TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
ANNO X - N° 112 - DOMENICA 1 GIUGNO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno ai lavoratori della Gam
L’oscar lo diamo ai lavoratori della Gam. Sono tanti, stanno a casa senza soldi perché il governo regionale sta studiando come fare per risolvere il loro problema, cioè fare andare avanti l’azienda che lo stesso governo regionale ha chiuso. E mentre il centrosinistra studia, loro, i lavoratori, sopravvivono con le tasche vuote. Ecco, a loro va l’oscar per la pazienza che stanno avendo. Una pazienza che, a dirla tutta, suona piuttosto strana. Perché chiunque avrebbe piazzato tende davanti al palazzo della Regione. Loro no. Piangono in silenzio.
Il Tapiro del giorno a Antonio Pardo D’alete
Il tapiro del giorno lo diamo a Antonio Pardo D’Alete. Ma come? Vi chiederete. Non era scomparso dopo la bocciatura delle regionali? No. Frattura lo ha riesumato nominando commissario liquidatore della Comunità Montana del Trigno Medio Biferno. D’Alete sta lì per sopprimere l’ente. E in vista della soppressione cosa fa? Assegna incarichi e funzioni. Che bella fine per un trombato della politica. E pensare che il Partito Democratico voleva cambiare rotta, dare una marcia in più al Molise. Bravo D’Alete, esci dalla porta e rientri dalla finestra. Per far danni.
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1 giugno 2014
D’Alete invece di liquidare l’ente
assegna incarichi e funzioni Il trombato del Pd è stato nominato Commissario della Comunità montana “Trigno-Medio Biferno” da Frattura La straordinaria storia dell’ingegnere Tufilli, della Comunità montana di Trigno Medio Biferno e del commissario liquidatore Antonio Pardo D’Alete è racchiusa e compendiata nel decreto 25 del 7 maggio scorso dello stesso D’Alete. Andrebbe letto da cima a fondo. Possibilmente riletto, per capire come sia possibile in regime di liquidazione delle Comunità montane, dopo essere state soppresse con legge regionale del 24 marzo 2011, affidare incarichi dirigenziali. Nella fattispecie all’ingegnere Tufilli, a partire dal 1 maggio 2014, l’incarico di responsabile dei servizi tecnico-urbanistici (Prima qualifica dirigenziale), con indennità accessoria di posizione prevista nel massimo, nonché quella di risultato prevista dal Contratto collettivo nazionale di lavoro per la dirigenza. L’antefatto di questa decisione di D’Alete non aiuta a capire, anzi complica le cose. Fin dal 10 giugno 2009 l’ingegnere risulta assunto stabilmente, adibito alla funzione professionale di responsabile dei servizi tecnico-urbanistici, e in data 31 marzo 2014 è stato ulteriormente destinatario di un nuovo contratto di lavoro a tempo pieno ed indeterminato, quale dirigente responsabile dei servizi tecnico-urbanistici. Già a trovare un filo logico in questo gioco ad incastro di assunzioni, rinnovo di contratto, e nuovo contratto è un rompicapo. Lo è ancora di più là dove nel decreto di D’Alete, in piena fase di liquidazione della Comunità montana, a Tufilli si dà anche l’incarico di “sostituto del segretario generale con poteri di firmare i mandati e le reversali che impegnano l’ente verso l’esterno”, nonché “la gestione ordinaria: rapporti con gli enti, gestione del personale interno eccetera”, e per sovrappiù di “stabilire che nel compenso per le mansioni di responsabile dei servizi tecnico-urbanistici siano compresi anche i compensi previsti per gli altri incarichi affidatigli (ma non vengono detti né specificati – ndr)”. Questo ambaradan amministrativo deriverebbe dalla constatazione da parte di D’Alete, non appena messo piede nella sede di Piana Ischia di Trivento (nemmeno il tempo di rendersi conto dove si trovava e perché), che le delibere commissariali 47 del 10 giugno 2009 (occhio alle data!), mediante la quale sono state date disposizioni al segretario della Comunità montana di assumere stabilmente il Tufilli, e 61 del 25 agosto 2009 (occhio alla data!), con la quale sono state impartite direttive al se-
gretario generale di predisporre il contratto di lavoro con l’interessato, non sarebbero state applicate nella parte in cui affidavano all’ingegnere Tufilli la funzione di responsabile dei servizi tecnico-urbanistici. Stando così le cose sarebbe chiara l’omissione da parte del commissario del 2009 e del commissario che il 31 marzo 2014 a sua volta ha attivato un nuovo contratto di lavoro a tempo pieno ed indeterminato quale dirigente responsabile dei servizi tecnico-urbanistici in favore di Tufilli. Si dirà: “Le vie del Signore sono infinite”. Difatti, a distanza di cinque anni, per Tufilli è arrivata la soluzione mercé la figura e l’opera di D’Alete in funzione di riparatore di eventuali errori ed omissioni di chi lo ha preceduto, nonché in veste di nuovo datore di lavoro. Ma liquidare un ente però non equivale certo ad assumere personale nè ad affidare compiti dirigenziali “con indennità accessoria di posizione prevista nel massimo, nonché di risultato”. Un ente soppresso dal 24 marzo 2011, ancorché in regime di liquidazione, dobbiamo ritenere abbia chiuso i battenti e le poche attività istituzionali di cui era in possesso. Dobbiamo ritenere anche che il personale abbia avuto poco o niente da fare né che ci siano stati risultati da retribuire. Tutt’al più a D’Alete sarebbe dovuto toccare di prendere atto degli eventuali errori ed omissioni di chi lo ha preceduto, denunciarli, e aspettare gli esiti di un eventuale contenzioso, qualora fosse stato aperto e avviato dagli interessati. Ma D’Alete non è un commissario liquidatore qualunque. Dispone di un lungo curriculum di amministratore a vari livelli, compreso quello di consigliere regionale e, quindi, di soppressore delle Comunità montane del Molise. Conosce bene uomini e cose al punto da ritenere (in articulo mortis della Comunità di Trivento) l’ingegnere Tufilli meritevole dell’incarico di responsabile dei servizi tecnico-urbanistici, in considerazione anche del fatto che l’ingegnere s’è impegnato “ a rinunziare ad alcuna azione legale per gli anni in cui questa responsabilità non gli è stata assegnata”. La frase tra virgolette con l’espressione “alcuna azione legale” tutto significa tranne che vi abbia rinunziato. Infatti, l’aggettivo/pronome indefinito “alcuno/a” non sta per “qualsiasi”, ma per “nessuna”.
Delle due l’una: chi ha composto il decreto firmato da D’Alete sapeva ciò che scriveva, e sarebbe in malafede; oppure non conosceva il significato delle parole e per questo passibile d’incompetenza. Ne deriva che il decreto di D’Alete sa di trattativa, di accordo, di “do ut des” davvero straordinari. E apre questioni di ordine legale e amministrativo che poco hanno da spartite con la funzione di liquidatore per cui D’Alete è stato incaricato e prende l’onorario. Ma in questo guazzabuglio politico e amministrativo che fa capo alle Regione Molise, a chi lo si dice? Dardo
Ecco il Pd, riprendono le trivellazioni in mare
PESCARA. «Riprendere le esplorazioni di idrocarburi è un passaggio a cui non possiamo rinunciare per arrivare ad una bolletta energetica più leggera e sostenibile»: lo ha detto il Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi, parlando all’assemblea di Confindustria a Roma. Il Ministro ha ricordato che «il nostro Paese vanta il rispetto dei più elevati
standard internazionali sulla tutela ambientale. Ma - ha aggiunto - non possiamo neanche permettere che intransingenze ambientaliste o resistenze locali blocchino esigenze nazionali di questa portata». Una dichiarazione che sembra dare il via a un’apertura alle ricerche di petrolio anche davanti alle coste abruzzesi.
Trivellazioni in mare che, assicura il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, non saranno tuttavia un far west. Interpellato a margine di un'audizione alla Camera sulla necessità espressa dal ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi di riprendere le trivellazioni per abbassare la bolletta energetica, il ministro Galletti ha spiegato: «Applicheremo la legge che già esiste in Italia, una tra le più restrittive in Europa, probabilmente al mondo. Noi la applicheremo come abbiamo sempre fatto con le leggi che ci sono». Una posizione che sembra di scontro con il ministro Guidi ma che Galletti smentisce: « il ministero dell'Ambiente non è contro lo Sviluppo economico, contro l'occupazione, ma è un partner indispensabile per lo sviluppo economico e l'occupazione di questo Paese. La nostra mission principale resta la salvaguardia dell'ambiente e il rispetto di tutte le regole ambientali, e questo faremo». Intanto le dichiarazioni del ministro Guido
arrivano a poche ore dalla pubblicazione dello studio condotto da RIE - Ricerche industriali ed energetiche - a cura di Alberto Clo e Lisa Orlandi realizzato per conto di Assomineraria. Il passaggio cruciale della ricerca è che non esisterebbe «alcuna comprovata correlazione negativa tra attività mineraria e i settori dell’agricoltura, della pesca e del turismo. Nonostante una diffidenza generalizzata verso il settore dell’oil&gas, queste attività possono coesistere con successo in uno stesso territorio«. E per avvalorare questa ipotesi Clo e Orlandi citano anche l’Abuzzo: «La coesistenza con il settore Oil&Gas che trova conferma anche nella recente assegnazione di ben 39 bandiere blu alle spiagge di Emilia Romagna, Marche, Abruzzo e Molise, di fronte alle quali operano oltre un centinaio di strutture per la produzione di idrocarburi - spiega lo studio -. Positive esperienze estere e nazionali indicano non solo che può esservi positiva coesistenza tra attività mineraria e quelle legate ad agricoltura, pesca e turismo, ma che sussistono opportunità di collaborazione, sinora poco valorizzate, che potrebbero generare benefici tangibili per gli interessi locali, quali riduzione dei costi per agricoltura e pesca, sviluppo di attività collaterali ad oggi trascurate, irrobustimento delle strutture produttive». (Fonte Il Centro)
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TAaglio lto
1 giugno 2014
Dalla postazione di Sandra Scarlatelli spariscono 46 voti per il Movimento 5 Stelle
Presidenti di seggio premiati
con incarichi in Regione
Alle comunali di Campobasso spunta il giallo: il direttore della Protezione Civile e l’avvocato dello studio Di Pardo guidano le sezioni elettorali CAMPOBASSO. Il Movimento 5 stelle, molto probabilmente, denuncerà tutto alla Procura della Repubblica per intraprendere un'azione verso ignoti a causa dei numeri che non tornano. E sembra ne siano parecchi. Nelle sezioni elettorali , infatti, ci sono doppi verbali redatti dai presidenti di seggio. Uno è andato all'Ufficio elettorale i cui numeri sono stati riportati dalla Prefettura e uno è andato alla Commissione di verifica delle elezioni che, in base a quei numeri, ha proclamato Battista sindaco. E i numeri dei voti non si trovano. Secondo fonti ufficiose il sindaco proclamato, Antonio Battista del Pd, avrebbe magicamente riportato più voti sui verbali della Commissione rispetto a quelli, persi, sui verbali dell'Ufficio elettorale. Con questa magia, il neo eletto sindaco, avrebbe evitato il ballottaggio con il Movimento 5 stelle superando di un soffio la soglia minima che lo avrebbe portato a confrontarsi direttamente con Roberto Gravina l'8 giugno. Come mai i numeri sui verbali non coincidono? Tra le varie sezioni dove sembra si siano riscontrate queste incongruenze, ce n'è una in particolare. La numero 35 che aveva sede in una scuola elementare in via Friuli Venezia Giulia. In pratica, secondo le indiscrezioni, al promotore delle lista di Campobasso Nuova (Andrea Montanella) e ai rappresentanti del Movimento 5 stelle, in quella sezione risultarebbero 163 voti al grillino Gravina (come scritto sul verbale nelle mani dell'Ufficio elettorale) che, per magia, se ne ritrova 117 sui verbali nelle mani della Commissione di verifica. Ossia 46 in meno. Noi della Gazzetta siamo dei gran ficcanaso. Così siamo andati a controllare chi erano gli operatori delle elezioni in quella sezione. E si scopre che presidente di seggio era una certa Sandra Scarlatelli. Il nome rievoca molto quello del giudice Laura Scarlatelli. Si chiede un po’ in giro e si scopre che è la cugina del giudice del Lavoro che segue la causa dell'architetto Giarrusso, ex direttore della Protezione Civile, contro la Regione Molise. Bene, fuori uno. Ma il nome continua a non sembrare nuovo. Ed ecco arrivare la notizia che ci ha sconvolto
un po’. Quanto meno dal punto di vista etico. La dottoressa Sandra Scarlatelli, già responsabile del servizo Avvocatura regionale, è stata nominata, da Paolo di Laura Frattura, alla guida della Protezione Civile della Regione Molise. La nomina risale al 18 aprile 2014. “A prendere infatti le redini della struttura di via Sant’Antonio Abate sarà la dottoressa Sandra Scarlatelli, dirigente della Regione Molise e responsabile del servizio ospedalità pubblica e privata. Un incarico che tuttavia sarà pro tempore (come sempre), o meglio “di supplenza” e che scadrà il prossimo 30 giugno, termine stabilito dal contratto del precedente vertice dell’Arpc, Emidio Mastronardi, che andrà presto in pensione e che deve ancora “fruire i periodi di ferie non ancora goduti”, obbligatori per Ccnl. A nominare il nuovo dirigente direttamente la Giunta regionale che con delibera di Giunta 145/2014, lo ha individuato come “soggetto idoneo allo svolgimento dell’incarico di sostituzione del direttore dell’Agenzia regionale di Protezione Civile per i casi di assenza o impedimento del medesimo”. Dopo la revoca dell’incarico all’architetto Giuseppe Giarrusso, Sandra Scarlatelli è così il quarto direttore che si avvicenda alla giuda dell’Arpc. Prima di lei, in ordine cronologico, l’ex consigliere regionale, e dirigente in carica della Regione Molise, Ric-
cardo Tamburro, seguito da Alberta De Lisio e, per ultimo, Emidio Mastronardi”. Questo scrivevano i giornali. Si tratta della stessa persona che, dopo aver ricevuto la nomina dalla Giunta regionale monocolore Pd, ha fatto il presidente di seggio nella sezione 35 dove, magicamente, ai diretti avversari del Pd sono spariti 46 voti. Ma c'è di più. A ben leggere l’elenco, è balzato agli occhi anche un altro nome. Nella sezione numero 30 il presidente è stato l’avvocato Andrea Latessa. Un nome che sarebbe passato inosservato se l’avvocato, che si trova presso lo studio legale Di Pardo, non fosse stato tra i protagonisti dei ricorsi elettorali che hanno portato all’annullamento delle elezioni regionali del 2011. Quelle che hanno permesso a Frattura e al Pd di arrivare alla presidenza della Giunta regionale. Lo stesso studio legale che difende gli interessi imprenditoriali di Frattura (vedi la faccenda Biocom finita sotto inchiesta per aver intascato 265mila euro di fondi pubblici senza realizzare lavori, vedi le biomasse a Campochiaro, vedi le Torri immobiliari) ma che è anche consulente di fatto della Regione Molise soprattutto in tema di sanità. Lo stesso studio legale che difende anche gli interessi imprenditoriali di un grande politico, socio in affari di Frattura, e alleato politico del centrosinistra di Frattura: Aldo Patriciello (vedi Neuromed). Qualche elettore, senza essere a conoscenza di questo, commentando lo scarto dei voti (minimi) con cui la coalizione capeggiata da Antonio Battista ha vinto, sussurra: “Il Pd trova sempre le schede necessarie”. Irene Corsini
I molisani non scendono in piazza contro la crisi perché sono complici di Giovanna Ruggiero
Ho letto un articolo di Alessandro Campi che si chiede “Perché gli italiani non scendono in piazza contro la crisi?”. Insomma, siamo al tracolo: hanno ridotto le pensioni, la disoccupazione è altissima, aumentano le tasse. Eppure sembra che si viva tutti tranquilli. Così, dopo un’analisi che tocca Italia, Spagna e Grecia, si arriva al dunque. Gli italiani non scendono in piazza a manifestare non perché sono responsabili, ma perchè “sono tutti complici” del disastro che stiamo vivendo. “Stanno sopportando di tutto (a partire da un livello di tassazione che non ha pari al mondo) è invece un’altra. E’ il senso di colpa che ci rende così stranamente quieti, che non ci porta a protestare contro un governo che ci ha imposto – peraltro senza alcun risultato apparente – una micidiale cura da cavallo che non accenna a finire. Hanno tagliato le pensioni e non abbiamo detto nulla. Abbiamo disciplinatamente pagato l’Imu. Abbiamo accettato misure di controllo fiscale degne di uno Stato di polizia. Viviamo nel terrore di Equitalia ma cerchiamo di non darlo a vedere. Altrove insultano banche e
banchieri e non diciamo una parola in pubblico, al massimo ci lamentiamo in privato. Ci taglieranno le festività e di sicuro non diremo una parola. Poi forse sarà la volta delle tredicesime e accetteremo – c’è da giurarlo – anche quest’estremo sacrificio. Perché? Appunto, per senso di colpa, perché siamo intimamente consapevoli del fatto che il disastro al quale si sta cercando ora di riparare (senza frutti) l’abbiamo creato noi stessi, ognuno di noi, gli italiani presi singolarmente, spesso senza nemmeno rendercene conto, anno dopo anno, giorno dopo giorno. Tutti abbiamo avuto e abbiamo una quota di responsabilità per la situazione di dissesto nelle finanze pubbliche. Abbiamo spolpato lo Stato, ne abbiamo tratto tutti un qualche indebito vantaggio, e adesso con chi dovremmo prendercela se non con noi stessi? Siamo tutti colpevoli, quo quota ovviamente. Quello che non ha mai pagato le tasse e quello che se le è ridotte, diciamo così, di sua iniziativa, tanto prima o poi ci sarebbe stato un condono per qualunque tipo di abuso. Quello che ha avuto una consulenza pubblica che forse non gli spettava o che forse non me-
ritava. Quello che al genitore anziano ha fatto ottenere l’invalidità grazie ad un amico medico compiacente. Quello che – commerciante, barista, panettiere, calzolaio, corniciaio, idraulico – non ha mai emesso uno scontrino o una fattura, o ne ha emessi talmente pochi durante l’anno da risultare al fisco quasi un indigente. Quello che lavora alla Asl, o che ha il cugino usciere al ministero, o la sorella impiegata alla Comunità montana, o il fratello autista alla municipalizzata, o la cognata cassiera in banca – e tutti sono stati assunti, non per merito o titoli, ma perché un politico o un sindacalista ha dato loro la classica spintarella. E poi c’è il professore d’università che ha fatto vincere il concorso da ricercatore al figlio o alla nipote, quello che è andato in pensione con 15 anni sei mesi e un giorno di contributi e adesso fa il rappresentante di commercio, come un altro lavoro, rigorosamente in nero, fa anche l’operaio finito da anni in cassa integrazione. E poi ci sono il medico e l’avvocato che pretendono in nero metà del compenso dai loro clienti, il commercialista che vive di perizie grazie alle giuste amicizie in tribunale, il geometra che sa chi ungere all’ufficio edilizia del Comune,
ecc. ecc.”. Un’analisi che, se calata in Molise, ci fa capire quanto vera sia. Guardiamo quello che succede in Regione. Non si sono ridotti le indennità, hanno cercato di imbrogliare per portarsi in tasca altri 2.451 euro, hanno aumentato Irap e Irpef, stanno letteralmente distruggendo la sanità, chiudono le grandi aziende, le piccole aziende sono al collasso. E poi ancora: il governatore gestisce il Molise in famiglia: i progetti che assegnano fondi sono gestiti da lui, il suo capo di Gabinetto che è suo socio in affari, da suo cognato, la sua compagna. Le commissioni di valutazione sono composte da suoi parenti o comunque ci sono membri di ex soci in società private. Società private che hanno preso soldi pubblici, non hanno realizzato le opere. E poi ci sono società pubbliche con buchi di mezzo milione di euro, soldi spariti. E loro sono lì, governano, amministrano. E continuano a spartire i soldi pubblici tra di loro con consulenze, con incarichi, selezionando (come legge prevede) direttamente senza bandi pubblici. E la gente tace. Perché?
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Aspettando il papa… TAaglio lto
1 giugno 2014
il Molise non è attrezzato
e le istituzioni sono immobili Non si sa dove accogliere Francesco:
dall’atterraggio alla santa messa è tutta un’incognita
CAMPOBASSO. Sembra ci siano seri problemi sul programma da stilare per l’arrivo del papa in Molise. Campobasso, emblema del Molise, è una città che non ha praticamente nulla. Dall’atterraggio dell’elicottero al luogo che dovrà ospitare la santa messa, è tutto un’incognita. “L’elicottero dovrebbe atterrare al vecchi Romagnoli” si era detto. Ma perché questo avvenga una apparente ristrutturazione dovrebbe esser fatta.
Le immagini nelle foto dimostrano qual è lo stato del vecchio stadio in pieno centro a Campobasso. Le istituzioni, Comune e Regione, secondo indiscrezioni si stanno sballottando le responsabilità. Quindi, di ristrutturare l’ex stadio non se ne parla proprio. Questione di soldi. Così pare che l’atterraggio del papa dovrebbe avvenire nei pressi dell’Università ma il piazzale è di pochi metri quadri. Per non
parlare della santa messa. Sembra quasi di dover partecipare alle primarie del Pd. Chi vuole avere il posto assicurato, forse, non si sa dove, deve pagare un euro. Che tradotto in numeri che accorreranno, saranno milioni. E allora benvenuto papa Francesco, ammesso che da Roma non si decida di rinviare tutto vista l’inadeguatezza del Molise, non dei molisani, ma di chi gestisce le istituzioni.
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Campobasso
1 giugno 2014
Carabinieri, controllo straordinario del territorio Negli ultimi due giorni, come già avvenuto altre volte nell’ultimo anno, è stato eseguito nell’ambito della Legione Carabinieri Molise un servizio straordinario del territorio finalizzato, questa volta, al controllo dei locali di intrattenimento, delle attività operanti nel settore dell’edilizia, dei venditori ambulanti, delle sale gioco e scommesse, per il contrasto dei fenomeni illeciti ad essi connessi. Il servizio, anche in questa circostanza ha visto impegnato personale dei Comandi Provinciali di Campobasso ed Isernia, supportati dai colleghi dei Reparti specializzati del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Campobasso e dei Nuclei Ispettorato del Lavoro di Campobasso ed Isernia, per un totale di 266 unità impiegate con 115 autoveicoli. La serie di controlli a tappeto, anche in questa circostanza è stata mirata a verificare il rispetto delle norme in materia di tutela della salute (commercializzazione di prodotti muniti delle informazioni obbligatorie, alimenti detenuti in ottimo stato di conservazione
e muniti dell’etichettatura italiana, mantenimento degli standard igienico sanitari e presenza delle autorizzazioni) e di tutela del lavoro (presenza di lavoratori regolarmente assunti, attuazione delle misure atte a garantire la messa in sicurezza di impianti elettrici, delle cautele o difese contro i disastri o gli infortuni sul lavoro).
È ufficiale, quest’anno l’evento Nazionale “Voler Bene all’Italia” di Legambiente si svolgerà in Molise, per l’esattezza nei pressi dell’antico ponte che permette al tratturo di oltrepassare il Tappino nel territorio del Comune di Toro. Il 72% dei Comuni italiani conta meno di 5000 abitanti, una costellazione solo apparentemente minore, che brilla per la straordinaria varietà ambientale e per l'inestimabile patrimonio artistico custodito. Per assicurare un futuro a questa parte del Paese, Legambiente ha promosso PiccolaGrandeItalia. Una campagna il cui obiettivo è tutelare l'ambiente e la qualità della vita dei cittadini che vivono in questi centri, valorizzandone le risorse e il patrimonio di arte e tradizioni che custodiscono e combattendo la rarefazione dei servizi e lo spopolamento da cui sono colpiti questi territori. I piccoli comuni sono una rete che eccelle nella tutela dell’ambiente e nell’artigianato artistico, e brilla per la qualità culturale del territorio. Il Molise potrebbe essere a pieno titolo considerata regione di Piccola (Grande) Italia! Infatti, come l’Italia analizzata da Legambiente, il Molise sconta alcuni deficit a causa dello spopolamento, dell’impoverimento, dell’assenza di investimenti; a tratti lontano dalle rotte dell'economia imprenditoriale non ha possibilità di competere appieno con le altre regioni e rischia di essere inghiottito dai circuiti della globalizzazione. Ed è proprio per invertire questa tendenza, per investire nelle peculiarità territoriali che molti comuni molisani stanno attivandosi attraverso approcci politici e di programmazione place-based a sostegno dei piccoli comuni e del patrimonio di arte e tradizioni che essi custodiscono, valorizzando in modo adeguato i piccoli centri che possono rappresentare uno dei motori di un nuovo sviluppo economico del paese che punta alla qualità. La collaborazione attiva tra i Comuni di Toro, Pietracatella, Riccia, Campodipietra, Jelsi, Monacilioni e Legambiente Molise ha prodotto un programma di attività da svolgere nella Giornata Nazionale di Voler Bene all’Italia che Legambiente Nazionale ha scelto come evento di punta in Italia. Il territorio comprende i comuni molisani ricadenti nell’area geografica del Fortore, dal fiume omonimo che la attraversa. L’origine comune dei paesi, risalenti al periodo medievale dell’incastellamento, la posizione geografica nell’area più interna del Molise, la bassa densità demografica dei comuni e la distanza da grandi centri urbani, ha permesso a questi comuni
I risultati complessivi conseguiti in ambito regionale, davvero soddisfacenti, si possono sintetizzare nei seguenti dati statistici: - 1.012 le persone identificate e 814 i veicoli controllati; - 1 persona arrestata; - 27 persone denunciate in stato di libertà;
- 58 perquisizioni eseguite di cui 39 personali; - 70 persone controllate tra arrestati domiciliari, sottoposti a sorveglianza speciali o altre misure di sicurezza; - controllati 69 locali di intrattenimento, 27 sale da gioco e scommesse e 27 venditori ambulanti;
- 13 imprese e cantieri edili controllati. All’esito dei controlli, i Carabinieri della Legione Molise hanno conseguito i seguenti risultati operativi: - 7 grammi circa di sostanza stupefacente sequestrata tra eroina, cocaina, hashish e marijuana; - 2 persone segnalate come assuntrici di stupefacenti: - 40 le contravvenzioni al C.d.S. elevate; - 8 le contravvenzioni alle leggi speciali elevate e 15 le violazioni amministrative contestate; - 4 patenti e 5 le carte di circolazione ritirate; - 3 veicoli sequestrati. Anche nei prossimi mesi il controllo straordinario del territorio nella regione Molise verrà ripetuto, forte dei lusinghieri risultati, dai militari della Legione Carabinieri Molise, con le stesse finalità: prevenzione e contrasto alle condotte illecite nelle diverse attività commerciali, imprenditoriale e della vita sociale dei cittadini nell’ambito dell’intera regione.
Toro, Pietracatella, Riccia, Campodipietra e Jelsi insieme per celebrare “La Piccola Grande Italia”
L’evento nazionale “Voler Bene all’Italia” di Legambiente di quest’anno si festeggerà oggi al “Ponte di Toro” di conservare e tutelare meglio le maestrie, l’agricoltura, gli usi tradizionali, tutti aspetti essenziali della cultura popolare che caratterizza fortemente le comunità. L’economia di questi luoghi è essenzialmente riferibile ad attività legate ad agricoltura, allevamento e artigianato, ciò non significa però che il territorio sia povero di beni archeologici, artistici , architettonici o immateriali. La quotidianità è densa di costumanze riconducibili a ritualità antiche: maschere, canti propiziatori e satirici, danze, tradizioni centenarie e una straordinaria religiosità popolare. Allevamento, agricoltura e religiosità popolare, esprimibili in Tratturo e Vie di Pellegrinaggio costituiscono il fil rouge di questo evento, un filo rosso che disegna una rete di relazioni che passa tra i borghi , ovvero i nodi di questa rete viaria ancestrale. Su questo territorio, nei secoli sono passate migliaia di mandrie e greggi transumanti, che con loro hanno portato storie, suoni, lingue, saperi e sapori, tecniche agricole e artigianali che insieme hanno modellato uomini e territorio. Su questo territorio sono passati pellegrini e crociati, re e papi, dignitari e mercanti diretti nel più antico e significativo santuario cristiano d’occidente, la Basilica Celeste di San Michele Arcangelo sul Gargano. Ed è proprio su uno di questi luoghi, forse il più identificativo, della viabilità antica del Fortore che si svolgerà l’evento. Nei 111,6 metri di larghezza del Tratturo Regio Castel Di Sangro - Lucera all’altezza del Ponte di Toro uno dei più caratteristici ponti a schiena d’asino ancora visibili sul tratturo. In questo luogo, nella Giornata Nazionale di Voler Bene all’Italia confluiranno camminatori, contadini, artisti, esperti ed autorità, tutti insieme per festeggiare l'ambiente e la qualità della vita dei cittadini che
vivono in questi centri, valorizzandone le risorse e il patrimonio di arte e tradizioni che custodiscono. Chi vorrà potrà visitare e pernottare in questi comuni grazie ai pacchetti turistici organizzati per l’occasione da Vivilitalia. Da ogni comune, il 1° giugno, si scenderà a valle, verso il Ponte di Toro, ripercorrendo antiche vie e tratturelli, per riscoprire antichi sentieri, attraverso un paesaggio ancora poco urbanizzato, fatto di colline e vedute mozzafiato, attraverso boschi, radure e campi. Nell’area ci saranno stand gastronomici curati
dalle proloco dei comuni partecipanti, laboratori didattici su temi ambientali e culturali per bambini e ragazzi ed espositori di prodotti tipici a Km 0. Saranno presenti autorità nazionali, come l’On.le Realacci, Vittorio Cogliati Dezza Presidente Legambiente, On.le Danilo Leva, rappresentanti di Legambiente Nazionale e autorità locali. La giornata si concluderà con un concerto serale di Giuseppe “Spedino” Moffa uno degli artisti molisani più affermati nel territorio nazionale.
E in chiusura Spedino Moffa in concerto
Un nuovo appuntamento per "Spedino" che, questa sera alle 21 chiude con un suo concerto la manifestazione "Voler Bene all'Italia - Molise" 2014 con i suoi immancabili Co.mpari presso "La Piana del Mulino". La giornata è organizzata da i Comuni di Toro, Jelsi, Campodipietra, Riccia, Pietracatella, Monacilioni, insieme a Legambiente Molise. Ecco il programma giornata: ore 8.00 Partenza dai comuni per arrivare alla Piana del Mulino. Colazione, visita dei centri storici e monumenti, trekking a piedi ed a cavallo ripercorrendo gli antichi tratturi e vie di pellegrinaggio. Ore 12.00 Arrivo dei partecipanti provenienti dai vari comuni alla Piana del Mulino.Accoglienza e ristoro. Ore 12.30 Apertura Giornata Nazionale Piccola Grande Italia, eecuzione Inno Nazionale – Corale di Toro . Ore 13.00 Pranzo organizzato da varie associazioni dei comuni partecipanti a base di prodotti locali a Km0. Ore 15.00 Passeggiate lungo il torrente Tappino Ore 16.00 Laboratori per Bambini e ragazzi Vari corsi alla riscoperta di antichi saperi. Ore 17.30 Incontro “La mobilità dolce: gli antichi cammini quali volano di sviluppo”. On.le E. Realacci, On.le Leva, Presidente Legambiente V. Cogliati Dezza, Università degli Studi del Molise,Alessandra Bonfanti responsabile Piccoli Comuni Legambiente, Francesco Tufano Transita, Massimo Bottini Co.Mo.Do., Sergio De Spirito Le Rotaie, Francesco Cimino Tratturo Coast2Coast, Assessore al Turismo Regione Molise e Provincia di Campobasso, Sindaci, Autorità. Ore 19.00 Concerto di musica popolare di tradizione orale della valle del Fortore Musicanti della Memoria: Mariella Brindisi (chitarra battente e voce) Mario Mancini (tamburi a cornice). Special guest: Giovanni Di Criscio e Antonmario Pasquale (organettisti) Ore 20.30 Dibattito “Musica popolare: nuove prospettive” Dialogo tra Teresa Mariano (Manager Artistico “Pachamamabooking” e Imprenditrice Creativa “Borghi Artistici srl”) e Giuseppe Spedino Moffa (cantautore molisano). Ore 21.15 Concerto di musica popolare, concerto di Giuseppe Spedino Moffa e Co.mpari Attività a latere: laboratori per bambini, la natura, il cavallo, maniscalco, Dal latte al formaggio, educazione ambientale, mercatino prodotti tipici e agricoltura, degustazioni prodotti tipici, stand associazioni.
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Campobasso
1 giugno 2014
Battista-Di Bartolomeo incontro al vertice Una stretta di mano chiude il meeting tra il neo sindaco e l’uscente in attesa di vederne delle belle Si sono incontrati ieri mattina a Palazzo San Giorgio il neo primo cittadino Antonio Battista e il sindaco uscente Gino Di Bartolomeo. Hanno avuto un lungo colloquio, un incontro cordiale per discutere, in generale, dei problemi della città e dei prossimi appuntamenti più importanti. Entrambi conoscono a fondo il capoluogo, Di Bartolomeo, alla guida della città per cinque anni, sa in quali condizioni ha trovato il Comune e sa cosa lascia alla nuova amministrazione. D’altro canto, anche Battista ha ben presente il funzionamento della macchina amministrativa che ha guidato, come assessore al Bilancio, durante il mandato di Peppe Di Fabio e che ha continuato a
tenere sotto controllo come consigliere di opposizione fino alla vittoria elettorale arrivata ufficialmente, solo l’altro ieri. Entrambi hanno esperienza e un’ottima percezione del territorio che vivono, sentono, conoscono testandone ogni giorno pregi e difetti ed entrambi, nel corso della loro gestione, si saranno resi conto che Campobasso, nonostante le numerose qualità, purtroppo è una città che ancora non riesce a decollare. Un luogo tranquillo ma che non brilla, una città senza verve che rischia di rimanere all’angolo. Ora, però, le posizioni sono invertite con Di Bartolomeo all’opposizione pronto a rincarare la dose di imbeccate ricevute da Battista che prenderà il suo posto sullo scranno più alto
di Palazzo San Giorgio. Una cosa è certa, appena inizieranno i lavori del nuovo Consiglio comunale così “variegato” non ci sarà spazio per la cordialità e l’effervescenza del clima politico tra ex e neo amministratori si trasformerà in un dibattito acceso, si spera costruttivo. Teresa Manara
A Riccia Arresto cardiaco, come trattarlo fuori dall’ospedale la commemorazione Diffondere la cultura sulla gestione dell’ emergenza e in particolare le conoscenze teoriche e le abilità pratiche per l’esecuzione di manovre rianimatorie di base anche con l’ ausilio del defibrillatore è stato l’obiettivo del convegno accreditato ECM per medici e infermieri : "Arresto cardiaco: siamo pronti a trattarlo fuori dall’ospedale?” che si è svolto ieri mattina presso l’aula Crucitti della Fondazione “Giovanni Paolo II” di Campobasso. Il Direttore Generale, dott. Gianfranco Rastelli, nell’introdurre i lavori ha sottolineato che la Fondazione promuove a diversi livelli incontri di alta formazione in
linea con le proprie finalità istituzionali. L’evento è stato organizzato dal Dipartimento di Anestesia, Terapia Intensiva e Medicina del Dolore, diretto dalla Prof.ssa Cynthia Barilaro, si è sviluppato nell’arco dell’intera giornata e ha visto la partecipazione sia di personale sanitario che di operatori cosiddetti “laici”. I numerosi partecipanti hanno imparato a riconoscere e a trattare un arresto cardiaco anche tramite l’utilizzo di manichini per esercitazione con il defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) e il massaggiatore automatico (AUTOPULSE). Una sessione è stata dedicata alla rianimazione pediatrica
e alle manovre di disostruzione delle vie aeree. L’incontro si è concluso con alcuni cenni sugli aspetti giuridici della rianimazione extraospedaliera. ll Convegno, patrocinato dall’Ordine dei Medici della Provincia di Campobasso e dalla Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI), ha visto la partecipazione del professor Massimo Massetti, Direttore dell’UOC di Cardiochirurgia del Policlinico Universitario A.Gemelli di Roma, che nella sua lectio magistralis ha parlato di nuovi scenari e tecnologie avanzate nel trattamento dell’arresto cardiaco. Sono più di 60 mila i pazienti colpiti da arresto cardiaco ogni anno in Italia. Nonostante i progressi della medicina negli ultimi due decenni la prognosi di questi eventi cardiaci è rimasta critica, in termini di sopravvivenza e di conseguenze invalidanti. Per curare in maniera efficace queste patologie con approcci e terapie innovative è importante una stretta collaborazione fra diverse aree specialistiche attraverso un percorso assistenziale integrato.
di Antonio Del Pinto
L’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alla Reali Tombe del Pantheon- delegazione di Campobasso Isernia comunica che a riccia, oggi alle 16, si terrà una cerimonia religiosa nella chiesa di Santa Maria SS.ma dell’Assunta per la Commemorazione del Brigadiere dei Carabinieri Reali Antonio Del Pinto, nato Scoppito (AQ) il 02 maggio del 1892, assassinato il 29 maggio del 1924 a Riccia, quando nell’inseguire dei cacciatori di frodo, venne da uno di questi colpito a morte alla carotide con un colpo di fucile. Antonio Del Pinto, all’atto della sua morte rivestiva il ruolo di comandante della Stazione dei Carabinieri di Riccia. Lo stesso, a seguito della sua morte veniva insignito della Medaglia d’Argento al Valor Militare. Allo stesso veniva inoltre intitolata, il 31 maggio del 1997, la Caserma dei Carabinieri di Riccia.
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Isernia
1 giugno 2014
Agnone, Festa della Repubblica anche per chi vive “oltre confine” Alle ore 17 di domani, Festa delle Repubblica e giorno di unità nazionale anche per coloro che vivono “oltre-confine”, ci sarà pure il clero locale, con l’arciprete don Alessandro Di Sabato e il cappellano ospedaliero don Francesco Martino, a benedire la Curva Mingone di Agnone come simbolo universale d’emigrazione, poiché ogni paese del nostro pianeta ha un suo “extreme point” (punto estremo) dopo il quale il luogo natìo non si scorge più. Ed è proprio questo “extreme point” che rappresenta uno dei luoghi di più grande, suggestiva, memorabile ed evocativa emozione per chi parte, ma anche per chi torna. Curva Mingone è per Agnone il punto estremo dove intere generazioni hanno esclamato e purtroppo continuano ad esclamare e continueranno ad esclamare “Curva Mingone, addio addio Agnone!”. Infatti, in questi ultimi anni è tornato più intenso l’esodo migratorio, specialmente giovanile, ma
anche di intere famiglie. Ed è prevedibile che nel futuro prossimo e remoto l’emigrazione sarà ancora massiccia. Pure per questa ormai “persistente e dolorosa emigrazione” il Cenacolo Culturale Francescano “Camillo Carlomagno” di Agnone, su iniziativa dell’Università delle Generazioni, intende rendere omaggio a tutti gli emigrati di ieri, di oggi e di domani con una solenne cerimonia che avrà luogo proprio a Colle Mingone sul luogo degli ultimi addii, a quella “curva delle lacrime” che il dolore di chi emigra (ma anche la gioia di chi ritorna) consacra simbolo dell’emigrazione universale. Un omaggio, quindi, che Agnone intende rendere a tutti gli emigrati del mondo, diventando così la simbolica capitale mondiale dell’emigrazione. E per rimarcare questi simboli e questi significati, il prof. Giuseppe De Martino, presidente pro-tempore del Cenacolo, vestirà la fascia iridata per indicare in quei sette colori e nell’ar-
Detenzione illegale di droga, denunciati in due
Un 19enne di Isernia ed un 35enne di Sesto Campano, sono stati denunciati per detenzione illegale di sostanze stupefacenti. Nel corso di due distinte perquisizioni, l’isernino è stato trovato in possesso di marijuana, mentre l’uomo di Sesto Campano è stato trovato in possesso di eroina e cocaina. Gli stupefacenti sono finiti sotto sequestro, mentre le indagini continuano per accertare se la droga rinvenuta fosse per uso personale o se destinata all’attività di spaccio. Le due denunce sono scattate nel contesto di una vasta operazione di controllo straordinario del territorio, predisposta dalla Legione Carabinieri Molise e coordinata dal Comando Provinciale di Isernia, per contrastare fenomeni di criminalità e di illegalità diffusa. Su tutto il territorio della Provincia di Isernia hanno agito i militari del Nucleo Investigativo, quelli dei Nuclei Operativi e Radiomobile e delle Stazioni delle Compagnie di Isernia, Venafro e Agnone.
cobaleno che li esprime l’abbraccio a tutti i popoli migranti. In tale contesto, De Martino assumerà il mandàto, la missione di “Sindaco del Popolo dei residenti e degli emigranti” con il compito di tèssere relazioni di accoglienza e di dialogo con il popolo che vive oltre i confini comunali e nazionali ed anche con gli immigrati di altri paesi del mondo, specialmente con coloro – e sono davvero tanti - che vivono e lavorano in Alto Molise per non farli sentire “stranieri” ma “concittadini” e “fratelli”. Nel pomeriggio del 2 giugno alla Curva Mingone verrà posta una gigantografia del Monumento agli Emigrati che, opera dello scultore Ruggiero Di Lollo, da parecchi anni ricorda agli agnonesi e a chiunque passi da Agnone che c’è un popolo che vive altrove e che, proprio nella ricorrenza annuale della Festa della Repubblica, s’intende più unito all’anima patria più che negli altri giorni.
Riordino sanitario, impensabile ignorare i medici nell’elaborazione del Piano Nessuno meglio dei medici conosce le vere problematiche del territorio e dei pazienti. Per questo è necessario che vengano ascoltati prima di varare il piano regionale di riordino sanitario. Ignorandoli, si finirà per non tenere conto delle reali esigenze degli utenti, con il rischio più che concreto che la riorganizzazione
ospedaliera e territoriale porti a un’ulteriore riduzione dei servizi. È stato questo, in sintesi, il messaggio lanciato durante i lavori dell'ottavo congresso regionale dello smi, il sindacato medici italiani. Durante l'incontro che si è tenuto nella sede dell'ordine dei medici di Isernia, il segretario regionale Fernando Crudele ha af-
frontato anche il problema del precariato. Una piaga che non riguarda solo gli infermieri. Ai lavori ha partecipato anche Mirella Triozzi, componente della segreteria nazionale dello Smi. Con lei si è fatto il punto della situazione sulle per il rinnovo dei contratti e delle convenzioni, ormai fermi al 2010.
A Marzo la raccolta alimentare promossa dalla Croce Rossa italiana ha portato a un risultato notevole: in oltre 600 supermercati italiani sono state raccolte quasi trecento tonnellate di prodotti alimentari da destinare alle famiglie bisognose. In quell'occasione i
volontari di Isernia e la generosità dei cittadini hanno dato un notevole contributo. Stesso risultato per l'iniziativa di ieri, organizzata ancora una volta in collaborazione con il supermecato Doc, nel quartiere San Lazzaro di Isernia. Stavolta sono
stati raccolti prodotti per l'infanzia e per l'igiene, da destinare sopratutto ai bambini bisognosi. Metti un sorriso alla solidarietà, il tema scelto per questa nuova raccolta di prodotti. La risposta degli isernini anche questa volta è stata eccellente
Raccolta alimentare al Doc, la solidarietà dei cittadini fa di nuovo centro
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Isernia
1 giugno 2014
Sel bocciata alle amministrative di Campobasso, tutta colpa di Ioffredi Per la segreteria cittadina di Isernia il deludente risultato elettorale è da attribuire allo scarso impegno del consigliere regionale La segreteria cittadina di SEL Isernia, in totale disaccordo con le posizioni assunte dal consigliere regionale Nico Ioffredi, in merito al risultato elettorale conseguito a Campobasso, città dove vive e lavora, esprime la propria solidarietà al Segretario regionale Gigino D'Angelo e ai coordinatori provinciale e cittadino di SEL Campobasso: Domenico Piedimonte e Alessandra Fiorella. “Riteniamo che il deludente risultato ottenuto alle Amministrative del capoluogo molisano – afferma Sel di Isernia - sia da attribuire principalmente all'ambiguo, controverso e scarso impegno messo in campo durante la campagna elettorale da Nico Ioffredi. Con questo comunicato riteniamo di dover dare giusto riconoscimento alle compagne/i che ogni giorno si spendono con passione, lealtà e sacrificio su tutto il territorio regionale, senza trarne per questo nessun beneficio economico”.
Patrimonio archeologico dell’Alto Molise, Di Rienzo propone un museo virtuale
Nico Ioffredi
Olio di Venafro, convegno tra storia e tradizioni
Si è tenuto ieri mattina, presso il Castello Pandone, il convegno “Olio di Venafro: dai latini ad oggi”. Alla presenza di un pubblico numeroso i docenti dell’UNIMOL, il prof. Fabio Pilla ed il prof. Giuseppe Rotundo, hanno tenuto un interessante incontro per illustrare la storia e le tradizioni molisane. Non sono mancate, ancora una volta, le scuole con un cospicuo numero di alunni che hanno seguito con molta attenzione il convegno. A fare da relatore all’incontro è stato il giornalista Marco Fusco. Dopo una breve parentesi di apertura è stato proiettato
su un maxi-schermo un video con le bellezze artistiche venafrane. Un lungo applauso ha poi accompagnato le parole del sindaco Antonio Sorbo: “Il nostro obiettivo è quello di divulgare la cultura dell’olio di Venafro. E’ un’eccellenza che appartiene alla nostra storia e abbiamo il dovere di farla conoscere anche al di fuori della nostra regione. Venafro è al centro dell’attenzione del Molise per questa settimana di Expo. Ringrazio tutti, anche e soprattutto chi ha mosso delle critiche. Queste persone-conclude il primo cittadino venafrano- ci hanno dato la forza per andare avanti”. Al convegno hanno partecipato anche i membri del Parco dell’Olivo con la presenza anche del direttore, il dott. Emilio Pesino. Marco Fusco ha poi presentato due testimonial d’eccezione di “Girolio”: l’attore Maurizio Santilli ed il coach di basket Andrea Capobianco. Quest’ultimo ha speso parole molto belle per la “sua” terra: “Per me è sempre un onore tornare a Venafro. Ogni qual volta sono stato chiamato in causa per qualsiasi tipo di iniziativa non mi
sono mai tirato indietro. Sono reduce dal mondiale vinto in Germania con la nazionale under 18 italiana. Voglio raccontarvi un aneddoto: sono stato avvicinato da tanti immigrati italiani che con le lacrime agli occhi mi hanno ringraziato per le emozioni che abbiamo trasmesso con l’inno italiano e la partita vinta a discapito degli Stati Uniti. Questo è l’esempio che dobbiamo seguire, un legame di appartenenza verso la propria terra. Ecco, proprio quello che provo io. Amore per la mia città”. Al termine del discorso Andrea Capobianco ha regalato pubblicamente il suo nuovo libro al sindaco Antonio Sorbo. Dopo il coach è stata la volta dell’altro testimonial, Maurizio Santilli: “ Il video che abbiamo visto poco fa è la dimostrazione che Venafro merita di essere conosciuta anche a livello nazionale. Abbiamo delle bellezze straordinarie che andrebbero valorizzate in maniera diversa. Dobbiamo trovare i giusti metodi per farlo. Il nostro olio è unico ed ha una storia molto particolare. Questa manifestazione è un’occasione da non perdere per la nostra città”. Nonostante le avverse condizioni meteo nel pomeriggio si è svolta la sfilata storica con abiti rinascimentali-barocchi con l’Associazione “Crociati e Trinitari”.
detto la conferenza stampa di presentazione mercoledì 4 giugno (h 11,00) a Castello Pandone di Venafro. Nella circostanza sarà presente il partner principale della corsa, La Molisana, e gli enti, le istituzioni ed i privati che rendono possibile il grosso evento podistico che si correrà domenica 8 giugno (ritrovo dalle h 17,00 su Corso Campano dove ci sarà par-
tenza ed arrivo, starter di partenza h 18,00). Ricordiamo che il “ XIV° Trofeo San Nicandro “, come da consolidata tradizione, si correrà su un impegnativo circuito cittadino, con saliscendi e tratti in sanpietrini, da percorrere tre volte per complessivi 9.000 metri. Negli ultimi anni il podio è stato occupato prevalentemente da atleti nordafricani.
Trofeo San Nicandro, mercoledì la presentazione dell’evento
Si avvicina l’appuntamento con il grande podismo sulle strade di Venafro, esattamente il ” XIV° Trofeo San Nicandro “, organizzato e presentato per il 14.mo anno consecutivo dall’Atletica Venafro. Il Presidente del Club, Massimiliano Terracciano, per illustrare nei dettagli l’importante manifestazione sportiva che richiamerà podisti e sportivi dall’intero centro/sud d’Italia ha in-
«Un museo archeologico sannitico virtuale per promuovere interamente il patrimonio archeologico dell’Alto Molise». Lo ha proposto il segretario dell’associazione “Amici di Capracotta”, Francesco Di Rienzo, durante la presentazione del romanzo storico “Viteliú: il nome della Libertà” dello scrittore Nicola Mastronardi, avvenuta lo scorso 15 maggio presso la sala conferenze del Museo archeologico nazionale di Napoli. Erano presenti: l’autore del volume, Mastronardi; la soprintendente per i Beni archeologici di Napoli, Maria Teresa Cinqauntaquattro; la soprintendente per i Beni archeologici di Salerno, Adele Campanelli, e il presidente dell’Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte, prof. Adriano La Regina. «Il romanzo “Viteliú” è uno straordinario strumento di promozione dell’Alto Molise in tutta l’Italia visto che proprio in quest’area si svolge la parte finale e decisiva del viaggio del giovane Marzio alla riscoperta delle proprie origini sannitiche- ha aggiunto Di Rienzo-. Il nostro territorio custodisce realmente un immenso patrimonio archeologico dell’Età Classica in parte visitabile e in altra parte ancora da riportare alla luce: l’area archeologica di Pietrabbontante, i Templi Italici di Vastogirardi e le Mura Ciclopiche di Monte Cavallerizzo, l’insediamento umano di Fonte del Romito e la necropoli di località Guastra a Capracotta. A questi siti, bisogna vengono aggiunti i vari reperti ritrovati nel territorio altomolisano ma custoditi presso importanti strutture museali italiane ed estere: il disco-corazza sannitico di Contrada Guastra custodito presso il Museo di Castel Sant’Angelo a Roma; la colonnina votiva dedicata ad Ercole presso il Museo archeologico nazionale di Napoli; la Tavola Osca presso il British Museum di Londra; i vari diari di scavo e tanti altri ancora. Potremmo utilizzare le moderne tecnologie per ricomporlo e renderlo in tal modo fruibile nel proprio territorio di origine». L’idea principale è stata quella di individuare l’intero patrimonio archeologico di epoca sannitica dell’Alto Molise sparso tra musei, biblioteche e archivi pubblici e privati, fotografarlo digitalmente o scansionarlo ed esporlo in qualche edificio storico da individuare in uno dei Comuni dell’Altissimo Molise o attraverso la realizzazione di una piattaforma dedicata sul web. Ha concluso Di Rienzo “Ne ho già parlato, per sommi capi; con Nicola Mastronardi – Ci incontreremo a breve per dettagliare meglio questa idea progettuale”. Vogliono promuovere il rilancio turistico del territorio attraverso il recupero della sua memoria storica e l’uso delle moderne tecnologie. Da questo punto di vista, il romanzo ” Viteliú” è sicuramente un punto di partenza imprescindibile».
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Termoli
1 giugno 2014
Amministrative, alle 20 scade il termine per gli apparentamenti TERMOLI - Continuano gli incontri per definire possibili apparentamenti in vista del ballottaggio dell’8 giugno tra i candidati sindaco Angelo Sbrocca, per il centrosinistra, e Michele Marone per il centrodestra. Mentre Marone ha escluso qualsiasi apparentamento, sarà tutto da verificare anche perché sono in pochi a crederlo e c’è sempre Remo Di Giandomenico alla finestra, Sbrocca ha avuto più di un contatto con Paolo Marinucci, altro candidato a sindaco giunto terzo al primo turno. Nulla di definitivo tra i due perché tra gli schieramenti che appoggiano i due non c’è ancora armonia di intenti. Da
parte sua, quello che è indicato come il terzo incomodo, Remo Di Giandomenico non chiude la posta e si è detto disponibile ad un dialogo con entrambi i candidati sindaco. Ma le ore trascorrono velocemente e alle 20 di oggi scade il termine per ufficializzare possibili apparentamenti e per questo gli uffici comunali resteranno aperti tutta la giornata. Le segreterie politiche sono in fermento e continue sono le telefonate e gli incontri per trovare possibili accordi che accontentino tutti. Cosa accadrà in questa giornata è difficile pronosticarlo anche se qualcosa certamente dovrà pur avvenire.
Quarto congresso regionale Uil Fpl TERMOLI – Si è tenuto in città il quarto Congresso regionale Uil Federazione Poteri Locali Molise alla presenza del segretario generale nazionale del sindacato di categoria, Giovanni Torluccio. I lavori congressuali sono stati aperti dalla relazione del segretario generale regionale, Tecla Boccardo, il quale ha parlato del difficile momento economico e sociale che attraversa l’Europa, l’Italia e il Molise in relazione al pubblico impiego. “L’esigenza di ottimizzare le risorse disponibili – ha spiegato la Boccardo - passa necessariamente per la revisione dei livelli istituzionali decisionali e di spesa del nostro sistema amministrativo, che non può essere condotta in modo frammentario
penalizzando i servizi nella loro dimensione universalistica e nei loro requisiti di essenzialità. Pertanto, istituzioni e società civile devono impegnarsi insieme per un patto di sviluppo e crescita che emargini ogni tentativo di relegare i diritti di cittadinanza a logiche di mercato o di tagli irrazionali della spesa. Siamo consapevoli che, per continuare a garantire il nostro sistema sanitario, sia necessaria una riorganizzazione, un recupero di funzionalità e di efficienza, ma in un’ottica di riforme vere e praticabili che tengano insieme il problema della sostenibilità con i bisogni di salute e con la valorizzazione degli operatori. I dipendenti pubblici – ha aggiunto la segretaria - hanno già pagato con i
loro sacrifici i costi della crisi del Paese, con blocco dei contratti, dotazioni organiche all’osso, blocco del tourn over, blocco dei trattamenti retributivi. I dati Aran parlano da soli: dal 2010 al 2014 il mancato adeguamento e rinnovo dei contratti ha comportato un risparmio di spesa che supera gli 11 mila miliardi. Un importo che, da solo, è paragonabile all’ammontare di un’intera manovra finanziaria. Il calo del personale, nel lasso di tempo 20062017, arriverà a sfiorare le 460.000 unità. Con questi dati – ha concluso la Boccardo - mi viene da chiedere: che fine hanno fatto i nostri sacrifici e i nostri soldi?”.
Molluschi: “Affrontare i problemi per dare un futuro al comparto” LITORALE - Affrontare con decisione i problemi del comparto molluschi. È stata questa la volontà espressa dal Sottosegretario alle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Giuseppe Castiglione nell'incontro tenutosi presso il Mipaaf con i rappresentanti dei Consorzi di gestione delle vongole (Co.Ge.Vo) e le Associazioni nazionali di settore (tra le quali, AGCI Agrital, Federcoopesca - Confcoooerative, Lega Pesca riunite nell'Alleanza Nazionale Cooperative italiane Pesca) con la partecipazione del Direttore generale della Pesca, Riccardo Rigillo. Diversi i problemi che affliggono il comparto: dalla tolleranza zero sul prodotto sotto taglia alla distanza minima dalla costa che impedisce la pesca di alcune specie, al sistema sanzionatorio. In particolare, nell'incontro è stata messa in luce l'opportunità offerta dalla revisione delle misure tecniche, sulle quali a Bruxelles dovrebbe essere proposto un nuovo Regolamento - con maggiore autonomia degli
Stati membri attraverso piani di gestione - fino alla revisione del Regolamento mediterraneo, che appare un'ipotesi più lunga e non priva di complicazioni. Dalla maggiore caratterizzazione del comparto come attività acquacolturale alla necessità di costituire una solida base scientifica attraverso cui interloquire con le Istituzioni comunitarie sono state tra gli altri elementi considerati un terreno di lavoro. Il Sottosegretario Castiglione ha assicurato il suo impegno per dare risposte a breve termine, soprattutto riguardo alla depenalizzazione delle infrazioni che rischiano di ostacolare l'accesso ai fondi comunitari per gli operatori. Per affrontare organicamente la materia e rispondere anche alla esigenza espressa dai Co.Ge.Vo. sul consolidamento del sistema di gestione a loro affidato dal Mipaaf, è stato costituito uno specifico tavolo di coordinamento, che auspichiamo venga convocato al più presto.
Furto su autovettura sul lungomare nord
TERMOLI – Brutta sorpresa per una giovane coppia termolese che al ritorno da una passeggiata sul lungomare nord ha trovato la propria autovettura forzata e rubata la borsa che la donna aveva lasciato sul sedile. L’autovettura era stata parcheggiata in sosta nei pressi dell’are adove anni fa sorgeva il viadotto Foce dell’Angelo. Al ritorno dalla passeggiata hanno notato che all’altezza della serratura della portiera del mezzo era stato praticato un foro e che dal sedile posteriore mancava la borsa della giovane. Al suo interno euro, documenti e un telefonino cellulare. Alla giovane coppia non è rimasto che denunciare l’accaduto ai carabinieri della Compagnia di Termoli.
Alida Candeloro nuovo segretario provinciale Snals
TERMOLI - La professoressa Alida Candeloro è il nuovo segretario provinciale dello Snals, il Sindacato Nazionale Autonomo Lavoratori della Scuola. La nomina è avvenuta nella sede del sindacato alla presenza del Segretario Regionale Vittorio Maj. Candeloro subentra al professor Costantino Garzone che ha ricevuto il plauso per l’impegno e la dedizione mostrata negli anni. Il neo segretario, eletto all’unanimità, da oltre venti anni è iscritta allo Snals, è laureata in Architettura ed è docente nella scuola Media Oddo Bernacchia.
Movimento per la Vita, premiazione del concorso scolastico europeo
TERMOLI - Si è svolta nel cinema Sant’Antonio la cerimonia di premiazione della XXVII edizione del concorso scolastico europeo organizzato dal Movimento per la Vita. Gli studenti vincitori prossimamente saranno ospiti per quattro giorni presso la sede del Parlamento Europeo a Strasburgo.Ad accogliere a Strasburgo i vincitori l’ europarlamentare Carlo Casini che è anche il presidente del Movimento per la vita Italiano. Questi gli studenti premiati con il viaggio:Alessia Giuliani (Istituto Alberghiero Federico di Svevia Termoli), Giorgio Occhionero (ITC Boccardi Termoli), Denise Lancelotta (Istituto Magistrale “Cuoco” Isernia), Federica Vernacchia (Liceo Scientifico Alfano Termoli), Francesca Notaro (Liceo Scientifico “Majorana” Isernia), Maria Adele Fattori (Istituto Tecnico “Fermi” Isernia), Maria Vittoria Venditti (Liceo Classico “Fascitelli” Isernia), Alessio Giordano (Omnicomprensivo “D. Pace” Guglionesi), Michelangelo Romagnuolo (Omnicomprensivo Guglionesi).
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Termoli
1 giugno 2014
Zuccherificio, approvato il Bilancio 2013 TERMOLI – L’assemblea dei soci del nuovo Zuccherificio del Moilise, riunitasi nella sede della Giunta regionale, ha approvato il Bilancio del 2013 e subito dopo si sono dimessi “per ragioni di discontinuità” l’amministratore delegato, Alberto Alfieri e il presidente del Collegio sindacale, Donato Toma. Per il rinnovo di queste due cariche la prossima settimana si terrà un nuovo incontro. Il Bilancio è stato approvato dall’amministratore Alberto Alfieri e approvato dal socio della srl e amministratore unico della Spa, Massimiliano Milano, alla presenza del governatore, Paolo Frattura e dell’assessore regionale all’Agricoltura Vittorino Facciolla. Il documento contabile è stato approvato
Turista campana si ferisce sugli scogli alle Tremiti
TERMOLI – Una turista campana di 50 anni è rimasta ferita sugli scogli e medicata al Pronto Soccorso
dell’ospedale San Timoteo di Termoli. La donna stava camminando su alcuni scogli quando è scivolata
ferendosi agli arti inferiori e superiori. Subito soccorsa da un medico è stata sottoposta ad ecografia che ha escluso qualsiasi frattura. Comunque, per ulteriori accertamenti, lo stesso medico ha disposto il trasferimento della paziente nell’ospedale di Termoli. Al porto termolese, dove è giunta con una nave che effettua i collegamenti tra le Tremiti e la città adriatica, ad attenderla l’ambulanza dei volontari della Misericordia e un medico che hanno provveduto a trasportarla in ospedale.
Al teatro Fulvio il convegno “Sapere aude” GUGLIONESI – Si è tenuto nel Teatro Fulvio il convegno “Sapere aude”, appuntamento che rientra nei festeggiamenti del Santo Patrono Adamo, grazie all’impegno di estimatori del concittadino Corrado Gizzi, che lo ricordano in uno dei suoi tanti interessi: l’Astronomia.
Durante il convegno si è parlato della sua pregevole opera “L’Astronomia nel Poema sacro” e poi è seguita una conferenza, tenuta dall’astrofilo Alfredo Campanelli, sulla quotidianità dell’ Astronomia. Altro appuntamento interessante si è tenuto in serata a Castellara, dove
GUARDIALFIERA - Solennità liturgiche e spettacolarità storica nel ricordo della venuta di Papa Leone IX e della istituzione della Prima “Porta Santa” della cristianità. Guardialfiera antica e nuova, sfoggia sul delirio del lago il 1° giugno, la sua dignità unica e secolare. Ricorda la venuta di Leone IX, Papa tedesco cinquantunenne, che “apud Biphernum fluvium”, nell’Anno Domini 1053, elargisce la prima forma di Indulgenze Plenarie della cristianità. Questa nostra teologia periferica, con la imminente venuta nel Molise di Papa Francesco, attento alla tenerezza, si sentirà particolarmente eccitata nel “lucro del Perdono”, come mezzo di purificazione e come condono dinanzi a Dio delle pene temporali. La cerimonia inizierà alle 10 con il raduno di autorità e cittadini in Piazza Jovine e poi in corteo, dalla chiesa di San Giuseppe,
lo stesso Campanelli, coadiuvato almeno da un altro astrofilo, con i telescopi ha fatto scoprire le meraviglie ravvicinate del cielo. Da ricordare, infine, che fino all’8 giugno si può visitare la mostra “La via lattea”allestita sempre a Castellara. Le visite guidate iniziano alle 18,30.
anche grazie ai bieticoltori che hanno rinunciato a una parte del saldo dell’ultima campagna. Ora, con l’approvasione del Bilancio tutte le attenzioni sono poste alla prossima campagna bieticolo – saccarifera. “Dopo questo grande sacrificio dei bieticoltori e dopo aver verificato l’assenza del manager Alfieri – ha detto Antonio Di Lisio della Flai Cgil -, le maestranze guardano al prossimo futuro. A breve chiederemo una seduta monotematica per coinvolgere l’intero Consiglio regionale, ognuno di noi si deve assumere la propria responsabilità sul mancato futuro di questa filiera strategica e importantissima per il centro sud Italia più che dell’intero Molise”.
Grandinata, al via richieste di risarcimento
BONEFRO – Lo scorso 26 maggio il territorio comunale restò danneggiato da una violenta grandinata. L’evento atmosferico venne immediatamente segnalato alla Regione Molise, all’Assessorato all’Agricoltura, alla Prefettura, al Dipartimento di pro-
tezione civile e al Consorzio di Bonifica. Ora dall’amministrazione comunale segnalano ai residenti che coloro che abbiano avuto danni alle colture possono segnalarlo al Comune e poi l’Ente girerà le richieste di risarcimento alla Regione.
Giornata mondiale del rifugiato, in programma due eventi
BASSO MOLISE – Anche in Basso Molise si terrà la Giornata Mondiale del Rifugiato con manifestazioni a Casacalenda il 20 e a Roccavivara il 21 giugno. Ieri si è tenuta una riunione alla quale hanno preso parte i Comuni regionali che ospitano profughi e rifugiati: Casacalenda, Montaquila, Monteroduni, Jelsi, Sepino, e Vinchiaturo. Durante l’incontro è stata valutata la possibilità di dare il via a corsi di insegnamento della lingua italiana, per poi passare al primo avvenimento che si terrà il 20 maggio ci si è soffermati su un primo evento che si terrà il 20 giugno a Casacalenda grazie all’iniziativa dell’Amministrazione comunale e della Cooperativa Koinè. Il 21 giugno il secondo appuntamento, grazie alla presenza del presidente regionale della Federazione Gioco Calcio, Piero Di Cristinzi, si terrà la Festa dell’Integrazione con un torneo di calcio al quale prenderanno parte 6 squadre ognuna in rappresentanza dei comuni che ospitano profughi e rifugiati. Le squadre che scenderanno in campo saranno miste e composte da profughi e da calciatori di quei comuni per favorire la socializzazione e la condivisione; al termine del torneo ci sarà una vera e propria Festa dello Sport.
Ricordo della venuta di Papa Leone IX e istituzione prima “Porta Santa”
processione introitale con il Clero verso l’Antica Cattedrale. Sulla Loggia ci sarà il rito di apertura della Porta Santa officiato da S.E. mons. Giuseppe Di Falco, Vescovo Emerito. Alle 10,30 solenne concelebrazione Eucaristica Giubilare e lucro delle Indulgenze. Segue la processione con le reliquie di San Gaudenzio Martire, Protettore della Comunità e probabile architetto del Colosseo. Alle ore 18, ricomposizione dell’arrivo a Guardialfiera di Papa Leone IX attraverso il dia-
logo immaginario tra il Pontefice, il Curato e Adalpherius, Duca della Città.Voci narranti di Domenico Palazzo e Carmela Antenucci e spettacolarizzazione da parte degli attori Aldo Gioia, Pino Venditti e Francesco Vitale. Iintervento del Gruppo Storico guardiese “La Giostra della Torretta” e delle “Paisanelle” planesine, in costume tradizionale del XVIII secolo, epoca dell’arrivo a Guardialfiera delle spoglie di San Gaudenzio.