15 maggio 2014

Page 1

TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 97 - GIOVEDÌ 15 MAGGIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it RESTA AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK

L’Oscar del giorno a Ulisse Di Giacomo

L’oscar del giorno lo assegniamo a Ulisse DI Giacomo. Il senatore non lascia passare l’atteggiamento del capolista del suo partito alle europee che a Campobasso si posiziona al fianco del Pd. Così, senza remore, Di Giacomo evidenzia le incoerenze di un’alleanza tra Nuovo centrodestra con l’Udc pensata solo per superare la soglia del 4% per Strasburgo. E di fronte alla scena di Cesa tra le bandiere di Idv e Comunisti italiani, al fianco del Pd, il coordinatore regionale Ncd risponde con un twitter “Boicottiamocesa” creando scompiglio a livello nazionale.

Il Tapiro del giorno a Paolo Frattura

Il tapiro va a… Paolo di Laura Frattura. E stato necessario che il Roxy prendesse fuoco per far smuovere il governatore visto che lo stabile appartiene alla Regione Molise. Le condizioni sono sotto gli occhi di tutti ma Frattura solo l’altro ieri si è reso conto che è necessario abbattere la struttura. Eppure i residenti della zona hanno più volte chiesto di ripulire l’area di Piazza Savoia invasa da ratti, gatti e senza tetto. Al di là dei progetti futuri, il capoluogo non merita di avere un’area centrale in completo degrado.

di Tommaso Di Domenico L'Ufficio Stampa della Giunta Regionale del Molise si ostina a boicottare la Gazzetta del Molise. Per questi cuor di leone dell'informazione Il nostro quotidiano semplicemente non esiste e, comunque, se esistesse non sarebbe degno di citazione, meglio il Sannio Oggi di Luca Colasanto. D'altronde la velocità del Presidente Arch.

Gli eunuchi

Paolo Di Laura Frattura nel dichiarare pubblicamente che si trattava di un disguido e che avrebbe provveduto ha destato stupore negli operatori della informazione. Ancora stiamo aspettando. Ha tenuto per sé la delega alla Cultura ed all'Informazione, per conto di chi

non si sa. Nessuno si è posto il problema, né all'Ordine Regionale dei giornalisti, né all'Assostampa.Non vi ricorda qualcosa di sinistro? Da parte mia ho chiesto ai giornalisti della testata di censire, come fece Pol Pot, gli eu-

nuchi dell'informazione o le vergini vestali, sui quali saremo durissimi, mossi da note informative in nostro possesso. Ai tanti colleghi o giovani sottopagati, maltrattati e vilipesi, dico: tirate fuori gli attributi, rialzate la testa, distinguetevi dagli invertebrati. All'Odine Regionale ed all'Assostampa chiediamo di dire la loro in modo netto, forte e chiaro.


2

TAaglio lto

15 maggio 2014

La Regione Molise deve rimettere al centro l’edilizia cominciando dalle modifiche al piano casa

L’edilizia, settore trainante dell’intera economia regionale, non può più attendere i tempi della politica. E’ il monito dell’ACEM (Associazione Costruttori Edili del Molise), che rivolge un accorato appello alle istituzioni regionali acciocché il settore delle costruzioni sia inserito a pieno titolo nell’agenda politica quale priorità assoluta da rilanciare per rimettere in moto il sistema economico molisano. “Fra un mese saremo a metà anno – spiega il Presidente dell’ACEM Corrado Di Niro – ma non riusciamo a vedere traccia dell’edilizia nel disegno programmatico della nostra Regione, un settore che richiederebbe maggiore attenzione e considerazione, basti solo pensare alla mancata approvazione a tutt’oggi delle modiche al Piano Casa regionale sul quale dal mese di ottobre 2013 furono raccolti suggerimenti e proposte. ” “Le imprese hanno tempistiche differenti da quelle della politica - prosegue il Presidente Di Niro – si sta perdendo tempo prezioso con il rischio di ritrovarsi in piena estate, periodo in cui giocoforza si aggiorna tutto a settembre e così un altro anno è volato via senza risultati apprezzabili e con riguardo al Piano casa si avrà un anno in meno per utilizzarlo, vista la scadenza al 31 dicembre 2015.”

Secondo l’ACEM, tra le tante problematiche che tengono banco in questo momento di crisi profonda del settore dell’edilizia, la riforma della legge regionale n. 30 del 2009, ossia del Piano Casa Regionale, con la sburocratizzazione e semplificazione delle relative procedure e soprattutto con la riduzione degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria, così come richiesto dalla stessa Associazione a fine 2013, potrà stimolare sicuramente la domanda del mercato dell’edilizia privata e ridare una boccata di ossigeno alle piccole e medie imprese del comparto.

Bambini: la Costituzione di Massimo Dalla Torre

"Di sana e robusta costituzione": questo il leit motiv che ha caratterizzato il progetto avviato lo scorso ottobre e terminato nei giorni scorsi, che ha visto protagonisti attivi gli alunni delle terze elementari della scuola primaria "Nicola Scarano" di Campobasso. Iniziativa che ha trovato il fulcro negli insegnamenti sui principi fondamentali della Costituzione. Principi illustrati dal direttore dell’area terza della regione Molise, la signora Alberta de Lisio come la chiamano i bambini, che, con eleganza e sensibilità da brava maestra, specialmente quando si affrontano materie come la Costituzione, per la difficoltà ad illustrarne i contenuti che dovrebbero essere il vettore per l’intero Paese, ha tenuto le lezioni settimanali sulla legge delle leggi, anticipando così i contenuti che saranno oggetto di studio in quinta elementare. “Con filastrocche, canzoni, poesie, disegni ma soprattutto filmati in cui visivamente hanno dato corpo ad esempio, all’art. 4 che riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto, sono stati letteralmente portati per mano 65 bambini insegnando loro le basi per diventare buoni cittadini. Bellissima ed attiva è stata la risposta degli alunni che hanno lavorato alacre-

mente e con impegno assieme alle loro insegnanti, accostando ai contenuti civici metodologie didattiche alternative, come l'utilizzo di piattaforme e-learning”, tantè che i risultati del progetto sono stati presentati nel corso di una lezione speciale tenuta proprio dai bambini alla fondazione cultura ex palazzo GIL di Campobasso. Un progetto sperimentale che ha già ottenuto ambìti riconoscimenti per l'impegno e la buona pratica condotta come la medaglia di rappresentanza del Capo dello Stato e la nota di plauso dell'assessore regionale alla scuola della regione Emilia Romagna, Patrizio Bianchi che, anche se non presente materialmente perché impegnato altrove, nel messaggio inviato, ha tenuto a sottolineare, “come nel momento in cui ogni giorno la nostra vita collettiva sembra minata da vecchi e nuovi populismi che vogliono smantellare il senso stesso della nostra convivenza, è fondamentale ritrovare vie per un’educazione alla civiltà. In una fase in cui il prolungarsi della crisi fa emergere sempre nuove iniquità e divisioni, è necessario quanto mai richiamare tutti al significato di giustizia, eguaglianza e libertà. La via intrapresa in Molise dalla straordinaria iniziativa riporta dentro le aule delle scuole elementari, la riscoperta, non solo per i bambini ma anche per le famiglie, di quel monumento alla civiltà che è

la nostra costituzione repubblicana. Non una costituzione elargita per volontà di Dio o di un regnante benevolo, ma costruita da una comunità che dopo venti anni di dittatura ritrovava o forse trovava per la prima volta una propria identità basata su principi che, riletti oggi dopo quasi settanta anni, dimostra ancora una forza innovatrice che nessuna parola delle moltissime, che oggi riempiono e a volte travolge le nostre giornate è in grado di presentare. Parlare ai bambini con le parole della Costituzione vuol dire ricercare quel fondo di essenzialità umana, che costituisce la base stessa della democrazia. La diffusione di questa esperienza diviene un contributo per ridare speranza a un Paese che sembra confuso, ma che ha straordinarie capacità sommerse e che può ripartire solo operando perché le parole della costituzione ritrovino vigore nei cuori dei nostri figli. Parole come libertà, eguaglianza, giustizia, lavoro nella nostra costituzione sono fondamento e cemento di democrazia perché non vanno considerate una alla volta, in una sorta di menù culturale e politico cui attingere per usare, spremere e poi gettare. Nella nostra Costituzione queste parole vanno intese assieme, come elementi di uno stesso concetto, che partendo dalla dignità umana ne ricostruisce le condi-

zioni per una vita collettiva effettivamente democratica. Ecco perché si deve necessariamente ritrovare il coraggio della parola che costruisce". A dare ulteriore valenza al progetto l’intervento dell’assessore all'istruzione e alla formazione professionale della regione Molise, Michele Petraroia che ha fortemente sostenuto l’iniziativa rafforzandone la valenza che, in un Italia sempre più confusa, proprio nella Costituzione dovrebbe trovare quei valori che purtroppo spesso vengono meno ma che fortunatamente sono salvaguardati dalla parte più schietta, pura, sincera: i bambini di oggi, uomini del domani. Bambini che hanno prestato particolare attenzione anche al prof.Filippo Bruni, dell'università degli studi del Molise, che ha parlato loro su "didattica e tecnologie: la scuola e il web 2.0". Il tutto a dimostrazione che per essere un buon cittadino non necessita assolutamente essere adulti anche perché sono proprio gli adulti a calpestare la Costituzione da considerare non una sterile elencazione di articoli, ma un insegnamento che nel 1947 segnò decisamente il passo per un Paese che veniva fuori dagli orrori della guerra che proprio la Costituzione aberra, nega e soprattutto combatte con le parole molto più letali delle armi vere e proprie.


Smantellata 3

TAaglio lto

15 maggio 2014

la Protezione Civile:

il centrosinistra chiude le eccellenze Le elezioni salvano Termoli ma non la provincia pentra abbandonata a sé stessa dalla Regione Molise. Continua l’opera distruttiva di quanto c’era di buono sul territorio ma costruito dal centrodestra

CAMPOBASSO. Arriva come un autogoal il dietrofront della Giunta sulla chiusura degli uffici regionali di Termoli. Anzi, sarebbe meglio parlare di odissea viste le comunicazioni inviate varie volte e le altrettante varie smentite soprattutto dell’assessore Petraroia. Così 4 giorni i 40 dipendenti hanno avuto modo di leggere la comunicazione che è stata affissa nella bacheca dello stabile di via Cavalieri di Vittorio Veneto con cui, in pratica, si dispone la chiusura della sede regionale e il trasferimento del personale a Campobasso. La spending review del governo del centrosinistra è stata interrotta dalla parola chiave altrimenti detta “delle promesse vane”: le elezioni. A Termoli i cittadini sono chiamati ad eleggere il nuovo sindaco. Quindi, con molte probabilità, la Giunta regionale ha pensato bene di fare dietrofront, lasciare aperta la sede termolese, e magari rinviare il tutto al dopo elezioni. Non si sa mai, il popolo potrebbe riversare il malcontento sul candidato sindaco della coalizione locale sostenuta da Frattura e Facciolla in primis. Chi non è tutelata, né da rappresentanti in Giunta (isernini doc) né dalle elezioni, è Isernia. Così la mannaia si abbatte sulla provincia pentra. La Giunta regionale decide di

chiudere gli uffici della Protezione Civile, peraltro già smantellata anche nella sede centrale. Decisione presa su disposizione di chi? Non si capisce. La sede della Protezione Civile, tra le eccellenze molisane invidiata a livello nazionale, è stata aperta due anni fa con investimenti regionali per far fronte alle esigenze di intervento immediato sul territorio. Come se non bastasse, si era cercato anche di risparmiare: il canone per gli affitti era "a canone agevolato" quindi minimo rispetto agli investimenti effettuati e ai benefici sul territorio. Chi ha disposto la chiusura?

Con quali motivazioni? E soprattutto .... Il tutto rientra nella logica di distruggere tutto quello che, se pur considerato eccellenza da altri, porta la firma di chi ha amministrato negli anni precedenti (Iorio – Giarrusso)? Il tutto nel più completo silenzio di chi opera in Molise, di chi dovrebbe tutelare questa terra, e soprattutto dovrebbe fare da sentinella all’operato del governo. Così viene in mente il passato, quando sedicenti comitati spontanei di liberi imprenditori (poi scopertisi ultrà di Ciocca e Frattura) facevano sentire la loro voce insieme a quella dei sindaci del cratere che, rivendicando il loro ruolo, si ergevano a paladini di quelli che, a dieci anni dal terremoto, non avevano ancora “inspiegabilmente” potuto rientrare nelle proprie case. Oggi invece, tutto tace e nessuno protesta. Anche se ormai ad un anno dalla rimozione di chi guidava Regione e Protezione Civile, e lo slogan elettorale "noi siamo quelli della ricostruzione snella" è rimasto solo a parole visto che tutti i cantieri sono fermi e c'é il serio rischio di perdere i fondi della delibera CIPE 62/2011. Se non fosse un dramma ci sarebbe, almeno, da sorridere con ironia! red.pol.

Viene in Molise e si schiera contro il suo partito

Doppiogiochisti: uniti per Strasburgo, separati a Campobasso

Di Giacomo coordinatore regionale del Nuovo centrodestra non ha dubbi: boicottiamo Cesa CAMPOBASSO. Che i vertici dell’Udc abbiano sempre avuto i piedi in due scarpe è un dato incontrovertibile. La politica del doppio forno, tipica del partito di Casini e Cesa, si è però trasformata nella partito del doppio forno. Eh già. Fino a ieri i vertici romani dei centristi hanno avuto almeno la decenza di far coincidere, a livello nazionale e locale, lo schieramento. Quasi sempre. Ma mai come oggi l’Udc dimostra di essere l’emblema dell’allontanamento del popolo alla politica. Sembra facciano di tutto per agevolare il Movimento

5 stelle. Così ci ritroviamo con Cesa, capolista del Nuovo Centrodestra alle europee nella circoscrizione meridionale, che arriva a Campobasso e… viene a fare campagna elettorale per il candidato sindaco di Campobasso Antonio Battista. Peccato che Battista sia del Pd, ossia il partito che fotte voti e primato al partito che candida Cesa alle europee. Ma in fondo, cosa c’è di strano? L’Ncd governa a Roma col Pd di Letta prima, di Renzi oggi. Di strano c’è che a scagliarsi contro il centrista c’è il coordinatore regionale, nonché senatore del Nuovo Centodestra, Ulisse Di Giacomo. “Boicottiamocesa” twitta il senatore della Repubblica. Una do-

manda infatti sorge spontanea: ma Cesa non si è vergognato di trovarsi in mezzo alle bandiere di Idv e Comunisti italiani vista la posizione a livello nazionale? Così la storiella delle contraddizioni centriste finisce a livello nazionale con quel “Non parte nel migliore dei modi al Sud l'alleanza "tecnica" fra Nuovo centrodestra e Udc, pensata per superare alle elezioni europee lo sbarramento del 4 per cento. A incrinare i rapporti sono le alleanze strette dal partito di Pier Ferdinando Casini in Molise in vista delle comunali del 25 maggio: col centrodestra a Termoli, in appoggio del candidato sindaco Michele Marone e col centrosinistra a Campobasso, a sostegno di Antonio Battista. Una decisione

motivata dal fatto che "le alleanze si fanno sulla base dei programmi" – ma ci faccia il piacere (ndr) - ha affermato Lorenzo Cesa. Parole che però evidentemente non hanno convinto il coordinatore molisano di Ncd, il senatore Ulisse Di Giacomo (subentrato a Silvio Berlusconi dopo la decadenza e passato con gli alfaniani. L'esponente alfaniano in queste ore sta infatti diffondendo un appello che invita esplicitamente a "boicottare" il segretario Udc, capolista alle europee nella circoscrizione Sud: "Cesa è a Campobasso al fianco del candidato Pd Battista, circondato dalle bandiere dell'Idv e dei Comunisti Italiani. #boicottiamocesa#" scrive”.


4

TAaglio lto

15 maggio 2014

Il Roxy in fiamme, simbolo di una classe politica estranea ai doveri della sana e corretta amministrazione del bene comune L’immobile è proprietà della Regione, quindi dei molisani

Il fuoco al piano terra dell’ex albergo Roxy, da anni chiuso e di proprietà della Regione Molise, pagato una cifra considerevole allo scopo di utilizzarlo nell’ambito del master-plan che includeva la nuova sede regionale sul terreno del campo sportivo Romagnoli, ha simbolizzato oltre ogni possibile scrittura lo stato di abbandono che riguarda nel suo complesso la Regione Molise. Fintanto non sono salite le fiamme, lo stabile ha fatto e fa bella mostra di sé al centro della Piazza Savoia, totalmente ignorato dalla gente che pure passa nei pressi. Nessuno che si sia mai chiesto perché l’albergo avesse smesso di funzionare e perché, soprattutto, da anni quell’immobile era stato lasciato in stato di abbandono pur riportando sulla staccionata che lo circonda, in bella evidenza, la tabella “Proprietà della Regione Molise”: l’ente pubblico che spende circa tre milioni all’anno di fitti passivi e però si prende il lusso di

tenere immobili di quella portata inutilizzati, lasciati all’insulto del tempo e, cosa ancora più significativa, alla furtiva necessità di un tetto di gente randagia che non ne ha. Il tutto, fiamme, senza tetto, e indifferenza generale compongono una realtà sempre più disincantata, lasciata in balia della prepotenza e della incompetenza di amministratori che esercitano il potere per trarne vantaggi per sé e del tutto estranei ai doveri della sana e corretta amministrazione del bene comune. Ci sono volute le fiamme, ribadiamo, per aprire alla cronaca una condizione (il Roxy abbandonato) che per anni ha by-passato l’attenzione degli amministratori locali, della stampa, della intera articolazione dei vari ordinamenti che presiedono alla difesa e alla tutela dei diritti e dell’interesse della collettività. Benedette, dunque, le fiamme.

Interessi e politica:

quattro domande

pubbliche al governatore

Michele Coralbo marca il presidente: "Sede Regionale, o Frattura si è distratto (e sarebbe grave vista anche la sua inclinazione immobiliare) oppure tenta di nascondere la verità"

Il consigliere Michele Coralbo Candidato nella Lista POLO CIVICO a sostegno di Scasserra Sindaco, replica al Presidente Frattura che in una nota del 13 maggio precisa che le superfici di ingombro da realizzare sull’area dell’ex Romagnoli ammonterebbero a 13 mila mq di cui 5 mila recuperati dalla demolizione ovvero recupero dell’ex Hotel Roxy. "Il Presidente Frattura ha dimenticato, nel suo comunicato, di specificare che oltre ai 13mila mq destinati a sede (5mila Roxy, 8 mila Romagnoli) la regione ha previsto altri 8mila mq di "servizi" sempre sul Romagnoli che ragionevolmente, stando alle NTA del Comune, ben potrebbero essere "centro commerciale". Anche perché Frattura non dice dove prenderebbe altrimenti i soldi per demolire il Roxy e ricostruire i 13mila mq.

Il Presidente non si innervosisca, precisa Coralbo, sebbene numerosi suoi avversari siano passati armi e bagagli alla sua corte, dopo aver strepitato contro gli affari immobiliari su Campobasso, c’è ancora qualcuno che non intende rinunciare a controllare ed impedire l'ennesima colata di cemento in favore dei soliti noti". Coralbo continua la nota invitando inoltre il Presidente Frattura a precisare cosa ne sarà degli 8000 mq destinati a servizi e a rispondere a quattro semplici domande: Il Presidente Frattura è consapevole che un tale intervento decreterebbe la fine del micro-commercio nel centro storico e Murattiano della città? Il Presidente Frattura sa che un intervento cosi massiccio provocherebbe un deprezzamento immobiliare di tutti i locali

commerciali del centro storico e Murattiano? Il Presidente Frattura è consapevole che un intervento cosi impattante provocherebbe la desertificazione del centro storico in particolare, e buona parte del centro Murattiano? Il Presidente Frattura è consapevole che scelte urbanistiche di questo tipo provocherebbero immediatamente anche la morte culturale, storica, sociale ed economica del Mercato di via Monforte che invece deve tornare ad essere centro nevralgico del mercato a chilometro zero della nostra città? Sono profondamente convinto - chiude Coralbo - che queste considerazioni debbano diventare proprie del Presidente Frattura, e quindi, scelta conseguente di tali riflessioni deve essere la immediata

sospensione del concorso di idee per ripartire insieme alla nuova amministrazione che presto si insedierà a Palazzo S. Giorgio per un percorso nuovo, che preveda come primo atto quello di concertare con tutte le categorie economiche, associative, culturali e sociali presenti in città quella che dovrà essere l’opportunità migliore per il recupero e il rilancio dell’ultima area verde presente nel centro cittadino. Sono profondamente convinto che si possa realizzare la nuova sede regionale a cemento zero tutelando la salute dei nostri concittadini e restituendo alla città, ma soprattutto ai bambini alle mamme alle nonne e a quanti amano il nostro territorio, un meraviglioso giardino che colori il capoluogo e lo faccia vivere di persone, di sapori, di odori, di storia e tradizioni".


5

TAaglio lto

15 maggio 2014

Giovancarmine Mancini attacca Frattura ed evidenzia strane coincidenze sull’area della speculazione edile che riguarda il Masterplan

Roxy in fiamme, in fumo milioni di soldi pubblici

CAMPOBASSO. Dirompente il commento di Giovancarmine Mancini, esponente de La Destra, sull’incendio divampato al centro di Campobasso che ha definitivamente distrutto l’ex hotel Roxy di Campobasso. “L’incendio all’Hotel Roxy di ieri sera: una speculazione annunciata. E con il Roxy si è riaccesa anche la nostra angoscia di cittadini molisani. Dai primi aggiornamenti sembrerebbe che le cause del rogo siano da attribuire alla presenze notturne di clocard nella struttura, che hanno causato l’incendio di materassi abbandonati ormai da anni nello stabile. Le fiamme divampate ieri sera, oltre a distruggere tragicamente lo storico Hotel di Piazza Savoia, hanno messo a fuoco le nostre coscienze di molisani e ancora di più ingenerato dubbi sulle reali cause di quanto accaduto. Sono incomprensibili a tutti, infatti, le ragioni che hanno tenuto fino a ieri l’Hotel Roxy in uno stato di totale degrado e abbandono nonostante le numerose denunce in proposito. La nausea, la rabbia, la noia che ci provoca descrivere e denunciare sempre le stesse inefficienze, le stesse persone, gli stessi metodi speculativi nella gestione del patrimonio pubblico è indicibile. Non sono state le fiamme colpevoli della distruzione del Roxy bensì i nostri politici regionali impunemente inadempienti sull’applicazione delle chiarissime norme di vigilanza e tutela della cosa pubblica. Il silenzio politico su questo è trasversale. Da sempre. Si è consumato ieri sera un disastro patrimoniale “lodevole” di cui si è reso responsabile l’indifferenza del governo di centrosinistra. Tutti potevano sapere quello che accadeva di notte nel Roxy ed è ora chiaro che chi doveva non ha vigilato o volutamente ha omesso di farlo. Ricordiamo, a chi ancora non lo sapesse, che lo storico albergo di Piazza Savoia è attualmente una struttura di proprietà della Regione Molise e a ricordacelo è stato soprattutto il triste commento del Pre-

sidente della Regione Molise Frattura, che recatosi prontamente sul posto, ha fatto presagire quale sarà la sua “giusta e opportuna soluzione al problema”: abbattimento della struttura. Ma giusta e opportuna per chi? Per i cittadini di Campobasso o eventualmente per gli speculatori edili interessati a mettere mani sulla ricostruzione in un’area centrale della città? E soprattutto opportuna da quale punto di vista? Politico, perchè rispondente all’intento di riqualificazione urbana della città o più semplicemente opportuna, perchè rispondente alle

ambizioni imprenditoriali di costruttori senza scrupoli legati a doppio filo con neopolitici già imprenditori? Interrogativo lecito e consequenziale visto che stranamente l’incendio di ieri è divampato subito dopo la diffusione della notizia di una bando di concorso di idee per la costruzione di nuovi uffici regionali. Ieri alle ultime speranze dei cittadini onesti di Campobasso per un futuro migliore sono stati inferti col fuoco gli ultimi colpi mortali ed il connubio tra politica e interessi speculativi edilizi oggi ci appare lampante e vergognoso.

Ad li là comunque di ogni polemica o di una pur obiettiva ricognizione delle cause che hanno reso possibile l’incendio del Roxy, non ci resta che sollecitare, a chi di dovere, l’apertura di un’inchiesta per verificare se lo stesso abbia avuto cause dolose o omissioni anche di norme di sicurezza. E mentre spegniamo il solito incendio, non ci stanchiamo di ripetere che pretendere il rispetto delle leggi e recuperare la credibilità della classe politica, governo di destra o di sinistra che sia, è quanto di più rivoluzionario e proficuo si possa fare oggi”.


6

15 maggio 2014

Campobasso

Roxy in fiamme, pericolo annunciato

Per chi ha assistito alla maggior parte dei lavori consiliari del Comune di Campobasso è facile ricordare che lo stato di abbandono dell’ex Roxy è stato denunciato più volte dagli amministratori, in particolare dagli esponenti di Costruire Democrazia e Citt@DiNoi sollecitati dai cittadini residenti in piazza Savoia esasperati dalle condizioni igienico sanitarie dell’area. Dopo diverse interrogazioni e mozioni , circa un anno fa i consiglieri Michele Durante, Teresa Cuomo, Michele Coralbo e Adriana Izzi hanno invitato il sindaco, attraverso un documento protocollato al gabinetto sindacale, a intervenire seriamente provvedendo , con apposita ordinanza, a richiamare l’attenzione della Regione che è proprietaria dell’immobile. L’obiettivo dei consiglieri era quello di spingere l’ente regionale a tenere pulita e disinfestare l’area dell’ex Roxy e a occuparsi della manutenzione dell’edificio ormai decadente, il tutto con la collaborazione e il controllo dell’amministrazione comunale. Al di là del percorso politico intrapreso dai consiglieri, Izzi ha rinunciato alla candidatura, Durante e Cuomo sostengono Antonio Battista con la lista Lab, Coralbo è candidato con il Polo Civico di Michele Scasserra , è doveroso ricordare, dopo l’incendio dell’altro ieri, le iniziative intraprese dai consiglieri per smuovere l’immobilismo dell’ amministrazione comunale e regionale sull’ex Roxy. Teresa Manara

Acquistate a trattativa privata 6 semiautomatiche con i fondi del capitolo di bilancio destinato agli arredamenti e alle attrezzature! 6 pistole semiautomatiche Beretta 98 FS cal.9x21, “utili all’espletamento del Servizio di Polizia Stradale”, sono state acquistate dal comandante dei vigili urbani di Campobasso imputando la spesa di 4.800 euro al capitolo di bilancio “Arredamenti e attrezzature”. Basterebbe questo capoverso a sintetizzare la straordinarietà amministrativa e contabile della determina con la quale, da parte del comandante, è stata accolta l’offerta di fornitura delle armi presentata dalla ditta Armeria “Il Sannita”, ossia un acquisto diretto che, in questo caso, pare trattarsi di tutto tranne che di arredamenti e attrezzature. A meno che non si vogliano intendere le pistole un arredo della divisa, al pari della cravatta o delle mostrine, e non armi, o attrezzi, al pari di una pinza o di una tenaglia. Il Corpo dei vigili urbani è già stato in passato oggetto di polemiche per essersi armato, assecondando il desiderio di equipararsi, anche nell’equipaggiamento, alle Forze di Polizia dello Stato. Desiderio frustrato e messo a tacere dall’amministrazione, con l’ordine di riporre le armi negli armadietti di sicurezza. Di gente armata ce n’è abbastanza in giro, ancorché dotata di professionalità e di responsabilità nel maneggio. Per cui aggiungervi anche i vigili, è sembrato a suo tempo una forzatura da stroncare sul nascere. Difatti, le pistole sono state ritirate e riposte. Questa nuova sortita del comandante, la cui propen-

Le pistole tornano di moda all’interno del Corpo dei vigili urbani

Di gente armata ce n’è abbastanza in giro, ancorché dotata di professionalità e di responsabilità nel maneggio, per cui aggiungervi anche i vigili, è una forzatura da bloccare sul nascere

sione alla militarizzazione dei vigili appare irrefrenabile, pertanto andrebbe meglio inquadrata. Ossia, se le pistole precedentemente acquistate, e poi riposte, sono ancora nella disponibilità del Corpo, perché acquistarne altre, e per giunta a trattativa privata? Qualcuno in proposito dovrà rispondere, anche se l’anarchia sembra essere prevalente in molte scelte e decisioni all’interno e all’esterno di Palazzo san Giorgio, mai peraltro contrastata. Non siamo esperti in materia di acquisto e uso delle armi. Ma ricordiamo che sussistono regole e procedure abbastanza rigide da seguire e da rispettare, prima di arrivare a farne una dotazione stabile ai vigili urbani le cui funzioni, i cui compiti d’istituto, sebbene in una realtà sociale in forte degrado e con non pochi episodi di delinquenza, sono di prevalente natura preventiva e non repressiva. Non solo pistole, però. Dalla determina, infatti, s’apprendono alcuni dati interessanti quali, ad esempio, l’ammontare dei

proventi derivanti dalle violazioni al Codice della Strada (560.000 euro) e come è stato ripartito: il 25 per cento è stato destinato alla manutenzione, alla sostituzione, all’ammodernamento, al potenziamento e alla messa a norma della segnaletica stradale; altro 25 per cento al potenziamento dell’attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale; il 50 per cento al miglioramento della sicurezza stradale. Così è detto nella determina, sperando che non si riferisca alla strisce pedonali rialzate e alle rotonde stradali tipo quella (emblematica delle forzature e delle interpretazioni del Codice della strada) all’inizio della discesa di Via Monforte. I 560 mila euro provenienti dall’esercizio del controllo e dell’accertamento delle violazioni al CdS dicono che i vigili si sono dati da fare, hanno lavorato con buona lena e con continuità. Fortunatamente, senza la pistola nella fondina! Dardo

Violazioni del codice della strada, il Comune incassa 560 mila euro

Ecco come saranno utilizzati i soldi

Le violazioni del codice della strada hanno fruttato al Comune 560mila euro . La somma sarà utilizzata in diversi modi. Il 25% servirà per la sostituzione, l’ammodernamento, il potenziamento e la messa a norma e manutenzione della segnaletica stradale, un altro 25% sarà utilizzato per il potenziamento dell’attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, il restante 50% servirà a migliorare la sicurezza stradale. Al potenziamento dell’ attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale è stata assegnata la somma di 70mila euro da dividere tra arredamenti e attrezzature, software e spese di notifiche. In particolare 31.500 euro serviranno per arredamenti e attrezzature tra cui anche 4.800 euro per l’acquisto di sei pistole semiautomatiche da destinare alla polizia stradale, 17.500 euro per l’acquisto di software” euro e 21mila euro per le spese di notifiche


7

Campobasso

15 maggio 2014

Il Tar Molise ha dato 60 giorni all’Amministrazione comunale, dalla notifica dell’ordinanza dell’8 maggio, per riesaminare la domanda di variante al piano di lottizzazione Parco dei Pini. Diversamente provvederà il commissario ad acta

La figuraccia di Palazzo San Giorgio

Con molta probabilità toccherà all’amministrazione che verrà fuori dalle urne all’indomani del 25 maggio affrontare la questione e il problema e sarà un primo vero banco di prova per saggiarne la qualità, la determinazione, la coerenza

La delibera (farsa) assunta dal consiglio comunale il 24 febbraio scorso, con la quale l’assemblea municipale ha surrettiziamente detto no alla riapertura dei termini della lottizzazione “Parco dei pini” e a nuovi volumi edilizi da destinare alla realizzazione di tre strutture commerciali lungo Via 4 novembre, sta diventando la pietra dello scandalo di un’amministrazione (l’uscente) che nella fattispecie ha dimostrato per intero la sua mancanza di chiarezza e di trasparenza su una vicenda tecnica e amministrativa che, per le notevoli implicazioni economiche, urbanistiche e di gestione del territorio che contiene, andava affrontata e gestita con cura e competenza. Da queste colonne ci siamo resi parte diligente nel dare all’opinione pubblica campobassana gli elementi di giudizio necessari per farsi un’idea sul caso, mettendo in risalto lo scarso spessore logico delle motivazioni, anzi delle contraddizioni, in base alle quali il consiglio comunale ha arzigogolato il suo (finto) diniego alla richiesta dei titolari della lottizzazione, e la certezza che un eventuale ricorso al Tar avrebbe avuto un esisto positivo per i ricorrenti. Ciò è puntualmente accaduto. Il Tar Molise, infatti, il 10 aprile 2014 ha sospeso “gli effetti del provvedimento impugnato, al limitato fine di indurre l’amministrazione comunale a un riesame - alla luce dei motivi del ricorso - della domanda di variante al

piano di lottizzazione, proposta dalla società ricorrente”, e l’8 maggio ha di nuovo deliberato (ordinanza 37) che entro 60 giorni dalla notifica, ogni efficacia della delibera del Consiglio del 24 febbraio deve considerarsi sospesa. Stessa sorte per relazione del dirigente del settore Urbanistica che della delibera del 24 febbraio è parte integrante. Un ceffone in pieno viso all’amministrazione e alla struttura tecnica di Palazzo san Giorgio, giustificato dal fatto che l’amministrazione comunale e la struttura tecnica non hanno mai preso in considerazione la richiesta della Società “Parco dei Pini” srl presentata il 15 maggio 2012 e poi integrata con ulteriori istanze rispettivamente il 27 novembre 2012 e il 5 febbraio 2013, per poi esprimersi, però, a distanza di circa due anni, in maniera insufficiente e pesantemente incompleta, tanto da indurre il Tar ha deliberare nei termini di cui diciamo. Per la verità, gli amministratori di Palazzo san Giorgio hanno fatto anche di più. Se ne sono fregati dell’ordinanza del Tar del 10 aprile, costringendo gli avvocati Salvatore Di Pardo e Andrea Latessa ad un nuovo e motivato, ancorché accolto, ricorso al Tribunale amministrativo regionale. Atteggiamento, questo del Comune nel fregarsene del Tar, del tutto coerente e conseguente alla natura e allo scopo della deliberazione consiliare del 24 febbraio: quello, ossia, di un atto facilmente attaccabile

per favorire gli interessi dei ricorrenti. Ma andiamo oltre. Qualora entro i 60 giorni assegnati per l’esecuzione dell’ordinanza dell’8 maggio il comune dovesse rendersi ulteriormente inadempiente, il Tar ha già disposto la nomina di un commissario “ad acta” nella persona del dirigente del Settore urbanistico della Regione Molise – o di un qualificato funzionario tecnico dal medesimo delegato – “affinché provveda, in sostituzione del Comune inottemperante, nel successivo termine di 90 (novanta) giorni dalla notifica o comunicazione dell’ordinanza”. Siamo di fronte a una faccenda urbanistica ed edilizia che in

maniera irridente riassume il comportamento dell’amministrazione comunale di fronte a questioni di rilievo, da cui traspare palese l’interesse che esse (questioni) trovino soluzione altrove, in sede di giustizia amministrativa, con larghe possibilità di successo. Un comportamento volgarmente strumentale, avvizzito sotto il profilo della morale pubblica, avvilente sotto il profilo etico, inammissibile sotto l’aspetto amministrativo. Tremendamente esplicativo, però, di un costume politico condizionato dall’esterno. Con molta probabilità toccherà all’amministrazione che verrà fuori dalle urne all’indomani del 25

Prevenzione e cura dei tumori, convegno in Mater Ecclasiae Nella Chiesa della Mater Ecclesiae di Campobasso lo scorso lunedì si è svolto il convegno “Prevenzione e Cura dei tumori”. Il parroco, Padre Pierangelo Casella, ha accolto le numerose persone presenti in sala, evidenziando che la nutrita partecipazione all’evento è segno di una comunità sensibile e vicina alle problematiche sociali; ha poi ringraziato la Fondazione per aver promosso l’incontro, rimarcando l’importanza di favorire occasioni di incontro e formazione sul territorio. Il professor Camillo Cavicchioni, Direttore del Dipartimento

di Oncologia e dell’U.O.C. di Chirurgia Generale ed Oncologica, dopo aver presentato il Dipartimento, ha parlato del trattamento chirurgico dei tumori del colon-retto. La chirurgia è la forma più comune di trattamento per questo tipo di patologia. L'intervento deve essere eseguito da un chirurgo specializzato in chirurgia dell'apparato gastrointestinale. La chirurgia laparoscopica rappresenta una valida alternativa rispetto alle altre terapie chirurgiche tradizionali. Questa tecnica, eseguita da professionisti esperti, consente una riabilita-

zione in tempi brevi, con meno complicanze post-operatorie: una ferita meno estesa e una conseguente diminuzione del dolore, una riduzione dei traumi della zona intestinale e un miglior risultato estetico dovuto all’assenza di grandi cicatrici. Il professor Cavicchioni ha poi presentato e introdotto il dottor Pietro Princi, Chirurgo specializzato in chirurgia della tiroide, il quale ha parlato delle neoplasie che colpiscono questo organo. I tumori benigni sono molto diffusi, mentre il cancro della tiroide è piuttosto raro. Nella maggior parte dei casi i noduli non provocano problemi particolari, passando spesso inosservati tanto da essere occasionalmente scoperti soltanto con la palpazione o nel corso di un'ecografia del collo. Solo in una piccola percentuale di pazienti i noduli tiroidei comportano i sintomi tipici dell'ipertiroidismo. Tuttavia, i noduli benigni della tiroide, se non adeguatamente diagnosticati e trattati, possono crescere al punto da creare problemi alla deglutizione e alla fonazione per compressione delle strutture circostanti. Il cancro della tiroide è la forma più comune di tumore del sistema endocrino; e per fortuna è piuttosto raro, rappresentando l'1-3% di tutti i casi. La chirurgia rappresenta il trattamento di prima scelta per i tumori della tiroide. Se la diagnosi e il trattamento sono precoci, ossia se s’interviene quando il tumore è ancora in una fase iniziale, le possibilità di guarigione completa sono ottime nella maggior parte dei casi. E’ seguito un vivace dibattito, sono state rivolte molte domande agli esperti presenti in sala.

maggio affrontare la questione e il problema posti dai titolari della lottizzazione “Parco dei Pini”. Naturalmente se ne avrà voglia. E sia disposta a negare cemento in cambio di una città migliore. Purtroppo, ciò che sta per passare il convento (Gravina, Battista, Scasserra, Saluppo, Di Bartolomeo), lascia prevedere che la nuova amministrazione, come la vecchia, avrà difficoltà a resistere alle pressioni dei capitali privati e della speculazione. Comunque deciderà di fare, sarà un primo vero banco di prova per saggiarne la qualità, la determinazione, la coerenza. Dardo

Vigilanza privata, i sindacati chiedono l’intervento del prefetto

L'allarme sul settore della vigilanza privata è stato lanciato più volte nel corso degli ultimi mesi da UiLTuCs Molise e Filcams Cgil Molise Ebbene, nonostante le reiterate richieste di incontro alla Prefettura di Campobasso, non riscontrate, per discutere delle sorti del settore ed, in particolare, per affrontare le problematiche presenti negli Istituti Ivri e Aquila, oltre alla questione delle guardie giurate non reimpiegate a seguito della chiusura dell'Istituto Molise Security e l'avvicendamento con la Aldo Tarricone Security che ha ritenuto di non dover assumere tutti i lavoratori della Molise Security, lasciandone diversi fuori, così come hanno fatto anche gli altri istituti - , nei giorni scorsi le organizzazioni sindacali . hanno appreso che proprio un dirigente della At Security, Antonio Albiniano, è stato insignito della stella al merito del lavoro dal prefetto di Campobasso, nonostante le difficoltà di dialogo riscontrate con questo Istituto sugli “esclusi” della Molise Security e su numerose altre questioni. Le ragioni del disagio delle organizzazioni sindacali saranno espresse nel corso di una conferenza stampa che verrà indetta a breve, nel frattempo le organizzazioni sindacali reiterano una richiesta di incontro urgente al prefetto di Campobasso, nel corso del quale, senza stelle al merito, vogliono fare il punto della situazione sull'intero settore della vigilanza armata e sulla situazione degli “esclusi” dalla Molise Security s.r.l.




10

Isernia

15 maggio 2014

Elezioni Castelverrino, scoppia il caso delle residenze “sospette” Elezioni 'agitate' a Castelverrino, dove, lo scorso ottobre 2013 alcuni cittadini presentavano alla Prefettura e alla Procura un esposto con la richiesta di verificare il rilascio delle residenze presso il Comune di Castelverrino. In particolare si fece presente la disparità di trattamento tra alcuni che avevano richiesto la residenza presso il Comune di Castelverrino e a cui veniva negato tale diritto ed altri soggetti (dediti alla caccia e conosciuti in paese come “i Cacciatori”) i quali non dimoravano in paese, avevano ottenuto la residenza in case apparentemente poco consone ad essere qualificate come dimora abitale (alcuni addirittura avevano ricevuto la residenza dichiarando la dimora in una casa pare senza porte e finestre), erano sconosciuti alla maggior parte della popolazione residente e si recavano in paese poco e principalmente durante le tornate elettorali. Sempre in ottobre più di metà dei cittadini effettivamente residenti a Castelverrino firmava una petizione popolare, poi presentata al Procuratore e al Prefetto di Isernia, per chiedere di fare accertamenti su tali soggetti (“i Cacciatori”) in quanto sconosciuti ai più. Si temeva che essendo una percentuale elevata di residenti, se fossero

venuti a votare come nelle tornate elettorali precedenti, il loro voto avrebbero potuto alterare il risultato elettorale. Non solo. Già nel 2013 iniziarono una serie di esposti, ricorsi e denunce da parte di comuni cittadini

che, avendo abitazioni di proprietà e pagando regolarmente tasse e tributi al Comune di Castelverrino, avevano chiesto di avere anche la residenza ed erano legittimati ad averla. Questi, sulle cui vicende per brevità

non ci soffermeremo, lamentavano la disparità di trattamento con altri concittadini che, al pari loro, avevano richiesto e invece ottenuto la residenza. Dopo la presentazione delle liste, da una attenta analisi degli

Accoglienza profughi, CasaPound evidenzia le difficoltà

‘Immigrazione: business ai danni degli italiani’ e ‘Casa, lavoro, solidarietà: la sinistra molisana odia gli italiani’. Questi i testi degli striscioni affissi nella notte dall’associazione di promozione sociale CasaPound Italia nei comuni di Montaquila e Monteroduni per protestare contro la gestione dell’emergenza immigrazione da parte del governo e per criticare il comportamento della sinistra locale. “In queste settimane la valle del Volturno si trova a cimentarsi con le difficoltà derivanti da un notevole afflusso di profughi sul suo territorio, frutto di sconsiderate decisioni prese dal governo. Se bene hanno fatto le autorità molisane a lodare l’atteggiamento paziente e comprensivo della popolazione locale nei confronti dei profughi, resta però il fatto che risulta incomprensibile la decisione di stanziare centinaia di

persone in un’area semi spopolata ed afflitta da una grave crisi economica ed occupazionale, dove non esistono oggettivamente le condizioni per una gestione adeguata del fenomeno. Né possono essere minimizzati i problemi che si stanno creando sul piano della sicurezza: il fenomeno dell’ ‘allontanamento volontario’ dai centri d’accoglienza da parte dei profughi ivi ospitati significa nel concreto che persone prive di denaro, di lavoro, di fissa dimora e di una minima conoscenza del territorio vengono a porsi al di fuori di ogni controllo, con evidenti rischi per la popolazione locale nel caso in cui per procurarsi i mezzi di sussistenza di cui sono sprovvisti dovessero risolversi a commettere reati. Se l’immigrazione insomma è quindi un affare per chi riesce ad usufruire dei fondi stanziati dall’Europa per la gestione dell’accoglienza,

diventa un grave fardello per le comunità ove i profughi con profonda miopia politica vengono stanziati”. Così Agostino Di Giacomo, responsabile isernino CasaPound, in una nota. “Quanto alla sinistra locale – prosegue Di Giacomo – notiamo come immediatamente dopo l’arrivo dei profughi questa si sia attivata con donazioni di beneficenza ed iniziative di sensibilizzazione a loro sostegno. Assolutamente niente di male in tutto questo, ma ci domandiamo come mai la medesima sollecitudine non venga mostrata per i tanti casi di cittadini italiani in difficoltà residenti nel nostro territorio, e che si trovano spesso abbandonati a loro stessi. Evidentemente la loro sofferenza non attira la medesima attenzione, in quanto non risulta strumentalizzabile per campagne elettorali incentrate sul buonismo”.

elenchi elettorali, pare sia emerso che molte delle persone con l’hobby della caccia, sconosciute alla popolazione residente, abbiano la dimora nell’abitazione di uno dei Capolista Candidato Sindaco alle prossime elezioni comunali. Tale abitazione, che ospiterebbe numerose di queste persone, sembrerebbe addirittura priva di alcuni servizi minimi. Ad oggi solo due persone hanno già vinto il ricorso e si sono visti riconoscere il diritto negato. Per tutte le altre situazioni non si è ancora pronunciata nessuna autorità locale. Dunque una situazione veramente poco chiara, non tanto per le residenze non rilasciate, ma per quelle concesse. La Procura della Repubblica di Isernia ha prontamente provveduto ad accertare le situazioni esposte. La Lista “Per Nuovi Orizzonti” chiede che intervenga il Ministero a sollecitare che siano adottati tutti i provvedimenti amministrativi del caso e a chiarire le ragioni di questo ritardo, anche in virtù del fatto che tra poche settimane ci si dovrebbe recare al voto e che c’è una concreta volontà popolare di far invalidare queste elezioni, tramite ricorso al TAR, qualora non si dia risposta a tutti gli esposti, le denunce e i ricorsi presentati nel 2013.

Terenzi in mostra in Olanda

Gli scatti del fotografo venafrano Carlo Terenzi saranno in mostra in Olanda, ad Heerenveen, da oggi fino al giorno 27. Il talentuoso artista nostrano è stato selezionato, assieme ad altri sette fotografi di diverse nazionalità, per esporre tre opere nella rinomata ‘Art Gallery Artheerenveen’ di via Burgemeester Kuperusplein per una mostra collettiva di carattere internazionale. A giugno la stessa galleria ospiterà anche una personale del fotografo venafrano. La rassegna olandese è solo uno degli ottimi risultati di Terenzi che, tra le altre cose, è già noto per aver lavorato con numerosi famosi musicisti, tra i quali Sergio Cammariere e Claudio Luongo Trio, con Carlo Conti, in occasione di una importante campagna di comunicazione di Roma Capitale, e con diversi scrittori che hanno preferito le sue immagini per la copertina dei propri libri: c’è un po’ di Molise in ‘Quello che resta’ della scrittrice toscana Eleonora Paoletti e in ‘La chiamavano B.B.’ della calabrese Simona Stammelluti, per la quale ha firmato anche la copertina del secondo libro in prossima uscita. Dopo Franco Cappellari, dunque, un altro venafrano ottiene una ribalta nazionale nel panorama della fotografia digitale e questo non può che essere motivo di orgoglio per tutti i molisani e stimolo per quei giovani creativi che, in una piccola regione come il Molise, sognano di affermarsi nei vari campi dell’arte e della comunicazione.



12

Termoli

15 maggio 2014

Trivellazioni: basta usurpare il nostro territorio "Apprendo con stupore la notizia dell'avvio del progetto per la perforazione di tre nuovi pozzi di idrocarburi liquidi sulla concessione attuale denominata “Rospo mare”. A parlare è il candidato sindaco al Comune di Termoli Paolo Marinucci. "Ci siamo battuti in passato e continueremo a farlo adesso: la nostra costa non si tocca" lapidario il commento del candidato sindaco Paolo Marinucci alla volontà del governo nazionale di far ripartire il progetto per le trivellazioni in mare Adriatico.

LITORALE - La Feee, Foundation for Enviromental Education anche per il 2014 ha assegnato le Bandiere blu alle località costiere. Copme lo scorso anno al Molise sono stati assegnati tre vessilli che premiano Termoli, Petacciato e Campomarino per il mare pulito e i servizi. Infatti la Bandiera blu viene assegnata ai comuni costiei che hanno fatta domanda in base alla documentazione che certifica la purezza delle acque, l’efficienza della depurazione e della raccolta differenziata, presenza delle aree pedonali e ciclabili, servizi nelle spiagge, qualità delle strutture ricettive. Molta la soddisfazione nei tre centri costieri e specialmente a Termoli dove a rallegrarsi per primo è stato il sindaco uscente Antonio Baso Di Brino. “Sono felice e soddisfatto che grazie al lavoro svolto in questi anni dal Comune la città di Termoli per la quinta estate consecutiva si possa

Da consigliere comunale mi sono adoperato con tutti i mezzi necessari, insieme ai colleghi abruzzesi, per fermare lo scempio e tutti i danni derivanti dalle trivellazioni in mare. Poco più di un anno fa partecipammo infatti alla manifestazione organizzata a Pescara per fermare il progetto Ombrina Mare e, se il governo non presterà attenzione alle nostre richieste, saremo di nuovo in piazza o davanti i cancelli dei ministeri competenti a gridare con forza le nostre ragioni.

fregiare della Bandiera Blu. Dal 2010, anno nel quale abbiamo riportato a Termoli il vessillo che premia le migliori località marittime europee, Termoli non ha mai abbassato gli standard che garantiscono questo riconoscimento. Sarebbe stato bello festeggiare questo traguardo tagliando il nastro del nuovo lungomare. Purtroppo Termoli è stata fermata da chi ha anteposto i propri interessi di parte al bene della città. E oggi siamo costretti a vedere slittare lavori già programmati, come la riqualificazione e pedonalizzazione del Corso Nazionale, e a iniziare la stagione estiva con il nuovo lungomare ancora non terminato”. E sull’assegnazione del vessillo

breve in regione per un altro tour elettorale. Nella mattinata di sabato 17 maggio sarà, infatti, nuovamente a Termoli per un appuntamento con gli operatori portuali e per tirare la volata all’avvocato Angelo Sbrocca. Nel pomeriggio, poi, a partire dalle ore 17 terrà un incontro con la cittadinanza di Mafalda e, a seguire, con quella di Tavenna.

esulta anche il candidato sindaco del centrodestra Michele Marone. “Siamo soddisfatti per la nuova assegnazione alla nostra città. Nel nostro programma elettorale abbiamo previsto l’incremento delle attività che riguardano questo settore in quanto ribadisco ancora una volta che per noi il turismo potrebbe rappresentare il petrolio della nostra città. Abbiamo massima attenzione per il comparto e quindi riteniamo fondamentale la Bandiera blu che rappresenta un ottimo biglietto da visita per la promozione turistica della nostra città e dei servizi che i nostri operatori sono in grado di offrire. Ascoltando le loro esigenze sarà possibile aumentare la promozione e miglio-

Marinucci incontra i residenti del quartiere San Pietro

TERMOLI - “Ogni quartiere ha i suoi bisogni, la sua storia, le sue storie...e noi incontriamo i cittadini per ascoltarli e cercare, insieme, possibili e fattibili soluzioni ai problemi della quotidianità!” Questo fa sapere dalla sua segreteria elettorale Paolo Marinucci, candidato alla carica di Sindaco. L’appuntamento è per oggi alle 19 nei pressi del parcheggio di fronte alla scuola elementare di Via Po.

A Rio Vivo nel fine settimana gara nazionale di windsurf TERMOLI – Sabato e domenica prossimi il Circolo della Vela “Mario Cariello” ospita la II tappa della coppa Italia TECHNO293 e della coppa Italia RS:X, classe olimpica di windsurf, per ragazzi fra i dodici e i diciassette anni che si svolgerà nelle acque di Rio Vivo. “Le Classi Techno293 e RS:X – spiegano dal Circolo della Vela - è il fenomeno velico in forte espan-

Il candidato sindaco Paolo Marinucci si scaglia contro le perforazioni in mare

Bandiere blu per il mare pulito e i servizi a Termoli, Petacciato e Campomarino

Sabato Antonio Di Pietro nuovamente in Molise

TERMOLI - Si scalda l’atmosfera di questa campagna elettorale per l’Italia dei Valori. Dopo il doppio appuntamento dell’on. Antonio Di Pietro, giunto in Molise durante lo scorso fine settimana per sostenere i candidati sindaci al Comune di Termoli e di Campobasso, Angelo Sbrocca e Antonio Battista, il Presidente onorario del partito tornerà a

Il mare per Termoli è una risorsa fondamentale: per il turismo e per la pesca. E non possiamo permettere che vengano a usurpare il nostro territorio, a violentarlo con trivelle e sversamenti che comporterebbero un grave danno alla popolazione e non solo quella termolese. Da candidato sindaco e, sono sicuro, da primo cittadino, non permetterò che il nostro mare, il diamante della regione, diventi la più piccola delle pietre della nostra nazione".

sione e che da diversi anni non si disputa nelle acque termolesi. L’ultima regata Windsurf si è svolta nel 2006 con il campionato classe Mistral con circa 80 partecipanti. Il Circolo della Vela termolese – continua la nota - è riuscito ad ottenere l’organizzazione di questo evento superando i circoli blasonati di altre regioni. Questa importante occasione offre una reale

possibilità di visibilità e turismo alla città di Termoli e alla Regione Molise anche grazie alla nuova struttura del CVT che permetterà di poter ospitare i circa 180 regatanti, oltre alle loro famiglie, allenatori, rappresentanti Federali e di Classe, per un totale di circa 350 persone che in tre o quattro giorni saranno ospitati dalla nostra cittadina”.

rare i servizi”. L’ex assessore comunale Augusta Di Giorgi, ora candidata al Consiglio comunale con la lista Popolari per l’Italia che sostiene Il candidato sindaco Angelo Sbrocca, non nasconde la sua contentezza per il risultato e ricorda che l’obiettivo è stato raggiunto anche grazie al suo operato: “L’introduzione della rac-

colta e riciclo delle reti dismesse da pesca ed in particolare la sottoscrizione del "Protocollo sulla pesca sostenibile" da me fortemente voluto e sottoscritto dagli armatori su indicazione FEE (organizzazione della bandiera blu) ha sicuramente rafforzato ed integrato i presupposti per la sua concessione.

Torna il timore per le trivellazioni in mare

TERMOLI – E’ una notizia che giunge dal confinante Abruzzo quella che il Ministero dell’Ambiente ha attivato le procedure di impatto ambientale per la perforazione di tre nuovi pozzi marini e tra questi anche uno al confine tra Molise ed Abruzzo da parte di “Rospo Mare”. La notizia è stata divulgata dall’assessore regionale dell’Abruzzo Mauro Febbo.“Una procedura attivata in modo insolitamente celere visto

che la sottocommissione istruttoria è stata riconvocata per il 15 maggio e la Commissione plenaria della Via Nazionale per il 16 maggio. Nonostante siamo in piena campagna elettorale però questo Governo regionale vigila con attenzione sulle vicende che riguardano le nostre coste e il nostro mare ribadendo al tempo stesso, con forza e coerenza, la sua netta contrarietà a questo tipo di iniziative”.

Zuccherificio, incontro azienda lavoratori sulla nuova campagna

TERMOLI – Continua a passi lenti l’attività allo Zuccherificio del Molise. Ieri mattina si è tenuto un incontro tra i lavoratori e il procuratore Nicola Baranello per fare il punto della situazione e delle assunzioni di altri lavoratori avventizi dopo quella fatta nelle scorse settimane. Intanto il pagamento degli stipendi slitta di 7 giorni perché l’azienda ha fatto fronte al pagamento ai bieticoltori di una parte delle spettanze in sospeso. Mentre va avanti la manutenzione degli impianti, per il 22 maggio è in calendario l’assemblea della vecchia Società per azioni che dovrà approvare il Bilancio 2013.

Maltempo, rinviati gli incontri di Marone

TERMOLI - Causa il maltempo il candidato sindaco del centrodestra Michele Marone ha annullato gli incontri che dovevano tenersi ieri pomeriggio nei pressi della chiesa del Sacro Cuore e quello delle 19 nel quartiere Crocifisso. Per quanto riguarda il quartiere Crocifisso l'incontro è stato spostato a sabato mattina alle ore 11 al mercato di via Polonia; per quello del Sacro Cuore invece la nuova data verrà fornita successivamente.


Termoli

13

15 maggio 2014

Pesca, Alleanza cooperative presenta ricorso per annullamento Action plan Italia LITORALE - L’Alleanza delle cooperative italiane della pesca ha presentato presso il Tribunale di primo grado delle Comunità europee un ricorso per chiedere l’annullamento della decisione della Commissione europea, votata il 6 dicembre 2013, che ha adottato il piano di azione per ovviare alla carenza del sistema italiano di controllo (Action plan). Lo ha reso noto la Federcoopesca-Confcooperative nel corso dei lavori assembleari per il rinnovo dei vertici dell’associazione. “Abbiamo deciso di ripercorrere la strada già intrapresa con il regolamento sui controlli e lavorare per impedire l’entrata in vigore di un piano di azione che prevede il ritiro della licenza di pesca se si commettono due infrazioni gravi. Un indirizzo che se messo in pratica creerà ulteriore disoccupa-

zione a causa di sanzioni vessatorie e assolutamente sproporzionate”. Il piano di azione, sottolinea la Federcoopesca, predispone nuovi e pesanti adempimenti per i pescatori e non si limita affatto solo a migliorare il sistema dei controlli. Sei le ragioni che hanno spinto a presentare la richiesta di annullamento, tra queste c’è l’assenza di motivazioni sufficienti per adottare la decisine e il fatto che questa si applichi ai soli pescatori italiani, di fatto discriminandoli, in virtù di una possibile mancanza di efficienza nei controlli dello Stato italiano. “I nostri operatori – conclude la nota dell’Alleanza - non possono pagare un ulteriore giro di vite per ipotetiche carenze della macchina dei controlli, peraltro tutte da dimostrare”.

Presentato il piano d’azione Larinascita: “salvaguardare per la blue economy il consorzio di bonifica" LITORALE - La Commissione europea ha presentato un piano d’azione per la gestione responsabile delle risorse oceaniche. Dai nostri mari è possibile trarre importanti benefici rispettando contemporaneamente l’equilibrio dell’ecosistema marino. Per tale motivo, è necessario sviluppare una serie di competenze e conoscenze che consentano lo studio dei nostri fondali per favorire la crescita e l’utilizzo di nuove fonti di cibo, farmaci e energia. L’innovazione marittima ha, difatti, un potenziale enorme per la nostra economia e aiuterà a far fronte a sfide come il cambiamento climatico e la sicurezza alimentare; ma per fare ciò, è necessario colmare le carenze in termini di competenze e favorire un coordinamento tra i centri di ricerca dei diversi Stati membri. Il Piano d’azione prevede, tra le altre cose, l’elaborazione di una mappa digitale dell’intero fondale marino delle acque europee entro il 2020, la creazione di una piattaforma di informazione online, operativa entro la fine del 2015, sui progetti di ricerca marina, l’istituzione di un forum sull’economia blu destinato al mondo della scienza e delle imprese, che coinvolga il settore privato, gli scienziati e le ONG, incoraggiare i ricercatori, le imprese e le istituzioni ad individuare le esigenze e le competenze della forza lavoro di domani nel settore marino entro il 2016. Infine centrale risulta essere il programma Horizon 2020 che, con un bilancio di 145 milioni di euro per il solo biennio 2014-2015, pone l’accento sulla “crescita blu”, considerata appunto un settore prioritario.

L’orchesta Magliano vince il Festival internazionale della musica scolastica

SANREMO - L’Orchestra Magliano di Larino si è aggiudicata il ’Trofeo Gef’ del Festival internazionale della musica scolastica di Sanremo. Il trofeo è stato consegnato dopo l’esibizione applauditissima nel Teatro Ariston. I 38 giovani musicisti, su esplicita richiesta, è stato chiesto di suonare in apertura di serata il brano “Fantasia animata”, che è diventata la sigla dell’evento finale del Gef. Ovviamente indescrivibile la gioia dei giovani studenti musicisti e dei docenti che li hanno accompagnati nella trionfale avventura: Roberto Di Carlo, Oreste Sbarra, Matteo Iannaccio e della preside dell’Istituto comprensivo di Larino,Angela Maria Tosto. L’Orchestra Magliano, già Gruppo di interesse nazionale come attestato dal Ministero dei Beni culturali, con questo nuovo importante riconoscimento diventa punto di riferimento culturale ancora più radicato per il territorio.

LARINO – Il Consorzio di Bonifica Larinese applica nuovi contributi per i soci agricoltori i quali protestano fortemente. Nel contesto si inserisce il movimento LARINAscita che cerca di mediare e dare suggerimenti. “E’ del tutto concepibile l’impeto e l’irruenza degli agricoltori consorziati che, costituitisi in assemblea, hanno deciso di opporsi alla applicazione dei nuovi tributi adottati dal Consorzio di Bonifica Larinese a circa un anno dall’elezione del nuovo consiglio d’amministrazione. I Consorzi di Bonifica . continua la nota -, per l’adempimento dei loro fini istituzionali, hanno il potere di imporre contributi ai proprietari consorziati”. Dunque, secondo LARINascita bisogna che ci sia “un impegno diretto e immediato da parte dell’amministrazione comunale e del Sindaco Notarangelo mirato a salvaguar-

dare innanzitutto gli agricoltori che rappresentano uno dei principali settori economici della realtà larinese, supportandoli e rappresentandone le esigenze presso la Regione e quindi difendere il Consorzio di Bonifica Larinese”. Il movimento ritiene indispensabile la “riorganizzazione delle funzioni, l’erogazione di maggiori servizi, per scongiurare qualsiasi progetto di accorpamento che metterebbe a rischio la presenza di un ente di rilievo, che comunque produce un’economia a Larino, minacciando la permanenza di un numero di cittadini larinesi impiegati presso l’ente consortile che non è da sottovalutare visto il decadimento verso il quale, scellerate scelte politiche precedenti e totale assenza di politiche programmatiche attuali, la città di Larino ormai è proiettata”.

CAMPOMARINO - La prima BAT BOX sarà installata presso la casa comunale del Comune di Campomarino venerdì prossimo 16 maggio alle ore 12,00, ospiti d’onore saranno gli alunni delle scuole. Da diversi anni i pipistrelli sono in costante ed inesorabile diminuzione. Pur essendoci numerose leggi di tutela, in Italia sono protetti fin dal 1939 (art. 38 legge sulla caccia) per la loro utilità in agricoltura come efficaci distruttori di insetti nocivi. Tutti i chirotteri europei sono protetti dalla Convenzione di Berna e dalla Convenzione di Bonn. Tutte le specie presenti nel nostro Paese sono inserite nell’allegato IV Direttiva “Habitat” (43/92 CEE); di queste, 13 figurano nell’allegato II della stessa Direttiva, ossia per esse è prevista la designazione di zone speciali di conservazione. Uno degli accorgimenti per tutelarlo è quello di offrigli un riparo: le bat box, una risposta concreta per poter salvare questo mammifero. Il progetto per contribuire alla conservazione di questo straordinario animale è partito dai beneficiari del progetto europeo Life Maestrale

(comuni di Campomarino e Petacciato, Università degli Studi del Molise, il Centro Studi Naturalistici e Ambiente Basso Molise), che hanno messo a punto le piccole casette di legno da utilizzare per offrire nuovi rifugi agli efficienti predatori di insetti. Le bat box sono studiate per attrarre proprio i pipistrelli che frequentano gli ambienti urbanizzati e possono essere appese alla parete esterna della casa, meglio se al riparo sotto la grondaia del tetto, oppure sugli alberi. È bene ricordare che il chirottero europeo non morde, non acceca e non fa perdere i capelli, si tratta invece di esseri innocui, raramente mordaci e sicuramente non velenosi. Sono insettivori naturali di gran lunga più efficaci dei comuni insetticidi commerciali: si pensi che un pipistrello adulto può divorare circa cinquemila insetti al giorno, nel caso di zanzare il numero si aggira tra mille e duemila. Venerdì prossimo, in occasione della posa in opera della prima bat box, sarà allestita una mostra che spiegherà le peculiarità di questo mammifero e l’importanza della biodiversità.

Il Life Maestrale offre un rifugio per i pipistrelli: le bat box



Spettacolo

15

15 maggio 2014

Il romanzo “Le cose sbagliate” oggi viene presentato alla biblioteca “Albino” CAMPOBASSO - La forma cartacea e quella e-book, ormai possono e devono convivere. L’evoluzione dello scritto, deve perseguire tutte le strade che la tecnologia impone. Il nuovo romanzo di Carmine Aceto “Le cose sbagliate”, è già online dal 31 marzo, ed oggi anche in versione cartacea nelle librerie molisane. L’autore del romanzo, ha già realizzato una serie di incontri propedeutici all’uscita ufficiale. L’incontro con il pubblico è stato proficuo e lo scrittore ha risposto alle curiosità degli astanti, sviscerando le modalità dello scritto, spiegando uno per uno i personaggi che fanno parte del libro. Oggi, la presentazione ufficiale si terrà alle 17.30 presso la biblioteca Albino. Questa volta, a leggere alcuni passi del romanzo, gli allievi della “Scuola Propedeutica d'Arte Scenica del Teatro del Loto di Ferazzano”. L'evento è inserito nel calendario nazionale del Maggio dei Libri 2014.

C’era una volta il Roxy discoteca di tendenza

Le rondini volano via quando svanisce un sogno

Flavio Brunetti realizza un simposio dal tema “Qui è lecito sognare?”. Nel suo studio/galleria l’incontro con chi voleva cambiare la nostra città di Charles N. Papa

CAMPOBASSO - Il rogo del Roxy ha rispolverato ricordi di chi, negli anni ‘90, viveva l’imberba movida del capoluogo. Era la nuova tendenza, quella che i giovani campobassani vivevano in quegli anni. Erano nati da poco i primi pub (Amadeus, Tre civette, City label), queli che avevano dato la strada alle comitive che si andavano formando e che erano la risultante dell’aggregazione della piazzatta, luogo d’incontro di tutti i giovani paninari del periodo. Il pub più in voga era l’Amadeus, quello in cui è nato il venerdì, che ha segnato per sempre, il popolo della notte. Notti ancora oggi, vive in chi le ricorda, in chi lì si è fidanzato, in chi ha scoperto i primi dj set al di fuori delle discoteche, in chi ha festeggiato un compleanno o una laurea. Era “Radio live” la serata che il venerdì attirava tutti. Tutti i giovani dell’epoca, hanno passato almeno un venerdì all’Amadeus, per molti l’appuntamento era immancabile. Il pub di via San Lorenzo, ha lasciato un solco entro il quale tutti, negli anni a seguire, hanno trovato un posto, coloro che oggi, si palesano nella notte e che, inevitabilmente, devono fare i conti con il passato. La discoteca Roxy, era la più ambita della città. Tutti volevano (chi poteva), realizzare la propria festa nel locale di piazza Savoia. In quel luogo, si sono realizzate serate importanti per la movida. Eventi da record e avvenimenti con ospiti live. Oggi, vedere il Roxy in fiamme, è un tuffo al cuore. Gli over 40 che si ricordano di quel periodo, non possono che farlo con una punta di mailnconia.

CAMPOBASSO - Gli anni passano, i capelli diventano grigi, ma i ragazzacci degli anni ‘70/’80, sono ancora qui, con tanti sogni irrealiazzati, molti altri raggiunti, e con il disincanto che permette, dopo tanto tempo, di disquisire e argomentare gesta e pensieri. Un punto di svolta nel 1971, per la città di Campobasso, fu l’inaugurazione del conservatorio “Lorenzo Perosi” nella sua prima sede, quella di via Conte Verde (oggi è in via Principe di Piemonte, 2). Da qui, parte il racconto di Flavio Brunetti con “La città dei sogni perduti”. Il suo escursus calca quel periodo, quello proprio di giovani studenti, con l’amore per la musica. All’epoca non esistevano luoghi in cui poter suonare, dove si poteva addirittura imparare la musica e usare strumenti come tamburi e percussioni varie. Era un modo per istruirsi e per affinare tecniche innovative sino ad allora sconosciuite. Ecco dunque, che nei primi anni ‘70, quando il conservatorio sdogana il musicista, la sede di via Conte Verde, l’ex locanda Sorriso,è già piccola e angusta. Unanimamente la scelta cade su palazzo

Japoce, ai piedi del castello, nella prima parte del centro storico,salendo da San Leonardo. La piazzetta antistante l’edificio e il palazzo, erano stati scelti dagli studenti quale location per il “Perosi”. Come tutte le lotte studentesche, anche questa fu dura e si trasformò in sit-in nelle scuola per convincere chi doveva decidere, a spostare la sede scolastica. Largo Japoce con palazzo annesso, è uno degli angoli più belli in città. Quando qualche anno fa fu realizzata una rassegna jazz, il posto è tornato a brillare di suo, e molti campobassani che ancora non conscevano il luogo, ne rimasero entusiasti. Brunetti, con il suo simposio, vuole fare un salto nel tempo. Domani alle 17.30 nel suo studio “Qui è lecito sognare?”, il simposio si dipanerà tra le immagini delle stesso Brunetti (che è anche fotografo, oltre che musicista, attore, cantante, attore) e che allestiscono lo studio, trasformandolo in una galleria d’arte. Un incontro dunque, che nasce dall’esigenza di capire i fatti, di scoprire come andarono le cose, di affermare a comprendere, che la trasformazione della città, non passa solo per le mani di tecnici e addetti ai lavori, ma anche atraverso il cuore di chi manovra strumenti.


TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 97 - GIOVEDÌ 15 MAGGIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it RESTA AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.