15 ottobre 2013

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ANNO IX - N° 109 - MARTEDÌ 15 OTTOBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Nunzia Lattanzio

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Nunzia Lattanzio. Dopo avere condotto da solitaria la battaglia per il ripristino di condizioni regolari in Consiglio regionale ora si è resa promotrice della proposta di legge per l'abrogazione dell'articolo 7 sui portaborse. Un passaggio politico forte anche per dare una risposta concreta ai cittadini che mal tollerano i privilegi della Casta. Un primo, vero segnale che dovrebbe essere seguito da altri suoi colleghi al di là di questioni tipicamente populiste o demagogiche.

Il Tapiro del giorno a Michele Petraroia

Il Tapiro del giorno lo diamo a Michele Petraroia. Ora si inizia a risentire, a livello dell'Università, la 'botta' inflitta con il taglio dei 22 milioni di euro destinati all'Innovazione e alla ricerca. Mentre l'assessore regionale all'Università, imperterrito, non ha detto una parola sulla questione e, anzi, ha cercato di mascherare il clamoroso insuccesso dietro il solito tavolo con alcuni studenti universitari per parlare dell'Esu. Dimenticando, finanche, di allargare il dibattito all'intera rappresentanza degli studenti. In altri tempi, ci sarebbero state le richieste di dimissioni.

REGIONE

La particolare nomina del direttore regionale A PAG. 2

REGIONE

Un disastro i tagli dei fondi all’Unimol A PAG. 5

CAMPOBASSO

Dal 30 al 200% gli aumenti previsti per la Tares A PAG. 6

ECONOMIA

I costruttori edili chiedono il pagamento le spettanze A PAG. 5


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15 ottobre 2013

Antonio Francioni ha lasciato la direzione generale, da ieri tocca a Pasquale Mauro Di Mirco

Direttore generale nuovo a Regione vecchia Dalla Lombardia al Molise, ci deve essere più di una ragione economica, professionale, forse personale, per accettare questa che appare una diminutio, a capo di una Regione familistica, confidenziale e male in arnese Tutti presi in contropiede i papabili alla carica di direttore generale della Regione Molise. Smentendo ogni previsione, il presidente Frattura ha indicato, e la giunta ha condiviso, approvando, il nome di Pasquale Mauro Di Mirco (classe 1963), direttore del distretto di Milano dell’Agenzia delle Dogane. Dirigente del ministero delle Finanze, con un curriculum vitae in cui si rileva di essere stato funzionario delle Assicurazioni Generali, responsabile dell’ufficio relazioni col pubblico presso l’Agenzie delle Dogane all’aeroporto di Malpensa (Milano), titolare di vari altri incarichi a salire nella gerarchia ministeriale, nonché docente presso le università di Napoli e di Firenze. Figura con esperienza nell’amministrare e gestire il personale (prima di approdare nel Molise, a Campobasso, dicono avesse sotto di sé un organico di 1500 unità). Dalla

Lombardia al Molise, ci deve essere più di una ragione economica, professionale, forse personale, per accettare questa che appare una diminutio, a capo di una Regione familistica e male in arnese sotto l’aspetto organizzativo e finanziario, con un tasso di grave incidenza (in negativo) del potere politico. Dicono che ad accettare l’incarico abbia contribuito la conoscenza del presidente Frattura il quale, infatti, s’è fatto carico, senza eccessive altre garanzie oltre le sue e quelle determinanti del suo consulente legale Salvatore Di Pardo, di indicare in Di Mirco l’uomo ad hoc. Una titolarità di scelta, questa di Frattura, che lascia sospettare di avere preso la persona che meglio gli può realizzare lo scacchiere dirigenziale che ha in mente, e il tipo di gestione dell’ente che meglio può corrispondere agli interessi po-

litici della coalizione e del governo di centrosinistra. Stando all’atto di riorganizzazione da poco approvato dalla giunta, di cui su questo giornale abbiamo ampiamente riferito, il nuovo direttore generale dovrà adeguarsi ad una piattaforma strutturale già definita, con 4 macro-aree e 53 dei servizi, per cui il raggio della sua autonomia di manovra è davvero limitato. Eventualmente, se ha qualcosa da innovare, da far pesare, da mettere sulla bilancia dell’efficienza, della trasparenza e della legalità, potrà dimostrarlo, se sarà in grado di riuscirci, nel mettere mano alla spendig review e alla composizione degli uffici e delle loro competenze; al rispetto delle leggi e della legalità. Gli segnaliamo in proposito le leggi regionali numero 30, del 26 settembre 2005, e la successiva legge di modifica e inte-

grazione, la numero 33 del 2 ottobre 2006 che, per come sono state applicate, hanno generato uffici privi di personale, ma con un capoufficio, e capiufficio che sono nella carriera direttiva senza laurea, in dispregio delle leggi sovrastanti dello Stato. Gente che, oltre allo stipendio, è destinataria dei benefici dell’area quadri, della produttività e delle indennità di risultato non in base ad una valutazione, ma a pioggia. Ossia, senza alcun riscontro dei compiti assegnati, delle funzioni realmente svolte e del rendimento prodotto. Problemi di legalità, di funzionalità, di efficienza, di trasparenza, di mancata osservanza delle leggi, da risolvere non gli mancheranno. Avrà voglia di affrontarli? Sarà in grado di affrontarli? Glielo consentiranno? Comunque, buon lavoro. Dardo

Il consigliere Nunzia Lattanzio presenta l'apposita proposta di legge

"Aboliamo l'articolo per i portaborse" CAMPOBASSO. Ha mantenuto fede al suo intervento il consigliere regionale Nunzia Lattanzio che ha proceduto a presentare e depositare la proposta di legge "Modifiche alla Legge finanziaria regionale 3 giugno 2002, n. 7", relativa alla abrogazione dell'art. 7 concernente il 'Fondo per le attività istituzionali', fondo comunemente denominato contributo agli assistenti/portaborse. "Con la previsione della norma di abrogazione dell’art. 7, relativo al ‘Fondo per le attività istituzionali’ - sostiene il consigliere Lattanzio - si

vuole dare concreto ed immediato riscontro all’emergenza economico-sociale che sta interessando la nostra Regione. Il quadro politico italiano, e la correlata congiuntura economica, suggeriscono l’accelerazione di un percorso normativo riformista finalizzato al contenimento della spesa di funzionamento e di gestione degli Enti territoriali". Per il consigliere Nunzia Lattanzio, così, la proposta di legge si innesta sull’esigenza di contenere ulteriormente i costi della politica, ad iniziare dall'articolo 7 destinato alla “stipula di contratti

privatistici a termine, per collaborazioni, per fornitura di servizi specifici occorrenti e per l’assistenza ai consiglieri”. Pur riconoscendo che lo spirito dell'introduzione del collaboratore fosse quello di ausilio al rafforzamento dell’attività del singolo consigliere, "attualmente non è contemplabile nel contesto di crisi in cui versa la comunità molisana tutta, ed è, quindi necessario, oggetto di apposita misura abrogativa". Ora si spera in un veloce iter procedurale per la proposta e la valutazione di chi riterrà di votarlo in aula.

Arte e Natura, il turismo in Molise si affida alle forze di polizia Il bando regionale solleva la protesta degli operatori ma Scarabeo non è competente al ramo. Di Nunzio è un semplice consigliere delegato e il reggente Frattura non riceve CAMPOBASSO. Il progetto Arte e Natura – Itinerari da scoprire sta sollevando forti polemiche tra gli operatori molisani del settore turistico. Dopo l’approvazione della delibera di Giunta, la numero 384 del 2 agosto scorso, gli imprenditori locali hanno tentato di discutere la faccenda con gli esponenti del governo. Inutilmente. Perché l’assessore Scarabeo dice di essere responsabile del marketing territoriale e quindi non è competente in materia, il consigliere Di Nunzio, delegato al turismo, è un semplice consigliere e dice di non avere voce in capitolo. L’unico con cui si potrebbe dialogare, per-

ché assessore al turismo, è il presidente Paolo di Laura Frattura che ha tenuto per se la delega. Ma Frattura non riceve nessuno. Cosa vogliono gli imprenditori molisani? Cos’è che non va nel progetto che vale 1milione 440mila 810 euro? Quali sono i soggetti responsabili o gestori dei siti da valorizzare e promuovere per rilanciare il Molise? La delibera parla chiaro: il settore turistico, in base all’Accordo di programma tra la Regione e il dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo, è affidato a soggetti pubblici quali: il Corpo forestale dello Stato, Ente parco nazionale di Abruzzo,

Lazio e Molise, il Comune di Capracotta, Lagambiente, Lipu, il Wwf. Questi hanno il compito di “creare prodotti turistici e itinerari dei siti paesaggistici e delle aree protette”. Poi vi è la Direzione regionale dei beni culturali e paesaggistici con il compito di creare prodotti turistici e itinerari dei beni culturali. Le domande che gli operatori del settori si pongono sono le seguenti: se la direzione dei beni culturali tiene chiusi i castelli di Venafro, Civitacampomarano, Vastogirardi, il sito di Sepino, San Giovanni in Galdo, come ci si può aspettare che riesca a portare a buon

fine questo progetto? Ed ancora: come può il Corpo forestale dello Stato, ente di polizia, fare promozione turistica? A questo si aggiunga che un itinerario storico archeologico per il Molise(che parte da San Giovanni in Galdo passando per Sepino, Vastogirardi, Campochiaro finendo in Abruzzo) esiste già, come dimostrato dalla pubblicazione del 2008 sulla pagina culturale del quotidiano nazionale Il Messaggero, ed è stato redatto dall’archeologo e docente Adriano La Regina. Se è vero che questo governo regionale punta ad eliminare il dilettantismo, perché non valutare ciò che di buono esiste già? Perché si eliminano, azzerandoli, gli imprenditori del settore già in crisi? Se queste sono le premesse per i primi due punti del progetto, dubbi si sollevano anche sul terzo punto che riguarda la comunicazione e la promozione dei nuovi prodotti turistici. Insomma, gli imprenditori vengono tenuti fuori da un progetto da 1milione di euro, per cui una cosa è certa: a fare turismo ci pensano gli organi di polizia. In fondo siamo sempre nel Molise di tutti. red.pol.


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15 ottobre 2013

Basso Molise? Liquami e azoto da 12mila manze Il progetto sponsorizzato da Ruta, Leva, Scarabeo e Facciolla per 12mila manze da svezzare farebbe schizzare l'inquinamento

CAMPOBASSO. E così il basso Molise potrebbe ospitare qualcosa come 12.000 manze in un allevamento che prevederebbe la disponibilità di 100 ettari di terreno secondo le previsioni ma che, in verità, potrebbero esserne di più considerata la mole di nitrati prodotti da tanti animali. Il progetto "Gran Manze", una sorta di «nursery» per giovani mucche, prelevate a pochi giorni dalla nascita

nelle stalle di tutt'Italia e inviate a crescere in un ambiente protetto, senza inquinanti e a basso impatto di nitrati, per farne vacche da latte da riportare nei luoghi di provenienza a un mese dal parto, è quello che vogliono i parlamentari Ruta e Leva con gli assessori Facciolla e Scarabeo e che vedrebbe la firma della Granarolo. E nelle ultime ore il progetto è stato rilanciato dall'asses-

sore Vittorino Facciolla. Un centro in grado di ospitare fino a 12.000 animali. Come dire: da noi scaricare in quantità industriale nitrati per, poi, destinare le manze cresciute agli allevamenti produttivi in altre parti d'Italia. Chissà se Ruta e Leva così come Facciolla e Scarabeo sanno che 200 manze producono qualcosa come 5.460 chilogrammi di Nitrati e che 12mila ne po-

Invece delle Gran Manze, pensiamo all'agricoltura di Nicola Marinelli Io mi aspetto dalla principale organizzazione agricola regionale un'analisi ed una risposta più mirata agli interessi della categoria, e del cittadino consumatore, che sono interconnessi tra loro. Invece anche la Coldiretti ripete come un mantra la logica della Granarolo, della nuova P.A.C. dettata da Bruxelles, nonchè la logica della globalizzazione delle merci, ed ovviamente gli amministratori nazionali e regionali, comodamente si adeguano al nuovo corso storico. Calma fratelli, a noi questa logica non sta bene, perchè non sta bene al territorio, non sta bene al consumatore, non sta bene al lavoro degli imprenditori agricoli, non sta bene nemmeno alle nostre bestie, siamo tutti contrari noi del popolo, però guarda caso i nostri rappresentanti sono

complici di questa logica, qualcosa non torna, mi suona male. Che fare???, detto, fatto. Primo : la piccola azienda agricola, con estensione limitata, 20-30 ettari a gestione familiare deve essere il nucleo produttivo, in quanto razionalizza i costi di gestione, e garantisce la qualità dei prodotti, tutte le energie e gli investimenti vanno concentrati su tali nuclei produttivi. Significa che queste piccole entità produttive vanno supportate con interventi, quali consulenze tecniche gratuite da parte di enti regionali, Arsiam, università, le risorse destinate all'agricoltura, devono andare nelle tasche degli agricoltori, che loro sanno come spenderli nelle loro aziende,( attualmente una pseudo azienda detta a parole agricola, Solagrital, assorbe quasi tutti i fondi regionali che dovrebbero essere destinati all'agricoltura, ma vi sembra

normale?? ) e un'alta parte finisce alle varie associazioni. Inoltre, bisogna snellire, gli iter amministrativi per i finanziamenti alle imprese agricole, ( i fondi arrivano in ritardo , anche tre anni dalla richiesta ) bisogna che chi è preposto a svolgere funzione di sviluppo commerciale faccia il suo lavoro, e che non prenda solo la quota associativa di 100 euro annuale, la camera di commercio organizzi, eventi, fiere, manifestazioni, perchè uno dei principali problemi dei nostri prodotti agricoli sta nella difficoltà a commercializzare, a trovare adeguati mercati di riferimento. Gli enti amministrativi regionali in primis, assessorato all'agricoltura deve parlare con gli imprenditori agricoli, e non con le associazioni, solo così può avere un quadro chiaro delle esigenze del settore, perchè chi sta a tavolino non semina

trebbero produrre oltre 327mila. Come dire, che se l'azienda in basso Molise avrebbe disponibili 100 ettari di terreno per ogni ettaro sarebbero scaricati 3.276 chilogrammi di nitrati per ettaro. Se è vero che la media nazionale vuole che tale concentrazione in zona vulnerabile non superi i 170 chilogrammi per ettaro o in zona non vulnerabile i 340 chilogrammi, il dato sarebbe spaventosamente terribile. E con quali prospettive? Con qualche manciata di posti di lavoro la parte del basso Molise interessata da 12mila manza da svezzare finirebbe con il diventare una vera e propria cloaca a cielo aperto. Salvo a non pensare a un impianto a Biomasse in via di realizzazione o da realizzare. Del resto è stato lo stesso senatore Roberto Ruta che ebbe a dire in conferenza stampa: “Il primo effetto immediato sarà quello dell’approvvigionamento, ovvero, i produttori di fieno avranno subito un acquirente sul posto, e cosi vale per tutta la filiera, non solo, sarà possibile anche implementare la produzione di energia elettrica da biomasse con gli scarti”. Questo è il destino del basso Molise? Accogliere le manze per lo svezzamento in attesa che tornino nei loro allevamenti, vedersi sommergere dal liquame prodotto che non potendolo smaltire sui terreni finirebbe in un impianto a Biomasse. Non c'è che dire: una bella programmazione per il territorio molisano.

e non raccoglie. Sostanzialmente c'è bisogno di impegno da parte di tutti, anche degli agricoltori, che devono crescere culturalmente, cioè investire in conoscenza, solo se ci attiviamo, e mettiamo in sinergie le nostre intelligenze, riusciamo a rispondere adeguatamente e trovare soluzioni ottimali ai nostri problemi. Sostanzialmente estensificazione della produzione agricola, con vantaggi sul piano del lavoro, es. se distribuisco 12000 vacche, su un territorio vasto con 20 capi bovini / azienda/ 20 ettari, con produzione di latte e formaggi di altissima qualità, ho bisogno di 4 unità lavorative, quindi posso creare 600 aziende con 2400 addetti diretti, oltre all'indotto (veterinari, agronomi, etc.. etc..) guadagnano, così ambiente, lavoro, consumatori, e gli animali che ci ringraziano per non essere ammassati "come bestie". Ovviamente non devi necessariamente, allevare bovini, vanno bene anche, pecore capre, etc.. anche aziende ad indirizzo ortofrutticolo, però come unico obiettivo la qualità del prodotto finale. Mi diranno che il prezzo di vendita del prodotto diventa troppo alto, per il consumatore e io dico, che non è vero, e ne possiamo parlare e poso dimostrare la validità della mia tesi Sicuramente ho dimenticato tante cose, che voi, i figli del Molise, mi potete ricordare.


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15 ottobre 2013

La Regione è chiamata a mettere in campo una strategia programmatica

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Lavoro, puntare su pochi obiettivi "Poste salva Alitalia e chiude gli sportelli" La Cisl denuncia il nuovo piano di razionalizzazione sul territorio

CAMPOBASSO. Mentre la crisi continua a 'mordere' con forza il sistema produttivo regionale, non sarebbe male pensare a un vero e proprio Piano regionale di sviluppo economico. Ovvero ad uno strumento, elaborato dalla direzione generale Sviluppo economico, con il quale la Regione pianifica l'attuazione delle politiche economiche per il prossimo quadriennio in materia di industria, artigianato, commercio, cooperazione, turismo e settore secondario e terziario. Un documento agile, fondato su quattro punti strategici capace di dare delle direttive e fornire linee d'azione tanto per quanti già operano sul territorio, tanto per quanti potrebbero mettere un pensierino sul Molise. Anche alla luce della sbandierata e manifesta volontà di ridurre, finalmente, i Nuclei industriali da tre a uno. Da qui l'idea dell'elaborazione di un Piano con al suo interno concetti chiave per lo sviluppo dei settori produttivi da fare emergere dagli ambiti di intervento e relativi obiettivi operativi fissati dallo stesso piano. Tanto per fare qualche esempio: innovazione e trasferimento tecnologico, promozione ed

internazionalizzazione, competitività, integrazione/aggregazione e certificazioni ambientali e sociali delle imprese. Il tutto, però, senza faraonici e irrealizzabili propositi ma guardando, piuttosto, alla realtà, alla situazione in essere e da qui ripartire per garantire sviluppo. E' chiaro e evidente che il Piano dovrà essere stilato in stretta correlazione con le politiche di sviluppo e le politiche strutturali della Commissione europea e concentrare i propri interventi di sostegno e di revisione delle proprie politiche nell'innovare l'industria, il sistema turistico e il sistema commerciale, per accrescere la competitività delle produzioni e del territorio molisano nel mercato internazionale. Si tratterebbe, oltremodo, di una sfida necessaria in questo momento di grave crisi congiunturale. Il Piano, quindi, dovrebbe essere capace di assicurare quell'articolata rete di azioni e progetti per rilanciare la produzione e assicurare alle imprese che operano sul territorio i necessari punti d'appoggio. E' questa la sfida che si impone in un momento di massima difficoltà del mondo imprenditoriale molisano.

Trasparenza mah!!! di Massimo Dalla Torre “Trasparenza è una estensione metaforica del significato della parola "trasparente" ("poter vedere attraverso le cose") applicato nel settore delle attività di natura sociale e pubblica: esso implica apertura, comunicazione e responsabilità. Le procedure di trasparenza possono includere ambiti eterogenei: riunioni pubbliche, dichiarazioni di trasparenza finanziaria, normativa sulla libertà di informazione, revisioni di bilancio, verifiche, ecc”. Questo è, quanto riporta wikipedia, il vocabolario on line che è divenuto di uso comune, tant’è che quello cartaceo appartiene ai ricordi del passato, anche perché, a detta dei fruitori, è obsoleto, scomodo e poco pratico da

usare, mentre il formato elettronico è esaustivo, completo e spesso ricco di particolari che nel confezionare un prodotto torna utile sotto moltissimi aspetti. Eppure la “trasparenza” è una parola che nel sistema attuale è alquanto usata anche forse a sproposito, ecco perché la leggiamo quasi quotidianamente, anche se non centra assolutamente nulla con l’argomento di cui trattasi. Trasparenza che molti usano addirittura quale scudo protettivo perché, forse non convinti che le azioni che si mettono o non si mettono in atto non sono proprio conformi ai dettami, tanto per usare un linguaggio forbito, visto che veniamo tacciati di non rispettare le regole grammaticali e soprattutto di sintassi. Trasparenza che, anche in questi giorni alquanto convulsi è utilizzata a dismisura il che fa pensare seriamente che qualche cosa

CAMPOBASSO. "L’ipotesi che Poste Italiane sostenga con ingenti risorse finanziarie la ricapitalizzazione di Alitalia cade in un momento difficile per tutti gli operatori postali del mondo a causa della pesante riduzione dei volumi e dei ricavi della corrispondenza che costringono Management e Sindacati a continue e dolorose riorganizzazioni e ristrutturazioni". Lo denuncia Antonio D'Alessandro della Cisl Poste dopo l'incontro tenuto presso la sede della Filiale di Campobasso per la trattativa fra l’Azienda Poste Italiane S.p.A. e le organizzazioni sindacali relativa al piano di chiusura e dirazionalizzazione degli Uffici Postali - ritenuti diseconomici – nella regione Molise."L’Azienda – sottolinea il segretario della CISL Antonio D’Alessandro - a fronte della chiusura definitiva di molti Uffici, già presentata e quasi imposta ai sindacati molisani, ha dovuto prendere atto della dura disapprovazione da parte delle organizzazioni sindacali di categoria le quali, dopo confronti estenuanti, hanno chiesto la drastica riduzione degli uffici interessati dal provvedimento. Ciò nonostante, di fronte al rischio evidente del fallimento di Alitalia con tutte le terribili conseguenze, riteniamo giusto che una “Azienda paese” come Poste Italiane offra il proprio sostegno alla auspicabile soluzione del problema, sperando che non si ripetano gli errori del passato. Da parte nostra, impegnati da sempre a sostenere la tenuta e lo sviluppo di attività diversificate dell’Azienda postale, seguiremo con attenzione la vicenda affinché da questa operazione non nascano equivoci o danni per Poste Italiane. Nel momento in cui Poste Italiane “aiuta il Paese”, riteniamo giusto che il Paese e il Governo sostengano Poste Italiane".

non quadra. Trasparenza che presenta due facce: una quella limpida che rispecchia appieno il significato letterale, l’altra quella non propriamente limpida perché si pesca nel torbido infischiandosene della linearità; il che la dice lunga su come certe operazioni che ricordano quelle dei “carbonari” anche se quelli avevano un ideale, sono in netta antitesi con quello che si proclama specialmente da parte di chi è preposto alla guida del sistema stesso. Un sistema che, a quanto pare, gioca moltissimo con la trasparenza, perché la utilizza a proprio piacimento nel senso che nascondendosi dietro la parola da l’illusione, non sappiamo fino a quando riuscirà a illudere, di essere nel giusto e di conseguenza di aver agito alla luce del sole. Una sorta d’impatto distruttivo che spersonalizza la trasparenza stessa ma che, come nei gialli è l’alibi perfetto per sviare i sospetti di chi si è accorto che di trasparente non c’è nulla perché certe azioni pensate e messe in atto non possono essere limpide altrimenti l’effetto dirompente, di sconcerto e demolitivo soprattutto della persona non avrebbe alcuna sortita.


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C’è stato un tempo in cui la Regione ha espresso il meglio di sé e l’ateneo è stato un riferimento di qualità

Quando l’università ospitava Premi Nobel e la Regione collaborava I ritardati pagamenti alle imprese e l'assenza di nuovi progetto mettono a rischio un settore da sempre trainante dell'economia molisana Regione Molise e università: un binomio che doveva saldare entità di rilievo amministrativo, programmatico e culturale su basi solide, e proiettarsi al futuro con ottimismo e determinazione. Per un tratto quel binomio ha cercato di realizzare la saldatura, poi, però, l’operazione è fallita ed oggi sono due entità che arrancano e con il futuro da guardare e traguardare con ottimismo e determinazione hanno poco da spartire. La Regione ha tagliato i fondi per la ricerca e l’innovazione (vale a dire il futuro), il governo ha penalizzato le piccole università oltre ogni immaginazione. Meno male che la struttura organizzativa realizzata dai rettori, e in particolare da Cannata, è tale e tanta da potersi modellare alle circostanze senza perdere efficacia. C’è stato un tempo in cui la Regione ha espresso il meglio di sé, e gli veniva facile collaborare finanziariamente ai progetti e ai programmi di crescita dell’ateneo; e c’è stato un tempo in cui l’ateneo a sua volta ha potuto accogliere premi Nobel (Renato Dulbecco) e sociologi di fama (Domenico De Masi) interessati e coinvolti ad affermare l’università e il Molise intesi, percepiti, e da loro considerati, realtà in fase di sviluppo e di crescita, oltre che possibili laboratori da imporre come paradigmi. Di quella transizione ottimistica e virtuosa crediamo che non tutto sia andato perduto. Alcuni suggerimenti e alcune valutazioni che sono venuti dagli ospiti di riguardo che hanno parlato a molisani e ai governanti molisani, andrebbero ravvivati e rimessi in circolo dall’apparato universitario e da quello politico – amministrativo, qualora siano in grado di riprendere il colloquio e il confronto emendati da retro pensieri e risentimenti. Perché, allora, non rifarsi alla lezione tenuta da Domenico De Masi - titolare della Cattedra di Sociologia del lavoro presso l’Università “La Sapienza “ di Roma - agli Industriali molisani che per uscire dalle incertezze e dagli equivoci in cui brancolavano lo interpellavano su quali fossero i punti di leva della crescita sociale e dello sviluppo economico? Ebbene, De Masi che, tra l’altro, alcuni anni fa ha realizzato una indagine previsionale sullo sviluppo della regione (“Molise 2005”), che andrebbe riletta e commentata, aveva individuato nella creatività un dato essenziale per capovolgere le sorti di una regione piccola, preclusa e timorosa come la nostra. “Nella società postindustriale – ha detto e scritto – conta la creatività”. Per il Molise, iniziative originali capaci di attrarre,

anche una volta all’anno, grandi personalità della cultura, dell’arte, dell’economia e della scienza sarebbero le via maestra da imboccare. Tutto ciò De Masi lo ha prospettato in un articolato percorso logico, in cui sono emersi quali punti essenziali di riferimento il ruolo dell’università e la possibilità di collaborare fattivamente con il sistema politico e con quello economico. Considerazioni la cui validità non è legata al tempo in cui sono state espresse ma alla volontà e alla convinzione di metterle in atto. Per De Masi, valutati gli aspetti ambientali e strutturali, l’università molisana avrebbe tutto per diventare una tra le più intriganti d’Italia qualora fosse nella condizione di “offrire facilities ai migliori giovani professori d’Italia e di “avvalersi” per alcuni anni di alcuni Premi Nobel, spendendo molto meno di quanto spendono Firenze o Roma per le loro squadre di calcio, per preparare cervelli e attirare e fecondare imprese basate sulla creatività professionalizzata. Cioè, le imprese del futuro”. Se collochiamo temporalmente questo percorso ci accorgiamo che esso è già stato allorché l’università di Cannata e il sistema politico - amministrativo della Regione hanno colloquiato e collaborato. Che tornassero a colloquiare e a confrontarsi, è nell’auspicio dei molisani per bene ancorché indignati. Che a dispetto di ciò che pensa la parte retrograda della classe politica regionale piegata su se stessa, dedita a rapinare la buona fede dei molisani, hanno molto da dire e da far pesare. Dardo

L'intervento

Università, i tagli che distruggono il sistema di Sergio Sorella* Il 27 settembre 2013 il ministro Carrozza ha firmato il Decreto Ministeriale per la Programmazione Universitaria 2013 – 2015. Una prima lettura conferma la tendenza ai tagli indiscriminati. Per quanto riguarda gli studenti, sono insufficienti i proclami generici tesi a garantire il diritto allo studio senza atti concreti capaci di dare una risposta seria e duratura. Il decreto fa sollevare dubbi anche sul già farraginoso sistema di reclutamento: ad esempio chiedere agli atenei di chiamare ricercatori esterni ai ruoli dagli atenei appare una petizione di principio irrealizzabile stante sia le attuali norme che regolano l’impiego degli organici sia la scarsità di risorse.Appare preoccupante, per la nostra realtà molisana, anche l’annuncio di dimensionamento sostenibile del Ministero che prosegue sulla strada dell’incentivazione della costituzione di Federazioni di Atenei o addirittura di fusioni con accorpamenti degli attuali organi accademici e con la riduzione dell’offerta formativa. La logica prioritaria che pervade il decreto sembra sottointendere tagli e risparmi economici a fronte di investimenti, solo annunciati. Inoltre, valutando il nostro contesto socio economico territoriale e la fase emergenziale in cui viviamo, appare miope programmare una razionalizzazione dei corsi di studio in funzione dell’occupabilità. In tal senso, risulta discutibile anche l’intento di “trasformare o sopprimere corsi di laurea” per attivare percorsi di Istruzione tecnica superiore (ITS), opponendo percorsi formativi che sono e dovrebbero rimanere distinti e alternativi. Ancora una volta, la razionalizzazione dell’offerta formativa sembra improntata alla dequalificazione e alla riduzione del sistema della formazione universitaria. Viene implicitamente riaffermato che nel nostro paese non è necessario un ulteriore investimento in formazione e ricerca universitaria. Le famose due fasce, Atenei di serie A ed Atenei di serie B, sono ad un passo dalla realizzazione, con finanziamenti differenziati che provocherebbero ulteriori problemi alle piccole università, come quella molisana. In questo modo si afferma il principio, nella programmazione triennale del sistema universitario italiano, che si possa procedere ad una riduzione dello spazio della formazione universitaria. Si tratta, dunque, di un testo che conferma la deriva del lento sottrarsi all’investimento in istruzione, formazione e ricerca pubblica di qualità. Se dovessero continuare queste logiche per l’università molisana non ci sarebbe scampo: sarebbe costretta alla marginalità ed al declino. La FLC del Molise ribadisce la necessità di un tavolo istituzionale ampio e condiviso che contribuisca a fare chiarezza sul destino dell’Università del Molise rilanciandone il ruolo e le potenzialità. *Segretario Flc Cgil

"Edilizia, bisogna fare presto" Il sottosegretario Sabrina De Camillis interviene all'incontro con l'Acem CAMPOBASSO. "Svincolare i fondi per la ricostruzione e per la messa in sicurezza del territorio dal patto di stabilità e dalla contabilità ordinaria”. E’ questo il nodo centrale dell’intervento svolto dal sottosegretario di Stato Sabrina De Camillis nel corso del tavolo comune tra le organizzazioni edili molisane Api e Acem e la delegazione parlamentare e governativa

regionale. “E’ questo un impegno concreto del Governo italiano per rilanciare complessivamente il settore edile e creare produzione e occupazione in un comparto che subisce un pauroso arretramento in tutto il Paese. A maggior ragione in Molise – ha sottolineato il sottosegretario – dove la situazione è giunta al limite del collasso, con

24mila posti di lavoro persi in cinque anni nell’indotto edilizio. Andranno adottate tutte le misure necessarie affinché in sede europea la questione edile italiana possa essere affrontata con altri criteri rispetto a quelli correnti, criteri che tengano in considerazione la crisi di settore, a partire dallo svincolo dal patto di stabilità e quindi dalla possibilità di usare immediatamente

risorse disponibili per completare l’opera di ricostruzione, per mettere in sicurezza il territorio, specie dal rischio idrogeologico, e ridare impulso all’intero comparto”. I provvedimenti già adottati dal Governo, quali il pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione e l’abolizione dell’Imu, rappresentano un buon viatico verso una complessiva riorganizzazione del settore che necessita di provvedimenti strutturali che possano garantirne tenuta e prospettiva – ha concluso il sottosegretario. De Camillis ha garantito il proprio impegno in sede di Governo nazionale ed il costante raccordo con la delegazione parlamentare molisana.


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Campobasso

15 ottobre 2013

Il regolamento Tares prevede delle agevolazioni per le famiglie bisognose ma in media l’aumento è del 30%.

Tassa rifiuti: più inquini, più paghi Più inquini, più paghi. E’ questo il principio ispiratore della tassa sui rifiuti le cui modalità di applicazione sono state illustrate ieri mattina in sala Mancini dal sindaco Gino Di Bartolomeo, dall’assessore al Bilancio Donato Toma e dal presidente della Commissione finanze Marialaura Cancellario. “Il regolamento conclude la manovra Tares – ha spiegato Toma- che è composta da Piano finanziario, tariffe e, appunto, il regolamento”. Per l’elaborazione del regolamento il Comune ha analizzato a fondo la struttura della città e la composizione dei contribuenti che è costituita da famiglie per circa il 68% e da aziende per il 32%. “Si tratta di una tassa inevitabile – ha precisato il sindaco – ma, almeno, abbiamo cercato di aiutare le famiglie meno abbienti e le persone più bisognose immettendo dei capitali a disposizione del Comune e sottratti alla manutenzione delle strade”. Per le famiglie assistite dai servizi sociali la riduzione sarà del 50% e in alcuni casi particolari si potrà ar-

rivare anche all’esenzione completa. L’incremento maggiore, pari al 200%, è previsto, invece, per le attività produttive che inquinano di più come ortofrutti, pescherie, pizze al taglio seguiti da parrucchieri e centri estetici che, però, avranno una riduzione sulla superficie tassabile. Entrando nello specifico l’assessore ha spiegato che per le famiglie la tariffa è composta da una parte rapportata

alla superficie e da una rapportata agli occupanti mentre per le imprese sia la parte fissa che quella variabile sono collegate alla superficie. La tariffa per le famiglie è applicata sulla superficie quadrata occupata ed è in base ai soggetti occupanti: maggiori sono gli occupanti, maggiore è la propensione a produrre i rifiuti. Il Comune ha, dunque, varato una tariffa regressiva che cresce in

maniera men che proporzionale all’aumentare degli occupanti. Le superfici tassate sono quelle catastali nella misura dell’80%, fatte salve alcune superfici che vengono tassate forfettariamente ovvero in relazione all’uso che se ne fa. Ovviamente questo è in linea generale perché, come ha precisato il sindaco, la tariffa deve essere applicata tenendo conto della situazione sociale e urbana della

La proposta del consigliere Michele Ambrosio destinata positivamente a far discutere.

“Sindaco per un giorno”: il cittadino del futuro in veste di protagonista

città. Il regolamento dovrà essere approvato dal Consiglio, la sua applicazione è retroattiva ed è per questo che, non conoscendo le esenzioni, finora alcune categorie non hanno pagato le prime rate della tassa. Il regolamento stilato dal Comune prevede inoltre una riduzione del 20% per le superfici superiori a tremila metri quadrati e delle esenzioni per le unità abitative senza arredi e prive di contratti per fornitura di energia e idrica. Sono esentati i luoghi di ricovero per persone gestiti da enti, istituti e onlus. Rispetto alla Tarsu le entrate per il Comune cresceranno del 4% mentre per i cittadini l’aumento della spesa sarà di circa il 30%. Ma, forse, il peggio deve ancora arrivare. Si prevedono nuovi aumenti in vista dell’entrata in vigore, a partire dal primo gennaio 2014 e al posto di Imu e Tares, della Service tax calcolata in base alle dimensioni del fabbricato e alla quantità di rifiuti che è in grado di produrre. Teresa Manara

Inps, sedi chiuse

Idea originale col chiaro contenuto innovativo del modo di concepire e realizzare il rapporto tra gli eletti e gli elettori Le idee, lo abbiamo scritto, non gli mancano. E a prima vista con un timbro di eccessiva originalità, quantomeno per una realtà statica qual è la vita amministrativa comunale. Poi ad approfondirle, si caricano sì di originalità, ma con un chiaro contenuto innovativo del modo di concepire e realizzare il rapporto tra gli eletti e gli elettori. Questa volta il consigliere Michele Ambrosio spalanca metaforicamente il portone e l’aula consiliare di Palazzo san Giorgio ai cittadini proponendo di inserire nello statuto municipale la figura del “Sindaco per un giorno”, ovvero la possibilità che un cittadino possa accedere a Palazzo e per un giorno affiancare, in tutto e per tutto, l’operato del sindaco. Idea brillante, indubbiamente. Che però va tarata, circoscritta e definita perché possa essere resa attuabile e, soprattutto, significativa. Ambrosio l’ha concepita così: “La proposta si prefigge una vera e propria ri-

voluzione nel modo di intendere e fare politica. Un modo anche per riavvicinare la gente alla politica ed alle istituzioni e riannodare quel rapporto di fiducia tra cittadini e amministratori che nel tempo si è andato deteriorando”. Dare la possibilità ad un cittadino di sentirsi (ed essere) sindaco per un giorno, è un esercizio (esasperato?) di democrazia, al di fuori del quale non c’è altro che la finta partecipazione popolare attraverso i soliti e consunti canali della comunicazione istituzionale e la formazione di comitati e associazioni. La proposta di Ambrosio apre scenari nuovi agli amministratori e, soprattutto, ai cittadini chiamandoli ad esporsi, a toccare con mano la realtà dell’amministrare, seppure per un giorno, condividendone in presa diretta la complessità e anche l’onore e il piacere. Un modo, peraltro, di misurare il grado di responsabilità che cir-

336 pagine € 19,90

di Giuseppe Saluppo

cola nella collettività locale, e il desiderio di conoscere, di essere, di partecipare. L’idea di Ambrosio non è blindata; per come s’è manifestata e vuole che si porti avanti all’interno della Commissione consiliare”Statuto”, è aperta a miglioramento, potenziamento, ad un allargamento del raggio d’azione, chessò, prevedendo la figura dell’assessore e/o consigliere per un giorno. Di modo che la partecipazione alla vita amministrativa venga contaminata democraticamente nei suoi punti vitali, finora preclusi ad ogni forma di esperienza diretta dei cittadini. Giocando sui numeri, si può arrivare ad ipotizzare che in questa “operazione verità”, nel corso di una consiliatura, possono essere coinvolte molte centinaia di cittadini, di quelli che hanno il bernoccolo della vita democratica da vivere da protagonisti e giammai da sudditi o comprimari. Dardo

CAMPOBASSO. A causa dell’assemblea del personale indetta dalle organizzazioni sindacali e dalla rsu, le sedi Inps di Campobasso e Termoli saranno chiuse per l’intera giornata di mercoledì 16 e venerdì 18 ottobre. Si informa che sarà possibile chiedere informazioni di carattere generale o sullo stato delle pratiche telefonando al numero verde gratuito 803164 o al numero 08744801. Si comunica, infine, che saranno consentiti gli accessi già programmati per le visite mediche e gli accertamenti sanitari.

Dove acquistare il libro CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo


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Campobasso

15 ottobre 2013

“Una città capace di guardare al domani” Al via l'elaborazione progettuale del programma della Rete di liste Civiche per le comunali di Campobasso con candidato a sindaco, Giuseppe Saluppo

Giuseppe Saluppo

CAMPOBASSO. E' da tempo che il collega Giuseppe Saluppo sta lavorando intorno ad un progetto di Rete di liste Civiche in vista delle prossime elezioni comunali di Campobasso e che lo vedono proiettato come candidato a Sindaco. "Bisogna strappare la pagina e cominciare a scrivere tutto daccapo", è stato il punto di partenza della sua azione capillare sul territorio. Un confronto con i cittadini aperto e continuativo per analizzare l'esistente e costruire un percorso programmatico. "In campo dobbiamo mettere le idee capaci di restituire vitalità ad una città che si è andata

spegnendo. Campobasso ha la necessità di ritrovare il ruolo politico pieno di Capoluogo di regione e capace di gestire un'area ben più ampia includendo i Comuni limitrofi che, però, gravitano giornalmente sulla città. Ridisegnare, cioè, una strategia per potere tornare a pensare ad un possibile nuovo sviluppo". E' questa la linea tracciata da Saluppo e che, ora, dovrà vedere l'elaborazione negli obiettivi programmatici in discussione all'interno dei contenitori civici che hanno già deciso per l'appoggio al candidato sindaco. "Il Comune va inquadrato in una nuova ottica, non solo e non più

nelle funzioni burocratiche ma capace di sviluppare idee e progettualità per il rilancio dell'asfittica economia della città. Punti concreti e mirati in grado di fare ripartire la macchina amministrativa e, soprattutto, quella del sistema economico tornano a rialimentare i settori da sempre trainanti dello sviluppo di Campobasso". Un passaggio sottolineato spesso nel corso di questi giorni da Saluppo. "Rilanciare il nostro territorio significa difendere e valorizzare la nostra industria, promuovere la crescita dei settori terziari, elevandone l’efficienza e saldandoli all’artigianato di qua-

lità e all’agricoltura di eccellenza per non costringere i nostri figli a lasciare la loro terra di nascita". Le liste Civiche, poi, come espressione massima dei cittadini in un momento di estrema debolezza programmatica dei partiti tradizionali. "Ci rivolgiamo a tutti i cittadini con la proposizione di un progetto aperto per Campobasso, capace di rilanciarne le attese, di dare corpo alle speranze di chi vuole ancora lavorare per e la sua terra. Per questo, in campo abbiamo messo idee e proposte per una città capace di guardare al domani e riconquistare attività e spazi perduti".

“Viabilità, la farsa di Cristofano e Montanaro” Campobasso: Via Lombardia Dura replica del presidente della Provincia De Matteis agli ex assessori CAMPOBASSO. Il Presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis e l’assessore ai LL.PP. e viabilità Luciano Di Biase, in merito alla lettera degli ex assessori provinciali Montanaro e Cristoforo, hanno rispedito ai mittenti le accuse. “Abbiamo letto quanto due ex assessori provinciali, di cui uno anche ex vice presidente, hanno inteso dichiarare circa il nostro modo di amministrare la cosa pubblica. Ebbene, con grande meraviglia, rispediamo le accuse al mittente ricordando loro alcuni dati. Innanzitutto abbiamo ereditato una situazione drammatica legata alla viabilità frutto anche di scelte commesse dalla loro gestione; un’amministrazione che in tempi di floridità economica, poteva assicurare interventi a noi negati da un bilancio passato da 25 a 5 milioni di euro. In questi mesi, nonostante i tagli spaventosi, siamo riusciti a garantire i servizi che in passato venivano erogati con bi-

lanci gonfi e spesso ricorrendo a squadre esterne. Ad onor del vero non ci appartiene la strategia del collegio come non ci appartiene la modalità legata alla territorialità del consigliere o assessore eletto. Ciononostante, nella trasparenza e nella correttezza che ci contraddistinguono, abbiamo sofferto, e tutti i giorni proviamo ad andare avanti, nonostante il fango e le menzogne che qualcuno tenta di lanciarci contro. E sinceramente non ce la sentiamo nemmeno di discutere o di confrontarci con coloro che

De Matteis

hanno lasciato ricordi legati alla distruzione di coppe e medaglie e all’acquisto di esemplari di mestoloni maschi e uccelli imbalsamati, quando, appunto, le casse lo consentivano ma forse la moralità un po’ meno. Pertanto, se avessimo avuto soldi in cassa e se potessimo disporli ora, offriremmo servizi più adeguati alla collettività; cose che abbiamo detto, ridetto in conferenze stampa, lettere a prefetto, presidi e sindaci. Alla luce di quanto esposto, non abbiamo nulla da rimproverarci se non la malinconia di rispondere ad ex amministratori che pare vivano su Marte e la mortificazione politica di non poter avere quel minimo in grado di garantire i servizi essenziali sulle strade, come per altre materie. A tutto ciò potremo rimediare - chiudono De Matteis e Di Biase - se magari, gli amici degli ex assessori, ora in Regione come in Parlamento, ci daranno i fondi necessari”.

furto sventato dai carabinieri

Una telefonata al 112 e immediato l’arrivo dei Carabinieri in Via Lombardia dove due giovani, alla vista dei militari si sono subito allontanati. Uno di loro, G.G. 38enne del luogo e già noto alle Forze di Polizia, è stato bloccato poco dopo. Nei pressi e nella sua materiale disponibilità, sono stati trovati arnesi atti allo scasso ed una scala. Immediate le indagini dei Carabinieri che hanno identificato il secondo complice (un 42enne del luogo e censurato) attraverso la visione di filmati regi-

strati da telecamere di sorveglianza di alcuni esercizi commerciali presenti in zona. Inspiegabile all’inizio la presenza della scala ma a seguito di un accurato sopralluogo, i Carabinieri hanno notato la presenza di alcune grate divelte. Percorsi i cunicoli sottostanti le grate sono stati individuati gli scantinati che, se non fosse prontamente intervenuta la “Gazzella” sarebbero verosimilmente risultati esser l’obiettivo dei due. Gli stessi sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per tentato furto in concorso.


I vostri ๏ฌ gli metteteli sulla buona strada. Alla sicurezza pensiamo noi.

CAMPOBASSO - ISERNIA - ROMA G

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6.10 6.10 6.35 7.00 7.00 77.25 .25 9.10 9.10

7.30 7.30 77.55 .55 8.20 8.45 110.30 0.30

9.30 9.55 10.20 10.20 10.45 10.45 12.30 12.30

13.30 13.30 113.55 3.55 14.20 14.20 14.45 14.45 16.30 16.30

17.30 17.30 17.55 17.55 18.20 18.20 18.45 18.45 2 20.30

CORSE COR SE CAMPOBASSO CAMPOBASSO BOJANO BOJANO ISERNIA VENAFRO VEN AFRO ROMA ROMA

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110.00 0.00 9 9.35 9.10 9. 10 8 8.45 77.00 .00

14.30 14.30 114.05 4.05 13.40 13.40 113.15 3.15 111.30 1.30

116.30 6.30 116.05 6.05 115.40 5.40 115.15 5.15 113.30 3.30

18.00 18.00 117.35 7.35 117.10 7.10 116.45 6.45 115.00 5.00

21.30 21.30 21.05 21.05 20.40 20.15 20. 15 118.30 8.30

TERMOLI - CAMPOBASSO PERUGIA - SIENA - FIRENZE CORSE COR SE

G : DDAL AL LLUNEDร UNED ALL ALLAA DOMENIC DOMENICAA E FES FESTIVI TIVI F : DDAL AL LLUNEDร UNED AL SSABATO ABATO FERIALI

TERMOLI - ISERNIA - ROMA F

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6.05 6.23 7.35 7.35 77.45 .45 8.10 8.10

7.30 7.30 77.48 .48 9.00 9.10 9. 10 9.35

9.00 9.18 9. 18 10.30 10.30 10.40 10.40 111.05 1.05

14.00 14.00 114.18 4.18 15.30 15.30 15.40 15.40 16.05 16.05

17.00 17.00 117.18 7.18 18.30 18.30 18.40 18.40 19.05 19.05

110.00 0.00

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CORSE COR SE TERMOLI TERMOLI SAN SALVO SALVO MARIN SAN MARINAA ISERNIA ISERNIA VENAFRO VENAFRO ROMA R OMA

F : FERIALE D : DOMENIC DOMENICALE ALE *

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15.55 15.55 115.37 5.37 114.25 4.25 114.15 4.15 113.50 3.50

19.15 19.15 118.57 8.57 17.45 17.45 17.35 17.35 17.10 17.10

19.15 19.15 118.57 8.57 17.45 17.45 17.35 17.35 17.10 17.10

23.25 23.077 23.0 221.55 1.55 221.45 1.45 221.20 1.20

24.55 24.55 24.37 24.37 23.25 23.15 23. 15 22.50

112.00 2.00

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CAMPOBASSO - TERMOLI - RIMINI FORLร - IMOLA - BOLOGNA CORSE COR SE

CORSE CO ORSE

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5.00 5.25 5.55 6.25 7.45 7.45

8.00 8.25 8.55 9.25 10.45 10.45

14.15 14.15 14.40 14.40 15.10 15.10 15.40 15.40 117.00 7.00

CAMPOB CAMPOBASSO A ASSO BOJJANO BOJANO ISE ERNIA ISERNIA VENAFRO VEN NAFRO NAPOLI NAPOLI A

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111.15 1.15 10.50 10.50 110.20 0.20 9.50 8.30

118.25 8.25 18.00 18.00 17.30 17.30 17.00 17.00 15.40 15.40

20.45 2 2 20.20 19.50 19.50 19.20 19.20 18.00 18.00

CAMPOBASSO CAMPOBASSO TERMOLI TERMOLI SSAN AN SALVO SALVO MARIN MARINAA RIMINI R IMINI FORLร FORL IMOLAA IMOL BOLOGNA B OLOGNA

6.50 77.50 .50 8.10 8.10 12.10 12.10 13.00 13.00 113.45 3.45 14.30 14.30

CAMPOBASSO - ISERNIA - NAPOLI F

23.50 22.50 22.25 21.55 21.55 21.30 21.30 30 221.00 1.00 117.30 7.30 116.05 6.05 115.00 5.00

IL SER SSERVIZIO VIZIO ร SVOLTO SVOLTO NEI GIORNI FERIALI DI LUNEDร LUNED - MERCOLEDร MER M COLED - VENERDร VENERD

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TERMOLI TERMOLI CAMPOBASSO CAMPOBASSO BBOJANO OJANO ISERNIA VENAFRO VENAFRO CCASSINO ASSINO PERUGIA PER UGIA SIEN A SIENA FIRENZE

6.00 6 77.00 .00 77.25 .25 77.55 .55 8.20 8 20 8 8.50 12.20 12.20 113.45 3.45 114.50 4.50

IL SER SERVIZIO VIZIO ร SVOLTO SVOLLTO DAL DAL LLUNEDร UNED AL SSABATO ABATO NEI GIORNI FERIALI

23.00 22.00 21.40 21.40 117.40 7.40 116.45 6.45 116.05 6.05 115.20 5.20

IL SER SERVIZIO VIZIO ร SVOLTO SVOLTO NEI GIORNI FERIALI DI LUNEDร LUNED - MERCOLEDร MERCOLED - VENERDร VENERD CAMPOBASSO - TERMOLI - PESCARA CORSE

CORSE C ORSE FERIALI

4.35 5.40 5.50

6.30 77.35 ..35 77.45 ..45

6.30

7.00 7.00

7.40 7.40 8.05

8.10 8.10

9.10 9. 10

7.45 7.45 8.50 9.00

8.005 8.05

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11.00 11.00

9.15 9.15 9.440 9.40

9.15 9. 15 9.40 10.05 10.05

12.10 12.10

12.35 12.35 13.40 13.40 13.50 13.50

14.10 14.10

14.15 14.15

116.00 6.00

17.15 17.15

119.55 9.55

15.20 15.20

15.25 15.25 115.50 5.50

117.10 7.10

18.25 18..25

21.05 21.05

10.45 10..45

20.35 221.40 1.40 21.50 21.50

16.55 16.55

8.05

8.05

11.00 11.00

77.25 ..25

9.15 9. 15 99.40 40 10.05 10.05

9.15 9.15 99.40 40

12.10 12.10

12.35 12.35 13.40 13.40 13.50 13.50

10.45 10.45

CORSE C ORSE FERIALI

77.25 .25 6.20 6.05

77.40 .40

8.00

9.25

111.10 1.10

113.50 3.50

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8. 8.15 15

110.00 0.00

12.40 12.40 112.15 2.15

113.45 3.45

114.10 4.10

117.10 7.10

115.20 5.20

18.20 18.20 118.45 8 45 8.45 119.50 9.50

20.35 221.40 1.40 221.50 1.50

CAMPOBASSO CAMPOBASSO Z. IND. TERMOLI TER MOLI TERMOLI MARINAA SSAN AN SSALVO ALVO MARIN VASTO VAS A TO AACQUALAND CQUAL AND PESCARA PESC ARA

115.25 5.25 114.20 4.20 114.00 4.00

111.10 1.10

CORSE

CORSE C ORSE FESTIVE

6.15 6.15

CAMPOBASSO CAMPOBASSO Z. IND. TERMOLI TERMOLI TER MOLI MARINAA SSAN AN SSALVO ALVO MARIN VASTO VAS A TO AACQUALAND CQUAL AND PESCARA PESC ARA

115.20 5.20

17.15 17.15

14.15 14.15

114.10 4.10

116.05 6.05 115.40 5.40

15.25 15.25 115.50 5.50

114.35 4.35

116.55 6.55

117.35 7..35 116.30 6.30 116.20 6.20

18.25 18.25 117.20 7.20 117.10 7.10

119.55 9.55 118.50 8.50 18.40 18.40

19.50 19.50

221.10 1.10

18.40 18.40 118.10 8.10 117.45 7.45

20.00 119.35 9.35

23.25 22.20 22.10 22. 10

118.30 8.30

CORSE C ORSE FESTIVE

77.25 .25 6.20 6.10 6. 10

9.40 8.30

15.25 15.25 114.20 4.20 114.00 4.00

17.15 17.15

19.50 19.50

16.05 16.05 15.40 5 40 15.40

18.40 18.40 118.10 8 10 8. 117.45 7..45

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23. 15 23.15 22.05 21.40 21.40 40

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Isernia

15 ottobre 2013

Provincia, si voterà con il vecchio sistema? Anche se il governo ha allo studio una nuova proposta di legge per la soppressione degli enti ISERNIA. La Provincia di Isernia per ora è salva e il prossimo anno potrebbero anche tenersi le elezioni per il rinnovo degli organi politici (il mandato elettorale scade a giugno 2014). Ieri, con l’approvazione da parte del Senato, è stato convertito in legge il decreto numero 93 dello scorso 14 agosto 2013 recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, nonché in tema di protezione civile e di commissariamento delle Province. In particolare, la stesura originale del decreto prevedeva all’articolo 12 i commissariamenti fino al 30 giugno 2014. Cosa questa che avrebbe di fatto finito per commissariare anche la Provincia di Isernia visto che, proprio in quel mese sarebbe terminato il mandato dell’attuale amministrazione,

impedendo di fatto le elezioni. In fase di conversione in legge è stato però inserito un emendamento che ha cancellato questa norma prevista nell’articolo 12

L'episodio si è avuto al termine di una furiosa lite tra i due.

del decreto. Dunque, in assenza di ulteriori modifiche legislative, alla fine di dicembre terminerà il commissariamento di quelle che già lo sono. E il pros-

simo anno potrebbero tornare al voto. Stessa cosa avverrà anche per quelle che sono in scadenza di mandato come quella di Isernia.

Tuttavia, il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Graziano Delrio si è detto fiducioso sul fatto che entro fine anno si riesca ad approvare il disegno di legge sulla riforma delle Province. “Abbiamo iniziato – ha spiegato il ministro Delrio in un comunicato stampa pubblicato anche sul sito del Pd – l’esame di questa riforma che riguarda i piccoli comuni, le province e le cittá metropolitane con l’esame in commissione dove sono stati assicurati tempi celeri, per potere dare finalmente al Paese un assetto istituzionale nuovo”. “Il lavoro parlamentare – ha aggiunto il Ministro – è determinato a migliorare il testo, ma anche a portare fino in fondo la riforma, sono molto fiducioso che il lavoro dei parlamentari arriverá a buon termine entro la fine dell’anno”.

Singolare manifestazione di alcuni lavoratori dello stabilimento.

A braccia conserte Un 28enne accoltellato dal padre all'It Fashion ISERNIA. Alcuni dipendenti e cassintegrati della Ittierre domenica pomeriggio si son dati appuntamento nei pressi del City Fashion a Montaquila in concomitanza con la sfilata organizzata dalla proprietà per lanciare la collezione autunno inverno 2013. Un modo originale per promuovere i capi d'abbigliamento presenti all'interno dell'outlet controllato da Ittierre con gli utenti che avrebbero potuto fruire d'uno sconto del 10% sul prezzo del cartellino. I lavoratori dello stabilimento tessile, però, con la loro presenza pacifica e muta, hanno voluto ricordare lo stato di sofferenza in cui versano in questo

momento. A braccia conserte, senza proferire parola alcuna, si son limitati ad osservare la gente che entrava ed usciva dall'It Fashion. Nel loro animo la volontà di sensibilizzare l'opinione pubblica sulle difficoltà che stanno riscontrando. Lo stipendio d'agosto è sub judice a causa del concordato. Hanno percepito un bonificio venerdì con un acconto sull'emolumento di settembre ma ormai sono allo stremo. Non hanno più neppure i soldi per fare rifornimento alle auto per recarsi a lavoro. Semplicemente domenica pomeriggio avrebbero voluto dire 'mentre dentro sfilate, noi fuori moriamo'.

ISERNIA. Una lite tra padre e figlio, avvenuta in un’abitazione di Isernia, è culminata con l’accoltellamento di quest’ultimo, un 28enne, che tutta via non è in pericolo di vita. Il giovane è stato ricoverato all’ospedale “Veneziale” di Isernia per una lacerazione al fianco sinistro. Il padre, un 52enne, è stato denunciato per lesioni. I carabinieri hanno recuperato un coltello, l’arma presumibilmente utilizzata per l’aggressione. Secondo quanto si apprende, alla base del diverbio, che non sarebbe il primo, vi sarebbero stati dei motivi futili.

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Termoli

15 ottobre 2013

L’onorevole Venittelli preoccupata sul futuro dello Zuccherificio TERMOLI – Sul futuro degli Zuccherifici italiani in generale e di quello del Molise in particolare, l’onorevole del PD Laura Venittelli non nasconde una certa preoccupazione dopo la decisione presa a livello europeo che a partire dal 2017 vedrà eliminare le quore zucchero. A tal proposito la parlamentare termolese ha scritto una lettera al presidente della Commissione Europea per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale, per sollecitare interventi in difesa della produzione italiana. “Considerate le decisioni prese a livello europeo con la riforma Pac per il periodo 2014-2020 riguardanti l’abolizione delle quote zucchero previste per l’anno 2017, gli operatori del settore bieticolo-saccarifero si trovano davanti ad una drastica riduzione dei tempi a disposizione per compiere gli adattamenti necessari al nuovo contesto di mercato. E’ dunque urgente, da parte delle Istituzioni più direttamente coinvolte, procedere ad una valutazione circa la situazione

del settore ed alla individuazione delle misure più idonee per non disperdere una capacità produttiva importante per l’economia e l’occupazione del Paese e permettere un approvvigionamento del mercato nazionale di un prodotto strategico quale lo zucchero, evitando una completa dipendenza dalle importazioni comunitarie ed extra Ue”. Una situazione questa che Venittelli ritiene sia “destinata a ripercuotersi in maniera fortemente negativa sul territorio costiero molisano e in particolare sullo stabilimento della città di Termoli, in crisi da oltre un decennio e sempre in bilico tra produzione e rischio di chiusura. Per questo, confidando nel suo diretto e per-

Caso Montano, SEL appoggia l’opposizione consiliare TERMOLI – La componente di Sinistra Ecologia e Libertà si pone al fianco dei consiglieri comunali di opposizione per la famosa vicenda che vede al centro il presidente del consiglio comunale Alberto Montano. “Nel tentativo di far rispettare le regole della democrazia – si legge nella nota di SEL - e combattere l’uso spregiudicato e personale che Montano fa del suo ruolo istituzionale, in barba allo stesso sindaco Di Brino che sembra incapace di controllare la sua maggioranza impazzita ed è impegnato a mercanteggiare e a

districarsi fra interessi e ambizioni più che ad amministrare la città afflitta da permanenti problemi di sporcizia e disoccupazione”. E ancora si sottolinea che Termoli ha bisogno di “investimenti, scelte, idee innovative sul turismo, sulla salute, sull’ambiente. Termoli può essere una città esemplare e vivibile ma sono necessarie competenze e capacità che, è ormai evidente, mancano totalmente all’interno di questa amministrazione eccellente nel solo campo della spartizione di poltrone”.

Recupero tributi piattaforme petrolifere edison, sindaco incontra la stampa TERMOLI – Il sindaco terrà una conferenza stampa presso il Municipio giovedì 17 ottobre alle ore 10,30 e, durante l’incontro con i rappresentanti la stampa locale, saranno illustrate le novità inerenti il recupero dei tributi ex Ici, per gli anni che vanno dal 1999 al

2004, dovuti da Edison al Comune di Termoli per le piattaforme petrolifere ubicate al largo delle coste molisane. Il primo cittadino illustrerà, inoltre, gli effetti positivi di questa vicenda sulla situazione finanziaria del Comune di Termoli.

sonale interessamento, ritengo sia necessario fissare un incontro con la delegazione europarlamentare di riferimento per discutere le linee programmatiche e le iniziative da intraprendere al fine di difendere il polo produttivo italiano”.

Barbabietola da zucchero, fissato il prezzo alla tonnellata TERMOLI – E’ stato definitivamente fissato il prezzo della barbabietola per la prossima campagna saccarifera per lo Zuccherificio del Molise. L’amministratore delegato dello stabilimenti saccarifero, Alfieri, in un incontro con i rappresentanti di categoria Cgb, Anb, Cast, Cnb e gli agricoltori, ha comunicato che il prezzo è di 52,50 euro a tonnellata a 16 gradi di polarizzazione. Un accordo che riguarda i bieticoltori di Molise, Abruzzo, Puglia e Basilicata L’incontro, che si è svolto nella sala congressi de “La Vida”, è stata occasione anche per illustrare gli ultimi due anni di lavoro fatti nello Zuccherificio del Molise.

Lavoratore ecologico licenziato ora ha ottenuto giustizia TERMOLI - Forse è la volta definitiva della vicenda lavorativa di Aly Soliman, lavoratore licenziato da Molise Ambiente che gestiva la raccolta dei rifiuti in città, alla quale nel 2008 subentrò la Teramo Ambiente. Ed ora sarà proprio questa ultima società a dover assumere il lavoratore – sindacalista. Lo ha deciso il Giudice del lavoro del Tribunale di Larino il quale ha dichiarato il pieno diritto di Soliman ad essere “assunto alle dipendenze della Teramo Ambiente alle medesime condizioni normative ed economiche di cui al contratto stipulato con la Molise Ambiente, oltre al pagamento in favore dello stesso delle spese processuali”. La vicenza ebbe inizio a fine 2005 con il licenziamento del lavoratore da parte della Molise Ambiente. Patrocinato dagli avvocati Gaetano Caterina e Tiziana Colella Soliman intentò causa contro l’ex datore di lavoro per differenze retributive e contro il licenziamento. Nel frattempo, e siamo al 2008, la Teramo Ambiente subentrò alla precedende società quale vincitrice dell’appalto. Passano ancora due anni e la Molise Ambiente viene condannata a pagare al Soliman 25.000 euro per differenze retributive. A punto la società condannata sottoscrisse un accordo con il quale Soliman ri-

nunciava ad intascare il dovuto e la società si impegnava a revocare il licenziamento. Gli avvocati difensori riferiscono che l’accordo raggiunto era sdtato immediatamente comunicato alla Teramo Ambiente che, fino all’ultima sentenza, si era rifiutata si assumerlo benchè, sostiene il Giudice, “due amministratori della Teramo Ambiente gli avessero garantito

l’assunzione dopo la revoca del licenziamento”. Per gli avvocati Caterina e Colella ritengono la condanna storica “perché rappresenta un importante precedente, il primo a livello nazionale, secondo il quale una accordo stipulato con il vecchio gestore spiega effetti a certe condizioni anche nei confronti del nuovo soggetto appaltante”.

Approvata perizia di stima per gli interventi di sistemazione scoli idrici TERMOLI – La Giunta comunale ha approvato la perizia di stima dei lavori relativi all’intervento di sistemazione degli scoli idrici nel quartiere Sant’Alfonso. L’intervento, sollecitato all’assessore ai Lavori Pubblici Vincenzo Sabella dal consigliere comunale Enrico Miele, è stato portato all’attenzione del Sindaco e, quindi, della Giunta comunale, che ha stabilito di impegnare una somma di poco inferiore agli 11.000 euro per risolvere la problematica di alcuni scoli idrici non adeguatamente regimentati che

attualmente defluiscono verso le aree private, determinando condizioni di degrado e il rischio di provocare allagamenti e danneggiamenti. L’Amministrazione ha inteso intervenire in prossimità delle aree poste tra le “Case S.a.i.” e Via Martiri della Resistenza, in quanto proprio in quell’area il Comune di Termoli risulta proprietario di una strada di servizio ed un parcheggio, privi di asfalto. I lavori permetteranno di regolarizzare sia gli scoli idrici che di riqualificare la strada di servizio, con il relativo parcheggio.


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Termoli

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Incidente sulla ex 16, quattro i feriti di cui uno grace MONTENERO DI BISACCIA – E’ di quattro feriti, dei quali uno grave, il bilancio di un incidente stradale avvenuto ieri mattina intorno a mezzogiorno sulla vecchia statale 16 tra Montenero e San Salvo. Per cause in via di accertamento da parte dei carabinieri una Renault Scenic e una Fiat Bravo si sono scontrate frontalmente e,

dopo l’impatto, la Fiat è terminata nella cunetta. Ad avere la peggio una ragazza di 18 anni di Montenero di Bisaccia che viaggiava con il padre a bordo della Scenic, la quale ha riportato gravi lesioni agli arti inferiori. La ragazza è stata ricoverata all’ospedale di Chieti dove è stata trasportata a bordo di un elicottero. Il padre, anche

Protesta per la mensa scolastica non ancora in funzione MAFALDA - Il servizio mensa scolastica non è ancora attivo benchè i genitori dei ragazzi abbiano sollecitato più volte l’entrata in funzione. Anche per questo motivo il gruppo consiliare di minoranza entra nel merito ritenendo che: “Mafalda non è assolutamente nuova a

queste cose. L’amministrazione Riccioni sarà ricordata per aver catapultato il paese indietro nel tempo. Quello che ci fa rabbia è che, in un periodo di precario equilibrio istituzionale, economico e sociale, debbano essere i servizi legati all’infanzia a pagarne le conseguenze. Oltre alla

mensa – continiano dall’opposizione -, i bambini di Mafalda, sono stati privati anche del pulmino. Per questo abbiamo inoltrato una interrogazione al sindaco Riccioni che dovrà rispondere delle sue scelte di fronte ai cittadini mafaldesi. Auspichiamo che il Sindaco e

tutta la sua maggioranza, decidano di risparmiare sui regali istituzionali, sui viaggi e sui rimborsi (onerose voci di bilancio) e investano risorse adeguate sul welfare locale che per una comunità rappresenta sempre un importante sistema di tenuta sociale”.

Agricoltura, c’è sempre da imparare BASSO MOLISE - Sentire parlare di agricoltura da chi fino a ieri, forse, non ne conosceva nemmeno l’esistenza e che oggi lo fa solo perché ricopre un ruolo politico, anche di spessore, suona un po’ strano all’orecchio di coloro che la vivono da anni. Ascoltando, si intuisce che finalmente si è trovata una soluzione ai numerosi problemi che attanagliano l’agricoltura regionale, così legata ai concetti di provincialismo e purismo, che non ne hanno permesso una crescita negli anni e nel tempo. “Bisogna abbandonarli altrimenti non si va da nessuna parte”. E allora si scopre che se la Tintilia stenta a decollare sul mercato nazionale e internazionale o, per meglio dire al loro modo, non riesce a dare quel giusto reddito ai vitivinicoltori che hanno puntato su essa, non è colpa di una mancanza di una vera strategia di valorizzazione, promozione e marketing, ma del fatto che viene coltivata al disopra dei 200 metri o che produce poco. Si scopre che solo se la Tintilia sarà coltivata in “ogni dove” potrà essere vincente (!). Si scopre che le aziende lattiero-casearie regionali acquistano circa l’80% del latte (!) da aziende extraregionali e che se questo comparto vuole essere rilanciato bisogna guardare avanti e con proposizione alla stalla della Granarolo. Non si può essere puristi e preoccuparsi della cementificazione di 100 et-

tari di terreno agricolo senza poi avere nessuna soluzione alternativa. Non si racconta, però, che il progetto Granarolo non prevede nessuna produzione di latte sul territorio regionale, ma solo un allevamento di manze che andranno poi a produrlo altrove dopo essere state ingravidate. Si racconta che la crisi dell’agricoltura regionale può essere letta attraverso il dato dell’aumento della superficie boschiva a discapito delle terre coltivate. Un dato sicuramente significativo, che inquadra bene la realtà odierna, ma bisognerebbe raccontare anche che si tratta soprattutto di aziende situate in situazioni particolari, marginali, dove l’agricoltura è un’arte e bisognerebbe santificare coloro che continuano a praticarla. Un agricoltura estensiva, legata a particolari colture (provinciali, ma secondo noi anche comunali) o allevamenti, legata all’ambiente, al territorio, il cui carattere di straordinarietà, inteso come fuori dall’ordinario, nel senso positivo del termine, non combacia con il senso di un’agricoltura intensiva, anzi, la prima sarebbe in forte rischio. Ed ecco che si capisce il non senso di un allargamento della coltivazione della Tintilia in “ogni dove del territorio regionale”, perché porterebbe alla perdita delle coltivazioni tipiche di questo vitigno, situate in zone marginali che non potrebbero concorrere con even-

tuali coltivazioni sul litorale marino. Non si capisce il senso, o forse lo si è capito troppo bene, di portare in Molise una mega stalla di 12.000 manze che non porterà nessun vantaggio a questa regione, se non ulteriore crisi nel settore lattiero-caseario con la chiusura di piccole realtà marginali che non possono competere con il grande colosso. Ed ecco che il bosco incombe, questo essere mostruoso di un verde cupo pronto a fagocitare ettari ed

ettari di terreno abbandonati. Non si racconta però, che ettari ed ettari di terreno, un po’meno marginali di quelli che mangia il bosco, sono stati divorati dalle multinazionali del vento, con le pale eoliche; da quelle del sole, con i campi fotovoltaici. Non si racconta che si vogliono regalare 100 ettari di terreno fertile per un progetto che nessuno in Italia ha voluto, perché troppo provinciali e puristi. Associazione Larino Viva

lui in condizioni serie, e gli altri due feriti che viaggiavano a bordo della Fiat una donna e la figlioletta di 3 anni ( le loro condizioni non sono gravi), sono stati invece trasportati al Pronto Soccorso del San Timoteo di Termoli. Sul posto del sinistro, oltre all’elicottero, anche le ambulanze del 118 di Vasto e della Misericordia.

Segretario comunale responsabile del piano anticorruzione CAMPOMARINO – Il Dipartimento della Funzione Pubblica ha predisposto il Piano nazionale Anticorruzione, approvato dal CIVIT lo scorso 11 settenbre e che secondo l’intesa tra Governo, Regioni ed Enti locali il Piano va asottato entro il 31 gennaio del prossimo anno, l’amminisrtrazione comunale ha individuato nel Segretario comunale il responsabile della prevenzione della corruzione. Il segretario ha ora il compito di predisporre il piano triennale di prevenzione della corruzione secondo quanto dispone la legge e la carica decadrà alla scadenza del mandato del sindaco. Per questo nuovo incarico il Segretario comunale non percepirà nessun compenso.

Al via progetto Screening Vascolare LARINO – Il prossimo 25 settembre prende il via il “Progetto Screening Vascolare - 2013 prevenzione dell’aneurisma dell’aorta addominale (AAA) e dell’ictus cerebrale”, presentato dal Dott. Giovanni Vesce – Specialista in chirurgia generale e chirurgia vascolare – Dirigente Medico U.O. Chirurgia Vascolare – Dipartimento Cuore del Policlinico SS. Annunziata di Chieti. Il progetto è finalizzato alla diagnosi precoce e alla prevenzione dell’aneurisma dell’aorta addominale (AAA) e dell’ictus cerebrale, nonché allo studio scientifico del fenomeno, ed è rivolto a persone di entrambi i sessi di età pari o superiore a 65 anni e che presentano i fattori di rischio cardiovascolari quali: sotto riportati: tabagismo, familiarità per

aneurisma dell’aorta addominale o per ictus cerebri, ipertensione arteriosa, diabete, dislipidemia, insufficienza renale cronica moderata o severa, infarto del miocardio, by-pass aorto-coronarico od angioplastica coronarica, vasculopatici. L’intervento consiste nell’effettuare l’ecografia (non invasiva e di durata di 5-10 minuti)

con dell’eco-color – doppler, ed eseguita gratuitamente dal Dott. Vesce con rilascio del referto ad esito dell’esame. L’esame ecografico verrà eseguito nello studio medico del Dott. Alfredo Ricci in via Cluenzio 14. Le visite saranno calendarizzate dal Dott. Vesce e termineranno, come il progetto, il 31 dicembre prossimo.


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Sport

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Panoramica sul Girone F della Serie D.

Clamoroso al Civitelle, troppi sbagli al Colalillo, si sorride al Cannarsa Anche riprende colore pareggiando a Città Sant’Angelo contro l’Angolana di Mauro Palladino Agnone, dove sei finito? E’ successo altre (poche) volte ciò che domenica la cronaca sportiva ci ha regalato ad Agnone. La squadra di casa, dopo un’ora di (buon) gioco era avanti di tre reti, contro una Recanatese che era sembrata anche meglio in arnese. La partita sembrava blindata i tre punti già erano stati sommati agli altre sette e tutti erano pronti a tributare applausi e chiari consensi alla squadra di Urbano. Succede però di imbattersi prima in un black out e poi in una tempesta di gol. Gli ospiti si sono messi a giocare come avevano fatto prima, così nello spazio di appena 8 minuti hanno segnato una prima, una seconda e una terza volta. Ma non si sono fermati al pari, era chiaro il disagio dei granata (in maglia bianca) e ne hanno approfittato. Segnando il quarto gol. Che ha dato loro una inaspettata vittoria e infilato nel tunnel più scuro della crisi un Agnone che sembra aver smarrito la via maestra. Il calcio è bello per le sue variabili. Ma sommare quattro sconfitte di fila non deve essere stato facile per i solerti dirigenti alto molisani. Abituati a gestire situazioni sempre comode: in sette anni la loro squadra solo qualche domenica era andata fuori pista, per rimettersi in sella immediatamente.

Il gran goal di Di Mercurio (Termoli)

Splende di nuovo il sole al Cannarsa Il Termoli sa ancora vincere. Sebbene riesca a prendersi un bello spavento nei minuti di recupero in cui becca un gol balordo (goffa entrata di petto di Fusaro), ce la fa a rimettersi in piedi. E a stare a tiro dalle migliori. Deve recuperare quattro punti alla capoclassifica e tenere d’occhio principalmente l’Ancona che ha vinto in trasferta (Amiternina), con una buona razione di fortuna. A rilanciarlo è stato il Sulmona sceso al Cannarsa per portarsi a casa un dichia-

rato pareggio. Ma due magistrali gol dei giallorossi (vestiti in completo azzurro) hanno fatto pendere la bilancia dalla parte dei molisani. Che avevano tante cose da farsi perdonare da allenatore, presidente e tifosi. Bojano coraggioso e sfortunato La Jesina era più forte. Ma non l’ha dimostrato. Il Bojano, carico di giovani e con una turbolenza dietro l’altra, avrebbe meritato un comodo pareggio. Ma in difesa, mentre la partita viaggiava sui binari di giusta parità, è successo che l’ul-

timo difensore biancorosso si sia messo a litigare con il pallone, così il centravanti ospite ha ringraziato, si è sistemato bene il pallone e poi l’ha infilato, con una gran botta, nella parte centrale della porta. E pensare che il giovanissimo Evacuo, nello spazio di dieci minuti aveva regalato due magistrali reti; la seconda certamente meritevole di altri palcoscenici (rovesciata in perfetto stile Van Basten). Ma neppure queste prodezze hanno potuto evitare il quinto insuccesso consecutivo al Bojano che non ha soldi, non ha tifosi e non ha neppure un briciolo di fortuna. Ossigeno per l’Isernia In Abruzzo, a Città Sant’Angelo, l’Isernia ha portato a casa un buon pareggio. Che segue l’apprezzabile prestazione contro il Termoli che ha fruttato tre punti prelibati. Bisogna tenere conto che nella città pentra ci sono infiniti problemi da risolvere. Il cambio di proprietà e il rinnovo della guida tecnica è stato avvertito dall’ambiente che deve tenere conto che al momento ci sono 42 tesserati a libro paga. Le cose, dopo tante domeniche senza punti stanno pian piano migliorando. E’ chiaro che per assicurare una sana gestione c’è bisogno di tempo e di pazienza. Pazienza che sembra avere in tasca il tecnico Mazzullo, accolto in città non senza diffidenza.

Panoramica sulla Sesta giornata di Eccellenza. Col fiatone. L’una e l’altra. Ecco cosa è successo al vertice. Il gol di Corradino ha prodotto altri tre punti al Campobasso; quello di Cifani ha tenuto in scia il Fornelli. E domenica le due squadre si

Campobasso e Fornelli sanno solo vincere Bene anche Santeliana, Venafro e Roseto, Montaquila sempre a quota zero

troveranno faccia a faccia. I rossoblù di Farina hanno vinto sfruttando le maggiori risorse tecniche e facendo leva sulla pazienza. Il gol vincente è arrivato dopo una serie di tentativi andati a vuoto I giocatori del Campobasso esultano (compreso un ridopo il goal di Corradino gore parato da (www.uscampobassocalcio1919.it) Colalillo a Lazza-

rini). Un lungo rilancio di Cattenari (portiere) è finito sulle soglie dell’area dei casa e Corradino, il mai domo Corradino, s’è infilato nella parte sguarnita della retroguardia, per segnare di sinistro in diagonale, un gol che solo dalla tribuna è apparso facile. Hanno fatto lo stesso quelli del Fornelli che dovevano vedersela con il più tenero Roccaravindola che però ha venduta cara la pelle. Perdendo solo per le maggiori qualità espresse dalla vice capolista che senza i tre punti di penalizza-

zione, sarebbe sotto braccio al più celebre avversario. Ci sembra il caso di rimarcare la puntigliosa prestazione della Cliternina che ha saputo tenere testa al Campobasso, almeno sinchè ha potuto. Nel finale i lupi avrebbero potuto fare altri gol, ma come sempre i suoi attaccanti non sono stati esiziali. Per Il Fornelli il sogno continua. Sul piano del gioco la squadra di De Bellis si lascia al momento preferire alla capolista. Ma domenica sera ne sapremo di più.

Anche se i favori sono tutti per i rossoblù che vantano giocatori qualificati, alcuni finiti addirittura in panchina (Monti). Da segnalare il quarto successo della Santeliana, costruita da Cordone con pochi euro e in tempi da record. Bene anche il venfaro, così il Roseto che ha sepolto sotto una grandinata di reti, cinque, il Montenero che sembra lontano parente di quello degli anni d’oro. Montaquila ancora senza punti. Ma ne valeva la pena?


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