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ANNO IX - N° 124 - VENERDÌ 1 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno alla Giustizia

L'Oscar del giorno lo assegniamo alla Bilancia. Simbolo della Giustizia ha mostrato in questa settimana il suo vero volto. Il processo per il catamarano Termoli Jet si è svolto secondo il giusto rito accusatorio. Nel dibattimento sono state esibite le prove dell'accusa e della difesa ed il Collegio ha deciso per l'imputato l'assoluzione perchè il fatto non sussiste. La fiducia nei Collegi giudicanti, non monocratici, si rafforza sempre di più. Questo è di buon auspicio per tutti i cittadini che ancorchè accusati dall'ufficio del Pubblico ministero possano trovare Giustizia nei collegi.

Il Tapiro del giorno a Nicola Cefaratti

Il Tapiro del giorno lo diamo a Nicola Cefaratti. E' da quattro e passa anni assessore alla Mobilità del Comune di Campobasso ma nessuno se ne è accorto se non fosse stato per i dossi che hanno squassato gli ammortizzatori e le gomme delle auto rendendo pericoloso il passaggio dei pedoni. Ora, finalmente, dopo alcuni esposti si sta procedendo al loro livellamento secondo i crismi del Codice della Strada. Ma chi ha ignorato le leggi in tutti questi anni? Chi ha realizzato quei dossi e ora sono occorsi altri soldi per livellarli?


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L’istinto del poliziotto non gli è venuto meno in politica

Videosorveglianza: l‘idea fissa di Di Pietro Jr Le risorse che il segretario regionale dell’Idv vuole destinare all’implementazione e all’aggiornamento dei sistemi sicurezza vadano da tutt’altra parte, dalla parte degli ultimi, degli emarginati, dei poveri male assistiti Da poliziotto in politica, non gli viene meno l’interesse per la sicurezza e l’ordine pubblico. Tutt’altro. Sebbene valutati e proposti con un linguaggio meno schematico di quello in uso nelle questure, pare gli siano cari oltre misura, crediamo anche con l’intenzione di distrarre il pubblico dai resoconti giornalistici che lo indicano tra più costosi consiglieri provinciali passati per Palazzo Magno (222 mila e passa euro in 4 anni). Cristiano Di Pietro, fresco di nomina alla guida dell’Idv del Molise, ha riaperto il capitolo della sicurezza già da lui stesso portato avanti da oppositore alla giunta di centrodestra capeggiata da Michele Iorio, ma che pare interessi poco ai nuovi compagni di maggioranza e al presidente Frattura, al quale non manca, però, mai di riferissi con ossequio e ammirazione, per che cosa non si riesce a capire. E di questi giorni, come diciamo, la ripresa dell’argomento a conclusione dell’incontro avuto a Termoli con i rappresentanti del Siap, con in programma altre riunioni con il sindacato di polizia a Campobasso e a Isernia. Partire da una base condivisa dagli operatori sul campo della sicurezza certamente gli fa gioco, ma con quale risultato pratico è tutto da vedere se, come finora è parso chiaro, del patto per la sicurezza avviato nel giugno del 2012 da Di Pietro e sostenuto dagli allora consigliere Bizzarro e assessore Vitagliano, si erano perse le tracce. Di Pietro ci riprova a spendere un po’ di risorse finanziarie (due milioni e mezzo di euro!) per come dice lui - garantire migliori condizioni di sicurezza e vivibilità nei comuni molisani con più di cinquemila abitanti. Come, e in che modo? Semplice, con l’implementazione o l’aggiornamento

dei sistemi di videosorveglianza. I comuni con popolazione inferiore a cinquemila abitanti, che sono la maggioranza, si arrangiassero. Va da sé che la proposta sia di particolare gradimento alla ditta che li costruisce e l’installa; molto meno ai cittadini che sono stufi di essere video-sorvegliati, spiati, origliati, pedinati, astretti in ambiti democratici sempre più limitati e impraticabili. Se ne sono accorti anche i capi di stato di mezzo mondo che con la scusa della sicurezza, spesso si violano principi elementari di libertà. Statisticamente è stato dimostrato che tutti questi marchingegni cosiddetti di sicurezza non hanno abbassato la percentuale dei reati, al massimo servono a rintracciare i malfattori. Certo, è un contributo sostanziale, ma crediamo valido per le realtà in cui la sicurezza è a repentaglio dalla mattina alla sera, in cui la malavita organizzata e quella di piccolo cabotaggio sono una componente stabile della società. Tutt’altro stato delle cose nel Molise. Fortunatamente. Dove però, si sappia, la rete della sorveglianza è efficientemente in attività, e le centrali d’ascolto, peraltro mai smentite, sono tra le più potenti d’Italia. Dove, fortunatamente, le forze di Polizia sono solerti e tempestive. Le risorse che Di Pietro vuole destinare all’implementazione e all’aggiornamento dei sistemi di videosorveglianza vadano da tutt’altra parte, dalla parte degli ultimi, degli emarginati, dei poveri male assistiti. Per distrarre l’opinione pubblica dai resoconti giornalistici che lo indicano tra più costosi consiglieri provinciali transitati per Palazzo Magno, trovasse altro passatempo. Dardo

La Giornata della Memoria In Consiglio regionale ricordate le vittime di San Giuliano di Puglia del terremoto del 2002

CAMPOBASSO. E’ durata circa un’ora ieri la seduta del Consiglio Regionale del Molise per la celebrazione della “Giornata della memoria”, per le vittime del terremoto che ha colpito la nostra regione dieci anni fa, il 31 ottobre 2002. Ai lavori, hanno assistito anche quattro ragazzi diversamente abili (Fabio, Samuele, Valentina e Luca), la loro educatrice, Elena Salvatore e una volontaria, Liliana Greco. Dopo aver fatto osservare un minuto di raccoglimento a tutti i presenti, il Presidente Niro ha dato inizio alla commemorazione sostenendo che “E’ un momento particolare per il nostro Molise, misto di dolore e di affetto per i piccoli ‘Angeli’ e per la loro maestra di San Giuliano, rimasti vittime del sisma del 31 ottobre 2002. Una ‘Giornata della Memoria’ vissuta con grande partecipazione da tutti i molisani”. Subito dopo il presidente Niro ha

dato lettura di una lettera, scritta per la circostanza della ricorrenza dell’undicesimo anniversario del terremoto, dall’educatrice Elena Salvatore, anche a nome dei ragazzi diversamente abili e della volontaria Liliana Greco, presenti in aula. Dopo una premessa iniziale, la nota, tra le altre cose, prosegue con una riflessione: “la giornata del 31 ottobre, l’anniversario del terremoto e soprattutto la lunga riflessione sui bimbi che hanno perso la vita 11 anni fa insieme alla loro insegnante, ci ha fatto anche piangere al pensiero che quel lungo elenco di nomi, cognomi ed età potrebbero essere oggi i nomi, i volti e la possibilità anche di una particolare politica. Molti di quei bimbi oggi avrebbero 18.19,20 o 21 anni e potrebbero essere nel Governo della nostra Regione per tutelare i diritti delle persone che come noi nemmeno conoscono che cosa pos-

sono difendere per se stesse, potrebbero essere all’Università per studiare nuove formule di guarigione o di terapia per gestire la nostra disabilità…Il muto ricordo di questi nomi, che ora abbiamo imparato, sussurra nei nostri cuori come una meditata preghiera. Questi bambini e questa insegnante hanno in comune con noi il silenzio, di una parola che per loro ora è Memoria, per noi vuole diventare Partecipazione”. Hanno preso quindi la parola, così come concordato nella conferenza dei capigruppo, un consigliere di minoranza, Giuseppe Sabusco, e un consigliere di maggioranza, Salvatore Ciocca, prima dell’intervento conclusivo del Presidente della Giunta regionale, Frattura. Prima di sciogliere la seduta, sono stati consegnati degli omaggi ai ragazzi diversamente abili e ai loro accompagnatori.


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Trasporti, la Giunta spende 4milioni in più pur di non firmare TAaglio lto

CAMPOBASSO. La Giunta regionale guidata da Paolo di Laura Frattura pare essere vittima dell’incoerenza. Stavolta nel mirino c’è il trasporto pubblico locale. Qui, per tenere fermo il settore, da marco ad oggi l’esecutivo ha fatto spendere ai molisani la bellezza di 4milioni di euro che invece, con una semplice firma, potevano essere risparmiati e forse impiegati in altri settori. Parliamo della gara d’appalto vinta dall’Atm. A marzo 2013 la Commissione ha provveduto alla così detta aggiudicazione provvisoria della gara. In pratica, con l’Atm, si è aggiudicata la gara per l’affidamento del servizio trasporto pubblico locale del bacino unico regionale. La Giunta Frattura, in un documento allegato alla delibera di Giunta 599 del 21 ottobre 2013 per a riprogrammazione del settore, scrive: “La procedura di gara è stata oggetto di verifica da parte dell’Autorità Garante della concorrenza e del Mercato – ed ancora – L’autorità ha evidenziato la necessità che la decisione di mettere a gara un unico lotto per tutti i servizi di trasporto extraurbano fosse supportata da un’analisi tesa a verificare che i vantaggi derivanti da tale configurazione del servizio fossero tali da compensare i costi concorrenziali derivanti dall’impatto negativo sul numero poten-

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L’esecutivo prolunga l’aggiudicazione della gara d’appalto vinta dall’Atm ma in un documento ammette l’opportunità del servizio unico anche in termini di risparmio. Chi risarcirà i molisani?

ziale di partecipanti alla gara. Le osservazioni avanzate dall’Autorità sono state successivamente formulate anche dall’Osservatorio Trasporti, evidenziando la necessità da parte della Regione di attivarsi al fine di conformarsi alle indicazioni ricevute o comunque di predisporre la documentazione attestante di seguire una procedura diversa”. E il bello arriva ora: l’Autorità della concorrenza a giugno del 2012 ha condiviso la scelta del governo regionale, allora guidato da Michele Iorio. “Tale decisione – scrive la Giunta Frattura – è risultata legittima ed opportuna –sotto il profilo – della revisione dei servizi minimi e la conseguente esiguità della rete, degli obblighi di servizio pubblico e le compensazioni economiche (alla luce dei vincoli di finanza pubblica)”. In altre parole, per farla breve, la Giunta Frattura sancisce la legittimità del trasporto unico e ne riconosce l’economicità. Infatti, con l’attivazione del trasporto

unico locale, la Regione Molise risparmierebbe circa 500mila euro al mese. Il bando è stato fatto, la gara è stata vinta, l’aggiudicazione provvisoria è stata firmata. Manca l’ultimo passaggio che porterebbe il risparmio di 500mila alle casse regionali, e cioè la firma conclusiva dell’aggiudicazione della gara. L’azienda vincitrice, l’Atm, sta aspettando questa firma ormai dal mese di marzo. Perché non si procede? La conseguenza è che, da marzo ad oggi, la Regione Molise ha sborsato 4milioni di euro di soldi pubblici per i trasporti per non firmare un atto dovuto e per giunta definito legittimo e opportuno dalla stessa Giunta regionale che non firma. Chi pagherà i danno erariale provocato alle casse dei molisani? Dove vogliono arrivare gli assessori Petraroia, Nagni, Scarabeo e Facciolla al fianco del presidente del Molise di tutti (Frattura) che stanno prospettando un Molise di nessuno? gr

"Agite prima che chiudiamo" Gli edili molisani chiamano a raccolta i parlamentari sul post sisma CAMPOBASSO. "La preoccupazione è sempre legata ai tempi. Non possiamo aspettare ancora mesi per veder pagati lavori di quasi due anni fa. Quando arriveranno quei fondi, se andiamo avanti così, non ci saremo più noi. Siamo imprenditori e dobbiamo avere date certe. Già sapere in anticipo i periodi dei trasferimenti potrebbe essere di aiuto in maniera che ogni realtà si può organizzare al meglio. È proprio l'incertezza sta facendo scomparire le imprese più piccole e più deboli". Così il presidente dell'Acem, Corrado Di Niro nel corso dell'incontro con i Parlamentari del Molise, riguardo l'emergenza che coinvolge il comparto dell'edilizia locale. L'incontro ha rappresentato la prosecuzione del tavolo insediato lo scorso 14 ottobre a cui parteciparono tutti i rappresentanti molisani nelle istituzioni romane, durante il quale furono analizzate la varie criticità che appunto vedono l'edilizia regionale vivere uno dei momenti più bui di sempre. Una delle cause di tale condizione è sicuramente il brusco freno che le amministrazioni hanno dato al pagamento dei lavori appaltati dopo il terremoto. Le imprese, da tempo ormai, lamentano il mancato pagamento di lavori con-

clusi ma mai saldati dalla struttura commissariale oppure dai comuni che li hanno appaltati, causa mancanza fondi nelle casse. Condizione, questa, che ha portato alla chiusura di parecchie imprese e che ne vede altre sull'orlo del collasso finanziario. Proprio Di Niro ha ricordato che "la deroga al patto di stabilità era il punto su cui iniziare a lavorare per trovare soluzioni al problema e su cui la nostra pattuglia avrebbe dovuto lavorare. Purtroppo il Molise, però, paga sempre un problema di scarsa rappresentatività ed a testimoniarlo gli ultimi riparti dei fondi nazionali sulle opere pubbliche che vedono trasferimenti complessivi, sempre al di sotto del 2%". Il Sottosegretario De Camillis ha affermato "la situazione è critica. I riparti seguono dei criteri dettati dalla conferenza Stato-Regioni a cui partecipa la Regione che comunque dovrebbe essere coinvolta per capire cosa davvero è accaduto. Comunque per ciò che attiene la deroga al patto di stabilità stiamo lavorando insieme al senatore Ruta su tutti i tavoli necessari. I fondi CIPE, a cui fanno riferimento quelli per la nostra ricostruzione, devono diventare fondi straordinari, cosa che oggi non sono, quindi non possono essere svincolati dal

patto di stabilità e dai freni che esso presuppone. Le difficoltà anche di natura politica e le frizioni interne al Governo poi, non contribuiscono a trovare soluzioni definitive a questa problematica". Il senatore Ruta ha aggiunto "questa complessa fase è da vivere insieme. Purtroppo la marginalità del Molise è cosa nota e dobbiamo farcene una ragione. Quando proposi un emendamento sull'emergenza Molise in Parlamento scatenai una reazione dura da parte di molti colleghi e membri del Governo in quanto, a distanza di 13 anni, sentir parlare della ricostruzione di Molise è cosa poco gradita. Stiamo comunque lavorando ad un emendamento, che deve essere presentato entro il prossimo giovedì, per spostare all'interno della legge finanziaria delle somme pari a circa 15 milioni, rendendoli immediatamente utilizzabili. Tutti noi incontreremo il Sottosegretario al bilancio ed il ministro all'economia per chiedere ossigeno per questa terra. Dobbiamo andare anche oltre i 15 milioni, facendo anche una forte azione di pressing sul Governo, elaborando un azione pluriennale altrimenti ci troveremo sempre impantanati nel patto di stabilità".


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"Università, potenziare o tagliare le ali al sistema?" Il senatore Ruta interroga il governo ma dovrebbe farlo anche per la Regione

E Cannata lascia l'Unimol "Una crescita fatta di passione e missione"

di Giovanni Cannata

CAMPOBASSO. Il senatore Roberto Ruta ha presentato interrogazione urgente al ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, on. Carrozza, per sapere quali azioni il ministro voglia porre in essere per dare slancio alle università del mezzogiorno d'Italia piuttosto che bloccarne la crescita, effetto provocato dall'applicazione del decreto ministeriale n. 713 del 9 agosto 2013 che non consente nuove immissioni in ruolo di docenti universitari. "È pienamente condivisa infatti la preoccupazione evidenziata con forza dal prof. Palmieri, neo Rettore dell'Università degli Studi del Molise dal prossimo primo novembre, che ha trovato ampia solidarietà dai rettori degli atenei delle regioni meridionali".

Anche se il senatore Ruta dovrebbe rivolgere pari interrogazione anche al presidente della Regione Molise, Frattura, che ha ritenuto, unitamente alla Giunta, di revocare 22 milioni di euro all'Università molisana e destinati all'Innovazione e Ricerca. Una brutta tegola per l'Unimol che a nessuno, pare, interessare. E così Ruta ha preferito spostare il tiro sul ministro per sapere: a) quali correttivi il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca voglia predisporre per correggere gli evidenti effetti negativi, iniqui e distorsivi a danno dell’Ateneo molisano, come di molti altri Atenei, prodotti dalla applicazione del Decreto Ministeriale n. 713/2013 per l’attribuzione a ciascuna Istituzione Universitaria statale del contin-

gente di spesa disponibile per l’anno 2013 espresso in termini di Punto Organico, che non tiene in debito conto né delle diverse realtà territoriali in cui le Università si trovano ad operare, che non consente a molti atenei, tra cui quello molisano, di reperire adeguate risorse da fonti esterne, né di aumentare il livello di tassazione a carico degli studenti; né della bassa età media del personale in servizio che limita fortemente il turn over; b) se il Ministro intenda intervenire in maniera urgente per reinserire la clausola di riequilibrio (già esplicitamente prevista nel Decreto ministeriale dello scorso anno) relativa al limite massimo del 50% dei Punti Organico relativi alle cessazioni dell’anno precedente .

Colture agricole a rischio

La Coldiretti teme per il depauperamento di alcune risorse CAMPOBASSO. In Europa, l’olio d’oliva, il latte ed i cereali, che sono le principali colture agricole del Molise, risultano tra i prodotti più a rischio nella relazione sulle frodi alimentari, presentata dalla Commissione Europea per la Sicurezza Alimentare. Il dato è divulgato dalla Coldiretti Molise, evidenziando che, invece, negli ultimi posti risulta un prodotto simbolo del Molise, il vino, che, grazie alle certificazioni di qualità che obbligano alla tracciabilità, regionale e locale, della provenienza delle uve, risulta tra i prodotti meno a rischio. La pole position dell’olio è molto grave, - continua Coldiretti Molise - visto che si tratta di un prodotto commercializzato prevalentemente in Spagna, Italia e Grecia, il motivo è da ricercare nella grande quantità di olio deodorato, trasformato e venduto come extravergine. Non è un caso che l’Italia risulta essere il primo Paese per l’importazione di olive ed olio ed il secondo per esportazione sempre di olio di oliva, denotando un interesse forte, nel commercio mondiale, nel cercare di “forzare” l’abbinamento di made in Italy ad olio fatto con olive non coltivate in Italia. Discorso analogo è per

i formaggi e latticini italiani fatti con latte e/o paste semilavorate provenienti dall’estero e per la pasta fatta con grano straniero. Secondo il dossier della Comunità Europea, il rischio di frode cresce quando le probabilità di essere scoperti sono poche ed il guadagno economico è rilevante. L’altro elemento da considerare è l’importo ridotto delle sanzioni che si rivelano un deterrente inefficace, d’altro canto anche le segnalazioni dei consumatori e degli operatori del settore alimentare possono contribuire a migliorare la situazione. Nella nostra regione, secondo quanto sostiene Coldiretti Molise, occorre promuovere ed incentivare il consumo di prodotti agricolo di qualità locali e stagionali. In Molise esiste una legge regionale, la n. 5 del 09/02/2010, “Norme per orientare e sostenere il consumo dei prodotti agricoli stagionali e di qualità”, che all’articolo 2 prevede: “1. Negli appalti pubblici di servizi o di forniture di prodotti alimentari ed agroalimentari destinati alla ristorazione collettiva può costituire titolo preferenziale per l'aggiudicazione l'utilizzo di prodotti agricoli stagionali e di qualità. Sono fatti salvi i contratti in essere al momento del-

Nel giorno in cui viene a scadenza il mio pluriennale mandato, desidero ringraziare le Istituzioni e tutti coloro con i quali, a vario titolo, ho avuto modo di aver contatti in questi anni e che hanno aiutato questa Università a crescere. Ovviamente non tocca a me tracciare un bilancio. Un grazie particolare ai nostri Studenti che hanno avuto fiducia nell'Università del Molise, al Corpo accademico ed al Personale tecnico - amministrativo ed alle loro Rappresentanza, senza la cui preziosa opera non avremmo potuto crescere. Un grazie agli Organi di Ateneo, al Prorettore ed ai Delegati che hanno condiviso criticamente, laddove necessario, le strategie proposte. Un grazie particolare alla struttura del Rettorato e della Direzione generale, preziosissimo sostegno del mio lavoro. Un affettuoso in bocca al lupo al nuovo Rettore, al quale auspico che tutti diano lo stesso supporto, anche critico, che io ho ricevuto, con l'augurio di avere sempre visione, senso della missione, passione. "Scientiarum augmantis, reipublicae utilitati": mi auguro sia sempre vivo il motto della nostra Università del Molise.

l'entrata in vigore della presente legge, fino alla loro scadenza. 2. L'utilizzazione di prodotti agricoli stagionali e di qualità, nella preparazione dei pasti forniti dai gestori dei servizi di ristorazione collettiva affidati da enti pubblici, deve risultare espressamente attraverso l'impiego di idonei strumenti di informazione agli utenti dei servizi, le cui caratteristiche minime sono definite dall'Assessorato Agricoltura Foreste e Pesca Produttiva entro 90 giorni dall'entrata in vigore della presente legge.” Hanno creato giusto interesse e preoccupazione gli ultimi dati sull’obesità anche infantile registrati in Molise, che mostrano un’allarmante crescita dei disturbi dell’alimentazione. Tale constatazione ha fatto ribadire che il benessere e la cura di bambini e ragazzi è al centro dell’azione legislativa e la Regione Molise deve affrontare l’emergenza obesità dei più piccoli. Ma, osserva Coldiretti Molise, in attesa di nuove opportune leggi, si potrebbe iniziare con l’applicare e/o perfezionare quelle esistenti, garantendo migliore e qualificata alimentazione nelle mense scolastiche applicando, finalmente, la citata legge regionale n. 5 del 09/02/2010. Sappiamo l’attenzione che hanno i genitori molisani nell’alimentazione dei figli, impegnandosi a dare loro prodotti locali genuini e di qualità, altrettanto è lecito ed opportuno che venga fatto dalle strutture pubbliche nelle mense scolastiche, negli ospedali, e per i pasti forniti dai gestori dei servizi di ristorazione collettiva affidati da enti pubblici.


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Ex Cattolica,

La politica non ha prospettato alcun programma di riordino Intanto la Fondazione ha intaccato il fondo patrimoniale di liquidità

un destino segnato

CAMPOBASSO. Verrà concessa la cassa integrazione a tutto il comparto infermieristico, caposala compresi per i mesi di novembre e dicembre. Da Gennaio 2014 entrerà in vigore il " contratto di solidarietà" votato col referendum. E' questa la pseudo soluzione trovata per evitare il licenziamento di 45 infermieri della Fondazione Giovanni Paolo II. Un lungo braccio di ferro anche perchè i responsabili della Fondazione hanno posto sul tavolo della discussione i problemi relativi al taglio dei posti letto, al fatto di avere dovuto fare ricorso alle risorse liquide della stessa per fare fronte alle spese non rimborsate dalla regione e, oggi, si è al limite della liquidità del fondo riserva. Alle ultime ore prima che scattassero i licenziamenti, è saltata fuori una soluzione pasticciata ma in grado di assicurare, almeno, un minimo reddito. La soluzione possibile avanzata è stata quella di estendere la cassa integrazione per tutti per i mesi di

novembre e dicembre, per poi proseguire dal 1° gennaio 2014 con il contratto di solidarietà, la proposta votata con referendum qualche mese fa. La vera questione, però, è rimasta fuori dal tavolo. Ovvero l'aspetto politico-programmatico della vicenda. Ciò che si va balenando è, infatti, appena uno spiraglio nel buio di manipolazioni, interpretazioni e determinazioni che da anni stanno accompagnando il piano sanitario nella sua vana ricorsa all’equilibrio di bilancio. Presidenti di giunta, commissari ad acta e sub-commissari non hanno cavato il ragno dal buco. Indubbiamente è vero che la fusione con il Cardarelli pone altri problemi oltre quelli economici e finanziari. Che investono gli uomini: i primari, gli assistenti e gli aiuti (ovvero il personale medico e paramedico) e, forse, anche quello amministrativo. Perché la fusione possa essere possibile e produttiva, bisognerebbe trovare la formula alchemica per mettere assieme e integrare le

professionalità; stabilire, su basi scientifiche inoppugnabili, sulla scorta dei risultati raggiunti, dei dati statistici e delle valutazioni professionali, le gerarchie e farle convivere. Un’impresa pari alla scalata dell’Everest senza bombola d’ossigeno. Comunque, non potrà mai essere la politica a realizzare questo ensemble, ma la capacità critica e analitica del mondo medico nel suo insieme, se davvero ha la voglia, la forza e la capacità di esprimersi nella pienezza delle sue prerogative, affrancato dai politici e dalla politica. Qualcuno a livello politico si è chiesto come recuperare alla sanità pubblica la qualità scientifica e professionale della Cattolica, il presidio privato di Tappino che si avvale tra l’altro di cospicue risorse finanziarie regionali, sull’orlo di una crisi irreversibile? Tremebondo e incerto sui tagli e la riduzione dei presidi ospedalieri, di risposte non ne continua a dare.

La devastazione ambientale continua!! di Giovanni Gianfelice*

Nel Molise dove tutto dà l’impressione di essere statico, si muovono ed anche con celerità solo le autorizzazioni per la costruzione di grossi parchi eolici e fotovoltaici. L’ultimo riguarda proprio il mio Comune, Santa Croce di Magliano, dove con il disinteresse e la complicità di tutti, alla chetichella, sta partendo la realizzazione dell’ennesimo atto vandalico nei confronti della natura. Un parco eolico della Ditta AGSM Verona SpA che dovrebbe sorgere in località Melanico, in un’area ricca di insediamenti antropici, reperti archeologici e dove sorge la Badìa benedettina di Santa Maria di Melanico, dal glorioso passato. A cavallo

degli anni Ottocento e Novecento, numerose furono le vicende umane e politiche che caratterizzarono soprattutto le lotte dei contadini e dei braccianti Santacrocesi nel Basso Molise, che organizzati dalla locale Camera del Lavoro, sfociarono in una vera e propria contrapposizione con i proprietari terrieri, e che culminarono per ben due volte con l’occupazione del latifondo. Le rivendicazioni della popolazione, trovarono la giusta considerazione nella successiva riforma agraria, con la conseguente assegnazione dei fondi. Oggi la storia sembra ripetersi, questa volta a causa dell’occupazione di quel territorio, dai cosiddetti “Signori del vento”, che approfittando della elasticità della ineffabile Legge Berardo e la complicità di

alcuni amministratori comunali, continuano imperterriti e indisturbati al saccheggio di intere aree del Fortore, proprio a ridosso della vicina Puglia, compromettendo qualsiasi sviluppo futuro, impianti agricoli esistenti e svalutando di fatto il valore di quei produttivi terreni. A vantaggio di chi? Chi ne trae beneficio? Quale lo scopo? A queste domande nessuno oggi sa dare una risposta. L’unica cosa certa è che questi giganti di acciaio proliferano senza senso, in modo selvaggio, creando danno irreparabile all’ambiente, agli animali e alle persone. I politici regionali, La Rete dei Comitati contro l’eolico selvaggio, molto attivi fino a qualche tempo fa, di fronte a questo dramma (quasi solo molisano), sembrano

disinteressarsene. Chi ha dato un grande contributo per cercare di arginare lo scempio, è stata la Sezione dei Beni Ambientali del Molise. Ma evidentemente non è sufficiente! Basterebbe semplicemente cambiare la Legge, fissare dei limiti, porre dei rimedi, vietare in alcune zone, e dotarsi di un Piano per l’energia per dare la sensazione di una auspicata inversione di tendenza ai cittadini e di rigido rispetto dell’ambiente e del territorio che vanno curati e tutelati perché Beni Comuni e non esclusivi o dei pochi. La Regione a mio avviso, ha l’obbligo morale di intervenire. *Rete dei Comitati contro l’eolico selvaggio in Molise


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Campobasso

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Tares, Imu, Service tax: i cittadini sono confusi e il Pd prova a fare un po’ di chiarezza Tares, Imu, Service tax, i cittadini sono confusi e il Pd prova a fare un po’ di chiarezza. I democratici di Palazzo San Giorgio hanno fatto il punto sulle tasse, un tema che sta generando confusione anche a causa dei numerosi cambiamenti decisi dal Governo nazionale. Mentre, infatti, è stato appena approvato dal Consiglio comunale il regolamento della Tares ecco che dal primo gennaio scatterà una nuova tassa che unirà sia l’imposta sui rifiuti che quella sulla casa. “Praticamente la Tares è già finita – ha detto in conferenza stampa il capogruppo del Pd Antonio Battista – sarà sostituita ma, nel frattempo, è stato distorto quel quadro che salvaguardava i soggetti e le famiglie più deboli, i cittadini sono stati già tartassati dall’amministrazione perché si tratta di norme finanziarie dello Stato quindi è

inaudito pensare che per aiutare o ridurre l’imposta alle persone disagiate sia possibile utilizzare delle somme di denaro destinate al rifacimento dei marciapiedi così come ha sostenuto il sindaco”. Un’altra questione sui cui si sono soffermati i consi-

glieri del Pd Augusto Massa, Antonio Battista e Pietro Maio è l’Imu e le novità appena introdotte . “ Se l’amministrazione volesse – ha continuato Battista - ci sarebbe un modo per agevolare le famiglie e cioè i Comuni , ai fini dell’applicazione

dell’Imu, possono equiparare all’abitazione principale le unità immobiliari concesse in comodato d’uso ai figli”. Ciò significa che, dopo aver verificato la situazione reddituale dei genitori ed escludendo le abitazioni di un certo valore, possono essere considerate come prima abitazione le case che i genitori danno in comodato d’uso ai figli in attesa dell’atto di successione o donazione. Il gruppo del Pd sa bene che non c’è tempo da perdere perché il provvedimento per recepire lo spirito che ha guidato il legislatore nella stesura, prima del Dl 102 del 2013 e poi della legge 124, dovrà essere adottato entro il 9 dicembre. I consiglieri, quindi, chiedono alla Giunta e al Consiglio di prendere d’atto con urgenza di quanto previsto dalla nuova normativa e modificare i regolamenti comunali.

C’era una volta il parco giochi di Villa De Capoa di Massimo Dalla Torre Per quelli che come noi la notte non passa mai, forse sarà l’età, leggere, anzi scorrere le pagine dei social - network è una fonte d’inesauribile ispirazione. Un qualcosa che permette anche se posticipato, perché la maggior parte delle volte le immagini, le fotografie e i relativi articoli si riferiscono a cose divenute di pubblico dominio, di mettere nero su bianco e denunciare le distonie del sistema. Il quale, gioco forza, innesca un meccanismo di riflessioni che spesso si tramuta in considerazioni condite con la rabbia. Il caso in specie è la condizione di abbandono del parco giochi di villa De Capoa, ultimo dei polmoni verdi di Campobasso, un tempo città giardino. Un luogo che per anni è stato la valvola di sfogo di bambini e adolescenti che si recavano nello storico parco per divertirsi con il trenino che lo percorreva in lungo e largo, la pista dei go-kart che non inquinava, ma soprattutto con scovoli e altalene oggi ridotti a rottami, grazie all’incuria di chi dovrebbe preservare e salvaguardare, anche se possono sembrare futili, gli ultimi scampoli della fanciullezza, come direbbero i romantici. I quali, se potessero vedere lo stato di abbandono della villa, peccato che è chiusa al pubblico, sicuramente non lesinerebbero, anzi abbonderebbero con improperie e linguaggi poco consoni alla decenza i colpevoli del degrado ambientalludico. Uno spettacolo che ha dell’assurdo e del pazzesco che ancora una volta condanna inesorabilmente e senza nessuna prova di appello chi per anni si è erto falsamente a palatino del verde con annessi e connessi. Uno spettacolo documentato con dovizie di particolari da chi crede ancora nella ri-

nascita e di quello che è stato e che purtroppo oggi è solo un lontanissimo ricordo. Uno spettacolo indegno paragonabile a una discarica, come quelle che si possono vedere, purtroppo, in molti angoli di questa Italia divenuta ostaggio del cemento e dell’incuria. A fornircene la prova provata dicevamo alcuni cittadini che, stanchi della situazione di assoluto degrado in cui versa la villa prospiciente la periferia cittadina, ci ha indotto ad andare a costatare, dopo una notte insonne, grazie soprattutto ai “reperti” immortalati dagli obiettivi, trasposti sulle pagine dei social – network, di come Campobasso è abbandonato a se stessa. Un qualcosa che fa gridare allo scandalo. Un qualcosa d’indefinito e indefinibile che la dice lunga di come i proclami, gli impegni e le manifestazioni non sono altro che una presa in giro alla città e ai suoi abitanti, ecco il perché l’azione dei movimenti ambientalisti che alcune settimane fa si sono fatti carico di ripulire la villa, anche se il lavoro di riattivazione è lungo e difficile. Un lavoro che, a dir la verità, non dovrebbe spettare al cittadino, bensì a chi è preposto alla tutela del verde pubblico che, a quanto pare, non solo fa “orecchio da mercante”, come si suol dire, ma ha gli “occhi foderati con fette di prosciutto”, irrancidito, buono solo ad ingrassare i vermi che spesso sono l’unica cosa che si vede, oltre alla ruggine, che fa da padrona sulle suppellettili non più utilizzabili perché inservibili e pericolosi. Costatazioni che sicuramente susciteranno critiche e i risentimenti ma necessarie a nostro modesto giudizio di semplici cronisti di provincia. Costatazioni dettate unicamente dalla rabbia verso chi incurante di quanto accade lascia

le cose come stanno, forse con la speranza che il tempo e le erbacce cancelli i segni di quello che è. Costatazioni dettate dalla necessità di avere risposte e non promesse. Costatazioni che speriamo possano risvegliare, anche se il tentativo è stato fatto numerose volte

senza alcun esito positivo, l’amore per Campobasso che di verde non ha quasi più nulla se non le tasche dei contribuenti che sono costretti a dover ammainare la bandiera della speranza anche se come dice un detto: chi di speranza vive, disperato muore.

Respinta la mozione proposta dall’opposizione: Nessuna modifica al regolamento cimiteriale. Porte chiuse ai non residenti Il gruppo di opposizione “Partecipazione e Rinnovamento” ha espresso ancora disappunto e stupore per la scelta della maggioranza che ha respinto la prima mozione relativa alla modifica del nuovo regolamento cimiteriale, approvato nello scorso mese di aprile, nella parte che regola la concessione della sepoltura privata ai non residenti, adducendo come motivazione la necessità di evitare azioni speculative da parte dei richiedenti. Avendo i consiglieri di minoranza raccolto lagnanze riguardo alla decisione di concedere la sepoltura privata ai cittadini non residenti che abbiano compiuto i 60 anni di età e solo nel caso in cui abbiano un parente entro il II grado residente nel Comune di S. Elia a Pianisi, hanno voluto proporre l’adozione di altri criteri meno limitativi per la richiesta di tale concessione, come il riconoscimento di un vincolo significativo, di un legame affettivo (come un semplice rapporto di parentela, di affinità o di amicizia) o patrimoniale (in ragione del quale, inoltre, sono sottoposti periodicamente a regolare pagamento di tributi comunali) con il Comune santeliano o la comunità. Estendo la possibilità anche a casi eccezionali di morte prematura. L’opposizione ha disapprovato l’atteggiamento di chiusura e di insensibilità della maggioranza, sottolineando che è necessario rinsaldare e salvaguardare i rapporti con i concittadini che oggi vivono fuori dal comune (costretti a fare la valigia per cercare lavoro altrove),non solo attraverso manifestazioni esteriori e di richiamo che esaltano l’origine comune, ma anche attraverso un’ospitalità più concreta e vera. Non è pensabile che si riservi tanta premura solo alla sistemazione degli extracomunitari e poi si ignori quel immenso patrimonio di valori e tradizioni che ci accomunano a tanti santeliani non residenti! Secondo il consigliere Biagio Faiella “Rifiutare a priori la sepoltura a chi ha sempre avuto legami di qualsiasi genere con Sant’Elia a Pianisi, limitandola ad un rapporto di parentela di II grado, ci sembra una vera esagerazione; significa fare un grave torto a tante persone che, pur abitando lontano, amano profondamente il loro paese d’origine. Da precisare – ha aggiunto – che questo modo di fare non è mai appartenuto alla nostra comunità e che, inoltre, non sono stati molti coloro che in passato hanno scelto di dimorare nel nostro cimitero dopo la morte; crediamo che non sarebbero numerosi neanche in futuro, in quanto ognuno ha coltivato i propri interessi, sicuramente ha messo su famiglia, in altri luoghi”. Immotivato ed ingiustificato, infatti, secondo l’opposizione il timore della maggioranza, che intravede l’intento di speculazione in chi, invece, dimostra di essere fiero di avere le sue radici in un paese come Sant’Elia a Pianisi, portandolo sempre nel cuore insieme al desiderio di ricongiunsi prima o poi alla sua terra d’origine.


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Campobasso

1 novembre 2013

Il comune era rimasto sordo e indifferente alle sollecitazioni della stampa.

C’è voluta una diffida penale per muovere l’amministrazione a riportare nella regola i dissuasori della velocità

Soldi spesi per realizzare le strisce rialzate, soldi da spendere per sistemarle e mai nessun colpevole, tanto paga Pantalone Una mano ravveduta sta risagomando secondo il codice stradale le strisce pedonali rialzate che punteggiano le strade campobassane dando alla città un’infima qualità estetica, oltre che, com’è stato dimostrato, rappresentare un’insidia per gli automobilisti. Il comune è rimasto sordo e indifferente alle sollecitazioni della stampa a rivedere il loro numero spropositato e, soprattutto, il dato tecnico di realizzazione apparso anche all’occhio profano del tutto estraneo alle regole del codice della strada. In alcune casi lo sbalzo ha raggiunto 20 centimetri d’altezza: un’assurdità. Tant’è che sono state le prime strisce pedonali rialzate ad essere risagomate. C’è voluta però una diffida penale per indurre l’amministrazione a intervenire e a riportare nella legalità quelli che vengono classificati dissuasori di velocità. Questo sulla carta, perché, a Campobasso, per ciò ch’è noto alle migliaia di

automobilisti che giornalmente percorrono le strade urbane ed extraurbane, le i dissuasori non hanno mai corrisposto alla ragione per cui sono stati realizzati. Anzi, hanno fatto da stimolo agli amanti - ce ne sono - del cross, che non si sono fatti pregare nel dimostrare la loro personale bravura e la solidità degli ammortizzatori delle loro autovetture nel ricadere al di là delle strisce in acrobazia. D’altronde, il maggior numero di esse ha perso il colore diventando vere e proprie escre-

scenze della carreggiata, mancando peraltro dei segnali verticali di avvertimento e del limite di velocità Un guazzabuglio tecnico contro il quale non sono valse le segnalazioni della stampa quanto invece la diffida penale. Fortunatamente, questo deterrente contro l’arroganza degli amministratori e dei tecnici comunali funziona, altrimenti, come detto e ribadito, sarebbero rimasti del tutto indifferenti alle segnalazioni e sempre più chiusi nella loro testardaggine. Sta di fatto che

Le Forze armate ricordano i Caduti Celebrazioni su tutto il territorio per non dimenticare CAMPOBASSO. Anche quest'anno a Campobasso e nei principali centri del Molise, nel quadro di una sinergica collaborazione tra Istituzioni Militari e Organismi Civili, tra le quali la Prefettura di Campobasso, avranno luogo le cerimonie per la “Commemorazione dei Caduti in Guerra e nelle Missioni a Sostegno della Pace” e per il “Giorno dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate”. Per la circostanza, il Comandante Militare Regionale Esercito “MOLISE” - Colonnello Giuseppe Maria Giovanni Tricarico - è stato designato dal Ministero della Difesa quale “Responsabile” di tutte le iniziative a carattere militare adottate nella città Capoluogo di Regione, nel mentre nella veste di Comandante del Presidio Militare sovrintende ad analoghe iniziative intraprese nella città di Isernia e in altre località molisane. Con particolare riferimento alla città di Campobasso, il calendario delle attività prevede: sabato 2 novembre 2013, alle ore 10.00, la celebrazione, della S. Messa in ricordo dei Caduti in Guerra e nelle Operazioni di Sostegno alla Pace, presso il Sacrario di Castel Monforte. Il rito sarà officiato dal Primo Cappellano Militare Capo – Monsignor Gabriele TETI. Analoga cerimonia, alle ore 15.00, avrà luogo anche presso il Cimitero Militare Francese di Venafro. Venerdì 4 novembre 2013, alle ore 10.30, con partenza da piazza G. PEPE e arrivo in piazza della Vittoria, lo svolgimento della cerimonia militare, presso il Monumento ai Caduti, in occasione del “Giorno dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate”. Il programma prevede, tra l'altro, l'Alzabandiera solenne, le onoranze ai Caduti con relativa deposizione di corone d'alloro; la lettura dei mes-

saggi celebrativi inviati dalle Superiori Autorità e brevi indirizzi di saluto da parte delle Autorità Civili locali e di un Presidente di Associazione Combattentistica e d'Arma. Analoga cerimonia, come precedentemente accennato, avrà concomitante svolgimento anche presso il Monumento ai Caduti della città di Isernia. Il programma relativo al “4 Novembre” è inoltre arricchito dall'apertura al pubblico della Caserma: - “Gen. Gabriele PEPE” di Campobasso - sede del Comando Militare Esercito “Molise”, dalle ore 11.30 alle ore 16.00; - “A. ZARA” di Campobasso – sede del Comando Regionale Guardia di Finanza, dalle ore 08.30 alle ore 12.30; - sede del Comando Provinciale Carabinieri di Isernia , dalle ore 10.00 alle ore 12.30; - sede della Capitaneria di Porto di TERMOLI, dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00. L'iniziativa ha lo scopo di far “vedere da vicino” e di far conoscere meglio ai cittadini la storia e le attività svolte dalle Forze Armate e dalla Guardia di Finanza, attraverso mostre sia di fotografie storiche e“a tema” sia di mezzi e materiali. Sempre a Campobasso, in piazza Vittorio Emanuele II, al termine della cerimonia presso il Monumento ai Caduti, è prevista anche l'apertura, fino alle ore 16.00, degli stands informativo/promozionali di ciascuna Forza Armata e della Guardia di Finanza. In tale circostanza, personale qualificato porterà a conoscenza dei visitatori, soprattutto dei giovani, la storia, i compiti e le varie opportunità professionali e gli sviluppi di carriera offerti dalle Forze Armate e dalla Guardia di Finanza.

una mano ravveduta e corretta sta riportando le strisce pedonali rialzate alle dimensioni previste e imposte dal codice della strada. Soldi spesi per realizzarle … in modo sbagliato; soldi da spendere … per rimetterle in regola. Ci sarà stato qualcuno che ha dato l’ordine di realizzarle, di verificarle, di stabilirne il numero e il punto esatto dove avrebbero potuto fungere da dissuasori della velocità? Se c’è stato, quel qualcuno ora dovrebbe dare conto di ciò che ha fatto, del costo della

sua errata e improvvida determinazione. Lo pretenderebbe la logica e, non di meno, l’applicazione della legge, addebitandogli il danno procurato alle casse comunali. Ma a Campobasso … tutto va bene signora la Marchesa. Né mai, tra l’altro, l’ufficio della Motorizzazione civile e la Polizia stradale hanno rilevato l’improprietà di quelle strisce sbagliate, oggi lentamente riportate alla norma, nonostante i vistosi difetti di realizzazione e per questo un’insidia per gli automobilisti e per i pedoni. Le insidie stradali rientrano nel codice penale, a carico di chi le procura. Sarà per questo che a seguito della diffida di un accorto studio legale del capoluogo, da palazzo san Giorgio è stato deciso di rimediare. Meglio, molto meglio, alla sicurezza del traffico e dei pedoni le classiche strisce pedonali zebrate. Si torni alla buona regola e al buongusto. Dardo

Torna il Premio letterario “Michele Buldrini”: un’opportunità per giovani scrittori

Per studenti e under 35 molisani torna la possibilità di rispolverare il manoscritto custodito nel cassetto. Anche quest’anno l’occasione è offerta dal Premio regionale di narrativa intitolato allo scrittore molisano “Michele Buldrini”. Giunto alla sua tredicesima edizione, il premio - indetto e organizzato dall’Unione Lettori Italiani, con la direzione artistica di Brunella Santoli, dalla Provincia di Campobasso e dalla Fondazione Molise Cultura, nell’ambito di Ti racconto un libro- Laboratorio permanente sulla lettura e sulla narrazione - offre l’occasione a tanti giovani aspiranti scrittori della regione di mettersi alla prova e confrontarsi con alcuni dei nomi più rappresentativi della narrativa italiana. A valutare i testi, infatti, ci sarà la ormai storica supergiuria composta da Antonella Cilento, Antonio Pascale, Ivan Cotroneo e Diego De Silva a cui è affidato il compito di designare i vincitori. Il Premio regionale di narrativa intitolato allo scrittore molisano “Michele Buldrini” è diventato ormai un appuntamento imperdibile per i tanti giovani che ogni anno, con i loro manoscritti, affollano il tavolo della giuria di esperti chiamata a valutare i testi dei partecipanti. I finalisti saranno premiati con un viaggio, organizzato dalla Provincia di Campobasso, in una città d’arte italiana. Il vincitore riceverà una somma in denaro di 700 euro, mentre i segnalati, individuati in una delle due sezioni, oltre al viaggio, riceveranno buoni del valore di 200 euro per l’acquisto di libri.Ai partecipanti ammessi al concorso verrà rilasciato l’attestato di partecipazione. Da tempo appuntamento culturale di straordinaria rilevanza, il Premio rappresenta un punto di incontro importante con il mondo della scuola e con i giovani. Resta invariata la formula del bando che come sempre è suddiviso in due sezioni. La Sezione Scuola è rivolta agli studenti del triennio delle Scuole medie superiori del Molise e prevede l'elaborazione di un racconto ambientato nel territorio molisano dei nostri tempi. La Sezione Giovani è invece rivolta ai giovani di età compresa tra i diciannove e i trentacinque anni residenti in Molise, che potranno scegliere un tema libero per il loro elaborato. I lavori dovranno pervenire entro e non oltre il 18 novembre 2013. Per saperne di più sui tempi e le modalità di iscrizione al concorso, basterà collegarsi al sito web dell'Unione lettori italiani, www.unionelettoritaliani.it, oppure a quello della Provincia di Campobasso, www.provincia.campobasso.it, dove è possibile scaricare il testo completo del bando di partecipazione e la scheda d'iscrizione, oppure rivolgersi presso le biblioteche, le librerie, gli istituti scolastici superiori, le sedi universitarie e i negozi convenzionati ULI di tutto il territorio regionale.



ISERNIA

ANNO IX - N° 124 - VENERDÌ 1 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it



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Ittierre, troppe le incognite Isernia

1 novembre 2013

Si va verso la costituzione di una New.co e la liquidazione dell'attuale società ISERNIA. Dubbi, perplessità e timori sono stati espressi dai sindacati sulla questione Ittierre a seguito di quanto sta accadendo all'interno dell'azienda. Intanto l'amministratore delegato, Alberto Manganiello, ha affidato ai suoi legali il mandato di difesa contro quanto posto in essere da Antonio Bianchi. Sul piatto, però, questi i punti caldi. • Si continuerà con la cassa integrazione ordinaria finchè non si creeranno le condizioni per accedere alla cassa integrazione straordinaria; • Le contestazioni disciplinari, così come richiesto dalle OO.SS., non avranno seguito. Si invita, chi stesse procedendo per vie legali, ad interrompere qualsiasi controversia; • Lunedì prossimo si riunirà il C.D.A. della Ittierre S.p.a. nel quale verrà nominato il nuovo Amministratore Delegato; • L’azienda garantisce la presenza all’incontro del 5 novem-

bre presso il Ministero dello Sviluppo Economico; • L’8 novembre sarà effettuato un bonifico a titolo di acconto sulle spettanze della mensilità di ottobre pari ad € 500,00. Coloro che avessero maturato importi più bassi, causa CIGO, riceveranno l’equivalente. Il saldo dello stipendio verrà erogato alla normale scadenza. L’azienda garantisce fin da oggi la copertura finanziaria; • Per il recupero del contributo FAP sospeso causa mancato funzionamento del sistema informa-

La Finanza sequestra cinque capannoni Le strutture erano abbandonate ma coperte con eternit ISERNIA. La Guardia di Finanza ha posto sotto sequestro un complesso aziendale costituito da cinque capannoni, già adibiti ad allevamento di polli, per una superficie complessiva di circa 3 mila metri quadrati in località Sant’Ippolito a Isernia. Le strutture erano in uno stato di avanzato degrado per il disfacimento della copertura, fatta di pannelli di eternit. Nell’ambito dello stesso complesso aziendale è stata, inoltre, scoperta un’area di circa 500 mq adibita a discarica a cielo aperto ove sono stati rinvenuti liquami, altre lastre di amianto e pneumatici usati.Al termine dell’operazione sono stati denunciati a piede libero tre responsabili alla locale autorità giudiziaria.

Frana Macerone, si pensa alla bretella Una riunione si è tenuta presso il Comune di Isernia ISERNIA. C'è attesa a Isernia per la soluzione da adottare per superare l'ostacolo posto dalla frana sulla strada per il Macerone. Una riunione si è tenuta al Comune per cercare di fare il punto della situazione.All'incontro tecnico convocato dal sindaco Brasiello per "dare soluzione ai problemi nati per effetto della frana del Macerone". All’incontro hanno partecipato i tecnici dell’Anas, della Provincia e della Regione. Presente anche l’assessore co¬munale Cosmo Galasso. Una delle soluzioni prospettate, ancorché temporanea, è quella di realiz¬zare una bretella che oltrepassi l’area franata.Al vaglio anche soluzioni alternative. In ogni caso, l’amministrazione comunale intende "dare una accelerazione alle procedure per la risoluzione della questione, sia a livello progettuale che finanziario che esecutivo".

tico nazionale dell’INPS, l’azienda chiarisce che, allo stato attuale, non è necessario procedere con nessuna azione; • Entro fine settimana sarà ripristinata l’efficienza dei laboratori. Ad oggi i lavori sono stati ultimati, si attendono le autorizzazioni degli organi competenti; • L’attestatore (colui che certificherà la consistenza del patrimonio aziendale) è stato individuato e verrà nominato secondo i termini previsti dalla procedura con-

corsuale e secondo disposizioni di legge; • Il Dott. Bianchi riferisce che nessuna Maison ha manifestato l’intenzione di chiudere i rapporti di lavoro con Ittierre e che sono in corso trattative per la ripresa produttiva. Parte delle Maison sono disponibili ad anticipare i costi per i tessuti e gli accessori, mentre per quelle che non hanno manifestato la stessa disponibilità, l’azienda necessita di € 1.700.000 (da coprire con la vendita della merce presente in magazzino), in

modo da dare continuità all’attività produttiva, in attesa del piano industriale di rilancio; • L’azienda sta lavorando a due ipotesi di piano industriale. La prima prevede l’ingresso di un nuovo soggetto industriale del settore come socio di maggioranza che, oltre ad investimenti, garantisce nuove produzioni. La seconda ipotesi prevede l’impegno del gruppo Albisetti. Entrambe le ipotesi prevedono, al momento, un’occupazione complessiva di 250/300 unità con costituzione di una New.co. e la conseguente liquidazione dell’attuale Ittierre; • L’azienda ribadisce che la Regione Molise non ha mai indicato alla medesima possibili nuovi partner finanziari e/o industriali; • Non ci sono certezze circa le conseguenze sull’assetto societario Ittierre stante l’impossibilità dell’azienda a far fronte al pagamento di € 4.000.000 alla procedura commissariale;

“Valorizzare l'area archeologica”

L'onorevole Leva sul sito di San Vincenzo al Volturno CASTEL SAN VINCENZO. Facendo seguito alla dichiarazione di intenti rilasciata in occasione del sit-in organizzato dai sindacati presso il sito di San Vincenzo al Volturno, scaturito dalla decisione della Soprintendenza del Molise di chiudere l’area e trasferire in altra sede il personale, il deputato del Pd, Danilo Leva, ha presentato un’interrogazione al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali finalizzata ad ottenere chiarezza sul caso, ma anche a mettere in luce, oltre i confini regionali, il patrimonio culturale del Molise purtroppo ancora poco conosciuto e poco fruibile. L’onorevole Leva chiede al Ministro “di sapere quali tempestive ed efficaci iniziative intenda assumere per garantire l’immediato ripristino e la riapertura della sede della soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici del Molise nel comune di Castel San Vincenzo, fornita tra l’altro a titolo gratuito dall’amministrazione comunale e messa in sicurezza con fondi ministeriali”; ma anche “quali iniziative intenda adottare per la valorizzazione dell’intero patrimonio culturale presente in Molise”.


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Termoli

1 novembre 2013

Detenzione illegale di munizioni, denunciata una persona TERMOLI – Deteneva illegalmente 11 proiettili per armi da guerra “38 special” e “9 corto” nascosti in un prefabbricato in lamiera all’interno di un magazzino commerciale nella zona artigianale. A fare la scoperta gli uomini del Gico del nucleo di Polizia tributaria della Grardia di Finanza di Campobasso, nell’ambito dell’attività condotta in basso Molise per la prevenzione dei reati e il controllo del territorio. Le Fiamme gialle, a seguito di una segnalazione confidenziale sulla detenzione di armi, munizioni o materie esplodenti, non denunciate o comunque abusivamente detenute, hanno perquisito il magazzino e trovato all’interno del prefabbricato in lamiera i proiettili che sono stati posto sotto sequestro. Il proprietario del locale, non avendo provato la legittima detenzione delle munizioni è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Larino con l’ac-

Cimitero comunale: l’amministrazione rende gratuiti i parcheggi dal primo al 4 novembre

TERMOLI – L’amministrazione comunale informa la cittadinanza che sono fruibili gratuitamente tutti gli stalli presenti all’interno del parcheggio ubicato dinanzi al cimitero cittadino, per i giorni 1, 2, 3 e 4 novembre. L’iniziativa, che permetterà quindi di far parcheggiare gratuitamente all’interno delle strisce blu solitamente a pagamento, è stata assunta per agevolare i tanti cittadini che si recano al cimitero per una visita ai propri cari, nei giorni dedicati alla commemorazione dei defunti.

Basta con le speculazioni edilizie

cusa di: ”Detenzione illegale di munizioni”. La Guardia di Finanza continua nelle indagini per risalire alla provenienza dei proiettili e i motivi della detenzione.

TERMOLI - In Irlanda e in Spagna hanno iniziato ad abbattere le centinaia di migliaia di case vuote costruite durante la bolla immobiliare e mai vendute, nel tentativo di far aumentare il valore delle case già esistenti e dare così fiato all'economia. Qualcuno dovrà pur avere il coraggio di dire però che quelle case sarebbe stato molto meglio non costruirle perchè, citando Beppe Severgnini: "Basta villini, villette, palazzine e palazzotti: chi li compra, con tutto l'invenduto che c'è? Questo è il tempo di demolire, ricostruire, ristrutturare. In questi tre verbi c'è benessere, buon senso e futuro. I palazzinari non lo capiranno mai". Lo scempio di una delle ultime zone verdi di Termoli presso la chiesa del Crocifisso è solo l'ultimo esempio dell'incapacità di capire che ambiente significa salute, benessere ma anche economia sostenibile nel tempo a vantaggio dei cittadini contro la speculazione che distrugge un territorio, sottrae risorse a chi vi vive per l'arricchimento di pochi. Sinistra Ecologia Libertà Termoli

Fondato il comitato “No Stalla, Sì Molise bene comune” TERMOLI - I documenti progettuali ufficiali, presentati in Regione Molise, parlano di una localizzazione della stalla nel Comune di Larino e non, per ora, a San Martino in Pensilis. Presso il circolo R@p di Termoli è stato presentato il Comitato “No Stalla, Sì Molise bene comune”, alla presenza di Antonio De Lellis di R@P (Rete per l'Autorganizzazione Popolare) e di Pasquale Di Lena di Larino Viva, aperto a tutte le organizzazioni e associazioni che lavorano per il bene e il futuro del Molise che non può essere terra di conquista di affaristi per piacere a chi sta abusando del potere o a chi pensa di fare affari. Intanto, ora la notizia è ufficiale, il progetto GranManze è stato presentato

BASSO MOLISE - L’esportazione della pasta italiana raggiunge il suo record storico, mentre il prezzo del grano, importante settore agricolo del Molise, non copre neanche i costi di produzione. E’ quanto denuncia la Coldiretti Molise, nel sottolineare che la crisi economica cambia abitudini e scelte alimentari di tutti i consumatori, non solo degli italiani, che valorizzano i prodotti tradizionali della dieta mediterranea, ma ciò, invece di premiare gli agricoltori delle aree più vocate, come il Molise, è oggetto di ulteriori speculazioni a danno delle aziende agricole e dei consumatori. Non si è mai mangiata così tanta pasta italiana all’estero, raggiungendo il record storico delle esportazioni che, per la prima volta, arrivano a 2 miliardi di chili. Il dato, che riporta un aumento del 6 per cento della domanda estera, è emerso da un’analisi della Coldiretti sulla base delle proiezioni dei dati Istat relativi all’anno 2013. Nonostante i risultati positivi raggiunti sul mercato quest’anno però il grano duro viene sottopagato agli agricoltori italiani e molisani, su valori di 25 centesimi al chilo, inferiori di circa il 20

con localizzazione a Larino e non, per ora, a San Martino in Pensilis, precisamente in contrada Monte Arcano, con l’avvallo del Vescovo della Diocesi di Termoli-Larino e del Sindaco di Larino. Lo si può leggere nel documento tecnico allegato alla risposta scritta all’interrogazione presentata dal Movimento 5 Stelle in Regione Molise. Se siamo qui a riportare la notizia, non è perché tornano a minacciare la nostra città che, ripetiamo, c’interessa quanto tutti gli altri paesi del Molise, dell’Italia e dell’Europa, ma perché, il Sindaco Notarangelo e il Vescovo Gianfranco De Luca, hanno applicato la regola del silenzio nonostante i nostri inviti a raccontare ai larinesi ed ai molisani la verità per dar loro la possibi-

lità di sapere prima di poter esprimere il proprio parere. Un silenzio che potrebbe nascondere sottomissione e interesse. Rinnoviamo a S.E. il Vescovo di Termoli – Larino e al Sindaco Vincenzo Notarangelo l‘invito a voler rispondere alle domande a suo tempo a loro indirizzate, che avevano ed hanno un solo scopo, la verità. Essa è importante per capire qual è il futuro che si vuole dare a Larino ed al Basso Molise, ben sapendo che la Stalla di 12.000 manze, non importa se al chiuso o all’aperto, è una bomba che toglie al Molise il domani e mette a disposizione della Granarolo affari e profitti impensati. Comitato “No stalla, Si Molise bene comune”

Piscina comunale: il 10 novembre la cerimonia di inaugurazione

TERMOLI – Riapre la piscina comunale di via Asia dopo i lavori eseguiti al tetto. La cerimoniua di inaugurazione si terrà domenica 10 novembre alle ore 10,30.All’evento prenderanno parte il sindaco Basso Antonio Di Brino, gli Assessori e i Consiglieri comunali, gli staff di “Hidro Sport” e “H2O Sport”, le società sportive costituenti l’associazione d’impresa concessionaria della piscina comunale di Termoli.

Sdemanializzazione Rio Vivo, insediato Record di esportazione di pasta italiana il tavolo tecnico ma grano sottocosto agli agricoltori per cento rispetto allo scorso anno, ben al di sotto dei costi di produzione. Una situazione che rischia di far chiudere le aziende agricole cerealicole, diffuse in gran percentuale nel nostro Molise, e che è favorita dalla mancanza della trasparenza in etichetta dove non è ancora obbligatorio indicare la provenienza del grano impiegato ed è quindi possibile spacciare come italiano quello importato da paesi lontani, con effetti sulla sicurezza alimentare e sull’ambiente. Inoltre, non vi è alcun beneficio per i consumatori, in quanto i centesimi negati agli agricoltori non contribuiscono alla riduzione del costo della pasta, ma sono i guadagni delle speculazioni lungo la filiera. “Le esportazioni mensili di cibo Made in Italy - sottolineano Vittorio Sallustio e Roberto Scano, presidente e direttore della Coldiretti Molise - sorpassano quelle dei mezzi di trasporto come auto, moto e camion, gra-

zie all’apprezzamento che i prodotti agroalimentari italiani hanno saputo conquistarsi e consolidare; ma occorre che sia rispettato l’utilizzo dei prodotti agricoli italiani nella produzione. I primi condimenti di un buon piatto sono il sole, il clima ed il territorio, che caratterizzano i prodotti agricoli utilizzati e rendono unici gli alimenti. L’utilizzo di prodotti agricoli a basso costo, provenienti dall’estero, in molti casi da Paesi che non garantiscono neanche le stesse tutele sanitarie obbligatorie in Italia, rischia di depauperare un patrimonio di credibilità costruito negli anni dall’Italia”. Intanto, anche in Molise, qualche azienda agricola della Coldiretti si è attrezzata per produrre e vendere la pasta artigianale, valorizzando tipici cultivar, come quello denominato “Senatore Cappelli”, grano duro per la produzione di pasta di qualità superiore.

TERMOLI – Ieri mattina, dopo la riunione al Ministero, nella Sala consiliare si è insediato il tavolo tecnico che affronterà la delicata situazione della sdemanializzazione di Rio Vivo. Alla riunione hanno preso parte il sindaco Di Brino, il vice sindaco Ferrazzano, gli assessori Cocomazzi e Sabella, i vertici della Capitaneria di Porto e le strutture interessate, che di seguito dovranno rideterminare quella linea di demarcazione che potrebbe sottrarre al demanio marittimo il quartiere. Prossimamente, è stato deciso, ci sarà un sopralluogo nella zona interessata alla risoluzione della vicenda.


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Termoli

1 novembre 2013

Incendio nella discarica comunale, denuncia alla Procura Coltivava marijuana in casa, arrestato incensurato

MONTECILFONE – I carabinieri della locale stazione, unitamente ai colleghi di Montecilfone, hanno arrestato in 33enne incensurato prchè sorpreso nella propria abitazione a coltivare quattro piante di marijuana. Il controllo è avvenuto a seguito di una segnalazione che ha permesso ai militari dell’Arma di trovare e sequestrare, oltre alle piantine, anche circa 50 grammi di stupefacenti pronti per essere spacciati, coltelli e altri strumenti utilizzati per il confezionamento delle dosi e un migliaio di euro in contanti. L’uomo, dopo le formalità di rito è stato dichiarato in arresto ma vita la sua posizione di incensurato posto ai domiciliari.

MONTECILFONE. Lo scorso 7 ottobre nei pressi della discarica comunale si sviluppò un incendio che è ritenuto di natura dolosa. Il Maresciallo della Polizia Municipale, Di Lena, ha inviato un dettagliato rapporto alla Procura della repubblica di Larino dopo aver eseguito le indagini del caso. Il sottufficiale specifica che, dopo sua segnalazione, l’amministrazione comunale avesse fatto provvedere alla sostituire del lucchetto che chiude la sbarra di accesso alla strada che porta alla discarica, ignoti lo avrebbero forzato, scaricando in prossimità dell’area recintata

della discarica, materiali vari ai quali avevano subito dato fuoco. Il Maresciallo specifica inioltre che gli accessi avvengono nelle ore notturne quando la vigilanza è attenuata. Oltre alle responsabilità penali, per l’abbandono di rifiuti speciali e per l’incendio di questi che mette a repentaglio anche le aree circostant, quello che non può essere sottaciuta è la mancanza di senso civico, non solo degli autori degli abusi, ma anche di quei cittadini che pur potendo riferire notizieai carabinieri o allo stesso Maresciallo per risalire agli autori, preferiscono restare in silenzio.

Terremoto, l’onorevole Venittelli vicina alle famiglie BASSO MOLISE – Sono passati 11 anni dal disastroso terremoto che colpì San Giuliano di Puglia e molti paesi del cratere. Nella ricorrenza l’onorevole Laura Venittelli è molto vicina a tutte quelkle famiglie che hanno subito anche la morte di propri cari. “Sotto le macerie della scuola Jovine – il pensiero della parlamentare termolese – hanno perso la vita ventisette bimbi e la loro maestra, questa giornata che ormai si ripete da undici anni,

deve essere vissuta nel segno del rispetto, della vicinanza e della solidarietà verso le famiglie che non hanno più potuto riabbracciare i propri figli, cosi come della famiglia della maestra. Non possiamo però dimenticare – continua la Venittelli - che il nostro ruolo ci impone non solo una riflessione su quello che è stato, ma su quello che dovrà essere in futuro. Fin dall’inizio del mio mandato mi sono occupata del sisma del 31 ottobre

Inaugurazione anno scolastico: alla cerimonia presente il sindaco Travaglini MONTENERO DI BISACCIA – Il sindaco Nicola Travaglini ieri ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico, organizzata dall’Istituto Omnicomprensivo di Montenero di Bisaccia. Oltre al primo cittadino di Montenero, al sindaco di Mafalda Egidio Riccioni e ad una nutrita rappresentanza di alunni e docenti di tutte le scuole presenti sul territorio comunale, erano presenti la Dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Giuliana Petta, il Dirigente Scolastico dell’Istituto Omnicomprensivo Franco Capone, il parroco don Elio Moretti, il commissario straordinario del Consiglio di Istituto, il

Comandante della Stazione di Carabinieri di Montenero Pasquale Scarinci, i rappresentanti dei “Nonni Vigili” e il presidente dell’Associazione “Una mano per la vita Onlus” Dante Di Cintio. Nel corso degli interventi di grande spessore culturale che si sono susseguiti nel corso dell’incontro, è stata ribadita da più parti l’esigenza di stipulare un patto capace di creare un “ecosistema formativo” solido e che possa essere realmente utile alla scuola e ai ragazzi di questo territorio. I relatori hanno successivamente posto l’accento sui concetti di collaborazione e di rispetto, ritenuti fondamentali per costruire rapporti proficui sia tra

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di Giuseppe Saluppo

le varie realtà locali e la scuola, che tra studenti, genitori e corpo docente. “La sensazione comune che si è avuta – ha commentato a margine dell’incontro il sindaco Travaglini – è stata quella di aver posto le basi per un nuovo rapporto tra famiglia, scuola, associazionismo ed istituzioni locali. Sono particolarmente contento, perché ritengo che in un clima sereno e pieno di prospettive come quello visto si possano creare le condizioni per lavorare bene, nell’unica e primaria direzione che è quella della formazione e del benessere degli studenti iscritti presso le nostre scuole”.

2002, facendo interrogazioni, studiando soluzioni affinché possa continuare la ricostruzione, proponendo leggi che vanno in questo senso, bisogna garantire la ricostruzione a chi una casa non ce l’ha più, e che vive ancora nei prefabbricati, solo cosi possiamo essere convinti di vivere in un Paese civile. Il sisma molisano – conclude - deve essere costantemente presente in tutti coloro che hanno responsabilità di governo di questo paese”.

Concorso Enel Playenergy, premiati i vincitori molisani LARINO – Giornata di festa presso l’istituto agrario San Pardo a Larino, che ha ospitato le premiazioni regionali di Enel Playenergy, il concorso che vede studenti delle scuole di ogni ordine e grado confrontarsi con i temi dell’energia e dell’ambiente. Per la Scuola Primaria, il premio è stato assegnato alla classe 4 A della scuola Campolieti di Termoli per il progetto “Future, la nostra Smart City”: gli alunni, guidati dalla docente Iolanda Di Cicco, hanno immaginato una “città intelligente” che ospita un luna park alimentato da fonti rinnovabili e palazzi collegati tra loro da tappeti scorrevoli azionati da energia idroelettrica. Per la scuola Secondaria di 1°grado, è stata premiata la classe 2 U della Scuola di Fossalto, guidata dal docente Pompeo De Girolamo, per il progetto “Smart City”, un percorso di studio che analizza struttura e funzionamento della città intelligente, con particolare attenzione alla sostenibilità e alla mobilità elettrica, l’uso di fonti rinnovabili e l’organizzazione di edifici e spazi urbani. I ragazzi hanno presentato un secondo progetto che ha ricevuto una menzione speciale. Per la Scuola Secondaria di 2°grado ha vinto la classe 3 A dell’istituto Tecnico Agrario “San Pardo” di Larino per il progetto “Tradizione e innovazione, l’elettricità verde”; gli studenti, guidati dalla docente Elisabetta D’Ercole, hanno presentato uno studio scientifico sulle possibilità di innovazione e integrazione delle realtà rurali e quelle urbane del territorio di Larino, indagando in particolare i temi della agricoltura sostenibile, del verde urbano, delle colture energetiche e della città sostenibile. Vincitori e menzionati concorreranno per il titolo nazionale.

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Spettacolo

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Concerto al Savoia La stagione prosegue sino a marzo 2014. In totale 20 esibizioni CAMPOBASSO - Oggi alle 18.30 al teatro Savoia, concerto di Sergej Krylov (violino) e Edoardo Strabbioli (pianoforte). L’evento, rientra nel cartellone della 45ma edizione della stagione concertistica dell’associazione “Amici della musica”. Musiche di Stravinskij, Enescu, Ravel, Franck. Sergej Krylov inizia lo studio del violino a cinque anni e all’età di dieci anni debutta con l’orchestra, affrontando i primi impegni concertistici in Russia, Cina, Finlandia e Germania, Edoardo Strabbioli è un musicista di grande versatilità la cui carriera spazia dalla musica da camera, nelle sue più diverse formazioni, al repertorio solistico e all’insegnamento. Ingresso euro14,00. Prevendita dalle 17.30 al botteghino del teatro. I prossimi concerti: 9 novembre, Hermes quartet. Il 16 duo di violini con Domenico Nordioe Francesca Dego. Il 23 il Quartetto di Cremona e il 30 La Verdi barocca (direttore Ruben Jais). Entrambe le serate rientrano nell’ambito del Progetto Circolazione

Musicalein Italia del Cidim, con il sostegno della fondazione Cariplo. Rientra in questo progetto anche il concerto del 7 dicembre con I fiati italiani & Friends, diretti da Maurizio Colasnti. Altre due esibizioni prima della pausa natalizia, il 14 con Avos piano quartet e il 21 con l’esibizione di piano solo di Carlo Grante. Nel 2014, previste esibizioni d’orchestre, la prima il 18 gennaio con Orchestra Sinfonica Abruzzese diretta da Massimo Quarta. Il 25 arriva la Budapest String Chamber Orchestra con il violino di Julia Pusker. Tre i concerti di febbraio: il 1° pianoforte solo con Ilia Kim, il 15 torna l’orchestra d’Abruzzo, il 22 l’Ensemble Mentemanuque.Si conlcude con cinque concerti di marzo: il 1° Cuarteto Latinoamericano, I solisti di Mosca (8), Orchestra Sinfonica Abruzzese (15), pianoforte solo con Vanvara Nepomnyashchaya (22, foto). Si chiuide il 29 marzo con un concerto ancora da definire. Tutte el esibizioni si terranno alle 18.30. Altre informazioni 0874416374.

Appuntamenti CAMPOBASSO - Oggi al Caffè Marconi, aperitivo in musica con le selezioni di Edoardo Furno. CAMPOBASSO - Al Move club, stasera è disco dance. Cena dalle 20.30, a seguire dj set di Andrea Barletta, Alex C., Emanuele Di Re, Nian Project. CAMPOBASSO -Il Kamaloca oggi presenta Freakme. Dj resident Andrea Palazzo, Mario Tallari, Andrea Dir.

Teatro

La rassegna “Binario uno” sceglie il cortometraggio CAMPOBASSO - La rassegna “Binario uno...in viaggio con”, ha in programma domenica prossima, la presentazione del disco di Liana Marino “La grazia e l’eleganza”. Dopo il concerto è previsto un dibattito, moderato da Pietro Mignogna. Venerdì 8 novembre, in cartellone Il corto indipendente, curato dal regista molisano William Mussini. La categoria scelta è l’horror. Segue dibattito. Il 10, si parla di libri e di diete con “La dieta mediterranea ai tempi della crisi”.

Cabaret

ISERNIA - Prosegue la rassegna “Mario Scarpetta” al Proscenio. Domenica 3 novembre alle 18.00 in scena “Nu turco napulitano”, di Eduardo Scarpetta. Le repliche il 9,10,16 e 17 novembre. Il sabato spettacolo alle 21.00. Info 3392694897.

CAMPOBASSO - Sabato 9 novembre Aciniello (Fossato cupo) presenta la cena spettacolo, con lo show di Enzo Fischetti di “Made in sud”. Il 23 è previsto lo spettacolo di Tony Figo. Ingresso alla cena e allo show euro 25,00. Info 3383188333.

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1 novembre 2013 Pagina redazionale singolarmente autogestita Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto

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