TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
ANNO X - N° 198 - MERCOLEDÌ 1 OTTOBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Tel.: 0874.1919119 Fax: 0874.49441 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
L’Oscar del giorno a Adriano Ferraiolo
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Adriano Ferraiolo. Immancabile a Campobasso con il suo teatrino della maschera di Pulcinella ne ha scandito gli anni e la felicità dei bambini. Nonostante passino mode e giocattoli, l'elettronica avanza e rende i giochi sempre più realistici lo spettacolo dei Ferraiolo, però, resta sempre quello più apprezzato e non conosce lo scorrere del tempo. Segno di una tradizione, di una qualità nelle rappresentazioni, di un comune sentire con i più piccoli che finisce con il coinvolgere anche i più grandi. E' vera arte.
Il Tapiro del giorno a Micaela Fanelli
Il Tapiro del giorno lo diamo a Micaela Fanelli. Resta in sospeso la richiesta di dimissioni da segretaria del Pd venuta dall'onorevole Venittelli dopo quanto accaduto in merito alla questione Statuto. Ora anche 32 segretari di Circolo chiedono lumi e spiegazioni. Il Pd molisano sembra così sferzato da polemiche e contrapposizioni dovute all'atteggiamento della segretaria che continua imperterrita a sottolineare come sia la più brava correlata ai fax di esponenti romani. Dimenticando, però, che il Pd non è più presente sui grandi e gravosi temi regionali.
GIORNALE SATIRICO
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TAaglio lto
1 ottobre 2014
Le esperienze che si fanno alla Regione Molise, anche ai massimi livelli, sono deludenti
Fintanto la classe politica regionale continuerà a degradare verso l’incompetenza, l’ignoranza, l’arroganza, la presunzione, non ci saranno direttori generali e di Area capaci di modificare l’andazzo Fintanto alla Regione Molise non si decidono a dare corso alla più e più volte annunciata organizzazione dell’apparato burocratico, continuerà lo stillicidio di nomine, di comandi, di incarichi, di migrazioni (interne ed esterne all’ente) del personale, ad uso e consumo del presidente, degli assessori, dei direttori d’Area e di quant’altri sono in grado di esprimere e dimostrare una necessità. Come quella apparsa evidente, palmare, improcrastinabile, dell’Area quarta in cui da qualche mese sono andati in pensione quattro dirigenti: Baranello, Conti, Pilla e Biello. Un salasso che sta mettendo a dura prova la resistenza del direttore d’Area Rodolfo Cocozza. Per lui un piccolo sollievo: l’arrivo, per un anno, dall’Arsiam, del dirigente Gino Cardarelli, tra l’altro già stato alle prese con il servizio sismico ed ora incaricato anche della dirigenza del servizio geologico di quell’ Area. Questi improvvisi, quanto sintomatici, tamponamenti confermano l’andazzo che dura da tempo, al quale avrebbe dovuto porre fine l’arrivo (in pompa magna) del direttore generale Pasquale Mauro Di Mirco. Che poi le cose non siano andate per il verso giusto, lo si può capire anche dal largo anticipo con cui la Regione ha emesso l’av-
viso pubblico per la formazione di un elenco di candidati idonei per il conferimento degli incarichi di Direttore generale e di Direttore d’Area della Giunta regionale, nonché di Segretario generale del Consiglio regionale. Incarichi che, stando all’esiguità delle domande pervenute entro il 18 settembre scorso (data originariamente fissata di scadenza dell’avviso), pare non facciano eccessivamente gola, tant’è che la giunta ha ritenuto di dover prorogare la scadenza dell’avviso al 3 ottobre. Eppure, corrono retribuzioni da capogiro. Più del denaro, a volte, prevale la dignità professionale, l’autonomia di giudizio, la responsabilità delle funzioni. Vuol dire che le esperienze che si fanno alla Regione Molise, anche ai massimi livelli, sono frustranti. Di questo avviso sarebbe proprio il direttore generale Di Mirco che, riferiscono i bene informati, sarebbe intenzionato a tornarsene in Lombardia. L’impatto con la qualità della classe politica regionale non sarebbe stato felice e men che mai produttivo. Di suo, in questa permanenza molisana, che si possa annoverare tra le decisioni e le scelte di particolare qualità e incidenza amministrativa, organizzativa e funzionale, non c’è niente. Niente che abbia il marchio dell’innovazione dei metodi di lavoro, dei com-
portamenti, delle responsabilità. La Regione era ed è un ente plantigrado, annoiato, e inefficiente. Suo malgrado, il direttore generale è dovuto stare al gioco della presidenza e degli assessori, come lo sono stati tutti gli altri direttori generali che lo hanno preceduto. Questioni di uomini, quindi, e fintanto la classe politica regionale continuerà a degradare verso l’incompetenza, l’ignoranza, l’arroganza, la presunzione, non ci saranno
direttori generali e di Area che tengano, capaci di modificare l’andazzo. La mancata organizzazione dell’ente nei termini e nei tempi fatti balenare e annunciati all’indomani della nomina di Di Mirco, è la prova del nove che la situazione politica e amministrativa è incancrenita. La cui rimozione è possibile solo in concomitanza della rimozione della classe politica dominante. Ma quando? Dardo
L'intervento.
Formazione professionale, paziente moribondo di Sergio Sorella* Con il documento unitario del 13 settembre 2014, come è noto, le Segreterie Regionali di FLC CGIL Molise, CISL Scuola Molise, UIL Scuola Molise e Snals Con.F.S.A.L. hanno già concordato sull’esigenza di migliorare e potenziare il sistema formativo e dell’istruzione regionale, in modo da renderlo adeguato alle molteplici innovazioni normative intervenute nell’ultimo ventennio. La FLC valuta positivamente la volontà del Governo Regionale, manifestata dall’Assessore di competenza nelle riunioni del 12 e del 22 settembre, di dotare la Regione Molise, finalmente, di una legge quadro che faccia da cornice alle politiche per l’istruzione, la conoscenza e la formazione professionale. Allo stesso tempo, però, si è più volte richiamata l’attenzione dell’Assessore al Lavoro, della Giunta e del Consiglio Regionale sulla necessità di affrontare con urgenza questa prima fase emergenziale. Il 30 settembre 2014, infatti, scadrà il progetto finanziato con il Fondo Sociale Europeo in cui sono impegnati i 90 lavoratori della Formazione Professionale, di cui 75 iscritti all’Albo Regionale e altri 15 che svolgono attività di supporto. In una prima fase la FLC CGIL del Molise ha chiesto, insieme ai lavoratori e alle altre organizzazioni sindacali un ri-
finanziamento del progetto come primo pezzo di un disegno complessivo che vedeva al suo interno un ruolo prioritario per il “Sistema regionale di Orientamento Permanente”. Insieme al rifinanziamento, infatti, si è chiesto di procedere, in tempi rapidissimi, alla definizione delle linee guida che portassero allo stesso tempo garanzie operative per i diversi operatori del settore e benefici per il sistema ancora in via di definizione. Su questi temi, mercoledì 17 settembre, il Consiglio Regionale ha approvato un ordine del giorno impegnando la Giunta Regionale “a salvaguardare e valorizzare le competenze professionali e le buone pratiche del sistema di orientamento e formazione del Molise, attivando ogni verifica istruttoria sui residui dei fondi strutturali europei 2007-2013, sul piano garanzia giovani e sul POR plurifondo FSE – FESR 2014-2020”. Nel corso della riunione con le organizzazioni sindacali tenuta all’Assessorato al lavoro in data 22/03/2014, ci è stato comunicato chiaramente come non ci sia la possibilità di disporre rifinanziamenti al progetto in essere. L’impegno della Regione sarà solo quello di garantire la transizione tra il sistema attuale e quello futuro, cercando di avvalersi delle buone pratiche e delle competenze professionali acquisite, anche sulla base di proposte, spunti e con-
tributi che possano venire da un “tavolo permanente” che verrà istituito con la presenza delle Organizzazioni Sindacali. Le risorse, in questo caso, ci sarebbero, e verrebbero da quelle insite nel plurifondo FSE –FESR per il periodo 2014-2020, dal Piano garanzia giovani, dai residui che possono finanziare il nuovo bando dell’obbligo formativo e del diritto dovere etc. Si tratta, in ogni caso, di impegni ancora generici che rinviano a data da destinarsi la messa a regime del sistema. Che fare però nell’immediatezza, per evitare i licenziamenti di 90 lavoratori a partire dal 1 ottobre 2014? Pur comprendendo la drammaticità della situazione e la difficoltà di dare risposte immediate, vista la penuria di risorse, sono evidenti le insidie di un percorso che guardi agli ammortizzatori sociali, che rischiano di dare solo un pò di ossigeno ad un paziente in realtà già moribondo. Per tali ragioni, riteniamo necessario investire della questione in prima persona il Presidente della Regione, onde ottenere risposte definitive sulla possibilità di un rifinanziamento del progetto in essere. In ogni caso, relativamente alla legge quadro di riordino del sistema di istruzione e Formazione Professionale, urge che la Regione Molise chiarisca tempi, modi e contenuti dei percorsi che intende portare avanti, onde verificare in concreto la possibilità per i diversi operatori del settore di contribuire con le loro buone pratiche all’attuazione del sistema d’istruzione e di formazione professionale, che risulta ancora tutto da definire. La FLC CGIL Molise, per quanto di competenza, farà come sempre la sua parte, ad iniziare dalla presentazione di una proposta sul riordino del sistema di Istruzione e della Formazione Professionale. *Segretario Flc Cgil Molise
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3 1 ottobre 2014
Iorio e i suoi insorgono contro Petraroia, la Giunta e il centrosinistra a difesa della formazione professionale
Altri 90 lavoratori a casa, la soluzione c'è ma il governo non la vuole La Regione paga oltre un milione tra dirigenti e direttori esterni e non risolve le vertenze dei molisani
CAMPOBASSO. Ci vuole 1milione di euro per salvare i 90 lavoratori della Formazione Professionale. Per il centrosinistra che governa il Molise i soldi non ci sono. Eppure la Giunta Frattura spende 850mila euro all'anno per dirigenti e direttori esterni alla Regione Molise. A questi si possono aggiungere 250mila euro che la Regione paga ai 4 presi dalla Provincia senza selezione. E poi ancora: tre su quattro direttori d'area sono esterni, il che vuol dire che la Regione Molise invece di spendere 15mila euro in più all'anno ne spende 100mila. Come esterno è il direttore generale della Regione e quella della sanità. A questi aggiungiamo i soldi che la Regione Molise paga per l'assunzione del capo di gabinetto (Mariolga Mogavero sempre esterna) e Carmela Lalli (consigliera del presidente pagata per non far nulla vista la chiusura della Gam). Così come Frattura ha deciso di tenersi Francesco Cocco, ex ioriano tornato nel centrosinistra per 110mila euro all'anno. Ecco, già partendo da questi tagli si potrebbero salvare i
90 posti di lavoro della formazione professionale. Oppure, se questo milione di euro di soldi dei molisani utilizzato per dirigenti, direttori e capoccioni voluti dalla Giunta Frattura fosse ben speso, gli stessi professionisti dovrebbero suggerire alla "politica", ossia al governo, come salvare quei 90 posti di lavoro che dal 1 ottobre si ritrovano a casa e senza ammortizzatori sociali aggiungendosi a Gam, Ittierre, Zuccherificio, Esattorie, Orchestra stabile e via dicendo. Da un calcolo approssimativo, palese e senza troppe dietrologie, vien fuori un "atteggiamento indifferente del governo regionale di fronte al mantenimento di posti lavoro, di fronte alla conservazione di un diritto sancito dalla Costituzione". Sono queste le parole del centrodestra, a cui si aggiunge il consigliere di maggioranza Nunzia Lattanzio, che ieri in Consiglio regionale si sono visti negare persino la possibilità di discutere dell'argomento in Consiglio regionale. Già, il democratico centrosinistra non lo ha permesso. E cosa volevano dire Iorio e i suoi? Niente di trascendentale. Volevano soltanto spiegare ai giovani e inesperti governanti che guidano la Regione Molise come e dove reperire i soldi per salvare almeno questi lavoratori: ci sono i soldi del fondo sociale europeo, i soldi del Por nazionale e i soldi della garanzia giovani. Basterebbe attingere lì per "evitare tragedie personali perchè ad ogni lavoratore corrisponde una situazione familiare" spiega Iorio. E perchè il governo regionale non vuole ascoltare queste soluzioni? "Per insensibilità soprattutto dell'assessore Petraroia che mai ci si sarebbe aspettata visto che viene dalla Cgil - dice Iorio - Oppure, forse, perchè hanno necessità di man-
dare a casa questi lavoratori per poi assumerne altri più organici al loro indirizzo politico". Domanda: perchè, per lavorare si deve avere il consenso di questo o quel partito? Forse sì, alla faccia del merito. L'altra motivazione potrebbe essere "L'incompetenza del governo regionale di trovare soluzioni - dice sempre Iorio con il consenso di Fusco Perrella, Cavaliere, Sabusco e Lattanzio - Perché quando sento dire da Michele Petraoria che chiederà un tavolo al Ministero per risolvere la questione, mi sembra di ascoltare i bambini di quinta elementare. Perchè Petraroia, se fa l'assessore, dovrebbe sapere che la Formazione professionale è competenza esclusiva delle Regioni. QUindi al Ministero di rispondono picche e ti rimandano a casa". Altra domanda: perché Petraroia allora parla, anche qui, di tavolo da aprire a Roma? Risposta: "Perché prende in giro in maniera indecorosa". Ma Nicola Cavaliere, sempre in conferenza stampa, dice una sacrosanta verità: "Potrebbe essere anche una scelta del centrosinistra quella di risolvere le vertenze di lavoro licenziando tutti i lavoratori in ogni dove del Molise". Perché altrimenti non si spiega perché c'è una proposta di legge quadro presentata da Angela Fusco Perrella e Nunzia Lattanzio derma in quarta commissione da marzo 2014 per risolvere il problema ma il centrosinistra non ne vuole neppure parlare. Eppure, tra i cittadini molisani, non c'è ancora quella consapevolezza o quel coraggio di uscire dalle proprie case e di invadere le strade del capoluogo, notte e giorno, per spingere questa nuova classe dirigente a rassegnare le dimissioni.
Ben 32 segretari di circolo intervengono sulla “Questione Statuto”
"Fanelli, vogliamo la verità" CAMPOBASSO. E' stata l'onorevole Venittelli a chiedere le dimissioni della segretaria regionale del Pd a seguito della questione Statuto. Intanto, 32 Segretari di circolo del PD Molise, in riferimento a quanto sta accadendo sulla “questione Statuto” e sulle affermazioni dei dirigenti regionali del Partito apparse sulla stampa, nel confermare la propria posizione di terzietà ed il proprio compito di rappresentare i circoli quali unità base del Partito, "affermano di non aver mai ricevuto in tempo utile, contrariamente a quanto appreso dalle dichia-
razioni della segretaria regionale e della sua segreteria, lo Statuto regionale del PD ai fini di una sana discussione nei circoli; di aver ricevuto (peraltro non inviata a tutti i segretari di circolo) la versione da approvare nell’Assemblea Regionale del 21/09/2014, solo la sera del 18/09/2014, con e-mail delle ore 22.00 a firma del Responsabile dell’Organizzazione, quindi a convocazioni già avvenute. Conseguentemente a ciò, non vi è stata nessuna possibilità di emendare il documento portato in Assemblea".
Per questo, "chiedono copia integrale dei verbali dell’Assemblea Regionale del 21/09/2014, al fine di ripristinare uno stato di verità, che attualmente risulta essere quantomeno nebuloso". Tutto questo mentre all'interno del Partito democratico la fronda nei confronti della segretaria Fanelli si va allargando ogni giorno di più proprio per i metodi autoritari imposti allo stesso e per l'assenza di vere iniziative sul territorio nonostante i tanti e gravosi problemi che affliggono la Regione amministrata da Paolo Frattura.
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4 1 ottobre 2014
L’Anas, il bando pubblico, e le assunzioni a termine
Tanto fumo e poco arrosto Se avessimo incocciato il bando per la selezione degli astronauti, avremmo impiegato minor tempo e capito di più Lavoro per tre mesi, a guidare i mezzi sgombraneve dell’Anas. Le domande scadono alle ore 12,30 del 13 ottobre 2014. Abbiamo letto il bando e già dal titolo ci s’è accapponata la pelle: “Selezione per l’assunzione a tempo determinato di operatori specializzati per le esigenze connesse con la stagione invernale”. Operatori specializzati per le esigenze connesse con la stagione invernale! Proprio così, ma niente paura, si tratta di autisti alla guida degli spazzaneve o spargisale. Abbiamo continuato a leggere e non la finivamo mai di sorprenderci. Davanti, avevamo un trattato tecnico-amministrativo, e un Bignami dei Codici civile e penale. In altre occasioni abbiamo tentato di accedere al sito dell’Anas per leggere dei bandi per appalti milionari ed è capitato di non aprire il “file”; quando abbiamo avuto la fortuna di farcela , abbiamo letto bandi molto più stringati, seppure arzigogolati tecnicamente, proceduralmente e amministrativamente. Quelli sì per specializzati!
La vicenda dei lavori di manutenzione del ponte sul torrente Callora a Boiano, non ha bisogno di ulteriori commenti! Come diciamo, il capo compartimento dell’Anas del Molise, per selezionare autisti da mettere sugli spazzaneve non è voluto venir meno alla specialità della casa: farla lunga e complessa. Noi no. Anche se a leggere il bando abbiamo impiegato un sacco di tempo zig-zagando tra clausole, documentazioni, procedure, dichiarazioni, attestati, curriculum, certificati penali, certificati medici e parità di genere. Se avessimo incocciato il bando per la selezione degli astronauti, avremmo impiegato minor tempo e capito di più. Comunque, la lettura integrale del bando per la selezione finalizzata all’assunzione, per tre mesi, di operatori specializzati per “le esigenze connesse con la stagione invernale”, è stato sufficiente a capire che al fondo di tanta produzione di clausole, documentazioni, dichiarazioni e procedure, alla fine la selezione si ri-
solverà nella conferma degli autisti che con gli spazzaneve e gli spargisale dell’Anas hanno frequentazione ed esperienza. Much Ado About Nothing (Molto rumore per nulla) by Shakespeare. Dardo
De Matteis chiama a raccolta i sindaci per individuare una strategia di intervento
La regione è entrata nella lista nera dell'Unione europea. Scattano le sanzioni
Gam, si muove la Provincia
Polveri sottili, c'è anche il Molise
CAMPOBASSO. Oggi, alle ore 12.00, presso la sala Giunta dell’ente, avrà luogo un incontro urgente sulla vertenza Gam. All’evento prenderanno parte i sindaci dell’area matesina e del circondario (San Polo Matese, Spinete, San Massimo, Boiano, Campochiaro, Guardiaregia, Sepino, Cercemaggiore, Cercepiccola, Roccamandolfi, San Giuliano del Sannio, Busso, Vinchiaturo, Baranello, Casalciprano, Castropignano, Trivento, Jelsi, Fossalto), al fine di discutere delle misure di intervento a sostegno dell’azienda e dei dipendenti che rischiano ripercussioni economiche oltre che lavorative. Dal che si possono immaginare le conseguenze sociali, economiche e le ripercussioni che investiranno il nostro territorio. Per questo motivo, il presidente della Provincia di Campobasso cerca insieme ai sindaci, la migliore strategia di intervento.
CAMPOBASSO. Molise, Veneto, Lombardia, Toscana, Marche, Lazio, Puglia, Sicilia, Campania e Umbria. Sono queste le regioni sulle quali la Commissione europea ha aperto una procedura d’infrazione per il superamento dei limiti per quanto riguarda le polveri sottili. Questa legislazione impone dal 2005 livelli massimi di concentrazione delle polveri nell’aria e già una volta, con una condanna della Corte di giustizia, Bruxelles richiamò l’Italia per aver superato questi limiti. Ad inizio luglio la Commissione ha inviato una nuova lettera di messa in mora alle autorità italiane che dovranno rispondere e fornire chiarimenti non entro la fine di ottobre pena una seconda “fase” in cui inviterà il governo di Roma a mettersi in regola al più presto con le norme sulla
qualità dell’aria. Ancora non si conoscono nei dettagli i valori delle zone incriminate ma in Molise, i limiti sono stati spesso superati a Venafro, città attraversata ogni giorno da decine di mezzi in transito verso Lazio e Campania.
TAaglio lto
5 1 ottobre 2014
Inventori, creativi e artigiani digitali, conosciuti anche come “makers”, a confronto
A Roma l’ Innovation Week parla del futuro, a Campobasso permane il presente Siamo una regione cenerentola, amministrata da gente con scarsa esperienza che ha inteso considerare la gestione del potere un’occasione per le personali fortune L’artigianato molisano rischia definitivamente di morire se non s’inserisce in canali globali. Collocandovisi, avrebbe tutti i numeri per assurgere a nuova vita. Accostare gli artigiani tradizionali (ramai, coltellinai, costruttori di zampogne, scalpellini, ecc.) a quelli digitali equivale a rilanciare la manualità associandola alle nuove tecnologie. Concetti in sequenza che hanno avuto la loro affermazione nel corso della manifestazione “Molise, un’altra storia”, la kermesse promossa a Roma-Garbatella dall’associazione “Forche Caudine”, in collaborazione con il Formez, rimasta, purtroppo, un’illustre “incompresa” dalla Regione Molise, nonostante avesse fatto registrare oltre 35mila presenze. L’argomento torna d’attualità in concomitanza, sempre nella capitale, della grande vetrina sull’innovazione (Innovation Week), accompagnata dalla Maker Faire Rome (#MFR14), la più grande fiera europea dedicata agli inventori, ai creativi e agli artigiani digitali, conosciuti anche come “makers”. Al Parco della Musica fino a domenica sfileranno i prota-
gonisti della rivoluzione digitale con stampanti 3D, robot, plotter, droni, Bitcoin e start up innovative. Insomma, è possibile imbattersi nel futuro. Quanto sta succedendo a Roma – e più in generale quanto sta succedendo nel mondo, in un periodo di crisi e di trasformazione repentina – dovrebbe far riflettere gli amministratori regionali. Ma la loro reiterata latitanza verso questi temi conferma la siderale distanza dal futuro presi, come sono, dalle contingenze del presente che, tradotte in parole povere (vedi la vicenda delle centrali a biomasse), si vanno a formalizzare sugli affari e gli arricchimenti personali. Settori vitali, dalla lunga tradizione e dall’alta qualità, qual è stato da sempre l’artigianato molisano (specie quello artistico), sono abbandonati a se stessi, né finora sono valse, appunto, iniziative e sollecitazioni ad aprire gli occhi, a guardare oltre il proprio naso, a prendere coscienza dei processi innovativi e della lordo adattabilità all’esigenza del mercato globale, a modificare le cose. Siamo una regione ceneren-
tola, amministrata da gente con scarsa esperienza che ha inteso considerare la gestione del potere un’occasione per le personali fortune (alcuni sono veri e propri parvenu che prima di arrivare a Palazzo Moffa non hanno amministrato neanche un condominio). Sicché, lo scotto che sta pagando il Molise è pesantissimo: artigianato, commercio, agricoltura, il terziario, i maggiori servizi sociali sono ridotti ai minimi termini. La Regione Molise è sostanzialmente ferma. Il consiglio vivacchia alle prese con ordini del giorno, mozioni e interrogazioni, e la giunta procede imperterrita a perseguire gli obiettivi privati dei suoi componenti. A un anno è mezzo dall’insediamento del consiglio e stata varata una sola legge che si ricordi: quella che ha dimezzato il valore patrimoniale degli Istituti autonomi delle case popolari (Iacp).
Lettera aperta
Subire un “Infarto” in Basso Molise. I rischi che si corrono di Luigi Romano Sono un cittadino di un paese costiero Molisano, ho avuto la sfortuna (come tanti) di subire un infarto. Il pericolo, la corsa in pronto soccorso, l'ECG evidenziava il fattaccio. Viene immediatamente allertato il Gruppo dell'Emodinamica che in breve
tempo mi sottopone a coronografia e (come per incanto), finalmente quel dolore violento e costrittivo al petto mi lascia, e pensare che nemmeno con la morfina mi era passato. Bravissimi al pronto soccorso, ma veri angeli (a cui credo dover la vita) tutti quelli dell'emodinamica. Nei giorni che trascorro all'UTIC (amore-
volmente assistito con altri pazienti da tutta l'equipe) vengo a sapere che devo sentirmi un “privilegiato” perché il servizio dell' Emodinamica, non funziona 24 ore su 24, ma solo di mattina e solo grazie alla disponibilità del gruppo dei medici. Possibile che il territorio più popoloso del Molise (che in estate triplica o addirittura
quadruplica) non deve avere un simile sevizio h24? Eppure c'è la famosa dorsale adriatica (A14, statale 16, ferrovia...con a breve l'alta velocità) dove transitano migliaia di persone tutti i giorni. Faccio un appello da cittadino e da paziente, a tutte le forze politiche, affinché i tagli alla sanità (seppur doverosi), non facciano rischiare la vita a migliaia di cittadini solo per poche centinaia di euro (quelli necessari per la reperibilità). Le scelte programmatiche della politica devono essere sempre orientate verso i bisogni del cittadino/utente e non verso rigide decisioni strategiche di natura solo amministrativa e contabile.
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Campobasso
1 ottobre 2014
Tariffe Tari errate, il Consiglio corregge il tiro Il Consiglio comunale ha modificato le tariffe della tassa dei rifiuti perchè, così come approvate lo scorso 6 settembre, non avrebbero consentito di produrre il gettito necessario all’ integrale copertura dei costi del servizio. L’errore risale all’anno scorso ed è stato generato dal sistema informatico di gestione, un programma non adeguato che ha portato la struttura a commettere l’errore. Per fortuna, però, i dirigenti se ne sono accorti in tempo, cioè prima che venissero emesse le prime bollette, e sono intervenuti per correggere il tiro che avrebbe inciso, e non poco, sul bilancio provocando un buco consistente. “L’errore è stato commesso - ha commentato il sindaco Antonio Battista – ma l’amministrazione ha reagito con prontezza ed ha gestito al meglio la situazione; l’errore, in realtà, è banale ma, allo stesso tempo, subdolo ecco perché siamo sempre più convinti che sia necessario potenziare il settore tributi e lavorare sulla dirigenza anche per far fronte alle continue evoluzioni della normativa”. Con 18 voti favorevoli e dieci contrari il Consiglio ha approvato la modifica del Piano finanziario e delle tariffe della Tari che, in sostanza, sono state rideterminate per ridistribuire il costo del servizio in modo equo. L’errore commesso è molto tecnico e solo leggendo la relazione fornita dai dirigenti, e già pubblicata sulle pagine de La Gazzetta, è possibile capire di cosa si tratta. Si ripropone volentieri il documento evidenziando che, inevitabilmente la necessità di modificare le tariffe per rispettare l’obbligo di copertura ha comportato il posticipo dei termini di pagamento della Tari : 30 ottobre 2014 (prima rata o rata unica), 30 novembre 2014 (seconda rata) e 30 gennaio 2015 (terza rata).
“Il 3 settembre il Consiglio Comunale ha approvato rispettivamente il piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani e le tariffe della TARI per l’anno 2014. Il piano è stato redatto sulla base dei dati finanziari forniti dal soggetto gestore del servizio, oltre che dalle strutture comunali interessate, e le voci di costo sono state imputate secondo le indicazioni riportate nelle linee guida elaborate dal MEF, in applicazione dei criteri definiti dal D.P.R. 158/99. Sulla base dei costi fissi e variabili complessivi, riportati nel piano finanziario approvato, sono state poi operate le ripartizioni tra utenze domestiche e non domestiche, utilizzando il foglio di calcolo elaborato dal MEF e fornito insieme alle linee guida. L’attribuzione percentuale dei quantitativi di rifiuti conferiti dalle due categorie di utenza, preliminare alla successiva ripartizione dei costi, come specificato dalla Circolare GAB/99/17879/108 del 7.10.1999, avviene moltiplicando la superficie totale dei locali occupati da ciascuna categoria di utenza non domestica per i rispettivi coefficienti di produttività di rifiuti; la quantità totale potenzialmente prodotta dalle utenze non domestiche si ottiene dalla sommatoria delle quantità potenziali relative alle singole categorie. Il quantitativo totale dei rifiuti da attribuire in percentuale alle utenze domestiche è ricavato per differenza tra la quantità complessiva di rifiuti e quella potenziale attribuita alle utenze non domestiche. Nella determinazione delle percentuali di rifiuti tra le due categorie non è stata correttamente riportata la formula di calcolo, con la conseguenza che è stata attribuita alle utenze non domestiche una percentuale (27,00%) minore di quella effettiva
(35,60%) e, conseguentemente, alle utenze domestiche una percentuale (73,00%) maggiore di quella effettiva (64,40%). La ripartizione dei costi fissi e variabili tra le due categorie avviene sulla base delle suddette percentuali; Per il calcolo della tariffa occorre determinare la superficie totale delle singole categorie di utenza e il numero di unità domestiche. Difatti la tariffa fissa, per entrambe le categorie, è data dal rapporto tra costo fisso e superficie totale; la tariffa variabile è data dal rapporto tra costo variabile e superficie totale per le utenze non domestiche, mentre per le utenze domestiche il rapporto è tra costo variabile e numero di unità domestiche. I dati relativi alle superfici complessive delle singole categorie ed al numero di unità sono quelli risultanti dalla elaborazione eseguita con il software di gestione della Tari. L’elaborazione non ha differenziato, all’interno delle utenze domestiche, quelle classificate come accessorio dell’abitazione, con la conseguenza
Eventi di successo a costo zero, si può fare Il successo della manifestazione Vivi La tua Città, che lo scorso sabato ha risvegliato il capoluogo, ha spinto amministratori e organizzatori ad alcune riflessioni con l’intento di proseguire il cammino di collaborazione che il Comune ha intrapreso con le associazioni di categoria . “L’evento – ha detto l’assessore al Commercio Salvatore Colagiovanni – è stata la dimostrazione che è possibile organizzare manifestazioni a costo zero, un successo che, nonostante i “gufi”, ha premiato lo sforzo e il lavoro messo in campo da tutti; è doveroso ringraziare, in primis la città di Campobasso, che ha reso possibile un evento che sicuramente tutti ricorderanno, tutti gli operatori delle associazioni di volontariato ( la Protezione Civile e le Guardie Ecologiche, la SEA, le Strutture Comunali, il mondo dello sport, gli artisti che hanno partecipato donando la loro arte senza costi e lo staff organizzativo formato da Max Manocchio e Maurizio Discenza”.
L’amministrazione riparte da commercio e cultura per il rilancio del capoluogo
“In un momento di crisi che sta investendo tutti i settori – ha aggiunto l’assessore alla Cultura Emma de Capoa – l’amministrazione ha dato un segno di efficienza, un progetto sperimentale che ha provocato subito un risveglio culturale della città e su cui bisognerà continuare a lavorare per rivalutare i tanti talenti del capoluogo”. Il sindaco Antonio Battista ha voluto invece porre l’accento sull’aspetto garbato del-
l’evento che ha animato il capoluogo senza creare disagi ma con il solo intento di far recuperare ai cittadini il senso della comunità. Insomma, l’evento ha fatto centro ma l’amministrazione guarda al futuro ed è già all’opera per progettare nuove iniziative in collaborazione con le associazioni di categoria. Le idee in cantiere sono tante e lo slogan è pronto: “Lavoriamo insieme per costruire…non per distruggere”.
che il rapporto per la determinazione della quota variabile delle utenze domestiche è avvenuto tra il totale dei costi fissi ed il totale delle unità, comprese quelle accessorie, mentre a norma del regolamento la tariffa variabile per le utenze domestiche viene applicata solo sull’abitazione, non anche sugli accessori. L’errore ha comportato lo sviluppo di una tariffa variabile per le utenze domestiche inferiore a quella effettivamente dovuta; pertanto le tariffe, così come approvate, non consentono di produrre il gettito necessario alla inte-
grale copertura dei costi, come richiesto invece dall’art. 1 comma 654 della L. 147/2013. Per assicurare in via previsionale il rispetto dell’obbligo di copertura integrale è quindi necessario rideterminare le tariffe correggendo i due errori materiali che si sono verificati. L’articolato sistema di calcolo considera le categorie tassabili nel loro complesso, proprio al fine di assicurare la copertura integrale dei costi, con l’effetto che la modifica di un singolo dato si riflette sull’intero sistema tariffario, modificandolo globalmente. La correzione del dato relativo alla attribuzione dei costi tra utenze domestiche e non domestiche, comporta, in linea generale, una tendenziale diminuzione della tariffa, nella parte variabile e fissa, per le utenze domestiche e un correlativo aumento della tariffa, nella parte variabile e fissa, per le utenze non domestiche. Per le utenze domestiche la diminuzione tendenziale, generata dalla diversa ripartizione dei costi, viene però assorbita dall’aumento della parte variabile della tariffa, dovuto al minor numero di unità rispetto a quello originariamente considerato ai fini del calcolo”.
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Campobasso
1 ottobre 2014
Al comune, come alla Regione e alla Provincia, si sommano gli errori tecnici e burocratici
Sbagliano loro, ma paghiamo noi Sbagliare è umano, perseverare è diabolico. Al comune di Campobasso sono diabolici: sbagliano e perseverano nell’errore che di solito comporta aggravi di spesa per l’amministrazione. Non fa eccezione il settore avvocatura che dinanzi all’atto di opposizione del cittadino F.P. al verbale di contravvenzione del comando vigili urbani nei suoi confronti per aver sostato in Via Gazzani in zona a pagamento senza porre in funzione l’apposito dispositivo di controllo, omettendo di corrispondere la somma dovuta, e alla richiesta di annullamento di quel verbale per errata indicazione della norma violata, non ha fatto una piega. Non l’ha fatta nemmeno dinanzi alla sentenza con la quale il Giudice di Pace ha accolto il ricorso di F.P., ritenendo illegittimo il verbale impugnato in quanto basato su una violazione non corrispondente a quella effettivamente commessa. Il settore avvocatura che poteva, al pari del giudice di pace accorgersi che la violazione al codice indicata nel verbale dei vigili era sbaglia, ha preferito ricorrere al tribunale di Campobasso per ottenere, a sua volta, l’annullamento della sen-
tenza del giudice di pace. Purtroppo per il settore avvocatura e per le casse comunali, le cose non sono andate come si sperava. Il Tribunale ha dichiarato inammissibile l’appello in quanto proposto tardivamente, condannando il comune al pagamento delle spese processuali per un importo complessivo di 1.015 euro. Ammesso
che il tribunale avrebbe potuto accogliere la richiesta di annullamento della sentenza del giudice di pace, come sperava il comune attraverso il settore avvocatura, rimane evidente che ciò non è stato possibile unicamente per un difetto addebitabile al settore stesso: aver proposto tardivamente l’appello. Un errore dell’amministrazione
che come tanti altri errori s’è risolto in una condanna e in un aggravio di spesa per le casse municipali di oltre mille euro. Somma che l’avvocatura ha dovuto liquidare in favore del cittadino F.P. e della sua ostinata volontà di non lasciarsi fregare. Ma questo non è niente rispetto a ciò che il comune è stato costretto a fare pur di mandare
“Incontri DiVini” con l’A.I.S. Molise per tutto il mese di ottobre a Campobasso L’Associazione Italiana Sommelier Molise, per tutto il mese di ottobre a Campobasso, in collaborazione con cinque realtà locali del capoluogo legate al mondo del vino e della ristorazione, presenta Incontri DiVini, un fitto programma d’appuntamenti dedicati a chi vuole avvicinarsi al mondo dell’enologia, per scoprire i segreti e le emozioni che vengono ogni volta versate e contenute dentro un calice di vino. Si inizia domani , con la prima serata presso l’Enoteca Cefalo, in via Duca D’Aosta a Campobasso, sin dalle ore 19.00. I sommelier dell’A.I.S. Molise per l’occasione, oltre ad offrire un calice di vino presentandone in modo particolare e inusuale le caratteristiche, parleranno diffusamente anche dei nuovi corsi per sommelier che
l’Associazione Italiana Sommelier, la più longeva ed estesa d’Italia, propone qui in Molise e a Campobasso, dando la possibilità a tutti di toccare con mano il materiale didattico che verrà poi messo a disposizione dei corsisti e la qualità della proposta formativa professionale che fa da sempre la differenza. Le altre date fissate per Incontri DiVini sono: il 10 ottobre all’Enoteca Massarella, il 18 ottobre all’Enoteca Pistilli, il 22 ottobre all’Enoteca Walk on Wine Spirits e il 29 ottobre al Mama’s Food & Cafè. Incontri con la passione aperti a tutti, senza bisogno di prenotazione. Per ogni ulteriore info si può contattare il delegato provinciale di Campobasso dell’A.I.S. Molise, Mimmo Di Placido, via mail: mimmodiplacido@hotmail.com, oppure telefonicamente al 3351356319.
avanti i lavori del Contenitore per le attività sociali di via Emilia, affidati all’impresa A.G.Z.con contratto d’appalto del 9 febbraio 2009, per un importo di 138.929,13 euro. Ha dovuto sostituirsi all’impresa nel pagamento dei contributi all’Inps, altrimenti i lavori si sarebbero fermati. Tutto questo dopo aver assegnato l’opera con un ribasso del 30,911 per cento e liquidato gli stati di avanzamento per 89.780,57 euro. Lo strano è che l’amministrazione comunale s’è resa conto che l’impresa non era in regola con il Durc solo a seguito degli accertamenti istruttori da parte dell’ufficio contratti. Sta di fatto che il comune ha dovuto versare 21.750 euro al posto dell’impresa, altrimenti i lavori si sarebbero bloccati. Non sappiamo quanto sia corretta e usuale una procedura del genere, in cui la stazione appaltante si prende cura di mettere in ordine l’appalto sostituendo la ditta appaltatrice nel pagamento dei contributi assicurativi. A Palazzo san Giorgio comunque si può. E alla collettività l’onere di pagare gli errori e le omissioni. Dardo
Tratufo bianco pregiato, inizia la raccolta Il presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis e l’assessore all’ambiente Alberto Tramontano avvisano che da oggi e sino al 15 gennaio, è possibile esercitare la ricerca e la raccolta del tartufo bianco pregiato (Tuber Magnatum Pico). L’assessorato è a disposizione per qualsiasi informazione e chiarimento in merito.
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Isernia
1 ottobre 2014
Differenziata, parte il porta a porta A Isernia conferenza stampa per presentare la campagna di raccolta rifiuti ISERNIA. Si è svolta, presso l’Ex lavatoio” in largo F.lli Madda¬lena, la conferenza stampa di presentazione della campagna di avvio della raccolta differenziata “porta a porta”, che interesserà gran parte dei cittadini di Isernia. La principale novità del nuovo servizio è che saranno rimossi i “vecchi” cassonetti stradali e ogni utente avrà a disposizione, gratuitamente, le attrezzature dedicate alla raccolta differenziata (buste, secchielli, bidoni) oltre al materiale informativo contenente giorni, orari e modalità di de¬posito dei rifiuti. Dal domani 1° ottobre e fino al 30 novembre, ogni famiglia dovrà provvedere al ritiro del “kit di raccolta”, recandosi (munito della lettera ricevuta a domicilio e del codice fiscale del soggetto intestatario della tassa rifiuti) presso l’ufficio raccolta differenziata di competenza, se¬condo quanto indicato nella lettera, ossia uno fra i seguenti: l’Ex lavatoio in Largo Maddalena; il V settore comunale in via Ponzio Pilato; il Palaz¬zetto dello sport in via Giovanni XXXIII. Appositi manifesti, con l’indica-
Abusivismo edilizio, scattano denunce e sequestri Vasta operazione in provincia di Isernia dei Carabinieri zione “avvio servizio”, informeranno i cittadini sulla data d’esordio del nuovo sistema di raccolta, dal quale sono esenti gli abitanti delle borgate che effettueranno la differenziata utilizzando i raccoglitori sistemati nelle aree di prossimità. «Un sistema di gestione così strutturato – ha detto, nel corso della conferenza stampa, l’assessore comunale all’ambiente Marco Amendola – permetterà di contenere e possibilmente ridurre la tassa a carico dei cittadini per lo
Parte la prevenzione del tumore Lilt e Lions Club Isernia presentano gli eventi del 4 ottobre ISERNIA. In occasione della Campagna Nazionale Nastro Rosa, dedicata alla prevenzione del tumore al seno, che si svolge annualmente durante tutto il mese di ottobre, la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, sezione di Isernia, e il Lions club di Isernia organizzano, con il patrocinio dell’Asrem, un’intera giornata di formazione e informazione dedicata alle neoplasie.L’appuntamento è il 4 ottobre 2014 a partire dalle ore 8.00, presso l’Auditorium Unità d’Italia di Isernia, dove si svolgerà un evento scientifico dal titolo “I tumori oggi: guarigione possibile?”.Il programma si articola in cinque sessioni: la prima sarà dedicata al tumore dello stomaco, la seconda al tumore del polmone, la terza sessione riguarderà il tumore del pancreas. L’ultima interesserà i tumori del distretto cervico-facciale. Il congresso vedrà la partecipazione di nomi illustri della medicina nazionale. Le letture magistrali saranno affidate rispettivamente al prof. Ramacciato, al Prof. Rendina, al prof. Ramacciato e al prof.
Ionna. Responsabile scientifico del congresso è il dr. Caranci.La giornata si concluderà, a partire dalle ore 21.00, con il concerto “Per nuove stagioni”. Programma. I Solisti Liriensi. Dirige il M° Fernando Raucci, solista M° Loreto Gismondi (violino). Antonio Vivaldi Le Quattro Stagioni, W. A. Mozart Sinfonia dei giocattoli KV 522. Con la partecipazione incondizionata di Emilia Vitullo. L’ingesso è gratuito. L’ obiettivo è quello di sensibilizzare un numero sempre più ampio di donne e uomini sull’importanza vitale della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori, informando il pubblico sugli stili di vita correttamente sani da adottare e sui controlli diagnostici da effettuare soprattutto per una maggiore adesione della popolazione agli screening oncologici regionali. La giornata è stata organizzata con il generoso contributo del Gruppo Europea 92 – Fonte del Benessere Resort e Centro Mességué.
smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Il nostro impegno è mirato a fornire Isernia d’un servizio pratico e allo stesso tempo effi¬ciente ed innovativo». La campagna è stata promossa dall’amministrazione comunale in col¬laborazione con la ‘Smaltimenti Sud’ e con ‘Tetra Pak Italia’. Quest’ultima azienda è da sempre impegnata nello sviluppo sostenibile e nel supporto all’estensione della raccolta differenziata su tutto il territo¬rio nazionale.
ISERNIA. A Sesto Campano, i militari della locale Stazione hanno denunciato otto persone per abusi edili. Si tratta di un 31enne, una 43enne, un 60enne, un 54enne, un 68enne, un 70enne e un 58enne, tutti del luogo, nonché un 50enne di Ciorlano in provincia di Caserta, i quali avevano realizzato blocchi di cemento armato per delimitare un terreno del quale sono comproprietari, in assenza delle prescritte concessioni edilizie. Le opere sono state sottoposte a sequestro. Tra Castel del Giudice, Roccasicura, Castelpetroso e Santa Maria del Molise, i militari delle Stazioni territorialmente competenti in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Isernia, hanno denunciato due imprenditori edili e due titolari di attività commerciali, per violazioni alle norme in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro e sfruttamento di lavoratori in nero. Nel corso delle ispezioni è stato anche adottato il provvedimento di sospensione dell’attività all’interno di due cantieri edili dove erano state riscontrate le infrazioni.
A Castelpetroso le suore della Vergine di Matarà Castelpetroso(IS). Tra le novità della recente VII Convocazione Diocesana svoltasi a Campobasso dal 17 al 21 settembre spicca l’annuncio del nuovo Ordine Religioso Femminile che presterà servizio presso la Basilica Pontificia minore
dell’Addolorata di Castelpetroso. Ad annunciarlo, ieri, il Vicario Episcopale per il Santuario e Rettore della Basilica don Massimo Muccillo che come aveva già indicato nella Cattedrale di Campobasso, ha presentato l’Ordine Religioso
Femminile alla presenza dell’arcivescovo di Campobasso –Bojano, S.E. mons. GianCarlo Bregantini, dei numerosi fedeli ed autorità in occasione del Solenne Pontificale per il 124° anniversario della Posa della Prima Pietra per l’edificazione del Santuario (28 settembre 1890). “Serve del Signore e della Vergine di Matarà” è il nome dell’Ordine femminile nato in Argentina ma missionarie in tutto il mondo della Famiglia religiosa del Verbo Incarnato con il carisma dell’ ”evangelizzazione della cultura” e l’ unico desiderio di dare a Gesù Cristo Spose secondo il suo Cuore, donne che, consacrandosi totalmente a Dio, diano testimonianza che si può ancora edificare la civilizzazione dell’amore”. A presentare le tre suore provenienti dal Perù, Argentina e Brasile che resteranno al servizio della Basilica, la Madre superiora della Casa Generalizia che ha sede in Roma: Maria Madre del Verbo Incarnato, Maria del Buon Consiglio e la superiora Maria Madre di Arami, cioè fortezza. La Fraternità è la via di Dio – ha detto il Presule di Campobasso – e queste suore rappresentano per la nostra Diocesi le mani dell’Accoglienza, del Servizio, dell’Amore della Madre Addolorata di Castelpetroso, Patrona del Molise.
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Termoli
1 ottobre 2014
Il fatto.
L’autopsia per Lavinia Iacomi I Ris a San Giacomo degli Schavoni per la morte della giovane nella vasca da bagtno TERMOLI. Una notte che non ha sciolto il mistero sulla morte della 26enne Lavinia Iacomi, quella trascorsa in via Fabio Filzi a San Giacomo degli Schiavoni. Una villetta bifamiliare in cui si è consumata un’autentica tragedia, quella rivelatasi agli occhi del suo compagno, Francesco Gesuela, noto pizzaiolo che insieme alla ragazza gestiva il locale di proprietà ‘Il Basilico’, in via Madonna delle Grazie a Termoli. Ore di lavoro febbrile per catturare ogni traccia, ogni elemento utile agli investigatori, con i carabinieri del Ris che con foto, video e impronte digitali hanno sezionato ogni millimetro dell’appartamento dei due livelli su cui sorge l’abitazione alla periferia di San Giacomo, specie nel bagno, dove Lavinia è stata rinvenuta cadavere proprio dall’uomo con cui conviveva. I militari, il Pm Carrai, la dottoressa Margherita Neri dell’istituto di Medicina legale di Foggia, all’opera per cercare di dare una spiegazione a quella morte assurda, che ha colto la 26enne di nazionalità romena nella sua vasca da bagno, mentre era senza nulla addosso. Gesuela è stato interrogato più d’una volta dal personale dell’Arma, coordinato dal comandante della compagnia Paolo Nichilo e dal comandante della stazione di Termoli Piero De Carlo.
“Acqua sorgiva presto a Montenero” Il sindaco Travaglini è stato a Roma per la variante di progetto all'acquedotto centrale
Il giallo su quel decesso a tratti inspiegabile si è alimentato per l’assenza di tracce evidenti, segni esteriori, sangue, ma anche di rumor e indiscrezioni che potessero dare la stura anche a scenari diversi. Un post su Facebook di qualche giorno fa, indecifrabile, ‘darei la vita per non morire’, rappresenta uno squarcio su un’esistenza che forse non era felice come tutti pensavano, poiché la cordialità e la giovialità di Lavinia era proverbiale e nessuno poteva presagire un epilogo così triste. L’ispezione cadaverica esterna non
“Il Tribunale non si tocca” L'assemblea degli avvocati ha ribadito il no alla chiusura della struttura LARINO. Fuori dagli schemi la riunione assembleare dove, per diverse ore, politica e mondo forense hanno dibattuto sulle sorti dell’autonomia giudiziaria molisana.Una sorte che parrebbe segnata, ma non c’è ancora la bolla di scomunica per Corte d’appello e tribunali di Isernia e Larino, da qui l’esigenza di continuare a dare battaglia. Decine di legali, una buona schiera di amministratori locali e altri esponenti delle istituzioni, compreso il vescovo De Luca, hanno accolto l’invito congiunto formulato dal presidente dell’ordine frentano Antonio De Michele e del sindaco Vincenzo Notarangelo. Il primo cittadino larinese, alla sala conferenze del Vietri, ha aperto la discussione, lasciando poi la parola a un indomito presule, De Luca ha ammonito un Molise che vorrebbe vedere giocare all’attacco, ma è costretto a fare catenaccio. De Michele in un lungo excursus ha ricapitolato tutti i passaggi ma-
turati sin qui, non lesinando critiche a un attivismo parziale della delegazione parlamentare, a uno uso spregiudicato della decretazione d’urgenza da parte del governo e a una riforma della geografia giudiziaria che anche in realtà come Campania e Puglia, per non limitarsi al Molise, sta producendo guasti in catena. A infiammare il dibattito è stato il senatore Roberto Ruta, che ha evidenziato come l’assenza di una Corte d’appello, lui avvocato e politico campobassano-centrico, metterebbe in discussione l’esistenza del Molise stesso e che è pronto a votare contro una eventuale fiducia a Palazzo Madama, dove la maggioranza è salda ma senza blindature ante-litteram, perché sguarnire il territorio dai presidi dello Stato significa spalancare le porte e le finestre al malaffare, parole pronunciate sotto lo sguardo attento del comandante della compagnia di Larino, il maggiore Alessandro Dominici.
è stata risolutiva a scoprire le cause della morte e stamani il sostituto procuratore della Repubblica formalizzerà l’incarico al medico legale e disporrà l’autopsia sulla salma di Lavinia, trasferita poche ore fa nella sala mortuaria dell’ospedale San Timoteo. Il cartello ‘chiuso per ferie’, dopo una stagione intensa, preludeva a un viaggio per ritemprarsi dalle fatiche lavorative, ma Lavinia e Francesco non lo faranno mai più insieme. E’ l’unico dato certo, come il sequestro di natura cautelare dell’immobile deciso dalla Procura
MONTENERO DI BISACCIA. L’acqua delle sorgenti del Biferno è sempre più vicina a Montenero. Il sindaco Nicola Travaglini, accompagnato dal Responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Montenero di Bisaccia, si è recato a Roma presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la chiusura della Conferenza dei Servizi dedicata all’acquedotto molisano centrale; l’incontro odierno, in particolare, è stato incentrato sull’acquisizione degli ultimi pareri necessari all’approvazione della variante al progetto originario, così come proposto negli anni scorsi dal Comune di Montenero di Bisaccia e da altri comuni bassomolisani. “Quello di oggi rappresenta un momento davvero importante per i monteneresi – ha commentato il sindaco Nicola Travaglini a margine della riunione ministeriale – perché abbiamo finalmente concluso la fase procedurale inerente l’acquisizione dei pareri utili per la realizzazione della variante al progetto originario dell’acquedotto molisano centrale, che garantirà l’arrivo a Montenero dell’acqua della sorgente del fiume Biferno. Nel corso dell’incontro abbiamo inoltre appreso che l’inizio dei lavori per questa variante, dopo il previsto passaggio al Cipe e alla Corte dei Conti, potrà esserci già entro un paio di mesi. Un traguardo storico, sicuramente, che la nostra Amministrazione comunale ha programmato e perseguito fin dal momento del suo insediamento; ringrazio quindi tutti gli attori istituzionali regionali che hanno garantito il raggiungimento di questo risultato. Spero vivamente che i cittadini di Montenero potranno bere al più presto l’acqua di sorgente, che in futuro sgorgherà direttamente dai rubinetti di casa su tutto il territorio comunale, compresa la nostra zona a mare”.
Futuro Zuccherificio, spiragli positivi? TERMOLI. «Vogliamo continuare a produrre zucchero, così come l’abbiamo ribadito insieme alle altre Regioni e stiamo lavorando sul da farsi e nei prossimi giorni nomineremo anche il nuovo amministratore». Il manager dimissionario, Francesco Fusco, era comunque presente all’incontro in quanto rimane in regime di prorogatio fino a quando non arriverà il suo successore. Al momento di nomi non se ne fanno e bisogna considerare anche le dimissioni della squadra dirigenziale. Intanto, la settimana prossima è in programma un incontro con le associazioni bieticole per individuare le condizioni e il nuovo prezzo bietole per il 2015. Si punta a una campagna corta - questo è emerso: circa 2500 ettari rispetto ai 5200 di quest’anno. Una scelta per rischiare il meno possibile dato l’attuale prezzo dello zucchero. Altro aspetto importante, il via libera del «socio», ovvero la Regione all’impacchettamento - fermo da alcuni
Si punta per il 2015 a una campagna corta per rischiare il meno possibile
anni. Ora verrà definito l’accordo con la ditta interessata. Tra le altre cose spicca anche un’eventuale ricorso alla cassa integrazione a rotazione per fronteggiare i costi. A breve si individueranno i criteri con le Rsu. All’incontro erano presenti i segretari regionali di categoria: Florinda Di Giacomo (Flai Cgil), Raffaele De Simone (Fai Cisl) e Raffaele Primiani (Uila Uil) oltre ai rappresen-
tanti di fabbrica. Tra di loro Antonio Di Lisio (Flai Cgil): «Tutti siamo consapevoli delle difficoltà che oggi incontra questo settore. Per noi rimane prioritaria la produzione dello zucchero, cercando di implementare seriamente con altre strategie che portino equilibri alle casse di questa nostra azienda. Quindi a breve - ha concluso - il nostro interesse va esteso a un tavolo allargato di filiera»
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Termoli
1 ottobre 2014
“Di Michele persevera nell’errore” Il sindaco di Termoli Sbrocca replica al consigliere Cinque Stelle TERMOLI. Ancora una volta il consigliere M5S Di Michele si erge a paladino della buona politica puntando il dito contro situazioni e istituzioni e perseverando nell’errore di non verificare i fatti prima di esporli”.Così il sindaco Angelo Sbrocca risponde all’attacco di Di Michele che dalle pagine di un quotidiano on line dice “Possibile che un noto hotel di Termoli tra qualche giorno inizierà ad ospitare molti rifugiati e profughi e la città non deve sapere nulla? Forse perché il giro d’affari è consistente? Bah sempre peggio e non mi si dica che il sindaco non ne sapeva nulla”. “Bene – risponde Angelo Sbrocca – il consigliere Di Michele inizia il suo intervento dicendo ‘Noi che non ci facciamo mai i fatti nostri’ e io direi che è un bene che non se li facciano ma che se questo è il metodo allora bisogna cambiare radicalmente, perché limitarsi a sorvolare la superficie dei fatti è nocivo non solo per il consigliere Di Michele ma per l’intera compagine del Movimento Cinque Stelle, che invece vanta al suo interno persone di tutto rispetto e molto attente all’iter della res publica termolese, nocivo nei confronti di tutta la cittadinanza termolese e scorretto nei confronti di questa Amministrazione comunale.
Come già per diversi ‘casi’ sollevati e palesemente smentiti da questa Amministrazione, ancora una volta il consigliere Di Michele parte in quarta e crede di aver scoperto chissà quale losca verità. Tutti sanno, tranne Di Michele, che proprio la situazione segnalata dal con-
Cosib, troppi furti di rame La denuncia della struttura per le difficoltà funzionali delle aziende TERMOLI. Tre furti di rame da Marzo a Giugno stanno creando notevoli difficoltà al Consorzio Industriale di Termoli. I ladri in azione probabilmente nelle ore notturne stanno facendo razzia del cosi detto “oro rosso”. Diversi i metri di avi di rame che sono stati asportati in diverse zone del Nucleo, “una situazione – dice il Presidente Mascio – che ci mette in allarme per diversi motivi, il primo sicuramente legato alla funzionalità sia dell’illuminazione pubblica sia delle aziende che hanno qui la loro attività, e poi anche di ordine economico, infatti da un primo conteggio che abbiamo fatto, ad oggi il danno economico supera i sessanta mila euro, bisogna anche dire che spesso riusciamo a intervenire prontamente grazie al lavoro di controllo degli operatori del Consorzio, che durante i loro giri trovano i pozzetti aperti e i cavi portati via”. Chiaramente questa situazione crea anche enormi disagi alle imprese stesse, costrette a rimettere in ordine i loro impianti
sigliere in causa, riguarda la gestione dell’accoglienza di profughi ed esuli ed è argomento quanto mai delicato che non coinvolge né il Comune di Termoli né lo Spraar ma solamente la Prefettura. Come noto la Prefettura agisce in maniera autonoma e senza preventiva consultazione del Comune. Ad oggi infatti non è arrivata nessuna comunicazione ufficiale né al sindaco Sbrocca né tanto meno alla struttura comunale. L’informazione del consigliere Di Michele quindi, non solo non trova alcun riscontro oggettivo nei fatti, ma rischia solo di creare allarmismo. A maggior ragione in questo caso in cui si è ancora in una fase iniziale del progetto, fase in cui è stato indetto un bando dalla Prefettura e un’aggiudicazione provvisoria. La Prefettura è tenuta a comunicare al Comune solo quando l’aggiudicazione del bando è definitiva. A quel punto sarà coinvolta anche l’Amministrazione comunale, e di conseguenza la cittadinanza sulla scelta di ospitare delle persone che vivono un momento di enorme difficoltà e che avrebbero bisogno soltanto di essere accolte nel migliore dei modi e non di essere strumentalizzate per mediocri attacchi politici.
Dubbi sugli immigrati al Modena In città si parla di una possibile ricaduta negativa sui flussi turistici TERMOLI. In città non si parla d’altro, inutile negarlo, e così, la polemica del giorno non può che essere legata alla futura presenza di cento immigrati nell’ormai ex Hotel Modena. A ridosso del mare, nella prima struttura del lungomare nord, quindi, Termoli avrà i suoi ospiti e su facebook monta violenta la polemica tra chi suppone sia “mero opportunismo economico” e chi, invece, vede il bello di questo gesto. Eppure, si registra, la maggior parte delle espressioni verte sull’inopportunità della scelta compiuta e addita i registi di questa azione quali fautori di un vero e proprio attacco al turismo. “Ma siete certi che così il turismo si svegli? La presenza di immigrati per di più il quel punto secondo voi non lo danneggerà?”: è una delle tante domande sopraggiunte al nostro indirizzo email e al quale diamo spazio per far partecipe l’intera cittadinanza anche di quanto ci viene evidenziato dai cittadini comuni, persone che vivono la città e “affacciandosi” alla cronaca nazionale aggiungono: “ma non leggete quello che stanno combinando gli immigrati? Aprite gli occhi, io da quando ho letto l’articolo non faccio che pensare alla sicurezza di questa città”.
Libro ed editoria in libreria Incontri con gli autori a Termoli per serate di crescita culturale TERMOLI. Il libro e il mondo dell'editoria a Termoli presso le librerie "Fahrenheit" e "La luna al guinzaglio". Grande emozione e ottima partecipazione di pubblico per la presentazione presso la libreria Fahrenheit del libro “Bella mia” della scrittrice abruzzese Donatella Di Pietrantonio. Introdotto e stimolato dalle intelligenti domande di Fernanda Pugliese e coinvolto dalle profonde considerazioni dell'autrice, il pubblico della libreria Fahrenheit ha
avuto l’occasione di scoprire un romanzo speciale. Al termine della presentazione, diversi e interessanti sono stati gli interventi del pubblico presente in libreria, al quale la scrittrice abruzzese ha risposto mettendo in luce temi come il dolore, il coraggio e il rapporto tra sentimenti e politica. "Se puoi sognarlo, puoi farlo". Con questa frase di Walt Disney, Massimo De Nardo, autore e editore della casa editrice RRrose Sélavy, ha tessuto la trama della
serata di sabato presso la libreria per ragazzi "La luna al guinzaglio". Con abilità pindariche De Nardo ha saputo catturare nella sua ragnatela grandi e piccini, regalando la possibilità di veder materializzarsi i protagonisti dei tre quaderni quadroni: Nimbo, Dizzy, il topo sognatore e la magnifica Pupa con il suo Dinello e i Jinn, instaurando una magica alchimia tra l'autore-editore e il pubblico. Nuovi appuntamenti sono in programma per ottobre nelle due librerie termolesi.
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Opinioni
1 ottobre 2014
Alpini, l’emozione a Trivento di Domenico Di Nunzio Sabato 27 e Domenica 28 Settembre 2014, si è svolta a Trivento la Festa Sezionale degli Alpini Molisani. Due giorni di emozioni speciali e di rievocazioni toccanti. L’evento, oltre ai momenti di festa, di enogastronomia e di estrosità alpina, ha avuto il merito di ripercorrere i grandi e bellicosi eventi del XX secolo che hanno visto gli alpini distinguersi per coraggio, onore e amor patrio. Il momento culturale ‘Per non Dimenticare’ tenutosi sabato 27 presso il salone polifunzionale, ha messo in risalto il grande contributo e il valore eroico offerto dagli alpini nella Grande Guerra. A cent’anni dallo scoppio del Primo Conflitto Mondiale, il ricordo dei caduti Alpini, i quali furono i protagonisti di uno scontro che si combatté quasi interamente sulle Alpi, deve spingerci a riflettere sulle nostre radici, sulla nostra identità nazionale. La nostra libertà è costata fin troppo a coloro i quali con coraggio ed audacia hanno sacrificato la propria vita per un’Italia migliore. È per questo che non si può e non si deve dimenticare. Ringrazio sentitamente l’Associazione Nazionale Alpini, nello specifico la ‘Sezione Molise’, per il loro costante impegno a favore della difesa della Memoria, dei valori della patria, dell’orgoglio italiano. Questa festa sezionale ci ha stimolato ancora una volta ad ascoltare l’eco e le risonanze di un passato che ha saputo versare il sangue per i propri figli, un senso del sacrificio che oggi troppo spesso dimentichiamo, ma che, grazie agli Alpini, torna a bussare nelle nostre coscienze. Nel congratularmi con la Sezione Alpini Molise e con il Gruppo di Trivento per l’impeccabile organizzazione, voglio rivolgere un particolare ringraziamento alle autorità che hanno preso parte alla celebrazione Eu-
caristica – officiata da Mons. Gabriele Teti – e alla deposizione della Corona. Le istituzioni hanno il dovere di mostrare attenzione e sensibilità nei confronti di chi contribuisce alla conservazione delle radici e tiene vivo il calore della memoria. Nel mio primo anno di mandato da Consigliere Regionale ho sempre aderito idealmente e concretamente alle manifestazioni promosse dagli Alpini Molisani. Allo stesso modo, continuerò a partecipare agli eventi
futuri cercando di conservare e di rinnovare la semplicità e il rigore morale degli Alpini, di farne tesoro al fine di trasmettere quei valori ai miei figli e alle giovani generazioni molisane. E’ anche questo un dovere della politica. Per tali ragioni desidero esprimere i miei più vivi complimenti all’amministrazione comunale di Trivento – nella persona del Sindaco Domenico Santorelli – ma anche, e soprattutto, a tutti quegli alpini e semplici cit-
tadini volenterosi che nell’umiltà di una collaborazione silenziosa, da dietro le quinte hanno reso possibile i numerosi eventi che hanno contrassegnato la Festa Sezionale, in particolare la meravigliosa sfilata che dalla rotatoria si è diretta fino a Piazza Cattedrale esaltando l’incantevole cornice del centro storico triventino pregno di storia e di tradizioni, un centro storico che per la sua unicità e per il suo passato rientra a pieno titolo tra i borghi più affascinanti del Molise.
Bagnoli del Trigno tra le località più belle
Il volume su La Basilica Maior di San Vincenzo al Volturno
Riconoscimento per il comune molisano di Bagnoli del Trigno che Skyscanner.it incorona quale una delle venti località più belle d’Italia. Il riconoscimento è accompagnato dalle seguenti parole: “Siamo in Molise, in provincia di Isernia, e Bagnoli del Trigno è una perla che vi farà apprezzare ancor di più questa regione: tra il fiume Trigno e il torrente Vella, questo borgo sembra un dipinto per quant’è bello.
Venerdì 10 ottobre 2014 a partire dalle 16,00 nella Sala Schuster dell’abbazia di San Vincenzo al Volturno sarà presentato il volume “ La Basilica Maior di San Vincenzo al Volturno (Scavi 2000-2007) a cura del prof. Federico Marazzi edito dalla Volturnia Edizioni nella collana Studi Vulturnensi. Il corposo volume di circa 400 pagine ripercorre l’intera stagione di scavi che ha portato alla scoperta del monumentale edificio. Ricchissimo l’apparato fotografico (con oltre 600 immagini) e quello grafico con disegni ricostruitivi e planimetrie. Alla presentazione che nasce sotto l’egida dell’Istituto Regionale per gli Studi Storici del Molise “Vincenzo Cuoco” in col-
Viuzze pittoresche e tortuose, che arrampicano letteralmente sulle rocce, scorci da cartolina, un bellissimo castello a dominare le case da uno sperone e una natura che la fa da padrona. Se ci andrete in inverno, durante il periodo natalizio, potrete ammirare la sfilata delle ‘ndocce, così da vivere anche le tradizioni del luogo, per una visita a tutto tondo. Sarà amore a prima vista, garantito!”.
laborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza Beni Architettonici del Molise hanno dato il patrocinio i comuni di Castel San Vincenzo e Rocchetta a Volturno nonché L’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e l’Abbazia Benedettina di San Vincenzo al Volturno. Nel corso della presentazione sono previsti gli interventi di Claudia Angiolini e Sebastiano Martelli dell’Iresmo, del Consigliere delegato alla Cultura della Regione Molise Nico Iofferdi e del Soprintendente ai Beni Architettonici del Molise Carlo Birrozzi. Sarà presente e chiuderà l’evento Federico Marazzi curatore del Volume.