16 luglio 2014

Page 1

TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 148 - MERCOLEDÌ 16 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it RESTA AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK

L’Oscar del giorno a Pierpaolo Nagni

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Pierpaolo Nagni. L'assessore ai Lavori pubblici ha messo mano alla questione della frana lungo la strada del Macerone prevedendo uno specifico finanziamento per garantire la fase di studio di quanto accaduto. L'esponente regionale di Giunta sta cercando di lavorare alacremente nel settore di competenza per cercare di trovare delle possibili soluzioni. Così come sta facendo nel settore dei trasporti. Avrebbe, forse, necessità di trovare una maggiore collegialità programmatica da parte dei colleghi.

Il Tapiro del giorno a Nicola Cavaliere

Il Tapiro del giorno lo diamo a Nicola Cavaliere. Di tanto in tanto fa udire la sua voce come opposizione per, poi, rifilarsi immediatamente sotto coperta. Ha chiesto le dimissioni, addirittura, dell'esecutivo ed è scomparso. Così come non si sa più a quale partito appartenga dopo le note vicissitudini politiche sul caso Comune di Campobasso. Il consigliere sembra abbia riportato le lancette dell'orologio indietro nella storia politica quando erano le posizioni personali a prevalere e non quelle di programma politico.


2

TAaglio lto

16 luglio 2014

Riforma del commercio: la Regione ci prova ma non ha competenza Inizia la fase di confronto e di ascolto tra istituzioni, rappresentanti delle Organizzazioni sindacali e degli imprenditori per la riforma delle Legge regionale sul Commercio. Ieri mattina, a latere del Consiglio regionale, si è svolto un primo incontro informale, promosso dal Presidente della II Commissione Carmelo Parpiglia, alla presenza dell’Assessore alle Attività produttive Massimiliano Scarabeo, del Presidente della I Commissione Francesco Totaro e del consigliere di minoranza Angela Fusco Perrella, a cui hanno preso parte i delegati della Filcams Cgil, della Uil Tucs e della Ugl. “Occorre individuare la proposta di riforma che meglio si adatta alle attuali condizioni – ha spiegato Scarabeo – analizzando il contesto imprenditoriale ed economico. La condivisione è il nostro modus operandi e avvieremo da subito una serie di incontri con le parti, propedeutica alla stesura di un nuovo testo sul Commercio”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il Presidente della II Commissione consiliare: “Abbiamo rilevato numerose criticità nella norma attualmente in vigore – ha chiosato Parpiglia – che vanno ben oltre la semplice liberalizzazione delle aperture domenicali. C’è uno scompenso tra la grande distribuzione e tutte le altre attività commerciali che la crisi economica ha reso insostenibile. Occorre fermare lo stillicidio di fallimenti attraverso un percorso di soluzione condiviso e aperto a tutti gli attori del settore”.

Scarabeo, Parpiglia, Totaro e Fusco Perrella hanno recepito le richieste delle organizzazioni sindacali, fermo restando i limiti delle competenze che la Regione Molise ha in materia, dopo l’approvazione nel 2012 del Decreto SalvaItalia ad opera del Governo Monti. “I rappresentanti dei lavoratori ci hanno chiesto un intervento deciso – ha argomentato Carmelo Parpiglia – e noi faremo il possibile per conseguire dei risultati a

breve”. Gli fa eco Massimiliano Scarabeo che garantisce l’avvio di “una fase di confronto e soprattutto di analisi dell’offerta commerciale e della domanda che arriva dai territori, per giungere ad un vero e proprio Piano del commercio che garantisca uno sviluppo armonico, nel rispetto dei diritti di tutti”. Nell’iter di discussione sarà coinvolta anche la delegazione parlamentare; l’obiet-

tivo è sensibilizzare l’Esecutivo guidato da Matteo Renzi sulla necessità di emendare il Decreto SalvaItalia per restituire maggiore autonomia decisionale agli Enti locali. L’Assessore alle Attività produttive si è, infine, impegnato a convocare tutte le sigle sindacali e gli amministratori presenti, nel giro di pochi giorni, per una più dettagliata disamina delle problematiche ed una più strutturata proposta delle soluzioni.

Il Comitato promotore Avicoop Matese chiede di essere ascoltato sulla filiera avicola

"Gam, la Regione ci convochi"

CAMPOBASSO. “ Il Comitato Promotore Avicoop Matese è nato perchè abbiamo sentito l’esigenza di far sentire la nostra voce ed essere rappresentativi dei dipendenti. Di fronte ad una possibile proposta di di attivare il rilancio della filiera avicola attraverso una soluzione cooperativistica, oppure come alternativa la chiusura, la morte della filiera avicola, ci siamo sentiti in dovere di fare qualcosa. Fermo restando che non sappiamo nè cosa sia la “cooperativa” di cui abbiamo sentito parlare dalla stampa, nè tantomeno cosa si è detto e si è fatto in questi otto mesi in cui la fabbrica è rimasta chiusa. Nessuna informazione a riguardo ci è stata data, da chi ha partecipato ai tavoli istituiti in regione”, dopo la recente costituzione del Comitato di cui presidente è Giovanni Di Gennaro ed a cui hanno già aderito circa 60 persone tra quadri e operai di Gam e della ex Solagrital, arriva la prima presa di posizione, << cosa si è fatto in 8 mesi, dalla chiusura della Gam, e perchè i sindacati decidono di bocciare la proprosta di cooperazione senza aver interpellato prima i dipendenti>>,

questi i due quesiti che i sottoscrittori del Comitato si chiedono . “ I sindacati dovrebbero, dopo aver partecipato ai tavoli istituzionali,trasmettere le informazioni ai lavoratori, anche per renderli partecipi di un processo decisionale che in fondo li riguarda - continuano i rappresentanti del Comitato – sono 300 i lavoratori ignari di cosa si sta decidendo del loro futuro. Ciò che vogliamo è capire cosa si vuole fare e dire anche la nostra. Di fronte alla proposta che ci viene fatta o di rilanciare con la cooperazione o chiudere, noi la responsabilità di far chiudere l’azienda che ci da da vivere non la vogliamo. Come Avicoop stiamo, per l’appunto, verificando le eventuali adesioni tra i lavoratori per costituirsi in cooperativa. In questo modo speriamo anche di dare un’accelerata al processo di rilancio perché più tempo passa e più sarà difficile riprendere la produzione. Sempre dalla stampa, aprendiamo che i sindacati hanno detto “stop” alla proposta di cooperazione, ma per quale mo-

tivo? Perchè non siamo stati interpellati? E se c’è una motivazione perchè non ci è stata riferita? Ma ancor di più i sindacati hanno un’alternativa da proporre? “. ” Noi non abbiamo sposato il modello cooperativistico, stiamo chiedendo di poterlo conoscere e poter capire, visto che a quanto sembra ci riguarda, nei dettagli tecnici e burocratici. Vogliamo che una nostra delegazione venga invitata a questi tavoli istituzionali, perchè solo in questo modo potremmo sapere cosa e come si vuole rilanciare la filiera avicola molisana e soprattutto quale sarà il nostro ruolo ed il nostro futuro”. ” Ci è stato detto che la Regione non ha fondi, che non c’è nessun imprenditore all’orizzonte, poi ci viene detto che c’è una proposta in cui anche i dipendenti potrebbero essere chiamati a diventare soci contribuendo con una somma non precisata. C’è confusione tra i lavoratori, ribadiamo – concludono i rappresentanti del Comitato - siamo rimasti alle notizie di 8 mesi fa, abbiamo anche chiesto un incontro con il Presidente Frattura, ma al momento ancora non riceviamo risposta”.


3

TAaglio lto Con la classe politica che ci governa

16 luglio 2014

Più sfigati di noi molisani, nessuno A Palazzo Vitale e a Palazzo Moffa si sono ridotti a chiedere aiuto a destra e a manca, ad invocare soccorso e compatimento: pietoso accattonaggio politico e amministrativo che non ha risparmiato di scomodare il pontificato di Papa Bergoglio

L’accanimento feroce con cui il centrosinistra di Ruta, Leva, Fanelli, Frattura e Petraroia (per fermarci ai maggiori (ir)responsabili), con cui hanno abbattuto con mezzi leciti e illeciti Michele Iorio, lo iorisimo, e quanto l’uno e nell’altro hanno condizionato per oltre un decennio il destino del Molise, e la determinazione con cui hanno perseguito l’obiettivo di impossessarsi dei Palazzi Moffa e Vitale (consiglio e giunta regionali) stava a dimostrare che i suddetti erano perfettamente a conoscenza dello stato di salute dell’economia locale, dei problemi che l’affliggevano, delle urgenze da affrontare e delle possibilità d’intervento a loro disposizione. Sapevano perfettamente quale matassa avrebbero dovuto dipanare e, difatti, la campagna elettorale che li ha contraddistinti ha fatto leva sulla certezza che sarebbero stati nella condizione di rimettere in linea di galleggiamento la barca molisana. La loro sicurezza è apparsa finanche irridente, tanto forte nei termini e nelle espressioni. Certezze, solo certezze in un futuro che avrebbe fatto giustizia delle ingiustizie amministrative e degli errori di Iorio, della sua visione assistenzialista in economia e nel sistema socio-sanitario, in particolare. Hanno fatto e sottoscritto dichiarazioni roboanti, promesse impegnative, programmi imperativi, che nella sostanza, non appena raggiunto lo scopo (mentendo spudoratamente), si sono rivelati un tragico bluff. Sono al governo da oltre un anno e mezzo e si sono miseramente impantanati, sono diventatati balbettanti, incerti, tremebondi, incapaci di scegliere e di decidere alcunché sul il crollo della filiera avicola, sul fallimento della Ittierre, sull’ar-

retramento del settore metalmeccanico e dell’indotto dell’auto, sulla pianificazione sanitaria e assistenziale. La loro permanenza al governo regionale finora ha segnato soltanto il numero e l’entità degli interessi personali che da queste colonne, peraltro mai rettificati o smentiti, sono stati dati in pasto all’opinione pubblica molisana sperando che riesca finalmente a farne tesoro. A capire, cioè, che la classe dirigente ch’è stata eletta non ha gli strumenti tecnici e intellettuali per corrispondere compiutamente e concretamente ai bisogni collettivi. Tranne quelli che gli appartengono: in edilizia, e nella produzione di energia da fonti rinnovabili. Sicché, dinanzi alla propria inadeguatezza ad affrontare i problemi che incombono (la programmazione 2014/2020), le difficoltà che permangono (il buco sanitario), e le urgenze che premono (i 15.084 giovani tra i 15 e i 29 anni disoccupati), si sono ridotti a chiedere aiuto a destra e a manca, ad invocare soccorso, a piatire compatimento. Accattonaggio politico e amministrativo che non ha risparmiato di scomodare il pontificato di Papa Bergoglio. Una dimostrazione di inadeguatezza che però non li muove dalla ormai risibile condizione di precarietà in cui sopravvivono. La veste del monaco cercatore l’hanno fatta indossare per conclamata vocazione al ruolo e alla funzione al presidente f.f. della giunta regionale, Michele Petraroia. E’ lui infatti colui che scrive, che appella, che invoca, che chiede, che elemosina. Il quale s’è inventato un Patto per il lavoro, quantificandolo ad occhio, solo ad occhio, in 200 milioni di euro, su cui finora ha raccolto la benedizione di Papa

Bergoglio, la formale convergenza di Susanna Camusso e generiche promesse del ministro Guidi. Credendo alla Befana, crede anche al riconoscimento dell’Area di crisi (Boiano – Isernia – Venafro) da parte del Governo di Roma, sulla scorta di una comune adesione di imprese e sindacati locali, senza uno straccio di programma definito nelle destinazioni e nelle quantità. Convinciamoci e rassegniamoci: a Palazzo Vitale e a Palazzo Moffa non hanno un’idea strategica, un modello economico, un programma da proporre e argomentare. Rivolgendosi al segretario regionale dei giovani democratici, Davide Vitiello e, per conoscenza, al segretario nazionale dei giovani democratici, Fausto Raciti, al presidente del consiglio dei ministri Matteo Renzi e, per sovrappiù, al segretario regionale del Pd, Micaela Fanelli, dopo aver fatto il quadro della situazione nei numeri drammatici (14 mila posti di lavoro persi tra il 2002 e il 2013, 88 mila inattivi di cui 15.084 giovani tra i 15 e i 29 anni) e nella pochezza delle risorse (9,5 milioni di euro sul capitolo Garanzia Giovani; 6,1 milione di euro sul capitolo Pacchetto Giovani e 74 milioni di euro di cui 47 del Por Fse 2014-2020 e 27 milioni dei Pon, per i prossimi 6 anni), il presidente f.f. della giunta regionale, Michele Petraroia, ha malinconicamente concluso: “Qualcuno pensa seriamente che con 12,3 milioni annui si riesca ad offrire una prospettiva di reimpiego alle migliaia di disoccupati?” Per cui, “o la Periferia torna al centro della strategia di chi governa a Bruxelles e a Roma, o il destino della nostra periferia è già segnato”. Più sfigati di noi molisani, nessuno. Dardo

Scuola, troppi tagli e pochi investimenti

I sindacati sono sul piede di guerra per i mancati interventi correttivi del Governo CAMPOBASSO. Anche la Flc Cgil Molise sostiene il presidio indetto dai movimenti delle scuole, prima tappa di una stagione di mobilitazioni in difesa dei lavoratori della scuola, dell’università, della ricerca, dell’Afam e dei diritti costituzionali che essi rappresentano. «Mentre si introducono con lo strumento del decreto sempre più divisioni tra i precari della scuola, i cui numeri crescono a dismisura, è bloccato il piano triennale per coprire i posti vacanti previsto dal decreto 104 del 2013. È probabile che per quest’anno non si avviino le procedure e le assunzioni rischiano di avvenire solo sui numeri del turn over, ridotti dagli effetti della legge Fornero che sta lasciando al lavoro il personale che avrebbe i requisiti per andare in pensione e sta impedendo quel ricambio generazionale tanto sbandierato dai governi che si sono succeduti in questi anni afferma il segretario regionale Giuseppe La Fratta - n Molise si è in attesa del pronunciamento del Tar sul piano di dimen-

sionamento approvato lo scorso dicembre dal Consiglio regionale. Ma, lo ribadiamo, esso nasce vecchio. infatti prevede un numero di alunni di mille unità superiore a quello reale (42.500, rispetto ai 41.500 che saranno in aula il prossimo anno scolastico); 55 istituzioni scolastiche a fronte delle 42 autorizzate dal Mef; palesi incongruenze su accorpamenti, indirizzi, omnicomprensivi e plessi funzionanti più volte evidenziate, ponendoci in cima alla classifica nazionale per numero di istituzioni rispetto agli alunni. Nonostante tutto, per effetto de i pensionamenti e dei posti disponibili e vacanti, si potrebbe, comunque, procedere almeno a 140 immissioni in ruolo, sanando anche la posizione di coloro che nel 2012 avevano i requisiti per andare in pensione e sono stati bloccati dalla legge Fornero. Infatti, soltanto investendo nella scuola pubblica se ne può migliorare la qualità che ha uno dei suoi presupposti essenziali

nella continuità didattica dei piani dell’offerta formativa, garantita dalla stabilità del personale. Il Governo deve sbloccare le procedure per la stabilizzazione senza chiedere sacrifici contrattuali ai precari e proceda a politiche del reclutamento dei docenti che rispondano alle aspettative di coloro che a vario titolo spendono professionalità nella scuola. Finora il governo non ha espresso alcuna reale discontinuità rispetto al passato, ma un ulteriore attacco alla funzione sociale della scuola e ai diritti dei lavoratori della conoscenza. Il tema del superamento del precariato è sparito dal dibattito politico e dagli impegni di Renzi. Anzi, le dichiarazioni del sottosegretario Reggi sull’aumento dell’orario dei docenti, sulla riduzione di un anno dei percorsi scolastici, sulla eliminazione delle supplenze brevi e sul superamento delle graduatorie ad esaurimento indicano una nuova politica di tagli delle risorse, degli organici e dei diritti».


4

TAaglio lto

16 luglio 2014

Dal 22 giugno al 27 luglio nel prestigioso arsenale della storica Repubblica marinara

Cerio/Saquella: arte e artisti molisani ad Amalfi Le opere pittoriche di Annalisa Cerio e del compianto Ernesto Saquella dal 22 giugno sono in mostra nella storica sede dell’Arsenale della Repubblica di Amalfi: luogo emblematico delle maggiori e significative iniziative culturali della città perla della costiera omonima. Due artisti molisani dunque sono protagonisti nel cuore della stagione turistica amalfitana, segno evidente della considerazione critica di cui godono. La Mostra titola V.I.T.R.I.O.L.U.M. (simboli ermetici e magia popolare) allude a un famoso acronimo che tradotto sta per “vedi la profondità della terra e, riordinando, troverai la pietra invisibile ch’è la vera medicina”. Va detto che la magìa nell’arte annovera autori e firme prestigiose “ come segno concreto che indica una via alternativa alla realtà apparente”. L’apertura della Mostra ha visto la partecipazione del sindaco Alfono Del Pizzo, dell’assessore al turismo e alla cultura, Daniele Milano, dello storico Giuseppe Gargano, di Annalisa Cerio e, per Ernesto Saquella, di Antonio Porpora Anastasio che gli è stato amico, e conserva un ricordo affettuoso, ancorché autore di un’analisi critica della complessa,

vivacissima, e intensa attività artistica e saggistica di Ernesto. Cerio-Saquella: una combinazione artistica di qualità, personalità diverse e per questo lucidamente definite dalle opere in esposizione che, Antonio Porpora Anastasio, descrive “visioni essenziali, il polimaterismo e la sicura genialità di Ernesto Saquella accanto ai ricordi e agli interrogativi presentati con grande sincerità da Annalisa Cerio. Opere da guardare con gli occhi dell’anima, nelle quali riflettersi come in uno specchio”. Riportiamo la notizia della Mostra con particolare compiacimento e il dichiarato intento di ricordare la figura e l’opera di Saquella, la sua eclettica attività di saggista, cui la morte prematura ha posto fine, lasciando alla compagna e agli amici che gli sono stati accanto il compito di ricordarlo attraverso la notevole produzione artistica avuta in eredità. Con Saquella divide un preciso valore artistico la Cerio, “nelle cui opere si percepisce tutta la semplicità dell’intimo senso dell’Arte, composto da artigianalità, intuito, vita presente e coscienza del passato”. Dardo

Alle Regioni si eviti l’agonia delle province. Non serve ai cittadini e non aiuta l’Italia! L'intervento

Da qualche anno, come sovente capita all’Italia, si è passati dalla sussidiarietà, dal decentramento, dal federalismo e dall’autogoverno dei territori ad un’idea neocentralista sostenuta con accanimento dai mercati finanziari che attraverso la propria stampa alimentano il discredito del malgoverno locale per fomentare la delegittimazione degli amministratori ad ogni livello e far rimanere i cittadini privi di qualsiasi rete di tutela istituzionale e di coesione solidale regionale. Nel mentre il dibattito nazionale, dalla fine degli anni ottanta e fino alla grande crisi finanziaria del 2008, è ruotato sui mutamenti costituzionali che hanno equiordinato i comuni, le province e le regioni allo Stato, si re-

gistra, dopo il crollo delle borse dovuto alle bolle speculative di un capitalismo selvaggio e senza regole, la necessità di recuperare soldi per ripagare i debiti alle banche e si opta per tagli devastanti allo Stato Sociale. In questa ottica venne imposto il pareggio del bilancio dall’Unione Europea e l’abbattimento del debito pubblico con una cura da cavallo che attraverso il patto di stabilità ha soppresso conquiste di civiltà, diritti, tutele e protezioni. Una strategia chiarissima porta all’ipotesi di commissariare gli Stati Sovrani come la Grecia, il Portogallo, l’Irlanda, la Spagna e ora l’Italia che si sottraggono alle imposizioni dei mercati finanziari. La sovranità popolare viene esautorata e sostituita da tecnici,

esperti e commissari che rendono conto del proprio operato non ai cittadini ma alle regole dei mercati internazionali, delle borse, dello spread e delle transazioni finanziarie. In un clima da giungla i singoli Stati Sovrani sono indotti a cancellare la democrazia, a svuotare di poteri i territori, a ridurre le assemblee elettive, a cancellare le province, a umiliare i comuni e a porre sotto assedio le regioni accentrando i poteri ed i soldi in pochissime mani a livello nazionale così da bloccare con più facilità ogni uscita ritenuta non necessaria. Se questo è l’obiettivo di razionalizzazione, semplificazione e accentramento perseguito e voluto dai super tecnici europei e imposti all’Italia, si eviti alle regioni l’agonia

lunga e angosciosa riservata alle province. Si eviti una lunga campagna diffamatoria che mira a screditare le rappresentanze delle regioni per giustificare il loro superamento istituzionale. Si prenda atto che i livelli decentrati vanno superati e si proceda riassegnando allo Stato quelle competenze, ma si dica con chiarezza ai cittadini, tolte di mezzo prima le province e poi le regioni, a chi compete organizzare i servizi pubblici, rispondere ai bisogni sociali e garantire i livelli essenziali di assistenza sanitaria. O nel disegno si mira in realtà a sopprimere o ridurre i servizi pubblici e non solo gli enti locali e le regioni? Movimento Cristiano Sociali


5

I giovani tornano TAaglio lto

16 luglio 2014

alla terra e all’agricoltura

Il crollo dell’industria manifatturiera, le difficoltà di commercio, artigianato, turismo e terzo settore rendono il mondo agricolo una valida alternativa

Accade in Italia: i giovani considerano l’agricoltura per ciò che vale: settore primario dell’economia e possibile serbatoio occupazionale. Ci sono regioni che hanno capito la necessità e l’opportunità di porre l’agricoltura al centro dello sviluppo economico e si vanno muovendo coerentemente aprendo le porte delle fattorie e delle aziende agricole e degli allevamenti ai giovani per fargli conoscere come si produce e ciò che si produce. Mostrare come si frange l’olio, come si semina, come si coltivano le viti, come si lavora il latte e si fa il formaggio crea una coscienza eco-responsabile e futuri consumatori consapevoli. Leggendo di queste iniziative avviate altrove, e i commenti positivi che le accompagnano, della partecipazione entusiastica dei giovani e dei risultati favorevoli che si raccolgono sul loro futuro orientamento verso il mondo rurale, viene spontaneo chiedersi perché il Molise – regionale storicamente rurale – non riesca a ricalcare queste esperienze che, in una buona misura, potrebbero aiutarlo ad essere protagonista nel mondo agricolo e pastorale oltre i propri con fini.

Si diceva sopra delle iniziative poste in atto per accentuare la funzione didattica e promozionale delle visite guidate alle aziende, alle fattorie e agli allevamenti. L’obiettivo è proiettare i giovani nella realtà esterna alla scuola e agli ambiti abituali in cui si muovono per dare loro la consapevolezza dell’importanza dell’agricoltura, soprattutto nel contesto della crisi economica. Tra i comparti produttivi è un concreto fattore di reddito e di lavoro. Si parla tanto, e si spendono ingenti risorse finanziarie per la formazione, dimenticando di farla, come in questo caso, nella maniera più utile e redditizia possibile. Cioè, creando fattorie didattiche disposte e predisposte alla frequentazione dei giovani perché si rendano conto personalmente cosa sia il lavoro dei campi, quale quello della trasformazione dei prodotti e quale il valore della qualità. L’Agenzia regionale per l'innovazione e lo sviluppo dell'agricoltura nel Molise (Arsiam) avendo struttura, mezzi e competenza sufficienti per farlo, potrebbe essere lo strumento idoneo se opportunamente motivato. Nel Molise parliamo tanto di prodotti di nicchia e di tipiciz-

zazione delle produzioni. In agricoltura le due cose vanno strettamente a braccetto con l’imperativo: salvaguardare l’ambiente e accentuare la vocazione dei luoghi. Se vogliamo davvero tornare a considerare l’agricoltura nella giusta dimensione economica e occupazionale è indispensabile, anzi, irrinunciabile, procedere alla introduzione di metodi e di strumenti per renderla familiare, apprezzata, valorizzata e salvaguardata. L’aggancio con il mondo dei giovani diventa elemento fondamentale in quanto, ribadiamo, facendo tesoro delle esperienze di regioni più avanti di noi, è possibile assumere l’agricoltura a fattore di lavoro e d’occupazione, e creare una maggiore espansione della produzione e del consumo. Non è semplice, perché la crisi non risparmia niente e nessuno. Però, il crollo dell’industria, le difficoltà di molti altri comparti (commercio, artigianato e terzo settore), rendono il mondo agricolo tutt’ora un baluardo alla crisi e un’alternativa allo sviluppo. A patto che gli vengano riconosciuti e ricompensati il merito e la fatica. Dardo

Assemblea regionale del partito per guardare al domani

Fratelli d'Italia e la destra di Le Pen CAMPOBASSO. si è riunita, presso la sede del Partito in Isernia, l’Assemblea Regionale di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, composta dai dirigenti locali, dai membri dei coordinamenti Provinciali e dai Grandi Elettori. È stato presente anche Gimmi Cangiano, membro dell’esecutivo nazionale, per discutere assieme la linea politica del partito ed organizzare la raccolta firme per le quattro petizioni lanciate da Giorgia Meloni per dire NO alle adozioni da parte di coppie dello stesso sesso; per lanciare la sfida internazionale sul rientro dei Marò in patria; per chiedere con forza Primarie di coalizione a tutti i livelli; per poter “Scaricare tutto” dalla dichiarazione dei redditi. L’occasione si è resa utile anche per affrontare la questione delle prossime scadenze elettorali che vedranno interessata la Provincia di Isernia, nonché la questione relativa alla politica regionale. Netta la posizione assunta dai partecipanti: un partito di destra identitario, con solidi riferimenti europei, un’attenzione rivolta ai problemi della quotidianità, partecipazione

e primarie a tutti i livelli."Con grande soddisfazione posso tracciare il bilancio della prima Assemblea Regionale di Fratelli d’Italia – AN, non solo per l’importanza del momento di confronto, ma anche per la delicatezza delle questioni affrontate. Quella che è emersa è la necessità di riavvicinare il partito alla base elettorale, rendendolo interprete e portavoce, presso le sedi istituzionali delle necessità reali della popolazione, specialmente in un territorio come il nostro che sta subendo, più degli altri, la crisi economica". Così Filoteo Di Sandro responsabile regionale del partito. "Unanime la voce a favore di un partito orgoglioso della propria collocazione geopolitica, a destra del sistema politico, non chiuso in un recinto ideologico ma pronto ad anteporre l’interesse dei territori e, in generale, del Paese, rispetto agli interessi economici dei poteri forti. Per questo motivo si è anche individuato nella destra di Le Pen un modello cui guardare per le future battaglie da condurre assieme nello scenario europeo, forti dei nostri punti fermi

e consapevoli della necessità di tutelare il nostro made in Italy e le nostre peculiarità. Altro tema affrontato quello delle primarie; anche qui, specialmente alla luce dell’attuale crisi che stringe il centrodestra, si è scelto di dare pieno seguito alla condivisione delle primarie a tutti i livelli. La rinascita del centrodestra tutto passa attraverso la condivisione nella scelta della classe dirigente. Non possiamo più permetterci decisioni verticistiche ed unilaterali, la vera selezione deve essere rimessa nelle mani dei nostri elettori. Per quanto riguarda la politica regionale, convinti della necessità di dover discutere con gli altri partiti del centrodestra, lanciamo con forza un invito agli amici della coalizione perché possa iniziare un percorso di ricostruzione congiunto partendo proprio dalle prossime scadenze elettorali. Il rinnovo dell’amministrazione provinciale di Isernia, con il nuovo sistema elettorale di secondo livello, potrebbe essere una buona occasione di confronto ed un buon banco di prova per il nostro centrodestra".


6

Campobasso

16 luglio 2014

Fondo di garanzia per lo sviluppo della microimprenditorialità, sospensione del pagamento della quota capitale Con Deliberazione di Giunta provinciale e di Giunta della Camera di Commercio di Campobasso è stata approvata la sospensione, per un periodo massimo di 12 mesi, del pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti relative ai prestiti garantiti dal Fondo, alle seguenti condizioni:la sospensione opererà a richiesta della ditta e solo a seguito di positiva valutazione da parte dell'Istituto bancario;le operazioni di sospensione determineranno la traslazione del

Il progetto inserito nell'ottica della semplificazione CAMPOBASSO. Nell’ambito delle attività poste in essere dalla Prefettura di Campobasso in un’ottica di semplificazione e trasparenza dei procedimenti amministrativi, si comunica che a decorrere da ieri, è stato attivato il Sistema SAN.A. (Sistema Informativo Sanzionatorio Amministrativo). Al progetto hanno aderito, oltre alle Forze di Polizia statali e ad un considerevole numero di Polizie Locali, anche gli uffici del Giudice di Pace di Campobasso e Larino. Il servizio permetterà al cittadino di conoscere in tempo reale, attraverso il proprio personal computer, lo stato dei ricorsi avverso i verbali elevati per violazioni del Codice della Strada. Il cittadino, collegandosi al Portale SAN.A. - raggiungibile all’indirizzo web http://sana.interno.it oppure tramite il sito web della Prefettura di Campobasso www.prefettura.it/campobasso potrà partecipare al procedimento amministrativo, ottenendo notizie, consultando atti e visionando il provvedimento adottato.

piano di ammortamento per un periodo analogo alla sospensione stessa, mentre gli interessi sul capitale sospeso saranno comunque corrisposti alle scadenze già previste dal piano di ammortamento in essere;le operazioni di sospensione dovranno essere realizzate allo stesso tasso di interesse previsto dal contratto originario, senza la necessità di garanzie aggiuntive e senza ulteriori costi aggiuntivi sia per le imprese che per il Fondo. La domanda di sospensione

dovrà essere trasmessa, compilando lo schema allegato, alla Provincia di Campobasso, 3° Dipartimento 1° Servizio, via Roma 47 - 86100 Campobasso, anche via e-mail al seguente indirizzo PEC: provincia.campobasso@legalmail.it o a mezzo fax al n. 0874 401222 o alla Camera di Commercio di Campobasso UOC Promozione e Sviluppo del Territorio, in Piazza della Vittoria 1 a Campobasso, PEC: cciaa@cb.legalmail.camcom.it o a mezzo fax al n. 0874 90034 .

In Prefettura il sistema Sana


7

Campobasso

16 luglio 2014

Deleghe su misura, per non inciampare in avvio di mandato Il prudente, cauto, ben’accorto e teleguidato Battista

Degli assessori Maio e Chierchia ci siamo occupati in precedenza, anticipando l’assegnazione formale delle deleghe rispettivamente ai Lavori pubblici e all’urbanistica (La Gazzetta del Molise del 10 luglio), mettendo in risalto la felice combinazione per Maio di avvalersi delle risorse finanziarie e dei progetti allestiti dalla giunta presieduta da Di Bartolomeo, e per la Chierchia il digiuno tecnico sulla materia urbanistica, che le verrà colmato dalla premurosa assistenza tecnico - legale- amministrativa da parte dello staff di professionisti che assistono il presidente della giunta regionale Frattura di cui il novello assessore all’urbanistica di Campobasso è la longa mano a Palazzo san Giorgio. Il sindaco Battista per equilibrare la sua aderenza al senatore Ruta, è stato indotto a darle anche la carica di vice. Il Pd: un partito diviso a metà, costretto ad un defatigante e costante bilanciamento degli interessi, delle convenienze e delle prevalenze dell’una parte e dell’altra. Potremmo assistere a spettacoli tutt’altro che edificanti. Come sono apparse ( e lo sono nella sostanza) le deleghe assegnate al resto della compagnia giuntale. Ad esempio, sarebbe stata crisi in avvio qualora al transfuga di destra Salvatore Colagiovanni non gli fosse stato dato il compito di tessere e sfilare le prerogative e le competenze del Corpo dei Vigili Urbani: un feudo personale, con tanto di delega rilasciatagli quando era a destra dal sindaco Di Bartolomeo, che ha concorso al successo di primo eletto nella lista “salvacondotto” dell’Idv dei Di Pietro (padre e figlio). Le attività produttive, lo sviluppo del territorio, il sostegno all’imprese (senza disporre di un euro – ndr), materie che non hanno niente da spartire coi Vigili urbani, sono inutili superfetazioni. Ne avremo la prova. Non vorremmo stare nei panni di Massimo Sabusco, altro transfuga da destra a sinistra che negli anni con Di Bartolomeo s’è dilettato a dare e a togliere la parola ai consiglieri, alle prese col Bilancio, la Programmazione finanziaria, le Politiche tribu-

tarie, la Gestione e la valorizzazione del patrimonio: in pratica gli hanno affidato il motore dell’amministrazione col rischio di andare

in panne qualora non sarà in grado di tenere i giusti regimi. Rischio immanente. Brava persona, Sabusco, che non meritava di ve-

dersi accollare “ex abrupto” un fardello del genere. Ma ha motivo di sentirsi tranquillo. Il tempo necessario, e il sin-

daco Battista gli assegnerà un tutore, per la reciproca tranquillità. Strano, molto strano, e per questo poco commentabile, lo sbilanciamento di funzioni tra le ultime due donne dell’esecutivo. Difficile, infatti, tenere in equilibrio i piatti della bilancia (sia politica che amministrativa) tra la delega ad Alessandra Salvatore (le impalpabili Politiche per il Sociale) e quelle corpose e numerose (Cultura, Spettacolo, Istruzione, Sport, Associazionismo e politiche giovanili, Educazione alla legalità (!), Pari opportunità, e Sanità urbana (!), ad Emma De Capoa. Supponiamo abbiano pesato e condizionato l’appartenenza della Salvatore al Pd (già onusto di cariche ed incarichi) e della De Capoa (di estrazione di destra!!!) al derelitto Partito comunista. Ancorché, supponiamo, la tacitazione del cognato Maurizio D’Anchise, eletto ma costretto a starsene fuori dalla giunta. Poco male. E’ pur sempre una delega in famiglia. Così stando le cose, aspettiamoci l’ingresso stabile del bilancino tra gli utensili di Palazzo san Giorgio. Dardo

Anas, da venerdì 18 a sabato 26 luglio, senso unico alternato sulla strada statale 647 “Fondo Valle del Biferno” in provincia di Campobasso I provvedimenti si rendono necessari per eseguire interventi di manutenzione straordinaria della pavimentazione L’Anas comunica che dalle ore 7,00 di venerdì 18 luglio alle ore 19,00 di sabato 26 luglio 2014 sarà attivo un senso unico alternato tra il km 4,150 e il km 4,950 della strada statale 647 “Fondo Valle del Biferno”, nel Comune di Ripalimosani, in provincia di Campobasso. Il provvedimento si rende necessario per ese-

guire gli interventi di manutenzione straordinaria della pavimentazione. Durante la limitazione, il traffico sarà regolato da impianto semaforico. L’Anas raccomanda agli automobilisti prudenza nella guida e ricorda che l`evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile sul sito web

http://www.stradeanas.it/traffico oppure su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all`applicazione `VAI Anas Plus`, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Gli utenti hanno poi a disposizione la web tv www.stradeanas.tv e il numero 841-148 ‘Pronto Anas’ per informazioni sull’intera rete Anas.



TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 148 - MERCOLEDÌ 16 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it RESTA AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK



11

Isernia

16 luglio 2014

Macerone stanziati 50mila euro Continua l'impegno dell'assessore Nagni per chiudere la questione frana

ISERNIA. Continua l’impegno dell’assessore Nagni e della Regione Molise per giungere ad una definitiva risoluzione dei problemi di percorrenza della S.S. 17 ”Appullo sannitica”, con riferimento alla frana di località Macerone. Nel fine settimana è stata infatti approvata, dalla giunta regionale, una delibera che prevede il finanziamento di una campagna di indagini geognostiche finalizzata allo studio del fenomeno di dissesto idrogeologico che da tempo interessa il tratto di strada. Il tutto per un importo complessivo di 50.000 euro. Un intervento che fa seguito a quello con il quale, nel marzo scorso, era stata assicurata, con pari importo, la percorrenza della struttura variante: una strada di in-

tenso utilizzo soprattutto da parte dei residenti della zona, ma che è, va precisato, totalmente indefinita. “Lo studio geologico per il quale

I carabinieri recuperano refurtiva

I militi hanno scoperto in un casolare 1.300 metri di cavi di rame VENAFRO. Nel corso di una operazione predisposta dal Comando Provinciale Carabinieri di Isernia, finalizzata a contrastare fenomeni di criminalità e di illegalità, è stato recuperato un ingente quantitativo di refurtiva ed eseguite alcune denunce e sequestri. A Venafro, i militari della locale Stazione e del Nucleo Operativo e Radiomobile, in poche ore hanno recuperato circa milletrecento metri di cavi di rame, che costituivano la linea di illuminazione del traforo ubicato sulla tratta ferroviaria che congiunge Venafro con i Comuni dell’alto casertano. I cavi di rame erano stati rubati la scorsa notte, immediatamente è scattato un piano di controllo straordinario del territorio e attività investigative che hanno consentito di ritrovare tutto il materiale che era stato occultato in un fondo agricolo in località Pedemontana adiacente alla tratta ferroviaria. La refurtiva, per un valore di svariate migliaia di euro, è stata restituita al responsabile locale della Rete Ferrovie Italiane, che ha ringraziato i militari sia per la loro professionalità e sia per il loro pronto intervento che ha fatto sì che non vi fossero ulteriori problemi per il traffico ferroviario. Le indagini continuano e già nelle prossime ore potrebbero essere identificati gli autori del furto. E sempre a Venafro, un 30enne del luogo è stato denunciato perché sorpreso alla guida della propria autovettura con documenti assicurativi palesemente falsi. Per questo motivo il veicolo è finito sotto sequestro insieme a tutta la documentazione rinvenuta. Ad Isernia sono stati istituiti anche numerosi posti di blocco ed eseguiti accertamenti su una decina di pregiudicati attualmente sottoposti a misure cautelari o di prevenzione, per reati in materia di stupefacenti, furto, estorsione ed altri reati contro la persona ed il patrimonio.

abbiamo previsto quest’ultimo stanziamento – ha dichiarato l’assessore Nagni - è propedeutico ad un intervento complessivo che

però necessita, oltre che dell’impegno della Regione ( che del resto – ha sottolineato - sta facendo il suo dovere, compiendo

tutti gli sforzi possibili), di una sinergia fra tutti gli enti interessati. Ciò vuol dire che, ognuno nelle proprie competenze, dovrà fare la sua parte per poter arrivare a realizzare un intervento che non sia più a carattere provvisorio ma che miri, invece, a risolvere in maniera definitiva il problema. È fondamentale, per portare a compimento quest’opera di indubbia utilità, che il finanziamento per opere sottoposte a rischio idrogeologico concordato con il Governo Letta venga confermato, ora, dal Governo Renzi. Per questo - ha concluso - l’appello a fare ciascuno la propria parte è allargato anche alle forze parlamentari regionali affinché seguano con attenzione la vicenda nell’interesse dei cittadini molisani”.

Si spaccia per amico del nipote e la deruba VENAFRO. Un “trucco” perfino abusato, ma nel quale le persone anziane troppo spesso tendono a cadere. La donna, residente a Venafro, è stata “abbordata” da un giovane mentre si recava a fare la spesa. Dopo essersi presentato per un caro amico del nipote, per conto del quale era passato a ritirare ben 2.500 euro, l’impostore l’ha tranquillizzata, facendola parlare al telefono con un suo complice: “Sono io, zia, consegna pure il denaro al mio amico, provvederò a restituirti personalmente l’intera somma”. Presso l’ufficio postale di Ve-

E' accaduto a Venafro ai danni di una donna anziana. Portati via mille euro

nafro, dove l’anziana donna si è recata nell’intento di prelevare il denaro da mandare al “nipote”, fortunatamente non erano nelle condizioni di elargire per intero tale somma, per cui si sono limitati a consegnarle un migliaio di euro. Una cifra della quale il farabutto, che l’attendeva ad una certa distanza dalla sede delle Poste, si è ovviamente “accontentato”. L’increscioso episodio si è verificato ieri mattina, attorno alle 10, ma solo

un paio di ore dopo, resasi infine conto di essere stata un tantino ingenua, l’anziana donna ha chiamato il nipote. Facile comprendere che il suo congiunto era del tutto all’oscuro della vicenda. Scattato l’allarme, dalla donna sono accorsi i Carabinieri, che sulla base dei pochi indizi raccolti stanno ora cercando si risalire all’identità del truffatore, onde chiamarlo a rispondere penalmente delle sue losche azioni.

San Bartolomeo, un disastro ambientale

I problemi del corso d'acqua sono ormai diventati senza soluzione

VENAFRO. C’è un aspetto del proprio ambiente cittadino che i venafrani vorrebbero vedere ed ammirare sempre in perfetto ordine e quindi in ottimo stato di tenuta e conservazione : gli argini dell’altissimo corso del fiume San Bartolomeo.Trattasi del corso d’acqua che sorge nel cuore della città, esattamente nel sottosuolo del quartiere Ciaraffella, e che alimenta il bellissimo (quando è pulito … !) laghetto di corso Lucenteforte prima d’ incanalarsi nel proprio letto naturale, portando acqua preliminarmente agli storici orti di Venafro ed alle saporitissime verdure locali lì coltivate. Parliamo cioè, a proposito del San Bartolomeo, di una risorsa naturale e storica di Venafro, dal che deriva il desiderio di tutti della sua ottima e perfetta tenuta e conservazione. Se però ne scriviamo, e veniamo al “dunque”, al motivo del presente articolo, è perché il San Bartolomeo purtroppo non sta vi-

vendo una delle sue migliori stagioni sotto il profilo ambientale. “Ai suoi lati, nei primissimi metri del suo corso, -afferma la gente di Venafro- sono cresciuti a dismisura fittissimi canneti. Nessuno ha provveduto a potarli, come avveniva in passato, per cui tale vegetazione appare oggi eccessiva, invadente e brutta a vedersi ! C’è l’idea del disordine, là dove prima c’era ordine e bellezza ambientale. Purtroppo il grave “schiaffo” alla natura è sotto gli occhi di tutti e giusto all’ingresso della città, lungo la Colonia Giulia. Quanti provengono dal Lazio “ammirano” loro malgrado il poco edificante spettacolo di disordine ed incuria, restando perplessi per quanto avviene. Chiediamo perciò interventi immediati di pulizia e potatura lungo gli altissimi argini del San Bartolomeo al fine di restituire il decoro perso ad uno dei maggiori protagonisti della storia cittadina, il fiume San Bar-

tolomeo”. Per il resto, il corso d’acqua dolce in tema è ben messo ? “Non tanto, ad onore del vero”, replicano gl’interlocutori.“Poco più a sud, nel bagnare i famosi orti di Venafro, il suo letto è ripieno di tanto materiale che non dovrebbe esserci. Plastica, vetro ed altro abbandonati nel fiume e trasportati dalla corrente, senza che si provveda a rimuoverli. C’è poi il grosso problema della vegetazione spontanea e degli alberi di alto fusto cresciuti ai lati del fiume, senza tagliarli e fare pulizia. Il problema, oltre che danneggiare l’ambiente e le colture ai lati, può arrecare pericoli e straripamenti delle acque con le prossime piene autunnali, non risultando libere le naturali vie di deflusso”. Ed allora, quale il consiglio finale ? “Occorre maggiore attenzione e cura per il San Bartolomeo, rappresentando la storia, la natura e tanta parte dell’economia della nostra città”.


12

Termoli

16 luglio 2014

Presunto prestanome di Ciancimino: arrestato imprenditore termolese TERMOLI – E’ rinchiuso nel carcere di Larino l’imprenditore termolese Raffaele Valente arrestato dai carabinieri del Noe perché ritenuto il presunto prestanome di Massimo Ciancimino, figlio del bos Vito deceduto da qualche anno. Il costruttore termolese è stato arrestato insieme ad altre tre persone perché avrebbe cercato di riciclare capitali dei Ciancimino per mezzo

Crisi alla Irce Cavi, incontro all’assessorato regionale al Lavoro

GUGLIONESI – La vertenza alla Irce Cavi è stata al centro di un incontro che si è tenuto all’assessorato regionale al Lavoro tra i rappresentanti della direzione aziendale, l’Associazione Industriali del Molise, le Segreterie regionali di categoria di Cgil, Cisl e Uil ed una delegazione della Rsu di stabilimento insieme al sindaco di Guglionesi, e agli Assessori Petraroia e Facciolla. “La riunione - ha detto l’assessore Petraroia - ha trattato la situazione di difficoltà in cui versa l’azienda e le parti si sono impegnate ad individuare un percorso che eviti il ricorso alla procedura di mobilità attraverso soluzioni alternative. Pur nella consapevolezza della criticità del contesto produttivo, sia le organizzazioni sindacali che la Direzione Aziendale hanno accolto la proposta dell’Assessore al Lavoro, Michele Petraroia, di aggiornare l’incontro a fine luglio per verificare in termini istruttori anche sul piano tecnico gli strumenti da attivare”.

Notizie in breve. TERMOLI – La Crea, società che gestisce la fornitura idrica in città, comunica che per urgenti lavori l’erogazione dell’acqua sarà interrotta in alcune vie della città. Il flusso idrico sarà interrotto dalle ore 21 di questa sera 16 luglio alle 8 del 17 luglio. Le vie interessate sono: Cristoforo Colombo, Maratona, Montecarlo, America, Argentina, Canada, Brasile, Asia, Polonia e via Inghilterra. TERMOLI – Questa mattina alle 9,30, presso i locali de “La Quercia” l’associazione “Cuore Molisano” terrà una conferenza stampa sul tema della salute pubblica in basso Molise. Una situazione che gli iscritti all’associazione, già promotori di varie iniziative, ritengono abbastanza seria non solo per i residenti di Termoli ma per tutti gli utenti del basso Molise. SAN GIACOMO DEGLI SCHIAVONI – Anche quest’anno, per il secondo consecutivo, il centro dell’interland termolese ospiterà una mostra di artisti di Cuba. La personale, che verrà inaugurata la prossima settimana, nel salone della Casa Canonica ed è curata da Gino Fedele, appassionato di arte.

dell’acquisto di una società rumena che gestisce discariche. Secondo gli investigatori valente risulterebbe essere il proprietario dell’82% delle quote della Ecorec, società che gestisce la discarica Glina, vicino a Bucarest, la più grande della Romania e sulla quale la Procura di Roma indaga da tempo. Sulla vicenda i militari dell’Arma

per mesi hanno eseguito intercettazioni, pedinamenti, filmando incontri e ricostruendo, cosi, nei dettagli il possibile riciclaggio. Insiema a Valente sono stati arrestati anche Sergio Pileri, imprenditore originario di Rieti e residente in Romania, Victor Dombrovschi, di cittadinanza rumena, e Romano Tronci, ingegnere pistoiese residente a Milano.

Il sindaco di foggia si mobilita per lo Zuccherificio del Molise TERMOLI – Sulla precaria situazione del nuovo Zuccherificio del Molise si mobilitano il sindaco di Foggia, Franco Landella e l’assessore comunale all’Agricoltura Francesco Morese, che si dicono preoccupati per “l’incertezza sul futuro dello Zuccherificio del Molise che potrebbe avere conseguenze nefaste per i bieticoltori della provincia di Foggia”. I due amministratori foggiani hanno incontrato i rappresentanti dei bieticoltori fortemente preoccupati per come sta procedendo la nuova campagna saccarifera. Il Sindaco e l’assessore comunale di Foggia con un documento hanno partecipato della situazione il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola e l’assessore regionale all’Agricoltura, Fabrizio Nardoni. “Oltre 4000 dei 5200 ettari di terreni seminati a barbabietole da zucchero nelle regioni Puglia, Molise, Basilicata, Abruzzo e Marche, sono ubicati in Capitanata – si legge nel documento -. Se realmente non si procedesse alla

campagna saccarifera, si distruggerebbe il reddito dei circa 200 bieticoltori di Capitanata, che nei mesi scorsi hanno provveduto a seminare, oltre al conseguente onere per lo smaltimento del prodotto lasciato nei campi a marcire”. Per questi motivi i due amministratori hanno chiesto al presidente della Regione Puglia e all’assessore alle Politiche Agricole di

stanziare fondi straordinari ai bieticoltori pugliesi, come tra l’altro avvenuto nel recente passato “affinché possa partire la campagna saccarifera 2014 e conferire il prodotto nello stabilimento molisano. In caso contrario, le aziende foggiane finirebbero sull’orlo del fallimento, con gravi ed immaginabili ripercussioni economiche e sociali”.

Incontro su “La famiglia nella società contemporanea” TERMOLI – Si è svolto in Galleria Civica un incontro di riflessione sulle problematiche legate alla Famiglia e al Welfare, organizzato dall’associazione Liberi di Costruire in collaborazione con il Centro culturale il circolo dei Lazzari. “La difficile situazione economica in cui versa il nostro Paese in questo periodo di crisi - si legge in una nota degli organizzatori - le logiche di mercato e la conseguente scarsità di fondi fanno presupporre che il sistema di welfare, così come

è stato concepito ed attuato finora, abbia fatto il suo corso e che occorre immaginare nuovi scenari per rispondere alle esigenze che da questa situazione emergono”. “L’incontro è servito ad approfondire, in questo contesto, le problematiche legate alle trasformazioni che hanno interessato ed interessano il “soggetto famiglia” e analizzare l’impatto che i suoi mutati assetti producono sulle politiche familiari, e sulle politiche di welfare in generale, in Italia e in Europa.


13

Termoli

16 luglio 2014

Pesca, Commissione europea richiama Italia e Spagna

LITORALE - Con le decisioni sui casi d’infrazione assunte questo mese, la Commissione europea avvia azioni legali nei confronti di alcuni Stati membri per inadempimento degli obblighi previsti dalla normativa dell’Ue in diversi settori, dall'agricoltura alla pesca passando per giustizia e trasporti. Nel complesso, la Commissione ha adottato 419 decisioni, tra le quali 63 pareri motivati e 14 deferimenti alla Corte di giustizia dell’Unione europea. Per quanto riguarda il

settore della pesca, la Commissione chiede a Italia e Spagna di adottare piani validi di gestione della pesca nel Mediterraneo, per le attività di pesca condotte con reti da traino, sciabiche da natante, sciabiche da spiaggia, reti da circuizione e draghe all’interno delle rispettive acque territoriali. In mancanza di una risposta soddisfacente entro due mesi, la Commissione potrà deferire l’Italia e la Spagna alla Corte di giustizia dell’Ue.

Ritardi contributi demolizione pescherecci, interrogazione di Laura Venittelli

TERMOLI - Il pagamento dei contributi per gli armatori che hanno deciso di demolire i propri pescherecci sono in ritardo e nel merito è entrata l’onorevole del Pd, Laura Venittelli, la quale ha presentato un’interrogazione al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali con risposta in Commissione. “La fase istruttoria legata alle procedure – sottolinea la

Inaugurazione della mostra documentaria

GUARDIALFIERA Domenica 20 luglio sarà inaugurata a Guardialfiera una interessante mostra di atti e documenti dell’archivio parrocchiale. L'iniziativa è della Parrocchia di Santa Maria Assunta, del Centro Studi Molise 2000, del Comune e della Pro Loco. L'appuntamento è stato fissato per le 19,30 presso il Palazzo Loreto. La mostra rimarrà aperta fino al 24 agosto e si può visitare tutti i giorni dalle 18 alle 20.

parlamentare termolese - è stata lunga e irta di ostacoli burocratici e le imprese interessate sono ancora in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della graduatoria degli aventi diritto al premio di arresto definitivo, e il ritardo nella pubblicazione della graduatoria sta creando notevoli disagi agli armatori iscritti i quali, a causa del permanere dell’incertezza, hanno finora rinunciato a presentare

progetti di investimento con il conseguente rischio di veder fallire la propria attività”. Nell’interrogazione la Venittelli chiede “quali siano gli ostacoli che hanno impedito finora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della graduatoria degli aventi diritto al premio di arresto definitivo, mediante demolizione, delle imbarcazioni della piccola pesca e quali siano i tempi previsti per tale pubblicazione”.

Incontro pubblico in piazza sulla sanità LARINO – “Sanità: parliamone in piazza” è il tema di un incontro pubblico organizzato dall’Associazione “Comitato Civico Frentano” che si terrà Venerdì 18 luglio alle ore 20,30 in Piazza Vittorio Emanuele II. L’incontro ha lo scopo di esporre alla cittadinanza le conseguenze dei provvedimenti adottati dal Presidente Frattura, in difformità dagli impegni presi nel chiedere il voto ai Molisani.Sono stati invitati ad intervenire il Sindaco di Larino e tutti i primi cittadini degli altri comuni dell’area frentana.

L’ecomuseo itinerari frentani organizza “Natura e Cultura” BASSO MOLISE - Il 19 Luglio l’Ecomuseo Itinerari Frentani propone un ulteriore percorso che porterà i partecipanti alla scoperta di angoli suggestivi e straordinari della terra frentana. Il percorso coinvolgerà strutture produttive e risorse umane locali

in grado di guidare i partecipanti in un percorso fatto di Natura e Cultura. In primo piano ci saranno elementi naturalistici come la flora della macchia mediterranea del bosco retrodunale e quella delle dune costiere, i minerali gessosi e la popolazione di

Chirotteri della grotta di Colle Bianco a Guglionesi, l’argilla usata in modo terapeutico nei fanghi e lo stesso materiale utilizzato in originali e bellissime ceramiche protagoniste in un interessantissimo laboratorio, i sapori di bruschette e di vini della terra del Molise frentano. Tra i protagonisti del percorso ci sarà Irene Potente, ceramista di Palata, mentre nella visita delle grotte farà da guida lo speleologo Tony Vincelli, dell’associazione speleologi di Guglionesi, e il geologo Giancarlo de Lisio parlerà dell’argilla e delle sue caratteristiche geologiche, guiderà nella conoscenza dei minerali gessosi e del loro processo di formazione e della genesi della grotta di Colle Bianco. La grotta di Colle Bianco di Guglionesi è impostata nei Gessi Frentani, formatisi durante il periodo ‘Messiniano’ (oltre 5 milioni di anni fa), quando il Mediterraneo subì una notevole evaporazione fino alla chiusura dello Stretto di Gibilterra.



15

Opinioni

16 luglio 2014

Il senso dei messaggi di Papa Francesco di Antonio D'Alessandro*

Il Santo Padre, in visita nel Molise il giorno 5 luglio 2014, ha voluto lasciare dei messaggi importanti e noi, in quanto molisani e in quanto associazionismo del mondo del lavoro, dobbiamo riflettere sulle sue parole e sul suo insegnamento. Papa Francesco ha detto: “Vorrei unire la mia voce a quella di tanti lavoratori e imprenditori di questo territorio nel chiedere che possa attuarsi anche qui un patto per il lavoro”, perché il lavoro dà dignità e “non avere lavoro non è solo non avere il necessario per vivere: no, possiamo anche mangiare tutti i giorni andando alla Caritas o in altre associazioni. Il problema è non riuscire a portare il pane a casa: questo toglie la dignità”. Ha poi aggiunto che “il problema più grave non è la fame, ma è la dignità che il lavoro può dare: dobbiamo difendere la dignità di lavorare”. Il Santo Padre si è poi soffermato su un altro aspetto della questione, sottolineando che “i tempi del lavoro vanno conciliati con i tempi della famiglia” e questo “è un punto critico” che “ci permette di discernere e di valutare la qualità umana nel sistema economico in cui ci troviamo”. Così “liberare la domenica dal lavoro - eccettuati i servizi necessari - serve ad affermare che la priorità della vita non è nell’aspetto economico, ma in quello umano”. Importanti sono state anche le parole del Pontefice riferite allo sfruttamento del territorio, in quanto “il peccato nostro è sfruttare la terra e non lasciare che ci dia quello che ha dentro di sé”. “Restare a fare il contadino sulla terra vuol dire dialogare con essa e farla diventare feconda per tutti noi”. Un altro grande insegnamento è quello di ritornare a giocare con i bambini: “Genitori, trascorrete più tempo con i vostri figli”. “Quando andavo a confessare, nel caso arrivasse nella diocesi una giovane mamma o un giovane papà, io chiedevo: quanti bambini hai? e: tu gio-

chi con i tuoi bambini? Ma la risposta era sempre: Come? Stiamo perdendo la capacità di giocare con i bambini”. Poi il Santo Padre ha fatto riferimento alle nuove generazioni, affermando che “un giovane non può stare fermo ma deve camminare, cioè muoversi ed andare verso qualcosa. Voi giovani siete importanti. Fermatevi e cercate il filo, la strada giusta, senza accontentarvi di situazioni incerte, in quanto la cultura del provvisorio non è sana. Non accontentatevi di piccole mete ma volate alto. Sappiate però che nessuno può farcela da solo”. Sono parole profonde, che parlano all’animo di ognuno di noi con franchezza e semplicità. Sono parole che vanno ascoltate, comprese, divulgate e messe in atto. Dignità, solidarietà, umanità non sono concetti vuoti ma esempi da seguire per ognuno di noi. Invece il mondo, la società, la realtà che viviamo ci stanno trasformando in esseri ciechi, senza rispetto per gli altri, protesi solo verso il bene personale ed insensibili ai bisogni del prossimo. Siamo ormai coinvolti in un sistema

di potere che si muove intorno all’economia, agli interessi personali, all’apparenza e non alla sostanza. In questa società globalizzata oltre il lecito la superficialità ormai è alla base dei rapporti umani e detta le regole del vivere civile. E, nel frattempo, stiamo perdendo di vista le cose più belle, come giocare con i nostri bambini, vivere la domenica come una vera giornata di festa da passare in serenità, confrontarci con gli altri e con la natura in un rapporto di sincerità e rispetto, cercare rapporti di amicizia davvero leale e disinteressata. Al contrario, le nostre convinzioni subiscono influenze esterne d’ogni tipo, basate sul tornaconto personale, sul vantaggio economico, sullo sfruttamento di situazioni e persone, in una rincorsa frenetica del successo, dell’affermazione personale, del ostentazione e dell’esibizionismo inutile e fine a se stesso. Penso che il messaggio che Papa Francesco ha voluto lasciare è chiaro a tutti. Pensare un po’ di più agli altri e un po’ meno a noi stessi, perseguire principi di correttezza e fratellanza, creare le condizioni per

un mondo diverso e migliore, salvaguardare il territorio senza lasciare le tossine di un sistema malato alle generazioni che verranno. Applicando i concetti sopra esposti alla nostra azienda Poste Italiane, viene spontaneo chiedersi quali siano i motivi alla base delle disparità di trattamento, perché non vi sia una più adeguata condivisione degli introiti aziendali, perché fra i lavoratori vi siano differenze di impegno e differente riconoscimento dei sacrifici. Condivisione, ad esempio, può significare trasformare più contratti da part-time a full-time, oppure dare maggiori opportunità di lavoro ai giovani, o rendere più agevole la fruizione di servizi ai clienti più disagiati, o trattare in modo uguale il cliente utente, che paga solo un bollettino, ed il cliente più ricco che viene ad investire somme cospicue. Invece, siamo ormai schiavi di una mentalità affaristica che vuol farci credere che il rendimento economico sia più importante della dignità dell’uomo e, anzi, che l’importanza di un individuo dipenda solo dal saldo del libretto di risparmio e che il benessere delle per-

La Molisana prima per l’ambiente

L'azienda molisana, intanto, si colloca al quarto posto per la vendita di pasta CAMPOBASSO. CHEP, leader mondiale di soluzioni di pooling di pallet e contenitori, annuncia di aver stipulato un contratto con La Molisana, azienda che ha fatto della produzione di pasta un’arte e si posiziona tra i primi 5 pastifici italiani. Il pastificio del Molise è in continua crescita in questi ultimi anni e, attualmente, rappresenta il quarto marchio di pasta venduto in ipermercati in Italia ed esporta i propri prodotti in oltre 50 paesi di tutto il mondo. Il contratto tra CHEP e La Molisana è relativo alle spedizioni dallo stabilimento di Campobasso verso il mer-

cato italiano. La Molisana ha selezionato CHEP in seguito ad un’attenta valutazione dei benefici della soluzione di pooling rispetto ai pallet bianchi in interscambio. In particolare, La Molisana ha verificato che grazie a CHEP si riducono i costi di trasporto ed anche le spese legate alla gestione di riparazione e acquisto dei pallet. Un ulteriore aspetto su cui le aziende hanno trovato un naturale punto di convergenza è relativo all’attenzione per la sostenibilità ambientale. Il passaggio dall’utilizzo dei pallet bianchi al sistema CHEP riduce infatti il forte impatto

sull’ambiente. Grazie al sistema di pooling di CHEP, le Aziende che utilizzano pallet, casse e contenitori possono riutilizzare continuamente le loro risorse, con una conseguente riduzione dei consumi e degli sprechi di materie prime. L’ottimizzazione della rete aumenta inoltre l’efficienza e minimizza le emissioni associate al trasporto. Attraverso il calcolatore ambientale di cui dispone, CHEP ha fornito un’analisi dell’impatto ambientale stimando che, con il servizio offerto, La Molisana ridurrà del 50% le emissioni di CO2.

sone sia strettamente legato all’estratto conto del proprio conto postale… Invece Papa Francesco, esortandoci ad un “patto per il lavoro” vuole lasciare un messaggio chiaro a tanti semplici lavoratori: quello di mettere amore nello svolgimento del proprio lavoro, perché solo lavorando con amore e passione è possibile ottenere un risultato dignitoso, mentre un lavoro fatto per imposizione o in virtù di un contratto che ci vincola diventa solo un obbligo che otterrà sicuramente un risultato scadente. Inoltre, per la classe politica, per le Istituzioni e le OO.SS., il messaggio è ancora più impegnativo: di non fermarsi ad individualismi, confronti, contrasti e chiusure ma avere un atteggiamento positivo diretto al benessere delle persone e delle famiglie ed alla diffusione di una mentalità realistica, solidale, partecipativa e lungimirante, avendo il coraggio di muovere tutte le leve possibili affinché la vita dell’individuo nella società sia dignitosa, soddisfacente ed in costante miglioramento. * Segretario regionale Cisl Poste

Flavio Ferro, Responsabile di Stabilimento de La Molisana, spiega “Siamo da sempre attenti e sensibili a tutto ciò che riguarda la salvaguardia dell’ambiente e la collaborazione con CHEP sicuramente aumenta l’efficienza e l’efficacia della logistica, con conseguenti benefici per l’ambiente. Il nostro obiettivo è quello valutare strategie per trovare un giusto equilibrio tra performance e sostenibilità ambientale”. “Siamo davvero lieti di essere stati scelti da La Molisana” afferma Paola Floris, Country General Manager di CHEP Italia.’” L’attenta valutazione dei nostri servizi e l’impegno comune verso l’ambiente che condividiamo rappresentano sicuramente una solida base per lavorare insieme da ora in poi.”



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.