18 febbraio 2014

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ANNO X - N° 40 - MARTEDÌ 18 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Roberto Ruta

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Roberto Ruta. Il senatore è stato capace di 'inventarsi' Paolo Frattura come candidato alla Presidenza della Giunta regionale e fattosi fregare dallo stesso per la segreteria regionale con l'elezione di Micaela Fanelli. Ha perso la prima battaglia, poi, con le Primarie per il segretario nazionale e, domenica, ha perso la guerra per la segreteria regionale. Ha fatto di tutto per conquistarsi l'Oscar che potrebbe portarlo fuori dalle possibili candidature future per le nazionali. Grandi colpi politici, non c'è che dire.

Stupido sostantivo di Tommaso Di Domenico

Molti nostri denigratori non esitano in ogni “raduno” definirci GIORNALACCIO, anche qualche inutile idiota mio concittadino, solo perché liberi, indipendenti e senza Padroni. Sono ignoranti, non sanno quel che dicono. Insegniamo loro che cosa é “Il Giornalaccio”. Quotidiano free press altamente specializzato in di tutto un po', vale a dire genericamente d'opinione.Aperto a chiunque non sia un illetterato o uno scurrile imbecille – Edito nella Città di Campobasso. Direttore insindacabile Redazione: amici e nemici purché pensanti - Il costo della consultazione è di 0,00 Euro. E' un periodico d'opinione senza una ragione, senza un costrutto, ma tutto fuorché brutto.Collaborano a questo giornale dei nomi niente male, delle firme anche famose che

della verità sono bramose.Verità che altrove è assente perchè il "sistema" non lo consente, mentre qui non c'è un padrone che spurga o imbelletta la loro opinione.Chi trae vantaggio da tanto candore suvvia, lo sappiamo, è soltanto il lettore: quello trattato da derelitto laddove trionfa la legge del profitto.E poiché il "Il Giornalaccio" rende in Euro ancor meno di uno straccio, approfittate - oh voi Lettori dello sfogo di questi Autori! Collaborano (quando ne hanno voglia) Excalibur Con la disinvoltura del vero e proprio talento letterario, Excalibur affonda la sua lama nella dura pietra delle lobbies culturali così come nella carne flaccida dei supponenti velleitari, isolati o no. Nulla sfugge, a Excalibur: nemmeno quel che vale. Magica lama e più ancora magica penna, risplende al meglio di se stessa quand'é inglobata in un centro

Il Tapiro del giorno a Frattura e Niro

d'armonia: quella del corpo, della mente e dell'anima, propria e altrui. Konrad Non v'inganni la durezza del suono: il nome, può e deve richiamare alla mente solo quel fondatore dell'etologia che, proprio grazie alla sua curiosità sul mondo animale, è riuscito a tingere con una pennellata di dolcezza persino l'ingessatissino Vincenzo Niro. Il Konrad del Giornalaccio non potrebbe somigliargli di più; vuoi nello spirito, vuoi nell'immensa esperienza acquisita convivendo con ogni tipo di fauna: preferibilmente, e per pure ragioni di praticità, quella urbanizzata. Ci mette qui a disposizione, dunque, il suo occhio attento e la sua capacità di narrare per donarci un'immagine delle "bestie" - quelle meno sciocche dell'homo arrogans - che, priva di superflue sdolcinature, risulta ineccepibilmente vera. Nonché piena di fascino e quanto mai istruttiva. TreAsterischi Per pura modestia, se ne è decurtato uno rispetto ai mitici quattro. Una micro-auto-mutilazione per nulla invalidante, tanto che la nostra lascia il

Il Tapiro del giorno lo diamo a Frattura e Niro. La Granarolo, sull'onda delle posizioni assunte dai cittadini ha ritenuto fare marcia indietro rispetto all'insediamento della stalla delle Granmanze in Basso Molise. Frattura e Niro, invece, non hanno ritenuto di dovere ritirare la proposta di legge che prevede il quinto assessore. Così come non è stato possibile promulgare lo Statuto sempre per cercare di allargare l'Esecutivo. Eppure i cittadini si sarebbero attesi il gesto dei due Presidenti con il ritiro della proposta di legge. Non c'è stato.

suo graffiante segno analitico su più di un articolo, così come l'umore - o il fatto del giorno - la ispira.Mente autonoma e cuor di leone, TreAsterischi non è mai stata ingabbiabile. Le sue riflessioni su società e politica, gli articoli, le pubblicazioni varie sono roba da biblioteca. Qui non si smentisce, anzi. Ci fa riflettere abbattendo uno ad uno i più coriacei "luoghi comuni" di ieri e di oggi. Niente fa presumere, per fortuna, che cambierà domani. Dulcinea Ogni tanto ha una buona idea; a volte innocua, a volte pericolosa. Sta di fatto che, messe l'una di seguito all'altra, le idee le servono per campare e per volar via lontano, anzi lontanissimo. Racconta, descrive, spiega: commenta se stessa, ma più spesso gli altri e le cose del mondo. Ama giocare con le parole e colleziona il Pensiero scritto catturando al volo le frasi fulminee che lasciano un segno. Diventa nervosa, Dulcinea, se qualcuno cerca di appiopparle un'etichetta: é insofferente con chi se le cuce da solo addosso, é perfida con chi se le stampa nell'anima e nella mente. E’ chiaro?


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Ruta e compagni 18 febbario 2014

La stupida arte di fare gli gnorri.

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ci sono o ci fanno? Sono in tanti ad augurarsi che i principali responsabili della liquidazione del centrosinistra molisano, siano a loro volta liquidati

Dalle mie parti si racconta di un signore che nei tempi difficili della guerra di fronte alle insistenti richieste del figlio che gli chiedeva di acquistargli un paio di scarpe, il cui prezzo non era alla portata delle possibilità della famiglia, gli rispose ”scordatelo che io ti compri le scarpe, eccoti i soldi e vattele a comprare ”. Questo aneddoto mi è tornato in mente nelle ultime settimane quando a più riprese ho sentito da Venittelli, Ruta e Leva “non consegneremo il PD a Patriciello”. Questi signori ci sono o ci fanno? Fanno finta di non sapere che l’operazione è già avvenuta e loro ne sono stati gli artefici Principali. Pensano che siamo tutti smemorati? Dobbiamo ricordare a Ruta il tentativo da lui portato avanti nelle elezioni 2006 di fare l’accordo proprio con Patriciello, non riuscito semplicemente perché l’eurodeputato si rese conto che comunque il centrosinistra avrebbe perso le elezioni?

Dobbiamo ricordargli, ora che giustamente chiede che esponenti ed elettori di altri partiti non inquinino il voto delle primarie del PD, che due anni fa era presidente del partito e promosse @lternativa? Dobbiamo ricordare a Leva, che da anni, con la sua aria da “saggio” e quell’atteggiamento pensoso, in contraddizione con la profondità del pensiero, non perdeva occasione per dichiarare che il PD ed il centrosinistra “devono aprirsi e coinvolgere le forze moderate della società molisana per vincere la battaglia contro Iorio ?” Ma un anno fa hanno forse proferito parola di sdegno quando alla manifestazione elettorale di Frattura e Cotugno a Venafro a fare da anfitrione c’era proprio Patriciello, eurodeputato della PDL? Ma veramente ignoravano che il gruppo venafrano avesse forti interessi nella sanità (e non solo) che oggi cercano di difendere perché si sentono padroni del vapore? A pensare che Ruta e Leva per essere eletti al parla-

mento hanno sollecitato e ricevuto i voti anche della famiglia Patriciello si fa peccato ma forse indoviniamo. Potremmo fare una lunghissima lista di queste “perle di saggezza” e metterla sul comico se non fosse drammatica la fine ingloriosa del centrosinistra molisano, della sinistra e del PD, che questi “strateghi” hanno provocato, con la complicità e la connivenza di uno stuolo di ignavi. Questi coccodrilli hanno infangato la memoria e la storia di migliaia di “compagni” (veri) che hanno subito condizionamenti, ricatti, discriminazioni, consegnando su un piatto d’oro la Regione a personaggi di destra (e che destra!) in nome e per conto del centrosinistra. Hanno dapprima sguazzato in un sistema clientelare fatto di connivenze trasversali collegate al reciproco ricatto, diventato il vero cemento all’interno di una Regione divisa per gruppi di potere mascherati da partiti e correnti politiche. Hanno poi contribuito a far smarrire ogni distinzione tra sprechi e spesa pubblica virtuosa per fare, infine, venire meno ogni forma di remora e di condanna del deteriore e bieco fenomeno trasformistico che nel Molise ha assunto dimensioni stratosferiche. Non mi unisce assolutamente nulla, sul piano politico e culturale, e non nutro la minima simpatia per quel coacervo di forze e personaggi che sostiene la candidatura della Fanelli. Ritengo senza mezzi termini che le primarie di oggi rappresentano semplicemente una lotta sordida e volgare per l’occupazione del potere fine a se stesso tra cordate riconducibili alla destra. Mi dispiace per Laura Venittelli ma mi auguro che i due “apprendisti stregoni”, principali responsabili della liquidazione del centrosinistra molisano, siano a loro volta liquidati. Politicamente si intende! Il fratricidio in politica è la norma, e il parricidio pure. Quoque tu. Domenico Di Lisa

De Angelis precisa, Frattura ringrazia Vicenda Unioncamere Molise e d’intorni

Gent.mo Direttore, in merito agli articoli a firma “Dardo” riportati su La Gazzetta del Molise (ultimo quello del 15 febbraio scorso) e riguardanti l’elezione del Presidente di Unioncamere Molise, Le scrivo una breve nota per ringraziare e chiarire. Non posso infatti che ringraziarVi per le parole d’elogio che avete speso nei miei confronti e in relazione alla gestione dell’Ente camerale campobassano che ho l’onore di amministrare da circa 22 mesi. Voglio però chiarire che né in questa occasione né precedentemente il Presidente della Giunta regionale Paolo di Laura Frattura ha mai interferito in alcun modo, né direttamente né indirettamente, nella gestione amministrativa e politica dell’Unioncamere Molise o della Camera di Commercio di Campobasso. Da sempre infatti la guida amministrativa e politica del Sistema ca-

merale ha come unico suo riferimento le associazioni di categoria in rappresentanza di imprenditori e consumatori. È sempre nell’interesse delle imprese che tutti i giorni orientiamo le nostre attività e ci impegniamo con entusiasmo ed è al sistema imprenditoriale che dobbiamo rendere conto. RingraziandoVi ancora per la stima manifestata, Vi saluto con cordialità augurandoVi buon lavoro. Amodio De Angelis ____________________________ Ndr- E’ la Gazzetta che ringrazia il presidente De Angelis per i ringraziamenti che rivolge alla testata. Lo ringrazia anche per la precisazione riguardante il presidente della giunta regionale Frattura che a noi risultava essere il mallevadore politico dell’operazione che avrebbe dovuto portare alla nomina del presidente della Camera di Commercio d’Isernia, Piersimoni, al

vertice di Unioncamere Molise: operazione che i rappresentanti della Camera di Commercio di Campobasso hanno sventato non presentendosi all’appuntamento. De Angelis fa sapere che Frattura, né in questa occasione né precedentemente, ha mai interferito in alcun modo, né direttamente né indirettamente, nella gestione amministrativa e politica dell’Unioncamere Molise o della Camera di Commercio di Campobasso. Prendiamo atto. Ma la precisazione è una “excusatio non petita”, non avendo mai scritto che Frattura abbia interferito e interferisca su De Angelis. Semmai a favore di Piersimoni. Come si paventava con la presidenza dell’Unioncamere, opportunamente scongiurata. Dal che viene il sospetto che dietro tanta generosa attestazione di De Angelis verso Frattura, vi possa essere il suo (di Frattura) abile zampino.


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Le destre conquistano il Pd

Micaela Fanelli segretaria regionale con i voti del gruppo Patriciello.

con il bacio di Giuda

Decisivo l’immobilismo di Petraroia che conserverà la poltrona di assessore CAMPOBASSO. Primarie Pd. Nel day after molisano non c’è una situazione ipotetica (come nel film) di una guerra di nucleare. Ma sembra esserci una situazione reale di epurazione. La storiella del siamo un partito unito, le primarie sono state una grande festa democratica la lasciamo alle fiabe da raccontare ai bambini. Il popolo di sinistra doveva scegliere se affidare il partito alla Venittelli sostenuta dalla dirigenza classica del Pd oppure se consegnarlo nelle mani delle destre. L’astensionismo dovuto all’odio verso il senatore Ruta (democristiano per Dna e carattere) hanno prevalso. Micaela Fanelli si aggiudica la competizione con 9.340 voti contro i 7.544 della Venittelli. E come nel Vangelo, anche nel Partito Democratico un ruolo fondamentale lo ha avuto il Giuda della situazione. La Fanelli è stata scelta soprattutto dagli esterni al partito. Il gruppo Patriciello, seppur battuto dal piddino Scarabeo, ha fatto la sua parte. E poi c’è chi, per comodità, ha preferito il mancato impegno. Secondo gli addetti ai lavori la città di Campobasso doveva essere elettoralmente gestita dall’assessore Petraroia a favore della Venittelli. Ma alle 19.30 di domenica sera, prima dello spoglio, tutti sapevano che la partita era già chiusa. A Riccia, roccaforte della Fanelli, ci si aspettavano meno elettori rispetto ai 1568 (tra cui monaci e suore). Si sono recati a votare 1.568 cittadini. Dalle 8 alle 20, senza un attimo di sosta. Con tempi da record: é possibile che in 27,5 secondi ad elettore si é proceduto all'iscrizione di ogni votante, fare le schede, vedere i documenti, compilare i registri, dare le ricevute, consegnare le schede, fare accomodare gli elettori nell'urna, attendere il loro voto,

imbucare la scheda e ripartire con l'elettore in fila? Ma son primarie, che vuoi far. Anche su Campobasso le cose non sono andate come da previsione. Si sono mossi Pierpaolo Nagni e compagnia dicendo, Sel compresa, ovviamente a sostegno del sindaco di Riccia. Ma l’impegno di Petraroia è stato davvero deludente se non nullo. E con lui anche gli aspiranti candidati alle prossime primarie di centrosinistra per il sindaco del capoluogo. Come dire, manteniamo i piedi in due scarpe in vista del 30 marzo. Secondo voci di corridoio l’atteggiamento di Petraoria ha una motivazione politica: un accordo per evitare l’epurazione giuntale? E’ probabile. Infatti tra oggi e domani Frattura potrebbe procedere all’azzeramento dell’esecutivo. Troverà una motivazione politica per togliere Scarabeo (che porta una barca di voti (non graditi) al partito) per consegnare il ruolo di assessore al suo socio di Forza Italia e al gruppo Patriciello che si rinforzerebbe in vista delle elezioni europee. In fondo l’impegno va premiato. Conserverà invece il suo posto l’assessore dei tavoli, il moralizzatore per eccellenza che predica bene e razzola male. Insomma, Michele Petraroia, l’uomo del Pd a cui è stato fatto ingoiare il rospo di Frattura presidente, rimane la colonna portante della Giunta Frattura insieme a Facciolla. Così nel dietro le quinte la domanda, senza punto interrogativo, si pone: chissà se Petraroia ha barattato l’immobilismo delle primarie con la poltrona. Ad elezioni avvenute i giochi sono ormai chiari. E il Pd ha consegnato il partito nelle mani delle destre con il bacio di Giuda. red.pol

La strategia autolesionista di Roberto Ruta Se c'è uno sconfitto di peso, in questo appuntamento con l'elezione del nuovo segretario regionale del Pd, è senza dubbio Roberto Ruta. Per ragioni tattiche e politiche.Cominciamo da quelle tattiche: è chiaro che, mettendo la Regione in mano a Frattura, si correva un bel rischio. Un grande rischio. Ma c'era una via d'uscita, una previsione da fare che non è stata fatta. Mi spiego: quando nell'assemblea del Pd, in cui Frattura fu investito per la seconda volta della candidatura alla presidenza, Ruta intervenne e gli chiese esplicitamente l'adesione al Partito Democratico, non si rese conto di firmare il suo suicidio. È chiaro che, consegnando a Frattura la Regione, Ruta gli offriva un'arma micidiale: il controllo dell'unico, grande, centro di spesa del Molise. Aprirgli poi le porte del Pd, significava, com'è significato, offrirgli la falce con cui avrebbe raso al suolo tutta la classe dirigente, per acquisire anche il controllo del partito di maggioranza.Un errore madornale. Frattura avrebbe dovuto restare fuori dal Pd, in

quell'area indefinita tra Idv, Sel e Comunisti che lo aveva sponsorizzato fin dal primo momento. Ironia della sorte: Frattura, a suo tempo, non aveva nessuna voglia di entrare nel Pd. Voleva avere le mani libere. Ma dovette fare buon viso a cattivo gioco. La candidatura a presidente in cambio dell'adesione. Tutti ricordano la soddisfazione di Ruta, quando Frattura disse "sono del Pd". Credeva di aver fatto un affare: si era appena attaccato la corda al collo.Fin qui la mancanza di visione, ovvero l'errore tattico. E veniamo all'errore politico di Ruta. Altrettanto banale, ma dalle conseguenze devastanti. Sempre per lui. Nel momento in cui, già un paio di mesi fa, si era compreso che il vento nel Pd stava cambiando, con Renzi che arrivava come un ciclone, portandosi appreso la Fanelli, era il caso che Ruta, da senatore, facesse il senatore. Ovvero il padre nobile del Centrosinistra molisano. In sostanza, avrebbe dovuto evitare la manfrina di far aderire la Vennitelli a Renzi (una manovra

posticcia, ritardata e chiaramente finalizzata) e avrebbe dovuto investire la Fanelli di un mandato generalizato, da parte di tutto il partito. Come, del resto, è sucesso in tante altre regioni, dove ci sono stati dei veri e propri plebisciti per candidati unici, tutti renziani. Quando non puoi sconfiggere il tuo nemico, alleati con lui. O almeno non combatterlo in campo aperto.Ruta, forse ascoltando un po' troppo Danilo Leva, ha preferito la conta, la battaglia frontale, rischiando l'osso del collo. E gli è andata male.Conseguenze? Beh, anche un idiota capirebbe che i due errori di Ruta, quello tattico e quello politico, hanno di fatto consegnato le chiavi di Regione e Partito a Frattura. E quest'ultimo, nel giro di un anno e mezzo, ha fatto 'piatto'. Proprio come Iorio che, all'inizio del duemila, prese tutto: Regione e partito. È chiaro che, come tutti i vincitori, Frattura è stato bravo e fortunato. Ma è anche chiaro che lo hanno aiutato in tanti. In primis Ruta. Nicandro Zurlo


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15 febbario 2014

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"Edilizia ormai al baratro" L'Acem sollecita il governo ad assumere provvedimenti urgenti

Fratelli d'Italia 'scimmiotta' il Pd Una sere di gazebo anche in Molise per la scelta del segretario nazionale

CAMPOBASSO. “Dal nuovo Governo ci attendiamo una svolta e subito. Ciò di cui avvertiamo una necessità emergenziale è una riforma del lavoro che vada ad incidere non solo sul cuneo fiscale ma anche sui costi della bilateralità, un taglio alla spesa pubblica intervenendo sulla configurazione della Pubblica Amministrazione, una ridistribuzione delle competenze istituzionali”, queste le parole a commento degli avvenimenti politici di questi giorni del Vice Presidente dell’ANIEM (Associazione Nazionale delle imprese edili a cui l’ACEM aderisce) Angelo Santoro. “Senza questi interventi, che devono vedere la compartecipazione responsabile di tutte le forze politiche, registreremo la definitiva disgregazione di un sistema produttivo che, lo ricordo, è costituito quasi esclusivamente da piccole e medie imprese. Sarà la fine del mani-

fatturiero italiano”, prosegue il Vice Presidente Nazionale degli edili ANIEM. “Ciò di cui forse non si ha ancora piena consapevolezza è che siamo vicini al baratro, non possiamo più aspettare. Basta quindi con gli annunci, si passi ai fatti. Il settore delle costruzioni, in particolare, sta ormai collassando, schiacciato tra assenza di credito, costo del lavoro insostenibile, burocrazia ed incapacità decisionali”, dichiara Santoro. “Solo negli ultimi due anni il mercato delle opere pubbliche ha avuto una flessione del 52% (fonte Cresme) e le forme di partenariato pubblico-privato si sono impantanate nelle lentezze procedurali oltre che nei problemi economico-finanziari”. “La politica eserciti il suo ruolo decisionale, ma anche i sistemi di rappresentanza datoriali e sindacali – conclude Santoro - facciano la loro parte.”

CAMPOBASSO. Nel prossimo fine settimana si terranno le primarie del movimento politico Fratelli d’Italia. In tutta Italia verranno allestiti banchetti e gazebo per la scelta del Presidente Nazionale del Movimento, del simbolo con il quale si dovranno affrontare le prossime competizioni elettorali e dei Grandi Elettori delegati a partecipare al primo congresso nazionale di Fiuggi del prossimo 8 e 9 marzo. “Domenica - scrive Filoteo Di Sandro - saremo chiamati a partecipare all’elezione del Presidente nazionale di Fratelli d’Italia, alla scelta del simbolo con il quale il partito affronterà le prossime sfide elettorali e dei cosiddetti Grandi elettori che saranno delegati a partecipare al I Congresso Nazionale previsto a Fiuggi il prossimo 8 e 9 marzo. Posssono votare tutti, iscritti e simpatizzanti (questi ultimi versando un contributo di 2 euro), recandosi presso i seggi istituiti a Termoli, Campobasso, Guglionesi ed Isernia nella giornata di domenica 23 febbraio dalle ore 10 alle 19“.

Gli esami non finiscono mai

consiglio per il neo segretario del PD di Massimo Dalla Torre “Gli esami non finiscono mai”, questo è il titolo di una commedia del grande Eduardo De Filippo che si potrebbe adattare alla prova che Micaela Fanelli nuovo segretario regionale del PD dovrà affrontare. Una competizione che ha visto gli iscritti al PD, ma anche chi ha ritenuto opportuno esprimere il proprio voto, per scegliere tra due competitor, Micaela Fanelli e Laura Venittelli, alla carica di vertice della compagine che, tra mille traversie governa l’Italia e il Molise. Una scelta non facile da fare specialmente se si pensa che la conduzione politica della sinistra è alquanto deludente sotto tutti i punti di vista. Dicevamo, una scelta ardua, difficile che nel capoluogo di regione è stata un insuccesso perché, 1200 votanti nel capoluogo di regione sono la dimostrazione che la gente non ne può più del teatrino della politica, specialmente quella messa su da chi a tutti i costi “si è voluto fare re”, senza sapere che il trono, visto i risultati, vacilla rovinosamente. Schieramenti che hanno messo in imbarazzo gli elettori, non perché indecisi su chi dare la propria preferenza, ma

perché si sono chiesti se veramente valeva la pena dare valenza all’azione politica di questo carro dei Tespi. Un carro e non un carroccio, tanto per non creare confusione, non ce ne voglia nessuno, specialmente chi ha scelto la politica come una missione, sul cui “telaio” è stato montato uno spettacolo d’indubbio gusto. Una scelta enigmatica perché chi si è candidato spesso e volentieri cambia faccia e atteggiamenti una volta ottenuta la vittoria, anche se questo è un altro discorso. Un discorso che, induce ad aprire il capitolo dedicato agli schieramenti che si sono dati battaglia. Compagini che, come le scuderie del grande circo della formula uno, si sono preparate da tempo ed hanno messo in pista “bolidi” e “piloti” in modo da guadagnarsi la fatidica pool-position pur arrivare primi alla competizione. Ecco perché non si sono lesinati proclami, anche al vetriolo. Proclami il cui punto di forza era il rinnovamento da un lato e fuori gli intrusi dal partito dall’altro. Un qualcosa che ha creato sconcerto specialmente perché entrambi avevano quale mentore il rottamatore Renzi enfant prodige della politica nazionale che da ieri ha

avuto il mandato per comporre il Governo. Candidate che hanno promesso un futuro positivo dando in questo modo avvio al gioco sottile e di non facile comprensione da parte del cittadino di cui la politica si serve e si nutre. Un gioco dove le astuzie non mancano. Un gioco in cui il trasformismo è d’uopo se si vuol accedere al parterre di quelli che contano. Un qualcosa che affascina, ammalia, attrae in nome del lato oscuro del potere. Il quale, inequivocabilmente, porta a disattendere la maggior parte delle volte, questo è il lato deleterio della questione. A questo punto consentiteci di porre al neo segretario una serie di domande.

E’ veramente sicura di poter rappresentare gli elettori molisani? E’ sicura di assurgere al ruolo di paladino in nome di un idea? E’ sicura di poter portare avanti il mandato che le è stato affidato? Si aspettano risposte chiare e precise, perché chi le ha dato la preferenza è stanco di assistere all’eterno gioco delle parti. Un gioco dove la maggior parte delle volte il copione è scritto con la regia fuori dai confini regionali. Un canovaccio vecchio, recitato su di un palcoscenico le cui tavole scricchiolano. Un copione che invece dovrebbe lasciare spazio unicamente alle certezze e non alle chiacchiere che, visto i tempi che corrono, sono l’humus su cui prolifera la non certezza per il futuro.


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18 febbario 2014

Oggi in consiglio la proposta di legge di Paolo di Laura Frattura e Vincenzo Niro “Modifiche allo statuto della Regione Molise nel testo approvato con delibera del consiglio regionale numero 184 del 19 luglio 2010 e numero 35 del 22 febbraio 2011”

Le tardive interrogazioni di Michele Iorio e di Ulisse Di Giacomo al Governo per la destituzione del presidente della giunta regionale rischiano di fare un buco nell’acqua

destituzione del presidente della giunta regionale rischiano di fare un buco nell’acqua Questa testata giornalistica sulla condotta omissiva e anticostituzionale di Frattura ha battuto il chiodo fino alla nausea, a cominciare dal 7 giugno 2013. Bastava muoversi prima

Il gatto (Paolo di Laura Frattura) e la volpe (Vincenzo Niro) del consiglio regionale oggi tenteranno la modifica allo statuto regionale per realizzare il passaggio della giunta da quattro a cinque assessori. Al punto 18 dell’ordine del giorno, infatti, è iscritta la proposta di legge d’iniziativa dei due sopradetti così formulata: “Secondo intervento modificativo ai sensi dell’articolo 17bis della legge regionale numero 36 del 24 ottobre 2005, come modificata dalla legge regionale numero 7 del 30 marzo 2012 concernente: Modifiche allo statuto della Regione Molise nel testo approvato con delibera del consiglio regionale numero 184 del 19 luglio 2010 e numero 35 del 22 febbraio 2011 e modificato, a norma dell’articoloo9 17-bi della legge regionale numero 36 del 24 ottobre 2005, con deliberazioni del consiglio regionale numero 213 del 19 ottobre 2012 e 258 del 20 dicembre 2012”, relatore il consigliere poliziotto Cristiano Di Pietro. Il gatto e la volpe sono nuovamente arrivati al punto, grazie ad un’opposizione particolarmente imbelle sull’argomento e la complice indifferenza degli organi e degli organismi amministrativi dinanzi all’evidente azione omissiva del presidente Frattura nel promulgare tempestivamente lo statuto invece che tentare di modificarlo a suo uso e consumo. Il 10 febbraio 2014, il senatore della Repubblica Ulisse Di Giacomo ha portato all’attenzione del Go-

verno la condotta omissiva e gravemente anticostituzionale di Frattura chiedendo perché mai non si proceda alla sua rimozione per aver posto in essere una condotta palesemente contraria alla Costituzione. Pare che anche Michele Iorio abbia avviato un’analoga iniziativa. Entrambe però difettano di tempestività, quindi destinate a non incidere sulla volontà di Frattura di arrivare allo scopo per cui non ha promulgato ciò che doveva promulgare: portare la giunta da quattro a cinque assessori. Insomma, Iorio e Di Giacomo rischiano di fare un buco nell’acqua. Eppure questa testata giornalistica sulla condotta omissiva e anticostituzionale del presidente della giunta regionale ha battuto il chiodo fino alla nausea, a cominciare dal 7 giugno 2013 pubblicando un articolo dal titolo: Statuto e atti amministrativi piegati all’interesse politico della maggioranza, e nel corpo dell’articolo queste considerazioni: “Lo statuto regionale del Molise, che avrebbe dovuto essere immediatamente promulgato, in ossequio ai valori che testimonia e alla lunga, faticosa, composizione di una univoca volontà delle forze politiche presenti in consiglio regionale, è nelle mani della presidenza della giunta regionale per essere manipolato - stuprato?- , cioè piegato ai più bassi interessi politici della nuova maggioranza di centrosinistra, in particolare per essere adattato alla

possibilità di aggiungere un quinto assessore ai quattro che la legge saggiamente prevede. Siamo di fronte ad una delle peggiori manifestazioni di potere. A un atto di arroganza politica che, fortunatamente, ancora non trova compimento ma che certamente verrà portato a termine data la necessità di tacitare il consigliere Vincenzo Cotugno”. Inizio di una storia che ha visto poi in successione, nel tempo, altri articoli sullo stesso argomento. Il 12 settembre 2013: titolo: Frattura non può impunemente privare i molisani del nuovo statuto regionale. Nessuna reazione. Dinanzi alla indifferenza generale ancora articoli. Il 18 settembre: titolo: Il presidente Frattura se ne frega anche dell’articolo 123 della Costituzione italiana. Il 24 settembre 2013: titolo: Nella situazione che s’è venuta a creare sussistono i presupposti per avviare il procedimento di cui al primo comma dell’articolo 126 della Costituzione: la destituzione del presidente. Il 5 novembre 2013: titolo: Colpo di mano del presidente Frattura per allargare la giunta regionale e aggravare il costo della politica. Il 12 novembre 2013: titolo: Frattura, per allargare la giunta regionale e aggravare il costo della politica, non si fa scrupolo di calpestare leggi e Carta Magna. Il 17 gennaio 2014: titolo: Non ci sono più dubbi: la mancata promulgazione dello Statuto regionale è preordinata all’allargamento della giunta regionale da 4 a 5 assessori. Il 22 gennaio 2014: titolo: Il presidente Frattura continua ad ostentare indifferenza e se ne frega dell’articolo 123 della Costituzione italiana. Di più e di meglio questa testata non poteva fare per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica, degli organi amministrativi, degli organi inquirenti su un comportamento gravemente lesivo della costituzione da parte di Frattura per bassi scopi politici. Che il senatore Di Giacomo e il già presidente della giunta regionale del Molise, Michele Iorio, si stiano occupando della faccenda apre il cuore alla speranza. Ma temiamo che si siano mossi in ritardo, concedendo a Frattura di arrivare allo scopo fregandosene della Costituzione e facendo marameo ai molisani, nessuno escluso. Dardo

L’intervento

GranManze, ha vinto il territorio

Il comunicato stampa della Granarolo che è appena arrivato ha fatto tirare un sospiro di sollievo al territorio molisano, ai molisani che ne conoscono il valore e il significato, a quanti si sono adoperati ed hanno espresso il proprio dissenso e, soprattutto, a noi del Comitato NO Stalla, Sì Bene Comune, che lo abbiamo difeso sin dal giugno scorso quando Ruta ha dato il grande annun-

cio a Larino. La decisione, a detta della Granarolo, è il frutto della volontà espressa dai molisani di non gradire un insediamento che avrebbe danneggiato irreparabilmente il Molise, in particolare la sua agricoltura e la sua zootecnia. Noi, ribadendo il nostro No, diciamo che la Granarolo ha fatto bene a non avventurarsi nel Molise con una classe

politica e dirigente inaffidabile e, se ci possiamo permettere, di rinnovare l’invito, diciamo di rinunciare definitivamente al progetto che non si adatta certamente al Molise ma, neanche, al resto dell’Italia. Una classe politica e dirigente che, non dimentichiamolo, ha in mano altri progetti, come autostrada, centrali biomasse, sanità, che portano alla

svendita del territorio molisano, la sola grande risorsa sulla quale puntare per costruire il domani. Il comitato, che ha chiuso il suo compito con il raggiungimento dell’obiettivo prefissato, No alla Stalla, continuerà, insieme con altri comitati, associazioni, organizzazioni professionali e sindacali, forza politiche e tutti i molisani, a lottare per “Sì Molise, Bene Comune”, sul quale costruire il futuro che serve alle nuove generazioni per sentire il gusto del sogno e della speranza. Comitato “No stalla, Sì Molise Bene Comune”


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Campobasso

18 febbraio 2014

“Codisal, ennesimo bluff di Frattura” I lavoratori esclusi dal reintegro in Gam denunciano la situazione CAMPOBASSO. "Nessuno sarà lasciato solo". Queste le parole del nostro premuroso Presidente Paolo Frattura, ma forse Paolo non sa o non vuol sapere che dal 31 dicembre scorso i 19 dipendenti Codisal, società commerciale del gruppo Arena, hanno concluso il periodo di cassa integrazione e sono in balia del loro destino". Così scrivono i lavoratori Codisal esclusi dal reintegro in Gam in una lettera aperta. "Ma sappiamo che il caro Presidente quando vuole fare le sue forzature può e potrà sempre. Ma cosa ci si è inventati questa volta? Una scorciatoia... si! Quale? Semplice: i lavoratori Codisal sono sempre stati parte integrante di Solagrital, oggi Gam... quindi perché non reintegrarli in Gam per poter così accedere al sussidio statale, a nuova cassa integrazione? Mille grazie Presidente, saremo sempre con te! Aspetti un attimo però, siamo sicuri che "nessuno sarà lasciato solo"...che tutti noi verremo

trattati allo stesso modo? A questa domanda la risposta la diamo noi: NO. Figli e figliastri....ancora una volta! A dispetto di ogni logica legale, su 19 dipendenti solamente per 10 sarà garantito il reintegro in Gam e l'accesso agli ammortizzatori sociali, gli altri 9 invece in mezzo ad una strada. Grazie Presidente, grazie ancora una volta. Ma non finirà certo qui: l'operazione messa in atto dai vertici regionali con l'avallo dei vertici di Gam, nella persona dell'Ing. Baranello, aprirà il varco al ricorso in giudizio non solo per noi, personale Codisal oggi escluso, ma per altri circa 70 dipendenti Solagrital, posti in cassa integrazione e mai reintegrati in Gam. Una bella gatta da pelare per chi, come il Presidente Frattura e l'assessore Petraroia, aveva sempre affermato che tutti erano nella stessa posizione e che per tutti sarebbe stata presa la stessa decisione. Come finirà? Solo Paolo lo sa".

L’arma setaccia il territorio Sequestrato I Carabinieri di Campobasso hanno intensificato i controlli per frenare il crimine CAMPOBASSO. I Carabinieri della Compagnia di Campobasso anche in questo fine settimana, hanno intensificato i controlli del territorio al fine di prevenire la perpetrazione di reati contro il patrimonio (furti e rapine) nonché scongiurare il fenomeno delle “stragi del sabato sera”. Complessivamente i risultati ottenuti fanno registrare la denuncia a piede libero di 4 persone di cui tre sorprese alla guida di autoveicoli con un tasso alcolemico nel sangue superiore ai limiti consentiti dal Codice della strada e una che guidava sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Di età compresa tra i 24 e i 47 anni i deferiti sono stati fermati e, a seguito di controllo con etilometro, sono stati riscontrati valori tra 0,8 e 2 grammi/litro, mentre un conducente di un’autovettura dopo gli accertamenti clinici è risultato positivo ai cannabinoidi. Nel corso dei controlli del territorio in Riccia i militari della locale stazione hanno deferito in stato di libertà un cittadino rumeno per porto abusivo di arma impropria, in quanto a seguito di perquisizione è stato trovato in possesso di un coltello delle dimensione di cm.19. Sempre i Carabinieri della Compagnia di Campobasso lo scorso 15 gennaio avevano tratto in arre-

sto C. L. classe 1968 poiché, rientrato a casa, aveva chiesto alla madre di preparargli da mangiare per poi aggredirla e percuoterla senza alcun motivo. All’arrivo di Carabinieri aveva inveito anche contro di loro mentre erano intenti a raccogliere lo sfogo della donna, disperata per i continui soprusi subiti da parte del figlio che, spesso ubriaco, la maltrattava. In quell’occasione l’uomo fu ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia lesioni violenza e resistenza a pubblico ufficiale. A seguito di quanto accertato il Tribunale di Campobasso aveva emesso nei suoi confronti un provvedimento di allontanamento da quell’abitazione obbligandolo a non avvicinarsi alla genitrice. I Carabinieri sono però dovuti nuovamente intervenire presso l’abitazione dell’anziana donna dove il figlio aveva violato le prescrizioni dell’Autorità Giudiziaria comunicando a quest’ultima quanto accertato. Considerata la reiterazione del reato e la violazione delle prescrizioni imposte il locale Tribunale ha emesso un provvedimento di custodia cautelare in carcere in forza del quale il quarantacinquenne è stato tratto in arresto e tradotto presso la Casa Circondariale di Campobasso.

capannone agricolo L'operazione a Toro è stata condotta dal Corpo Forestale

TORO. Nuova operazione per il Corpo Forestale dello Stato. Sigilli ad un capannone agricolo realizzato, secondo quanto accertato dal corpo Forestale di Campobasso, in assenza del permesso a costruire e autorizzazione sismica in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico-ambientale in lo-

calità Lazzarice a Toro. Gli agenti, a seguito di intense operazioni di controllo, hanno identificato il fabbricato abusivo ponendo a quest’ultimo dei sigilli. La struttura, incompleta, presenta pali in cemento armato e travi in ferro. Il responsabile della struttura è stato denunciato.

Bagnolio, successo per la manifestazione Terza edizione per conoscere l'olio extravergine molisano. Un ventaglio di nomi e cultivar BAGNOLI DEL TRIGNO. L’Olio Extravergine di qualità prodotto in Molise, protagonista assoluto a Bagnoli del Trigno. Successo della terza edizione di “Bagnolio”, l’evento che, a 360 gradi, punta alla crescita e alla valorizzazione delle eccellenze regionali del settore. La manifestazione, che si è svolta presso la Domus Area, è stata organizzata dal Cenacolo Culturale del Calice Rosso in collaborazione con l’associazione “La chiave della Salute” e con il patrocinio dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali del Molise, della Provincia di Isernia e della SOI (Società Italiana d Orticoltura). L’Olio extravergine di oliva di qualità prodotto in Molise da sempre è una delle eccellenze della nostra terra mentre “Bagnolio” , la manifestazione che è giunta alla

sua terza edizione, anno dopo anno si conferma come occasione di incontro, di crescita, di valorizzazione per tante aziende agricole e frantoi provenienti da tutta la regione. È un ventaglio di nomi, di cultivar autoctone, che si sviluppa da Venafro, del cui olio già in epoca romana Licinio decantava le virtu’, fino alla costa molisana. Passando per le dolci colline dove alberi secolari o nuovi impianti realizzati sempre nel massimo rispetto della natura e dei suoi frutti, garantiscono un ottima qualità del prodotto, oltre che uno splendido colpo d’occhio per gli amanti del paesaggio. A Bagnoli del Trigno, nel cuore verde del Molise, la cultura dell’ extravergine è radicata e antica, cosi come quella dell’ accoglienza e del confronto. E qui, sabato 15 febbraio, si

sono ritrovati 20 produttori a “sfidarsi” per la conquista delle prime piazze nel concorso “M.Oli.Sani” (MOS 2014). A spuntarla, nella categoria “Fruttato intenso”, l’extravergine presentato dall’azienda Agricola Mastragostino di Mafalda, che cosi’ bissa il successo ottenuto nel 2013. Per la categoria Fruttato medio, l’extravergine presentato dall’azienda M.Oli di Passarelli Giovanni, proveniente da Mirabello Sannitico. Nella categoria fruttato leggero ad avere la meglio è stato l’Olio prodotto dall’ azienda Agricola Tamaro Giorgio di Colletorto. Per i vincitori, le targhe offerte dalla Provincia di Isernia e le oliere artistiche realizzate in rame ad Agnone, offerte dalla Camera di Commercio di Isernia.


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Campobasso

18 febbraio 2014

Sarà svenduta a poco più di un milione e passa euro: un affare per l’acquirente, un danno per la cittadinanza!

Solo due buste per la farmacia comunale di Via Calabria Urgenza di far soldi: in settimana la giunta provvederà a nominare la commissione deputata ad aprire le buste e a procedere all’assegnazione provvisoria Sindaco, giunta e consiglio comunali aspettano con ansia di aprire le due buste contenenti le offerte per l’aggiudicazione della farmacia comunale di Via Calabria. Nelle casse comunali non c’è un soldo e il milione e passa euro che si dovrebbe incassare è una salutare boccata d’ossigeno. Risorse che voleranno via in un battibaleno e una volta volatilizzate a Palazzo san Giorgio si renderanno conto della cappellata che hanno fatto. Se ne accorgeranno quando si renderanno conto che chi se la sarà presa avrà fatto un affare, e che affare! Una farmacia in quartiere popoloso, a ridosso di una serie di comuni della fondo valle Tappino, a poco più di un milione di euro, non la si trova dietro l’angolo. Mentre tutti i giorni il comune di Campobasso si renderà conto di aver perso un cespite di assoluto affidamento appena appena riorganizzato sui basi logiche e finanziarie. Invece, i soloni municipali non hanno fatto nulla per creare i presupposti di un rilancio della farmacia di Via Cala-

bria come non stanno facendo nulla per migliorare la redditività delle altre due. Per loro valeva e vale la possibilità di allentare la morsa dei debiti, la penuria di euro in cassa, come capita a quanti non sano amministrare se non ricorrendo alla alienazione dei beni di “famiglia”. Per la farmacia di Via Calabria ci sono aspetti paradossali a renderla un’operazione sospetta. Perché quella farmacia e non altra; per-

ché valutarla 2 milioni e 400mila euro; perché darla via deprezzata del cinquanta per cento; perché taluni accanimenti a cederla da parte di un paio di personaggi comunali che si portano dietro la nomea di affaristi. E di un’operazione affaristica si tratta: per chi acquista e per chi vende. E dietro ad ogni affare è lecito aggiungere la saggezza latina: “cui prodest scelus, is fecit", cioè "colui al quale il crimine

porta vantaggi, egli l'ha compiuto". Le due buste sono arrivate al protocollo a poco meno di quarto d’ora dalla scadenza dei termini. Due buste, entrambe sul filo di lana, giusto per valutare la convenienza a presentarle in assenza di concorrenti. In genere quando ciò accade, nasconde una possibile cordata, ed è un modo per tenere estremamente contenuto l’aumento del prezzo dell’asta. Staremo a vedere. In una

certa misura conforta la notizia che le due offerte pare farebbero capo ad acquirenti molisani, uno dei quali strettamente legato al mondo farmaceutico, con particolare successo ad Isernia. Staremo a vedere. Intanto a Palazzo san Giorgio sono in fregola; hanno urgenza d’incassare. Per questo in settimana la giunta provvederà a nominare la commissione deputata ad aprire le buste e a procedere all’assegnazione provvisoria della farmacia. Poi un ultimo adempimento (formale): garantire il diritto di prelazione ai 4 farmacisti comunali che sono responsabili delle tre farmacie (anzi due). Una pura formalità. La circostanza invita a ribadire che la messa in vendita della farmacia comunale di Via Calabria è una chiara operazione a perdere, sulla pelle dei contribuenti campobassani. Ai quali viene brutalmente tolto un servizio pubblico, senza aggiungere altri. Crediamo abbiano fatto il callo a stare sempre peggio. Dardo

Una rotonda da mal d’auto

Riclassificazione urbanistica, il Consiglio ci riprova

CAMPOBASSO. Campobasso sembra essere diventata la città delle rotonde. Che quando servono sono pure bene accette ma quella realizzata in piazzale Palatucci, nei pressi della questura, sta diventando un vero e proprio incubo. Sta determinando, infatti, solo file inutili di automezzi che finiscono con lo spazientire gli automobilisti. Ma l'assessore Nicola Cefaratti si pone, almeno, il perchè di quella realizzazione?

Il Consiglio comunale ci riprova a trattare le questioni urbanistiche che da mesi approdano in aula ma, per vari motivi per lo più legati alla scarsa presenza dei consiglieri o a vizi procedurali come è accaduto la settimana scorsa, non vengono mai discusse. Per l’ennesima volta domani torna in aula la proposta di variante con ampliamento alla lottizzazione “Parco dei Pini”, il recupero degli insediamenti abusivi sorti nelle zone agricole e l’adozione di una serie di varianti parziali al vigente Prg. La riclassificazione urbanistica riguarda aree in zona verde pubblico di contrada San Vito, via Vico, aree ricadenti nell’ampliamento del Piano di S. Giovanni dei Gelsi. aree ricadenti in zona M2 (verde con attrezzature sportive pubbliche) in via S. Antonio dei Lazzari, aree ricadenti in zona Sgc (Servizi generali Cittadini) con destina-

zione – Scuola di via Manzoni – via Scardocchia, aree ricadenti in zona M2 (verde con attrezzature sportive pubbliche) in via Pirandello, aree ricadenti in zona M1 (verde pubblico) in contrada Fontana Vecchia, aree ricadenti in zona Viabilità di Prg in Località Colle dell’Orso e aree ricadenti nelle previsioni in zona destinata a strada del vigente Peg. Inoltre è in programma l’approvazione definitiva di un intervento costruttivo in via De Pretis, di un intervento costruttivo mediante Piano di recupero di iniziativa privata integrato in via Pietrunto e via Roma, l’annullamento della localizzazione di un intervento costruttivo per l’edilizia economica e popolare ex art. 51 L. n. 865/71 sul medesimo lotto di terreno e l’approvazione del programma costruttivo per l’intervento di edilizia sociale in via delle Frasche.



ISERNIA

ANNO X - N° 40 - MARTEDÌ 18 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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Isernia

18 febbraio 2014

Il Comune inondate dai risarcimenti Le richieste sono troppe e stanno mettendo in difficoltà le casse dell'amministrazione ISERNIA. Sono ritenute numericamente eccessive le richieste di risarcimento inoltrate contro il Comune di Isernia a causa di infortuni o danni. Le analisi comparative e statistiche evidenziano come a Isernia, rispetto a città anche più grandi e popolose, ci sia una quantità di istanze del genere che induce a fondate perplessità circa il nesso di causalità fra danno ed evento. «Stiamo approfondendo la questione – fanno sapere da palazzo San Francesco –. Si tratta di richieste di risarcimento avanzate da singoli cittadini che dichiarano di aver subito infortuni o danni a causa di marciapiedi malandati, di strade disse-

state e di altro ancora. Il Comune è naturalmente assicurato per tali evenienze, ma ogni anno è costretto a stipulare polizze per cifre consistenti e deve provvedere ad esborsi risarcitori che, a parere degli uffici comunali competenti, vanno oltre ogni plausibile previsione negativa. Pertanto, d’ora in poi, per ogni singolo caso, verranno effettuate puntuali e dettagliate verifiche di accertamento, e l’Ente sarà poco propenso a liquidare somme in via transattiva». In argomento, si ricorda che alcuni anni fa l’amministrazione comunale valutò la possibilità di perseguire a norma di legge i responsabili di denunce non veritiere

Isernia si colora di arancione Dopo la visita del ministro Kyenge la città scende in campo contro il razzismo ISERNIA. Il ministro Cecile Kyenge, in occasione della sua recente visita al Museo paleolitico di Isernia, aveva anticipato al sindaco Luigi Brasiello l’idea di “colorare d’arancione” la giornata del 21 marzo, che cade nella Settimana di azione contro il razzismo, una campagna di sensibilizzazione antirazziale che quest’anno giunge alla decima edizione. Il 4 febbraio scorso, il ministro Kyenge e il presidente dell’Anci, Piero Fassino, hanno ufficializzato tale proposito inviando una lettera a Brasiello e ad altri sindaci d’Italia, augurandosi che «questa decima edizione della Settimana di azione contro il razzismo diventi un importante momento di riflessione». Entrambi auspicano che il 21 marzo i Comuni, i cittadini, le aziende e le scuole caratterizzino col colore arancione la propria città. «Chi lo vorrà – scrivono Kyenge e Fassino nella lettera –, potrà indossare un capo di abbigliamento arancione o appendere un tessuto di tale colore alla finestra. I Comuni potranno illuminare i monumenti più importanti con fari arancioni, op¬pure colorare le lampadine dei lampioni delle strade principali, e altro ancora, tutto all’insegna del colore arancione». «Spero proprio che gli isernini si dimostrino sensibili all’idea della Città Arancione – ha dichiarato Brasiello –, e attraverso un semplice gesto simbolico diano un forte segnale a favore dell’uguaglianza e contro la xenofobia. Il Comune farà la sua parte e attende che l’Unar (ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali) ufficializzi, nel dettaglio, le modalità per la partecipazione».

VENAFRO. La città necessita di nuove spinte socio/culturali per ritrovare interessi e vitalità. Ecco allora tante proposte per centrare l’importante obiettivo. Tra queste citiamo quella avanzata dall’ex amministratore del Comune di Venafro, il cav. Antonio Verrecchia di Ceppagna, sempre attento alle diverse tematiche cittadine nonostante l’inesorabile incalzare degli anni. L’idea del cav. : la comunità cittadina deve riappropriarsi del vecchio ospedale SS. Rosario, in disuso ed abbandonato dal sisma dei primi anni ‘80, per trasformarlo in una ricca fucina di arte, società e cultura a disposizione di vecchie e nuove generazioni. “A Venafro sussistono diverse belle poten-

I Carabinieri setacciano il territorio Numerose le azioni condotte dagli uomini dell'Arma ISERNIA. I Carabinieri del Comando Provinciale di Isernia hanno attuato negli ultimi giorni un servizio finalizzato a contrastare fenomeni di microcriminalità e di illegalità diffusa. Ad agire sul territorio le Stazioni e i Nuclei Operativi e Radiomobile delle Compagnie di Isernia, Venafro e Agnone, con la collaborazione del personale del Nucleo Investigativo. Tredici in totale le persone denunciate per reati che vanno dal furto alla detenzione abusiva di armi, dalla truffa all’immigrazione clandestina, dal danneggiamento alla violazione degli obblighi di assistenza familiare, dall’abusivismo edilizio alle violazioni in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro e sulla regolarità occupazionale. A Montaquila un 47enne del posto è stato denunciato per il furto di un “IPhone” avvenuto all’interno di un esercizio commerciale, la refurtiva per un valore di circa cinquecento euro, è stata recuperata; a Roccamandolfi recuperate a tempo di record anche due slot machine che erano state asportate all’interno di un bar della zona, gli autori del furto vistisi braccati dagli uomini della Benemerita, hanno pensato bene di disfarsene lungo la strada. A Colli al Volturno, un 45enne residente a Napoli e domiciliato nella provincia pentra, è stato denunciato per detenzione abusiva di armi, avendo omesso di denunciare il possesso delle armi presso il suo domicilio. Nella circostanza sono finiti sotto se-

questro quattro fucili calibro 12 e un fucile calibro 36. Ad Isernia, un 30enne di origine nigeriana è stato denunciato per immigrazione clandestina in quanto privo di regolare permesso di soggiorno, mentre un 40enne di Sparanise, in provincia di Caserta, è stato denunciato per truffa aggravata, in quanto con artifizi e raggiri ha indotto una donna del posto a consegnargli i documenti di identità, che venivano poi utilizzati per sottoscrivere falsamente a nome della stessa un contratto di finanziamento per la fornitura di prodotti commerciali per un importo di circa tremila euro. A Frosolone una 50enne del posto è stata denunciata per violazione degli obblighi di assistenza familiare, mentre a Carovilli

un 45enne del luogo, dovrà rispondere di danneggiamento aggravato, in quanto con un arnese atto allo scasso, per futili motivi, ha gravemente danneggiato la porta di ingresso dell’abitazione della sua ex moglie. Infine, con la preziosa collaborazione del Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri, tra Isernia, Venafro e Agnone, sette persone, per lo più titolari di imprese edili ed attività commerciali, sono finite nei guai per abusivismo edilizio, violazioni alle norme in materia di tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro e per sfruttamento di lavoratori a nero. Nella circostanza venivano emessi anche provvedimenti di sospensione delle attività imprenditoriali e commerciali sottoposte a controllo.

“Valorizzare il vecchio Ss Rosario” La struttura dell'ospedale abbandonato potrebbe essere riattata a scopi sociali zialità -afferma l’ex amministratore municipale- che vanno raccordate e messe assieme perché siano produttive. Così facendo si avrà crescita e progresso socio/ culturale della nostra città. Perciò l’invito all’Asrem Campobasso, che ne è proprietario, perché l’ampio ex ospedale SS. Rosario venga finalmente riaperto e messo a disposizione della collettività venafrana per produrre ed ospitarvi tutto quanto attiene alla musica, alla letteratura, alla storia, all’arte

ed alla cultura in genere. Le potenzialità umane in tal senso a Venafro sussistono in numero considerevole, vanno solo promosse ed incentivate con strutture e mezzi adeguati”. “L’ex SS. Rosario, attualmente in disuso dopo il tanto denaro pubblico speso per restaurarlo dopo il sisma degli anni ’80, -prosegue il nostro- è il luogo ideale dove tutto questo può avvenire. Del resto non è affatto bello, anzi rappresenta uno “schiaffo” alla città, l’abbandono in cui si

continua a far precipitare un complesso così capiente ed accogliente come il vecchio ospedale venafrano, costato sacrifici a tante precedenti generazioni ed oggi purtroppo calpestato e mortificato dall’incuria dell’uomo del terzo millennio !”. La conclusione di Verrecchia : “Si riapra perciò il vecchio SS. Rosario, in modo che dal suo interno possano decollare iniziative e realtà con cui rilanciare l’immagine, la storia e la cultura della nostra città”.


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Termoli

18 febbraio 2014

Processione San Basso, peschereccio troppo carico di fedeli: condannato armatore TERMOLI - L’armatore Carlo Di Candia è stato condannato dal Tribunale di Larino per la processione a mare di San Basso dello scorso anno. I giudici lo hanno riconosciuto colpevole perché a bordo del suo peschereccio Cosimo Padre, che portò in processione a mare la statua del Patrono, si trovavano a bordo una ventina di persdone invece delle 9 prescritte dalla Capitameria di Porto. Tornasndo indietro nel tempo per la processione dello scorso anno per il trasporto del Sanpo venne sorteggiato il Motopesca Luigi Padre che, popchi giorni prima

delle festività, andò in avaria. Quindi nuovo sorteggio e la sorte baciò il Cosimo Padre. Di Candia, i suoi famigliari e i marinai in due giorni addobbarono il natante. Il 3 agosto, giorno della processione a mare, sul peschereccio trovarono posto religiosi, politici, amministratori regionali, provinciali e locali, rappresentanti delle forze dell’ordine. Un numero di persone che sforò le direttive imposte dalla Capitaneria di Porto. Oltre alla condanna penale, Di Candia dovrà pagare anche una multa di 250 euro.

Movimento 5 stelle: sul raddoppio ferroviario "staremo attenti” LITORALE - Raddoppio ferroviario, il Movimento 5 Stelle interviene sul futuro raddoppio ferroviario che dovrebbe essere realizzato sulla tratta a sud di Termoli. “Riteniamo necessario questo intervento anche perché rientra in un ottica di sviluppo della viabilità che il MoVimento 5 Stelle promuove, ovvero quello su rotaia, il meno inquinante

Aquisto beni strumentali: sbloccata la Sabatini bis LITORALE - E’ stata pubblicata la circolare per gli incentivi alle imprese che sblocca l’accesso ai finanziamenti per l’acquisto di macchinari, impianti, beni strumentali e attrezzature nuove di fabbica ad uso produttivo, anche in leasing. La circolare definisce i requisiti, le condizioni d’accesso le modalità di concessione e l’erogazione del cotributo. In sede di conversione in legge è stata prevista l’estensione del beneficio alle imprese del settore della pesca. I suddetti finanziamenti possono essere concessi entro il 31/12/2016.

che il nostro paese attualmente conosca. Ad ogni modo resta alta la guardia, al fine di garantire quel delicato equilibrio tra sviluppo e tutela dell’ambiente, troppe volte alterato a discapito di quest’ultimo. La scelta di non raddoppiare l’esistente nella tratta di Campomarino ci sembra una decisione giusta e condivisa, anche se avremmo pre-

ferito che la tratta affiancasse l’autostrada per un tratto maggiore. Resta da stabilire come il nuovo binario impatterà nei restanti 8 km sul territorio tra Termoli e Campomarino; per farlo rimandiamo l’analisi ad un progetto definitivo, garantendo a tutti i cittadini termolesi e molisani il nostro impegno e la nostra attenzione alla questione”.

Primarie Pd, l’analisi di Venittelli TERMOLI - “La battaglia di libertà che abbiamo sostenuto è solo una tappa del percorso politico che abbiamo condiviso con le tantissime persone che ci hanno dato concretamente sostegno in questa campagna elettorale a suo modo entusiasmante. I valori in cui noi crediamo saranno portati avanti sempre con tenacia e coraggio”. Con queste parole l’onorevole Laura Venittelli ha commentato l’esito delle Primarie Pd molisane che ha visto vittoriosa la sua antagosnista Micaela Fanelli. L’onorevole Venittelli ieri sera ha tenuto una conferenza stampa nella sede elettorale di corso Fratelli Brigida, dove ha tracciato un’analisi del voto.

Alleanza cooperative, decreto pesca sportiva risolutivo per filiera ittica LITORALE - In un momento politico così delicato, il settore ittico prende atto dell'emanazione del decreto di proroga delle attività di monitoraggio della pesca ricreativa e sportiva in mare e ripristino della obbligatorietà del censimento abrogata dall'ex ministro Romano, pubblicato in Gazzetta. Un intervento certamente risolutivo rispetto ai problemi posti dalla gravissima crisi di redditività che investe le imprese della pesca professionale, dai costi della selva di adempimenti burocratici cui gli operatori sono chiamati, così come dal rispetto dei vincoli sempre più strin-

genti della nuova Politica Comune della Pesca. “Apprezziamo l'attenzione giustamente riservata all'incidenza dell'impatto delle attività di pesca sportiva – sottolineano da Alleanza cooperative -, che condivide con la pesca professionale stesse acque e stesse risorse, ma ci chiediamo se, in questo momento, non ci siano in agenda ben altre priorità da affrontare per rispondere ai bisogni della filiera pesca e acquacoltura nazionale, a cominciare dai tanti dossier soprattutto comunitari, con cui si trova a dover fare i conti un settore ormai allo stremo”.

Ferrovia, porto, infrastrutture, Sel chiede chiarezzsa TERMOLI - Le decisioni da prendere sul futuro della ferrovia, sul porto e sulle altre grandi infrastrutture della città riguardano la vita di tutti noi termolesi e non possono essere discusse in incontri riservati e comunicate con quattro righe ai mezzi di informazione. Questo è un metodo di lavoro superato, da vecchia politica, oggi i cittadini chiedono partecipazione,

informazione e trasparenza su tutte le decisioni più importanti. L'Amministrazione comunale renda nota nel dettaglio la situazione della trattativa con le Ferrovie dello Stato, le loro richieste e le possibilità per la città e trovi un modo per condividere queste scelte con i cittadini. Sinistra Ecologia Libertà Termoli


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Termoli

18 febbraio 2014

Ricostruzione, sindaci del cratere sismico in conferenza stampa SAN GIULIANO DI PUGLIA – I sindaci del cratere sismico si sono riuniti a San Giuliano di Puglia e siscusso su ricostruzione e accordo per la continuità lavorativa dei precari della Protezione Civile. Al termine della riunione i primi cittadini hanno stilato un documento, inviato al presidente della Giunta regionale Paolo Di Laura Frattura e al consigliere delegato della Protezione Civile Salvatore Ciocca, lamentando la loro esclusione dal tavolo di programmazione. I sindaci denunciano pubblicamente “l’assurda estromissione dal “tavolo tecnico” tenutosi in Prefettura a Campobasso, convocato dal Prefetto, alla pre-

senza del Sottosegretario De Camillis, della Deputazione parlamentare molisana, del Presidente Frattura, del Vice-Presidente e Assessore

Convocato consiglio comunale

LARINO – Il Consiglio comunale è convocato in sessione ordinaria per le ore 18 del 20 febbraio in prima convocazione e per venerdì 21 febbraio alle 19 in seconda convocazione. Sette i punti all’Ordine del giorno e tra questi: L’approvazione della proposta di modifica al Piano sanitario regionale; Integrazioni al regolamento per le alienazioni degli immobilki di proprietà comunale; Lavori di somma urgenza a seguito di calamità armosferiche del 1 e 2 dicembre 2’13; Determinazione gettoni di presenza dei Consiglieri comunali.

Ganarolo, no al progetto Gran Manze in Molise

BOLOGNA – La società Granarolo rende noto di aver concluso le valutazioni di fattibilità del progetto Gran Manze nella regione Molise. Dopo aver esaminato in dettaglio tutti gli aspetti del progetto, è stato deciso di non procedere alla realizzazione dell’insediamento zootecnico in Molise per le caratteristiche delle problematiche emerse. Dunque con buona pace di tutti, favorevoli e contrari all’insediamento, l’allevamento non si fatà più in basso Molise ma in qualche altra regione italiana.

Imprese, da Cipe finanziamenti per agroalimentare

BASSO MOLISE - Via libera dal Cipe a sette nuovi contratti di filiera nel comparto agroalimentare, per 197 milioni di euro di investimenti complessivi. “È una notizia di estrema importanza per il comparto agroalimentare: sono queste le risposte concrete che le imprese aspettano dalla politica per far ripartire l’economia e dare un contributo alla crescita del Paese”. Con queste parole il presidente dell’Alleanza delle cooperative agroalimentari Giorgio Mercuri commenta la notizia dell’approvazione da parte del Cipe di sette nuovi contratti di filiera per un investimento complessivo di 197 milioni di euro.“Le risorse stanziate – spiega Mercuri – daranno un apporto significativo al comparto agroalimentare in termini di sviluppo e innovazione perché non rispondono al vecchio principio degli ‘aiuti a pioggia’, bensì a quello di una logica di filiera, andando quindi a premiare quanti si mettono insieme puntando sull’aggregazione. I contratti di filiera, attraverso il coinvolgimento delle diverse fasi – produzione, trasformazione industriale e distribuzione al consumo – sono di fatto quelli che presentano più analogie con la mission della cooperazione”. Non stupisce quindi il ruolo che ha avuto la cooperazione agroalimentare nella presentazione dei contratti. Una soddisfazione particolare viene espressa dal Presidente Mercuri per l’approvazione del Contratto di filiera “Cereali nazionali di qualità”, l’unico presentato nel settore cerealicolo. Con una capacità di produzione cerealicola di 350.000 tonnellate e 280 milioni di euro di produzione lorda vendibile rappresentata, esso potrà incidere in maniera strategica su un comparto in cui è minore il livello di concentrazione e in cui occorre maggiormente lavorare per dare valore aggiunto alla produzione primaria”.“Un altro merito dei contratti di filiera – conclude Mercuri – è che essi consentono di dare avvio ad ampie progettualità: con le risorse stanziate sarà possibile pianificare e realizzare investimenti strategici di lunga durata, capitalizzando al massimo le somme erogate, creando sviluppo e occupazione dando un reale contributo all’ammodernamento e alla crescita in termini di competitività del comparto agroalimentare”.

Petraroia, del Consigliere regionale Ciocca, dei rappresentanti sindacali, dove l’argomento centrale non è stata la “Ricostruzione” (i “cittadini terremo-

tati” che hanno perso la casa e non ancora la ricostruiscono, le imprese che hanno realizzato lavori e non ancora vengono pagate e tutte le altre questioni “tecniche e non” ancora irrisolte) ma la problematica del personale dell’Agenzia regionale di Protezione Civile (circa 218 unità), i cui contratti sono scaduti tutti al mese di gennaio 2014”. Prendento le distanze dagli accordi sottoscritti, i sindaci chiedono “Soluzioni diverse e/o alternative, ad avviso dei Sindaci, risulterebbero tutte in contrasto con il vero obiettivo che tutti dovrebbero voler raggiungere, cioè quello di ridare una casa a chi l’ha persa a causa del terremoto. In particolare, la

nuova Legge regionale dovrà prevedere che i Sindaci assumano direttamente, fino al 31.12.2018, il personale necessario per le predette attività, con oneri a carico dei fondi di cui alla Delibera Cipe 62/201 ancora disponibili per le attività di assistenza tecnica. L’Agenzia Regionale di Protezione Civile o altro Servizio regionale individuato avrà funzioni di controllo, supporto e monitoraggio delle attività di ricostruzione”. Oggi alle 16, presso il Villaggio provvisorio di Bonefro, i primi cittadini del cratere sismico terranno una conferenza stampa per illustrare le loro linee guida e proposte.

Lavori di Irrigazione del Basso Molise, Indennità di asservimento ed esproprio LARINO - In riferimento alle osservazioni mosse dal portavoce della Rete civica nazionale del Molise Avv. Marone, e riportate da organi di stampa locale e da testate giornalistiche on-line, in data 13.02.2014, il Consorzio Bonifica Integrale Larinese, al fine di evitare interpretazioni pretestuose o eventuali strumentalizzazione, ritiene doveroso fare delle precisazioni. Con deliberazione del C.I.P.E. n. 99/2006, il Consorzio Bonifica Integrale Larinese è stato designato soggetto aggiudicatore delle opere di Irrigazione del Basso Molise con le acque dei Fiumi Biferno e Fortore - 1° Intervento, infrastruttura strategica di pubblica utilità, inserita nel Primo Programma di cui alla Legge n. 443/2001 c.d. "Legge Obbiettivo", per la cui attuazione, si rende necessario acquisire la disponibilità di aree, interessate dalla realizzazione dei lavori. Già in fase di progettazione, proprio nell'ottica di limitare al massimo i disagi che sarebbero potuti derivare alle ditte consorziate, il Consorzio ha inteso limitare, al minimo indispensabile, il ricorso alla acquisizione di aree mediante espropriazione,

optando per la costituzione di servitù , che rappresentano, un vincolo meno gravoso per i terreni interessati. Gli adempimenti finalizzati all'acquisizione delle aree, ivi compresa la stima delle relative indennità, sono espletati, su mandato del Consorzio conferito in virtù di quanto stabilito dal Contratto di Appalto, dall'impresa esecutrice dei lavori, sotto la continua sorveglianza e supervisione della struttura tecnica consortile. Ciò premesso, in merito alla quantificazione delle indennità, da corrispondere ai proprietari delle aree da asservire o espropriare, è certamente noto all' Avv. Marone, che la declaratoria di anticostituzionalità dell’articolo 40, commi 2 e 3 del d.P.R. n. 327/2001 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità), resa dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 181 del 10/06/2011, ha sancito l'inutilizzabilità dei cosiddetti V.A.M. (valori agricoli medi). E' pertanto evidente che non esiste alcuna quantificazione normativa del "giusto valore di mercato dei terreni", per la cui determinazione deve necessariamente rimettersi, così come operato da questo Consorzio

in sede di approvazione delle indennità, resa con la Delibera del Comitato esecutivo n.237/20013, ai principi dell'estimo, considerando tutti i parametri che concorrono alla determinazione del predetto valore, ivi compreso il giusto contemperamento tra il valore attuale delle aree e l'incremento dello stesso, conseguente alla realizzazione degli impianti di irrigazione. In tale ottica si ritiene che la quantificazione delle indennità, stabilita da questo Consorzio, sia rispettosa dei principi normativi di trasparenza, correttezza, imparzialità ed efficienza, e garantisca il giusto ristoro ai proprietari delle aree interessate dalle opere di irrigazione, anche in considerazione dei benefici che gli stessi trarranno dalla realizzazione delle medesime opere, rilevando che, se da un lato le indennità non possono ridursi a mero "risarcimento simbolico" è altrettanto vero che le stesse indennità, liquidate dal Consorzio con fondi pubblici, non possono assolutamente assumere la natura di sproporzionato "ristoro a pioggia", pur se destinato ad un comparto delle cui difficoltà questo Ente è pienamente consapevole.

Assegnata all’Istituto comprensivo la Bandiera Verde della Fee CAMPOMARINO – E’ stata consegnata all’Istituto comprensivo di Campomarino la Bandiera Verde della Fee riservata al mondo della scuola per la partecipazione al progetto “Eco School” alla presenza del dirigente scolastico Teodoro Musacchio e del vicesindaco Vincenzo Norante. E’ un ulteriore riconoscimento per il Comune di Campomarino dopo l’assegnazione nel 2013 della Bandiera Blu a dimostrazione di un avviato cammino ambientale per l’importante località turistica molisana. Alla consegna del vessillo hanno partecipato il consigliere nazionale e presidente regionale Abruzzo e Molise della Fee, Paolo Leonzio, il consigliere regionale della Fee Abruzzo, Eugenio Spadano, e in rappresentanza degli Istituti comprensivi n. 1 e n. 2 di Vasto, Giovanna Cericola e Gabriella Boschetti, che hanno realizzato nelle loro classi di scuola primaria il progetto “Eco School”. Nel corso dell’incontro sono state illustrate le iniziative che verranno realizzate a Campomarino oltre a attivare una collaborazione più proficua tra Abruzzo e Molise per un gemellaggio tra gli isti-

tuti comprensivi per la prozione del rispetto dell’ambiente nelle scuole nell’ambito di “Eco School”. Referente per le scuole di Campomarino del progetto è l’insegnante Stefania Flavi. “Attraverso lo sport, l’ambiente e la cultura – ha detto il presidente Leonzio – contiamo di avvicinare i nostri giovani a rispettare la natura dei luoghi nei quali vivono. Cultura che si realizza con gli scambi culturali dal Molise e dall’Abruzzo verso l’Europa, in particolare con i paesi scandinavi dove è ben radicato il rispetto dell’ambiente”.Accordi sono in corso con il sindaco Gianfranco Cammilleri per attivare gli scambi europei e ospitare a Campomarino gli studenti.“Sono molto soddisfatto – ha aggiunto Leonzio – della sensibilità mostrata dagli studenti e dagli insegnanti delle scuole di Campomarino nel rispetto dell’ambiente. Dalla scuola primaria bisogna formare i cittadini del futuro perché cresca una coscienza del rispetto del nostro ambiente vitale. Campomarino e l’amministrazione comunale stanno compiendo importanti passi in tal senso”.


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Cultura

18 febbraio 2014

Santa Maria della Strada, una carica simbologica “All’interno, le tre navate rappresentano la Santissima Trinità, e vi sono dodici colonne, come dodici erano gli apostoli. Il tempio sorge orientato ad oriente, perché è lì che il sole si leva, come simbolo del Cristo che nasce e risorge”

Il Molise è una terra che narra di civiltà millenarie, testimoniate dalle grandi bellezze archeologiche che ne impreziosiscono i paesaggi. È una terra aspra, di antichi borghi in cui il tempo sembra essersi fermato. Il Molise è una terra sconosciuta ai più, perché nascosta ai grandi clamori pubblicitari della nostra epoca, ma è un forziere di tesori da scoprire, nella sua fitta trama di castelli, monasteri, chiese e santuari, che si fanno testimoni diretti di una storia antica e silenziosa. Ed è proprio in questo splendido scenario, fatto di colori e di profumi inebrianti, che ha inizio il nostro viaggio in cerca di misteri e leggende. La prima tappa del nostro peregrinare la faremo in un villaggio mesto, non lontano dal capoluogo ma distante dal fragore della vita quotidiana. Proprio nella

campagna circostante il piccolo borgo di Matrice, sorge la chiesa di Santa Maria della Strada, un vero fiore all’occhiello dell’architettura medioevale. Si tratta, infatti, di una chiesa ricolma di arte e di una forte carica simbologica. All’interno, le tre navate rappresentano la Santissima Trinità, e vi sono dodici colonne, come dodici erano gli apostoli. Il tempio sorge orientato ad oriente, perché è lì che il sole si leva, come simbolo del Cristo che nasce e risorge. Ma intorno a questa chiesa aleggia un velo di leggenda e mistero. Si narra infatti che un re di nome Bove, innamoratosi della figlia, si rivolse al Papa per ottenere il consenso di sposarla; il pontefice accettò, ma solo alla condizione che il re riuscisse ad erigere, in una sola notte, cento chiese disposte in modo che fossero visibili

l’una dall’altra. L’inverosimile prova non riuscì a placare il desiderio ardente del re che patteggiò con il demonio, unico in grado di dargli un tale potere. Ovviamente, il diavolo, chiese in cambio l’anima del re. Insieme si misero a lavorare incessantemente per costruire le chiese e all’alba dell’ indomani la realizzazione di novantanove di esse era compiuta, ma prima che la centesima fosse ultimata, il re Bove provò un profondo rimorso e pregò intensamente Dio che, nella sua infinita misericordia lo perdonò, mentre il demonio, irritato per l’ennesima sconfitta, scagliò un masso contro la chiesa in via di ultimazione, quella di Santa Maria della Strada, e ne colpì il campanile; il masso rimbalzò e si conficcò nel terreno a breve distanza dalla costruzione. E proprio nei

pressi della chiesa è presente un masso denominato “il masso del diavolo”. Il re Bove venne sepolto proprio in questo edificio. La leggenda racconta che solo sette delle cento chiese siano sopravvissute nei secoli, e più precisamente, quella di Santa Maria Assunta di Ferrazzano, quella di San Leonardo a Campobasso, Santa Maria Assunta di Cercemaggiore, Santa Maria di Monteverde, Santa Maria della Strada a Matrice, San Giorgio di Petrella Tifernina e Santa Maria di Canneto a Roccavivara. Per il momento il viaggio sulla strada della leggenda termina qui, ma continueremo il nostro peregrinare in altri luoghi, e ci sembrerà di entrare in storie e mondi misteriosi che ci sarà difficile lasciarci alle spalle…(1. continua) S.I.


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Sport

18 febbario 2014

Farina sta studiando l’undici titolare, senza dimenticare che domenica si farà visita al Fornelli

Lupi, ad Avezzano per inseguire il sogno tricolore Il Campobasso, domani, contenderà agli abruzzesi l’accesso ai quarti di finale di Coppa Italia

I tifosi rossoblù nella Curva Scorrano (foto Riccardo Coccaro) Il Campobasso, dopo la ventunesima vittoria stagionale in campionato in altrettanti incontri, è tornato subito in campo, per una seduta di allenamento svolta allo stadio di contrada Selva Piana. Il 7-0 infilato ai danni della Cliternina fa pensare di più a un allenamento di metà settimana, in vista del ritorno degli ottavi di finale di Coppa Italia in programma domani ad Avezzano, che a una gara

di campionato. I numeri del team rossoblù sono destinati a restare negli annali del calcio: 21 vittorie, punteggio pieno in campionato, 67 gol fatti e 11 subiti. La striscia di vittorie consecutive (in altrettante partite ufficiali disputate) si allungano con la Coppa Italia: 32 successi, 107 reti realizzate e 16 subite. Una vera e propria

L’operatore di mercato biancoceleste getta acqua sul fuoco sull’episodio che ha caratterizzato il pre partita del ‘Cannarsa’

Petrangelo: “Non inoltreremo ricorso contro il Termoli”

Il ds dell’Isernia: “Ci siamo spaventati per lo scoppio dei petardi vicino all’autobus, ma accettiamo la sconfitta del campo”

Il day-after della sconfitta di Termoli è anche quello della meditazione in casa Isernia. Un polverone alzato dopo il ko del ‘Cannarsa’ su un possibile ricorso della formazione pentra, vittima di una rappresaglia da parte dei supporter giallorossi. Quest’ultimi poco prima dell’incontro avrebbero esploso alcuni petardi nei pressi dell’autobus che stava conducendo la squadra allo stadio. Tanto spavento per i calciatori biancocelesti, senza però particolari conseguenze per i tesserati dell’Isernia. Dopo l’incontro il direttore sportivo Dino Petrangelo era ancora intento a sincerarsi delle condizioni di alcuni suoi giovani ragazzi, quando si è sollevata una voce davanti agli spogliatoi di un possibile ricorso, per richiedere la vittoria a tavolino della partita. “Si è alzato un polverone inutile – ha dichiarato l’operatore di mercato biancoceleste – perché queste decisioni le prende la società. Né io, né il presidente abbiamo mai parlato di ricorso ai danni del Termoli. Ci siamo spaventati per lo scoppio dei petardi da parte di alcuni pseudo-tifosi giallorossi, però, non possiamo assolutamente trovare un capro espiatorio in questa brutta vicenda.Accettiamo la sconfitta, rialziamo la testa e andiamo avanti. Sapevamo di affrontare una corazzata allestita per la vittoria finale. Avremmo semplicemente voluto fare una migliore prestazione, soprattutto dopo una mezz’ora giocata alla pari. Non capisco come mai sia uscita fuori la voce di un possibile ricorso. Ripeto che gli unici che possono parlare di queste vicende sono i dirigenti e martedì (oggi, ndr) ribadirò questo concetto all’allenatore, allo staff tecnico e alla squadra. Il Termoli è una società amica, perché siamo club della stessa regione. C’è una rivalità sportiva, ma non andiamo oltre”. L’Isernia si ritroverà sul campo questo pomeriggio, per la ripresa della preparazione. Dopo la sconfitta di Termoli, non è più lecito sbagliare. Domenica al ‘Lancellotta’ arriverà l’Angolana in un vero e proprio spareggio salvezza e l’unico risultato possibile sarà il successo.

macchina da guerra. L’allenatore rossoblù, Francesco Farina, nonostante i numeri, continua a tenere sotto torchio i suoi ragazzi e l’allenamento di ieri ne è il più degno testimone. Ad Avezzano si partirà dall’1-0 in favore dei lupi molisani, che avranno dunque due risultati su tre a disposizione. Il trainer rossoblù ritroverà rispetto a sei giorni fa il lungodegente Pignataro, che potrebbe alternarsi con l’altro centrocampista in ripresa, Corradino, oltre a Guglielmi. Se i due mediani potrebbero essere protagonisti di una staffetta, per l’attaccante di Mirabello potrebbe prospettarsi una maglia da titolare dopo gli acciacchi delle ultime settimane. Farina valuterà, ovviamente, tutte le varie opzioni al vaglio, perché se anche la Coppa Italia è un obiettivo per continuare a giocare anche fuori dal Molise, non ci si può dimenticare dell’importante appuntamento che riserva domenica il campionato. I lupi saranno di scena sull’ostico campo di Fornelli nella rivincita della finale regionale della Coppa Italia. Record a parte, il Campobasso non potrà permettersi passi falsi domenica sul sintetico del centro pentro, perché i rossoblù voglio mantenere l’inseguitrice Calcio Dauna a debita distanza dal primo posto con i pugliesi attardati di ben undici lunghezze. Prima del Fornelli, però, il Campobasso è concentrato sulla Coppa Italia: l’obiettivo è entrare nelle prime otto squadre d’Italia. In caso di qualificazione, i lupi affronteranno nei quarti di finale della kermesse tricolore la vincente della sfida tra i sardi del Portocorallo e i laziali dell’Empolitana Giovenzano. All’andata successo casalingo degli isolani per 1-0.

Il team granata, per la prima volta, in classifica si trova fuori dalla zona playout

L’ Agnonese coccola il suo bomber Esposito Il fantasista di San Martino in Pensilis sta deliziando il ‘Civitelle’ a suon di gol

La tripletta di Vittorio Espoaltre squadre, lui contro il Bosito rappresenta per l’Olympia jano, team col quale avrebbe poAgnonese un toccasana di notetuto incrementare il suo voli dimensioni. Dopo il successo personale bottino, così come casalingo contro la Jesina, per la hanno fatto tutti i bomber del prima volta in questo campiogirone F di serie D, non si è mai nato, infatti, il team di mister incontrato. Quando vestiva la Corrado Urbano è uscito fuori maglia del Giulianova i matesini dalla zona playout e può guarnon si sono presentati in campo, dare al futuro con rinnovato otmentre quando a giocarci contimismo. tro sono stati gli altomolisani Il club granata, come suo coEsposito era squalificato. Vittorio Esposito, la tripletta gli ha stume, non si è mai demoralizIn un momento così positivo, consentito di portarsi il pallone a casa zato di fronte ai periodi negativi, l’Olympia Agnonese deve conticonfermando sempre la fiducia al suo allenatore, così come ac- nuare a risalire la china della classifica, per raggiungere quanto caduto al termine di un ciclo di sette sconfitte consecutive tra prima la soglia che consente di stare tranquilli e conquistare la la quarta e la decima giornata. settima salvezza consecutiva, un piccolo record per una comuQualche accorgimento di mercato e con le cinque vittorie nità di poco più di cinquemila abitanti e in un torneo dove ci si nelle ultime sette partite di campionato ecco giungere, per la confronta al cospetto di realtà ben più grandi. prima volta, l’uscita dalla zona rossa della graduatoria. Uniche La squadra di mister Urbano tornerà a lavorare nel pomerigdue sconfitte in casa delle ‘big’ Vis Pesaro e Ancona. gio al ‘Civitelle’: archiviato il successo contro la Jesina, inizia la L’acquisto del talento Esposito ha contribuito alla risalita della settimana che condurrà la squadra granata allo spareggio-salgraduatoria e il fantasista di San Martino in Pensilis, a quota nove vezza in casa della Recanatese, un appuntamento col quale inreti stagionali, meriterebbe una posizione della classifica marca- viare un chiaro messaggio a tutte le altre pretendenti alla tori decisamente migliore.A differenza dei colleghi di reparto di permanenza nella categoria.



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