TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
ANNO X - N° 99 - SABATO 17 MAGGIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno a Alessandro Pascale
L’oscar del giorno va a Alessandro Pascale. L’assessore uscente del Comune del Comune di Campobasso, ricandidato con Forza Italia, spiega il valore e il punto debole del suo candidato sindaco Gino Di Bartolomeo. Ammette, ed è vero, che l’amministrazione guidata dal fuciliere non è stata immobile. Peccato però, ed anche questa è un’ammissione, in questi cinque anni non si è riusciti a comunicare con il popolo campobassano per evidenziare il lavoro svolto durante la legislatura. Un errore che si sta pagando ma ciò non toglie quanto di buono è stato fatto.
Il Tapiro del giorno a Paolo Frattura
Il tapiro del giorno va a Paolo Frattura. La presidenza della Giunta regionale e le relative strutture dirigenziali continuano imperterriti a tacere sulle maggiori questioni ancora aperte. Decine di milioni di euro potrebbero essere utilizzati se si superasse lo stallo di una Regione che annuncia e manipola fondi senza venire mai a capo di nulla per assenza di programmi. All’interno abbiamo esposto 8 domande al governatore per sapere dove sono andati a finire che già esistevano. Ma volete scommettere che nessuno risponderà?
APPlamiseria: i disperati della politica
In Italia è l'applicazione più in voga al momento in Molise è da record. Tra le montagne russe della comunicazione ormai sociale, tra il moltiplicarsi di informazioni ed informazione a cui chiunque può accedere, la semplificazione dell'uso della tecnologia, la viralità del sapere non solo 'tradotto' ma vissuto in prima persona, stiamo assistendo all'innesco della più grande e pazzesca campagna elettorale di sempre. I numeri sono sconsiderati, proprio perché entrano ed escono dalla rete, gli investimenti sono ridotti al minimo, come spending review chiede, l'originalità grafica e il brief pascolano in altri luoghi. I programmi copiati o solo annunciati sono i soliti di sempre: il bene comune mai registrato nelle ultime amministrazioni. Molti, figli della crisi economica del terzo millennio, sono stati folgorati come se protagonisti del film 'Arancia Meccanica', costretti ad assorbire notizie e verità sulla realtà politica e sociale del Paese. Sotto l'effetto radioattivo di informazioni aperte, gruppi di persone (verrebbe da dire greggi), si sono
scoperti neofiti della politica. Alcuni sotto ricatto, altri sotto promesse impossibili, qualcuno è già finito in mutande! Hanno deciso di sostenere in massa le stesse persone che li hanno ridotti così. Hanno deciso di candidarsi! Semplificando, come in una APP, icone, colori, possibilità di scelta, 'i disperati della politica', per lo più giovani senza lavoro, si sono uniti ai ‘giaccaecravatta’ per cambiare insieme e rivoluzionare tutto. Il politico di sempre dimenticherà il suo passato, perché fiancheggiato ora da flotte di giovani, con facce nuove e con la promessa che oltre agli ex politici di sempre, se ci saranno ancora posti vaganti, in consiglio (31 è il numero degli eletti) entreranno anche 100-200 fortunati, in qualche modo. Ci hanno messo la faccia, i disperati, ma non hanno ben capito come va utilizzata. Dagli errori grammaticali agli autosantini con APP di grafica annesse che riportano la qualità retrò dei videogiochi da bar. Gli slogan, quasi tutti improbabili o scopiazzati di qua e di là che inneggiano ad un cambiamento, a
qualità personali sventolate sui parabrezza delle auto. Frasi e citazioni, fotomontaggi e selfie, copia incolla di panorami presi dal web e di font dai colori della pace. L'importante è colpire, socializzare, 'santizzare' la rete, fregandosene anche della coerenza, delle vere proposte, dell'italiano, del buon gusto e della professionalità, dei candidati stessi e dei 'comunicatori' politici. APPlamiseria! I disperati della politica sono tra noi e si moltiplicano come Gremlins sotto l'acqua. Se tutto andrà secondo l'applicazione, il 26 maggio (ballottaggio a parte) ci ritroveremo le stesse facce di sempre, inseguite da file di disperati che cercano ancora di capire quanti voti sarebbero serviti per... La comunicazione politica è morta, la cultura che ci girava intorno anche, molti dei giovani che servirebbero al cambiamento di coscienza sono stati zoombizzati. Nonostante tutto l'economia presto ripartirà perché il marketing non è morto, anzi, LA GENTE ANCORA SI VENDE! joll