LA LIBERTÀ DI POTER AFFERMARE CHE 2+2 FA 4.
1. Finanziamenti regionali ottenuti 2. Raccolta differenziata: progetti approvati e condivisi 3. Adeguamento sismico sulle scuole 4. Risparmio energetico: scuole e pubblica Illuminazione.
TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
ANNO X - N° 76 - MARTEDÌ 1 APRILE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
Nicola CEFARATTI GIORNALE SATIRICO
30.000 copie in omaggio
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L’Oscar del giorno a Giuseppe Saluppo
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Giuseppe Saluppo. Il valido giornalista campobassano è stato premiato ieri dal Consiglio dell'Ordine per i suoi primi 25 anni di iscrizione. Un riconoscimento per la carriera che lo ha visto, oltre che cronista e conoscitore dei fatti della città di Campobasso, anche direttore responsabile di testate televisive e a stampa. La targa che gli riconosce i 25 anni di intenso giornalismo ci porta a volerne testimoniare l'attività con questo nostro Oscar indirizzato alla carriera fin qui svolta.
Il Tapiro del giorno a Bibiana Chierchia La Regione Molise che, non promulgando il nuovo Statuto, se ne frega della Costituzione, si prende il lusso di impedire anche l’accesso agli atti
E’ la democrazia, bellezza! Il Tapiro del giorno lo diamo a Bibiana Chierchia. La candidata a sindaco di Sel alle Primarie del centrosinistra di Campobasso avrebbe distribuito volantini in alcune classi del Liceo Scientifico per essere sostenuta con il voto. A sollevare la questione alcuni genitori dei ragazzi che avrebbero interessato anche la dirigenza scolastica. Qualora fosse accertato quanto denunciato si tratterebbe di un passaggio grave perchè mai accaduto nel passato. Per un insegnante, infatti, è grave dovere ricorrere a questi espedienti.
La giunta regionale, a braccia conserte da oltre un mese, inerte e disincantata dinanzi al dramma della crisi economica, al punto da spingere uno dei suoi componenti che si porta dietro il rimpianto per il socialismo reale, ad evocare l’istituzione degli orti sociali e della colletta alimentare, è la stessa che se ne frega della Costituzione italiana evitando, da circa due anni, di promulgare il nuovo statuto, preferendo tenere in vita il vecchio del 1971, e se ne frega anche delle leggi sulla trasparenza degli atti amministrativi, facendo in modo che non siano accessibili. Il 7 marzo scorso, rompendo lo stato catatonico e vegetativo in cui si trova, la giunta ha adottato due atti deliberativi (il 93 e il 94) per fronteggiare due Tribunali: quello civile di Campobasso (sentenza 251 del 31 maggio 2012 – ratifica impugnazione e conferimento incarico) e quello penale di Larino ( procedimento 574 del
Non irmptoa la psoizoine che ocucpaimo, il cerlvelo è comquune in gdrao di reiagre.
2007 e 259 del 2008 – provvedimenti). Li ha inseriti sul sito, ma al cittadino che vuole esercitare il diritto d’acceso gli viene impedito. Cliccando, infatti, gli viene fuori una pagina bianca. Sostanzialmente le due deliberazioni sono state oscurate. Violando la legge. Ma, come diciamo, le leggi, e finanche la Costituzione, per Frattura e compagni sono orpelli, e come tali vengono utilizzati. Se tornano utili, si applicano; diversamente s’ignorano. Tra l’altro, glielo consentono. Mentre loro, quelli della giunta, non consentono al cittadino di conoscere il contenuto del procedimento civile dinanzi al Tribunale di Campobasso e il nome del professionista incaricato, né il contenuto del procedimento penale dinanzi al Tribunale di Larino. E’ la democrazia, bellezza! Dardo
Se cambiare vuol dire chiarezza e futuro per la città, io ci sono! Nicola CEFARATTI
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TAaglio lto
1 aprile 2014
UNIVERSITA’ - Oggi e domani gli studenti votano la loro rappresentanza negli organi interni
Dopo tre decenni è maturo il tempo per un’assemblea generale che valuti ciò ch’è stato realizzato e ciò che rimane da fare
La Regione Molise a guida centrosinistra fin qui ha mostrato di preferire il proprio stolto compiacimento ad ogni altra esigenza che possa riguardare la crescita e lo sviluppo del Molise Oggi e domani all’università del Molise gli studenti votano la loro rappresentanza negli organi interni: Senato Accademico, Consiglio d’Amministrazione, Commissioni Paritetiche, Consigli dei Corsi di Studio dei Dipartimenti, Conferenza Regione-Università eccetera, che sono tanti e dicono come sia ampia e complessa la ragnatela organizzativa e funzionale, e quanti problemi sono da risolvere sul fronte studentesco e su quello professorale. Le votazioni seguono di pochi giorni la conferenza stampa del rettore Palmieri sullo stato di salute dell’Ateneo. Si può parlare di macilenza, e della necessità di una forte cura ricostituente che dovrebbe vedere la Regione Molise tra le prime istituzioni territoriali venire in soccorso. Soprattutto dopo che il Consorzio universitario ha sventolato bandiera bianca. L’asse università-territorio non dà segni di attecchimento, nonostante i reiterati tentativi di connessione con le banche, con gli industriali, con la Regione, con le Province e i Comuni. Il corpo studentesco dovrebbe occuparsene più da vicino e valutare se non ha da modificare anch’esso l’approccio. Probabilmente, è maturato il tempo per indire un’assemblea in cui sia possibile, sulla scorta di dati statistici e di un’analisi complessiva, sviluppare un confronto circolare sui risultati raggiunti a 30 dall’impianto dell’università nel Molise, sui valori scientifici che essa rappresenta, sul nesso tra i corsi di laurea e la loro aderenza “al fabbisogno del mercato del lavoro” e, in particolare, se sia ancora compatibile in una regione dalle piccole
di Massimo Dalla Torre Abbiamo voluto titolare questo nuovo intervento prendendo in prestito il titolo di una commedia di Luigi Pirandello. Il quale, proprio attraverso i titoli, apriva prima al lettore e poi allo spettatore uno scenario pieno di sfaccettature che lo resero famoso per la tematica dell’uno, nessuno e centomila, ma soprattutto delle maschere. Titolo perché le notizie che giungono dal mondo della politica molisana, a pochi giorni dalle primarie che indicheranno i possibili aspiranti alla carica di primo cittadino del capoluogo di regione, sono sconcertanti che i grandi temi, quelli seri, quelli che mettono realmente in crisi il sistema sono pettegolezzi da bar dello sport; ecco il perché della scelta
dimensioni qual è la nostra, che l’università sia parcellizzata sul territorio e non incentrata in unico “campus” da incrementare e valorizzare. Tutto questo al di là dell’insieme dei problemi (piccoli e grandi) che riguardano la rete universitaria italiana, materia governativa e parlamentare. Fintanto però le piccole università hanno titolo a esistere, è giocoforza muoversi in una visione unitaria (docenti, studenti, istituzioni territoriali), con un progetto di crescita definito e un valore scientifico certificato. Un’assemblea che chiami a raccolta tutti i soggetti coinvolti a reggere il peso e l’onere di un Ateneo, si lascia preferire ad ogni altra soluzione. Solo portando alla luce la reale quota scientifica dell’università, i supporti di cui ha bisogno, le correzioni necessarie, le interconnessioni, il coinvolgimento degli apparati pubblici e privati, sarà possibile avere un quadro completo del già realizzato e di ciò che ancora resta da fare per vantare, e vantarci, a giusta ragione, di avere un’università nel Molise che sia anche del Molise. Quando avremo tutti, cittadini e istituzioni, studenti e professori, coscienza e misura della realtà in cui siamo immersi, saremo ciascuno protagonisti del nostro futuro. Ci vorrebbe un capofila. La Regione Molise a guida centrosinistra fin qui ha mostrato di preferire il proprio stolto compiacimento ad ogni altra esigenza che possa riguardare la crescita e lo sviluppo del Molise. Ma ha tempo per correggere il tiro. Dardo
Studenti al voto
Oggi e domani urne aperte per rinnovare le rappresentanze studentesche
CAMPOBASSO. Studenti Unimol alle urne per rinnovare le rappresentanze studentesche. Si vota (muniti di libretto universitario o di valido documento di riconoscimento) domani 1 aprile e mercoledì 2 aprile, dalle 8.00 alle 20.00 in tutte le sedi dell’Università degli Studi del Molise. Tre le liste in corsa (Target Unimol, Studenti Indipendenti e Collettivo 2Kappa8)con tantissimi candidati per i seguenti ruoli:Senato Accademico 2Consiglio di Amministrazione dell’Università 1Consiglio di Amministrazione dell’E.S.U. 1Nucleo di valutazione dell’Università 1Conferenza regione-Università 1Comitato per lo Sport Universitario 2Commissione per il controllo sulla qualità dei servizi ed ex regolamento organizzativo dell’E.S.U. 3Commissioni paritetiche docenti-studenti 24 (4 per corso di studio)Consiglio degli Studenti 8 (tra cui 1 dottorandi e 1 specializzandi)Rappresentanti di Dipartimento e Corsi di Studio 76.
“Ma non è una cosa seria…” del titolo. Un titolo che racchiude un modo di agire, di operare, di vivere e non vivere contemporaneamente che, il vate siciliano, non avrebbe saputo raccontare nei suoi capolavori. Questa è la spiegazione altro non c’è. Lo sappiamo che sarebbe il caso tacere e non commentare le bislaccherie di chi siede nella stanza dei bottoni ma, se si fa mente locale agli accadimenti che ci circondano, quello che scriviamo è necessario per tenere vivo il dibattito. Il quale, permette di ragionare, seriamente e non “a pazziella”, come si dice in dialetto, se quello che accade è frutto di una
distonia dilagante o è un’illusione. Un dibattito che necessita perché nel Molise dilaga sempre più la “dissonanza” tra le necessità reali e quello che c’è servito quale “sbobba” quotidiana, cui siamo nostro malgrado “utilizzatori” anche se ci piacerebbe provare altri “alimenti” che addolciscano il palato. Un qualcosa che la classe politica compra a poco prezzo che fa pagare ai Molisani salato. Un cibo a base d’incongruenza che nutre un mondo dominato dagli alieni che non permette assolutamente di capire la ratio che lo compone. Un qualcosa che fa assistere a una serie di accadimenti convulsi che si smenti-
scono a vicenda e che favorisce un vortice in cui trova spazio unicamente la incertezza, il sotterfugio, l’intrigo. Tutte cose che si confanno a chi imperterrito continua a “prendere per il naso” l’elettore, il cittadino. Il quale, s’illude, perché di un’illusione si tratta, che con il tratto apposto sulla scheda elettorale possa cambiare le cose, senza sapere che i cambiamenti non sono né contemplati e tanto meno citati nel vocabolario della politica sempre più deleteria per chi crede che la scelta sia la medicina ai mali che affliggono la società Molisana costruita purtroppo sulle menzogne e non sulle certezze.
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I pesci di aprile di Paolo Frattura
TAaglio lto
1 aprile 2014
Sottoscrive la difesa per la sanità pubblica ma firma i decreti per favorire quella privata Candida le sue mascotte tra gli studenti indipendenti e toglie soldi all’Università del Molise
La tradizione del pesce d'aprile, seguita in diversi paesi del mondo, consiste in uno scherzo da mettere in atto il 1º aprile. Lo scherzo può essere anche molto sofisticato ed ha lo scopo di creare imbarazzo nelle vittime, in altri casi è solo un sistema per divertirsi fra amici. Nel Molise è tutti i giorni il 1° aprile. Grazie al governatore Frattura che, in 365 giorni, non ha mai smesso di organizzare uno scherzo alle sue vittime: i molisani. Prendiamo ad esempio la sanità. Paolo di Laura Frattura è il commissario ad acta. In altre parole è colui che decide come deve organizzare la sanità molisana. Infatti, nel suo ultimo documento da lui firmato, ha assegnato al Neuromed di Patriciello il pronto soccorso senza il tetto massimo di spesa. La cosa ha provocato una ribellione popolare. Sono sorti nuovi comitati in ogni dove per ostacolare questo modo di fare messo in essere da Frattura. Anche a Campobasso c’è stato un risveglio degli amorosi sensi in cui gli addetti ai lavori erano caduti. Così il buon Frattura si premunito: è andato ad apporre il suo nome tra coloro che vogliono la difesa della sanità pubblica. Ossia: Paolo Frattura ha partecipato alla raccolta firme per indurre Paolo Frattura (se stesso) a non firmare i decreti troppo sbilanciati sulla sanità privata. Alla domanda: ci è o ci fa? Scartando l’idea dell’ipocrisia insita nel dna di una persona, la risposta è venuta spontanea: azzo, forse il governatore si prepara a festeggiare il suo giorno preferito dell’anno: il 1° di aprile. Perché basterebbe non elaborare, come commissario, quegli atti che spingono poi i comitati ad attivare la raccolta firme dei cittadini. Stessa cosa vale per l’Università del Molise. Oggi ci sono le
elezioni studentesche e il governatore, che ha tagliato 22 milioni di euro all’Unimol ed ha organizzato il sistema che, di fatto, porterà ad un aumento di tasse per le famiglie degli studenti, ha piazzato uomini che dovrebbero andare a ricoprire ruoli strategici nel Senato Accademico, nel Cda Unimol, e nel Cda dell’Esu. Chi sono? Tutti baldi giovanotti che ritroviamo nella dirigenza del Partito Democratico o nell’Udeur (magari con candidature già accertate per il Comune di Campobasso) e che all’Unimol si piazzano tra gli “Studenti indipendenti”. E mentre Frattura dichiara “la Regione non abbandonerà gli studenti”, sul bilancio re-
gionale la Giunta Frattura taglia i fondi sempre più insufficienti a ricoprire le spese del diritto allo studio, i 22 milioni Frattura non li sgancia ancora per l’Università, gli esoneri sono ridotti e le famiglie, anche se con un reddito non da paperoni come il governatore, devono spendere più soldi per far studiare i propri figli. Al momento, l’unica cosa certa è il mantenimento di entrate economiche per la sua fidanzata che lavora, guarda caso, all’Unimol. Poi c’è lo scherzetto rifilato agli inesperti grillini del Consiglio regionale che sono caduti nel pesce d’aprile del centrosinistra. Perché è vero che il Consiglio regionale ha approvato la legge che permette di “donare” l’indennità a cui si rinuncia alla Regione Molise, ma non c’è scritto da nessuna parte che nella donazione venga indicata la modalità di spesa di quei soldi. Così, se la Giunta regionale a guida Frattura decide, come ha fatto, di dare quei soldi a Vincenzo Niro (ossia all’Ufficio di presidenza), i grillini potranno cantare all’infinito. Intanto lo scherzetto è riuscito. E che dire del pesce d’aprile sul rimpasto di Giunta? Frattura lo annuncia, Frattura lo blocca. E poi ci sono ancora: lo spazio al merito contro il clientelismo (uno scherzo in cui sono caduti tutti tranne i suoi adepti), la riduzione delle indennità degli eletti, le riforme annnunciate… Insomma, Paolo di Laura Frattura potrebbe essere inserito nella classifica del Corriere della Sera: “I 60 pesci d’aprile più folli e divertenti della storia”. I molisani il loro premio lo hanno già assegnato: a febbraio Frattura aveva perso il 5% dei consensi rispetto a febbraio 2013. Siamo certi che anche il Corriere lo premierebbe a dovere. Irene Corsini
Trasporto pubblico, le associazioni incontrano i politici Ieri l’esordio con il senatore Ruta: è urgente un piano regionale
CAMPOBASSO. Si è tenuto ieri mattina l’incontro richiesto dal Forum del Trasporto Pubblico Locale con il Senatore Roberto Ruta. Il Forum TPL, rappresentato dalla delegazione composta da Filippo Poleggi – Presidente del Forum Tpl Molise e del Movimento Consumatori, Sonia Giacchetta – Confconsumatori, Monia Felice- Adiconsum e Nicola Criscuoli – Adoc, ha inteso avviare una fase di consultazioni sui problemi del trasporto pubblico locale, in particolare sulla grave e per-
durante situazione di crisi del trasporto ferroviario con la delegazione dei parlamentari molisani e successivamente con i segretari regionali dei partiti, Il primo incontro si è svolto con il Sen. Roberto Ruta primo firmatario di una interrogazione presentata insieme ad altri senatori sull’estensione della rete ad alta velocità al centro sud e sul trasporto locale. Il Presidente Poleggi ha detto che il Forum dopo varie azioni di sensibilizzazione e di pro-
testa, dopo vari incontri e confronti con l’assessore regionale al ramo e l’audizione in Terza Commissione Consiglio della Regione Molise, intende “alzare il tiro” mobilitando il Forum nazionale e sollecitando i parlamentari. Poleggi ha affermato che l’interpellanza è un buon terreno di confronto perché il Forum si muove anche nella tematica generale della riqualificazione e rilancio del trasporto ferroviario. Il Presidente ha ricordato i principali obiet-
tivi generali del Forum : definizione dei livelli essenziali delle prestazioni nel trasporto pubblico, separazione tra proprietà delle reti e gestione delle linee da assegnare con gare, revisione dei contratti regionali di servizio. Sul piano regionale il Forum chiede, tra l’altro: un piano regionale a sistema intermodale; elettrificazione della tratta molisana; direzione molisana delle tre società del gruppo; riapertura della Carpinone-Sulmona e come misure che possono alleviare subito il disagio la riapertura dell’officina a Campobasso e riportare in Molise il DCO (Direzione Operativa Centrale) per l’efficace governo della linea a binario unico. Il Senatore Ruta ha sottolineato l’importanza del sistema di trasporto ferroviario per l’ambiente, la mobilità di lavoratori e studenti per i quali la qualità del servizio è un valore aggiunto alla qualità della vita.
A casa 47 giovani del Centro Impiego L'assessore Petraroia dimentica l'impegno di spesa nella delibera dei servizi CAMPOBASSO. Un bel 'Pesce d'aprile' quello che l'assessore regionale al Lavoro, Michele Petraroia, ha fatto ai 47 giovani impegnati nei progetti di Masterplan all'interno dei Centri per l'Impiego di Campobasso e Termoli. Il solerte assessore, infatti, nella delibera con la quale si è proceduto alla rimodulazione dei servizi ha dimenticato l'impegno di spesa. Tanto che la Provincia di Campobasso, a partire da oggi, ha comunicato ai giovani di restare a casa. Era stato l'assessore provinciale, Di Labbio, a lanciare l'allarme alcuni mesi fa circa la sorte dei 47 giovani operanti all'in-
terno delle strutture per l'Impiego. La Regione, dopo tanta insistenza, aveva assicurato che il progetto in questione avrebbe trovato continuità a partire da aprile fino a dicembre 2014. Ieri, però, l'amara sorpresa. La delibera regionale pur prevedendo la rimodulazione del servizio non contempla impegno di spesa. La Provincia non avendo i soldi necessari per anticipare le spettanze ai giovani ha deciso per la sospensione dell'attività. Non c'è che dire, un bel Pesce d'aprile, purtroppo vero, per i 47 giovani che hanno perso l'opportunità di guadagnare qualche piccola somma mensile.
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1 aprile 2014
Bravi e premiati al diciannovesimo Biol, il concorso internazionale degli oli biologici
4 medaglie d’oro agli oli molisani sulle 96 assegnate ai 185 oli italiani
Per l’olivicoltura italiana, soprattutto per il Molise, l’olio biologico è un fatto naturale, visto che è diffuso ovunque, molto di più di quanto risulta dalle statistiche ufficiali Allargare il riconoscimento degli oliveti a coltivazione biologica e stimolare gli olivicoltori a creare una squadra vincente per rispondere alla domanda crescente di questa tipologia di olio e ottenere così quei risultati che meritano, soprattutto in quanto a reddito, che servono per rilanciare l’olivicoltura e con essa l’agricoltura e il territorio. Il Molise, terra di olivi e di oli, festeggia così le quattro medaglie d’oro vinte a Andria la settimana scorsa. Sono quattro gli oli biologici molisani premiati con la medaglia d’oro dal Concorso Biol: l’olio Spenny molisano ( primo classificato per il Molise) dell’azienda Olio Spenny di Sant’Elia a Pianisi,; l’olio Dop Molise “Principe Pignatelli”, dell’azienda agricola Principe Pignatelli di Monteroduni; l’olio Masseria Casolani, dell’azienda Pietropaolo Antonietta di Casacalenda e L’Olio di Flora, de La Casa del Vento di Larino. Quattro oli biologici sui 425 oli in gara (record di partecipazione) di 17 Paesi diversi, di cui 13 con oli premiati; Italia (185, di cui 35 medaglie ExtragolGold e 7 SIlver); Israele (1 Gold); Libano (1 Gold); Portogallo (6, di cui 3 Extravergine, 1 Gold, 2 Silver); Slovenia (4, di cui 3 Extragold e 1 Gold); Spagna (12, di cui 4 Extragold, 6 Gold e 2 Silver); Tunisia ( 2 Silver); Turchia (1 Silver); Usa/California (4, di cui 1 Extragold, 1 Gold e 2 Silver). Un confronto ampio, quello prima riportato, che ci permette di capire il quadro dei vecchi e nuovi concorrenti su un mercato
sempre più globale, che, lo ripetiamo da tempo, avrà sempre più attenzioni per la qualità, e, della qualità, la diversità. Una peculiarità tutta italiana, grazie al primato che il nostro Paese vanta in quanto a biodiversità (oltre 500 varietà autoctone sparse su 18 Regioni, escluse il Piemonte e la Val d’Aosta), che bisogna cominciare a spendere per vincere sul mercato globale. Ma c’è di più, stiamo parlando di un Premio internazionale, Biol, che riguarda un’ulteriore specificità, il metodo di coltivazione biologico che sta ottenendo un’attenzione sempre più crescente e un mercato sempre più florido che riguarda più importanti paesi del mondo. Per l’olivicoltura italiana, soprattutto per il Molise, l’olio biologico è un fatto naturale, visto che è diffuso ovunque, molto di più di quanto risulta dalle statistiche ufficiali. Questo risultato di 4 medaglie d’oro sulle 96 assegnate ai 185 oli italiani premiati, provenienti da 16 regioni (mancavano la Val d’Aosta, il Piemonte, l’Emilia-Romagna e le Marche) e le 115 medaglie d’oro in totale, premia l’olivicoltura molisana con il riconoscimento della qualità e della specificità. Per il Molise, ma non solo, anche per il resto delle Regioni, questo successo dell’olio biologico apre a una riflessione se si vuole affermarlo in modo deciso sul mercato, convincere il consumatore ed avere dal mercato, insieme con il successo, quelle risposte di reddito che si aspettano i produttori. C’è bisogno di coinvolgere sempre più gli olivicoltori per am-
pliare il quadro degli oliveti riconosciuti a coltivazione biologica e di farlo per dar vita a una squadra, in modo da esprimere tutta la forza che serve alla comunicazione e alla commercializzazione di questo prodotto. C’è da credere che il mercato dell’olio extravergine, quello delle scansie alte riservate a prodotti di prestigio, darà sempre più spazio all’olio biologico, come pure alla qualità e alla specificità degli oli mono varietali, che noi abbiamo.
Ferrovie, quali investimenti?
L'intervento
Ma non è il caso che la Regione chieda un collegamento ferroviario anche per l'interno?
di Giorgio Simonetti* Leggiamo del Piano Industriale 20142017 del Gruppo FS che prevede cospicue risorse per gli investimenti delle Società del Gruppo: 24 miliardi di euro per il periodo compreso tra il 2014 e il 2017. E' in generale una buona notizia, ci auguriamo che il Gruppo FS, attraverso le sue controllate RFI e Trenitalia, voglia assecondare la tendenza di uno spostamento dal traffico privato al Trasporto Pubblico che da alcuni anni tutti gli analisti stanno constatando. Per meglio dire, una maggiore domanda di Trasporto pubblico favorita anche e soprattutto dalle oggettive difficoltà economiche generate dalla grave crisi e dall'aumento incontrollato dei carburanti che inducono ad utilizzare il mezzo pubblico. Le ingenti risorse che verranno utilizzate nel triennio, in una azione coordinata tra la maggiore Azienda di Trasporto Pubblico e gli Enti pubblici preposti al governo del Settore, permetterebbero di programmare una politica dei trasporti tesa a favorire ed incrementare la mobilità dei cittadini attraverso il mezzo pubblico e che si propone, in un' ottica di sostenibilità del trasporto, di dirottare il trasporto delle merci dalla strada alla ferrovia, migliorando quella mediocre percentuale del
9% di merci(media nazionale) che vengono trasportate dalle Imprese di trasporto ferroviario. E noi? Una parte degli investimenti riguardano il rinnovamento del Parco rotabile, 200 treni nuovi e 235 treni ristrutturati, ci sarà il Molise tra le Regioni che beneficeranno della rigenerazione o dell'arrivo di nuovi convogli? Noi chiediamo che una quota di risorse debba riguardare la nostra Regione. Siamo certi che l'Amministrazione regionale e l'Assessore Nagni che ha dichiarato più volte ed a ragione, di sostenere l' evoluzione del sistema ferroviario regionale vorrà ricordare ai Tavoli istituzionali, l' inadeguatezza della rete ferroviaria e la vetustà del materiale in uso. La richiesta degli auspicati investimenti, aderisce alla finalità precipua della nostra funzione sociale; infatti un programma di investimenti in infrastruttura ferroviaria incrementerebbe il nostro depresso stato occupazionale, che ricordiamo essere superiore alla media nazionale. I posti di lavoro prodotti sarebbero stabili e continui, in quanto finalizzati alla manutenzione e la gestione dell'infrastruttura creata o migliorata. In più assisteremmo ad evidenti benefici da parte dell'utenza per il conseguente miglioramento della qualità del servizio. *Segretario Cgil Trasporti
Termoli - Lesina, Lupi chiama il Molise
CAMPOBASSO. Continua il confronto tra il governo nazionale e le Regioni Molise e Puglia in merito alla tratta ferroviaria Termoli - Lesina per la realizzazione dell'alta velocità sulla linea adriatica. Il ministro Lupi ha infatti convocato per la giornata di oggi entrambe le regioni interessate. L'incontro, previsto per le ore 15:00 si terrà presso la sede ministeriale alla presenza degli amministratori delegati di Rfi e Fs, del presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e dell'assessore ai trasporti e LL.PP. Pierpaolo Nagni, in rappresentanza della Regione Molise. "Rispetto al tentativo di sbloccare i lavori del raddoppio della tratta ferroviaria sui 35 chilometri della Termoli-Lesina, parte il meccanismo di stretta della Regione Molise. Per quanto ci riguarda - ha assicurato l'assessore Nagni - porteremo avanti le nostre ragioni restando fermi sulle posizioni già adottate che, sia chiaro, hanno come unico scopo, non quello di ostacolare la realizzazione di un'opera importantissima per tutto il sud d'Italia, ma quello di tutelare il nostro territorio nella convinzione che il Molise abbia, al pari delle altre regioni, tutto il diritto di trarre un vantaggio da questa faccenda". Ma non sarebbe il caso di chiedere al Governo la possibilità di realizzare un corridoio ferroviario interno capace di collegare Termoli a Venafro?
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TAaglio lto
1 aprile 2014
Tutti a guardare il Piano di rientro e nessuno ai guai veri della sanità
Continua lo stillicidio delle liste d’attesa e la disorganizzazione territoriale la devastazione ambientale Il muro del silenzio dell’Asrem si sta dimostrando più tetragono del muro di Berlino. Infatti, non crolla Il male delle liste d’attesa. Sembra incurabile; anzi lo è. Diversamente si sarebbe dovuto avere un miglioramento dopo la sequenza impressionante di denunce di casi limite (mesi e mesi per un elettrocardiogramma; per una visita dall’endocrinologo in media dai quattro ai cinque mesi; per un’ecografia ortopedica non meno di tre). Tempi biblici, ai quali vengono sottomesse, al solito, le fasce sociali più deboli. Chi può, s’avvale delle strutture sanitarie private, anche non convenzionate. E’ il frutto di una accertata disorganizzazione dei servizi ospedalieri e territoriali, complice la flebile risposta ai bisogni e alle necessità anche del personale che a sua volta difetta di numero e, spesso, di qualità. L’attenzione della gente sulla sanità è tutta obbligata dai media sul Piano di rientro dal deficit, mentre dalla cronaca giornalistica restano fuori i problemi veri, tra cui, ribadiamo, l’abbattimento delle liste d’attesa e la riorganizzazione della medicina territoriale. E’ il caso che il sistema dell’informazione allenti, dunque, la presa sul deficit e sull’andirivieni di commissari e sub commissari, e si dedichi con maggiore impegno alle fac-
cende della sanità regionale raccogliendo le doglianze, le preoccupazioni, le paure, talvolta i drammi di gente che in attesa di un esame, di un’indagine diagnostica ci lascia la pelle. Una situazione che s’aggrava di giorno in giorno favorita, lo ribadiamo, dalla disattenzione generale e dalla capacità del sistema sanitario a coprire le proprie magagne salvo quando, caso raro però, non si levi una voce dall’interno a farsi sentire. E dall’interno del sistema è tornata ad alzarsi la voce contro le liste d’attesa e le insufficienze organizzative dando anche conto del perché e del per come. Abbiamo letto, infatti, con attenzione, una delle cause e l’ostilità che trova ad essere rimossa. E’ buona regola dove la sanità è gestita con criterio e senso di responsabilità che i responsabili dei vari poliambulatori ogni qualvolta che si formano ritardi esagerati nelle liste d'attesa trasmettono la richiesta all'Asrem regionale attraverso il responsabile di zona. L'Asrem provvede a pubblicare l'elenco di queste richieste e nell'arco di poche settimane gli stessi poliambulatori si avvalgono di specialisti 'ingaggiati' appositamente per aumen-
tare il numero delle visite e quindi ridurre i tempi di attesa. Nel Molise invece le richieste dei poliambulatori si infrangono contro un muro di silenzio e finiscono nel nulla. Nella casistica delle richieste finite nel nulla c’è stato un tempo in cui i Distretti sanitari della provincia di Campobasso hanno chiesto ore di medicina specialistica ambulatoriale nella misura necessaria, poi responsabilmente ridotta in base alla verifica delle risorse finanziarie disponibili, comunque ore sufficienti a coprire almeno in parte i turni e a ridurre le liste d’attesa. Tutto inutile. Il muro del silenzio si sta dimostrando più tetragono del muro di Berlino. Infatti, non crolla. Per cui le liste s’ingrossano, i tempi d’attesa si dilatano, le necessità dei pazienti restano inevase, il malcontento si radica sempre più a fondo nella coscienza collettiva. Situazione cristallizzata sulla insensibilità di chi gestisce il sistema sanitario nel quale - diciamolo apertamente - in nessun Piano di rientro del disavanzo è scritto di tagliare i servizi agli utenti. Eppure accade. Ciò in quanto si preferisce stare dietro alle polemiche della politica, all’utilità o meno dei commissari ad acta, e alla fanfaluche dei tanti soloni che s’improvvisano maestri, e sono semplici apprendisti stregoni. Accade. Intanto non viene sciolto il nodo degli errori, le cui conseguenze ricadono solamente sulla pelle dei cittadini. Mentre taluni assurdi privilegi economici continuano ad essere elargiti; taluni atteggiamenti incoerenti con lo stato di salute della sanità e delle risorse finanziarie continuano a restare in piedi, contraltari insopportabili agli occhi di chi deve attendere mesi e mesi, e forse morire, prima di un elettrocardiogramma, di un’ecografia, di una visita dell’endocrinologo. Dardo
L'Associazione piccole e medie imprese edili denunciano la situazione del momento
"Una cristallizzazione del mercato del lavoro" CAMPOBASSO. “Il Governatore Visco ha centrato esattamente il problema, le corporazioni costituite sotto forma di corpi intermedi (Associazioni industriali e sindacali) esercitano, attualmente, un ruolo che costituisce un freno allo sviluppo. La concertazione necessaria a suo
tempo si è trasformata in un ‘mercato’ e bene fa il premier Renzi a dire basta e assumersi le opportune responsabilità decisionali”, questo il commento del Vice Presidente dell’ANIEM, l’Associazione delle piccole e medie imprese manifatturiere edili, Angelo Santoro. “In effetti, così come è organizzato il si-
stema Confindustria – Cgil, Cisl e Uil ha portato all’assoluta cristallizzazione del mercato del lavoro e ad un moltiplicarsi di costi impropri che gravano sulla busta paga del lavoratore e quindi incidono sul costo del lavoro per l’azienda, sfornando soltanto figure che sono andate a ricoprire poltrone politiche senza poi essere
state in grado di mettere in pratica ciò che sostenevano ”, prosegue il Vice Presidente ANIEM. E ancora: “ANIEM è uscita dai vecchi sistemi e sta dando vita ad un modello nuovo da seguire per abbattere i costi di rappresentanza”. Conclude Santoro: “Auspichiamo che anche Confindustria inizi un processo in tal senso per dare l’esempio ai Sindacati dei Lavoratori”
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Campobasso
1 aprile 2014
Emergenza neve 2012, arriva il secondo acconto per rimborsare l’amministrazione comunale La Regione accredita al Comune circa 108mila euro con cui saranno pagate le ditte che si occuparono dello sgombero strade A distanza di più di due anni dall’ eccezionale nevicata che ha colpito Campobasso e l’intero Molise finalmente vengono liquidate le ditte che si sono occupate del servizio sgombero neve. Le abbondanti precipitazioni nevose del febbraio 2012 hanno spinto l’allora presidente della Giunta regionale Michele Iorio a dichiarare lo stato di emergenza. Nel decreto emanato veniva stabilito che i sindaci di tutta la regione in qualità di autorità locali di protezione civile venivano autorizzati a porre in essere tutte le iniziative necessarie volte al ripristino della situazione di normalità precisando che le spese sarebbero state a carico della Re-
gione. La somma utilizzata dal Comune di Campobasso è stata rendicontata e trasmessa al Servizio di Protezione Civile che ha provveduto a informare il Direttore Generale che ha poi predisposto l’erogazione del secondo acconto spettante alle amministrazioni locali. La somma è di 107.953,57 euro e quindi ora il Comune potrà liquidare le ditte che due anni fa si sono occupate delle operazioni di sgombero neve . La Giunta comunale ha autorizzato l’Ufficio Ragioneria, ad avvenuto accredito da parte della Regione Molise, ad emettere i relativi mandati di pagamento per l’importo complessivo di 107.953,57 euro
Fa campagna elettorale in classe, le mamme insorgono
Bibiana Chierchia candidata alle primarie del centrosinistra fa pressing sugli studenti
CAMPOBASSO. L’ammissione al voto dei sedicenni agevola e non poco la professoressa di Sel che ha deciso di candidarsi alle primarie del centrosinistra per il sindaco di Campobasso. Bibiana Chierchia, infatti, che insegna al Liceo Scientifico del capoluogo, pare stia utilizzando un’arma, come dire, impropria. Sembrerebbe che la professoressa si sia impegnata a distribuire i volantini con il suo nome tra i suoi studenti. Ovviamente si tratta delle classi quarta e quinta. Alcune mamme si sono letteralmente ribellate e ieri mattina hanno protestato lamentandosi direttamente dal dirigente scolastico Anna Gloria Carlini ignara della vicenda. La Chierchia, inoltre, non si sa-
rebbe limitata a fare questo anomalo pressing solo sui suoi studenti, ma, visto che c’era, avrebbe provveduto a pubblicizzare la sua candidatura (in classe) a tutti sedicenni e diciassettenni, anche di altre sezioni. Un atteggiamento alquanto scorretto da parte della prof che vorrebbe guidare il Comune di Campobasso. Cosa ci si potrebbe aspettare dalla donna se dovesse essere eletta? Ci si augura che il dirigente scolastico prenda gli opportuni provvedimenti e soprattutto tempestivi. Perché sarebbe quantomeno scandaloso anche solo pensare che i ragazzi si possano recare alle urne delle primarie, domenica prossima, per fare un favore alla prof. red.pol.
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di Giuseppe Saluppo
“La Polizia di Stato al passo coi tempi”
Lascia la Campania e raggiunge il Molise con la campagna educativa itinerante sui temi dei social network Campobasso. Riscuote sempre più successo la più importante e imponente campagna educativa itinerante che sia mai stata realizzata al mondo da un Organismo di Polizia in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, sulla sensibilizzazione e prevenzione sui rischi e pericoli dei social network e del Cyber bullismo. Per la prima volta in assoluto Aziende come Facebook, Fastweb, Google, H3G, Libero, Microsoft, Poste Italiane, Telecom Italia, Norton by Symantec, Skuola.net, Vodafone, Virgilio, Wind,Youtube, Radio Italia, Consorzio Gruppo Eventi e adesso anche Cisco Italia insieme alla Polizia di Stato per un solo grande obiettivo: rendere la rete sempre più sicura dopo i gravissimi recenti episodi di cronaca culminati con il suicidio di alcuni adolescenti ed il dilagante fenomeno del cyber bullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie. Un progetto al passo con i tempi,
dei social network e delle nuove generazioni, che raccoglie consensi lungo tutto lo stivale, perché permette di conoscere le opportunità del web e suggerisce regole e modalità d'uso per evitare di cadere nelle tante trappole della rete internet; il giro d'Italia si arricchisce di cinque nuove tappe (Terni, Firenze Festival dei bambini, Pederobba (TV), Monza Brianza e Verres) e nuovi partner. "Nel 2013 la Polizia Postale e delle
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Comunicazioni del Molise ha monitorato 299 spazi virtuali, ha inserito 26 siti pedopornografici esteri in black list, ha indagato su un episodio di adescamento di minore on line, ha rilevato 61 casi di attacchi a sistemi informatici, ha rilevato 162 illecite acquisizioni e detenzioni di codici di carte di credito/debito – spiega il Dr. Antonello Fratamico Dirigente del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Molise" .
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Campobasso
1 aprile 2014
Se per il Rivolo ci sono voluti 30 anni, quanti ce ne vorranno per la Termoli – San Vittore? Gli Ecodemocratici Anna Pellecchia, Gabriele Cortona, Roberto Quercio, Rifeo Campanella e Maria Antonietta Conti, forti dell’esperienza vissuta con la Fondo Valle Rivolo, aperta al transito a trent’anni dall’avvio dei lavori, si sono rivolti alle Istituzioni territoriali del Molise perché riflettano su quanto è accaduto e, soprattutto, facciano tesoro per cambiare impostazione e metodo nella realizzazione delle infrastrutture a partire dall’Autostrada del Molise che, però, a differenza del Rivolo, sono appena trent’anni che se ne parla. Vogliono che si cambi metodo e impostazione, perché finisca questa storia dei trent’anni nel dire e nel fare. Sono trent’anni infatti che si dice della sede regionale a Campobasso, trent’anni del Piano regionale della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti; trent’anni della tratta ferroviaria Campobasso-Lucera; trent’anni dell’Interporto di Termoli; trent’anni della Metropolitana leggera. E trent’anni ci sono voluti per la tratta ferroviaria Venafro-Rocca d’Evandro. E trent’anni ci vorranno per la Termoli-San Vittore. Si può essere certi. Perché la classe politica e amministrativa è la stessa. Se ne facciano una ragione gli Eco-
demnocratici. Difatti, sembrano ascoltarci e convenire. Infatti, in attesa di capire quale tratto della Termoli – San Vittore si realizzerà, e quando si preveda l’apertura dell’arteria, non vorrebbero assistere alla devastazione inutile
"Nessun accordo. Noi andiamo avanti"
Il candidato sindaco Giuseppe Saluppo smentisce le voci di possibili collegamenti in cambio di poltrone
di case, aziende e terreni, nel tratto tra Cantalupo e Campobasso, che, a quanto pare, sarebbe in predicato di essere appaltato, ma in assenza di certezza sulle prospettive del collegamento. Siccome il timore è tutt’altro che campato in aria, e trent’anni son lunghi
L'intervento
Elezioni Comunali di Campobasso: le liste civiche la vera novità per un futuro di speranza Avv. Carmen Di Iorio
Ancora in queste ore è stata fatta rimbalzare la voce di un "possibile" mio accordo con una frazione del centrodestra e a seguito di questo mi sarebbe riconosciuta "una posizione di prestigio". Assolutamente falso. Io vado avanti e continuo nella strada così come intrapresa con quanti hanno ritenuto di dovere 'sposare' il progetto per la città di Campobasso. Non mi interessano poltrone e scambi di ruoli fuori da qualsiasi logica finalizzata al Bene Comune. Torno a ribadire con altrettanta forza che questa nostra città ha necessità di strappare pagina per leggere una storia tutta nuova. La nostra è un'alternativa di programma. Riteniamo che non ci siano altre strade, per disegnare un futuro possibile, e per questo ri-
gettiamo qualsiasi tentativo teso a volerci fare apparire come pronti a saltare su qualsiasi carro per 30 denari. La nostra battaglia politica è programmatica perchè crediamo nella necessità del cambiamento e per uscire, definitivamente, dal tunnel buio delle sacrestie di pseudo partiti e di quanti ritengono, ancora, di potere pilotare uomini e progetti a proprio piacimento. Noi, invece, riteniamo di volere lavorare per la ripresa economica del Capoluogo regionale proponendo la nostra analisi e la possibile medicina per guarire una città in agonia. Guardando al domani per una speranza di rilancio del tessuto economico punto prioritario e irrinunciabile del nostro programma.
da passare, gli Ecodemocratici sono dell’avviso che sia meglio per tutti accogliere l’appello della Fillea – Cgil (di cui sono parenti stretti) e mettere in sicurezza le Fondovalli e le strade provinciali. Per molti altri trent’anni.
Le elezioni amministrative per il rinnovo del Consiglio comunale di Campobasso stanno mettendo in evidenza la crisi profonda della politica partitica in questa delicata fase economica, sociale e morale della nostra comunità. I tradizionali partiti, sia di centrodestra che di centrosinistra, sembrano avere smarrito la bussola del bene comune e dello spirito di servizio con la quale chi fa politica deve approcciarsi a gestire la città. Non è infatti un bel vedere il continuo giustificarsi di chi cerca una collocazione sicura fiutando l'aria che cambia, gli scontri tra i padroni delle tessere che cercano figurine da piazzare nel futuro assetto consiliare. La vita, soprattutto per chi si propone per la gestione della cosa pubblica, non deve essere vista esclusivamente come momento di autoaffermazione, ma come occasione per agire nel rispetto e nell’interesse di tutti: il senso deve essere quello di generare ed alimentare speranza, quella speranza che la nostra comunità, se la condivide, potrà raccogliere. Insomma, si assiste ad un declino morale ed etico che è la rappresentazione concreta di quella democrazia a bassa intensità denunciata da Papa Francesco, caratterizzata da assenza di progetti
strategici di sviluppo e di inserimento nella vita nazionale e transnazionale, da massimalismi che oscurano e trascurano i problemi quotidiani, da neoindividualismo possessivo. Lo spazio lasciato dai partiti politici viene così occupato da quella parte di cittadini che non ci sta ad essere semplice spettatrice di questo teatrino. Da qui l'invito a piangere di meno sugli errori di cui siamo stati finora testimoni (e almeno in parte corresponsabili), a ragionare di più sui modi per ridisegnare la prospettiva della nostra città e della Regione e ad elaborare un programma che entri concretamente nel merito dei problemi ed indichi le soluzioni possibili e praticabili. Le liste civiche rappresentano, in questo contesto, la vera novità in grado di ridare slancio ad una democrazia ad alta intensità, sostanziale e rappresentativa, partecipativa ed allargata, un’unione morale di persone protese al raggiungimento del bene comune, che lottano per il destino comune e per una vita dignitosa per tutti. Le liste civiche nascono dal territorio locale e per il territorio locale, conoscendone i particolarismi e mantenendo con il territorio un inscindibile quanto ferreo legame proprio in virtù del loro “essere civiche”, essere dei cives, dei cittadini che ne fanno parte e che
vivono quotidianamente la città. Le liste che sostengono Pino Saluppo ed il progetto integrato di una città Capoluogo traguardano questa prospettiva, proiettandosi in una dimensione che va oltre i confini della Regione e rappresentano l'occasione per concretizzare un modello di politica e di democrazia che recuperi le sue caratteristiche originali. In particolare mi ha colpito, nel programma, la forte apertura nei confronti di quelle Istituzioni che operano nel territorio e che sono in grado di dare una visione di contesto ampia, quale ad esempio l’Università del Molise che può svolgere un ruolo determinante nello sviluppo della Città e della Regione, ben oltre gli aspetti strettamente formativi e culturali. Penso alla ricerca nel campo delle energie verdi e dello sviluppo della città intelligente (smart city); alla promozione dell’agroalimentare con la creazione di marchi di qualità, per esempio nel settore lattiero-caseario e/o della panificazione; alla qualificazione di prodotti locali, con la creazione di un distretto della pasta; alla valorizzazione dei beni legati a filiere corte; al supporto per la costituzione di una banca di credito cooperativo a sostegno soprattutto di commercianti, artigiani, agricoltori e dell’imprenditoria giovanile del Capoluogo e dei Paesi limitrofi.
TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
ISERNIA
ANNO X - N° 76 - MARTEDÌ 1 APRILE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
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Isernia
1 aprile 2014
“Ricostruiamo la vera destra” L'onorevole Alemanno a Isernia per un incontro di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale
ISERNIA. Domenica mattina l'on. Gianni Alemanno ha partecipato, ad Isernia, ad un incontro tecnico –politico con i vertici ed i dirigenti regionali di Fratelli d'Italia Molise. Erano presenti il Portavoce Regionale Filoteo Di Sandro, il Portavoce Provinciale di Isernia – Alessandro Altopiedi – e di Campobasso – Costanzo Della Porta, numerosi sin-
daci ed amministratori iscritti al partito ed i membri dei due coordinamenti provinciali. La riunione è stata voluta dallo stesso Alemanno con l'obiettivo di organizzare future iniziative politiche sul territorio in vista delle prossime elezioni europee che lo vedranno impegnato in prima persona e per condividere, con i quadri del partito, le scelte ed il
percorso dei prossimi mesi. " L'incontro tenutosi con l'on. Gianni Alemanno è stato il preludio di una campagna elettorale per le europee e le amministrative che ci vedrà impegnati in prima linea con Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale perché, anche in Molise, si possa finalmente ricostruire la destra vera, quella del territorio, del popolo, dei ceti più deboli.- così Filoteo Di Sandro -. La destra che si è rimessa in cammino con Fiuggi ha, davanti a se, un appuntamento importantissimo, legato al rinnovo del Parlamento europeo, che si intreccia con quello delle amministrative che ci vedrà in prima linea per tenere le amministrazioni di Campobasso e Termoli. Punti chiari quelli che Alemanno ha illustrato questa mattina ai quadri del partito: fuori da quest'Euro che, così com'è stato fino ad oggi, non ha portato che recessione e diseguaglianze sociali; partecipazione e vicinanza ai territori; ideali e valori tipici di un partito che deve essere della nazione; democraticità nelle scelte e nelle candidature con il metodo delle primarie a tutti i livelli. Proprio su quest'ultimo aspetto abbiamo voluto insistere, approfit-
“Incipit Apocalipsys”, romanzo storico e insieme giallo Racconta la storia di San Vincenzo al Volturno, descrive la cripta dell'Abate Epifanio e risolve un mistero che si trascinava dal medioevo
Di questo romanzo saranno certamente entusiasti coloro che amano conoscere e capire meglio gli eventi storici e culturali che appartengono alla nostra piccola regione molisana. Si tratta di un affascinante romanzo storico che, tra l'altro, affronta e risolve un enigma in cui lo svolgersi degli avvenimenti si verifica in tempi completamente lontani tra loro o, come dice l'autore: "è la sintesi di farneticazioni, diacroniche e sincroniche". L'avvenimento realmente accaduto da cui prende spunto il romanzo è la misteriosa morte di Ambrogio Autperto, un grande teologo dell'8° secolo, già maestro di Carlomagno, che, inviato da Pipino il breve per contrapporre alla cultura teologica longobarda la nuova visione culturale europea, divenne Abate di San Vincenzo al Volturno. Tale complesso abbaziale all'epoca era uno dei centri religiosi e culturali più importanti d'Europa, tanto che alla cerimonia di insediamento dell'Abate Autperto intervenne addirittura lo stesso Carlomagno e da allora il 15 di agosto si festeggia la Madonna Assunta in cielo. Scritto da Franco Valente, il noto architetto di Venafro amante e studioso di tutte le evidenze storiche, culturali ed artistiche rintracciabili nei paesi molisani, Il romanzo rappresenta il pretesto per raccontare la storia del grande complesso di San Vincenzo al Volturno, dalla nascita fino alle attuali ricerche archeologiche, inoltre, come dice l'autore, "presenta una serie di farneticazioni all’interno della Cripta dell’abate Epifanio, dove sopravvive la più importante sequenza di pitture ISERNIA. E’ attivo lo “Sportello Energia”, il servizio pubblico che consente di sperimentare, informarsi e avere assistenza sulla valutazione di progetti di efficientamento energetico, di sviluppo e utilizzo di fonti rinnovabili. Il servizio è offerto dalle Camere di Commercio di Campobasso e Isernia sia direttamente, presso le proprie sedi, sia in modalità on -line, attraverso il portale www.lacittadelleenergie.it I servizi offerti dello Sportello Energia: • supporto agli utenti che vogliono installare impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile circa gli iter amministrativi per l’ottenimento delle autorizzazioni e dei nulla osta;
apocalittiche del Mediterraneo eseguite in piena rinascenza carolingia". Queste, che l'autore chiama "farneticazioni", non sono altro che una serie di interpretazioni teologiche, politiche, storiche ed artistiche dei meravigliosi affreschi ancora visibili nella famosa cripta. "L'invisibile è diventato visibile ed il visibile, il mondo concreto, non si vede più". Questo scrive Franco Valente mentre fa una descrizione talmente dettagliata e completa di significati di quegli affreschi che il lettore si sente fisicamente trasportato in quel luogo e vede, o crede di vedere, tutte le rappresentazioni: dai martiri agli angeli, dalla Madonna in trono al Cristo rivelato, dall'Annunciazione al bagno di Gesù alla Crocifissione. Nel leggere questo romanzo si perde completamente di vista il racconto perché l'autore attira tutta l'attenzione sulla affascinante storia di San Vincenzo al Volturno e sugli eventi che ne hanno caratterizzato la nascita, voluta dall'imperatore romano Costantino, la rinascita e lo splendore, avviati e favoriti soprattutto da tre principi longobardi, e la distruzione, provocata da truppe mercenarie di saraceni. Di "Incipit Apocalipsys" si parlerà in un incontro organizzato a Carovilli dall'Associazione di Iniziative Culturali, Sociali ed Economiche, "Il Glicine", sabato 5 aprile alle ore 17,30, con la collaborazione della Pro Loco "Monteferrante" e della Società Operaia e con l'amichevole sostegno di Unicreditbanca di Carovilli; sarà presente l'autore e verranno letti passi significativi del romanzo.
Il Sud nel Sud a Isernia Un'analisi della situazione in cui versano le regioni meridionali
ISERNIA. Alla luce della drammatica crisi che sta investendo l’Italia ed in particolare il Mezzogiorno, il Rotaract Club di Isernia ha inteso promuovere un convegno dal titolo “IL SUD DEL SUD – Europa, Italia, Molise”, che si terrà venerdì 4 aprile alle 17.30 nell’Aula Magna dell’Università di Isernia in via Mazzini n.8, allo scopo di analizzare la situazione in cui versano le regioni meridionali, con particolare riguardo al Molise; basti pensare, infatti, che, se la disoccupazione giovanile, vero cancro del nostro Paese, al Sud tocca il 50%, in territorio molisano essa raggiunge picchi ancor più elevati e tragici. Ciò premesso, e vista anche la precipua situazione della nostra regione all’interno dello scacchiere
Sportello energia, il nuovo servizio
• diffusione delle buone pratiche di risparmio energetico, bioedilizia ed acquisti ecocompatibili; • informazioni sulla disponibilità di finanziamenti e contributi; • guida nelle scelte delle amministrazioni, dei cittadini, delle organizzazioni private e delle imprese verso la produzione di energia con modalità compatibili con l’ambiente e verso un consumo energetico più consapevole ed efficiente. Perché lo Sportello Energia? Il riscaldamento globale è dovuto soprattutto all’azione
tando della presenza di Alemanno - continua Di Sandro- per ribadire le nostre richieste rispetto alle altre forze della coalizione di centrodestra rispetto alle prossime amministrative: basta con i nominati e con le candidature scelte nel chiuso di una stanza, celebriamo le primarie per ridare slancio al centrodestra e recuperare il rapporto con i nostri elettori. Per Campobasso e Termoli la nostra via è chiara: se gli alleati di centrodestra decreteranno il fallimento delle consultazioni primarie, la scelta ricadrà su personalità importati della società civile, di area, anche se questo dovesse significare rompere la coalizione. Al termine dell'incontro Alemanno ha espresso soddisfazione per l'organizzazione territoriale di un partito nato circa un anno fa e che sta diventando ormai una costante a tutti i livelli di rappresentanza: "raggiungeremo l'obiettivo del 4% a livello nazionale grazie alla partecipazione, alla vicinanza con i territori, alla voglia di ricostruire un partito che torni a fare politica in modo dignitoso"; queste le sue parole e lavoreremo affinché ciò sia possibile".
dell’uomo, che con le sue attività sta rischiando di compromettere il delicato equilibrio della natura. Per cercare di arginare questo fenomeno, l’Unione Europea ha da tempo fissato nel 2020 la scadenza per l’attuazione del pacchetto “clima-energia 20-20-20 . Entro tale termine, tutti i paesi europei aderenti all’accordo dovranno rispettare i seguenti limiti: ridurre del 20% le emissioni di gas serra, ridurre i consumi energetici del 20% attraverso un aumento dell’efficienza energetica e aumentare fino al 20% l’utilizzo di fonti rinnovabili per soddisfare
europeo, saranno esaminate le problematiche più stringenti e le possibili soluzioni per ricollocare il Sud in Italia ed in Europa. Il convegno, moderato dal presidente del Rotaract Club di Isernia Giustino D’Uva, sarà introdotto dal prof. Giuseppe Pardini presidente del Corso di Laurea in Scienze Politiche dell’UNIMOL; seguiranno gli interventi del Prof. Massimo Bagarani già assessore regionale della Calabria, dell’On. Luca Colasanto consigliere regionale della Campania, e dell’On. Prof.ssa Cinzia Dato già Parlamentare della Repubblica. Al termine degli interventi,sarà lasciato spazio ad eventuali domande o riflessioni del pubblico intervenuto.
il nostro fabbisogno energetico. Il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni inquinanti nell’atmosfera rappresentano un’opportunità ma allo stesso tempo un dovere per tutti i cittadini. Per affrontare questa sfida bisognerà sviluppare maggiormente le nuove tecnologie nel settore energetico e minimizzare il fabbisogno energetico degli edifici, attraverso la costruzione di edifici più efficienti. Lo “Sportello Energia” testimonia il fatto che oggi più di ieri le Istituzioni e le imprese hanno bisogno di lavorare in sinergia per affrontare le sfide, identificando le possibili alternative ai sistemi di produzione e consumo convenzionali e ottimizzando le risorse disponibili per operare sempre più in una logica di sostenibilità ambientale.
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Termoli
1 aprile 2014
“Bisogna lottare per il futuro” Remo Di Giandomenico lancia la sua campagna elettorale per "il sogno Termoli"
TERMOLI. Remo torna in campo, lo sanno tutti e ciò non fa più notizia e, nonostante il mancato arrivo dell’ufficialità dallo stesso interessato, il vociare dei corridoi cittadini sta diventando un roboante chiasso al quale non si può rimanere sordi. Lui gira la città, passeggia al Borgo, riceve in ufficio e attraverso facebook pubblica status inequivocabili i quali, in un modo o nell’altro, non mentono. Decine di cittadini, quattro liste annunciate, donne e giovani al fianco, professionisti e avvocati … insomma, la pluralità, secondo indiscrezioni, parrebbe abitare intorno al nuovo entourage ideato dal “Remo termolese”. “Chi sono, dove vanno? Cosa portano?”: un fiorino…
Concedeteci la battuta ricordando un famoso film del mitico Troisi … Negli ultimi giorni, in tanti si stanno proponendo a suon di conferenze e comunicati eppure c’è chi tace: “il can che abbaia non morde”? Lo vedremo e sapremo solo nel prossimo futuro intanto, l’entusiasmo attorno a Remo è decantato in status di facebook a più non posso che affermano questo mondo e quell’altro. Un esempio? Ecco: “Non essere mai stanco di ricominciare. Anche se fa male quello che conta è avere la possibilità di farlo. Non importa cadere, conta che tu sappia rialzati. Il percorso, le cadute ci cambiano. La fine segna sempre un nuovo inizio. Quindi non è mai finita fino a quando in te
Registro tumori, fare presto
Oggi la conferenza stampa di illustrazione della nuova richiesta alla Regione
TERMOLI. La Fondazione “Lorenzo Milani” e Libera Molise (presidio di Larino) comunicano che oggi alle ore 17,30 presso l’Officina Solare Gallery in via Marconi, Termoli, si terrà una conferenza stampa riguardante l’invio di una lettera aperta al Presidente della Regione Molise, alla presenza delle altre 12 associazioni aderenti all’iniziativa. Sarà l’occasione, concordata con tutti gli aderenti, per chiedere
ufficialmente l’inizio effettivo e immediato dei lavori del Registro dei Tumori Regionale, e soprattutto la costituzione di una commissione di controllo e comunicazione, composta di cittadini impegnati da anni sul tema, che possa periodicamente aggiornare la popolazione e consentire una vera partecipazione dal basso e una vera condivisione dei dati su questo argomento così tragicamente sentito.
vive la voglia di provarci e lottare…… Viva le donne”. E ancora: “Bisogna lottare per i sogni ma bisogna anche sapere che,quando certe strade sono im-
praticabili, è meglio risparmiare le forze per percorrerne un’altra. Io ho scelto la strada che mi ha portata dritta da te …”. Non basta? Ecco allora le dirette
parole di Remo: “Una città cresce quando il Popolo si unisce attorno ad una idea e un progetto. Termoli, dopo l’esperienza negativa di centrosinistra e di centrodestra, ha bisogno di unirsi attorno ad una coalizione termolese che abbia come unico obiettivo quello di far rinascere la città”. Idee concrete che alcuni “leggono” in parole tipo: “Io di politica non ci capisco niente ma una cosa la posso dire: dobbiamo chiedere aiuto a una sola persona per poter tornare ad essere ottimisti e questa persona è Remo Di Giandomenico. Sono sicura che come lo stimo io, lo stima tanta altra gente e l’unione fa la forza, Termoli deve tornare a sorridere”. Intenti, speranze e obiettivi: cosa sta prendendo forma?
Architettura, la nuova sessione
Presso la facoltà di Ingegneria si parlerà delle nuove tecniche per il calcestruzzo TERMOLI. Dopo i congressi del 2009 e del 2012, la cattedra di Architettura tecnica dell’Unimol a Termoli organizza nell’ultima settimana di settembre la terza edizione dell’incontro. La conclusione della prima assemblea ha visto la redazione di un documento in cui si evidenziava come, nonostante i progressi compiuti, la corretta progettazione delle miscele per le costruzioni edilizie e di ingegneria civile sia ancora non completamente perseguita dai progettisti soprattutto per gli scopi di durabilità richiesti. Inoltre, le problematiche inerenti la progettazione sono state amplificate dalla sempre maggiore diffusione di calcestruzzi ad alta tecnologia di ultima generazione che hanno spostato in avanti i livelli prestazionali ottenibili, con risultati impensabili fino a pochi anni fa, conducendo a metodologie progettuali, anche in zona sismica, decisamente innovative nel nuovo costruito, nel recupero di quello esistente e nel restauro monumentale. Nella seconda edizione è sembrato opportuno analizzare le tematiche inerenti il sistema costruttivo della prefabbricazione,
caratterizzato da capacità espressive e tecnologiche non ancora del tutto sfruttate, e dei sistemi misti calcestruzzo laterizio alla luce della nuova normativa sismica. Nel CONCRETE2014 si analizzeranno le tematiche della conservazione e del restauro dell’architettura e delle opere di ingegneria civile del XX secolo, dell’innovazione tecnologica, dell’ingegneria antincendio, dei conglomerati ottenuti con inerti di riciclaggio. Come nelle precedenti edizioni si darà ampio spazio ai giovani ricercatori, dottorandi o assegnisti di ricerca, prevedendo almeno due interventi per sessione ed un premio in danaro per il migliore contributo alla ricerca presentato a giudizio del Comitato Scientifico. Nella sessione dell’ingegneria antincendio sarà presentata la scheda di valutazione al rischio incendio per gli edifici, sviluppata in analogia con il già codificato modello per la valutazione del rischio sismico. Nell’ambito del congresso è prevista la mostra sulle opere realizzate tra la prima e la seconda guerra mondiale da Camillo Guerra, ingegnere, docente di Architettura tecnica nell’Università di Napoli.
Il congresso si svilupperà secondo le sessioni: SESSIONE I Calcestruzzi cementizi e calcestruzzi armati per l’architettura e l’ingegneria civile del XX secolo: studi, diagnostica, tecnologie innovative per la conservazione e il restauro (parole chiave: storia, architettura moderna, ingegneria civile, nanotecnologie, sismica, monitoraggio, analisi del rischio, progetto della struttura). SESSIONE II Il calcestruzzo per l’ingegneria antincendio (parole chiave: miscele resistenti al fuoco, inerti, strutture resistenti al fuoco, calcolo della resistenza, protezione attiva e passiva, protezione al fuoco di edifici monumentali). SESSIONE III I calcestruzzi innovativi e con inerti da riciclaggio (parole chiave: inerti da demolizione, riciclaggio, resistenza, miscele speciali, tecnologia applicativa). SESSIONE IV Il calcestruzzo per le nanotecnologie (parole chiave: materiali nanotecnologici, nanotecnologie nelle costruzioni, nanotecnologie nel progetto di architettura).
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Termoli
1 aprile 2014
Piano regolatore, il disastro regionale
Il Comitato civico torna sulla questione cardine dell'urbanistica cittadina TERMOLI. Il Comitato civico termolese riprende per la terza volta e conclude l’approfondimento sul tema cardine della politica territoriale degli ultimi quindici anni almeno, quello del Piano regolatore. E’ necessaria l’individuazione di nuove centralità (sociali e culturali) che raccordino l’intero tessuto urbano della città. Il sistema urbanistico “ad isole” autosufficienti, programmato per la Termoli contemporanea dal Prg del ’73, ha mostrato tutti i suoi effetti nefasti. I quartieri “isole” sono diventati nel tempo dei veri e propri “depositi umani” e la realizzazione dissennata di centri commerciali li ha privati di servizi, non solo pubblici, ma anche privati (negozi, bar e attività commerciali in genere). Forme di socializzazione e di una qualità della vita più consona.Rimodulazione del Put (Piano urbano del traffico). In un ipotesi di tipo strutturale che individua l’asse portante dello sviluppo, nel turismo di qualità, il piano urbano del traffico (Put) non può limitarsi al riordino dei flussi del traffico cittadino anche se centrali. Esso deve essere ripensato coll’esigenza di fornire una migliore qualità della vita agli abitanti della città. Maggiore attenzione e potenziamento del trasporto pubblico, solo strumento di snellimento e razionalizzazione del traffico privato. Piste ciclabili che pervadono come una rete l’intera viabilità cittadina, permettendo un nuovo modo di percorrere e percepire il territorio dove si abita e lavora. La creazione di aree pedonali centrali impreziosite da un arredo urbano rispettoso del contesto storico architettonico, valorizzando le attività commerciali e di ristoro. Parcheggi contestualizzati e definiti in questo scenario complessivo, che non mortifichino ulteriormente il centro storico attraverso sventramenti, o ubicazioni in zone non funzionali come quello di via dei Campani o peggio sul lungo mare nord, un parcheggio utile solo un mese all’anno e che svilisce la bel-
lezza del litorale dando l’impressione di star per entrare non in una città ma in un aeroporto. Realizzazione di una Rete Ecologica capace di inserire in un unico sistema le aree verdi urbane ed extraurbane. La mancanza di aree verdi e l’incuria per l’unico polmone verde della città, il parco comunale, rendono necessaria la programmazione complessiva di una rete ecologica cittadina. Ad esempio, la creazione di un vero e proprio Parco Territoriale con valenza interreggionale nella zona della valle del Sinarca, raggiungibile con la creazione di sottopassaggi o lo spostamento della ferrovia verso l’autostrada, risulterebbe per la città un rilevante fattore di attrazione e richiamo anche sovra regionale. La vicinanza al mare, inoltre verrebbe a costituire una forte specificità che qualificherebbe ulteriormente la capacità attrattiva, integrando l’offerta turistica. Non solo, ma il venir meno di ampi spazi verdi rende effettivo il rischio che il territorio urbano sia soffocato dalla presenza di cemento, togliendo la possibilità di un
riequilibrio delle attività cittadine con l’ambiente. Le particolarità urbane e territoriali sono la ricchezza del luogo; la loro tutela e il loro inserimento nel contesto contemporaneo, non possono che portare al progetto di ricollegamento dei vari comparti (ricucitura con il mare, rete ecologica, ricompattamento del sistema urbanistico. creazione di un sistema locale di sviluppo). Un esempio potrebbe essere l’acquisizione da parte del Municipio dell’ex Cinema Adriatico, fornendo all’intera città uno spazio culturale, di aggregazione sociale, oltre che di riconnessione urbanistica del Borgo Antico con il Borgo ottocentesco Murattiano. La supposta interconnessione della città di Termoli con l’intero territorio basso-molisano e i suoi centri urbani è vista in maniera distorta, e il recente progetto urbanistico di Petacciato né ancora una volta esempio negativo e folle incentrato su falsità avanzate a favore di meri interessi privati. Per noi l’ipotesi di processi di sviluppo di area vasta deve essere incentrata sul turismo e quindi sulla preservazione e valoriz-
zazione delle bellezze litoranee dove Petacciato potrebbe giocare un ruolo principe vista la sua incontaminazione territoriale. La constatazione che Termoli abbia rappresentato per il contesto socio-economico e culturale, dell’intera area basso-molisana un modello fallimentare, coniugando comparti economici in maniera disordinata e senza progettualità, deve oggi essere motivo per intraprendere, finalmente, la strada della consapevolezza del proprio ruolo su questi territori e di mettervi rimedio. E’ il momento di pretendere con forza dal Consiglio Regionale una Legge urbanistica regionale unico strumento progettuale e identitario delle caratteristiche peculiari del Molise. Solo una visione di insieme, che identifichi le stratificazioni storiche e le preservi , solo un rapporto tutto-parte che metta al centro il diritto alla città intesa non solo come spazio urbano ma anche come dignità personale dei cittadini nel viverci, può farci uscire da questa nullità progettuale che attanaglia le nostre vite.
Ferito mentre coglie asparagi Associazionismo, 65 le richieste La caduta accidentale di un ramo d'albero fa rischiare un 31enne
TERMOLI. Paura nell’hinterland larinese questa mattina dove un ragazzo di 31 anni, impegnato nella raccolta degli asparagi, è stato vittima di un incidente causato dalla caduta, contro la sua testa, di un grosso e pesante ramo di albero staccatosi dal tronco. Il ragazzo ha perso conoscenza e riportato una vistosa ferita al cranio; ad accompagnarlo al Pronto Soc-
corso dell’ospedale San Timoteo di Termoli, per gli esami e le medicazioni del caso, gli stessi parenti del giovane bassomolisano; a seguito dei controlli, il ragazzo è stato ricoverato e lo è tuttora dopo l’aver riportato una frattura composta della vertebra cervicale. Condizioni preoccupanti, quindi, nonostante le prognosi sia stata sciolta.
L'assegnazione delle sedi ai sodalizi era un impegno dell'amministrazione Di Brino TERMOLI. Insieme agli orti sociali, l’assegnazione delle sedi alle associazioni cittadine era uno degli obiettivi da realizzare in questa primavera per l’amministrazione Di Brino. La caduta della giunta non ha inficiato la procedura, poiché il bando era già stato pubblicato e così, ora tocca alla struttura commissariale prefettizia, col commissario Scioli e con la vice
D’Alessandro governare questa fase. “In esecuzione della Dgc n. 386/2013 e D.D. n. 165/2014, il Comune di Termoli ha pubblicato l’avviso inerente l’affidamento di immobili comunali da adibire ad uso sedi per le Associazioni senza scopo di lucro. Si rende noto che sono pervenute, entro la data ed ora fissata dall’avviso (6/3/2014 ore 12,00), n. 65 domande di partecipazione ed,
è stata nominata la commissione – giusta d.d. n. 419 del 6/3/2014 – per la valutazione delle stesse, ai fini della formazione della graduatoria inerente gli assegnatari. L’Ente procederà all’assegnazione degli immobili, di cui all’art.1 dell’avviso in parola, previa verifica della fruibilità degli stessi, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente in materia di edilizia ed urbanistica”.
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Sport
1 aprile 2014
La Coppa Italia risveglia l’entusiasmo a Campobasso La gara contro il Ponsacco sarà trasmessa in diretta da RaiSport1
Lupi, pronta l’invasione rossoblù a Firenze Sette i pullman che all’alba di domani partiranno per il capoluogo toscano per seguire la finale tricolore
Uno degli striscioni comparsi in città in vista della finale tricolore Cresce l’attesa a Campobasso per la finale della Coppa Italia, che i lupi giocheranno al centro federale ‘Bruno Buozzi’ di Firenze contro i toscani del Ponsacco. Sono già sette i pullman organizzati dai tifosi, per assistere all’incontro clou della stagione, una partita che proietta il club rossoblù nuovamente a livello nazionale. Ai sette mezzi già organizzati (350 persone), si aggiungeranno auto private e tifosi che raggiungeranno il capoluogo toscano, non solo da Campobasso, ma anche da Roma e Bologna. E, ovviamente, non mancheranno coloro, originari del Molise, che vivono per motivi di studio o lavoro nella stessa Firenze. Sarà una vera e propria carovana che si muoverà per seguire il Campobasso, che ha fatto risvegliare l’entusiasmo attorno al fenomeno calcio nel capoluogo di regione. La squadra, intanto, è tornata ad allenarsi nel pomeriggio di ieri e il tecnico Francesco Farina ha dovuto fare la conta degli
infortunati. L’attaccante Lazzarini ha terminato la gara contro il Sesto Campano claudicante, con un sospetto stiramento, un infortunio che ne mette in dubbio la sua presenza a Firenze, anche se l’allenatore dei lupi chiederà un sacrificio all’ex Trivento, anche perché la rosa non è ampia. Palumbo, dopo aver saltato il match di sabato scorso, non si è allenato alla ripresa: per lui soltanto fisioterapia con Domingo Marcos. Per l’esterno ex Trivento e Virtus Bojano riposo precauzionale, per poterlo schierare dal primo minuto a Firenze. Farina scioglierà gli ultimi dubbi relativi alla formazione antiPonsacco al termine della rifinitura in programma questa mattina, che precederà la partenza per il capoluogo toscano. In linea di massima Cattenari difenderà la porta con il numero uno ancora imbattuto nella kermesse tricolore, per quel che concerne la fase nazionale. In difesa spazio per i centrali Minadeo e Scampamorte,
L’Isernia, dopo una settimana senza allenamenti, è riuscita nell’impresa di fermare sul pari la Vis Pesaro
Termoli e Agnonese, successi preziosi per i playoff e la salvezza Ennesima brutta figura del Bojano: quarta rinuncia e club radiato I matesini saranno costretti a ripartire dai campionati regionali minori
La 29^ giornata di serie D è stata tutto sommato positiva per le formazioni molisane impegnate. Eccezion fatta per il Bojano, alla quarta rinuncia ed escluso dal campionato, per le altre squadre è stata una domenica abbastanza positiva. La società matesina ha chiuso i battenti dopo 52 anni di storia e l’anno prossimo sarà costretta a ripartire dai tornei minori molisani. Della sciagurata stagione del Bojano se ne è parlato abbastanza e, per fortuna, nelle ultime cinque giornate di campionato non ci sarà più lo strazio delle goleade in favore delle altre squadre. Il Termoli, dopo lo stop casalingo contro il Matelica, è tornato al successo a Città Sant’Angelo contro l’Angolana. 2-1 il risultato finale e gara mai in discussione con i gol giallorossi di Palumbo e Santoro e la rete abruzzese di Saltarini, giunta soltanto nei minuti di recupero. La squadra di mister Giacomarro, sicura partecipante ai playoff, proverà fino alla fine a riprendersi il secondo posto. Con l’ultima giornata dalla quale arriveranno i tre punti, perché era in programma la gara contro il Bojano, per il Termoli restano da
affrontare Vis Pesaro, Olympia Agnonese, Amiternina e Jesina. Civitanovese, Celano, Angolana, Agnonese e Sulmona sono, invece, le avversarie della seconda forza del campionato, per una lotta al secondo posto aperta fino alla fine. È tornata al successo anche l’Olympia Agnonese, che era reduce dalla sconfitta di Fermo e dal punto di penalizzazione giunto in settimana, per il quale il club ha già inoltrato ricorso, perché quel punticino potrebbe rivelarsi decisivo per le sorti della salvezza finale. Al momento con quel punto, i granata eviterebbero i playout, guadagnando per l’ottava stagione di fila il diritto a disputare la serie D. Celano, Termoli, Civitanovese, Matelica e Angolana sono le ultime squadre che il team di mister Urbano affronteranno, per la volata finale alla permanenza diretta nella categoria. Pareggio che serve solo ad avvicinare la terz’ultima posizione, ma non la salvezza, per l’Isernia, che ha fermato sullo 00 la più quotata Vis Pesaro, squadra che sta lottando per l’ultimo posto che regala i playoff. Un pari, quasi inutile per la classifica, ma prezioso perché è giunto dopo una settimana
ECCELLENZA – RISULTATI 26^ GIORNATA Campobasso – Sesto Campano 1-0 Nuovo Montaquila – Roccaravindola 1-0 Venafro – Santeliana 3-0 Cliternina – Calcio Dauna 1-0 Pol. Gambatesa – Montenero 2-0 Fornelli – Alife 5-2 Vastogirardi – Roseto 4-0 Virtus Pozzilli – Vairano 0-0 La classifica: Campobasso 76; Calcio Dauna 64; Sesto Campano 55; Fornelli 52; Venafro 47; Roseto 37; Pol. Gambatesa 36; Vastogirardi 33; Nuovo Montaquila 31; Cliternina 29; Roccaravindola 23; Santeliana 22; Virtus Pozzilli 22; Alife e Vairano 20; Montenero 18.
supportati da Scudieri e Volpecina. In mediana Pignataro, Corradino e Fazio. In avanti, con Lazzarini se dovesse farcela, altrimenti giocherà Vitelli, ci saranno Palumbo e Cianci. Già è stata designata anche la terna arbitrale, che sarà diretta da Nicola Donda della sezione di Cormons, comune friulano, con gli assistenti Paolo Rambelli di Faenza e Lorenzo Biasini di Cesena. Campionato – La Calcio Dauna, dopo tredici successi consecutivi, si è fermata in casa della Cliternina e i lupi si sono riportati in vantaggio di dodici punti sul team pugliese. Alla squadra rossoblù, dunque, a quattro giornate dalla fine del torneo, manca soltanto un punto per aggiudicarsi matematicamente la vittoria dell’Eccellenza molisana 2013/2014. Domenica prossima il testacoda al ‘De Santis’ di Montenero, dove la squadra di Farina potrebbe festeggiare la promozione in serie D, lasciando il posto nell’Interregionale già conquistato in Coppa Italia a una delle due semifinaliste della kermesse tricolore: i veneti dell’Union Arzignanochiampo o i siciliani del Catania San Pio X.
SERIE D GIRONE F - 29^ GIORNATA Amiternina-Giulianova 1-0 (35' st Torbidone su rigore) Ancona-Sulmona 4-0 (11' st D'Alessandro, 17' st Tavares, 28' st Cacioli, 38' st Morbidelli) Bojano-Recanatese 0-3 a tavolino Civitanovese-Celano 0-1 (10' st Aquaro) Jesina-Maceratese 0-1 (17' st Santoni) Olimpia Agnonese-Fano 1-0 (11' st Pifano) Renato Curi Angolana-Termoli 1-2 (3' pt Palumbo, 33' st Santoro, 46' st Saltarini) Vis Pesaro-Isernia 0-0 Matelica-Fermana 1-0 (46' st Jachetta) La classifica: Ancona (-1 pen.) 67; Matelica 57; Termoli 56; Maceratese 52; Vis Pesaro 44; Giulianova 44; Celano, Fermana, Civitanovese e Jesina 39; Fano 38; Sulmona 36; Olympia Agnonese (-1 pen.) 35; Recanatese e Amiternina 33; Renato Curi Angolana 22; Isernia (-1 pen.) 21; Bojano escluso dal campionato. senza allenamenti per la squadra di mister Califano, che domenica riceverà la Jesina, prima dei tre punti a tavolino con il Bojano, per concludere la stagione contro le marchigiane Ancona, Recanatese e Maceratese. Una serie D che, con molta probabilità vedrà, dopo il Bojano, anche l’Isernia retrocedere e, stante così le cose, fallire per una riforma del calcio molisano che è urgentissima, onde evitare nelle prossime annate altre disastrose stagioni come quelle vissute da pentri e matesini.