ANNO X - N° 65 - MERCOLEDÌ 19 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno a Domenico Panichella
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Domenico Panichella. L'assessore all'Ambiente e alla Sicurezza del Comune di Riccia ha varato il piano di sterilizzazione, microchippatura gratuita e adozione cani randagi. "La cura degli animali è uno degli indici di rivelatori del grado di civiltà di una comunità. E Riccia non può essere da meno. Così abbiamo deciso di intensificare la prevenzione del fenomeno del randagismo". Una motivazione che dovrebbe essere fatta propria da tutti i Comuni proprio per la sua validità.
Il Tapiro del giorno a Paolo Frattura
Il Tapiro del giorno lo diamo a Paolo Frattura. Il presidente della Giunta regionale, dopo avere ripetuto ai quattro venti di volere azzerare l'esecutivo, continua nel suo temporeggiamento. Fatto letteralmente fuori Massimiliano Scarabeo ha pensato, prima, di poterlo sostituire con Riccardo Tamburro e, poi, con una quota rosa. Sta di fatto che continua a tenere ferma l'attività di gestione nonostante i tempi pretenderebbero ben altra tempestività d'azione. Evidentemente, però, per il presidente della Giunta conta di più la lotta personale interna.
Niente Giunta, alla faccia dei venafrani
Frattura si tiene buono Patriciello per un altro anno in cambio del pronto soccorso al Neuromed
Alla fine il tanto sospirato rimpastino di giunta continua a non arrivare, anzi c'è tutta l'impressione che non arrivi più. Come sempre, Frattura ci fa la fregatura. Di fronte all'incapacità e alla mancanza di polso evidenti, che gli impediscono di far seguire i fatti alle chiacchiere, si sarebbe inventato una terza via. Ovvero un congelamento della giunta già tanto congelata. In sostanza, aspettiamo ancora un po'. Ci sono le elezioni comunali ed europee, c'è Patriciello che si candida con Forza Italia e che vuole un assessore nella giunta di Centrosinistra, oltre che dire la sua nella scelta dei candidati sindaci di Campobasso e Termoli. Sai che c'è: è troppo complicato, non ne usciamo fuori, troviamo un compromesso.L'idea, balzana, sarebbe quella di dare un nuovo contentino sanitario all'euro assentesista Patriciello, Un contentino che lo fa stare calmo ancora un anno. Il primo anno glielo hanno fatto digerire a forza di posti letto. Gliene hanno dati quaranta in quel di Salcito,
corrispondenti a circa sei milioni di rimborsi all'anno. Ora l'idea è quella di autorizzargli il Pronto Soccorso al Neuromed di Pozzilli. Tradotto un'altra decina di milioni all'anno di rimborsi. Ma è chiaro che non lo faranno per ingrassare ancora di più l'euroassenteista, bensì per risolvere la grave carenza di medicina d'urgenza nel Venafrano dopo la chiusura del Pronto Soccorso del Santissimo Rosario. Insomma, tutto nell'interesse della tutela della salute dei venafrani. Sia chiaro.Frattura Fregatura non fa nulla nell'interesse di Patriciello, ma tutto nell'interesse dei molisani. E poi ci va bene pure Scarabeo che, approfittando dell'impossibilità di sostituirlo senza fare ancora più casino, resta tranquillo al suo posto da assessore separato in casa.Da non credere, il Molise, se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo. Dario Marciano
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19 marzo 2014
Tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo il mare!
La Corte dei Conti rileva ritardi e inesattezze, la Regione si rifugia furbescamente in corner Il governo Frattura non riesce a disincagliarsi dalla rete degli interessi personali e partitici, però nessuno si muove per indurlo a cambiare registro
Corte dei Conti sempre più vigile. La legge 213 del 7 dicembre 2012, le ha affidato il controllo dei costi della politica delle Regioni. Il comma 7 dell’articolo 1 della legge recita testualmente: “Le sezioni regionali della Corte dei conti verificano, con cadenza semestrale, la legittimità e la regolarità delle gestioni, nonché il funzionamento dei controlli interni ai fini del rispetto delle regole contabili e del pareggio di bilancio di ciascuna Regione. A tale fine, il Presidente della Regione trasmette trimestralmente alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti un referto sulla regolarità della gestione e sull’efficacia e sull’adeguatezza del sistema dei controlli interni adottato, sulla base delle Linee guida deliberate dalla Sezione delle autonomie della Corte dei conti; il referto è, altresì, inviato al Presidente del consiglio regionale. Per i medesimi controlli, la Corte dei conti può avvalersi, sulla base di intese con il Ministro dell’economia e delle finanze, del Corpo della Guardia di finanza, che esegue le verifiche e gli accertamenti richiesti, necessari ai fini delle verifiche trimestrali di cui al primo periodo, agendo con i poteri ad esso attribuiti ai fini degli accertamenti relativi all’imposta sul valore aggiunto e alle imposte sui redditi. Per le stesse finalità e cadenze, sulla base di analoghe intese, sono disposte verifiche dei Servizi Ispettivi di finanza pubblica. In caso di rilevata assenza o inadeguatezza degli strumenti e delle metodologie di cui al secondo periodo del presente comma, le sezioni giurisdizionali regionali della Corte
dei conti irrogano agli amministratori responsabili la condanna ad una sanzione pecuniaria pari ad un minimo di cinque e fino ad un massimo di venti volte la retribuzione dovuta al momento di commissione della violazione”. La legge quindi impone d’avere sotto controllo l’attività finanziaria della Regione Molise, e se ne stanno vedendo delle belle. Ma non ancora sanzioni. Alcune faccende appartengono al passato (le leggi abrogate dalla Corte Costituzionale: rendiconto 2011, previsionale 2013 e legge sulle associazioni combattentistiche, risalgono infatti alla precedente legislatura), ma tutt’ora attuali; altre sono la prosecuzione di un andazzo organizzativo-politicogestionale proprio dell’Ente (i 334 milioni di debito nella sanità molisana), indipendentemente da chi lo governa. Il che dice che le strutture regionali hanno molto da farsi perdonare sia per inappropriatezza tecnica sia per sudditanza psicologica al potere. Il quadro venuto fuori dai rilievi della Corte è ampiamente desolante, accompagnato peraltro da un’altrettanta desolante valutazione del vicepresidente (dimissionario) della giunta, Michele Petraroia. Il quale non riesce a tenersi buono, a starsene alla larga da problemi e situazioni che non lo riguardano direttamente. L’ego prevale su tutto, per cui vengono da lui gli spunti di cronaca e, se si vuole, l’invito a considerare l’attività regionale nel suo complesso ma con una notevole percentuale d’interesse al modo di vivere e di pensare di Frattura e dei suoi accoliti. Che avrebbero il dovere di stare alle regole, di attivarle con rapidità e concretezza, e invece trac-
cheggiano, al punto, come diciamo, di vedersi invitati (eufemismo! –ndr) dalla Corte dei Conti a muoversi secondo legge ed esigenze amministrative. Da Petraroia leggiamo testuale: “La Regione Molise ha l’obbligo di rispettare leggi dello Stato e non potrà che accelerare ogni adempimento in tal senso”. Ammissione fanciullesca, sicuramente di lieve candore, da un animo di oppositore che si trova ad amministrare avendo chiara la difficoltà di farlo. Sono queste rivelazioni che danno la misura di un personaggio controverso, da cui è molto faticoso risalire ad una definizione umana, politica, amministrativa che lo inquadri con esattezza. Da un lato è uno spirito critico all’interno della maggioranza e della giunta (“Sulla dismissione delle partecipazioni della Regione in aziende o società che operano sul mercato è giusto sanzionare i ritardi del Molise ed è giusto ammonire gli amministratori per non aver ancor provveduto in tal senso”); dall’altro è arcaico rimestatore (“Ma è vero anche che le ricadute sociali di un’applicazione così e semplicemente della dismissione equivale alla perdita di centinaia di posti di lavoro di persone che non godono di alternative occupazionali credibili). Qui non occorre il cronista quanto lo psicologo. Petraroia sa che prima di lui avrebbero dovuto dismettere il capitale pubblico dalla gestione di Gam Solagrital, Ittiere e Zuccherificio Michele Iorio e compagni, che però non l’hanno fatto per le stesse identiche ragioni per cui neanche lui intende farlo. Ovvero, mettere sul lastrico centinaia di famiglie. Quindi, di grazia, da che parte si deve stare? Dalla parte della Corte dei Conti o delle proprie coscienze? Né con l’una né con l’altra, ma contro lo Stato che “non può pensare che la madre di tutti i tagli introdotta con il mutamento dell’art.81 della Costituzione che vincola al pareggio di bilancio e alla copertura preventiva di ogni uscita, debba essere pagata dalle regioni più deboli e dai cittadini più poveri”. Capito l’antifona? Dardo
L'intervento
“Verba volant, scripta manent” anche se
nella fattispecie è solo “verba volant” di Massimo Dalla Torre Stiamo seguendo con attenzione quello che accade nei palazzi del potere che, non riescono a trovare la cosiddetta quadratura del cerchio per chiudere la partita composizione della nuova giunta regionale. Questione che lascia perplessi, sconcertati e disorientati, non per quello che quotidianamente si è costretti ad ascoltare da parte delle varie anime che compongono il parterre politico molisano, ma per come questa situazione è gestita da chi dovrebbe avere le idee chiare che, però a quanto pare, è distratto più del solito. Un qualcosa che induce a dare qualche suggerimento, con la speranza di non urtare la suscettibilità di nessuno: prima di esternare
qualcosa sarebbe il caso che si chiariscano le posizioni e non ci si affidi alle parole magari rafforzate da proclami al vetriolo che, oggi a bocce ferme, trova il tempo che trova. Non è assolutamente un rimbrotto ma un semplice suggerimento giacché in questi ultimi periodi si sono accesi troppi contrasti all’interno delle varie compagini politiche, specialmente nella maggioranza. Diversità di opinioni che non depongono assolutamente a favore di nessuno, specialmente, quando queste si prestano a facili interpretazioni da parte di chi è costretto ad ascoltarle che, non conoscendo i meccanismi che regolano la vita dei partiti, da ragione ai detti popolari che non citiamo vista la suscettibilità del palazzo. Con questo, vorremo sgombrare la mente dei soloni della po-
litica che non c’è alcuna volontà di dileggio perché qui si parla di questioni tecniche interne ai partiti e non certamente dei singoli protagonisti che sono persone, nonostante tutto, attente alle sorti del Molise e dei Molisani. Una cosa però consentiteci di scriverla: pungulature, come quelle contenute nei vari scambi di opinione, fa si che il cittadino non solo non si appassioni alle vicende, ma si allontani dalla politica sempre più in preda alle “discrasie” che non permettono una comprensione di quelli che sono i meccanismi, regolano la non facile vita della politica stessa. La quale, invece, dovrebbe porsi sopra le parole che, come in questi giorni, sono dettate dall’impeto del momento. Politica che riporta
pesantemente di attualità una questione la non sopportazione reciproca nonostante si appartenga alla stessa compagine. Situazione che innesca “micce corte” che causa danni irreparabili all’azione di governo, con conseguenze disarmanti non per i “signori di palazzo” ma per chi ha fatto la scelta di essere rappresentato da questo o da quell’esponente. Cose che fanno si che l’instabilità si palesi nella sua forma più deleteria, senza sapere che ora più che mai serve unità e non separatismi, altrimenti quel poco che rimane di sano rischia di svanire definitivamente. Date forza a quello che è il mandato che vi è stato affidato altrimenti la locuzione latina “verba volant, scripta manent” ma soprattutto verba volant, lo aggiungiamo noi, che trae origine da un discorso di Caio Tito al senato romano che, insinua la prudenza nell’esternare le cose, è la prova incontrovertibile del fallimento che crea fratture dannose per la collettività che non è più disposta ad assistere a prese di posizione illogiche.
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19 marzo 2014
Se la prendono comoda ma i molisani pagano (oltre all’indennità) ogni volta che riuniscono
Consiglio regionale, il teatrino da 10mila€
CAMPOBASSO. Se il Consiglio regionale lavorasse, i molisani spenderebbero bene i propri soldi. Purtroppo però la realtà è altra cosa. Prendiamo una giornata “tipo” di convocazione. Il Consiglio si riunisce alle 11.30. Si arriva davanti a Palazzo Moffa e si trovano, generalmente, lavoratori in cassa integrazione che manifestano in attesa che le guardie giurate aprano le porte dell’aula pubblica con la speranza che la politica trovi una soluzione ai loro problemi. Nelle giornate di sole sembra quasi di stare in vacanza: decine e decine di persone che si intrattengono sotto gli alberi. Chi prende un caffè, chi scambia due chiacchiere, chi fuma una sigaretta. Un mondo che sembra paziente, nel senso che passa le ore con calma, in attesa. Attendere cosa? Che arrivi il presidente della Regione con la sua Giunta perché possano iniziare i lavori consiliari. E passa un’ora, ne passano due. E se va bene si inizia. Perché l’esecutivo guidato da Frattura, nel giorno fissato per il Consiglio regionale, ha sempre qualcosa da fare. Ieri, ad esempio, era stata convocata la Giunta alle 10.30 del mattino. Una cosa urgente, si penserà. Evidentemente no, perché
la Giunta alla fine pare non si sia riunita. Poi verso le 13 ti vedi spuntare quelli che, per rispetto delle istituzioni, non vengono mandati al diavolo con il loro ritardo cronico. Perché un ritardo di due ore, e a volte più, non viene accettato neppure per un appuntamento galante. In ogni caso, una volta che il governatore e i suoi fedelissimi arrivano a via IV Novembre, si tira quasi un sospiro di sollievo: ecco si inizia. Invece no. Spesso e volentieri, dopo le prime comunicazioni dell’altro presidente, quello del Consiglio, inizia un’altra cosa: le interruzioni. E qui ci si ritrova con 5 minuti che diventano quarti d’ora se non addirittura ore. “Chiedo 5 minuti di sospensione” è l’espressione più utilizzata dagli eletti molisani. Sembra quasi un gioco di resistenza: se fino a quel momento ha fatto attendere l’esecutivo, ora fanno attendere i consiglieri. In quei 5 minuti il Consiglio si svuota, tutti si rintanano nel così detto transatlantico. Passano i 5 minuti, i 10, i 15, 20, 30, 45… E fuori tra pubblico presente e giornalisti, in molti si chiedono: ma cos’avranno da dirsi dietro quella parete di tanto importante da non poter procedere con i lavori? E poi via col liscio: ma perché non evitano convocazioni fasulle se sanno che i la-
vori iniziano nella pausa pranzo? Di solito gli ordini del giorno, ossia gli argomenti da discutere, variano tra un numero pari a 30 ad uno pari a 45. A leggerli dall’esterno sembra che i poveri eletti molisani tirano il carro come asini. Invece altro non sono che argomenti rimandati da mesi. A volte capita, ad esempio, che alcune interrogazioni o mozioni vengono addirittura ritirate perché è passato tanto di quel tempo dalla loro presentazione che le situazioni sono mutate, e non sempre in meglio. Insomma, sono anacronistici. Perché il Molise, con la nuova gestione del centrosinistra, doveva “correre come un treno” dicevano Frattura e Ruta in campagna elettorale. Peccato però che nessuno aveva specificato che il nome del treno era “La lumaca del Molise”. Eppure, per questi lavori, i molisani spendono circa 300 euro ad eletto come gettone di presenza, più gli straordinari ai dipendenti, luce e quant’altro. Gettone di presenza che va al di là delle indennità (che oscillano tra le 10.500 euro alle 12.500). E’ proprio il caso di dirlo: ma andate a lavorare. gr
Giunta, Isernia dentro Isernia fuori:
due tesi a confronto E’ piaciuto poco l’intervento dell’isernino Di Iorio del Pd che non accetta l’uscita di Scarabeo dalla Giunta regionale sostituendolo, forse, con Tamburro di Campobasso. I pentri, da parte loro, avanzano pretese: la nostra provincia dev’essere rappresentata nell’esecutivo. Anche perché Frattura e Nagni sono di Campobasso, Petraroia copre la zona provinciale tra Campodipietra e Cercemaggiore (sempre Campobasso è), Facciolla rappresenta il basso Molise e per converso Termoli (che fa
sempre provincia di Campobasso). Con Scarabeo fuori e Tamburro dentro, Isernia verrebbe messa da parte. Il che potrebbe essere plausibile se il sistema elettorale avesse previsto un collegio unico per cui un candidato prendeva voti su tutto il Molise non in una delle due circoscrizioni. Ecco che in maggioranza però spunta una controtesi: si parte da “Chi è Di Iorio?” per finire con l’aspetto politico: la provincia di Isernia, in 12 anni di governo Iorio, è stata sovradimensionata. Tanto è vero
che in Giunta con Iorio (che pure è di Isernia), c’erano finanche Filoteo Di Sandro e Franco Giorgio Marinelli. Della serie: se oggi Isernia deve pagare pegno con l’assenza di un rappresentante territoriale, tale mancanza compensa il surplus degli anni passati. Qualcun altro però fa notare: almeno un membro (che rappresenta il 25% sul 75% degli assessori scelti in provincia di Campobasso) lo si deve riconoscere. In fondo la provincia di Isernia ha portato a Frattura e compagnia cantando, in termini elettorali, 26mila 678 voti, ossia il 49,16% dei consensi. Quale logica seguirà Frattura che dopo un anno di governo si ritrova a fare gli stessi discorsi di 12 mesi fa? giorug
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19 marzo 2014
Nonostante il settore sia importante pochi gli interventi a supporto
Agroalimentare, troppi ritardi
di Giuseppe Di Iorio CAMPOBASSO. Quali sono le sfide essenziali che si pongono al Molise agroalimentare? In termini generali, va confermata l’impellenza di sottrarsi ad una competizione crescente soprattutto nelle fasce medio-basse del mercato, mettendo in gioco il potenziale di valorizzazione, ancora inespresso, del sistema agroalimentare regionale. La sfida si pone ovviamente agli operatori economici, anche se deve essere accolta in una visione strategica da parte degli attori pubblici ed adeguatamente stimolata ed accompagnata. La risposta si può condensare nel concetto della qualificazione e del riposizionamento verso l’alto dell’offerta e degli elementi (processi produttivi, interventi organizzativi) che ne stanno alla base. In un contesto di crescente attenzione del consumatore alla qualità e alla sicurezza alimentare, margini di
mercato legati a una domanda già presente – o da sollecitare con opportune azioni promozionali – non dovrebbero mancare. Dalla necessità di regia nasce una seconda sfida, che consiste nella ricerca dei metodi, delle progettualità e dei comportamenti necessari a dare vita a tali processi di sviluppo; la risposta a questa seconda sfida può essere definita come quella della “governance” locale, ovvero della messa a punto degli strumenti per creare coesione intorno ad obiettivi realizzabili e perseguirli con efficacia. Tutto ciò richiede di affrontare alcune criticità trasversali. In primo luogo l’elevata frammentazione, sia della base agricola e agroindustriale, sia amministrativa, che rende molto complessi i processi di concertazione, innalza i costi di transazione, rende difficoltoso il raggiungimento di economie di scala e di obiettivi strategici che non sono alla portata del singolo operatore. In
secondo luogo, la relativa carenza di progetti innovativi, soprattutto per quanto riguarda la comprensione del potenziale connesso agli aspetti immateriali e la loro valorizzazione; questa criticità si manifesta attraverso una diffusa tendenza a presentare iniziative che procedono nel solco delle esperienze consolidate. In terzo luogo, la necessità di rendere sostenibili le iniziative attivate, in termini economici, ambientali e sociali. Peraltro non mancano gli elementi positivi, a partire dalla ricchezza di varietà espressa dalle nostre aree rurali e dai diversi sistemi agricoli locali, che costituisce un grande bacino potenziale a cui attingere, così come gli esempi di realizzazioni giunte a buon fine e di produzioni di eccellenza, che mostrano come tale potenziale si possa tradurre in attuazioni di successo ed in elementi di traino per nuove iniziative. Sono queste le sfide da porsi per rilanciare un settore importante come l'agroalimentare.
Investimenti, si riparte dagli enti
Una nuova liquidità messa a disposizione dalla Regione a favore di Comuni e Province
CAMPOBASSO. Per Comuni e Province possibilità maggiori di fare investimenti con la garanzia di pagamenti certi per i fornitori, senza il rischio per gli amministratori di sforare il Patto di stabilità: la Regione Molise cede agli enti locali una parte importante della propria capacità di spesa. Lo ha stabilito, con delibera, la giunta guidata dal presidente Paolo di Laura Frattura. "Abbiamo ceduto oltre 10,2 milioni di euro in favore delle amministrazioni territoriali del Molise: poco meno di 8 milioni, la quota per i Comuni; oltre 2,5 milioni, invece, la parte destinata alle due Province. Un modo concreto per immettere nel sistema regionale nuova liquidità, evitando alla Regione di dover ridurre la spesa destinata allo sviluppo e agli investimenti", così, nel dettaglio del provvedimento, il governatore Frattura. "Diamo una boccata di ossigeno – prosegue il presidente della Regione –, ai nostri Comuni, in particolare a quelli di piccole dimensioni, già fortemente limitati nella possibilità di spesa da vincoli troppo stretti. Alla Provincia di Campobasso e a quella di Isernia offriamo, con la quota ceduta, la possibilità vera di ridurre i debiti contratti con imprese e fornitori privati di servizi. Le risorse che mettiamo a disposizione consentiranno agli enti beneficiari di godere di maggiore spazio, così da effettuare pagamenti senza incorrere nelle sanzioni previste dal mancato rispetto del Patto di stabilità". Nei criteri di riparto è previsto che il 50 per cento degli spazi ceduti agli enti locali sia destinato ai Comuni con una popolazione tra i mille e i 5 mila abitanti."Una scelta, questa, – fa notare Frattura –, rispettosa della natura più autentica del nostro territorio e delle sue esigenze: i comuni con tali caratteristiche rispondono alla fetta numericamente più importante delle nostre realtà locali. Con la condivisione delle rappresentanze istituzionali delle autonomie locali, Anci e Upi Molise – rimarca il governatore –, abbiamo messo in campo uno strumento atteso dai nostri sindaci, sempre più in difficoltà con il pagamento delle obbligazioni di parte capitale. Un nuovo intervento concreto a favore dello sviluppo che vogliamo garantire ai cittadini e alle imprese del nostro Molise", conclude Paolo Frattura.
Piccoli centri in ginocchio Sono più i funerali che le nascite. Lo spopolamento è sempre più evidente CAMPOBASSO. Nei piccoli centri, i funerali battono i battesimi 30 a 6. Questa battaglia contro la sparizione dei luoghi italiani è documentata dal progetto 'Ultima corsa', reportage sul web per dare voce alle difficoltà e alle sfide di chi lotta per far sopravvivere un pezzo d'Italia. E il Molise presenta un indice elevato di piccoli comuni a rischio oggi ancora di più per la scomparsa anche delle scuole. Presidiare i luoghi, esserci, mantenerli vivi, è l'unico modo per non mandarli in rovina
condannandoli a un destino di morte urbana e civile. Contro questo destino, che incombe su molti piccoli comuni italiani funestati dallo spopolamento e dall'invecchiamento demografico, in alcune regioni le idee sono fra le più bizzarre: come tra le Dolomiti Lucane e la Val D'Agri, in Basilicata, dove gli over 75 hanno deciso di iscriversi alle elementari per scongiurare, intanto, la chiusura degli istituti scolastici a corto di presenze infantili. Il guaio è che siamo dinanzi ad un'economia agricola di-
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smessa, che svuota i campi ma anche le tasche delle amministrazioni. I giovani se ne vanno a lavorare fuori, dunque la scuola si trasforma nell'ultimo baluardo di vita di questi piccolissimi centri molisani. Alla mancanza di opportunità di lavoro si affianca anche l'altro problema del rischio della chiusura delle scuole che si tradurrà sicuramente nella chiusura dei comuni. Già oggi il lavoro non c'è e i genitori sono costretti ad andare fuori. Le famiglie si mantengono con l'aiuto dei nonni, e re-
stano in paese perché ci sono le scuole. Se dovessero chiudere non ci sarebbe più ragione per cui una famiglia debba rimanere in alta collina e in montagna. Un problema, però, che non sembra sentito dalla classe politica regionale e provinciale che lo ha completamente trascurato. Manca una visione d'insieme del problema e pochi, per non dire nessuno, i provvedimenti adottati per le zone interne del Molise. Così, oggi, si sconta un declino che appare senza fine. Si è su di un piano inclinato che rischia di portare nel baratro l'intera regione e non solo una parte di essa. Perchè la scomparsa dei giovani significa la morte stessa del territorio che non potrà più andare a battere cassa da nessuna parte.
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19 marzo 2014
Non si parla più di acqua se non per mettere in discussione l’amministrazione e la gestione dell’Azienda speciale regionale
La giunta regionale di Paolo di Laura Frattura non ha idee né volontà di fare del patrimonio idrico molisano una risorsa anche economica
Frattanto l’acqua molisana se ne va in Campania e in Puglia a condizioni favorevoli per chi la riceve e le dighe artificiali sono fuori dal contesto programmatico regionale
Acqua: risorsa naturale e … business. Difficile garantirla quale bene sociale primario, e voce attiva del bilancio regionale. Se fosse governata e gestita con acume, intelligenza e competenza, potrebbe soddisfare entrambe le voci. All’acqua presiedono la Regione, per il tramite l’Azienda Speciale “Molise Acque” (ex Erim) e, formalmente, l’Assemblea dei Sindaci tramite l’Ambito Territoriale Ottimale (Ato). Realtà che avrebbero dovuto interagire, quantunque partendo da presupposti differenti e distanti, in quanto l’Azienda provvede alla grande captazione e adduzione dell’acqua; l’Ato alla gestione del Servizio idrico integrato (reti comunali, fognature e depurazione), ma di fatto, per i contorcimenti del legislatore italiano, inoperativo. Fortunatamente, alla stagione delle concessioni delle reti idriche comunali ai privati, è seguito silenzio. Chi capta e adduce l’acqua è un soggetto interamente pubblico e chi, invece, avrebbe dovuto distribuirla attraverso le reti
idriche comunali, gestire le fognature e il processo di depurazione, un soggetto privato. Due logiche (la pubblica e la privata) che avrebbero dovuto integrarsi sul binomio: acqua “bene sociale” e “gestione economica”. Il nodo da sciogliere era questo. Se ne era reso conto il governo regionale creando le condizioni tecniche, amministrative e gestionali per affrontare la complessità del tema e dei problemi che esso comporta, riformando l’Erim, perché fosse il custode del patrimonio idrico molisano, e costituendo l’Ambito Territoriale Ottimale, perché rappresentasse sul territorio l’esigenza della collettività, e ne curasse la gestione e la distribuzione e i processi di smaltimento e di depurazione. Sembrava che la logica fosse di casa nel Molise. Sembrava. Perché, poi, nei fatti, la situazione è rimasta qual era, anzi è peggiorata. Anche sotto il profilo dell’interesse istituzionale e collettivo. Non si parla più di acqua se non per mettere in discussione l’ammi-
nistrazione e la gestione dell’Azienda speciale. Un tiro al piccione che sul piano dello sviluppo della tematica sull’uso e l’ottimizzazione delle risorse idriche regionali non fa muovere un passo. Tutto è paralizzato. La giunta regionale di Paolo di Laura Frattura non ha idee né volontà di tradurre il patrimonio idrico molisano in senso dinamico. Ovvero, di assumere la salvaguardia degli interessi del Molise nella contrattazione su scala interregionale dell’eccedenza idrica rispetto ai bisogni regionali (soprattutto con la Puglia e la Campania). Quindi, di affrontare con il corredo di un piano d’intervento la irrigazione delle piane, e di assicurare le quantità necessarie anche al sistema industriale. Tutto fermo al 2006. Anche la tenuta delle reti di adduzione, il loro potenziamento. Incombe il sospetto sugli uomini, montano le polemiche, e l’Azienda speciale “Molise Acque” continua ad essere un motore imballato. Frattanto l’acqua molisana se ne va in Campania e in Puglia a condizioni favorevoli per chi la riceve; le dighe artificiali sono fuori dal contesto programmatico regionale, quella di Arcichiaro mette a compassione anche gli animi più cupi e duri a vederla nello stato in cui è; il sistema della depurazione non migliora, nonostante l’assessore Nagni abbia preannunciato interventi correttivi. L’insipienza amministrativa accoppiata all’arroganza politica di amministratori per buona parte neofiti, sta congelando enormi potenzialità naturali e notevoli risorse, compresa quella idrica. L’intenzione inconfessata, ma trasparente, è volgere le potenzialità naturali e le risorse, compresa quella idrica, ad affari. Affari degli amministratori regionali e dei loro sodali (occulti e in chiaro). Convinti che i processi economici e programmatici che portano al loro arricchimento sia la missione per la quale sono stati eletti. Dardo
I sindacati Ugl e Cgil contestano le azioni ritardate messe in campo
"Molise Dati, la Regione fa confusione"
CAMPOBASSO. Con riferimento a quanto comunicato agli organi di stampa dalla Regione Molise in merito alla vertenza Molise Dati/Regione Molise, l’Ugl e la Cgil, pur accogliendo favorevolmente il comunicato in cui la Regione dice di aver”... disposto lo sblocco di risorse a favore di Molise Dati, nei limiti della vigente normativa, affinché possano essere soddisfatte, proporzionalmente e in conto anticipazione, le pertite debitorie pregresse, purché siano certe, liquide ed esigibili”, preme rilevare che tale fantomatico “sblocco” di risorse si è palesato solo all’indomani di una conferenza stampa quando invece i problemi delle famiglie dei dipendenti e della società stessa sono note alla Regione almeno da sette mesi. Si fa rilevare inoltre che: le cd “partite debitorie pregresse” sono note alla Regione Molise poiché presenti nel bilancio di esercizio 2012 della Molise Dati (e non
dobbiamo certo indicare la pagina precisa del bilancio dove rinvenire tali voci) portato all’assemblea dei soci (unico socio Regione Molise, ndr) e acquisito agli atti della Regione Molise con DGR 504 del 10/10/2013; le stesse “partite debitorie pregresse” sono note alla Regione Molise perché oggetto di un decreto ingiuntivo, fatto dalla Molise Dati vs la Regione Molise, e divenuto esecutivo a seguito di sentenza emessa dal giudice dotto Di Giacomo per un importo pari a Euro 3.771.092,34, relative a fatture emesse vs la Regione Molise per l’anno 2012 (elencate nel predetto decreto e richiamate più volte nelle determine, di dirigenti regionali, con cui hanno erogato risorse a singhiozzo alla fine del 2013); di queste “partite debitorie pregresse” fanno anche parte i crediti vantati dalla società Q.E.I., Quattrostelle Elettronica e Informatica,
alla quale è stata riconosciuta, con sentenza del giudice Previati del 02/01/2014, la somma di euro 1.020.000,00. Somma divenuta oggetto di un decreto ingiuntivo seguito da atto di pignoramento presso terzi (tutto notificato anche alla Regione Molise), con il quale sono stati bloccati tutti i conti correnti della Molise Dati nonché eventuali somme messe a disposizione della stessa Molise Dati presso la Tesoreria della Regione Molise; per quanto su detto appare evidente che le “partite debitorie pregresse” siano sicuramente certe, liquide ed esigibili. Rispetto poi alla documentazione richiesta al management aziendale in data 07/02/2014 e successivamente in data 26/02/2014, senza entrare nel merito dei rapporti tra management e Regione, ricordiamo che era compito della Regione Molise (DGR 378/2013), attraverso i direttori dei servizi regionali, fare la
ricognizione dei servizi prestati dalla Molise Dati e che tale ricognizione doveva terminare in data utile al fine di consentire la stesura della nuova convenzione entro il 30/09/2013. Questa data è slittata più di una volta fino ad arrivare ad oggi 18/03/2014, otto mesi dopo la revoca, e ancora si accusa la Molise Dati di non aver prodotto documenti di “preminente interesse” per la stesura della convenzione che disciplinerà i rapporti tra i due Enti. Tutto questo appare, alle scriventi, “pretestuoso da parte di chi, essendo l’unico soggetto nella condizione di dare risposte parla attraverso comunicati stampa rivolgendosi più all’opinione pubblica che alle parti interessate. In attesa della soluzione positiva definitiva alla vertenza, continuiamo la nostra azione di difesa, con tutta la dignità di padri e madri di famiglia, dei nostri diritti e del posto di lavoro“.
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Campobasso
19 marzo 2014
“Si pensi allo sviluppo locale” VERSO IL VOTO.
Il candidato sindaco delle liste Civiche, Giuseppe Saluppo pronto con il programma che guarda al domani CAMPOBASSO. Non ha avuto mezzi termini nel partire, il candidato sindaco delle liste Civiche Giuseppe Saluppo che si appresta a presentare il programma di governo della città. Una certezza, ormai, al di fuori delle sterile lotte interne di sacrestie partitiche e di giochi cartacei. Una scelta forte che parte dalla necessità del rilancio del tessuto economico. "Campobasso dice il candidato sindaco Saluppo - era una città di commercio, servizi ed edilizia. Oggi? Negozi sfitti. Attività commerciali che aprono e nel giro di poche settimane scompaiono. Commercianti sempre più sfiduciati. Secondo una recente stima solo negli ultimi 4 mesi in città hanno chiuso più di cinquanta attività. Dobbiamo porre in essere una strategia per far ripartire il commercio, unica risorsa veramente economica di Campobasso, finora bastonato dagli amministratori". Ancora Giuseppe Saluppo che parla della creazione di un sistema intorno a cui far confluire tutto il commercio. "Cerchiamo di creare un sistema che coinvolga i trasporti - prosegue Saluppo - le banche, rendiamo
gli affitti più abbordabili. Sosteniamo chi decide di scommettere sul commercio. Ma soprattutto valorizziamo i quartieri periferici della città". La sua proposta è di tenere una serie di incontri settimanali itineranti nei vari quartieri della città. Organizzare delle fiere evento che attraggano collezionisti e turisti. "Bisogna ricominciare a conoscere le esigenze delle persone solo così possiamo davvero intervenire concretamente". Il commercio ma anche i servizi e l'edilizia vanno riposizionati. "Se non creiamo posti di lavoro la gente non consuma, non spende e i negozi restano vuoti". Per questo ritiene indispensabile che l'Amministrazione comunale riparta proprio dallo sviluppo locale. "Se non si fa ripartire la macchina ben difficilmente la città potrà conoscere un futuro. E' questo lo spirito, la volontà e l'impegno che abbiamo messo in campo per strappare pagina e procedere speditamente verso la costruzione di una nuova Campobasso. Per questo, abbiamo messo in campo forse nuove e, soprattutto, la certezza di un programma".
Morte sul cantiere, I Vigili urbani con il defibrillatore assolto Albanese
Alle pattuglie destinate all'infortunistica stradale la possibilità di intervenire in caso di emergenza
CAMPOBASSO. Nel giro di pochi secondi un arresto cardiaco improvviso provoca la perdita di sensi e l'assenza di polso: solo una terapia d'urgenza immediata può evitare il conseguente decesso. Per questo in attesa che arrivino i soccorsi, chi è testimone di un evento drammatico deve poter intervenire. Il Progetto Cuore promosso dalla Polizia Municipale di Campobasso mira ad assicurare la c.d. defibrillazione precoce, equipaggiando tutte le pattuglie di infortunistica stradale di un DEA, defibrillatore semiautomatico esterno, affinchè la nostra Città, capoluogo di regione possa allinearsi con gli standard europei sulla sicurezza della salute. Gli operatori della P.M. in collaborazione con i Dirigenti del Dipartimento di Anestesia, Terapia Intensiva e Medicina del Dolore della Fondazione "Giovanni Paolo II", in prima linea per la diffusione della cultura sulla gestione dell'emergenza, hanno conseguito un attestato di partecipazione al corso BLSD ( Basic Life Support - Defibrillation). Il mio sentito grazie -va alla Fondazione Giovanni Paolo II ed in particolare ai medici ed agli infermieri che hanno messo a nostra disposizione le loro qualifiche e la loro conoscenza, e ai miei collaboratori, che con professionalità e dedizione hanno accolto questa nuova iniziativa al fine di garantire servizi sempre più mirati alla nostra città.
336 pagine € 19,90
di Giuseppe Saluppo
Con la formula del "fatto non sussiste", l'imprenditore campobassano difeso dall'avvocato Pietrunti è stato scagionato da qualsiasi accusa
CAMPOBASSO. "Assoluzione perchè il fatto non sussiste" per l'imprenditore campobassano, Gennaro Albanese titolare di Albanese Perforazioni. Era stato chiamato in causa, a novembre 2010, per la morte di un operaio in un cantiere ad Ancona. A seguito di quanto accaduto proprio Gennaro Albanese venne rinviato a giudizio. Brillantemente difeso dall'avvocato Mario Pietrunti, i giudici del Tribunale di Ancona lo hanno assolto perchè il fatto non sussiste. Al pari la stessa impresa che aveva messo in essere tutte le precauzioni che la legge prevede. Per Albanese la fine di un incubo perchè era stato chiamato in causa, così come accertato dall'inchiesta e validato dai giudici, senza alcun motivo tanto da essere stato prosciolto con la formula assolutoria "del fatto non sussiste".
Tentano la truffa trovano la Polizia Due pregiudicati di Latina avevano provato a raggirare un esercente di Campobasso
CAMPOBASSO. Ordinano al telefono sette computer portatili (del valore di 2.500 euro) presentandosi come una ditta di Bojano, ma ad aspettarli dopo l`acquisto hanno trovato gli agenti della Squadra Mobile della Polizia di Stato di Campobasso. Sono stati tratti in arresto con le accuse di truffa e ricettazione due uomini di Latina, Alessio Ciafardini (35enne) ed Ernesto Pantusa (39enne), pluripregiudicati per reati specifici, a seguito di un colpo sfumato grazie anche al senso civico ed alla collaborazione del commerciante che sarebbe dovuto essere la vittima del raggiro. I fatti possono essere fatti risalire a sabato scorso quando uno dei due truffatori ha contattato telefonicamente il commerciante campobassano del quartiere Cep, via Altobelli, concordando l’acquisto, le modalità di ritiro ed il pagamento che sarebbe avvenuto, a maggiore garanzia del rivenditore, tramite assegno circolare. Il titolare del negozio, però, insospettito dal comportamento dell’uomo dall’altro lato della cornetta e, in generale, delle trattative proposte, ha informato dell’accaduto il 113 che, come prima cosa, ha verificato l’inesistenza della ditta di Bojano alla quale i due uomini dicevano di fare capo. Nella giornata di ieri, lunedì 17 marzo, uno dei due (il più giovane) si è recato nel negozio del capoluogo per ritirare la merce, ma all’uscita è stato bloccato dagli Agenti. Nell’immediatezza, il giovane ha creduto di essere stato fermato per detenzione di stupefacenti, consegnando ai poliziotti un modesto quantitativo di Hashish. Ma capendo poi il reale motivo della presenza degli agenti, il laziale ha accompagnato gli inquirenti in via XXIV Maggio, dove vi era il suo complice ad attenderlo in una Renault Twingo. Compresa la situazione, l’uomo alla guida ha tentato di darsi alla fuga, iniziativa immediatamente smorzata dalla Polizia che, con un’auto civetta, ha sbarrato la strada al veicolo del 39enne. Per entrambi sono scattate le manette. La truffa consisteva sul fatto di dare una garanzia di pagamento al commerciante tramite assegno circolare risultato, però, a seguito di un controllo rubato il 20 gennaio scorso presso la filiale bancaria BNL di Napoli insieme ad altri cento assegni in bianco. I dati dell’operazione sono stati presentati in una apposita conferenza stampa, questa mattina 18 marzo, presieduta dai dottori Raffaele Iasi e Mario Oriente. “Riuscire ad arrestare dei truffatori – hanno dichiarato Iasi ed Oriente – è estremamente difficile. Pensiamo ai recenti casi del venditore di capotti svizzero che si aggirava per le strade del capoluogo o dei diversi soggetti che tentano di propinare ad ignari clienti/vittime dei contratti di luce e gas. In questo caso ringraziamo la collaborazione del commerciante che, dimostrando grande senso civico, ci ha avvertito immediatamente permettendoci di arrestare il flagrante i due laziali. Con questo arresto riteniamo di aver individuato due importanti esponenti di un sodalizio criminoso responsabile di numerosissime truffe messe a segno in tutto il territorio nazionale ai danni di esercenti della catena Vobis e di altri negozi di elettronica”. Nell’auto dei due uomini sono stati rinvenuti volantini pubblicitari di negozi di elettronica di tutta Italia sui quali erano stati cerchiati diversi prodotti, probabilmente gli obiettivi di futuri colpi.
Dove acquistare il libro
CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo
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Campobasso A volte ritornano.Anzi spessissimo
19 marzo 2014
Augusto Massa candidato di Frattura alle primarie del Pd Prima del due volte sindaco, il presidente della giunta regionale e la segreteria regionale hanno puntato su Antonio Varrone, storico direttore generale di Confindustria Molise
A volte ritornano. Anzi spesso. Prendete Augusto Massa. Consigliere del Pci per diversi lustri prima di finire democristiano-renziano, quindi sindaco di Campobasso per un decennio in parallelo con la presidenza della Provincia, quindi ancora un intermezzo al Senato della Repubblica e di nuovo consigliere d’opposizione a Gino Di Bartolomeo nella sindacatura che sta per scadere. Bene, Augusto Massa sarà della partita, candidato alle primaria del Pd, come ha deciso di esserlo Di Bartolomeo per il centrodestra: un duo storico , sulla breccia ininterrottamente da oltre 40 anni. Non gli bastano. Non sono saturi, hanno ancora fama di gloria e fame di consensi. Dicevamo, a volte ritornano. E con propositi rivoluzionari. Massa dice di voler spezzare il circolo degli approfittatori che stanno prosciugando le risorse (tout court!) della città. Non più da integerrimo comunista o, se si vuole da uomo di sinistra, ma da recentissimo renziano, fratturiano, fanelliano: postideologico, pragmatico, liberista. Come possa spezzare il circolo degli approfittatori che stanno prosciugando le risorse della
città in veste di fratturiano e fanelliano, non è dato capirlo. Probabilmente lo spiegherà a chi eventualmente vorrà chiederglielo. Noi siamo tra questi. Perché intriga parecchio capire come un già sindaco possa rappresentare l’elemento di rottura di un sistema di cui ha fatto parte, lo ha alimentato, lo ha sorretto, lo ha consolidato. Intriga capire come un dalemiano della più bell’acqua possa essersi convertito al renzismo, in campo nazionale, e al fratturismo in sede locale. Evoluzione della specie? Può darsi. Ma a ritroso, darwinamente parlando. Staremo quindi a vedere come questa candidatura di Massa, benedetta dal Frattura e Fanelli, sarà accolta dalla base elettorale e come vorranno controbattere il rutiano Antonio Battista e l’autonoma Bibiana Chierchia. Si dice che prima di Massa il presidente della giunta regionale e la segreteria regionale del Pds avessero raccolto l’assenso alla candidatura alle primarie di Antonio Varrone, storico direttore generale di Confindustria (!) e sodale di Frattura da sempre. Probabilmente sarebbe stato troppo vistoso, finanche irridente, il collegamento con il sistema di po-
Primarie centrosinistra, Fanelli: “Si terranno per bene” ma il posticipo non piace a Venittelli CAMPOBASSO – Lo slittamento delle Primarie del centrosinistra solleva dubbi e perplessità ma, mentre il segretario del Pd Micaela Fanelli è convinta che le consultazioni primarie si terranno e, soprattutto, che saranno organizzate “per bene”, di tutt’altro avviso è Laura Venittelli. “Lo slittamento ulteriore del termine per la presentazione delle candidature alle Primarie del centrosinistra di Campobasso e Termoli non si è limitato alle 24 ore indicate l’altro ieri, oltre al fatto che le stesse siano state posticipate di una settimana. Questa serie di rinvii rischia
seriamente di disorientare la base in una fase estremamente delicata”. L’onorevole molisana Laura Venittelli, presidente dell’assemblea regionale del Pd, commenta così l’esito del tavolo di confronto con le segreterie regionali e territoriali dell’altro ieri. “C’è un aspetto politico, oltretutto, che non può passare inosservato. L’altro ieri sera al tavolo del centrosinistra per le amministrative c’era anche il rappresentante di Rialzati Molise Riccardo Tamburro e questo pone una riflessione rispetto alle scadenze elettorali che attendono sia il Pd che l’intera coalizione. Conte-
stualmente ci saranno anche le elezioni europee e sappiamo bene quale sia l’orientamento della lista, che sarà in campo per sostenere l’europarlamentare Aldo Patriciello, che potrebbe ricandidarsi con Forza Italia. Una condizione inaccettabile, di mero strabismo politico, che potrebbe creare danno agli occhi dell’opinione pubblica e dell’elettorato molisano”. Il parlamentare Laura Venittelli chiede al segretario regionale Micaela Fanelli di fare chiarezza su questa situazione, per evitare che si paghi l’ambiguità di fondo dovuta a un alleato che sceglie dove alloggiare a seconda dei propri interessi politici.
tere allestito e gestito dal presidente della Regione Molise. Meglio servirsi dell’uomo dello schermo, per camuffare l’intesa e farla passare per buona. Un Massa ancora recepito in veste di ex comunista, di agitatore di piazze e di popolo (mitiche le sue battaglia al Cep!), che però si dica renziano per ciò che Renzi dice e non per ciò che Renzi pensa ed è (altro camuffamento strategico!), può fare ancora presa e diventare il grimaldello giusto per scardinare Palazzo san Giorgio e affiliarlo stabilmente e organicamente al disegno egemonico di Frattura e dei suoi accoliti politici. Stabilmente e organicamente. Perché, a dirla tutta, l’affiliazione è già in atto da tempo con l’asservimento di diversi consiglieri comunali ai voleri dei corrispondenti nel consiglio regionale, ma in maniera episodica e rapsodica. Con Massa si passerebbe all’organicità del disegno e alla sua piena realizzazione. Sulla scorta del nuovismo, del renzismo, del pragmatismo e del liberalismo in salsa di pseudo sinistra. E Frattura finalmente a cantare “E’ tutta mia la città”, e Roberto Ruta a mordersi le mani. Dardo
A Castropignano, Mengia Il consigliere comunale uscente pronto per le prossime comunali
CASTROPIGNANO. Anche a Castropignano i cittadini saranno chiamati alle urne, il prossimo 25 maggio, per eleggere il Sindaco e il nuovo Consiglio comunale. In questi ultimi anni tante le battaglie portate avanti dal consigliere Pietro Mengia che intende rilanciare con forza i punti di programma per la ripresa economica del paese. "Non a chiacchiere ma con i fatti - dice Mengia - ho lavorato unitamente al presidente della Regione frattura per la velocizzazione dei lavori di ultimazione della fondovalle Rivolo che ci consentirà di raggiungere Campobasso nel minor tempo possibile. E' una sfida che abbiamo vinto e mi auguro che, ora, non nascono altri impedimenti. Così come c'è la necessità del rilancio complessivo delle piccole attività produttive che hanno conosciuto una profonda crisi. Per questo torniamo a presentarci agli elettori per proseguire il lavoro fatto fino ad oggi e che attende una nuova programmazione".
ISERNIA
ANNO X - N° 65 - MERCOLEDÌ 19 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
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Isernia
19 marzo 2014
L'ipotesi è reale a partire dal prossimo 1 ottobre. Ora la palla passa al Comune di Isernia
Centro storico senza università?
ISERNIA. Isernia dal prossimo primo ottobre rischia di non avere più la sede universitaria del centro storico. L’università del Molise, infatti, secondo indiscrezioni, al momento non avrebbe intenzione di rinnovare ulteriormente il contratto di fitto di circa quarantamila euro siglato lo scorso ventotto febbraio e che scadrà a fine settembre. Le motivazioni di tale decisione che avrebbero intenzione di adottare gli organi di Governo dell’Ateneo, ossia il Senato Accademico, il Consiglio di Amministrazione e il Rettore, risiedono nella scarsità di risorse a disposizione da parte dell’università del Molise per poter affrontare questo impegno di spesa. Il tutto anche alla luce dei tagli finanziari alle piccole università. Del resto, già per confermare di altri sei mesi il contratto per la sede di Isernia l’Università era stata costretta a recuperare la somma del fitto dal Consorzio universitario che era stato messo in liquidazione. Risorse, che tra l’altro, sono state tolte ad altri investimenti didattici. In sostanza, quindi, con poche risorse a disposizione e senza istituzioni che possano dare una mano a pagare il fitto, l’università difficilmente potrà garantire la propria presenza nel centro storico di Isernia. Bisogna poi considerare che l’università del Molise intende agire, com’è naturale che sia e come affermato in un articolo pubblicato alcuni mesi fa sul nostro giornale,
con una programmazione a medio lungo termine, per poter organizzare al meglio le proprie attività. E senza che ci sia lo stesso impegno a fare altrettanto da parte delle altre istituzioni appare difficile potersi organizzare. Toccherà ora, soprattutto, al Comune di Isernia cercare una possibile soluzione per evitare che la città perda anche questa importante istituzione
‘Beccato’ con la cocaina, denunciato 30enne Intanto vasta operazione dei Carabinieri sull'intero territorio di Isernia
VENAFRO. L’uomo, un 30enne del posto del quale non sono stare rese note le generalità, è stato “beccato” dai Carabinieri della Compagnia di Venafro con un involucro contenente cocaina. I militari dell’Arma hanno prontamente sequestrato la pericolosa sostanza stupefacente, mentre il giovane ha scampato l’arresto. Per il momento, infatti, ha rimediato “solamente” una denuncia, ma la sua posizione potrebbe aggravarsi qualora i Carabinieri riuscissero a dimostrare che la “neve” era destinata allo spaccio e non solo all’uso personale. In tal senso sono in corso meticolose indagini. L’operazione dei militari rientra nel più vasto contesto di un’operazione di controllo straordinario del territorio, predisposta dalla Legione Carabinieri Molise e coordinata dal Comando Provinciale di Isernia, finalizzata al contrasto dei fenomeni di criminalità e di illegalità diffusa. Il bilancio è di tre arresti in flagranza di reato, tredici denunce a piede libero, numerosi sequestri e il recupero di refurtiva per svariate migliaia di euro il bilancio definitivo. I dettagli: Tra i vari reati contestati, quelli che vanno dal furto aggravato all’inquinamento ambientale, dall’abusivismo edilizio alle violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e sulla regolarità occupazionale, dalla guida in stato di ebbrezza alcolica alla detenzione illegale di stupefacenti. Su tutto il territorio della Provincia di Isernia, hanno agito i militari del Nucleo Investigativo, quelli dei Nuclei Operativi e Radiomobile e delle Stazioni delle Compagnie di Isernia, Venafro e Agnone.Tra Isernia,Venafro e territori ai confini della provincia casertana, l’arresto di tre persone per furto aggravato, due cittadini di origine rumena, un 40enne ed un 21enne provenienti dalla provincia di Caserta, sono finiti in manette per il furto all’interno di un giardino di una abitazione privata dove sono stati sorpresi immediatamente dopo che avevano asportato un gazebo ed altro materiale custodito all’interno. La refurtiva è stata interamente recuperata mentre un furgone utilizzato dai due malviventi è stato sottoposto a sequestro. Un 42enne di Napoli invece, è stato arrestato per il furto di un ingente quantitativo di tabacchi, mentre un complice anch’egli 40enne di Napoli è stato successivamente denunciato per il medesimo reato. Anche in questo caso la refurtiva è stata interamente re-
Isernia fuori dalla Giunta regionale? Il Pd pentro non sa che dire, per ora
“Salve mi scusi, sono una giornalista della Gazzetta del Molise. E’ lei il dottor Ovidio Bontempo?”. Inizia nella maniera più classica la telefonata con il capogruppo del Partito Democratico del Comune di Isernia. Un contatto cercato per provare a capire cosa ne pensassero i membri istituzionali locali del partito sulla situazione politica regionale. E a chi chiedere se non ad un capogruppo? “Mi è stato riferito che lei, dottor Bontempo, è della linea renziana del Pd”. “Io sono prima di tutto della linea Isernia” tuona una voce dal tono severo dall’altro capo del telefono. “Bene, allora posso proseguire. Cosa ne pensa di quanto sta avvenendo con il rimpasto di Giunta regionale? Perché se è vero che il presidente Frattura vuole sostituire l’assessore Scarabeo con Tamburro o un altro nome che non sia della vostra zona, la provincia di Isernia non avrebbe rappresentanti nell’esecutivo”. A dire la verità ci si aspettava una risposta con il classico politichese che prendesse le difese del territorio senza però attaccare il presidente della Giunta che, piaccia o meno, ha sempre il potere in mano. Il capogruppo Bontempo però si blocca. “Ho un incontro a minuti a cui non posso mancare. Possiamo risentirci più tardi?”. E che problema c’è. Alle 18 ci riproviamo. Ma il capogruppo tentenna. “Non so chi le ha dato il mio contatto – come se chiedere un contatto su uno che fa il capogruppo del primo partito d’Italia fosse cosa strana – in ogni caso prima di risponderle a nome del gruppo devo sentire
cuperata e sottoposto a sequestro il veicolo utilizzato dai due malfattori. A carico dei due rumeni è scattata anche una denuncia per trasporto illecito di rifiuti speciali e pericolosi per l’ambiente. Ancora tra Isernia,Venafro e Agnone, sette persone, per lo più titolari di imprese edili o di attività commerciali, sono state denunciate per inosservanza delle norme vigenti in materia di infortuni sul lavoro o per sfruttamento di lavoratori in nero, nonché per abusivismo edilizio. Ad Isernia e a Cantalupo nel Sannio, due persone, un 56enne di Isernia ed un 25enne di Benevento, sono stati denunciati per guida in stato di ebbrezza alcolica, entrambi a seguito di accertamenti esperiti con apparato etilometrico in uso alle unità di pronto intervento dell’Arma, sono risultati completamente ubriachi, in quanto il tasso alcolemico superava di ben due volte il limite previsto dall’attuale normativa. Per entrambi è scattato anche il sequestro del veicolo ed il ritiro della patente di guida.A Venafro infine un 30enne del luogo è stato denunciato perché sorpreso con un involucro contenente alcune dosi di cocaina. La sostanza stupefacente è finita sotto sequestro mentre sono in corso ulteriori indagini per accertare se la droga rinvenuta fosse per uso personale o se destinata all’attività di spaccio. Nel corso delle operazioni sono stati infine effettuati controlli nei confronti di quarantacinque perFORLI DEL SANNIO. "E’ con grande soddisfazione che possiamo sone attualmente sottoposte agli arresti domiciliari o a misure ufficialmente annunciare l’attivazione sul tutto il territorio del comune di prevenzione e di sicurezza, di Forlì del Sannio, della banda larga di Telecom Italia", così il sindaco di mentre durante posti di blocco Forli del Sannio, Calabrese. "E’ dal primo giorno che ci siamo insediati che la nostra Amministrazione, consapevole del fatto che il nostro paese istituiti lungo le arterie principali era collegato alla rete nazionale in fibra ottica di Telecom Italia, ha cerdell’intera provincia sono stati eseguiti accertamenti su 340 cato in tutti i modi di fare pressioni sull’azienda, affinché predisponesse gli apparati tecnologici necessari per far si che Forli potesse usufruire veicoli in transito e identificate di una connessione internet efficiente e veloce come quella garantita 345 persone, contestate sedici dalla fibra ottica. Dopo due anni di pressioni incessanti sui dirigenti Tecontravvenzioni al Codice della Strada.Verifiche in materia igielecom, da parte dell’Amministrazione Comunale, ma anche da parte nico-sanitaria sono state effetdi tecnici Telecom, in particolare del forlivese Nicola Iarussi, che ringrazio a nome di tutta la collettività, finalmente tutti gli utenti possono disporre tuate anche su numerosi di una connessione internet velocissima, che può arrivare fino a 20 esercizi pubblici. mega. Faccio notare con orgoglio, che una tale velocità stabile e garan-
gli altri componenti. Ma adesso siamo impegnati, perché dobbiamo parlare di problemi amministrativi”. Cioè: il Pd del Comune di Isernia parla solo di atti amministrativi? Mah, sarà. Vuoi vedere che a Isernia non ci si occupa di politica? “Ma lei vuole parlare della Giunta comunale?” chiede l’intervistato. “No, volevo solo sapere se il Pd del Comune di Isernia pensa qualcosa su quanto sta avvenendo in Regione”. Insomma, tra un sospiro e un tentennamento la tesi del capogruppo sembra seria: prima di esprimersi in nome e per conto del Pd, bisogna ascoltare gli altri consiglieri. Si, ma un pensiero personale lo si ha o per parlare bisogna chiedere il permesso a qualcuno? “Intanto Scarabeo non è stato ancora rimosso”, come a dire: mica è detto che Frattura lo toglie? Il tutto dopo un mese, anzi un anno, in cui la posizione dell’unico esponente pentro è perennemente a rischio. In ogni caso il Pd di Isernia si è dato un tempo: vediamo se dopo gli aspetti amministrativi si discuterà anche di aspetti politici che potrebbero avere ripercussioni sul territorio locale e sul partito locale, e in giornata proviamo a ricontattare il capogruppo di Palazzo San Francesco. Solo una domanda nasce spontanea: perché si ha la sensazione che ci sia timore ad affrontare questioni politiche regionali? Si teme di suscitare l’ira del governatore o al Pd di Isernia fa piacere che un membro dello stesso Pd locale possa essere estromesso dall’esecutivo fratturiano? Giovanna Ruggiero
A Forlì del Sannio banda larga fino a 20 mega
tita, non è disponibile neanche nelle grandi città italiane, almeno non in tutte, ma soprattutto non è disponibile in nessun comune o città della Regione Molise, ma al massimo in alcune zone delle città più grandi. Siamo il primo paese che può dire di aver superato quel digital divide che ancora oggi, nel 2014 è un problema per tante aziende, tante pubbliche amministrazioni, tanti cittadini, che nell’era di internet non possono contare su un servizio efficiente, veloce ed al passo con i tempi, servizio che è invece una realtà in da anni in tutta Europa e nei paesi più evoluti di tutto il mondo. Da oggi a Forlì del Sannio sarà possibile utilizzare internet per informarsi, per lavorare, per divertirsi, per comunicare, per accedere a servizi on line di qualunque genere, senza dover perdere tempo inutile, senza dover ricorrere a connessioni mobili o wi-fi, il cui segnale non è mai costante e di certo non garantisce efficienza e prestazioni paragonabili a quelle di una linea fissa servita da fibra ottica".
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Termoli
19 marzo 2014
Bomba carta all’esterno di un negozio, indaga la Polizia TERMOLI – Forse un avvertimento oppure il gesto di uno scellerato. Su queste ipotesi stanno indagando gli agenti di Polizia del Commissariato dopo che a mezzanotte tra lunedì e ieri una bomba rudimentale è stata fatta esplodere fuori di un esercizio commerciale all’angolo di Via Dante e Via Mario Pagano, a pochi metri da Piazza Bega, l’ex terminal dei Bus. Un
boato che ha lacerato la quiete notturna ed ha allarmato i residenti che hanno chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. L’esplosione, oltre a frantumare parte della base in lamiera della vetrina ha anche segnato il vetro stesso. Sul posto è giunta anche una squadra dei Vigili del Fuoco per scongiurare possibili incendi e capire il tipo di esplosivo usato. Un
Agci, nuovo servizio per l’attività della pesca TERMOLI - Pescatori nella rete” è un progetto di AGCI AGRITAL che prevede la realizzazione di un software, che opera su piattaforma web, che consente la trasmissione, in automatico, di alert relativi alle scadenze amministrative connesse allo svolgimento dell’attività di pesca. Questo l’elenco delle scadenze trattate: Rinnovo licenza di navigazione; Rinnovo ruolino dell’equipaggio; Rinnovo annotazioni di sicurezza; Rinnovo dotazioni medicinali; Rinnovo zatterini di salvataggio ed estintori; Rinnovo licenze RTF; Annual test – EPIRB; Giri di bussola; Navigabilità; Visite intermedie –
scafo/sala macchine/elica; Estintori; Razzi; Boetta fumogena; Sgancio zattera; Sgancio EPIRB;Batteria EPIRB. Gli alert sono implementati da
un’altra quantità di notifiche comunque utili allo svolgimento dell’attività di pesca quali, ad esempio, aggiornamenti e novità normative e/o bollettini meteo.
atto che per i titolari dell’esercizio commerciale non ha giustificazioni. Intanto gli agenti del Commissariato, coordinati dal dirigente Francesco Lagrasta, hanno effettuato rilievi su tutta la zona e ascoltato alcuni residenti. Ora non resta che stabilire se si tratti di un tentativo di furto o un avvertimento per una possibile ritorsione.
Di Pietro inaugura sede elettorale IdV TERMOLI - Oggi, in occasione dell’inaugurazione della sede elettorale IdV cittadina, il Presidente onorario dell’Italia dei Valori, onorevole Antonio Di Pietro, sarà in Molise per presentare agli organi di informazione la candidatura
dell’avvocato Antonio D’Ambrosio alle primarie della coalizione del centrosinistra per l’elezione del candidato Sindaco del Comune di Termoli. L’appuntamento è per le ore 18 in Via Rio Vivo n. 20/22.
Estensione dell’impianto di videosorveglianza
TERMOLI - Il Comune recependo esigenze proprie di maggiore sicurezza per l’incolumità pubblica e la tutela del proprio patrimonio, ha necessità di implementare il sistema di videosorveglianza già esistente espandendolo nel centro cittadino, in particolare in piazza Insorti d’Ungheria, via D’Andrea, via Alfano e all’ “Auditorium” in via Giappone. L’intento è quello di assicurare maggiore sicurezza ai cittadini e tutelare il patrimonio dell’ente. Per questi motivi il dirigente Alfredo Dalla Torre ha firmato la determina che da il via ai lavori per l“Estensione dell’impianto di videosorveglianza” per una spesa complessdiva di circa 18mila euro.
"Adotta un artista", il 23 marzo A tutti i donatori molisani: Grazie del tuo gesto la terza rassegna
Termoli – Si terrà domenica 23 marzo la terza rassegna di arte contemporanea “Adotta un artista” promossa da Lina Boffa, presidente dell’associazione artistica campana "Accademia" e ospitata nell’atelier Verrilli di via Montecarlo che vedrà come critico Antonio Mucciaccio. Durante la giornata dovranno realizzare lavori in estemporanea sul tema della convivialità. Prenderanno parte all’iniziativa gli artisti molisani: Gabriella Campanelli, Antonietta Aida Caruso, Enza Cesarone Aprile, Giovanni Chiarullo, Giuseppe Colella, Giovanna D’Aquila,Titina De Filippo, Michela Della Penna, Fabio Giannantonio, Mingo Iacovino,Annamaria Iafelice, Michele Inno, Carla Iozzi, Maria Mascia, Maria Cristina Pagliaccio, Giuseppe Petrecca, Amelia Piscolla, Tonia Pistilli e Piero Romagnoli. Dal 26 aprile al 4 maggio la rassegna che vede la partecipazione di venti artisti molisani sarà ospitata dal circolo artistico "La Pallade veliterna Gustavo Gualtieri" di Velletri in collaborazione con il Liceo Artistico "Antonio Cederna", ex istituto statale d’arte Juana Romani.
TERMOLI - C’è un popolo di anonimi, silenziosi e discreti donatori di sangue che si impegnano quotidianamente per poter tenere sempre fornita una scorta ematica che garantisca il gran dono di vita, per tutti coloro che giornalmente ci chiedono aiuto, non ripudiamo mai il nostro giuramento, teniamo fede agli impegni presi, ci doniamo con tutto il cuore per tutti i cuori. Il sangue è una ricchezza che condividiamo e che ci accomuna. Offrirlo a chi ne ha bisogno è un gesto che conserva la vita di chi ha bisogno e migliora la salute di chi dona e questo quello che fanno i nostri donatori, fanno si che la nostra piccola regione si pone al primo posto in Italia (come da report della Kedrion ditta che lavora i prodotti ematici di tutta Italia) per donazioni di Plasma. Sia questo di esempio a chi con il suo operato discredita il nostro Molise ed in parte vanifica tutto ciò
che con sacrificio altri conquistano e possiamo senz’altro dire che i cattivi perdono. E tutto questo senza alcuna etichetta, perché l’amicizia, l’amore e la fratellanza sono universali. Perché il sangue ha lo stesso colore per ogni uomo e ogni donna di questo pianeta. Sin dalla sua fondazione, l’AVIS si rivolge a tutti, senza distinzioni politiche, religiose, di razza. Senza altra etichetta che quella di chi sa di donare per la vita ed allora, facciamo brillare questo orgoglio molisano, gridiamolo a tutto il mondo, facciamo che le belle nuove riempino di gioia i cuori di tutti coloro che si sono prodigati per i deboli e i bisognosi siate fieri del Vostro gesto possa il nostro abbraccio stringervi tutti, con profondo affetto e Fieri di appartenerVi. In occasione della festa del papà e della famiglia un saluto a tutti i donatori molisani dal direttivo AVIS di Termoli
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Termoli
19 marzo 2014
Agricoltura, anticipata scadenza le polizze agevolate contro avversità atmosferiche BASSO MOLISE -. Per cereali, frutta, uva da vino, altre colture permanenti e colture a ciclo autunno primaverile, è stato anticipato, per il 2014, al 31 marzo il termine ultimo per sottoscrivere la polizza di assicurazione e poter usufruire del contributo previsto dalla Politica Agricola Comunitaria sul premio pagato, in base ai dati del fascicolo aziendale aggiornato. E’ questa una delle novità più importanti fissata dal Piano Assicurativo Nazionale del Ministro delle Politiche Agricole, secondo quanto riporta la Coldiretti Molise. La seconda importante novità è che l’assicurazione pluririschio dovrà comprendere almeno tre avversità atmosferiche tra le sei seguenti: grandine, vento forte, sbalzo termico, colpo di sole e vento caldo, eccesso di pioggia, eccesso di neve. La siccità, l’alluvione e anche il gelo-brina , in quanto
Realizzazione di dissuasori mobili nell’isola pedonale LARINO – Presto l’isola pedonale di via Cluenzio nel Centro storico avrà i dissuasori mobili. L’isola pedonale viene chiusa al traffico veicolare dalle 20 alle 6 per i giorni feriali, e per 24 ore nei giorni festivi. In questi orari il traffico è interdetto con una transenna mobile che, di fatto, risulta quasi sempre spostata dai cittadini indisciplinati. La ditta Serramenti Italia S.r.l. di Larino ha dato la disponibilità gratuita alla esecuzione di due sistemi di dissuasori mobili per l’isola pedonale, da realizzare secondo il progetto del Servizio Urbanistica, sulle quali apporre il marchio pubblicitario della ditta stessa. La Giunta municipale quindi ha deliberato di autorizzare la ditta ad eseguire i lavori.
Fratelli d’Italia raccoglie fondi per acquisto defibrillatore
calamità catastrofali, si possono assicurare solo con Polizze Multirischio. Ratificati gli accordi del Consorzio Regionale di Difesa Molisano, struttura che gestisce il sistema agevolativo nella regione, con le diverse Compagnie di assicurazioni, è ormai partita la “campagna assicurativa agevolata” delle colture agricole contro le avversità agevolate. La Coldiretti Molise ha attivato gli sportelli, presso tutte le sue sedi territoriali, per assistere gli agricoltori nella predisposizione e stipula delle polizze. Infine, la Coldiretti Molise ricorda che, attraverso una specifica convenzione tra il CoReDiMo e l’Associazione Regionale Allevatori del Molise, è possibile stipulare polizze assicurative agevolate per la zootecnia, a garanzia dell’abbattimento forzoso degli animali, il mancato reddito e lo smaltimento delle carcasse.
La fondazione Michelino Trivisonno onlus ha una nuova una sede
LARINO - Come si ricorderà il 28 maggio 2013 a Larino in Piazza dei Frentani davanti al Notaio Luigi Colavita venne costituita la Fondazione Michelino Trivisonno Onlus per espressa volontà del suo benefattore larinese che si chiama appunto Michelino Trivisonno. Nato a Larino 89 anni fa, con moglie ed un figlio, vice direttore del Banco di Napoli delle sedi di Genova e Torino, ha ricoperto l’incarico di Rappresentante del Banco di Napoli presso la Borsa Valori dei due capoluoghi suddetti, collocato in pensione decide di ritirarsi stabilmente a Larino nella sua villetta di Montearcano in contrada Fonte Focolare e dove in via provvisoria venne fissata la sua
GUGLIONESI - Il locale gruppo Fratelli d’Italia si sta impegnando nella raccolta fondi per acquistare un defibrillatore da mettere a disposizione dei residenti. L’appuntamento è per domenica 23 marzo per tutta la giornata nella villa comunale. “Il defiblillatore – dicono i promotori dell’iniziativa - sarà donato alla comunità che potrà usarlo in caso di necessità. Siamo uno dei pochi paesi a non averne uno a disposizione. Per questo uniremo le nostre forze affinché l’obiettivo si realizzi”All’iniziativa prenderanno parte anche i medici della zona che spiegheranno come dovrà esser usato.
Fidas, premiati vincitori del corso “Educare alla Solidarietà”
LARINO – Nella Sala della Comunità si è svolta la cerimonia di premiazione dei migliori cinque elaborati del corso “Educare alla Solidarietà”, organizzato dalla locale sezione della Fidas Federazione italiana associazioni donatori di sangue (Fidas) “Paolo Manes”, a cui hanno partecipato gli studenti delle classi IV e V del Liceo “D’Ovidio” e dell’Ita “San Pardo”. Presenti alla premiazione anche il presidente regionale della Fidas, Franco Vitulli, e quello frentano Sandro D’Agostino, accompagnati da diversi volontari della Fidas. Premiati con una macchina fotografica digitale gli studenti: Donatella Losignore (classe V B Liceo Scientifico); Mariachiara Luccitelli (Classe IV A Liceo Scientifico); Francesca Di Paolo (Classe V B Istituto Tecnico Agrario); Elisabetta Martino (Classe V A Istituto Tecnico per Geometri); infine il primo premio è andato a Luca Fiore (classe IV A Istituto Tecnico per Geometri).
sede. Ora invece grazie alla disponibilità della Parrocchia della Beata Maria Vergine delle Grazie ed al suo parroco Don Antonio Mastantuono, la Fondazione Michelino Trivisonno Onlus oltre ad aver ricevutolo status e il riconoscimento ufficiale dagli organi preposti ha trovato anche una sede a Larino in Via Marco Tullio Cicerone. A sancire l’avvenimento un’apposita messa celebrata dallo stesso Parroco Don Antonio, durante la quale sono stati accolti e presentati presso la Comunità Parrocciale tutti i componenti della stessa fondazione ed illustrati gli scopi e le finalità della Fondazione benefica. La Fondazione Michelino Trivisonno Onlus, è bene ricordarlo, si avvale di un capitale iniziale di quindicimila euro da elevare successivamente a cinquecentomilaeuro, con eventuale accoglimento di altri fondi o lasciti senza però modificare finalità e scopi già costituiti, ovvero “Sostegno e beneficenza a persone anziane bisognose ed abbandonate dai parenti, nell’ambito territoriale di Larino” un sostegno estendibile, a tutta la provincia di Campobasso, anche nell’ambito della ”prote-
zione degli animali o più in particolare di cani abbandonati dai propri padroni”. L’iniziativa non c’è che dire è veramente lodevole e meritevole di plauso da parte di tutta la cittadinanza che, in tal modo, si arricchisce di un altro tassello capace di soccorrere in caso di necessità le persone più bisognose, svantaggiate e trascurate. Ovviamente in questa prima fase la carica di Presidente è stata riservata all’unanimità al suo fondatore Michelino Trivisonno, le funzioni di Segretario sono state assegnate a Primiano Miozza; il Consiglio di Amministrazione è formato da: Saverio Carfagna, Demetrio Di Fonzo, Antonio Giannone, Luigi Mosiello, Michele Urbano; Il Collegio Sindacale è composto dai Sindaci effettivi: Antonio Guarino, Renato Miozza, Andrea Vitiello; .Sindaci Supplenti: Giulio Pontico, Napoleone Stelluti. Nessun gettone di presenza è previsto per i suddetti organi, che durano in carica tre anni rinnovabili alla scadenza e che operano gratuitamente, fatta eccezione per il Segretario per il quale è previsto un modesto compenso, già determinato, quale premio di operosità. Il cerimoniale della giornata dedicata alla Fondazione Michelino Trivisonno Onlus, si è concluso con un conviviale offerto dal suo benefattore tenutosi presso il ristorante Miralago di Guardialfiera, durante il quale si è effettuato in forma straordinaria anche un consiglio di Amministrazione per gettare le basi e programmare le attività future della istituzione che verrà quanto prima inaugurata.
Conclusa decima edizione del campionato regionale di potatura
MONTORIO NEI FRENTANI – E’ terminata la decima edizione del campionato regionale di potatura dell’olivo allevato a vaso policonico organizzato dall’Arsiam Larino. Le prove pratiche si sono svolte nell’azienda agricola di Corrado Colecchia a Montorio nei Frentani. Vincitore è risultato Pasquale Di Lena, seguito da Alessandro Di Lena e Domenico Di Giuseppe. Tutti e tre, insieme a Roberto Vizzarri, Lorenzo Spadanuda e Nicola Barone, per diritto potranno partecipare alla fase nazionale del trofeo “Forbici d’Oro” che si terrà a Casciana Terma Lari, in provincia di Pisa, il 4 e il 5 aprile. Questi i primi dieci classificati del campionato regionale di potatura dell’olivo allevato a vaso policonico: Pasquale Di Lena, Alessandro Di Lena, Domenico Di Giuseppe, Roberto Vizzarri, Lorenzo Spadanuda, Nicola Barone, Francesco Del Ciotto, Luigi Campolieti, Gianmarco Pizzolongo, Vincenzo Ruccolo.
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Cultura
19 marzo 2014
La Casa Ottagonale a Fossalto, “…era giusto che l’aula del Saro Battistero avesse otto lati, perché ai popoli venne concessa la vera salvezza quando, all’alba dell’ottavo giorno, Cristo risorse dalla morte”. Con queste parole di Sant’Ambrogio prosegue il nostro viaggio alla scoperta del Molise, percorrendo l’impervia stradina che dall’antico borgo di Fossalto conduce alla contrada di Sant’Agnese. Qui, sotto l’ombra un atavico cipresso, sorge un palazzo dalla pianta ottagonale costruito in epoca settecentesca dall’allora feudatario di Fossalto, il conte Antonio Pellegrino. Si tratta di una tipologia architettonica piuttosto inusuale per la nostra terra e anche per la costruzione di edifici privati. Infatti la forma ottagonale ricorre soprattutto nell’architettura sacra e rappresenta l’ottavo giorno della settimana, quello in cui, dopo i sette giorni della Genesi, ha inizio l’eternità, con la resurrezione di Cristo. Al numero otto è connessa anche la figura della Madonna con le sue otto virtù; ad ella sono infatti intitolate tante chiese a pianta ottagonale, tutte con con l’abside orientato ad oriente, nell’esatta posizione del sole levante all’ 8 settembre, giorno della sua nascita e dell’entrata del Sole nella costellazione della Vergine. Esistono numerosi templi costituiti da una sagoma quadrata tracimata da una forma sferoidale che simbolicamente ritraggono la terra ed il cielo e spesso tra queste due figure è posta quella dell’ottagono, che rappresenta l’uomo, il quale emblematicamente diviene l’intermediario tra la terra e il cielo. Ma la forma ottagonale è riconducibile particolarmente ai templi degli Ordini Militari Cavallereschi che si sono diffusi soprattutto durante il periodo medioevale. Nel 1118 il nobile francese Ugo di Payns radunò un gruppo di otto cavalieri con i quali a Gerusalemme fondò l’Ordine dei poveri cavalieri del Cristo che furono poi identificati dal re Baldovino II con il nome di Cavalieri Templari, monaci guerrieri di-
il mistero
La costruzione è in agro di Fossalto. Quali segreti nasconde? fensori e custodi del Tempio di Cristo. La Croce delle Beatitudini che in principio fu il loro emblema ufficiale, ha origine proprio dall’ottagono. Nelle architetture che hanno radici templari il cerchio simboleggia Dio che è trascendentale, così come mistico appare l’elemento ottagonale, cioè il doppio quadrato, ovvero la quadratura del cerchio, ma anche la chiusura perimetrale di una croce greca da tutti e quattro i bracci uguali. Il simbolo allora rinvia ancora alla rappresentazione della Croce, della Passione e della morte che viene però vinta dal Cristo risorto. Allo stesso modo, nella sfera esoterica, il numero otto racchiude molteplici significati. Come in algebra, è anche in questo campo il simbolo dell’infinito, è la rifrazione dello spirito nel cosmo, è l’indefinito e l’indefinibile. È l’ignoto
(Seconda parte) che succede alla perfezione del numero sette e che spinge alla ricerca e alla scoperta dell’inconoscibile. È il numero che simboleggia la morte, intesa come passaggio alla vita ultraterrena. Passaggio metaforico che materialmente si può forse ritrovare anche nella casa ottagonale di Fossalto, dove sembra che vi fosse un passaggio segreto che conduceva forse nei sotterranei, nei quali doveva probabilmente trovarsi una stanza impiegata dallo stesso conte Pellegrino per qualche suo legame proprio con l’Ordine Templare. Ma nessuno ha saputo raccontare di più. E allora ci si chiede: “quali segreti nasconde il palazzo ottagonale di Fossalto? Cosa ha ispirato il conte Pellegrino nella progettazione di una tale costruzione? Forse la casa ha davvero avuto in passato legami coi Cavaleri del Tempio di Cristo, o forse il conte stesso ne faceva parte? Per il momento non ci è dato saperlo, ma la nostra indagine non si ferma qui e proseguirà sulle orme del conte Pellegrino e del mistero della casa ottagonale. Sabrina Izzi
La Madonna del Peschio
Continua il nostro viaggio alla scoperta di luoghi magnifici e nascosti della nostra terra, luoghi leggendari, posti misteriosi, ma anche carichi di quella magia che, seppure non si può toccare, viene percepita e che lascia i nostri animi incantati. E in questo viaggio non si può non recarsi a Roccaspromonte, piccolo borgo che sorge quasi in bilico su una aspra roccia dagli spalti sulla valle del fiume Biferno. Qui, dopo aver percorso una strada serpeggiante e all’apparenza dimenticata, inerpicandosi verso l’apice della roccia, in un bosco di querce che sembra fatato, sorge il Santuario all’aperto della Madonna del Peschio.Varcato il piccolo cancello in ferro battuto che segna l’ingresso, agli occhi trasognanti del visitatore si apre questo sacro luogo incantato ed immediatamente il cuore e l’anima si perdono in un percorso emozionale e sensoriale, e si viene come precipitati in una sorta di bolla di tranquillità, una oasi di calma e si viene travolti dalla grande carica di spiritualità. Siamo di fronte ad un modello di architettura che sembra stato creato dal paesaggio stesso. Solo il cielo, infatti, fa da tetto a questo inviolabile spazio, quel blu immenso che è possibile vedere alzando gli occhi tra i rami delle maestose querce che fanno da pareti al santuario e che naturalmente scandiscono lo spazio delle navate; una serie di massi che formano i sedili, sono disposti a semicerchio e rappresentano l’auditorio. Da altri due massi sono stati ricavati l’altare e l’ambone. Nel mezzo, proprio dietro l’altare, altre pietre squadrate racchiudono il tabernacolo, sulla sinistra la pietra per le offerte designa gli spazi per i donatori e sulla destra si trovano gli spazi per le penitenze. A destra del presbiterio, su un piccolo sperone di roccia affiorante, dall’alto la statua della Madonna realizzata da artigiani locali, osserva i visitatori, quasi a volerli rassicurare con la posa della bocca che sembra voler accennare un sorriso. È una sensazione indescrivibile quella che si prova trovandosi in questo santuario, fatto di un’architettura intangibile ma esistente. Poco al di sotto dello spazio dedicato all’aula del popolo, il parroco del paese, don Alessandro, da poco passato a miglior vita, ha creato un meraviglioso giardino in mezzo al bosco, che vuole essere una rivisitazione del Getsemani:una statua del Cristo che prega, le stazioni della Via della Croce e, all’imbrunire, il grande crocifisso che domina la vallata, sono cariche di spiritualità. E anche qui ritorna la simbologia dei dodici apostoli; sono dodici infatti gli ulivi piantati lungo la stradina brecciata che abbraccia il giardino. E così lasciamo il nostro luogo incantato, seppur con rammarico, tanta la carica emozionale che ci ha regalato, ma il nostro viaggio alla scoperta del Molise sconosciuto è ancora lungo. Un ultimo sguardo al Cristo allora, che rimarrà pur sempre lì ad accogliere viandanti, sotto tanto cielo e tante stelle, per illuminarsi di mistero… Sabrina Izzi
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Sport
19 marzo 2014
A Mascalucia mancherà Fazio, oltre a Monti e Guglielmi L’altra sfida è tra il Ponsacco e l’Union Arzignano
Campobasso, è il giorno
della semifinale in terra siciliana I lupi alle 15 affrontano il Catania San Pio X: l’obiettivo è uscire indenni per ‘blindare’ la finale di Firenze
L'allenamento dei lupi a Lamezia È il giorno delle semifinali di Coppa Italia, manifestazione riservata alle squadre del campionato di Eccellenza. Quattro squadre per un unico sogno: quello di giocare l’anno prossimo con la coccarda tricolore sul petto. Catania San Pio X – Campobasso e Ponsacco – Union Arzignanochiampo sono le sfide che designeranno le due finaliste della kermesse tricolore. Atto finale che si disputerà mercoledì 2 aprile al centro federale ‘Bruno Buozzi’ di Firenze. Sicilia contro Molise e Toscana contro Veneto: questi i massimi tornei regionali rimasti in campo, con l’Eccellenza molisana che due anni fa riuscì ad arrivare in semifinale, grazie al Termoli; mentre, quattro stagioni or sono fu la Capriatese ad arrivare fino alla finalissima tricolore. Il Campobasso gioca l’andata al ‘Somma’ di Mascalucia, centro di trentamila abitanti a dieci chilometri dal capoluogo catanese. Per la prima volta nella fase nazionale della coppa, i lupi avranno l’opportunità di giocare
il ritorno al ‘Selva Piana’, visto che sia contro l’Avezzano, che contro il Portocorallo la doppia sfida è iniziata nel capoluogo molisano. Il Catania, quinto in classifica in campionato, si gioca tutte le sue chance per approdare in serie D tramite la Coppa Italia, anche se per la verità c’è anche la possibilità che i siciliani possano fare il salto di categoria pur non raggiungendo la gara di Firenze. Il team di Farina, infatti, è prossimo alla promozione col primo posto in campionato; i toscani del Ponsacco hanno già vinto; pure i veneti dell’Union Arzignanochiampo sono primi, ma nel massimo torneo veneto i giochi sono ancora tutti aperti. Per questo motivo, il Catania San Pio X cercherà di estromettere i lupi dalla coppa e festeggiare la serie D senza dover aspettare la conclusione dell’Eccellenza veneta. Il Campobasso è partito per la lunga trasferta nel primo pomeriggio di lunedì, quando all’appello mancava soltanto il capitano Minadeo, che ha raggiunto la squadra ieri, per presenziare alla mostra-evento dell’ex Gil, inaugurata lunedì sera. La truppa rossoblù si è fermata l’altro ieri sera a Lamezia Terme, dove ieri mattina la squadra si è allenata, prima di riprendere il viaggio verso la Sicilia. A Mascalucia, in provincia di Catania, il team molisano è giunto nel pomeriggio di ieri. L’allenatore dei lupi, Francesco Farina, dovrà rinunciare allo squalificato Fazio, oltre ai lungodegenti Guglielmi e Monti. Con il gruppo c’è anche Cammino, che sta proseguendo il suo percorso di riabilitazione dopo l’intervento ai crociati. L’under dei lupi, sostanzialmente, farà solo numero, considerando che sono rimasti a Campobasso gli juniores Aniello e Di Domenico, i quali non hanno seguito la squadra a Catania per non perdere altri giorni di scuola dopo quelli saltati durante la trasferta in Sardegna. L’allenatore Francesco Farina, rispetto al 6-0 inflitto all’Alife, ritroverà Minadeo e Palumbo, così come schiererà tra i pali il classe ’90, Cattenari. In difesa, col rientro del capitano, ci saranno pure Scampamorte e gli
ECCELLENZA - CLASSIFICA MARCATORI 24 reti: Lazzarini (Campobasso; 3 rig.) 21 reti: Riccitiello Fil. (Sesto Campano; 4 rig.) 17 reti: Grillo (Fornelli), Scippo (Calcio Dauna; 1 rig.) 14 reti: Rossi (Montaquila; 3 rig.) 12 reti: Napoletano (Sesto Campano) 11 reti: Del Zingaro M. (Gambatesa), Totaro (Santeliana), Di Francesco (Roseto; 1 rig.) 10 reti: Sisti (Roccaravindola), Patriciello (Venafro; 1 rig.) 9 reti: Guglielmi (Campobasso; 3 rig.), Troisi (Calcio Dauna; 3 rig.), Del Re (Gambatesa) 8 reti: Iameo (Alife), Montechiari (Cliternina); Cifani, Guadagno (4 rig.) e Infimo (Fornelli); Bianco (Montaquila; 3 rig.), Tarantino (Roseto; 1 rig.), Minotti (ora 3, di cui 1 rig., Vastogirardi; 5 Montenero, di cui 3 rig.) 7 reti: Recchia (Gioventù Calcio Dauna, 1 rig.), Pinchera (Sesto Campano), Amicone (Vastogirardi), Grieco (Virtus Pozzilli; 4 rig.) 6 reti: Fazio (Campobasso), Minadeo (Campobasso; 1 rig.), Vitelli (Campobasso 1919), Fruggiero (Vairano; 3 rig.), Ferrantino (Calcio Dauna), Vannella (Roseto) 5 reti: Miselli (Alife), Mauriello (Campobasso 1919), Scampamorte (Campobasso), Palumbo T. (Campobasso), Graziaplena (Cliternina), Balbo (Vairano), Tosches (Gambatesa; 2 rig.), Cordone (Santeliana; 2 rig.), Crispino (Sesto Campano; 1 rig.), Bernardi (Vastogirardi; 1 rig.), Carbone (Virtus Pozzilli) esterni Scudieri e Volpecina. In mediana spazio per Pignataro e Corradino, supportati da Cianci e Palumbo. In avanti Vitelli e Lazzarini. Si gioca alle 15 e la gara sarà visibile in Molise, grazie alla diretta di alcune emittenti televisive molisane. Arbitrerà Giacomo Vimercati della sezione di Cosenza, che sarà coadiuvato dagli assistenti Pietro Guglielmi e Daniele Colizzi, entrambi di Albano Laziale.
Salvare la serie D è impresa improba, così si pensa già a una programmazione futura in Eccellenza
Isernia, l’obiettivo è quello di pagare le vertenze e concludere dignitosamente il torneo Il presidente Ciampittiello e l’ex assessore Bucci starebbero provando a sanare la società L’Isernia si gioca le ultime chance di salvare la categoria, anche se l’impresa sembra piuttosto ardua. I biancocelesti, in crisi perenne, ripartono dalla sconfitta, giunta solo a tempo scaduto, in casa della terza forza del campionato, il Matelica. Per i pentri di mister Califano, riconfermato alla guida tecnica da quel che resta della società biancoceleste, nonostante lo spiacevole episodio riportato dalla stampa marchigiana, secondo la quale l’allenatore avrebbe avuto una furibonda lite con un calciatore del Matelica, è iniziata l’ennesima settimana senza troppe garanzie. Così anche alla sfida del ‘Lancellotta’ contro l’Amiternina si arriverà senza poter svolgere la settimana tipo.
Il gruppo si allenerà due, al massimo tre volte, considerando che i giocatori non stanno più di stanza nel capoluogo pentro, ma viaggiano dalle rispettive residenze. Già domenica i biancocelesti sono arrivati a Matelica, facendo grossissimi sacrifici. Per lo meno, però, il presidente Ciampittiello avrebbe assicurato il pagamento delle ultime due trasferte a Pesaro e Recanati. L’Isernia, quindi, giocherà fino alla fine e lo stesso Ciampittiello, insieme con l’ex assessore comunale Bucci e all’avvocato Cozzone, stanno lavorando alle vertenze. Pur se si dovesse retrocedere, si punta a preservare il titolo sportivo e a ripartire dall’Eccellenza senza eccessivi debiti. Per salvare la categoria, però, servi-
rebbe un miracolo: non solo superare in classifica l’Angolana, al momento terz’ultima con due lunghezze di vantaggio sui pentri, ma anche ridurre il gap con la sest’ultima a meno di dieci punti. Al momento, la differenza tra l’Isernia e l’Olympia Agnonese è di 14 punti e a sette giornate dalla conclusione del campionato è un abisso, anche se l’Isernia deve ancora giocarsi il jolly dei tre punti contro il Bojano. L’Isernia ci prova, ma se dovesse retrocedere e se l’opera di Ciampittiello e Bucci andrà a buon fine si potrà pensare a una stagione, la prossima in Eccellenza, senza gli affanni dell’ultima negativa annata, sia dal punto di vista dei risultati, che gestionale.
SERIE D GIRONE F - MARCATORI 19 reti: Cacciatore (4 rig. Matelica). 17 reti: Miani (1 rig. Termoli). 13 reti: Panico (3 rig.: 12 Isernia, 1 Bojano); Aquaro (Celano); Berardi (6 rig. Jesina); Costantino (Vis Pesaro). 11 reti: Palumbo (Termoli); Tavares (1 rig. Ancona), Galli (4 rig. Recanatese). 10 reti: Bondi (Ancona); Cavaliere (3 rig. Maceratese). 9 reti: Esposito (4 con 2 rigori Agnonese, 5 con 1 rigore Giulianova); Torbidone (2 rig. Amiternina); Pazzi (2 Ancona, 7 con 3 rig. Civitanovese); Stefanelli (2 rig. Fano); Cognini (3 rig. Matelica); Ambrosini (2 rig. Maceratese); Palmieri (Recanatese); Ceccarelli (2 rig. Sulmona).