ANNO IX - N° 132 - GIOVEDÌ 14 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno a Michele Ambrosio
L’Oscar del giorno al consigliere comunale Michele Ambrosio per non avere mai usufruito delle 24 ore mensili di permessi retribuiti come capogruppo consiliare; per non avere mai usufruito delle ore di permesso retribuito per la partecipazione alle commissioni consiliari; per non avere mai usufruito delle giornate di assenza retribuita per le sedute di Consiglio comunale. Un risparmio complessivo della spesa pubblica di circa 50mila euro tra oneri retributivi e previdenziali in cinque anni.
Il Tapiro del giorno a Michele Petraroia
Il tapiro va alla faccia di bronzo di Michele Petraroia che perde il pelo ma non il vizio di dire tutto e fare il contrario di tutto. Il 7 novembre diffonde un comunicato stampa, con faccia tosta invidiabile, in cui afferma che le sedi periferiche della Regione Molise saranno rafforzate per potenziare il territorio e rendere più fruibili i servizi ai cittadini. Peccato però che il 3 novembre, quindi 4 giorni prima, la Giunta di cui fa parte ha approvato la chiusura della sede regionale di Termoli. Così la classe politica continua ad ingrassare sulle spalle dei lavoratori aumentandosi stipendi, prebende, portaborse. I cittadini invece per poter sbrigare le pratiche devono rimetterci soldi, tempo e benzina.
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14 novembre 2013
Tolti 750mila euro all’Ambiente, meglio non incentivare i controlli Così come non si corrono rischi per la salute dei cittadini. Si, siamo consapevoli che questo parallelismo e questi pensieri sono proprie di gente ignorante, cattiva, malpensanti e aizzatori di piazza. Ma di grazia. Da un presidente che ha affari nelle biomasse, che ha soci nell’ufficio di gabinetto che hanno affari nelle biomasse, che vede sul tavolo degli enti regionali preposti domande di autorizzazione per centrali a biomasse proposte dai suoi soci, il minimo che ci si aspetta è che questo presidente crei le condizioni per essere inattaccabile. E non solo dal punto di vista dei propri conflitti di interesse. Più che altro guardando la questione soprattutto sotto l’aspetto del bene dei cittadini. Insomma, diavolo, già
regaliamo terra, acqua e aria senza un ritorno utile sul territorio né in termini di risparmi di energia né avendo soldi (come Regione) da poter investire sui servizi ai cittadini. Già viviamo nell’assenza totale di regole tanto che lo stesso Frattura l’anno scorso rispose: “E mica è colpa mia? Io faccio l’imprenditore”. All’epoca i segretari dei partiti di centrosinistra in conferenza stampa con lui non replicarono nulla. Oggi però “la colpa” è di Frattura che si è autosospeso dall’imprenditoria per fare politica. Quindi oggi è lui che deve creare regole e trovare fondi per tutelare quel settore dove riprenderanno i suoi interessi imprenditoriali quando terminerà di giocare con la Regione Molise. E allora, perché togliere 750mila euro all’Arpa Molise? Antonio Careca
Gam, la minoranza chiede un consiglio monotematico: un chiarimento lo meritano i lavoratori e tutti i cittadini molisani Dunque, se il presidente di un ente come l’Arpa (Agenzia regionale per l’Ambiente) riesce a risparmiare sulla gestione per poter utilizzare gli utili in innovazione e ricerca con l’obiettivo di aumentare le attrezzature per il controllo, allora è meglio tagliare le risorse da destinare alla stessa agenzia. Sarà stato questo il ragionamento fatto dal presidente Frattura e dalla sua Giunta che hanno deciso di tagliare 750mila euro all’ente guidato da Quintino Pallante. Frattura in fondo lo aveva già scritto nero su bianco al presidente Pallante: gli utili dell’Arpa sono inutili, diceva ad agosto, quindi ti preannuncio che l’ente subirà dei tagli. A nulla è valsa la risposta di Pallante che in breve replicava: guardi signor presidente della Giunta regionale che il lavoro compiuto in questi mesi cercando di ottimizzare le risorse sono finalizzate ad avere fondi per acquistare mezzi che possano controllare meglio l’ambiente in Molise. Visto il periodo di crisi, così a naso, l’idea non sembrava malvagia. Ma a quanto pare al buon Frattura non è piaciuta. Così come non è piaciuta a Michele Petraroia, Vittorino Facciolla, Massimiliano Scarabeo né a Pierpaolo Nagni. Hai visto mai che un presidente a cui piacciono da morire le centrali a biomasse possa investire fondi pubblici risparmiati sul controllo? Così, tanto per avere la sicurezza che qualunque cosa si faccia in Molise ci sia la sicurezza che l’aria e la terra non corrano rischi.
“Sarebbe dovuta partire una nuova era, sarebbe dovuta arrivare una svolta. Con toni a dir poco entusiastici era stato presentato il nuovo paventato accordo che avrebbe ‘salvato’ i lavoratori della Gam. Accordo ‘trovato’ con un partner con cui i contatti, tra l’altro, erano stati avviati, e da tempo, dalla precedente amministrazione. Poi, invece, il buio. Una situazione che forse va approfondita. Lo meritano i lavoratori e i cittadini che vogliono delle risposte”. A parlare sono i rappresentanti di minoranza in consiglio regionale. I quali hanno chiesto la convocazione di un Consiglio Regionale monotematico per discutere della situazione riguardante l’azienda Gam s.r.l. di Bojano (ai sensi dell'art.16 dello Statuto Regionale e dell'art.31, comma 5, del Regolamento Interno). “Chiediamo, aggiungono i consiglieri - la convocazione urgente di un Consiglio Regionale monotematico, riguardante la situazione della Gam s.r.l., alla luce delle ultime notizie diffuse a mezzo stampa sulla non apposizione della firma del gruppo Leocata Mangimi S.p.A. sull’accordo definitivo. Fino ad oggi il gruppo Leocata si era mostrato fortemente interessato ad avviare un piano industriale nel contesto della filiera avicola molisana ed a condividere lo stesso con la Regione Molise tramite la costituzione di una New.Co., un accordo che nelle scorse settimane sembrava sul punto di trovare una conclusione positiva e definitiva. La bozza di progetto del gruppo Leocata si fonda su punti fondamentali e circostanziati: -l’acquisizione dei contratti di filiera (allevatori e trasportatori)
Domani tutto fermo per la manifestazione dei sindacati
Cgil, Cisl e Uil e lo sciopero generale CAMPOBASSO. I sindacati confederali molisani proclamano per domani 15 novembre quattro ore di sciopero generale,su impulso delle Confederazioni Nazionali. La mobilitazione generale sarà accompagnata da una manifestazione che si svolgerà a Campobasso: il corteo avrà inizio alle ore 9.30 e muoverà dalla sede del Consiglio Regionale, in via V novembre. Il corteo terminerà in Piazza Prefettura, dove, intorno alle ore 11,30 i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil interverranno per illustrare le ragioni della protesta e le proposte conseguenti, volte ad incentivare realmente lavoro e sviluppo in Molise. In sintesi , CGIL CISL UIL Molise chiedono :1) La modifica della legge di stabilità presentata dal Governo, in quanto, nella sua attuale formula-
zione,non realizza quella svolta economica necessaria al Paese per uscire dalla recessione e tornare a crescere; 2) La realizzazione di una politica europea che liberi risorse da destinare al rilancio delle attività produttive, sostenendo l’incremento occupazionale; 3) La destinazione di maggiori risorse per gli ammortizzatori sociali, per affrontare meglio la crisi attuale e realizzazione di politiche di riduzione delle tasse per lavoratori e pensionati; 4) La creazione di prospettive ed opportunità lavorative per i giovani molisani . CGIL, CISL,UIL , ritengono urgente porre al centro dell’agenda politica nazionale e regionale il lavoro e lo sviluppo economico quale priorità per garantire un futuro al Paese e al Molise .
tramite la costituzione di una New.Co.; la Gam manterrà i siti industriali del mangimificio, incubatoio, e del macello trasformando così l’inquadramento previdenziale da agricoltura a industria; -la New.Co. che farà capo al gruppo Leocata dovrebbe collaborare con i siti industriali della Gam attraverso contratti in conto lavorazione; -gli investimenti infrastrutturali sui siti industriali vedranno la stessa partecipazione della Regione Molise e del gruppo Leocata; -ad investimenti ultimati tutto il comparto passerà sotto la responsabilità e il controllo della New.Co. La questione – continua la nota dei rappresentanti di minoranza in consiglio regionale - non riguarda solo la salvaguardia della filiera avicola molisana, che corre il serio rischio di collassare in mancanza di interventi importanti come quelli previsti dal piano del gruppo Leocata, ma in primis il futuro dell’azienda e di conseguenza di centinaia di famiglie, e le stesse organizzazioni sindacali più volte hanno sollecitato gli interventi ministeriali atti a tutelare l’occupazione o per lo meno a garantire i giusti ammortizzatori sociali. I tempi stringono e bisogna trovare delle soluzioni concrete. Un chiarimento in questa sede che riteniamo opportuno soprattutto per tutelare la condizione della filiera e dei lavoratori, giacché a fronte di 280 unità che recentemente hanno visto firmata la nuova cassa integrazione fino a febbraio 2014, ce ne sono altre 300 a tempo determinato che non solo sono fuori dall’azienda ma risultano scoperti di qualsiasi forma previdenziale e sociale”.
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14 novembre 2013
Palazzo Moffa dietro le quinte
Quinto assessore, tutto rinviato a martedì I numeri sulla carta annunciano: 8 favorevoli e 8 contrari. In bilico la posizione di Micone e Niro CAMPOBASSO. Abrogazione della legge 21, è scritto sull’ordine del giorno, per poter procedere a fare il quinto assessore (non c’è scritto sull’ordine del giorno). La discussione doveva aver luogo ieri l’altro ma il presidente Frattura, che “ci tiene molto all’abrogazione” dicono ufficiosamente dalle fila della maggioranza, doveva partire per Roma e soprattutto si deve trovare la quadra. Quindi è tutto rinviato a martedì prossimo. Ad oggi, secondo quanto si apprende dagli addetti ai lavori, per l’abrogazione della legge del governo Iorio che fissa il numero degli assessori a quattro la maggioranza di centrosinistra i numeri li ha a stento. Tutta colpa di Nunzia Lattanzio. La consigliera dell’Udeur non ha alcuna intenzione di appoggiare una abrogazione che definisce “a dir poco vergognosa”. L’altro ieri lo ha detto chiaro e tonto anche al consigliere di Sinistra ecologia e Libertà. Ma Nico Ioffredi, cognato del presidente Frattura, per tentare di far cambiare idea alla dissidente di maggioranza avrebbe sussurrato tra i corridoi di Palazzo Moffa: “Tranquilla, Paolo non ha alcuna intenzione di nominare un quinto assessore”. Il naso di Pinocchio non è ancora spuntato al cognato illustre di matrice vendoliana. Ma la Lattanzio potrebbe creare non pochi problemi. Soprattutto dopo la questione dell’articolo 7 e delle indennità che con le Iene di Italia1 ha già dato prova di una vergogna nazionale. La consigliera dell'Udeur, insieme a Cavaliere del Pdl, ha provato a far abrogare l'articolo per i portaborse ma gli altri (Totaro, Micone e Cristiano Di Pietro) hanno respinto la proposta in Commissione. Il che preannuncia già come andrà martedì 19 novembre sul quinto assessore. Questione di numeri. Al momento gli unici propensi a seguire il “si” di Frattura sono: il cognato Ioffredi, Vincenzo Cotugno che aspetta ancora un posto da assessore in quota Rialzati Molise (alias Patriciello), Vittorino Facciolla che avrebbe garantito al presidente un “assolutamente si”, Cristiano Di Pietro in odore di assessorato facendo le scarpe a Pierpaolo Nagni, il capogruppo Idv, il calciatore Carmelo
Parpiglia ed infine il comunista Salvatore Ciocca. E poi c’è il Pd con Domenico Di Nunzio e l’oppositore alternativo Filippo Monaco. Otto "sì" in tutto. Mancano però Francesco Totaro e Michele Petraroia. Indiscrezioni affermano che i due non si assumerebbero alcuna responsabilità. Perché pur concordando con questa abrogazione hanno serie difficoltà a far capire il loro passo indietro agli elettori già incazzati come iene per le indennità , soprattutto perché sono stati loro a chiedere a gran vocedi fissare l'aesecutivo a quattro quando erano in minoranza (cioè l’anno scorso). Allo stesso tempo votare "no" aprirebbe uno scontro politico con il presidente Frattura per cui potrebbero decidere di fare il Ponzio Pilato della situazione: non voterebbero “no” ma nemmeno “si”. Uscirebbero dall’aula. Con loro lo stesso atteggiamento potrebbe averlo Massimiliano Scarabeo sempre del Pd. Tra i “no” certi ci sono Nunzia Lattanzio, componente di maggioranza che si discosta dalla linea. Bisognerà vedere come si comporterà il presidente del Consiglio Vincenzo Niro che si è sempre detto contrario all’allargamento della Giunta. Salvo poi presentare la proposta di modifica dello Statuto, firmata anche da Frattura, che vede alzare a cinque i componenti della Giunta. Manzo e Federico del Movimento 5 stelle, il Pdl con Fusco e Cavaliere, l’Udc con Sabusco, e Progetto Molise con Nico Romagnuolo sono un “no” certo. Sotto osservazione la posizione di Salvatore Micone di Grande Sud. Manterrà la sua posizione contraria il consigliere di minoranza o farà come Filippo Monaco? E tutto questo per fare entrare chi? Il quinto assessore, secondo indiscrezioni, sarà certamente una donna così da risolvere anche il problema della quota rosa. Un assessore in gonnella esterna al Consiglio ma molto vicina al presidente Frattura. Intanto si apre la settimana di trattative. Se Frattura vorrà il "si" in Consiglio con gli incerti dovrà cedere qualcosa. Giovanna Ruggiero
In Prima commissione non passa la proposta del consigliere Lattanzio
Portaborse, bocciata l'abrogazione L'ultima parola spetta, ora, al Consiglio regionale CAMPOBASSO. C'è chi si batte il petto e dice di volere rinunciare ai soldi per il portaborse ma, all'atto pratico, volge lo sguardo altrove. Così ieri in Prima commissione consiliare è stata respinta la proposta di legge a firma del consigliere, Nunzia Lattanzio, con la quale si chiede l'abrogazione dell'istituto dell'Art. 7 (Fondo Assistenti/Portaborse). La misura, così, approderà in Aula con parere negativo: 3 i voti contrari (Totaro, Micone e Di Pietro), 2 quelli favorevoli (Cavaliere e Lattanzio). Nel corso dei lavori, valutate le dichiarazioni dei componenti l'Ufficio legislativo del Consiglio regionale e l'approvazione in Aula della legge che ha istituzionalizzato il portaborse, registrata lo scorso 5 novembre, la stessa Lattanzio ha predisposto apposito emendamento che ha trovato, naturalmente, analoga risultanza nella espressione di voto. Ora sarà il Consiglio regionale ad esprimersi in via definitiva. Riuscirà a cancellare l'obbrobrio della legge Frattura-Niro sui portaborse?
Aumento della Giunta, lo scherzetto ci costa 200mila euro all’anno Dopo l’aumento delle indennità e i fondi dei portaborse ecco arrivare il prossimo dolce elaborato da Frattura CAMPOBASSO. In questi primi otto mesi di governo targato Frattura l’esecutivo ha fatto poco e nulla. Evidentemente ci vuole la marcia in più, quel valore aggiunto che porta il nome di quinto assessore e che costerà ai molisani una cifra minima di oltre 200mila euro all’anno. Quindi un milione di euro per 5 anni. Già, perché a parte i 12mila euro mensili che percepirà il nuovo assessore c’è da valutare anche la cifra per il costo della segreteria. Si tratta di 4.726 euro mensili che in un anno fanno 56712 euro e che, sommati ai 144mila euro che prende in un anno un assessore, portano dritti dritti ai 200mila euro annui. L’aumento della Giunta è stato sancito anche nella proposta di modifica dello Statuto presentata da Paolo Frattura con a fianco la firma di Vincenzo Niro (il presidente del Consi-
glio che ricopre sia il ruolo di super partes che il ruolo politico di capogruppo Udeur). Secondo indiscrezioni non sarebbe contrario all’aumento della Giunta neppure il senatore Roberto Ruta a patto e condizioni però che, almeno per l’indennità, non ci sia un costo aggiuntivo. Questo vorrebbe dire che all’interno del Consiglio il governatore dovrebbe chiedere ai consiglieri di maggioranza e opposizione di fare una colletta: ossia togliere dal proprio stipendio una cifra tale da andare a coprire l’indennità dell’assessore. Il che però appare un’idea piuttosto utopica. Cavolo, hanno fatto tanto gli eletti per poter elaborare il piano dei tagli che ha portato nel loro portafogli circa 1000 euro netti in più al mese ed ora dovrebbero giocarsi il bonus guadagnato con fatica
pagando il quinto assessore? Questa strada non sembra percorribile quindi a doversi accollare il costo dell’allargamento della Giunta dovranno essere, tanto per cambiare, i cittadini molisani. In fondo Frattura ha chiesto solidarietà al popolo quando ha deciso di aumentare le tasse per far fronte al mutuo contratto per pagare le imprese che lavorano con la pubblica amministrazione. Ma a quanto pare l’aumento di Irap, Irpef e bollo auto non era sufficiente. Tant’è che sempre Frattura ha presentato in Consiglio, che l’ha approvato, anche l’aumento delle tariffe delle concessioni regionali per farmacie e stabilimenti balneari. Aumenti che si faranno sentire nelle tasche delle famiglie a partire solo dal 2014. E allora, sempre per solidarietà, si chiederà comprensione
perché spendere un milioni di euro ogni cinque anni per un altro assessore conviene a tutti. La Giunta prenderà il colo e riuscirà ad approvare provvedimenti che non guardino al mantenimento degli equilibri politici ma al bene della popolazione. In fondo tutti i componenti del centrosinistra continuano a ripetere: abbiamo iniziato con il piede sbagliato ma vedrete, dateci tempo, e vi dimostreremo che cambieremo il Molise. Intanto i molisani, rimasti senza il lavoro promesso e senza soluzioni condivise, sembra si stiano già attrezzando per girare le strade con i piattini ed intonare un vecchio motivetto alla Alberto Sordi. Vecchio ma sempre attuale: “Te c’hanno mai mannato a quel paese…”. Irene Corsini
4 14 novembre 2013
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A Venafro lunedì 18 novembre un primo round contro le ecomafie con Di Pietro senior, Paolo di Laura Frattura e Antonio Sorbo
All’Italia dei valori il primato tra i partiti nella discussione su cosa fare e come fare dinanzi alla certezza che il Molise è stato violato e inquinato dai rifiuti pericolosi della Camorra
S’è aperta la corsa all’accaparramento politico del gravissimo problema dei siti molisani oggetto della Camorra napoletana, su cui sono stati versati veleni di ogni specie e sono stati interrati rifiuti pericolosi. Corsa a chi è più bravo, più deciso, più convinto, più attrezzato e medagliato nella lotta per la salvaguarda dell’ambiente. Novelli pionieri del West. L’oro, nel caso, sarebbe la raccolta di consensi e apprezzamenti da tramutare in successivi vantaggi elettorali. Perché, diversamente, ci sarebbe da polemizzare di
brutto con gente ch’è stata sul territorio coperta di cariche istituzionali che avrebbero dovuto essere meglio utilizzate in presenza di avvenimenti e accadimenti poco chiari, peraltro indicati e sviluppati dalla stampa locale nel più generale disinteresse. Le emeroteche provinciali e comunali tracimano di resoconti giornalistici su episodi inquietanti debitamente segnalati e giammai chiariti e/o passati per il vaglio delle autorità competenti. La distrazione è stato il comune denominatore di una
classe dirigente che non è riuscita a rendersi conto di ciò che gli girava attorno. A Venafro, lunedì 18 novembre, è l’Italia dei valori dei Di Pietro (padre e figlio), a prendere il primato tra i partiti nella discussione su cosa fare e come fare adesso dinanzi alla certezza che il Molise e l’area venafrana, in particolare, sono stati violati e inquinati. Un’altra medaglietta da appuntare sul petto (già decorato) per la lotta alle ecomafie avviata negli anni passati e portata avanti per fare in modo - dicono - di mantenere alta la guardia e per evitare - dicono - che la nostra regione sia ulteriormente oggetto di azioni criminali. Lunedì prossimo ne parleranno alla stampa, perché faccia da cassa di risonanza, il leader dell’Idv Antonio Di Pietro, il presidente dalla giunta regionale di Laura Frattura e il sindaco Antonio Sorbo. Il loro sarà un no netto e perentorio alle mafie e magari faranno conoscere anche in che modo e con quali mezzi e strumenti vorranno dare seguito alle buone loro intenzioni. Ai quali però non può essere evitata la richiesta di cosa abbiano fatto in concreto, rintracciabile, nel corso della loro permanenza nella vita pubblica vuoi da parlamentare e ministro, vuoi da presidente dell’unione delle Camere di commercio del Molise, vuoi da amministratore comunale. Giusto perché le loro parole si coprano di maggiore credibilità e accreditabilità. Comunque, un plauso per il coraggio di esporsi e di sollecitare adesioni ad una campagna che seppure tardiva, vittima di una secretazione giudiziaria di anni delle dichiarazioni del pentito di camorra Carmine Schiavone, va presa di petto e combattuta. Dardo
Abolizione Province, il no dell’Upi e della Sezione autonomie della Corte dei conti Oggi il termine ultimo per la presentazione degli emendamenti al disegno di legge E’ fissato per oggi il termine di presentazione in Commissione Affari Costituzionali della Camera dei deputati degli emendamenti al disegno di legge 1542 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulla Province, sulle unioni e fusioni di Comuni”. Il parere negativo dell’Upi (Unioni Province italiane) è stato presentato in conferenza unificata lo scorso 26 settembre mentre il documento contenente il fascicolo degli emendamenti è stato consegnato nel corso dell’audizione informale, sempre in Commissione Affari costituzionali che si è tenuta il 6 novembre. Nella stessa audizione è stato presentato anche il parere della Corte dei conti Sezione autonomie che, in sostanza, boccia il disegno di legge. Nell’audizione sul provvedimento che dovrebbe abolire definitivamente le Province, il giudizio della Sezione autonomie della magistratura contabile è netto: basse possibilità di risparmio per gli enti, una volta che il disegno di legge dovesse entrare in vigore a tutti gli effetti, e rischio di confusione amministrativa nell’indefinito periodo di transizione. “Non si può ritenere che il progetto centri l’obiettivo del riordino dell’intervento pubblico sul territorio e della semplificazione dell’intermediazione pubblica in applicazione dei principi di sussidiarietà, efficacia ed efficienza. Resta, cioè, impregiudicata la necessità di un ridisegno delle competenze e delle strutture di governo
del territorio nel segno della razionalizzazione con effetti di riduzione della spesa complessiva. In tale direzione si dovrebbe porre la ricerca del modello più efficiente per allocare le funzioni nel territorio, che dovrebbe tendere ad evitare duplicazioni di funzioni e dovrebbe estendersi anche all’attività degli organismi partecipati ai quali sovente è affidata la gestione dei servizi pubblici e delle funzioni strumentali. Si tratta di circa 5.500 enti che, si rivelano, in molti casi, come fonte di perdite per gli enti istituzionali. Dal punto di vista finanziario il disegno di legge si basa sull’assunto della invarianza degli oneri in quanto si tratterebbe di un passaggio di risorse e funzioni dalla Provincia ad agli altri enti territoriali. Una costruzione, questa, il cui presupposto appare però tutto da dimostrare nella sua piena sostenibilità. Infatti, non appaiono convincenti anzitutto la contemporaneità tra la progressiva soppressione della Provincia (risparmi) e la istituzione della Città metropolitana (oneri) e in secondo luogo il relativo parallelismo quantitativo. Lo stesso testo del provvedimento, da un lato, prevede una certa sovrapposizione di funzioni tra i due organismi, dall’altro consente, al verificarsi di ipotesi di cui peraltro si potrà avere conto solo ex post (come le opzioni dei singoli Comuni), la sopravvivenza della singola Provincia, con ipotizzabili interferenze e necessari
interventi degli enti territorialmente contigui. Va inoltre considerato che, per la definitiva soppressione delle Province, occorre che vengano definiti alcuni passaggi decisionali, tra cui determinante risulta la modifica della Costituzione in vigore,- con i tempi occorrenti ai fini dell’individuazione delle risorse di cassa tali da compensare gli oneri legati alla progressiva costituzione della Città metropolitana. Si profilano, infine, dubbi sugli effettivi risparmi di scala conseguenti a tali processi di unificazione, essendo la struttura delle spese fortemente squilibrata sulla componente relativa agli oneri inderogabili. Le considerazioni finora svolte hanno focalizzato l’attenzione sugli effetti della progettata riforma, nella prospettiva della sua transitorietà, tenendo conto del disegno di legge in itinere di revisione della Costituzione. E’ evidente che laddove la predicata transitorietà dovesse dilatarsi eccessivamente o addirittura radicarsi in attesa di nuove iniziative si perpetuerebbe una situazione di confusione ordinamentale certamente produttiva di inefficienze. D’altro canto, resta motivo di perplessità anche il carattere progressivo di una riforma di così profonda incidenza sull’ordinamento della Repubblica. Tali argomentazioni rendono auspicabile ravvicinare la revisione costituzionale all’intervento normativo ordinario”.
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5 14 novembre 2013
“Gran Manze, progetto
contro il Molise” La Coldiretti ricorda che l'iniziativa contrasta con le linee programmatiche di Frattura
CAMPOBASSO. “Il progetto “Gran Manze”, proposto dalla Granarolo, contrasta con le linee programmatiche della Regione Molise, fissate in Consiglio Regionale dal Presidente Frattura, all’atto dell’insediamento del Governo Regionale del Molise.” E’ uno dei punti di forte criticità che i Dirigenti Provinciali e Regionali della Coldiretti Molise hanno evidenziato, durante l’incontro avuto con l’Assessore Regionale alle Politiche Agricole, Vittorino Facciolla. Le linee programmatiche impegnavano il Governo Regionale ad “Attenzione verso il territorio, inteso come risorsa irrinunciabile, valore di riferimento e potenziale fattore di sviluppo, che diventerà uno degli elementi chiave per la definizione delle diverse politiche settoriali.” Esse fissavano che “L’Agricoltura concorre direttamente alla filiera turismo-ambientecultura con la cura del territorio, con la caratterizzazione del paesaggio agrario in continuità con le aree naturali di particolare valenza naturalistica ed ambientale, integrandola con i prodotti di qualità da utilizzare come elementi di attrazione importanti per la nostra Regione.” I Consigli Provinciali di Campobasso ed Isernia, e regionale di Coldiretti, in seduta congiunta, hanno sottolineato che un insediamento, pseudo industriale, che prevede la costruzione ex-novo di un megaimpianto per 12.000 manze, che non implementa la gamma dei prodotti agroalimentari molisani, che crea grosse perplessità di sostenibilità territoriale, è incompatibile con uno sviluppo rurale ecosostenibile, e penalizzante per le imprese agricole esistenti, che hanno investito in produzioni per cui il territorio è vocato, come oliveti e vigneti. “Il progetto Gran Manze, – ha evidenziano Vittorio Sallustio, presidente di Coldiretti Molise – come abbiamo indicato già da giugno scorso, è funzionale solo ad incrementare la produttività delle mega-stalle del nord, penalizzando la filiera lattiero-casearia del Molise. Infatti, demandando al Molise l’onere della crescita delle vitelle, nei primi due anni di vita non produttivi ai fini della lattazione, le grandi stalle del nord, che hanno difficoltà ad accrescere i loro stabilimenti per limiti di sopportabilità dell’impatto sul territorio, libereranno immediatamente box in stalla, ed al posto delle vitelline, inviate in Molise, metteranno vacche già in lattazione, aumentando
immediatamente la propria produzione di latte, ed indirettamente di formaggi e latticini industriali, che faranno concorrenza, forti di grandi economie di scala, anche ai prodotti tradizionali del Molise.” “Ci sono poi, - dichiara Roberto Scano, direttore della Coldiretti Molise – tutte le gravi problematiche di impatto ambientale del mega-impianto, con la sottrazione al territorio ed alle aziende agricole esistenti di risorse non replicabili, come l’acqua e la sostenibilità dei nitrati. Vi è poi l’aumento vertiginoso dei rischi di infezioni, causato dall’arrivo di migliaia di vitelline, provenienti da diverse stalle e contesti produttivi, che aumenteranno in modo esponenziale il rischio contagio, per contrastare il quale, senza abbatterlo, occorrerà fare ricorso ad intensi trattamenti preventivi.” L’Assessore Facciolla ha fatto il punto sull’attività del suo assessorato, con particolare riferimento alla programmazione del nuovo Piano di Sviluppo Rurale. Ha poi preso atto delle posizioni della Coldiretti Molise, ed ha dichiarato che il suo assessorato, dopo aver valutato il progetto di massima “Gran Manze” in base alla documentazione fornita, ha registrato la possibilità di criticità per l’impatto socio-economico ed ambientale ed ha chiesto ulteriori specifiche per una opportuna valutazione più approfondita. I Consigli congiunti della Coldiretti Molise hanno espresso estremo sconcerto per l’operato della Regione che ancora non dà risposte concrete alle esigenze economiche delle imprese agricole, esponendole al fallimento per crisi di liquidità a fronte di attese di pagamenti da parte dell’Ente Regione, come nel caso degli indennizzi per i danni da siccità del 2007 o il pagamento del servizio reso per la spalatura neve o il pagamento dei risarcimenti per danni da cinghiali ed animali selvatici, ma è estremamente solerte nel trovare le risorse per coprire in bilancio i premi di reinserimento dei consiglieri non eletti lo scorso febbraio 2013. I dirigenti di Coldiretti Molise si sono uniti al minuto di raccoglimento, fatto osservare all’aula dall’ultimo Consiglio Regionale per le vittime della immane tragedia che ha colpito le Filippine, auspicando che la Regione Molise si ricordi anche delle migliaia di aziende agricole molisane vittime dei ritardi nei pagamenti della Regione.
E Ruta continua a difendere la Granarolo Dimenticando che gli affari andrebbero al Nord e al Molise solo liquami e letame CAMPOBASSO. E' stato il senatore Roberto Ruta a cercare, ancora una volta, di giustificare il progetto delle Gran Manze della Granarolo. Dimenticando, però, che il problema non sta nella contrarietà e/o nella tranquillità delle coscienze, ma nel far passare per contributo al rilancio dell'agroalimentare molisano, un accordo di filiera che interessa operatori emiliani che hanno una sola necessità: quella di liberare i loro terreni, esausti, di nitrati - e quindi di letame - per continuare ad allevare bovini per latte e carne. A loro carne e latte, a noi liquame e letame. Quale scelta politica strategica c'è dietro questa iniziativa? In quale programma regionale è stata inserita? O forse è in un altro programma regionale, scelta da altri politici, ai quali il senatore Roberto Ruta non è in grado di dire di no? Su questo si devono risposte! E' assolutamente inutile avventurarsi a parlare di antibiotici e di fieno, rimediando - tra l'altro - magre figure. Per sentito dire si sbaglia a parlare al bar, figuriamoci in politica. Dica a chi glie lo ha suggerito che è perfettamente inutile andare sul sito di Rancho Las Nieves. E' come dire all'acquaiolo se l'acqua è fresca. Vada, invece, a vedere i blog di Mallén e di Tauste. E, poi, perchè il senatore Ruta ci tiene davvero tanto all'insediamento invasivo e distruttivo della Granarolo? E' davvero convinto che coprendo di liquami e letame il Molise si possa guardare al futuro? E' questo il progetto del senatore Ruta per la crescita del Molise?
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Campobasso
14 novembre 2013
Le mozioni di sfiducia dei capigruppo Ambrosio, Colagiovanni e Pietrarca agli assessori Gesualdo e Cimino, al di là se siano o meno ricevibili, discutibili e votabili, sono una bomba ad orologeria.
L’urbanistica è materia che scotta, meglio delegarla alla Regione e ai commissari ad acta La maggioranza di Palazzo san Giorgio è letteralmente piegata su se stessa e non sa raddrizzare la schiena, altrimenti non avrebbe mai consentito che fosse convocato il consiglio comunale in prima seduta il 15 novembre e in seconda il 20, con all’ordine del giorno tre proposte di deliberazione di questo tenore e contenuto: Legge n. 215/2012. Pari opportunità tra uomini e donne: adeguamento dello Statuto comunale. Aggiunta all’art. 1 del comma XI: modifica art. 17 (Composizione della Giunta); Integrazione del regolamento interno del Consiglio comunale: avviso ai Consiglieri assenti in caso di prosecuzione della seduta consiliare non al giorno successivo ed introduzione della seconda chiamata; Pagamento indagine statistica. Riconoscimento debiti fuori bilancio. Di fatto ha lasciato in sonno tutta la materia urbanistica, che potrebbe scoppiarle tra le mai e la deflagrazione creare non poco imbarazzo al sindaco, alla giunta, alla maggioranza stessa a pochi mesi, tra l’altro, della campagna elettorale per il rinnovo della sindacatura. Le mozioni di sfiducia da parte di tre capigruppo (Ambrosio, Colagiovanni e Pietrarca) agli assessori Gesualdo e Cimino, al di là se siano o meno ricevibili, discutibili e votabili, sono una bomba ad orologeria innescata che tutti hanno interesse a non disinnescare, sperando di ricavarci qualcosa. Aver deciso di non affrontare i cambi di destinazione d’uso di molte aree urbane, né di prendere in esame la proposta di meglio utilizzare i vantaggi costruttivi del “Piano casa”, è un segno di debolezza della maggioranza. Sta a significare che il sindaco non riesce ad incidere in un senso e nell’altro, e gruppi la-
Da oltre un decennio lo sviluppo urbanistico, i cambi di destinazione d’uso e i volumi edilizi in deroga sono decisi dalla Regione Molise con la longa mano dei commissari ad acta sciati liberi di elaborare autonome strategie politiche e amministrative. Non c’è consigliere comunale a Campobasso che non dipenda politicamente da un consigliere regionale, non n’esegua gli ordini e non ne assecondi gli interessi. In sostanza sono dei portaborse mascherati, che non prendono soldi (ma chi lo saprà mai) bensì ordini. Tra cui quello di non mettere mano al “Piano casa” essendo argomento di uno dei pros-
simi consigli regionali per essere modificato e soprattutto prorogato. I consiglieri comunali pertanto se ne stiano buoni, a cuccia. A ben considerare le cose, è oltre un decennio che lo sviluppo urbanistico, i cambi di destinazione d’uso e i volumi edilizi in deroga sono decisi dalla Regione Molise con la longa mano dei commissari ad acta. Un sistema aberrante, che da un lato spoglia il consiglio comunale e i consiglieri della loro
Il centrodestra alla Provincia folgorato sulla via di Ruta In Consiglio provinciale larga parte della maggioranza vota secondo le indicazioni del senatore CAMPOBASSO. A sorpresa il centrodestra alla Provincia di Campobasso ha bocciato la mozione presentata dal consigliere Michele Durante sul progetto Gran Manze. E' stato, per caso, folgorato sulla via di Ruta? Hanno votato a favore solo in 5 (Durante, Cefaratti, Di Labbio, Crema e Perrella). Astenuto Di Chiro e 12 voti contrari, l'intero centrodestra con Rosario De Matteis e Salvatore Colagiovanni in testa. Non erano presenti in aula Manocchio e Aufiero. “In consiglio provinciale dimostrerò che il progetto Gran
Da De Matteis a Colagiovanni tutti a favore delle Gran Manze in Basso Molise
Manze è dannoso per i cittadini” questo dichiarava Michele Durante, consigliere provinciale di Costruire Democrazia, e contemporaneamente presentò anche una mozione contro il progetto, solo che alla conta, nella seduta di ieri del consiglio provinciale, la stessa è stata
bocciata. L'interrogativo che si pone: la maggioranza di centrodestra si è allineata alla bontà del progetto delle Gran Manze su ispirazione del senatore Roberto Ruta sponsor dell'operazione oppure è convinta che riempire di letame il Basso Molise sia la speranza per il futuro?
massima prerogativa (programmare e gestire lo sviluppo del territori), dall’altro consente ad una singola entità (il commissario ad acta), di assumere poteri straordinari, ancorché incontrastabili, che nella totalità dei casi (basta esaminare una ad una le concessioni a costruire dell’ultimo decennio) si risolvono a solo vantaggio del privato. Crediamo che la cessione della gestione del territorio comunale alla Regione e ai commissari ad acta, sia anche una sorta di vigliaccheria amministrativa da parte dei consiglieri comunali ché ritengono la materia urbanistica e le questioni edilizie faccende poco pulite, da cui è meglio tenersi lontani. Che siano altri a correre rischi. Ma così facendo vengono meno al loro dirittodovere di amministrare, di scegliere, di decidere per poi essere giudicati dall’elettorato. E così facendo danno via libera ad altri soggetti di amministrare, di scegliere, di decidere sapendo costoro di non essere giudicati. Il rimedio quindi è peggiore del male. Al quale pare voglia opporsi l’assessore Gesualdo che le sue responsabilità vuole invece assumersele dinanzi al consiglio comunale (obbligando i consiglieri ad esprimersi) e all’opinione pubblica. Ma da questa sua determinazione finora gli sono venuti una mozione di sfiducia e un cumulo di sospetti. Aspettiamo dunque di nuovo i commissari ad acta e il permanere dei consiglieri comunali al guinzaglio dei rispettivi referenti regionali. E, naturalmente, una città sempre più depressa, ma funzionale agli speculatori politici, economici, finanziari e commerciali che la infestano. Dardo
Vede coinvolti i comuni di Bojano, San Polomatese, Campochiaro, Guardiaregia ,Vinchiaturo e Sepino.
Nasce “L’Asse Matesino” BOJANO. L’Asse Matesino , raggruppamento di comuni, sarà interessato a sviluppare, in sinergia, con a capo un comune “ Capofila “, il tratto Matesino de “ LA VIA FRANCIGENA NEL SUD “. Il giorno 15 novembre prossimo alle ore 17,00 vi sarà l’incontro tra le amministrazioni per programmare le azioni da assumere e la scelta del comune capofila che ,dovrà mettere a disposizione la logistica operativa . Il coordinatore dell’associazione “ Le vie Francigene nel Sud” nonché dei Borghi d’Eccellenza, Maurizio Varriano, che fortemente ha voluto, in sinergia con le amministrazioni coinvolte che già hanno aderito alla rete delle vie Francigene nel Sud, l’accellerazione del progetto onde permettere la messa in sicurezza del tracciato, anche in virtù della programmata camminata del mese di aprile, che vedrà coinvolti i CAI Molise,Campania e Puglia con un numero di circa 1000 partecipanti che percorreranno il tratto Bojano-Benevento con punto di prima accoglienza ad Altilia di Sepino per poi fermarsi alla sosta intermedia di San Marco dei Cavoti,ha invitato ed avuto conferma della presenza, il camminatore simbolo della via Francigena, Michele Del Giudice, che ha percorso ultimamente il tratto San Michele – Gerusalemme e per tale impresa gli è stato consegnato, in segno di gratitudine, il Bordone di Pace in quel di Rivisondoli.
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Campobasso
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Tetti e spazi pubblici per produrre energia dai pannelli fotovoltaici.
A Campobasso neanche i progetti a costo zero decollano Era stato detto che nel giro di un anno, alcune aree urbane avrebbero cambiato aspetto. Soprattutto il loro assetto urbano e, quindi, il contesto che attualmente compongono. Interessate a questo cambiamento sarebbero state le aree urbane relative al parcheggio di Viale Manzoni, al terminal delle autocorriere e al centro fieristico di Selvapiana. Osservate dall’alto, avrebbero mutato i caratteri della copertura. Stessa sorte era stata prevista per la scuola di Via Fortunato al Cep, per la Petrone di Via Alfieri, per il municipio di Piazza Vittorio Emanuele, per la Francesco d’Ovidio di Piazza della Repubblica, per la Montini di Via Scarano, per la palestra comunale di Via Sturzo e per il bocciodromo di Via Insorti d’Ungheria. Le aree urbane e gli stabili sono stati oggetto di un bando di gara europeo (offerta economicamente vantaggiosa) che l’amministrazione ha formulato appositamente per l’installazione di impianti fotovoltaici. Al momento dell’annuncio era sembrata una scelta sensata, mirata al
contenimento del costo dell’energia elettrica. Puntare all’incremento della produzione fotovoltaica in un comune con le finanze ridotte al lumicino, era certamente una scelta oculata ed opportuna. Infatti, c’è la necessità impellente di affrancare il bilancio comunale dai costi relativi alla fornitura di energia elettrica alle scuole, alle palestre, al Palazzo di Città e, di converso, di produrre un surplus da immettere eventualmente sul libero mercato in ossequio alla corrente di pensiero che sostiene lo sviluppo delle fonti energetiche alternative. Valutazioni e scelte che avrebbero superato anche l’ostacolo culturale di chi ritiene che i pannelli fotovoltaici hanno un impatto estetico e, quindi, andrebbero calibrati salvaguardando la struttura architettonica dei palazzi monumentali (il Municipio, ad esempio) e le aree urbane di pregio (come possono essere considerate quella corrispondente al parcheggio di Viale Manzoni nel cuore del quartiere Vazzieri, oppure il Terminal e il centro fieristico di Selvapiana). Se,
Palazzo Magno, i dipendenti incontrano i parlamentari I dipendenti della Provincia hanno incontrato, nella sala consiliare di Palazzo Magno, parlamentari molisani per discutere dei problemi legati allo smantellamento delle Province. Nonostante le maestranze si fossero riunite in un attivo ed intraprendente comitato spontaneo, solo il senatore Roberto Ruta ha inteso prendervi parte. “E’ stata una riunione sollecitata per ovvie preoccupazioni e tensioni che i dipendenti avvertono dopo le note manovre del governo Monti e del ministro Delrio. A tal riguardo da più parti si è chiesto l’interessamento del parlamentare Ruta e dei colleghi eletti e nominati n Parlamento come al Governo, al fine di attuare ogni iniziativa utile a scongiurare la chiusura delle Province e le gravi conseguenze che ne deriverebbero per servizi e dipendenti. Nell’ascoltare il sen. Ruta – ha dichiarato De Matteis – ho apprezzato l’idea e le intenzioni di voler attuare un percorso di riforma globale senza violare la costituzione e senza pregiudicare l’assetto delle istituzioni. Ora siamo in attesa di leggere concretamente le dichiarazioni nel corso delle audizioni e di verificare le modalità di intervento e di voto in aula da parte dei nostri rappresentanti, con la speranza di non essere smentiti dai fatti”.
L’obiettivo era: affrancare il bilancio comunale dai costi relativi alla fornitura di energia elettrica alle scuole, alla palestra Sturzo e al Palazzo di Città come detto, il bando avesse sortito effetti, sarebbe accaduto che gli stabili e le aree sopramenzionate sarebbero state oggetto di coperture fotovoltaiche e avremmo dovuto abituare l’occhio a qualcosa di diverso da ciò che oggi vediamo. In fondo questo cambiamento di prospettiva è già accaduto e continuerà ad accadere con la proliferazione delle pale eoliche e con la loro incidenza sullo sky-line
molisano. Nella relazione tecnica illustrativa redatta dall’ingegnere Rodolfo Cocozza era detto che il bando di gara si prefissava l’obiettivo di individuare un contraente in grado di realizzare gli interventi “chiavi in mano”, permettendo di generare energia elettrica in modo massimale. Le superfici pannellabili sarebbero state di 5935 metri quadrati e avrebbero sviluppato una potenza
di 740 Kwh e una produzione annua di energia pari a 948972 Kwh. Numeri che avrebbero garantito un corrispettivo di 1.601.865,58 euro all’affidatario. Decisamente un affare. Ma lo stato catatonico in cui è caduto l’intero sistema amministrativo e produttivo ha vanificato anche questa operazione a costo zero, di notevole guadagno. Dardo
Quando l’architettura è gioia: a Campobasso omaggio ad Alessandro Anselmi Un incontro per ripercorrere le tappe più importanti dell’opera dell’artista Le sue opere hanno ispirato intere generazioni di architetti e l’originalità con cui ha interpretato le forme architettoniche lo ha consacrato alla fama internazionale. Alessandro Anselmi, recentemente scomparso, è di fatto un maestro carismatico dell’architettura italiana, oltre che appassionato docente che è stato capace di lasciare un segno profondo nelle giovani generazioni di professionisti che si ispirano alla sua opera. Anselmi è tra i fondatori del GRAU (gruppo romano architetti urbanisti) che, in polemica con il conformismo accademico, ricerca nella storia e nel dialogo serrato con le arti visive e con il cinema la linfa rigeneratrice del progetto architettonico. Dagli anni Settanta in poi, nei più di quarant'anni di carriera Anselmi, mentre percorre una brillante carriera universitaria a Roma, a Reggio Calabria e ancora a Roma, costruisce municipi, chiese, piazze, residenze. Opere diverse, accomunate dalla sensibilità al luogo, dall'uso sapiente e spesso insolito dei materiali, dai contrasti cromatici e volumetrici. Le sue architetture, sempre diverse, sono il risultato di una ricerca plastica, di inaspettate combinazioni di elementi piani e sinuose superfici curvilinee: edifici scultorei che mostrano poliedrici e multiformi prospetti urbani. Sua la firma di tanti progetti in Italia ed all’estero tra cui il nuovo palazzo dello sport di Firenze (1964), del cimitero di Parabita (1967), dell’Hotel de la Ville a Rezè-les-Nantes in Francia (1986), del Municipio di Fiumicino (1997) e del più recente complesso parrocchiale della chiesa San Pio da Pietrelcina a Roma, la cui
originalità formale e strutturale e la particolare interpretazione dello spazio sacro hanno consacrato il successo internazionale dell’opera, quasi una sorta di testamento architettonico, di vero e proprio lascito culturale che Anselmi ha donato alla cultura di tutto il mondo. Ecco perché la Fondazione degli architetti della provincia di Campobasso ha voluto rendere omaggio ad un grande esponente dell’architettura italiana con un incontro dedicato alla sua opera, che anticipa di alcuni mesi la grande retrospettiva che il Maxxi di Roma sta organizzando in suo onore, proprio per la importante eredità lasciata nella cultura architettonica internazionale. I riflettori saranno puntati proprio sul progetto della chiesa di San Pio, che nel 2005 ha vinto una competizione nazionale. Anche questa iniziativa rientra nel ciclo di appuntamenti Incontri di Architettura promossi dalla Fondazione e finalizzati a condividere l’architettura non solo con chi la realizza ma anche e soprattutto con chi la vive. Ospiti dell’appuntamento Marzia Marandola, docente e storica dell'architettura dell’Università di Tor Vergata e Valentino Anselmi, dello Studio AA&A figlio di Alessandro che ha condiviso con il padre gli ultimi anni della carriera professionale: un’occasione importante di conoscenza diretta dello spirito creativo e professionale del maestro. Al termine dell’incontro è previsto un dibattito con il pubblico in sala. L’appuntamento è in programma oggi dalle ore 17 alle 20 nell’auditorium dell’edificio ex-GIL a Campobasso.
ANNO IX - N° 132 - GIOVEDÌ 14 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
ISERNIA
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Isernia
14 novembre 2013
Piano di pulizia delle strade L'amministrazione comunale sta procedendo con i servizi ISERNIA. Strade chiuse e circolazione a singhiozzo (ma evitando al minimo i disagi alla cittadinanza) per il piano di pulizia delle strade e dei cassonetti decisi dall'amministrazione comunale di Isernia. Partiranno oggi gli interventi per il lavaggio di strade, piazze, marciapiedi e cassonetti dell’immondizia. Lo ha an¬nunciato l’assessore all’ambiente e alla mobilità Marco Amendola. "L’amministrazione comunale ha programmato la pulizia delle arterie viarie e dei contenitori per
la raccolta dei rifiuti – ha detto Amendola –. La città è stata suddivisa in nove zone che saranno deterse per ragioni igieniche, di decoro e di sicurezza. Il lavaggio – ha aggiunto l’assessore – integra il normale servizio di nettezza urbana ed è finalizzato soprattutto all’eliminazione di oli e grassi inquinanti, prodotti in particolare dal traf¬fico automobilistico e che si depositano sulle carreggiate". Si inizia oggi, quando ver¬ranno sottoposte a pulizia via Orientale, via d’Apollonio, via Maz¬zini, rampa Santa Maria e
piazza Santa Maria Assunta. Si prose¬guirà venerdì 15 novembre, con piazza Andrea d’Isernia, piazza X Settembre e piazza Celestino V. Le azioni di pulizia continueranno, nelle diverse zone, per circa due mesi. Gli interventi saranno effettuati dalle ore 9 alle ore 13, allo scopo di limitare al massimo i disagi per i cittadini. Il com¬petente settore comunale ne darà preavviso e, di volta in volta, in¬stallerà la necessaria segnaletica lungo le strade interessate.
Regione Molise, anomalie Emergency verso i 20 anni di attività Le manifestazioni dell'associazione a Isernia e Venafro nelle commissioni d’invalidità civile Da 13 mesi l'organismo è scaduto e i componenti sono stati solo prorogati ISERNIA. In redazione ci giunge una lettera su quanto accade nella Commissione d'Invalidità civile. Sorge un dubbio sulla commissione d’invalidità civile della provincia di Isernia, su un possibile ricorso da parte dei cittadini che si sono visti respingere la domanda di invalidità. "Si apprende che la validità della commissione è scaduta da ben 13 mesi, esattamente da ottobre 2012, gli organi componenti non sono stati rinnovati ma bensì solo prorogati. L’assurdo riguarda i segretari amministrativi in quanto sono ex dipendenti ASReM andati in pensione a gennaio 2013 quindi non avrebbero nessun diritto a partecipare a tale commissione ma soprattutto ad avere accesso ad atti strettamenti riservati e delicati quali i certificati medici dei singoli cittadini. La norma prevede che la funzione di segretario della commissione spetti a dipendenti “in servizio” presso l’ASReM e non ad ex dipendenti. La direzione ASReM ha già comunicato da ben 10 mesi i nominativi dei segretari, ma la Regione Molise non ha adempiuto alla surroga, facendo finta di niente. Siamo sicuri che un eventuale ricorso di cittadini “delusi” non abbia qualche risvolto amministrativo nella validità del verbale finale della commissione? Sicuramente qualche bravo avvocato amministrativista ci potrà dare un risposta".
ISERNIA. 1994, Milano: il 15 maggio nasce Emergency. Il primo intervento è in Ruanda, poi vengono l'Iraq, la Cambogia, l'Afghanistan e tanti altri Paesi persino l'Italia, per curare le vittime della guerra e della povertà. Qual è il filo rosso di questo viaggio lungo vent'anni? L'impegno di migliaia di persone a praticare i diritti umani, per tutti. Sottoscrivendo la tessera di Emergency 2014, ognuno può unirsi a questo viaggio. Il 16 e 17 novembre parte il tesseramento 2014, un anno speciale. I volontari di Emergency saranno presenti in piazza in tutta Italia a disposizione di chi vuol diventare - amico di Emergency- o rinnovare l'amicizia rinnovando la tessera. In occasione di questa giornate nazionali sarà pro-
Al Neuromed l’ambulatorio di oncologia La struttura sanitaria migliora e qualifica l'offerta L’IRCCS Neuromed di Pozzilli amplia la sua offerta sanitaria con l’attivazione di un ambulatorio specialistico di oncologia. L’ambulatorio, già attivo da anni e riservato ai pazienti ricoverati presso l’Istituto Neurologico, apre ora le sue porte anche ai pazienti esterni, anche in risposta ai dati che rilevano un’incidenza dei tumori in costante aumento un po’ in tutte le Regioni dello stivale. L’ambulatorio sarà dunque fruibile al pubblico e si occuperà di tutti i tumori solidi, come – tanto per citare i più frequenti - quelli del polmone, del colonretto e della prostata.
iettato il film documentario. "Open Heart" nominato agli Academy Awards 2013,Il film narra la storia di di otto bambini ruandesi che lasciano le loro famiglie per andare in Sudan e sottoporsi a un delicato intervento al cuore al Centro Salam di cardiochirurgia di Emergency a Khartoum. Le loro valvole cardiache sono state seriamente compromesse dalla malattia reumatica ed essere operati è la loro unica possibilità di salvezza. Ci sono circa 18 milioni di persone affette da questa malattia in Africa che hanno bisogno di essere operate. Il Centro Salam, aperto da Emergency nel 2007, è l'unica struttura che offre cure cardiochirurgiche di elevata qualità e gratuite in tutto il con-
tinente. Questi i nostri appuntamenti in occasione del tesseramento: Venerdi 15 novembre, ore 17.30 proiezione Open heart presso sala consiliare comune di Isernia (ingresso gratuito). Si può diventare amico di Emergency o rinnovare l'amicizia; Sabato 16 novembre - dalle 9.00 alle 13.00 - banchetto piazza Celestino V-Isernia Domenica 17 novembre ore 17.30 Dimora del Prete a Venafro, con Concerto di musica barocca dell 'Ensemble - Cappella musicale Enrico Stuart duca di York. Per il concerto,essendo limitata la capienza della sala a 60 posti, è gradito un cenno di adesione al n° 3280270064
L’ambulatorio si avvale di un Reparto di Medicina Nucleare all’avanguardia, che dispone di due avanzate PET/TC e di una Gamma camera per le scintigrafie nonché di radio farmaci di nuova concezione utilizzati solo da pochi Istituti in tutta Italia ed atti ad indagare la maggior parte delle più diffuse neoplasie. Per quanto riguarda poi i tumori cerebrali, l’IRCCS Neuromed è un punto di riferimento nazionale con una casistica chirurgica che conta oltre 1600 interventi neurochirurgici l’anno di cui circa 300 solo per patologie oncologiche. Con l’attivazione dell’ambulatorio di oncologia, Neuromed fornisce un ulteriore servizio sanitario particolarmente utile: è stato da poco pubblicato sulla rivista Tumori, infatti, uno studio condotto dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Mi-
lano, l'Istituto Superiore di Sanità e l’Associazione Italiana dei Registri Tumori (Airtum), riferito al periodo tra il 1970 e il 2015 che dimostra come sia aumentata la prevalenza della maggior parte dei tumori. Nel 2012, secondo l'indagine, il tumore più diagnosticato in entrambi i sessi è stato il cancro al colon retto, con 54 mila nuovi casi, seguito dal cancro alla mammella (con oltre 50mila casi), alla prostata e ai polmoni (rispettivamente con oltre 42 mila e 36 mila casi). Il rapporto però contiene anche una buona notizia, ossia la diminuzione della mortalità per tutti i tipi di cancro a riprova che prevenzione, diagnosi precoce e adeguati trattamenti clinici riescono sempre più a combattere ed arginare quella che sembra una patologia ormai “dilagante”.
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Termoli
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Guardia di Finanza scopre impresa “evasore totale” per circa un milione di euro TERMOLI - La locale Compagnia Guardia di Finanza ha appena concluso un’articolata attività di verifica nei confronti di una ditta individuale del Basso Molise, fornitrice di accessori per l’edilizia, risultata “evasore totale” per ben tre annualità. Il servizio, che ha consentito di focalizzare ricavi sottratti all’imposizione per circa un milione di euro, è stato supportato da accertamenti di carattere finanziario, grazie ai quali gli uomini delle Fiamme Gialle hanno ricostruito i reali volumi d’affari della ditta sottoposta a controllo. Tra le violazioni riscontrate, non mancano quelle connesse ad illeciti di natura penale-tributaria (dichiarazione infedele ed omessa). All’esito dei controlli complessivamente eseguiti, i militari hanno anche inoltrato alla competente Autorità Giudiziaria la proposta finalizzata all’applica-
zione del sequestro preventivo per equivalente, al fine di tutelare il credito erariale. Tra i beni oggetto della proposta, ora al va-
glio del Magistrato,un automezzo di lusso e di grossa cilindrata (Porsche Suv) e un natante da diporto.
Revoca convocazione consiglio comunale del 15 novembre TERMOLI – Il presidente del Consiglio comunale Alberto Montano prendendo atto che, per motivi organizzativi, la Conferenza dei Capigruppo riunitasi il 12 novembre ha proposto all’unanimità di rinviare a tempi brevi la convocazione del Consiglio comunale del 15 novembre, acquisita la disponibilità da parte dei firmatari della richiesta di convocazione del Consiglio comunale al rinvio della seduta e visto l’art. 64 del vigente Regolamento del Consiglio comunale, in particolare l’ultimo capoverso, comunica la revoca della convocazione del Consiglio comunale previsto per venerdì 15 novembre alle ore 18,30 in prima convocazione e per il sabato 16 novembre 2013 alle ore 19,30 in seconda convocazione, in seduta straordinaria con adunanza aperta, informando che l’assise civica verrà riconvocata in tempi brevi.
Deiezioni canine: comminate sanzioni Inaugurazione scuola dell’infanzia di via Volturno ai trasgressori per la mancata rimozione TERMOLI – Il sindaco Basso Antonio Di Brino e l’assessore ai Lavori Pubblici Vincenzo Sabella invitano i giornalisti alla conferenza stampa che si terrà oggi, giovedì 14 novembre alle ore 11 presso la Scuola dell’Infanzia di Via Volturno, in occasione della cerimonia di inaugurazione che segue ai lavori di riqualificazione della struttura.
Al via i lavori al porto TERMOLI - L’impresa “Gestione Industrie Venditti” eseguirà, nell’ambito del porto e precisamente sulla banchina di riva e sul molo Nord, i lavori di ammodernamento per il settore della pesca. Per questo motivo la Capitaneria di Porto ha emesso una ordinanza che fino al 19 aprile del prossimo anno con la quale i tratti di banchina interessati dalle attività cantieristiche, adeguatamente segnalati dalla ditta esecutrice, sono interdetti all’accesso, al transito ed alla sosta di persone e cose. Sono esclusi dai divieti il personale della ditta esecutrice dei lavori e tutto il personale che per compiti di istituto abbia interesse ad accedere.
TERMOLI – L’Amministrazione comunale informa che la Polizia Municipale ha comminato sanzioni, nell’ultimo mese, nei confronti dei proprietari di cani che non hanno rimosso le deiezioni lasciate sulle strade cittadine dai propri amici a quattro zampe. “L’iniziativa di perseguire chi non rispetta l’Ordinanza ha commentato l’assessore all’Ambiente Augusta Di Giorgi - era stata ampiamente annunciata e il tentativo dei proprietari dei cani di sfuggire alla sanzione adducendo scuse banali, seppur colti in flagranza, lascia sconcertati. La raccolta e lo smaltimento delle
deiezioni canine costituiscono una questione di civiltà, oltre che di amore nei confronti della propria città. L’obbligo di mantenere la pulizia e il decoro nelle varie zone di Termoli, che è città a vocazione turistica, non è solo del Comune o della ditta che provvede alle pulizie, ma è anche e prima di tutto dei cittadini, i quali camminano per la le strade e le vivono quotidianamente. Spesso si dibatte su temi che mettono a confronto le città del nord Italia con la nostra; la cosa che però non viene detta, è che probabilmente in quelle città non esistono servizi più efficienti, ma solo cittadini più re-
Elezioni Associazione Nazionale Bieticoltori BOLOGNA - Il 14 novembre, dalle 10 alle ore 18 si svolgeranno le votazioni per il rinnovo delle cariche sociali dell’Associazione Nazionale Bieticoltori (ANB). I soci, in possesso dei requisiti previsti dallo Statuto dell'ANB e dal Regolamento Elettorale, ricevereanno un'apposita cartolina-invito che, unitamente ad un valido documento di riconoscimento, darà diritto ad esercitare il voto nel Seg-
gio indicato. Il Socio elettore può prendere parte alla votazione anche tramite delega, da rialsciare ad altro Socio-elettore dello stesso Seggio, delega che si trova allegata alla cartolina-invito. Nessun socio elettore può rappresentare per delega più di tre aventi titolo ad esercitare il voto. Nel caso di società il voto può essere espresso da terzi, purchè muniti di Procura rilasciata dal Le-
gale Rappresentante della Società. Presso la sede di Bologna - via Edoardo Collamarini, 14 - sono a disposizione degli interessati, per eventuale consultazione, gli elenchi nominativi degli elettori. Ai sensi dell’articolo n. 1 del regolamento elettorale dell’Associazione Nazionale Bieticoltori approvato dall’Assemblea del 20 maggio 2013, sul sito ww.anb.it sono stati pubblicati gli avvisi elettorali per ogni bacino.
sponsabili e coscienti di dover preservare il posto in cui vivono. Alla sensibilità ed empatia dell’Amministrazione comunale, infatti, mostrata nei riguardi dei nostri amici a quattro zampe (Dog Park), si è purtroppo opposto uno scarso senso di civiltà di alcuni cittadini proprietari; noi restiamo però ottimisti, confidando nella volontà di tutti di poter recuperare ampiamente questo gap di attaccamento a Termoli. Spero quindi che i cittadini siano sempre più attenti alla pulizia e al decoro di questa città, aiutando chi l’amministra a ridurre le spese di pulizia straordinaria e a presentarla ai turisti nella maniera più consona”. I controlli sulle deiezioni canine, partiti da diverso tempo ed intensificati nell’ultimo mese, sono estesi su tutto il territorio comunale, nell’arco delle 24 ore. Si sollecitano, pertanto, ancora una volta i possessori di cani che non lo hanno ancora fatto, a munirsi degli appositi sacchetti per rimuovere le deiezioni dei propri amici a quattro zampe.
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Termoli
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Respinta mozione su applicazione Tarsu SAN FELICE DEL MOLISE – Brutte notizie per i residenti del centro bassomolisano. Non è infatti passata la mozione presentata dai Consiglieri comunali di minoranzacon affinché la giunta non applicasse la Tassa Tarsu e lasciasse invariata per l’anno in corso la Tarsu. “Un provvedimento necessario – ha sottolineato il consigliere Nicoletta Radatta - vista la difficile situazione economica generale, che il Sindaco ha ritenuto conveniente non adottare, dimostrando di non essere attento a cogliere anche le più piccole opportunità a vantaggio dei cittadini. La mozione, discussa durante il Consiglio comunale, chiedeva al Sindaco di avvalersi della deroga concessa dal Governo centrale in modo da
In affito terreni agricoli di proprietà del Comune
evitare le pesanti ripercussioni che la Tares avrebbe comportato per i già striminziti bilanci familiari, ma evidentemente la situazione socio-economica delle famiglie non rappresenta una fonte
di preoccupazione per il Sindaco e la sua maggioranza. Loro – conclude Radatta - pensano alle grandi opere, quando invece la comunità ha bisogno di interventi piccoli, ma utili.
Cento Stalle. Ancora meglio se il doppio o il triplo, che il Molise può ospitare LARINO - Quelli che hanno detto subito “No alla stalla di 12.000 manze” nel Molise, hanno detto anche, e subito, “Si a 100 stalle” sparse sul territorio molisano per non far dire ai fans, che si sono poi mostrati veri e propri ultras dell’operazione Ruta-Granarolo, “ecco sanno dire sempre e solo no” o “ecco quelli che negano al Molise di salire sull’unico treno che passa” o, anche, “ecco i soliti che non capiscono che il Molise può, con la Granarolo, diventare una grande fattoria”. Dire “Si” a 100 stalle voleva dimostrare anche che, i veri talebani, per la verità, sono loro quelli che dicono sempre e solo Sì, non avendo alcun’altra alternativa. Quelli deI “No a una stalla di 12.000 manze” e “Si a 100 stalle per 120 manze in media” volevano, così - visto che comunque 120 capi per ogni stalla non è poca cosa – lanciare un messaggio che aveva il chiaro significato di non voler negare al Molise una sua vocazione da sempre, quella zootecnica, essenziale per il 54% e più di territorio montano. Una vocazione sì negata, nel momento in cui si è voluta far passare per modernità la separazione di quest’attività produttiva dall’altra principale che è l’agricoltura, entrambe sacrificate alla specializzazione o intensificazione delle produzioni. Un processo che, a lungo andare, ha mostrato di essere utile solo alle multinazionali delle macchine e delle attrezzature, delle sementi, dei fertilizzanti e degli antiparassitari e, anche, di quanti hanno appoggiato questa politica che la crisi, a partire dall’inizio di questo nuovo secolo, sta scaricando tutto sui protagonisti veri dell’agricoltura, i produttori. Un processo che, anche sotto la spinta di altri fattori, tra i quali il furto del territorio per altri fini, ha
portato e sta portando allo spopolamento delle campagne. Certo 200, 300 stalle di 30/50 capi, si adattano meglio al Molise e servono per affermare subito, e senza riserve, l’unico sviluppo possibile qual è quello dell’agroalimentare e del turismo ad esso legato. Uno sviluppo possibile, utile per i giovani che hanno bisogno di occupazione e di speranze per costruire bene il proprio futuro. Centinaia di stalle che possono dare, nell’arco breve di tempo, mille posti di lavoro con l’indotto, e non miseri trenta possibili con la grande stalla della Granarolo; immagine al Molise con le sue produzioni tipiche e a denominazione geografica (latticini e formaggi; salumi e insaccati; specialità gastronomiche, prima fra tutte la mitica “Pampanella”; prodotti da forno con i grani selezionati seminati sulle colline ventilate del Molise e le sue minute pianure, il territorio più vocato alla vitivinicoltura con i suoi già grandi vini e all’olivicoltura, con i suoi strepitosi oli e, anche, alla frutticoltura che attinge a una ricca biodiversità presente da millenni grazie ai minuti orti familiari). Stalle che possono dare latte di qualità anche per la Granarolo, che ne ha estremo bisogno per vincere su un mercato che si sa, nell’arco di qualche anno, sarà fortemente segnato da agguerrite concorrenze. E, soprattutto, stalle che impostate per una produzione biologica sono in grado di trasformare, del resto come un tempo, la merda in letame utile a rendere, volendo, l’intero territorio molisano fonte di prodotti biologici. Prodotti che, come si sa, stanno conquistando la fiducia del consumatore del mondo e che, a nostro parere, saranno sempre più vincenti a tavola. C’è di più, possono diventare
anche una grande occasione di richiamo turistico per vivere un Molise che offre tutto quello che il mondo sta perdendo: aria sana, acqua potabile, paesaggi meravigliosi, ottima cucina e un’ospitalità speciale se riusciamo a conservarla naturale così come ce l’hanno trasmessa i nostri padri e le nostre madri. Intorno a questo sviluppo è necessario coinvolgere e rendere protagonisti le aziende agricole e zootecniche, gli artigiani della trasformazione, i giovani diplomati del nostro istituto agrario e degli istituti professionali a indirizzo agronomico e alberghiero, l’Università del Molise e le Università che stanno nascendo nel campo dell’alimentazione o possono nascere nel campo dell’olivicoltura se si riprende quello studio di fattibilità che la Regione Molise aveva fatto realizzare una decina di anni fa. Ma non sono le idee progettuali che mancano. No, di queste idee ce ne sono e, molte, da tempo. Manca un programma di sviluppo che solo un governo capace e lungimirante può darsi, se si avvale di consigli disinteressati
LARINO – L’amministrazione comunale intende concedere in affitto i propri terreni destinati ad uso agricolo e pertanto chiunque interessato potrà presentare offerta entro il termine ultimo delle ore 12 del prossimo 18 novembre. La seduta pubblica dinanzi alla commissione appositamente nominata per l'apertura delle offerte pervenute, si terrà il 18 novembre alle ore 16 presso l’Ufficio ragioneria del Municipio. I terreni agricoli verranno aggiudicati con il metodo delle offerte segrete da confrontarsi con il prezzo a base di gara. L'affittuario dovrà condurre i terreni, a propria cura e spese, in modo corretto, secondo quando necessario, applicando le migliori tecniche e trattamenti necessari, al fine di garantire la migliore produttività, senza arrecare danni agli stessi. A tal fine non sarà riconosciuto all'affittuario nessun rimborso spese a qualunque titolo richiesto. I terreni concessi in locazione non potranno essere concessi in sub affitto e/o subire trasformazione di utilizzo agrario o essere utilizzati per altri fini. Possono partecipare all’asta i soli iscritti alle categorie dei coltivatori diretti o imprenditori agricoli a titolo principale, Cooperative agricole o Aziende Agricole. L'aggiudicatario dovrà stipulare un apposito contratto alla presenza delle associazioni che svolgono funzioni di assistenza. I soggetti che intendono partecipare all'asta devono inoltre essere in possesso dei requisiti di ordine "generale" che attengono all'idoneità morale. I concorrenti dovranno far pervenire la relativa offerta a mano o a mezzo raccomandata servizio postale (pubblico o privato) all'Ufficio Protocollo del Comune di Larino in Piazza Duomo n. 44, corredata di tutta la documentazione prescritta dal bando, entro le ore 12 del giorno 18 novembre in un plico chiuso, sigillato e controfirmato sui lembi di chiusura. che stanno venendo fuori dalla discussione, e non di parte, se pensa al Molise per com’è e non quello che non è. Piccolo, ricco ancora di ruralità e di agricoltura che, diversamente da realtà, soprattutto del centro e del nord, oggi costrette a disfarsi delle macerie di uno sviluppo che, con la pesante crisi, ha dichiarato il suo fallimento, ha solo bisogno di continuità e di un’accelerazione dei processi per cogliere prima gli obiettivi. Piccolo, ma anche grande, nel momento in cui questo suo sviluppo può diventare il ponte naturale con le centinaia di migliaia di molisani sparsi in Italia e nel mondo, suoi naturali promotori e fruitori dei risultati di una corretta programmazione, che introduce sul territorio le sue necessità e non cattedrali nel deserto che ne servono solo a decretarne la fine. Una classe politica e dirigente capace di fare questo riceverebbe, insieme al nostro applauso, anche tutto il contributo che è nelle nostre modeste possibilità. . Comitato “No Stalla, Sì Molise Bene Comune”
Centrosinistra chiede riduzione indennità amministratori GUGLIONESI – Le famiglie protestano per il caro tariffe e trovano il pieno sistegno dei consiglieri comunali di opposizione. “Abbiamo i numeri che ci ha fornito l’ufficio spiega Cloridano Bellocchio di Unità Democratica - e basterebbe una riduzione del 50 per cento dei contributi e dell’indennità degli amministratori per recuperare 100mila euro. Quindi dare respiro alle famiglie bloccando il previsto aumento con una moratoria di due anni. Il tempo per pensare a nuove modalità di gestione dei servizi per ottenere risparmi ed ottimizzazione nell’uso delle risorse. Su questo chiederemo la convocazione di un consiglio comunale tematico. Adesso occorre il sostegno della opinione pubblica. Occorre raccogliere le firme”.
Presepe vivente, Cristiano Di Pietro: “assicuro interessamento della regione” MONTENERO DI BISACCIA - In merito all’ormai prossima trentesima edizione del Presepe Vivente di Montenero di Bisaccia e in merito all’auspicio espresso da Nicola Travaglini perché questa importante manifestazione abbia la giusta visibilità, vorrei tranquillizzare il sindaco assicurandogli che sono già stato interessato dalla Proloco, nella persona del presidente Manes, affinché la Regione Molise dia a questa tradizione il riconoscimento che merita. A tal proposito ho già avuto modo di parlare con il presidente della Giunta Paolo Di Laura Frattura e il presidente del Consiglio Vincenzo Niro per
poter inserire il Presepe vivente di Montenero nell’ambito delle manifestazioni del 50esimo anniversario della Regione Molise. Detto questo, mi auguro che la collaborazione istituzionale tra il sottoscritto Cristiano Di Pietro e Nicola Travaglini, non si limiti soltanto al Presepe vivente, ma vada a toccare, in futuro, uno spettro più ampio di argomenti che spero il sindaco vorrà sottopormi. Per quanto di mia competenza, sarò felice di poter intervenire, nell’interesse e per il bene della nostra comunità. Cristiano Di Pietro Vice presidente del Consiglio Regionale
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Spettacolo
14 novembre 2013
Il ritorno del Loto
“Binario uno”
Un cartellone per la sala di piazza Spensieri sino a Natale, e poi? Sabelli si allinea alla crisi di Charles N. Papa FERRAZZANO - In tempi di magra come questi, scrivere di un teatro che organizza un cartellone, non può che fare piacere. Un fatto che, esulando dagli scandali tipo quello in Abruzzo (l’arresto dell’assessore alla Cultura), e la pochezza (oltre che di enaro) di iniziativa della classe politica molisana, assume grande importanza nel panorama culturale molisano. Il teatro del Loto di Ferrazzano, diretto da Stefano Sabelli, ha sempre seguito una sua vita artistica paralella a quella consueta degli anni scorsi, Sabelli si è sempre tirato fuori dalle combriccole di quelle che cercano solo soldi, ma tutto, sempre con voce alta e polemica pronta. Oggi, a ragion veduta, Sabelli si allinea alla crisi e fa buon viso a cattivo gioco. Tenta l’autofinanziamento o, micro cartelloni che tenatano di risollevare da morte certa il bel taetro del Loto. Perchè bello è bello. Oggi, dopo la bella vetrina di una piccola parte in “Sole a catinelle” di Checco
Zalone, Sabelli si cimenta con un cartellone di appuntamenti di cinque spettacoli sino a Natale, non senza chiosare la presentazione del primo testo (da lui diretto) “Maratona di New York, con Pasquale Arteritano e Max Vitolo, dal 14 al 17 novembre: “Da anni accarezzavo l’idea di mettere in scena questo testo bellissimo, unico, fin quando, un giorno di settembre, Pasquale e Max non si sono presentati al Loto correndo come Mario e Steve. Sono tempi magri, tristi e il Teatro ha bisogno di correre per riprendere slancio e mandare al diavolo tutto l’inutile e il pressapochismo che ci circonda, dove tutti tradiscono tutti”. Seguiranno: 23/24 novembre e 7/8 dicembre: “Le petite magic circus”, 30 novembre: Oreste Sbarra in concerto, il drummer della Riserva Moac e della REvolution band, 7/8 dicembre: Frustallà, con Matilde Caterina, Flavio Brunetti e la Banda di Montagano, 14/15 dicembre: “Hanno tutti ragione” di P. Sorrentino con Iaia Forte.
CAMPOBASSO - Il quinto appuntamento della rassegna “Binario uno, in viaggio con...” si terrà domenica 24 novembre presso il dopolavoro ferroviario. Valentina Bonaccio, Alessandra Valerio e Alessandra Di Iorio presentano “Shakespearando”, reading teatrale con dibattito. Modera il tastierista dei Noflaizon, Pietro Mignogna.
“Nuovi percorsi” con attori molisani CAMPOBASSO - La programmazione del Savoia include “Nuovi percorsi”, quattro spettacoli con attori e registi molisani. Il 19 novembre il terzo appuntamento è con la pièce di Nicoal Macolino “Ed (ipovisione)” da Edipo Re di Sofocle. Il 21 novembre in scena “Molise, Italia, mondo, una terra di emigrazione”. con Diego Florio E Marco Caldoro. Il cartellone è organizzato dalle Fondazioni Savoia e Cultura e dalla Regione.
I violini del teatro Savoia CAMPOBASSO - La programmazione del teatro Savoia, prevede, in ordine cronoligico, il concerto dell’associazione “Amici della musica” sabato 16 novembre. Sul palco due violini, Domenico Nordio e Francesca Dego (foto). In programma musiche di Prokofiev, Berio, Wieniawski, Ysaye. Vincitrice di numerosi concorsi nazionali e internazionali, nel 2008 la Dego è stata la prima violinista italiana ad entrare in finale al Premio Paganini di Genova. Salvatore Accardo ha detto di lei: «È uno dei talenti più straordinari che io abbia mai incontrato». Ingresso euro12,00.
336 pagine € 19,90
di Giuseppe Saluppo
Appuntamenti CAMPOBASSO - Venerdì 15 novembre presso Mari&Monti (ex Enotria) il “Venerdì live” dalle 21.00 buffet e musica dal vivo nella location di Via S.Antonio Abate. Info 3296476777. CAMPOBASSO - Alla birreria Pulp venerdì aperitivo in musica. Play A-Tweed. CAMPOBASSO - “Aperitive night show” venerdì al Cafè Prestige. Aperitivo dalle 21.00 e dj set dalle 23.00. Play Edoardo Furno. CAMPOBASSO - Al Move club il venerdì si cena dalle 20.30, a seguire disco dance con Andrea e Luciano Barletta, Alex C., Emanuele Di Re, Nian Project. CAMPOBASSO - Inaugura il venerdì caraibico questa settimana l’Aynamà Latin Club (ex balera). Info 3208541757. CAMPOBASSO - “Kiss the bliss” è la serata del venerdì del Kamaloca. In consolle Andrea Palazzo, Mario Tallari, Andrea Dir.
Dove acquistare il libro CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazzeta del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo
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14 novembre 2013
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