, insieme alla Prof.ssa Giuliana Petta – Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale del Molise – hanno avuto modo di conoscere il Parco Tecnologico, il centro Ricerche e le attività della Fondazione Neuromed nonché quelle relative alla sede ospedaliera e alla formazione universitaria dell’Istituto di Pozzilli. La giornata è stata intesa propedeutica allo sviluppo di un progetto formativo tra l’Istituto Neuromed e l’Ufficio Scolastico Regionale al fine di promuovere percorsi di informazione, formazione e di orientamento per gli studenti delle scuole molisane di ogni ordine e grado. Dopo un breve welcome coffee per i dirigenti, la giornata si è articolata in un primo momento teorico - preceduto dal saluto del Presidente della Fondazione Neuromed, Mario Pietracupa, dalla prof.ssa Petta, dal Direttore Sanitario dell’Istituto Neuromed dott. Edoardo Romoli, dal vice-presidente Guido Cavaliere - tramite il quale i ricercatori Neuromed hanno illustrato la portata scientifica delle ricerche in itinere, i risultati, i progetti futuri; particolarmente suggestivi ed interessanti gli interventi dei responsabili di dipartimento prof. Giuseppe Lembo, e prof. Giovanni de Gaetano, nonché della dott.ssa Elisa Moroncelli. Successivamente la delegazione scolastica si è spostata nei laboratori del Parco Tecnologico al fine di ‘toccare con mano’ le numerose attività scientifiche. “Con tale giornata abbiamo voluto stabilire un rapporto che ci interessa in primo luogo come cittadini e successivamente come ricercatori; - ha affermato Mario Pietracupa nel suo saluto ai presenti - un confronto con il mondo scolastico, che per sua capacità orientativa riesce a recepire ogni segnale esterno mettendolo a disposizione degli studenti, al fine di far conoscere la Fondazione che sostiene e promuove la ricerca e le conoscenze attraverso l'alta formazione. Vogliamo divulgare l’importanza della ricerca tramite percorsi di informazione, formazione e orientamento

a seconda delle fasce d'età stabilendo insieme i percorsi adeguati. Il tutto per stimolare le nuove generazioni ad una nuova e migliore visione del mondo della ricerca, sempre più al servizio del cittadino e bisognosa di nuove menti e nuove professionalità. La scuola e' per sua natura un ambiente effervescente che può aiutarci in questo senza voler essere autoreferenziali ma con lo scopo di trasferire le conoscenze di una Regione che ha eccellenze apprezzate in tutto il mondo ma poco conosciute in Molise forse per qualche nostra responsabilità”. Il progetto è stato apprezzato dalla Dirigente dell’Ufficio Scolastico, prof.ssa Giuliana Petta che ha condiviso questa “volontà far valere la Regione Molise troppo spesso sorniona e ubriaca ma che, invece, ha qualcosa da dire e proporre anche fuori la cinta muraria territoriale; Neuromed è esempio della ricchezza culturale e del patrimonio inestimabile che abbiamo. Il progetto che stiamo promuovendo – ha aggiunto Petta – garantisce per sua natura una proiezione al futuro per i nostri giovani, con il fine comune rappresentato dalla determinazione a formare i nostri ragazzi i quali devono arrivare ad avere un'identità; qualunque loro scelta merita rispetto ma noi abbiamo il dovere di mostrare loro tutte le opportunità che la loro Regione offre. Oggi c'è una struttura di alto profilo scientifico e tecnologico che possiamo mettere a loro disposizione trasferendo altresì il senso di appartenenza che fa loro determinare il quadro di riferimento generale per fare poi una scelta matura e consapevole”. Petta ha infine proposto un percorso di esperienza diretta tra gli alunni delle scuole e Neuromed: stage o periodi di alternanza scuola-lavoro con relativo credito formativo. Un percorso di formazione che ha entusiasmato i Dirigenti presenti oggi ed i ricercatori stessi pronti ad accogliere i ragazzi nei loro laboratori in un’ottica di un costante e reciproco scambio di entusiasmo e voglia di imparare.


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Termoli

13 novembre 2013

Cosib, Monaco presenta mozione su gettone presenza trasformato in stipendio TERMOLI – Il direttivo del Consorzio Industriale ha tolto il gettone di presenza sostituendolo con un compenso fisso mensile di 1.600 euro. La notizia ha fatto abbastanza scalpore ed ora interviene il consigliere regionale Filippo Monaco che ha presentato una mozione urgente con la quale chiede al presidente della Giunta regionale di far rispettare la legge e le normative in vigore. Monaco, sottolinea nel documento, che la legge “contiene disposizioni per il contenimento della spesa pubblica ed anche la riduzione di costi degli apparati amministrativi degli enti pubblici di natura economica, quale il Cosib. Con tale normativa è stato stabilito che gli eventuali gettoni di presenza non possono superare il valore di 30 euro a seduta a titolo di rimborso spese. Non è possibile che al Consorzio Industriale, invece di adeguarsi a quanto stabilito nel rispetto dei principi di coordinamento della finanza pubblica, cerchino di eludere la legge. Trasformare il gettone di pre-

senza in uno stipendio fisso non solo è contrario alla normativa in vigore, ma dimostra totale indifferenza nei confronti di una catastrofica situazione produt-

tiva ed occupazionale del nucleo industriale di Termoli”. Ora la decisione passa in mano al presidentre della giunta regionale paolo di laura frattura.

Gran Manze, slitta il Consiglio comunale TERMOLI – Il presidente del Consiglio comunale, Alberto Montano, dopo la conferenza dei capigruppo, ha deciso di far slittare a venerdì 22 novembre l’assise civica sulle Gran Manze, fissata per venerd’ 15 novembre. Ubn argomento che da mesi interessa molti centri del basso Molise, Larino, San Martino in Pensilis su tutti perché in quei terreni dovrebbe essere realizzata la mega stalla con 12mila manze, e il rinvio è stato deciso per motivi organizzativi. La richiesta di convocazione monotematica sull’argomento Gran Manze era stata protocollata dai consiglieri comunali Annibale Ciarniello, quale primo firmatario, Gennaro Fabrizio e Ivo Sprocatti. Confermata invece al momento la convocazione del Consiglio comunale di lunedì 25 novembre per discutere sull’approvazione del Bilancio di previsione 2013.

Scuole comunali, ditta pulizie incontra il sindaco TERMOLI - Ieri mattina in Municipio il sindaco ha incontrato i dipendenti della ditta La Lucentezza di Bari che gestisce il servizio di pulizia nelle scuole e negli uffici comunali. La ditta si é aggiudicata il bando di gara con una notevole riduzione delle spese vicine al 50. “l’obiettivo era quello di risparmiare senza ridurre la qualità del servizio – ha spiegato il primo cittadino Antonio Basso Di Brino –.Abbiamo ridotto la base d’asta e rifatto la gara d’appalto alla quale hanno partecipato 29 società e che ha visto La Lucentezza di Bari aggiudicarsi l’appalto”. Durante l’incontro sono stati affrontati aspetti relativi alla razionalizzazione degli orari di lavoro e alla gestione dei servizi.

XVII Giornata Nazionale della Colletta Alimentare

Studenti dell’alberghiero nel Parco del Pollino TERMOLI – Stage nel Parco Nazionale del Pollino per gli studenti dell’Istituto Professionale di Stato per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera Ipseoa “Federico di Svevia” di Termoli e l’Istituto Professionale per i Servizi Commerciali e Turistici “V.Cuoco” di Campomarino. Gli studenti, accompagnati dal professore Giuseppe Marotta con la docente Alessandra Cafiero, Gianni Valente e la professoressa Maria Vittoria Tozzi, hanno fatto conoscenza con la professione della Guida Naturalistica, di culture e storie, degustato prodotti tipici del posto. Lo stage, che si è svolto in collaborazione con l’Ente Parco del Pollino, è uno dei primi appuntamenti che rientrano nel progetto “Fare Turismo”, ideato dall’Ipseoa “Federico di Svevia” di Termoli, che ha come obiettivo il miglioramento ed approfondimento delle competenze degli studenti, futuri imprenditori e operatori dell’accoglienza turistica della Regione Molise.

TERMOLI – Anche quest’anno si terrà la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, organizzata dalla Fondazione Banco

Notizie in Breve TERMOLI - Sabato 16 novembre alle 17 Sinistra Ecologia Libertà per il prossimo sabato organizza un’assemblea pubblica in via Abruzzi, nei pressi della rotonda del vecchio Ospedale. Si parlerà del mega allevamento Gran Manze, di rifiuti tossici, disoccupazione e sviluppo, tagli agli sprechi pubblici e del futuro di Sel in Molise e in Italia.

TERMOLI – Gioved’ 14 novembre, organizzato dal locale Rotary Club, presso l’Istituto Alberghiero si terrà un convegno dal titolo "La volta della Cappella Sistina. Memoria, intelletto e volontà". Relatore il professor Pasquale Gianfagna, medico cardiologo che interverrà su "Legge ed interpreta Michelangelo".

Alimentare Onlus. Attraverso i 21 Banchi Alimentari, che operano quotidianamente in tutta Italia, i prodotti raccolti vengono distribuiti gratuitamente a più di 8.000 Enti benefici convenzionati. Solo nel 2012 sono state raccolte e distribuite 75.718 tonnellate di alimenti che hanno raggiunto più di 1.400.000 bisognosi su tutto il territorio italiano. Accanto a questa attività, il Banco Alimentare promuove ogni anno la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. L’anno scorso

in oltre 10.700 supermercati sono state donate 9.622 tonnellate di generi alimentari, e questo grazie al generoso impegno di oltre 135.000 volontari, all’adesione delle più importanti catene della distribuzione e a 5.000.000 di italiani che hanno deciso di fare la spesa per i più poveri del nostro paese. Ecco perché anche quest’anno si ripropone il gesto della XVII Giornata Nazionale della Colletta Alimentare che si terrà sabato 30 novembre 2013. La Colletta Alimentare si svolgerà secondo modalità oramai collaudate: a tutti coloro che faranno la spesa sabato 30 novembre, verrà distribuito un sacchetto speciale contrassegnato dal logo della manifestazione. I Volontari, muniti di un pettorale riconoscibile, saranno coordinati da un capo equipe, e distribuiranno materiale promozionale agli ingressi dei punti vendita. I prodotti così raccolti, confezionati in scatole secondo la tipologia, verranno successivamente consegnati alle Strutture Caritative convenzionate che, a loro volta, li faranno pervenire ai propri assistiti.


Termoli

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Rifiuti interrati, Lucarelli: evitare esagerazioni GUGLIONESI – Dopo le dichiarazioni di un pentito di camorra sull’interramento di rifiuti anche pericolosi in Molise, l’assessore comunale di Guglionesi Antonio Lucarelli invita a non esagerare. “Non vorrei che ci si aspettasse, in seguito a quelle dichiarazioni del pentito – dice Lucarelli , una montagna di investimenti per ricavarne vantaggi economici. Non vorrei che la malavita ricavi utili prima con lo smaltimento illegale e poi con le costosissime bonifiche, a volte esagerate e inutili”. L’assessore ricorda che sul sito di ex interesse nazionale “Guglionesi 2” si è tenuta una confe-

renza di servizi al Ministero dell’Ambiente e che “il Dirigente ministeriale ci ha comunicato che, alla fine della messa in sicurezza del sito, per evitare si corresse il rischio di spendere una ventina di milioni di euro per la successiva bonifica, sia opportuno cambiare destinazione ai circa 6 ettari del sito stesso. In buona sostanza – continua l’assessore Lucarelli - la bonifica si farebbe solo per far tornare ad uso agricolo quegli ettari. Non esistono, infatti, pericoli per le falde, per l’uomo che vi lavorasse sopra. Solo i parametri per l’uso agricolo richiederebbe la bonifica. A questo punto vi invito a prendere una calcolatrice e vedere quanto verrebbe a costare un ettaro di terreno agricolo bonificato: oltre 3 milioni! Si potrebbero acquistare circa 1000 ettari a 20 mila euro l’ettaro. Inoltre – termina l’amministratore comunale - se i rifiuti abbandonati sui sei ettari di “Guglionesi 2” fossero stati pericolosi per l’uomo, si sarebbero consentite le coltivazioni nei terreni adiacenti? Si sarebbe consentito di abitarvi a poche centinaia di metri? Si sarebbe autorizzato un agriturismo adiacente? Invito la Fanelli e Durante, se non l’avessero fatto, a sentire quel dirigente del Ministero”.

Al via progetto sui disturbi nell’apprendimento

Accertamenti sugli immobili inagibili ai fini del pagamento Imu

LARINO. Un progetto per Lo "Screening per l’individuazione precoce dei Dsa e la rilevazione di difficoltà relazionali e comportamentali in classe". Questo il progetto sul "Disturbo specifico di apprendimento" è voluto dalle dottoresse Maria Bizzarro e Maria Felicia Vizzarri, psicologhe dello Studio di Psicologia Clinica di Larino – Servizio di Psicologia Scolastica- esperte in progettazione psicoeducativa in ambito scolastico e in corsi di formazione ed aggiornamento agli insegnanti. L’iniziativa si terrà nell’istituto comprensivo con la collaborazione della dottoressa Angela Battista, pedagogista clinico, e coinvolgerà insegnanti e bambini delle prime classi della scuola primaria. Il progetto verrà presentato mercoledì 20 Novembre alle 16,30 nell’Auditorium della Scuola Primaria “E. Rosano” in Via Morrone.

Al teatro Fulvio lo spettacolo “Manalive. Un uomo vivo” GUGLIONESI – Sabato 16 novembre alle 21, con il patrocinio dell’amministrazione comunale, il Teatro Fulvio ospita lo spettacolo “"Manalive. Un uomo vivo". A portarlo nell’unica tappa molisana l’associazione culturale teatrale L’Altro Cantiere dopo le repliche di Rimini, Forlì, Milano, Cesenatico e Udine. Liberamente tratto da Manalive di G.K. Chesterton, drammaturgia a cura del direttore artistico Giampiero Pizzol, regia e scena di Otello Cenci, vede tra gli interpreti Laura Aguzzoni, Giampiero Bartolini, Giampiero Pizzol, Gianluca Reggiani e Andrea Soffiantini. Per prenotazioni ed informazioni: 389 48 92 573 - 327 04 19 095; laltrocantiere@libero.it ; www.laltrocantiere.it.

GUGLIONESI – L’amministrazione comunale, vista la legge che riduce del 50% la base imponibile dell’imposta municipale propria “per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati, limitatamente al periodo dell’anno durante il quale sussistono le condizioni. L’accertamento viene di solito eseguito dall’ufficio tecnico comunale con perizia a carico del proprietario che allega idonea documentazione, o in alternativa il contribuente ha facoltà di presentare una dichiarazione sostitutiva. Ma attualmente gli uffici tecnici sono carenti di personale per provvedere agli adempimenti e, pertanto, l’amministrazione comunale ha autorizzato il Responsabile del 1° settore a conferire l’ incarico a tecnici professionisti esterni per l’accertamento delle condizioni di inagibilità degli immobili e ad autorizzare lo stesso professionista ad effettuare gli accertamenti tecnici circa l’abitabilità degli immobili dichiarati tali dai contribuenti oltre all’espletamento di tutte le incombenze presso la competente Asrem per le verifiche delle dichiarazioni di inabitabilità. La scelta è caduta

Granarolo pronta a illustrare il progetto Granmanze BASSO MOLISE – Il Gruppo agroalimentare Granarolo ha inviato una nota alla stampa fa sapere che a breve fornirà agli organi di informazione “un quadro informativo esaustivo” sull’allevamento di 12mila manze e le stalle che potrebbero sorgere in territorio del basso Molise. I dirigenti Granarolo si sono anche detti disponibili a prendere parte alle varie iniziative pubbliche per illustrare il progetto. Nel documento inviato alle redazioni si legge anche che “Il progetto ha una valenza socio economica importante per il territorio, una forte valenza innovativa per il sistema zootecnico nazionale, quale che sia la regione che l’ospiterà”.

sull’architetto Barbara D’Amico, in qualità di tecnico in possesso dei previsti requisiti di legge che ha già svolto per il comune di Guglionesi le attività di verifica post-sisma ancora in corsola quale effettuerà sopralluoghi, ve-

rifiche tecniche e sanitarie. L’amministrazione comunale precisa infine che gli accertamenti si intendono conclusi solo a seguito del rilascio del relativo certificato a firma dell’U.T.C. del Comune di Guglionesi.

Preparazione al matrimonio, incontro referenti coppie CAMPOMARINO - in continuità con il cammino intrapreso per il rinnovamento dei percorsi e degli itinerari di preparazione al matrimonio e alla luce del nuovo documento della Cei, si terrà sabato 23 novembre presso i locali della Chiesa “Santo Spirito” della parrocchia “S. Maria a Mare” di Campomarino l’incontro annuale di aggiornamento con il Vescovo per tutte le coppie referenti delle comunità che accompagnano i fidanzati al matrimonio. Ci guiderà nella riflessione Monsignor Renzo Bonetti, presidente della Fondazione “Mistero Grande” e già direttore dell’Ufficio di Pastorale Familiare della Cei. Il tema dell’incontro sarà: “Come accompagnare le giovani coppie dopo il matrimonio”. Alcune esperienze già vissute e proposte nell’ambito del progetto “Mistero Grande” saranno di grande importanza per suggerire possibili piste di lavoro su cui avviare e/o sostenere anche nelle nostre comunità dei possibili percorsi di accompagnamento post-matrimonio, necessari affinché le giovani famiglie non perdano mai di vista la vocazione ad essere una sempre più vera comunità di amore. Il programma dell’incontro prevede l’accoglienza alle 15,30 e poi gli interventi di Monsignor Renzo Bonetti alle 16 e alle 17 sul trema “Come accompagnare le giovani coppie dopo il matrimonio”. Alle 17,45 ci saranno domande e testimonianze e in chiusura i Vespri.


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Spettacolo

13 novembre 2013

Oneri odiosi “Equità, ad ognuno il suo debito” il nuovo testo di Palma Spina oggi al teatro Savoia di Charles N. Papa CAMPOBASSO - I drammi di oggi, la crisi economica, la mancanza di soldi per molte famiglie, il lavoro che non si trova, si trasformano, paradossalmente, in sketch che fanno ridere. Diventano un testo teatrale in questo caso, abilmente ‘manipolati’ dall’autrice Palma Spina. “Equità, ad ognuno il suo debito” è il nuovo testo, già portato in tour questa estate, con gran successo. La penna della Spina è graffiante e ironica al punto giusto, affonda ma senza lacerare, porta alla luce ma senza abbagliare. La sua vena creativa la porta ad essere la più sagace tra gli autori molisani, e multitasking essendo oltre che autrice, regista e attrice. Il tutto con maestria e leggerezza artistica. Saper ridere dei problemi, esorcizzarli e farli apparire magari meno cupi di quello che sono, è una dote che la Spina ha e che affiora in ogni suo spettacolo. Come sempre, predilige attori molisani al

suo fianco, ed anche in questo caso sul palco con lei ci sarà Marco Caldoro, altro viso noto regionale, di quella schiera di artisti molisani a cui manca solo il grande salto dopo lo studio e piccole parti in film e fiction. Dello spettacolo in scena questa sera al Savoia, la regista dice: “In scena le buffe e singolari storie dei protagonisti si intrecciano nella sala d’attesa di un ufficio Equitalia. Ci sono gli amici d’infanzia di Al Bano, il titolare di una scuola per seduttori, una straniera che non parla l’italiano, un uomo alle prese con i tradimenti della moglie, una ragazza che non conosce il mondo: ognuno entrerà nella vita dell’altro in modo casuale ma sconvolgente dando vita, in una sorta di reazione a catena, a inaspettate ed esilaranti situazioni”. La voce furoi campo è di Alessia Filiberti, lo shooting fotografico è curato da Mauro Presutti. Ingresso euro 12,00/10,00/8,00. Sipario ore 21.00, prevendita dalle ore 18.00. Informazioni 0874311565.

Live di Daniele Sepe

Migranti, storie infinite

CAMPOBASSO - Gran bel ritorno quello di Daniele Sepe in Molise. Venerdì 15 novembre sarà live al dopolavoro ferroviario per la rassegna “Young Dlf, voglia e sunà”. Con lui sul palco Tommy De Paola, Davide Costagliola, Paolo Forlini. Ingresso riservato ai tesserati. Info 3495307315.

CAMPOBASSO - La Biblioteca provinciale di Campobasso “P. Albino”, in occasione del cinquantesimo anniversario dell’autonomia regionale, ha organizzato un ciclo di incontri dedicati ai temi dell’emigrazione e dell’immigrazione, dal e in Molise, che si svolgeranno fra il 13 novembre e il 5 dicembre prossimi. Al via oggi alle alle 17.00, presso la sala conferenze della Biblioteca Provinciale di Campobasso "P. Albino" con: “Migranti tra noi”, un incontro durante il quale verrà presentato e discusso Il Dossier Statistico Immigrazione 2013. Sono circa 100 gli autori coinvolti che, cercando di unire chiarezza espositiva e rigore metodologico, hanno affrontato una molteplicità di temi, passando dal contesto internazionale ed europeo fino allo specifico dei territori regionali italiani e soffermandosi sui diversi aspetti della vita dei migranti. Nel corso della serata sono previsti gli interventi di Norberto Lombardi (Centro studi sulle migrazioni), e le riflessioni e le testimonianze di Michele Petraroia (Vicepresidente Regione Molise), Giancarlo Bregantini (Arcivescovo di Campobasso), Antonietta Magliocca (Caritas Campobasso), Nicola Fusco, (Diocesi di Campobasso, Pastorale Migrantes), Loredana Costa, (associazione Dalla parte degli ultimi).

Il canto popolare, la protesta e la conservazione dell’arte CAMPOBASSO - Giovanna Salviucci Marini (classe ‘37), etnomusicologa tra le più importanti in Italia, non smette di girare il mondo e di trovare e preservare i canti della tradizione orale, perduti nel tempo. Poco conosciuta ai più, ma molto famosa nel ‘giro’ della ricerca musicale, la Marini agguanta la popolarità più diffusa nel 2002 quando, con Francesco De Gregori, incide l’album “Il fischio del vapore”. Insieme a due suoi allievi Germana Mastropasqua e Xavier Rebut, la Marino sarà a Campobasso il 16 e 17 novembre prossimi per un seminario/laboratorio corale: sabato 16 (ore 16.00-19.00) e domenica 17 (ore 9.30-12.30) presso la sala conferenze della Biblioteca “P. Albino” di Campobasso, e per un concerto che si terrà sabato alle ore 20.30, presso l’auditorium della Fondazione Molise Cultura in via Milano nel capoluogo, intitolato “Viaggio nel canto contadino di tradizione orale. Estetiche a confronto”.

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di Giuseppe Saluppo

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