1 settembre 2013

Page 1

ANNO IX - N° 72 - DOMEICA 1 SETTEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it

L’Oscar del giorno a Michele Iorio

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Michele Iorio. Certo, a qualcuno non andrà giù il fatto che continui a dire la sua anche se legittimamente può parlare. La verità è che in assenza di una vera opposizione in Consiglio regionale l'ex presidente continua a mantenere una rotta politica ben definita e matura. I consiglieri di centrodestra, infatti, appaiono frastornati e confusi e, troppo spesso, finiscono con il mescolarsi con la maggioranza stessa. Al contrario, Iorio continua a mantenere un profilo politico alto e garantire, seppure da fuori, un opposizione vera.

Il Tapiro del giorno a Giuseppe Cimino

Il Tapiro del giorno lo diamo a Giuseppe Cimino. L'ineffabile assessore comunale al Commercio, assunta la delega non si è più sentito. Non è che la sua voce o il suo impegno politico come assessore ai Lavori pubblici fosse stato più attivo. Ma ora sembra avere surclassato di gran lunga il suo silenzio amministrativo. Eppure il Commercio in città langue e sta precipitando. Forse, non farebbe male ad occuparsene visto e considerato che l'assessorato gli è stato dato e deve dare qualche risposta a chi opera in città.

REGIONE

REGIONE

L’Assomed “Per la sanità occorrono provedimenti”

Spopolamento, per il Molise numeri preoccupanti

A PAG. 3

A PAG. 5

CAMPOBASSO

Antirumore, soddisfatti i pubblici esercizi A PAG. 7


TAaglio lto

2 1 settembre 2013

"Un fondo per le calamità naturali" La proposta di legge è stata lanciata dal presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Niro CAMPOBASSO. Attestati di solidarietà il Molise ne ha ricevuti tantissimi, in maniera particolare in occasione del terremoto del 31 ottobre 2002, allorquando da ogni angolo del pianeta hanno fatto giungere alla nostra regione segnali di vicinanza, con ogni mezzo. Anche la nostra realtà, per la verità, ripetutamente, ha fatto sentire la sua presenza, nei confronti delle altre popolazioni colpite da calamità naturali o disastri vari, ma sempre in maniera estemporanea, spontanea e con provvedimenti che hanno seguito una singolare procedura e non in base a propri strumenti legislativi, mai adottati dalla Regione. Per colmare tale vuoto il Presidente del Consiglio regionale del Molise, tenendo fede a quanto promesso in una conferenza dei capigruppo dello scorso mese di luglio, nell’ultima riunione dello stesso organismo, tenutasi mercoledì , per programmare le prossime sedute consiliari, ha presentato una propo-

sta di legge in merito, sottoscritta da tutti i capigruppo presenti: “Istituzione del fondo di solidarietà per interventi in situazioni straordinarie ed impreviste”. “Con la proposta di legge – ha affermato il presidente Niro – la Regione Molise intende dotarsi di uno strumento che permetta di intervenire concretamente e con prontezza al verificarsi di accadimenti di particolare e straordinaria gravità, senza dover di volta in volta far ricorso a provvedimenti ad hoc o a complessi iter legislativi. La disponibilità di un agile dispositivo di intervento consente inoltre all’Amministrazione regionale di dare più celermente risposta alle molteplici sollecitazioni che sempre più spesso pervengono anche dal Consiglio regionale, per interventi e iniziative di solidarietà”.E proprio da una delle ultime sollecitazioni giunta dalla Conferenza dei Presidenti delle assemblee legislative, di cui il Presidente Niro fa parte, a seguito del rogo che ha praticamente distrutto

“La città della scienza” di Napoli all’inizio dell’anno, è partita la spinta determinante che ha fatto emergere l’esigenza di promuovere un disegno di legge che dotasse la Regione di un fondo dal quale attingere per gli interventi di solidarietà. E quasi sicuramente, il primo “contributo” che sarà elargito, non appena l’iter della proposta di legge sarà completato, sarà destinato proprio per la ricostruzione dell’importante istituzione partenopea. La proposta di legge è formata da cinque articoli e prevede la istituzione del fondo a partire dal bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2013, mediante apposito capitolo di spesa denominato “Fondo di solidarietà per interventi in situazioni straordinarie”.“La individuazione degli interventi e le modalità della loro attuazione – ha aggiunto Niro – saranno deliberate, anche con separati provvedimenti, dalla Giunta regionale e dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio. Per gli interventi che di

volta in volta saranno decisi la Regione potrà promuovere anche pubbliche sottoscrizioni da far affluire in un apposito conto corrente. La Regione Molise – ha concluso Niro – non è mai venuta meno al dovere costituzionale di solidarietà, assumendo sempre iniziative di soccorso nei confronti di comunità e luoghi colpiti da disastri naturali o da eventi calamitosi provocati dall’intervento umano, ma questa legge ci fa fare notevoli passi avanti in direzione di tale aspetto, soprattutto perché consentirà una rapidità di intervento”.

Non è etico licenziare il personale per ridurre i costi. La Fondazione riveda la decisione di Maria Luisa Di Bianco* Ci siamo posti il problema se possiamo sindacalizzare la decisione della Fondazione Giovanni Paolo II, di licenziare 45 infermieri “Poiché la Fondazione ha ricevuto meno del contributo pattuito nel protocollo originario con la Regione Molise...... In conseguenza della situazione critica venutasi a creare, la Fondazione ha fatto ricorso agli ammortizzatori sociali in deroga accompagnati poi dalla formazione on the job fino a dicembre 2012. Poiché tale ammortizzatore non è stato più rifinanziato con la legge di stabilità, la Fondazione ha ritenuto improrogabile riavviare la procedura di licenziamento collettivo” cfr dott. Penna verbale 22.03.13. Se tale scelta è l’unica via percorribile per il pareggio di bilancio, oppure se deve essere dettata dalla necessità di migliorare l’efficienza e la produttività della struttura che permetta di realizzare la “cittadella della salute”, all’interno di Campobasso, in un accresciuto fattivo clima collaborativo, per il bene di tutta la nostra Regione, come cita il Vescovo e la pastorale sanitaria il 16 aprile c.a. Se ne deve dedurre che se le difficoltà sono legate a una crisi temporanea….. “in futuro se dovessimo avere bisogno di infermieri assumeremo prima quelli che sono stati licenziati” la Fondazione non dovrebbe rispondere con categorici licenziamenti. Licenziare è certamente il modo più semplice per ridurre i costi. Ma non è

l’unica soluzione e soprattutto non è etico. Se il bilancio è negativo, la colpa non è dei suoi dipendenti, la colpa non è del lavoro che è stato svolto con passione e dedizione, non è colpa delle macchine o della struttura. Per questo, laddove si accusa un passivo, non si può rimediare scaricando i lavoratori. Fare ciò significa privatizzare gli utili e socializzare le perdite, soprattutto se chi licenzia è una Fondazione che non ha scopi di lucro e non amministra proventi. E’ proprio in virtù di ciò che i dipendenti tutti sono disposti a farsi carico del costo di quel lavoro che la Fondazione ha dichiarato in esubero. Quel costo del lavoro che ha fatto guadagnare fino a ieri in termini economici e di professionalità e che farà guadagnare di nuovo domani. Se la crisi è strutturale come nel caso di un’azienda che produce macchine da scrivere quando le persone usano i computer, non ha molte alternative e sarebbe ingiusto scaricare tutte le responsabilità all’azienda chiedendole di restare per lungo tempo in perdita, perché distruggerebbe ricchezza e quindi lavoro. Ma se la crisi è dovuta ad una scelta politica di ottimizzare i servizi allora bisogna lavorare in un’altra direzione ed adempiere allo scopo e ai principi fondatori della struttura, con l’aiuto di tutti. Ciò che oggi noi avvertiamo come esigenza imprescindibile è una diversa interpretazione delle responsabilità, una sanità fatta di uomini e donne, radicata in un territorio, per creare svi-

luppo e benessere a favore dei singoli e della comunità stessa. La nostra responsabilità personale è il perno centrale dell’agire, a cominciare dal farsi carico del futuro di chi ha lavorato con noi ed ha investito e che vuole contribuire allo sviluppo dell’intera realtà. Si possono evitare i costi dei licenziamenti, mantenendo al contempo consenso sociale e buone relazioni sindacali; si può continuare a disporre delle professionalità necessarie al momento della riorganizzazione, fattore determinante per essere competitivi. I problemi organizzativi possono essere compensati con l’ incentivo che lo Stato corrisponde a chi adotta Contratti di Solidarietà. Difensivi, che nel 2012 è stato pari al 40% per il datore di lavoro e il 40% per i lavoratori. Perché licenziare se la Fondazione gode per i citati contratti di solidarietà di un contributo statale costituito dall’integrazione salariale a fronte della rinuncia alla riduzione di personale? E’ necessario che si faccia una riflessione e si verifichi la presenza di un nesso di causalità tra la descrizione della riorganizzazione o della riduzione di attività contenuta nella comunicazione di apertura della procedura di mobilità e la materiale risoluzione dei rapporti di lavoro dei 45 infermieri, e solo con queste determinate caratteristiche, per comprendere che essi sono utilizzati come gruppo di pressione nei confronti della politica. *Per l’O.S. COBAS P.I.


TAaglio lto

3 1 settembre 2013

Il presidente annuncia la riapertura dei cantieri per 90milioni. I soldi ci sono ma manca lo svincolo dal Patto di Stabilità

Ricostruzione, l’ennesima balla di Frattura. Magari fosse vero Il governatore si fa il bello con i progetti della vecchia gestione ma dice che è opera sua CAMPOBASSO. “Fino alla fine dell’anno non ci sono fondi a disposizione”. Le parole di Paolo di Laura Frattura pronunciate il 9 luglio 2013 ad un incontro a Bonefro sul post sima cozzano con l’attuale annuncio nello stesso settore. Ieri l’annuncio di 90milioni e mezzo di euro. Ma di cosa si tratta? Bisogna andare con ordine per ricostruire la vicenda post sisma. Il pacchetto di cui parla il presidente Frattura, in pratica, sarebbe quello predisposto dall’ex direttore dell’Agenzia di Protezione Civile Giuseppe Giarrusso prima che lo stesso venisse sospeso e sostituito con Riccardo Tamburro. La documentazione infatti sarebbe arrivata i Regione il 17 maggio 2013 con una nota di Giarrusso (la 10670) e prevedeva un importo di 119milioni di euro: Trasmissione atti stipula Apq per edifici di classe A”. Ossia gli stesi interventi di cui parla Frattura oggi. L’importo annunciato dall’attuale presidente scende però a 90 milioni perché, nella rielaborazione delle nuove schede, devono ancora essere inseriti alcuni Comuni che hanno ottenuto una proroga per il ritardo. I lavori per arrivare a questo punto sono stati effettuati dalla struttura della Protezione civile e, dal punto di vista politico, dall’ex governo regionale tanto che da maggio 2012 ad ottobre 2012 si sono battuti i pugni a Roma per rendere possibile l’utilizzo dei fondi fuori dal Patto di Stabilità. La Regione, con delibera di Giunta 608, programma così gli interventi per 346milioni di euro (stanziati dal Cipe nel 2011). In tutto si trattava di circa mille progetti. Solo a dicembre 2012 Roma anticipa l’utilizzo dell’8% di quei 346milioni che la Regione Molise e cioè 29mi-

lioni e 700mila euro che vanno incassa con la delibera di fine anno, la 873, compiendo una variazione di bilancio. Successivamente sempre Roma sblocca l’utilizzo di appena 15milioni di euro da utilizzare fuori patto. Soldi che, secondo l’attività del governo regionale precedente, dovevano andare a coprire i costi dei lavori già effettuati. Tanto è vero che le imprese edili, ancora oggi, sono sul piede di guerra per il mancato rispetto dei tempi da parte di Frattura. Di questi 15milioni però, solo 5 sono stati deliberati dalla nuova Giunta di centrosinistra. Che fine hanno fatto gli altri 10? I bene informati parlano di un loro utilizzo nella copertura del deficit sanitario (ma è da verificare) in quanto il decreto sui debiti della pubbliche amministrazioni consente di utilizzare per la copertura del deficit sanitario fondi Cipe già stanziati. Il 13 agosto 2013, inoltre, Frattura e la sua giunta deliberano la formazione di un gruppo di lavoro di esperti regionali che, dietro compenso straordinario di 10mila euro (come se non bastassero 200 dipendenti dell’Agenzia di Protezione Civile e la competenza di Tamburro nuovo direttore dopo la sospensione di Giarrusso), devono verificare e controllare i fascicoli degli interventi. E mentre Frattura parla di interventi concreti, qui di concreto ci sono solo i 15 milioni che le imprese devono riscuotere (di cui 10 non si sa bene dove sono), e i 10mila euro di straordinario ad alcuni dipendenti regionali. E i 90milioni di cui parla il presidente? Se il governo regionale ne avrà la forza, può darsi che Roma stanzierà questa cifra da utilizzare fuori Patto di Stabilità come fatto per i 15milioni precedenti. Altri-

"Sanità, ci si svegli" L'Anaoo Assomed chiede al presidente Frattura maggiore incisività CAMPOBASSO. Sulla questione Asrem interviene anche il sindacato Anaoo-Assomed. "Per una regione ancora in Piano di rientro dal debito sanitario (si parla di 50-60 mln di euro) la mancanza di una direzione aziendale è particolarmente esiziale. Il presidente-commissario-assessore alla Sanità Paolo Di Laura Frattura ha risospeso il precedente direttore generale Percopo ed ha eso-

nerato il direttore generale in carica Ruta (nominato dal precedente commissario ad acta Filippo Basso) i quali erano stati entrambi rimessi al loro posto da sentenze giudiziarie rimandando ad una scelta successiva il nuovo dg. Ma in questo modo - secondo l'Associazione dei medici - ogni decisione è stata bloccata ed il pur minimo rinnovamento intrapreso è stato annullato. Si è in attesa

menti si parla di aria fritta. A comprovare l’assenza di fondi infatti ci sono le dichiarazioni di due parlamentari del partito di Frattura ( Pd): Danilo Leva e Laura Venittelli. Anzi. Proprio quest’ultima lo scorso 16 agosto ha annunciato un’interrogazione al governo Letta perché “i ritardi del Governo nell’erogazione dei famosi fondi della delibera CIPE, sono da colmare - e per - sapere quali sia lo stato delle cose, sia sul trasferimento dei fondi, che sulla prosecuzione dei lavori di ricostruzione”. In fondo lo stesso Frattura ammette che si tratta di lavori in corso: “La nostra ricostruzione post sisma prende forma: attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro per la verifica e il controllo dei fascicoli degli interventi stiamo procedendo a predisporre tutta la documentazione necessaria per la sottoscrizione dei primi accordi di programma quadro previsti dalla delibera Cipe numero 62 del 2011”. Salvo poi parlare di: “Risorse, atti e tempi regolari, certi e definiti”. Mah. Sorge un dubbio: non è che l’intervento di Frattura in pompa magna serve a giustificare i 10mila euro spesi per quel famoso gruppo di lavoro? Forse dalla conferenza stampa di lunedì si avranno maggiori delucidazioni. Irene Corsini

del nuovo Piano operativo (che dovrà essere presentato agli organi ministeriali entro i primi di settembre prossimo), ma è anche vero che il Piano Sanitario Regionale 2013-2015 non ha ancora visto la luce ufficiale pur essendo stato delineato circa un anno fa. L’assenza di linee programmatiche precise ha fatto emergere critiche campanilistiche persino nell’ambito della stessa Giunta regionale". "Gli operatori - si legge nella nota - del resto sono preoccupatissimi circa l’avvenire dello stesso Servizio sanitario regionale pubblico, in quanto una crisi finanziaria si sta tramutando in una crisi strutturale (vedi i problemi quotidiani dei Pronto Soccorso ospedalieri) la quale, inevitabilmente, comporterà ulteriori tagli che penalizzeranno le

strutture “minori”, qualora il cambiamento imposto da risorse economiche ridotte e visioni assistenziali diverse non verrà governato e ed indirizzato nella direzione della salvaguardia e tutela della salute di tutti i cittadini molisani. Ovunque assi abitino, dal grosso centro urbano fino al più piccolo paese montano". E infine un appello al Governatore: "In questo contesto, l’Anaoo Assomed del Molise rivolge un sollecito invito al presidente Frattura al fine di un suo intervento decisivo per risolvere il problema sanitario che da sette anni incombe sulla regione, legato al malgoverno clientelare di amministrazioni precedenti: si dichiara pronto a mettere in campo la sua esperienza qualora venga richiesta in linea con la sua storia di sindacato propositivo".


4

TAaglio lto

1 settembre 2013

Oggi a san Felice del Molise il secondo Palio delle botti

Il futuro dei territorio molisano

dipende dai cittadini Promuovere un’area significa mettere a sistema le sue risorse Il primo settembre a San Felice del Molise, nel borgo antico, si terrà il secondo “Palio delle botti”. Sul significato e l’importanza di questa manifestazione una breve riflessione di Pasquale Di Lena, enologo e cultore del Molise. Al dibattito in programma prenderanno parte: Monica Meini Docente Università degli Studi del Molise. DiBT – Laboratorio MoRGaNA; Corrado Zara Sindaco di San Felice del Molise; Paolo Benvenuti Direttore Associazione nazionale delle Città del Vino; Giuseppina Occhionero Assessore cultura e turismo comune di Campomarino; Damir Gruviša dell’Ambasciata Croata; Giuseppe Di Felice della GeoProgress; Pasquale Di Lena Promotore vini ed eventi in Italia e nel mondo. “Nell’epoca della globalizzazione, l’agr icoltura acquista un ruolo importante.

Ha, infatti, non solo una valenza economica, ma anche etica e di valori. La qualità e la sicurezza alimentare, le tradizioni e l’unicità dei legami con i territori che sono i tratti distintivi dell’enogastronomia italiana e caratterizzano le terre della “Tintilia”, rappresentano unpatrimonio di saperi inscindibile dagli aspetti culturali e dallo sviluppo economico dei luoghi. Per fare ciò occorre investire sul territorio e coinvolgere tutte le aziende presenti, proporsi come “rete” per allargare il mercato e sviluppare in maniera sinergica tutte quelleattività che singolarmente non po trebbero portare allo stesso risultato. Questo evento vuole essere un’occasioned’incontro e di promozione per tutt e leaziende che credono nel territorio e i ntendono far conoscere i propri prodotti. Promuovereun’area significa mettere a sistema le sue risorse. La prima risorsa è costituita da chia-

bita il territorio, chi lo conosce, chi lo apprezza e cerca di valorizzarlo e proteggerlo dalla dimenticanza, dalla trascuratezza.Il futuro del territorio molisano dipende da noi cittadini, dalla nostra capacità disalvaguardarlo e valorizzarlo. La nostra intenzione è dunque quella di promuoveremettere in rete i prodotti della nostra regione.”Programma Ore 15 - Palio delle botti (Via Pesca-

ra - partenza c/o scuola e arrivo piazza Antonio Zara); Ore 16:30 - Apertura degli stand enogastronomici (Mini-corso di degustazione nel giardino del Caffè letterario, a cadenze regolari); Ore 17 - Incontro-dibattito: Promuovere il territorio attraverso i suoi prodotti enogastronomici (Presso Caffè letterario, Piazza Antonio Zara).

La denuncia sui tagli per la vigilanza armata è di Cgil e Cisl

"A rischio i lavoratori" CAMPOBASSO. Filcams Cgil e Fisascat Cisl tornano a denunciare il rischio della soppressione di vigilanza armata in alcune sedi della Giunta Regionale. Come noto, con delibera della giunta regionale n° 224 del 25 maggio 2013, la Regione ha deciso di chiudere alcune postazioni di vigilanza armata motivando il tutto con la necessità di effettuare una razionalizzazione dei costi in nome della spending review. "Nonostante le scriventi abbiano da subito fatto notare che invece di procedere con una immediata azione di taglio che comporterà una quasi sicura perdita occupazionale per una decina di unità lavorative, si sarebbe potuto procedere ad una nuova gara di appalto all’interno della quale trovare i risparmi tanto recla-

mati, la giunta ha preferito insistere senza se e senza ma. Dopo una proroga di qualche mese, da domani 1° settembre in assenza di novità, le 7 postazioni individuate dalla delibera, rimarranno senza guardie giurate. Tale comportamento ci lascia molto perplessi e basiti considerato che questa nuova amministrazione ha fatto del lavoro un proprio punto di vanto nelle dichiarazioni programmatiche . Nonostante i vari tentativi di incontro anche in seno ai capigruppo regionali oltre che alle conclusioni negative redatte dal gruppo di lavoro voluto dalla stessa regione, nulla si è inteso fare per consentire una più serena gestione di questa vertenza. Vorremmo ricordare al Presidente e alla sua giunta, che una riorganizzazione del servizio

vigilanza poteva e doveva passare attraverso una nuova gara di appalto, scorciatoie improvvisate fanno solo del male alla stessa giunta oltre che ai lavoratori di questa regione. Ci auguriamo ancora un ripensamento su quanto è stato deciso proprio perché siamo convinti che azioni di tagli singoli senza un’azione complessiva di riordino della spesa regionale non porta ad alcuna vera riduzione dei costi. In ogni caso, le scriventi sono pronte ad intraprendere tutte le azioni necessarie per salvaguardare il lavoro a partire proprio da quello che deriva direttamente dal committente Regione Molise, ente che dovrebbe dare l’esempio a tutti gli altri attori sociali sia pubblici che privati".


TAaglio lto

5 1 settembre 2013

La distanza è l’elemento decisivo. Crescono i paesi vicini

Le famiglie hanno lasciato i paesi per trasferirsi in città Il fenomeno della concentrazione della popolazione nelle città ha ormai caratteristiche mondiali. È accertato che pur se la qualità della vita è migliore nei piccoli centri la città con tutte le possibilità che offre, di lavoro, di divertimenti, di servizi pubblici e altro, attira la popolazione e difficilmente coloro che prendono la decisione di trasferirsi tornano indietro. Nel piccolo Molise, dove esistono piccole città, la stessa Campobasso, nostro capoluogo di regione, con i suoi 48 mila 747 abitanti, registrati nel censimento del 2011 è da considerare una piccolissima città. Basti pensare che ha una popolazione inferiore a quella di Scafati e Battipaglia, cittadine della Campania, e di Bisceglie della Puglia. Eppure il fenomeno dell’urbanizzazione si conferma in pieno ed è stato registrato chiaramente a livello statistico. Nei cento anni trascorsi tra il censimento del 1911 e quello del 2011 la popolazione regionale si è ridotta da poco più di 396 mila a 313 mila 660 unità, cioè 82 mila 410 abitanti hanno lasciato il Molise e si sono trasferiti altrove. Questo fenomeno appare tanto più preoccupante in quanto negli stessi 100 anni la popolazione italiana è aumentata di 23 milioni e 600 mila unità in valore assoluto, che vuol dire un incremento di quasi il 66%. Nello stesso periodo e in presenza di questo forte contrasto di andamenti cosa è successo alle maggiori città molisane di allora? Un certo numero ha avuto una forte crescita come Termoli, Campobasso, Venafro e Isernia nell’ordine, seguite, con aumenti più contenuti, da Bojano e Montenero di Bisaccia. Dal 1911 al 2011, infatti, la popolazione di Campobasso è cresciuta di 31.956 unità, che rappresentano il 190,32% rispetto ai 16.791 abitanti del 1911; la popolazione di Termoli è aumentata di 27.238 unità, che rappresentano il 490,33% rispetto ai 5.555 abitanti del 1911; la popolazione di Isernia ha avuto un incremento di 12.305 unità, che rappresentano il 126,59% rispetto ai 9.720 abitanti del 1911; la popolazione di Venafro ha avuto un aumento di 6.359 unità che rappresentano il 130,39% rispetto ai 4.877 abitanti di cento anni prima. Bojano che nel 1911 aveva 6.439 abitanti è arrivata a7.496 con un aumento di 1.507 abitanti (+23,40%); Montenero

POPOLAZIONE IN AUMENTO

POPOLAZIONE IN DIMINUZIONE

di Bisaccia che aveva 5.672 abitanti è arrivato a 6.649, con una aumento di 977 unità (+17,22%). Mentre aumentava la popolazione in queste piccole città, nonostante la riduzione complessiva degli abitanti nella regione, in molti altri centri si è verificato il fenomeno opposto: lo spopolamento. Cioè all’emigrazione verso l’esterno si è sommato il trasferimento di molti nuclei familiari verso le città molisane. Altre cittadine, infatti, hanno avuto sensibili riduzioni di abitanti, ad esempio Agnone, che nel 1911 era la seconda città del Molise, dopo Campobasso, ed aveva 10.106 abitanti; al

censimento del 2011 ne ha registrati soltanto 5.240 con una riduzione del 48,15%; quasi la stessa sorte è toccata a Riccia che da 8.061 abitanti si è ridotta a 5.403, con una diminuzione del 32,97%; mentre è rimasta quasi stabile Larino che da 7.310 abitanti è passata a 7.142, con una diminuzione di appena il 2,3%. Bagnoli del Trigno ha avuto una riduzione di abitanti addirittura dell’81,41%, passando da 4.153 abitanti agli attuali 772; Capracotta ha subito una riduzione del 77,74%, passando da 4.268 a 950 abitanti; Castelmauro ha subito una riduzione del 69,20%, passando da 5.318 a 1.638 abitanti; Casacalenda ha subito

una riduzione del 68,27%, passando da 6.955 a 2.207 abitanti; Sepino ha registrato una riduzione del 63,39%, passando da 5.427 a 1.985 abitanti. Decrementi meno forti hanno avuto Frosolone con il 39,33%, passando da 5.365 a 3.255 abitanti, e Guglionesi, con il 7,5%, passando da 5.891 a 5.449 abitanti. Lo spopolamento, tuttavia, ha colpito principalmente i piccoli paesi, quelle realtà che hanno sempre rappresentato le basi fondamentali delle tradizioni e della cultura molisane. Senza quelle un popolo perde inevitabilmente la sua identità.


6 1 settembre 2013

Campobasso

Commercio, troppe disattenzioni Sempre più serrande abbassate con gravi rischi per l'economia

CAMPOBASSO. La crisi dei consumi esige più attenzione da parte del Governo. Sono a rischio almeno 30mila piccoli negozi di vicinato, che fanno i conti con una crisi gravissima e con un calo dei consumi inesorabile. La pesante manovra economica del Governo, l’inasprimento delle tasse, l’Imu, avranno pesanti ripercussioni sulle imprese del commercio si registra una flessione sia per i prodotti alimentari sia per i prodotti non alimentari, segno evidente della crisi della domanda interna. Molti negozi rischiano la chiusura. I dati economici che sono stati pubblicati in questi giorni, dovrebbero portare la Regione Molise a pensare ad un cambio di strategia in materia di competitività che, fino ad oggi, è stata influenzata da fenomeni di concentrazione geografica delle in-

novazioni. In genere, si è teso a specializzarsi nel proprio ambito di sviluppo tecnologico specifico e ad attrarre attività nazionali ed estere con la stessa specializzazione produttiva. E' chiaro, che dinanzi ad una crisi tanto forte che ha messo in ginocchio le strutture produttive di sempre, il rischio è di trovarsi di fronte ad un crollo del sistema industriale tradizionale. Non sarebbe male, a questo punto, pensare se legiferare in materia di innovazione o se mantenersi nell’ambito di quanto stabilito a livello statale. Di fatto a partire dal 1999, sono state promulgate oltre un centinaio di leggi regionali che hanno influenza sulla ricerca e l’innovazione in varie forme e con diversi strumenti. Il Consiglio regionale del Molise, però, non ha trovato il tempo per fare altrettanto. Ovvero di dotarsi di un ap-

posito piano strategico o di dotarsi di uno strumento legislativo specifico, per il coordinamento organico di tutte le misure e gli interventi in materia di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico. Eppure, questo, sarebbe il momento più opportuno in un quadro di politiche macroeconomiche dirette a stimolare la domanda aggregata in funzione anticiclica, per far sì che le nuove tecnologie portino a una maggiore occupazione con la necessità, però, di destinare le risorse in modo prioritario verso attività innovative finalizzate alla creazione di nuovi prodotti, accrescendo il sostegno pubblico e privato sia alla ricerca e sviluppo, sia alla progettazione e produzione sperimentale. Senza dimenticare, ancora, che la nostra è anche una realtà di piccoli artigiani e di commercianti.

Per mantenere vivo questo tessuto produttivo e distributivo, vero antidoto contro l'omologazione e la globalizzazione al ribasso, è importante garantire servizi, assistenza, snellezza e disponibilità a venire incontro alle giuste esigenze dei due settori: per rilanciare il commercio prima di tutto serve meno burocrazia in fase di autorizzazione e più controlli in quella successiva, con una miglior organizzazione delle attività e degli esercizi sul territorio, la garanzia dell’equilibrio tra grande e piccola distribuzione attraverso piani del commercio non calati dall'alto ma concertati con le categorie e con le parti sociali e assicurare la permanenza e lo sviluppo degli esercizi di vicinato nelle periferie e nei paesi. Una sfida, quella dell'innovazione, che non può essere più rinviata.

Differenziata, a Pietracatella funziona Sono passati otto mesi dall'avvio della raccolta “porta a porta” nel centro storico di Pietracatella. I risultati ottenuti danno buone notizie e lasciano ben sperare per l’ampliamento del progetto. Nel borgo antico del paese si è raggiunta una percentuale di differenziata che si attesta al 65% con il coinvolgimento nel progetto di 162 famiglie. Le tipologie di rifiuti differenziati sono carta e cartone, plastica, vetro e multimateriale (alluminio), indifferenziato (compresi umido e organico). Positiva anche la risposta dei cittadini residenti all'estero e dei turisti rientrati in paese durante il periodo

Dopo otto mesi dalla sperimentazione del porta a porta i cittadini rispondono bene all’iniziativa estivo, accogliendo con entusiasmo l'iniziativa. A breve, dopo la stipula di apposita convenzione già avvenuta, si procederà anche alla raccolta degli oli vegetali dando in dotazione alle famiglie coinvolte nel “porta a porta” dei contenitori da 3 litri. Pietracatella, che insieme ai comuni limitrofi (Sant’Elia a Pianisi, Macchia Valfortore e Monacilioni) svolge il servizio di

raccolta differenziata dei rifiuti, è arrivata al 32% di raccolta differenziata. Importante traguardo tenendo presente che in Molise la media percentuale si attesta attorno al 13% per l'anno 2011. L'amministrazione si dichiara soddisfatta del servizio e conta di potenziare la “porta a porta” anche in altre zone del paese per poi comprendere tutto il centro abitato.


7

Campobasso

1 settembre 2013

ORDINANZA ANTIRUMORE

Di Bartolomeo censurato “Abbiamo censurato il sindaco, l’ordinanza antirumore emanata da Gino Di Bartolomeo è un provvedimento basato sul nulla”. Così l’avvocato Enzo Iacovino ha commentato la decisione del Tar che ha accolto il ricorso presentato da Paolo Santangelo presidente dell’Apem (Associazione pubblici esercizi Molise) per opporsi al divieto imposto ai locali di piazza Pepe, piazza Cesare Battisti e di via Ferrari di effettuare qualsiasi intrattenimento musicale allo scoccare della mezzanotte. Una vicenda ben nota i ma su cui i difensori dell’Apem Vincenzo Iacovino e Vincenzo Fiorini si sono voluti soffermare per spiegare le motivazioni che hanno spinto il Tar ad accogliere l’istanza di sospensione. “L’ordinanza del sindaco – ha affermato Iacovino aprendo la conferenza stampa organizzata nello studio legale di via Berlinguer – simula un vero e proprio regolamento ma il primo cittadino non avrebbe potuto imporre uno stop radicale della musica senza motivare la decisione e, soprattutto, colpendo e limitando gli esercizi pubblici che si trovano solo in una parte del centro storico”. Come è stato precisato dal Tar, infatti, l’ordinanza non è stata preceduta da alcuna rilevazione dell’inquinamento acustico effettuata

mente – ha continuato Iacovino Di Bartolomeo ha ammesso di aver sbagliato ma lo inviterei ad essere cauto, a non farsi guidare da scelte politiche ed elettorali e ad aprire una fase di concertazione necessaria per risolvere i problemi del centro storico e per evitare di emanare un nuovo provvedimento basato su presupposti inesistenti; i problemi ci sono, è vero, ne siamo consapevoli ma, prima di combatterli, bisogna accertarli”. Come ribadito più volte anche dal presidente dell’Apem Paolo Santangelo sarebbe più semplice ed efficace punire solo chi effettivamente non si attiene alle regole diffondendo musica ad alto volume ed invece Di Bartolomeo, imponendo lo stop radicale a mezzanotte, ha penalizzato tutti. “I trasgressori devono pagare e l’amministrazione ha tutti i mezzi per poter intervenire utilizzando le forze della polizia municipale ma – ha concluso Iacovino - in assenza di una giusta misurazione e senza specificare i criteri posti alla base della delimitazione, tutto diventa aleatorio”. Iacovino è per la legalità e quindi sa benissimo che è necessario tutelare sia gli interessi degli imprenditori che i diritti dei cittadini che risiedono nel centro storico, basta farlo con ragionevolezza. Teresa Manara

Gli avvocati Iacovino e Fiorini spiegano le motivazioni con cui il Tar ha accolto il ricorso dell’Apem: provvedimento basato sul nulla solo dopo l’entrata in vigore del provvedimento che, si ripete, è limitato unicamente a tre strade del centro storico con effetti negativi sul volume d’affari dei pubblici esercizi. “Il provvedimento, dunque, è stato considerato fortemente discriminante per i pubblici esercizi - ha precisato Iacovino – che, in effetti, hanno avuto un calo degli in-

cassi di circa il 50% e non è detto che ora non decidano di chiedere il risarcimento dei danni all’amministrazione comunale”. Mentre si dovrà attendere il 3 luglio dell’anno prossimo per la trattazione di merito del ricorso, pare che il sindaco abbia già annunciato di essere intenzionato ad emanare una nuova ordinanza estendendola a tutto il centro storico. “Pratica-

E i legali dei residenti e del Codacons Ruta e Romano:“Vittoria di Pirro: il divieto dopo la mezzanotte è comunque in vigore per il regolamento comunale. Ma l’amministrazione si dimostra ancora una volta del tutto inadeguata e superficiale” Sulla sospensiva concessa dal Tar Molise sull’ordinanza antirumore del sindaco di Campobasso, intervengono i legali dei cittadini e del Codacons. Pino Ruta e Massimo Romano dopo aver incassato, a fine luglio, la vittoria al Tar che ha consentito ai residenti del centro storico di beneficiare del divieto per tutto il mese di agosto, cioè il periodo più “caldo e rumoroso”, commentano così il provvedimento cautelare: “E’ una vittoria di Pirro: finita l’estate, l’inquinamento acustico nel centro storico diminuisce notevol-

mente, ed inoltre il divieto oltre la mezzanotte persiste grazie ad un regolamento comunale a tutt’oggi vigente e mai contestato, che l’amministrazione è comunque tenuta a far rispettare, pena l’applicazione di sanzioni amministrative e addirittura responsabilità di ordine penale; in ogni caso, il diritto dei cittadini alla quiete e al silenzio è stato pienamente soddisfatto grazie alla vittoria ottenuta a fine luglio i cui effetti si sono protratti per tutto il mese di agosto. Sarebbe auspicabile che in futuro l’amministrazione

agisse in modo più adeguato e meno superficiale, perché l’ordinanza del sindaco Di Bartolomeo era pressoché indifendibile, in quanto priva della benché minima istruttoria tecnica; e comunque – concludono Ruta e Romano – in caso di persistenza di episodi insostenibili di degrado urbano e di rumore insopportabile oltre i limiti di legge, i cittadini si rivolgeranno alla Procura della Repubblica: l’inquinamento acustico oltre i limiti legali è previsto come reato dal codice penale e come tale punito”.



ANNO IX - N째 72 - DOMENICA 1 SETTEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

ISERNIA

30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it



11

Isernia

1 settembre 2013

Un regolamento per i cani VIIIª Edizione della Giornata per la salvaguardia del creato Una manifestazione per rinnovare il messaggio di tutela e rispetto della Natura attraverso la corretta fruizione delle sue risorse. Celebrazioni del Corpo forestale dello Stato nelle riserve di Vallombrosa (FI) e Montedimezzo (IS)

Il Comune ribadisce ai proprietari la necessità del rispetto delle regole ISERNIA. Il sostituto dirigente del V Settore, arch. Roberto Bucci, ricorda la ne¬cessità di rispettare l’ordinanza comunale n. 151 del 2010, avente ad oggetto l’igiene e la circolazione dei cani nella città di Iser¬nia. L’ordinanza vieta di: – lasciare vagare incustoditi i cani su tutte le aree di uso comune (quali vie, piazze, parcheggi, parchi giochi e giardini pubblici); – condurre cani senza guinzaglio; – abbandonare gli escrementi dei cani in luoghi pub¬blici. Lo stesso atto, inoltre, obbliga i conduttori di cani a: – munirsi di apposito attrezzo per la raccolta delle feci depositate da¬gli animali; – provvedere all’immediata rimozione delle deiezioni canine; – introdurre le feci del cane in sacchetti o involucri adatti e depo¬si¬tarli nei cassonetti stradali o nei cestelli portarifiuti. Il V Settore sta avviando intensificati controlli da parte della polizia municipale, al fine di responsabilizzare maggiormente coloro che in pas¬sato hanno violato le prescrizioni dell’ordinanza, che punisce i trasgres¬sori con una sanzione amministrativa da 38 a 500 euro.

Roma, 30 agosto 2013 - Il 31 agosto e il 2 settembre 2013, rispettivamente nella Riserva Naturale Biogenetica dello Stato di Vallombrosa (Reggello - FI) e nella riserva MaB UNESCO di Montedimezzo (Vastogirardi - IS) del Corpo forestale dello Stato si terranno i festeggiamenti per la "Giornata per la salvaguardia del Creato" a cura delle diocesi di Fiesole e di Trivento. L'appuntamento annuale di celebrazione dell'ambiente, proclamato dalla Conferenza Episcopale Italiana, si pone come momento di riflessione sulle responsabilità dell'Uomo nel preservare e rispettare la Natura. I festeggiamenti si svolgeranno in tutta Italia con diverse iniziative, privilegiando le sedi dei monasteri e i luoghi rappresentativi delle bellezze naturali del nostro Paese. A Vallombrosa, l'omonima riserva naturale dello Stato farà da cornice alle celebrazioni del Corpo Forestale che prevedono, nella giornata di sabato 31 agosto, alle 10,30 la partenza delle escursioni per ragazzi e le visite all’Abbazia e all’arboreto a cura dei Monaci e del personale dell’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Vallombrosa. Seguirà, alle 15,30, la S. Messa presieduta dal Vescovo di Fiesole. Ad Isernia, i festeggiamenti si svolgeranno invece lunedì 2 settembre nella riserva naturale dello Stato di Montedimezzo nel comune di Vastogirardi. La manifestazione avrà inizio alle ore 10,00 alla presenza del Direttore della Riserva, a seguire alle ore 11,00 la Liturgia della Parola a cura di S.E. Mon. Domenico Angelo Scotti. Successivamente i partecipanti potranno visitare i "laboratori didattici" accompagnati dai Forestali.

Sagra del Maialino, Polenta e “Mazzafurr” XIX edizione della "Corsa degli asini" a Frosolone il 1 settembre 2013 La corsa degli asini, esilarante e sempre piena di colpi di scena è stata rimandata per le cattive condizioni meteorologiche a domenica 1 Settembre 2013 accompagnata dalla Sagra del Maialino, Polenta e MAZZAFURR. Tenendo conto della grande tradizione contadina che vi è nei nostri territori Luigi Di Maria, titolare del ristorante " La Tana dell' Orso", da ben 19 anni organizza questa bella e simpatica manifestazione che richiama migliaia di turisti. La novità di quest'anno sarà l'abbinamento di simboli ai comuni dell'altopiano della comunità montana Sannio. La volpe, la lepre, l'orso, l'asinello, il cinghiale , la poiana , il lupo; ogni contrada sarà abbinata ad un comune. Non si tratta di un rodeo e nemmeno una gara tra fantini, piuttosto è una competizione tra l'asino e il cavaliere dove spesso a trionfare è proprio l'animale! Al giorno d'oggi la corsa degli asini rappresenta essenzialmente un momento di grande diverti-

mento e di grande ilarità non solo per i bambini ma anche per i grandi; e vuole essere anche l'occasione per fare un plauso ai proprietari degli asini che allevano con tanta cura e sacrifici questi

animali in via di estinzione. Tutte le edizioni hanno visto l'entusiastica partecipazione di centinaia di persone d'ogni età, uomini e donne, che si cimentano a cavalcare l'asinello che per sua natura non sempre è incline ad ubbidire agli ordini del cavaliere. Come da regolamento è vietato maltrattare o fare violenza agli asinelli. Rilevante è la partecipazione del pubblico che si assiepa lungo il percorso e che spesso con i suoi incitamenti riesce a far muovere l'asino. La corsa degli asini nell'estate frosolonese rappresenta un momento per vivere con allegria un' intera giornata in montagna nell'incantevole cornice naturale del pianoro di Colle dell'Orso a Frosolone. PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE: ore 12:30 inizio della sagra del MAIALINO, POLENTA E MAZZAFURR ore 17:00 Corsa degli asini \Stand di prodotti gastronomici locali e intrattenimento musicale


12 1 settembre 2013

Termoli

Fornitura gas, chiuso lo sportello Gdf Suez sostituita da una nuova società Caduta dal balcone grave donna di 42 anni TERMOLI - E’ ricoverata con prognosi riservata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale San Timoteo, la 42enne che venerdì mattina intorno alle 11.30 è caduta da un balcone della sua casa in via India. La donna, che soffrirebbe di problemi psichici, è stata immediatamente soccorsa e trasportata al Pronto Soccorso e poi ricoverata nella divisione di Emergenza. Ma con l’aggravarsi della situazione clinica è stata trasferita nel reparto di Rianimazione. Le sue condizioni sono ritenute abbastanza gravi avendo riportato un politrauma addominale con fratture al femore e al bacino e lesioni al fegato.

TERMOLI – La società Gdf Suez che a Termoli con il suo sportello agli utenti fornisce delucidazioni sulla fornitura di energia e bollette ha chiuso i battenti. Cosa che ha sorpreso gli utenti termnolesi che non si erano accorti di nulla e la scoperta è stata fatta recandosi nell’Ufficio di via India: da qualche tempo la Gdf Suez è stata sostituita dalla società Metamer. A dire la verità il cambio è passato inosservato ai clienti ma è riportato correttamente nelle bollette ma nessuno ci ha fatto caso. Sulle stesse bollette sono riportati due numeri telefonici da contattare per possibili problemi (un numero verde ed uno per inviare messaggi) e l’indirizzo della pagina facebook di riferimento della società. Non è mancato lo stupore tra i termolese che non possono fare altro che prendere atto della sostituzione di società.

A scuola per educarsi e educare TERMOLI - Si è concluso il campo scuola o meglio laboratorio di formazione del C.d.A.F. (Centro di Aiuto alla Famiglia), organismo curiale della diocesi di Termoli-Larino, che si è svolto presso la Cittadella della Carità in Termoli. Aperto a tutte le famiglie interessate e ai docenti di religione che vivono e hanno “la passione educativa” nelle scuole di ogni ordine e grado, è stato frequentato da una media di 15/20 persone che hanno partecipato con interesse e impegno. Sicuramente la presenza e le relazioni del prof. Ezio Aceti (psicoterapeuta dell’età evolutiva di Milano) hanno reso il laboratorio ricco di imput e di discussioni sui nostri figli e sull’età evolutiva. Il primo giorno si è messo in evidenza le problematiche dell’età evolutiva, seguito con molto interesse ciò che è e che vive un bambino e ragazzo da 0 anni a 17 anni e oltre. Nel se-

condo giorno si sono sviluppati i cambiamenti che avvengono nei bambini e ragazzi specie nel confronto con gli adulti e in modo particolare con i genitori e la società. Ci si è resi conto che la psicologia dell’età evolutiva ha fatto grandi passi e scoperto comportamenti e modi di essere e di pensare dei nostri ragazzi a cui non avevamo mai pensato. Il terzo giorno si è indagato sul mondo della scuola e del rapporto dei nostri ragazzi con i docenti e le istituzioni scolastiche. Tanti atteggiamenti e comportamenti in classe dalla materna alle superiori sono frutto di una educazione nata in famiglia, ma che con alcuni accorgimenti ed interventi preventivi si possono correggere. E’ stato possibile sviluppare nei gruppi di studio la realtà della nostra scuola e messo in evidenza le problematiche del nostro territorio, e poi si è fatto un

Due nuovi sacerdoti in Diocesi TERMOLI - Due nuovi sacerdoti. È questo il dono che riceverà la Chiesa diocesana il 5 settembre in piazza Duomo. Luigi Mastrodomenico, originario di Apricena (FG) ha vissuto il suo percorso di studi al Seminario di Molfetta e quello pastorale, ultimamente, nella chiesa di san Timoteo in Termoli, sotto la guida di don Benito Giorgetta. Daniele Pavone, termolese, che ha vissuto la formazione al Seminario di Chieti e la formazione pastorale ultima a Guglionesi, dove continuerà il suo

servizio come vice-parroco accanto al sacerdote don Gianfranco Lalli. “Siamo tutti invitati a partecipare a questo evento di Grazia che interessa tutta la comunità diocesana e si fa segno della provvidenza di Dio che non smette di donare pastori per il Suo popolo. Intensifichiamo sempre più le preghiere per accogliere sempre nuovi operai nella vigna del Signore e preghiamo per Luigi e Daniele perché siano uomini illuminati dalla Grazia e pAstori secondo il Suo cuore”.

resoconto del lavoro svolto e il prof. Aceti ha tratto le conclusioni e abbozzato un progetto d’intervento nelle nostre scuole. La bozza diventerà un progetto concreto da presentare ai dirigenti scolastici del territorio basso molisano, inserito nel P.O.F. degli istituti diverrà operativo nel corso del prossimo anno scolastico. Accanto a questi momenti di studio ci sono stati attimi di relax e di condivisione, di scambi positivi e di fraternità (pranzi e cene). Il prof. Aceti ha ringraziato il C.d.A.F. di Termoli nei responsabili Anna e Vito Chimienti per l’invito, il vescovo Gianfranco De Luca e don Marcello Paradiso per l’accoglienza e l’opportunità data di conoscere le bellezze di Termoli e del suo mare. Il cammino del C.d.A.F. prosegue con l’attuazione del progetto e sull’impegno per l’emergenza educativa nella diocesi e territorio.

Concerto Ranieri, ancora polemiche sul rimborso biglietti TERMOLI – Continuano le polemiche, ma giungono anche i chiarimenti da parte degli addetti alle vendite, per la restituzione di quanto pagato per l’acquisto dei biglietti per lo spettacolo di Massimo Ranieri che non si è tenuto. “La lentezza - dicono gli addetti - è dovuta unicamente al fatto che l’Agenzia sta tardando a ridare indietro i soldi versati da quanti hanno comprato il biglietto in prevendita. La somma, tuttavia, sarà restituita per intero a chi ha acquistato il ticket”. Come si ricorderà il noto cantante ed attore doveva esibirsi nella città adriatica ma lo spettacolo venne rinviato al 27 agosto e poi definitivamente annullato per improcastinabili impegni dell’artista.


13

Termoli

1 settembre 2013

Avviso pubblico per l’assegnazione di quattro Borse Lavoro GUGLIONESI – L’amministrazione comunale comunica alla cittadinanza che è indetto un avviso pubblico per “l’assegnazione di borse lavoro per l’integrazione sociale dei soggetti maggiormente a rischio d’esclusione”. La Borsa Lavoro è uno strumento educativo/formativo per facilitare l’inserimento nel mercato del lavoro di soggetti appartenenti alle cosiddette fasce deboli attraverso una esperienza lavoro; al Comune di Guglionesi sono state assegnate dalla Regione Molise 4 Borse Lavoro, ciascuna della durata di mesi tre. All’Avviso Pubblico possono partecipare i cittadini che rientrano in una delle seguenti categorie: soggetti adulti disoccupati da tempo, minimo tre mesi, in condizione di accertata indigenza( rif. ISEE) - n. 2 Borse Lavoro; soggetti ultracinquantenni in stato di disoccupazione - n. 2 Borse Lavoro. I destinatari delle n.4 Borse Lavoro dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti: residenza ana-

Giunta conferma tariffe tasse comunali

grafica nel comune di Guglionesi da almeno 5 anni; età compresa tra i 18 ed i 65 anni compiuti; condizione di non occupazione; regolare iscrizione presso il Centro per l’impiego, minimo tre mesi; avere una attestazione ISEE del nucleo familiare non superiore ad € 6.500,00, riferito all’anno 2013 redditi anno 2012. La domanda di partecipa-

zione deve essere compilata e sottoscritta dal richiedente in ogni sua pagina, utilizzando solo ed esclusivamente il modulo predisposto e consegnato a mano all’Ufficio Protocollo del Comune di Guglionesi entro le ore 12 del prossimo 13 settembre. I moduli della domanda sono disponibili presso l’ufficio comunale dei servizi sociali.

Centro pastorale intitolato a Papa Giovanni XXIII LARINO - Il Centro Pastorale è attivo nell'edificio, appena ristrutturato, realizzato nella seconda metà degli anni Trenta del Novecento e completato nei successivi anni Sessanta allo scopo di ospitare il seminario diocesano di Larino. Il Vescovo monsignor Gianfranco De Luca ha deciso di intitolare il complesso in questione a Papa Giovanni che rese noto il primato assoluto nel mondo cattolico della sacra istituzione larinese. Il seminario filosofico-teologico di Larino fu aperto, a norma del Concilio di Trento, il 26 gennaio del 1564 dal benemerito Vescovo della città frentana monsignor Belisario Balduino. Ha il vanto di essere stato istituito per primo nella Cristianità, come ben evidenziato in uno studio giovanile del Pontefice, Beato Giovanni XXIII e dal suo immediato successore Paolo VI nella Lettera Apostolica "Summi Dei Verbum" del novembre 1963. Sul Seminario di Larino è pronta anche un'apposita pubblicazione di Giuseppe Mammarella, voluta dalla diocesi, della nota editrice romana "Città Nuova".

CAMPOMARINO – La Giunta comunale ha deliberato di confermare le tariffe per la tassa occupazione suoli ed aree pubbliche e le tariffe sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni per l’anno 2013 nella stessa misura di quelle dell’anno precedente. Confermato anche ticket forfetario mensile di 15 euro per il servizio scuolabus con le seguenti esclusioni: bambini della Scuola Materna; alunni/studenti residenti in Ramitelli/Madonna Grande, Cocciolete, C.da Buccaro, C.da Cianaluca , Campomarino Lido, C.da Colle delle Lame e via Li Causi; minori appartenenti ad un nucleo familiare che versa in particolari situazioni di disagio economico-sociale segnalato dal competente Ufficio di assistenza del Comune. Infine l’esecutivo ha anche confermato, con decorrenza 1 gennaio 2013, i diritti di segreteria per il rilascio di certificati (Anagrafe e Stato Civile), atti di notorietà, autenticazioni firme, ecc… da parte dell’Ufficio Servizi Demografici: in bollo 1 euro, in carta semplice 50 centesimi.

Al via manifestazione "Artigianato a...Tavenna" TAVENNA – Tutto pronto per dare il via alla decima edizione della manifestazione "Artigianato a...Tavenna", iniziativa promossa dal Comune. L’inaugurazione ci sarà domani 2 settembre alle ore 10 con l’apertura degli stand. Alle 17 al via i giochi per bambini e gli artisti da strada, alle 20 la sagra della carne alla Santa Irene organizzata dall’Avis N. Muretta mentre alle 21 lo spettacolo musicale con il gruppo "Angelfisa". Il 3 settembre, nuovamente aperti gli stand con animazione e sagra alle 21 si esibirà Vincenzo Olivieri con la "Moma Band" in "Summertour 2013".

Prima giornata amici a 4 zampe PORTOCANNONE – Con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, ieri pomeriggio l’anfiteatro della scuola media Skanderbeg ha ospitato la “Prima giornata degli amici a 4 zampe”, sfilata per cani meticci e di razza.Tanti i cani, di variegate razze, che sono sfilati davanti alla giuria a partire dalle 16,30. In attesa che i giudici proclamassero i vincitori, c’è stato un momento di animazione con bambini e cani a cura dell’associazione “mi fido di te”. Dopo la premiazione la serata è proseguita con l’estrazione dei premi della lotteria, offerti dalle varie attività di Portocannone, e si sono potuti degustare panini con varie farciture e patatine fritte. L’intero ricavato della manifestazione verrà devoluto all’Istituto Comprensivo di Portocannone per l’acquisto di una Lavagna interattiva multimediale.



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.