TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
ANNO X - N° 162 - VENERDÌ 1 AGOSTO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno a Vittorino Facciolla
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Vittorino Facciolla. All'assessore regionale all'Agricoltura, questa volta, gli diamo l'Oscar per la perseveranza dimostrata per l'accensione dei forni allo Zuccherificio del Molise. All'esponente di Giunta gli va riconosciuto il merito di avere voluto con caparbietà il risultato raggiunto che lascia aperta una porta alla speranza per la piena ripresa dell'impianto saccarifero molisano. Del resto, si tratta di una struttura produttiva importante per il sistema economico regionale e un bravo va, con onestà intellettuale, a Facciolla.
Il Tapiro del giorno a Massimiliano Scarabeo
Il Tapiro del giorno lo diamo a Massimiliano Scarabeo. Sinceramente non si riesce a notare nell'attività dell'esponente di giunta un punto sul quale poggiare un'analisi di quanto fatto perchè assai magri i risultati da mettere in agenda. Ci prova, di tanto in tanto, a far vedere che il suo assessorato qualcosa pure fa ma è davvero ben poca cosa. Sui fatti concreti, invece, non c'è traccia alcuna dell'attività svolta a favore della ripresa economica e, soprattutto, di una nuova programmazione capace di far guardare al domani visti i dati pubblicati dallo Svimez.
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1 agosto 2014
Il Servizio Pianificazione e gestione territoriale e paesaggistica ha chiesto di essere distinto
Se la Regione Molise è il pantano delle cattive consuetudini, dell’avvilente routine, dell’assuefazione “al dolce far niente”, le cause sono nei livelli di vertice e in quelli decisionali
Fare di tutta l’erba un fascio non è nella nostra funzione di cronista. Le eccezioni, in tal caso reclamano. Dal Servizio Pianificazione e gestione territoriale e paesaggistica dell’Area quarta della Regione Molise ad esempio non è stato condiviso, non lo spirito e il contenuto dell’articolo con il quale abbiamo commentato l’uscita di scena del direttore dell’Area Rodolfo Cocozza, ma la generalizzazione sullo stato di fatto all’interno dell’Ente da noi riassunto come luogo ove ciascuno si accontenta di esistere e di portare a casa lo stipendio.
Sul punto, il Servizio Pianificazione ha qualcosa da eccepire. Infatti, ha eccepito che l’impegno nel lavoro è costante, la ricerca di rendersi utili e produttivi lo è altrettanto. Insomma, le persone che vi lavorano sono complessivamente coese a considerare la loro funzione pubblica in chiave dinamica e non statica. Se però il dinamismo e l’impegno vanno a cozzare contro i livelli dirigenziali e decisionali uscendone mortificati, ovvero non riconosciuti, non valutati e considerati, la responsabilità è altrove. E’ nei livelli e
nelle persone che hanno il vezzo di sorvolare gli uffici e i servizi di cui sono titolari e, quindi, responsabili. Il difetto, diciamolo è nel manico. Se pur avendo problemi da affrontare, questioni da risolvere, pratiche da sbrigare si fa in modo che gli uffici e i servizi vengano sostanzialmente esclusi preferendo apporti esterni, oppure rinviare, dilazionare, dilatare i tempi e le questioni, la faccenda prende ben altri connotati. Quelli, ribadiamolo, per cui il direttore dell’Area quarta Rodolfo Cocozza dopo reiterati tentativi di riordinare Uffici e Servizi e trovare i canali scorrevoli per portare a compimento il lavoro avviato e farlo crescere nel numero e nella qualità, ha dovuto gettare la spugna, preferendo tornare a dirigere i Lavori pubblici e l’Urbanistica del comune capoluogo. Di ciò è dell’avviso anche l’organico del Servizio Pianificazione e gestione territoriale e paesaggistica che per destinazione sarebbe il terminale e il centro di elaborazione di tutto ciò che dai Palazzi Moffa e Vitale (consiglio e giunta) da anni si va dicendo e promettendo (?) in materia di pianificazione e gestione del territorio. Sarebbe, ma non è, in quanto sopravanzato o non considerato ogni qualvolta, per responsabilità diretta o per impeto collaborativo, ha cercato di dare un ap-
porto tecnico e professionale. Basta riandare ai tentativi (miseramente abortiti) di arrivare ad una legge urbanistica e alle manipolazioni, agli aggiustamenti, alle correzioni e alla interpolazioni del Piano Casa per entrare nel vivo di una condizione in cui ad essere inconcludente, dilatorio e carente di prospettive, ma strumentalmente attivo e partecipativo spesso per fini inconfessabili, non è il personale regionale (quello volitivo, vivo e presente, intendiamoci) bensì lo sono gli apparati politici, amministrativi e di vertice. Se la Regione Molise è il pantano delle cattive consuetudini, dell’avvilente routine, dell’assuefazione “al dolce far niente”, le cause sono note. In un contesto sociale reattivo e consapevole ciò non sarebbe tollerato. Nel Molise è il paradigma di una realtà che viene colpevolmente ignorata, pur creando disastri all’economia, allo sviluppo e al lavoro. Questa aggiunta critica nei confronti dell’Ente per antonomasia, che mortifica i pochi entusiasmi, le poche professionalità, le rade occasioni per disincagliarsi dall’inefficientismo, la dobbiamo - e ne siamo grati - al personale del Servizio Pianificazione e gestione territoriale e paesaggistica che ha voluto dire la sua, perché anche nella Regione Molise si possa distinguere il grano dall’oglio. Dardo
Lettera aperta
Sulle pale eoliche si discuta seriamente
Egr. Direttore, ho avuto modo di leggere stamattina l’articolo riguardante la questione dell’eolico nel Molise e mi preme porre delle osservazioni su quanto riportato dalla Sua testata, chiedendo di dare adeguata diffusione alla mia. Come più volte rimarcato in altre occasioni le principali associazioni ambientaliste, da sempre favorevoli all’eolico, si sono adoperate in sinergia con ANEV, per delineare delle best practices ulteriormente vincolanti rispetto a quanto riportato nella normativa di settore in materia di rispetto del paesaggio sottoscrivendo un protocollo di intesa (ANEV, Legambiente, Greenpeace); tutti gli associati ANEV, associazione di categoria del settore eolico, sono quindi obbligati a rispettare tutte le prescrizioni contenute in tale documento.
Da sempre quindi ci siamo battuti per un eolico che, seppur indispensabile per gli equilibri energetici nazionali e comunitari, sia innanzitutto rispettoso per l’ambiente e il contesto in cui viene a trovarsi. Linee guida che ci siamo prefissati di seguire e rimarcare anche in altri settori, primi tra tutti la legalità, il rispetto delle regole e delle competenze. Proprio in merito a quest’ultimo aspetto ci battiamo e ci batteremo sempre contro i difetti di competenza in cui spesso cadono alcune Regioni che si trovano a legiferare su materie di stretta competenza statale; è successo e succederà ancora (purtroppo!) che l’ANEV si troverà a segnalare tali profili di illegittimità costituzionale ai soggetti preposti affinché possano procedere con le azioni del caso e, qualora riscontrassero la palese incostituzionalità della norma, a farla decadere. Ciò che invece si auspica è una urgente semplificazione dei pro-
cessi autorizzativi che miri a tempi certi e processi speditivi, in modo così da eliminare zone d’ombra ed evitare speculazioni e sospetti in seno agli organismi che si occupano di tali procedure, nelle quali, sia chiaro, gli imprenditori sono il soggetto debole da tutelare. Alla luce di quanto detto si ribadisce l’invito a favorire la divulgazione di una corretta informazione su tale tecnologia soprattutto in un periodo come quello attuale in cui l’eolico e le rinnovabili tutte sono oggetto di attacchi immotivati, e in previsioni della prossima definizione degli obiettivi Europei di settore. Si rimarca comunque la disponibilità a fornire ulteriori informazioni al riguardo o ad offrirsi per un eventuale contraddittorio. Simone Togni Presidente Anev
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1 agosto 2014
Dopo il senatore del Pd Ruta ora anche il sindacato tuona: la politica si dia una sveglia e cominci a cercare soluzioni
Rapporto Svimez, la Uil tira le orecchie alla politica regionale
CAMPOBASSO. Il senatore del Pd Roberto Ruta lo ha detto con il classico politichese da uomo di mediazione: “I dati del rapporto Svimez sono peggiori in Molise. C’è bisogno di uno scatto d’orgoglio”. Il sindacato Uil lo ribadisce con meno politichese: “I numeri della crisi in Molise sono sempre più preoccupati. E’ opportuno che la politica si dia una sveglia e cominci una volta per tutte a cercare soluzioni concrete”. Qualunque sia l’angolazione da cui arrivi la voce, il suono è sempre lo stesso: la politica regionale è messa sotto accusa. Stavolta, e questo Ruta lo sa bene, non c’è la passata gestione altrui o l’acerba posizione istituzionale di chi siede ai vertici della Regione fare da cuscino per ammortizzare la drammatica fotografia scattata al Molise dallo Svimez. Frattura e gli assessori regionali non hanno scusanti: la situazione è precipitata con il governo di centrosinistra. Lo scatto d’orgoglio di cui parla il senatore Pd non è rivolto certo ai cittadini. Loro stanno già facendo di tutto per sopravvivere. Così come chiare e dirette sono le parole della Uil: la responsabilità delle misure da prendere è tutta in capo a Frattura, Petraroia, Facciolla, Scarabeo e Nagni. Ognuno per il proprio settore. E Frattura risponde per tutti visto che si è tenuto la delega alla Programmazione. Quindi è lui che dovrebbe avere, più degli altri, un’idea su cosa fare che non sia l’immobilismo dimostrato fino ad oggi. Tutti, dai politici di sinistra regionali fino ai parlamentari guardano con speranza al riconoscimento dell’area di crisi sul distretto produttivo di Bojano, Isernia e Venafro. L’onorevole Danilo Leva ha chiesto al Presidente della Commissione Attività Produttive, Guglielmo Epifani, una immediata calendarizzazione e discussione della Risoluzione presentata in X Commissione nei giorni scorsi insieme ai parlamentari Venittelli e Folino. “Si tratta di un atto parlamentare che avrà un sicuro impulso positivo sull’ iter per qualificare la crisi industriale complessa del bacino pentro-matesino. È fondamentale, quindi, che anche il Parlamento si esprima nel più breve tempo possi-
bile. Le risorse aggiuntive che potranno essere investite in Molise se venisse riconosciuta l’area di crisi saranno fondamentali per rilanciare un distretto industriale devastato da una crisi senza precedenti che sta mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro.” Un’azione valutata positiva anche dal sindacato Uil. Anche se, a dirla tutta, la stessa associazione precisa che ci sono anche zone del Molise che chiedono risposte immediate. “Il bassomolise, invece, con particolare attenzione a Zuccherificio ed alla Fiat, deve essere attenzionato soprattutto sui tavoli nazionali, dove le scelte per tali grandi entità vengono assunte. Il Molise non ha più tempo. L'indecisionismo deve esser messo da parte a favore di atti ed iniziative forti e tangibili, investendo quante più possibili risorse disponibili sul lavoro. E per lavoro si intendono tutti i comparti, dall'industria alla sanità, dall'agricoltura al turismo, dalla cultura ai servizi. Possiamo vantare in Regione maestranze e manodopera eccellenti che nel corso dei decenni si sono sempre distinti per qualità del lavoro e fama dei prodotti realizzati, e che oggi hanno bisogno del giusto riscatto.
Senza dimenticare quelle decine di giovani acculturati e preparati pronti a scommettere sul loro territorio, ma a cui non si offre una valida chance”. In effetti i numeri per il Molise non allarmanti. Peggio. “La diminuzione dell’occupazione dipendente, ad esempio, ci dice il rapporto UIL, tra le 16 Regioni che investe maggiormente, trova la variazione più forte in Molise (15,9%), seguita dalla Puglia (-12,4%). Gli inattivi nella fascia lavorativa (15-64 anni), invece, di cui fanno parte coloro che studiano o che sono in un percorso di formazione professionale, i pensionati, ma anche chi non lavora per motivi familiari o più semplicemente per sua libera scelta, ingloba anche una sempre più folta platea di persone che pur essendo disponibile a lavorare, non cerca più un’occupazione in quanto rassegnata nella ricerca. Sono 9 le Regioni in cui aumenta questo indicatore ed anche qui il piccolo Molise, con un aumento del 7%, si colloca in testa. Ruta chiede “una riflessione”. Ecco. Noi molisani stiamo riflettendo da quasi due anni. Magari adesso è il caso di darsi una mossa. giorug
“Un clistere praticare, poi si deve salassare, infin convien purgare” di Massimo Dalla Torre
Il titolo scelto per questo nuovo intervento non è il frutto di elucubrazioni notturne o di disturbati mentali, bensì, il refrain, usiamo una parola entrata nell’uso comune, della ricetta dettata dal professor Diaforius, personaggio del “malato immaginario” di Molière, pseudonimo di Jean-Baptiste Poquelin per dare sollievo ad Argante. Titolo che ci permettiamo di prendere in prestito per commentare quello che sta accadendo nel complesso e purtroppo malatissimo pianeta sanitario molisano. Un pianeta che certamente farebbe “pendant” con i mali del protagonista della commedia del commediografo francese che morì in scena per un colpo apoplettico. Affezione che fu scambiata per una finzione scenica, che finzione non era, perché a distanza di pochi giorni “il dissacratore del regno del re
sole” morì adagiato su di una poltrona che si conserva nel museo della “Commedie Francaise” era il 17 febbraio 1673. Di secoli ne sono passati e di malati anche, ma mai come quelli che, se non si corre prontamente ai ripari, ci riferiamo allo stato di “coma de passè” della sanità molisana, potrebbero “terminare” per le incongruenze della situazione che si è venuta a creare in Regione. Incongruenze che da molto tempo ha messo in seria difficoltà un settore che è in attesa del distacco definitivo dei macchinari che lo tengono in vita, se di vita si può parlare. Un settore che, invece solo se si volesse, ma a quanto pare non c’è volontà, potrebbe rappresentare un fiore all’occhiello per le basi che sono state poste. Basi che avevano presupposti forti tant’è che strutture di eccellenza, nonostante le difficoltà danno sollievo a chi era ed è costretto
ai viaggi della speranza pur di risolvere le “affezioni” che evidentemente non è possibile curare. Basi che vacillano pericolosamente per il “non rinforzo” che potrebbe rimettere in opera quello che esiste senza dover apporre all’ingresso il cartello con su scritto “chiuso definitivamente per mancanza volontà e soprattutto di menefreghismo” Parole dure che rappresentano la chiosa di un discorso che non giustifica assolutamente una situazione inammissibile e inaccettabile. Parole che, con tristezza e amarezza, sono la prova più evidente che i proclami fatti da tutte le forze politiche, nessuno escluso, hanno il valore del “due di coppe”. Simbolismo da gioco di carte che danneggia non solo la collettività ma la sanità contraddistinta non da un H rossa che sta per Ospedale ossia salvezza ma da un H nera ossia morte. Sanità che è l’unica vittima di chi non ha programmato o non ha voluto pro-
grammare per motivi a noi sconosciuti. Materia delicata la programmazione specialmente quella sanitaria che, ironia della sorte fa da spalla, nonostante l’assurdo della questione, agli strali lanciati all’indirizzo di chi forse nell’inerzia totale non ha provveduto alla quadratura del cosiddetto “cerchio“ non magico tanto per intenderci; peccato però che non ci si rende conto che le cure che si vorrebbero mettere in atto sono solo un palliativo per i mali che affliggono questo delicatissimo comparto del sistema Molise. Il quale, tra conti in rosso scarlatto, tavoli di concertazione, incontri tra le parti, sta per esalare l’ultimo respiro. Un ultimo anelito di vita che si spegne lentamente tra accuse e baruffe tra le parti anche se il dottor House vista la situazione direbbe: “la soluzione è facile: basta risolvere il puzzle della vita delle strutture che si prendono cura del paziente”.
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1 agosto 2014
Anche l'onorevole Venittelli ritiene preoccupante la situazione economica
"Dati Svimez, riflettiamo tutti" CAMPOBASSO. I dati anticipati e diffusi ieri a Roma, nella sala della Regina della Camera dei deputati, sull’andamento economico del Mezzogiorno del 2013 e sulle previsioni del biennio 2014-2015 impongono una seria analisi e una decisa sterzata di quelle che dovranno essere obbligatoriamente nuove politiche d’incentivazione per risollevare una porzione ampia del territorio, come estensione e impatto demografico, affinché si eviti una deriva sempre più pericolosa”.Il rischio di una ‘Questione meridionale’ che faccia ripiombare le regioni del Centro-Sud su dati macro-economici quasi post-bellici in talune circostanze ha indotto l’onorevole molisana del Pd Laura Venittelli – componente dell’Intergruppo per il Mezzogiorno – a rivendicare posizioni più decise riguardo le azioni da mettere in campo di concerto tra governo ed enti territoriali di programmazione. “E’ giunta l’ora di passare dalle parole ai fatti, poiché il Mezzogiorno non deve più essere considerata l’ultima ruota del carro, specie se valutiamo l’enorme impatto sociale che si trova ad affrontare come avamposto dell’Europa nel Mediterraneo. Vi è la necessità di fare leva in modo importante e profondo su quelle politiche che lo possano rilanciare, sfruttando vocazioni proprie che non trovano riscontro alcuno in altre parti dell’Europa e del Mondo. La prima scelta che occorrerà assumere sarà quella di ideare e premiare progetti che formino le nuove generazioni al rispetto esclusivo della legalità e della morale. Da qui un sostegno senza riserve agli atenei del Centro-Sud. Altro capitolo non secondario sarà colmare definitivamente quel
gap infrastrutturale che rende ancora più depresso che nel resto del Paese il tessuto socio-economico. Non ci dovranno più essere alibi per investimenti deputati a sottrarre dall’arretratezza interi comprensori e non parliamo solo delle grandi opere da ex legge obiettivo, per intenderci, ma anche quelle diffuse, che garantiscono anche iniezioni di risorse sulle micro-economie distrettuali e provinciali”. Per l’onorevole Venittelli deve cessare lo scempio dell’atavica incapacità a sfruttare le risorse disponibili. Un doppio schiaffo la cattiva utilizzazione dei fondi comunitari, poiché oltre al danno recato con il mancato sviluppo vi si aggiunge la beffa delle quote che l’Italia versa all’Europa e che tornano parzialmente indietro senza che servano per far germogliare prospettive future. Nell’incontro a cui hanno preso parte i Ministri Delrio e Lanzetta, è stata annunciata la disponibilità di 16 miliardi di euro per il Mezzogiorno nei prossimi due anni nell’ambito del programma di coesione. “Sono soldi che dovranno essere spesi al meglio, poiché rappresentano davvero l’ultima spiaggia per un Meridione che voglia uscire dal tunnel senza se e senza ma, per questo sulla classe dirigente delle varie Regioni pende una responsabilità senza pari. La garanzia di un adeguato ruolino di marcia amministrativo sarà data solo se investiremo nelle capacità dei dirigenti della pubblica amministrazione, puntando anche sulla trasparenza nelle procedure, sulla semplificazione, sugli acquisti centralizzati e sulla valorizzazione delle risorse umane”.
Lettera aperta
Perchè la Macroregione Adriatica-Ionica Carissimi Governatori,la CISL è impegnata da tempo nella definizione di una strategia per la Macroregione Adriatico Ionica, che nel 2015 diventa una realtà. I nostri territori e i soggetti promotori dovranno essere pronti ad affrontare una fase di protagonismo progettuale e relazionale. Per le nostre Regioni rappresenta una opportunità unica ed irripetibile per disegnare il nostro futuro come Regioni Europee. La Macroregione, rappresenta uno strumento fondamentale per le politiche di coesione e cooperazione territoriale tra Stati e Regioni, per il conseguimento di obiettivi comuni di sviluppo. È un’occasione imperdibili per affrontare su grandi sfide comuni come: le disparità socioeconomiche, i trasporti, l’energia, l’ambiente, i rischi e i pericoli naturali e di origine umana conseguenza del cambiamento climatico, questioni amministrative istituzionali. Siamo convinti che la cooperazione territoriale favorisca l’approccio operativo integrato e, attraverso il coordinamento delle azioni politiche, razionalizza l’uso delle risorse finanziarie, valorizza il ruolo degli enti regionali e locali e coinvolge in
modo ampio le parti sociali e le organizzazioni della società civile.Vi proponiamo la costituzione di un Patto Istituzionale di collaborazione e consultazione tra le Giunte Regionali, per rafforzare il ruolo di interlocutore con il Governo e con l’Europa, aperto al contributo di arricchimento che sicuramente vorrete apportare, nella definizione della strategie europea per la Macroregione, che coinvolge 8 Paesi e le Regioni che si affacciano sul bacino Adriatico Ionico.Forti sono i temi che ci uniscono a partire dal prolungamento del corridoio Baltico-Adriatico. Il Comitato delle Regioni d’Europa hanno inserito nel testo del parere, all’indirizzo della Commissione europea, sulle infrastrutture e i trasporti l’emendamento con cui si prevede il prolungamento a sud del tracciato del Corridoio Baltico-Adriatico fino ad Ancona. Per la CISL è importante che il Corridoio BalticoAdriatico, dei collegamenti ferroviari e delle piattaforme multimodali, debba essere prolungato su tutta la costa adriatica e ionica, includendo dunque anche l’Abruzzo, il Molise, la Puglia e la Basilicata.
La prosecuzione del corridoio Baltico-Adriatico è un elemento centrale per il sistema dei collegamenti all’interno della Macroregione e per il successo della stessa.In questo quadro si inserisce la realizzazione della linea alta velocità/alta capacità sull’intera dorsale adriatica e gli stanziamenti delle Ferrovie sulla velocizzazione della tratta che non procede per vari impedimenti. Un vostro comune sentire aiuterebbe certamente a trovare la necessaria condivisione per
il completamento dei lavori e la piena funzionalità dei collegamenti.Riteniamo fondamentale il Vs. impegno, come Istituzioni regionali interessante, per dare un forte segno di collaborazione interregionale, perché l’intera Strategia UE della Macroregione Adriatico-Ionica rappresenti un’opportunità per le nostri Regioni, per favorire lo sviluppo di reti materiali ed immateriali e di maggiori scambi non solo economici. Nella speranza di veder realizzato una comune volontà delle nostre comunità per avere una Europa più vicina ai cittadini e sede di opportunità e sviluppo, ricordiamo che entro la fine del 2014, nel corso del semestre europeo di presidenza italiana, il Consiglio europeo varerà definitivamente la Strategia EUSAIR della Macroregione Adriatico Ionica per cui è importante essere rappresentati e rappresentativi.Segretario Generale Abruzzo Molise Maurizio SpinaSegretario Generale Puglia Basilicata Giulio ColecchiaSegretario Generale Aggiunto Responsabile Molise Giovanni NotaroSegretario Generale Aggiunto Responsabile Basilicata Nino Falotico
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1 agosto 2014
Le panzane elettorali del centrosinistra alla resa dei fatti
“Assorbiamo la Cattolica nel sistema sanitario pubblico” S’è detto: si risparmierebbero spese gestionali, informatiche e amministrative La proposta ha fatto la fine che meritava a e che meriterebbero i suoi sostenitori: nel cestino della demagogia e della strumentalità politica La campagna elettorale regionale del 2013 , con la sua immancabile fibrillazione, ha fatto in modo che i problemi socio-economici venissero sopravanzati e raccontanti con una baldanza sconsiderata che però ha fatto breccia e ha fatto presa su un elettorato esausto e disincantato, consentendo ad un manipolo di assaltatori di impossessarsi di Palazzo Moffa e di Palazzo Vitale. Problemi tralasciati anche dai media nella loro generalità, presi come sono stati dagli amletismi delle candidature, dalle vicendevoli velenose punzecchiature dei big, dai profluvi di parole prive d’idee però funzionali all’audience. In quell’insieme fatto di tutto e di niente, un’eccezione. Si ricorderà, è venuto a galla il problema ampio della sanità regionale e le tante manipolazioni commissariali e sub commissariali che da anni lo stanno segnando profondamente. Sanità: contesto denso di problematicità. Ma una – si ricorderà - più delle altre è stata di moda ed ha fatto scalpore: la necessità di recuperare eventualmente alla rete sanitaria pubblica, la Cattolica, il presidio privato di Tappino. L’idea partita da sinistra non s’è fatta scrupolo di avere giudi-
cato sempre negativamente il comportamento della Fondazione Giovanni Paolo II in quanto “non avanza proposte, non ha un piano aziendale, non si confronta su un’offerta sanitaria di eccellenza coinvolgendo specialisti e potenziando le prestazioni nei reparti di oncologia e cardio-chirurgia”. Peggio. “Se ne sta a braccia conserte in assenza dei fondi regionali”. La conclusione delle campagna elettorale sul punto è stata: la Fondazione ceda la mano, passandola interamente all’Azienda sanitaria regionale “come presidio ospedaliero pubblico” salvaguardando le prestazioni d’eccellenza, i rapporti con gli specialisti ed i contratti di lavoro col personale. Una panzana sulla quale si sono spesi a ripetizione Frattura, Petraroia e il codazzo dei corifei che gli stanno attorno. L’idea (balzana?) della Fondazione assorbita dal sistema pubblico della sanità ha fatto la fine che meritava: di finire cioè nel cestino della demagogia e della strumentalità politica del centrosinistra che ha vinto, certo, ma altrettanto certamente sta deludendo. E’ stato detto che avendo a due passi il Cardarelli, era logico e saggio fondere le due realtà. Si sa-
rebbe realizzato un risparmio sulle “spese gestionali, informatiche e amministrative, consentendo al contrario di incrementare la dotazione finanziaria in favore del personale, medico, infermieristico e specialistico del presidio ospedaliero”. Altra panzana fatta ingoiare alla gente. La sanità molisana è in mani commissariali e commissariate, e l’idea, quantunque all’apparenza lineare di fondere Cattolica e Cardarelli, non ha trovato considerazioni altre che la potessero realizzare, diversa dalla ridicolaggine amministrativa oltre che politica. Né ha avuto fortuna il coinvolgimento di ministri e autorevoli personalità (anche della chiesa cattolica). La sanità molisana non ha capacità autonoma di pianificazione. E i pianificatori venuti dall’esterno non hanno larghezza di vedute né intuizioni efficaci. Si sono limitati a tagliare i costi e a ridurre i servizi avendo di fronte una classe politica incapace, tremebonda, priva di forza e di pensiero. E i cittadini ne stanno pagando le conseguenze. Ma intanto con le illusioni e le bugie certa gente governa il Molise. Dardo
Commercio,si compone la riforma
Primo confronto positivo in commissione sulla proposta CAMPOBASSO. Primo incontro in commissione con le rappresentanze sindacali che hanno portato all'attenzione della Regione alcune problematiche legate al settore commercio. Un percorso per trovare una ridefinizione delle regole che sia compatibile con i limiti decisionali imposti dal Decreto SalvaItalia sulle competenze delle Regioni in questa materia. La richiesta di un intervento deciso da parte di tutto il settore commercio, evidenzia la necessità di rivedere le norme attualmente vigenti e
l'impegno della Regione sarà quello di analizzare, a fondo, le problematiche lamentate e condividerne le migliori soluzioni per eliminare le criticità presenti nelle norme attualmente in vigore. Del resto, si può già ritenere che un piccolo passo in avanti sia stato fatto grazie all'interesse della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome che ha sottoposto alla Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo della Camera dei Deputati, una rivisitazione delle varie proposte di Legge che disciplinano gli orari di apertura delle attività
commerciali, in particolar modo, per la chiusura domenicale e quella festiva. La preoccupante situazione del valore di produzione a livello nazionale, sta, portando l'intero settore di fronte a scelte importanti per il proprio futuro le quali devono trovare, necessariamente, la condivisione di tutte le parti interessate a che il trend negativo possa essere invertito. Allo scopo c'è stata ampia convergenza in questo percorso istituzionale che si è aperto, in particolar modo sulla possibilità di attivare aiuti concreti a tutto il settore attraverso
misure d'incentivazione e accompagnamento delle attività commerciali, attivando un fondo per il sostegno delle piccole e medie realtà: questo è sicuramente da considerarsi un buon viatico a che presto si arrivi ai risultati positivi per risolvere la delicata situazione. Le Regioni, se le proposte di legge saranno recepite, assumeranno una posizione di rilievo sulle scelte che si andranno a fare nella regolamentazione del settore commercio, sia sulla parte che riguarda lo snellimento delle procedure burocratiche alle quali bisogna conformarsi per l'avviamento di un'attività commerciale che sulla disciplina degli orari di apertura degli esercizi.
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Campobasso
1 agosto 2014
Biblioteca Albino, De Matteis fa chiarezza: “La Provincia ha fatto il possibile, si resta in attesa dei fondi regionali” Onav Molise: “Ancora un risultato di risalto per le cantine molisane”
Il presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis intende fare chiarezza circa il riordino delle funzioni amministrative e dichiara quanto segue: “In merito al processo di riordino delle funzioni amministrative fondamentali e non, esercitate dagli enti locali, è mio compito sottolineare come la Provincia di Campobasso abbia profuso il massimo sforzo in termini di collaborazione, recepimento norme e sensibilità istituzionale. Pur comprendendo la delicata fase di carattere legislativa circa le funzioni esercitate dalle Regioni e dagli enti locali (L. 56/2014), e in previsione di una legge regionale di riordino della
materia, giova ricordare e rimarcare che nonostante proclami e comunicati stampa, non sono state sinora definite né le risorse finanziarie, né la tempistica di erogazione delle stesse. Pertanto, la Provincia di Campobasso, facendo uno sforzo ulteriore, è stata costretta, al fine di garantire i servizi erogati e a tutela del personale dell’ente (Biblioteca provinciale Albino), a distrarre somme stanziate per altri settori per sopperire a tali inadempimenti. Alla luce di quanto esposto, si resta in attesa di sapere da parte della Regione, le entità dei fondi stanziati e le scadenze temporali di erogazione. Nel frattempo si as-
Campus estivo, gran finale
Oggi alle 19, si svolgerà la manifestazione conclusiva del campus estivo 2014 “ La tua estate con noi” presso il Bocciodromo di Via Cirese di Campobasso. La manifestazione è organizzata dall’Associazione di “Quartiere Campobasso Nord” e il Gruppo Giovani a conclusione delle attività estive a favore dei
minori, vedrà la partecipazione dei bambini dai 3 ai 14 anni che animeranno la serata con sketch, balli e canzoni. Alla manifestazione interverranno il sindaco del Comune di Campobasso Antonio Battista, don Vittorio Perrella parroco della Chiesa San Giuseppe Artigiano e monsignor Bregantini
sicura grazie al riparto fondi stornato (90 mila euro) la copertura delle suddette funzioni sino al 31 dicembre. Tanto di dovere per i dipendenti della Provincia e per i lavoratori della cooperativa che insieme assicurano ed hanno assicurato un ottimo servizio”.
Questa volta a portare in alto il nome del Molise vitivinicolo sono la Cantina Cianfagna di Acquaviva Collecroce e la Cantina Terre Sacre di Montenero di Bisaccia. Le due Aziende Molisane si sono conquistate la Corona nella guida dei Vini Buoni d’Italia, entrambe con un vino che nasce dal nostro autoctono d’eccellenza la Tintilia. Dunque corona al Sator 2010 Tintilia DOC del Molise dell’Azienda Cianfagna e alla Tintilia del Molise DOC 2011 di Terre Sacre. A testimonianza della crescita della qualità e della popolarità dei nostri vini, produzioni di eccellenza, che sempre più caratterizzano realtà di modeste dimensioni come la nostra. La Delegazione ONAV Molise, per mezzo del suo Delegato Dott.ssa Carolina Iorio, con una punta di orgoglio si complimenta con i vincitori: "Il risultato è frutto di un lavoro appassionato, serio, costante fatto dai nostri produttori che trova riscontro anche da parte del gota delle guide enologiche. Come Onav siamo, poi, particolarmente felici perchè da tempo andiamo sostenendo la necessità di un'azione sinergica tra tutti gli attori che lavorano nei campi, in cantina e nell'opera di conoscenza e proselitismo. Anche in Molise il lavoro di squadra si dimostra foriero di positivi risultati , e ci proietta con i nostri prodotti sui mercati di tutto il mondo. Tutto ciò assume quest’anno alle soglie dell importante appuntamento di Expò 2015 un significato ben più importante. La nostra organizzazione è pronta a scommettere sul futuro del vino molisano".
Vis à Vis, Fuoriluogo 17
Domani presso la Sala Consiliare del Comune di Limosano, alle 17.30 e lunedì 4 agosto negli Spazi dell’Auditorium “L. Altobello” Di Oratino alle 17.30 saranno presentati al pubblico, rispettivamente, gli artisti Maria Chiara Calvani (Perugia, 1975) e David Fagioli (Roma, 1968), ospiti del progetto di residenza “Vis à Vis” giunto alla sua terza edizione ed alla diciassettesima della mostra internazionale “Fuoriluogo”. Il progetto ideato dall’Associazione culturale “Limiti inchiusi arte contemporanea” e Curato da Silvia Valente ha favorito nel tempo l’accoglienza di artisti provenienti dall’Italia e dall’estero nel tentativo di promuovere il territorio molisano ampliando, di fatto, i confini
Artists in Residence Project dei comuni coinvolti al fine di rendere l’operazione artistica una esperienza in grado di coinvolgere il maggior numero di abitanti molisani. Le location individuate per questa edizione sono i comuni di Limosano e Oratino. L’artista visiva Maria Chiara Calvani e lo scultore David Fagioli saranno, dunque, ospitati dalle comunità limosanese e oratinese per circa Tre settimane (1- 20 agosto 2014), periodo Utile allo Stesso studio e alla Riflessione sul contesto di riferimento, attraverso un’azione diretta e partecipata, priva di filtri e caratterizzata da una reale presenza fisica sul territorio. Gli
aspetti analizzati potranno spaziare dal dato paesaggistico a quello storico, dallo studio delle tradizioni alla sfera del sociale. A seguito della residenza gli artisti realizzeranno un’opera d’arte che resterà di proprietà dei comuni ospitanti ed essa sarà il risultato, la sintesi e la rielaborazione delle analisi condotte durante il periodo di permanenza sul territorio. L’arte contemporanea diventa, dunque, la chiave di accesso alla riscoperta del patrimonio locale, favorendo una continuità creativa in linea con la tradizione ma, al contempo, caratterizzata dai tratti propri del linguaggio contemporaneo.
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Campobasso
1 agosto 2014
Salotto e Potere: i segreti di Piazza di Spagna, a tu per tu con l’autrice Giovanna Ruggiero
A Cosenza la presentazione del libro scritto dalla giornalista molisana
Salotto e Potere: i segreti di Piazza di Spagna. Questo è il titolo del libro scritto dalla giornalista molisana Giovanna Ruggiero presentato l’altro ieri a Cosenza nella sede della casa editrice Falco Editore. Avverte un po’ di stanchezza ma la collega è molto soddisfatta per il lavoro svolto e felice per l’accoglienza ricevuta a Cosenza. Il racconto ripercorre la storia del fondatore del quotidiano Il Tempo, Renato Angiolillo, passando dalle notizie storiche ufficiali ai segreti della vita di uno degli uomini più potenti d’Italia, della sua seconda moglie Maria Girani in Angiolillo e del salotto di piazza di Spagna. Il libro nasce dall’inchiesta penale “Il tesoro Angiolillo”, condotta dal pm Fabio Papa della Procura di Campobasso e racchiusa in otto faldoni di 4.500 pagine. Racconta i segreti di una grande famiglia e della sparizione dei gioielli di proprietà Angiolillo. Un tesoro da sempre indossato dalla seconda moglie Maria Girani, di fatto bigama e con un figlio segreto, la cui morte nel 2009 fu omaggiata di un minuto di silenzio alla Camera dei deputati. Perché da Fanfani a D'Alema, da Andreotti a Bertinotti, dal Vaticano alla P2 passando per la Cia fino ai giorni di Prodi e Berlusconi, il salotto di Piazza di Spagna ha nascosto per anni i segreti del potere politico e finanziario italiano. E in quel salotto è scomparso un tesoro dal valore di oltre 100 milioni di euro, le cui indagini ha fatto emergere un mondo sommerso fatto di paradisi fiscali, figli segreti, testa-
menti dubbi, matrimoni illegittimi. E in cui il coinvolgimento dei familiari dei due coniugi, Angiolillo e Girani, si scontra con gli intoccabili d'Italia. Una storia di servizi segreti e di lungimiranza imprenditoriale dell'uomo che è il precursore del sistema mediatico italiano, nato appunto dalle idee di Renato Angiolillo e realizzato dopo la sua morte da Silvio Berlusconi. Entrambi accomunati dal braccio destro Gianni Letta. Visti i rapporti “personali e professionali” , l’autrice del volume non poteva sottrarsi a qualche domanda. Per chi, come lei, è abituata a svolgere il lavoro di cronista, che effetto le ha fatto scrivere un libro? “E’ emozionante. Mentre scrivevo non mi rendevo conto di quello che
facevo o dell’effetto che potrebbe avere sui lettori. Poi però ti accorgi di avere in mano un’opera che riguarda un’inchiesta giudiziaria e ti rendi conto che hai raccontato un pezzo di storia d’Italia correlata da atti e fatti certificati i cui protagonisti sono gli artefici della nostra nazione”. La storia è abbastanza complicata, ricca di intrighi, incroci tra storie private e pubbliche, come è riuscita a semplificare i fatti rendedoli scorrevoli e appetibili per i lettori? “La storia è di per sé appetibile, mediaticamente parlando. La gente comune si ritrova a leggere della scomparsa di gioielli che valgono centinaia di milioni di euro e dalla loro ricerca vengono fuori notizie di accordi fatti e disfatti tra perso-
De Matteis saluta il neo questore Pagano
Il Presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis ha incontrato ieri mattina il nuovo questore di Campobasso Raffaele
Pagano, in visita di cortesia a Palazzo Magno. Il presidente ha accolto con piacere l’alto dirigente della Polizia di
Stato, dandogli il benvenuto, un presente dell’ente ed avviando i consueti rapporti di collaborazione istituzionale.
naggi politici nazionali, personaggi della P2… del Vaticano, della Cia, del potere finanziario, del giornalismo italiano. La scorrevolezza è quasi automatica seguendo il tempismo degli eventi. In effetti è ricca di intrighi. Sembra il Beautifull del terzo millennio, ma all’italiana”. Perchè una persona dovrebbe appassionarsi alla vicenda narrata nel volume, in poche parole, perchè i lettori dovrebbero acquistare il libro? “Gli amanti del gossip potrebbero trovarlo interessante perchè quando si parla di gioielli, di amanti, di figli segreti e di… escort e politica, il gossip c’è tutto. Ma il libro va ben oltre. Si racconta la storia di un signore che noi giovani non conosciamo, per età. Ed è interessante notare che il senatore An-
Buon compleanno Tanti cari auguri a Mario per il suo genetliaco. A un uomo saggio, ironico, silente e riservato gioia e serenità da tutti i suoi cari e in particolare da chi… “è tutta suo padre”.
giolillo, fondatore del quotidiano Il Tempo, è stato pioniere in Italia per la nascita della televisione nazionale privata. Lui ha gettato le basi giuridico – legislative, Berlusconi ne ha tratto vantaggio con Mediaset. Perché nomino Berlusconi? Perché il cavaliere ha come braccio destro Gianni Letta che è uno dei protagonisti di “Salotto e Potere” perché è stato anche il braccio destro di Renato Angiolillo e della consorte Maria Girani. Perché nella storia traspare un episodio di testamenti del senatore di dubbia legittimità e l’esecutore testamentario è proprio Gianni Letta. Insomma, al di là degli amanti del gossip ci si fa anche un’idea di personaggi che hanno gestito e gestiscono il potere politico in Italia”. Considerando che la "vicenda dei gioielli" ancora non si chiude, pensa che ci potrà essere un seguito? “Il rischio c’è. Il 25 settembre a Campobasso inizierà il processo che vede rinviati a giudizio per appropriazione indebita aggravata il primo figlio di Maria Girani, Marco Oreste Bianchi Milella che ha sempre dichiarato all’avvocato della famiglia Angiolillo, Luigi Iosa, di non sapere nulla dei preziosi salvo poi scoprire il contrario dalle intercettazioni telefoniche, e il gemmologo di fama internazionale Lois Hervè Fontaine. Entrambi residenti a Montecarlo. E poi ci saranno i testimoni. Secondo me qualche altra cosa succederà”. Teresa Manara
TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
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Isernia
1 agosto 2014
Differenziata, partirà a settembre Conferenza stampa degli amministratori comunali di Isernia per la presentazione del progetto
Il Volturno squassa le barriere
La piena ha portato via gli argini in cemento realizzati nei pressi di Ponte Reale ISERNIA. Da Settembre 2014 sarà avviato il nuovo servizio di raccolta ”porta a porta” dei rifiuti urbani nella città di Isernia, è quanto emerso nel corso della Conferenza Stampa tenutasi il 30 luglio 2014 presso l’Ex Lavatoio di Isernia. L’Amministrazione Comunale di Isernia guidata dal Sindaco Luigi Brasiello e la Smaltimenti Sud, che si è aggiudicata l’appalto per la gestione del servizio, hanno definito gli aspetti operativi per l’attuazione del nuovo piano di gestione dei rifiuti urbani. “Dopo una serie di confronti con la Ditta Smaltimenti Sud – afferma l’Assessore comunale all’Ambiente Marco Amendola – è stato
definito ogni dettaglio relativo al nuovo servizio di raccolta “porta a porta” che sarà imperniato sulla raccolta differenziata dei vari materiali. Ciò determinerà una forte responsabilizzazione di tutte le parti in causa: l’Amministrazione comunale, la Smaltimenti Sud ed i cittadini di Isernia. L’obiettivo è di raggiungere alte percentuali di raccolta differenziata, in modo da gestire i rifiuti in maniera sostenibile ed allineare Isernia ai tanti Comuni “ricicloni” presenti sul territorio nazionale. Il nuovo servizio “porta a porta” partirà dal mese di settembre e sarà esteso progressivamente in tutta la città di Isernia”. “I lavori per imple-
Architetto d’interni evade il fisco
Operazione della Guardia di finanza per circa 800mila euro
ISERNIA. Le riconosciute competenze nel settore dell’interior design, hanno consentito al professionista in questione di esercitare la propria attività sia in Italia che all’estero. In particolare, l’italian style era particolarmente apprezzato in alcuni paesi dell’Europa orientale, tanto da consentirgli di creare una stabile organizzazione a cui si rivolgevano gli appartenenti al ceto più abbiente, che potevano permettersi le sue prestazioni professionali. Ma le sue attività non sono sfuggite alle attenzioni delle Fiamme Gialle di Isernia, le quali hanno accertato che per ben cinque anni consecutivi, dal 2009 al 2013, un cittadino residente in provincia di Isernia, pur avendo prodotto redditi per circa ottocentomila euro, non ha presentato le relative dichiarazioni fiscali. Dopo una meticolosa attività ispettiva, i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria, grazie anche al penetrante strumento investigativo delle indagini finanziarie, hanno ricostruito i flussi monetari del professionista, il quale, pensando forse di sfuggire all’attenzione del fisco italiano, aveva fatto confluire su un conto corrente sammarinese – individuato dalle Fiamme Gialle - centinaia di migliaia di euro di proventi percepiti all’estero. Per tali motivi il professionista è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Isernia per aver omesso di presentare la dichiarazione dei redditi per l’anno 2010, reato per cui è prevista la reclusione da uno a tre anni e la possibilità di sottoporre a sequestro per equivalente l’illecito profitto. Per le altre annualità, non rientrando nelle casistiche perseguite penalmente, sono state avviate le procedure per il recupero a tassazione dei proventi nascosti al fisco
mentare il nuovo servizio di raccolta sono di fatto già iniziati – commenta Antonio Pirolli della Smaltimenti Sud. Da settembre, inoltre, partirà una capillare campagna informativa ed incontri con la cittadinanza per spiegare come effettuare la suddivisione dei diversi materiali e quindi una corretta raccolta differenziata. La principale novità del nuovo servizio è che spariranno i cassonetti stradali ed ogni utenza avrà a disposizione le attrezzature dedicate alla raccolta differenziata (sacchetti colorati, secchielli, bidoni) e il materiale informativo contenente giorni, orari e modalità di deposito dei vari materiali
VENAFRO. La forza delle acque fluviali del Volturno e la loro impetuosa discesa a sud nei periodi di piena hanno finito per aver ragione delle barriere cementizie antipiene realizzate decenni addietro sotto “Ponte Reale” in localitàTorcino ai confini tra Molise e Campania, spezzandole di netto e praticamente frantumandole. Oggi dall’alto di tale ponte si può vedere uno spettacolo “impressionante” e che a prima vista pare sia dipeso da fenomeni sismici. Ed invece no ! Il terremoto non c’entra affatto ! A spezzare le tante barriere cementizie antipiene, riducendole ad un ammasso inutile ed ingombrante di cemento, è stata la forza delle acque del Volturno e la loro impetuosa discesa a valle nei periodi di maggiore portata del fiume, causa le piogge intense e lo scioglimento delle nevi dai monti dell’interno. La velocità dell’acqua cioè ha spezzato frantumandole le barriere antipiene, realizzate proprio per contenere le piene e consentirne il più regolare deflusso, evitando esondazioni, straripamenti ed allagamenti di colture e proprietà private circostanti. Ne consegue che, venendo a mancare l’azione di contenimento di tali barriere che di fatto non esistono più, tutta l’ampia pianura circostante è oggi esposta a pericolose esondazioni con conseguenze e pericoli facilmente immaginabili. Occorre perciò rifare -e in fretta- tali barriere antipiene, restituendo tranquillità e sicurezza a quanti vivono, transitano e lavorano nei pressi di “Ponte Reale”. Una urgenza assoluta, data la situazione di fatto.Al riguardo, la domanda di molti : a chi spetta intervenire ? Alla Regione Molise o alla Campania, essendo “Ponte Reale” situato giusto a cavallo tra le due regioni e nel tratto specifico dividendo il Volturno il Molise dalla Campania ? Interrogativi consistenti ma di risolvere a tempo di record, perché lo opere di ripristino a farsi sono tante e notevoli, e di tempo da perdere non ce n’è affatto approssimandosi l’autunno piovoso, le nevi invernali e quindi le prevedibili ondate fluviali di piene
Castelpetroso (IS). A Castelpetroso una rappresentanza della Route Nazionale dell’Agesci. Venerdì 1 agosto 2014 alle ore 17,00 ai piedi della Basilica dell’Addolorata di Castelpetroso dove recentemente il Santo Padre papa Francesco ha incontrato trentamila giovani della CEAM (conferenza episcopale Abruzzo Molise), i gruppi Scout dell’Agesci del Molise si radunano per avviare il campo mobile in cammino verso il parco Regionale di San Rossore – Pisa – che si terrà dal 6 al 10 agosto nel campo fisso che accoglierà, in un unico raduno, i gruppi scout provenienti da tutte le regioni d’Italia. A presiedere l’incontro – testimonianza di una delle tre Route mobili del Molise che partirà da
Castelpetroso ad Altilia, lungo il Matese, dal 1 al 6 agosto, l’arcivescovo di Campobasso –Bojano S.E. mons. GianCarlo Bregantini che parlerà sul tema del Coraggio. Il piazzale antistante la Basilica minore vedrà la partecipazione di tre Route Nazionali di Sicilia , Toscana e Molise. Al progetto, rivolto ai ragazzi da 16 a 21 anni, aderiscono i giovani con gruppi e clan. La Route, ovvero “strade” che i gruppi locali di 20 regioni italiane, Rover e Scolte dell’Agesci percorrono a piedi, è un evento che coinvolge le diocesi e le parrocchie che attraverso i giovani si metteranno in cammino per raggiungere il campo di San Rossore. I gruppi cammineranno dunque a piedi, zaino in spalla, sulle strade
A Castelpetroso la Route Nazionale dell’Agesci
di coraggio d’Italia, per poi ritrovarsi a san Rossore (PI). Tela di fondo dell’incontro è il tema del coraggio “Strade di coraggio … diritti al futuro”, insieme per percorrere strade in montagne, città e villaggi, conoscere la storia del nostro Paese e le loro storie di coraggio che i territori raccontano. Dal 1976 questo sarà il terzo incontro nazionale di oltre trentamila giovani dell’Agesci d’Italia. Ospiti dell’evento anche 200 giovani stranieri provenienti da Paesi europei, arabi, africani. «Ma la vita non è fatta per "girarla", è fatta per "camminarla", e questa è la vostra sfida!» nell’eco di papa Francesco a Castelpetroso rivolgendosi ai giovani e che risuona forte nel cuore di ciascuno.
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Termoli
1 agosto 2014
“Siamo alla frutta”
I balneatori e gli albergatori lamentano un calo delle presenze del 50 percento TERMOLI. Nuova conferenza stampa, ieri mattina, presso il lido “La lampara” con una massiccia rappresentanza delle sigle sindacali dove sono raccolti i balneatori di Termoli. Tutti hanno espresso una loro opinione e proposto iniziative da intraprendere per sterzare a una crisi del settore che quest’anno pare non avere eguali. A prendere per primo la parola è stato Tiziano Pizza, presidente della Confcommercio Termoli che ha affermato: “Senza le istituzioni non si può spendere neanche più un euro prima di soccombere definitivamente: dobbiamo sopravvivere e avere ancora speranza nel continuare nel settore. Una cosa è certa, ci faremo portavoce delle rimostranze, ad esempio, contro Goletta verde chiedendo che le rilevazioni si facciano prima della stagione con casistiche e campionamenti giusti, eseguiti secondo la legge. Oggi, a ridosso del mese d’agosto, parlare di queste cose non è bene: punteremo, per questo, a scoprire dov’è la verità”. A lui ha fatto eco Massimo Balante, presidente Sib che ha affermato: “Questo tempo ci sta incentivando quasi a chiudere baracca, creando dei problemi al nostro indotto. I cali, manco a dirlo, sono drammatici e stanno creando notevoli problematiche ai balneatori, soprattutto sui bilanci perché stiamo cercando di mantenere impiegate tutte le forze lavoro ma questo ci sta creando grossi problemi. Siamo continuamente vessati dalle imposte comunali, regionali e di stato, alle quali non sembri interessare la situazione catastrofica con cui dobbiamo convi-
vere. Questo nostro grido di allarme è quello di riprendere un dialogo immediato con le amministrazioni per trovare delle soluzioni condivise”. “I cali sulle presenze – aggiunge – sono del 50% facendo una media tra i quattro comuni della riviera e sui consumi superano questa cifra di gran lunga. Cosa fare, come intervenire? Pensiamo sarebbe ideale con un tavolo di concertazione urgente con comuni e regione per verificare le corde da toccare: abbiamo tassazioni esagerate, paghiamo Tarsu anche sull’arenile dove già paghiamo la concessione demaniale. Noi, ormai, a tutti gli effetti siamo aziende a impiego giornaliero non più stagionale, perché se lavoriamo un giorno sì e altri no, non vediamo come possiamo creare immondizia per le cifre esorbitanti che invece paghiamo. Ciò ci preoccupa, a momenti paghiamo più di tassazione comunale e non na-
zionali con un canone concessorio. I comuni ci devono venire incontro, altrimenti, a un certo punto, saremmo costretti a mandare a casa le maestranze senza dare un servizio idoneo e con le riduzioni il turismo lo mandiamo all’aria? Presente anche Pietro D’Andrea che ha voluto ribadire: “continuiamo a vedere che il tempo che togliamo alle nostre attività per fronteggiare le istituzioni è inutile, loro continuano ad essere miopi e cieche ai nostri richiami. Chiediamo uno stato di calamita perché è sotto gli occhi di tutti. A luglio ci sono stati dodici giorni di sole, di cui quattro di queste giornate erano nuvolose. Ci sentiamo indeboliti, privi di reattività, perché non abbiamo più la forza che avevamo anni fa; questo lo diciamo con durezza, alzeremo le barricate se sarà necessario, non abbiamo i mezzi ma se avessimo le
ruspe partiremo da questa zona arrivando fino al “Sirena beach” sradicando o addirittura sbriciolando la pista ciclabile che ci ha portato solo dei danni e dolori. Non possiamo accettare supinamente che ci facciano pagare le tasse per cinque mesi, non siamo più imprese stagionali ma lavoriamo di giorno in giorno. Oggi, siamo tutti uniti per fronteggiare insieme quelli che sono i nostri diritti di equità e giustizia, rivendicare con l’amministrazione di Termoli perché non possiamo più tollerare lo stato di fatto. Rivendichiamo di rimandare dei pagamenti che scadono oggi perché non possiamo pagare. La Regione dovrà muoversi per rivedere lo stato degli arenili: vogliamo che si modifichino le reali opportunità che il turismo può avere; vanno bene i moduli abitativi che ci possono dare anche la possibilità di destagionalizzare cabine abitative, possibilità di verificare
Rischiava di morire, salvato
L'uomo è stato tratto in salvo da una pattuglia di carabinieri nella sua abitazione piena di fumo
GUGLIONESI. I Militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Termoli nella notte sono intervenuti a Guglionesi, in via Francia, presso l’abitazione di un sessantatreenne perché, come segnalato da un vicino al 112, dalle finestre fuoriusciva abbondante fumo e si sentiva un forte odore di bruciato. I Carabinieri nel giro di pochi minuti si sono recati sul posto e, resisi contro della situazione, non ricevendo risposta dall’occupante della casa, un uomo del luogo che vive solo, hanno aperto la porta con l’aiuto di una parente che aveva una copia delle chiavi e non hanno esitato ad
entrare all’interno dell’abitazione ormai invasa dal fumo. I militari hanno cercato l’uomo che era nel proprio letto al piano superiore dell’abitazione il quale non si era reso conto di quanto stesse accadendo, così lo hanno accompagnato fuori cercando prima di capire quale fosse la provenienza di tutto quel fumo e scongiurare pericoli più gravi e poi areare la casa per rendere più agevole l’uscita dalla stessa. Il malcapitato è stato quindi condotto fuori, anche con l’aiuto di una parente, da quel pericoloso concentrato di fumi probabilmente mortali. Il fumo, come accertato, scaturiva da una pentola lasciata sui fornelli accesi ed
il cui contenuto, carbonizzandosi, aveva iniziato a sprigionare fumo denso che aveva saturato l’appartamento e che, senza l’intervento di soccorso, avrebbe portato probabilmente a più tragiche conseguenze. Sul posto sono giunti anche i vigili del fuoco che hanno poi provveduto alle verifiche del caso. Una volta fuori i due Carabinieri hanno accusato malori dovuti all’inalazione dei gas pertanto sono stati condotti con presso il Pronto Soccorso dell’ospedale civile di Termoli dove sono stati visitati e sottoposti ad accertamenti clinici. Per entrambi la diagnosi è di intossicazione da anidride carbonica e la prognosi è di pochi giorni.
quelli che sono i consumi della Tarsu che la vogliamo a livello giornaliero come dice anche il regolamento comunale”. Concludendo, D’Adrea attacca a viso aperto “Goletta verde”: “è una vergogna che arrivano nel centro della campagna estiva e fanno la loro verifica non in modo scientifico e dicono che ci sono aree che non sono pulite. È gravissimo sotto l’aspetto informativo e penso che dobbiamo iniziare a pensare a una diffida”. Spazio anche a Luigi Napolitano, della sigla “Non solo mare”: “i problemi che rivendichiamo oggi noi sono comunque problemi che si vivono in tutta Italia; il nostro augurio è che le istituzioni prendano “di petto” questa situazione drammatica che ci sta attanagliando e non da oggi e si cerchino soluzioni adeguate per tutti”. Nicola Giorgione di Federalberghi sostiene che “il calo non lo possiamo nascondere, ci stiamo attestando al 50% in meno delle prenotazioni e delle presenze e ciò grava su tutti. Manca da alcuni anni, e lo lamentiamo da sempre, un sinergismo non solo per individuare le problematiche tangibili e oggettive ma anche per una programmazione e una concertazione delle iniziative da intraprendere per allietare il soggiorno dei turisti. Manca una programmazione e marketing territoriale, devo denunciare la chiusura di alberghi e trasformazione in residence e penso che a Termoli il turismo sia ai minimi storici: ottocento posti letto alberghieri, con i b&b mentre Campomarino ne ha più di duemila”.
Zuccherificio, troppi sabotaggi
Parte l'inchiesta interna per la verifica di quanto accade con continuità
TERMOLI. Campagna saccarifera a regime allo Zuccherificio del Molise, ma sono state avviate indagini interne per fare luce su ipotesi di sabotaggi e dispetti attraverso cui c’è chi cercherebbe di mettere i bastoni fra le ruote allo Zuccherificio del Molise srl, quella Newco che da due anni e tre stagioni sta portando avanti la continuità produttiva e con essa tutto l’indotto del comparto bieticolo-saccarifero. Ieri mattina qualcuno in modo subdolo ha fatto finire una vecchia scaletta in metallo su uno dei rulli trasportatori, bloccandolo, prim’ancora erano state segate alcune piste per il trasporto sempre delle bietole, la parte più esposta del ciclo produttivo. Inoltre, si sono spinti persino a mettere in giro voci fasulle sulle possibili dimissioni del neo amministratore unico Francesco Fusco. Insomma, mentre c’è chi si adopera per non penalizzare bieticoltori e aziende correlate a questo segmenti agricolo, ci sono sabotatori che dall’interno vogliono destabilizzare un ambiente che a fatica ha ritrovato un equilibrio che pareva irrimediabilmente perduto.
Termoli
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1 agosto 2014
Commissariato con pochi uomini
Il Coisp torna a denunciare la precarietà della situazione a Termoli TERMOLI. Nella mattinata odierna il Coisp, deciso a perseverare una campagna di sensibilizzazione circa l’incremento del personale e dei mezzi ad essi assegnati presso il Commissariato di Termoli, ha inviato una richiesta dettagliata al nuovo Questore di Campobasso e al Segretario Generale del Coisp Franco Maccari, che siamo certi concorreranno ognuno per la propria, nel cercare le soluzioni fattibili per piani di intervento a breve e medio termine. Siamo convinti che la città di Termoli e le comunità limitrofi necessi-
tino di una presenza maggiore della Polizia di Stato sul territorio e che il controllo stesso di queste ampie aree ne costituisca un obiettivo da raggiungere per contrastare la proliferazione di reati quali furti e rapine e per i quali chiediamo tolleranza zero! La nostra non è una previsione di contabilità politica e amministrativa, ma nasce dall’esigenza di ritenerci vicini all’esigenza contingente della gente che più spesso chiede aiuto. Nonostante la previsione dei tagli per il Comparto Sicurezza e le limitazioni imposte dalla “ spending re-
Cartellone Estivo ONAV Molise
Castello Svevo Termoli Venerdi 1 Agosto dalle h. 20,00 alle 24,00
L’ ONAV Organizzazione Nazionale assaggiatori di Vino Delegazione di Campobasso , organizza per oggi, a partire dalle ore 20, nella suggestiva cornice del Castello Svevo di Termoli, una Degustazione guidata di vini Molisani. Ben dieci le Cantine partecipanti: Angelo D'Uva Vignaiolo, Az. Agricola Vincenzo Cianfagna, Az Agicola Maria Antonietta De Lisio , Borgo di Colloredo,Claudio Cipressi Vignaiolo, Catabbo Vini, Cantina Giagnacovo, Cantina San Zenone, La Cantina di Remo, L'Arco Antico. I cui vini saranno illustrati dagli Assaggiatori ONAV ai visitatori, che avranno così modo di effettuare un viaggio virtuale che toccherà vari territori molisani. Non mancheranno abbinamenti con i prodotti della tradizione: con i formaggi del Caseificio Biferno di Boiano e i salumi del salumificio L’Arte del Gusto di Larino.
view”, chiediamo un’attenzione maggiore per il Commissariato di Termoli , non fosse per altro che la dislocazione di quell’ufficio rimane strategicamente importante per la prevenzione e la repressione dei reati. Infatti la città di Termoli, importante centro del medio adriatico è attraversata dall’Autostrada A 14, che collega le regioni confinanti, dalle Statali 16 e 87, dal centro di snodo ferroviario più importante del Molise oltre al Porto commerciale e turistico e ai suoi centri balneari che ogni anno richiamano l’attenzione di migliaia di turisti e che la
sicurezza raggiunge nel periodo estivo, la sua massima punta di criticità. I recenti fatti di cronaca meritano una riflessione accurata alla quale non ci si può sottrarre, poiché riteniamo che l’idea della ragione debba prevalere sull’indifferenza. La nostra è al contempo una richiesta ed un’offerta di garanzia per tutti ma è necessario che
ognuno faccia la propria parte, evitando ben inteso, allarmismi inutili o polemiche sterili, ma è altrettanto vero che non si può prescindere dal rispetto della legge e che il deterrente rimanga il cardine primario per la libertà individuale e collettiva, cosa per la quale noi ora chiediamo, interventi urgenti ed improcrastinabili.
“Fermate le trivellazioni” I vescovi di Abruzzo e Molise firmano una nota congiunta TERMOLI. Nel febbraio del 2013 era diventata nota l’approvazione da parte del Ministero dell’Ambiente del progetto petrolifero denominato “Ombrina Mare 2 che riguardava l’Abruzzo, ma anche il confine con il Molise. Dopo le paure scatenatasi, le notizie che per qualche giorno sono state diffuse su uno sversamento al largo di Rospo Mare, dopo l’imponente manifestazione di rivolta della popolazione anche molisana, tenutasi a Pescara dell’estate scorsa e la conseguente apparente sospensione del progetto, ancora una volta incombe il rischio reale e sento alzarsi con forza sentimenti di tristezza e timore da tantissimi abruzzesi e molisani. L’Ufficio di Pastorale Sociale, per conto della Conferenza Episcopale Abruzzese e Molisana, già l’anno scorso, si era espressa varie volte, inviando anche proprie osservazioni al progetto petrolifero. Gli stessi arcivescovi e vescovi della CEAM hanno presentato in due occasioni analoghi comunicati per esortare tutti alla custodia del Creato e ad uno sviluppo sostenibile, partecipato democraticamente e nell’interesse del bene comune e non solo di una parte del Paese. Nel documento si auspicava ancora che la politica tutta, dai futuri parlamentari fino ai Consigli Comunali, e coloro che hanno a cuore il bene comune s’impegnino a difendere questa meravigliosa terra con tutti gli uomini e le donne che vi abitano. I vescovi nel documento lanciavano il seguente appello: “fermate Ombrina Mare, fermate ogni progetto petrolifero e di sfruttamento selvaggio dell’ambiente naturale; difendete il Creato, ponete la sua salvaguardia al centro di una politica che sia perseguimento del bene comune, rifuggite da interessi particolari ed egoistici, che possono compromettere il benessere di tutti e la capacità di futuro delle giovani generazioni.Ai credenti, in particolare, si impone il dovere di tutelare ad ogni costo il valore della vita, la dignità
della persona in tutte le sue dimensioni, la promozione della giustizia e della pace, in nome del Vangelo e per il bene del mondo intero”. Proprio a luglio i vescovi molisani ed abruzzesi puntano nuovamente l’attenzione sull’ambiente richiamando le parole di papa Francesco. Scrivono i presuli : “Come Pastori della Conferenza Episcopale Abruzzese-Molisana, per amore alla nostra gente e alle future generazioni, non possiamo restare indifferenti rispetto ai problemi che riguardano strettamente la parte di terra che ci è stata affidata: “Davvero il pianeta è casa che ci è stata donata, perché l’ abitiamo responsabilmente, custodendone la visibilità anche per le prossime generazioni” Anche Papa Francesco nella catechesi del 21 maggio 2014 ha sottolineato la necessità di custodire il creato:“Dobbiamo custodire il creato perché è un dono che il Signore ci ha dato, è il regalo di Dio a noi; noi siamo custodi del creato. Quando noi sfruttiamo il creato, distruggiamo il segno dell’amore di Dio. Distruggere il creato è dire a Dio: “non mi piace. …E questo non è buono: ecco il peccato…Dio perdona sempre, noi uomini perdoniamo alcune volte, ma il creato non perdona mai e se tu non lo custodisci lui ti distruggerà”. Con queste parole i vescovi molisani e abruzzesi richiamano l’attenzione di tutti alla difesa della porzione di pianeta che ci è stata affidata contro l’attacco continuo di “un’economia che uccide”. Il territorio è sempre più lo spazio di difesa, azione e promozione di un nuovo modello di sviluppo. Ma i cittadini lo hanno compreso costituendo il forum del territorio che proprio il 26 settembre si riunirà a livello nazionale a Termoli per lanciare una proposta a tutto il mondo politico ed economico su una nuova gestione pubblica e partecipata del territorio e dei beni comuni.
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Opinioni
1 agosto 2014
I frutti antichi e lo studio di Tanno
Presso il vivaio forestale regionale di Campochiaro, è stato presentato il libro – Frutti antichi del Molise – di Michele Tanno nel quale è riportato la storia delle piante di melo, pero, cotogno e sorbo una volta coltivate e diffuse sul nostro territorio. Oltre alla descrizione e illustrazione di 60 varietà di meli, 70 di peri, 3 di cotogno e 4 di sorbo, nel corposo volume sono ricordati i custodi e cultori dei frutti, da Don Damiano Petrone, parroco di Montagano all’inizio del Settecento, che promosse la coltura dei frutti, ai più giovani operatori e promotori dei tempi attuali. Completano il volume un capitolo dedicato alle Vicende e leggende dei frutti e un altro sul Paesaggio e Patriarchi dei frutti. Il libro vede la luce dopo un lungo e certosino lavoro di monitoraggio e di esperienze di Michele Tanno nel campo agricolo e frutticolo in particolare. Già nel 1985, l’autore, allo scopo di promuovere uno studio preliminare sul patrimonio pomologico molisano, presentò all’Assessorato Regionale all’Agricoltura una proposta di recupero di antiche varietà di meli,
peri e viti (tra cui la Tintilia, Moscato e Morese) ancora presenti sul territorio, sin d’allora in abbandono e in pericolo di estinzione. Il progetto, d’interesse generale e di modica spesa, era diretto anche alla costituzione di un vivaio di specie, varietà e vitigni locali – allora mancante nel Molise – ma non fu ritenuto degno di considerazione: i tempi, forse, non erano maturi per capirlo. Dopo quattro anni di attesa e di solleciti fu eseguita un’indagine di massima sul territorio
tesa a individuare alcune piante antiche di meli e di peri meritevoli di essere salvate. Il materiale rinvenuto e prelevato fu innestato e piantato in otto campi dimostrativi dislocati presso altrettante aziende agricole del Molise centrale. Il successo dell’iniziativa fu immediato, anche se alcuni campi non fornirono risultati apprezzabili per mancanza d’assistenza tecnica o noncuranza degli agricoltori. Le prove ben riuscite suscitarono grande interesse tra i vari
agricoltori. Nel 2009, per ampliare e completare l’opera intrapresa, un gruppo di quattro appassionati professionisti fondò l’associazione Arca Sannita allo scopo di riscoprire e valorizzare semi, frutti e piante in via d’estinzione nel Molise e nel Sannio. Con la forza e la libertà delle proprie idee e azioni – e con il solo l’aiuto delle proprie tasche – convinti di fare cosa onesta e opportuna, il gruppo ha iniziato un primo e importante lavoro di ricognizione di ciò che di buono, sano e utile hanno coltivato, custodito e trasmesso generazioni di contadini e cultori di cose agricole e che la civiltà industriale moderna ha abbandonato e distrutto negli ultimi 30-40 anni. In circa cinque anni di vita l’Arca ha organizzato diversi eventi culturali con gruppi di amatori e incontri didattici con le scuole oltre che convegni, mostre pomologiche e serate di degustazione dei prodotti autoctoni. Inoltre, la stessa associazione ha promosso e realizzato la costituzione di giardini storici di piante antiche molisane sia presso fondi agricoli privati sia
in suoli pubblici a scopo conservativo, produttivo, culturale e didattico. Nel 2010 l’Arca Sannita, per l’attività svolta ha ricevuto il premio nazionale “Bandiera Verde” conferito dalla Confederazione Italiana Coltivatori. Nel 2013 la Regione Molise ha emanato un bando pubblico per recuperare il Patrimonio arboreo autoctono e naturalistico del Molise e possibile ruolo nei sistemi produttivi regionali. Il bando di gara è rimasto aggiudicato a un vivaio privato di Ferrazzano che si è avvalso della consulenza ed esperienza dell’autore, Presidente dell’associazione Arca Sannita. A questo proposito è stato compilato e pubblicato, oltre un apposito schedario pomologico delle specie e varietà recuperate e messe a dimora nel campo di conservazione regionale di Campochiaro, il presente volume monografico per far conoscere, riscoprire e valorizzare il patrimonio colturale e culturale frutticolo del passato al fine di preservare, tutelare e migliorare quello da trasmettere alle nostre generazioni future.
L'alimentazione Passeggiata in bici fondamentale attraverso l’Alto Molise Tra natura, turismo, cultura e sport nello sport Gli studi in Molise Fondazione Neuromed sarà protagonista del convegno organizzato in occasione dei Campionati Italiani Assoluti/Allievi di corsa si strada dal titolo ‘Mangiare bene, correre a lungo’ insieme al Comitato regionale FIDAL Molise e il Comitato regionale CONI Molise. L’incontro si terrà venerdì, primo agosto 2014, alle ore 17:30, presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi del Molise, in via Mazzini a Isernia. Moderatore della prima parte del convegno il professor Giovanni de Gaetano, responsabile del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione IRCCS Neuromed. “L’attività fisica regolare e la pratica dello sport – ci anticipa de Gaetano – sono parte integrante di uno stile di vita salutare e di quella sana alimentazione che conosciamo come “dieta mediterranea”. Non basta mangiare secondo la tradizione mediterranea, se poi passiamo le giornate davanti al computer e le serate davanti al televisore. Il progetto Moli-
sani ci insegna che la combinazione della dieta mediterranea con l’esercizio fisico sono l’accoppiata vincente per ridurre i fattori di rischio di numerose malattie come l’infarto cardiaco, l’ictus cerebrale, l’Alzheimer… Dobbiamo tutti fare attenzione a non perdere queste sane abitudini di vita, come invece sta succedendo in questi anni, grazie anche alle difficoltà legate alla perdurante crisi economica. Frutta, verdura, pesce ad esempio sono oggi prodotti costosi che non tutte le famiglie possono permettersi quotidianamente. Con grave danno della nostra salute e soprattutto quella dei nostri giovani”. A sviscerare i risultati scientifici del progetto Moli-Sani nonché la ricaduta sulla salute la professoressa Licia Iacoviello, responsabile del Laboratorio di Epidemiologia Nutrizionale dell’IRCCS Neuromed, con un intervento su “Alimentazione e attività fisica: i risultati dello studio MoliSani”.
Piena di impegni la fine di questa settimana per l'associazione "Il Glicine": dall'incontro con il Centro Studi Alto Molise sul tema de "Il Giardeno" di Marino Jonata, poeta agnonese del 15° secolo, previsto per sabato 2, alla "Passeggiata in bici attraverso l'Alto Molise" che si terrà domenica 3 agosto. Vivere una giornata di moto all’aria aperta; godere delle immagini offerte dai monti e dai boschi che sovrastano le valli del Trigno e del Verrino; richiamare l’attenzione di tutta la Regione; questo lo spirito con cui a Carovilli da sei anni si organizza la “Passeggiata in bici sulle strade dell’Alto Molise” che si terrà domenica 3 agosto prossimo con raduno, espletamento formalità e studio del percorso alle ore 8,00 nella Piazza Municipale di Carovilli. È il sesto anno consecutivo che l’Associazione di Iniziative culturali, Sociali ed Economiche “Il Glicine”, in collaborazione con la Pro Loco "Monteferrante", organizza la manifestazione per avvicinare la gente che vive in questo territorio e che tanta storia e tante tradizioni ha in comune, richiamando appassionati anche da fuori regione. “L’amore per il proprio bellissimo territorio, il desiderio di farlo conoscere anche a chi non è mai venuto da queste parti – spiega Luciano Scarpitti, che è Presidente dell’Associazione organizzatrice della manifestazione – e la forte passione per le gite in bicicletta hanno spinto alcuni giovani a ideare questa iniziativa alla quale “Il Glicine” ha immediatamente aderito, e, visti i risultati soddisfacenti degli anni scorsi, a riproporla ancora”. "Quest'anno – tiene a precisare Scarpitti - rimanendo legati all'Alto Molise, abbiamo voluto inserire nel nostro percorso la città di Agnone e Poggio Sannita dove in precedenza il gruppo di cicloamatori non è mai passato. L'occasione può essere interessante anche per far avvicinare sempre più gli abitanti del nostro territorio all'interno del quale ancora resistono deleterie manifestazioni di campanilismo ed isolamento competitivo". “E’ tanto più importante oggi tentare di unire queste
popolazioni – ha dichiarato Luciano Scarpitti, Presidente de “Il Glicine” – perché, mentre da un lato alcuni sindaci stanno lavorando per creare occasioni di collaborazione tra le varie amministrazioni, diventa indispensabile il ruolo delle associazioni per ridare convinzione alle persone deluse e preoccupate per una situazione sociale ed economica in continuo degrado”. “Anche quest’anno – spiega Stefano Testa, uno dei giovani e dinamici organizzatori – la partenza e l’arrivo saranno a Carovilli e come ormai è tradizione organizzeremo il pranzo sociale a base di pasta all’amatriciana seguita da salsiccia, caciocavallo, dolci e altri prodotti tradizionali locali”. La partenza da Carovilli è prevista per le ore 8,30, dopo di che si percorrerà la statale Estonia, con una prima sosta al bivio di Staffoli, fino a raggiungere il centro di Agnone, dove si farà la seconda sosta e si percorrerà la pista ciclabile di recente costruzione. Da qui si raggiungerà Poggio Sannita, dove si farà la terza sosta, poi si scenderà alla fondovalle Verrino, fino a raggiungere quasi il Trigno, e si tornerà a salire verso Pietrabbondante. La quarta sosta sarà organizzata lungo la salita e la quinta nell'attraversamento del bosco di Collemeluccio. Si arriverà a Carovilli presumibilmente intorno alle ore 14,00. In totale si dovranno percorrere circa 70 chilometri con un tempo di pedalata di circa 4 ore e di soste varie di 1 ora”. I sindaci di Agnone e Poggio sannita hanno accolto con molta simpatia l'iniziativa ed hanno assicurato l’organizzazione, al centro dei rispettivi paesi, di un punto di ristoro semplice, ma indispensabile, per il gruppo di ciclisti in transito. Coloro che desiderano partecipare alla passeggiata dovranno iscriversi entro il 2 agosto presso uno degli organizzatori ai seguenti numeri di telefono: 324.6836113 (Stefano) - 328.3664452 (Paolo); la quota di iscrizione è di € 15,00; per i minori accompagnati è di € 10,00; mentre per coloro che gradiscono la compagnia e desiderano partecipare soltanto al pranzo sociale è di € 10,00.