TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
ANNO X - N° 147 - MARTEDÌ 15 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
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L’Oscar del giorno a Mauro Sasso
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Mauro Sasso. Il sindacalista della Uil non si è trattenuto nel mandare a dire al presidente Frattura che sulla Gam sta sbagliando. Manca completamente un'idea forte, un'analisi dei problemi, una chiara identificazione della soluzione e la scelta di un percorso coerente per giungere ad un risultato. "Del Presidente "tentenna" e dell'andamento ondivago dall'amministrazione regionale non ne possiamo davvero più", è il senso del ragionamento del sindacalista della Uil.
Il Tapiro del giorno a Vittorino Facciolla
Il Tapiro del giorno lo diamo a Vittorino Facciolla. L'assessore ha voluto fare tutto da solo nella predisposizione del Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020 puntando tutto sull'imprenditoria agricola dimenticando che le tante realtà agricole molisane sono ancora di piccola dimensione ed avrebbero necessità di ben altri investimenti per potere sperare di raccogliere frutti più sostanziosi. Così come manca del tutto la previsione di cosa fare, in termini di produzioni di qualità, in Molise. A proposito, a quando la risposta alla Fruttagel?
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15 luglio 2014
Manca il direttore generale, Molise Acque allo sbando
Il ruolo è ricoperto dal presidente in carica e scoppia un’altra denuncia: è fuori legge
CAMPOBASSO. Seconda l’articolo 11 dello statuto dell’azienda Molise Acque, il presidente ha la rappresentanza legale dell’azienda, convoca e presiede il Consiglio di Amministrazione, impartisce al Direttore Generale le direttive strategiche stabilite dal Consiglio di Amministrazione, stipula il contratto di lavoro del DG, relaziona annualmente alla Giunta regionale sull’andamento dell’azienda. In nessun caso è contemplato la sostituzione al direttore generale, quindi in questo momento opera nella totale illegittimità, visto anche la ritrosia di alcuni dirigenti regionali a voler ricoprire quel ruolo. Perché non viene nominato un dirigente dell’azienda stessa che possa ricoprire quel ruolo? E perché la politica non si pone il problema che gli enti regionali hanno bisogno di legalità e non di illegalità? Cosa si nasconde dietro questa gestione “familistica”? Insomma, chi controlla chi a Molise Acque? A sollevare il problema è un articolo a firma di Michele Mignogna sull’omonimo blog dove si riassume la situazione di stallo che c’è nel principale ente regionale: Molise Acque. “Partiamo dall’inizio, da quando cioè, viene nominato il nuovo consiglio di amministrazione cosi composto, Piero Neri, avvocato, nominato Presidente, Gianpiero Cesario, Francesco Petraroia e Angelo Simonelli, consiglieri di amministrazioni, pagati dai molisani, cosi come sono pagati i revisori dei conti illegittimi, nelle persone di Antonio Digati presidente, Giuseppe Chiappini e Antonio Palazzo componenti del collegio. Questi signori, che operano in totale
sinergia, la prima cosa che fanno nell’aprile del 2014 è cacciare il direttore generale Giorgio Marone, il quale ha poi prodotto una denuncia in procura contro questi signori, da allora il suo posto è vacante e le sue funzioni, da almeno tre mesi, le svolge il presidente del cda, l’avvocato Piero Neri, ma anche in questo caso siamo di fronte a una illegittimità evidente e inaudita, perché? Semplice, i compiti del cda e del Presidente sono chiaramente scritti, nero su bianco, dalla regione Molise e non dal Congo, nella legge regionale 37 del 1999, e mai modificata, e questo lo diciamo per evitare arrampicate sugli specchi da parte di chi si sente chiamato in causa da questo articolo. In questa legge si dice chiaramente che i compiti del cda e del Presidente sono “esclusivamente di indirizzo e programmazione, con definizione degli obiettivi aziendali e attività di controllo sul raggiungimento degli stessi”, mentre i compiti di gestione
tecnica, finanziaria, amministrativa e contabile “sono di esclusiva competenza dei dirigenti e del direttore generale”. Ripetiamo che questa è una legge scritta dalla politica molisana e non dal Congo. Non solo, se non basta la legge regionale, c’è la famosa legge Bassanini, che non è il dittatore del Congo, ma è stato un ministro della Repubblica Italiana,che per ridefinire ruoli e competenze all’interno della pubblica amministrazione, ha scritto la legge che porta il suo nome, e, infatti, nelle leggi 142 del 1990 e 241 sempre del 1990, si legge che “gli organi amministrativi, essendo di nomina politica, hanno il solo potere di programmazione e verifica degli obiettivi assegnati, giammai di gestione”. Giammai di gestione scrive il legislatore, e per un motivo molto semplice, deve esserci una distinzione tra politica e amministrazione, altrimenti si entra nel gioco del controllore che è anche il controllato, quello
che da oltre tre mesi sta succedendo a Molise Acque dove il Presidente fa anche il direttore generale. Infatti, in questo periodo l’avvocato Neri, preso dall’alto senso di responsabilità che gli è caduto addosso, fa di tutto, firma mandati di pagamento, dà incarichi a destra e a manca, assegna consulenze lautamente pagate, poi fa il presidente e va a riferire in Giunta regionale il lavoro svolto, da se stesso senza organo di controllo legittimo, essendo quelli esistenti contro legge e quindi illegali. L’aspetto più preoccupante di tutto questo bailamme però riguarda soprattutto i mandati di pagamento, perché in base alla legge regionale numero 4 del 2002 il mandato di pagamento è “una fase del procedimento di spesa, dunque fase esclusiva di gestione”, e dal 1990, anno dell’entrata in vigore della Bassanini, sui mandati di pagamento non esistono più le firme di Assessori, Sindaci o Presidenti di Provincia e Regione, appunto, sui mandati di pagamento, tranne in Molise, dove una sola azienda, tra le più importanti ha ricevuto una sorta di deroga a tutte le leggi che regolano quel settore, a Molise Acque insomma ci si può permettere di avere un collegio dei revisori illegittimo, un presidente che fa il controllore e il controllato, un consiglio di amministrazione che vive nel meraviglioso mondo di Amelie, dove non è vero ciò che è vero ma è vero ciò che si vuol far credere, e in questo caso, questi baldi giovani vogliono farci credere che possono fare tutto, alla faccia delle leggi e dei molisani che mensilmente pagano i loro compensi”.
"Biomasse, non vanno fatte" Il Corea ribadisce la contrarietà all'impianto che è stato autorizzato a Campochiaro
CAMPOBASSO. Sulla questione dei vari impianti a biomasse in fase di realizzazione in Molise, Co.Re.A ribadisce la sua posizione di netta contrarietà, peraltro, già espressa anni fa e mai cambiata. "Siamo stati e saremo sempre contrari a progetti calati dall’alto senza condivisione con la collettività e le realtà locali". Lo sostiene Vincenzo Musacchio, presidente della Commissione Regionale Anticorruzione del Molise. "Siamo contrari anche perché spesso tali progetti non danno rassicurazioni sulla fonte di approvvigionamento di ciò che
l’impianto stesso va a bruciare. Occupandoci da tempo di ecomafie e rifiuti tossici e non essendo il Molise immune da questi fenomeni criminosi, è legittimo il dubbio sul materiale che si andrà a bruciare. La popolazione molisana sa ben poco di questa situazione a parte quello che è stato scritto sui giornali. Nessuno ha mai avuto la fortuna di confrontarsi con i proponenti e non abbiamo idea se al progetto, in questi mesi, siano state apportate modifiche o se siano cambiate le priorità. A mio parere sarebbe auspicabile che, in un’ottica di tra-
sparenza, le comunità locali (e non solo) esprimessero apertamente la propria volontà circa la realizzazione degli impianti. Sappiamo che le autorità non sono obbligate a tenere in considerazione la volontà della popolazione residente ma Co.Re.A. è pronta ad aiutare le comunità locali con tutte le sue forze e i propri mezzi. Non vogliamo in nessun modo sostituirci alla politica ma vogliamo fermamente essere vicini alle volontà dei cittadini molisani che a nostro avviso dovrebbe avere forza vincolante!"
Non siamo soli
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Duro e documentato attacco del segretario confederale Uil, Mauro Sasso, al presidente "tentenna" e all'andamento ondivago dall'amministrazione regionale circa la gestione dei problemi della filiera avicola
Cresce il numero dei soggetti che con la “Gazzetta del Molise” condividono la inadeguatezza di Paolo di laura Frattura alla guida del Governo regionale. Non siamo soli, dunque, a evidenziarne il difetto di personalità e di autorevolezza nella gestione politica, amministrativa e legislativa della Regione. Ciò che agli occhi dei devoti di Frattura, dei riconoscenti, dei garantiti, dei privilegiati, dei favoriti viene considerato un preconcetto, una prevenzione, una presa apodittica di posizione nei suoi confronti, nei fatti e nella sostanza delle cose e dei problemi che affliggono (irrisolti) la collettività va a sedimentarsi giorno dietro giorno nella critica e nel malcontento generali, diventa motivo di denuncia, di allarme, di preoccupazione oltre ogni limite della sopportabilità soprattutto da parte delle miglia di molisani che cercano inutil-
mente lavoro. Che il lavoro lo hanno precario o l’hanno perso, dei cassaintegrati, di quella parte dell’imprenditoria che vede assottigliarsi i margini di sopravvivenza nella più assoluta indifferenza degli organismi regionali e degli apparati che ad essi fanno riferimento e con essi concorrono alla tenuta dell’economia regionale. A nulla finora sono valse le sollecitazioni, le richieste di aiuto, d’intervento, di confronto e di collaborazione, della ricerca di una metodologia, di un modello di governo che riescano a rimuovere gli ostacoli e a riavviare l’economia come avrebbe fatto chiunque altro governo regionale dotato di prestigio, capacità, professionalità, rispetto, passione e dedizione per il bene comune , oltre il proprio. Che il governo Frattura persegue e difende con estrema determinazione. Non siamo dunque soli. Altri, con noi, hanno deciso di uscire dal guscio dell’ossequio formale e istituzionale per denunciare le carenze, le contraddizioni, le indeterminatezze della presidenza regionale di fronte alla cancrena dell’economia e alla urgenza di fare qualcosa. Affidiamo al comunicato del segretario confederale della Uil, Mauro Sasso, emesso sulle ultime iniziative della Regione Molise per la filiera avicola molisana, la rappresentazione plastica in cui è venuto a trovarsi il settore e le gravi conseguenze che si trascina dietro per via, come dice il segretario confederale della Uil, della politica del presidente “tentenna”. Dice Sasso: “Manca completamente un'idea forte, un'analisi dei problemi, una chiara identificazione della soluzione e la scelta di un percorso coerente per giungere ad un risultato. Del Presidente "tentenna" e dell'andamento ondivago dall'amministrazione regionale non ne possiamo davvero più. Una settimana fa tutti impegnati a coniugare "il lavoro" con la necessità di ricercare attenzioni da parte del livello nazionale perché il Molise non può essere lasciato da solo nella sua marginalità territoriale e nelle sue difficoltà economiche, produttive, occupazionali e sociali. Per questo, martedì scorso, anche il sindacato ha valutato positivamente i contatti intrapresi dalla Regione con il Ministero dello Sviluppo
"Gam, decisioni affrettate" I sindacati ritengono che il presidente Frattura stia sbagliando strada Flai, Fai e Uila ritengono affrettate le dichiarazioni del presidente della Regione Molise, Paolo Di Laura Frattura, che stabilisce nel sistema delle cooperative l’unico futuro possibile per la GAM di Bojano. "Sono affrettate perché, si inseriscono in un dibattito aperto che ha visto la Regione Molise deliberare in merito alla richiesta di un’ area di crisi e che ci vede attivamente im-
pegnati nella definizione di tutte le iniziative concrete volte al suo riconoscimento ministeriale, tra gli intenti principali del riconoscimento dell’area di crisi, vi è quello della salvaguardia della filiera avicola. La definizione di uno strumento così importante, può determinare altri scenari che non necessariamente entrano in contraddizione con l’ipotesi delle cooperative avanzato, anzi, potrebbero fugare le troppe cri-
Economico. A breve, infatti, si potrà aprire il tavolo di confronto per la dichiarazione dell'area di crisi Venafro-Bojano ed i lavoratori sono pronti a partire per Roma per dare forza e conseguire questo obiettivo (e sperano di non essere i soli a mobilitarsi), mirando ad ottenere i 200 milioni di euro reperibili fra fondi europei, nazionali e regionali, per attirare investimenti, così da affrontare il problema occupazionale e le crisi di grandi gruppi e comparti industriali, tra cui Ittierre, settore auto e Gam. Dopo 48 ore, invece, vediamo il Presidente “tentenna” che racconta al mondo che le cooperative sono l'unico modo per far ripartire il settore avicolo, che la Regione i soldi ce li ha e ce li mette, che occorre cambiare mentalità perché l'intero paese sta aspettando i polli "Made in Molise" e che con le cooperative, appunto, tutto si rimette in moto, subito. Come altre volte, in altre circostanze, ci troviamo nuovamente dinanzi ad idee in libertà semplici e deboli, mere ipotesi laddove servirebbero idee forti: in sintesi incertezza e insicurezza accanto a comportamenti non coerenti ad un disegno strategico quanto mai necessario. Sintetizzando, la storia recente è questa: un giorno il sindacato coinvolto nei confronti e quello dopo lasciato fuori dalla porta, un giorno i lavoratori da salvaguardare e un altro i lavoratori che devono metterci del loro per continuare ad avere un posto di lavoro, a Roma l'inseguimento dell'area di crisi e a Campobasso le cooperative e il riavvio della Gam già a settembre. Insomma, una confusa marcia di avvicinamento/allontanamento alle soluzioni, marcando un disorientamento che preoccupa attraverso messaggi e comunicati non certo rasserenanti per i molisani (e non osiamo pensare come leggano questo comportamento gli interlocutori “importanti” del Presidente, al Ministero o della cooperazione nazionale!). In ultimo non vorrei proprio che questa vicenda finisse come quella dell'asino di un Buridano: il povero animale affamato se ne stava fra due mucchi di fieno, della stessa grandezza e alla medesima distanza. Indeciso su quale mangiare prima, l'asino morì di fame. In Molise non so chi sia l'asino, ma sono i molisani che rischiano di morire di fame”. Serve aggiungere altro? Dardo
ticità e incertezze che il Piano Industriale Gam pone al momento e che sono legate alla copertura finanziaria, all’assunzione di responsabilità e rischio in capo ai lavoratori, al mercato, al sito produttivo ecc. ecc." FLAI- FAI- UILA ritengono debba esserci una idea forte e chiara sulla soluzione che la Regione intende dare al settore avicolo e alla sua filiera . "Non aiutano certo annunci e proclami che rischiano di essere solo strumenti di discussione teorica ma, che senza una vera programmazione complessiva, allontanano il rilancio dalla GAM e la definitiva ricollocazione per centinaia di lavoratori. Ribadiamo la necessità di un incontro urgente tra le parti e ci riserviamo tutte le iniziative di lotta e di protesta per garantire il futuro dei lavoratori e della filiera avicola.
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Cgil, Cisl e Uil invitano la Regione a muoversi per tempo per chiudere il risultato
"Area di crisi, stringere i tempi" CAMPOBASSO. "Per l’area di crisi Venafro-Isernia-Bojano è necessario insistere, stringere i tempi, portare a casa al più presto il risultato". Lo sostengono le organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil. "Il Presidente della Regione, che solo qualche giorno fa valutava positivamente le aperture registrate nell’incontro con il Ministro Guidi, deve incalzare il ministero, chiedere l’immediata attivazione di un tavolo per tutti gli approfondimenti tecnici, completare le procedure se serve, insistere e ancora insistere perché le giornate e le settimane non passino invano, perché le decisioni ufficiali sulla dichiarazione dell’area di crisi arrivino prima della pausa estiva. Agli appuntamenti, che devono essere fissati al più presto, il sindacato molisano non farà mancare la sua presenza e la mobilitazione dei lavoratori e dei cittadini che abitano e lavorano in questa vasta area del territorio molisano: siamo pronti a partire numerosi e a presidiare il ministero per tutto il tempo necessario". La dichiarazione dell’area di crisi Venafro-Isernia-Bojano, per i sindacati confederali, è la vera risposta all’emergenza economica, produttiva, occupazionale e sociale dell’alto Molise. Qui
vanno impegnate le risorse economiche disponibili europee, nazionali e regionali, qui vanno attirati gli investimenti per far ripartire la Gam, l’Ittierre, il settore dell’auto. "Non c’è tempo da perdere, non ci sono alternative, altre soluzioni per questa o quella situazione hanno il fiato corto, atteggiamenti dilatori o attendismi tattici sono colpevoli disattenzioni all’”emergenza Molise”. “Il Molise deve ripartire con il Lavoro”, come hanno affermato i lavoratori, i pensionati e i cittadini in piazza a Campobasso lo scorso 28 giugno, e le opportunità di lavoro non piovono dal cielo, la ripresa non viene da sola, le soluzioni arrivano se le si individua e le si perseguono con determinazione". Il Sindacato, che fin dall’inizio ed al massimo livello nazionale ha sposato questa iniziativa, è pronto ad incontrare il Presidente Frattura (purché si ricordi di convocarci…), l’Assessore, la Giunta, il Consiglio, le Province, i Sindaci, i lavoratori, gli imprenditori, i cittadini, … ma non lascerà che questa opportunità per la ripresa economica e sociale svanisca nel nulla. “Area di crisi adesso, area di crisi subito”.
L'intervento
In Molise disoccupazione giovanile a livelli record Non c’è più tempo da perdere di Davide Vitiello* Gli ultimi dati sull’occupazione in Molise non possono passare inosservati. Nella nostra regione è emergenza lavoro e ancor di più è emergenza disoccupazione giovanile. Nella fascia di età compresa tra i 14 e i 29 anni il tasso di disoccupazione è ormai arrivato al 43,8%; sono 13 mila i ragazzi che non studiano e non lavorano, un record negativo che di fatto pone il Molise agli ultimi posti in Italia. Non c’è più tempo da perdere.Vanno tempestivamente messi in atto tutti gli interventi necessari per scongiurare la perdita di intere generazioni di giovani molisani e, al contempo, la pressoché totale desertificazione sociale di un Molise in stato di agonia. Le misure per contrastare la disoccupazione giovanile esistono e vanno concretizzate con azioni strategiche e tangibili, a partire dal progetto “Garanzia Giovani”. Alla nostra regione sono stati assegnati 7.500.000,00 euro per finanziare interventi diretti ad oltre 15 mila giovani molisani tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano, da impegnare in percorsi di orientamento, formazione, tirocinio, servizio civile, apprendistato, sostegno all’auto imprenditorialità. E’ un’opportunità preziosa che può servire da una parte ad assicurare una boccata d’ossigeno ai giovani “né - né”, così definiti da Papa Francesco nel corso della sua visita in Molise, e dall’altra può contribuire ad avere ricadute positive sul fragile tessuto economico e produttivo del territorio regionale. E’ altresì condivisibile la richiesta di convocare al più presto un consiglio regionale monotematico sul tema, al fine di integrare in un unico pacchetto di misure il piano Garanzia Giovani con gli altri strumenti, di diretta disponibilità della Regione, volti ad assicurare una risposta allo stato di rassegnazione e di sfiducia che coinvolge sempre più giovani molisani. Da questa emergenza ne usciremo solo attraverso il raggiungimento della coesione e dell’unità delle forze istituzionali, politiche e sociali. La risoluzione della questione giovanile non può che essere punto prioritario del Patto per il Lavoro chiesto da Papa Francesco. *Segretario Giovani Democratici del Molise Segreteria PD Molise
Nuovi tagli per gli enti
Per il Molise si profilano ulteriori sacrifici con la riduzione di altri uffici pubblici CAMPOBASSO. Nel mentre il Presidente della Provincia di Campobasso si appella ai Sindaci per marciare su Roma evidenziando al Governo l’impossibilità di adempiere alle funzioni delegate in assenza di minimali trasferimenti finanziari, il Presidente del Consiglio dei Ministri illustra in conferenza stampa insieme al Ministro della Funzione Pubblica, il disegno di legge di riordino amministrativo che svuoterà ulteriormente di risorse e di poteri i territori in favore di una concentrazione di prerogative in capo allo Stato. Non è ancora chiaro se le Prefetture che si chiameranno Uffici Territoriali di Governo
passeranno da n. 103 a n. 40 o se ci sarà una soluzione intermedia che si fermerà a n. 65/70, ma ciò che è chiaro è che nelle nuove Prefetture confluiranno tutti gli Organi dello Stato decentrati a partire dai Provveditorati agli Studi, le Direzioni del Lavoro, le Sovrintendenze, ecc. Il Prefetto gestirà in un’unica sede i diversi Uffici Statali riprendendo le funzioni dell’Intendente del Regno e si sostituirà di fatto al sistema delle autonomie locali depotenziato e svilito, e alle regioni che progressivamente saranno svuotate di prerogative e di risorse per archiviarle di fatto se non di diritto, esat-
tamente per come è accaduto con le province. Questa impostazione neo-statalista viene sostenuta da anni dalle sollecitazioni dei poteri forti della finanza europea che si attendono dall’Italia manovre di contenimento della spesa pubblica per 30/40 miliardi di euro annui a valere su più esercizi finanziari per riportare il rapporto debito pubblico / Prodotto Interno Lordo dall’attuale 135% sotto il 100% col vincolo del pareggio di bilancio e del patto di stabilità. Un salasso che il Governo Renzi sta provando a negoziare in questo semestre italiano della Presidenza
dell’Unione Europea ma che sconta forti difficoltà a passare. Pur nell’auspicabile ipotesi che l’attivismo del Presidente del Consiglio Italiano avrà successo i tagli alla spesa saranno necessari e in tutti i casi queste scelte di rigore ed austerità verranno imposte in provvedimenti progressivi come quelli anticipati dal Commissario alla revisione della spesa Cottarelli che insieme al Ragioniere Generale dello Stato e al Ministro del tesoro ha il compito di far quadrare i conti. Per il Molise le conseguenze di queste razionalizzazioni determineranno la soppressione di uffici pubblici, la perdita di posti di lavoro stabili, l’allontanamento degli uffici statali dai cittadini e da ultimo con lo svuotamento dei poteri di comuni, province e regioni, sarà più difficile anche essere ascoltati da chi decide per davvero, esattamente per come sta già accadendo per la sanità regionale.
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La Direzione generale dell’Anas ai molisani che protestano per l’interruzione del Viadotto Callora ha fatto sapere: “Chi è causa del suo mal pianga se stesso” Regione, Prefettura, Comune di Boiano e gli enti territoriali che hanno condiviso la scelta dei tracciati per by-passare il viadotto sono stati messi con le spalle al muro
La grave situazione di disagio determinata ai collegamenti stradali e alla mobilità dai lavori sul Viadotto Callora, in agro di Boiano, nonché il gravissimo danno economico che ne sta venendo alle attività produttive dell’area (e non solo), devono essere fatte risalire in modo inequivocabile alla Regione Molise, alla Prefettura, al Comune di Boiano e agli Enti locali istituzionalmente coinvolti nella gestione del territorio, che si sono accordati in ordine all’individuazione (condivisa) di un tracciato alternativo per il traffico leggero e per quello pesante. Lo ha messo in bella copia, senza tema di smentita, la Direzione generale dell’Anas in risposta al coordinamento regionale degli Eco.Dem (Anna Pellecchia, Elisabetta Brunetti e Roberto Quercio), che aveva chiesto spiegazioni e ragguagli sul fatto che sta mettendo in ginocchio l’economia molisana. Inutile quindi continuare a ciurlare nel manico. Chi ha creato il danno e lo sta perpetuando ha tanto di nome e cognome. Sono costoro i responsabili di un accordo che ha evitato di individuare in una bretella laterale al viadotto, la soluzione migliore, razionale ed efficiente, come adesso, per primi gli Eco.
Dem che parlano per conto del vice presidente della Regione Molise, Michele Petraroia, chiedono, anzi pretendono dall’Anas. Aver messo con le spalle al muro la Regione, la Prefettura, il Comune di Boiano e gli enti territoriali che hanno condiviso la scelta dei tracciati per by-passare il viadotto, consente ai molisani di aggiungere altri elementi di giudizio sulla perspicacia con cui vengono affrontati e risolti problemi della gravità della interruzione del Viadotto Callora che per rimetterlo in pristino ci vorranno due anni. Infatti, per chi non avesse contezza dei lavori da realizzare, provvediamo ad elencarli: demolizione integrale e ricostruzione delle solette, consolidamento e risanamento corticale delle travi, sostituzione dei giunti e delle barriere di sicurezza. Bene, di fronte ad una situazione che prelude un notevole impiego di tempo la Regione Molise, la Prefettura, il Comune di Boiano e gli altri Enti territoriali che hanno condiviso gli assurdi tracciati alternativi, non si sono fatti sfiorare, per incidens o per accidente, dall’idea di chiedere la realizzazione di bretelle stradali (in uscita e in entrata) parallele al viadotto che risolvessero nei migliore dei modi il problema. C’è da rimanere interdetti. Siamo indotti a pensare che i pro-
tagonisti in negativo di questa faccenda non si siano posti di valutare i danni che la loro scelta ha determinato, né di farsi carico del grave disagio procurato alla mobilità interna del Molise. Quasi fossero estranei all’evento, disincantatati, anzi disinteressati. E non è la prima volta che accade! Comunque, se sappiamo come s’è sviluppata la questione, quali sono stati gli attori che l’hanno animata, quali le colpe e i colpevoli, lo dobbiamo agli Eco.Dem che si sono fatti parte diligente nell’interpellare la Direzione generale dell’Anas per lo “scandalo” del Viadotto Callora e per il fronte frana che sta interessando la strada statale 645 in agro di Pietracatella. Per il Callora, la Direzione ha detto chiaro e tondo ai molisani che “chi è causa del suo male pianga se stesso”; per la frana sulla 645 reputa di intervenire in maniera organica anche mediante la riattivazione del tavolo di concertazione istituito dalla Regione per il quale (tavolo) la Direzione generale s’è resa disponibile. Ciò vuol dire che il ventaglio delle soluzioni è aperto, compresa quella di spostare più a valle il tratto della strada in frana. Dardo
Strade, nuove chiusure Una serie di lavori sono stati programmati su tre arterie molisane
L’Anas comunica che dal 16 luglio al 27 agosto 2014, saranno attive limitazioni al traffico sulle strade statali 158 “Della Valle del Volturno”, 650 “Fondo Valle del Trigno” e 710 “Tangenziale Est di Campobasso”. In particolare, dalle ore 7,00 di mercoledì 16 luglio alle ore 19,00 di giovedì 14 agosto 2014, sarà istituito un senso unico alternato sulla strada statale 710 “Tangenziale Est di Campobasso”, nel tratto compreso tra il km 1,174 e il km 2,475, nel Comune di Campobasso. Dalle ore 7,00 di martedì 22 luglio alle ore 19,00 di martedì 19 agosto
2014, un senso unico alternato sarà attivo nel tratto di statale 650 “Fondo Valle Trigno”, compreso tra il km 37,720 e il km 37,950 e tra il km 38,250 e il km 39,300, in provincia di Campobasso.Dalle ore 7,00 di venerdì 25 luglio alle ore 19,00 di domenica 27 luglio 2014, sarà istituito un senso unico alternato sulla strada statale 158 “Della Valle del Volturno”, tra il km 33,000 e il km 34,300, in provincia di Isernia. I provvedimenti si rendono necessari per consentire i lavori di manutenzione straordinaria della pavimentazione stradale.Durante le limitazioni, il
traffico sarà regolato da impianto semaforico. L’Anas raccomanda agli automobilisti prudenza nella guida e ricorda che l`evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile sul sito web http://www.stradeanas.it/traffico oppure su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all`applicazione `VAI Anas Plus`, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Gli utenti hanno poi a disposizione la web tv www.stradeanas.tv e il numero 841-148 ‘Pronto Anas’ per informazioni sull’intera rete Anas.
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Campobasso
15 luglio 2014
Autobus fermi venerdì 25 luglio Venerdì 25 luglio a Campobasso si ferma il trasporto pubblico. I sindacati Filt Cgil, Fit Cisl Uil Trasporti e Fais annunciano lo sciopero dei dipendenti dell’azienda Seac dalle 8,30 alle 12,30 senza garanzia delle fasce orarie protette perché, gli orari di astensione previsti, esonerano i sindacati da tale obbligo.
I tempi di preparazione e di riconsegna dei mezzi non comporteranno la pronta riattivazione del servizio al termine dello sciopero. Nel frattempo la Regione Molise ha accreditato al Comune 257.674 euro da liquidare alla Seac come rimborso chilometrico relativo al mese di giugno.
di Monsignor Gabriele Teti Cinque anni. Son trascorsi esattamente cinque anni dalla premurosa telefonata dell’ emerito Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia, Sua Eccellenza Monsignor Vincenzo PELVI, che mi informava dell’attentato terroristico avvenuto in Afghanistan e, con paterno affetto, mi inviava a casa dei genitori di Alessandro DI LISIO. Intanto la notizia dell’agguato, in pochi istanti, faceva il giro del mondo e metteva in moto lo Stato Maggiore dell’Esercito e, nel contempo, le massime cariche dello Stato, il Presidente della Repubblica, della Camera e del Senato, tributavano gli onori al giovane paracadutista Alessandro. Anche la Camera dei Deputati con minuto di silenzio e un lungo applauso partecipava al grave lutto. Accompagnato dai vertici locali dell’Esercito, portavo ai genitori di Alessandro ed alle sue due sorelle il cordoglio e la vicinanza di tutta la Chiesa Ordinariato Mili-
“Il suo cuore, il suo amore è fra noi”
tare in Italia che, con il Vescovo e i suoi Cappellani Militari, si stringevano a loro in un momento così doloroso. Da subito venivo colpito dalla loro determinazione e la fierezza di avere un figlio militare dell’Esercito Italiano, seriamente impegnato nelle missioni di pace e professionalmente realizzato nell’amata specialità dei paracadutisti. I genitori decidevano anche che i funerali solenni venissero celebrati a Campobasso, per permettere a tutti gli amici di partecipare mentre la camera ardente veniva allestita all’interno della caserma “ Gabriele Pepe”, sede del Comando Militare Esercito Molise. Sicuramente il mo-
mento più toccante e doloroso è stato ritrovarsi all’aeroporto militare di Ciampino quando, con in genitori e i familiari, abbiamo potuto riabbracciare Alessandro e pregare poi presso la camera ardente allestita all’Ospedale Militare Celio. Nel tardo pomeriggio del 16 luglio di cinque anni fa lo abbiamo accompagnato nel suo ultimo viaggio a Campobasso dove, ad attenderlo da varie ore, vi erano centinaia di persone. Nella Caserma Pepe, che è la casa del soldato per molti molisani dal 1870, ha trascorso l’ultima notte, visitato, salutato e pianto da migliaia di concittadini. Ricordo come il Presidente della Regione, il Sen. Michele IORIO, con il Sindaco, il Sen. Luigi DI BARTOLOMEO, e tutta la popolazione vissero intensamente il proclamato lutto cittadino con partecipazione sincera, intensa, spontanea e grande commozione. E’ doveroso ricordare, infine, come durante la S. Messa in Cattedrale l’Arcivescovo Mons. Vincenzo PELVI, amatissimo Padre e Pastore buono , rispondendo alla domanda: “Qual è il segno che Alessandro c’è ancora? Da che cosa si vede che è ancora vivo?” affermò: “Il suo cuore, il suo amore è tra noi e ci rende più amici di prima”. E realmente, durante questi cinque anni trascorsi senza Alessandro, abbiamo toccato con mano quanto sono vere queste parole. Ogni mese, nella data anniversa-
rio, celebrando la S. Messa, abbiamo constatato come i genitori di Alessandro sono diventati anche i genitori dei nostri soldati quotidianamente impegnati in missioni di pace e nella lotta contro la criminalità organizzata, considerati da tutti loro semplicemente mamma Dora e papà Nunzio. Poi, l’affetto, l’amicizia, la vicinanza di tantissimi campobassani e di molti, anche di regioni lontane, accompagnano quotidianamente i genitori di Alessandro che, durante l’annuale incontro ad Assisi , hanno anche consegnato a tutte le famiglie dei caduti in Afghanistan il gradito libro scritto soprattutto per ricordarlo e per farlo conoscere bene e meglio ai giovani d’Italia . Toccante ed indimenticabile l'incontro con il Santo Padre il 2 giugno dello scorso anno in Vaticano con tutte le famiglie dei caduti nelle missioni internazionali di Pace. Infatti, ora comprendiamo profondamente come il “nostro” Alessandro ha consegnato a tutti noi, soprattutto ai nostri giovani, una fiaccola da alimentare nel cammino bello e complesso del nostro tempo: non esiste altro segno dell’amore, se non quello di chi dona la propria vita per le persone più povere e deboli, con una fiducia senza riserve. Caro Alessandro, ai tuoi cari, ai tuoi colleghi, a noi tutti hai affidato una delicata e lungimirante consegna: ci hai detto che la vita richiede senso di responsabilità, spirito di dovere, dedizione continua (anche se non sempre riconosciuta!), testimonianza di valori vissuti con intelligenza e grande generosità e, a volte, anche con il sacrificio supremo di se. Grazie Alessandro!
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Campobasso
15 luglio 2014
Scuola di polizia Giulio Rivera, la struttura si potenzia I segretari del Coispsip illustrano i corsi di specializzazione per la formazione di operatori antiviolenza Il Coisp, coordinamento per l’indipendenza sindacale delle Forze di polizia annuncia un incontro con la stampa, in programma domani alle 10 nella sala Rosano della Questura di Campobasso, per illustrare il progetto che prevede l’istituzione di corsi di specializzazione per la formazione di operatori antiviolenza che potrebbero essere incorporati nella task force pro codice Rosa. I percorsi formativi si terranno presso la scuola allievi agenti di polizia “Giulio Rivera” con l’obiettivo di migliorare la struttura ormai “salva dai tagli” creando un polo di istruzione e specializzazione all’avanguardia che possa dare tranquillità agli operatori e al tempo stesso diventare un punto di riferimento in ambito nazionale. La politica, dal senatore Roberto Ruta al consigliere regionale Cristiano Di Pietro passando per tutte le istituzioni locali e tutti gli inquilini di Palazzo Moffa , si è attivata per impedire la soppressione della scuola del capoluogo e, come è noto, la chiusura è stata evitata. Nonostante il rischio sia stato
Campobasso, 14 luglio 2014 Oltre 140 scuole e 3.500 studenti partecipanti da tutta la regione: sono questi i numeri molisani del concorso Enel Playenergy, che vede studenti delle scuole di ogni ordine e grado confrontarsi con i temi dell’energia e dell’ambiente. La giuria regionale ha selezionato i vincitori per l’anno scolastico 2013/2014. Per la Scuola Primaria la giuria ha assegnato il premio alla classe 5 A della “Mario Pagano” di Campobasso (CB), guidata dall’insegnante Orsola Perrino, per il progetto “Sweet Box per i senza tetto”. Il progetto è una struttura dotata di “quick shower”, ideata per aiutare i senza tetto e inserita nel sistema delle smart grids mediante l’utilizzo delle fonti rinnovabili. E’ dotata di pannelli fotovoltaici che alimentano la doccia, è illuminata
scampato, il segretario regionale del Coisp Antonino Desiata e quello provinciale Michele Grieco sono ancora fortemente preoccupati per il futuro della scuola. “La grave crisi economica e sociale porterà, purtroppo, e sempre più spesso, a riproporre la chiusura di taluni uffici e strutture pubbliche, e non sarà esentato il dipartimento della pubblica sicurezza del ministero dell’Interno che, ancora una volta – spiegano Desiata e Grieco – potrebbe guradare alla scuola allievi di Campobasso che a differenza di altre è inserita in una struttura di proprietà demaniale strategicamente dislocata sul territorio nazionale”. I segretari ritengono che per scongiurare l’ennesimo tentativo di chiusura sia necessario migliorare la scuola rendendola sempre più efficiente e dare al Molise un centro di “specializzazione” unico nel suo genere. L’idea dei corsi di specializzazione per la formazione di operatori antiviolenza nasce, quindi, dall’esigenza di innovare la scuola e, in particolare, il progetto
ha preso forma ed è maturato nel corso del convegno sul femminicidio che si è tenuto lo scorso novembre all’Unimol in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. In quella circostanza il segretario regionale del Coisp e la Consigliera di parità hanno sottoscritto un pro-
tocollo d’intesa per la promozione di strategie condivise finalizzate ad azioni di contrasto alla violenza di genere. “Il ministero dell’Interno impegandosi a non chiudere la scuola allievi agenti di polizia di Campobasso – concludono i segretari del Coisp – ha compiuto una scelta importante in favore del
Mezzogiorno tesa a preservare il patrimonio strutturale e di competenze professionali che assicurano una risposta efficace alle aspettative formative dei nuovi agenti di polizia e di quelli già in ruolo e in servizio come operatori anti violenza pro codice rosa”. tm
Concorso Enel Playenergy, selezionati i vincitori molisani Per la regione hanno partecipato oltre 3.500 studenti. Vincitori e menzionati regionali concorreranno per il titolo nazionale
con lampade a led e attrezzata con impianti di domotica e riscaldamento a pavimento. Nel progetto dei ragazzi, il Comune di appartenenza dovrebbe inizialmente sostenere le spese e, grazie alla integrazione in rete delle fonti rinnovabili, potrebbe rivendere l’energia prodotta e ricavarne i soldi della spesa. Per la scuola Secondaria di 1°grado, la giuria ha scelto di pre-
miare la classe terza della "Francesco Jovine" di Bonefro (CB), guidata dalla docente Maria Felicia Pasquale, per il progetto “Bonefro, ieri, oggi e domani”, un video che mostra uno spaccato di Bonefro tra passato e presente. Nel filmato vengono mostrate carte e foto della città dalle origini al 1800, scatti degli anni 50, il Piano Regolatore del Comune del 1995 e foto realizzate dagli alunni sui luoghi a loro
più familiari. Dal confronto emerge che il territorio comunale ha subito una evoluzione urbanistica basata sulle potenzialità intrinseche dell’area, ma anche sui servizi di rete e le risorse energetiche presenti sul territorio. Nella sezione “domani”, i ragazzi immaginano con disegni e fotomontaggi come la città potrà evolversi contando sulle fonti rinnovabili e preservando i luoghi di aggregazione sociale.
Per la Scuola Secondaria di 2°grado la giuria ha premiato la Classe 3 A del Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Riccia (CB), guidati dal docente Michele Campanaro, per il progetto “Powerland”, un gioco di società ideato per ragazzi con l’intento educativo di promuovere la conoscenza dell’energia, in particolare l’utilizzo delle fonti rinnovabili e il risparmio energetico.
TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
ANNO X - N° 147 - MARTEDÌ 15 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
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Isernia
15 luglio 2014
Truffatrice finisce in manette I carabinieri hanno fermato una 50enne di Venafro. Diversi gli illeciti accertati
ISERNIA. E’ di un arresto e cinque denunce in stato di libertà il bilancio di un’operazione condotta nel fine settimana dai carabinieri del Comando Provinciale di Isernia, impegnati in servizi straordinari di controllo del territorio per contrastare ogni forma di criminalità e di illegalità. Ad operare i militari delle Stazioni e dei Nuclei Operativi e Radiomobile delle Compagnie di Isernia, Venafro ed Agnone, in collaborazione con il personale del Nucleo Investigativo. A finire in manette una 50enne di Venafro, ritenuta responsabile di una serie di truffe commesse tra il 2008 ed il 2009, per questo motivo nei suoi confronti è scattato un provvedimento emesso dalla competente Autorità Giudiziaria che ha portato i Carabinieri a trasferire la donna agli arresti domiciliari. Altre cinque persone sono invece state denunciate per reati contro la persona ed il pa-
trimonio. Nel dettaglio si tratta di un 60enne che a Venafro, ha minacciato una donna con la quale aveva avuto una precedente relazione; un
Back-shoring per le manifatturiere italiane
Le nuove prospettive per il settore saranno oggetto del confronto in Provincia ISERNIA. Euridit Molise e Provincia aprono una nuova opportunità nell’ambito del progetto “100% made in italy”. Sabato 19 luglio 2014, a partire dalle ore 9,30 presso la sala gialla della provincia si getteranno le basi per una intesa strategica con la SIBH(Saudi Italian Business House). L’incontro vedrà la presenza del prof. Luciano Fratocchi, docente dell’Università dell’Aquila e coordinatore della ricerca “Uni – Club delle Università di Catania, l’Aquila, Udine, Bologna, Modena e Reggio Emilia”. I dati che scaturiscono da questa ricerca segnalano un costante aumento delle aziende che “tornano” a produrre in Italia. E la stessa ricerca ha messo in evidenza, tra l’altro, che un punto di forza è rappresentato (per il 42%) dall’effetto positivo che ha il made in italy sul consumatore che lo associa a un prodotto di “buona/eccellente qualità”. La stessa ricerca certifica un costante aumento delle aziende che tornano a produrre in Italia. Si punta dunque sul “rimpatrio”(reshoring) che così viene definito dal Comitato economico e sociale Europeo, nel parere espresso lo scorso 29 aprile 2014:” Il rimpatrio (reshoring) è una strategia d’impresa volontaria che riguarda la parziale o totale rilocalizzazione di una precedente delocalizzazione (in-sourced o out-sourced) della produzione nel paese di origine (back-shoring) o nella regione del paese d’origine. L’offshoring è la delocalizzazione da parte di una società della sua produzione, o parte di essa, da un paese europeo verso un paese estero. “ Il progetto “100% made in italy”, promosso dall’Associazione Euridit e dalla Provincia di Isernia (Politiche Attive del Lavoro – Centro per l’Impiego), può rappresentare una importante opportunità per sperimentare un percorso teso a favorire il “rientro delle produzioni in Italia” (back-shoring) così come auspicato dal richiamato documento del Comitato Economico e Sociale Europeo. Su queste basi ha dato ampia disponibilità la SIBH che sarà presente sabato ad Isernia e ha inviato già una nota nella quale si anticipa “l’inizio alle negoziazioni, riguardo possibili investimenti in questa regione, da parte di alcuni dei maggiori gruppi di investimento arabi, così come è stato fatto altre volte.”
35enne che a Montaquila, nel corso di un controllo si è rifiutato di fornire le proprie generalità ai militari; un 45enne di Isernia che per futili mo-
tivi ha minacciato alcune persone con le quali aveva avuto un precedente diverbio; un 49enne di Sesto Campano, che per futili motivi ha
danneggiato l’autovettura di un suo conoscente e infine un 65enne di Pozzilli, che a seguito di una lite ha aggredito un suo conoscente provocandogli contusioni guaribili con tre giorni di prognosi. Nel corso delle operazioni sono stati istituiti numerosi posti di blocco lungo le principali vie di collegamento tra la provincia di Isernia e l’alto Casertano, in particolare tra i Comuni di Sesto Campano, Monteroduni, Capriati al Volturno, Gallo Matese, Letino, Ciorlano e Presenzano, controllati 80 veicoli in transito e identificate 110 persone tra conducenti e passeggeri. Eseguite numerose perquisizioni per la ricerca di armi, droga e refurtiva, e contestate 15 infrazioni al Codice della strada. Questo tipo di attività, assicurano i carabinieri, continueranno per tutto il periodo estivo, al fine di garantire sicurezza e tranquillità a cittadini e vacanzieri.
Castel del Giudice Il Molise che vince
Il progetto coinvolge i cittadini e punta su lavoro, sociale, turismo, ambiente e agricoltura ISERNIA. La bella notizia di un comune molisano che vince un riconoscimento nazionale di assoluto prestigio gratifica i cittadini di Castel del Giudice ma coinvolge in positivo tutta la regione. Il premio “Angelo VASSALLO” promosso dall’ANCI e da Legambiente mira a valorizzare le buone pratiche in materia di sviluppo ecosostenibile, rispettose delle vocazioni dei territori e capaci di creare progresso, lavoro e benessere nel pieno rispetto dell’ambiente, delle identità locali, del paesaggio e dei luoghi. Il riconoscimento è intitolato ad una figura coraggiosa del nostro tempo, impegnata negli Ecologisti Democratici e chiamata con affetto “ Il Sindaco – Pescatore “ di POLLICA, venne ucciso dalla camorra perché si opponeva alla devastazione di uno dei tratti più belli del Cilento. L’elevato valore simbolico della manifestazione attribuisce maggiori meriti agli amministratori di Castel del Giudice che ieri sera nella piazza di POLLICA hanno vissuto momenti di comprensibile emozione a coronamento di un lungo lavoro costruito in oltre 15 anni di impegno faticoso e complesso. Questo Molise
che vince a livello nazionale non ha puntato su opere pubbliche devastanti né ha sollecitato assistenzialismo inconcludente. Al contrario ha scelto prima di tutto di coinvolgere i propri cittadini in iniziative di sviluppo molto semplici quali il rilancio di una Residenza Sanitaria Assistita con un azionariato popolare e vincendo ogni resistenza burocratica in una regione che in quel periodo non disponeva né di norme e né di altri casi similari da emulare. Ha pensato di lavorare i terreni incolti con un meleto di 48 ettari irrigato con un sistema a gocce d’avanguardia gestito da un modernissimo metodo telematico, dando vita alla commercializzazione delle mele e dei succhi di frutta
a base di mele. Ha favorito l’insediamento sulla Fondovalle Sangro dell’unica azienda metalmeccanica italiana di altissima precisione ubicata al di sotto di Piacenza e progettato il recupero della parte più degradata del paese che ha visto trasformate le vecchie stalle in un albergo diffuso che ha saputo conservare i tratti, l’armonia, gli spazi ed i materiali preesistenti. Un ruolo strategico è stato giocato da amministratori locali avveduti, competenti e capaci di pianificare uno sviluppo di medio termine. Ma un grazie speciale va ad Ermanno D’Andrea che ha saputo sostenere questi progetti spronando il Molise a credere di più nelle proprie risorse.
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Termoli
15 luglio 2014
Rinnovo contratto, accordo Fiat sindacati sull’aumento salariale TERMOLI – E’ stato raggiunto tra i sindacati firmatari e l’azienda Fiat il rinnovo del contratto collettivo di primo livello che interessa 86mila lavoratori compresi quelli in Cassa integrazione guadagni. L’intesa è stata raggiunta dopo che nelle scorse settimane le parti si trovavano su linee diverse: l’azienda concedeva un aumento di 250 euro contro i non meno di 300 chiesti dai sindacati. In questo definitivo incontro con l’azienda si sono ritrovati i rappresentanti di Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione Quadri e l’intesa è stata trovata con l’erogazione di 260 euro nel mese di luglio per tutti i circa 86mila dipendenti di Fiat e Cnh Industrial in Italia, nonché ai circa 30.000 cassintegrati. Ferdinando Uliano, segretario nazionale della Fim – Cisl ha sottolineato che “è stata una trattativa difficile e sofferta. Dopo una pesante rottura del negoziato siamo riusciti a riprendere il filo e dare una risposta contrattuale salariale per il 2014 a tutti i lavoratori, cassintegrati compresi, e definire miglioramenti normativi importanti. Era fondamentale
trovare questa soluzione – ha detto ancora Uliano – che ci ha consentito, per il 2014, di superare le iniziali chiusure dell’azienda ed erogare un incremento salariale più alto del tasso d’inflazione. Entro ottobre apriremo un negoziato per definire almeno un contratto triennale, economico e normativo, che dovrà riguardare la stabilizzazione salariale sul 2014 e i minimi per i prossimi anni, superando questa contrattazione annuale nata dalla crisi più nera del settore. La trattativa – conclude il segretario nazionale della Fim , ha acquisito importanti risultati anche sul fronte normativo e dei diritti, tutto a somma positiva per i lavoratori”. Sulla soluzione positiva della vertenza dice la sua anche Roberto Di Maulo della Fismic: “Si da una tantum a luglio a tutti i lavoratori, compresi i cassintegrati. E’ l’unico caso al mondo – sottolinea – dove avviene questo, e la Fismic è pienamente soddisfatta per questo importante elemento di solidarietà”.
Idrocarburi, indagine ispettiva in mare: consigliere Marinucci interroga il sindaco
TERMOLI - In merito all’istanza di permesso – d494B.R.-EL – Mare Adriatico - per indagini ispettive e per la ricerca di idrocarburi al confine termolese sono quasi arrivati alle battute finali. La Provincia di Campobasso e il Ministero per l’Ambiente sono favorevoli. Il Ministero dello Sviluppo Economico lancia la palla al Comune di Termoli che secondo la nuova norma deve rilasciare il parere essendo ”l’ente locale posto in un raggio di dodici miglia dalle aree marine e costiere interessate dalle attività”. Il Consiglio comunale di Termoli con delibera numero 29 del 20 marzo 2012 ha approvato all’unanimità l’Ordine del giorno “salvaguardia dell'adriatico e del territorio termolese dall'estrazione di idrocarburi” (presentato dal Consigliere Marinucci) nella quale si esprimeva ferma contrarietà a qualsiasi operazione di ricerca e di estrazione di idrocarburi nel mare Adriatico e sul territorio termolese. “Ci ritroviamo nuovamente sotto la minaccia della ricerca petrolifera – scrivono i consiglieri comunali Marinucci e Paradisi. Questo non è accettabile. Dobbiamo dire basta a questa logica di sopruso e di "prostituzione" ambientale ed economica del nostro territorio da parte di multinazionali e società che sanno solo prendere e impiantare business a loro favorevoli. Il nostro territorio e il nostro mare hanno bisogno di essere difesi con "le unghie e con i denti". Non possiamo abbandonarli nelle mani di chi ha un'unica missione:"il profitto a tutti i costi". Il modo per difenderli però è anche quello di iniziare a ragionare nell'ottica di una riduzione drastica della dipendenza del petrolio e dei suo derivati. Dobbiamo dare un segnale – continuano i due Consiglieri - che si può vivere anche senza l'oro nero. Usando una nuova concezione di mobilità, impegnandosi nella riduzione dei consumi energetici e termici. Utilizzando materiali eco-compatibili e non derivati da petrolio. Iniziando la politica delle 3R: "Riduco, riuso e riciclo". Promuovendo la politica delle fonti rinnovabili e dell'energia pulita. E così via”. Di tutto quanto espresso i consiglieri comunali Marinucci e Paradisi hanno presentato la relativa interrogazione al sindaco Angelo Sbrocca, chiedendo di sapere si porrà l’amministrazione per “contrastare questo scempio”.
Lanciata proposta della settimana della pesca TERMOLI - “L’Expo 2015 è una occasione da non mancare per il settore ittico, daremo il nostro contributo affinché la filiera ittica italiana possa essere adeguatamente valorizzata e contribuire così alla promozione del sistema agroalimentare italiano”. Lo afferma l’Alleanza delle cooperative italiane della pesca soddisfatta dell’esito della riunione che si è tenuta presso il Mipaaf, alla presenza del Vice Capo di Gabinetto Raffaele Borriello, del Capo Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca Luca Bianchi e del Direttore generale pesca e acquacoltura Riccardo Rigillo, organizzata per definire la partecipa-
zione del mondo della pesca professionale all’esposizione universale. Secondo l’Alleanza sarà importante in quella sede favorire momenti di incontro e dialogo tra i paesi del Mediterraneo, puntando sulla presenza in Italia del Consiglio consultivo per il Mediterraneo (MedAc), anche sui temi della regionalizzazione. “Abbiamo lanciato all'Amministrazione italiana – conclude l’Alleanza - la proposta di realizzare una settimana della pesca. Una vetrina per far conoscere a tutto tondo il settore e le sue potenzialità e favorire anche l’incontro tra domanda e offerta, in una ottica di mercato globale”.
Centro Storico, sono tornati i Rolling Stone.. TERMOLI - E' da alcuni anni che i Rolling Stone fanno tappa a Termoli e in particolar modo nel nostro Centro Storico, unico, purtroppo. Visitano in particolar modo il nostro amato (solo a parole) Castello Svevo e fanno tappa nei corridoi degli Arcieri, nel lato esterno zona mare(cala sveva), nella zona del Belvedere dei Fotografi e da ieri anche nella zona lato via dei Bastioni. Si sono visti anche sotto l'unico, purtroppo, Arco d'ingresso del Centro Storico dove sistematicamente viene infilzato da chiodi nuovi e fil di ferro per appendere Cul-
tura? e dove non si è trovato di meglio che attaccare su pezzi di Storia Cittadina anche le telecamere. Infine hanno visitato anche la Torretta Belvedere anch'essa purtroppo unica, dove non si era trovato di meglio che aprire una sala giochi e dove da un paio di anni sul muro merlato superiore è nata e cresce indisturbata una palma che fra non molto sbriciolerà lo stesso muro. Inoltre nella parte mezzana della stessa, zona via C. del Croix, la troviamo transennata per caduta "pietre". Pietre che da qualche tempo anche l'Arco di ingresso ci fà
dono. Forse i "nuovi" amministratori di questa cittadina dovrebbero "capire i luoghi", "sentire i luoghi", "ascoltare i luoghi", "vedere i luoghi" della natia Termoli....spero che ce ne sia il tempo, nel frattempo potrebbero rileggere o leggere Art.9 della Carta Costituente della Repubblica Italiana. Una comunità che non ha memoria storica perde non solo il proprio passato e presente ma perde soprattutto il proprio futuro. Cappella Rocco detto Tommaso segreteria cittadina del P.D.
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Termoli
15 luglio 2014
Tentato omicidio della consorte, arrestato un romeno
MONTENERO DI BISACCIA – Una discussione tra moglie e marito, entrambi di nazionalità romena, davanti al loro figlio è degenerata in una furibonda lite che è stata interrotta dall’intervento dei carabinieri della locale stazione che hanno arrestato l’uomo. Il fatto è avvenuto nella notte tra sabato e domenica scorsi in un apparta-
mento nel centro del paese dove la coppia ha iniziato a discutere animatamente. Dalle parole si è passati ai fatti e il marito, con precedenti penali, ha impugnato un coltello avventandosi contro la moglie ma a farle da scudo il loro figlio. Le urla hanno richiamato l’attenzione dei vicini che hanno chiesto l’in-
tervento dei militari dell’Arma. Gli uomini della Benemerita sono giunti immediatamente sul posto e fatto irruzione nell’abitazione riuscendo a bloccare l’uomo. Accompagnato in caserma e dopo gli accertamenti dell’accaduto è stato dichiarato in arresto con l’accusa di tentato omicidio.
Fondazione Milani: informeremo i cittadini sulle centrali biomasse TERMOLI - Marcella Stumpo della Fondazione Lorenzo Milani, interviene sull’interrogazione presentata dai consiglieri di opposizione al comune di Termoli sulla centrale a biomasse nel Nucleo Industriale, e fa una riflessione sulla “comparsa improvvisa di impianti industriali potenzialmente dannosi per l’ambiente, in genere inutili, atterrati in mezzo a noi senza alcun preavviso”. Poi continua “e così una mattina ci si alza e si scopre che l’iter autorizzativo di una nuova centrale a biomasse nel Nucleo Industriale di Termoli è già avanzato e che i due mesi previsti per le procedure burocratiche stanno per scadere: ancora una volta dobbiamo accettare il fatto che anche i più impegnati nella di-
fesa del territorio, come la Fondazione Milani, non riescono sempre ad avere in tempo utile le necessarie informazioni per contrastare gli attacchi alla salute e all’ambiente. Quello che davvero genera scoramento è il fatto che, nonostante quasi vent’anni di lotte per ottenere il diritto all’informazione e alla partecipazione popolare per ogni scelta che abbia ricadute sulla vita dei cittadini, puntualmente ci ritroviamo al buio, ad apprendere a cose fatte ciò che sarà del nostro territorio e della nostra vita. Certo, la richiesta è arrivata nel periodo in cui l’amministrazione era commissariata, ma anche nel breve periodo successivo all’insediamento di quella nuova sarebbe stato possibile riunire i cittadini e informarli; e
non basta che sul sito del Comune sia possibile rintracciare eventualmente la notizia: su temi di questa portata, in una terra così devastata dalle scelte degli anni passati, è un obbligo morale fornire alla popolazione in modo diretto tutti i mezzi per conoscere e valutare. Si pone di nuovo, e con sempre maggior rilevanza – rimarca ancora la Stumpo -, l’antico problema della conoscenza dei progetti e della condivisione e partecipazione alle scelte. Senza partecipazione diretta dei cittadini alle decisioni che riguardano la città non ci sarà mai democrazia compiuta; e non c’è possibilità di partecipare ad una scelta se non si ha informazione completa e condivisa”.
Maria Carmela Mugnano Giunta regionale sblocca seconda al concorso i fondi per lavori pubblici in vari comuni bassomolisani letterario "Crueza de ma" MONTENERO DI BISACCIA In relazione all'accordo di programma quadro che riguarda gli interventi retrospettivi inseriti nella rendicontazione del Por Fesr Molise 2007/2013, il circolo USB Basso Molise, nato in seno all'IdV regionale, esprime soddisfazione per lo sblocco e lo stanziamento, da parte della Giunta regionale dei fondi destinati alla realizzazione di lavori pubblici in tutta la regione. "In particolare - ha dichiarato Cristiano Di Pietro - segnalo gli importanti finanziamenti dedicati
all'area del basso Molise: oltre 400.000 euro sono stati infatti stanziati per il comune di Montenero di Bisaccia per l'intervento, al fine turistico e culturale, di riqualificazione dell'area pubblica della zona a mare in Contrada Padula. Altri 55.000 euro sono stati, invece, stanziati per il comune di Palata per i lavori di sistemazione del dissesto in località Fonte del Rufo. 53.000 euro sono destinati al comune di Tavenna per la sistemazione del dissesto a Coste
Marzovizza, per il Campo sportivo e per la sistemazione del dissesto in località Fontana Scozze. Infine il finanziamento di 45.000 euro al comune di Mafalda per la sistemazione del movimento franoso in Via Costarella e sulla Ripaltina. Consapevole della grande occasione che lo sblocco dei fondi rappresenta per i nostri comuni ha concluso Di Pietro - ringrazio la Giunta regionale per il buon lavoro svolto e per l'attenzione particolare rivolta alle esigenze dell'area del basso Molise".
Tutto pronto per la IV sagra dei Cuzzetille
SAN GIACOMO DEGLI SCHIAVONI - Dopo il grande successo riscosso gli scorsi anni, l’amministrazione comunale, in collaborazione con le associazioni Enogastronomica Molise Gourmet e Culturale San Gia...zz, organizza la IV Sagra di Cuzzetille che si terrà domenica 27 luglio in Largo del Tempio a partire dalle ore 21. Un appuntamento per gustare i sapori della gastronomia locale a base di Cuzzetille con pescatrice o ventricina, agnello “cacio e ova”, frittura di mare, pane e vino locale. La serata sarà allietata dal complesso “Tintilia Sound”.
BASSO MOLISE - Carmela Mugnano, la scrittrice termolese residente a Roma, si è classificata al secondo posto del Concorso Letterario "Crueza de ma" (mulattiera di mare) in onore di Fabrizio De Andrè. Crêuza de mä (il cui nome originale è Creuza de mä, 1984) è l'undicesimo album registrato in studio di Fabrizio De André. L'album, realizzato in collaborazione con Mauro Pagani, è interamente cantato in genovese, la lingua della Repubblica di Genova, tuttora viva, che è stata per molti secoli una delle lingue più usate per la navigazione e gli scambi commerciali nel Bacino del Mediterraneo. Un importante progetto culturale, civico e didattico è stato recentemente realizzato dal Comune di Pietracatella nel nome dell’indimenticato Fabrizio De André, e ha dato vita, tra l’altro, al Concorso Letterario nazionale Creuza de Mä che ha riscosso una notevole partecipazione da molte Regioni italiane. Maria Carmela Mugnano ha concorso nella sezione poesia/adulti con “Il Sogno di Margherita”, una poesia - ballata vivamente apprezzata dalla Giuria e dal pubblico per il suo stile molto vicino alle canzoni di De André. A premiare la Mugnano la cantante e moglie di Fabrizio de Andrè, Dori Ghezzi che ha avuto parole di elogio e di complimenti per la scrittrice e poetessa termolese.
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Opinioni
15 luglio 2014
Distretto Turistico Interregionale: si entra nella fase operativa A dare le coordinate per una iniziativa senza precedenti la dottoressa Marina Sacco giunta direttamente da Genova per abbracciare l’idea del distretto turistico interregionale per nome e per conto della “Business Solutions Europa(Public Affairs Communication European Funding Association Mangement) e per conto anche di Euridit Nazionale. “La strada che avete intrapresoha detto – risponde compiutamente alle nuove programmazioni nazionali ed europee. Interessante vedere qui oggi la presenza di voi sindaci che siete poi gli attori principali delle politiche territoriali. Una rete come questa è strategica e vi pone in una posizione di vantaggio sicuramente per la candidabilità di progetti a valere sui fondi europei 2014-2020. Fondi diretti e fondi a conduzione regionale: con questa sinergia si possono migliorare gli standard di qualità di spesa delle vostre regione, perché qui ci sono due regioni, Campania e Molise. Concertazione dal basso: questa la scommessa che voi fate oggi. Governance nella programmazione turistica ma non solo. Voi avete capito che da soli non si va da nessuna parte. Presentare progetti singolarmente significa partire perdenti. Insieme, invece, significa introdurre un nuovo paradigma culturale che avrà interessanti ricadute per il vo-
stro territorio, in fatto di ricezione turistica, valorizzazione del patrimonio storico, culturale e ambientale e, soprattutto, garantendo una ricaduta occupazionale certa in favore dei giovani. Noi come associazioneha concluso la dottoressa Marina Sacco- che non è altro un’associazione di funzionari pubblici, ci mettiamo in gioco
insieme a voi perché anche da quest’area a cavallo tra la provincia di Isernia e la provincia di Caserta, arrivi un segnale forte di cambiamento alla Commissione Europea, partendo dal programma Cosme 2014-2020, e arrivando poi alla costituzione sistematica di un modello territoriale che nasca dalle relazioni cooperative tra stakehol-
der pubblici e privati, per ulteriori sviluppi progettuali specifici e coerenti con quanto previsto dalla programmazione Europea.” L’Assessore al turismo del Comune di Venafro Angelamaria Tommasone nel prendere la parola all’incontro di venerdì scorso ha sottolineato, tra l’altro, “la necessità di mettersi insieme, per inci-
dere sullo sviluppo del territorio e soprattutto per essere vincenti con una strategia di programmazione che nasca dal basso così come chiede espressamente l’Unione Europea.” La Tommasone ha portato i saluti della regione Molise e in modo particolare del consigliere regionale con delega al turismo Di Nunzio e del consigliere regionale alla programmazione Vincenzo Cotugno. Tra le iniziative anche la possibilità di mettere in rete strutture turistiche già esistenti: si è parlato di mettere in rete il Museo Nazionale di Alife con il Museo Nazionale di Venafro, coinvolgendo le rispettive Soprintendenze competenti per territorio. Ai primi cittadini è stata consegnata una bozza di delibera da far approvare in sede di giunta esecutiva. La Comunità Montana zona del Matese per il versante matesino, il Comune di Venafro, per il versante molisano, ed il Parco Regionale del Matese, anche per i Comuni del sannio, faranno da raccordo e da traino all’intero progetto. Gli interlocutori si sono dati appuntamento tra dieci giorni, dopo le delibere dei Comuni, per un altro incontro con gli esperti della Euridit, un’associazione che lavora in ambito europeo i cui tecnici forniranno consulenza a titolo gratuito agli amministratori locali per far decollare, anche nelle nostre zone, questo modello disviluppo.
Museo della Scuola e dell’Educazione LaVia Francigena molisana è una realtà popolare dell’Unimol La via Francigena nel Sud tratto Molisano è una realtà ora insindacabile. Il Camminatore simbolo delle vie Francigene, Michele del Giudice, l'unico camminatore in solitaria che ha compiuto l'intero percorso della via Francigena non ultima sua fatica da pellegrino, San Michele - Gerusalemme, partirà da Cassino per raggiungere a Benevento. Si invitano i sindaci, gli amministratori, i cittadini, i media a partecipare al grande evento che vede protagonista il pellegrino ma la nostra via Francigena nel Sud. In collaborazione con l'associazione delle vie Francigene nel Sud che ha riferimento nella Rete del Mediterraneo di cui coordinatore Maurizio Varriano, presidente il camminatore simbolo Michele del Giudice, vice presidente l'arch.Walter Di Paola, progettista della via Francigena nel Sud, Enzo Dota ideatore della App e del sistema di rete, ed altri amici uniti dalla passione per la storia, l'arte, il territorio, l'ambiente, il camminatore pellegrino percorrerà dal 21 al 26 luglio la Francigena Molisana partendo da Cassino ed arrivando a Benevento passando per Venafro,Isernia,Bojano,Sepino ( punti di sosta e di partenza ) ed attraversando le frazioni di Vallecupa, Ceppagna per arrivare a Venafro, Pozzilli, Montaquila, Monteroduni, Macchia d'Isernia per arivare ad Isernia, Pettoranello, Pastena, Castelpetroso, Camere, santa Maria del Molise, Pagliarelle,Taverna, Cantalupo nel Sannio, Canonica,Vcende, Castellone, Cucciolone,Chiovitti per arrivare a Bojano, Fonteiaova, Campochiaro, Guardiaregia, Petrilli, Collemarraco, per arrivare a Sepino per poi proseguire per Benevento con sosta a Pontelandolfo. Un cammino pieno di insidie e difficoltà medio alte ma pieno di natura e spiritualità.Vi aspettiamo tutti per una sana riflessione e perché no, per una sana e gioiosa camminata. Papa Francesco in occasione della sua visita in Molise ha ribadito l'importanza del cammino e non a caso questa impresa del pellegrino simbolo, che ha voluto donare al Papa le sue fatiche raccontate in un libro " Il Cammino di Dio " rispecchia esattamente quelle parole " Non girare ma Camminare".
Altri e nuovi eventi nel cartellone predisposto dall'Università del Molise L’Università del Molise attraverso il Centro di documentazione e ricerca sulla storia delle istituzioni scolastiche, del libro scolastico e della letteratura per l’infanzia (Ce.S.I.S.) e il “Museo della scuola e dell’educazione popolare”, sta realizzando tra il mese di giugno e luglio una serie di iniziative culturali. Le iniziative dal titolo “Percorsi ed esperienze di conoscenza e valorizzazione del patrimonio scolastico educativo” tra Storia della scuola e pratiche di museologia scolastico-educativa sono costituite da un Ciclo di eventi che si inserisce all’interno dei soggiorni scientifici e di studio di alcuni colleghi stranieri presso il Ce.S.I.S. dedicati a fornire un quadro della storia dell’educazione. Ospite di questo ciclo di incontri Pablo Alvarez Dominguez del Museo Pedagógico de la Facultad de CCE de la Universidad de Sevilla Il Ce.S.I.S. sta collaborando inoltre alla realizzazione del ciclo di Seminari internazionali History of Education and Children’s Literature in Europe: Topics, Institutions, Networks and Journals insieme all’Università degli Studi di Macerata e il Museo della scuola “Paolo e Ornella Ricca” e il Cesco dell’Università di Macerata. Il primo evento è stato realizzato il 23 giugno ore 16-18 dal titolo “La memoria… del Maestro Loffredo”, l’attività ha promosso la conoscenza di elementi di storia della scuola e delle collezioni museali indirizzato a bambini tra i 7 e i 10 anni con accompagnatori adulti. Il secondo appuntamento dal titolo “I semi e i frutti: il Museo della scuola si racconta”, sempre indirizzato ai bambini, si è tenuto il 25 giugno con un particolare richiamo di pubblico. L’incontro ha inteso anche rendere manifesta la
proficua interazione tra il Museo della scuola dell’Unimol, il territorio e le realtà scolastiche di diverso ordine e grado. Hanno partecipato attivamente, esponendo i propri lavori il liceo linguistico e di scienze umane di Casacalenda, diverse sezioni del IV circolo didattico di Campobasso nonché la libreria Zippi di Campobasso.Altra tappa del percorso è stato costituito dal Kamishibai realizzato dai bambini dalla classe III C del IV Circolo Didattico di Campobasso guidati dall’insegnate Maria Assunta Zampini che ha ripreso le suggestioni sviluppate dal Museo della scuola nell’incontro di marzo in cui era stato presentato il libro-kamishibai “Il Bosco” di Assunta Morrone e dell’ illustratrice Iole Savino. I prossimi appuntamenti del ciclo di eventi sono: Martedì 15 luglio ore 9.30-13.00 con il seminario “La Storia dell’educazione e le pratiche museologiche” con Pablo Alvarez Dominguez (Univerisdad de Sevilla). Mercoledì 16 luglio ore 17.30-20.00 con l’incontro-dibattito e visione film “Il primo incarico” organizzato all’interno del progetto “Non di solo terra: le scuole rurali in Molise tra ‘800 e ‘900” ed in collaborazione con Iresmo. Giovedì 17 luglio ore 16.00-18.00 con la Conferenza per bambini e “Pinocchio nel tempo” laboratorio per la conoscenza dei luoghi e degli archetipi collodiani nel tempo. Venerdì 18 luglio ore 10.00-12.00 con la “La scoperta della storia attraverso la memoria. Le fonti orali” durante il quale sarà possibile assistere all’intervista proposta alla maestra Rosa de Rensis.