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ANNO X - N° 14 - SABATO 18 GENNAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Carlo Maria De Filippo

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Carlo Maria De Filippo direttore dell’U.O.C di Chirurgia Cardiaca e dei Grossi Vasi della Fondazione “Giovanni Paolo II. Ha organizzato per oggi, unitamente ad altri colleghi, il convegno: "Aneurisma aorta addominale: qual’ è il trattamento di prima scelta?" Oltre l'appuntamento, però, va sottolineata l'attività messa in essere nell'Unità diretta che rappresenta un fiore all'occhiello per il sistema sanitario molisano. Non aduso a mettersi in mostra, per i risultati raggiunti, l'Oscar lo merita appieno.

Il Tapiro del giorno a Nicola Cefaratti

Il Tapiro del giorno lo diamo a Nicola Cefaratti. L'ineffabile assessore al Comune di Campobasso si è espresso sulla questione del Master Plan come se l'avesse conosciuta solo oggi. Sbagliamo, o è da quattro anni e mezzo in Giunta? E in tutto questo periodo non si è accorto che il progetto era fermo? O, forse, preso dalla furia elettorale, per correre e surclassare Di Bartolomeo, ha ritenuto sposare la causa? Questa non è politica ma solo una corsa per cercare visibilità mantenendo, ancora in queste ore, la delega di assessore. Delegato, ricordiamo, di fiducia del Sindaco.

Lettera aperta al ministro Cancellieri di Tommaso Di Domenico Direttore editoriale osa succede nei piani alti della Giunta regionale? La risonanza mediatica avuta con l’articolo di Sergio Rizzo (Corriere della Sera) e il giorno dopo sul Fatto Quotidiano, relativa al questore di Campobasso indagato per favoreggiamento al presidente della Regione Paolo di Laura Frattura, a sua volta ipoteticamente coinvolto nell’inchiesta Biocom per aver intascato 265mila euro di fondi pubblici per costruire una centrale biogas a Termoli senza però realizzare l’opera, sta avendo ripercussioni che mettono in dubbio l’autorevolezza dell’autonomia della magistratura. Il procuratore capo Armando D’Alterio ha affiancato al pm che segue le indagini, Fabio Papa, il collega Nicola D’Angelo. Cosa c’è di strano? L’opportunità. Proprio ieri, in maniera del tutto casuale, sulla prima pagina di questo giornale è stata pubblicata una foto che ritrae in un momento conviviale il procuratore D’Angelo con l’avvocato della Bio.com, Salvatore Di Pardo, il suo collega di studio legale Mariano Prencipe a tavola con il capo area di una banca nazionale (Carletto Marianeri) ed il

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Cortocircuito in Molise proprietario del Cinema di Campobasso, Gilberto Serluca. Di certo non si mettono in dubbio le buone intenzioni della Procura, ma per la salvaguardia di un magistrato che deve non solo essere ma anche apparire imparziale, ci si chiede: il procuratore capo (che ha autorizzato il pm Papa a seguire le indagini sulla società del governatore del Molise) spostando il fascicolo dalle proprie mani a quelle di Papa (fascicolo che quindi non è mai stato archiviato), perché oggi decide di affiancare allo stesso Papa chi imparziale, in apparenza, potrebbe non sembrare? In fondo a testimonianza dell'imparzialità dello stesso Fabio Papa ci sono le inchieste su vari politici di spicco in Molise alcune delle quali, come per l'ex presidente Iorio o l'eurodeputato Patriciello entrambi di Forza Italia, conclusesi con una sentenza di colpevolezza. Se al tutto ci si aggiunge che sulla questione Bio.com è già indagato il vertice della Questura per favoreggiamento, i dubbi aumentano. D'Altronde il senatore Di Giacomo ha già presentato un'interrogazione relativa ad una situa-

zione anomala in Questura: la sorella del presidente della Regione è capo di Gabinetto del questore indagato. Se anche la Procura cade nello stesso vortice, come possono i cittadini avere fiducia negli organi deputati alla ricerca della verità? Nasce da qui l’esigenza di fare chiarezza da parte del Ministero di Grazia e Giustizia. Ecco perché si eleva una voce, in nome e per conto di un intero popolo, che si rivolge direttamente alla stessa Annamaria Cancellieri sensibile a questioni delicate sul tema. Cosa succede in Molise? Perché a Roma nessuno si occupa di questo cortocircuito che vede un intreccio tra politica e magistratura? Da notizie documentabili risulta che già ieri sia saltato un interrogatorio per volontà del procuratore D’Angelo. Perché? Al ministro Cancellieri si vuole far presente che, nonostante le piccole dimensioni del Molise, i molisani rientrano nella categoria del popolo italiano e quindi godono degli stessi diritti civili e politici. Non fateci pentire di essere italiani molisani.


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FOCUS

La Regione sta ignorando un problema di stretta drammaticità

CAMPOBASSO. La crisi in atto e le polemiche si stanno avendo sulla questione lavoro, dovrebbe spingere la Regione Molise ad accelerare sul nuovo piano per il lavoro. Oggi, attraverso i fondi europei, ci sono 5 milioni di euro che potrebbero dare quel necessario respiro al sostegno dell’occupazione in Molise, con interventi rivolti principalmente a giovani, donne, disoccupati e inoccupati di lungo periodo. Le misure e gli strumenti individuati per mettere in opera il nuovo intervento regionale per il lavoro sono molteplici, tra cui: progetti di formazione, riqualificazione e ricollocazione dei disoccupati, dottorati e percorsi di alta formazione all’interno delle imprese, incentivi per l’apprendistato finalizzati a favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Nelle previsioni, interventi specifici per le categorie più in difficoltà: saranno investite risorse per contrastare la disoccupazione femminile che raggiunge dei livelli molto elevanti in Molise, così come è stata individuata una precisa misura rivolta al mercato del lavoro regolare degli immigrati. Il nuovo piano regionale sembra vedere destinare il 40% delle risorse impegnate ai giovani per

Lavoro, occorre un piano straordinario

sostenere il loro inserimento nel mondo del lavoro. Il piano metterà a disposizione anche, attraverso la cassa integrazione, misure specifiche per coniugare il sostegno con il reddito e gli interventi di orientamento, forma-

zione e incentivazione per il reinserimento nel circuito dell’occupazione. L’obiettivo finale è quello di fare crescere il lavoro in quantità e in qualità. Da qui la necessità di un Piano per l'accesso dei giovani al lavoro, la con-

L'intervento.

Protezione civile, troppi interrogativi di Giuseppe Antonio Giarrusso Dopo tutto quello che è successo al sottoscritto e dopo tutto quello che è stato detto, in questi mesi, facendo ricorso a dichiarazioni inesatte e molte volte errate, è giunto il momento in cui Io, in qualità di ex direttore dell'Agenzia di Protezione Civile (soggetto volutamente mai sentito e a cui mai è stata chiesta alcuna spiegazione o chiarimenti), cominci a esporre la mia veritá comprovata, ove necessario, da fatti supportati dai relativi atti amministrativi. Devo evidenziare che, il più delle volte, chi parla dimostra di non conoscere a pieno le procedure, gli atti, i procedimenti, e il susseguirsi degli stessi nel tempo ingenerando in chi ascolta, o negli interlocutori di turno, molta confusione! La materia e i meccanismi sono più complessi di quello che vogliono far apparire. La cosa certa è: la legge regionale 12/2012 parla del 4%

(per il pagamento dei tecnici da assumere per la prosecuzione della gestione delle attività della ricostruzione) sull'intero importo della CIPE. Con delibera di Giunta Regionale n. 608/2012 che approvava gli interventi da inserire nella delibera CIPE, trasmessa al Ministero per lo sviluppo economico e riconosciuta dallo stesso come base di predisposizione degli APQ (Accordi di Programma Quadro), la quota delle azioni di sistema (su cui pagare i 218 tecnici) era già fissata al 3% a valere su tutti gli interventi. In base a questa delibera il ministero ha accreditato, alla Regione Molise una anticipazione di 27,9 milioni di euro incassata dalla regione con deliberazione n.873 del 31/12/2012. Intanto, a seguito della sua istituzione L'Agenzia di protezione civile aveva ereditato, dalla gestione commissariale, circa 64 milioni di euro per la gestione degli interventi sul terremoto, su cui sono stati appoggiati, in attesa

del trasferimento sul bilancio dell'agenzia dell'anticipazione concessa dal governo, il pagamento delle spettanze dei 218 contrattisti. Ora, l'anticipazione incassata dalla Regione non è stata mai (almeno fino a che il sottoscritto è stato direttore dell'Agenzia) stata trasferita al bilancio dell'Agenzia e le somme spese, per le azioni di sistema, penso, non sono mai state rendicontato al Ministero. Voglio solo ricordare che tutti gli interventi inseriti nella CIPE, a valle dagli accordi di programma quadro, che pur devono essere sottoscritti, sono a rendiconto ossia le somme devono essere prima spese e poi, il ministero, le riaccredita alla Regione che successivamente li trasferisce all'Agenzia! La madre di tutte le domande è atteso che, io credo (visto quanto ho sommariamente spiegato) le somme per i contratti ci sarebbero ancora adesso, ma dove sono finiti i 27,9 milioni di euro?

tinuità dei rapporti di lavoro, il sostegno e la promozione del fare impresa. L'idea alla base dell'intervento straordinario, finanziato con risorse comunitarie, pari a 5 milioni di euro, è aumentare le compe-

tenze dei giovani per contrastare la disoccupazione e la precarietà professionale, sostenere la creazione di nuove realtà imprenditoriali, premiare le imprese che investono sui giovani e sulla loro formazione. Il Piano è costituito da 4 fondi, ciascuno destinato a una linea d'intervento: fondo per l'assunzione e la stabilizzazione, il fondo apprendistato, formazione preinserimento nel mondo del lavoro per i giovani fra i 30 e i 34 anni, fondo fare impresa. Nella realizzazione di questo nuovo piano regionale per il lavoro, poi, l’intento deve essere quello di semplificare il più possibile le procedure burocratiche per garantire l’attuazione dello stesso in tempi brevi. Infatti, si tratta di un vero e proprio intervento straordinario, che si rende indispensabile per affrontare i problemi del mercato del lavoro nella regione Molise, che con la crisi economica di questo ultimo periodo si sono ulteriormente aggravati.

Ammortizzatori in deroga, pagamenti bloccati L'assessore Petraroia scrive ai Ministeri ma la situazione si fa difficile per 1626 lavoratori CAMPOBASSO. In riferimento ai pagamenti dei trattamenti di cassa integrazione e di mobilità in deroga per l’annualità 2013 nella Regione Molise, si torna a sollecitare il rispetto degli impegni assunti dal Governo che prevedevano la copertura finanziaria con l’assegnazione dei fondi necessari con apposito provvedimento amministrativo. I lavoratori interessati a percepire le spettanze 2013 sul nostro territorio sono per la cassa in deroga n. 569 per i quali già è stato adottato un decreto di concessione da parte della DRL – Ministero del Lavoro e n. 363 in attesa di completare la procedura per un totale di n. 932 unità, a cui si aggiungono n. 694 lavoratori che hanno presentato domanda di mobilità in deroga all’INPS avendone titolo ma non possono percepire l’indennità in assenza di copertura finanziaria. Se il Governo manterrà gli impegni assunti con le Regioni e trasferirà i fondi promessi sarà possibile erogare il trattamento alle n. 1626 unità lavorative in attesa. "Si ricorda che al termine del 2012 lo Stato su 10 milioni di euro assegnati al Molise ne revocò 5 milioni per assenza di percettori destinandolo al pagamento degli ammortizzatori in deroga di altre regioni. Oggi c’è una situazione capovolta e si sollecita un atto di correttezza e di lealtà nei confronti della Regione Molise", scrive l'assessore Michele Petraroia ai vari Ministeri. "Sullo schema di Decreto Interministeriale predisposto ai sensi dell’art. 4, comma 2, della legge n. 85 del 18 luglio 2013 inerente le nuove regole nazionali per la concessione della cassa in deroga a partire dal 2014 ci si riporta integralmente alle osservazioni della Conferenza delle Regioni che saranno ribadite dal collega della Toscana, Gianfranco Simoncini, anche nell’audizione parlamentare in programma il 21 gennaio prossimo alla Camera dei Deputati.Se saranno confermate le innovazioni introdotte si determineranno esclusioni per diverse tipologie di imprese con danno per numerose categorie di lavoratori". Da qui la richiesta dell’urgente assegnazione degli ammortizzatori sociali in deroga relativi al 2014 con la possibilità di utilizzare parte di tali fondi anche a copertura delle esigenze del 2013.


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Procura in tilt: Questore indagato, il pm Papa lascia Il pubblico ministero rimette il mandato: sul lavoro investigativo troppe pressioni L'inchiesta rientra nel filone del procedimento relativo alla società del presidente della Regione CAMPOBASSO. Colpo di scena alla Procura di Campobasso. Secondo indiscrezioni il pubblico ministero Fabio Papa, titolare dell’inchiesta sul questore di Campobasso, lascia. La causa? Troppe pressioni sul lavoro investigativo che rendevano impossibile procedere in base alle voci in circolo negli ambienti coinvolti. Ma cosa è accaduto? Non sono molti gli elementi per ricostruire le vicende che stanno mandando in tilt le principali istituzioni della Regione Molise (Procura, Questura e Giunta regionale). Di certo si sa che il questore di Campobasso Gian Carlo Pozzo è indagato per abuso d’ufficio e favoreggiamento nell’ambito della conduzione di indagini su una società riconducibile al presidente della Regione Molise Paolo di Laura Frattura che, nel 2008, avrebbe ricevuto (come acconto di un progetto di costruzione di centrale biogas a Termoli) 265mila euro di finanziamenti pubblici intascandoli senza realizzare l’opera. La notizia del questore indagato, apparsa sulle colonne del Corriere della Sera a firma di Sergio Rizzo, avrebbe scatenato un vero e proprio putiferio. Il procuratore capo Armando D’Alterio avrebbe affiancato al pm Fabio Papa, nell’ambito dell’inchiesta sul favoreggiamento del questore, il collega procuratore Nicola D’Angelo che, appena ricevuto l’incarico, avrebbe stoppato un interrogatorio in programma per venerdì. Come se non bastasse, lo stesso D’Angelo è apparso, proprio in questi giorni, ritratto in un momento conviviale con l’avvocato della Bio.com di Frattura. Una situazione dunque che potrebbe mettere a serio rischio la credibilità sull’imparzialità della conduzione delle indagini stesse. Anche in Procura. Perché al contempo la credibilità della ricerca della verità sui fondi pub-

L’indovinello. Chissà cosa sarebbe successo se Nichi Vendola fosse vissuto in Molise. Forse non avrebbe mai fondato Sel ma probabilmente non sarebbe stato neppure alla ribalta nazionale per scandali giudiziari. E’ la fortuna/sfortuna di vivere in una piccola Regione. Ad ogni modo mettiamo a confronto i due governatori. In Puglia: “Vendola assolto dall’amica di sua sorella” titolavano le testate nazionali. “I pm che hanno sostenuto l'accusa contro Nichi Vendola per il caso della sanità in Puglia (dove è stato assolto) hanno scritto una lettera alla Procura di Bari per chiedere che si faccia chiarezza sulla presunta amicizia fra la sorella del governatore Patrizia Vendola e il giudice Susanna De Felice”.

blici ricevuti dalla Bio.com, ricerca condotta dalla Polizia Giudiziaria, appare già compromessa. Le indagini sul questore Pozzo infatti sono relative proprio alla procedura utilizzata per l’affidamento delle indagini: il pm, all’epoca dell’apertura del fascicolo individuabile in Armando D’Alterio, investe del compito la Digos. Il questore di suo pugno, e senza averne i poteri, sposta il lavoro sulla Squadra Mobile. Con il “passaggio di consegna” del fascicolo da D’Alterio e Papa, quest’ultimo riassegna le indagini alla Digos e il questore Pozzo le sposta di nuovo sulla Squadra Mobile. La domanda è: perché questa insistenza se ad occuparsi di indagini che vedono coinvolti personaggi politici di spicco, come il presidente della Regione Molise, è la Digos? Se a questo si aggiunge che il capo di gabinetto del questore indagato è la sorella del presidente della Regione, i dubbi aumentano. Ora però dubbi sorgono anche per la Procura della Repubblica. D’Alterio, che seguiva il caso Bio.com, avrebbe autorizzato Papa a sostituirlo nella guida delle indagini. Perché oggi affianca al pm titolare un sostituto procuratore che siede a tavola con gli avvocati dello studio legale Di Pardo che segue le vicende giudiziarie della società oggetto di indagini (per le quali c’è il dubbio del favoreggiamento) pur essendo a conoscenza del rapporto di amicizia? In ogni caso ieri dovevano aver luogo alcune interrogazioni ma le “dimissioni” del pm Papa, sulle cui motivazioni vige il più assoluto riserbo, ha mandato in tilt la Procura. Cosa succederà adesso intorno a questo giallo che vede coinvolto anche il presidente della Regione? Perché si ha la sensazione che possano esserci pressioni volte a turbare le indagini? Antonio Careca

L'antefatto.

CAMPOBASSO. Sembra una storia di intrighi politici e giudiziari quella che ruota intorno all’indagine in corso su una società del governatore Frattura e nella quale è coinvolto anche il questore di Campobasso Giancarlo Pozzo. Una storia che rischia di mandare in tilt non solo gli uffici della Questura ma anche quelli della Procura di Campobasso. Proprio ieri infatti il procuratore capo D’Alterio ha affiancato al pm titolare dell’inchiesta, Fabio Papa, il collega Nicola D’Angelo che, secondo indiscrezioni, pare essere legato da amicizia proprio con l’avvocato del governatore. Tale co-assegnazione, secondo quanto si apprende dagli uffici della Questura dove il clima è rovente a causa di una guerra in atto tra Digos (spodestata della titolarità delle indagini più delicate, soprattutto quelle politiche, a loro funzionali) e la Squadra Mobile (a cui il questore, senza il potere per farlo, ha affidato le indagini), avrebbe già fatto saltare interrogatori in programma nella giornata di ieri su iniziativa del pm D’Angelo. E mentre accade tutto questo in Procura è stata aperta una ulteriore inchiesta per fuga di notizie. A.c.

Il caso “Frattura” e lo scandalo Vendola: trova le differenze In Molise: “Indagata la società del presidente Frattura” titolava qualche testata locale (La Gazzetta del Molise). “L’ufficio che indaga è quello della sorella del governatore”. Ed ancora: “Questore indagato: abuso d’ufficio e favoreggiamento al presidente della Regione”. Oppure: “Iorio: io indagato dall’ufficio della sorella di Frattura: non sono tranquillo”. Trova le differenze…


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I territori rurali italiani vengono violentati ogni giorno. Occorre allora riscoprire le nostre radici per fare in modo che alcune gemme che stanno sbocciando in questi ultimi anni possano dare nuove foglie e nuovi frutti.

Essere dalla parte di un mondo sconfitto, l’agricoltura, ma non ancora scomparso Il messaggio che Alfonso Pascale ha lanciato al Molise, con la presentazione del suo libro “Radici & Gemme” a Montemitro, piccolo delizioso paese di origine slava posto su una collina che scende verso il Trigno per poi risalire quelle, subito alte, dell’Abruzzo, è stato accolto da un numeroso pubblico, molto attento. Un libro molto bello e interessante nella sua capacità di raccontare la storia degli ultimi 150anni di questo nostro Paese - ponendosi dalla parte di un mondo sconfitto, quello dell’agricoltura e delle campagne del dopoguerra - con le grandi emigrazioni, in ogni angolo del mondo, che hanno colpito le campagne italiane, e la industrializzazione, che ha preso il sopravvento dopo gli anni ’60 e colto l’attenzione sia della politica che del mondo della cultura. Il messaggio del libro “Riscoprire le nostre radici per fare in modo che alcune gemme che stanno sbocciando in questi ultimi anni possano dare nuove foglie e nuovi frutti” è un messaggio che ha trovato terreno fertile in questa parte della campagna del Molise, stretta tra due tratturi e

segnata da un’agricoltura in mano a coltivatori tenaci e capaci, e si va diffondendo nelle altre parti del territorio di una Regione che conserva ancora la gran parte dei valori della ruralità. Ben 136 paesi sparsi sui quattromila, poco più, chilometri quadrati di superficie di cui oltre la metà considerati montagne e, le rimanenti, colline, con le pianure non più grandi di un fazzoletto che le statistiche non hanno ritenuto degne di considerazione. Ben 136 paesi , dicevo, molti dei quali piccoli borghi, circondati da vigne e olivi, orti e seminativi, boschi e foreste, a significare il carattere di città-campagna del Molise che, nell’anno appena trascorso, ha festeggiato il suo 50° anniversario dopo il distacco, nel dicembre del 1963, dall’Abruzzo e il suo riconoscimento di ventesima regione italiana. La presentazione del libro di Pascale è stata solo l’ultima di una serie d’iniziative, concentrate tutte sul valore e il significato del territorio che, in mancanza di un freno legislativo e, soprattutto, culturale, continua a essere violentato, sprecato, perso, per

colpa del cemento e, oggi, dei rifiuti tossici. Nel caso del Molise, per colpa di una “Stalla” di 12.000 manze, pensata dalla Granarolo e appoggiata dalle forze di governo nazionale e locale, in una realtà piccola, delicata, dove basta poco per stravolgerla, annientando le sue conquiste e, così, cancellando la sua identità. Per non parlare di una programmazione di altre mille e più pale eoliche che si andrebbero ad aggiungere alle migliaia già installate; cinque centrali a biomasse e la decisione presa dal governo sotto la pressione dei parlamentari locali di realizzare un’autostrada che, si badi bene, non avrà, per i prossimi cinquant’anni, né un inizio né una fine, visto che il primo tratto di poche decine di chilometri è quello centrale. Il Molise, come del resto la gran parte dell’Italia, è colpito da simili assurdità, che sono, poi, alla base di tante scelte fatte e che, ancora si vanno facendo, tutte all’insegna dello spreco e degli ingenti profitti. Prima della presentazione a Montemitro di “Radici & Gemme”, il libro che mi ha fatto rivivere i miei cinquant’anni e più di vita

spesi per l’agricoltura, il territorio, la sostenibilità, ci sono stati altri interessanti eventi e incontri con al centro la questione territorio, oggi per me primaria, convinto come sono che solo partendo da questo scrigno e dal tesoro che esso nasconde, si può ripartire e uscire dalla crisi profonda. Non abbiamo altro per programmare il futuro nostro e delle nuove generazioni. Sta qui la necessità di difenderlo questo nostro territorio, non solo dal procedere incalzante delle ruspe, ma anche dalla negligenza e dalla stupidità, per avere così la possibilità di organizzarlo, raccontarlo e valorizzarlo. Bisogna fare presto se si vuole conservare un bene che è storia, cultura, ambiente, paesaggio, tradizioni, cioè un insieme di valori e di risorse che - come scrive a chiusura del suo libro, Alfonso Pascale - serve alle gemme per riappropriarsi delle radici. Come per dire che non c’è futuro senza il presente e senza il passato e che sta in questa continuità la vita, ossia la rinascita di cui ha bisogno il Molise, il Paese. Pasquale Di Lena

Le cose che avrebbero dovuto far grande il Molise e non sono state.

Le case del futuro non ci appartengono più La sperimentazione sarebbe servita a guadagnare conoscenze tecnologiche e vantaggi socio-economici

Edilizia residenziale a carattere sperimentale svanita nel nulla

Sarebbero dovute essere le case del futuro e invece sono uno dei tanti appuntamenti mancati della programmazione regionale che a tal fine aveva previsto 10 milioni di euro, di cui 3 a carico dei soggetti privati, per realizzare un programma di edilizia residenziale a carattere sperimentale. Ovvero, 46 alloggi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata, da assegnare a famiglie a basso reddito, seguendo i criteri della legge regionale numero 12 del 4 agosto 1998, e interventi di edilizia agevolata per la ristrutturazione di altri 70 alloggi, realizzati con criteri innovativi quali la protezione contro il rumore, l’uso di materiali isolanti, la conservazione del calore, l’irraggiamento solare, la ventilazione naturale e la funzionalità degli spazi interni. La Regione Molise aveva fortemente creduto in questo progetto, al punto da farne oggetto di un importante convegno tecnico sulle nuove metodologie costruttive finalizzate alla riqualificazione edilizia, al miglioramento delle condizioni ambientali, all’adeguamento e allo sviluppo delle opere di urbanizzazione e della dotazione dei servizi pubblici e privati: uno sguardo sul futuro delle costruzioni e, cosa ancora più determinante, sul contenimento dei costi. C’era anche l’orgoglio di poter essere una Regione pilota in un settore in cui l’innovazione tecnologica avrebbe giocato un ruolo rilevante nel determinare un diverso sviluppo territoriale attraverso il miglioramento della qualità ambientale, e un nuovo modo di abitare concepito peraltro in modo da essere organico al contesto urbano in cui realizzato. La Regione Molise aveva anche raggiunto un’intesa col ministero delle Infrastrutture per procedere alla sperimentazione nei comuni di Larino e Vinchiaturo, in provincia di Campobasso, e

di Frosolone,Venafro e Vastogirardi, in provincia d’Isernia, scelti in quanto si lasciavano preferire per la loro diversa struttura urbanistica, per le differenti qualità ambientali e climatiche e, per questo, avrebbero meglio corrisposto al fine sperimentale del programma. Nel quadro delle utilità, anche l’imprenditoria privata si era dichiarata interessata ad utilizzare gli elementi innovativi che venivano proposti per aggiornarsi sul piano tecnico per il contenimento delle risorse energetiche mediante l’utilizzazione di prodotti e materiali a basso dispendio di energia e materie prime rinnovabili o di derivazione naturale. Innovare attraverso l’intervento pubblico e privato in sinergia. Era questo il fine della sperimentazione. Che, peraltro, si adattava molto bene alla necessità del Molise di guadagnare conoscenze e vantaggi socio-economici nel campo dell’edilizia residenziale e nel miglioramento, in senso più generale, della qualità della vita.Abitare in case realizzate con criteri innovativi quali la protezione contro il rumore, l’uso di materiali isolanti, la conservazione del calore, l’irraggiamento solare, la ventilazione naturale e la funzionalità degli spazi interni avrebbe costituito un grosso passo avanti su come costruire e vivere vantaggiosamente in un territorio climaticamente difficile e ambientalmente diversificati. In buona sostanza, il Molise sarebbe stato destinatario di una notevole innovazione tecnica nel campo edilizio da porre a merito della intuizione politica e della concretezza operativa dell’intero governo regionale. La coniugazione al condizionale sta a dimostrare ancora una volta l’incapacità degli amministratori regionali ad essere coerenti e concreti e, purtroppo, gli ordini professionali ancora una volta colpevolmente disinteressati.A crescere.


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19 gennaio 2013

Sanità, nessuno ferma i tagli Il caso. Cittadini e ospedalieri sul piede di guerra per la riduzione dei servizi CAMPOBASSO. La volontà di radere al suolo buona parte del sistema sanitario regionale era già insita nelle scelte del tavolo tecnico Massicci e, oggi, porta il governo regionale a seguirle pedissequamente. Qualcuno, addirittura, ritenne di brindare dinanzi alla scelta del governo senza rendersi conto di quanto si stava mettendo in essere. Perchè va bene il ridisegno dell'ossatura, nei solchi pur rispondenti a restrizioni e a contenimenti della spesa, così come del resto accaduto in altre regioni, ma pur sempre coniugare l’austerity con la qualità dei servizi offerti all’utenza. Tale obiettivo, però, è stato mancato ed è questa la ragione alla base di un malcontento generale che raccogliamo quotidianamente su tutto il territorio. Nessuno mette in discussione la necessità di rimodulare la sanità molisana secondo quanto disposto dalla Spending Review ma non è possibile accettare i tagli inferti ai servizi in risposta a mere logiche contabili: la salute dei cittadini non può essere condizionata da calcoli ragionieristici. La necessità di ridurre la spesa pubblica deve colpire gli sprechi ovunque siano individuati ma non assestare colpi senza nemmeno conoscere la realtà del sistema molisano. I soli tagli pensati dai commissari aumenteranno i costi da destinare alla mobilità passiva verso i centri ospedalieri extraregionali e ridurranno gli ospedali molisani a scatole di cemento sottoutilizzate e non in grado di dare risposte adeguate alle richieste sanitarie dell’utenza, costretta a fuggire verso ospedali più efficienti delle vicine regioni. Oggi, la proposta della Regione relativamente alla rete ospedaliera oltre ad essere fortemente restrittiva, seguendo logiche esclusivamente ragionieristiche, individua un'unica direzione sanitaria, quale centro di gestione dell’intera offerta ospedaliera; un primo passo verso la riduzione dei presidi operativi oggi sul territorio regionale, fino ad arrivare all’istituzione di un unico ospedale, non tutelando così il diritto dei molisani all’accesso ad una sanità pubblica funzionale e vicina al cittadino.

Guardie mediche abbandonate a se stesse Riapre la polemica sui servizi garantiti dai medici in turnazione CAMPOBASSO. Nei mesi scorsi la questione dei medici delle guardie mediche e la necessità di una riorganizzazione del servizio sul territorio, era tornata prepotentemente alla ribalta. Poi, però, il silenzio è calato su questa vicenda. Al contrario, proprio alla luce della bozza del piano sanitario, bisognerebbe tornare a riprendere l'argomento. L'ipotesi di rimodulazione delle Guardie mediche in Molise, che prevede una razionalizzazione del servizio finalizzata al risparmio con l’eliminazione di postazioni oggi esistenti in alcuni comuni, pone l’attenzione sulla proposta organizzativa che se venisse confermata - comprometterebbe la copertura territoriale della continuità assistenziale e determinerebbe un aumento dei ricoveri ospedalieri e del ricorso alle prestazioni del servizio di emergenza – urgenza. In Molise, è pur vero, così come per altre realtà territoriali, l'indice di presenza sul territorio di medici per pazienti è tra i più alti. Altrettanto vero, però, è che in molti comuni della regione, soprattutto nelle aree interne e in quelle zone che presentano

maggiori difficoltà di collegamento, i presidi di guardia medica costituiscono spesso l’unico riferimento sanitario nelle ore notturne e nei giorni festivi. Pertanto la riorganizzazione del servizio di guardia medica

dovrebbe avvenire sulla base di criteri che tengano conto del fabbisogno dell’utenza e della funzionalità territoriali. La questione torna, così, di stretta attualità proprio nel momento in cui erano stati proprio i medici di guardia medica a sollecitare la Regione ad assumere provvedimenti in merito ad un migliore e diverso criterio di ripartizione sul territorio per garantire una migliore funzionalità del servizio. Troppo spesso operanti in strutture di fortuna, privi anche dei più elementari servizi le guardie mediche hanno garantito, comunque, prestazioni efficacie e, soprattutto, immediate. Oggi, per una politica di ridisegno del sistema, si rischia di privare ancora di più il territorio di punti di guardie mediche a scapito di quanti abitano nei centri più piccoli tra l'altro mal collegati tra di loro. La soppressione di alcuni di loro, pertanto, porterebbe a un dilatamento delle zone da servire con grave nocumento per la tempestività dell'intervento stesso. A questo punto, forse, l'apertura di un tavolo di confronto tra le parti non guasterebbe.


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Campobasso

19 gennaio 2014

Tares, l’ultima rata scade il 31 gennaio ma i bollettini ancora non arrivano Nuove scuole di via Crispi, via Berlinguer e via San’Antonio dei Lazzari, gare sospesa

Manca ancora una rata per saldare la Tares, scade il 31 gennaio ma i bollettini ancora non sono stati recapitati. Il Comune, infatti, dopo aver disposto con delibera consiliare la riscossione della tassa sui rifiuti in quattro rate con scadenza 31 luglio, 30

settembre, 31 ottobre e 31 dicembre, sempre con delibera consiliare ha deciso di rinviare il pagamento dell’ultima rata al 31 gennaio. A undici giorni dalla scadenza, però, i contribuenti di Campobasso ancora non ricevono alcun bollettino postale.

Nel Bilancio del 2013 è stata predisposta la somma necessaria, pari a 38.720,58 euro, per la spedizione ed il recapito dei documenti per il pagamento della rata di conguaglio della Tares ma, per ora, dei bollettini non se ne ha alcuna traccia.

Il Comune sospende il bando di gara emanato per realizzare le nuove scuole di via Crispi, via Berlinguer e via Sant’Antonio dei Lazzari. A spingere l’amministrazione a prendere questa decisione sono state numerose osservazioni pervenute alla Stazione Appaltante del Comune di Campobasso da parte delle imprese partecipanti riguardanti la determinazione dell’offerta economica da formulare sulla base della lista delle lavorazioni fornita dall’Area 4 Lavori pubblici. La richiesta di sospendere la gara è arrivata inoltre dalla associazioni di categoria Associazione Industriali, Acem. Il Comune ha così disposto la sospensione delle procedure di gara in attesa che vengano effettuate le necessarie modifiche e le integrazioni tecniche amministrative. La Stazione Appaltante procederà successivamente alla rettifica del bando di gara ed alla riapertura dei termini di presentazione delle offerte. Sono fatte salve le domande di partecipazione già pervenute, da parte delle imprese, entro i termini di scadenza previsti dai bandi originari. Le imprese che già hanno fatto domanda di partecipazione potranno inviare – entro i nuovi termini che verranno stabiliti – la sola offerta economica.

Province da cancellare, De Matteis convoca i senatori L'incontro domani a Campobasso. "Il rischio è il blocco dei servizi primari" CAMPOBASSO. Il presidente della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis ha partecipato all’ufficio di presidenza dell’Upi convocata a Roma dal presidente Saitta. L’assemblea nel ribadire la negatività della riforma Delrio ha posto in essere tutte una serie di misure da attuare sul territorio prima che il testo vada in aula al Senato. La prima è appunto contattare i propri senatori in carica per approfondire l’argomento ed è per questo che il vertice di Palazzo Magno ha convocato ha convocato i senatori Roberto Ruta e Ulisse Di Giacomo lunedì alle 15,30 presso la sala consiliare dell’ente. Il presidente Saitta nel corso dell’assemblea ha evidenziato gli effetti negativi del Ddl Delrio che svuoterà le Province

facendo nascere venti città metropolitane. “Questa grande rivoluzione che, cancellando le Province, doveva salvare il Paese è in realtà una piccola, banale riforma, che non semplificherà nulla e renderà la vita impossibile ai cittadini e agli stessi sindaci; ma come si fa ad affermare che una riforma che spezzetta le funzioni oggi esercitate dalle Province tra Comuni, Unioni di Comuni, Comunità Montane, Città metropolitane, Regioni e Agenzie regionali, è una semplificazione? Certo quello che non si semplifica, anzi si rende caotica, è la vita dei cittadini e delle imprese che non sapranno più chi li amministra. Il Parlamento e il Governo – ha aggiunto Saitta – si stanno prendendo la responsabilità di negare servizi essenziali: loro,

336 pagine € 19,90

di Giuseppe Saluppo

che hanno tagliato risorse alle Province per un pregiudizio politico, sono responsabili delle strade sempre più dissestate e di scuole a rischio riapertura perché insicure. E siccome si continua a fare passare questa mediocre e inutile riforma come una grande rivoluzione, renderemo pubbliche le lettere che invieremo ai Parlamentari in cui metteremo nero su bianco, tutte le incongruenze di questo disegno di legge, che avrà come unico risultato l’interruzione di servizi pubblici essenziali cui i cittadini hanno diritto, a partire dalle scuole”.

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Campobasso

19 gennaio 2014

La seconda piscina comunale è stato un regalo inutile e costoso che nessuno vuol riconoscere e di cui tutti se ne lavano le mani Se verrà ancora lasciata all’insulto del tempo, incompleta e inutilizzata, la piscina comunale di Colle dell’Orso in men che non si dica sarà una struttura pubblica in disfacimento. Ossia, non più destinabile allo scopo per cui è stata progettata, finanziata, e appaltata. Per come stanno le cose, la piscina comunale di Colle dell’Orso è anche un insulto al buon senso comune e, cosa più grave, all’uso del denaro pubblico. Giacché nessuno se ne cura, dobbiamo ritenere che, tutto sommato, della seconda piscina i campobassani non sanno che farsene. Infatti, già frequentano di rado e di malavoglia la piscina di Villa De Capoa, figurarsi se, appunto, avvertano la inaccessibilità e inagibilità di quella di Colle dell’Orso. Il guaio, però, è che a fregarsene siano gli amministratori di Palazzo san Giorgio e i dirigenti, ovvero coloro che per diretta responsabilità sarebbero (usiamo di proposito il condizionale) tenuti a porsi la questione, a metterla a fuoco, e a risolvere i problemi (tecnici e amministrativi) che da oltre dieci anni impediscono di portare a conclusione l’appalto e a realizzare l’impianto. Non v’è dubbio che la crisi economica sia un magma asfissiante che da alcuni anni sta invadendo anche i più reconditi recessi dell’economia, mortificando gli operatori economici e le imprese.Argomento che si vorrebbe utilizzare per trovare una giustificazione alle vicende progettuali (prima) e a quelle della costruzione dell’impianto (successivamente) nel lungo arco di tempo ch’è passato dalla progettazione all’inizio dei lavori.A leggere e a rileggere i vari passaggi amministrativi, le varie scelte tecniche, le varie fasi della costruzione della piscina, si mettono insieme elementi sufficienti per affermare che l’impianto sportivo di Colle

Primarie Sindaco, il Pd si prepara

Domani in riunione la direzione cittadina per discutere sulle candidature

I milioni di euro spesi esigono una giustificazione, una spiegazione, una precisa assunzione di responsabilità dell’Orso è uno straordinario paradigma delle spesa pubblica utilizzata per soddisfare ambizioni personali (professionali soprattutto); per attribuire un titolo di creatività amministrativa ad amministratori tutt’altro e creativi; per corrispondere a inesistenti bisogni della collettività campobassana in materia di sport e di tempo libero. Straordinario paradigma di una commistione d’interessi tra la pubblica amministrazione e taluni potentati giornalistici/sportivi. E’ accaduto che in corrispondenza del campionato mondiale di calcio (Italia ‘90) – evento che ha inghiottito miliardi e miliardi di lire per la costruzione e per l’adeguamento degli stadi e di altri impianti sportivi - il capoluogo del Molise, avvalendosi di personaggi di ascendenza molisana nell’ambito del governo dello sport nella capitale, seppe ritagliarsi la

sua fetta di finanziamento. La seconda piscina fu pertanto un regalo calato dall’alto, compensato con incarichi professionali e una tolleranza oltre misura nel corso delle traversie tecniche e amministrative che sono seguite da quel tempo ad oggi. Il progetto è stato visto e rivisto; l’appalto dei lavori è stato fatto e ri-fatto; i lavori in corso d’opera sono stati fermati e ripresi, per essere di nuovo fermati e ripresi lungo un calvario durato oltre dice anni. Un percorso tecnico e amministrativo di cui nessuno finora ha saputo spiegare né, tantomeno, giustificare in maniera plausibile. La “sedicente” piscina comunale di Colle dell’Orso pertanto continua ad essere una sorta di Totem, inserita in un contesto urbanistico ad essa totalmente estraneo, sul quale anche la magistratura, chiamata a decidere sul ricorso dell’ultima ditta appalta-

trice che aveva chiesto la risoluzione del contratto d’appalto, ha lasciato un’impronta. Purtroppo, senza alcun esito pratico. Infatti, i lavori non sono stati riavviati. Per cui la piscina di Colle dell’Orso si conferma essere una struttura pubblica in disfacimento. Un disdoro amministrativo. Un’offesa alla professionalità dei tecnici e una irrisione alla responsabilità degli amministratori. Ancorché una indebita sottrazione alle risorse dell’erario. Una struttura per la quale sono stati spesi impunemente milioni di euro, la cui paternità e il cui mancato utilizzo pretendono una spiegazione. Ma per quanti sforzi sono stati fatti, dobbiamo arrivare all’amara conclusione che debba essere considerata figlia di nessuno e che pertanto nessuno ne debba rispondere. In questa città sorda, cieca e muta. Dardo

CAMPOBASSO. Il circolo del Partito Democratico di Campobasso si riunirà domani, alle ore 17:30, presso la sede del Partito, in Via Ferrari, per discutere delle elezioni primarie per l’elezione del candidato sindaco del centro sinistra. Il Partito Democratico, che vede nelle primarie lo strumento principe di selezione alle cariche istituzionali, propone, anche per la prossima tornata elettorale al comune di Campobasso, una selezione aperta a tutti i partiti e movimenti che si riconoscono nei valori del centro sinistra. Le primarie rappresenteranno un modo di partecipazione inclusivo che darà forma ad una proposta innovativa e riformista. "Le primarie e la fase preparativa delle stesse daranno modo di intraprendere un’ampia discussione su temi, problematiche e proposte per una nuova città, e porteranno, con il contributo di tutte le forze di centro sinistra, all’elezione di una nuova guida amministrativa che sappia portare la città capoluogo a rappresentare al meglio la Regione".

Gli studenti dell'I.I.S. “S. Pertini” di Campobasso nelle aule di Montecitorio Il Pertini ancora una volta è stato protagonista, unico in Regione, del progetto "Giornata di formazione a Montecitorio" promosso dalla Camera dei deputati in collaborazione con il MIUR e diretto agli studenti dell'ultimo biennio delle scuole medie superiori che abbiano svolto studi e sviluppato un lavoro di ricerca sul sistema istituzionale. Gli studenti della classe IV D dell'indirizzo biotecnologie sanitarie, guidati dalla prof.ssa M. A. Sassi con la collaborazione del prof. M. Ferocino, docenti dell'Istituto, selezionati per il percorso formativo, hanno proposto un progetto di legge vertente sulla tematica di rilievo quale il cosiddetto "femminicidio", dal titolo "Riconosci, affronta e vinci la violenza". I discenti hanno preso spunto da un’iniziativa del CIF di Campobasso diretto dalla prof.ssa Lucia Baranello che ha presentato un documento-progetto sul tema, og-

getto di riflessione da parte di coloro che vi hanno partecipato. La finalità del progetto di legge è stata quella di creare informazione, cultura ed educazione per favorire l'acquisizione di modelli relazionali sani e responsabili, sensibilizzando i giovani e accrescendone una cultura di genere. Il progetto di legge è stato particolarmente apprezzato dallo staff di Montecitorio, che ha invitato gli studenti e i docenti referenti nei giorni 14 e 15 gennaio presso la Camera dei deputati. Gli studenti sono rimasti entusiasti dell'esperienza, che ha dato loro l'opportunità di conoscere concretamente e direttamente l'attività parlamentare ricevendo la promessa, in un prossimo futuro, di un proseguo dell’iniziativa per approfondire i meccanismi di partecipazione democratica e per ampliare gli itinerari proposti. Il programma si è articolato in due moduli. Nella

giornata di martedì 14, gli studenti hanno svolto presso la Biblioteca nel Palazzo San Macuto un'attività di formazione per consolidare le capacità di utilizzare le fonti di informazione offerte dalla Camera dei deputati e conoscere l'attività parlamentare, in particolare attraverso la consultazione del sito Internet. Nel corso della visita gli studenti hanno assistito ad una seduta dell'Assemblea, avendo modo di effettuare una costruttiva “full immersion” nella vita parlamentare. Nel corso del secondo giorno, gli studenti hanno seguito il percorso formativo guidato all'interno del Palazzo di Montecitorio, visitando i luoghi ove si svolgono le attività parlamentari. Interessanti sono stati gli incontri-dibattito con alcuni deputati tra cui l'on. Danilo Leva, eletto sul territorio molisano, che li ha incoraggiati a guardare con occhi nuovi la storia politica e civile del Paese, con la convinzione

che il bene comune si trova solo cercandolo insieme. Non meno formativi sono stati gli incontri-dibattito con alcuni deputati e dell'Ufficio di presidenza e della Commissione per le pari opportunità con cui, in particolare, vi è stata una approfondita e significativa discussione sulla tematica trattata. Al termine dell'incontro il responsabile dello staff organizzativo, ha espresso sincero apprezzamento per il lavoro svolto dagli

studenti nonché per l'interesse, la curiosità intellettiva e la compostezza che li ha contraddistinti. Vivo ringraziamento è stato rivolto ai docenti che hanno guidato e monitorato gli studenti, al D.S. prof.ssa Carmela Iannacone che ha condiviso la realizzazione del progetto, nonché a tutte le componenti della Scuola che hanno contribuito a connotare sul territorio il “Pertini” come protagonista propositivo, sempre attento e aperto alla tematiche oggetto di interesse collettivo.



ANNO X - N째 15 - DOMENICA 19 GENNAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

ISERNIA

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Isernia

19 gennaio 2014

Mercati, parte il riordino Il programma è stato illustrato dal sindaco Brasiello. "Un riassetto con nuove logiche" ISERNIA. E' stato illustrato il nuovo riordino dei mercati settimanali cittadini. L’incontro con i giornalisti è stato aperto dal sindaco Luigi Brasiello che, a margine della conferenza, ha voluto prima dare due notizie im¬portanti per l’Ente. La prima riguarda l’insediamento, avvenuto lo scorso 15 gennaio, del nuovo segretario generale, la dott.ssa Franca Colella, e l’altra l’imminente disponibilità di 800mila euro a suo tempo vincolati per una richiesta di risarcimento, che si aggiungono ad altri 600mila euro circa d’avanzo d’amministrazione. Il sindaco è poi entrato nel tema specifico dei mercati settimanali del giovedì e del sabato, affermando che il riordino era quanto mai neces¬sario e urgente. Varie la ragioni del riassetto, sia logisti¬che che ammi¬nistrative che commerciali. Soprattutto l’esigenza di eliminare alcune discontinuità nella collocazione dei banchi di vendita ha indotto l’amministrazione a procedere al riordino.Subito dopo è stata la volta l’assessore Ro-

berto Di Baggio, che ha ringraziato i funzionari del Suap per la competenza con cui hanno or¬ganizzato il riordino e per la predisposizione d’un bando fina¬lizzato alla riassegnazione degli spazi agli ambulanti. Di Baggio ha anche pre¬an¬nunciato l’intenzione di organizzare alcuni mercatini tematici in più parti della città, e quella di istituire una fiera nel quartiere San Laz¬zaro, da tenersi il primo maggio d’ogni anno. Il vicesindaco Maria Teresa D’Achille ha rimarcato la necessità della riorganizzazione dei mercati, un problema che si trascinava da circa un decennio e che già durante le precedenti amministrazioni lei stessa aveva più volte sollevato in consiglio comunale. D’Achille s’è detta convinta del ruolo fondamentale che i mercati hanno per l’economia e per la capacità di convogliare gente a Isernia, sia venditori che acqui-renti.È poi intervenuto nuovamente il sindaco Brasiello per invitare l’assessore Di Baggio ad accelerare le procedure per l’apertura d’una vetrina espositiva permanente dei prodotti artigianali e agroalimentari del Molise. L’idea risale a vari mesi fa, ma – secondo Brasiello – trova osta¬coli nell’amministrazione provinciale che ne rallenta la realizza¬zione. Pertanto, senza più indugi, il Comune provvederà insieme alla Camera di Commercio. Infine, hanno preso la parola il consigliere comunale Cesare Pietran-gelo, che ha ricordato l’impegno della commissione che ha vagliato il programma di riordino dei mercati, e il responsabile del Suap, Sergio Fraraccio, che ha riassunto le linee tecniche di intervento finalizzate al riordino.

L'arma controlla il territorio Quattro i fermi per guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze psicotrope ISERNIA. I Carabinieri del Comando Provinciale di Isernia hanno attuato negli ultimi giorni un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato in particolare a garantire la sicurezza stradale lungo le arterie principali che attraversano i vari Comuni della Provincia e a contrastare fenomeni di criminalità predatoria. Con numerosi posti di controllo, i militari delle Stazioni e dei Nuclei Operativi e Radiomobile delle Compagnie di Isernia, Venafro e Agnone, hanno presidiato strade e piazze ricadenti nei rispettivi territori di competenza, anche durante le ore notturne. Un occhio di riguardo è stato riservato alla guida in stato di ebbrezza alcolica o sotto influenza di stupefacenti che risultano tra le cause più frequenti di gravi incidenti stradali. Quattro sono state le persone sorprese alla guida delle rispettive autovetture in stato di ubriachezza o dopo aver assunto stupefacenti, si tratta di un 23enne, un 48enne, un 51enne, residenti nella provincia pentra, e un 30enne di Capriati al Volturno nel Casertano. Per loro oltre alla denuncia alla competente Autorità Giudiziaria è scattato anche il ritiro della patente e il sequestro del veicolo. Nei confronti di due studenti, entrambi 18enni, è invece scattata una denuncia perché nel corso di distinte perquisizioni personali, sono stati sorpresi in possesso di involucri contenenti alcune dosi di “hashish”, che venivano sottoposte a sequestro. In merito sono in corso ulteriori indagini per accertare se la droga rinvenuta fosse destinata ad uso personale

o all’attività di spaccio. Per il reato di lesioni personali è finito nei guai un 70enne che per futili motivi ha aggredito un suo vicino di casa provocandogli contusioni giudicate guaribili con dieci giorni di prognosi. Il titolare di un’impresa edile, 40enne della provincia di Chieti e operante nella provincia di Isernia, è stato invece denunciato per violazioni alle norme vigenti in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, mentre un 60enne di Isernia è stato denunciato per abusivismo edilizio, in quanto sorpreso mentre era intento alla realizzazione di tre fabbricati, in assenza delle prescritte concessioni edilizie. Le strutture sono finite sotto sequestro. Infine, un 40enne residente nell’isernino è finito in manette per aver violato in più occasioni una precedente misura cautelare cui era sottoposto per reati contro la persona ed il patrimonio. Nel corso delle attività sono stati sottoposti a controllo centodieci veicoli in transito, identificate centotrentacinque persone tra conducenti e passeggeri, mentre ventidue sono state le contravvenzioni contestate per infrazioni che vanno dal mancato rispetto dei limiti di velocità e della segnaletica stradale al mancato possesso dei documenti di guida o di circolazione, dalla mancata revisione del veicolo al mancato uso delle cinture di sicurezza e l’uso del telefonino cellulare durante la guida. Ritirati anche sette tra documenti di guida e di circolazione e sottoposti a sequestro tre veicoli privi di copertura assicurativa.

Parte oggi “Sicuri con la neve” Ad organizzare la manifestazione a Capracotta il Soccorso alpino CAPRACOTTA. Il 19 gennaio 2014, presso la sala polifunzionale dell’edificio scolastico di Capracotta, il Servizio Regionale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) organizza la giornata nazionale di “Sicuri con la neve”. L’evento si inserisce nel progetto nazionale del CNSAS “Sicuri in Montagna” (www.sicurinmontagna.it) e ha lo scopo, anche in collaborazione con il Club Alpino Italiano e il Servizio Valanghe Italiano, di promuovere e divulgare la sensibilizzazione verso la prevenzione degli incidenti in montagna, in primo luogo quelli causati da valanghe. I temi affrontati durante la manifestazione risultano avere peculiare rilevanza in particolar modo alla luce dei drammatici avvenimenti che, nelle ultime settimane, hanno interessato la cronaca nazionale a causa dei numerosi decessi dovuti ad incidenti in montagna e a valanghe, principalmente nel territorio dell’arco alpino. Da sempre il CNSAS si fa promotore di questa opera di sensibilizzazione verso le problematiche inerenti la sicurezza in ambiente montano, essendo la prevenzione e la vigilanza degli infortuni in ogni attività connessa alla frequentazione della montagna, uno dei suoi principali compiti istituzionali, sancito dall’art. 1 della Legge 74 del 21 marzo 2001. In quest’ottica il Servizio Regionale del CNSAS è in prima linea anche per la gestione di eventi critici quali le valanghe, con opportuni protocolli di monitoraggio, prevenzione ed intervento allo scopo di far fronte ad uno dei più complessi scenari di soccorso in montagna. L’iniziativa si rivolge, quindi, a tutti i fruitori della montagna, sciatori, alpinisti, scialpinisti ed escursionisti in genere, ma anche a tutte le istituzioni, enti ed organizzazioni che sono coinvolte, a vario titolo, nel pubblico soccorso e nella gestione di eventi critici come quello delle slavine. Durante la manifestazione i responsabili del CNSAS affronteranno temi di prevenzione e sicurezza in ambiente montano esponendo anche metodologie di soccorso in eventi valanghivi. Altri relatori dell’evento saranno il Dr. Gabriele Stamegna del Servizio Valanghe Italiano che porrà l’attenzione sulla conoscenza del rischio della montagna in inverno, un responsabile del Corpo Forestale dello Stato che descriverà il Servizio Meteomont e sue applicazioni, il Dr. Giovanni Di Nucci Responsabile Unità Operativa Complessa di Medicina Generale dell’Ospedale Caracciolo di Agnone che esporrà su temi di natura sanitaria legati alla frequentazione della montagna. Seguiranno attività dimostrative, da parte dei tecnici del CNSAS, di procedure di autosoccorso in eventi valanghivi, utilizzo di strumentazioni quali sonda ed ARTVa (Apparecchio per la Ricerca Travolti in Valanga), e tecniche di disseppellimento di persone travolte.


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Termoli

19 gennaio 2014

Riorganizzazione sanità regionale, le dichiarazioni del sindaco TERMOLI – Molti gli interventi che si sono susseguiti venerdì sera durante il Consiglio comunale monotematico sulla proposta di riorganizzazione aziendale AsReM. Di seguito le dichiarazioni del sindaco Basso Antonio Di Brino. “Parto da un assunto: la salute non ha prezzo – ha dichiarato il sindaco Basso Antonio Di Brino – ma ha un costo. Risparmiare non significa tagliare, e tagliare non è sinonimo di razionalizzare, cioè di migliorare il rendimento con nuovi sistemi e metodi. Vedete, oggi non siamo chiamati semplicemente a rivendicare il diritto sancito dall’art. 32 della Costituzione, quindi non solo e non tanto per la tutela della salute, ma siamo chiamati a difendere la vita delle persone. Data questa premessa io sono convinto che noi, oggi, abbiamo l’obbligo di fare proposte serie e concrete per la modifica del Piano di riorganizzazione aziendale Asrem, avendo in mente un obiettivo preciso, che è quello di non difendere soltanto l’Ospedale di Termoli, ma l’intera Sanità bassomolisana, a partire per una volta, anzi per la

prima volta, dall’Ospedale di Larino e dall’intero territorio di riferimento. Credo, infatti, che sia arrivato il momento di dare effettiva identità e dignità a questo territorio, senza per questo cadere in sciocchi o vetusti riferimenti campanilistici. Qui non siamo abituati a “buttare l’acqua sporca con il bambino dentro”; noi crediamo, però, che nel Piano di riorganizzazione Asrem ci siano troppe cose che non convincono. In primis il rapporto dei Posti Letto tra Pubblico e Privato, che con il Piano raggiunge il 37,2%, a fronte della media del 20% di altre Regioni. Qualcuno ha detto che “con i Posti Letto non si fa Sanità, ma senza è impossibile curare e dare assistenza ai malati”. Credo che non valga nemmeno la pena richiamare in questo contesto le lunghe liste di attesa che attengono alla diagnostica ed alle prestazioni ambulatoriali, piuttosto che ai ricoveri. Serve però analizzare quello che non va in questo Piano: L’Ospedale di Larino ha zero posti letto per acuti, mentre quello di Termoli ne ha 258, a fronte dei 308 previsti dal rapporto “3 per mille quota-persona”: 2,51 rispetto ai 338 di Campobasso e ai 3,28 di Isernia. Quello che non va, è che questi posti letto sono stati re-distribuiti in strutture private del Medio ed Alto Molise, non essendocene sul nostro territorio, e precisamente: 25 alla Cattolica, 17 al Neuromed, 2 a Villa Maria e 6 a Villa Ester. Preciso che non sono contrario alle strutture private, ma ricordo che Cattolica e Neuromed sono venuti in Molise per fare ricerca e medicina di eccellenza e non per sostituirsi, o sovrapporsi, al Pubblico. Difatti, alcune Unità Operative Complesse e Unità Operative Semplici, da Termoli sono trasferite alla Fondazione, e tra queste l’Emodinamica di cui non si trova traccia né

su Termoli né su Isernia; così come, altro magheggio, troviamo la Neurochirurgia come Unità Operativa Semplice al Cardarelli con “la disponibilità, attraverso l’istituzione di un dipartimento interaziendale, da parte del Neuromed con l’attivazione di un Pronto Soccorso dedicato”. Quello che ancora non va, o forse non è ben chiaro, è la ripartizione dei letti di lungodegenza e riabilitazione, che per la quota 0,70 per mille, prevede 70 posti letto al Basso Molise; ma dalla lettura del documento emergono gli 88 posti per il Pubblico e la Fondazione e 136 per le strutture accreditate. Non si comprende, quindi, cosa resterà per l’Ospedale di Larino. Allora è il caso di arrivare adesso alla nostra proposta. Noi non chiediamo né più e né meno di quello che spetta a questo territorio, cioè i 70 posti letto di riabilitazione e lungodegenza per l’Ospedale di Larino e i 50 posti letto per acuti da re-distribuire tra Termoli e Larino, per realizzare l’integrazione e la complementarietà tra le due strutture, riportando le attuali Unità Operative in questo territorio, compresa l’Emodinamica. Credo che questa possa considerarsi la giusta proposta da portare al confronto nella Conferenza dei Sindaci; questa è la proposta da portare all’attenzione del Presidente Frattura; questa è la proposta che, se condivisa, il Consiglio Regionale dovrà tenere in debita considerazione; queste, infine, sono le giuste condizioni per garantire i Livelli Essenziali di Assistenza e per tutelare la vita dei nostri concittadini. Solo così ciascuno di noi, nel corso del proprio impegno politico nelle istituzioni, non avrà rinunciato a chiedersi cosa abbia fatto della responsabilità che gli è stata affidata. Solo così, ai cittadini che siamo chiamati a rappresentare, non accadrà quello che è riportato su quella famosa lapide di quell’ancor più famoso cimitero inglese: “E ve l’avevo detto che stavo male”.

Pesca, operazione Contenzioso Blu Costruzioni, capitanerie di porto il 13 febbraio l’udienza al Tar LITORALE - Gli uomini delle Capitanerie di Porto hanno eseguito controlli in mare e a terra in Abruzzo e Molise, oltre che nel tratto di mare delle Isole Tremiti (Foggia), per contrastare la contraffazione nel settore ittico e agroalimentare: nell'ambito dell'operazione “Clear Label”, sono state eseguite 435 ispezioni, con 45 sanzioni amministrative elevate per un totale di 50 mila euro. Sequestrati attrezzi di pesca e alcune decine di chili di prodotto ittico mancante della documentazione sulla tracciabilità e privi di etichettatura. I controlli sono stati effettuati sia nelle zone di sbarco del pescato, che nei punti dove il prodotto viene commercializzato (mercati ittici, pescherie e punti di ristorazione, nonchè mezzi di trasporto). Le infrazioni più frequenti hanno riguardato l'inosservanza delle norme sull'etichettatura dei prodotti ittici "e delle norme sulla tracciabilità/rintracciabilità del prodotto ittico" (documentazione che consente di stabilire la storia e di seguire l'utilizzo e la provenienza del prodotto). Particolare attenzione è stata dedicata al controllo dei punti di distribuzione di nazionalità orientale, dove sono stati rinvenuti diversi prodotti ittici congelati in confezioni prive di etichettatura e non tracciati, per i quali si è provveduto al sequestro amministrativo e all'elevazione delle relative sanzioni.

TERMOLI – Si terrà il prossimo 13 febbraio l’udienza davanti ai giudici del Tar Molise sul contenzioso per la costruzione della palazzina del Crocifisso da parte della

Blu Costruzioni. Due i ricorsi presentati, che comunque dovrebbero essere unificati in uno solo, e sono quello presentato dai residenti nell’area

Rotary organizza manifestazione in memoria del professor Tagliaferri TERMOLI - In occasione dell’anniversario della scomparsa del professor Giampaolo Tagliaferri, primario chirurgo dell’ospedale S.Timoteo di Termoli, il Rotary club cittadino ha organizzato una manifestazione a ricordo, che si svolgerà questa mattina, col titolo: Giampaolo Tagliaferri: l’Uomo - il Medico - Il Rotariano. Il Programma avrà due momenti centrali. Il primo

con inizio alle 9 presso l’Ospedale San Timoteo di Termoli, nel Reparto di Chirurgia, dove sarà scoperta una targa in Memoria. A questa cerimonia parteciperanno la famiglia e le autorità rotariane; saranno inoltre invitate le autorità istituzionali e le figure professionali sanitarie. A scoprire la targa saranno la signora Tagliaferri ed il Presidente del Rotary club Termoli

Antonio De Marinis. Successivamente, alle 10,30 presso il cinema S.Antonio di Termoli, avrà inizio la commemorazione pubblica. Il professor Antonio Mucciaccio parlerà dell’Uomo Tagliaferri; I suoi più stretti collaboratori, il dottor Malerba ed il dottor Fabrizio, ricorderanno il Medico; L’avvocato Franco Cianci parlerà del Rotariano.

adiacente la palazzina in costruzione (si ritengono penalizzati), e quello Blu Costruzioni contro il provvedimento della Regione Molise che lo scorso 14 novembre ha imposto il fermo dei lavori avendo accertato “violazioni al Codice dei beni culturali e del paesaggio” ordinando, altresì, che il terreno in questione torni come era prima dell’inizio dei lavori. Nella querelle, anche se non figura tra le due controparti in contenzioso (residenti e costruttori) è coinvolto anche il Comune che ha deciso di costituirsi in giudizio dopo che la Regione ha contestato il mancato rilascio da parte dell’amministrazione Di Brino del parere ambientale, scaduto dopo cinque anni e non rinnovato.

Esercizi pubblici: incontro tra Confcommercio e Comune TERMOLI – E’ improgramma per domani, 20 gennaio alle 15 nella sede della Confcommercio di Termoli, un incontro organizzato dalla Confcommercio-Fipe per discutere dei problemi e della programmazione relativi ai pubblici esercizi della città. Molti saranno i temi da affrontare tra i rappresentanti della Confcommercio e gli amministratori comunali: il vicesindaco Vincenzo Ferrazzano e l’assessore al Turismo Michele Cocomazzi.


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Termoli

19 gennaio 2014

La Fonte Cassù continua a riscuotere numerosi consensi tra i turisti MONTENERO DI BISACCIA – Proseguono i lavori di riqualificazione della Fonte Cassù e dell’area immediatamente circostante. Dopo le opere di pulizia e rimozione della vegetazione in eccesso, di consolidamento del terreno, di tracciamento e ripristino dei sentieri esistenti, di apposizione di strutture in legno per la protezione dell'area, di sostituzione della staccionata posta al di sopra della fonte e di realizzazione di elementi di arredo, si procederà entro i prossimi mesi all'inerbimento dell'area e alla messa a dimora di specie vegetali arbustive ed arboree, con apposito impianto di irriga-

zione. "Mi piace rendere noto ai monteneresi – dichiara il sindaco Nicola Travaglini – che la Fonte Cassù ha ricevuto nell’ultimo mese numerose attenzioni da parte delle migliaia di visitatori accorsi in occasione del Presepe Vivente. L’area della Fonte e l’intera zona grotte hanno riscosso un notevole successo sia sotto il punto di vista storico che naturalistico. Tutto ciò mi fa ben sperare per il futuro di una zona sulla quale abbiamo investito molto e che intendiamo continuare a valorizzare, affinché possa costituire uno dei punti di maggior pregio della nostra proposta turistica”.

Temi urgenti affrontati dalla federazione PD BASSO MOLISE - La segreteria della Federazione PD Basso Molise, presieduta da Giuliana Ferrara, si è riunita per stabilire gli interventi sui temi urgenti che interessano la politica e società del territorio. “L’impellente scadenza del piano sanitario – ha detto Ferrara -, la gestione politica e di sviluppo del territorio, la trasformazione del Cosib e l’urgenza di pianificare

la proposta e l’indirizzo politico da dare al Basso Molise e al nostro territorio, hanno aperto la stagione del presidio politico. Pienamente d’accordo con l’intervento dei giovani democratici sulla proposta di metodo alla questione sanitaria, stiamo lavorando cercando di rimettere politica e cittadino in quell’ accordo sociale, che sta mancando. Crediamo che il PD stia gio-

cando la partita più importante della sua vita politica, a tutti i livelli, quindi o il percorso si concretizzerà con proposte risolutive e democratiche o si imploderà! Cautela, correttezza e chiarezza – conclude Giuliana Ferrara -devono essere il faro dell’azione, come già detto ribadiamo: impegno e lavoro, questo spetta alla politica e a quanti in essa ancora credono”.

Al via concorso nazionale "I colori della vita" SAN GIULIANO DI PUGLIA – E’ stato presentato il concorso nazionale "I colori della vita", giunto alla IX edizione per ricordare chi ha perso la vita nella scuola Jovine a seguito del terremoto. “La nona edizione del concorso - ha affermato il dirigente scolastico Giovanna Fantetti - nel ricordare la loro scomparsa, vuole rimarcare che la scuola non può e non deve rimanere silente nei confronti di tragedie che purtroppo si susseguono ancora nel nostro paese. La memoria dei bambini e della loro maestra sarà sempre attuale pro-

prio lavorando con la speranza di costruire un futuro sociale e scolastico dove tutte le scuole siano sicure e che non vi sia mai più dolore da superare e cure da dare, ma soltanto programmi attivi di formazione e informazione per diffondere e radicare la cultura della sicurezza. A tutti coloro che desiderano partecipare - ha concluso il dirigente scolastico - si comunica che gli elaborati, nel rispetto del regolamento, devono essere inviati entro il 21 marzo 2014”. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito della scuola all’indirizzo www.scuolajovine.gov.it.

Nuova monografia di Antonio Crecchia Spezzatura del maiale, sulla scrittrice Rita Notte al via la III edizione BASSO MOLISE - La segreteria della Federazione PD Basso Molise, presieduta da Giuliana Ferrara, si è riunita per stabilire gli interventi sui temi urgenti che interessano la politica e società del territorio. “L’impellente scadenza del piano sanitario – ha detto Ferrara -, la gestione politica e di sviluppo del territorio, la trasformazione del Cosib e l’urgenza di pianificare la proposta e l’indirizzo politico da dare al Basso Molise e al nostro territorio, hanno aperto la stagione del presidio politico. Pienamente d’accordo con l’intervento dei giovani democratici

sulla proposta di metodo alla questione sanitaria, stiamo lavorando cercando di rimettere politica e cittadino in quell’ accordo sociale, che sta mancando. Crediamo che il PD stia giocando la partita più importante della sua vita politica, a tutti i livelli, quindi o il percorso si concretizzerà con proposte risolutive e democratiche o si imploderà! Cautela, correttezza e chiarezza – conclude Giuliana Ferrara -devono essere il faro dell’azione, come già detto ribadiamo: impegno e lavoro, questo spetta alla politica e a quanti in essa ancora credono”.

TRIVENTO – Tutto pronto per la III edizione della “Spezzatura del maiale”, che si terrà domenica 19 gennaio. L’ a p p u n t a mento, che ha riscosso molto successo nelle die precedenti edizioni, è organizzato dalla Federcarni Molise, dal Comune di Trivento e dal dottor Francesco Montecarlo, ed ha lo scopo valoriz-

zare una delle tradizioni più antiche e importanti del Molise. La manifestazione inizierà alle 16, con il ritrovo dei Maestri Macellai nel Centro Polifunzionale, e poi il pubblico assisterà alla tradiz i o n a l e “Spezzatura del maiale”, con la dimostrazione e lavorazione delle carni e preparazioni gastronomiche e potranno degustare piatti tipici.



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19 gennaio 2013

Pagina redazionale singolarmente autogestita Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto

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