18 giugno 2014

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 124 - MERCOLEDÌ 18 GIUGNO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno ai sindacati

L'Oscar del giorno lo assegniamo ai sindacati. Finalmente si sono accorti che in Molise il lavoro manca. Che sono troppi i giovani disoccupati e che crescono in maniera esponenziale i cassintegrati e i lavoratori in mobilità. Finalmente, scrostandosi di dosso (ci auguriamo) la pelle che faceva 'pendant' con quella del governo regionale di Frattura, i sindacati hanno deciso di scendere in piazza il 28 giugno. Manifestazione che dovrebbe fungere da richiamo alla classe politica che, fino a questo momento, ha decretato la chiusura di aziende più che pensare a nuovo lavoro.

Il Tapiro del giorno a Salvatore Ciocca

Il Tapiro del giorno lo diamo a Salvatore Ciocca. L'esponente più a sinistra della maggioranza regionale non riesce a fare alcunchè di sinistra. Nemmeno sulla questione sanità è riuscito a dire una parola sul capitolo del pubblico. Quale migliore occasione quella della seduta del Consiglio regionale sulla sanità per potere esprimere il proprio pensiero? Quale migliore occasione per far capire a tutti la sua posizione? Evidentemente non ritiene di esternarla pubblicamente e di dire sempre sì al governatore di tutto il Molise.

di Tommaso Di Domenico "Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur". Parafrasando: mentre in Regione si discute, la Sanità pubblica viene espugnata. Se non ci fosse da piangere per la serietà dell'argomento, ognuno potrebbe pensare che la questione riguarda gli altri. Non è così. Se i padri costituenti hanno inserito il diritto all'assistenza sanitaria pubblica per tutti, a prescindere da reddito, credo religioso ed ideologie, avevano ben in mente che il diritto alla tutela della salute uguale per tutti è uno degli elementi che consente ad un popolo di essere una nazione. Nessuno può sapere come e quando può arrivare un problema di salute che scombussola la vita tua e dei tuoi familiari. Mentre si accavallano ed aumentano i "tavoli" intorno ai quali si discute di piani sanitari, di commissari, di chiusura di presidi pubblici, come se luminari della medicina discettassero sulle terapie per un paziente nemmeno conosciuto, l'offerta sanitaria pubblica sta diventando sempre più merce in vendita, anziché servizio gratuito. Sento il dovere di parlare dell'ultima tappa da me raggiunta per vicende di salute. Da qui " Quarto Piano", quello di Medicina Generale del Cardarelli di Campobasso, ultimo reparto del mio peregrinare e dal quale sto scrivendo questa mia riflessione. Medicina generale è il "pronto soccorso" che non smista i ricoverati nei diversi reparti, li prende in carica e li cura fino alle dimissioni. Si occupa di ogni tipologia di malattia. L'ambiente è ragionevolmente accogliente, il personale ti offre anche il sorriso, equivalente a mezza terapia. Pazienti non trattati come bulloni, ma come "persone" con problemi più o meno gravi. Personale medico con guida autorevole ma non spocchiosa. Il reparto ha problemi che tutti

Quarto Piano

capiscono ma nessuno affronta in maniera risolutiva. Ad occhio e croce penso manchino due medici e quattro infermieri, custodi veri della corsia e dei degenti, vigilanti diurni e notturni sul corretto andamento del reparto. Purtroppo l'operato del personale trova non pochi ostacoli nell'atteggiamento dei familiari dei degenti che cercano di eludere sempre il rispetto delle regole, fissate nel rispetto degli inquilini temporanei. D'altronde, vista la ristrettezza del personale medico e paramedico, nessuno può essere custode di ogni accesso al reparto, se non a danno del tempo dedicato ai pazienti. Ai familiari, compreso i miei, ed agli amici: rispettate gli orari, è il modo migliore per aiutare il familiare ricoverato. All'amico Angelo, Direttore Generale: fai una visita al reparto senza "codazzo" al seguito, senti tutti collettivamente e singolarmente, prendi appunti e comunica subito che cosa puoi fare subito per migliorare la funzionalità. Mi auguro che chi di Sanità parla troppo non si trovi sulla propria pelle a dover affrontare problemi personali. Intelligentissima la formazione di personale paramedico, utilizzando giovani rumeni del progetto Leonardo. Così si realizza l'integrazione culturale e professionale europea! Chiudo con una sincero e sentito grazie al personale medico, tramite il Primario f.f(?) dr. Lombardi ed il dr. Marino, burbero e distaccato in apparenza, ma bravo e disponibile, a quello paramedico tramite il " simpatico, sempre sorridente allievo OS Fabio.


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