ANNO X - N° 14 - SABATO 18 GENNAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno a Carlo Maria De Filippo
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Carlo Maria De Filippo direttore dell’U.O.C di Chirurgia Cardiaca e dei Grossi Vasi della Fondazione “Giovanni Paolo II. Ha organizzato per oggi, unitamente ad altri colleghi, il convegno: "Aneurisma aorta addominale: qual’ è il trattamento di prima scelta?" Oltre l'appuntamento, però, va sottolineata l'attività messa in essere nell'Unità diretta che rappresenta un fiore all'occhiello per il sistema sanitario molisano. Non aduso a mettersi in mostra, per i risultati raggiunti, l'Oscar lo merita appieno.
Il Tapiro del giorno a Nicola Cefaratti
Il Tapiro del giorno lo diamo a Nicola Cefaratti. L'ineffabile assessore al Comune di Campobasso si è espresso sulla questione del Master Plan come se l'avesse conosciuta solo oggi. Sbagliamo, o è da quattro anni e mezzo in Giunta? E in tutto questo periodo non si è accorto che il progetto era fermo? O, forse, preso dalla furia elettorale, per correre e surclassare Di Bartolomeo, ha ritenuto sposare la causa? Questa non è politica ma solo una corsa per cercare visibilità mantenendo, ancora in queste ore, la delega di assessore. Delegato, ricordiamo, di fiducia del Sindaco.
Lettera aperta al ministro Cancellieri di Tommaso Di Domenico Direttore editoriale osa succede nei piani alti della Giunta regionale? La risonanza mediatica avuta con l’articolo di Sergio Rizzo (Corriere della Sera) e il giorno dopo sul Fatto Quotidiano, relativa al questore di Campobasso indagato per favoreggiamento al presidente della Regione Paolo di Laura Frattura, a sua volta ipoteticamente coinvolto nell’inchiesta Biocom per aver intascato 265mila euro di fondi pubblici per costruire una centrale biogas a Termoli senza però realizzare l’opera, sta avendo ripercussioni che mettono in dubbio l’autorevolezza dell’autonomia della magistratura. Il procuratore capo Armando D’Alterio ha affiancato al pm che segue le indagini, Fabio Papa, il collega Nicola D’Angelo. Cosa c’è di strano? L’opportunità. Proprio ieri, in maniera del tutto casuale, sulla prima pagina di questo giornale è stata pubblicata una foto che ritrae in un momento conviviale il procuratore D’Angelo con l’avvocato della Bio.com, Salvatore Di Pardo, il suo collega di studio legale Mariano Prencipe a tavola con il capo area di una banca nazionale (Carletto Marianeri) ed il
C
Cortocircuito in Molise proprietario del Cinema di Campobasso, Gilberto Serluca. Di certo non si mettono in dubbio le buone intenzioni della Procura, ma per la salvaguardia di un magistrato che deve non solo essere ma anche apparire imparziale, ci si chiede: il procuratore capo (che ha autorizzato il pm Papa a seguire le indagini sulla società del governatore del Molise) spostando il fascicolo dalle proprie mani a quelle di Papa (fascicolo che quindi non è mai stato archiviato), perché oggi decide di affiancare allo stesso Papa chi imparziale, in apparenza, potrebbe non sembrare? In fondo a testimonianza dell'imparzialità dello stesso Fabio Papa ci sono le inchieste su vari politici di spicco in Molise alcune delle quali, come per l'ex presidente Iorio o l'eurodeputato Patriciello entrambi di Forza Italia, conclusesi con una sentenza di colpevolezza. Se al tutto ci si aggiunge che sulla questione Bio.com è già indagato il vertice della Questura per favoreggiamento, i dubbi aumentano. D'Altronde il senatore Di Giacomo ha già presentato un'interrogazione relativa ad una situa-
zione anomala in Questura: la sorella del presidente della Regione è capo di Gabinetto del questore indagato. Se anche la Procura cade nello stesso vortice, come possono i cittadini avere fiducia negli organi deputati alla ricerca della verità? Nasce da qui l’esigenza di fare chiarezza da parte del Ministero di Grazia e Giustizia. Ecco perché si eleva una voce, in nome e per conto di un intero popolo, che si rivolge direttamente alla stessa Annamaria Cancellieri sensibile a questioni delicate sul tema. Cosa succede in Molise? Perché a Roma nessuno si occupa di questo cortocircuito che vede un intreccio tra politica e magistratura? Da notizie documentabili risulta che già ieri sia saltato un interrogatorio per volontà del procuratore D’Angelo. Perché? Al ministro Cancellieri si vuole far presente che, nonostante le piccole dimensioni del Molise, i molisani rientrano nella categoria del popolo italiano e quindi godono degli stessi diritti civili e politici. Non fateci pentire di essere italiani molisani.