ANNO IX - N° 84 - DOMENICA 15 SETTEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno a Francesco Totaro
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Francesco Totaro. Ancora una volta ha dovuto richiamare l'attenzione di un distratto presidente Frattura sulla questione dell'ospedale Vietri. Il commissario della sanità non riesce proprio a trovare una soluzione per nessun problema e all'interno della sua stessa maggioranza non pochi sono i consiglieri delusi per l'inconsistenza politica del massimo vertice regionale. Nessuna soluzione e tanti proclami che non affondano le radici, però, in un terreno solido e foriero di sviluppi.
Il Tapiro del giorno a Vittorino Facciolla
Il Tapiro del giorno lo diamo a Vittorino Facciolla. L'assessore regionale all'agricoltura è stato accanto al presidente Frattura per presentare un proposito progettuale di Contratto agroalimentare. All'interno della sua stessa maggioranza nessuno ne conosce i passaggi. Anche se molti ricordano il testo di qualche anno fa quando presidente della Regione era Giovanni Di Stasi che, guarda caso, era tra i presenti ed ha benedetto anche il progetto. Sperando che non sia lo stesso, corretto, di quello tirato fuori qualche anno fa e opportunamente bloccato.
ISTRUZIONE
Sull’Università Petraroia dovrebbe dimettersi A PAG. 2
CAMPOBASSO
Manca il regolamento per i cani in città A PAG. 7
REGIONE
Gli artigiani pronti a protestare per il Confidi A PAG. 5
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I continui tagli all'Unimol dovrebbero vedere le dimissioni dell'assessore
Università, Petraroia
ha fallito CAMPOBASSO. Questione Università: la Regione prima ha tolto i 22 milioni destinati per la Ricerca e l'Innovazione poi i 45mila euro che rappresentavano la metà dei soldi necessari per il fitto della sede di Isernia. Infine, si segnala una sorta di chiusura rispetto ad un confronto istituzionale che dovrebbe essere continuo visto e considerato quando accade in altre realtà italiane oltre che naturale nell'ordine delle cose. Invece, qui da noi, ci si muove nell'esatto contrario rischiando di mettere in difficoltà il sistema universitario molisano che, seppure con alcune pecche, dovrebbe conoscere le correzioni ma non la cancellazione. La Regione, infatti, seguendo sulla strada intra-
presa rischia di portare allo sfascio il sistema universitario molisano con grave nocumento per gli studenti e per lo stesso territorio. E a questo punto sorge la domanda: ma cosa ci sta a fare l'assessore all'Università? Non sarebbe il caso che Michele Petraroia lasciasse libero il campo visti i risultati prodotti? Per un vero diritto allo studio e alla crescita, la Regione invece di pensare solo a fare dispetti e a tagliare, dovrebbe riflettere su tre proposte di legge: quella sull'università, assieme a quella sulla ricerca scientifica e quella sulla promozione culturale, leggi che assieme potrebbero fare sistema. E sono queste, in un momento di crisi dell’immagine del Molise, che dovrebbero
appartenere ad una politica seria. In secondo luogo va sottolineato che questi tipi di interventi, che non sono direttamente legati allo sviluppo economico, ma indispensabili perché un reale, non effimero, progresso si compia, vanno nel segno della moderna politica per il Molise, che non può rincorrere il vecchio Welfare ma che nemmeno può arrendersi al declino prospettato da forze politiche disinteressate ai veri problemi dei molisani. Così come è bene condividere buone pratiche e modelli di governance anche in materia di innovazione, istruzione tecnica superiore, sanità che permettano di sviluppare una strategia efficace nell’ambito dell’alta forma-
zione e della ricerca. Perché in regime di economia della conoscenza questo vuol dire giocarsi il futuro. Le ripicche non portano a nulla, se non far peggiorare la situazione.
Lettera aperta
Vietri, se il sole fa brutti scherzi Verrebbe da dire: “Eccone un’altra che, per segnalare la propria presenza sulla scena amministrativa locale, si cimenta sull’argomento sanità con affermazioni così superficiali e scontate da ottenere un unico risultato: dimostrare tutta la propria inconsistente cultura politica.” Potrebbe bastare questa telegrafica replica all’intervento del consigliere di opposizione Rossella Mammarella, ma sarebbe troppo semplicistica e potrebbe indurla nella tentazione di aprire nuovamente la bocca e darle fiato. Anche se è forte il sospetto che il fiato non sia suo! L’Associazione “Comitato Civico Frentano” si sforzerà, pertanto, di far comprendere al consigliere Mammarella perché meglio avrebbe fatto a tacere. Se sapesse leggere tra le righe dell’incontro avuto dai venafrani con il Presidente della Regione, il consigliere larinese di opposizione, capirebbe che il “SS. Rosario” nell’immediato perderà anche il reparto di ortopedia (cosa certa) con la prospettiva di ottenere in futuro do-
tazioni alternative che al momento sono solo promesse (cose incerte). Mai concedere prima di aver ottenuto! Quanto al “Caracciolo” di Agnone, siccome situato in un’area disagiata, il nuovo Piano Sanitario (peraltro non ancora approvato) prevede che resti ospedale ma di così limitate dimensioni che faticherà a funzionare come tale a lungo. L’ospedale “Vietri” di Larino, avrebbe dovuto cessare la propria attività il 31 dicembre 2011 ma a seguito di un ricorso proposto al TAR del Molise da questa Associazione, il nosocomio è dotato ancora dei seguenti reparti e servizi: Pronto Soccorso h/24 con annessa Astanteria ed Osservazione Breve; Chirurgia Generale; Oculistica; Riabilitazione; Lungodegenza; Radiologia; Laboratorio Analisi; Dialisi; Diabetologia; CUP e Centro Trasfusionale il cui funzionamento è sospeso fino al 27 settembre p.v. per consentire agli operatori, non sostituibili per carenza di personale, di godere legittimamente di un periodo di ferie. Se la ASREM non dovesse riattivare il servizio, l’Associazione “Comitato
Civico Frentano” è pronta a chiedere nuovamente l’intervento del Giudice Amministrativo per il rispetto della Sentenza. C’è da chiedersi, invece, come si stia attivando il consigliere Mammarella che, non partecipe neppure della protesta, seguita da una segnalazione ai Carabinieri di Larino per l’ennesimo disservizio, da cittadina si è limitata ad esprimere la “massima solidarietà”: sai che sforzo! I componenti l’Associazione, da cittadini hanno assunto un eccellente avvocato, da cittadini, con condizioni climatiche di ogni genere e dedicando il proprio tempo e personali risorse alla causa, hanno raccolto fondi e firme per inoltrare ricorsi al TAR ed al Consiglio di Stato, da cittadini li hanno vinti e da cittadini hanno fatto sì che Larino avesse ancora un Ospedale. Se poi il consigliere di opposizione fosse più attenta ad informarsi (e dire che faceva la “giornalista”) invece di pontificare, scoprirebbe che al momento non ci sono atti ufficiali che possano inficiare le disposizioni sentenziate dal TAR. Come pure, mentre lei era intenta a prendere il sole, “autorevoli membri del Comitato pro Vietri” partecipavano attivamente e personalmente ad incontri, con i vertici della Sanità e con quelli del Partito Democratico ai quali era presente anche il Presidente della Regione nonché Commissario ad acta, ai quali ha fatto seguito un comunicato (Racconto di un’assemblea del PD di mezza estate) il cui significato politico non è soltanto facilmente intuibile bensì inequivocabilmente chiaro. Ma si sa, il sole d’estate può fare brutti scherzi! L’Associazione “Comitato Civico Frentano” invita, conseguentemente, il consigliere Rossella Mammarella e tutti quelli che pensano e sparlano come lei, ad alzare il proprio posteriore e lavorare per il bene di Larino e solo quando avranno apportato, alla propria città, benefici almeno paragonabili a quelli ottenuti con la permanenza di un Ospedale allora, forse, potranno avere diritto di critica. Associazione “Comitato Civico Frentano”
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Presidenza della Regione, Ruta e Totaro, ma chi avete votato? Oramai la valanga di notizie, indiscrezioni, rivelazioni e, magari, cattiverie o maldicenze, che stanno venendo fuori su Paolo Di Laura Frattura, mettono uomini come Ruta e Totaro di fronte a precise responsabilità e relative scelte. L’opinione comune è che la sinistra investendo su Frattura, un imprenditore ex di Forza Italia, abbia venduto l’anima al diavolo, pur di conquistare la vittoria elettorale. Ma Ruta non è un dottor Faust qualunque e c’è da credere che le ultime novità non lo abbiano lasciato indifferente. C’è il pericolo reale che più si va avanti su questa strada e più la sinistra molisana perde di vita la possibilità di confermare la sua leadership sulla regione. Governare il Molise non significa necessariamente pagare qualunque prezzo. C’è una storia, una tradizione, un costume della sinistra molisana che stanno subendo pesanti scossoni man mano che vengono fuori le notizie, discrete e indiscrete, su Paolo Frattura. Le novità le vediamo più avanti, ma per ora soffermiamoci sulle difficoltà che potrà incontrare Ruta, l’indiscusso leader della sinistra molisana, di fronte alla evidente separatezza tra il programma e le idee dell’alleanza che vinse le elezioni parlando di rinnovamento e pulizia, e la
sconcertante realtà che viene fuori dal mondo degli affari in cui viveva e vive, tutt’oggi, Frattura. Ricordiamo, senza per carità voler fare di tutta un’erba un fascio, che, nel vicino Abruzzo, la sinistra mise fine al dominio del Centrodestra, candidando Ottaviano Del Turco. Un’operazione simile a quella Frattura. Sappiamo com’è finita. In Abruzzo è tornato il Centrodestra e la sinistra è tornata in soffitta. Questo succede quando – pur di vincere – si fanno patti col diavolo. Ma Ruta e l’indisciplinato – si fa per dire – Totaro, sono sinceramente uomini di sinistra, non sono implicati in strane storie e, di fronte al prevalere delle logiche Fratturiane, Facciolliane o Vitaglianee, che siano, ci si può scommettere che il punto di rottura è vicino. E veniamo all’agenda delle vicende imbarazzanti di Frattura che corrono il rischio di imbarazzare la sinistra molisana. Si parte dalla società privata Proter, dove lavoravano, un tempo Frattura e Massimo Pillarella. Oggi l’uno è presidente, l’altro programma i finanziamenti. Passiamo alle biomasse e qui poniamo una domanda: quali sono le similitudini e le connessioni tra Frattura e Torzi? E andiamo avanti: le Due Torri, il più grande parco immobiliare di Campo-
basso, guarda un po’ di proprietà di Frattura e altri soci. Si parla anche di Cotugno, consigliere regionale, come ex o attuale socio. Non si sa. Ma si sa che Frattura ha delegato un suo collaboratore, pagato dalla Regione, ad interessarsi del destino delle Due Torri. Collegamenti. Quali sono quelli tra Frattura, Facciolla e Vitagliano. Passano
per il Consorzio Industriale di Termoli? Chissà. Ma si sa chiaramente che Ruta, quello che porta sulle spalle l’investitura e la rappresentanza simbolica della sinistra molisana, deve fermarsi a riflettere e chiedersi, ma il gioco vale la candela? Non è che, per vincere, ci siamo inguaiati? Nicandro Zurlo
Di Lisa e D'Angelo presentano l'iniziativa popolare
Petizione contro la Casta CAMPOBASSO. Martedì 17 settembre alle ore 16,30, presso l’Incubatore per le Imprese di Via Monsignor Bologna di Campobasso, Domenico Di Lisa e Gigino D'Angelo terranno una conferenza stampa per la presentazione della Proposta di legge di iniziativa popolare, ai sensi degli articoli 32 e 33 dello Statuto della Regione Molise, di modifica ed integrazioni alla Legge regionale 25 luglio 2013, n. 10 riguardante: “Riduzione dei costi della politica e misure di razionalizzazione, controllo e trasparenza dell’organizzazione e dei servizi della regione. Disposizioni di adeguamento all’articolo 2 del decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213”. La proposta prevede sostanzialmente il dimezzamento delle spettanze dei consiglieri regionali. "E’ una iniziativa impegnativa, aperta al contributo di tutti coloro che ritengono indispensabile ed improcastinabile una radicale e profonda riforma della politica e la eliminazione di privilegi, che oggi più che mai sono diventati intollerabili. L’inizio di un percorso di cambiamento e moralizzazione della politica".
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In Molise il sistema non regge più.Vale le denunce dei sindacati
Poste, il silenzio sui tagli
CAMPOBASSO. Nel silenzio generale della politica regionale le Poste hanno chiuso in Molise quattro uffici e 27 sportelli funzionano a singhiozzo. Del resto, negli ultimi sei anni nei paesi interni si è avuto un taglio del circa 40% di uffici, oltre alle riduzioni di orario. Vanno a tranche. Siccome c'è un contratto di ser-
vizio, loro si mettono ad un tavolo con il ministero e decidono dove tagliare. Quando hanno deciso, hanno 5 mesi, un anno per chiuderli. In alcuni casi li chiudono di colpo, in altri trovano delle scuse con il fatto che il locale non è più a norma… E comunque su quegli uffici non c'investono più, neanche per il personale, creando
grandi disagi sul territorio. Perché noi ora parliamo di chiusure, ma in montagna ci sono problemi di consegna di posta, a partire dalle raccomandate. C'è gente che ha cercato di pagare l'Imu ma ha trovato che in quel giorno lo sportello era senza collegamento internet o con il sistema in panne. Se in un centro c'è l'ufficio aperto due giorni la settimana e quando ci vado non funziona che succede?. Un interrogativo che alla politica non interessa. Perchè noi siamo d'accordo sulla lotta agli sprechi. Purtroppo i tagli lineari che sono stati fatti alla sanità e ai comuni rischiano di mettere a rischio i servizi. È logico che la montagna è la prima a risentirne. Se non arrivano i soldi per il trasposto pubblico, dove tagliano? A Campobasso o a Civitacampomarano? Se le farmacie in città non ce la fanno più con questi tagli, una rurale può resistere? Chi sta in montagna svolge una funzione sociale anche per chi non ci vive e siccome stare in montagna costa di più, bisogna che non si guardi solo all'aspetto economico. È come la banda larga. Perché gli operatori non l'hanno portata in montagna? Perché non è conveniente andare a fare un investimento in uno dei nostri piccoli paesi. Ma se si ragiona così si chiude tutto. Le scuole si chiudono perché non ci sono alunni a sufficienza, le Poste le levo perché sono antieconomiche. E poi cosa rimane? Già dimenticavamo, la pseudo politica regionale oggi pensa ad altro, a come tornare a prendere quell'emolumento mensile.
Il vino molisano è cresciuto
qualitativamente di Pasquale Di Lena Mi serve fare una premessa per spiegare il ritardo accumulato dal vino molisano, nel momento in cui non è stato neanche sfiorato da quel moto nato sulle spoglie del metanolo del 1986 e, poi, per sottolineare il forte recupero che esso ha prodotto alla fine del secondo millennio e in questi primi anni del terzo. Il 1986, è per me, l’inizio di quel “Rinascimento della Vitivinicoltura italiana” che ha visto protagonisti:l’Enoteca italiana di Siena con “Vino e Turismo” e “Vino Sport e Alimentazione”, la nascita de “le Città del Vino” e la grande avventura nel mondo che ha fatto bene al vino italiano; -Slow Food, che, sin dai primi passi, ha mostrato subito la sua grande vivacità e il saper andare controcorrente; l’uscita di una rivista come “il Gambero rosso” e di importanti pubblicazioni;- le iniziative del Mipaaf e di molte Regioni (Piemonte e Toscana soprattutto) in Italia e all’estero; il nuovo volto e un ruolo importante del “Vinitaly” di Verona; non ultimo il ruolo di associazioni come quella degli enologi o degli assag-
giatori e sommelier, delle donne del vino e del Movimento per il turismo del vino .Un processo intenso che ha portato il vino e, con esso, il cibo italiano, a vivere, più nel mondo che in Italia, un successo che ha risposto alla domanda di qualità di un consumatore affascinato dal vino e, soprattutto, dalla ritualità e dalla cultura che il vino, diversamente da qualsiasi altra bevanda, riesce ad esprimere. E ci riesce perché è esso stesso cultura. Alla fine, anche il Molise, come l’insieme delle Regioni italiane, è stato influenzato da questo “Rinascimento del Vino”, coinvolgendo ben presto anche gli altri comparti produttivi dell’ agricoltura e dell’industria alimentare regionale. Un processo lento, ma non per questo meno importante, quello che ha portato il vino a vivere la qualità in una realtà piccola come il Molise, che, dagli anni ’60, aveva vissuto la quantità, il grado alcolico, soprattutto con le sue cinque cantine sociali, oggi ridotte a quattro. Un processo che ha visto per lungo tempo mostrare solo qualche eccezione e che, a cavallo degli anni ’80, ha trovato una prima spinta nel ricono-
scimento della Doc Biferno e, poi, del Pentro o Pentro d’Isernia, per arrivare alla vigilia del terzo millennio, con il riconoscimento, nel 1996, della la terza Doc (Molise o del Molise) e l’entrata in campo della Tintilia.Un avvenimento importante questo riconoscimento se è vero, com’è vero, che In contemporanea si registra la nascita e crescita di una vitivinicoltura in mano a giovani, che sono diventati i grandi attori del rinnovamento e, con esso, dell’immagine della qualità dei vini molisani.La Doc “Molise”, con il rosso ricavato dalle uve del vitigno autoctono “Tintilia”, apre al nuovo, scegliendo senza più tentennamenti la qualità, l’elemento essenziale per conquistare il consumatore e, con esso, il mercato, con i giovani imprenditori subito protagonisti e pronti, con l’immagine e la comunicazione, ad affiancare le due aziende vitivinicole, già attive da tempo, più rappresentative della vitivinicoltura molisana. Sono già venticinque le aziende imbottigliatrici, che, grazie ai loro grandi vini, stanno onorando il Molise con la partecipazione agli eventi, la conquista di nuovi mercati e, soprattutto, di riconoscimenti
prestigiosi, che danno immagine al vino e al suo territorio di origine, nel nostro caso il Molise. Uno sforzo dei singoli, però, e non della squadra, oltretutto in un quadro privo di programmazione, salvo l’appuntamento al Vinitaly di Verona, sotto la regia dell’Unione delle Camere di Commercio del Molise, che, in mancanza di una sua continuità di azione nel corso di un anno, non produce i risultati attesi dalle aziende, molte delle quali non più parti dello stand collettivo, ma con propri stand sparsi nei padiglioni della grande fiera del vino italiano. Un aspetto, questo, sufficiente a dimostrare la mancanza di una strategia di marketing e, anche, dell’unità di azione collettiva dei vitivinicoltori, con il Consorzio che li associa ma non li rappresenta, nel momento in cui non promuove alcuna iniziativa. Un vuoto istituzionale e un vuoto rappresentativo dei produttori che spiega bene il freno a un successo più ampio ed ancor più significativo per questi grandi vini, proprio ora che il mercato guarda sempre più al vino italiano e, soprattutto, a quello di qualità.
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Artigiani pronti
alla serrata CAMPOBASSO. Artigiani molisani sul piede di guerra visto e considerato che la Regione non ha ancora provveduto a rifinanziare i Confidi, con un milione di euro, per facilitare l'accesso al credito a 5.000 aziende. Fino ad oggi, tra l'altro, nessun incontro è stato fissato dai vertici della Regione nonostante i richiami e le comunicazioni fatte. La bestia nera, la crisi finanziaria che ha sconvolto i mercati internazionali, non lascia tranquilli gli artigiani molisani, e i timori per il futuro immediato sono evidenti. Una dato inquietante che viene controbilanciato dalla fiducia che gli artigiani hanno nelle potenzialità della propria impresa. Questo, sempre che la Regione intervenga prontamente mettendo in campo le misure più idonee a garanzia delle micro e piccole imprese a partire dal rifinanziamento di Confidi per un milione di euro. Un sistema che ha sempre funzionato al meglio e che potrebbe garantire l'accesso al credito per 5.000 imprese molisane. In buona sostanza e in estrema sintesi gli artigiani, i piccoli imprenditori sentono che la crisi è forte e non destinata a risolversi in breve tempo, parallellamente hanno conferma che la propria attività ha la forza di affrontare questa situazione di crisi. Ma gli artigiani non devono essere lasciati soli. La parte più attiva, dinamica e sana della regione non deve essere condannata dai costi di una crisi che gli artigiani – come tutti i cittadini- non hanno voluto, non hanno contribuito a creare ma rischiano di pagare.Tra le preoccupazioni più diffuse tra gli artigiani, pesa in
Le associazioni chiedono alla Regione il rifinanziamento di Confidi
particolar modo l’aumento dei tassi di interesse. Sul fronte dell’accesso al credito, si mantiene alta la convinzione che l’adesione a un Consorzio Fidi rende più agevole l’accesso al credito ed è per questo che le asso-
ciazioni di categoria hanno chiesto il rifinanziamento di Confidi al di fuori della Finmolise. Le misure previste attraverso la finanziaria regionale, infatti, non hanno garantito i risultati previsti. La Regione, risponderà?
L'intervento
Qualche primo segnale: arrivano risorse per la scuola di Sergio Sorella* La riapertura delle scuole in Molise hanno evidenziato vari problemi che non hanno consentito il regolare inizio dell’anno scolastico. In particolare gli organici sono al di sotto dell’offerta formativa possibile e prosegue la pratica delle classi pollaio. Nei prossimi giorni si concluderanno le operazioni riguardanti le nomine annuali per il personale docente. L’ampio numero di incarichi che saranno alla fine conferiti su posti disponibili e vacanti, dimostra che potevano essere fatte il triplo delle immissioni in ruolo realizzate. Intanto il decreto legge n.104/13 che comprende norme sulla scuola, sul potenziamento dell’offerta formativa e sul diritto allo studio è un primo passo per invertire le politiche degli ultimi anni che hanno devastato il sistema d’istruzione e ricerca del nostro Paese. S’iniziano a raccogliere i primi frutti delle tante iniziative per ridare valore e dignità all’intero sistema della conoscenza e per garantire a tutti il diritto al sapere. Si migliora il welfare studentesco, si elimina il bonus maturità, si riduce il costo dei libri di testo. Ci sono risorse, in verità ancora scarse, per interventi sull’edilizia scolastica e per la lotta alla dispersione. Il Decreto prevede un piano triennale di immissione in ruolo del personale della scuola per circa 60.000 unità organiche, stabilizzazione di 26.684 posti di sostegno; un nuovo sistema di reclutamento dei dirigenti scolastici con bando a cadenza annuale; delle provvidenze per gli studenti; un aumento di un’ora di geografia nel biennio delle superiori (manca il recupero del tempo scuola sop-
presso nella primaria e nelle medie, il ripristino urgente delle materie professionali d’indirizzo nelle superiori e delle discipline giuridiche ed economiche); l’eliminazione della categoria delle scuole sottodimensionate; degli stanziamenti per la formazione degli insegnanti; l’ingresso gratuito - sperimentale - dei docenti nei musei. Il Decreto, inoltre, stanzia dei fondi per il wireless nelle superiori, per potenziare l’offerta formativa e l’orientamento degli studenti nella scuola secondaria di secondo grado ecc.. Per il Conservatorio sono previste borse di studio per gli studenti; assunzioni di personale precario. Spicca, però, l’assenza di un provvedimento riguardante i docenti aventi diritto alla pensione per aver raggiunto quota 96 e la non risoluzione del problema dei docenti inidonei della scuola. C’è la propensione ad invadere, per legge, il campo contrattuale: la cosa accade quando si indica nel Fondo d’Istituto il luogo dove prendere i soldi per le attività aggiuntive riferite all’orientamento (art. 8), quando si ignora completamente la contrattazione in materia di formazione dei docenti (art. 16), e quando ancora in materia salariale si ricorre al Fondo per la retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti scolastici per pagare i supplenti sui posti dei collaboratori esonerati (art. 17). Nei 60 giorni di dibattito parlamentare previsto per la conversione del decreto occorrerà modificare tali norme. Il rinnovo del contratto e il superamento del blocco degli scatti d’anzianità per la scuola non possono più attendere se si vuole favorire il protagonismo dei lavoratori della conoscenza nel migliorare il nostro sistema di istruzione e ricerca. *Segretario Flc Cgil
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Campobasso
15 settembre 2013
Penalisti in sciopero per la riforma della giustizia Domani la raccolta firme per il referendum davanti al Palazzo di giustizia Inizia domani lo sciopero dei penalisti che per cinque giorni si asterranno dalle udienze e da ogni attività giudiziaria. La Camera distrettuale penale del Molise aderisce all’iniziativa lanciata a livello nazionale che punta a scuotere la politica e a stimolare il dibattito sul tema della giustizia. In contemporanea, sempre domani, davanti ai Palazzi di giustizia delle città italiane e quindi anche davanti al tribunale di Campobasso, ci sarà la raccolta firme per sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica sulle riforme costituzionali, sulla drammatica situazione delle carceri e sui temi referendari: separazione delle carriere, responsabilità civile dei magistrati, disciplina dei fuori ruolo, custodia cautelare e ergastolo. Il 30 settembre dovranno essere consegnare in Corte di Cassazione almeno 500.000 firme autenticate e certificate. Ecco nel dettaglio i temi referendari. Responsabilità civile dei magistrati: perché non si ripetano più casi come quelli di Enzo Tortora. Processi-mostro al termine dei quali i responsabili non pagano mai, perché in tempi rapidi il cittadino possa ottenere il giusto risarcimento per danni e per le ingiustizie patite. Con i quesiti referendari si intende rendere più agevole per il cittadino l’esercizio dell’azione civile ri-
sarcitoria (indiretta) nei confronti dei magistrati, e ciò anche per i danni da questi cagionati nell’attività di interpretazione delle norme di diritto o nella valutazione dei fatti e delle prove. Rientro nelle funzioni proprie dei magistrati fuori ruolo: perché centinaia di magistrati dislocati nei vertici della pubblica amministrazione tornino alle loro funzioni originarie, così da smaltire l’enorme quantità di processi che si sono cumulati, destinati inesorabilmente a diventare carta straccia per pre-
scrizione. Con il quesito si intende porre un freno al fenomeno dei cosiddetti “fuori ruolo”, ossia a quei magistrati collocati presso gli uffici legislativi dei gabinetti ministeriali, garantendo con ciò la separazione dei poteri ed eliminando la commistione tra magistratura e alta amministrazione. Contro l’abuso della custodia cautelare. Perché attualmente migliaia di cittadini vengono arrestati, e restano in carcere in attesa di processo per mesi, in condizioni incivili. Perché il carcere preventivo, cioé prima
della sentenza di condanna, si applichi solo per reati gravi. Lo strumento della custodia cautelare in carcere ha subìto una radicale trasformazione: da istituto con funzione prettamente cautelare, a vera e propria forma anticipatoria della pena con evidente violazione del principio costituzionale della presunzione di non colpevolezza. Con questo referendum si intende quindi limitare la possibilità di ricorrere al carcere prima di una sentenza definitiva. Abolizione dell’ergastolo: per-
Un angolo di storia nel cuore della città C'è un pezzo di muro, una pietra angolare nel centro della città sulla quale si legge una scritta: "Scarth St.". Si trova nei pressi di Piccadilly Circus, a pochi passi da Hide Park e Trafalgar Square ma non siamo a Londra bensì a Campobasso. È il 13 Ottobre 1943 quando le truppe canadesi entrano nel capoluogo sparando pochi colpi e senza spargimenti di sangue, seguite dagli inglesi e dai polacchi del 2° Corpo d'Armata. I soldati, per meglio orientarsi e per ragioni militari, iniziano a cambiare nome non solo alle strade e alle piazze, ma anche a locali, alberghi e circoli. Campobasso si trasforma in "Canada Town" detta anche "Maple Leaf City" in riferimento alla foglia d'acero presente al centro della bandiera canadese. Il dialetto molisano si mescola all'inglese d'oltreoceano e al suono delle cornamuse scozzesi che accompagnano il rito del cambio della guardia in Piazza Prefettura. Proprio qui si conserva oggi l'unica testimonianza dell'occupazione alleata: una scritta nera, sbiadita, consu-
336 pagine € 19,90
di Giuseppe Saluppo
mata ma ancora leggibile. Da settantanni resiste alla neve e alle intemperie, protetta un po' dalla fortuna, un po' dall'ignoranza dei passanti. È il segno e per alcuni il ricordo di quegli anni in cui per prendere il caffè si andava da "Brisotti's Bakery", in cui i forestieri pernottavano al "Royal York Hotel" e la domenica si passeggiava su "Portage Avenue". Ma è anche il ricordo delle armi, del bombardamento avvenuto pochi giorni prima, il 10 Ottobre, di una guerra che in molti si illudevano fosse finita e che invece avrebbe lasciato sul campo ancora migliaia di morti. Il sindaco e le autorità promettono da anni di voler salvare questa scritta scolorita. Promettono. E basta. Forse è troppo piccola per essere notata, ma Scarth Street resiste ancora e si spera possa farlo per altri settant'anni contro il rischio di essere cancellata per sempre da un vandalo, dal maltempo o da un semplice colpo di spray. Giacomo Gattozzi
ché venga applicata la Costituzione. La detenzione deve avere, come finalità la rieducazione del condannato: è un principio di civiltà giuridica in clamorosa contraddizione con il carcere a vita e il “fine pena mai”. Abolire il carcere a vita significa superare il concetto di pena come vendetta sociale. In molti Paesi europei, e non solo europei, l’ergastolo non è previsto neppure come ipotesi. Quello che deve essere chiaro, al di là delle opinioni politiche e personali, è che la Costituzione afferma che la pena deve tendere alla rieducazione del condannato. E il ‘fine pena mai’ è incompatibile con questo principio costituzionale. Per la separazione delle carriere dei magistrati: perché è un diritto del cittadino essere giudicato, come avviene in tutte le democrazie occidentali, da un “giudice terzo”, obiettivo e imparziale. Obiettività e imparzialità che si ottiene, come diceva Giovanni Falcone, solo separando le carriere del pubblico ministero e del giudice. Il modello processuale del Giusto Processo imposto dall’articolo 111 della Costituzione e proprio di ogni democrazia liberale, non può realizzarsi senza un giudice “terzo”, ossia realmente equidistante tra il pubblico ministero e il difensore.
Blitz ecologico atto secondo, i Cinque stelle tornano a pulire villa Flora dUn pomeriggio all’insegna del verde. Nuovo blitz ecologico del Movimento Cinque Stelle Campobasso che ieri è tornato a ripulire villa Flora. Nonostante il primo intervento risalga solo a poche settimane fa la villa continua ad essere scambiata per una pattumiera dai tanti incivili che ne deturpano l’aspetto gettando rifiuti nelle aiuole e nella vasca dei pesci. Armati di guanti, rastrelli, decespugliatori hanno ripulito la vasca e sistemato l’aiuola per restituirle decoro e dignità.
Dove acquistare il libro CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo
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Campobasso
15 settembre 2013
Ordinanza contingibile e urgente del ministero della salute pubblicata sulla Gazzetta ufficiale numero 209 del 6 agosto scorso.
L’incolumità pubblica salvaguardata dai cani (meglio sarebbe dagli uomini!) Un passo avanti sulla possibile pacifica convivenza uomo- animale e sulla sicurezza Data un’occhiata alle cronache giornaliere (scritte e parlate) saremmo dell’avviso che fosse emanata un’ordinanza contingibile e urgente per la tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione degli uomini più che dei cani, per i quali, però, il ministero della salute ha ritenuto invece di doverla emettere. Cani, considerati nella loro generalità, e non già in talune loro particolarità e connotazioni genetiche, da tenere a bada con provvedimenti particolareggiati oltre che in numero considerevole. Campobasso è città in cui la popolazione canina (registrata e non) si mostra particolarmente numerosa, afflitta peraltro dal fenomeno del randagismo che per essere eliminato negli anni scorsi ha visto i randagi morire a centinaia e trecento di essi trasferiti, si pensi, a Milano, per un costo esorbitate quanto ingiustificabile. Accidente conclusosi male: per i cani e per l’amministrazione comunale. Ancorché passato inosservato sia sotto l’aspetto amministrativo che giudiziario. Tornado all’ordinanza, crediamo di rendere un sevizio utile ai possessori di cani (e sono tanti) che hanno non poche incombenze da affrontare e risolvere per tenersi la compagnia delle loro bestiole. Incombenze anche per le amministrazioni locali. Ci limitiamo a trascrivere solo l’articolo 1 dell’ordinanza, suggerendo agli interessati di leggere il resto sulla Gazzetta ufficiale numero 209 del 6 agosto. Dice l'ordinanza che il proprietario di un cane è sempre responsabile del benessere, del
controllo e della conduzione dell'animale e risponde, sia civilmente che penalmente, dei danni o lesioni a persone, animali o cose provocati dall'animale stesso. Chiunque, a qualsiasi titolo, accetti di detenere un cane non di sua proprietà ne assume la responsabilità per il relativo periodo. Ai fini della prevenzione di danni o lesioni a persone, animali o cose il proprietario e il detentore di un cane adottano le seguenti misure: utilizzare sempre il guinzaglio a una misura non superiore a metri 1,50 durante la conduzione dell'animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani individuate dai comuni; portare con sé una museruola, rigida o morbida, da applicare al cane in caso di rischio per l'incolumità di persone o animali o su richiesta delle autorità competenti; affidare il cane a persone in grado di gestirlo correttamente; acquisire un cane assumendo informa-
ORARI AUTOBUS
AZIENDA TRASPORTI MOLISANA spa Tel. 0874.64744 - 0874.65050 - Fax 0874.629847 Per maggiori informazioni consultare il sito:www.atm-molise.it CAMPOBASSO-ROMA
zioni sulle sue caratteristiche fisiche ed etologiche nonché sulle norme in vigore; assicurare che il cane abbia un comportamento adeguato alle specifiche esigenze di convivenza con persone e animali rispetto al contesto in cui vive. E' fatto obbligo a chiunque conduca il cane in ambito urbano raccoglierne le feci e avere con sé strumenti idonei alla raccolta delle stesse. Sono istituiti percorsi formativi per i proprietari di cani, in conformità al decreto ministeriale 26 novembre 2009, con rilascio di un attestato di partecipazione denominato patentino. I percorsi formativi sono organizzati dai comuni congiuntamente ai servizi veterinari delle aziende sanitarie locali. Il comune, su indicazione del servizio veterinario ufficiale, individua il responsabile scientifico del percorso formativo tra i medici veterinari esperti in comportamento animale o appositamente formati dal Centro di referenza nazionale per
la formazione in sanità pubblica veterinaria, istituito presso l'Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell'Emilia Romagna. Il medico veterinario libero professionista informa i proprietari di cani in merito alla disponibilità di percorsi formativi e, nell'interesse della salute pubblica, segnala ai servizi veterinari dell'azienda sanitaria locale la presenza, tra i suoi assistiti, di cani che richiedono una valutazione comportamentale in quanto impegnativi per la corretta gestione ai fini della tutela dell'incolumità pubblica. A
seguito di episodi di morsicatura, di aggressione o sulla base di altri criteri di rischio i comuni, su indicazione dei servizi veterinari, decidono, nell'ambito del loro compito di tutela dell'incolumità pubblica, quali proprietari di cani hanno l'obbligo di svolgere i percorsi formativi. Le spese per i percorsi formativi sono a carico del proprietario del cane. Obblighi e non più discrezionalità. Ciò a valere per le amministrazioni e per i possessori di cani. Un passo avanti sulla possibile pacifica convivenza e sulla sicurezza. Dardo
Progetto Eco tech, tirocini formativi nella green economy La Provincia di Campobasso è partner nel programma comunitario Lifelong Learning Programme - Leonardo da Vinci - Mobilità - progetto "Eco-tech". Il programma comunitario Leonardo da Vinci è nato nel 1995 come programma strutturale della Commissione Europea a sostegno della formazione professionale. Promuove e finanzia progetti di mobilità e di cooperazione tra i diversi soggetti coinvolti nella formazione professionale (istituti di formazione, scuole, università, imprese, camere di commercio). Sono attualmente disponibili 27 borse di mobilità per soggiorni all'estero della durata di 14 settimane con partenze previste tra il 6 e il 13 gennaio 2014. La permanenza all'estero è finalizzata allo svolgimento di un tirocinio formativo nell'ambito delle professioni legate al settore della green economy.
CAMPOBASSO-NAPOLI
CAMPOBASSO-TERMOLI-PESCARA
ANNO IX - N째 84 - DOMENICA 15 SETTEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
ISERNIA
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Isernia
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14° Raduno del 4° Raggruppamento Alpini Oltre quattromila con la penna a Isernia. Il saluto del sindaco Luigi Brasiello L'intervento.
Per la linea Carpinone urge un confronto
ISERNIA. Oltre quattromila gli alpini in congedo delle sezioni dell'Italia centrale giunti a Isernia. Questo il saluto del sindaco, Luigi Brasiello. "Gli isernini salutano calorosamente gli Alpini in raduno ad Isernia e, orgo¬gliosi di tale presenza, li accolgono con un sincero sentimento di ospita¬lità. In questi giorni di permanenza in città, gli Alpini e i loro familiari po¬tranno conoscere la nostra storia e la nostra cultura, visitare i nostri mu¬sei e le nostre chiese, godere la bellezza della nostra natura e
apprez¬zare i nostri cibi. Ma soprattutto potranno stare insieme alla nostra gente, fra di noi, facendoci partecipi del loro sano e glorioso valore aggre¬gante, che ha pochi eguali e che spesso contagia e appassiona. Gli Alpini sono uomini che, con generosità e ardimento, hanno preso parte alla vita del più antico Corpo di fanteria da montagna attivo nel mondo, un Corpo militare che ha quasi un secolo e mezzo di storia e che, nei decenni, ha visto tra le proprie schiere anche tanti moli-
sani e tanti isernini. Sono truppe ormai leggendarie, al punto che alcuni loro simboli, come il cappello pennato, fanno parte dell’immaginario collettivo e fanno pen¬sare ad un impegno etico oltre che militare, ad un virtuoso ruolo sociale del Corpo, quale nucleo che opera anche in interventi di pace, di prote¬zione civile, di solidarietà. Isernia si augura che i tanti Alpini convenuti per il raduno si sentano come a casa loro. La città li abbraccia tutti, con fraterna amicizia".
Un libro per Fra Immacolato Sarà presentato a Castelpetroso martedì 17 settembre CASTELPETROSO. Nell'ambito delle celebrazioni per l'innalzamento del Santuario di Castelpetroso a Basilica è in programma anche la presentazione del libro “Il Carmelitano scalzo- Fra Immacolato Giuseppe Brienza tra terra e cielo” di Anna Di Nardo Ruffo. Nel volume sono state raccolte toccanti testimonianze di persone che hanno conosciuto Fra Immacolato; persone che raccontano della sua sofferenza, una sofferenza durata ben 51 anni ,che mai però traspariva dal suo volto. Fra Immacolato, come raffigurato sulla copertina del libro, viene ricordato con il suo sor-
riso e con la sua grande capacità di ascoltare e di essere vicino a tutti, i sacerdoti in particolare, con la preghiera quotidiana. Relatori: Ennio Laudazi, Don
336 pagine € 19,90
di Giuseppe Saluppo
Alessandro Porfirio e il Prof. Giuseppe Biscotti. L'iniziativa si terrà martedì 17 settembre alle ore 17 nell'auditorium di Castelpetroso.
di Giorgio Simonetti* Egregio Assessore, a seguito della annunciata disponibilità di Trenitalia, di una riapertura, seppur parziale, della linea ferroviaria Sulmona-Carpinone, e del contestuale annuncio di chiusura della stazione di Carpinone entro il 2014, come da programma di innovazione tecnologica redatto da Rete Ferroviaria Italiana, altra Società del Gruppo FS; -vista la apprezzabile proposta del suo omologo alle Attività Produttive, Assessore Massimiliano Scarabeo, apparsa sulla stampa locale stampa pochissimi giorni fa, sulla opportunità di utilizzare la linea in oggetto, anche come mezzo di promozione turistica del territorio; -visto che la imminente chiusura della stazione di Carpinone, oltre a rappresentare una ulteriore riduzione della già residuale dotazione di personale del Gruppo FS in regione, sancisce la chiusura definitiva della linea, in quanto la stazione agisce su entrambe le linee come “Nodo ferroviario” e la sua chiusura costituirebbe la mancata continuità della Sulmona-Carpinone con la linea principale Campobasso-Roma-Napoli; -vista la perdurante anomalia tecnica di avere il Centro di Controllo del Traffico al di fuori dei confini regionali, il noto D.C.O. che una imperdonabile inerzia di tutti i soggetti Sociali ed Istituzionali coinvolti, ha permesso al Gruppo FS di trasferire a Bari. Ufficio ancora posto in una struttura FS non più competente come giurisdizione territoriale, la cui infelice allocazione è probabilmente concausa delle ripetute e non più accettabili irregolarità e mancata puntualità di esercizio. La scrivente Organizzazione Sindacale vuole sottoporre alla Sua attenzione, la opportunità della apertura di un Tavolo Tecnico aperto alle Società del Gruppo FS e di altre eventuali Società di trasporto su ferro, delle Regioni Abruzzo e Molise oltre alle Autorità Regionali competenti di entrambe le Regioni, alle Associazioni dei Consumatori oltre naturalmente alle OO.SS. La apertura di una sede di confronto continua consentirebbe anche di valutare operazioni di integrazione dei vari settori del Trasporto Commerciale passeggeri e merci, con evidenti vantaggi anche ecologici oltre che economici, per le popolazioni di entrambe le Regioni. *Per le Segreterie Regionali sindacali
Dove acquistare il libro CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo
Termoli
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Paziente del San Timoteo suicida gettandosi dal terzo piano TERMOLI – Si sarebbe tolto la vita gettandosi dalla fimnestra del terzo piano dell’ospedale San Timoteo. La vittima è M.C. 50enne di San Martino in Pensilis. Erano passate da poco le 9,30 di ieri mattina quando l’uomo è precipitato in basso da un’altezza di una quindicina di metri terminando tra le auto parcheggiate nel piazzale antistante il centro trasfusionale. Inutili gli immediati soccorsi e ai medici non è rimasto che accertarne il decesso. I soccorritori avrebbero anche notato un biglietto che forse è stato scritto dall’uomo e che è stato preso in consegna dagli agenti del Commissariato che svolgono le indagini. M.C. si trovava ricoverato al San Timoteo dove era stato sottoposto ad un intervento chirurgico.
Furto in un negozio di sigarette elettroniche
Tentato furto di alimenti, denunciato un romeno
TERMOLI – Ancora in azione la banda che da alcuni giorni mette a frutto furti in attività commerciali. Dopo quello a segno nella notte tra giovedì e venerdì scorsi ai danni di “Mondo Pizza” in Via Duca degli Abruzzi, ora è stata la volta a Smoky, negozio di sigarette elettroniche in Via Sannitica. I ladri nottetempo hannno sfondato la vetrina d’ingresso e una volta dentro il locale hanno asportato il registratore di cassa contenente pochi spiccioli. Le forze dell’ordine che indagano ritengono che a mettere a segno i colpi sia sempre la stessa banda.
TERMOLI – Un romeno di 37 anni è stato denunciato a piede libero dagli agenti del Commissariato con l’accusa di tentato furto. L’uomo, dopo essere entrato in un supermercato si è impossessato di alcuni generi
Sindaco incontra i residenti del quartiere Crocifisso per parlare del progetto della società Blu Costruzioni TERMOLI – Il sindaco Basso Antonio Di Brino informa che è stato organizzato un incontro pubblico con i residenti di via Montecarlo e via Austria, che si terrà presso il Municipio di Termoli lunedì 16 settembre alle ore 18. L’incontro sarà utile per illustrare l’iter procedurale che ha contraddistinto il progetto della società Blu Costruzioni e per fugare i dubbi avanzati negli ultimi giorni da parte dei cittadini del quartiere “Crocifisso” circa la costruzione di un nuovo edificio nella zona.
alimentari nascondendoli sotti gli abiti. Per uscire indisturbato è passato regolarmente in una delle casse pagando una bottiglia di acqua che aveva in mano. Cosi facendo ha pensato di farla franca ma all’uscita è stato fer-
mato da una pattuglia di agenti allertati dal direttore del supermercato. Gli stessi hanno recuperato la merce e poi accompagnato il romeno in Commissariato dove è stato identificato e denunciato.
Colle della Torre: nuovo tappeto di asfalto in via Manzoni TERMOLI – Il sindaco, gli assessori Vincenzo Sabella e Bruno Verini e il dirigente Silvestro Belpulsi, si sono recati in contrada Colle della Torre, per effettuare un sopralluogo in Via Manzoni dove sono in corso i lavori per la posa in opera di un tappetino di asfalto. Successivamente la delegazione comunale ha effettuato un sopralluogo in via Ungaretti e sulle strade limitrofe, dove sono in corso i lavori relativi ad altre opere di urbanizzazione. “E’nostra intenzione – ha affermato Di Brino – dare soluzioni adeguate ad un quartiere che per troppi anni ha dovuto aspettare interventi concreti. I residenti devono sapere che, nonostante le risorse limitate, stiamo facendo il possibile per migliorare la vivibilità dei luoghi e la percorribilità delle strade”.
Tutto pronto per la festa dell’equinozio TERMOLI – Siamo agli sgoccioli dell’estate che chiuderà completamente per quest’anno il 21 settembre con l’equinozio autunnale. Per l’occasione proprio il 21 dal pomeriggio e fino a notte inoltrata ci saranno vari appuntamenti con la cultura e la musica. Punto focale dell’appuntamento la manifestazione
eno-gastronomico “Divinolio”, che si terrà in Largo Tornola a partire dalle 16,30, con il convegno “Vino e Olio – il gusto della salute”, organizzato da Aspi Molise e Abruzzo e Divinolio Molise. Dalle 17,30, in piazza Sant’Antonio, ci sarà live painting e dj-set organizzato dall’Associazione CreaTe. Alle 18,30
muoverà un corteo storico con giochi medievali che attraverserà le strade del centro mentre dalle 19 e fino alle 23,30 nel Borgo Antico si potranno degustare vini e oli molisani. Per gli amanti delle stelle a partire dalle 21 ci sarà con la “Notte della Luna piena”un punto di osservazione curato dall’associazione
Adram. Sempre dalle 21 inizieranno i concerti nella scalinata del Folklore con l’esibizione dei Tintilia Sound; in Piazza Monumento il Dj Alex farà ballare con musica Salsa invece, e infine Piazza Sant’Antonio sarà movimentata da Daniele Di Meo e Fabio Lafratta.
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Termoli
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Riapre la pesca, alla mezzanotte i motopescherecci salpano le ancore TERMOLI – Pronti, via si ripesca. Dalla mezzanotte di oggi la marineria termolese uscirà in mare per le prime battute di pesca. Dopo 42 giorni di fermo obbligatorio, dal 5 agosto al 15 settembre dal compartimrnto marittimo di Pesaro al compartimento marittimo di Bari, imposto dal Ministero della Politiche Agricole e Forestali i pescherecci salperanno le ancore per catturare il pesce dell’Adriatico tanto atteso dai termolesi e molisani. Come ogni anno, alla ripresa dell’attività, i pescherecci di grande stazza resteranno alla pesca per più giorni, mentre quelli di media e piccola stazza rientreranno in porto dopo una o due cale per consegnare all’alba il pescato nel Mercato Ittico dove il prodotto verrà venduto ai pescivendoli e poi giungerà direttamente nei mercati rionali e pescherie cittadine e della regione. Anche quest’anno non sono mancate le polemiche per l’attuazione del fermo che, secondo la spiegazione ufficiale, è il periodo nel quale le marinerie del Paese si fermano per consentire il ripopolamento del mare. Ma non è affatto dimostrato che l’interruzione delle attività di pesca per un periodo che, in genere, varia da 30 a 40-45 giorni sia sufficiente a consentire il ripopolamento del mare. Per non parlare dei problemi provocati nei fondali dalle reti a strascico: non è certo con 30-45 giorni di blocco del passaggio delle reti a strascico che si risolvono i problemi. Il ministro Nunzia De Girolamo ha spiegato che “il fermo biologico è una misura necessaria per garantire il futuro della pesca nel Mediterraneo”. Dichiarazione un po’ sbrigativa che non chiarisce certo tutti gli aspetti di un problema bern più complesso.
Commissione Regionale Pesca, proficuo incontro con rappresentante banca mondiale Anticorruzione pronta a ripartire ROMA - Proficuo il confronto avviato sulle opportunità offerte dai progetti di cooperazione internazionale tra Legacoop e Banca Mondiale, primo organismo erogatore a livello mondiale nei Paesi in via di Sviluppo (PVS) a seguito dell'incontro svolto a Roma tra il Dott. Tindaro Paganini, Consigliere del Direttore Esecutivo per l’Italia della Banca Mondiale e il vicepresidente nazionale, Giorgio Bertinelli, accompagnato da Stefania Marcone, responsabile relazioni internazionali, cui hanno partecipato, in rappresentanza degli interessi delle cooperative rappresentanti i relativi settori, Ettore Ianì, presidente nazionale di Lega Pesca, Giuseppe Pi-
scopo, Direttore generale Legacoop Agroalimentare, e Marco Mingrone, responsabile Ingegneria, Progettazione, Consulting di ANCPL. Il rappresentante della Banca Mondiale, in Italia per una serie di incontri istituzionali e con il mondo imprenditoriale, ha mostrato particolare interesse ad approfondire la conoscenza del modello cooperativo, dell' organizzazione nelle sue articolazioni nazionali e settoriali, così come delle principali esperienze che hanno visto l'attività cooperativa protagonista in interventi e progetti di carattere internazionale, illustrate con particolare riferimento agli interventi attivati da Lega Pesca con il supporto della Ong Halieus nel
Richiesta fondi per il miglioramento e ripristino della viabilità rurale SAN GIULIANO DI PUGLIA - La Giunta comunale ha approvato di presentare la candidatura al bando della Regione Molise, per il “Miglioramento e sviluppo delle infrastrutture in parallelo con lo sviluppo e l’adeguamento dell’agricoltura e della silvicoltura” e, pertanto, lo stesso esecutivi di San Giuliano ha approvato il progetto esecutivo dei lavori di “Sistemazione e ripristino della strada interpoderale Cetena” per un importo onnicomprensivo di € 149.670,39 di cui sarà chiesto il finanziamento. La stessa giunta comunale ha assunto l’impegno alla manutenzione ed al vincolo di destinazione d’uso per un periodo non inferiore a
5 anni; dichiara che l’intervento da realizzare risulta inserito nell’ambito degli atti di programmazione generale dell’ ente relativi al triennio 20112013 e che il medesimo confluirà nel redigendo piano triennale 2014-2016 – Elenco annuale 2014; che il Comune di San Giuliano di Puglia non ha beneficiato per il medesimo intervento di finanziamenti pubblici provenienti da normative statali, regionali o comunitarie nel quinquennio antecedente la data di presentazione della domanda. L’esecutivo, infine, dichiara che la tipologia degli interventi e spese ammissibili di interesse dell’Ente riguardano il miglioramento ed il ripristino della viabilità rurale.
settore della pesca e acquacoltura. L'incontro ha consentito non solo di rafforzare la conoscenza dei diversi strumenti operativi del gruppo Banca Mondiale e delle diverse modalità di intervento che consentono di valorizzare il contributo delle imprese cooperative al perseguimento degli obiettivi di riduzione della povertà e miglioramento delle condizioni di vita nei Paesi in Via di Sviluppo ma sopratutto di gettare le basi per attivare potenziali sinergie nell'ambito del già consolidato sistema di relazioni internazionali di Legacoop, che si muove nel solco degli obiettivi di sviluppo del Millenniun Development Goals delle Nazioni Unite.
BASSO MOLISE - A giorni la fondazione della Commissione Regionale Antocorruzione (Co.Re.A.) compirà un anno e il suo presidente Vincenzo Musacchio ha detto che tante persone hanno chiesto di continuare nell’azione e cosi sarà. “Abbiamo ridimensionato e semplificato Co.Re.A. - si legge in una nota - (seguendo anche alcune critiche che ci erano state mosse) e se all’apparenza può sembrare un indebolimento al contrario è una fortificazione perché presto disporremo di tutti i mezzi necessari per prevenire e combattere la corruzione e gli illeciti ad essa connessi. I cittadini vogliono cominciare ad essere il simbolo di una battaglia organizzata. Anche se siamo isolati a livello istituzionale ed alcuni creano un clima di sfiducia nei nostri confronti noi non ci tireremo indietro e continueremo la nostra battaglia con maggior forza e maggiore determinazione. I settori da approfondire sono tanti. Tra un po’ di giorni compiremo un anno di vita e si aprirà per noi la strada per l’accesso ai fondi comunitari. Siamo convinti che le nostre idee, la nostra pervicacia, il nostro impegno (intendiamo di Co.re.a. e non nostre personali) potranno farci uscire dal clima di sfiducia che regna sovrano e che consente all’ingiustizia spesso di regnare incontrastata privando i cittadini che lottano per la giustizia e la libertà ma anche per i propri diritti fondamentali. In Molise d’ora in poi continuerà ad esserci una organizzazione a difesa dei diritti dei cittadini: da ieri ci sono circa trecento persone e presto saranno molte di più, impegnate in prima persona contro la corruzione. Tutti uniti faremo la differenza”.
Francesco Totaro:“E’ giunta l’ora di fare chiarezza sul futuro dell’ospedale Vietri LARINO - Centro trasfusionale chiuso per tre settimane e servizio di emodialisi che funziona su un solo turno giornaliero. Due facce della stessa medaglia, che hanno come comune denominatore la carenza di personale di cui, da tempo, soffre l’ospedale Vietri di Larino.“Sono molteplici i disagi per i donatori di sangue e per i pazienti sottoposti a dialisi e terapie marziali costretti, nel migliore dei casi, a recarsi presso l’ospedale di Termoli (che non ce la fa a sopperire ad altri carichi di lavoro, anche in questo caso per carenza di personale) o al Cardarelli di Campobasso, costringendo chi soffre a lunghi e faticosi viaggi” ha ricordato Francesco Totaro, capogruppo Pd in Consiglio Regionale -. Auspico che il Presidente della Regione Paolo Frattura, come promesso, possa al più presto fare chiarezza sul ruolo e sul futuro del presidio ospedaliero di Larino, che per tanti anni ha rappresentato – e rappresenta ancora – un punto di riferimento essenziale per la sanità nell’area frentana. Per questi motivi, spero che, a breve, si faccia promotore di un incontro pubblico presso l’ospedale Vietri per incontrare gli operatori sociosanitari, il Comitato Civico Frentano, l’amministrazione comunale ed i cittadini”.
Deceduto il parroco don Adamo Manes PORTOCANNONE – La comunità di Portocannone e Ururi sono in lutto. Ieri si è spento all’età di 69 anni don Adamo Manes, parroco di Ururi e da qualche tempo svolgeva il ministero a Portocannone. La notizia della doipartita è stata annunciata dal sindaco di Portocannone, Luigi Mascio.“Una grande perdita ha colpito la nostra comunità, abbiamo perso un sostanziale e concreto punto di riferimento spirituale, una per-
sona di grande cultura, educazione e stile. In questa vita lasci un vuoto incolmabile ma da lassù sicuramente veglierai ancora su tutti noi". Don Adamo fu ordinato sacerdote nel maggio del 1970 in piazza San Pietro da PaoloVI e nei primi anni ha svolto il sacerdozio a Serracapriola, Campomarino e Ururi. Proprio in questo ultimo centro nel 2011 dovette lasciare la parrocchia per malattia dopo averla guidata dal 1997.
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Sport
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Si annuncia una partita facile per la squadra di Farina nonostante le insidie del campo.
Semaforo verde per i Lupi a Sant’Elia Le migliorate condizioni atletiche dovrebbero far emergere la differenza di valori tecnici di Mauro Palladino E’ difficile pensare che il Campobasso non porti a casa la vittoria. La Santeliana sembra di gran lunga più debole dello squadrone di Farina che in settimana ha pensato di assicurarsi niente meno che i gol di Rosario Maiella. Dopo lo slancio iniziale, però, è tornata la ragione. Così il bomber sta valutando altre possibilità di scelta. Lasciando ai molisani il ricordo dei suoi tanti gol. Forse nessuno ci ha fatto caso: Maiella resta il miglior realizzatore della storia rossoblù. Che ha avuto tanti bravi giocatori che hanno indossato la sua maglia, ma non ha mai avuto eccessi di fortuna con le punte. Maiella in due anni e mezzo di vita campobassana ha segnato 60 reti, tra Serie D e Lega Pro. Confermando la sua propensione a dare dispiaceri ai portieri. Non contento del pur ricco organico l’allenatore Farina ha chiesto un aiutino a Falcione: “Presidente mi prenda un altro centrocampista. Magari un rifinitore”. E Falcione che si è fatto rapire dal fascino del pallone ha dato mandato ai suoi collaboratori di darsi da fare. Egli stesso, guardandosi intorno, ha indicato Iaboni come l’uomo capace di far fare un altro salto di qualità alla squadra. Forse la trattativa verrà chiusa dopo la sfida di Sant’Elia. Anche se le maggiori preoccupazioni in casa rossoblù arrivano dai soliti “under” che non riescono a tenere il passo dei maggiorenni.
Serie D gir.F 3^ GIORNATA (ore 15) FANO-SULMONA CELANO-RECANATESE CIVITANOVESE-MACERATESE FERMANA-ISERNIA MATELICA-JESINA AGNONESE-BOIANO ANGOLANA-ANCONA TERMOLI-GIULIANOVA VIS PESARO-AMITERNINA
Eccellenza 2^ GIORNATA (ore 15,30)
A Sant’Elia si annuncia un nutrito gruppo di tifosi al seguito della squadra del capoluogo. Tra di loro ci sono troppi ragazzi che per un paio d’anni si sono volutamente allontanati, non digerendo la guida di Capone che si è fatto tanti inimicizie. Il pronostico parla a netto favore del Campobasso che sbaglia se pensa di poter fare un sol boccone della Santeliana il cui allenatore, Cordone, è stato suo mister in pectore per qualche giorno. Cioè prima che
la trattativa naufragasse, dopo essere stata data per certa. La formazione del Fortore con una settimana di lavoro in più e con un minimo di organizzazione tattica può risultare, anche con l’aiuto del terreno da gioco, molto ostica. Certo, il Campobasso potrà solo mostrare progressi. Impensabile che Monti possa essere quello svagato si sette giorni fa. Così gli altri giocatori dovrebbero sentirsi le gambe più leggere, per poter correre almeno come i rivali.
VAIRANO-MONTENERO FORNELLI-S. CAMPANO G. DAUNA- GAMBATESA ROCCARAVINDOLA-ALIFE ROSETO- POZZILLI SANTELIANA-CB 1919 VASTOGIRARDI-MONTAQUILA VENAFRO-CLITERNINA
Promozione 3^ Giornata (ore 15,30) ACLI CB-R.TERMOLI CAMPODIPIETRA-H. TORO CASTELMAURO-FC MOLISE VINCHIATURO-MARONEA O. RICCIA-CASALNUOVO Q. CERCEMAG.-ROCCAS. SPINETE-CIVITANOVA TPS MATESE-AT MAGLIANO
La maggiore squadra cittadina ritrova il suo sponsor più prestigioso.
Campobasso e La Molisana ancora insieme Come negli anni 80 i giocatori porteranno sulle maglie la scritta del prestigioso marchio C’è stato un momento, negli anni Ottanta, in cui il meglio del calcio viaggiò associato al meglio dell’industria molisana. Campobasso calcio e Pasta la Molisana si misero a braccetto. Per camminare insieme, sui campi della B. Il pastificio dei fratelli Carlone acconsentì a sponsorizzare il Campobasso, attraverso un’operazione abbastanza lunga e tortuosa. Che alla fine sfociò in un matrimonio d’affetto e d’interesse. Che durò sino a quando i rossoblù ressero a certi livelli. Qualche anno più tardi anche La Molisana mostrò le sue flessioni, sino a sprofondare in una gravissima crisi. Oggi La Molisana è in splendida salute, il suo marchio si è rilanciato alla grande, grazie alla cura Ferro, società che conosce solo successi. L’azienda che fu dei Carlone e dopo l’incipiente
crisi è finita momentaneamente nelle mani del napoletano Maione che non ha saputo mantenere le promesse di un pronto rilancio, è passata nelle mani di un industriale di…Ferro, in tutti i sensi. Peppe Ferro porta orgoglioso il nome del nonno sul quale si raccontano ancora tante leggende metropolitane a proposito della sua parsimonia e della meticolosità nel lavoro. E’ lui che ha conferito nuova spinta all’azienda pastaia. I Ferro avevano lavorato solo nel campo delle granaglie, senza mai allungarsi in quello della trasformazione delle semole. Sino a quando –spinti da un senso di appartenenzahanno deciso di mettere le mani sulla Molisana. In altro ambito ci sono state alcune benemerite persone (ancora poche, per la verità) che hanno raccolto le ma-
cerie lasciate da Capone e Di Palma e si sono attivate per far rinascere il calcio campobassano che sembrava destinato a segnare un nuovo stop. Come quando ci fu il terzo scivolone, dopo la gestione Berardo. Ebbene: La Molisana e il Campobasso si sono ritrovati per un’intesa sportiva e commerciale. In questo frangente, a differenza del passato in cui l’azienda oltre a un discorso affettivo fece valere anche quello commerciale, oggi si tratta di un puro discorso contributivo. La Molisana, spinta da Gino Di Bartolomeo, ha deciso di sponsorizzare il Campobasso 1919.Attraverso una dazione di danaro che dovrebbe sfiorare i 30 mila euro tra qualche giorno dovrebbe essere stipulato il contratto. L’intesa va oltre la pur gradita somma di danaro che aiuta ad an-
dare avanti senza dover far ricorso al solito Falcione. Rappresenta una forma di gratificazione e di incoraggiamento per la società calcistica. Che deve lavorare molto non solo per lasciare i campi dell’Eccellenza molisana, ma per organizzarsi, secondo il modello Pescara. Come ha recentemente spiegato il presidente Perrucci. Il quale sta studiando come far diventare la nuova squadra calcistica di tutti i campobassani.Avendo inoltre l’intenzione di farla divenire, col tempo, la squadra dei molisani. Come è avvenuto negli anni Ottanta. Sulle maglie dei giocatori del Campobasso comparirà presto la scritta La Molisana, come nel passato. E sarà un bel vedere. (M. P.)
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15 settembre 2013 Pagina redazionale singolarmente autogestita Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto
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