ANNO X - N° 10 - MARTEDÌ 14 GENNAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno ai dipendenti della Ittierre
L’Oscar del giorno lo diamo ai dipendenti della Ittierre. Di fronte al collasso dell’azienda tessile l’unica risposta offerta dalla politica fratturiana è: la Regione non fa impresa. Ma a cosa serve la politica se non risolve le questioni di lavoro di migliaia di persone? A creare un disagio sociale diffuso ed un parcheggio fittizio che è limitato nel tempo? Il problema dei problemi è creare le condizioni per la ripresa produttiva e quindi occupazionale.
Il Tapiro del giorno a Cristiano Di Pietro
Maledetta stampa libera di Tommaso Di Domenico Nel Palazzo, in riva al lago e prossimo al sacro luogo del canto vespertino, periodicamente, si incontrano il Pozzo di scienza, il giureconsulto, la scorta fidatissima, il gigante buono e Lui, l'innominabile. Scelgono l'argomento e discettano su di esso. Una cimice impertinente ci ha consegnato che cosa pensano ed hanno intenzione di fare per piegare ai loro interessi la "Libertà", al cui solo pensiero un brivido di gelo scende sulla loro schiena. Il primo dice: "la libertà è il diritto di dire e fare ciò che la legge permette". L'altro aggiunge : "e che facciamo della stampa che pretende di far conoscere ai cittadini i fatti, fomentando, quindi, disordine e malcontento, insinuando
il dubbio che noi agiamo solo per interesse personale e della eletta nostra discendenza"? Lui, l'innominabile: "dobbiamo tenere fermamente in pugno la stampa e gli editori. Nessuno dovrà attentare al prestigio della nostra infallibilità politica. Nessuna informazione dovrà giungere ai cittadini, senza il nostro controllo preventivo. Torniamo al futuro della cosiddetta libera stampa. Chiunque vorrà diventare editore o giornalista di mass-media molisani, non verrà ammesso a contributo pubblico, se non previo selezione dell' A.R.C.P.(Assessorato Regionale alla Cultura Popolare). Il giornalismo è la più importante forza educativa insieme alla Letteratura e per questo ci dobbiamo impadronire del maggior numero di periodici ostili al nostro governo.
Il Tapiro del giorno se lo becca Cristiano Di Pietro. Da politico mediocre, di fronte alla situazione di oltre 200 precari della Protezione Civile, si limita a dire che la coperta è corta, si deve risparmiare. A parte la dimostrazione della mediocrità ben espressa dal presidente del Comitato dei precari, il figlio del Tonino nazionale manifesta anche incompetenza politica. Bene ha fatto il Comitato a specificare: lei consigliere non prende oltre 10mila euro al mese per fare il nulla. Provi a spremere le meningi e trovi la soluzione.
Per il nostro esercito di giornalisti istituiremo la Commissione Centrale Regionale della Stampa, organizzeremo riunioni letterarie nelle quali i nostri agit-prop si faranno riconoscere con una parola d'ordine". Aggrottando le ciglia, esplose in tutta la sua virulenza il tic della palpebra. Il Pozzo di scienza, con voce cavernosa e ferma garantì la tutela necessaria, anche attraverso la "disinformatja". I pretoriani annuirono. Il giureconsulto ebbe un moto di stizza: "senza di me sarete soggetti alla legge. Con me piegheremo la legge a nostro favore". La nostra banda dovrà essere sempre più larga. Terminata la sessione, sorseggiarono una coppa di Kristal e uscirono in ordine sparso. L'odore di incenso e di assenzio uscirono anch'essi dalla porta. Lungo i tornanti che li riportava a casa, tutti avvertirono un brivido. La guerra sarà dolorosa, con perdite da entrambi le parti. Maledetta stampa indipendente e libera.
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TAaglio lto
Frattura, le bugie e il metodo Boffo “Nonostante una capillare campagna mediatica ferocemente contro su tutte, nessuna esclusa, le questioni in agenda, nonostante gli infausti oracoli dell’improvvisazione, all’unisono pronti a preconizzare il nostro conclamato tramonto, oggi un’indagine demoscopica, commissionata dal più autorevole dei quotidiani economici italiani, smentisce una per una le profezie del dissenso imperante. Noi resistiamo nel gradimento dei nostri cittadini, a dispetto della poderosa e imponente macchina del fango”. Sono queste le parole del governatore per esprimere soddisfazione sull’indice di gradimento dei presidenti di regione pubblicato dal Sole 24 ore. “Ai cittadini non sfuggono rigore, buon senso e verità che sempre mostriamo, malgrado qualcuno, e più di qualcuno, stia tentando di recuperare qui da noi il metodo Boffo. Le accuse infondate, veleni e bile, non fanno breccia tra le persone perbene”. Ma cosa intende Paolo di Laura Frattura per metodo Boffo? In particolare si tratta di inchieste giornalistiche certificate che raccontano cosa succede in Molise con il governo di centrosinistra. Un assemblaggio di nomi, nella maggior parte dei casi riconducibili al governatore che si alternano tra affari imprenditoriali, organi inquirenti, e politica. Se l’espressione metodo Boffo è sinonimo di “campagna di stampa basata su bugie allo scopo di screditare qualcuno" allora delle due l’una: o Frattura parlava a se stesso oppure non sa cosa dice. Qual è la bugia nel dire che i suoi soci in affari energetici ricoprono ruoli chiave in Regione? E’ un dato certificato: il suo capo di gabinetto voleva costruire con lui una centrale a biomasse. Qual è la bugia nel raccontare delle sue vacanze in una casa al mare
(a Termoli) dell’imprenditore Torzi che opera nella banda larga che tanto vuol rilanciare questo governo di centrosinistra? E’ un dato certificato: Torzi si è occupato di banda larga, Frattura punta sullo stesso settore. Qual è la bugia nel raccontare che la sorella del governatore è capo di Gabinetto del questore Pozzo? Non c’è menzogna. Se della questione si dovesse occupare la stampa nazionale, resterebbe ancora una bugia? Dov’è la menzogna nel dire ai molisani che l’avvocato del governatore, che ha curato l’annullamento delle elezioni regionali 2011, oggi si occupa di fatto della Sanità molisana come consulente “occulto” del presidente impugnando, al contempo, gli atti emanati dallo stesso Frattura per conto delle cliniche private regionali? Se il compagno Ciocca di fronte ad una dichiarazione di redditi inferiore a 10mila euro ha acquistato una macchina da circa 130mila euro ed una splendida nuova casa a Riccia, è una menzogna? Che la metropolitana leggera, progettata da studi riconducibili anche all’attuale governatore (per circa 700mila euro), era uno spreco di soldi (come evidenziato più volte nelle interrogazioni parlamentari di Tonino Di Pietro) stia tornando di moda anche con l’appoggio dell’Idv, è una menzogna? Se così fosse, non è riduttivo tutelarsi attraverso
un semplice comunicato, per giunta neppure su carta intestata della Regione, parlando di metodo Boffo e di bugie? Basterebbe dimostrare la verità con qualsiasi mezzo a disposizione. E allora presidente, quando parlava di metodo Boffo, non è che si riferiva alle sue promesse elettorali non mantenute? Noi preferiamo parlare di editto bulgaro contro la stampa libera ed approfondire ricerche sulle decisioni del governo regionale raccontando ai molisani ciò che è piuttosto che limitarci ad esaltare ciò che non é. A tessere le lodi di ogni governo, locale o nazionale, vi sono i giornali di partito. Alla stampa indipendente tocca documentarsi, approfondire ed informare. giorug
Il centrodestra si ricompatta con la sanità
Ieri incontro tecnico tra i rappresentanti della coalizione per definire le azioni politiche Obiettivo: presentazione di una proposta di Piano sanitario e organizzazione per le primarie di Campobasso
CAMPOBASSO. Ieri pomeriggio si è riunito, presso la sede regionale di Forza Italia a Campobasso, il coordinamento dei partiti di centrodestra. Hanno preso parte all'incontro l'ex Presidente Michele Iorio e il consigliere regionale Nicola Cavaliere, in rappresentanza di Forza Italia, il senatore Ulisse Di Giacomo, per il Nuovo Centrodestra, il coordinatore regionale di Fratelli D'Italia, Filoteo Di Sandro, il coordinatore regionale dell'Unione di Centro, Teresio Di Pietro, l'assessore provinciale Mario Lombardi e il consigliere regionale Nicola Romagnuolo, in rappresentanza di Progetto Molise. Sono stati presi in esame i temi più rilevanti della politica regionale con particolare riferimento alle numerose crisi aziendali, alla dilagante disoccupazione e al riordino dei servizi pubblici, sanità e trasporti in primis. Il centrodestra si farà carico, per le singole questioni, attraverso gruppi di lavoro, di specifiche proposte da presentare in Consiglio regionale e su cui aprire un dibattito per stimolare le soluzioni più opportune. Per la sanità, il centrodestra si impegnerà a presentare, nella prossima seduta consiliare monotematica, una propria proposta di Piano Sanitario sul quale chiedere la massima condivisione a tutte le forze politiche. In esame, altresì, le questioni organizzative riguardanti le prossime scadenze elettorali amministrative: nello specifico, il coordinamento si è già riconvocato - venerdì prossimo - con lo scopo di individuare la migliore organizzazione per la scelta del candidato sindaco di Campobasso attraverso lo strumento delle primarie.
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Sgarbi e Brasiello cambiano idea sulla struttura
di Isernia, da spreco
di soldi a risorsa ISERNIA. L’Auditorium di Isernia sembra rientrare nel relativismo storico: da spreco di soldi pubblici a risorsa per il Molise. A cambiare idea non sono persone comuni, ma gente che fino a ieri aveva avversato l’opera voluta dall’ex governatore Iorio. "Non mi pare ci sia bisogno di altro cemento in Italia quando c'è gran parte di essa da recuperare, da restaurare". Così Vittorio Sgarbi a Isernia parlando dell'Auditorium Unità d'Italia dove ha presentato il suo libro "Il Tesoro d'Italia" invitato dal sindaco Brasiello. L'iniziale critica di Sgarbi alla struttura "prendeva avvio da un principio generale. Il paramento di pietra che lo ricopre lo rende più gradevole rispetto a quanto visto qualche anno fa, quando era una scatola di cemento". Ora è una risorsa. A cosa si deve questo straordinario e rispettabile cambio di idea? Perché si parla di sprechi senza individuare la bontà dell’opera? Non è che le questioni vengono affrontate a seconda del potere politico di turno? Le parole del sindaco di Isernia e dell’onorevole Sgarbi non possono far che piacere a chi, a differenza della loro miopia, ha sempre creduto nel valore della struttura. Ed è un segno: che la filosofia del relativismo storico è sempre attuale. Chi è relativista sostiene che una verità assoluta non esiste, oppure, anche se esiste, non è conoscibile o esprimibile o, in alternativa, è conoscibile o esprimibile soltanto parzialmente (appunto, relativamente); gli individui possono dunque ottenere solo conoscenze relative, in quanto ogni affermazione è riferita a particolari fattori e solo in riferimento ad essi è vera. Per i sofisti, nessun atto conoscitivo raggiunge la natura
oggettiva delle cose, né rappresenta una verità assoluta valida per ognuno. Un ulteriore punto di vista, di cui Ludwig Wittgenstein fu il principale sostenitore, è che, poiché tutto viene filtrato dalle percezioni umane,
limitate ed imperfette, per forza di cose ogni conoscenza è relativa alle esperienze sensibili per l'uomo. Citando appunto Wittgenstein: “Se un leone potesse parlare, non lo capiremmo comunque”.
fingere di risparmiare aumentando gli incassi per se stessi e per i loro amici raschiando il fondo del barile? Il resto può anche andare in malora. Così: la Protezione Civile viene smantellata, alla Sanità pubblica si stacca la spina, l’Ambiente viene privato di un’Agenzia per la sua tutela nonostante nubi di fumo nero fuoriescano dalle ciminiere di centrali a biomasse dei soci di governanti. E la prevenzione? In caso di calamità o di malanni ci si affida al si salvi chi può. Tanto loro, quelli che smantellano, si credono immortali. Non potendo dire ai molisani che il fondo del barile va raschiato non per il popolo, ci si affida alla strategia mediatica per non perdere consensi e mascherare l’inenarrabile: il governo regionale riesce ad amministrare risparmiando soldi. Questa è la differenza del nuovo con il passato. E come si risparmia? Licenziando i lavoratori. Sbattuti fuori a calci in culo centinaia di persone dalla Regione Molise dopo decenni nonostante la promessa di stabilizzazione. Via centinaia di lavora-
tori dalla Protezione Civile, via i precari da Molise Acque, centinaia di lavoratori della Formazione professionale. Tutti a casa. Ed ancora: lavoratori Gam, a casa. Ittierre? A casa. Zuccherificio? A casa. Poi c’è la parte nera della luna, quella che il popolo non vede perché la politica non la comunica: familiari di politici assunti nei più disparati settori, amici o prestanome posizionati in posti istituzionali strategici. Insomma, dicono che i soldi non ci sono e mentono sapendo di mentire. I soldi ci sono, come per la Protezione Civile, ma sono stati spesi altrove. Dove? Non si sa. Eppure annunci trionfali di milioni di risparmi inondano i mass media. Con una equazione direttamente proporzionale all’operato del governo: la disoccupazione sta al risparmio come i soldi pubblici stanno nelle tasche di chi governa. Ecco come si salva il Molise di chi, da immortale, ha sempre vissuto con i soldi dei contribuenti affamando corregionali. Ed ha un nome: il centrosinistra del terzo millennio.
Per risparmiare basta chiudere e licenziare di Giovanna Ruggiero
“Ci sbrighiamo ad organizzare il territorio seriamente? Protezione civile, Sanità, Ambiente, prevenzione” urlava una ragazza qualunque a dei politici a quanto pare qualunquisti. Perché “se inquini, se non previeni i danni dei terremoti, se smonti il sistema sanitario pubblico, tu che lo fai, se accade che hai bisogno, dove cazzo vai?” cercava di capire ancora la ragazza. Se chi si vanta di far politica si ponesse questa domanda, per il solo fatto di porsi questo interrogativo, meriterebbe il premio di esser chiamato amministratore. Perché questo è un appellativo che pesa. Eppure il Molise pare aver adattato a sé una nuova metodologia assunta dagli insegnamenti di Cetto Laqualunque. Peccato che questa regione, seppur piccola, non è un set cinematografico per un film comico. Eppure come tale viene trattata. Non da Roma. Ma dagli stessi politici locali che in Regione pare si pongano solo una domanda: come
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precari contro Di Pietro jr
“Basta tergiversare, trovate una soluzione ai precari” CAMPOBASSO. Il governo regionale vuole mandare a casa oltre 200 precari dell’Agenzia di Protezione civile. A guidare la bandiera c’è il comunista Salvatore Ciocca, consigliere delegato sì ma pur sempre senza poteri. Sulla stessa strategia si colloca anche il vero detentore della delega, il presidente Frattura, sostenuto dall’Italia dei Valori. Così il comitato dei precari, costituitosi per difendere i lavoratori contro una procedura antisindacale di “licenziamento”, insorge sulle parole di Cristiano Di Pietro. Il neo segretario regionale Idv non aveva nascosto la strategia di salvezza: “La coperta è corta bisogna dunque razionalizzare e tagliare”. La colpa di tutto questo è del vecchio governo regionale chiosava il dipietrista. Discorso che a quanto pare vale per i posti di lavori ma non per le indennità percepite dai consiglieri regionali di cui Di Pietro jr fa parte. Ma la risposta pare sia piaciuta al Comitato che, con il suo presidente Giuseppe Colucci, scrive nero su bianco: “Gentile consigliere, la premessa fatta sulla gestione che lei e la sua parte politica avete fondato la vostra campagna elettorale, dicendo di essere a conoscenza alla perfezione di tutti i problemi che attanagliavano la nostra regione, a tal punto che ci avete sciorinato una miriade di miracolose soluzioni. Bene, i molisani vi hanno creduto, vi hanno votato e avete vinto. Peccato però che sia pas-
sato quasi un anno e di miracolose soluzioni non vi sia nemmeno l’ombra. Anzi, credo che siano stati completamente bruciati circa 5mila posti di lavoro. (Gam, Ittierre, Zuccherificio, Sanità, comparto edile, protezione civile e indotti vari… chi più ne ha più ne metta) e i media in questi giorni ce ne stanno dando conferma. Nessuno nega le difficoltà del momento e tutte le varie attenuanti, ma lei non può semplicisticamente e con due parole liquidare una situazione della quale era a conoscenza da mesi. “La coperta è corta… razionalizzare, tagliare… ci dispiace ma non si poteva fare altrimenti”. Queste sono le sue parole. Ma si rende conto che lei sta dicendo ai molisani che non hanno bisogno di un consiglio regionale ma di un ragioniere al costo di 2mila euro al mese? Gentile consigliere, ci corre l’obbligo di ricordarle che lei è stato eletto per dare un indirizzo amministrativo alla nostra regione e pertanto è pagato con i soldi delle nostre tasse per spremersi le meningi al posto nostro per individuare la soluzione alle varie problematiche. Lei non è pagato dalla collettività per misurare la coperta ma per trovare il sistema per allungarla. Le soluzioni non vengono da sole, specialmente nei momenti di congiuntura negativa come questo. Un politico di razza va alla ricerca di soluzioni e se non le trova persevera, non si trincera mai dietro quello che hanno fatto o non fatto altri”.
Il dipietrista replica: “La Regione non può fare miracoli” In relazione alla reazione a mezzo stampa del signor Colucci, non entro nel merito dei toni e dei modi scomposti utilizzati nei miei confronti perché credo che polemizzare ulteriormente con chi si trova, in questi giorni, a dover affrontare una situazione difficile dovuta alla perdita del posto di lavoro, sarebbe inutile e inopportuno. La speranza, anche la mia, è che dal tavolo della Prefettura e dalle iniziative dei parlamentari molisani possa arrivare una soluzione utile a trovare la necessaria copertura per poter salvare il posto di lavoro ai 218 precari della Protezione Civile. Se, però , tutto questo non sarà possibile, seppur con dispiacere, va chiarito che la Regione non potrà fare i miracoli e, d’altro canto, non li ha mai neppure promessi. Da padre di famiglia comprendo la rabbia degli interessati ma non è questo il momento delle chiacchiere. Il Molise ha bisogno non più di politicanti, ma di buoni amministratori che sappiano fare il proprio dovere abbandonando la politica delle illusioni per praticare la politica della realtà. Cristiano Di Pietro vice Presidente del Consiglio
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TAaglio lto
14 gennaio 2013
La Giunta regionale dal 1 gennaio 2014 non informa i consiglieri sulle delibere approvate
Si vantano della trasparenza ma non pubblicano gli atti CAMPOBASSO. Tra i vari nei del centrosinistra, di questo governo di centrosinistra, c’è il particolare attaccamento ai ritardi di pubblicazione di atti pubblici. Basti pensare alle delibere di Giunta che non vengono pubblicate. Non solo c’è la mancata pubblicazione sul sito della Regione visibile a tutti i i cittadini. Ma persino i consiglieri regionali non vengono informati sugli atti approvati dall’esecutivo guidato da Frattura. Il lamento di alcuni esponenti di Palazzo Moffa, per ora, è strisciante. Un esempio è proprio il mese di gennaio 2014. Dall’inizio dell’anno ad oggi, per ben 15 giorni, o la Giunta regionale avendo di meglio da fare non si è riunita oppure hanno dimenticato di pubblicare le delibere approvate sull’apposita sezione dedicata ai consiglieri. E se l’esecutivo si è riunito, come mai le decisioni assunte non sono comunicate a chi detiene il potere legislativo?
Gradimento dei governatori:
il Molise conferma il no a Frattura Il Sole 24ore pubblica la classifica: il 56% dei cittadini non vuole questo presidente
CAMPOBASSO. I numeri parlano chiaro: il 56% dei molisani non vuole questo presidente. Paolo di Laura Frattura, rispetto al 44,7% della vittoria elettorale, perde lo 0,7% dei consensi. Lui, il presidente del centrosinistra, esulta parlando di conferma dei consensi. E dal punto di vista elettorale tutti i torti non li ha. Perché se quel 56% dei contrari si disperde in varie coalizioni, è ovvio che il 44 rimanente su Frattura continua ad essere vincente. Tuttavia c’è una considerazione che il governatore, preso dalla bile, dimentica di fare: quanti di quel 44% continuerebbero a dare fiducia a chi disattende le promesse? Siamo sicuri che ad oggi i sostenitori di Frattura, che a febbraio 2013 hanno creduto nel cambiamento, rifarebbero ciò che hanno fatto? Cioè votarlo? Partiamo dal suo stesso partito, il Pd. In molti, tra i dirigenti locali, lamentano la scelta. Il che conta, ma mai quanto l’umore del popolo sovrano. E tra i cittadini di quel 44% sono tanti, troppi i delusi. E non per gli articoli di stampa che descrivono e raccontano i fatti. Un presidente che non parla al polo e con il popolo, che dice una cosa e ne fa un’altra, che delega ad altri la presenza in riunione “scomode” fa la differenza tra una nuova vittoria annunciata e la perdita di ulteriori consensi nei prossimi anni.
Quota di Tfr che decurta gli stipendi, Flc Cgil: partono i ricorsi Come noto, la Flc Cgil già da marzo del 2013, ha deciso di avviare una vertenza nazionale a tutela dei lavoratori pubblici di scuola, università, ricerca e conservatorio in regime di Trattamento di fine rapporto (Tfr) che subiscono una illegittima trattenuta del 2,50% (ex Inpdap) dello stipendio senza avere gli stessi vantaggi sulla liquidazione previsti per chi è in regime di Trattamento di Fine Servizio (Tfs). Si tratta di un’indebita decurtazione sullo stipendio (in media circa 500 euro annue a persona) che, allo stato attuale, colpisce solo i lavoratori pub-
blici assunti dopo il 31.12.2000 in regime di Tfr (sia a tempo indeterminato che determinato) e coloro che pur assunti in precedenza hanno optato per il Tfr, avendo aderito alla previdenza complementare (i lavoratori del settore privato in Tfr non subiscono la medesima trattenuta). Dopo la prima fase, che ha previsto l’invio di una lettera di diffida al Miur che ha interrotto i termini di prescrizione, ora, anche in considerazione delle continue vessazioni salariali che stanno di fatto impoverendo i dipendenti pubblici, riteniamo opportuno
procedere al contenzioso vero e proprio. Per tale ragione, vista anche la perdurante inerzia dell’Amministrazione, presenteremo dei ricorsi collettivi davanti al giudice del lavoro, a cui potranno aderire anche coloro che, a suo tempo, non hanno inviato alcuna diffida ai fini dell’interruzione dei termini di prescrizione. Resta inteso che, oltre che sul piano vertenziale, è nostra intenzione promuovere iniziative anche sul piano politico-sindacale per ottenere la cancellazione della ritenuta in questione.
L’attuale contesto politico e le continue aggressioni del governo nei confronti dei dipendenti pubblici (annuncio ulteriore blocco dei contratti e scatti di anzianità, mancato pagamento indennità vacanza contrattuale) inducono la Flc Cgil a usare tutti gli strumenti per ripristinare gli elementari principi di equità retributiva. Pertanto la Flc Cgil invita tutti i lavoratori che vorranno aderire alla vertenza di mettersi in contatto con le sedi per ricevere tutte le istruzioni del caso.
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Campobasso
14 gennaio 2014
Edilizia in standby, pressing dell’Acem su Letta Giustizia, incontro formativo in diocesi
L’Acem ha inoltrato una nota al presidente del Consiglio dei ministri Enrico Letta ed al suo consulente politico personale Francesco Sanna, inviandola per conoscenza anche ai Parlamentari Molisani Venittelli, Leva, Ruta e Di Giacomo ed al Sottosegretario De Camillis. Con la nota è stato chiesto un incontro urgente a Roma per riprendere il percorso di concertazione avviato il 7 novembre 2013, allorquando una delegazione dell’Acem composta dal presidente Corrado Di Niro, dal vice presidente Nicola Paolucci e dal direttore Gino Di Renzo fu ricevuta dai dirigenti della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal consulente politico del Presidente Letta Francesco Sanna, insieme alla delegazione degli onorevoli molisani. Il nuovo incontro si rende necessario per far comprendere al Governo
nazionale la situazione di emergenza dell’edilizia in Regione, settore che è legato in larga misura proprio ai lavori post sisma, e la necessità di sbloccare l’utilizzabilità dei fondi stanziati con la delibera Cipe del 2011 per la ricostruzione in Molise, mediante la deroga al patto di stabilità proporzionata annualmente all’entità dei lavori maturati e maturandi. “Abbiamo chiesto l’incontro a Roma che speriamo sia concesso già questa settimana – spiega il presidente dell’Acem Corrado Di Niro - perché i 92 milioni oggetto dell’Apq firmato il 9 ottobre ed i successivi 38 milioni che hanno formato oggetto di altro Apq, senza la deroga al patto di stabilità non potranno mai essere spesi se non in piccola parte, con gravissimo danno per le aziende che hanno lavorato e rischiano di non essere pagate”.
Scuola socio- politica Beato Toniolo. L’arcidiocesi di Campobasso–Bojano, con la Scuola socio-politica “Beato Toniolo”, continua il suo cammino formativo. Oggi alle 18, presso la Biblioteca diocesana in via Mazzini, 80 a Campobasso, si terrà il terzo incontro formativo presieduto dall’arcivescovo di Campobasso –Bojano S.E. mons. GianCarlo Bregantini. Il tema del Laboratorio sarà: “Non c’è pace senza giustizia e non c’è Giustizia senza perdono”. Un punto fondamentale questo della Giustizia per cercare di approfondire le chiare indicazioni presenti nella “Pacem in Terris” e la linea programmatica presentata da Sua Santità, Papa Francesco nell’esortazione apostolica “Evangelii Gaudium”. Seguirà un dibattito conclusivo sul ruolo dei credenti nella cittadinanza attiva, sull’agire etico come servizio alla Giustizia, nella progettazione e salvaguardia del bene comune, sui ruoli e sulle responsabilità che caratterizzano l’impegno per un futuro più giusto.
Antonio Potalivo eletto vicesegretario provinciale del partito socialista Continua l’opera di rinnovamento delle cariche del partito socialista in Molise. Dopo l’elezione del segretario cittadino di Campobasso, contestuale al rilancio del circolo, è la volta del vicesegretario provinciale. Si tratta di Antonio Potalivo, 39enne di Petacciato, eletto all’unanimità. La sua esperienza politica parte da lontano, vanta risultati lusinghieri alle scorse elezioni regionali e ha le radici della sinistra autentica. La sua elezione è un ulteriore passo che il partito muove in vista di una vera rivoluzione culturale. Il suo impegno è rivolto soprattutto alla zona del basso Molise di cui conosce meglio le dinamiche. Sarà puntato sui settori strategici della vita quotidiana che devono riprendere quota: sanità, agricoltura e industria. “Sarò a lavoro da subito- ha dichiarato Antonio Potalivo- per rompere il silenzio. Il mio obiettivo è quello di portare il partito in mezzo alla gente per ridare voce al popolo e risolvere tutti i problemi che attanagliano il nostro territorio. Una sanità che non funziona, un’agricoltura che deve ripartire per dare ricchezza alla regione e un’industria che in Molise è ormai al palo. Problemi che vanno risolti ascoltando soprattutto le esigenze della popolazione”.
336 pagine € 19,90
di Giuseppe Saluppo
Dove acquistare il libro
CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo
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Campobasso
14 gennaio 2014
Classifica gradimento dei sindaci, ora! Abolire subito le Di Bartolomeo a picco FiniAmola leggi Fini-Giovanardi e Bossi–Fini Il primo cittadino di Campobasso perde consensi e arriva al terzultimo posto Terzultimo posto per Gino Di Bartolomeo che nell’annuale classifica di gradimento condotta da Ipr Marketing per il Sole 24 Ore si piazza alla 99esima posizione. Dopo di lui il sindaco di Alessandria Maria Rita Rossa e all’ultimo posto quello di Taranto Ezio Stefano mentre il più amato è il primo cittadino di Pavia Alessandro Cattaneo . Il sindaco di Campobasso è ormai agli sgoccioli del mandato e rispetto al giorno delle elezioni nel giugno del 2009 ha perso 14,6 per cento passando, cioè, dal 56,6 con cui vinse quattro anni e mezzo fa, al 42 per cento. Il calo del gradimento è dovuto, in parte, al fatto che Di Bartolomeo si è trovato a guidare il capoluogo in un periodo niente affatto facile ma, per
crollare così a picco c’avrà dovuto mettere, per forza, anche del suo. In effetti, mentre i campobassani sembra che
siano già pronti a voltare pagina, il sindaco non vuole proprio saperne di mollare la presa e, con il sostegno della Giunta , è pronto a ricandidarsi perché è convinto che solo continuando ad amministrare la città possa portare a termine il lavoro e le attività intraprese. Il punto è che, forse, è un po’ tardi, e che riottenere la fiducia degli elettori sarà un’impresa ardua, se non impossibile.
Campagna dei Giovani Democratici contro il razzismo e il proibizionismo I Giovani Democratici del Molise aderiscono alla campagna lanciata a livello nazionale dai GD per l’abolizione delle odiose leggi Fini – Giovanardi e Bossi – Fini. La campagna di sensibilizzazione si intitola “ FiniAMOLA ORA! Diciamo addio al razzismo e al proibizionismo”. Ecco il documento sottoscritto dalla segreteria regionale dei Giovani Democratici. Vanno abolite entrambe le leggi che portano il nome di Gianfranco Fini, nessuno ne sentirà la mancanza. Va abolito il mostro giuridico della Fini Giovanardi: il 12 Febbraio prossimo la Corte Costituzionale si esprimerà sulla incostituzionalità della legge, per la sproporzione della pena e il quadro legislativo inappropriato (il decreto Olimpiadi invernali Torino 2006) entro cui è stata approvata. Legge che ha rovesciato il risultato del referendum del 1993 per depenalizzare l'uso personale di stupefacenti. Nel frattempo in tanti, tantissimi sono finiti in carcere.Ventinovemila arresti: consumatori, tossici o piccoli spacciatori. Sono la metà dei sessantaseimila detenuti in sovrannumero nelle carceri italiane. Otto anni di Fini Giovanardi hanno portato lo Stato a impegnare risorse pubbliche per una inefficace guerra alla droga: le narcomafie guadagnano 22,5 miliardi ogni anno dallo spaccio di stupefacenti. Va abolita la Bossi Fini, un compendio di inciviltà l’ha definita Stefano Rodotà.All'epoca dell'approvazione si decise che l’immigrazione, uno dei fenomeni più antichi della storia umana, fosse solo un problema di ordine pubblico da affrontare col codice penale e i poliziotti.Tutti abbiamo negli occhi le immagini di Lampedusa, dei CIE come galere, dell'odiosa incriminazione per immigrazione clandestina ai sopravvissuti del naufragio dell’Ottobre scorso. Dei respingimenti in mare e del razzismo crescente in Italia. Con i figli di migranti irregolari cui si tenta di impedire l'iscrizione a scuola e l'esclusione dagli ospedali per i migranti irregolari, pena la denuncia penale. Queste norme non sono degne di un paese membro dell’Unione Europea, dove la civiltà occidentale ha il cuore e la mente.Vanno abolite entrambe le leggi che portano il nome di Gianfranco Fini, nessuno ne sentirà la mancanza. Davide Vitiello, Segretario GD Molise;Anna Frabotta, Presidente GD Molise; Marco Giampaolo, vice Segretario GD Molise; Francesca Di Cristofaro; Resp. Organizzazione GD Molise; Caterina Cerroni, Segretaria GD federazione Isernia; Luca Iosue, Segretario GD federazione Campobasso; Marinella Di Carlo, Segretaria GD Basso Molise; Nicola Palombo, componente Assemblea Nazionale PD; Renato Freda, Coordinatore RUN Molise; Osvaldo Varricchio, coordinamento nazionale RUN;Andrea Battista, segreteria GD Molise; Daniele Lorusso, vice Presidente GD Molise; Gabriele Maglieri, segreteria GD Molise
A Campobasso i campanili della salute Oggi alle 18 presso il “Centro Sociale L’incontro” in Via Mazzini si terrà una conferenza dal titolo: “Prevenzione dell’ictus cerebrale e delle malattie cardiovascolari: dal Progetto Molisani al Registro Molisano dell’Ictus Ischemico (Remolic)”. L’evento è organizzato dall’Associazione Cuore Sano Onlus di Campobasso A relazionare sul tema saranno Giovanni de Gaetano e Licia Iacoviello, medici ricercatori del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione delI’ Irccs. Istituto Neurologico Mediterraneo “Neuromed” di Poz-
zilli. Concluderà l’incontro il cardiologo Vincenzo Centritto, Presidente dell’Associazione Cuore-Sano Onlus. L’iniziativa sarà la prima occasione dell’anno nuovo per coinvolgere direttamente i cittadini di Campobasso su un tema di grande interesse e attualità. Durante l’ incontro, verranno affrontati temi riguardanti promozione della salute e prevenzione delle malattie , con particolare riguardo all’ictus cerebrale, prendendo spunto dai risultati del noto progetto “Molisani” e illustrando il progetto REMOLIC, iniziato lo scorso
anno. Questo appuntamento è il primo di una serie di incontri pubblici che si svolgeranno nel 2014 in vari comuni della Regione. Come nelle precedenti iniziative di comunicazione, questo incontro sarà un’occasione per la gente di avere sul territorio un contatto diretto con esperti della prevenzione. L’obiettivo di questi incontri, che sono sempre più apprezzati dalla popolazione , è quello di continuare a diffondere tra i cittadini della nostra Regione una maturata consapevolezza e la capacità di scelte autonome per la propria salute.
ISERNIA
ANNO X - N° 10 - MARTEDÌ 14 GENNAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it
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Isernia
14 gennaio 2014
Ittierre ieri summit in Prefettura Chiesta la cassa integrazione per crisi in attesa delle decisioni del Tribunale C’è finalmente una data fissata da Roma per discutere della situazione Ittierre: il prossimo 29 gennaio. La notizia è giunta nella mattina di ieri poco prima del vertice in prefettura dove si è appunto discusso della situazione che, ormai da tempo, ha messo in ginocchio l’azienda pentra. Erano presenti all’incontro l’amministratore delegato Giovanni Petrollini, il sindaco Brasiello e l’assessore al Lavoro Pretraroia. Quest’ultimo ha dichiarato, in una nota diffusa nel pomeriggio di ieri, che nel corso dell’incontro è stata ripresa la proposta di far riconoscere l’Area di Crisi nel Distretto Produttivo BojanoIsernia-Venafro attraverso l’adozione di delibere dei Consigli Comunali che seguano l’impostazione attivata dal Comune di Venafro trasmettendole all’attenzione del Governo Nazionale e della Presidenza del Consiglio dei Ministri insieme ad un’intesa firmata dalla parti sociali ed im-
prenditoriali che prevede impegni prioritari di riassorbimento per i lavoratori collocati in cassa integrazione, in mobilità o licenziati della filiera del tessile, dell’avicolo e del settore metalmeccanico. Il Sindaco di Isernia coordinerà il tavolo istituzionale di raccordo per tali adempimenti con l’obiettivo di ottenere uno strumento straordinario di finanziamento nazionale in favore delle imprese che intendono investire sul territorio individuato dal Distretto Produttivo.Intanto, mentre era in corso l’incontro, molti dei lavoratori appartenenti e non al sindacato, hanno manifestato tutto il loro sdegno sotto la sede della Prefettura. Come ha sottolineato anche il responsabile del personale si tratta di una situazione ormai insostenibile mentre l’azienda, in attesa delle decisioni del tribunale, ha chiesto la cassa integrazione per crisi a partire proprio dalla data di ieri.
Capracotta, in vendita la farmacia comunale
Al museo paleolitico la mostra “Gli Etruschi del Lago”
Il consiglio comunale di Capracotta con deliberazione del 19 dicembre 2013 ha riproposto la vendita della farmacia comunale. Gli interessati possono presentare le offerte entro le ore 12,00 del giorno 5 febbraio 2014. L’apertura delle buste avverrà il giorno successivo alle ore 11,00 presso la sala consiliare del Comune di Capracotta.Il prezzo a base d’asta è stato fissato in euro 501.685,50 (determinato secondo il valore del fatturato medio nel quinquennio 2008 2012, al netto dell’I.V.A. moltiplicato per un coefficiente di 1,5). Il valore degli arredi e delle attrezzature presenti in
Si inaugura domani la Mostra Gli Etruschi del Lago. Da Orvieto a Bolsena un percorso nella storia; resterà aperta al pubblico per tutto il mese di Aprile. La sede prescelta è la grande sala espositiva del Museo Archeologico di Venafro, che ha già ospitato gli splendidi materiali dall’Abbazia di San Vincenzo al Volturno ora esposti nelle sale superiori dello stesso Museo. La mostra, già presentata nel Museo Archeologico Nazionale di Villa Giulia a Roma, ricostruisce le vicende storiche della città-stato etrusca di Velzna (Orvieto)– l’ultima a cadere in mano romana dopo un lungo assedio – e della sua erede Volsinii (Bolsena) che ne accolse – sulle alture del lago di Bolsena – gli abitanti superstiti. Una storia che complessivamente ha attraversato ben più di un millennio e che è illustrata con oggetti della vita quotidiana e della religiosità: ceramiche di età arcaica ed ellenistica tra cui i famosi vasi argentati e i vasi di bucchero, splendide oreficerie, vasellame bronzeo, offerte votive di vario genere, antefisse, lastre architettoniche che conservano eccezionalmente l'originale policromia, nelle quali sono rappresentati, tra gli altri, la coppia di demoni infernali Charun e Vanth. Eccezionale è un carretto agricolo da trasporto, in bronzo, di fine III secolo a.C., riprodotto fedelmente in tutte le sue parti. A completare l’esposizione, ai materiali etruschi sono affiancati quelli molisani: vasi di bucchero pervenuti dalla Campania etrusca, oggetti di bronzo importati dall’Etruria meridionale, prodotti locali di imitazione. In tutta l’area molisana, infatti, dall’area pentra a quella frentana, le sepolture restituiscono oggetti di chiara origine etrusca: i grandi vasi per portare il vino a tavola (stamnoi bronzei prodotti nel-
farmacia, che saranno ceduti all’acquirente all’atto del subentro, nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano è stato stimato in € 500,00.L’aggiudicatario acquirente sarà obbligato ad acquistare le intere giacenze di magazzino esistenti all’interno della cedenda farmacia al momento del trasferimento e della consegnadella stessa ed a corrisponderne il relativo valore.La quantificazione della giacenza avverrà mediante apposito inventario redatto incontraddittorio e la valorizzazione sarà effettuata sulla base del prezzo di acquisto dei prodotti al netto di I.V.A.In via indicativa si riporta di seguito il valore delle giacenze di magazzino stimato sulla base della consistenza alla data del 31/10/2013 che è pari ad € 29.505,23.Maggiori informazioni possono essere acquisite presso la Segreteria del Comune di Capracotta.L’avviso integrale d’asta pubblica è pubblicato sul sito www.capracotta.com
l’etrusca Vulci), sono utilizzati a Larino e Guglionesi per deporre le ceneri dei nobili guerrieri; bacili, grandi situle, colini in bronzo che servivano per filtrare il vino durante i banchetti, compaiono nei santuari sannitici come oggetti sacri necessari allo svolgimento dei rituali che implicavano il consumo del vino, o anche come doni di ricchi fedeli. Tutti i materiali esposti mostrano, quindi, come le popolazioni dell’Italia antica abbiamo profondamente e costantemente dialogato non solo attraverso lo scambio di manufatti ma anche condividendo idee e valori.
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Termoli
14 gennaio 2014
San Timoteo: il comitato di difesa chiede spiegazioni sul riordino TERMOLI – Il Comitato a difesa dell’ospedale San Timoteo vuole vederci chiaro sul riordino del comparto Sanità e non lesina precisazioni ed attacchi all’attuale sistema. Lo ha fatto il presidente Nicola Felice ribadendo che si è “di punto e a capo. Come il gioco dell’oca” e che il provvedimento “non fa altro che consolidare lo stato attuale del sistema regionale” che conferma “le crepe in un sistema già da
anni squilibrato rispetto al rapporto tra pubblico e privato che favorisce le strutture private e che ha comportato molti disservizi e non può altro che peggiorare”. Poi Felice ha messo il dito nella piaga ed è quello del turn over che vede i privati a “consolidare l’efficienza e l’efficacia dei servizi e il pubblico sempre più vincolato, che invece non ha potuto sostituire chi, ad esempio, è andato in pensione”. E i risultati
sono palpabili con “reparti che rischiano di scoppiare come il Pronto soccorso e le strutture d’emergenza”. Nicola Felice poi lancia un appello alle istituzioni e agli altri Comitati: “Dobbiamo essere consapevoli che questa proposta continua a distruggere il sistema con una programmazione operativa a rischio bocciatura e fortemente ostacolata. Ci sarà ulteriore deficit così come avevamo preventivato con l’incontro te-
nuto qui a Termoli con il Presidente Paolo Di Laura Frattura, tanto che oggi si rischia un nuovo commissariamento e un altro anno di stasi”. Infine il presidente del Comitato di difesa del San Timoteo ritiene che si deve “abbandonare il campanilismo. Non serve la lotta tra poveri, tra zone che si sentono penalizzate perché stiamo arrivando a un giochetto non più sostenibile”.
L’intervento
Degente in ortopedia elogia l’operato dei medici
Circolo Sel al congresso regionale TERMOLI - Il circolo Sel di Termoli ha partecipato ieri al congresso regionale del partito dando il proprio contributo al successo di una giornata di democrazia e partecipazione. Tanti i delegati e molti altri i sostenitori che si sono riuniti presso l'Hotel Rinascimento di Campobasso per dieci ore di discussione approfondita e generosa sui problemi e le proposte per la nostra regione. Ha partecipato ai lavori anche Elettra Deiana, ex parlamentere e componente della Presidenza nazionale di SEL, con un applauditissimo intervento su ciò che sta succedendo in Italia e in Europa. Al termine della giornata si è scelto di
rimandare la scelta del segretario e di concentrarsi invece sulla composizione dell'assemblea regionale, un gruppo di 25 cittadini competenti e appassionati eletti all'uninamità per dimostrare che Sinistra Ecologia Libertà non è un partito personalistico in cui conta solo il nome del capo, ma è un gruppo numeroso di persone che credono in ciò che fanno per il bene comune della propria terra. Prossimo appuntamento dal 24 al 26 gennaio a Riccione per il congresso nazionale dove si deciderà il futuro della sinistra libera ed ecologista italiana. Sandro d'Onofrio Coordinatore SEL Termoli
TERMOLI – A parte i problemi legati al riordino della Sanità regionale, l’Ospedale San Timoteo torna alla ribalta per l’efficienza dei suoi reparti e di chi vi lavora. In questa occasione è Barbara Stillavato che, tra dicembre scorso e questo mese, è stata ricoverata nel reparto di Ortopedia. “La vita è strana a volte, ti costringe a vivere situazioni che mai avresti scelto volontariamente: da operatore sanitario all’improvviso diventi utente sofferente e vivi in prima persona le criticità della sanità nella tua regione: il Molise. A me è successo l’8 dicembre 2013, quando una frattura di femore mi costringeva al ricovero nel reparto di Ortopedia del presidio ospedaliero San Timoteo di Termoli, in cui mi opero il 13 dicembre scorso, un lungo e delicato intervento di artroplastica dell’anca con impianto di protesi biologica, innovativa, effettuato con maestria dal dottor Enzo Bianchi e dall’equipe operatoria diretta dal dottor Marini, responsabile del reparto di Ortopedia, che mi permetteva di iniziare a sperare in un recupero completo nel tempo. In questa
travagliata esperienza – termina la Stillavato - la mia ammirazione e la mia gratitudine vanno al dottor Bianchi, a tutto il reparto di Ortopedia diretto dal dottor Marini, alla caposala, ai fisioterapisti, agli ausiliari e, soprattutto, al personale infermieristico (costituito per la quasi totalità da precari incaricati) che, in grave carenza di personale, con pochi mezzi (in un reparto di traumatizzati è presente una sola sedia a rotelle) hanno svolto con professionalità ed impegno il loro difficile lavoro, non solo prestando assistenza, ma alleviando le sofferenze di quanti a loro affidati. Grazie di cuore”. Un cittadino
Gioco d’azzardo: convegno nella Galleria civica
Ascensori stazione ferroviaria, Nagni: “Presto l’apertura”
TERMOLI – La dirigenza scolastica e studentesca dell’Istituto Tecnico Nautico e per Geometri “Ugo Tiberio” ha organizzato per domani, 15 gennaio alle 10,30 nella Galleria Civica, il convegno sul tema ”Il gioco d’azzardo: La dipendenza che non ti aspetti”. Saranno presenti il responsabile del Ser.T di Termoli, dottor
TERMOLI - In risposta alle polemiche di questi giorni circa i due ascensori della stazione di Termoli, l’assessore regionale ai Lavori Pubblici Pierpaolo Nagni rende noto che la Regione Molise, già nello scorso dicembre, aveva provveduto a portare a termine l’iter autorizzativo finalizzato all'apertura al pubblico dei due impianti elevatori presenti all’interno della
Simone Felice, il presidente dell’Associazione Red Marco Luigi Orlando e l’Avvocato Ernestina Piscopo. Gli studenti avranno l’opportunità di seguire un percorso per prevenire ol Gioco d’azzardo patologico (Gap) con una testimonianza che ripercorrerà la propria esperienza e il proprio percorso riabilitativo. L’in-
contro, coordinato dalla professoressa Barbara Mammarella con il supporto dei docenti Antonello Maselli, Emma Santoro e Donatella Aprile e supportato dal Dirigente scolastico Antonio Franzese, ha lo scopo di ridurre i danni potenziali associati al gioco d’azzardo inquadrando questa attività nell’ottica della salute pubblica
stazione ferroviaria di Termoli. “La delibera, approvata il a 16 dicembre scorso,- spiega Nagni-, è anche stata prontamente notificata ad Rfi che, proprio ieri, a seguito delle sollecitazioni da parte della Regione Molise - ha commentato l’assessore - ci ha assicurato che nei prossimi giorni procederà all’apertura al pubblico degli ascensori”. I termolesi aspettano!
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Termoli
14 gennaio 2014
Welfare, il sindaco Riccioni risponde a Palmisciano MAFALDA – “Con i tagli alla politica abbiamo finanziato il sociale”. Inizia così la replica del sindaco Egidio Riccioni alla polemica innescata dal coordinatore regionale dell’Associazione Lavoro & Welfare Molise, Luca Palmisciano, il quale “ha probabilmente mal interpretato l’impegno dell’attuale amministrazione a favore del sociale. Lo scopo del precedente intervento era quello di ringraziare tutti i lavoratori socialmente utili per il grande impegno prestato nel rendere la piccola realtà in cui viviamo una ridente cittadina, accogliente, pulita e funzionale. A ciò – continua il primo cittadino - aggiungasi che trattasi di aiuti di carattere socio-assistenziale, che hanno lo scopo di fornire un “aiuto”, un “sostegno”, in un momento storico davvero critico sia a livello occupazionale che economico. Ad esempio agli ex dipendenti Marollo, collocati in mobilità, è stata offerta la possibilità di
usufruire del “compenso integrativo” che permetterà agli stessi non solo di percepire uno stipendio dignitoso, ma anche di maturare i contributi necessari per accedere al pensionamento. A differenza del coordinatore regionale dell’Associazione Lavor&Welfare che solo teoricamente parla di occupazione, anzi mi correggo, in realtà, ha creato un unico posto di lavoro nel comune di Mafalda quando era consicomunale, gliere impegando un pensionato di San Salvo con la qualifica di “tutor”, gravando in tal modo sulle casse comunali per ulteriori 18 mila euro annui. L’amministrazione Riccioni – conclude il Sindaco -, ha invece assunto l’impegno di creare “le condizioni” per promuovere l’occupazione ed oltre ad erogare borse lavoro e compensi per LSU, ad esempio, ha ridotto alla metà i costi delle aree industriali e delle tasse inerenti”.
Tagli al Vietri, convocato consiglio comunale LARINO – Continuano le polemiche tra i cittadini per il piano di riordino regionale sulla Sanità che prevede provvedimenti anche per l’ospedale Vietri. L’amministrazione comunale non è rimasta insensibile e per mercoledì alle 19 in prima convocazione e per giovedì
alle 19,30 è stato convocato il Consiglio comunale monotematico sul tema: Le determiriforma sulla nazioni regionale della sanità e ospedale “G. Vietri”. All’assise civica sono stati invitati tutti i Consiglieri regionali e i Sindaci del basso Molise e dell’area frentana.
Al via corso somministrazione e vendita di alimenti BASSO MOLISE – Inizierà lunedì 20 gennaio il corso di addetto alla somministrazione e vendita dei prodotti alimentari, organizzato dalla Confesercenti. Il corso è distribuito in 120 ore e al termine si terrà un esame e agli idonei verrà rilasciato un at-
testato riconosciuto dalla Regione Molise che abilita all’esercizio dell’attività in tutto il territorio nazionale. Le adesioni dovranno pervenire entro il 15 gennaio. Per informazioni si può contattare il numero telefonico 0874 412209.
Giornata mondiale Inaugurata la mostra sul seminario frentano del migrante e del rifugiato LARINO – In occasione del 450esimo anniversario della fondazione del Seminario Vescovile di Larino, è stata inaugurata la mostra di documenti storici orresponsabile dal ganizzata dell’Archivio Storico Diocesano di Termoli-Larino Giuseppe Mammarella. Quello di Larino, a
tutt’oggi, risulta essere il primo seminario creato in Italia (26 gennaio 1564), a soli due mesi dopo la conclusione del Concilio di Trento avvenuta il 4 dicembre del 1463. Tra i documenti esposti e dettagliatamente descritti da Giuseppe Mammarella, quello forse di maggiore interesse è un'opera giovanile del papa Giovanni XXIII, proveniente dallo studio privato del Santo Pontefice, dal titolo “Il Seminario di Bergamo e S. Carlo Borromeo”, in cui figura l’ordine cronologico dei seminari postridentini, con al primo posto quello di Larino. Tra gli altri documenti esposti la monografia sulla sacra istituzione frentana dello scomparso prof. Ugo Pietrantonio, edita nel 1965 ed altri testi come le due importanti opere filosofiche, ad uso del seminario di Larino, pubblicate sul finire del Settecento dal noto filosofo, nonché rettore dello stesso Istituto, Francesco Brencola. La mostra resterà aperta fino a dicembre del 2014.
CRATERE - Dal 14 al 17 gennaio prossimi si terrà un ciclo di incontri sul tema dell’immigrazione sui luoghi del cratere. Per ogni luogo è prevista la visione di un cortometraggio sul tema dell’immigrazione e una testimonianza di integrazione e di accoglienza. Si legge nell’Art. 10 della Costituzione Italiana: “Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge”. E ancora: “Il rifugiato è colui "che temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori del Paese di cui è cittadino e non può o non vuole, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di questo Paese; oppure che, non avendo cittadinanza e trovandosi fuori del Paese in cui aveva residenza abituale a seguito di tali avvenimenti, non può o non vuole tornarvi per il timore di cui sopra" (…) [Articolo 1° della Convenzione di Ginevra del 1951 relativa allo status dei rifugiati]. Il programma degli incontri: il 14 a Colletorto con inizio alle 18 presso la chiesa del Purgatorio; il 15 gennaio a Bonefro alle ore 17 nel Centro di Comunità Santa Lucia; il 16 gennaio a San
Giuliano di Puglia alle ore 18 presso il Centro Sociale; il 17 gennaio a Santa Croce di Magliano alle ore 18 presso la sala parrocchiale della chiesa di Sant’Antonio.
Nella fede la missione degli sposi BASSO MOLISE - Una delegazione di tre coppie della diocesi ha partecipato a Sacrofano al quarto convegno di approfondimento teologico ed esperienziale della grazia sacramentale del matrimonio organizzato dalla Fondazione "Famiglia dono grande". Il tema di quest'anno "Nella fede la novità della missione degli sposi" ha avuto come scopo quello di approfondire la missione degli sposi cristiani, che quasi sempre la si fa coincidere con il compito naturale che scaturisce dall'unione di un uomo e di una donna: sono chiamati a volersi bene, ad amarsi, ad essere aperti
alla vita. Se così fosse, la grazia sacramentale, la consacrazione nello Spirito, verrebbe considerata solamente una benedizione allo scopo di far funzionare bene tutto ciò che gli sposi cristiani hanno in comune con tutte le unioni uomo-donna. È come se il sacramento "cristallizzasse" il dato naturale, perché rimanga sui binari previsti. Così non compare però la bellezza e la novità donata dal sacramento delle nozze, e tantomeno è pensabile una missione legata ad esso. Qual è l'originalità, la specificità di compito, di missione che gli sposi cri-
stiani hanno nella Chiesa e nel mondo? Lo Spirito Santo che "trasfigura" questa realtà umana, che "compenetra" la struttura della relazione uomo-donna, genitori-figli: cosa porta di nuovo? Questa missione non è legata solo al fatto di essere uomo e donna, perché questo riguarda anche due bellissimi sposi che vanno a nozze civilmente: vogliamo mettere in risalto il legame tra il dono ricevuto della grazia del sacramento delle nozze, lo Spirito Santo, e la missione da compiere. "Con l'effusione dello Spirito Santo gli sposi acquistano un nuovo modo di essere, sono assunti
con la loro realtà umana dentro l'amore stesso che lega il Verbo di Dio all'umanità e Cristo alla Chiesa, e quindi partemissione" stessa della cipano (Evangelizzazione e Sacramento del Matrimonio, 43). Perciò legittimamente possiamo dire: agli sposi, a cui Paolo nella lettera agli Efesini si riferisce con l'espressione "mistero grande", viene affidata una "missione grande". Essi sono chiamati ad attivare le loro arti spirituali, le loro capacità immaginative, la loro passione d'amore, perché il mistero grande si traduca in missione grande. Don Stefano Rossi
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14 gennaio 2013
Pagina redazionale singolarmente autogestita Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto
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