17 settembre 2014

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 188 - MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Tel.: 0874.1919119 Fax: 0874.49441 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

L’Oscar del giorno a Salvatore Colagiovanni

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Salvatore Colagiovanni. L'assessore comunale è riuscito, unitamente alla sua collega di giunta, ad organizzare una sorta di notte bianca a Campobasso per sabato 27 settembre. Una serie di appuntamenti in piazza tra musica, cultura ed enogastronomia che dovrebbero rendere meno grigia, seppure per un giorno, la città. Del resto, per l'amministrazione è a costo zero e sarà possibile ascoltare buona musica, interpretazioni teatrali e trovare spazi per gustare carni e piatti locali ed essere guidati dagli assaggiatori alla degustazione dei vini molisani.

Il Tapiro del giorno a Sandro Arco

Il Tapiro del giorno lo diamo a Sandro Arco. Il direttore della Fondazione Molise cultura percepisce un'indennità vicina a quella dei dirigenti regionali e prossima ai 100mila euro l'anno. In un momento di crisi come quello che si sta vivendo, si tratta di una cifra considerevole e sproporzionata. E' stato sistemato alla guida dell'ente dal centrodestra imperante ed, ora, è stato confermato dal centrosinistra imperante. Solo per essere stato capace di mantenere il piede in due scarpe gli va riconosciuto l'appannaggio.

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

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17 settembre 2014

Il costo dell’opera ammonta a 700mila euro

La centrale del governatore energetico:

“appaltati” i soliti nomi CAMPOBASSO. Consegna dei lavori 14 luglio 2014. Fine dei lavori 20 ottobre 2014. Di cosa si tratta? Della centrale passata alla storia come “la biomasse del governatore”. Riferito a Frattura ovviamente. Nel leggere il cartellone esposto nella zona di costruzione “di una centrale termoelettrica a biomasse vegetali da 0.999Mw sita nella zona industriale di Campobasso – Bojano”, due nomi su quattro sono sempre gli stessi. Progettista dell’opera e direttore dei lavori (oltre che responsabile dei lavori stessi) è l’ingegnere Luca Di Domenico. E non poteva essere altrimenti visto che la società embrionale di questo “affare energetico” fa capo alla moglie dell’ingegnere, Mariolga Mogavero, oggi capo di gabinetto del presidente della Regione (che poi è l’istituzione che ha dato l’autorizzazione a costruire la centrale con l’uomo di Patriciello (Tamburro) a capo del settore energetico proprio al momento della decisione). E come diceva Sergio Rizzo nel suo articolo sul Corriere della Sera “Vecchie parentopoli nel nuovo Molise di tutti”, “tanto che per dipanare l'incredibile intreccio di interessi privati, relazioni politiche, parentele e coincidenze che si addensa intorno alla figura del governatore – Frattura non si può che cominciare da lei, sua factotum”. Mariolga Mogavero, che dice di essere unita a Frattura da “una fortissima sintonia di pensiero” (fonte primapaginamolise.it) era a capo di una società, la Gap Consulting di Campobasso, di cui deteneva il 50%. L’altra metà era di Gilda Maria Antonelli, compagna del governatore Frattura. Questa società si candida a costruire una centrale a biomasse a Campochiaro. Nel 2011 le due signore cedono le loro quote ai rispettivi consorti. Il 50% della Mogavero finisce alla Civitas di suo marito (Luca Di Domenico), le quote della Antonelli finiscono alla Proter di Paolo di Laura Frattura. Poi Frattura scende in politica e nel 2012 regala le sue quote alla Civitas del marito del suo capo di gabinetto assunta in Regione con delibera 152 dell’8 aprile 2013 con uno stipendio di 45.102 euro annui (poveretta, lavora tanto e prende la metà circa della nuova assunta al nucleo di Valutazione (che arriva alla bellezza di 80mila euro all’anno), Lucia Murgolo, già segretaria di un giudice del Tar Molise). Il 15 aprile 2013 avviene un mutamento societario per la realizzazione della centrale: il

99,5% della Civitas (del marito della Mogavero) viene acquistato dalla C&T. Chi sono questi? Si tratta di altri soci del governatore che si ritrovano nella storia della Bio.com (un’altra società energetica del governatore, la stessa società finita sotto inchiesta per aver intascato 265mila euro di fondi pubblici senza realizzare la centrale a biogas a Termoli. Storia che vede indagato il governatore Frattura e che ha scatenato il cortocircuito giudiziario in Procura di Campobasso, che ha portato ad indagare l’ex questore di Campobasso, Pozzo, oggi prosciolto dall’accusa di abuso d’uf-

ficio e favoreggiamento al presidente della Giunta nell’ambito proprio dell’inchiesta Bio.com Un proscioglimento chiesto ed ottenuto dal pm Nicola D’Angelo che, nel piccolo Molise, siede a tavola con i legali proprio di Frattura). Ma non è finita qui. Nel continuare a leggere i nomi sul cartellone dei lavori ecco sbucare un altro noto negli ambienti regionali: il geometra Marco D’Angelo. Chi è? Il professionista, per conto dei soci del governatore Frattura, ricopre il ruolo di coordinatore per la sicurezza per la centrale a Campochiaro. Ma, ovviamente, ha ruoli anche nel settore pubblico regionale. Come ad esempio responsabile alla sicurezza sia per gli uffici della Giunta regionale (importo 24.538 euro), sia per gli uffici della Protezione Civile (15mila euro), sia per Molise Cultura dove l’importo per l’incarico da espletare nella ex Gil non si conosce. E poi, sempre nel 2013, la Comunità Montana Molise Centrale, con commissario Nicola Marinelli, ha nominato lo stesso geometra Coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione nei lavori di “realizzazione del pacchetto di copertura della discarica nell’impianto di smaltimento RSU sito in località Colle S. Ianni in agro di Montagano. Importo lavori 372 mila euro. Il nome del geometra Marco D’Angelo compare anche come responsabile della sicurezza alla Biocom di Termoli (sempre l’azienda del governatore) dal 2007 ad oggi. Dal 2010 ad oggi è anche coordinatore della sicurezza in fase di progettazione e esecuzione nei lavori di realizzazione di un complesso residenziale in C.da Vazzieri a Campobasso (Importo lavori è di 16 milioni di euro) per conto di “Lottizzazione Elena”. Alias: le torri di Frattura la cui costruzione è affidata alla ditta Nidaco, di proprietà del figlio del consigliere Vincenzo Cotugno. Inoltre Marco D’Angelo compare anche come coordinatore della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione nei lavori di installazione pannelli fotovoltaici sulla copertura parco Biomasse centrale C&T Termoli per un importo lavori pari a 2 milioni di euro (fonte da curriculum di Marco D’Angelo allegato alla delibera di Giunta regionale numero 311 del 2013). Un papocchio di storie dove, gira e rigira, i nomi sono sempre gli stessi. Sia che si guardi a Frattura imprenditore, sia che si guardi a Frattura governatore. La domanda sorge spontanea: non sono strane coincidenze?

La classe politica molisana non riesce a ridisegnare l'ossatura istituzionale della Regione

Noi ci lamentiamo gli altri ci chiudono Impoveriti. Sempre di più. Di risorse finanziarie, di progetti, d’idee, e ora anche di strutture dello Stato: Corte d’appello e Corpo Forestale. Vogliono toglierceli senza colpo ferire. Poveri di classe dirigente lo siamo da anni, da quando il declino del Molise è apparso chiaro e trasparente anche all’occhio dell’inclita. Arriverà il giorno che saremo noi molisani per primi a chiederci a cosa serva la Regione Molise oltre a dare potere e benessere ad un manipolo di persone che con l’abilità degli incantatori di serpenti e dei mistificatori, cogliendo le concomitanze storiche e congiunturali, è riuscito a farsi eleggere incassando 12mila euro al mese e mettendo da

parte il futuro vitalizio perché l’età della pensione non sia meno sollazzevole del presente. Sarà questo manipolo di persone benestanti (tutt’altro che benpensanti) oggi nel consiglio regionale imperniato sulla proposta del governo di sottrarre la Corte d’Appello di Campobasso a discutere del fatto specifico e di quant’altro potrà seguire in termini d’impoverimento strutturale e funzionale da parte di un Governo che ha deciso di stringere la cinghia prendendosela con le realtà economiche, sociali ,e culturali più deboli. Il Molise si presta in tutta la sua dimensione geografica, demografica ed economica ad essere sacrificato alla nuova politica di contenimento e di

razionalizzazione della spesa pubblica. Il Molise dei disastri industriali configurati nel dato numerico dei cassintegrati, dei senza lavoro, dei fallimenti commerciali, del vorticoso buco sanitario, dei servizi sociali al lumicino, della politica della casa mortificata dagli sfratti, delle pale eoliche a centinaia in attesa che diventino migliaia, dell’ambiente naturale costantemente a rischio inquinamento; con il fardello dei finanziamenti europei lasciati a metà; con i gestori della cosa pubblica dediti alle divagazioni (la giunta a cinque) e alle banalità che contornano la ricostruzione post-terremoto e non alla fatica dell’impegno e della dedizione alla causa per cercare di mettere ri-

paro alle carenze e agli errori, e per trovare il punto di leva per sollevarlo dalla crisi. Siamo certi che oggi il manipolo di persone benestanti che governa il Molise alzerà la voce, ricorrerà all’armamentario della peggiore demagogia per denunciare l’ennesima ingiustizia, l’ennesima penalizzazione a nostro danno da parte di un potere centrale bieco, cieco, e cinico. In questo sapersi lamentare daranno il meglio di sé stessi. L’unica cosa in cui finora hanno eccelso. Aiutando i molisani finalmente a chiedersi in che mani sono finiti e quale sorte ingrata gli venga riservata. Se non sarà trovato l’antidoto a questa perniciosa transizione politica e amministrativa.


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3 17 settembre 2014

L’impianto a biomasse nell’area del Matese: la pietra tombale di Frattura sull’idea del Parco omonimo Il Molise visto dall’alto: il cemento che mangia la costa e i terreni di maggiori pregio, pale eoliche e pannelli solari in espansione, cave estrattive che lacerano i fianchi delle montagne, discariche a cielo aperto (abusive e fortemente inquinanti), sversamenti poco rassicuranti nei fiumi, incedi a macchia di leopardo. E’ il Molise che avanza, stupidamente assecondato, e che riesce ad imporsi con ogni mezzo a sua disposizione, favorito dalle istituzioni territoriali largamente inefficienti a contrastarlo. Alcune sono complici e se ne vantano. Un mezzo disastro, cui non si fa nulla per rimediare, almeno in parte. Ma c’è anche un altro Molise, sempre visto dall’alto: importanti siti archeologici, paesaggi mozzafiato, panorami incantevoli, laghi montani, boschi e foreste imponenti, possenti massicci montuosi: un paradiso per la biodiversità. Il Molise che si vorrebbe, ma non riesce a farsi valere, irretito nella ragnatela della speculazione, sopraffatto dagli affaristi senza scrupolo, dagli arrivisti e dagli amministratori di ultima generazione che ha voluto fortemente scalzare la vecchia perché ormai sfatta, sfinita, demotivata, ma ignara di non avere la forza, l’esperienza e la moralità necessarie. Necessarie perché il Molise dei siti archeologici, dei paesaggi, dei panorami, dei laghetti montanti, delle foreste e dei massicci montuosi fosse la faccia giusta e meritevole della medaglia da mostrare e da valorizzare. Il Molise delle tre riserve naturali (Collemeluccio – Montedimezzo e Pesche), dell’Oasi wwf di Guardiaregia e del Torrente Callora, dell’area protetta di Bosco Casale (Oasi Lipu di Casacalenda) e uno spicchio di Parco nazionale d'Abruzzo. Sembrava fatta anche per il Parco naturale del Matese. Avrebbe chiuso un cerchio virtuoso e posto un sigillo importante alla scelta ambientalista, naturalista e turistica

(economie pulite e di prospettiva). Sembrava fatta. L'idea del Parco corredata da altre aree protette per arricchire l'appeal turistico-ambientalenaturalistico del territorio è in agenda da circa un ventennio nelle aule consiliari delle maggiori istituzioni locali e territoriali. Ultima iniziativa, in ordine di tempo, la proposta di legge di Riccardo Tamburro (per un tratto in stand-by, poi ampiamente ricompensato per il passaggio a sinistra). Precedentemente si erano cimentati, con risultati pari alla loro modesta coscienza politica e personalità amministrativa, altri consiglieri regionali e qualche assessore di transito all'ambiente. Ancora prima, frettolose retromarce. Finanche l'università del Molise, sull'idea del Parco s'è resa protagonista di un convegno a Isernia dal titolo "I parchi del Molise: un'occasione di sviluppo" tradottasi, poi, come le altre, in un’occasione fallita. Il che la dice tutta come sia diffi-

cile cavare il ragno dal buco. A mettere una pietra tombale sull’idea e su ogni altra possibilità di rinascita e di riproposizione del Parco del Matese c’ha pensato il sempre meno popolare ma sempre più spregiudicato presidente che la Regione Molise abbia avuto: Palo di Laura Frattura. Sua la proposta di servirsi del Matese per un impianto di produzione d’energia a biomasse. Sua la decisione di allungare i tempi del Piano paesaggistico, perché non si creino ulteriori imbarazzi. Un idea distruttiva la biomasse, ma molto cara al proponente. Per fortuna, un’idea contrastata dai matesini coraggiosi e illuminati. Ce la faranno a spuntarla? Ne dubitiamo, se non verranno accompagnati da una più larga, consistente, e massiccia sollevazione. Che invano si aspetta per porre fine ai pali eolici, ai pannelli solari, ai boschi che bruciano, alle cave che s'ingrandiscono, alle discariche e alle capziose forme di inquinamento dell’aria, dell’acqua e del terreno: il Molise che allegramente scivola verso il progressivo degrado ambientale. Ma ci sarà mai un Molise saggio e coraggioso? Dardo

Anche i sindaci molisani alla protesta a Roma contro i tagli del governo

"I piccoli comuni non vanno chiusi" CAMPOBASSO. “Scendiamo in piazza con i sindaci dei piccoli comuni contro il governo Renzi e contro l’Anci che vogliono abolire tutte le comunità con meno di 5.000 abitanti. E’ assurdo che le politiche dell’esecutivo penalizzino i cittadini e i territori dei piccoli comuni virtuosi mentre lascino intatti gli sprechi faraonici di ministeri, prefetture e pubblico impiego". E' stato questo il senso della manifestazione degli amministratori dei piccoli comuni di ieri a Roma. “L’imposizione delle fusioni significherà la desertificazione di interi territori. Fondere certe realtà con altre grandi e lontane è pertanto deleterio e non comporta alcun risparmio. Il premier apra un tavolo permanente con Anpci, li ascolti e prenda in considerazione le loro proposte. Fassino deve dimettersi, perché non tutela tutti i comuni

anzi, avalla l’azzeramento di quelli piccoli". “Da sempre sosteniamo l’inutilità dei tagli lineari, oggi più che mai i dati sul debito pubblico ci danno ragione, se il debito dello stato è aumentato di 13.6 miliardi di euro, quello degli enti locali è diminuito di 1 miliardo. L’inversione iper centralista di Renzi e del Pd è fallimentare, gli sprechi sono a livello centrale. Per l'Associazione piccoli comuni si tratta di unioni che non genereranno alcun effetto positivo sui piccoli comuni perché, come dimostrano i dati, le unioni non migliorano la gestione del territorio dei piccoli comuni, ma lo desertificano ulteriormente aumentando i costi e trasferendo tutti i servizi verso il principale comune dell’unione. Addirittura il Presidente dell’anci, Fassino, dichiara che farà una ”battaglia” per di ridurre i comuni da 8000 a 2500 azzerando tutti i comuni sotto i 15000 abitanti.


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4 17 settembre 2014

Per la Cisl si rischia "un'intollerabile penalizzazione"

Poste: ricadute sui servizi e sui lavoratori CAMPOBASSO. "Le molte problematiche rimaste insolute – riferisce il Segretario della CISL Poste Antonio D’Alessandro - stanno fortemente penalizzando la qualità e creando notevoli disagi ai lavoratori". Le carenze strutturali negli organici dei Centri che, tradotte, significano zone non servite a cui si aggiungono le lunghe assenze non più soggette alla flessibilità operativa obbligatoria. "Un quadro – continua Antonio D’Alessandro - piuttosto desolante che, nella pratica, si traduce in effetti negativi per il servizio, con gestioni dei Centri senza regole, seguendo modelli teorici che non possono trovare una produttiva applicazione nella realtà. In definitiva, tutto a danno dei lavoratori e, naturalmente, della resa qualitativa che penalizza clientela e sviluppo. Tutto si fonda – dichiara il rappresentante della CISL Antonio D’Alessandro - sullo spirito d’inventiva e di iniziativa dei ruoli gestionali (Responsabili, MQ e CS) che ormai sono allo stremo delle forze. Prova ne è la voglia di abbandonare il ruolo, da parte di quest’ultimi. Le ricadute più pesanti im-

pattano sui portalettere e sul personale addetto ai servizi interni costretto, volente o nolente, a reggere l'intero sistema. Ormai, i lavoratori sono stanchi e disillusi di attendere soluzioni che non arrivano mai. Il lavoro va difeso – conclude Antonio D’Alessandro - al pari dei diritti stessi e, a fronte di

uno scontro tra interessi diversi, da una parte quelli aziendali che guardano solo ai risparmi e dall’altra quelli dei lavoratori preoccupati della salvaguardia del posto di lavoro, questa O.S. vigilerà incessantemente e con tutti gli strumenti possibili".

Lettera aperta.

Rivivere la nostra storia sviluppando il settore turistico Siamo due giovani molisani impegnati attivamente nell’ambito politico, sociale e culturale, convinti che per rilanciare le prospettive di sviluppo del Molise occorra fornire un contributo proposito, mettendo a frutto le conoscenze e competenze derivanti da anni di studio e ricerca. Proprio per questo abbiamo ideato un progetto che sotto lo slogan “Rivivere la nostra storia sviluppando il settore turistico”, si pone come obiettivo il recupero e la valorizzazione di un preciso ambiente storico regionale: quello legato alla linea difensiva tedesca che attraversava il Molise, la cosiddetta linea Ber-

nhardt, fortificazione costruita durante la campagna d'Italia della seconda guerra mondiale allo scopo di fermare l’avanzata dell’esercito angloamericano. Per la precisione il Molise è stato attraversato da ben quattro linee: Bernhardt, Gustav, Viktor e Barbara. Si tratta di puntare su un micro-turismo legato tra l’altro ai vari musei militari presenti in zona, a cominciare da quello di Venafro, davvero superlativo, ma anche Scapoli, Filignano, Rocchetta e i sentieri lungo le montagne come Monte Marrone. Sul territorio lungo il Volturno e le Mai-

narde, la memoria storica della guerra costituisce un tessuto di forme e di opere ancora straordinariamente leggibili, che una volta riscoperte e valorizzate possono divenire un prezioso codice interpretativo delle vicende della nostra storia. Sono diverse le finalità del progetto: conservare e rendere leggibili i connotati riconoscibili della vicenda storica del territorio; ricercare la qualità dell’ambiente storico, naturale e antropizzato, favorendo la sua corretta fruizione collettiva; individuare le azioni necessarie alla valorizzazione turistica mediante la messa in atto di specifici piani; orga-

nizzare le forme di gestione del sistema con l’ausilio di guide turistiche e strutture ricettive; inglobare il recupero della linea Bernhardt in chiave turistica facendola rientrare in una rete nazionale già esistente e collaudata. I comuni molisani interessati sono Venafro, Conca Casale, Filignano, Rocchetta al Volturno, Castelnuovo al Volturno (frazione di Rocchetta al Volturno), Scapoli, Colli al Volturno. Al progetto hanno già aderito con entusiasmo i sindaci di Venafro e Conca Casale, ovvero Antonio Sorbo e Luciano Bucci, quest’ultimo esperto di percorsi militari lungo le montagne molisane. Vorremmo che lei, in qualità di consigliere regionale con delega al turismo, diventasse portavoce del progetto e che, insieme ai sindaci dei comuni interessati, possa esserci presto occasione per valutare la concreta fattibilità e realizzabilità dell’idea progettuale. Roberto Colella Davide Vitiello

Un miglioramento costante della produzione molisana grazie alle cantine

La magica arte del vino CAMPOBASSO. C’ero anch’io alle Cantine D’Uva di Larino a vivere una giornata all’insegna della vendemmia con Cantine aperte, l’iniziativa del Movimento del Turismo del vino. Come in altre occasioni attento a seguire Angelo nelle sue dotte spiegazioni sulle uve di Montepulciano, tra vitigni, portainnesti, terreno, vigoria vegetativa, foglia, grappolo, acino, buccia, polpa, semi o vinaccioli.

E poi a degustare con Enrica il succo dell’uva appena macinata, priva di ogni fermentazione, e, ancora, in cantina a seguire il discorso sulla fermentazione nei vasi di acciaio con il cappello formato dalle bucce che sale e non appena cominciano ad aprirsi, di nuovo in basso perché possa risalire a grumi e poi ricompattarsi di nuovo. Nella bottaia a seguire i processi di maturazione e

di affinamento dei vini che si affidano al legno ed alla capacità che questo ha di farli respirare e vivere prima di essere imbottigliati per un loro ulteriore affinamento, pronti per deliziare gli occhi e la bocca dell’assaggiatore con il suo particolare gusto. Secondo i dati di consumo di vino a vantaggio di altre bevande ed è anche questo il segno dei tempi della crisi che porta a punire la bellezza e la bontà, oltre che un amico vero dell’uomo che meglio di ogni altra cosa spiega il valore e l'importanza della moderazione. Domenica prossima un nuovo appuntamento con la vendemmia di Cantine aperte alle Masserie Flocco di Portocannone con la brava enologa Maria Concetta Raimondo, anche lei come i D'Uva ex allieva dell'Istituto tecnico agrario di Larino, la mia scuola di tanti anni fa. Pasquale Di Lena


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5 17 settembre 2014

Il consigliere regionale Filippo Monaco interviene sulla tabella pubblicata dei regionali

"C'è chi fa l'indignato e prende il vitalizio" CAMPOBASSO. Ha generato non poca discussione, la pubblicazione della tabella dei vitalizi che la regione Molise dispone al gruppo di ex consiglieri regionali e aventi diritto dello stesso, di vario genere. Quote varie che vanno dalle scarse novecento euro di Franca Scarano, ai 4002 di Fernando Di Laura Frattura, Paolo Nuvoli, Antonio Di Rocco, Antonio Varanese e Mario Totaro. I meno pagati? Oltre alla citata Franca Scarano, appare in graduatoria anche Teresina Glave con 1100 euro e un bel gruppetto a 1134 euro. In lista anche l’attuale politico fedele Remo Di Giandomenico con 1907 e il suo collega d’opposizione Antonio Basso Di Brino con 1843. In lista anche l’avvocato Eduardo Sassi (2210 €), Tonino Del Torto (3027 €) e Pasquale Di Lena con 2374 euro. Intanto, la questione viaggia su due fronti: la prima vede lo scatenarsi di polemiche insorte perché gli ex inquilini di Palazzo Moffa protestano in quanto non riceverebbero il pagamento dei loro vitalizi in modo puntuale e la seconda perché c’è chi ne farebbe volentieri a meno (o li limerebbe) per andare incontro a quanto propongono i tempi che corrono con disaffezione alla classe politica da parte dei cittadini bella che evidente e che, a vedere certe cose, certo non ci si felicita. Passi indietro? C’è

chi si dice disponibile (con tagli anche del 50 % purchè “tutti facciano un passo indietro”) e chi, invece, evita con piacere di privarsene. Per Filippo Monaco la rinuncia al vitalizio “è stata il suo primo passo. Questa legislatura, infatti, è la prima che svolgo da neo consigliere e ho già rinunciato al vitalizio. Purtroppo in Molise c’è gente, oggi al fianco degli indignati, che ha incassato e incassa il vitalizio dacché poco più che cinquantenne: questa cosa è decisamente vergognosa”. Per Giovanni Di Giandomenico “è necessario stabilire criteri di equità e nello stesso tempo è opportuno comprendere l’esigenza di ‘non rubare o puntare ad arricchirsi con la politica’”. Detto ciò, Di Giandomenico evidenzia il fatto che “chi se li prende non può essere contrario ad essi”, però, aggiunge “sono dell’idea che sia importante stabilire l’equità”. “Nello stesso tempo – precisa – sarebbe assurdo pensare che il tempo che un uomo o donna impegnati in politica sottraggono alla propria vita vada perduto”. Sul fronte “decurtazioni”, invece, è chiaro Di Giandomenico: “Sono dell’idea che non ci si debba ribellare a qualsiasi sacrificio ci venga chiesto, la situazione è drammatica per

tutti e sono convinto che coloro che stanno meno peggio devono contribuire”. Una questione “generale” quindi che pone quale determinante un problema: “Occorre un principio, va sottoscritto e seguito”, come conclude lo stesso Di Giandomenico. Intanto le contestazioni arrivano dal popolo del web che, senza mezzi termini, condanna i vitalizi.

Stando al parere degli amministratori, a Palazzo Moffa sarebbe giunto il tempo delle riforme

Ma che fase una e fase due, cerchiamo di sopravvivere E’ già tanto che il governo regionale riesca a tamponare le falle che si aprono nei settori dell’economia (industria, agricoltura, turismo, artigianato, commercio, servizi sociali eccetera), nei rapporti interpartitici (Pd-Idv), nei rapporti con le forze sociali (sindacati) e il partenariato Alla Regione parlano di seconda fase del programma di governo regionale, come se la prima l’avessero realizzata. Stramberie della politica nostrana che riesce a far passare per ragionevoli anche le assurdità. Non sappiamo qualificare altrimenti questo tentativo di mistificazione da parte del governo regionale che del programma elettorale con cui ha convinto i molisani ha fatto perdere le tracce (tutti i governi sono affetti dallo stesso vizio, anche perché nessuno chiede loro conto). Governo che sopravvive a se stesso tamponando qua e là le falle che si aprono nei settori del’econo-

mia (industria, agricoltura, turismo, artigianato, commercio, servizi sociali eccetera), nei rapporti interpartitici (tensione costante tra Pd e Idv), nei rapporti con le forze sociali (sindacati) e con il partenariato. Un governo affogato nella quotidianità che rigurgita problemi, insufficienze, inefficienze, urgenze e ... maldicenze! Vorrebbe far credere di aver sciolto i nodi del lavoro e dello sviluppo, per cui sarebbe nella condizione di passare alla fase due: quella delle Riforme. Roba da manicomio. Anzi, da interdizione dai … pubblici uffici. Tant’è. Non ce lo stiamo inventando noi. Ci sono comunicati

stampa che parlano in proposito. Come quello, appunto, che prefigura il governo regionale pronto per la fase due: le Riforme! Nelle intenzioni, lo sbaraccamento dei vecchi apparati (intanto cominciassero dalla la giunta, dalle commissioni, e dal consiglio regionali, quindi ponessero mano una volta per tutte alla riorganizzazione dei servizi e degli uffici regionali); lo snellimento delle procedure burocratiche; la cancellazione degli enti inutili; l’introduzione di Agenzie agili ed efficienti e della metodologia, in forma stabile, della programmazione. Ma per programmare occorrono i pro-

grammi. Che non ci sono. Magari accadesse. Ma non essendo mai stata data per avviata né per conclusa la fase uno, non possiamo prendere sul serio la fase due. Stando ai fatti, stando cioè alla lettura pedissequa della realtà in cui si contano a migliaia i cassaintegrati, i giovani disoccupati, a migliaia le pale eoliche e i pannelli solari a deturpare i profili delle colline e a rubare terreno coltivato, la rete ospedaliera boccheggiante, il patrimonio storicoarcheologico in abbandono, le industrie serrate e i negozi a serrande abbassate, è il caso di saltare le fasi

(uno e due) e di mettere mano alla sopravvivenza. L’avessero dimenticato, ci premuriamo di ricordare al presidente della giunta e all’assessore alle politiche Sociali e del Lavoro che a sperare di sopravvivere sono i dipendenti della Molise Dati SpA, di Esattorie SpA, della Biblioteca Provinciale “P. Albino”, del Korai, in aggiunta a quelli di Gam, di Ittierre e dello Zuccherificio, dell’indotto metalmeccanico, dell’edilizia, del turismo, del commercio e delle imprese di vigilanza. Bastano, o ne occorrono altri di guai, per darvi una mossa? Dardo


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Campobasso

17 settembre 2014

Tutto pronto per “Vivi la città” CAMPOBASSO. Con il via libera della commissione congiunta Commercio-Culturale si è conclusa la preparazione per la manifestazione che si terrà a Campobasso il 27 settembre. "Questa non sarà né una festa di fine estate, né una notte bianca e si chiamerà “vivi la città”. Sarà un’iniziativa diversa dalle altre e che si può riassumere in poche parole: sperimentazione e controtendenza a costo zero. Si perchè grazie alla collaborazione con l’assessore alla Cultura e Sport Emma de Capoa, ai presidenti delle commissioni Pasquale Colarusso, Gianna Viola e a Confcommercio, Confesercenti e Confimpresa, la festa non andrà ad influire sulle casse di Palazzo San Giorgio". Soddisfatto l'assessore al commercio, Salvatore Colagiovanni che è stato il vero artefice della manifestazione. "Ci saranno varie iniziative tra

Venerdì 19 settembre 2014 alle ore 19:00 negli spazi della Fondazione Molise Cultura (Palazzo ex GIL - via Milano, Campobasso) verrà presentata la mostra antologica dell’artista campobassano Antonio Corbo. La mostra, curata dalla critica d’arte Silvia Valente, intende ripercorrere i tratti salienti della produzione pittorica dell’artista seguendo un andamento prevalentemente cronologico, presentando le opere al pubblico in misura chiara ed esaustiva con l’aiuto di supporti adeguati alla fruizione dei lavori. Le classificazioni tematiche e/o tecniche non hanno, per volontà curatoriale, prevalenza nell’allestimento al fine di valorizzare la ricezione della mostra e accentuare il naturale andamento narrativo. Le tematiche affrontate dall’artista ricalcano la scansione temporale prescelta mostrando, di fatto, una naturale evoluzione di contenuti e tecniche. Dalle opere di matrice storico-politica degli anni ’60-’70 ai paesaggi e figure del ventennio successivo fino alla maturazione di una consapevolezza astratta di recente produzione. Un asterisco sarà dedicato alla produzione poetica dell’artista e, in occasione della presentazione del 19 settembre, verranno recitate alcune composizioni da Gabriella Jacobucci con un intervento critico a cura di Gianni Spallone. L’artista molisano è celebrato in questa mostra con l’intento di porre in rassegna le opere più significative della sua carriera, a partire dai primi anni di attività artistica (1960 circa) per giungere all’epoca della maturità con un ciclo di lavori dedicati alla sua ultima produzione (2014). Antonio Corbo è nato a Campobasso dove tuttora risiede. I fermenti culturali, politici e sindacali della metà degli anni Sessanta lo vedono impegnato su più fronti: l’arte innanzitutto, il teatro ma, già dopo i primi

La manifestazione si avrà a Campobasso il 27 settembre dalle ore 21 fino all'1,30 centro città e centro storico che coinvolgeranno tutte le fasce d’età. Queste andranno dalla musica allo spettacolo, passando per l’animazione, la danza, e la gastronomia. Lo sport sarà protagonista lungo il Corso principale di Campobasso dove, dalle 17 alle 20 ci saranno tante dimostrazioni di discipline sportive come succederà anche al Fondaco della Farina. Nel centro storico si potrà passeggiare tra vicoli e portoni accompagnati dai ragazzi dell’associazione Centro storico e trovare ristoratori del posto che lungo un percorso proporranno piatti tipici. In Piazza della Vittoria ci sarà la cover band di Ligabue e in Piazza Municipio quella di Zucchero. A

Villa Flora troveremo vari stand per l’assaggio di carni nonchè una guida alla degustazione del vino molisano curata dall'Onav Molise. Mentre nelle vicinanze dell’ex distretto militare gli artigiani esporranno le proprie opere. A piazzetta Palombo, alle 19 verrà presentato il libro di Ugo D’Ugo, alle 20 una rappresentazione teatrale interamente in dialetto e alle 22 il monologo di Giorgio Careccia “La caparra” scritto da Adelchi Battista". L’assessore Salvatore Colagiovanni tiene a sottolineare che in giro per la città non troveremo venditori ambulanti che venderanno bibite e panini ma si cercherà di valorizzare i negozianti del posto.

Corbo in mostra da venerdì all’ex Gil

anni di lavoro, il suo interesse sarà sempre più rivolto in ambito sindacale. Questa scelta, per molti anni, lo vedrà impegnato a Roma, ma mai si allontanerà e distaccherà dalla sua città. In ambito culturale, oltre alla pittura e al teatro, ha coltivato per anni un interesse nascosto: la poesia. Negli anni Novanta verrà pubblicata una sua raccolta di liriche dal titolo Il Cancello di Faggi, nella collana Poeti Italiani Contemporanei (1992). Ancora oggi coltiva questo interesse e altre sue liriche sono state pubblicate in occasione della stampa di cataloghi d’arte. Sin dagli anni Sessanta e fino ai giorni nostri, l’autore non ha mai smesso di dipingere e di portare avanti una sua ricerca ed una sua sperimentazione intrecciando e correlando fra loro le varie forme d’Arte in modo proficuo ed efficace. Fra gli anni Sessanta e Settanta l’autore, sensibile ad ascoltare la voce della sofferenza ed a trattare temi prettamente sociali attraverso le sue figure, concentra nel disegno e nella grafica tutta la carica

accumulata dai toni marcatamente espressionistici che trova spazio, coerentemente, anche in una cospicua produzione applicata alla stampa di manifesti. Ma scopre anche soprattutto il paesaggio che rappresenta con ostinazione fino agli anni Novanta, portando i tratti grafici forti sempre più verso la semplificazione degli elementi figurativi e ricorrendo ormai anche alla pittura, in scorci e tagli arditi e in trasfigurazioni immaginarie. La produzione dei primi anni del duemila è strettamente correlata alle precedenti ricerche, ma c’è qualcosa di diverso che si fa strada, come, per esempio, la materia, più libera ed autonoma. I temi trattati, d’interesse del pittore, sono ora legati alla primordialità, alla nascita dell’universo e alle diverse forme di vita. Un andare all’origine delle cose che mette alla prova la figurazione fino in certi casi ad annullarla. Nel corso del 2010 e del 2011 ha realizzato due importanti mostre in Olanda: la prima nella sede munici-

pale ed istituzionale Raadhuis di Heemstede; la seconda presso la galleria De Galerie - Spieremburg di Haarlem. Con la mostra personale Percorsi paralleli del 2011, ospitata nella sua città, l’intreccio tra pittura e poesia diventa il filo conduttore in omaggio alla collateralità di queste due arti che, con fruttuosi scambi, sia pur nella complessità delle loro strutture profonde e dei rispettivi codici, l’Autore fa dialogare tra loro. Nel 2013 ha allestito cinque mostre personali. Una a Genova, Tra terra e cielo, nello splendido Palazzo Stella del ’600; due a Finale Ligure, I colori dell’Inquietudine e Visioni cosmiche in concomitanza della VI edizione del Festival internazionale dell’Inquietudine; due in Valle d’Aosta, rispettivamente a Brusson, presso la Biblioteca comunale, e a Saint-Vincent, nella Galleria civica comunale. Ha partecipato alla IX edizione di ArteGenova - mostra mercato d’Arte moderna e contemporanea – ed alla XXIV edizione della mostra mercato

di Padova. Finalista alla V Biennale d’Arte contemporanea - GenovArte 2013, la sua opera Attività cosmica 2, viene premiata e segnalata dalla Giuria. Ha partecipato, inoltre, alla Biennale MIIT Torino 2013 curata da Italia Arte e dal Museo Internazionale omonimo e a numerose rassegne d’arte tra cui ContemporaneaMente a Genova , in occasione della giornata del contemporaneo e Ad Aeternum: Arte immortale, nel Palazzo papale Maffei Marescotti di Città del Vaticano, Roma. Nei primi mesi del 2014 ha realizzato una mostra personale a Verres (AO) ed ha partecipato a tre rassegne d’Arte: la prima a Genova, presso Satura Art Gallery; la seconda a Milano presso il MAECMilan Art & Events Center dal titolo Venti d’Arte, l’esperienza del contemporaneo; la terza ad Ivrea presso la Galleria Spazio aperto. Ha partecipato, inoltre, alla prima biennale della Germania svoltasi nel Museo Altes Dampfbad di BadenBaden dal titolo Luxury Art/ Arte del Lusso e a Londra alla mostra Royal Art in the World presso la Royal Opera Arcade Gallery, entrambe curate da Italia ARTE e dal Museo MIIT di Torino. Invitato al Present Art Festival di Shanghai 2014, la sua opera I colori dell'alba rimarrà esposta in Cina in vari musei, centri culturali e gallerie per un anno. Cartelle di sue opere grafiche e suoi manifesti sono stati realizzati in campo regionale e nazionale, in occasione di eventi storici, convegni, congressi. L’autore ha ottenuto premi e riconoscimenti di critica. Sue opere sono esposte in collezioni private, musei ed istituzioni pubbliche. La mostra resterà aperta dal 19 settembre al 18 ottobre 2014 negli spazi della Fondazione Molise Cultura (Palazzo ex GIL), via Milano n. 15, Campobasso con i seguenti orari: dal martedì alla domenica, dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 20:00.


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Campobasso

17 settembre 2014

Incontro formativo alla Camera di Commercio di Campobasso: “La riforma della contabilità degli Enti locali ai fini dell’armonizzazione dei sistemi contabili”, incontro formativo in Camera di Commercio

Oggi dalle 14 alle 19 presso la sede dell’Ente camerale di piazza della Vittoria, si terrà un incontro di formazione peri revisori degli enti locali dal titolo “La riforma della contabilità degli Enti locali ai fini dell’armonizzazione dei sistemi contabili” . L’incontro è stato organizzato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Campobasso, con

la collaborazione della Camera di Commercio di Campobasso, del Centro Studi Enti Locali e della Prefettura. Il programma dell’incontro e il rispettivo coupon d’iscrizione sono disponibili sul sito della Camera di Commercio di Campobasso all’indirizzo www.cb.camcom.gov.it Si ricorda, che nei giorni di sabato 18 ottobre e sabato 15 novembre , si terranno altri due incon-

tri di formazione dal titolo rispettivamente “La compilazione dei questionari della Corte dei Conti al bilancio di previsione ed al rendiconto della Gestione” e “Le verifiche e gli adempimenti dei revisori sulla spesa di personale e sul patto di stabilità” , entrambi gli appuntamenti si svolgeranno dalla 9 alle 14 presso la Camera di Commercio di Campobasso.

Regione Molise e Comune di Campobasso praticamente bloccati

Aspettando godot! Samuel Beckett con “Aspettando Godot” ha rappresentato magistralmente la condizione dell’attesa, in chiave drammatica. A noi tocca il piacere di riannodare quella condizione così bene rappresentata e fatta vivere al lettore, per cercare di rendere, nella sua modestissima entità psicologica, la condizione dell’attesa che da mesi sta inondando gli ambienti obnubilati della Regione e del Comune. L’attesa di una riorganizzazione dei servizi e delle strutture per tentare di mettere in piedi una impalcatura in grado di reggere il peso del cambiamento che si vuole introdurre nella metodologia di lavoro e, soprattutto, nella mentalità del personale. Almeno questo è stato annunciato dalle rispettive amministrazioni. Frattanto, l’attesa cresce e si va consolidando nella versione (vana e vanificata) di “Aspettando Godot”. Che per il Comune e per la Regione equivale all’attesa (vana) di un piano di riorganizzazione che metta le persone al posto giusto e nella condizione di ben lavorare. Comune e Regione da mesi sono bloccati nella loro labile e misera capacità di svolgere appena l’ordinaria amministrazione ma non un rapporto produttivo con l’utenza, né a rispettare i tempi imposti dalle procedure tecniche e amministrative dettati dall’Europa. Non a caso la Regione Molise si porta dietro il fardello di risorse finanziarie impegnate e non spese e, purtroppo, continua in questa sua incapacità creando danni rilevanti all’economia e all’occupazione. Il Comune di Campobasso è strettamente in scia: fatica oltre ogni misura a reggere il passo dell’ordinarietà. In entrambi gli enti si vivacchia, dando una immagine precaria e inconsistente della Pubblica Amministrazione. Ciò

Giunta al settimo appuntamento, la Convocazione Diocesana è l’incontro più atteso da tutta la diocesi per programmare e progettare le attività del nuovo anno pastorale. “Cittadini e Fratelli, profezia per un mondo nuovo” è il tema indicato dall’arcivescovo di Campobasso – Bojano per l’anno pastorale 20142015 sulla scia dell’ultimo discorso di papa Francesco dinanzi alla Cattedrale di Isernia lo scorso 5 luglio 2014 in occasione della sua visita Pastorale in Molise. Il tema sulla fratellanza in relazione alla cittadinanza è in continuità con quello dell’anno diocesano per la Pace “Fraternità e Pace” che ha visto Campobasso “Città della Pace 2014”. Oggi alle 17,30 avrà inizio il primo incontro nell’Aula Magna dell’Università per gli Studi del Molise nel luogo cioè dove il Santo Padre papa Francesco ha tenuto il primo discorso, ha incontrato il mondo Accademico, il mondo del Lavoro, i cittadini di Campobasso,

perché, sia a Palazzo san Giorgio che a Palazzo Vitale, non si riesce a stabilire il numero e la qualità dei dirigenti. E senza dirigenti, a cascata, non funzionano le sezioni, i servizi, e gli uffici. Non funziona la burocrazia, che ha nella mani le redini dell’economia, del sistema produttivo, dei servizi all’utenza e dell’assistenza. “Aspettando Godot”, appunto. Aspettando che Frattura e Battista riescano ad uscire dalla indecisione che li attanaglia, compressi dalle pressioni interne (di chi anela a fare il dirigente) ed esterne (di chi ha soggetti da sistemare), dai limiti della legge di

stabilità, dalla razionalizzazione della spesa (spending review), dalla invadenza dei sindacati e, di male in peggio, dal clientelismo politico e partitico. In sostanza, sino paralizzati. E con loro, paralizzati i compiti d’istituto degli enti che amministrano. Eppure Frattura sapeva con largo anticipo che dal primo luglio scorso sarebbero andati in pensione diversi dirigenti, e altri sono in lista d’uscita, e che, di conseguenza, i servizi sarebbero rimasti scoperti. Lo sono tutt’ora, e non si hanno segnali che sia prossima una soluzione che porti alla loro copertura. Bisogna andarci negli uffici re-

gionali e comunali per annusare l’astenia che li pervade e subirne le conseguenze che per i cittadini, per i tecnici professionisti, per coloro che hanno la necessità di una risposta, di una decisione, si materializzano in rinvii e dilazioni insopportabili. La situazione venutasi a creare è oggettivamente imbarazzante. Dimostra in maniera inequivocabile il tracollo del senso di responsabilità, e con esso il valore e il concetto di servizio pubblico. Regione e Comune capoluogo sono statati resi inoperanti e inefficienti perché chi ha l’onere di amministrare non ha la forza per intervenire

tempestivamente e concretamente e, forse, nemmeno la capacità di decidere, condizionato, oltre che dalle deficienze personali, dalla sudditanza al potere clientelare, al comparaggio, al favoritismo.“Scelgo questo”;“Nomino quest’altro”; “Questo mi è amico”; “Quell’altro non è affidabile al cento per cento”. Dinanzi alla situazione che s’è venuta a creare nei due enti, soprattutto di fronte allo stallo dell’attività e il danno che ne consegue, non è lecito ancora temporeggiare. Dardo

VII Convocazione Diocesana “Cittadini e Fratelli, Profezia per un mondo nuovo” le Autorità Civili, Militari ed Ecclesiali. Durante la serata sarà presentato il libro Ufficiale delle due diocesi( Campobasso –Bojano e Isernia Venafro) “Dio non si stanca di Perdonare” sulla visita di papa Francesco in Molise. Aprirà la Convocazione un momento musicale e di vespri cantati a cura del Coro unitario Diocesano - diretto da don Giuseppe Graziano - che ha animato la santa Messa celebrata dal Santo Padre. Alla tavola rotonda “Echi e provocazioni dalla Visita di Papa Francesco” interverranno: il prof. GianMaria Palmieri, rettore dell’UNIMOL; Antonio Battista, Sindaco di Campobasso; don Franco D’Onofrio, direttore Caritas Campobasso; Sara Messere, gruppo giovani di Trivento,

S.E. mons. GianCarlo Bregantini, arcivescovo di Campobasso –Bojano; moderatore della serata è Felice Mancinelli, direttore del quindicinale Molinsieme. La convocazione proseguirà nei giorni 18 e 19 settembre alle ore 17,30 presso l’auditorium dell’Ex- Gil di Campobasso con il seguente programma : Giovedì 18 settembre 2014 “Nuovi Orientamenti per la Catechesi in Diocesi – Incontriamo Gesù” Incontro con Fra Enzo BIEMMI (Catecheta e Presidente dell’Equipe Europea dei Catecheti) Moderatore: P. Lorenzo Piazzolla Venerdì 19 settembre 2014 “Il Cammino di fraternità di Giuseppe, venduto dai fratelli” Incontro con Don Michele Tartaglia (Biblista)

Applicazioni Pastorali a cura dell’Arcivescovo Domenica 21 settembre 2014 – Cattedrale di Campobasso Ore 17.00 – Presentazione linee pastorali dell’anno a cura dell’Arci-

vescovo Annuncio dei nuovi incarichi e nomine Ore 18.30 – Celebrazione Eucaristica con il conferimento del lettorato e ostiariato.





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Isernia

17 settembre 2014

Radon, nessun pericolo per l’istituto di San Lazzaro ISERNIA. Nessun rischio di gas radon nella scuola materna di San Lazzaro. La struttura, che negli ultimi anni ha ospitato gli alunni della San Giovanni Bosco, è stata sottoposta a ulteriori verifiche di controllo da parte del dott. Domenico Lucarelli della A&Elle Group, azienda specializzata in rilevamenti ambientali. ‘L'esito delle indagini – spiega il tecnico - mostra valori conformi ai livelli naturali e residui dell'area’. Nessun pericolo quindi nella scuola in via Volturno, messa alla gogna dall’amministrazione comunale, dall’Arpa e dalla ASL. Infatti, lo scorso dicembre, il sindaco di Isernia Luigi Brasiello aveva confermato che i bambini sarebbero rimasti nella sede in corso Garibaldi, decisione presa sulla base delle verifiche dell’Arpa, la quale aveva espresso parere sfavorevole alla permanenza dei ragazzi nella scuola, dato il superamento dei limiti massimi di radon. Ma i dati pubblicati dall’Agenzia regionale per l’ambiente erano stati diffusi sulla base di rilievi effettuati con campionatori posti, in alcuni casi, in punti tali da non poter escludere una contaminazione da polveri da calpestio e da spazzamento. Gli elettreti (dosimetri utilizzati dall’Agenzia) sono molto sensibili alle polveri che ne altera il funzionamento facendo registrare valori molto più elevati di quelli effettivi.‘Dal quattro settem-

Dalle ultime analisi effettuate nel corso dell’anno è emerso che il livello del gas è inferiore alla media nazionale

bre dello scorso anno – precisa Lucarelli – su richiesta della proprietà dello stabile, abbiamo installato per ogni aula e area di passaggio rilevatori del tipo a pellicola (Radonalfa-C), la quale se attraversata dalle particelle di gas radon rimane tracciata. I dosimetri sono stati posti tutti in sospensione, lontano

dalle pareti e a circa 1,50 m dal pavimento come prescrivono le norme tecniche di campionamento. Dalle indagini svolte in un anno, si è arrivati alla conclusione che in quella scuola il livello è addirittura inferiore alla media nazionale, poiché attestato sui 50-60 Bq medi, a fronte degli 80Bq, soglia naturale

del gas in molte zone dell’Italia meridionale’. Nessun rischio per i bambini e per gli operai che lavorano nello stabile. ‘Le verifiche sono state registrate periodicamente. Già a Gennaio, dopo pochi mesi, i risultati garantivano l’agibilità. Ad oggi ne abbiamo la certezza’. Sotto esame non solo la

scuola, ma tutta l’area limitrofa per accertarsi che le fuoriuscite del gas, legate a situazioni ambientali, non provenissero dalla scuola bensì da zone adiacenti. Nulla di fatto: una volta acquisiti i dati, il dott. Lucarelli, insieme a Franco Torello, il tecnico specializzato in radiazioni, ha inviato le pellicole in un centro nazionale specializzato, con sede in Albano Terme. Tutto tranquillo e tutto in regola. Le relazioni evidenziano in maniera palese una presenza di gas radon al di sotto delle soglie di rischio e quindi la completa agibilità dell’edificio. I ragazzi quindi, insieme agli insegnanti e gli operatori, possono tornare a lavorare nella scuola d’infanzia di San Lazzaro, con la consapevolezza che i livelli di gas radon sono rientrati negli standard e anzi sono al di sotto della media. ‘Siamo felici dei risultati – dichiara l’imprenditore e proprietario Mimmo Cicchetti –. In un anno la scuola si è trovata al centro di una polemica inutile, subendo le offensive nate da rilievi effettuati in maniera un po’approssimativa e dalla pubblicazione di dati che sarebbero dovuti essere verificati prima di una diffusione incontrollata. Siamo stati penalizzati per un errore altrui. L’importante è che i genitori, i bambini e i lavoratori adesso hanno la certezza che in quella scuola non c’è pericolo, anzi: è tra le più sicure in assoluto’.

Provincia, l’incesto Tutto pronto per la CorriIsernia Oggi la presentazione in conferenza stampa. Domenica la manifestazione del centrodestra Per Antonio Tedeschi il nome di Ricci passa per l'accordo tra Patriciello e iorio ISERNIA. "Anche se alla gente non interessa più nulla degli intrallazzi politici Molisani,ritengo doveroso sottolineare l'ennesimo imbroglio ed incesto consumato nell'ambito di quel che rimane del centrodestra di casa nostra". Lo sostiene Antonio Tedeschi dopo la scelta di Ricci come candidato del centrodestra alla Provincia di Isernia. "Nessun rancore contro l'amico Ricci al quale va tutta la mia stima e sostegno morale ma è soltanto lo strumento in mano ai soliti manovratori,Aldo Patriciello e Michele Iorio che sono come il gatto e la volpe di Pinocchio,che di giorno litigano e di notte vanno a braccetto a compiere marachelle. Caro Iorio sei stato castigato dalla gente alle ultime elezioni e questa sonora lezione non ti è servita. Ancora la solita politica e l'abbraccio mortale con " l'imprenditore politico"che porterà inevitabilmente il centrodestra contro un muro. Io non ci sto e con me tantissimi molisani e tanti giovani politici seri e volenterosi che sentono come me la necessità di organizzarsi per ricostruire dalle ceneri un movimento serio e lungimirante che ha a cuore i problemi della gente e le difficoltà di una regione che soffre con dignità ma non ce la fa più. Io non ci sto e da oggi mi dissocio definitivamente da queste logiche miopi e distruttive che gridano vendetta contro la triste realtà regionale che tutto ha bisogno tranne che di questi inciuci. Vedere a braccetto Aldo Patriciello e Michele Iorio è veramente l'ultimo atto di questa tragedia e si rischia di dover essere spettatori passivi e inconsapevoli. In ultimo il mio appello va all'amico Ricci chiedendogli di mandare un segnale di distacco con quella politica che tanto male ha fatto e continua a fare al nostro territorio e anche se perderà l 'appoggio di qualche politico o la poltrona conquisterà di certo la gente perchè è solo a loro che bisogna dare ascolto".

ISERNIA. Oggi, alle ore 11.00 nella sala Raucci del Comune di Isernia si svolgerà la conferenza stampa di presentazione della nona edizione della CorrIsernia. La gara, inserita nel circuito Corrimolise, ne costituisce la tappa numero 19. Media la difficoltà del tracciato che prevede una distanza di 10km tutti sull'asfalto. Ma prima di tale gara avrà luogo una non competitiva aperta a quanti si stanno avvicinando adesso a questa disciplina. A detta manifestazione prenderanno parte anche ragazzi e volontari dell'UNITALSI. Abbinato a questo evento vi è anche-grazie alla collaborazione dell'ENPA, una "stracanina" cui si spera vorranno aderire numerosi amici a quattro zampe al guinzaglio dei loro affezionatissimi padroni. Ed ancora nell'ampio cartellone delle iniziative correlate all'evento vi è anche un'attenzione alle etnie altre dalla nostra. Difatti sarà data la possibilità agli ospiti delle comunità di Monteroduni e Sant'Agapito di correre e di

VENAFRO. Festa di San Pio da Pietrelcina alla Basilica di San Nicandro a Venafro nell’anniversario del “ beato transito”, il prossimo 23 settembre. Prima però novena di preparazione, commemorazione delle Sacre Stimmate, appuntamenti ricreativi e solenne veglia in Basilica. Il tutto promosso dai Frati Minori Cappuccini di Convento e Basilica di Venafro. In ordine di successione la ricorrenza : dal 14 al 22 settembre la novena in Basilica con Santo Rosario (h 18,30), Santa Messa (h 19,00) e dalle h 21,00

divertirsi allo scopo di integrarsi, socializzare ed avvicinarsi al mondo dell'atletica. Nell'ottica di coinvolgere e sensibilizzare i bambini e di arginare l'obesità infantile è previsto, altresì, un premio in denaro per l'istituto scolastico che potrà vantare il gruppo più numeroso di piccoli studenti al traguardo. Ma ora veniamo alla competitiva. La Nuova Atletica Isernia, società madrina dell'evento, farà scendere in gara i suoi atleti migliori, che con grinta e sorrisi affronteranno il percorso fino a raggiungere li piazzale della Stazione dove compiaciuti, tra le urla di amici e conoscenti, potranno spegnere il loro GPS e vivere a pieno l'atmosfera di festa del post gara. A chiudere il fitto programma la c.d. "Americana", gara ad eliminazione, riservata ai top. E prima del congedo verrà tributato il giusto spazio a quanti si saranno utilmente piazzati nelle classifiche delle varie tipologie di competizione. Anche quest'anno l'AVIS avrà un suo stand e ver-

rano premiati i donatori di sangue che si distingueranno riportando un piazzamento di rilievo. E per dare continuità ad un discorso già iniziato nei mesi scorsi volontari della LIRH forniranno a coloro i quali saranno interessati a conoscere e ad approfondire eziopatogenesi e stadio della ricerca per debellare e/o arginare sindromi rare come la malattia di Huntington. Merita poi attenzione lo stand allestito dall'Associazione Italiana Celiaci. Purtroppo tale patologia col passare degli anni si sta diffondendo in maniera esponenziale. Per rispondere ai quesiti di chi abbia una persona cara affetta da questa malattia e per fugare eventuali dubbi vi saranno esperti pronti ad illuminare e ad indirizzare parenti e conoscenti dei soggetti celiaci fornendo spunti e dispensando loro consigli su come affrontare il disagio. Appuntamento, dunque, alle ore 16.00 di domenica 21 settembre 2014 per vivere ore intense di sport e divertimento.

Festa di San Pio nella Basilica Le celebrazioni il 23 settembre in occasione del giorno a lui dedicato Santo Rosario all’aperto con meditazioni di P. Pio, il 20 settembre Commemorazione delle Stimmate di P. Pio al termine della S. Messa e a seguire festa sul piazzale della Basilica con la “ Zilli’s Band”, il 22 settembre (h 21,00) solenne veglia e Beato Transito, 23 settembre processione con la Statua di San Pio dalla Chiesa dei

Santi Simeone e Caterina alla Basilica di San Nicandro (h 18,00) e dalle h 19,00 solenne celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo d’Isernia/Venafro, Mons. Camillo Cibotti. Collaborano fattivamente alla festa i giovani della Gioventù Francescana e quanti sono quotidianamente vicini al Convento di San Ni-


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Termoli

17 settembre 2014

“Il Cosib funziona ancora” TERMOLI. Al Consorzio industriale l’arrivo dell’autunno significa il ritorno all’attività piena. Cantieri interni alle aree insediate, vecchie e nuove, come abbiamo avuto modo di accennare già ieri. Lo stabilimento Fiat avrà una uscita diretta e più funzionale per i mezzi pesanti; la società che ha acquisito all’asta l’ex Stefana sta cominciando l’opera di bonifica e ora verrà anche migliorata la viabilità d’accesso, proprio qualche giorno fa è stata conclusa la conferenza di servizi per dare il via al progetto di manutenzione. Per sondare meglio la galassia consortile abbiamo chiesto e ottenuto una intervista al presidente Luigi Mascio. Dopo la pausa estiva qual è l’umore all’interno delle aziende consorziate? “Beh, il morale certamente non è dei migliori. Però devo constatare che anche dai dati in nostro possesso, che una certa ripresa da parte delle aziende presenti nel Consorzio c’è. D’altronde, è anche vero che nel Cosib sono insediate 81 aziende, che di questi tempi non è poco”. Ci sono novità per quanto riguarda una delle imprese più importanti insediate nel bacino della Valle del Biferno. “Sì, infatti da poche ore abbiamo stipulato l’atto con la Itt e quindi in previsione del 2015 e 2016 ci sarà un notevole ampliamento. Ciò significa che le industrie, soprattutto le multinazio-

Il presidente del Consorzio fa il punto sull'attuale situazione

nali, vogliono ancora investire in questo territorio, ed è positivo anche per l’aspetto occupazionale che ci sarà”. Quale potrà essere l’impatto di questo ampliamento? “Parliamo a regime di circa 100 persone, che oggi è tanto”. Cento posti di lavoro in più? “Assolutamente sì, questo lo posso dire con ufficialità, essendo reduci dalla stipula dell’atto. Chiaramente quando parliamo di ‘regime’ si riferisce al momento in cui tutto viene per-

fezionato (anche l’investimento aziendale, ndr). Noi abbiamo fatto di tutto e di più per accelerare i tempi di questa intesa, perché eravamo in concorrenza con altri siti ma siamo determinati a inseguire l’obiettivo che gli insediamenti presenti qui possano ampliarsi , perché questo significa investimento e soprattutto occupazione”. Non si riunisce il comitato direttivo solo per spartirsi i gettoni di presenza o guadagnare l’indennità cumulativa.

“Mah, io si questo sorvolerei, anche perché ho letto qualcosa negli ultimi giorno in giro per il web, dove si dice dei conti in rosso del Consorzio industriale di Termoli. Evidentemente i documenti di bilancio li leggono a senso unico, voglio dire che abbiamo chiuso con un utile di 5mila euro ante-imposte, e che quest’anno nonostante la contrazione dei ricavi siamo stati bravi a contenere i costi. Soprattutto, abbiamo abbattuto delle grosse perdite, che si tratta di immobilizzazioni che

non è più possibile recuperare. Non solo, ma siccome il bilancio lo abbiamo approvato il 30 aprile scorso, non abbiamo atteso il risultato della NetEnergy, partecipata dal Cosib al 100%, che ha chiuso il bilancio il 30 giugno e con un utile di 120mila euro, chiaramente confluenti nel bilancio del Consorzio industriale. Sono cifre che testimoniano come il Cosib sia vivo e vegeto e che gli amministratori non vengono qui a grattarsi, come si suol dire, ma sono attenti e partecipi alle problematiche dei consorziati e dei dipendenti”. Come valutate il dibattito sulla riforma dei consorzi in Regione, che a dire il vero un po’ sta languendo. “L’agenzia unica era già stata prevista dalla precedente amministrazione regionale. Non è una situazione semplice, anche perché parliamo di tre Consorzi distinti e distanti tra loro, con problematiche diverse. Certamente, per il Cosib – che peraltro anche nella nuova agenzia rimarrebbe sede centrale ed operativa – ha caratteristiche ben diverse dagli altri due. Non sarà facile e non potrà essere esclusa né dalla parte tecnico-gestionale, tanto meno da quella programmatica. D’altro canto i comuni appartenenti a questo Consorzio hanno sempre detto che sulle scelte programmatiche volevano conservare ed essere parte attiva.

E l’acquedotto molisano?

Le riflessioni della Pastorale

Ancora non si conosce la fine dei lavori del ramo dal Biferno a Termoli

I delegati parrocchiali della Diocesi in un convegno a Termoli

TERMOLI.“Quanto ci chiediamo spesso, talvolta senza trovare una risposta plausibile, è perché quando s’inizia un lavoro non si riesce quasi mai a portarlo a termine nei tempi e nei modi previsti”: è la domanda del giorno che ci poniamo perchè quanto è accaduto,, anche su un terreno di via Degli Oleandri in zona santa Maria degli Angeli, ci interroga. Nella zona citata sono sono stati abbandonati al loro destino una serie di grossi tubi destinati presumibilmente all’irrigazione del campo stesso. Il motivo del loro abbandono (da precisare che molti sono ancora imballati) su quel campo è probabilmente da ricercare in iter burocratici o economici che alla lunga risultano essere stucchevoli. Intanto, chi ne paga ingiustamente le conseguenze è, in questo caso, il proprietario del pezzo di terra che si ritrova sul proprio terreno una serie di ingombranti grossi tubi che sarebbero stati utili se fossero stati usati e impiantati per quello che in realtà dovevano servire e invece, per chissà quanto tempo, li continueremo a vedere lì. Occorre saperne di più, chiediamo a Molise acque a che punto siano i lavori, occorre invertire la rotta…

Scuola Volturno, i lavori Per chiudere il cantiere occorreranno ancora altri dieci giorni TERMOLI. Non si è ancora chiusa la procedura per la scuola d’infanzia di via Volturno. Ci saranno ancora una decina di giorni di attesa per concludere i lavori. Nonostante una richiesta velata di spostamento dell’apertura del plesso, sarebbe stato complicato raggiungere tutte le famiglie a poche ore dall’avvio

dell’anno scolastico. Le risposte a eventuali rilievi di responsabilità ora toccheranno all’ufficio d’igiene pubblica dell’Asrem. Sono stati dati tempi di consegna di tutti i lavori sulla messa in sicurezza al dirigente e all’amministrazione con accertamento in corso delle procedure eseguite.

TERMOLI. Anche per l’anno pastorale 2014-2015 i delegati parrocchiali della Diocesi di Termoli Larino si sono ritrovati presso la sala parrocchiale “Giovanni Paolo II” presso Difesa Grande in Termoli per celebrare il Convegno di inizio anno pastorale il cui tema è “Rallegrati, il Signore è con te”. Relatrice la prof. Rosalba Manes, membro dell’OrdoVirginum e biblista, che ha accompagnato i presenti alla riflessione sull’incontro tra il diacono Filippo e l’eunuco (At 8,26-40). Di seguito riportiamo alcuni spunti. “C’è un desiderio che coincide tra l’eunuco e Filippo, un desiderio umano che coincide anche con quello dello Spirito.Vi è una dimensione del “perdere tempo”, dello “sprecare” iltempo per l’altro, così come Gesù ha fatto con i suoi discepoli. È un forte richiamo anche per la nostra vita, perché siamo abituati a “magie pastorali” al fine di ottenere da subito grandi risultati con poca fatica. L’eunuco chiede delucidazioni su un “canto” del Servo del Signore, riportato nel testo di Isaia. Il servo è una persona cui viene negato anche il giudizio. La sua umiliazione è totale. L’eunuco pone una domanda seria, profonda, non gli interessa sapere che traduzione è; gli occorre invece conoscere di quale persona si tratti. Filippo rilegge questo passo in chiave cristologica, ed è la prima volta che accade. Ma chi è l’etiope? Una persona a servizio del re ma, per questo, eunuco. Non può avere discendenza, per questo motivo, secondo la mentalità antica, non vale niente.Va a Gerusalemme per il culto, anche se sa che non avrebbe potuto elevare nemmeno una preghiera.

Tuttavia, tramite quel brano di Isaia inizia la sua ricerca. Il battesimo, immersione che lo inserisce nella Chiesa, abbatte un’altra barriera. Direbbe san Paolo:“ Non c’è più giudeo o greco”. A Gerusalemme non era degno del culto perché come legno secco e senza frutto, mentre per Gesù tutti possono portare frutto, come aveva anche ricordato ai discepoli: “Vi ho mandati (dice a degli … eunuchi per il regno dei cieli) perché portiate frutto”. Dopo quell’incontro le strade dei due si dividono. Filippo continua la missione, a simboleggiare che la chiesa non si riposa, è sempre in uscita.Tre i messaggi da ricordare: anzitutto, siamo invitati ad andare nel deserto e a uscire dalla comodità delle nostre chiese; in secondo luogo, generare alla fede assumendo la condizione dell’altro, senza fare imposizioni; infine, a liberare il proprio desiderio di ricerca dedicando il tempo necessario. Non va dimenticato che tutto questo non è possibile se non ci si lascia rapire dallo spirito perché non siamo salvatori di nessuno. Papa Francesco ci ricorda che si conosce Dio per fascinazione di bellezza e forza attrattiva, mentre invece noi lo abbruttiamo. La bellezza non è l’estetica chirurgica ma la voglia di vivere e di andare avanti. Non dobbiamo sostituirci agli altri, ma possiamo fare come Maria “odegitria”, colei che indica il cammino. Possiamo quindi indicare la strada, salire sul carro del nostro prossimo per capirne la storia, per poi avere la “castità” di fare un passo indietro e lasciare che Dio agisca”.


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Termoli

17 settembre 2014

“Una stagione da dimenticare” I balneatori fanno il punto della situazione dopo l'infelice annata TERMOLI. Una stagione nera, che più nera non si può», questo il commento dei balneatori che già a luglio hanno lanciato l’allarme per le giornate di pioggia che hanno reso le spiagge completamente deserte, e inviato una richiesta formale alla Regione e al Comune per la rateizzazione del canone demaniale e la riduzione delle imposte municipali, visto che gli incassi sono drasticamente diminuiti. «Abbiamo avuto un calo del 30-40 per cento, facendo una media tra giugno, luglio e agosto – commenta il vicepresidente del Sib Domenico Venditti – prolungare la stagione fino al 30 settembre non ha senso, considerando che si aggiungerebbero dei costi di almeno 4-5mila euro, non supportabili. Bisogna sicuramente lavorare in futuro per allungare l’estate, e su questo siamo tutti d’accordo, dobbiamo fare programmazione e promuovere iniziative, come per esempio i gemellaggi, per fare venire gente da fuori, anche dal Nord Europa, incentivare i soggiorni degli anziani e magari posticipare anche la riapertura delle scuole di qualche settimana

Impianti sportivi, si paga Solidalia gestirà Dieci euro l'ora per potere usufruire delle strutture comunali TERMOLI. Palazzetti e campi sportivi a gettone a Termoli. Un regolamento approvato nella sessione di bilancio del novembre 2008, con cui si introduceva il criterio della compartecipazione alle spese di gestione degli impianti sportive, ha fatto sì che la giunta termolese nella seduta di venerdì scorso – assenti gli assessori Gallo e Florio – abbiano introdotto le tariffe orarie per tre degli impianti più importanti che abbiamo in città e di cui fino ad ora ha provveduto diret-

tamente all’assunzione di tutti i costi necessari al funzionamento: campo di calcio Airino; palestra San Giovanni Paolo II; palazzetto dello sport Palasabetta. Strutture che vengono concesse in uso alle associazione, sportive e non e ai privati che ne fanno richiesta. “Gli impianti sportivi comunali e le attrezzature in essi esistenti sono destinati ad uso pubblico, con finalità di promuovere la pratica dell’attività sportiva, motoria e ricreativa

e per garantire la diffusione dello sport a tutti i livelli ed in tutte le discipline praticabili, a diretto soddisfacimento degli interessi generali della collettività”. L’amministrazione comunale intende garantire la fruizione e l’uso degli impianti per lo svolgimento di tutti gli sport praticati in forma associativa, federativa o per aggregazione amatoriale, ma subordinandolo al pagamento della relativa tariffa, come determinata con specifico provvedimento del competente organo comunale, che sarà versata direttamente all’Amministrazione Comunale o, in caso di concessione di gestione dell’impianto sportivo, al concessionario”. Ma quant’è allora il costo individuato: si tratta di dieci euro a ora.

la Casa di Kore La struttura che accoglie minori disagiati attivata dalla cooperativa sociale TERMOLI. Uno dei progetti più ambiziosi avviati con la precedente amministrazione di centrodestra, per la valenza sociale, ma anche per l’impatto economico, trova risposte anche nella nuova compagine di centrosinistra. Ci riferiamo alla ‘Casa di Kore’, l’istituzione voluta dalla giunta Di Brino e dall’allora assessore alle Politiche sociali Fernanda De Guglielmo per accogliere minori disagiati e fuori dal proprio nucleo familiare, che attualmente vengono ospitati fuori regione con grosso aggravio di costi

per la collettività. Ad aggiudicarsi la gara ad evidenza pubblica per la gestione della Comunità alloggi per minori è stata la società cooperativa Solidalia a.r.l. Onlus, con sede legale in via Buonalbergo a Paduli, località della provincia di Benevento e peraltro soggetto che già gestisce anche la casa per anziani Opera Serena. L’offerta al ribasso presentata per dieci anni è di 4.854.500 euro, peraltro unica realtà tra quelle invitate ad aver formalizzato l’istanza.

La foto del "Nulla re" Esposizione collettiva che vuole fare emozionare e raccontare TERMOLI. Regna il chiaroscuro alla mostra “Nulla re” organizzata dall’Università delle tre età; una esposizione collettiva che nasce dal desiderio di emozionare e far captare al visitatore quanto, quasi in punta di piedi, si vuol raccontare. Dalle panoramiche ai dettagli più ricercati, quindi, l’esposizione è incontro personale con l’arte

che tra i trambusti quotidiani sfocia in immagini a soggetto diverso e diversificato in un Galleria civica, nel centro cittadino, addobbata ad hoc. L’organizzazione è chiara: “Sono quattro anni che realizziamo questa mostra che è ormai una tradizione. Con “Nulla re” abbiamo voluto lasciare al visitatore la possibilità di emozionarsi”.

Scatti che non sono casuali ma nascono da un tintinnio di sentimenti : “La scelta di ogni immagine osservabile è dettata dall’impegno di ogni allievo e dello stesso maestro Antonio Di Gregorio che hanno voluto così omaggiare l’arte”. Alla inaugurazione di ieri, presente anche l’assessore comunale Maricetta Chimisso



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Opinioni

17 settembre 2014

Athos Fraccicani ‘illumina’ il Castello Svevo Tante finestre affacciate su un luogo pieno di storia. Così Athos Faccincani illumina il Castello Svevo a Termoli, attraverso un’importante rassegna di pittura. Molti percorsi possibili all’interno delle sale perché da ogni tela tanti spiragli di luce indicano il cammino giusto per risalire alla comprensione del messaggio pittorico e, quindi, alla composizione di un’emozione che si avverte crescere come i fiori che animano le rappresentazioni di vita di Faccin-

cani. Elementi irrinunciabili nelle creazioni dell’artista, in grado di bucare una terra mai arida ma fertile come i pensieri che l’hanno restituita in una cornice fatta per essere osservata, rivissuta così come i pensieri che l’hanno animata. E la sapiente tecnica dell’artista non ha il sopravvento sulla forza di quel messaggio che egli riesce a trasferire in ogni tocco di pennello, con una scelta di colori mai iden-

tica, perché osservando con occhio attento ci si accorge che una ginestra a Positano è diversa da quella di Portofino e che i papaveri di Ischia vivono tonalità diverse nelle valli di Cortina. Così l’Italia di Faccincani, fatta di mare e di montagna, ma pur sempre attaccata alla terra, si ricompone lungo una mostra emozionante per un vissuto di ricordi che l’artista riesce a fermare in ogni rappresentazione pittorica. Difficile poter pensare di ripro-

durre su una tela il messaggio di Faccincani, ma assolutamente possibile l’idea di poter rivivere attraverso i suoi quadri un viaggio, un’immagine vicina nei contorni alla cartolina che avremmo voluto

indirizzare al nostro cuore, affrancando quell’immagine da qualsiasi legame con la banalità. Il Maestro Faccincani sarà presente all’inaugurazione sabato 20 settembre alle ore 18.30.

Basta con il pareggio “Cittadini e fratelli, profezia di bilancio per un nuovo mondo” di Filippo Poleggi Pochi cittadini lo sanno ma nella Legge 243/2012 che da attuazione al principio di equilibrio di bilancio pubblico, introdotto nella Costituzione con la Legge Costituzionale n.1 del 2012 ci siamo dati vincoli soffocanti che vanno oltre quelli posti dall’Unione Europea. Così mentre chiediamo all’Europa più flessibilità di bilancio per far fronte ai costi sociali e rilanciare gli investimenti ci siamo ingabbiati da soli. I 4 quesiti referendari si propongono di abrogare alcuni articoli della Legge 243 del 2012 che, imponendo oneri aggiuntivi e ancor più rigoristi di ciò che richiede la norma europea sono un’applicazione particolarmente ot-

tusa del principio di equilibrio di bilancio. Per ridare respiro ai cittadini e contribuire a rilanciare lo sviluppo economico le associazioni del Coordinamento associazioni sociali, L’Altritalia Ambiente, A.S.C.I., A.S.C.E., Lega per le Autonoime Locali Molise e Movimento Consumatori, indicono una conferenza stampa mercoledì 17 settembre c.a. alle ore 16,00 nella “Sala Mancini” del Municipio di Campobasso per illustrare l’iniziativa e costituire un Comitato Molisano con cittadini, associazioni, Comuni tutti colpiti dall’eccesso di austerità. Diamo un segnale che troppa austerità (tagli dei servizi, patti di stabilità e via dicendo) uccidono la società.

Il “Camoscio di Ripalimosani”, Antonio D’Alessandro, si aggiudica la prima edizione del Trail del Matese. L’atleta della società Movimenti chiude in 1 ora, 17 minuti e 49 secondi i 15 chilometri all’interno della natura dei Monti del Matese. Secondo Donatello Di Sante della podistica Alto Sangro e terzo Mariano Perrella sempre della società organizzatrice Movimenti. Tra le donne trionfa Rossella Cerretani dell’atletica Montecassiano tagliando il traguardo dopo 1 ora, 44 minuti e 52 secondi. Seconda la toscana Antonella Sassi e terza la campobassana Giuseppina Mastroiacovo. Centododici gli atleti al via della competizione sui percorsi di media montagna dell’Oasi Wwf di Guardiaregia e Campochiaro. La gara, inserita nel circuito nazionale Parks Trail 2014, è partita e si è conclusa in Piazza delle Grazie a Campochiaro dove, dopo le

Giunta al settimo appuntamento, la Convocazione Diocesana è l’incontro più atteso da tutta la diocesi per programmare e progettare le attività del nuovo anno pastorale. “Cittadini e Fratelli, profezia per un mondo nuovo” è il tema indicato dall’arcivescovo di Campobasso –Bojano per l’anno pastorale 2014-2015 sulla scia dell’ultimo discorso di papa Francesco dinanzi alla Cattedrale di Isernia lo scorso 5 luglio 2014 in occasione della sua visita Pastorale in Molise. Il tema sulla fratellanza in relazione alla cittadinanza è in continuità con quello dell’anno diocesano per la Pace “Fraternità e Pace” che ha visto Campobasso “Città della Pace 2014”. Mercoledì 17 settembre, alle ore 17,30 avrà inizio il primo incontro nell’Aula Magna dell’Università per gli Studi del Molise nel luogo cioè dove il Santo Padre papa Francesco ha tenuto il primo discorso, ha incontrato il mondo Accademico, il mondo del Lavoro, i cittadini di Campobasso, le Autorità Civili, Militari

ed Ecclesiali. Durante la serata sarà presentato il libro Ufficiale delle due diocesi( Campobasso –Bojano e Isernia -Venafro) “Dio non si stanca di Perdonare” sulla visita di papa Francesco in Molise. Aprirà la Convocazione un momento musicale e di vespri cantati a cura del Coro unitario Diocesano – diretto da don Giuseppe Graziano – che ha animato la santa Messa celebrata dal Santo Padre. Alla tavola rotonda “Echi e provocazioni dalla Visita di Papa Francesco” interverranno: il prof. GianMaria Palmieri, rettore dell’UNIMOL; Antonio Battista, Sindaco di Campobasso; don Franco D’Onofrio, direttore Caritas Campobasso; Sara Messere, gruppo giovani di Trivento, S.E. mons. GianCarlo Bregantini, arcivescovo di Campobasso –Bojano; moderatore della serata è Felice Mancinelli, direttore del quindicinale Molinsieme. La convocazione proseguirà nei giorni 18 e 19 settembre alle ore 17,30 presso l’auditorium dell’Ex- Gil di Campobasso con il se-

guente programma : Giovedì 18 settembre 2014 “Nuovi Orientamenti per la Catechesi in Diocesi – Incontriamo Gesù” Incontro con Fra Enzo BIEMMI (Catecheta e Presidente dell’Equipe Europea dei Catecheti) Moderatore: P. Lorenzo Piazzolla Venerdì 19 settembre 2014 “Il Cammino di fraternità di Giuseppe, venduto dai fratelli” Incontro con Don Michele Tartaglia (Biblista) Applicazioni Pastorali a cura dell’Arcivescovo Domenica 21 settembre 2014 – Cattedrale di Campobasso Ore 17.00 – Presentazione linee pastorali dell’anno a cura dell’Arcivescovo Annuncio dei nuovi incarichi e nomine Ore 18.30 – Celebrazione Eucaristica con il conferimento del lettorato e ostiariato.

Il Trail del Matese a D’Alessandro premiazioni di rito, c’è stato un pasta party coinvolgente e conviviale proprio dello spirito del Trail. Una disciplina sempre più diffusa in Italia con oltre 30 mila appassionati e che oltre allo sport punta alla scoperta e alla valorizzazione di quei luoghi dove la natura è ancora incontaminata. A mettere il volto sulla competizione il campione di atletica leggera molisano, Andrea Lalli. Il rosso di Campochiaro ha fatto da apripista e ha poi premiato gli atleti a fine gara. “E’ stato un vero piacere e un divertimento”, ha affermato Lalli, “spero che questa disciplina possa crescere ulteriormente. L’importante è divertirsi e affrontare sempre col sorriso sulle labbra lo sport”. Grande sod-

disfazione ha espresso al termine della gara Carmine Aceto, presidente della società organizzatrice, Movimenti, che ha dato appuntamento al prossimo anno agli atleti provenienti da tutta Italia (Piemonte, Lombardia, Toscana, Marche, Abruzzo, Lazio, Campania, Puglia e ovviamente Molise). A patrocinare la manifestazione anche il comune di Campochiaro e l’Assessorato allo Sport della Regione Molise. Una manifestazione resa possibile grazie agli sponsor: INOV-8, sponsor tecnico internazionale, La Molisana, Centro Tartufi Molise, Molisia, Biscottificio Cianciullo, Carni del Matese e Spighe Molisane.



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