16 novembre 2013

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ANNO IX - N° 134 - SABATO 16 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Michele Iorio

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Michele Iorio. L'ex presidente è riuscito a dire la sua fino in fondo. E' la prima volta che parla a ruota libera e in campo aperto. Ragioni, le sue, che esulano dalla sola e stessa politica per abbracciare ben altri campi. Se lo avesse fatto anche prima delle elezioni, mettendo da parte buona parte del suo entourage, forse, oggi avrebbe ancora la guida di questa Regione che si sta lentamente spegnendo e che i nuovi arrivati stanno portando alla chiusura per l'assenza di qualsiasi progettualità.

Il Tapiro del giorno alla Granarolo

Il Tapiro del giorno lo diamo alla Granarolo. L'azienda emiliana ci ha preso come quel popolo con l'anello al naso. Dimenticando che in Emilia e Romagna la Giunta regionale ha detto che la stalla per la Gran Manze non si può fare per l'abbondante inquinamento. Ma da noi è possibile perchè, in cambio, ci sono 50 posti di lavoro. Poi, carne e latte a loro e a noi letame e liquami. Fino ad affogarci. Una stalla da prendere o lasciare. Un Tapiro ben che meritato perchè i molisani possono essere bravi, remissivi ma non da considerare con l'anello al naso.


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16 novembre 2013

Lunedì 18 novembre assemblea dei soci della Società Autostrada del Molise per il rinnovo delle cariche

Il destino della Termoli – San Vittore legato a un avverbio: “Esclusivamente”

Se davvero dovessimo subire la beffa dell’arretramento dell’autostrada del Molise per far spazio alla Telesina, sarebbe atroce, e scorno “ab aeterno” per la classe politica che ha pensato, proposto e avviato il progetto dell’opera Assemblea dei soci (Regione Molise e Anas) della Società Autostrada del Molise lunedì 18 novembre, con all’ordine del giorno il rinnovo delle cariche sociali. Il presidente della Spa, Enzo Di Grezia, vi partecipa con il corredo di un lavoro svolto col massimo impegno e competenza, che gli consente di presentare un rendiconto inappuntabile sotto l’aspetto tecnico (il progetto esecutivo del primo lotto del collegamento autostradale TermoliSan Vittore) e amministrativo (il piano finanziario). Ciò gli dovrebbe valere la conferma nella carica e un incentivo a proseguire con la stessa lena per dare a questo progetto strategico finalmente l’approdo. Ma la logica e il buonsenso nel Molise hanno ceduto da tempo il passo alle strategie della politica e lo spoil system messo in atto dal centrosinistra con Paolo di Laura Frattura si va rivelando particolarmente fazioso e assolutista. Il rinnovo delle cariche sociali, dunque, e non l’analisi della situazione che, come abbiamo accennato, ha due punti fermi: il progetto e il piano finanziario, ma non la

certezza della disponibilità del finanziamento di 236 milioni di euro deliberato il 3 agosto 2011 dal Cipe (delibera numero 62) a valere sul Fondo per le aree sottoutilizzate (Fas), pubblicato sulla Gazzetta ufficiale numero 30 del 31 dicembre 2011. Ciò perché, nel capoverso 11-ter dell’articolo 25 della legge 9 agosto 2013, numero 98, si legge che le risorse già assegnate con la delibera del Cipe numero 100 del 29 marzo 2006 (adeguamento della strada statale 372 “Telesina” – ndr) e con la delibera del Cipe numero 62 del 3 agosto 2011 (autostrada Termoli - San Vittore – ndr), “sono destinate esclusivamente alla realizzazione della predetta opera di adeguamento della strada statale 372 Telesina”. E allora: i soldi per la Termoli – San Vittore ci sono o non ci sono? Il senso logico e letterale del capoverso sopra riportato non lascerebbe dubbi là dove è scritto che le risorse deliberate dal Cipe per la Telesina e per la Termoli – San Vittore “sono destinate esclusivamente alla realizzazione della predetta opera di adeguamento della strada

statale 372 Telesina”. Quell’avverbio è tremendamente inequivocabile. Ma non per l’assessore regionale alle infrastrutture, Pierpaolo Nagni, e per il presidente Frattura che contro la inequivocabilità di quell’avverbio sono propensi a dare credito all’assicurazione verbale del ministro Lupi circa la interpretazione da darsi, ovvero che in un modo o nell’altro le risorse per l’autostrada del Molise saranno trovate. Dove e quando non è dato sapere. Al dettato di una legge, pertanto, fa pendant la dichiarazione confidenziale di un ministro che s’è guardato bene poi dal mettere nero su bianco. Infatti, sinora non c’è stato alcun atto formale in proposito. Stiamo alle parole. E alla esecutività di una legge che afferma il dirottamento dei finanziamenti delle delibere del Cipe in favore della Telesina e della Termoli – San Vittore, esclusivamente in favore della strada statale sannitica. La politica si nutre di equivoci e di demagogia. Ma in questo caso, se davvero dovessimo subire la beffa dell’arretramento dell’autostrada del Molise per far spazio alla Telesina, sarebbe atroce. E scorno “ab aeterno” per la classe politica che ha pensato, proposto e avviato il progetto dell’autostrada del Molise. Ma di cosa stiamo parlando? Perché ne parliamo noi e non ne parlano i responsabili? Torniamo dunque all’attualità; al rinnovo delle cariche sociali, chiedendo: per continuare a credere nell’opera stradale o per continuare una farsa? Dardo

Ieri sciopero generale indetto da Cgil, Cisl e Uil. "Troppe iniquità"

"La legge di stabilità va rivista" CAMPOBASSO. "Non è uno sciopero contro le imprese né contro la politica, ma nel mirino c’è la Legge di Stabilità presentata dal Governo". Questo il senso dello sciopero generale indetto da Cgil, Cisl e Uil con la manifestazione che si è avuta a Campobasso. "Un provvedimento timido - hanno sostenuto CGIL CISL e UIL - "che non realizza quella svolta nella politica economica ne-

cessaria al Paese per uscire dalla recessione e tornare a crescere”. L’astensione dal lavoro che i sindacati confederali hanno proclamato unitariamente a livello nazionale con un’articolazione territoriale è, dunque, un forte atto di critica alla legge di Stabilità ma anche una richiesta chiara a Governo e Parlamento affinché rifinanzino subito la Cassa integrazione e diano certezze ai lavoratori eso-

dati. I sindacati mirano a porre un freno alle rendite, agli sprechi ed ai costi della politica in favore di pensionati e lavoratori. Le ore di sciopero sono state le prime 4 per chi lavora in giornata e le ultime 4 per chi invece fa i turni; uno sciopero generale questo che non mira solo a mostrare il dissenso dei sindacati verso la Legge di Stabilità, ma si vogliono mostrare delle proposte che dirigono verso “il taglio con

le fallite politiche di austerità del passato e l’equità” dato che “la ricchezza prodotta è distribuita in modo diseguale” che ben sintetizzano il pensiero comune dei sindacati. Per far questo Cgil, Cisl e Uil propongono un’importante diminuzione della tassazione per i pensionati, lavoratori e per quelle aziende che creano posti di lavoro; il tutto per incrementare nuovamente la crescita del Paese.


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3 16 novembre 2013

L’ex governatore risponde alle offese del suo successore: mi vuole demolire sul piano giudiziario perché sono ancora un pericolo politico

“Io indagato dall’ufficio della sorella di Frattura”, presentato l’esposto in Procura CAMPOBASSO. Calmo, tranquillo, a, sprazzi ironico, ma è un fiume in piena nella prima conferenza stampa dopo la sconfitta elettorale. Appare così Michele Iorio che però, dopo due anni di tentennamenti, decide di tirare fuori ciò che c’è da dire sui rapporti tra organi inquirenti e politica. In particolare sulla questura di Campobasso e la presidenza della Giunta regionale. Michele Iorio, che ha sulle spalle un numero di indagini giudiziarie superiori a quelle di Berlusconi, parla chiaro: “Non mi sento tranquillo perché a condurre le indagini sono i colleghi della sorella del presidente della Giunta regionale e moglie del consigliere di Sinistra e Libertà”. Si tratta di Giuliana di Laura Frattura “che è capo di gabinetto della questura di Campobasso” con il grado di vice questore. Quindi Iorio ha dato mandato all’avvocato Arturo Messere di presentare un esposto in Procura relativa ad un’indagine iniziata lo scorso anno “dalla Questura, in pieno periodo di campagna elettorale”. Iorio ammette: “Nutro seri dubbi perché ci sono elementi ambientali che dovrebbero escludere la possibilità che ad indagarmi siano agenti della Questura e colleghi del capo di Gabinetto, la dottoressa Frattura, che in qualche modo mi creano qualche perplessità”. L’esposto è stato fatto perché “al magistrato potrebbe sfuggire questo collegamento e io ritengo che in una situazione del genere l’indagato non viene messo in una situazione dii tranquillità in cui invece un indagato dovrebbe stare”. Sull’indagine l’ex presidente della Giunta non da molte spiegazioni. “E’ molto vasta” sostiene e nella richiesta di proroga “che mi è pervenuta mi si contestano alcune ipotesi di reato che riguardano fatti precedentemente già avvenuti che erano stati chiusi con archiviazioni. E ho l’impressione che la complessità dell’indagine stessa meriterebbe una diversità di svolgimento”. Non solo perché, a suo avviso, la Questura di Campobasso è incompatibile con qualsiasi indagine giudiziaria sui nemici politici di Frattura, vista la presenza della sorella del presidente a braccio destro del questore, ma anche perché proprio “le offese e le invettive di Frattura presidente sulla bocciatura della Consulta al bilancio di previsione 2013 “sono sproporzionate all’atto della Consulta” che, come detto anche dall’assessore al Bilancio Gianfranco Vitagliano, “avviene per tutte le regioni e finanche per il Bilancio dello Stato”. Secondo Iorio “le considerazioni di Frattura tendono a demolirmi sul piano giudiziario perché evidentemente mi ritengono ancora un pericolo sul piano politico nonostante la mia sospensione dal Consiglio regionale”. Insomma, secondo Iorio su di lui s’indaga per qualsiasi cosa: perché ho aiutato lo Zuccherificio, la Solagrital, l’Ittierre. “L’attuale presidente Frattura, a cui piace molto la frase secondo legge tant’è che quando si alza la mattina dice buongiorno secondo la legge, poi non rispetta la legge per la promulgazione ed è tutto normale. Nomina dirigenti esterni e su alcune nomine c’è persino il profilo di illegittimità o quanto meno di conflitti di interesse e nessuno dice nulla”. E alla domanda: anche lei ha nominato dirigenti esterni Iorio replica dritto: “Si è vero, ma ho motivato tutto e nelle qualifiche non c’era che dovevano essere soci” riferendosi appunto ai soci in affari imprenditoriali del presidente della Giunta. Per non parlare poi dell’abuso dei fondi ai gruppi regionali, dell’abuso morale dei rimborsi spesa forfettari dei consiglieri fissati a 4.500 euro che prendono sia se li spendono sia se non li spendono per l’esercizio del mandato, mentre in Emilia Romagna un consigliere regionale che paga anche l’albergo per andare in assemblea (viste le distanze maggiori) prendono 2.500 euro. Tornando alla questione Frattura, Iorio si affida ai magistrati, alla loro serietà. “Solo in questa regione poteva esistere questa incompatibilità, chiamiamola ambientale”. Iorio dice di non voler accusare niente e nessuno, ma di fronte ad attività riservate, come si fa a stare tranquilli se la sorella dell’avversario politico oggi presidente, nonché moglie di un consigliere di maggioranza di Sel Domenico Ioffredi, è a conoscenza di informazioni riservate? In questa situazione nasce spontaneo però anche un altro dubbio: se ci fossero indagini sull’attuale presidente della Giunta regionale, la sorella che ne venisse a conoscenza nel suo ruolo di capo di gabinetto del Questore, come farebbe a non intervenire visto che si tratta del sangue del suo sangue? E visto che il buon presidente Frattura accusa Iorio di “leggerezza amministrativa e la sconsiderata, più che creativa, gestione finanziaria praticata da chi per dodici anni ci ha governati nella convinzione che rispettare le regole fosse un vezzo di cui poter fare anche a meno” sul bilancio di previsione, si chiede all’attuale governatore: nella commistione tra organi inquirenti e attuale Giunta regionale, dov’è il rispetto delle regole? red.pol

Iorio sbotta sulla situazione di commistione tra organi inquirenti e Giunta regionale: il vice questore è anche la moglie del consigliere di Sel

Occhi puntati anche sulla nomina di dirigenti esterni: sono soci negli affari imprenditoriali di Paolo Frattura


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16 novembre 2013

"Regione, non si chiuda Termoli" De Matteis e Di Labbio presentano una mozione contro il taglio della sede sul litorale CAMPOBASSO. Il Presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis ha aderito come cofirmatario ad una mozione d’ordine sulla chiusura egli uffici termolesi della Regione Molise presentata dal consigliere Di Labbio “Ho sostenuto l’iniziativa del consigliere Di Labbio, in quanto con delibera di Giunta n. 569 del 3-11-2013, la Giunta regionale ha disposto la misura del trasferimento del personale e la dismissione degli uffici regionali della sede di Termoli. Nella suddetta delibera si data mandato al porre in essere tutti gli atti conseguenziali relativi alla chiusura degli uffici e consegna dei locali. Successivamente si sono registrate reazioni politiche e sociali da parte del personale, dell’Amministrazione comunale di Termoli e della gente, disorientata da tale scelta per via del mutamento dei servizi offerti. Basti pensare al servizio del demanio marittimo che come tutti gli altri, sarà trasferito a Campobasso. Mi aspetto – conclude De Matteis - un dibattito ed una reazione da parte del Consilio affinché la Giunta regionale si ravveda del danno che tale decisione creerebbe alla collettività basso molisana, facendo proprie le istanze del Comune di Termoli. A tal riguardo credo che la motivazione legata al risparmio per le casse della Regione (180 mila euro), non sia una spesa futile ed eccessiva”.

In Molise condizioni climatiche ottimali per le manze, in emilia la "nebbia" della delibera di giunta n. 1090 Il presidente del gruppo Granarolo e il suo staff ieri mattina, in gran segreto e in maniera dettagliata, ha presentato alla stampa “ il progetto di modernizzazione del sistema agro industriale italiano". Non ci saranno grandi stalle o strutture invasive, ma un grosso spazio in aperta campagna, con tettoie per l’ombra, zone destinate ai servizi e 70 metri quadri calpestabili da ogni singolo capo. La struttura non sarà invasiva dal punto di vista dell’impatto paesaggistico e non ci sarà dunque alcuna cementificazione. Gli antibiotici dati alle manze non potranno inquinare le falde acquifere perché ne verranno somministrati pochissimi essendo un insediamento all’aperto dove anche il letame sarà compostato in loco e riutilizzato come fertilizzante per la produzione del foraggio. La "nursery" garantirà inoltre 50 posti di lavoro tra veterinari e operatori "selezionati in Molise", potranno aderire alla filiera,tramite la stipula di contratti di coltivazione e vendita relativamente a paglie e ai prodotti per alimentare l’animale, anche le aziende agricole e tra i sottoprodotti, c’è anche la polpa della barbabietola che potrebbe essere utilizzata. Non ci saranno inoltre situazioni fastidiose legate ai cattivi odori per chi vive nella zona perché hanno persino studiato la direzione del vento. “Abbiamo scelto il Molise, ha dichiarato il presidente, Gianpiero Calzolari, perché qui ci sono le condizioni climatiche ottimali per far crescere gli animali. Qualcuno ci dice: perché non ve lo fate in Emilia Romagna? Rispondiamo in modo molto semplice: perché da noi c’e la nebbia ed e’ questo un tipo di clima che aumenta i problemi”. E noi rispondiamo al presidente che è vero, in Emilia Romagna la nebbia c'è, ed è anche piuttosto fitta e si chiama "Delibera di Giunta Regionale Emilia Romagna n. 1090/20123" . Una delibera che ci porta a conoscenza che l'Emilia Romagna ha investito in un progetto per il monitoraggio degli inquinanti provenienti dalle attività agricole e zootecniche al fine di ridurne l’impatto sull’ambiente “che l’obiettivo del progetto è la riduzione delle emissioni dei cosiddetti “gas effetto serra” (GHG) prodotti dal sistema agricolo, sia vegetale che zootecnico, dell'Emilia-Romagna, ed in particolare di metano (CH4), protossido di azoto (N2O) e

anidride carbonica (CO2), responsabili almeno in parte dell’alterazione del clima, attraverso la definizione di Buone Pratiche, definite secondo le regole dell’LCA (Life Cycle Assessment), per la coltivazione e per l’allevamento; - che tali Buone Pratiche si prefiggono di consentire alle imprese che le utilizzeranno di coniugare produzioni di alta qualità con la sostenibilità ambientale e la maggior tutela della salute di consumatori e produttori”. Per quale motivo allora Noi dovremmo accettare un progetto che l'Emilia Romagna non accetterebbe e non è per colpa della nebbia ma perchè l'attenzione all'ambiente e alla salute dei cittadini è elevata anche per conseguenze create dagli allevamenti e che ora provano a correre ai ripari? Sappiamo bene che è progetto che non si integra con l'agricoltura locale ma che risponde a logiche di liberalizzazione e che ci "delizia"della presenza delle manze nel loro periodo improduttivo in cambio di cosa? Della promessa di posti di lavoro? Della promessa della creazione di una filiera con i nostri agricoltori? Noi non siamo in vendita! Noi difenderemo il nostro territorio e la sacralità della sua ruralità! Il presidente Calzolari ha dichiarato" Noi abbiamo scelto il Molise, ora se anche il Molise sceglie noi saremo felici di stare qui altrimenti andremo altrove"... il nostro invito è di cercare altrove, augurandogli di non trovare nebbia! Comitato “No stalla, Sì Molise Bene Comune”

"Gran Manze, strani silenzi" Il consigliere Romagnuolo presenta un'interrogazione CAMPOBASSO. "Sul Progetto Gran Manze è stata interrotta la comunicazione istituzionale e manca il coinvolgimento dell'intero Consiglio regionale rispetto a una vicenda che avrà importanti risvolti sul territorio del Basso Molise". Lo sostiene il consigliere regionale di Progetto Molise, Nicola Eugenio Romagnuolo, che chiede alla Giunta Frattura di fare chiarezza sulla questione e di informare capillarmente rendendo partecipi tutti i consiglieri di maggioranza e minoranza sui provvedimenti e sugli atti che la Regione ha già posto in essere oppure ha intenzione di adottare."In riferimento al progetto del gruppo Granarolo - ricorda Romagnuolo - ho presentato un'apposita interrogazione ma, ad oggi, ho ricevuto solo una nota scritta dall'assessore Vittorino Facciolla in cui si evidenziano dei pareri rilasciati dall'assessorato che peraltro riscontrano delle criticità sull'investimento in programma".


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5 16 novembre 2013

Nella affollata agenda personale di assessore e vice-presidente può capitare di includere anche il privato, usando mezzi e strumenti pubblici

Le invasioni di campo di Petraroia non fanno più notizia Il più “bersagliato” è l’assessore Pierpaolo Nagni al quale è capitato spesso che il vicepresidente gli abbia “rubato” il ruolo e la parola, e in alcune circostanze anche la proposta Dicono che non fanno caso alle invasioni di campo (dialettiche e gestionali) del vice-presidente Michele Petraroia, ma si vede lontano un miglio che la cosa procura fastidio, eccome, agli assessori ed anche al presidente Frattura sistematicamente scavalcati dal loro collega, pronto a mettere il becco in tutte le questioni e alcune a farle addirittura proprie. Il più “bersagliato” in questo senso è l’assessore Pierpaolo Nagni al quale è capitato che Petraroia gli abbia “rubato” il ruolo e la parola, e in alcune circostanze anche la proposta. Nagni, tra gli assessori è colui che il ruolo lo svolge con un tocco di brillantezza e nonchalance rispetto agli altri, che gli deriva dal conoscere a fondo i meccanismi della politica che si fa potere essendo stato assessore comunale (a Campobasso), assessore provinciale a Palazzo Magno e assessore regionale. Sa quindi che chi vi accede per la prima volta (il caso di Petraroia) facilmente si lascia prendere dalla frenesia di essere e di apparire. A volte di tralasciare l’accortezza di usare la carta intestata della Regione per comunicazioni di stretta pertinenza personale, come gli è capitato per augurare una pronta guarigione a un amico “comunista”, da lui definito massimalista, ricoverato al Cardarelli. Nella affollata agenda personale di assessore e vice-presidente può capitare pertanto di includere anche il privato, usando mezzi e strumenti pubblici. Dicevamo di Nagni che “paga” la tempestività del collega nel dire e nel

dare conto delle faccende regionali sue e degli altri. L’ennesima invasione di campo l’ha incassata nei giorni scorsi prendendo nota che Petraroia si era interessato della vertenza degli operai della G.S.D. Costruzioni, la ditta che ha avuto in appalto la realizzazione del primo lotto della strada di collegamento della fondo valle Tappino con Riccia, Colletorto e S. Giuliano di Puglia, ai quali non viene pagato il lavoro. Nel farsi carico di muovere le acque stagnati della situazione, rimanendo nell’ambito delle sue prerogative di assessore alle politiche sociali, ha scritto a mezzo mondo, nel Molise e a Roma, per sollecitare il pagamento. Non contento, rivolgendosi al ministro per le infrastrutture, e assumendo i panni dell’assessore regionale ai lavori pubblici e alla infrastrutture, ha colto l’occasione per rilanciare l’esigenza di riprendere e riavviare i lavori di realizzazione dell’importante opera pubblica e, inoltre verificato che il nuovo progetto esecutivo è stato redatto ed è disponibile – ha chiesto l’accelerazione “di ogni adempimento formale teso a riaprire il cantiere, riassorbire i lavoratori e portare a termine la realizzazione della galleria”. Dicono che Nagni, che ha ricevuto per conoscenza la missiva inviata al ministero, abbia sorriso e fatto spallucce. Di colleghi neofiti, poi spariti nel nulla, ne ha visto tanti. Uno in più non gli fa specie. Dardo

Botta e risposta Sull'articolo pubblicato giovedì sul nostro giornale: "Di consigliera in consigliera (di parità e di fiducia) la Regione Molise bada a tutto", a firma del nostro Dardo, interviene Giuditta Lembo, presidente Commissione Pari opportunità “E’ proprio vero che quando non si riesce a trovare nulla per screditare l’operosità di una persona che solo con il suo lavoro, la passione e tanta dedizione allo stesso è riuscita a far sì che oggi esista presso la Regione Molise un ufficio operativo, costante punto di riferimento per tutti i soggetti svantaggiati o discriminati, allora si ricorre alla menzogna e alla falsità. Solo l’autore dell’articolo ignora, con mia grande meraviglia, che la figura della Consigliera di Parità è di nomina ministeriale e non regionale, poiché tale figura è nominata con doppio decreto interministeriale, (Ministero del Lavoro e Ministero delle Pari Opportunità), in base al decreto 196/2000 e s.m.e i. I risultati concreti che la mia attività ha prodotto nel corso degli anni, sono stati sempre oggetto di interesse della stampa, che non credo dia visibilità ad azioni che nulla hanno di concreto. Dire che siano difficilmente valutabili azioni quali: la costituzione di una Rete Antiviolenza, l’adoperarsi presso il Consiglio Regionale affinchè venga approvata una legge contro la violenza sulle donne, costituirsi parte civile nei

processi a sostegno delle vittime di tratta e prostituzione e di lavoratori e lavoratrici che subiscono mobbing sul luogo di lavoro, segnalare alle autorità competenti la violazione della legge Golfo – Mosca e della legge 125/91, nonché aver fatto in modo che ad oggi tutti i comuni del Molise abbiano attivato i Piani Triennali di Azioni Positive a tutela della parità di genere, per citare solo alcune tra le più importanti attività svolte, significa fare cattiva informazione al sol fine di denigrare, e non se ne comprende la ragione, una istituzione che, tra l’altro, nel corso della riunione del Comitato Unico di Garanzia della Regione Molise (CUG), non ha mai espresso, tanto meno con arroganza, invadenza e presunzione, la necessità della nomina di un esterno come Consigliere di Fiducia, ben conoscendo la scrivente la normativa in merito. Mi rattrista e trovo miserevole che un mezzo d’informazione divulghi informazioni infondate senza accertarne in via preventiva la veridicità e l’attendibilità della fonte. La Consigliera di Parità, Giuditta Lembo

Ndr. Risponde il nostro Dardo. La consigliera di parità Giuditta Lembo se n’è andata per i rami e mostra di avere molta capacità a interpretare ad “Usum Delphini” gli articoli che non le aggradano. Non sappiamo dove abbia letto che la figura della Consigliera di Parità sia di nomina regionale e non ministeriale. Nel nostro articolo abbiamo chiesto le origini di questa nomina (e ce l’ha detta), le caratteristiche culturali per averla, la durata, le finalità e quanto costa all’erario, e non ce l’ha detto. Così come ha stravolto il soggetto della frase del nostro articolo: “Sono questi i segnali pratici (ovvero il ricorso a personale interno alla Regione per la nomina della consigliera di fiducia ndr) che si possono e si devono dare all’opinione pubblica molisana quotidianamente sconcertata dall’invadenza, dall’arroganza, dalla presunzione che trasudano da tutti i pori istituzionali”. Che sia essa un poro istituzionale? Per il resto, là dove la consigliera di parità si magnifica e si gratifica di operosità, passione e dedizione, rimaniamo dell’avviso che azioni quali: “la costituzione di una Rete Antiviolenza, l’adoperarsi presso il Consiglio Regionale affinché venga approvata una legge contro la violenza sulle donne, costituirsi parte civile

nei processi a sostegno delle vittime di tratta e prostituzione e di lavoratori e lavoratrici che subiscono mobbing sul luogo di lavoro, segnalare alle autorità competenti la violazione della legge Golfo – Mosca e della legge 125/91, nonché aver fatto in modo che ad oggi tutti i comuni del Molise abbiano attivato i Piani Triennali di Azioni Positive a tutela della parità di genere”, siano difficilmente valutabili, il che non equivale a denigrare nessuno. Lei afferma gratuitamente, invece, che un mezzo d’informazione divulghi informazioni ( e che altro sennò – ndr) infondate, “senza accertarne in via preventiva la veridicità e l’attendibilità della fonte”. E’ infondato l’incontro col Cug? E sarebbe una fonte inattendibile? A suo stesso modo di vedere, consigliera, troviamo miserevole autocelebrarsi. Ci dicono sia una delle sue migliori qualità personali e, difatti, ne prendiamo atto.


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Campobasso

16 novembre 2013

Sarà inaugurata domani alla Fondazione Molise Cultura (ex Gil).

Una grande Mostra per un grande Artista: Gino Marotta Il Molise vorrà tributargli l’omaggio che non ha saputo tributargli in vita Da oggi 16 novembre, alle ore 18, fino al 28 febbraio 2014, il Molise ha la possibilità di conoscere con dovizia di notizie e di opere l’Arte di Gino Marotta, quindi di tributargli quel doveroso omaggio che non ha saputo dargli in vita. La mostra allestita nelle ampie sale della Fondazione Molise Cultura, curata con passione, professionalità e senso dell’amicizia di cui era legato a Gino, da Lorenzo Canova, sovrintendente della Fondazione e docente di storia dell’arte contemporanea dell’Università del Molise, fa dunque giustizia di una distrazione durata decenni, in cui il Maestro molisano segnava la storia dell’arte moderna in Italia. La sua grandezza artistica (umana e culturale) ha trovato finalmente nel paese natale la possibilità di manifestarsi compiutamente e di contribuire – vogliamo sperare – a svincolare le istituzioni locali dal minimalismo provinciale e dalle angustie amministrative verso le attività culturali. Un contributo essenziale perché la mostra avesse luogo, è stato dato dal

consiglio d’amministrazione della Fondazione presieduto da Michele Iorio, ed esso va acquisito come un segnale forte e convinto perché il riscatto del Molise non prescinda dalle manifestazioni dell’arte e dalla identità delle sue maggiori figure storiche e coeve. Va acquisito come lo era prima che una mano sacrilega ne decretasse la

fine, l’Orchestra stabile del Molise. Che, passata la buriana di una transizione temporale all’insegna dell’egoismo, della insensibilità, del dilettantismo, non potrà non tornare ad essere un punto di leva culturale. La mostra di Marotta intesa da Canova: “Una splendida selezione dei metacrilati: palme, siepi e querce che sorgono dal pavi-

mento, foreste di menta che inquadrano lo spazio in un modulo cubico, rinoceronti, giraffe e tigri che in un cono temporale riportano fino al paleolitico, cicloni e alberi elettrici che seguono il tracciato del laser in pulsanti vibrazioni di led luminosi. La mostra rispecchia pienamente l’idea di apertura e sconfinamento che ha sempre

“L’amore, a dirlo, è una cosa difficilissima” A Campobasso arriva l’ultimo libro di Andrea Donaera “L’amore, a dirlo, è una cosa difficilissima”. E’ condensata in questo titolo confidenziale e ironico l’ultima uscita editoriale di Andrea Donaera, che sarà presentata questa sera alle 20 alla Palladino Company di Campobasso nel corso di una serata piena di spunti e di sorprese. Giovane scrittore salentino prolifico e originale, Donaera si presenta ai campobassani proprio nello stabile dell’arte e dell’inchiostro dove è stata stampata l’opera. E’ alla Palladino Company che infatti hanno sede la giovane casa editrice ‘round midnight, che pubblica il libro, e la tipografica che ha sfornato il prodotto finito. Un bel colpo per Domenico Cosentino, mente del progetto ‘round midnight edizioni che, altro non è, che una… casa con vista di scrittori pieni di passione e di estro. Fantasia di cui dispone a iosa Andrea Donaera, interprete brillante della quotidianità

tra poesie e prose destrutturate rispetto a tutto il resto. “L’autore – si legge tra le note dei flyers pubblicitari – con la sua pessima pronuncia e il pesante accento salentino, se ne va in giro a leggerlo, questo libro, e a parlare di questo libro, e a spiegare come mai si è messo a leggere questo libro”. Come dire: “Siate pronti che sto arrivando”. Ma anche un modo non convenzionale per promuovere in maniera più viva e universale i suoi

scritti. Dotato di una convincente presenza scenica, l’autore prova a fare una réclame ai suoi pensieri sul tema. Prova cioè a raggiungere tutti, smettendo i panni impegnati del poeta per indossare quelli dell’artista vivace che, quello che ha da dire, vuole spiegarlo senza troppi filtri al mondo intero. Un reading di ottimo livello, dunque, contrappuntato dalle melodie di un musicista che, come Donaera, vive a Gallipoli e ha 24 anni. Si chiama Alessandro Solidoro e, a dispetto dell’età, vanta già esperienze importanti nel campo delle cosiddette… persuasioni musicali. Nell’accogliente e ampia Sala Azienda per le Arti sarà insomma una serata speciale e, soprattutto, genuina. Per questo gli organizzatori e gli autori hanno deciso di non offrire bollicine e stuzzichini anemici ai presenti, ma di apparecchiare loro tavolacci con pane, prosciutto e vino! L’ingresso è gratuito.

segnato il lavoro di Marotta, seguendo la visione di sviluppo del futurismo elaborata nel fecondo clima della Roma degli anni Sessanta di cui l’artista è stato uno degli assoluti protagonisti, elaborando tra i primissimi i codici fondanti dell’environment, di quell’opera-ambiente i cui spazi immersivi devono assorbire e coinvolgere totalmente lo spettatore in modo multisensoriale, come accade nella sua Foresta di Menta del 1968. Questo capolavoro apre non a caso la mostra di Campobasso per fare entrare gli spettatori nel mondo magico dell’artista, assorbendoli nel suo avvolgente abbraccio fatto di liane artificiali, di profumi e sapori, fondendo l’elemento visivo, tattile, olfattivo e gustativo”. Le parole, per quanto sofferte e sincere, non colmano il vuoto lasciato, né riescono a penetrare la suggestione, la bellezza, la unicità delle sue opere. Forse lo sguardo ammirato e un cuore aperto al ricordo, potranno aiutare. Dardo

Il presidente del Consiglio comunale di Bojano chiama in causa il Ministro.

“Rifiuti tossici, si faccia chiarezza” BOJANO. Il Presidente del Consiglio comunale di Bojano, Giuseppe Risi, si è rivolto al Ministero dell’Interno, al Ministero dell’Ambiente, al Prefetto di Campobasso e ai Procuratori della Repubblica di Campobasso e Isernia. “Ho interpellato gli organi competenti –ha spiegato Risi- a seguito delle recenti rivelazioni fatte dal pentito Carmine Schiavone che fanno riferimento ai rifiuti tossici che sarebbero stati interrati anche nel Molise ed in particolare nella zona del Matese. Se ciò fosse confermato –ha aggiunto il Presidente del Consiglio- sarebbe di gravità inaudita. A tal proposito l’Amministrazione comunale e l’intera comunità bojanese chiede di conoscere le azioni istituzionali che sono state intraprese e si intraprenderanno nel prossimo futuro, nonché di essere informati tempestivamente sui risvolti della vicenda”. Infine, nella missiva, Risi ha chiesto se le autorità competenti sono già in possesso di notizie e verbali dai quali si desume l’eventuale sversamento di sostanze tossiche nel territorio di Bojano e nelle zone limitrofe.


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Campobasso

16 novembre 2013

Gran Manze, Tramontano inascoltato dal Consiglio provinciale La posizione dell’assessore provinciale all’Ambiente è chiara: non è possibile esprimere parere favorevole alla realizzazione dell’intervento Il presidente della Provincia Rosario De Matteis ha chiesto sia al ministero delle Politiche agricole che alla Regione la documentazione completa e dettagliata sul progetto Gran Manze. Se non ci saranno risposte esaurienti, la Provincia prenderà provvedimenti e assumerà una posizione ufficiale. L’assessore all’Ambiente Alberto Tramontano chiarisce, inoltre , che quando il progetto sarà approvato definitivamente ci sarà una conferenza di servizi a cui parteciperà anche la Provincia per la valutazione tecnica dell’impatto ambientale e sull’emissioni in atmosfera. Nel frattempo , però , il parere dell’assessore sul progetto Gran Manze è ben chiaro. La sua posizione, infatti, è stata ampiamente rivelata in aula consiliare quando, in apertura dei lavori

consiliari di mercoledì scorso, Tramontano ha letto la relazione elaborata in collaborazione con il settore Ambiente dell’ente dopo aver esaminato il parere espresso dalla Regione. Gli elementi di criticità già ravvisati dalla Regione hanno indotto l’assessore ad invitare i colleghi alla cautela prima di esprimersi sul progetto Gran Manze e, nello specifico, sulla mozione presentata dal consigliere di Costruire Democrazia Michele Durante. Gli assessori non hanno diritto di voto ma le indicazioni fornite dall’esponente dell’Esecutivo Tramontano sono state molto chiare ed esaustive . “La proposta progettuale avanzata dalla società Rancho Granmanze di Bologna presenta carenze tali da non poter consentire una puntuale valutazione di coerenza in termini di impatti che potrebbero generarsi a causa dell’enorme concentrazione di capi, sulle componenti acqua, suolo, emissioni gas serra in atmosfera, ecc; sotto l’aspetto programmatico è opportuno evidenziare che l’intervento prospettato costituisce segmento fine a se stesso di una filiera ben più ampia che inizia e si compie nelle regioni del Nord con la produzione del latte di alta qualità. Il sistema di esternalizzazione delle fasi di accrescimento degli animali, oltre a non es-

sere coerente con gli obiettivi e i fabbisogni complessivamente previsti nella programmazione regionale, consente agli allevatori delle aree settentrionali di incrementare la produttività dei propri allevamenti e, nel contempo, di alleggerire gli impatti ambientali arrecati nei propri territori. Non avendo la possibilità di valutare a fondo gli aspetti legati alle tematiche ambientali e , quindi, il rapporto costi-benefici che l’intervento prospettato potrebbe offrire nel breve, medio e lungo periodo, si ritiene che non è possibile esprimere parere favorevole alla realizzazione dell’intervento”. Più chiaro di così. Il punto è che in dodici, compreso il presidente della Provincia, hanno respinto la mozione di Durante con cui si chiedeva di sospendere il progetto e di esortare la Regione a promuovere un’informazione più completa sull’insediamento, anche attraverso la partecipazione dell’ente provinciale. E’ evidente che il Consiglio non abbia voluto seguire le indicazioni fornite da Tramontano e non abbia voluto accogliere il suo invito alla cautela ma, di certo, le motivazioni che hanno spinto gli amministratori ad opporsi alla mozione di Durante sono diverse e, soprattutto, sono di natura politica. Intanto l’esponente di Costruire Democrazia non molla e invita sia i cittadini che i sindaci dei paesi del Basso Molise coinvolti a mobilitarsi anche perché non è escluso in ballo ci sia anche un progetto energetico. Teresa Manara

Campobasso da città giardino a città santino? di Massimo Dalla Torre Spesso, anzi di solito, è l’occhio a far si che le idee prendano corpo. Idee che nella fattispecie, si trasformano in articoli che permettono di mettere a fuoco problemi, criticità, iniziative e quant’altro può essere oggetto d’interesse per la gente che distrattamente non pone l’attenzione su quanto, accade in città. La quale, e’ sempre più spersonalizzata e ostaggio del caos ma soprattutto della “bislacchia” di chi si dice al servizio della comunità che, se i risultati sono questi, è scontenta. Lo spunto questa volta c’è dato da un e-mail di un cittadino che ha chiesto di focalizzare l’attenzione del “taccuino” sull’aiuola posta a lato della fontanella tra via Garibaldi e via Cardarelli - largo Crapsi - dove da qualche giorno è comparso un cartello con su scritto: autorizzazione di sistemazione dell’area a verde. Area che si pensava pubblica giacché il comune di Campobasso periodicamente ne fa manutenzione tramite la SEA. Invece a quanto pare no: perché tale sistemazione comporterebbe, come indicato dal cartello, l’edificazione di una “edicola” per l’allocazione di una statua della madonna da parte un privato cittadino. Ora sorge spontanea la domanda, senza voler apparire dissacratori ma soprattutto inquisitori e accusatori specialmente nei riguardi del cittadino che ha vo-

luto contribuire ad abbellire un luogo spesso ricettacolo di ciarpame e immondizie nonostante le cure della Società preposta alla raccolta dei rifiuti solidi Urbani e alla manutenzione degli spazi cittadini compreso il verde, se il suolo è privato e non pubblico, perché mai la SEA periodicamente provvede alla manutenzione? Se il suolo è pubblico, e’ mai possibile che, in una società laica, ancorché concordataria, si legge nella missiva, molte delle aiuole pubbliche cittadine, debbano ospitare santi e madonne? Come quella che e’ posta a spartitraffico tra via XXIV maggio e via IV novembre che crea problemi alla circolazione per l’impossibilità di vedere, il sopraggiungere di autoveicoli da via Mazzini causa il crescere della siepe, specialmente chi da via Montegrappa deve immettersi in via Crispi. Domande che aspettano risposte da parte di chi siede negli scranni del palazzo di città. Intanto, in attesa di un riscontro positivo alle domande lo stesso cittadino si augura che l’intervento che, a breve vedrà l’apposizione dell’immagine sacra, non comporti cementificazione e l’abbattimento sia dell’abete sia dell’altra pianta, come già accaduto in piazza Vittorio Emanuele che ha accolto la statua di san Giorgio, tant’è che suggerisce di appellare il capoluogo di regione non più città giardino, ma città santino.

Allevamento intensivo, De Matteis respinge la mozione di Durante ma non sostiene il progetto Il presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis, in merito ad alcuni articoli relativi al progetto “Gran manze”, dichiara quanto segue: “Parte del Consiglio provinciale e una parte della maggioranza ha liberamente scelto di non sostenere la tesi del consigliere di Cd Michele Durante, relativamente a quanto da lui stesso dichiarato in aula. Questo non vuol dire che la Provincia e la mia maggioranza sostengano il progetto in questione. La mia posizione resta quella di sempre: esprimersi solo dopo aver letto, valutato ed approfondito la questione, nei termini legali e nel pieno rispetto dei ruoli e delle normative. Approvare un ordine del giorno che a mio avviso conteneva delle inesattezze e comunque dei nodi a me poco chiari, avrebbe portato l’ente ad una maldestra fuga in avanti. Nei prossimi giorni, dopo aver scritto al Prefetto, dopo aver chiesto lumi al Ministero ed all’assessore regionale Facciola, dopo avere acquisito una lucida ed esaustiva disamina, convocherò un Consiglio monotematico, previo colloquio anche con sindaci coinvolti e le aziende del posto. A tutti coloro – aggiunge De Matteis – che ritengono la mia una posizione di allineamento al centro sinistra, al sen. Ruta, a qualche ditta casearia famosa, rispondo che sono ragionamenti tortuosi ed illazioni che non hanno bisogno di commenti. Ovviamente, in prima battuta, restano forti le mie perplessità sulla vivibilità, sull’impatto ambientale e sulla compatibilità di 12 mila manze e su ciò che ne conseguirà per il nostro territorio, la popolazione residente e l’economia nel suo complesso”.

L’assessore precisa Alberto Tramontano, in qualità di Assessore, non ha diritto di voto in seno al Consiglio Provinciale (come certamente saprete). L'Assessore Tramontano non ha sconfessato la relazione del settore Ambiente della Provincia di Campobasso, semplicemente perchè della relazione è stato l'estensore (l'ha scritta con il supporto dei tecnici del settore Ambiente). Alberto Tramontano, in apertura dei lavori consiliari, ha letto la relazione dando ampia informazione rispetto ai dubbi di un progetto che appare nebuloso e che richiede approfondimenti. Tali considerazioni sono frutto dell'analisi del parere reso al Ministero delle politiche agricole da parte dei tecnici della Regione Molise, i quali hanno avanzato una serie di osservazioni (negative) sul progetto Gran Manze. Quindi l'Assessore Tramontano, in virtù della proprie prerogative e della propria analisi, ha sostenuto, attraverso la relazione, una posizione di forte preoccupazione rispetto al progetto Gran Manze ( sulla base dei dati che ad oggi sono in nostro possesso). L'Assessore Tramontano quindi ha svolto con responsabilità il proprio ruolo, il Consiglio Provinciale ha deciso e ha votato secondo le proprie prerogative. Concludendo: un'attenta osservazione dei lavori consiliari avrebbe consentito di conoscere con esattezza la posizione dell'Assessore Tramontano, posizione di forte preoccupazione rispetto al progetto Gran Manze (sulla base dei dati in nostro possesso) e di perplessità rispetto al mancato coinvolgimento della Provincia di Campobasso in merito alle proprie funzioni e al proprio ruolo di Ente sovraordinato. Alberto Tramontano Assessore all'Ambiente della provincia di Campobasso



ANNO IX - N째 134 - SABATO 16 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

ISERNIA

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Isernia

16 novembre 2013

“Autovelox di Macchia, tutto regolare” Il prefetto Piritore conferma che l'istallazione è rispettosa della legge ISERNIA. “L'installazione dell'autovelox sull’arteria è stata prevista con decreto prefettizio del 2 marzo 2010, avendo come obiettivo primario la finalità di garantire la maggiore sicurezza possibile nella circolazione stradale in un tratto in cui si sono verificati diversi incidenti stradali, anche gravi”: è la risposta del prefetto di Isernia Piritore ai detrattori dell'autovelox. E a chi ne contesta il posizionamento, replica: "A seguito della presentazione di nume-

rosi ricorsi avverso i verbali elevati dalla polizia municipale di Macchia d'Isernia per le violazioni delle norme sulla velocità, accertate attraverso dell'autovelox installato sulla statale 85 Venafrana, la Prefettura-Utg di Isernia ha svolto una lunga e articolata istruttoria tesa a verificare le motivazioni addotte sia nei ricorsi che nelle segnalazioni continue di alcune associazioni. L'attività istruttoria, che ha coinvolto tutti i più importanti soggetti istituzionali in materia, quali

il compartimento Anas di Campobasso, la sezione di polizia stradale di Isernia, il provveditorato interregionale alle opere pubbliche, sezione sicurezza stradale, nonché la direzione generale per la sicurezza stradale del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha fornito un indirizzo concorde e inequivocabile circa la regolarità dell'installazione dell’autovelox al chilometro 36+777 della statale 85 Venafrana, in direzione Venafro".

“Dobbiamo andare via dai centri interni?” Carsic, dipendenti senza stipendio Il sindaco di Capracotta, Monaco, preoccupato per i pochi fondi per il piano antineve destinati al servizio dalla Provincia CAPRACOTTA. "E' inimmaginabile lasciare le strade innevate" dice il sindaco di Capracotta, Monaco, scrivendo al ministro Delrio. E' lui l'autore della legge che vuole la trasformazione delle Province che porterebbe alla loro cancellazione di fatto. Per il momento da Roma stanno togliendo i fondi, tanto che via Berta non può permettersi di adottare il piano, per il quale gli altri anni ha sempre stanziato un milione di euro. "Se le province devono essere

soppresse lo si faccia subito, senza ulteriori tentennamenti. Proponendo valide soluzioni alternative per garantire i servizi vitali ai cittadini. Altrimenti se devono restare, che restino, ma con le dovute risorse per far svolgere i compiti che lo Stato stesso assegna - dice Monaco -. Ora, il problema impellente è quello dello sgombero neve e la prima neve già si è fatta vedere". Il sindaco chiede un intervento immediato anche alla

ISERNIA. L’Ambito Territoriale di Caccia n. 3 di Isernia, nella seduta del 15 ottobre ha approvato un progetto di miglioramento ambientale da realizzare su tutto il territorio venabile della Provincia. L’iniziativa è finalizzata al miglioramento degli habitat naturali, indispensabili per la conservazione e per la riproduzione della fauna selvatica, oltre che per la sosta della specie migratoria. Si tratta di un primo passo per dare risposte concrete a quanto previsto sia dalla legge quadro 157/92 che da quella regionale 19/93. Il Comitato di gestione, costituito da rappresentanti di associazione venatorie, di agricoltori e di ambientalisti, nelle proprie

delegazione parlamentare molisana e che vada oltre la semplice interpellanza o interrogazione. "Al ministro Delrio dico solamente che il mio Comune è a 1.421 metri sul livello del mare e la neve la fa da padrona. Cosa facciamo? Andiamo tutti via? Ce lo faccia sapere con estrema urgenza, in tempo utile, affinché chi vuole lasciare le montagne dell'altissimo Molise lo possa fare prima dell'arrivo della neve".

La Regione chiede spiegazioni all'azienda su quanto accaduto VENAFRO. "In riferimento agli articoli apparsi sulla stampa locale circa problemi inerenti l’organizzazione del servizio ed il mancato pagamento degli stipendi al personale, si sollecita un tempestivo chiarimento in linea con gli impegni assunti in sede di Assessorato al Lavoro all’atto della stipula dei recenti accordi che regolano l’accesso agli ammortizzatori sociali". Lo sostiene l'assessore Michele Petraroia. "Fermo restando i disagi connessi con il Commissariamento del Sistema Sanitario Regionale che è stato accentrato al Tavolo Tecnico Interministeriale nazionale del 29.07.2009 che limita i margini di autonomia nella gestione delle strutture convenzionate accreditate come il C.A.R.S.I.C., la Regione Molise con la Direzione Generale per la Salute dell’Assessorato alla Sanità, recentemente insediatosi, e con la dirigenza ASREM, è pronta ad adoperarsi per sostenere un percorso teso a superare le difficoltà in atto nell’esclusivo interesse dei pazienti ricoverati e delle loro famiglie".

Ambito di caccia, un progetto migliorativo L'iniziativa è finalizzata a garantire la riproduzione della fauna selvatica linee programmatiche, ha previsto una serie di altre attività. Tra esse, assumono particolare rilievo una gestione ecocompatibile dell’attività venatoria, il contenimento delle risorse, ripopolamenti adeguati alla vocazione del territorio, ricerca tecnico-scientifico sulla fauna, la collaborazione progettuale, con associazioni agricole ed ambientaliste, il consolidamento della vigilanza venatoria, attraverso il coinvolgimento delle guardie volontarie. Ad ogni progetto lavora una commissione specifica, nominata tra i componenti stessi del Comitato di gestione e coordi-

nata da ogni referente che opera in sintonia col Presidente dell’ATC. La scommessa da vincer e quella di dare una svolta nella gestione, mediante innovazioni che tendano a riqualificare la caccia e la figura stessa del cacciatore, a migliorare il patrimonio faunistico, a salvaguardare l’ambiente e a gestire l’ATC in modo diverso dal passato. Tornando al progetto di miglioramento ambientale tutta l’informativa del bando è pubblicata sul sito internet della Provincia di Isernia, sotto la voce “Ambito Territoriale di Caccia”.


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Termoli

16 novembre 2013

Palazzina Blu Costruzioni, Regione sospende i lavori Termoli – “Accertate violazioni al Codice dei beni culturali e del paesaggio”. Con questa motivazione il Servizio pianificazione e gestione territoriale e paesaggistica della Regione Molise ha disposto ha sospeso i lavori della Blu Costruzioni che stava realizzando una palazzina a quattro piani nell’area adiacente la Chiesa del Crocifisso. Con la stesa decisione la Regione Molise stabilisce anche che tutta l’area interessata sia ripristinata e rimessa come era prima. In attesa della contromossa dei costruttori e con un ricorso presentato al TAR Molise da una trentina di residenti del quartiere Crocifisso e difficile ipotizzare con certezza cosa potrà accadere anche se un primo verdetto la Regione lo ha dato dopo

le sollecitazioni giunte da parte dei Consiglieri comunali di opposizione. “Come è nostra abitudine – ha dichiarato il presidente

Chiusura uffici regionali cittadini, mozione del PdL TERMOLI – La paventata chiusura degli uffici distaccati di Termoli della Regione Molise stanno suscitando un vero vespaio politico e si registrano molti interventi per scongiurare la chiusura. Uno di questi è una mozione presentata dal Gruppo consiliare del PdL. I firmatari del documento fanno presente che la Giunta regionale ha attivato le procedure per la dismissione della locazione dell’immobile dove sono alloggiati gli uffici regionali e relativa autorizzazione al “trasferimento del personale nelle rispettive strutture di appartenenza in Campobasso“. Nella mozione si sottolinea che nel corso dei recenti anni la città di Termoli ha già subito la chiusura della Pretura, degli uffici della sopraintendenza dei beni ambientali artistici e storici della Regione Molise, il ridimensionamento delle attività della biglietteria della stazione ferroviaria; altresì che ad oggi si paventa finanche la chiusura di alcuni reparti dell’ospedale San Timoteo e che la chiusura di tali servizi comporta inevitabilmente un impoverimento del tessuto sociale ed economico di un territorio. I Consiglieri cittadini del PdL avrebbero trovato la soluzione che consiste nell’abolire il fondo per i portaborse che consentirebbe di sopperire al costo della locazione degli uffici. Per questi motivi con la mozione impegnano la Giunta “Ad attivarsi entro breve termine a intraprendere tutte le strade necessarie, insieme a tutti i Sindaci del basso Molise e ai Parlamentari appena eletti di tutte le forze politiche del nostro territorio: per evitare lo spostamento degli uffici Regionali al capoluogo della Provincia di Campobasso”.

Ampliamento Momentive e inquinamento delle falde acquifere, Russo chiede spiegazioni al Sindaco TERMOLI - “Nel corso dell’ultima conferenza dei capigruppo – afferma Russo - ho avanzato, d’intesa con i colleghi consiglieri di opposizione, una richiesta specifica indirizzata al sindaco Antonio Di Brino, affinché riferisca nel prossimo Consiglio comunale dsel 22 novembre le notizie a sua conoscenza circa l’ampliamento della fabbrica chimica “Momentive” del Nucleo Industriale di Termoli. Inoltre – ha aggiunto il capogruppo del PD – abbiamo chiesto a Di Brino di mettere a conoscenza l’assise sulle misure d’urgenza adottate dal Comune, in relazione alle notizie apparse sulla stampa che parlano di inquinamento delle falde acquifere del terreno sul quale sorge la Turbogas. In poche parole, vogliamo sapere cosa sta succedendo in Contrada Rivolta del Re, visto che il primo cittadino sembra non sapere che il Comune è proprietario di circa il 90% dei terreni sui quali sorge il Consorzio Industriale ed è membro di diritto dell’assemblea generale del Cosib. Che si ricordi, il sindaco Di Brino non ha mai speso una parola (figuriamoci un provvedimento) sulla grave crisi occupazionale, sulla moria delle aziende del nucleo, sulla questione dell’inquinamento ambientale, sull’alto tasso di neoplasie che si registrano non solo a Termoli, ma nell’intero territorio di riferimento. A tal riguardo, è da condannare anche l’atteggiamento del consiglio direttivo del Consorzio per lo sviluppo industriale della Valle del Biferno, completamente assente sulle tante, troppe problematiche aperte, incapace di fornire proposte e soluzioni adeguate. Mentre è apparso fin troppo solerte nel trasformare il gettone di presenza in un lauto stipendio. E Di Brino che fa, che dice, che pensa? Niente! E allora – ha concluso il consigliere del Partito Democratico Antonio Russo, che ieri pomeriggio ha protocollato in Comune l’interpellanza sottoscritta insieme ad altri consiglieri di opposizione – che il Sindaco venga immediatamente a riferire in Consiglio comunale sull’ampliamento della Momentive e sull’inquinamento del terreno su cui insiste la centrale Turbogas, senza nascondersi dietro il dito dei “non so”, assumendosi tutte le responsabilità connesse al ruolo che ricopre”.

della Regione Paolo di Laura Frattura –, anche per la vicenda dei lavori edilizi in corso nella zona adiacente la Chiesa di Gesù

Crocifisso a Termoli, abbiamo agito solo ed esclusivamente in base a quanto la legge ci indica e impone. Dallo studio della docu-

mentazione prodotta ai nostri uffici sono state accertate violazioni al Codice dei beni culturali e del paesaggio. Da qui l’atto assunto dal Servizio pianificazione e gestione territoriale e paesaggistica della nostra amministrazione nel segno della massima trasparenza e del rigoroso rispetto della norma”. La replica del sindaco di Termoli Di Brino è stata molto secca: “Mi riservo di approfondire bene la questione, ma se si tratta del parere paesaggistico, beh quello è di competenza della Regione, che si è espressa favorevolmente nelle conferenze di servizio a cui ha preso parte nel corso della procedura per l’accordo di programma. Non capisco come solo ora ci si accorga che qualcosa non va”.

Il sindaco Di Brino esprime sconcerto e indignazione TERMOLI – In merito alla notizia della chiusura degli uffici regionali ubicati in via Cavalieri di Vittorio Veneto, il sindaco Basso Antonio Di Brino esprime la propria indignazione per la scelta operata dalla Giunta regionale. “Sono sconcertato – afferma Di Brino – per la scelta presa dalla Giunta regionale guidata da Paolo Di Laura Frattura, in merito alla chiusura degli uffici regionali ubicati a Termoli in via Cavalieri di Vittorio Veneto. Prima di ogni cosa esprimo la mia personale vicinanza e quella dell’Amministrazione comunale agli impiegati di detti uffici e ai cittadini chi vi si recavano fino ad oggi, data la prospettiva di doversi spostare a Campobasso con un notevole aggravio di costi personali e di tempo. Sento però di dover esprimere la mia indignazione per due ordini di motivi: il primo riguarda la lettera inviata ai dipendenti regionali degli uffici termolesi dal Direttore del Servizio Risorse umane e organizzazione del lavoro della Regione Molise il quale, ben tre giorni dopo la delibera di Giunta regionale con la quale si stabiliva la dismissione dell’immobile e il trasferimento dei dipendenti, ha inteso incredibilmente tranquillizzare gli stessi affermando la “assoluta infondatezza dell’iniziativa (cioè la chiusura degli uffici) evidenziando come “il vicepresidente della Giunta regionale Michele Petraroia, come già esplicitato in occasione di vari incontri con rappresentanti sindacali dei lavoratori, ha più

volte manifestato il fermo convincimento della necessità di implementare la presenza degli uffici sul territorio, al fine di ottimizzare la erogazione dei servizi all’utenza e di favorire un complessivo percorso di prossimità dell’Amministrazione al cittadino”. Una dichiarazione che suona oggi come una beffa nei confronti di questo territorio e nei confronti delle persone che vi abitano e vi lavorano. Il secondo motivo per cui esprimo una forte indignazione è il seguente: credo che l’opzione di chiudere gli uffici nell’ottica del contenimento dei costi, sia in questo caso specifico assolutamente non condivisibile e fuorviante, dato che è di dominio pubblico il fatto che il risparmio di circa 184.000 euro

annui corrisponde all’incirca a due mesi di retribuzioni per il famigerato articolo 7. Per quanto mi riguarda, credo si debba chiedere conto di queste incongruenze ai rappresentanti regionali eletti a Termoli e nel Basso Molise, chiedendo inoltre come mai esista questa avversione nei confronti del nostro territorio. Nel giudicare totalmente irrazionale questa decisione, chiedo al presidente Paolo Di Laura Frattura di revocare la delibera adottata in data 3 novembre o, in subordine, di ricercare soluzioni alternative per la dislocazione degli uffici regionali a Termoli, tra cui ad esempio il vecchio ospedale, già ristrutturato per la sede distaccata del Tribunale ormai trasferito a Larino”.

Richiesta convocazione commissione ambiente TERMOLI - Paolo Marinucci ed Erminia Gatti, Consiglieri comunali di opposizione e componenti della Commissione Ambiente, hanno chiesto la convocazione della stessa Commissione per discutere sulla dismessa discarica comunale di Pantano Bche ha funzionato dal 1996 al 2003. I firmatari della richiesta fanno presente che ogno anno si spendono svariati euro per tenerla in sicurezza e apprendono da una nota dell’Ufficio Ambiente del superamento – rispetto alle acque sotterranee – delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC) in base al decreto legislativo 152/06 per i parametri Solfati, Ferro e Manganese. ”Sempre dalla stessa nota e dalla normativa vigente – scrivono i Consiglieri - si evince che la struttura doveva essere messa in sicurezza entro 24 ore dal presunto inquinamento e soprattutto che entro 30 giorni dovrà essere prodotto il relativo Piano di Caratterizzazione”. Proprio per questi motivi hanno chiesto la convocazione della Commissione Ambiente per conoscere “le problematiche sopraggiunte e mettere in campo tutte le attività istituzionali a difesa dell’ambiente e del territorio”.


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Termoli

16 novembre 2013

Intervento congiunto del sindaco Travaglini e del vicepresidente del Consiglio regionale Di Pietro MONTENERO DI BISACCIA – In merito ai gravi danni causati in alcune zone di Montenero dall’eccezionale ondata di piogge, si informa la cittadinanza che il sindaco Nicola Travaglini ha inoltrato nuovamente al presidente della Giunta Regionale, alla Prefettura di Campobasso, all’assessorato regionale Agricoltura e Foreste, all’assessorato regionale alla Protezione Civile e all’assessorato regionale ai Lavori Pubblici, una lettera con la quale si sollecita la messa in sicurezza dei fossi di scolo demaniali. “Ho inteso rinnovare la mia pressante richiesta alla Regione Molise – ha dichiarato Travaglini – al fine di attivare interventi urgenti per la messa in sicurezza degli alvei dei valloni Canniviere, Chiatalonga e Caracciolo che, confluendo in località Piana del Mulino, sversano nel Fiume Trigno. Il 13 novembre – continua Travaglini – si sono verificati di nuovo eccezionali piogge che hanno provocato gravi danni in molte contrade del territorio comunale e in particolar modo, ancora una volta, proprio in contrada “Piana del Mulino”, dove molte case co-

Suicida un 35enne di Petacciato TERMOLI – Il corpo senza vita di un 35enne di Petacciato G.M. ma da anni residente a Termoli è stato trovato intorno a mezzogiorno di ieri nel parco comunale di Termoli nei pressi del Teatro Verde. L’uomo è stato trovato impiccato ad un albero da un signore che passeggiava con il proprio cane. Lui stesso ha chiesto l’intrervento dei carabinieri della Compagnia di Termoli e dei medici del 118. Al momento del ritrovamento il presunto suicida indossava una maglietta arancione e un pantalone scuro. I militari dell’Arma sono risaliti alla sua identità grazie ai documenti che portava addosso. La salma, dopo il nulla osta del magistrato, è stata ricomposta nell’obitorio dell’ospedale San Timoteo a disposizione per ulteriori accertamenti.

loniche sono rimaste isolate. Appena avuto notizia dell’emergenza ho richiesto l’intervento della Protezione Civile per liberare le strade e gli accessi delle case dall’acqua e dal fango. Assieme e me è intervenuto anche il vicepresidente del Consiglio regionale Cristiano Di Pietro, che ringrazio per aver seguito in maniera congiunta le varie fasi dei lavori di ripristino della viabilità e per la disponibilità a collaborare per il bene di questo territorio”. “Vorrei rivolgere il mio ringraziamento

alla Protezione Civile e alle Forze dell’Ordine – ha detto Cristiano Di Pietro - per la professionalità dimostrata durante la fase più emergenziale, ma anche al consigliere Ciocca per essersi messo a disposizione mia e del sindaco di Montenero al fine di coadiuvare gli aiuti agli abitanti della zona in difficoltà. Il sindaco Travaglini ed io siamo già in contatto per procedere, nei prossimi giorni, alla verifica dei danni per una eventuale richiesta dello stato di calamità. Al contempo, anche il presidente della giunta regionale Paolo Di Laura Frattura ha già manifestato il suo interessamento prevedendo, per la prossima settimana, un incontro con me e a Nicola Travaglini finalizzato a trovare soluzioni a questa gravissima emergenza, oltre che a mettere in sicurezza situazioni critiche che vanno avanti da troppo tempo”.

Maltempo, il sindaco chiede lo stato calamità MAFALDA – Anche Mafalda è stata colpitaduramente dalle intemperie degli ultimi giorni e il sindaco Egidio Riccioni si appresta ad avanzare la richiesta di calamità naturale. “La nostra struttura tecnica ha eseguito diversi sopralluoghi sul territorio comunale e, da una prima stima, i danni sarebbero ingenti. Riguardano non solo i problemi alle colture agricole ma anche la rete interpoderale dove si sono verificati smottamenti di terreno e siamo solo all’inizio della stagione più fredda”. In attesa di quantificare al dettaglio i danni gli operai della Provincia e Vigili del Fuogo hanno liberato dal fango la sede stradale e, pertanto, è tornata perorribile la strada di collegamento con Montenero di Bisaccia.

Destinazione Italia, balneari: no alle gare e rivedere il piano predisposto dal Governo LITORALE - “In un progetto del Governo, che conosciamo solo per sommi capi e, quindi, ancora informale, dove, tra l'altro, si parla anche di turismo, ci aspettavamo di trovare sostegno e supporto alle 30.000 imprese balneari e oltre 100.000 addetti diretti. E' vero che si tratta di linee strategiche, ma affrontare problematiche di tale rilevanza economica e sociale valutandone solo gli aspetti economici - come si fa nel piano ‘Destinazione Italia’ - ci sembra riduttivo e fuori dalla realtà. Tanto più che, tornando a parlare genericamente di gare, si rischia di ricreare un clima irrespirabile al quale non potremo che reagire con durezza e determinazione. Se, poi, l'obiettivo è quello di cercare i presupposti per creare nuove e importanti opportunità di investimento chi meglio di noi lo può fare? Abbiamo dalla nostra parte la lunga tradizione di un si-

stema unico in Europa, l'esperienza necessaria, la volontà di investire purchè si creino le condizioni per poterlo fare. Se è utile cercare investitori stranieri, lo è ancora di più creare le condizioni per chi è già nel settore, nell'interesse sia delle imprese esistenti che del turismo balneare italiano” – è quanto affermano in una nota congiunta Riccardo Borgo, S.I.B. – Sindacato Italiano Balneari FIPE/Confcommercio,Vincenzo Lardinelli, FIBA – Confesercenti, e Cristiano Tomei CNA – Balneatori. “Detto questo non vogliamo tirare conclusioni affrettate: occorrerà conoscere le decisioni ufficiali e la sostanza dei provvedimenti concreti, certi che, come da tempo sostengono con determinazione Regioni, Comuni e le forze politiche che sostengono il Governo, non ci potrà essere una soluzione che non tenga conto che nel settore esistono 30.000 imprese che

vanno salvaguardate e alle quali è necessario ridare slancio e fiducia nel futuro. Giovedì prossimo avremo un incontro con il Governo: vedremo quale sarà la posizione dell'Esecutivo. E' certo che, nell'occasione, dovremo anche trovare una soluzione ai problemi dei canoni pertinenziali che stanno mettendo definitivamente in ginocchio e fuori mercato un numero importante di imprese non solo balneari ma anche ristoranti, discoteche, alberghi, ecc. Le Associazioni di categoria, infine, ritengono che per uscire dall’impasse di Bruxelles, occorra trovare una soluzione forte, condivisa e - se necessario coraggiosa, che il Governo faccia propria e sostenga con convinzione. Crediamo ci siano i presupposti giuridici, economici e sociali per arrivare a questo risultato, altri Paesi, d’altronde, lo hanno già fatto”.

Oggi la tavola rotonda sulla chiesa nel tempo dei due Papi

Arti marziali, domenica il trofeo nazionale ju-jitsu

LARINO – Si terrà oggi, alle ore 19 nella Sala della Comunità di Larino, in piazza Pretorio, la tavola rotonda “Essere chiesa nel tempo dei due Papi”. Un momento di riflessione sul presente e sul futuro della chiesa di Roma, nel tempo in cui due Papi convivono nello stesso periodo storico. Una situazione “eccezionale”, sulla quale l’associazione Centro Sociale “il Melograno” ha chiamato a discuterne Monsignor Georg Gänswein, arcivescovo titolare di Urbisaglia, l’uomo che condivide l’esi-

MONTENERO DI BISACCIA - Il 17 novembre nel Palasport Comunale si svolgerà il:Trofeo Nazionale Coppa Italia di ju jitsu. La manifestazione, organizzata dal Centro Provinciale Sportivo Libertas di Campobasso, è patrocinata dalla Regione Molise (Assessorato allo Sport), dalla Provincia di Campobasso, dal Comune di Montenero di Bisaccia, dal Coni Cr del Molise, Centro Nazionale Sportivo Libertas e dell’Associazione Italiana Ju-Jitsu, le gare inizieranno alle 10. Il Trofeo è un appuntamento per far si che gli atleti si mettano in mostra per una chiamata in Nazionale e per questo motivo sarà presente il Commissario Tecnico. Presenti alle gare atleti di tutte le categorie: ragazzi, esordienti, speranze, juniores e seniores, esordienti. La giornata sportiva sarà coordinata dal Membro della Giunta Nazionale Libertas nonché Coordinatore nazionale Arti Marziali Libertas Giuseppe Bracone e dal Presidente dell’Associazione Italiana ju-jitsu Dario Quenza.

stenza col Papa emerito, Benedetto XVI – in veste di segretario particolare – e con Papa Francesco, in quanto Prefetto della Casa Pontificia. Con lui, nella tavola rotonda moderata dal vaticanista del Corriere della Sera Gian Guido Vecchi, sarà presente il giornalista Rai Fabio Zavattaro. Nel corso dell’incontro, saranno presentati e discussi i libri “Benedetto XVI urbi et orbi” di Monsignor Georg Gänswein e “Fratelli e sorelle buona sera. La vita, le parole e le scelte di Papa Francesco” di Fabio Zavattaro.


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Spettacolo

16 novembre 2013 Mario Serra al Kamaloca CAMPOBASSO - L’arte incontra il club. Oggi si inaugura presso il Kamaloca, una serie di eventi d’arte come mostre ed esposizioni. Stasera Mario Serra presenta la sua nuova mostra. La serata si completa con il buffet, a partire dalle 21.00 e con il live di Oleo trio. Ingresso libero.

Reading e musica Letture per l’infanzia, contemporaneo alla sala Axa, seminario vocale alla Albino Weekend di libri, musica e teatro, quello che oggi si presenta in Molise. Particolare attenzione è dedicata ai bambini. L’Uli presenta “Ti racconto in libro, infanzia” (13ma edizione) con un laboratorio che si sviluppa questa mattina presso l’auditorium della Fondazione Molise Cul a Campobasso. Oggi, alle 9.30 Andrea e Ilenia Speranza presentano “L’ultimo lupo mannaro in città”, lettura e rappresentazione del testo di Guido Quarzo, autore torinese, prossimo ospite dell’Uli (29 e 30 novembre). Alle 11.00, si prosegue con il laboratorio “Come un dipinto”, incontro cognitivo con autori straordinari, di quelli che hanno lasciato un segno nel mondo, partendo dalla ‘normalità’ della persona. Il prossimo appuntamento con “Ti racconto un libro infanzia” in programma il 29 e 30 novembre, è con Guido Quarzo, autore di libri per bambini, che presenterà una storia ambientata nella Torino del ‘700. Ad Isernia, presso il piccolo spazio libero Il Proscenio, prosegue il cartellone teatrale “Mario Scarpetta”, con le ultime due repliche di

“Nu turco napulitano”, di Eduardo Scarpetta. Oggi alle 21.00 e domani alle 18.00. Ingresso euro 7,00. Info 3392694897. Il 23, 24 e 30 novembre e 1° dicembre in scena “A gentile richiesta” di Pierluigi Tortora. Nel capoluogo presso la sala Azienda per le arti della Palladino company, oggi alle 20.00 verrà presentato il libro di Andrea Donaera “L’amore a dirlo, è una cosa difficilissima”. Il reading dell’autore salentino, si completa con la performance del musicista Alessandro Solidoro. Oggi e domani, a Campobasso, presso la biblioteca Albino, si terrà un seminario/laboratorio corale dedicato alla vocalità e ai repertori vocali di tradizione orale condotto da Giovanna Marini, con la collaborazione di Germana Mastropasqua e Xavier Rebut. L’incontro oggi dalle 16.00 alle 19.00, questa sera invece alle 20.30 presso l’auditorium della Fondazione Molise Cultura, Giovanna Marini, Germana Mastropasqua e Xavier Rebut si esibiranno nel concerto intitolato ''Viaggio nel canto contadino di tradizione orale. Estetiche a confronto.' chp

Concerto per violini

CAMPOBASSO - Oggi alle 18.30 al teatro Savoia concerto per violino con Domenico Nordio e Francesca Dego. Musiche di Prokofiev, Berio, Wieniawsk, Ysaye. Prevendita dalle 17.30 presso il botteghino del Savoia.

Oggi all’Alexander

Cabaret al Blue Note

La jena Angelo Duro

Enzo e Sal da Made in sud

CAMPOBASSO - Ancora le Jene a Campobasso, ma questa volta per un argomento ludico. Angelo Duro sarà l’ospite di questa sera presso la discoteca Alexander. Le sue “Olimpiadi dell’illegalità” Nuccio Vip o il Cantante senza pubblico, lo hanno reso simpaticamente popolare. Info 337667648.

Sino a domani al Loto FERRAZZANO - Sino a domani al teatro del Loto le repliche di “Maratona di New York” con Pasquale Arteritano e Max Vitolo. Il cartellone di eventi prosegue sino al 31 dicembre. Info 3354544556.

RIPALIMOSANI - Rassegna di cabaret al Blue Note. Il 22 novembre sul palco Enzo & Sal (l’incazzatore personalizzato). Completano la seratale Suddine. A seguire musica revival. Info 3922874671.

336 pagine € 19,90

di Giuseppe Saluppo

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16 novembre 2013

Pagina redazionale singolarmente autogestita Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto

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