ANNO IX - N° 97 - MARTEDÌ 1 OTTOBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno a Romano Amoroso
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Romano Amoroso. E' stato uno dei promotori della manifestazione degli Indignati di questa mattina contro la Casta regionale. Ha sfidato il caldo e il freddo, insieme ad altri amici, per raccogliere le firme sulla petizione popolare per la proposta di legge per la riduzione degli stipendi dei consiglieri regionali. Ha fatto tutto insieme ad altri semplici cittadini che non intendono sottostare e restare in silenzio dinanzi a quanto accade in Regione. L'Oscar a Romano Amoroso va esteso anche a tutti quelli che con lui hanno dato vita all'iniziativa.
Il Tapiro del giorno a Cosmo Galasso
Il Tapiro del giorno lo assegniamo a Cosmo Galasso. L'assessore al Comune di Isernia non è riuscito a dare continuità di vita al quotidiano I Fatti del Nuovo Molise facendo sparire una testata giornalistica che si era andata segnalando, negli anni passati, per il rigore e la qualità. Poi, inopinatamente, una prima brevissima chiusura con un ribaltamento di fronte e, domenica, l'ultima uscita in edicola. Il Tapiro, così, l'attuale assessore Galasso e proprietario della testata se l'è proprio ampiamente meritata.
di Tommaso Di Domenico Per mesi ci hanno assillato con il termine Agenda. Agenda Monti... Agenda Bersani... Agenda Renzi... Agenda Letta... Agenda, Agenda... Agenda Moleskin... La parola del giorno é esploratore alla ricerca della mitica stabilità. Gli esploratori in questione sarebbero l’anziano Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ed il “figlioccio” Enrico Letta, Presidente del Consiglio. Il nostro Indiana Jones, cappello e frusta, al posto di Sean Connery, l’impavido Giorgio(???) come papà( jamme belle guagliò, a stabilità è a purtat’e mane). L’intrepido Indy ed il saggio prof Henry Jones senior... Bè, volendo fare una lista di papabili(ooops) esploratori, fatemi volare con la fantasia insieme agli stormi di Carlo Magno: "...Lasciate che i miei eserciti siano le rocce, gli alberi ed i pennuti del cielo...”
La Pazzia. E’ un virus Eccoli i candidati esploratori della mia fervida fantasia: Karen Blixen: tanto siamo messi peggio della sua Africa. Jack London: meglio il richiamo della foresta che della poltrona. Julius Verne: ha spedito la “Lega” ventimila leghe sotto il Po. Jack Kerouac: lui era sulla strada... noi in mezzo a nà strada... anzi sotto a un treno. Joseph Conrad: il suo cuore di tenebra é una giornata di primavera... noi abbiamo solo le tenebre e lascio che siate voi a dare un volto al colonnello Kurtz, possibilmente... Louis-Ferdinand Celine. Vorremmo che il viaggio terminasse nella notte, questa possibilmente... George Orwell: la fattoria degli animali....magari visto lo zoo umano che ci tocca!
Ad esser seri uno in carne ed ossa ci sarebbe: Luciano De Crescenzo, scrittore partenopeo, geniale quanto irriverente ma spudoratamente sincero. Dal Professor Bellavista“Guagliù statem'a sentì”, questo è il bene e disegna alla lavagna un punto interrogativo.Questo é il male e disegna alla lavagna un punto esclamativo. Il bene è il dubbio, quando voi incontrate una persona che ha dei dubbi state tranquilli, vuol dire che è una brava persona, vuol dire che è democratico, che è tollerante. Quando invece incontrate questi “punti esclamativi”, quelli che hanno le certezze, la fede incrollabile, e allora “statev accort”, vi dovete mettere paura, perché ricordatevi: la fede è vio-
lenza, la fede in qualsiasi cosa è sempre violenza. Chiude scrivendo: “La vita potrebbe essere divisa in tre fasi: Rivoluzione, Riflessione e Televisione. Si comincia con il voler cambiare il mondo e si finisce col cambiare i canali.” Ecco basterebbero queste poche parole per ridare a tutti un pizzico di speranza. Se potessi esprimere un desiderio, vorrei che Luciano De Crescenzo fosse il nostro premier, una sorte del Grande Lebowski napoletano. Signori, questo non é il Vietnam, é il Bowling, ci sono delle regole. Eh sì questo non é il Vietnam, é il Parlamento, é il popolo italiano, é la giustizia, é il lavoro...é la dignità e caspita se ci sono delle regole. A che serve la Consulta, anche se vi è stato paracadutato un fossile della prima era glaciale, se non viene consultata su nuove leggi mai applicate fino a questo momento? Tutto ciò sarà, a prescindere da ogni decisione assunta, oggetto di valutazioni storiche.
TAaglio lto
2 1 ottobre 2013
Stamattina, a partire dalle ore 10, la manifestazione sotto le finestre di Palazzo Moffa per rinfacciare ai regionali del Molise l’indebito primato di essere i più pagati d’Italia e di aver tartassato più di ogni altra collettività quella molisana
Se il Ministero dell’Interno si dimentica di adottare il decreto, le indennità al sindaco, al vice sindaco e agli assessori non vengono toccate La colpa non sempre è della Casta politica, anche della burocrazia Questa è l’Italia che viviamo e che vorremmo tutti fosse diversa, meno infingarda e più giusta. L’argomento più discusso è indubbiamente il costo della politica, in particolare, i guadagni dei pubblici amministratori: dai parlamentari al presidente , agli assessori e ai consiglieri regionali, ai presidenti, agli assessori e ai consiglieri provinciali, ai sindaci, agli assessori e ai consiglieri comunali. Accomunati sotto la voce “La Casta”. Stamani, a partire dalle ore 10, la manifestazione sotto le finestre di Palazzo Moffa per rinfacciare ai regionali del Molise l’indebito primato di essere i più pagati d’Italia e di aver tartassato più di ogni altra collettività quella molisana. Qui di seguito lo stipendio del sindaco di Campobasso e degli assessori che c’è stato fornito come paradigma del clima che i molisani stanno vivendo intorno alle prebende pubbliche e alla loro incompatibilità col contesto sociale. Il sindaco di Campobasso Gino Di Bartolomeo percepisce 4.734, 10 euro al mese; il vice sindaco Giuseppe Cimino 3.550,58; l’assessore Aldo De Benedittis 2.840,46; l’assessore Nicola Cefaratti 2.840,46; l’assessore Giuseppina Mucci 2.840,46; l’assessore Nicola Gesualdo (dipendente regionale) 1.420,23; l’assessore Donato Toma (dipendente, ma in aspettativa) 2840,46. Indubbiamente un buon ristoro ma certo non della dimensione scandalosa dei regionali. Eppure se l’Italia non fosse il Paese degli infingardi ch’è, il sindaco di Campobasso e gli assessori avrebbero percepito molto di meno. Infatti, se il Ministero dell’Interno, in base all’articolo 5, comma 7, del decreto legge 78 del 31 maggio 2010, convertito in legge nu-
mero 122 del 30 luglio 2010, avesse entro 120 giorni adottato, come avrebbe dovuto e dovrebbe, il decreto con cui effettuare la riduzione, per un periodo non inferiore a tre anni, degli importi delle indennità di funzione, di una per-
centuale del 7% per i comuni con popolazione compresa fra 15.001 e 250.000 abitanti, oggi il sindaco, il vice sindaco e gli assessori prenderebbero ben altre somme. E a caduta anche i consiglieri si ve-
drebbero ridotto l’importo del gettone di presenza. Siccome ad oggi, il suddetto decreto del Ministro dell’Interno non è stato ancora emanato, il dirigente del Settore risorse umane di Palazzo san Giorgio Nicola Sardella, nuovo, arrivato da Roma, avendo fatto cambio con Giuliana Carano, ha ritenuto (e riterrà) di poter procedere alla liquidazione delle indennità di funzione spettanti al sindaco, al vice sindaco e agli assessori nella misura sopra descritta. Evitiamo commento. Dardo
Basta con gli affari di “famiglia”! Il molise ha bisogno di un governo regionale che redistribuisca reddito, oppurtunita’, lavoro e welfare di Silvio Arcolesse Il precipitare della crisi di governo, evidenzia che le “larghe intese” hanno ancora una volta reso il Paese e le istituzioni ostaggio di un pregiudicato alla ricerca di vie d’uscita alla propria situazione personale, mentre nasconde, sotto un’apparente conflittualità, l’accordo tra le forze politiche consenzienti sulle scelte politiche di fondo e la sostanziale continuità tra i governi che si sono succeduti negli ultimi cinque anni (Berlusconi, Monti, Letta). Una maggioranza che ha operato scelte che hanno impoverito larghi strati di popolazione, smantellando i sistemi della sanità ,della previdenza e dell’istruzione, attaccato i diritti dei lavoratori, aumentato la disoccupazione e la precarietà, desertificato l’apparato industriale. Il governo Letta è nato, con il patrocinio del presidente della Repubblica ,con l’obiettivo di manomettere la Costituzione (peraltro già compromessa di fatto dalla prassi istituzionale di questi anni e dall’inserimento nella Costituzione stessa dell’obbligo di pareggio del bilancio), portando a compimento un processo di concentrazione del potere (presidenzialismo) che privi del loro ruolo le assemblee elettive e tolga spazi di interlocuzione ai movimenti e ai conflitti sociali. I governi (quello Letta da ultimo prevedendo la svendita di quel che resta del patrimonio pubblico) si sono fatti esecutori dei diktat della BCE e della commissione europea nell’applicare, col pretesto del debito pubblico, politiche di austerità che hanno ridotto e intendono ridurre ulteriormente salari, pensioni, diritti e prestazioni sociali, aggravando la crisi e l’indebitamento
che pretendevano di risolvere. Nell’adempimento disciplinato di questo compito, consistente nel trasferire ingenti risorse dalla remunerazione del lavoro alla rendita da speculazione finanziaria, il ceto politico e il ceto manageriale dominanti sono stati premiati con appannaggi spropositati. Dentro questo quadro ha operato con piena coerenza il governo regionale di “centrosinistra”, che nei sei mesi trascorsi dal suo insediamento, si è impegnato solo nella ricerca affannosa di un’escamotage per procedere alla nomina del quinto assessore, all’approvazione della legge che aumenta degli emolumenti ai consiglieri ,(mentre si aumentavano tasse e tributi regionali) nella nomina, profumatamente retribuita, di una pletora di “figure di supporto” e di consulenti (alla faccia della tanto declamata “meritocrazia” e del “Molise di tutti”); abbandonandosi, per il resto, ad una voluta inerzia quanto alla predisposizione di politiche volte ad affrontare le condizioni di crisi estrema che vive la Regione. Tutto ciò, mentre assistiamo allo smantellamento del sistema agroindustriale, alla desertificazione dei nuclei industriali, alla disoccupazione giovanile che sale al 42%, al sistema sanitario sempre più ridotto a pura parvenza, all’esplosione, nella zona costiera, della microcriminalità indotta dalla crisi, alla moria dei piccoli esercizi commerciali. L’incapacità della giunta di “centrosinistra” nell’affrontare i problemi della Regione non ci sorprende.Vista l’omogeneità politica delle forze che lo compongono con il governo nazionale e con la sua impostazione neoliberista, essa era prevedibile. Sta ai lavoratori, ai giovani, ai cittadini tutti costruire una mobilitazione in grado di imporre una svolta incentrata sulla necessità di redistribuire reddito, lavoro, e Welfare.
La coscienza pulita dei molisani Dovrebbero esserci. Tra i primi. Probabilmente non ci saranno a protestare i lavoratori di Gam, dello Zuccherificio, di Ittierre, della Cattolica, delle decine di piccole e medie imprese in difficoltà. Sono il Molise che teme le ritorsioni, che non crede nei propri diritti e si dispone a riconoscere i soprusi della politica nelle mani di chi la politica la utilizza per affermare se stesso e i propri prioritari interessi, pur di sopravvivere. Ci saranno i molisani che sono stanchi di sentirsi sottomessi ad un’entità di cui conoscono il lato peggiore, l’unico che hanno da mostrare. Come l’hanno ampia-
mente mostrato dandosi più soldi e sottraendone ancora altri alla collettività. Al di là del numero dei partecipanti, della loro qualità, del livello di passione sociale che sarà tradotto nella condanna di una classe politica nata e affermatasi sul trasformismo, sull’utilitarismo, sull’assenza di qualsiasi valore ideologico (non è una cattiva parola) e soprattutto ideale, al di là di questo, sul calendario del Molise per la prima volta verrà segnata una manifestazione spontanea, libera, nata dal basso, distaccata dai calcoli strumentali delle sigle sindacali, delle associazioni di categoria e di ogni altra espressione parcelliz-
zata degli interessi sociali organizzati. Il primo ottobre 2013 è il Molise stanco di essere sfruttato, di assistere alle prevaricazioni, di osservare, astenico e impotente, alle ingordigie finanziarie di gente (gli amministratori regionali) che quel livello di retribuzione non avrebbe mai la possibilità né la capacità di poterlo giustificare per aver dato un contributo di conoscenza, di scienza, di competenza, di dedizione alla causa del progresso e dello sviluppo del Molise. Difatti, ciò che prendono lo difendono con le unghie e con i denti, sapendo che mai potrebbero avere un’altra occasione o circostanza per ar-
ricchirsi sulla pelle della collettività molisana che non ha punti di contatto nè cointeressenze con il sistema di potere, perché l’altra, la parte della collettività che collima e convive con il sistema, quella non ci rimette, anzi ci guadagna, e non sarà mai disposta a manifestare contro le ingiustizie e le iniquità della politica d’accatto. Atto di omaggio, dunque, ai molisani liberi che oggi, al di là del numero, della qualità e del livello di passione sociale che esprimeranno, saranno la coscienza pulita del Molise. E solo quella. L’unica stanca di subire, di sottomettersi, di compiacere.
TAaglio lto
3 1 ottobre 2013
Attesa per la manifestazione di oggi contro l’aumento delle indennità. E’ l’unico strumento nelle mani dei molisani per dissentire dalla scelta del centrosinistra
CAMPOBASSO. Conto alla rovescia. A breve i molisani potranno far sentire la propria voce contro la scelta scellerata del centrosinistra che ha aumentato le indennità di consiglieri, assessori regionali e presidenti. La proposta di legge, presentata dal duo Frattura – Niro, ha scatenato un’insurrezione. Soprattutto in un periodo come questo che vede la peggiore crisi dal secondo dopo guerra. Da un lato il popolo senza lavoro e senza soldi, dall’altro un centrosinistra immobile come classe di governo che dovrebbe adoperarsi per uscire dalle secche e invece pensa solo ad aumentare i propri stipendi. Più di mille euro in più al mese rispetto al periodo precedente la riforma che, a detta dei governanti molisani, avrebbe dovuto tagliare. Ma la coalizione di centrosinistra, con Frattura e Niro a capo, è riuscito a compiere il miracolo: la moltiplicazione delle banconote. Loro, i due presidenti, dalla riforma guadagnano 12.500 euro, gli assessori 11.500 e un consigliere semplice, senza far nulla, prende 10.500 euro. Per non parlare poi dei fondi ai gruppi consiliari. Anche qui è avvenuto il miracolo. La divisione che per legge doveva apportarsi alla ripartizione si è magicamente trasformata in moltiplicazione. Così il Molise, grazie alla lungimiranza del governo di centrosinistra, piuttosto che finire sui giornali nazionali come il governo che pensa ai lavoratori, si è guadagnato le prime pagine per essere la Regione che intasca più soldi di tutte le altre. In Emilia Romagna, ad esempio, un consigliere regionale prende netti 5.700 euro al mese. In Puglia 9.800, in Campagna 9.300, nelle Marche 7.00 e in Abruzzo 6mila e 100 euro. Pariamo di Regione di gran lunga superiori per estensione e popolazione rispetto al Molise. E in Valle D’Aosta che, seppur Regione a Statuto speciale e con un reddito medio che è il doppio di quello dei cittadini molisani? Lì quanto guadagnano i consiglieri regionali al netto delle imposte? Solo 6.133 euro al mese. Qui da noi s’intascano 10.500 (se consigliere semplice e a Palazzo Moffa ce ne sono solo 4 in questa condizione “sfi-
Stipendi d’oro e soldi ai gruppi, il popolo scende in piazza gata”). Per no parlare poi dei fondi dei cosìdetti portaborse. Si tratta di 2.450 euro che oggi dicono di voler regolamentare per assumere i giovani. Scusate, ma quella legge era nata proprio per questo motivo. Perché quei soldi sono stati intascati in tutti questi 7 mesi e non hanno assunto i ragazzi come dicono oggi di voler fare sempre i presidenti Frattura – Niro anche
con l’avvallo di chi, eletto all’opposizione, oggi spalleggia i vincitori di sinistra. Contro tutto questo i molisani hanno un solo modo per far sentire la propria voce: partecipare alla manifestazione di questa mattina alle 10 davanti alla sede del Consiglio regionale. Non porterà a nulla, perché nessuno a partire da Frattura tornerà sui suoi passi.
Ma almeno potrebbero provare vergogna anche se difficilmente chi è stato artefice di questo schiaffo in faccia alla povertà di cui oggi sono vittima tutti i cittadini , difficilmente appunto potrà provare un sentimento simile al pentimento. Perché per provare vergogna bisognerebbe avere una coscienza. giorug
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1 ottobre 2013
Treno fermo alla stazione di Campobasso: manca il capotreno
Ferrovie, la nuova odissea CAMPOBASSO. E' possibile continuare a registrare in un paese che si definisce civile quanto accaduto ancora ieri mattina alla stazione di Campobasso? Oggi un caso paradossale che sfiora il ridicolo. Treno in partenza alle ore 8,36 per Roma con arrivo previsto per le ore 11,40. Una quarantina i passeggeri saliti sul mezzo
in attesa di potere partire. Ad un dato momento l'altoparlante comunica che per mancanza del capo treno non si poteva partire. Sembrava uno scherzo ma non lo era. Il capotreno partito con la corsa delle ore 5,36 sarebbe dovuto scendere a Isernia per, poi, ritornare a Campobasso con il treno che nel Capoluogo
arriva alle 7,50. Solo che questo viaggiava con forte ritardo tanto da non raggiungere la città all'orario stabilito. Così dopo un'ora di ritardo sulla partenza veniva frettolosamente richiamato in servizio un'altro capotreno e il treno per Roma aveva via libera alle ore 9,26. E' accettabile che quotidianamente si
hanno di questi problemi? E' possibile che a nessuno freghi di quello che accade? E' pensabile che la politica non consideri affatto il trasporto ferroviario? Le linee ferrate molisane sono lo specchio della situazione e della storia della nostra regione.
"Biferno, velocizzare i lavori" Il consigliere Cotugno richiama l'assessore Nagni CAMPOBASSO. Il consigliere regionale delegato alla Programmazione e all’Autorità di Bacino, Vincenzo Cotugno, ha presieduto una riunione con i vertici dell’Assessorato LL.PP. della Regione, ARPA, Autorità di bacino nazionale, Autorità di Bacino interregionale e Consorzio di Sviluppo Industriale della Valle del Biferno (COSIB), ad oggetto la mitigazione del rischio idraulico dell’area del Biferno. Il territorio limitrofo al fiume molisano è stato interessato nel 2003 da un disastroso evento alluvionale; Cotugno, a seguito dei precedenti incontri, d’intesa con il Presidente Frattura e l’Assessore ai LL. PP. Pierpaolo Nagni, ha convocato tutti gli Enti istituzionali coinvolti per rimuovere gli ostacoli che hanno rallentato per anni la definizione progettuale al fine di attivare in tempi rapidissimi la definizione e quindi l’avvio dei lavori. Nel corso dell’incontro sono stati valutati i nodi che hanno impedito, a tutt’oggi, il completamento della fase
progettuale. In particolare, il Consigliere Cotugno, sottolineando la volontà e l’impegno di tutti i partecipanti ad avviare quanto prima i lavori, ritiene “necessario ed impellente che tutte le procedure debbano concludersi entro tempi brevi, superando quelle difficoltà che ad oggi hanno impedito le azioni indispensabili per l’incolumità della popolazione, la sicurezza delle infrastrutture e del sistema produttivo”. Cotugno, ribadendo la volontà del presidente della Regione Molise, Paolo Di Laura Frattura, si è impegnato affinché, “nel rispetto di tutte le valutazioni ambientali e tecnico-amministrative, la Regione Molise continuerà nella sua azione di stimolo e monitoraggio garantendo, da un lato, lo snellimento delle procedure e, dall’altro, il reperimento delle risorse necessarie al totale finanziamento delle opere a valere sulla programmazione 2014-2020 onde dare certezze ai cittadini ed alle industrie presenti nell’area industriale termolese”.
In Provincia a Campobasso si discute su come rivedere il sistema
Scuola, dimensionamento da rivedere CAMPOBASSO. In Provincia a Campobasso si è tenuto un incontro tra l’ente ed i dirigenti scolastici, presso la Sala consiliare. “Abbiamo inteso continuare – ha dichiarato il presidente – una serie di assemblee interlocutorie, avviate da mesi, con i dirigenti scolastici, l’Ufficio scolastico provinciale e la Provincia, per definire l’organizzazione della rete scolastica. Si tratta di una fase in evoluzione ed interlocutoria che ci vede impegnati nell’ascoltare le esigenze dei presidi
in ordine alla didattica, i trasporti e le questioni economiche”. “Abbiamo riscontrato molte sollecitazioni esterne - ha dichiarato l’assessore al ramo Rita Colaci - che la struttura provinciale, costituita dal Presidente De Matteis, dal Presidente del Consiglio Cefaratti, dalla sottoscritta e dal dirigente Santoro, riceve ogni giorno. E così dopo oltre alla riunione con i presidi e la dott.ssa Giuliana Petta, si è inteso convocare anche i sindacati scolastici per poi decidere di conclu-
dere l’iter il prossimo 11 Ottobre, con i sindaci. Incontrare tutti gli attori del territorio in un dibattito aperto, per esaminare particolarmente, i criteri dettati dalla Regione Molise, ai quali la Provincia dovrà attenersi nella predisposizione del Piano Provinciale di organizzazione della rete scolastica per il biennio 2014/2016, mostra quanto la struttura Provinciale e il Presidente Rosario de Matteis, siano disponibili ad accogliere tutte le richieste del territorio, al fine di attuare
sulla nostra provincia un Dimensionamento scolastico che non scontenti nessuno ma, che tenendo conto delle direttive ministeriali, possa garantire tutti gli strumenti necessari per la migliore formazione scolastica possibile. Abbiamo fatto tesoro delle preziose considerazioni, frutto della competenza ed esperienza dei Dirigenti scolastici intervenuti, utili per il completamento delle fasi successive che vedranno la Provincia impegnata nella definizione del futuro piano di dimensionamento scolastico,ed altrettanto faremo con i Sindacati scolastici ed i Sindaci.”
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1 ottobre 2013
Mondo universitario a raccolta il primo ottobre allo scopo di blandirlo e tenerselo buono
Ancora un tavolo di confronto, ancora chiacchiere, la specialità di Petraroia Lo scopo è sempre lo stesso: superare le contrapposizioni ed unire le forze per un confronto responsabile che coinvolga gli amministratori locali, le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria Ancora una volta, e la storia dura da circa sei mesi, l’assessore regionale Petraroia dimostra di essere in grado di allestire tavoli di confronto, assemblee, incontri, dibattiti al solo scopo di evitare di entrare nel merito dei problemi che bruciano sul tavolo della giunta, utilizzando lo strumento, vecchio come il cucco, della concertazione, del coinvolgimento, della partecipazione. Così ciascun convenuto sull’argomento all’ordine del giorno può sfogare quanto gli sta nel gozzo, convincersi di essere un protagonista, speranzoso di vedersi in una qualche misura considerato e, possibilmente, premiato. Una storia che dura da mesi e che ha riguardato tutti i settori produttivi in crisi, nessuno escluso, la sanità, l’Agenzia regionale del lavoro, il piano sociale e ora l’università. Per la quale, come hanno riportato le cronache regionali, la Regione Molise s’è resa protagonista in negativo tagliando le risorse alla ricerca e all’innovazione. Ovvero a due delle voci più innovative dell’assessorato di Petraroia. Su ogni tema che egli propone lo scopo è sempre lo stesso: superare le contrapposizioni ed unire le forze per un confronto responsabile che coinvolga gli amministratori locali, le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria con l’obiettivo di sopravanzare le difficoltà ed individuare in modo condiviso le soluzioni di rilancio e di potenziamento del settore in discussione. Questo pistolotto è valso per gli agricoltori, i sanitari, gli assistenti sociali e, nel caso di cui diciamo, varrà per il mondo universitario. Quello che il presidente Frattura ha messo in castigo e al quale ha tolto l’ossigeno. Lui, Petraroia, che della giunta è vicepresidente, facendo finta di niente, e invocando l’ecumenismo laico di cui è la massima espressione essendo stato per diversi lustri responsabile regionale della Cgil, che fa? Se ne frega del danno prodotto, dei problemi dell’università che si sono ingigantiti, chiama a raccolta gli studenti, gli propone un confronto democ-
ratico di modo che si possano sfogare e lui, di rimando, rassicurali a parole (mai con fatti tangibili e concreti), e tutto si mette nella carreggiata del vedremo, faremo, cercheremo, tenteremo di porre rimedio alle malefatte di Michele Iorio e del centrodestra che hanno male governato. La solita solfa stantia di cui, però, ancora non si colgono la saturazione né il senso del ridicolo. Il vedremo, faremo, cercheremo, tenteremo di porre rimedio questa volta, oggi primo ottobre, toccherà a Luciana Smargiassi direttore responsabile del servizio Istruzione della Regione, a Rossella Salvatore direttore dell’Esu, ad Antonio Cirucci responsabile del servizio Economato dell’Esu. ad Alessia Venditti presidente del Consiglio degli studenti, a Marco Lastoria vice-presidente del Consiglio degli studenti, a Gianluca Caiazzo segretario del Consiglio degli studenti e rappresentante del dipartimento di economia, gestione, società e i istituzioni, a Silvia Amati rappresentante del dipartimento di Medicina e scienze della salute, a Daniela D’Amore rappresentante del dipartimento di Scienze umanistiche, sociali e della formazione, a Stefano De Benedittis rappresentante del dipartimento Giuridico, a Toni Testa rappresentante del dipartimento Agricoltura, ambiente e alimenti, a Michele Tronca rappresentante del dipartimento di Bioscienze e territorio, ad Alessia Trasmundi, a Doriana Di Paolo, a Pasquale Guerriero, a Luca Lombardozzi, a Luigi Venditti e a Francesco D’Alvano quali componenti del consiglio degli studenti, a Rodolfo Fiorellla rappresentate degli studenti al Senato accademico, a Renato Freda rappresentate degli Studenti al CdA di Unimol, a Luigi Petrella della conferenza Regione-Università, a Michela Insogna rappresentante degli studenti nell’Esu, a Maria D’Ovidio rappresentante del Nucleo di valutazione, ai rappresentanti del Comitato per lo Sport universitario, ai rappresentanti della commissione per il controllo della Qualità dei servizi , a Gianna Palma presidente dell’Associazione Omnia
Unimol, a Osvaldo Varricchio Run Molise, a Flavio Presutti del collettivo 2k8, a Massimo Pezzullo dell’Associazione Chi-Rho, alle rappresentanze degli studenti universitari e dottorandi per un confronto sull’Ente per il Diritto allo Studio Universitario del Molise (Esu) e per discutere (discutere, si badi!) quest’ordine del giorno: Aspetti organizzativi e funzionali dell’Esu Molise: sede dell’Ente, bilanci consuntivi 2010 – 2012, bilancio preventivo 2013 , indicazioni per il bilancio preventivo 2014, Legge Regionale numero 1 del 9 gennaio 1995 e sede universitaria della città di Isernia. Auguri! Dardo
Riapre la polemica sui servizi garantiti dai medici in turnazione
Guardie mediche abbandonate a se stesse CAMPOBASSO. Nei mesi scorsi la questione dei medici delle guardie mediche e la necessità di una riorganizzazione del servizio sul territorio, era tornata prepotentemente alla ribalta. Poi, però, il silenzio è calato su questa vicenda. Al contrario, proprio alla luce della bozza del piano sanitario, bisognerebbe tornare a riprendere l'argomento. L'ipotesi di rimodulazione delle Guardie mediche in Molise, che prevede una razionalizzazione del servizio finalizzata al risparmio con l’eliminazione di postazioni oggi esistenti in alcuni comuni, pone l’attenzione sulla proposta organizzativa che se
venisse confermata - comprometterebbe la copertura territoriale della continuità assistenziale e determinerebbe un aumento dei ricoveri ospedalieri e del ricorso alle prestazioni del servizio di emergenza – urgenza. In Molise, è pur vero, così come per altre realtà territoriali, l'indice di presenza sul territorio di medici per pazienti è tra i più alti. Altrettanto vero, però, è che in molti comuni della regione, soprattutto nelle aree interne e in quelle zone che presentano maggiori difficoltà di collegamento, i presidi di guardia medica costituiscono spesso l’unico riferimento sanitario nelle
ore notturne e nei giorni festivi. Pertanto la riorganizzazione del servizio di guardia medica dovrebbe avvenire sulla base di criteri che tengano conto del fabbisogno dell’utenza e della funzionalità territoriali. La questione torna, così, di stretta attualità proprio nel momento in cui erano stati proprio i medici di guardia medica a sollecitare la Regione ad assumere provvedimenti in merito ad un migliore e diverso criterio di ripartizione sul territorio per garantire una migliore funzionalità del servizio. Troppo spesso operanti in strutture di fortuna, privi anche dei più elementari servizi le guar-
die mediche hanno garantito, comunque, prestazioni efficacie e, soprattutto, immediate. Oggi, per una politica di ridisegno del sistema, si rischia di privare ancora di più il territorio di punti di guardie mediche a scapito di quanti abitano nei centri più piccoli tra l'altro mal collegati tra di loro. La soppressione di alcuni di loro, pertanto, porterebbe a un dilatamento delle zone da servire con grave nocumento per la tempestività dell'intervento stesso. A questo punto, forse, l'apertura di un tavolo di confronto tra le parti non guasterebbe.
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Campobasso
1 ottobre 2013
I genitori chiedono all’amministrazione di installare i rallentatori di velocità.
Via Pirandello come una pista da rally, bambini dell’asilo in pericolo I genitori dei bambini che frequentano l’asilo di via Pirandello sono preoccupati perché il tratto di strada è estremamente pericoloso. “Siamo un gruppo di genitori che quotidianamente accompagna i propri figli all’asilo e a scuola in via Pirandello a Campobasso. Ebbene, più di una volta ci è capitato di rischiare di essere investiti, a tutte le ore della giornata, da automobilisti indisciplinati incuranti della presenza di un asilo e della fermata del servizio Scuolabus che ogni giorno raccoglie centinaia di bambini in una zona in espansione e popolata da coppie giovani e con bambini piccoli, quale è quella di via Pirandello e via Ungaretti e dintorni, zona Vazzieri/Università. Chiediamo con insistenza all’amministrazione comunale di provvedere immediatamente ad apporre dei deterrenti di velocità sul tratto in questione che possano in qualche modo evitare, come spesso accade nel nostro Paese, incidenti spiacevoli prima
Inps, domani sportelli chiuse Per un'assemblea del personale delle sedi di Campobasso e Termoli CAMPOBASSO. A causa dell’assemblea del personale indetta dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Cisal, le sedi Inps di Campobasso e Termoli saranno chiuse per l’intera giornata di mercoledì 2 ottobre. Si informa che sarà possibile chiedere informazioni di carattere generale o sullo stato delle pratiche telefonando al numero verde gratuito 803164 o al numero 08744801. Si comunica, infine, che saranno consentiti gli accessi già programmati per le visite mediche e gli accertamenti sanitari.
di prendere adeguati rimedi. Crediamo fermamente che il tratto stradale in questione sia ad alto rischio incidenti in quanto in una cinquantina di metri sono
concentrati un asilo, due fermate della nettezza urbana, una fermata Scuolabus, due esercizi commerciali molto frequentati e diverse uscite da garage di palazzi
in zona che, contemporaneamente, al mattino alle 8, alle 13 e alle 16 riversano in strada centinaia di pedoni e auto, senza pensare alle ore notturne in cui
diventa un circuito automobilistico di Formula “. I genitori si augurano che l’amministrazione comunale possa prendere rimedi in tempi brevi.
La Pastorale di Bregantini Conclusa in Cattedrale la Solenne Celebrazione Eucaristica Campobasso. Si è conclusa il 29 settembre, la VI Convocazione Diocesana indetta, come ogni anno, dall’arcivescovo Metropolita di Campobasso –Bojano S.E. Mons. GianCarlo Bregantini nella Cattedrale della Ss.Trinità. Una imponente folla di fedeli e sacerdoti provenienti da tutte le parrocchie della diocesi ha riempito la Cattedrale per partecipare alla Solenne Celebrazione Eucaristica a conclusione della settimana di preparazione che ha visto impegnati tra i relatori intervenuti, mons. Rino Fisichella , mons. Guido Masciarelli, il teologo Di Virgilio e tutti i convocati, tra cui i laici e organismi pastorali, che partecipano attivamente alla vita ecclesiale della diocesi. Prima della Celebrazione Eucaristica l’arcivescovo Bregantini ha dato lettura della relazione conclusiva dei lavori svolti, ridisegnando la geografia della diocesi con nuove nomine e conferme negli Uffici Pastorali e organismi ed ha letto la Lettera Pastorale con le indicazioni per il nuovo Triennio di attività Pastorale 2013-2016. “Siate figli del Padre vostro celeste”è il tema del messaggio dell’Arcivescovo alla diocesi, al termine della convocazione Ecclesiale come Presentazione dell’Anno Pastorale nato dal tema della Convocazione “La Fede ci impegna a riconoscerci figli dello stesso Padre” e scandito nel triennio: * la fede ci impegna a riconoscerci FIGLI (2013-14), cioè LA FIGLIOLANZA * la fede ci impegna a diventare FRATELLI (2014-15), cioè la FRATELLANZA * la fede ci impegna a farci PROSSIMI (2015-16), cioè LA
PROSSIMITA’. La questione centrale resta sempre la fede – recita Bregantini nella parte iniziale del messaggio - Come per Abramo, come per Gesù, come per i santi. Come nella storia di ciascuno di noi: la fede non è rifugio per gente senza coraggio, ma dilatazione della vita. Fa scoprire una grande chiamata, la vocazione all’amore ed assicura che questo amore è affidabile, che vale la pena di consegnarsi ad esso, perché il suo fondamento si trova nella fedeltà di Dio, più forte di ogni nostra fragilità” (Lumen Fidei, n. 53) Per questo, lo slogan che ci aiuterà quest’anno è la stessa esortazione di Gesù, in un brano importantissimo del discorso delle Beatitudini: Siate figli del Padre vostro Celeste (Matteo 5,15). Presento allora le linee portanti del nostro anno pastorale, che verrà completato ed attuato nel CALENDARIO DIOCESANO” Dal Cammino compiuto negli anni pastorali passati all’anno della Fede in corso, il vescovo di Campobasso ha ripercorso le attività pastorali svolte nella concretezza di un cammino di evangelizzazione denso di momenti spirituali come i Cenacoli, la Peregrinatio Mariae, dei messaggi rivolti al mondo della scuola, le tappe importanti come la Visita ad Limina, a riapertura al culto delle chiese danneggiate dal terremoto del 2002, agli oratori, all’Istituto Speranza per la riapertura del Convitto Femminile. “Il vertice dell’Anno della fede è stata l’elevazione a Basilica Pontificia Minore del nostro Santuario mariano di Castelpetroso, avvenuta il 21 settembre 2013– nella parte centrale del messaggio di Bregantini - tra una marea di folla in preghiera e commozione, poiché veramente in questo tempi di crisi quel volto di sofferenza in Maria si fa il volto di tutti noi. E’ stato un dono per tanto cammino, compiuto lungo gli anni, in una osmosi consolidata, che ci rafforza e ci spinge verso mete sempre più grandi.Veramente ora ci viene spontaneo ridire lo slogan: camminiamo con un cuore da re, con uno stile regale, verso la speranza di un futuro nuovo, poiché siamo Figli di un Padre celeste che, in Maria, ci asciuga le lacrime! “. Ma nell’ ampia parte conclusiva mons. Bregantini ha indicato cinque priorità di azione concreta da vivere e far vivere. Sono i cinque segni in cui ho colto anch'io, progressivamente, quel "sogno" di bellezza e di grazia: sentirmi Figlio di un Padre che mi ha
amato da sempre, che mi ha fatto scoprire il suo volto di "perfezione nella misericordia". Oltre il merito- ha soggiunto il Presule- . Misericordia, Consolazione, Stupore, Empatia, Santià, citando l’esempio del Beato padre Pino Puglisi. Non è mancato nelle sue parole il riferimento alla situazione politica locale e nazionale scardinando l’individualismo che domina la società attuale. “Bisogna scardinare l’IO e intronizzare l’altro - ha detto duramente Bregantini – per fare spazio alla tuità, al TU. Parole di comprensione per il disagio regionale e nazionale attuali ma bisogna interrogare il mondo politico – nell’esortazione del vescovo- sui frutti che ne ricava la società da tanto investimento come i salari alti di tutto il mondo politico e delle alte dirigenze.Tutti gli indignati e chiunque chiede chiarimento devono avere un occhio completo! Si confrontino con i risultati e la produzione con le altre regioni”. Il messaggio dell’ nuovo Anno Pastorale si conclude con i sogni… da realizzare come: la MENSA PER I POVERI, necessaria sempre più in questo tempo di crisi; la CASA SACERDOTALE collocata nella casa di Riposo di Bojano; incrementare il Monastero Crux ignis di Faifoli sempre più prezioso e forse aperto a nuove speranze vocazionali; la imminente apertura in diocesi di Campobasso di un SEMINARIO DIOCESANO MISSIONARIO, con la presenza iniziale di sei seminaristi, di varie parti del mondo, che si formeranno tra di noi, con lo studio nella facoltà teologica di Benevento; formazione degli animatori della Pastorale Giovanile; La CEI, come è noto, ha scelto la nostra città di Campobasso come sede della marcia nazionale della PACE, che si terrà il 31 dicembre 2013. E’ un dono ed un impegno, che stiamo organizzando con cura e luce negli occhi, per la bruciante attualità del tema, in sintonia con gli uffici romani. Sarà coinvolta la città tutta, già nell’ospitalità ai pellegrini della pace; l’indicazione del martire della pace la figura di mons. Secondo Bologna, che si è offerto vittima di pace per salvare la città di Campobasso; la Pace sarà anche il filo conduttore per la Scuola di formazione sociopolitica Beato Giuseppe Toniolo, che si aprirà il 12 novembre. La lettera pastorale si conclude con un ringraziamento a tutti gli organismi laicali e pastorali della diocesi e l’affidamento alla Madonna Addolorata di Castelpetroso, Patrona del Molise.
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Campobasso
1 ottobre 2013
Volantinaggio selvaggio a Campobasso: non c’è parabrezza di autovettura che non trovi volantini infilati sotto i tergicristalli.
Un’invasione di cavallette darebbe meno fastidio Se non andiamo errati, nel regolamento della Polizia urbana è previsto il divieto di esplicare il volantinaggio pubblicitario (qualora non ci fosse più, sarebbe il caso d’introdurre il divieto di sporcare gli spazi pubblici). Da molti mesi pare che non ci sia forma di pubblicità più frequentata, oltretutto a basso costo (per chi la fa) e senza alcun vantaggio per l’Amministrazione comunale. Il fenomeno è in espansione. Non c’è parabrezza di autovettura parcheggiata che non abbia uno o più messaggi pubblicitari infilati sotto i tergicristalli. Neanche un’invasione di cavallette sarebbe più fastidiosa e irritante. Ma il peggio segue nel momento in cui l’automobilista, dopo aver dato (quando lo dà) uno sguardo al volantino pubblicitario, lo butta a terra. Sicché, in men che non si dica, nel corso della giornata, al centro e in periferia, dovunque sia passato l’esercito del volantinaggio, viene a formarsi un vero tappeto multicolore che la gente, con assoluta indifferenza, calpesta, e alcuni amano
far svolazzare dopo averlo rimosso con abile mossa del piede. Lo spettacolo è tutt’altro che civile in un contesto urbano in cui non mancano altre forme di porcherie. Di tutti i generi e di tutte le qualità: bottiglie di birra disseminate dappertutto (si vada la mattina di buon’ora in Villa dei cannoni per avere la misura del fenomeno!), pacchetti e mozziconi di sigarette sui marciapiede, involucri e avanzi di cibo ai lati delle panche. D’altronde, nessuno controlla; nessuno contesta; nessuno sanziona. Anarchia galoppante. Che la città subisce inerme; peggio, indifferente. L’assuefazione è il peggior male da curare. Questo aspetto legato alla pubblicità mediante volantinaggio (ma anche quella con tabelle, tabelloni, insegne, macchine pubblicitarie ferme agli incroci, eccetera, meriterebbe un giro di vite) sarebbe facilmente “debellato” se i vigili urbani applicassero il regolamento e fossero più presenti nelle aree di sosta là dove il fenomeno è ormai radicato. Il sindaco Di
Il fatto. CAMPOBASSO. Ieri mattina si è svolto un importante evento in Cercepiccola, fortemente voluto dalla locale amministrazione comunale in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri: l’inaugurazione di un parco cittadino intitolato alla Medaglia D’Oro al Valor Militare “alla memoria” Vicebrigadiere Salvo D’ACQUISTO e il successivo convegno sul tema “La figura di Salvo D’Acquisto nell’Italia del terzo millennio”. La cerimonia, cui hanno partecipato il Prefetto di Campobasso, dott. Francescopaolo DI MENNA, il Sindaco del Comune di Cercepiccola, Michele SIMIELE, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Campobasso Col. Andrea BERTOZZI della ZONCA in rappresentanza del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, nonché Monsignor Gabriele TETI, cappellano militare in Campo-
Bartolomeo in campagna elettorale ha più volte fatto riferimento alla capacità del Corpo di Polizia urbana di diventare, se opportunamente guidato e sollecitato, il punto di forza dell’Amministrazione nel richiamare il senso civico e farlo rispettare. La miriade di volantini pubblicitari che svolazza nelle giornate di vento, e in quelle di calma copre il manto stradale, le piazze, i marciapiede e le strade, dà alla città un aspetto volgare, sciatto, deprimente. Al pari delle scritte sulle cantonate dei palazzi, i marciapiedi scassati, i pali dei segnali stradali piegati, le buche e gli avvallamenti sulle carreggiate, le aiuole spartitraffico con i bordi divelti o spaccati, le rotatorie allestite con materiale mobile in plexiglas, i cassonetti dell’immondizia sparpagliati alla rinfusa senza logica alcuna. E’ molto chiedere di ridare un minimo di dignità ai luoghi e alle persone che li frequentano? Basterebbero solo una maggiore solerzia e tempestività. Dardo
Fenomeno debellabile se, come sarebbe giusto e corretto, i vigili urbani applicassero il regolamento e fossero più presenti
Parco intitolato a Salvo D’Acquisto
336 pagine € 19,90
di Giuseppe Saluppo
basso per la Guardia di Finanza e l’Esercito, i Sindaci dei Comuni viciniori ed altre autorità civili e militari, ha avuto inizio con la deposizione di una corona al monumento ai caduti in piazza della Repubblica per poi proseguire con l’inaugurazione del “Parco Salvo D’Acquisto” e lo scoprimento di una lapide commemorativa realizzata in pietra locale dal sig. Franco Antonio di Sepino; successivamente ha avuto luogo il convegno che ha visto gli interventi del Colonnello BERTOZZI della ZONCA e di Mons. TETI, postulatore presso la Santa Sede della causa di beatificazione del Carabiniere napoletano, del quale sacrificio quest’anno ricorre il 70° anniversario. L’evento si è concluso con l’apprezzata esecuzione di alcuni brani musicali da parte della Fanfara del 10° Battaglione Carabinieri “Campania” di Napoli.
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Isernia
1 ottobre 2013
L'assessore Rossi: " Tutto rimesso in discussione, un grave danno per la collettivita’".
Cerro al Volturno: svincolo, la Regione revoca la delibera Cerro al Volturno. Lo Svincolo sulla Fondo Valle Sangro con allaccio a Cerro centro – Castello Colonna e Raccordo sulla ex- SS 17, non trova pace. Su richiesta dell’Assessore ai Lavori Pubblici della Regione Molise, l’attuale Giunta (Giunta Frattura) ha provveduto, con propria Delibera n. 399 del 13 agosto 2013, pubblicata sul BURM N. 25 del 16 settembre 2013, a revocare la delibera n. 66 del 25 gennaio 2005 con la quale la Giunta precedente (Giunta Iorio) aveva rifinanziato l’opera stradale per circa 1,4 Mln di euro. Con la Delibera n. 66/13 venivano poste le condizioni per riattivare e sanare le procedure amministrative con successiva delibera n. 81 del 06 febbraio 2013 che sanciva la fine di un’odissea di contenziosi giuscontabili ed amministrativi di circa 10 anni fra Comune, Regione Molise e Corte dei Conti. La storia dello Svincolo affonda le proprie radici nel lontano 1986 quando da parte della Regione Molise c’è un primo impegno a finanziare l’opera per un importo, che resterà tale, di complessivi 4,9 miliardi delle vecchie lire (equivalenti ad Euro 2.530.638,81), che successivamente con Delibere G.R. n. 2241 del 3.6.1994, n. 3054 del 5.08.1996 e n. 4636 del 18.11.1996 vennero concessi definitivamente da parte della Regione al Comune. Le opere furono appaltate tramite il sistema dell’appalto concorso ed i lavori del I° LOTTO furono assegnati con contratto del 16.12.1994 e quelli del II° LOTTO con contratto del 26.06.1997. Le attività di realizzazione dei lavori hanno avuto uno sviluppo contrastato che nel 2005 culminarono nella revoca da parte dell’Ente finanziatore, Regione Molise, delle somme fino ad allora già erogate pari ad euro 2.182.597,60 con Deli-
bera di Giunta Regionale n. 158 del 28.02.2005 a causa di gravi inadempienze dell’allora sindaco pro-tempore in carica bloccando di fatto il completamento dell’opera. Le opere realizzate fino all’anno 2005 sono schematizzabili e riassumibili nel completamento del collegamento tra la SS 17 Raccordo ed il Castello Colonna e la realizzazione del tracciato di collegamento alla Fraz. Cupone per arrivare allo sbocco sulla Fondo Valle Sangro. Ovviamente, in seguito alla revoca di cui detto prima, sono scattati innumerevoli contenziosi giuscontabili, fra Comune, Regione e Corte dei Conti, che hanno lasciato le opere costruite in totale abbandono ed in balia degli agenti atmosferici per molti anni che ne hanno provocato un “ammaloramento naturale” e complessivo deterioramento che ha portato i tecnici a quantificare in euro 1,4 Mln la somma necessaria per il completa-
mento ed inaugurazione dello Svincolo. L’amministrazione in carica, perfettamente consapevole dell’utilità dell’opera in questione, da subito si è impegnata per superare ogni ostacolo tra le parti avviando un dialogo costruttivo con tutti i soggetti , pubblici e privati, che seppure lungo e faticoso è culminato nel riconoscimento dell’allora Giunta Iorio della validità e necessità di dare al nostro Paese un’opera importante per il proprio futuro. Duro il giudizio dell'assessore Ubaldo Rossi. "Dopo quanto detto mi preme evidenziare che tutti i cittadini di Cerro al Volturno sono fortemente contrariati dall’ulteriore battuta di arresto che la revoca del finanziamento per il completamento delle opere in questione provocherà. Mi preme altresì sottolineare l’indubbia utilità per la collettività cerrese dell’apertura dell’opera attesa ormai da oltre 25 anni. Infatti la percorribilità della
stessa consentirà di poter utilizzare finalmente in modo efficace il Castello Colonna, maniero di indubbio valore storico, artistico e culturale, a fini turistici i cui effetti si riverbereranno sull’intera collettività cerrese e anche dell’intera Valle del Volturno. La strada una volta funzionante darà una risposta importante e fondamentale alla viabilità interna sia in termini di unificazione fisica del Comune diviso in tredici Frazioni, accorciandone le distanze tra i vari centri abitati, e sia in termini di qualità strutturale visto che la viabilità esistente è molto vecchia e fatiscente ed bisognosa di importanti interventi di risanamento molto più costosi del completamento dello Svincolo. In conclusione, per quanto detto, in qualità di Assessore all’urbanistica in carica del Comune di Cerro al Volturno, esprimo la più vibrata e cogente richiesta, anche al fine di salvaguardare gli impegni già tempestivamente assunti dal Comune nell’interesse del completamento dell’opera de quo in riferimento alla delibera n. 66/2013 e n. 81/2013, a nome dell’amministrazione tutta e dell’intera collettività cerrese che mi onoro di rappresentare, verso la Giunta della Regione Molise in carica ed in particolare verso l’Assessore ai Lavori di Pubblici della stessa, Ass. Pierpaolo NAGNI, nel rispetto anche delle aspettative di altre popolazioni, affinché Ci venga ridata la certezza di poter completare un’opera strategica per lo sviluppo non solo di Cerro al Volturno ma anche della Valle del Volturno, diversamente l’amministrazione regionale in carica si renderà partecipe di un declino del proprio territorio che certo non la onorerà e che la storia giudicherà, certamente, in senso negativo".
Oltre 10 milioni di euro l'importo. Indaga la guardia di Finanza.
Archeologia, Maxi truffa ai danni dell'Ittierre grosso successo
ISERNIA. Una maxi truffa, per l'importo di oltre dieci milioni di euro, ai danni della Ittierre di Pettoranello del Molise, la nota società del settore dell'alta moda è stata smascherata dalle Fiamme Gialle di Isernia. La vicenda sarebbe relativa alla precedente gestione dell'azienda ordita da due dipendenti complici e 4 società forni-
trici. L'azienda nel febbraio del 2009 dovette ricorrere all'amministrazione straordinaria, gli accertamenti effettuati dalla Guardia di Finanza hanno permesso di ricostruire il sistema fraudolento nel periodo tra il 2008 e 2010, fatture false per circa 10 milioni di euro emesse da 4 aziende, due in provincia di Modena, una a Perugia e una ad
Isernia. Sei le persone denunciate in concorso per truffa aggravata,tra cui due dipendenti infedeli. Ancora una settima persona è stata denunciata per riciclaggio, che secondo la Guardia di Finanza avrebbe cercato di ripulire parte del denaro ottenuta con l'inganno mediante operazioni immobiliari.
Si tratta della quinta iniziativa per la rivalorizzazione artigianale.
Merletto a tombolo, partito il corso ISERNIA. Ha preso il via lo scorso 26 settembre, presso il Palazzo della Provincia, il quinto corso di merletto a tombolo organizzato dall’Associazione A.T.I.- Associazione Tombolo Isernia. L’associazione isernina è nata da alcuni anni proprio con lo scopo di riscoprire e diffondere le tecniche e i punti più preziosi della lavorazione del pizzo a fuselli, secondo la più antica tradizione artigianale isernina. L’immediato successo riscosso dall’iniziativa già dalle prime edizioni, ha consentito di programmare le diverse edizioni del corso, che è rivolto sia alle principianti che alle appassionate più esperte ed è articolato in 23 incontri di due ore ciascuno, nel corso dei quali vengono impartite lezioni sia teoriche che pratiche. Il grande consenso tributato all’iniziativa è anche dovuto alla competenza e alla passione che caratterizzano le insegnanti, Lidia Tedeschi e Rita
Cefalogli, profonde esperte e conoscitrici di tutte le tecniche e dei punti antichi, che rendono particolarmente pregiata la lavorazione del merletto. L’Associazione ATI, infatti, svolge costantemente un’opera di ricerca sul territorio di testimonianze materiali dalle quali recuperare disegni e tecniche di lavorazione, permettendo inoltre una puntuale e documentata ricostruzione storica di quest’arte. L’associazione ha infatti redatto un progetto, che sarà a breve presentato al pubblico, che prevede una serie d’iniziative culturali finalizzate al pieno recupero del tombolo antico, alla diffusione della sua conoscenza, al recupero della memoria, alla valorizzazione del territorio e alla promozione di un uso consapevole del patrimonio culturale locale, anche per costruire su di esso nuove possibilità occupazionali.
Tantissimi cittadini hanno partecipato agli appuntamenti sul patrimonio storico-archeologico ISERNIA. Un successo oltre ogni più rosea aspettativa. Le iniziative messe in campo dall’associazione Isernia tra Archeologia e Cultura, affiliata a IsLife, in occasione del settembre isernino, messo in campo dall’Amministrazione comunale di Isernia, hanno letteralmente risvegliato negli isernini la passione per il proprio patrimonio storico-archeologico. Nei tre appuntamenti programmati, il 7, il 14 e il 21 settembre, centinaia di persone hanno visitato, gratuitamente, alcuni tra i più suggestivi angoli della città di Isernia, sotto la guida di Luca Inno, archeologo e presidente (nonché fondatore) dell’associazione, e delle sue collaboratrici, Celine D’Agostino, Rosella Gnerre e Stefania Bustelli. Un grande sforzo, dunque, per una piccola associazione, imperniata sul volontariato puro, che ha però offerto un “servizio” di indiscussa qualità e competenza, come testimoniato da tutti i fruitori. Un classico esempio, insomma, di come si possano condurre iniziative valide con pochi mezzi e di come la collaborazione tra enti pubblici e associazioni possa portare benefici collettivi attraverso manifestazioni di indubbia qualità. Si tratta dunque di un’esperienza da ripetere e di una collaborazione da consolidare.
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Termoli
1 ottobre 2013
L’ex assessore Bruno Verini replica alle dichiarazioni del sindaco Presentazione anniversario sbarco degli alleati TERMOLI – Questo pomeriggio alle 16,30 nella Sala Consiliare del Comune di Termoli si terrà un incontro con gli organi di informazione per illustrare il programma della manifestazione organizzata per il 3 ottobre in occasione del 70° anniversario della Battaglia di Termoli. La manifestazione, organizzata dal Comune di Termoli e dall’associazione Archeoclub con la collaborazione dell’Università degli Studi del Molise, ricorda lo sbarco degli alleati a Termoli che avvenne il 3 ottobre del 1943 e fu una tappa fondamentale per la liberazione dell’Italia dopo la firma dell’armistizio dell’8 settembre.
TERMOLI – L’assessore domissionario all’Urbanistica Bruno Verini non ci stà a quanto dichiarato dal sindaco Di Brino sul suo presunto comportamento politicamente non corretto nei suoi confronti e replica senza peli sulla lingua. “Sulla mia presunta scorrettezza si rappresenta al sindaco di Termoli che quest’ultima non ha mai albergato e non alberga presso lo scrivente Assessore. La delega all’Urbanistica è stata rimessa nelle sue mani proprio per rispetto dell’istituzioni quale ells é e nei confronti del gruppo di maggioranza, della Giunta e dell’intero Consiglio comunale. Quest’ultimo quale solo luogo di discus-
sione democratica dei problemi della cittadinanza: confronti democratici, questi, reiteratamente negati nelle istituzioni che noi stessi rappresentiamo. In merito ai ritardi del settore urbanistica, dimentica il sindaco di Termoli, solo per fare alcuni esempi il blocco del procedimento di variante del Prg, i cui impegni sono stati assunti dal Sindaco non nei confronti del sottoscritto, ma nei confronti della città che lo attende da oltre 35 anni; oppure, ancora, la soluzione dell’articolo 14 del Piano Casa che ha materialmente “ingessato” oltre metà del territorio di Termoli e che dal mese di maggio attende delle soluzioni non in favore di
questo o di altri assessori o di ella signor Sindaco, ma in favore dell’intera collettività termolese che, a sua volta, potrebbe avvalersi della primalità ivi contenute. Ebbene, fosse anche solo per questi motivi, lo scrivente Assessore ha inteso rimettere la delega in un estremo atto di correttezza istituzionale e generosità umana, affinché potesse aprirsi un dialogo interno all’amministrazione sulle ragioni di tale stasi; ma ancora una volta, devo constatare che “l’Autorità” e “l’Autorevolezza” del nostro Sindaco, da sempre unico e sostanziale Assessore all’Urbanistica, si pongono al di sopra di tutti noi e soprattutto nella città di Termoli”.
Affollato incontro sull’acqua pubblica “Indignatevi e ribellatevi”: tra comitato e amministratori comunali Rivoluzione democratica sulla questione Blu costruzioni TERMOLI – Molti cittadini hanno preso parte all’incontro sull’acqua pubblica organizzato dal Comitato acqua bene comune. Presenti all’incontro , iltre ai rappresentanti del Comitato, gli assessori comunali all’Ambiente e ai Lavori Pubblici Augusta Di Giorgi e Vincenzo Sabella, i Consiglieri comunali Paolo Marinucci e Giuseppe De Lena, Valerio Fontana in rappresentanza del gruppo consiliare regionale del movimento 5 stelle. L’apertura del lavori è stata affi-
data ad un componente del Comitato il quale ha detto che “Bisogna costituire un tavolo d’azione tecnico operativo, non solo di valutazione”. Poi è stata la volta di Marcella Stumpo: “Siamo ancora come eravamo ad agosto. Era stato fissato un limite con l’assessore ai Lavori Pubblici, il 20 settembre, ma ad oggi non sono ancora arrivate risposte”. Gli assori Di Giorgi e Sabella hanno assicurato il loro impegno sul tema e Sabella ha sostenuto che “qualcuno potrebbe pensare
che i ritardi siano causati da quelle che erano le mie posizioni iniziali ma non è così. Il ruolo che rivesto mi impone di lavorare in funzione delle indicazioni del Consiglio comunale. In realtà stavamo aspettando una risposta, mai arrivata, della Regione, a cui ho inviato una nota per capire come si stanno muovendo e che indicazioni possono darci”. Prossimo incontro il 9 ottobre in Comune tra i rappresentanti dell’amministrazione comunale e del Comitato.
Affido condiviso,“Papi Gump” ha fatto tappa a Termoli TERMOLI – E passato per Termoli Antonio Borromeo detto "Papi Gump", padre separato e insegnante di sostegno, in marcia per sensibilizzare alla modifica della legge 56 del 2006 (quella dell’affido condiviso). Ad attendere l’arrivo di Borromeo il MoVimento 5 Stelle Molise che lo appoggia nella sua battaglia e nella sua petizione che sta portando in tutta Italia. “Confermiamo il nostro appoggio come Movimento Cinque Stelle – hanno detto gli attivisti del Movimento – ricordando anche il calore dimostrato da Beppe Grillo invitandolo a parlare dal palco di Imola alcuni giorni fa”. Dopo Termoli “Papi Gump” farà tappa a: San Severo, Foggia, Cerignola, Barletta, Molfetta, Bari, Monopoli, Ostuni, Brindisi,
Lecce, Manduria, Taranto per poi toccare le città di altre regioni del Sud per poi arrivare a Roma davanti alla Santa Sede in piazza San Pietro, con la speranza di poter incontrare Papa Francesco. La partenza del tour di Antonio Borromeo è avvenuta da piazza Lucio Valerio Pudente, di fronte a Palazzo d’Avalosa a Vasto dopo la benedizione del Vescovo della diocesi Chieti – Vasto monsignor Bruno Forte. Vastese di nascita Borromeo ha ripreso la sua marcia di sensibilizzazione al fine di assicurare il rispetto dei principi dell’affido condiviso dei figli. “Papi Gump” nei mesi scorsi, è già stato protagonista di un primo percorso a piedi che lo ha condotto da Vasto a Strasburgo.
TERMOLI - La situazione politica al comune di Termoli riflette la conflittualità generalizzata del mondo politico poco incline ad ascoltare ed occuparsi di cittadinanza e cittadini, di povertà e poveri e molto coinvolto in interessi di parte miopi e sterili. Senza la partecipazione dei cittadini nelle scelte fondamentali che riguardano lo spazio e l’ambiente, in una parola il Territorio, non si va da nessuna parte o meglio si finisce nel burrone. Il burrone delle fondazioni del “Crocifisso” rischia di inghiottire l’intera giunta comunale alle prese con un errore strategico. Come dimostrato, e non smentito, il Comune di Termoli ha raccontato molte bugie ed il Consiglio Comunale, nella sua interezza, non ha avuto contezza totale “dell’affare” che si stava preparando, ma solo per qualcuno. Da quando gli oneri di urbanizzazione possono finanziare le spese correnti dell’ente locale Comune, i Sindaci si sono sempre più trasformati in complici di un sistema che porta gli stessi a far fronte ai tagli della spesa con chiamate agli amici immobiliaristi per propiziarsi entrate appetibili.Territorio in cambio di sostenibilità economica e finanziaria del Comune. Quando i sindaci si ribelleranno ai vincoli imposti dal patto di stabilità saranno credibili, perché fino ad allora nasconderanno solo la verità imposta dall’Europa e da uno Stato succube: gli enti locali, quali espressioni di democrazia più prossima al cittadino, devono morire ed essere espropriati di tutte le loro ricchezze territoriali e immobiliari. Il ruolo patetico giocato da molti difensori e accusatori in questa, che sembra sempre di più, una tragicommedia, nasconde un grande problema di partecipazione dei cittadini alle scelte fondamentali. Un quartiere che si considerava sonnecchiante ha alzato la testa ed ha iniziato a vedere quanto di ingiusto si stava perpetrando a danno di cittadini ignari. Quello che è accaduto al “Crocifisso” riguarda tutta Termoli trasformata in una città “occupata” che rischia di non avere più il suolo necessario per destinarlo all’attività agricola che ci fa sopravvivere, ma anche per camminare, giocare, incontrarsi, parlare, vivere. Gli immobiliaristi fanno i loro affari e non hanno a cuore il “bene comune” e il futuro dei cittadini di oggi e di domani. Chi li facilita e gli aiuta senza i necessari passaggi democratici o peggio senza chiarezza e trasparenza merita di farsi da parte, senza scorciatoie e capri espiatori. Ma questo spazio vuoto verrà riempito da cittadini attivi che si indignano, si ribellano e costruiscono rivoluzioni democratiche? Utilizziamo tutti gli spazi liberi, curiamoli e destiniamoli alle attività utili alla città senza attendere la prossima “occupazione immobiliare” e le prossime elezioni! Riprendiamoci ciò che è nostro e, se ci riusciamo, insegniamo ai nostri politici un’arte nobile e sempre utile che forse viene prima di quella politica: zappare e coltivare il territorio e l’umanità che vi abita che è, in estrema sintesi, fare cultura! Rivoluzione Democratica Molise
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Termoli
1 ottobre 2013
Guardia di Finanza: sequestri e denunce dal capoluogo alla costa TERMOLI - Operazione ad ampio raggio condotta dai Baschi Verdi della Compagnia di Campobasso, dal Capoluogo fino alla dorsale adriatica della Regione. Le attività, supportate dalle unità cinofile e coordinate dal Comando Provinciale di Campobasso, sono state orientate alla prevenzione e repressione dei traffici illeciti nel loro complesso, con particolare riguardo al settore stupefacenti. A Termoli, un giovane minorenne è stato sorpreso dai Militari con 50 grammi di hashish. La successiva perquisizione domiciliare, ha consentito il rinvenimento e l’ulteriore sequestro di 15 grammi di stupefacente (hashish e marijuana), 4 piante di canapa indiana del peso complessivo di gr. 331, 2 bilancini di precisione, 1 telefono cellulare, un coltello e vario materiale destinato al confezionamento delle dosi. A carico del ragazzo di 17 anni, i Finanzieri hanno redatto apposita informativa di reato alla Procura dei Minori di Campo-
basso. Altre quattro persone, sorprese con modeste quantità di hashish e cocaina, sono state segnalate alle competenti Autorità prefettizie. A Campobasso, invece, i Baschi Verdi hanno individuato e bloccato quattro giovani, originari della provincia di Foggia, a bordo di due automezzi privi di copertura assicurativa. In una delle vetture, sono stati individuati arnesi e strumenti da scasso, a fronte dei quali gli occupanti non hanno fornito alcuna giustificazione. In ragione degli specifici precedenti (reati contro il patrimonio) due di essi sono stati denunciati alla locale Procura per il reato di possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli. Una specifica segnalazione è stata invece inoltrata alla Questura di Foggia ai fini di ogni valutazione di competenza finalizzata all’adozione di misure di prevenzione personali. Entrambi gli automezzi sono stati sequestrati.
Denunce e sequestri dei carabinieri del comando provinciale di Campobasso Basso Molise – Anche nello scorso fine settimana i carabinieri dei reparti dipendenti dal Comando Provinciale di Campobasso hanno eseguiti apposuti servizi di prevenzione e repressione sul territorio di competenza. I militari della Stazione di Ururi hanno denunciato per falsità in scrittura privata, uso di atto falso e guida di autovettura sprovvista di copertura assicurativa R.L., 27enne del luogo, nullafacente, il quale è stato controllato a bordo della propria autovettura Fiat Punto risultata provvista di tagliando assicurativo falso. L’automezzo è stato sequestrato. Analoga operazione a Campolieto, dove i militari della locale Stazione hanno fermato un’autovettura Alfa Romeo 166 condotta da D.M.M., 45enne pregiudicata del posto, la quale esibiva un contrassegno assicurativo falso; la donna è stata denunciata e l’automezzo sequestrato. A Petacciato i militari della locale Stazione hanno denunciato a piede libero, per essersi rifiutato di sottoporsi all’accertamento del tasso alcolemico, T.A., 30enne albanese, il quale, rimasto coinvolto in un incidente stradale mentre era a bordo del proprio ciclomotore, rifiutava di sottoporsi all’accertamento del livello di alcol nel sangue. A Tavenna i Militari dell’Arma della Stazione di Palata, allertati dalla segnalazione della centrale operativa della Compagnia di Termoli che segnalava la presenza in quel centro di una Volkswagen Golf sospetta con a bordo tre persone, sono intervenuti durante la scorsa notte presso una tabaccheria del luogo dove ignoti, dopo aver forzato le finestre dell’esercizio commerciale, avevano tentato di asportare tabacchi. L’arrivo dei carabinieri ha disturbato i ladroi che si davano alla fuga a bordo della Golf facendo perdere le proprie tracce. All’alba di ieri, nelle immediate campagne adiacenti Tavenna, l’autovettura è stata ritrovata abbandonata e successivamente risultata rubata a un 65enne di Mafalda a cui è stata restituirta.
Insabbiamento fondali del porto, tavolo di lavoro in Capitaneria TERMOLI - La Capitaneria di porto di Termoli, allo scopo di raggiungere le migliori soluzioni nei tempi più rapidi possibili attraverso il metodo della più ampia collaborazione ed il più produttivo confronto tra tutti i soggetti coinvolti, ha proposto un tavolo di lavoro con tutte le Amministrazioni competenti allo scopo anche di porre in essere un approfondito punto di situazione sulla questione dell’insabbiamento dei fondasi del portoi. Il comando della Capitaneria da atto alla piena e condivisa sinergia nonché la collaborazione manifestata dalia Regione Molise, dal Comune di Termoli e dall’ARPA Molise, che hanno immediatamente fornito la loro disponibilità e grazie ai quali si costituirà il tavolo di lavoro che si riunirà per la prima volta il 3 ottobre presso i locali della Capitaneria di porto.
Primo Congresso Regionale della dirigenti scuola-Confedir TERMOLI - Presso la Direzione Didattica del 2° Circolo, si è tenuto l’incontro formativo esperenziale per la prevenzione dello stress psico-fisico, organizzato dall’Associazione Professionale e Sindacale – Dirigenti scuola – Confedir della sede Regionale del Molise. Ad aprire i lavori del seminario e a trasmettere i saluti ai Dirigenti Scolastici della Regione Molise è stato il D.S. prof. Giuseppe Colombo, che ha ringraziato, rispettivamente il D.S. prof. Pierluigi Pranzitelli, della Direzione Didattica 2° Circolo di Termoli e il D.S. prof.ssa Maria Pia Tomassetti, dell’Istituto Comprensivo “G. N. D’Agnillo” di Agnone, per l’impegno profuso, nei mesi precedenti, per la preparazione dell’incontro e dell’attività di sensibilizzazione ai temi riguardanti la funzione dirigenziale. Successivamente, nel presentare le dott.sse Maria Bizzarro e Maria Felicia Vizzarri, dello studio di Psicologia Clinica, ha messo in evidenza il carico di lavoro cui è soggetto il Dirigente Scolastico, nell’ambito delle sue mansioni. In particolare, a seguito della realizzazione dei processi di
razionalizzazione degli Istituti Scolastici sul territorio, è aumentato notevolmente il volume degli adempimenti burocratici, il numero degli studenti sotto la propria responsabilità e di conseguenza la quantità e la complessità delle decisioni da prendere in qualsiasi momento. Essi, tuttavia, sono equiparati a tutti gli effetti agli altri Dirigenti operanti nel settore della Pubblica Amministrazione, senza l’adeguato riconoscimento economico. Per questo è sorto il contenzioso per ottenere l’adeguamento economico per il Contratto integrativo “a perdere” del 2009/10, per la perequazione sia interna che esterna, che l’Organizzazione Sindacale da tempo ha intrapreso, affidandosi ad un pool di avvocati (circa 25), coordinati dall’avv. Miceli, dislocati su tutto il territorio nazionale. L’avv. Giovanni Colombo, per il Molise, ha consegnato tutti i ricorsi ai Giudici del Lavoro di Campobasso, Isernia e Larino, di cui sono state fissate le prime udienze nel mese di Ottobre. Subito dopo, le dott.sse Maria Bizzarro e Maria Felicia Vizzarri,
esperte in metodologia di rilassamento guidato e della promozione del benessere psico-fisico, hanno trattato i fattori di stress, l’eccessivo carico di lavoro, i campanelli di allarme che evidenziano lo stato di sofferenza del soggetto. L’intervento del Presidente Nazionale della Dirigenti – scuola Confedir, prof. Attilio Fratta, supportato dal Dirigente Scolastico, prof. Antonio Bonaccorso, si è incentrato sulla delicata questione dei ricorsi ed ha ringraziato il prof. Perziani che, con le sue competenze e professionalità, è riuscito ad elaborare tutte le relazioni tecniche a supporto dei contenziosi sviluppatisi con il MIUR. Poi sono iniziati i lavori del Primo Congresso Regionale, conclusosi con l’elezione all’unanimità del prof. Giuseppe Colombo, in qualità di Presidente Regionale e Vice-presidente, nonché Presidente Provinciale di Campobasso, il prof. Pierluigi Pranzitelli. Al Congresso Nazionale, che si terrà nel prossimo mese di Novembre, è stata delegata la prof.ssa Anna Maria Pelle, dell’Istituto Tecnico Industriale di Isernia.
Oreste Campopiano nuovo presidente del Lions Club Termoli Host LITORALE – L’avvocato Oreste Campopiano è il nuovo presidente del Lions Club Termoli Host e prende il posto del dottor Giovanni Lombardi il quale ha consegnato il “martelletto” al neo presidente durante un’affollata cerimonia. Campopiano nel suo intervento ha ringraziato i convenuti e poi illustrato il programma delle attività da svolgere nell’anno sociale del Club. Tra gli appuntamenti in organigramma un convegno di rilievo nazionale dal titolo “Sovranità popolare e poteri dello stato. Il sistema giustizia tra autonomia ed efficienza”, che si terrà il 7 ottobre alle 17 nel Cinema Sant’Antonio, ed al quale interverranno l’onorevole Giuseppe Beretta, Sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia, l’onorevole Donatella Ferranti, presidente della Commissione Giustizia Camera
dei Deputati, l’onorevole Marco Di Lello, segretario della Commissione per le autorizzazioni a procedere e per i procedimenti di accusa e l’onorevole Danilo Leva, responsabile nazionale Giustizia del P.D., unitamente ai Presidenti degli Ordini professionali forensi di Campobasso, Isernia e Larino. Altri appuntamenti di spicco la visita in Vaticano a Natale quando i soci del Club saranno ricevuti in udienza dal Papa; a gennaio 2014 il convegno dal tema “L’abuso sui minori”, al cui termine ci sarà la consegna del “Premio Bontà – Notte di Natale”. A marzo 2014 è previsto un incontro - dibattito sul tema “Decrescita economica e abbondanza frugale”, mentre a giugno il Lions Club Termoli Host prenderà parte, a Bergamo, ad un convegno internazionale.
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Sport
1 ottobre 2013
Panoramica sulle quattro “sorelle” impegnate nel campionato di Serie D.
Termoli, occasione sprecata L’Agnone ne becca 4 dall’Ancona, il Bojano viene punito nel recupero,l’Isernia sa solo perdere di Mauro Palladino Quattro partite. Appena un pareggio. Le altre sono tre finite male per le nostre “sorelle”. E’ questo il bilancio delle molisane, a conclusione della quinta di andata del Girone F della D. Dove veleggia in prima fila il formidabile Ancona che ha vinto ad Agnone, con un ineccepibile 4-0. Mortificando la squadra di Urbano che nelle ultime due sfide ha beccato sette reti, senza segnarne una. Iniziamo il resoconto partendo proprio dal Civitelle, dove i locali hanno avuto appena uno spunto iniziale, per lasciarsi poi schiacciare dai ragazzi di Cornacchini che hanno confermato ciò che già si sapeva: sono al momento i più bravi del girone. Quattro reti sono dure da digerire, nonostante le parole al miele pronunciate a fine gara da mister Urbano che ha cercato di rendere meno evidente il disagio dell’ambiente granata, non abituato a certe brutte figure. TERMOLI Sarebbe bastato un niente per vedere il Termoli vittorioso e quindi automaticamente in testa alla graduatoria, in compagnia dei dorici che però sul campo di punti ne hanno fatti 11, uno gli è stato tolto a tavolino. Niente da fare per la squadra di Giacomarro che paga un avvio di partita troppo molle, durante il quale gli ospiti (Fano) hanno piazzato un tagliente contropiede che Stefanelli ha tramu-
Serie D gir.F 5^ GIORNATA AMITERNINA-BOJANO CELANO-ISERNIA CIVITANOVESE-GIULIANOVA FERMANA-SULMONA MATELICA-MACERATESE AGNONE-ANCONA ANGOLANA-RECANATESE TERMOLI-FANO VIS PESARO-JESINA
3-2 1-0 2-2 2-3 3-3 0-4 0-0 1-1 1-2
CLASSIFICA
tato in rete, dopo che la difesa di casa era rimasta imbambolata. Il solito Miani ha solo potuto riequilibrare le sorti del confronto, a pochi minuti dal riposo. La vittoria che sembrava nell’aria, invece non è arrivata, anche se solo per una questione di centimetri: un tiro di Genchi va a stamparsi sulla parte alta della traversa. A voler essere fedeli all’andamento della gara c’è da dire che il Termoli poco ha fatto per allargare il gioco sulle fasce, ostinandosi a sfondare centralmente, dove i marchigiani hanno mostrato temperamento e ordine tattico. BOJANO Perdere all’ultimo assalto dei locali deve aver bruciato non solo le piume ma anche l’entusiasmo al
Bojano che da una settimana piena di angosce stava per uscire con un punto in classifica che avrebbe fatto comodo alla classifica ed effettuato un salutare massaggio cardiaco. L’Amiternina, invece, benché raggiunta da Panico al minuto 88 ha trovato il modo di ripartire a testa bassa e mettere in rete il terzo pallone, quando l’orologio dell’arbitro stava per scandire il quinto minuto di recupero. Un’eternità. La classifica che sembrava alleata dei bifernini si è fatta subito brutta, tre sconfitte di fila sono difficili da digerire, come conferma il terzultimo posto. ISERNIA Continua il digiuno della squadra pentra che a forza di cambiare si
sta mettendo proprio in un brutto pasticcio. Cinque gare senza neppure un punto la dicono lunga su ciò che sta accadendo a Isernia: il cambio di proprietà e l’arrivo di mister Mazzullo non hanno cambiato l’inerzia del suo campionato. Recuperare sarà certamente possibile, ma se non si muta atteggiamento i pericoli di uno scivolone saranno destinati ad aumentare partita dietro partita. FINALINO Le nostre squadre in un certo qual senso stanno rispecchiando la situazione generale della regione Molise che sta attraversando un periodo di crisi perniciosa. Speriamo che le cose possano migliorare al più presto, tanto nel sociale che nello sport.
CLASSIFICA: ANCONA (-1) 10; CIVITANOVESE, SULMONA 9; TERMOLI, AMITERNINA, GIULIANOVA, JESINA 8; VIS PESARO, CELANO, AGNONE 7; FANO, MATELICA, MACERATESE 6; FERMANA E RECANATESE 5; BOJANO 4; ANGOLANA 3; ISERNIA 0.
Eccellenza 4^ GIORNATA CLITERNINA-MONTAQUILA G.DAUNA-MONTENERO ROCCARAVINDOLA-S. CAMPANO ROSETO-GAMBATESA SANTELIANA-ALIFE FORNELLI-VAIRANO VASTOGIRARDI-CAMPOBASSO VENAFRO-POZZILLI
0-1 3-1 1-1 5-0 1-0 1-0 2-3 3-4
CLASSIFICA CLASSIFICA: FORNELLI E CAMPOBASSO 12; ROSETO, SESTO CAMPANO 7; G. DAUNA, VASTOGIRARDI, VENAFRO, SANTELIANA. MONTENERO, GAMBATESA 6; ROCCARAVINDOLA, ALIFE, POZZILLI 4; VAIRANO E MONTAQUILA 3; CLITERNINA 1.
Continua il confronto spalla a spalla tra Campobasso e Fornelli sul tetto della classifica.
I Lupi si svegliano in tempo per la vittoria I fornellesi si impongono sul Vairano con il minimo scarto, già distaccate le terze Stava per accadere quello che non t’aspetti: il Vastogirardi per una buona mezzora ha dominato il Campobasso e gli ha piazzato due “banderillos” ai fianchi, sperando di poterlo matare nel corso della ripresa. E lì ha sbagliato. Perché la squadra rossoblù vista in altomolise nella prima frazione di gioco è stata troppo brutta per far pensare che fosse il buldozer costruito in estate per ammazzare il campionato. A ridarle colore e speranza ci ha pensato Vitelli che ha segnato il gol che ha riaperto la sfida. Iniettando nelle gambe dei suoi compagni un po’ di energie fresche e nei loro cuori il segno della speranza. Così, in men che non si dica i ragazzi allenati da Farina hanno pareggiato con il solito Lazzarini che s’è preso il lusso di segnare dal dischetto con un “cucchiaio” alla Totti. Vincendo a pochi minuti dalla fine con un tiro di Corradino che s’è infilato tra gambe e caviglie di tanti uomini che avevano fatto densità nell’area dei padroni di casa e, con l’aiuto di un tocco galeotto, finendo alle spalle di Melaragno. A voler essere neutrali bisognerebbe dire che il pareggio sarebbe stato il risultato
più equo, ma nel calcio chi segna vince e il Vastogirardi s’è fermato a due, mentre il Campobasso con rabbia ha centrato anche il terzo bersaglio. A scusante della modesta prestazione tecnica Farina ha spiegato che i suoi giocatori non si sono ancora del tutto calati nella categoria. Altrimenti non si spiegherebbero le distrazioni sui due gol,
specie sul secondo in cui Bernardi ha potuto giovarsi di un ampio spazio centrale, in cui si è infilato per segnare con agio, da pochi passi. A determinare la gagliarda partita non sono stati solo 5 reti, ma anche le avverse condizioni del tempo che hanno costretto il pubblico e i giornalisti a rifugiarsi sotto gli ombrelli. La nebbia calata improvvisa
Improvvisa morte dell’ex mister Gaetano Musella A 53 anni è venuto improvvisamente a mancare l’ex centravanti del Napoli e mister dell’Isernia e del Campobasso, Gaetano Musella. Il decesso è avvenuto, in circostanze che sono al vaglio degli inquirenti in un sentiero della periferia di Finale Ligure. Il mister ha lavorato nel capoluogo pentro distinguendosi per impegno e dedizione. A Campobasso fu chiamato da Capone a campionato in corso. Fu quindi riconfermato alla guida tecnica della squadra, per essere esonerato nel gennaio dell’anno dopo. La sua carriera è stata variegata: non ha raggiunto i traguardi sperati né da calciatore né da allenatore. Nel Molise, comunque, ha lasciato molti estimatori e tante persone che gli hanno voluto bene.
a metà ripresa ha fatto temere che ci potesse essere addirittura il rischio di sospensione. In quel caso la gara sarebbe stata ripetuta dal primo minuto, e non ripresa dal punto dell’interruzione, come avviene nella massima serie nazionale. FORNELLI Senza strafare l’altra battistrada ha vinto con il minimo scarto. Tenendo presente di non prendere gol: gli 11 gol segnati contro l’unico subito (Sesto Campano) sono il più eloquente biglietto da visita del Fornelli che non scherza. In classifica, inoltre, i fornellesi si godono ancora la gioia di poter vedere il nome della loro squadra davanti al più equipaggiato Campobasso. Anche se i punti sono gli stessi (12). Bisogna ricordare che il calendario assegna alla settima giornata lo scontro diretto: la partita si giocherà a Selva Piana il 20 ottobre. E forse solo allora potremo sapere chi delle due “gemelle” sarà migliore dell’altra. Al momento il Fornelli per una serie di ragioni sta reggendo orgogliosamente il confronto. E la sete di vittorie non sembra affatto placata. (M.P.)
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