ANNO X - N° 62 - SABATO 15 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
30.000 copie in omaggio
www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it
L’Oscar del giorno a Lucio Di Gaetano
L'oscar di oggi va a Lucio Di Gaetano, l’ economista molisano, operante a Milano, che è riuscito a salvare dal fallimento l'Ittierre conducendo in porto un complicato e difficilissimo concordato. Un'azienda data per morta e sepolta che nel giro di pochi giorni è riuscita a individuare ben quattro potenziali acquirenti. Alla fine l'asta se l'è aggiudicata la holding di Antonio Rosati, il vicepresidente del Genoa calcio. Ma l'operazione salvataggio Ittierre porta la firma di Lucio Di Gaetano che ora ha in mente di ripetersi per la Gam di Bojano. Chissà se gliela lasceranno fare.
Il Tapiro del giorno a Vincenzo Niro
Pozzo tra un Papa e un Angelo: il miracolo dell’archiviazione di Giovanna Ruggiero
Il Tapiro del giorno lo diamo a Vincenzo Niro. Il presidente del Consiglio regionale si è visto bacchettare dalla Corte dei conti sui soldi che i consiglieri regionali non avrebbero dovuto percepire nei mesi passati. Eppure proprio quella legge porta la sua firma. Oggi che la Corte dei conti ha ritenuto di dovere intervenire per bacchettare l'azione posta in essere dal Consiglio regionale, dovrebbe essere il primo a riversare nelle casse regionali gli emolumenti presi e non rientranti nelle disposizioni nazionali in merito.
Nel leggere la storia delle indagini sul questore Pozzo, storia raccontata dalla cronaca di queste colonne, si notano due aspetti: uno comico (perché a volte nella vita c’è bisogno di sorridere), l’altro realistico (perché la vita è in ogni caso realtà). Le indagini su Pozzo, quelle che vanno verso l’archiviazione (o per lo meno la richiesta c’è) sono passate da un Papa ad un Angelo. In fondo si sa, per far miracoli bisogna avere quella caratteristica in più che permette, nella religione cattolica cristiana, di far miracoli. E l’inchiesta sul questore infatti è passata dalle mani di un Papa, Fabio, a quelle di D’Angelo (Nicola). L’aspetto comico però viene subito accantonato da quello realistico: nel leggere le pagine della Gazzetta del Molise, quel giornalaccio che non si fa i cavoli suoi e non si limita a pubblicare le note stampa, già a gennaio prospettava la richiesta di archiviazione. Non è necessario rileggere gli articoli, basta guardare i titoli in prima pagina. “Questore indagato” apparso il 15 gennaio (riportando la notizia apparsa sul Corriere della Sera), “Bomba sull’inchiesta del questore: pressioni sul pm che segue il caso, Papa lascia” apparso il 18 gennaio 2014, ed infine “Papa affiancato da D’Angelo: per aiutare o affossare le indagini sul questore?” apparso il 23 gennaio con una foto che ha
fatto il giro del Molise: il pm D’Angelo ritratto in un momento conviviale con i legali della Biocom di Frattura, la stessa azienda sotto inchiesta che comprende in sé anche l’indagine (per favoreggiamento al governatore Frattura) del questore Pozzo. E che aveva combinato Pozzo per finire sotto inchiesta? Aveva dirottato le indagini in cui è coinvolto il governatore dalla Digos (a cui l’aveva affidata il pm titolare dell’inchiesta) alla Squadra Mobile con l’aggravante di una situazione diciamo paradossale: la sorella del governatore Frattura è capo di Gabinetto di Pozzo e vice questore vicario alla Polizia di Campobasso. Insomma, fermo restando che è indispensabile in uno stato di diritto avere fiducia nella giustizia, va evidenziato un aspetto: per chi ha seguito la storia da vicino, la richiesta di archiviazione (come pubblicato dall’Ansa Molise) che sta sulla scrivania del gip ed è firmata dal magistrato che siede con gli avvocati di Frattura, non stupisce. Ciò che stupisce è la situazione paradossale che rimane. E non perché non si ha fiducia nella magistratura, ma semplicemente perché la situazione di “incompatibilità ambientale” presente in Molise non permette di archiviare un’altra cosa: il dubbio. Come quello sull'ultimo episodio relativo alla storia del questore: il direttore di Telemolise ha sbadierato nuove possibili "prove" di favoreggiamento la scorsa settimana: saranno prese in considerazione?