15 gennaio 2014

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ANNO X - N° 11 - MERCOLEDÌ 15 GENNAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno ai lavoratori in bilico

L'Oscar del giorno lo assegniamo ai già lavoratori. A quelli di Ittierre, Gam, Protezione civile, edilizia che in queste ore stanno conoscendo l'assenza di prospettive che derivano dalla mancanza di un soluzioni da dare ai problemi delle singole aziende o degli enti interessati. Lavoratori che, d'un tratto, si sono visti scaraventare in mezzo alla strada. Che hanno dovuto ascoltare il solito refrain dei vertici della Regione che addebitano tutto al passato prossimo e, fino a questo momento, non hanno confezionato che sia una soluzione.

Il Tapiro del giorno al Tg3 Molise

Con rammarico oggi diamo il Tapiro al Tg3 Molise, il servizio di informazione pubblica pagato con i soldi del canone. Nel caso delle indagini sulla società energetica del governatore Frattura da parte della Procura della Repubblica, la Rai parla di riapertura delle indagini. E quando mai l’inchiesta è stata archiviata? Forse i giornalisti Rai sono in possesso di ulteriori informazioni? Forse qualcuno dalla Questura di Campobasso, dove lavora la sorella del governatore al fianco del questore Pozzo, ha chiesto l’archiviazione?


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15 gennaio 2014

Notevole il gravame delle manchevolezze, delle inadempienze e delle inefficienze che investono le 79 unità assistenziali molisane

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Rimane da chiarire come sia stato possibile dispensare risorse finanziarie per oltre 11 milioni di euro e tenere in vita strutture sostanzialmente “fuori legge” per così tanto tempo Per mettere ordine nel settore socio-sanitario è stato costituito un nucleo tecnico con il compito di completare entro il 31 gennaio 2014 la mappatura delle Case di riposo, delle Comunità alloggio e delle Residenze protette e la loro corrispondenza alle leggi

Il Molise non fa eccezione nel marasma organizzativo e amministrativo che riguarda l’attività delle Case di Riposo, delle Comunità Alloggio e delle Residenze Protette. I controlli del Nas sul territorio nazionale negli ultimi giorni hanno impietosamente posto in risalto gravi manchevolezze gestionali e diverse ipotesi di reato per maltrattamenti, scarsa assistenza, e altre gravi carenze che danno al comparto un’immagine poco rassicurante. Oltre che insufficiente. Il Molise non fa eccezione sebbene non si registrino situazioni della gravità riscontrata dai Nas sul territorio nazionale. Ma ciò non attutisce il gravame delle manchevolezze, delle inadempienze e delle inefficienze che investono le 79 unità operative suddivise tra Case di Riposo, Comunità Alloggio e Residenze Protette presenti sul territorio molisano. Gli addebiti vanno divisi tra la Regione Molise, le Amministrazioni locali e gli Ambiti territoriali di zona, ora come allora. Molte di queste strutture infatti sono nate male, ancorché alcune operanti ma non accreditate. Il difetto quindi viene da lontano e mette in discussione il senso di responsabilità che avrebbe dovuto pretendere il rispetto delle norme e delle leggi che riguardano il settore socio-sanitario

e che nessuno, a quanto pare, stando anche alla preoccupazione manifestata dal responsabile regionale delle politiche sociali, ha tenuto in debita considerazione. Un cambiamento di registro dovrebbe pertanto partire proprio dall’assessore Petraroia che, infatti, lo invoca, lo sollecita, tenendosi abilmente ai margini della faccenda, nel chiamare in causa mari e monti, in modo che diventi difficile, se non impossibile, risalire alle responsabilità. Abile anche nella solita mossa che porta inevitabilmente alla costituzione di un gruppo di lavoro, di un tavolo tecnico, di un qualcosa che metta insieme più teste, più sigle, più competenze. Per mettere ordine nel settore socio-sanitario e nelle 79 strutture che vi operano, alcune delle quali ancora in attesa di autorizzazioni definitive per l’accreditamento ai sensi di legge, è stato costituito un nucleo tecnico con il compito di completare entro il 31 gennaio 2014 la mappatura delle Case di Riposo, delle Comunità Alloggio e delle Residenze Protette e per ognuna di esse conoscere lo stato di fatto e la corrispondenza o meno ai dettami di legge. Sono strutture che finora, sempre secondo le informazioni date Petraroia, hanno utilizzato risorse pubbliche per oltre 11

"Il Molise riparta dal lavoro" Questo lo slogan che Cgil, Cisl e Uil hanno posto sulla piattaforma per lanciare il confronto con la Regione CAMPOBASSO. Presso la scuola edile di Campobasso si è tenuta la riunione unitaria dei segretari di tutte le categorie,per stilare una piattaforma rivendicativa con titolo "Il Molise riparte dal Lavoro" e per lanciare l'iniziativa "Marcia per il Lavoro". La considerazione sulla perdita dei posti di lavoro,sulla tassazione,sul processo di invecchiamento,sulla vetustà e sulla carenza dei mezzi di trasporto disegnano un Molise da terzo mondo. Con la disoccupazione al 42%,con una disoccupazione giovanile al 42%,con cassa integrazione,mobilità e solidarietà in termini percentuali più alte d'Italia.

Lavoro sommerso e lavoro nero crescono a livello esponenziale. Il gruppo dirigente di Cgil,Cisl,Uil indicano come prioritario:il reperimento di risorse per gli ammortizzatori sociali,apertura di un tavolo permanente per il superamento delle crisi aziendali e per rilanciare le attività produttive con piani mirati nei settori dell'agricoltura,del turismo e delle politiche industriali. Ripristinare una politica del credito per le micro,piccole e medie imprese operanti nei settori del commercio,dell'artigianato,del turismo,della pesca,dell'agricoltura.La strada si prospetta dura,la voglia di riportare il lavoro al centro degli interessi e' più forte.

milioni di euro. Mica una bazzecola! Ciò che viene chiesto è un lavoro che andava fatto a tempo debito, al momento in cui queste strutture socio-sanitarie sono entrate in funzione. Non averlo fatto, ha creato non poche situazioni d’imbarazzo e - da credere - più di un reato penale. L’urgenza di mettervi riparo ha suggerito la costituzione del nucleo tecnico e di assegnargli tempo fino al 31 gennaio per la mappatura delle strutture sul territorio, ed entro il 28 febbraio per la descrizione puntuale del loro stato di fatto onde adeguarle alle norme di legge, se carenti, e fare in modo che l’opera assistenziale si svolga nella piena efficienza e regolarità. La pezza a colore che verrà messa è certamente meritoria, ma domandiamo: come è stato possibile dispensare risorse finanziarie pubbliche e tenere in vita strutture sostanzialmente “fuori legge” per così tanto tempo? Dardo

Ittierre, parte il concordato

Il Consiglio di amministrazione ha approvato le linee guide da presentare in Tribunale

ISERNIA. Nel corso della seduta tenutasi ieri mattina, il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato le linee guida della proposta concordataria che sarà presentata entro i termini di legge al Tribunale di Isernia. La proposta prevede: 1) Messa in liquidazione della Ittierre S.p.A. 2) Costituzione di una NewCo. 3) Cessione del ramo d’azienda produttivo Ittierre alla NewCo attraverso un percorso articolato, ripartito in tre fasi: I. Fase A: Accordo di produzione e distribuzione in esclusiva; II. Fase B: Affitto di ramo d’azienda; III. Fase C: Cessione di ramo d’azienda. La composizione dell’azionariato della NewCo sarà tale da garantire i requisiti di competenza, esperienza e solidità finanziaria necessari al successo dell’operazione. "Il percorso appena descritto è indubbiamente il migliore possibile per il raggiungimento degli obbiettivi di tutela dei creditori sociali e della continuità occupazionale nonché per scongiurare la distruzione di valore che inevitabilmente deriverebbe da una liquidazione fallimentare".


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15 gennaio 2013

Commistione tra politica e magistratura:

Di Giacomo denuncia Il senatore del Ncd punta il dito: come fa Ciocca a sapere su cosa si indaga in Molise? CAMPOBASSO. Tutto ha inizio in Prefettura di Campobasso dove si è tenuto l’incontro per i precari della Protezione. E tutto risale ai rapporti anomali tra la Questura di Campobasso e Regione Molise accomunati dal cognome di Laura Frattura. Ma stavolta nel mirino non finisce il Gabinetto del governatore che acquisisce atti per le indagini della Squadra Mobile su due testate giornalistiche, ma a rivelare notizie è il consigliere delegato alla Protezione Civile. Il comunista Salvatore Ciocca, dinanzi al Prefetto e alla delegazione parlamentare (Di Giacomo, Ruta, Leva e Venittelli), nel discutere di cosa fare per gli oltre 200 precari a cui la Regione non vuole rinnovare il contratto nonostante l’esperienza acquisita nel settore, il buon Ciocca si lascia scappare: “e stiamo aspettando cosa succederà a febbraio". Il senatore Di Giacomo chiede: “Perché, cosa succederà a febbraio?”. E Ciocca prontamente risponde: “A febbraio scade la proroga delle indagini sul concorso della Protezione Civile”. All’anima del segreto istruttorio degli organi inquirenti avrà pensato il senatore di centrodestra che si chiede: “Come fa Ciocca – consigliere regionale di centrosinistra tra i più vicini al governatore Frattura – a sapere che a febbraio scade la proroga di una indagine preliminare che sembra sia secretata?”. Sulla questione dei rapporti familiari che intercorrono tra organo inquirente e Regione Molise (visto che Giuliana Frattura, sorella del governatore, è capo di Gabinetto del questore Pozzo) il senatore Di Giacomo ha già presentato un’interrogazione parlamentare. Così, valutando attentamente l’accaduto, le sue domande proseguono a raffica: “Chi informa Ciocca? Cosa c’entrano le indagini con la riunione in Prefettura? Davvero inquietante questa commistione tra una certa politica e i fatti giudiziari in questa regione”.

Archiviata l’ inchiesta sulla società del governatore? Ma quando mai

CAMPOBASSO. Ascoltando un servizio al tg della televisione pubblica, Raitre Molise, è venuta fuori una notizia nuova: le indagini sulla società energetica del governatore Frattura, la Biocom, erano state archiviate. Si parla di riapertura dell’inchiesta. Dal momento che questa notizia è stata lanciata dalle colonne di questo quotidiano, pare utile fornire una ulteriore precisazione. Non risulta che l’inchiesta fosse stata archiviata dal pm. Infatti non può parlarsi di riapertura dell’inchiesta. Non si esclude però che la stessa Squadra Mobile, che ha il solo compito di fornire atti e prove al magistrato titolare delle indagini, abbia chiesto l’archiviazione. Se così fosse ci si chiede: perché la Squadra Mobile avrebbe dovuto sollevare una richiesta pur non avendo titoli? Chi parla indagini riaperte? Non sarebbe il caso di accertare le indiscrezioni prima di commettere errori visto che si tratta di notizie diffuse su rete pubblica e pagata con i soldi dei contribuenti?

Ciocca e i principi del nuovo Reich Rubiamo uno spazio per fare il punto della situazione in Molise. E partiamo da Salvatore Ciocca che dichiara di vivere con 7mila euro nel 2012 quando già ricopriva un ruolo politico in Regione. I molisani pagano Salvatore Ciocca, democraticamente eletto tra i Comunisti italiani, la bellezza di 11mila euro mensili (centesimo più centesimo meno) per fare il consigliere regionale. Come consigliere cosa fa? Il delegato alla Protezione Civile per far funzionare meglio l’agenzia. E cosa fa come delegato del presidente? Toglie la centrale unica di committenza così che i soldi non vengono spesi in maniera centralizzata e riorganizza la Protezione Civile: l’agenzia si deve occupare solo della ricostruzione post sisma. Smonta il Centro funzionale necessario per gli avvisi di allerta meteo o criticità. Non avrebbe titoli per farlo, ma firma anche gli ordini di servizio. Gestisce “impropriamente” i fondi con Fausto Tosto ex sindaco di Colletorto, rinviato a giudizio, insieme ad altri, con il terremoto giudiziario nel cui mirino sono finiti i fondi per la ricostruzione dopo il sisma del 2002. Le ipotesi di reato? Dalla truffa all’abuso di ufficio, dal falso in atti pubblici alla concussione. E che fa oggi Tosto? Candidato con le regionali di febbraio 2013 nella lista Udeur a sostegno di

Frattura, oggi è il braccio destro del consigliere delegato alla Protezione Civile che punta tutto sulla ricostruzione. Silenzio però. Non raccontiamo quanto accade in Molise. Perché altrimenti Salvatore Ciocca, che tra l’altro dice anche di voler fare un nuovo concorso pubblico non sapendo che i concorsi sono bloccati fino al 2016, si arrabbia. E si corre il rischio che lo si faccia lavorare. Sul Molise? No. Su feissbuk. Dove di tanto in tanto si lamenta dell’informazione che racconta ai molisani ciò che sta accadendo in Regione. Riprende persino i principi per la propaganda del nazismo. Perché il comunista, dedito alla difesa dei lavoratori attraverso il licenziamento e alla libertà di informazione, ha un tarlo: come mai la stampa adempie al suo dovere? Un profilo, Catha, gli fa notare una verità incontrovertibile: “Lascia perdere il nazismo, tieni a mente piuttosto la Costante di Murphy: le cose vengono danneggiate in proporzione al loro valore”. Allora, Ciocca, i molisani ti pagano 12mila euro al mese, vogliamo organizzare la macchina della sicurezza visto che viviamo in una zona sismica ( e ce lo siamo ricordati prima di capodanno quando la terra è tornata a tremare) piuttosto che costruire la propaganda del nuovo Reich di sinistra su feissbuk? Antonio Careca

Regione poco propositiva: i precari dell'Arpc commentano

"Gli incontri del 13 gennaio, prima in Prefettura e poi presso la Biblioteca Albino, hanno avuto solo alcuni aspetti positivi, quali il portare su un tavolo istituzionale (grazie alla sensibilità dimostrata dal Prefetto di Campobasso) il problema della mancata proroga dei nostri contratti e l’abbandono dell’ipotesi di un nuovo concorso per l’assunzione di professionisti da impegnare per l’attività di ricostruzione. E’ emerso chiaramente da parte della delegazione parlamentare e dei sindacati che bandire un nuovo concorso non solo è in contrasto con la recente normativa vigente ma potrebbe configurare anche un danno

erariale in quanto si va a prevedere una procedura concorsuale del tutto simile a quella già esperita nel 2012. Tuttavia, sia il presidente della Regione, Paolo Di Laura Frattura, sia il consigliere delegato, Salvatore Ciocca, preso atto delle obiezioni per l’ipotesi di un nuovo concorso, hanno concluso i propri interventi, dopo aver elencato una serie di situazioni negative relative alla gestione dell’Agenzia riconducibili alle sole attività di protezione civile e non a quelle della ricostruzione, ribadendo che senza copertura finanziaria non consentiranno la proroga dei contratti. Senza formalizzare alcuna ipotesi risolutiva, si rinvia tutto all’in-

contro di sabato prossimo, 18 gennaio alle ore 10,00 presso la Giunta Regionale. Purtroppo, nonostante la manifestata disponibilità all’incontro e al dialogo, da parte del Governo regionale abbiamo avuto modo di riscontrare un atteggiamento tutt’altro che propositivo, ma semplicemente di attesa che le proposte di soluzione vengano da altri. I giorni passano e, ieri, altri 50 dipendenti hanno dovuto consegnare il badge a seguito della scadenza del contratto". Il presidente del Comitato Giuseppe L. Colucci


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15 gennaio 2013

Il presidente facente funzioni della Regione Molise esterna dovunque

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Petraroia e il suo doppio! Il presidente facenti funzioni della Regione Molise (surroga Frattura dall’A alla Z – ndr), partecipando a Vasto al seminario incentrato sul tema "Il bilancio utile per i cittadini " in compagnia di Eliana Menna, responsabile politiche regionali IDV dell’Abruzzo, e del senatore Alfonso Mascitelli, componente della Commissione Bilancio del Senato, in un sol colpo ha centrato due obiettivi: a) dirsi toto corde d’accordo con la politica europea (pilota tata dalla Germania) “incentrata sui vincoli europei alle politiche fiscali e di bilanci degli Stati e delle Regioni che hanno progressivamente limitato i margini di manovre contabili sia a livello nazionale che regionale con normative sempre più stringenti fino ad arrivare all'inserimento nella Costituzione del vincolo sul Pareggio di Bilancio, in quanto capaci “d’interrompere le politiche dissennate di deficit, indebitamento e di disavanzo praticate dagli enti locali, dalle Regioni e dagli Stati meno virtuosi” tra cui il Molise, per il quale “è ancora più necessario adoperarsi all'interno delle nuove regole e dei nuovi vincoli per evitare comportamenti disallineati tra i programmi elettorali e gli impegni reali”; b) sputtanare urbi et orbi il Molise testimoniando “l'esperienza di pratiche poco virtuose che hanno determinato il commissariamento del sistema sanitario (dimenticando che anche l’Abruzzo è stato commissariato – ndr) ed il forte indebitamento della Regione che oggi incidono pesantemente sull'attività della Giunta Regionale a dimostrazione che serve una pianificazione di medio termine e non più di corto respiro nell'amministrazione della cosa pubblica”. Vallo a capire, a che gioco sta giocando.

Protezione Civile, ora ci si accorge dei danni Tutti i consiglieri regionali firmano l'ordine del giorno per salvare i lavoratori

Camera di Commercio di Campobasso… 140 anni di storia di Amodio De Angelis CAMPOBASSO. Presentata la proposta di ordine del giorno a firma di tutti i consiglieri regionali con la quale gli stessi impegnano il presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura a “trovare la soluzione idonea con il coinvolgimento della delegazione governativa e della deputazione parlamentare molisana per ottenere dal Governo la deroga, tra l’altro richiesta, della previsione per le azioni di sistema del 4% dei fondi Cipe anziché del 2%; e una volta accertata la disponibilità finanziaria sul capitolo 2130 del bilancio dell’agenzia regionale della Protezione Civile, la possibilità di prorogare i contratti a seconda dei singoli profili professionali e delle scadenze e reperire ulteriori risorse a livello nazionale per garantire la prosecuzione delle attività finalizzate alla ricostruzione e al mantenimento in servizio dei lavoratori”. “Premesso che – si legge nella nota - con Legge Regionale 17 febbraio 2000 n. 10 si è provveduto alla disciplina del sistema regionale di protezione civile (con Legge Regionale 30 aprile 2012 n. 12 è stata istituita l’Agenzia regionale di Protezione Civile, quale ente strumentale della Regione Molise, dotato di personalità giuridica di diritto pubblico con autonomia patrimoniale, contabile ed organizzativa; con Determinazione del Direttore Generale dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile n. 13 del 12 giugno 2012 sono stati approvati i bandi di selezione pub-

blica per la copertura di 218 profili professionali totali, dando atto alle iniziative occupazionali di cui all’art. 7, comma 3, della L.R. n. 12/2012) e che con Determinazione del Direttore Generale dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile n. 417 del 5 ottobre 2012 sono stati approvati gli elenchi degli ammessi alle prove di esame, relativi ai Bandi di selezione pubblica per la copertura di n. 218 posti presso l’Agenzia Regionale di Protezione Civile e soprattutto- continua la nota – considerato che il 2 gennaio 2014 quindici dipendenti, assunti a contratto determinato con l’incarico dell’attività di ricostruzione degli immobili danneggiati dal sisma del 2002, hanno ricevuto la comunicazione di non rinnovo dei contratti; alla data del 15 gennaio 2014 scadrà il contratto per 50 tecnici, mentre a quella del 31 gennaio prossimo cesserà il rapporto di lavoro ad ulteriori 145 dipendenti, tecnici ed amministrativi, vorremmo garantire il mantenimento in servizio dei lavoratori. Con Delibera Cipe n. 62/2011 - aggiungono i consiglieri - sono stati destinati 346 milioni di euro per la messa in opera di interventi strutturali, a patto che le spese vengano realizzate e rendicontate entro la data del 31 dicembre 2018; occorre dunque verificare se le risorse per il personale, come stanziato dalla suddetta delibera Cipe, sono sufficienti a prorogare i contratti.

Appena 140 anni fa iniziava la storia della Camera di Commercio di Campobasso come istituzione autonoma e non più come sezione della “Camera di Commercio e Arti di Terra di Lavoro Molise e Benevento” creata dodici anni prima. Infatti il 6 luglio 1862, a distanza di un anno dalla nascita dello Stato unitario italiano, veniva approvata dal Parlamento la prima legge istitutiva degli enti camerali, gettando le basi di un assetto istituzionale e territoriale che caratterizza l'attuale configurazione del sistema delle Camere di commercio. Mentre l’Italia nasceva, quindi, iniziava quindi l’avventura degli enti camerali che avevano scelto di lavorare per e con le imprese. La Camera di Commercio di Campobasso allora apparteneva al distretto delle province di Caserta, Benevento e Molise, il più grande d’Italia per ampiezza di territorio e popolazione. Le esigenze di autonomia portarono a una “petizione fatta da un gran numero di negozianti, artigiani, industriali ed elettori della Provincia” per l’apertura di una sezione autonoma. Con decreto del Governo nacque quindi la “Camera di Commercio e Arti della Provincia di Molise”.


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15 gennaio 2013

Avere uno spazio coperto, ampio, adattabile, facilmente raggiungibile e accessibile non è parso vero ai campobassani che per accedere ad una sala cinematografica devono farsi chilometri in macchina incolonnati nel traffico

Mercato coperto di Via Monforte: ciò che poteva essere e non è stato Oggi spettro di una economia esistenziale (due/tre banchetti di frutta e verdura e prodotti locali) sottomessa al potere della grande distribuzione commerciale, con il progetto della DB Costruzioni, gravemente boicottato, sarebbe stata una struttura nel cuore della "city" riassunta in parcheggi coperti, spazi commerciali, spazi interattivi per attività culturali e ludiche

Va registrato con interesse il gradimento della gente per l’uso del mercato coperto di Via Monforte come contenitore di spettacoli e iniziative ludiche e ricreative nel periodo natalizio. Gradimento tanto più sorprendente se messo in relazione allo spessore artistico e qualitativo delle manifestazioni realizzate non sempre all’altezza delle aspettative. Avere uno spazio coperto, ampio, adattabile, facilmente raggiungibile e accessibile non è parso vero ai campobassani che per accedere ad una sala cinematografica devono farsi chilometri in macchina incolonnati. S’è avuta la conferma che l’idea imprenditoriale del compianto Mario Di Biase di ristrutturare in chiave polifunzionale il mercato coperto (che di suo ha il pregio di essere stato ideato e progettato dall’architetto Mandolesi, un’archistar degli Anni Cinquanta), avrebbe avuto un assoluto successo, un notevole gradimento e sarebbe stata una soluzione che avrebbe inciso sull’uso del tempo libero e delle abitudini di

vita dei campobassani. Un luogo - il mercato coperto – oggi spettro di una economia esistenziale (due/tre banchetti di frutta e verdura e prodotti locali) sottomessa al potere della grande distribuzione commerciale, sarebbe stata una struttura nel cuore della “city” riassunta in parcheggi coperti, spazi commerciali, area mercantile, spazi interattivi per attività culturali e ludiche. Il dato tecnico, per quanto rilevante, sarebbe comunque rimasto indietro rispetto al valore sociale e culturale dell’investimento. Dal dopoguerra ad oggi, negli oltre 50 anni di tempo, mai la città s’era trovata nella possibilità di accogliere una così radicale e profonda trasformazione e a svelare, contestualmente, il diagramma di una imprenditoria molisana in grado di essere protagonista con idee e investimenti di grande portata strutturale e finanziaria, quale quella della DB Costruzioni. Una proposizione portata avanti sino alla soglia della progettazione definitiva, in cui

interagivano il coraggio imprenditoriale (milioni di euro d’investimento) e un’apertura di credito al futuro (strutture, servizi e allocazioni tecnologiche di concezione modernista), contrastata purtroppo da una freddezza amministrativa viziata, dicono, finanche da risentimento. Constatazione, questa, difficile da estrapolare dalla generale confusione in cui l’attenzione collettiva viene assorbita dalle basse vicende della politica e della classe dirigente che la manifesta. Tant’è, che il fallimento dell’idea di Mario Di Biase, al di là della prematura scomparsa del protagonista, non ha registrato rammarichi e rimpianti, passata quasi inosservata, certamente fatta scivolare lungo il crinale dell’indifferenza che circonda uomini e cose nella città capoluogo, specialmente allorché tentano di realizzare un progetto e di esprimere un’idea innovativa. Nel caso del progetto finanziario per la ristrutturazione del mercato coperto l’imprenditore avrebbe rischiato in proprio pur di realizzare un cambio di passo (economico, sociale culturale), per lasciare una impronta di qualità nella stentata, rapsodica, evoluzione del contesto urbano. Neanche la sollecitazione ad aprire un dibattito alle critiche e alle integrazioni del progetto da fronti diversi e compositi della “nomenclatura” professionale, ha trovato riscontro e tantomeno l’entusiasmo necessario perché l’insieme dei problemi della convivenza negli anni a venire fosse affrontato in chiave di modernità. L’idea Di Biase poneva la questione e come risolverla. A distanza di qualche anno, è stato sufficiente adattare alla meglio lo spazio del mercato coperto a spettacoli e divertimenti per capire quale sarebbe stato l’impatto della sua ristrutturazione nei termini sopra riportati in una collettività che non ha del tutto accantonato i valori della convivenza e della socialità. Ma all’appello sono mancati e mancano gli amministratori. Dardo

Lettera aperta

Noi della Gam dimenticati dalla politica

Siamo delle lavoratrici della Gam (ex-Solagrital), un'azienda agroalimentare del settore avicolo presente sul territorio molisano dagli anni 70' e parte integrante del Gruppo Arena allorché la famiglia Grigolini di Verona decise di realizzare sul nostro territorio una filiera avicola regionale con ben tre stabilimenti produttivi ( Incubatoio, Mangimificio e Macello ) e con centinaia di allevamenti di broilers,ovaiole e centri pollastre. La nostra filiera avicola molisana, la più importante del meridione,almeno fino a qualche tempo fa, in quasi quarant'anni ha subito già due fallimenti e uno che sta per arrivare. Una storia che si chiama Sam, Solagrital e oggi Gam. Sigle che dovrebbero rappresentare aziende strutturate sul mercato, ma che il più delle volte si sono dimostrate “carrozzoni vuoti”. I fallimenti passati lo testimoniano. La filiera avicola molisana contava circa mille lavoratori tra diretti e indiretti , decine di operai , impiegati, allevatori e trasportatori vivono in Molise di produzione , trasformazione e vendita di polli. Un prodotto realizzato a Bojano , (CB) sulle colline interne della regione , dove marchi importanti come Arena e Aia hanno fatto fortuna per tanti anni. Gli stabilimenti della Gam di Bojano, da dicembre sono chiusi per mancanza di

sicurezza degli impianti dopo il fallimento della Solagrital che oggi si trova in liquidazione coatta amministrativa,la regione Molise è proprietaria di Gam. Sulla filiera avicola molisana ci hanno “inzuppato” per anni politici, imprenditori e anche pezzi del sindacato con speculazioni finanziarie, assunzioni pilotate e spreco di fondi pubblici regionali per oltre 80 milioni di euro erogati negli ultimi vent'anni e che dovevano servire per rilanciare la filiera stessa.A pagarne le spese, chiaramente, sono sempre e solo i lavoratori,i trasportatori e gli allevatori oltre che tutto l'indotto. La disperazione per essere rimasti senza lavoro e le incognite per il futuro ci hanno spinto a scrivervi questa lettera perché regna tra di noi il malcontento e la sfiducia anche nei confronti di buona parte del sindacato e dei suoi rappresentanti,non ci sentiamo più tutelati e voi siete per noi oggi l'ultima speranza per recuperare una certa credibilità oramai perso da tempo. Crediamo che,e di questo ne siamo fortemente convinte,da parte loro c'è una diffusa latitanza che ancora oggi è presente perché abbiamo verificato l'esistenza di una scarsa e insufficiente importanza di questa vertenza. Notiamo una disarmante superficialità che spesso sfocia in atteggiamenti e posizioni

generiche sin dall'inizio della nostra vertenza nel sapere affrontare le diverse problematiche sia per l'ordinarietà che per le sue prospettive future,cose per noi di fondamentale importanza e per il buon esito della vertenza stessa. Oggi la nostra azienda è chiusa per mancanza di sicurezza,con gli ammortizzatori sociali che stentano ad arrivare almeno per la nostra quotidiana sopravvivenza ,con gli arretrati che ci devono ancora pagare,insomma senza soldi e senza lavoro che determinano un profondo disagio all'interno delle nostre famiglie. Di recente è stato presentato ai sindacati un piano di rilancio che dopo dieci giorni dalla consegna di questo documento ancora non si pronunciano in merito ne tanto meno si sono degnati di informare tutti noi dei suoi contenuti,eppure siamo i principali attori e protagonisti di questa vertenza. Siamo fortemente contrariate di tutto questo,cosi come lo siamo per questa immane tragedia che ha colpito la nostra azienda,basta pensare che oramai il consumo delle carni bianche sta per superare quelle rosse,che i principali nostri concorrenti (Aia-Amadori-Fileni etc.) producono e commercializzano con volumi di produzione e di vendita raddoppiati se non addirit-

tura triplicati e noi invece dobbiamo restare a casa e fare da spettatori a queste loro performance. Una regione,quale la nostra che potrebbe camminare da sola con le proprie risorse ed invece ci troviamo di fronte ad un territorio che sta morendo e spopolandosi di gente e quello che è peggio dei giovani in cerca di futuro altrove e lontano dalle loro terre native. Le nostre principali aziende molisane quali la Gam,lo Zuccherificio di Termoli,l'Ittierre di Isernia e altre piccole realtà produttive sono tutte in difficoltà lasciando sulla strada un popolo di cassintegrati e mobilitati senza lavoro e senza futuro. Si vive nella disoccupazione totale che genera povertà collettiva alimentando cosi il fuoco dell'illegalità e del lavoro nero. Siamo stanche di tutto questo,siamo sfiduciate di tutti e di tutto ma ancora ostinate a resistere e lottare per i nostri diritti,per il nostro lavoro,per il nostro futuro. Abbiamo sempre e comunque in ogni sede sostenuto il sindacato e per tutte queste ragioni vi chiediamo di aiutarci affinché la nostra vertenza vada a buon fine. Siamo convinte delle vostre sensibilità,siamo sicuri che vi farete sentire perché siamo in fin dei conti il cuore pulsante di questa azienda. Con Osservanza.


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15 gennaio 2014

Campobasso

Mini Imu, dieci giorni alla scadenza e ancora tanta confusione Il ministero dell’Economia pubblica un vademecum per la corretta applicazione della tassa Mini Imu, a dieci giorni dalla scadenza del termine per il pagamento i cittadini sono ancora molto confusi e non sanno con precisione l’ammontare della tassa. I campobassani, infatti, come molti altri italiani entro il 24 gennaio devono fare i conti con la mini Imu. Il Comune del capoluogo, infatti, è uno di quegli enti che ha deliberato per il 2013 un’aliquota sulla prima casa superiore a quella standard stabilita dalla legge statale pari al 4 per mille e, proprio perché il Comune ha fissato l’aliquota a 5 per mille, i campobassani dovranno corrispondere una mini Imu sulla prima abitazione entro il 24 gennaio. I Caf sono in affanno ed allora il ministero dell’Economia e delle Finanze per andare incontro alle esigenze dei contribuenti ha deciso di pubblicare un vademecum e rispondere alle domande più frequenti relative alla corretta applicazione della tassa. Quali codici tributo devono essere utilizzati per il versamento della Mini Imu? Quelli già previsti e utilizzati negli anni 2012 e 2013 relativi al comune a seconda della tipologia di immobile? Si, devono essere usati gli stessi codici tributo già esistenti. Quali sono le regole applicabili in relazione ai versamenti minimi? Per i versamenti minimi valgono le regole ordinarie, vale a dire si applica l’art. 25 della legge n. 289 del 2002 che prevede l’importo minimo di 12 euro o il diverso importo previsto dal regolamento del comune. L’importo minimo deve intendersi riferito all’importo complessivamente dovuto, determinato cioè in riferimento a tutti gli immobili situati nell’ambito dello stesso comune? Tale importo deve intendersi riferito all’imposta complessivamente dovuta con riferimento a tutti gli immobili situati nello stesso comune, come espressamente previsto dalle linee guida al regolamento IMU pubblicate sul sito del Dipartimento. In tema di limite minimo per la riscossione coattiva, qual è l’importo che va preso a riferimento? Non esiste alcun importo che può essere preso in considerazione o vale il precedente limite di € 16,53 previsto dall’art. 1 del D.P.R. n. 129 del 1999? L’importo di euro 16,53 scaturisce da una disposizione che è stata superata dal D. L. n. 16 del 2012 e, pertanto, si ritiene che la modifica operata dall’art. 1, comma 736, della legge di sta-

Sono riaperte le iscrizioni per il corso d’inglese e per il corso destinato alla preparazione di alimenti per la celiachia

C’è tempo fino al 31 gennaio 2014 per inviare la richiesta di partecipazione ai corsi organizzati dalla Camera di Commercio di Campobasso, in collaborazione con il CIF (Comitato Imprenditoria Femminile): • Corsi d’inglese (base ed avanzato): per ciascuna tipologia di corso sono destinatarie ben 20 titolari di imprese al femminile e/o socie di aziende la cui compagine societaria è formata dal 70% di donne. Le lezioni, della durata di 20 ore, saranno tenute da insegnanti madrelingua e, al termine del corso, sarà rilasciato un attestato di frequenza a tutte le partecipanti che non avranno superato le 3 ore di assenza. • Corso per la preparazione di alimenti destinati alla celiachia: destinato a n. 40 partecipanti e riservato ad operatori del settore alimentare ( ristoranti, pizzerie, panifici, pasticcerie, ecc.). Il corso avrà la durata di 36 ore e le lezioni saranno tenute da medici, dietisti e tecnologi alimentari. Al termine del corso sarà rilasciato un attestato di frequenza a tutti coloro che non avranno superato le 5 ore di assenza. La Camera di Commercio, ricevute le manifestazioni di interesse, valuterà per i suddetti corsi le modalità di svolgimento, la sede o le sedi, in conseguenza del numero delle partecipanti e comunque in relazione a proprie considerazioni organizzative e logistiche e lo comunicherà agli interessati; qualora i candidati accettino le condizioni, prima dell’inizio delle lezioni, dovranno versare una quota di partecipazione di € 50,00. Il regolamento e il modulo per proporre la manifestazione di interesse potrà essere scaricato dal sito www.cb.camcom.gov.it e inviato esclusivamente tramite e-mail all’indirizzo PEC cciaa@cb.legalmail.camcom.it entro il 31 gennaio.

bilità per l’anno 2014 non abbia l’effetto di far “rivivere” la disposizione superata. Conseguentemente, essendo venuto a mancare il limite di 30 euro fissato dal D. L. n. 16 del 2012,non esiste per i tributi locali un importo minimo per la riscossione coattiva, fatto salvo, ovviamente, il rispetto del limite minimo di 12 euro per i versamenti spontanei. Modalità di compilazione F24: a. Caselle acconto/saldo: vanno compilate e in tal caso occorre barrare la casella saldo? Occorre barrare solo la casella relativa al saldo. b. Casella Rateazione – va compilata e in tal caso come? (dovrà essere indicato 01/01?) Il campo “rateazione” deve essere compilato con il valore “0101” per i pagamenti eseguiti con il codice tributo 3912 (abitazione principale). Per gli altri pagamenti, il campo non deve essere compilato. c. Casella detrazione: va compilata pur essendo ininfluente ai fini del calcolo? La casella deve essere compilata e occorre indicare l’importo effettivo della detrazione 2013, che può essere stata aumentata dal comune, compresa la maggiorazione. d. Casella numero immobili: va compilata normalmente? La casella immobili deve essere regolarmente compilata. Come deve essere effettuato il calcolo della Mini IMU per gli immobili appartenente a personale in servizio alle forze ar-

mate, ecc. per i quali non è stato richiesto il versamento della sola seconda rata? Per il personale appartenente alle forze armate e agli altri soggetti di cui all’art. 2, comma 5, del D. L. n. 102 del 2013, il procedimento di calcolo dell’IMU 2013 è il seguente: • Prima rata dovuta e versata sulla base del 50% dell’importo pagato nel 2012; • Seconda rata non dovuta, poiché a partire dal 1° luglio 2013 tali immobili sono stati equiparati all’abitazione principale; • L’eventuale Mini IMU deve essere calcolata solo sulla differenza tra l’IMU calcolata con aliquote e detrazione 2013 rapportata al semestre luglio - dicembre 2013 e l’IMU calcolata con aliquote e detrazione di base, corrispondente allo stesso semestre; • L’eventuale conguaglio sulla prima rata nel caso di variazione delle aliquote 2013. Come viene calcolata la Mini - IMU in riferimento ai terreni agricoli non posseduti e condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali per i quali non è stata versata la prima rata 2013? Per quanto riguarda i terreni agricoli non posseduti e condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali il relativo versamento non può essere considerato Mini IMU, poiché si tratta dell’ordinario versamento concernente la seconda rata e il saldo della prima. Per questa fattispecie il procedimento di calcolo dell’IMU 2013 è il seguente: • Prima rata non dovuta, equivalente al 50% dell’importo pagato nel 2012; • Seconda rata dovuta + saldo sulla prima rata. Tale importo si ottiene calcolando la differenza tra l’imposta annuale 2013 e la prima rata non versata. Si ricorda che il comma 728 dell’art. 1 della legge di stabilità per l’anno 2014 prevede che, in caso di insufficiente versamento della seconda rata 2013, la differenza può essere versata entro il 16 giugno 2014, senza sanzioni e interessi. Sempre entro il 24 gennaio dovrà essere versata la maggiorazione standard (pari a 0,30 euro per metro quadrato ed è destinata a coprire i costi relativi ai servizi indivisibili dei Comuni) della Tares per il 2013, ma a Campobasso i bollettini per il pagamento ancora non sono stati recapitati.

Il filmato è del regista cileno Felipe Goycoolea, volutamente in stile cinematografico “Anni Settanta”

La manifestazione romana “Molise, un’altra storia” riassunta in un docu-film A differenza di altre manifestazione, di questa, come diciamo, i molisani, valutando uomini e cose e i costi sostenuti, hanno la concreta possibilità di farsene un’idea Nel Molise con soldi pubblici si creano e si fanno convegni, incontri, dibattiti e manifestazioni per decine di miglia di euro che si volatilizzano accompagnati al massimo da qualche attestato di merito compiacente o da un resoconto giornalistico spesso addomesticato. Della manifestazione “Molise, un’altra Storia” tenuta a Roma sul finire del 2013, organizzata dalla Regione Molise, dal Formez PA, dall’associazione Forche Caudine e da coworking Millepiani, i molisani che non hanno avuto la possibilità di partecipare potranno avere invece una sintesi delle cose dette e fatte nella capitale intorno alla realtà molisana guardando il docufilm realizzato dal regista cileno Felipe Goycoolea, volutamente in stile cinematografico “anni Settanta”( https://www.youtube.com/watch?v=s8V1GEqcSAg.). Una scelta il linea con la componente retrò con cui l’evento è stato per buona parte connotato e posto a confronto con il Molise del terzo millennio. Il docu-film, al di là dello stile con cui è stato realizzato, è certamente un’attestazione del contenuto, delle proiezioni e delle prospettive che nel corso della manifestazione si sono venute sviluppando intorno al Molise di ieri e di oggi. Delle affermazioni dei politici regionali che sono stati alla ribalta rimane dunque una prova e così per tutte le partecipazioni che hanno “arricchito” l’evento romano. Le immagini sono illustrate commentate dal presidente di Forche Caudine. Esse si soffermano sull’intervento del vicepresidente della Regione Molise, Michele Petraroia, al convegno economico al teatro Ambra, cui fanno seguito la performance di Marcello Pastorini e dei Cantori della Memoria di Larino sulle tradizioni del Basso Molise e il brano

“Brigante Maligno” tratto dal concerto del gruppo “Il Tratturo” di Isernia. Quindi l’intervista al produttore agricolo Nicola Glissa di Mafalda nell’ambito del Mercato Garbatella, che ha ospitato nel weekend di fine novembre oltre una dozzina di espositori molisani. A seguire le immagini sulla mostra dei personaggi di Jacovitti, una delle iniziative più partecipate nell’ambito dell’intera kermesse, l’appuntamento con il tombolo di Isernia e con l’esposizione delle zampogne di Umberto di Fiore di Scapoli, l’appuntamento con la “mobilità sostenibile” attraverso le immagini del film “L’ultimo Don Chisciotte” di Stefano Sabelli, realizzato nel corso di “Cammina Molise!”. Particolarmente suggestive le due storie di molisani a Roma, tra le tante, scelte per il cortometraggio: quella del sarto Sebastiano Di Rienzo di Capracotta, cresciuto nell’atelier di Valentino, e del profumiere Luciano Durante di Sant’Elena Sannita, oggi imprenditore internazionale con la sua rinomata linea “Profumum”. In rappresentanza dei molisani che vivono all’estero, il produttore agricolo Giovanni Vespa di Poggio Sannita, da oltre quarant’anni in Canada. Il film accenna infine alla lectio magistralis tenuta dall’architetto Franco Valente, dall’antropologo Mauro Gioielli e dal giornalista Giuseppe Tabasso davanti ad una platea di studenti provenienti da sei scuole “creative” della Capitale e alla mostra dei quadri di Leonardo Pappone, ammirata da tantissima gente nel corso di una settimana presso la sede della Cna.A differenza di altre manifestazione, di questa, come diciamo, i molisani, valutando uomini e cose e i costi sostenuti, hanno la concreta possibilità di farsene un’idea. Dardo


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Campobasso

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Quella che oggi si appresta ad affrontate l’argomento della sede regionale in seduta straordinaria - urgente (!) è un’amministrazione lacerata dalle polemiche interne, da interessi personali di candidature, da interessi professionali poco raccomandabili, che a malapena riesce a tenere testa all’ordinaria amministrazione C’è d’augurarsi che la seduta si concluda con un nulla di fatto lasciando che sia la nuova amministrazione comunale a caricarsi del problema di come e con quali soluzioni ridare fiato al centro urbano, alle sue qualità storiche, urbanistiche e architettoniche Oggi l’amministrazione comunale di Campobasso in seduta straordinaria - urgente affronta un argomento che avrebbe meritato tutt’altra tempistica e tutt’altro approfondimento. Ne abbiamo scritto nei giorni scorsi, per cui non torniamo sui contenuti dell’argomento, ma ci limitiamo a mettere in risalto che l’assemblea odierna in pratica dà seguito a un ordine del giorno approvato dal consiglio il primo agosto 2013 con il quale s’invitava il Presidente della Giunta Regionale del Molise ad informare il Consiglio comunale “circa l’impegno di attivare un bando di leasing in costruendo che impegni la Regione Molise per un rateo di importo pari agli attuali fitti per un immobile di proprietà che accorpi tutti i servizi regionali a Selvapiana, su terreni di proprietà regionale, senza alcun coinvolgimento di interessi privati”.Alla faccia dell’urgenza! Affrontato allora probabilmente avrebbe avuto tutt’altro esito e significato discutere se sia opportuno collocare la sede regionale a Selva Piana, il luogo del fallimento di tutte le iniziative comunali e regionali (Frigomacello, Centrale del Latte, Cittadella dell’Economia, Moliseinfiera, Palazzetto polisportivo eccetera eccetera) o, viceversa, sul suolo di proprietà della Regione corrispondente all’ex campo sportivo Romagnoli, pagato nel 1985 ben 6 miliardi di lire all’amministrazione comunale dell’epoca, con specifica e immutabile destinazione (ne tenga considerazione la procura della Corte dei Conti). Quella

che si appresta ad affrontate l’argomento in seduta straordinaria - urgente (!) è amministrazione lacerata dalle polemiche interne, da interessi personali di candidature, da interessi professionali poco raccomandabili, che a malapena riesce a tenere testa all’ordinaria amministrazione, priva di titolo politico, di autorità amministrativa e culturale, di determinazione a scegliere in assenza di un approfondimento tecnico-urbanistico su una questione epocale (la ubicazione della sede regionale o sue alternative) per la quale, ribadiamo, a

meno che non si voglia rimanere nel campo del dilettantismo e del qualunquismo, occorrono competenza e conoscenza tecniche, profondità di pensiero, profondità di studi urbanistici e sociali che nessuno degli attuali amministratori di Palazzo san Giorgio è in grado di dimostrare di esserne in possesso. Saranno pertanto 40 (o quel saranno) consiglieri a bocca aperta, privi di stimoli e d’idee, piegati ciascuno da un rapporto di “dipendenza” politica e/o professionale con gli amministratori regionali, quelli che ascolteranno le

elucubrazioni programmatiche, le linee d’indirizzo, la volontà, il diktat del presidente della giunta regionale sulla questione, anch’egli autarchicamente padrone di una decisione che non ha alle spalle alcuna discussione né confronto o altro elemento di approfondimento. La collettività campobassana e quella regionale sono nelle mani di soggetti con funzioni pubbliche delicatissime adusi a esercitarle con anacronistico autoritarismo, favoriti dalla passività della pubblica opinione e dalla distrazione degli organi di tutela e di controllo. Campobasso non può rassegnarsi, anzi non deve, a subire sopraffazioni esterne (leggasi Regione Molise) né l’inettitudine degli amministratori comunali, peraltro sul limitare della loro permanenza a Palazzo san Giorgio. La sede a Selvapiana o in altro luogo diverso dalla centralissima area dell’ex Romagnoli produrrebbe effetti ancora più devastanti per il centro urbano di quanto non li abbiano prodotti l’impoverimento commerciale (per via dei supermercati), l’impoverimento sociale (per l’assenza di vita di relazione), e l’impoverimento culturale (per l’assenza di luoghi e strutture di aggregazione e per il tempo libero). C’è d’augurarsi che la seduta si concluda con un nulla di fatto lasciando che sia la nuova amministrazione comunale a caricarsi del problema di come e con quali soluzioni ridare fiato al centro urbano, alle sue qualità storiche, urbanistiche e architettoniche. Basta danni e degrado. Dardo

Biblioteca Albino, salvare i lavoratori A rischio il futuro di 14 dipendenti che gestivano il servizio al pubblico CAMPOBASSO. Su sollecitazione delle organizzazioni sindacali, si è tenuta presso la Direzione Generale della Giunta - Area Terza - della Regione Molise in Via Toscana a Campobasso una riunione tecnico-istruttoria finalizzata alla trattazione delle problematiche che interessano il futuro dei 14 lavoratori, dipendenti delle cooperative Altrimedia e Copat che, da anni, gestiscono i servizi al pubblico della Biblioteca provinciale “Pasquale Albino” di Campobasso e il cui periodo di gestione scadrà il prossimo 28 febbraio 2014. I sindacati, dal canto loro, hanno chiesto lumi ai rappresentanti istituzionali presenti al fine di valutare, in tempi rapidi, le reali possibilità di mantenimento dei livelli occupazionali di figure professionali, ormai

ampiamente qualificate, che rappresentano una risorsa fondamentale la cui presenza permette all’utenza di usufruire di un patrimonio culturale di ampio respiro per l’intero territorio regionale. Un destino incerto quello dei 14 lavoratori che si scontra con l’oggettiva realtà che incombe sulle amministrazioni provinciali, il cui filo è ora nelle mani della Camera dopo che già il Senato ha dato parere favorevole alla norma di riordino delle province, proposta dal Ministro per gli affari regionali e le autonomie Graziano Del Rio, che le trasformerebbe in enti di secondo livello con una forte compromissione delle sfere di competenza che dovranno poi essere gestite dalle amministrazioni comunali e regionali. Un patrimonio culturale, quello

della biblioteca “P. Albino”, che ha un costo totale di gestione annuale pari a 800mila Euro, di cui circa 230mila Euro afferiscono alle spese legate all’erogazione dei servizi al pubblico, di reference, di mediateca, gestiti dalle due cooperative. Nel corso dell’incontro è emersa la totale disponibilità dei presenti, in primis della Provincia e della Regione, a far sì che vengano individuati percorsi di tipo condiviso affinché la gestione de servizi culturali possa avere un prosieguo. A tal proposto, dal tavolo è stata avanzata una proposta che coinvolga anche le amministrazioni comunali per contribuire al rilancio di una rete socio-culturale comune e di cui potrà beneficiare, con servizi migliori e più innovativi, l’intero territorio regionale.



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ANNO X - N° 11 - MERCOLEDÌ 15 GENNAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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Isernia

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“Isernia, un Comune disastrato” A denunciare la situazione in essere Pietro Paolo Di Perna di Fratelli d'Italia ISERNIA. L’inizio dell’anno è sempre un momento per fare bilanci e previsioni. A poco più di sette mesi dal suo insediamento, l’Amministrazione comunale del capoluogo Pentro evidenzia già diverse criticità e lacune che il Capogruppo Consiliare di Fratelli d’Italia, Pietro Paolo Di Perna, non esita e manifestare. Crisi economica, soppressione di enti ed istituzioni sul territorio, ridimensionamento sanitario, disoccupazione giovanile, spopolamento, sono alcune delle tematiche che dovrebbero essere al centro del dibattito politico dell’assise comunale che, al contrario, è stata completamente esautorata delle proprie funzioni ( è stata convocata, infatti solo5 volte in 8 mesi; non dimentichiamo la dichiarazione del sindaco che avrebbe convocato almeno 2 consigli comunali al mese per far fronte alle problematiche che quotidiana-

mente affliggono i cittadini)." La situazione economica e sociale del Comune di Isernia - afferma Di Perna - è a dir poco drammatica. I tagli centrali rischiano di diventare una bomba ad orologeria per la nostra realtà già pesantemente provata dalla dura crisi economica dalla quale stentiamo a riprenderci.Mentre è sotto gli occhi di tutti quello che sta avvenendo all’Ittierre, con tutte le ripercussioni sull’intero indotto del tessile, ci stiamo l a s c i a n d o espropriare anche di enti ed istituzioni che offrono non solo occupazione ma aiutano a mantenere vivo un tessuto produttivo fatto di piccoli esercizi com-

“Eolico, dannosi i nuovi impianti" E' stato nuovamente Vittorio Sgarbi a denunciare la situazione ISERNIA. “Il primo male che ha colpito il Molise e più di ogni altra, contro la Costituzione, contro il buon senso e l’onestà delle persone è l’inquinamento del paesaggio con l’eolico”. Vittorio Sgarbi torna a parlare dell’Eolico “Selvaggio” in Molise. Dopo una prima presenza del noto critico d’arte nella nostra regione solo pochi anni fa, quando visitò non solo il sito dell’Altilia di Sepino, ma anche il tratto della “Castagna”, compreso tra Cercepiccola e Cercemaggiore, dove sarebbero dovute essere erette ben sedici torrette eoliche, Sgarbi è stato presente all’auditorium di Isernia durante la presentazione del suo ultimo libro. “Nessun delitto più grave negli ultimi anni ha distrutto l’Italia e in particolare il Molise. L’idea di installare nuovi pali intorno a Sepino, a ridosso dell’area archeologica di Altilia, è un crimine contro l’umanità”. L’intervento di Sgarbi si arricchisce inoltre di un commento relativo proprio alla sede che lo ha ospitato, ovvero l’Auditorium Unità d’Italia di Isernia dove ha presentato il suo libro “Il Tesoro d’Italia” invitato dal sindaco Brasiello: “Non mi pare ci sia bisogno di altro cemento in Italia quando c’è gran parte di essa da recuperare, da restaurare”. L’iniziale critica di Sgarbi alla struttura “prendeva avvio da un principio generale. Il paramento di pietra che lo ricopre lo rende più gradevole rispetto a quanto visto qualche anno fa, quando era una scatola di cemento”.

merciali che, con la loro soppressione, si avvierebbero alla chiusura.Basti pensare all’eliminazione della Provincia, della Prefettura e della Questura, alla chiusura della Camera di Com-

mercio ed al trasferimento del comando dei Vigili del Fuoco. E che dire della sanità. Certo la sinistra ne aveva fatto il suo cavallo di battaglia in campagna elettorale, e adesso cosa resta di quelle promesse. Isernia è fortemente penalizzata dal nuovo Piano sanitario eppure non una parola da parte del Sindaco. Forse il primo cittadino non si è accorto delle problematiche succitate o, piuttosto, non può anteporre gli interessi della cittadinanza a quelli della sua vicinanza con gli attuali vertici del potere. A chi chiede interventi per i giovani, per stimolare crescita ed occupazione Brasiello risponde con il noto

detto latino “panem et circenses” distogliendo l’attenzione dei più dai problemi reali; è troppo occupato a presenziare ad ogni iniziativa, ad organizzare spettacoli, mostre, concerti, certamente buoni se fossero però accompagnati anche da azioni volte ad intervenire affinché la nostra città non diventi solo un luogo nel quale trascorrere gli anni della pensione. Caro sindaco, apri gli occhi, hai un Consiglio Comunale: convocalo; hai delle necessità da affrontare: proponi; vuoi stare dalla parte dei cittadini: comincia a farlo. Anche in questa circostanza la minoranza è dovuta intervenire convocando un consiglio comunale di urgenza sul tema della Sanità. Fratelli d’Italia è pronto a raccogliere queste sfide, noi accanto al circenses non ci dimentichiamo mai del “panem”.

Ferrari dal telaio contraffatto Ieri l’operazione delle Fiamme Gialle, identificato il proprietario e confiscata l’autovettura ISERNIA. Quando l’attenzione delle Fiamme Gialle di Isernia è stata attirata dalla presenza di una potente Ferrari, ricoverata in una officina di Isernia, sono scattati immediatamente i controlli diretti ad individuare, attraverso il numero di targa, l’intestatario della fuoriserie.Accertato che si trattasse di una società dell’hinterland romano che gestisce un campeggio, i finanzieri hanno deciso di approfondire le indagini, in considerazione del fatto che ben poco si presta una Ferrari 360 F1 Modena ad essere impiegata quale bene strumentale in un camping. Sono iniziati quindi gli accertamenti dei militari del Nucleo di Polizia Tributaria, i quali hanno identificato il proprietario della vettura, un 44enne legale rappresentante di una nota società pentra, operante nel settore del commercio autoveicoli, il quale ha dichiarato agli investigatori di aver acquistato da pochi giorni il veicolo dal titolare della predetta società capitolina. Comparando i dati della carta di circolazione con gli estremi identificativi del veicolo, i finanzieri hanno notato che il telaio era stato alterato. Il codice alfanumerico indicato sulla carta di circolazione risultava infatti diverso da quello indicato sulla carrozzeria e su alcune parti meccaniche. La casa automobilistica di Maranello infatti, oltre ad apporre gli estremi identificativi sulla parte fissa del veicolo, riporta i nu-

meri di telaio anche in altri punti, proprio per tutelare il possessore del mezzo da possibili frodi. Ad ulteriore garanzia del marchio del Cavallino Rampante, il costruttore rilascia un certificato di “origine”, che dovrebbe proprio legittimare la provenienza dell’auto. Tuttavia, anche il predetto certificato, esibito dall’imprenditore isernino agli investigatori, riportava un codice alfanumerico diverso da quello indicato sulla carta di circolazione. Da qui la decisione di sottoporre a sequestro il veicolo oltre alla carta di circolazione e al certificato di “origine”; provvedimento cautelare subito convalidato dalla Procura della Repubblica di Isernia. Ulteriori accertamenti saranno effettuati anche sulla genuinità delle targhe del veicolo, che hanno destato i primi sospetti circa la loro riferibilità all’auto in questione.


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Termoli

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Riorganizzazione aziendale Asrem, Consiglio comunale ad hoc TERMOLI - Il Presidente del Consiglio comunale Alberto Montano rende noto l’ordine del giorno elaborato in previsione dell’assise civica straordinaria convocata per Venerdì 17 gennaio alle ore 18,30 in cui si discuterà della riorganizzazione aziendale proposta dalla Direzione Generale della ASREM. “Al consiglio Comunale – dichiara Montano - sono stati invitati il Presidente della Regione Frattura, il Direttore Generale ASREM Percopo e il Direttore Generale della Direzione per la Salute della Regione Molise Lastoria. A loro chiederemo una modifica di quanto riportato nel Piano di riorganizzazione proposto che determina problemi rilevanti rispetto alla tutela della salute dei cittadini di Termoli e di tutti i comuni dell’area del Basso Molise. Sarà possibile ascoltare durante il Consiglio comunale anche la voce dei rappresentanti del mondo della sanità e delle associazioni per la tutela del diritto alla salute di tutela del cittadino che riterranno di voler intervenire ed esprimere le loro preoccupazioni”.Nel documento si fa presente che:“Nell'ambito distrettuale di Termoli, che abbraccia tutta l'area del Basso Molise, nel documento ASREM si prevede la trasformazione dell'ospedale Vietri di Larino in struttura di territorio (Poliambulatorio Specialistico), in Residenza Sanitaria Assistita e Hospice. L'ospedale S.Timoteo di Termoli dovrà quindi garantire l'assistenza e il ricovero ospedalieri a tutta la popolazione dell'area che consta di 102.816 abitanti. Per una corretta programmazione sanitaria oltre agli abitanti residenti è indispensabile considerare anche il grande carico assistenziale a cui è sottoposta l'ospedale S.Timoteo per le migliaia di persone domiciliate e non residenti a Termoli, le migliaia di lavoratori dell’industria afferenti ogni giorno a Termoli,

le migliaia di studenti che giornalmente si recano dai centri delle aree interne e delle regioni limitrofe presso le scuole e l’università, il raddoppio della popolazione nei centri costieri nel periodo estivo, le frequenti emergenze derivanti dalla localizzazione geografica di Termoli posta a crocevia di grandi arterie stradali ad elevato flusso e alto rischio di incidenti stradali, la necessità di ridurre ed evitare l’ulteriore incremento di flussi migratori sanitari, favoriti dalla posizione di confine con le regioni vicine e la facilità di accesso alle loro strutture sanitarie. Partendo da queste considerazioni di carattere generale e tenendo anche conto dei criteri generali che sono stati adottati nel Piano ASREM, sono diverse le eccezioni che possono essere poste”. Pertanto il Consiglio comunale approva di: “Chiedere al Presidente della Regione Molise anche nella sua funzione di Commissario ad Acta per la Sanità e alla Direzione Generale ASREM, di garantire alla popolazione molisana residente nell'area del Basso Molise livelli di

Cronaca in breve MONTECILFONE – Ancora un furto all’interno della scuola da dove i ladri hanno portato via computer e stampanti. I ladri, la scorsa notte, sono penetrati all’interno dell’edificio scolastico asportandone il materiale che oltre all’utilizzo di segreteria era a disposizione anche per le operazioni didattiche di professori e studenti. SAN GIULIANO DI PUGLIA – Due furti sono stati compiuti in altrettanti appartamenti delle case popolari di contrada Colle Monte. I ladri, approfittando dell’assenza degli affittuari, sono penetrati negli alloggi forzando le porte di accesso con un piede di porco. Una volta all’interno hanno fatto razzia di denaro contante, oggetti in oro e monili. Al loro rientro i residenti hanno scoperto i furti e fatto intervenire i carabinieri della Stazione di Colletorto che hanno avviato le indagini.

Al via il “Corso operatore per disabili sensoriali” TERMOLI - Sabato 25 gennaio alle ore 17, in via Cavalieri di Vittorio Veneto n° 1/C, ci sarà la presentazione del Corso per disabili sensoriali promosso dall’Associazione di Promozione Sociale “LiberaMente”. Il Corso, dal programma interdisciplinare, mira a fornire ai partecipanti le competenze necessarie per il sostegno, l’integrazione scolastica e il raggiungimento dell’autonomia del videoleso e dell’audioleso, ed è rivolto a tutti coloro che si occupano di sociale e/o che semplicemente ne sono interessati e approfondirà in particolar modo la comunicazione nel mondo della cecità e della sordità, pertanto molto spazio sarà dato al Braille e alla LIS. Per info e iscrizioni: 0875702547 – 3803842760 – 329105297, liberamentermoli@gmail.com

assistenza ospedaliera e territoriale adeguati ad una moderna organizzazione sanitaria e ad una assistenza di qualità; Di rivedere la programmazione sanitaria ospedaliera attraverso un adeguato e giuridicamente valido atto di Piano Sanitario Regionale che consideri uno sviluppo adeguato e il rilancio organizzativo e tecnologico dei tre poli ospedalieri di Campobasso, Isernia e Termoli come strutture atte a garantire un livello di assistenza qualificata ed omogenea su tutto il territorio regionale sulla base del legittimo diritto alla salute per tutti i Molisani con pari dignità; Di chiedere al Presidente della Regione, anche nella sua veste di Commissario alla Sanità, e alla Direzione Generale ASREM di accogliere e condividere tutte le osservazioni formulate nel presente documento sulla programmazione relativa all'ospedale s.Timoteo così come previsto nel Piano ASREM e in particolare: di ripristinare presso il S.Timoteo i 72 posti letto finalizzati alla lungodegenza e alla riabilitazione dovuti sulla base degli standard na-

zionali, tenendo conto anche di quelli dedicati a tale attività che vengono oltretutto soppressi presso l'ospedale Vietri di Larino all'atto della riconversione; Di garantire il mantenimento del Servizio di Emodinamica con presidio di assistenza continuativa H24 e la conferma presso l'Unità Operativa Complessa del S.Timoteo del “Centro Aritmologico Regionale per la Diagnosi e la Cura delle aritmie Cardiache, per la Terapia dello Scompenso Cardiaco e la Prevenzione della Morte Improvvisa”; Di garantire la presenza di un servizio di Diabetologia; Rafforzare l'articolazione funzionale delle Unità Operative della branca di Chirurgia Generale per permettere un efficiente grado di specializzazione e qualità dell'assistenza chirurgica alla popolazione; Confermare l'organizzazione autonoma come UOC delle branche di Oculistica e Ostetricia e Ginecologia necessarie a qualificare l'offerta sanitaria di tali servizi; Individuare almeno come Unità Operative a Valenza Dipartimentale i Servizi di Anatomia Patologica, Laboratorio Analisi, Medicina Trasfusionale; Confermare un'autonoma Direzione Sanitaria del Presidio Ospedaliero atta a garantire la funzionalità e la tutela organizzativa del s.Timoteo; Chiarire ruolo e funzione dell'ospedale S.Timoteo nell'ambito del sistema dell'Emergenza-Urgenza e il suo inserimento nel contesto dei rapporti con la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi del Molise; Impegnare il Sindaco ad esprimere parere positivo alla proposta di Piano ASREM nella Conferenza Permanente per la Programmazione Sanitaria e Socio-Sanitaria Regionale solo previo accoglimento delle modifiche e delle integrazioni così come deliberate da codesto Consiglio Comunale nel presente atto.

L’intervento

Patologie tumorali, Libera chiede più controlli e l’istituzione di un registro TERMOLI - Il collaboratore di giustizia Carmine Schiamone, il 7 ottobre 1997, nella seduta della Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso collegate svela per la 1^ volta, in forma esplicitamente ufficiale, le attività criminali relative allo sversamento e all’interramento dei rifiuti tossici da parte del clan camorristico dei Casalesi e i collegamenti che lo stesso clan ha intrattenuto con svariate ditte addette al settore di raccolta, trasporto e smaltimento degli stessi. Da qui risulta che il Molise è uno dei siti individuati per l’occultamento dei rifiuti.Anni di colpevole indifferenza, nonostante la ormai acclarata consapevolezza del disastro ambientale consumato ai danni di tutti, hanno portato la società civile, i movimenti, le associazioni, i cittadini più responsabili ed attenti ad adoperarsi per la salvaguardia e la tutela del territorio molisano, violentato sia a livello di paesaggio che di integrità delle sue ricchezze naturali, quali ad esem-

pio le falde acquifere, l’aria, il terreno… A questo commercio criminale va addebitato anche l’incremento di patologie tumorali cresciute a dismisura negli ultimi anni in particolar modo nelle zone di Termoli e di Venafro. Di qui, la pressante, e finora inevasa, richiesta di un monitoraggio regionale attraverso uno specifico registro.A questo punto Libera contro le mafie del Molise chiede alla nostra classe politica di far finalmente chiarezza in proposito e di accendere tutti i fari su questo terribile, devastante e troppo annoso segmento di storia locale. Libera si propone quale referente preferenziale per un’ampia ed esauriente acquisizione di dati e di fatti in modo da poter continuare a svolgere la sua naturale attività di informazione e di sensibilizzazione responsabile. Per Libera Molise prof. Franco Novelli

Due cagnette di circa 2 anni vagavano disorientate e denutrite per la periferia di Montenero di Bisaccia. Sono momentaneamente ospiti di una persona di buon cuore che però non può tenerle. SI CERCA VECCHIO O NUOVO PADRONE altrimenti tra pochissimi giorni finiranno in canile. Sono in buona salute, dolci e mansuete. Si affideranno sterilizzate. Per qualsiasi informazione potete contattare il numero 393/0047931. Evitiamo loro il canile!!!


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Termoli

15 gennaio 2014

Conti in equilibrio e rispettato il patto di stabilità SAN MARTINO IN PENSILIS “Il Comune chiude l’anno 2013 con un risultato brillante dal punto di vista finanziario: rispettato appieno il patto di stabilità”. A dichiararlo è Massimo Caravatta, sindaco pro tempore del comune sammartinese. “L’equilibrio finanziario raggiunto - continua il primo cittadino - è stato possibile grazie ad un complesso sistema di risparmi di spesa e ad una gestione oculata e coerente delle risorse rispetto alla programmazione economico-

finanziaria di partenza”. Grazie, quindi, ad una politica attenta sul fronte della spesa, il Comune di San Martino in Pensilis è riuscito a rispettare i limiti severi imposti dal patto di stabilità, evitando di incorrere in una serie di inevitabili sanzioni previste dalla Legge finanziaria per quei Comuni “poco virtuosi” che lo sforano. “Le scelte equilibrate di politica di bilancio ed il controllo costante dei flussi – precisa Caravatta hanno consentito di erogare i ser-

Pasquale Di Lena: Il progetto grandi manze va avanti TERMOLI – Pasquale Di Lena è certo che il progetto Gran Manze non si è bloccato e va avanti e chiedse più accortezza perché “nel silenzio si continua a progettare la mega stalla portando all’attenzione comune la presunta proposta occupazionale derivante e dall’arrivo delle vacche. “Il problema – dice Di Lena - non è la Granarolo ma la politica e le scelte della classe dirigente. Questo territorio è lo scrigno di tutti i nostri valori e noi, come identità, non possiamo dimenticarlo. Essere per il territorio è esprimere no alla stalla, all’autostrada, alla biomassa e a quanto lede la nostra realtà. Questa è una battaglia che di gioca su due partire grosse: l’accordo che la Granarolo ha fatto con gli inglesi, che punta a fare dell’azienda emiliana leader del mercato, e l’obiettivo a investire e perseguire ogni strada per realizzare

il suo progetto in vista dell’Expo 2015”. Di Lena ritiene che non sia possibile “che si valuti ancora lo sviluppo violento che ha portato via i valori del dialogo. Oggi siamo tutti numeri, singoli ma siamo chiamati a riconquistare i nostri rapporti e insieme portare avanti una battaglia tesa a bloccare un progetto deleterio. Non possiamo abbassare la guardia perché ufficialmente non c’è alcun passo indietro ma si sta lavorando tra Cipe, ministero e così via. La regione Molise resta ancora inespressa sul tema e il solo M5s si è mosso politicamente (oltre i no e i ni di alcuni comuni). Il problema della stalla – conclude - è tutto molisano perché rode, demolisce e attacca sia la zootecnia che il territorio. Il classico effetto supermercato che si mangia le piccole botteghe”.

Al via mercatino delle pulci e del libro usato SAN GIACOMO DEGLI ACHIAVONI – Il prossimo 18 gennaio, organizzato dall’amministrazione comunale, si terrà il mercatino delle pulci e del libro usato. Coloro che desiderano partecipare come espositori dovranno comunicare la propria adesione entro le ore 11 del 17 gennaio. Bisogna presentare regolare domanda per l’anno 2014 (Comunicazione di Iscrizione Annuale) utilizzando l’apposito modulo presso il Comune di San Giacomo degli Schiavoni (Ufficio Anagrafe). Gli espositori, che hanno precedentemente partecipato, devono occupare lo spazio a loro riservato nelle edizioni precedenti mentre i nuovi partecipanti sono invitati a collocarsi negli spazi che sarà loro assegnato nel giorno ell’appuntamento. Tutti hanno la possibilità di allestire il proprio spazio con proprie illuminazioni; il mercatino verrà aperto al pubblico a partire dalle ore 18,30. Per maggiori informazioni fissare un appuntamento con l’Assessore Angela Bracone.

vizi essenziali al cittadino pur rispettando il patto e senza aumentare i tributi, nel segno, dunque, di una gestione efficiente ed efficace della complessa macchina amministrativa. Compito arduo – conclude il Sindaco - ma risultati straordinari imputabili ad una gestione seria sempre attenta alle esigenze del territorio, in grado di amministrare con intelligenza e lungimiranza le risorse finanziarie disponibili, ormai sempre più esigue”.

Potalivo eletto vicesegretario provinciale dei socialisti PETACCIATO – Il 39enne petacciatese Antonio Potalivo è stato eletto all’unanimità dell’assemblea vicesegretario provinciale del partito Socialista. “Sarò a lavoro da subitoha dichiarato - per rompere il

silenzio. Il mio obiettivo è quello di portare il partito in mezzo alla gente per ridare voce al popolo e risolvere tutti i problemi che attanagliano il nostro territorio. Una sanità che non funziona, un’agricol-

tura che deve ripartire per dare ricchezza alla regione e un’industria che in Molise è ormai al palo. Problemi che vanno risolti ascoltando soprattutto le esigenze della popolazione

L’intervento

Ricordo flash del cavaliere italiano Raimondo D'Inzeo MONTECILFONE - Il sedici novembre 2013 un mitico cavaliere italiano, di schiettissimo sangue arbëresh-ciociaro, raggiungeva al galoppo i fatidici Campi Elisi! Ad accoglierlo e rendergli gli Onori amicali sono altri Sidèrei Cavalieri capitanati da Pierre Jonquères d’Oriola e Anton Ebben. Il ricchissimo superbo carniere olimpico del nostro D’Inzeo? Eccolo. Vi figurano 41 vittorie nelle corse: 25 in piano, 16 sugli ostacoli. Ufficiale di prima nomina in “Savoia Cavalleria” nel 1949, Raimondo passa nell'Arma dei Carabinieri nel 1950 e vi rimane fino al congedo (luglio 1981). Esordisce sulla scena olimpica a

Londra (1948) nel completo con “Regate”, una cavallina modesta, e lotta per il bronzo di squadra, fallito per il banale errore di percorso di un altro concorrente. Ad Helsinkj (1952) è quinto con “Litargirio”. Vince le due prime medaglie alla sua terza Olimpiade, a Stoccolma (1956): è secondo nell'individuale e nella gara a squadre montando il famoso “Merano”. Nello stesso anno s'impone con “Merano” nel campionato del mondo ad Acquisgrana. Mercoledì 7 settembre 1960, a Piazza di Siena, vince con “Posillipo” l'oro di Olimpia nel gran premio di salto ad ostacoli individuale: in mattinata è il solo a compiere

un percorso netto; nel pomeriggio, nonostante tre errori al sesto, nono e undicesimo ostacolo, è primo davanti al fratello Piero. “”Posillipo” era un cavallo più sostenuto di “Merano”; figlio dello stesso padre, “Ugolino da Siena”, proveniva dallo stesso allevamento di Pontecagnano dei baroni Morese. Aveva più mezzi di “Merano”, ma era più scontroso e sensibile: era un cavallo che si adombrava subito. L'ho preparato per 5 anni in vista delle Olimpiadi”, confiderà D'Inzeo in un memorabile incontro – intervista che avemmo con lui due lustri orsono nella sede del prestigioso Pony Club a Roma. Nello stesso anno vince il secondo mondiale al Lido di Venezia con “Gowran Girle”, una cavalla irlandese un pò bisbetica che induce all'errore i suoi avversari: “L'ha fatto apposta”, mormorano poi i battuti. A Monaco (1972) con “Fiorello” ripete il bronzo di squadra conquistato con “Posillipo” sia a Roma (1960) che a Tokyo (1964). A Montreal (1976) su “Bellevue” disputa la sua ottava Olimpiade: il cavallo si produce uno strappo in campo di prova, quando è in zona medaglia. Non gareggia a Mosca (1980) per il boicottaggio olimpico, ma resta l'uomo che ha partecipato a più Olimpiadi. Tiberio Occhionero


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Spettacolo

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Non solo jazz Antonio Cocomazzi pubblica il nuovo disco “True colors” di Charles N. Papa CAMPOBASSO - Il panorama musicale odierno, è nebuloso. Molti incompetenti si mischiano a professionisti, offuscando così la loro bravura. La crisi del mercato discografico, tra pirateria e download (senza contare la grande distribuzione), è un cappio al collo non solo per i commercianti, ma anche per i musicisti. Trovare i soldi per incidere un disco, è sempre più difficile, sono pochi i produttori che scommettono su talenti regionali. Antonio Cocomazzi, egregio compositore e pianista jazz, licenzia con piacere, il suo nuovo disco “True colors”, e lo fa con garbo, con l’umiltà di chi sa di avere un potenziale artistico, che prima o poi sarà riconosciuto, senza dubbio. Parliamo della tua formazione professionale. “Mi sono diplomato a 20 anni in pianoforte presso il conservatorio di Foggia e susseguentemente in Composizione a Pescara. I miei studi dunque sono prevalentemente accademici e ciò ha influenzato molto la mia prima produzione musicale prettamente classica, evidente nei primi due cd "Ebbrezza sonora" del 1994 e "Suite for friends" del 1997, anche se già caratterizzata da vaghe influenze jazzistiche”. Come nasce la passione per il jazz. “Grazie a molti miei amici jazzisti che dalla mattina alla sera ascoltavano quel genere di musica. Mi sono appassionato però non al jazz classico ma a quello "contaminato", al jazz rock o fusion da Miles Davis a Chick Corea fino a Pat Metheny, quest'ultimo il mio più grande ispiratore musicale. Alla sua musica e al suo virtuosismo alla chitarra devo molto”. Cosa significa avere una dedica del maestro morricone su una propria produzione. “Dal punto di vista artistico è una immensa gratificazione, un riconoscimento notevole al proprio modo di far musica. Peccato che in Italia non serva a molto. Il fatto che un'icona della musica mondiale parli bene di te e dia lustro alla tua arte (parliamo del cd "Antonio Cocomazzi Project"), non significa automaticamente avanzare nel proprio settore con facilità e con merito. Anzi, pare che al giorno d'oggi la meritocrazia sia un miraggio, le porte restano chiuse tranne per chi possiede, chissà come, le doppie chiavi e la situazione qui in Molise non è che sia migliore delle altre. Nonostante tutto (che è anche il titolo di un mio album) si cerca di andare avanti, tra mille difficoltà e delusioni, seguendo la propria passione coltivata con tanti anni di studio e sacrifici, con la certezza che prima o poi qualcosa di buono accadrà”. Hai lavorato anche con altri nomi illustri. “Ho avuto la fortuna già a 23 anni di incidere "Suite for friends" a Roma con pregevoli musicisti quali Mike Applebaum, trombettista di spicco che spazia dalla leggera alla classica passando per il jazz con estrema duttilità, Mario Marzi, primo sassofonista dell'Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, Paolo Pollastri,

primo oboe e solista dell'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia, Pietro Ciancaglini, contrabbassista jazz di alto rango e il direttore d'orchestra Flavio Colusso. Musicisti di varia estrazione musicale che erano perfetti per la mia musica che dalla classica stava sempre più orientandosi verso la contaminazione jazzistica. Il tutto condito dalla bella prefazione scritta da un altro grandissimo maestro, Giorgio Gaslini. Poi nel 2004 ho intensificato il rapporto professionale con il mirabile Mario Marzi, realizzando il cd "Nonostante tutto" per Rai Trade, dedicato interamente al sassofono con mie composizioni dal duo al sestetto”. Parliamo ora del nuovo lavoro "True colors". “Un lavoro che si differenzia dai precedenti soprattutto per l'organico impiegato e al fatto di aver affiancato per la prima volta le tastiere al pianoforte. In alcune composizioni, oltre al pianoforte, vi sono piccoli interventi con il clarinetto, il clarinetto basso e la tromba; quindi un'esigua scena sonora rispetto ad organici più significativi impiegati in passato. Questa riduzione di strumenti è stata anche cagionata dall'esigenza di esternare in musica il mio stato d'animo in una situazione abbastanza intima, quasi scavando nelle emozioni alla ricerca di quelle sfumature recondite che riesci a percepire solo se sei a stretto contatto con te stesso. Ho cercato i "veri colori" del vissuto e li ho evidenziati in queste dieci nuove composizioni, attraverso una visione molto romantica, sempre radicata nel mio essere”. Come hai scelto i musicisti? “In base alla tipologia delle composizioni e alla immensa stima che nutro per il mio amico Pericle Odierna, polistrumentista e compositore eccelso, di una duttilità incantevole, con cui ho avuto il pregio di collaborare. Ci tengo anche a sottolineare la professionalità di Pietro Paluello della Heristal Entertainment, che ringrazio profondamente, che ha prodotto il disco in un momento davvero difficile per l'arte in genere”. Quanto la pirateria distrugge il mercato? La pirateria è una brutta piaga sociale che ostacola e non poco il mercato sempre più depresso. Nel caso mio, essendo un musicista che vive lontano dai riflettori e dai grandi numeri, la pirateria è solo un discorso che affronto come appartenente alla categoria ma è chiaro che una maggior tutela deve essere assicurata per il diritto d'autore e di conseguenza per chi lavora e guadagna scrivendo musica. Aggiungendo a questo discorso l'altra piaga sociale a cui facevo cenno poc'anzi e cioè la meritocrazia poco considerata (in tutti i settori ovviamente), non mi aspetto niente dal mercato. Oggi è difficile pronosticare, viviamo in un epoca dove tutti credono di saper fare tutto, dove chi è incompetente fa proseliti ovunque e per gli addetti ai lavori è davvero difficile se non impossibile riuscire ad ascoltare tutte le proposte che circolano. Bisogna affidarsi molto al caso ed essere speranzosi”.

336 pagine € 19,90

di Giuseppe Saluppo

Stagione teatrale GUGLIONESI - Sei spettacoli, da gennaio ad aprile, per la nuova stagione teatrale al Fulvio di Guglionesi. In programma: “Fustalà” (24 gennaio), regia di Stefano sabelli con Flavio Bruinetti e Matilde Caterina; “Grazie Gaber”(6 febbraio), con i Polli da allevamento; “E allora? Guarda, stupisci” (22 febbraio) di e con Gianni Aversano; “Equità, a ognuno il suo debito” (7 marzo), con Palma Spina e Marco Caldoro; “Louis mr jazz” (22 marzo) di Roberto Di Carlo; “Oreste” (3 aprile) di Vittorio Alfieri, con Paola Cerimele, Diego Florio, Giorgio Careccia, Chiara Cavalieri. Ogni spettacolo sarà aperto da un aperitivo e prodotti locali. Informazioni 3894390397.

Dove acquistare il libro

CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo


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15 gennaio 2013

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