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ANNO IX - N° 162 - VENERDÌ 20 DICEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

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L’Oscar del giorno ad Enrico Perretta

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Enrico Perretta. L'imprenditore campobassano è stato sempre in Forza Italia ed anche nel momento di difficoltà, al contrario di tanti che hanno pure ottenuto notevoli benefit, non ha mai fatto un passo indietro. Era naturale il suo ingresso nella nuova e rinnovata Forza Italia proprio per la sua coerenza nel corso di questi anni. Oggi che la politica vede tanti salti di quaglia, era giusto e doveroso assegnare l'Oscar all'imprenditore che, tra l'altro, ha investito tutto nella sua regione.

Il Tapiro del giorno a Paolo Frattura

Il Tapiro del giorno lo diamo a Paolo Frattura. La notte della sua elezione ritenne di dovere avere parole sprezzanti nei confronti della nostra testata giornalistica. Non abbiamo mai beneficiato di contributi pubblici perchè la cosiddetta legge per l'editoria, voluta da Michele Iorio, non contemplava i free press come il nostro. Siamo andati avanti e oggi siamo ancora sulla breccia a raccontare le cose che non vanno e che rischiano di mandare all'aria la nostra regione. Lo facciamo con chiarezza e carte alla mano per il solo bene della nostra terra.

La Gazzetta del Molise ha sempre sostenuto il centrodestra e non cambia nè carri nè bandiera


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Dallo stato di detenzione usciranno in tremila e un serial killer intanto gira libero per le strade dopo un permesso-premio

Se le carceri diventano improbabili edifici scolastici il problema del sovraffollamento non sarà mai risolto

Le carceri italiane sono al collasso, al punto che il Governo ha deciso di liberare oltre tremila detenuti; e un serial killer in permesso premio ha deciso di prendersela da solo la libertà creando forte imbarazzo al ministro Cancellieri e agli ordinamenti carcerari. Sono accidenti che però non inficiano la necessità di sfollare le carceri che, sovraffollate, assegnando all’Italia un titolo di scarsa civiltà giuridica e sociale. La storia comunque è vecchia di decenni. E sempre contrassegnata dall’urgenza di trovare una soluzione al problema, tant’è che finanche il Molise è stato destinatario di due strutture carcerarie, costate un bel pacco di miliardi (al tempo della lira). Parliamo delle Case mandamentali di Riccia e Castropignano che a vederle danno la misura dell’investimento e dell’attenzione del Governo nel volerle dislocare sul territorio nazionale, in funzione di alleggerimento delle carceri da sempre, come andiamo dicendo e dimostrando, afflitte dal sovraffollamento.

“Casa mandamentale”: locuzione di scarsa familiarità nel lessico popolare, che lascia pensare a chissà cosa, mentre altro non è che una struttura penitenziaria destinata ad accogliere condannati per reati minori. Gli stessi reati per i quali il Governo ha deciso di liberare tremila detenuti. Stando così le cose, mai come in questa congiuntura sarebbero state utili ad alleggerire il peso demografico dei penitenziari italiani. Le Case mandamentali sono state considerate necessarie negli anni dei primi governi nazionali di centrosinistra, con Nicolazzi ministro dei lavori pubblici (finito nell’inchiesta, ironia della sorte, ma non tanto, delle cosiddette carceri d’oro) a disposizione delle preture, a quel tempo fiorenti e numerose. A ricordarle, nel Molise preture erano a Capracotta, a Riccia, a Triveneto, a Boiano (per dirne alcune). La Casa mandamentale di Riccia e quella di Castropignano sono state costruite con ampiezza di mezzi e con criteri moder-

nissimi per l’epoca (valevoli ancora oggi), tali (all’epoca) da solleticare l’idea di un albergo a quattro stelle! Palazzine separate per l’alloggio del personale e, nella struttura propriamente penitenziaria, ampi corridoi, celle spaziose e ariose, con bagno annesso e finanche il televisore. Insomma, una costruzione che del concetto storico-tradizionale del carcere manteneva a malapena qualche cancellata, e il muro di cinta. Ancora oggi sarebbero una dimostrazione di efficienza a sostegno del fine ultimo della pena, ovvero il recupero sociale del condannato, nel momento in cui la popolazione carceraria vive drammaticamente una condizione di degrado in strutture vecchie e fatiscenti. Quelle due Case mandamentali, sebbene ultimate e arredate di servizi igienici e televisori, non sono mai state utilizzate per il fine per cui erano state finanziate, appaltate e realizzate. Lo sono state fino al 2002, anno in cui il 31 ottobre, il Molise è stato scosso dal terremoto i cui danni

hanno interessato in maniera consistente gli edifici scolastici. Dinanzi alla necessità di dare una soluzione alla popolazione scolastica e rimanendo assurdamente e colpevolmente inutilizzare le due strutture mandamentali perfettamente agibili e antisismiche, è parso opportuno recuperarle e destinarle a fini scolastici. Difatti, non c’è voluto molto per indurre il ministero di Grazia e giustizia a disfarsi di un patrimonio mai utilizzato per gli scopi per cui era stato realizzato (mai alcuna cella ha ospitato, a Riccia come a Castropignano, un detenuto, e le numerose preture del tempo sono via via scomparse) e a concederlo al ministero della Pubblica istruzione. La destinazione a fini scolastici è stata possibile nel momento in cui, con gli edifici scolastici disastrati dal sisma del 31 ottobre 2002, le imponenti strutture mandamentali sono rimaste intatte, disponibili peraltro ad essere immediatamente utilizzate. Difatti, non c’è voluto molto per indurre il ministero di Grazia e giustizia a disfarsi di un patrimonio mai utilizzato per gli scopi per cui era stato realizzato (mai cella ha ospitato, a Riccia come a Castropignano, un detenuto, e le numerose preture del tempo sono via via scomparse). Sicché i poderosi muri di cinta, i cancelli e i marchingegni di sicurezza delle “Case mandamentali” si sono aperti a “ospiti” di tutt’altra natura e con ben altre finalità di vita. Di ciò non sappiano se sia il caso però di compiacersi se, sul piatto della bilancia poniamo lo stato di difficoltà e di invivibilità dei detenuti. Una storia molisana, questa, del tutto coerente con lo stato confusionale in cui versa il Paese. La situazione, a riflettere, si pone illogica e poco confacente. Forse meriterebbe una rivisitazione e una rilettura. Dardo

"Seimila molisani contro la casta" Lunedì le firme raccolte contro i costi della politica consegnate a Frattura

CAMPOBASSO. Ieri mattina conferenza stampa degli indignati del Molise. Lunedì saremo dal Presidente del Consiglio Regionale per presentare le 6000 firme raccolte sotto la proposta di legge di iniziativa popolare per la riduzione di costi della politica. "La proposta di legge è articolata e contiene proposte su cui continueremo a portare avanti la nostra battaglia", hanno sostenuto i componenti del Comitato. "Un primo risultato lo portiamo a casa con l'abrogazione dell'art.7 relativo al fondo dei portaborse. Abbiamo costretto in parte il presidente Frattura ad essere coerente con quanto promesso in campagna elettorale e ci deve ringraziare perché oggi può affermare che "Democraticamente arriviamo alla riduzione di questi ulteriori costi della politica". Infatti, democra-

ticamente, interpellando e coinvolgendo la gente, abbiamo costretto il Consiglio regionale a tornare sui suoi passi su un provvedimento chiaramente illegittimo su cui si preparava il provvedimento di bocciatura da parte del governo. Noi non arretriamo di un passo, anzi ne facciamo uno in avanti con la presentazione della proposta di legge, e incalzeremo nei prossimi giorni sugli altri contenuti della legge. Risibili appaiono i commenti di chi tenta di attribuire alle Iene e alle Tv locali il raggiungimento del risultato ottenuto, essi sono stati sollecitati ad intervenire dagli Indignati, ma solo la costanza della gente e la volontà di essere presenti e la giustezza dell'indignazione popolare contro l'indifferenza dimostrata verso la grave crisi economica delle classi dirigenti ha prodotto questa prima vittoria".


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Il presidente: noi non siamo una classe politica che spende risorse per garantirsi la corte compiacente

Vacche magre e cavallette: via un altro milione e mezzo di euro

La Regione annulla un altro bando: per favorire la compagna di Frattura? CAMPOBASSO. Nuovi intrecci tra operato amministrativo e coinvolgimenti diretti del presidente della Giunta regionale. Il tutto con l’avvallo dell’intero esecutivo composto da Petraroia, Scarabeo, Facciolla e Nagni. Si tratta dell’avviso pubblico “per la presentazione di proposte per la realizzazione del sistema formativo regionale”. La proposta era stata fatta dalla giunta Iorio il 21 dicembre 2012, l’avviso è stato poi pubblicato sul Burm del 16 gennaio 2013. Il 5 settembre 2013, quindi con Frattura presidente, è stata approvata la graduatoria dalla Commissione di valutazione che ha disposto l’affidamento della realizzazione degli interventi presso le piccole e medie imprese alla Gma Consulting – Ial Molise srl – Consendin Spa per un importo pari a 1milione e 400mila euro. Ma il 2 ottobre 2013, un mese dopo l’affidamento, ecco arrivare la contestazione da parte del secondo classificato: Unioncamere Molise – Sicurform – Unimol che invitano la Regione Molise a non perfezionare l’affidamento. Così l’allora direttore generale Antonio Francioni provvede, in autotutela, alla sospensione delle procedure prendendo spunto dalle motivazione di Unioncamere – Sicurform e Unimol. Qual é la motivazione che convince? Che la Giunta Iorio non poteva procedere all’avviso pubblico a dicembre perché ad ottobre il Consiglio di Stato aveva annullato le regionali del 2011. Quindi, se passasse questa tesi, alla Regione Molise non solo dovrebbero essere revocati tutti gli atti emanati dalla Giunta retta da Iorio e dal Consiglio retto da Pietracupa. E le indennità percepite dai consiglieri di allora? Comunque, Francioni il 10 ottobre sospende l’affidamento in autotutela, qualche settimana dopo lascia il

posto di direttore generale che viene occupato dalla new entry Pasquale Mauro Di Mirco . Il 10 novembre 2013 la Giunta regionale approva la delibera numero 593 ed avvia il procedimento di annullamento d’ufficio. Ora, a parte le contraddizioni (perché la Giunta a settembre ha approvato la graduatoria e dopo un anno annulla tutto?) ecco comparire dal sito della Sicurform Italia, nella sezione Molise, un nome tanto caro al presidente della Giunta regionale. Tra i docenti dell’azienda che ha chiesto l'annullamento della procedura di affidamento c’è Gilda Antonelli, compagna del presidente della Regione Molise con tanto di curruculum: dal 2008 è delegata del Rettore per l’Innovazione dell’Università del Molise e dal 2010 è membro del Work Enterprise Europe Network on Cluster and Innovation. Dal 1997 progetta il piano di sviluppo e il coordinamento di corsi e di attività formative per l’Università del Molise, Regione Molise, Camera di Commercio, Agenzia Italiana allo Sviluppo (Sviluppo Italia) ed altre organizzazioni pubbliche e private. Gilda Antonelli è anche la donna che nel 2005 diede origine alla società delle biomasse poi ceduta al compagno Paolo Frattura. E tra i soci di Sicurform spunta anche un ex giovane assessore del Comune di Campobasso: Michele De Santis, uomo dell’ex consigliere regionale Antonio Pardo D’Alete. Ovviamente le motivazioni adottate dalla Giunta regionale sono auliche e guardano all'esclusivo interesse dei cittadini. "In ragione dei vizi riscontrati negli atti amministrativi regionali richiamati - ossia i vizi individuati dai ricorrenti dove tra i docenti risulta la compagna di Frattura - sussiste

l'interesse attuale ed urgente a ripristinare la legalità anche al fine di salvaguardare il corretto utilizzo delle risorse pubbliche coinvolte". Il fatto che nella società ricorrente ci sia come docente la compagna del governatore la cui Giunta ha annullato l'affidamento di un carico dopo un avviso pubblico è, forse, del tutto casuale. Come casuale è tutto ciò che avviene in Regione con questo governo di centrosinistra. Eppure Paolo Frattura, coinvolto nelle centrali a biomasse, negli interessi edili (tanto per citarne alcuni) non accetta critiche al suo operato e, in una nota stampa, ci tiene a precisare che

"oggi alla guida della Regione non c'è una classe politica che spende risorse pubbliche per garantirsi la corta compiacente". Si riferisce alle critiche sull'articolo 7 (perché il governatore alle storie di "impeachment" non si mischia, non risponde. Ma quando parla di risorse sperperate perché destinate al popolo molsisano forse ha ragione. Perché oggi nell'occuparsi di governo regionale il più delle volte vengono fuori notizie documentate che riguardano parenti, figli, sorelle, mariti, amici dello stesso Frattura. Non il popolo. Ma si tratta ovviamente di semplice casualità. Irene Corsini

Grande attesa per l’appuntamento delle 17.30 al Centrum Palace di Campobasso

Forza Italia: al via la prima convention del Molise CAMPOBASSO. Si parte ufficialmente anche in Molise. Dopo l’incontro del 23 luglio alla Piana dei Mulini in cui Iorio annunciava l’organizzazione della nuova Forza Italia in Molise, ecco arrivare la serata ufficiale. Questa sera al Centrum Palace di Campobasso, alle 17.30, andrà in scena la prima convention molisana. C’è grande attesa per l’evento che vedrà arrivare cittadini da tutte le parti del Molise. C’è curiosità per vedere chi, tra i volti noti, sarà presente all’evento. Ma soprattutto sembra esserci grande voglia dei cittadini a partecipare. Ed è da loro che Forza Italia intende ripartire. Con una posizione politica chiara da Roma a Campobasso. Fuori dalle larghe intese della ca-

pitale, lontana dagli affarismi regionali. Un partito più vicino a raccogliere le esigenze del popolo. “Voglio in campo squadre che possano fare il porta a porta e arrivare soprattutto ai pensionati. Solo così riusciremo a combattere le forze della sinistra che hanno come obiettivo quello di ridistribuire la ricchezza togliendo soldi alla borghesia. Ridistribuire é giusto ma il loro metodo é sbagliato" sono infatti le intenzioni di Silvio Berlusconi. Una sinistra che, secondo Berlusconi, “ha dalla sua parte la magistratura che ha sotto di sé i poteri esecutivo e legislativo dello Stato, che possono incidere togliendo libertà e patrimonio dei singoli. Forza Italia ha

bisogno di persone che resistano ai brogli della sinistra". Opposizione a Roma, opposizione in Molise, il partito riorganizza le forze per tornare a vincere e lavorare alle riforme. Ci sono le stesse motivazioni per stare in campo come nel ’94. Il che non vuol dire conservare il passato, ma realizzarne le speranze. Soprattutto in un periodo buio come quello della crisi che si sta vivendo e che vede le forze politiche oggi al governo lontane dalle esigenze dei cittadini, vicine ai propri interessi, a dispetto di quella speranza di cambiamento che avevano incarnato, mentendo, appena 9 mesi fa. E’ necessario guardare al futuro e il Molise può farlo ufficialmente da questa sera.


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Al servizio di una coltivazione fondamentale per l’agricoltura e il territorio italiani e di un prodotto, che nei millenni ha dimostrato di essere un grande e sicuro amico dell’uomo: l’olio extravergine

Le “Città dell’olio” hanno compiuto 19 anni

Il 17 dicembre 1994, 19 anni fa a Larino, nel Molise, prendeva forma e vita l’Associazione Nazionale delle Città dell’Olio, che, in poco tempo, con le sue iniziative ha creato un vero e proprio scompiglio in un mondo che aveva difficoltà a uscire fuori da abitudini e culture troppo legate al passato. Strumento, quindi, di una vera e propria rivoluzione culturale, che continua a vivere, grazie alla partecipazione di oltre 350 sindaci e amministratori di enti e istituzioni delle Regioni italiane, e, soprattutto, a incidere con le sue iniziative indirizzate alla tutela, promozione e valorizzazione. Penso a Girolio che, dopo aver toccato quasi tutte le regioni italiane si concluderà questo fine settimana a Bitonto, nelle Murge, la terra della varietà tra le più note la “Cima di Bitonto” e, anche dell’”Ogliarola” e della mitica “Cora-

tina” . Penso anche all’attenzione da anni rivolta alle scuole, con la manifestazione “Bimboil”, “Pane e olio in frantoi” e la cura di pubblicazioni tese a informare e educare il consumatore. Si deve al suo Presidente, Enrico Lupi, in carica da 15anni, subito dopo l’uscita per incarichi politici del suo primo presidente, Carlo Antonini, questo periodo lungo all’insegna di una forte crescita e presenza dell’Associazione nella battaglia per la salvaguardia del territorio. In primo luogo di quello olivicolo, con i suoi ambienti e i suoi paesaggi, le sue tradizioni, tra le quali la buona cucina e la buona alimentazione espresse magnificamente dalla Dieta Mediterranea, cioè da uno stile di vita fortemente impresso dalla civiltà dell’olivo e dell’olio. Non a caso è in corsa come personaggio dell’anno 2013.

Il commercio dimenticato e sepolto

Il Piano di dimensionamento non basta a risolvere i problemi del sistema di Luigi Zappone* La crisi economica che ancora investe il nostro Paese,tra recessione e austerity, ha fatto in modo che i lavoratori autonomi in generale e quelli del settore commerciale in particolare, risultino essere la fascia che, proporzionalmente, ha pagato il conto più salato di questi c anni di crisi, perdendo man mano circa 420 mila posti di lavoro e bruciando circa 70 miliardi di reddito disponibile. E' da tempo che andiamo sostenendo che occorre quantomeno un momento di riflessione sulla vicenda, almeno dal punto di vista "del lavoro". Avevamo lanciato l'allarme - almeno da un paio di anni addietro – facendo rilevare come per i lavoratori autonomi, composti in larga parte da piccoli e micro imprenditori (in prevalenza del settore commerciale, almeno nella nostra realtà territoriale) fosse diventato insostenibile il "peso" che, tra fisco e recessione, stava finendo – come poi ha finito – di "schiacciare" la categoria. In verità, in taluni proclami, anche del Governo centrale viene riconosciuta l'esigenza di ridurre la pressione fiscale anche attraverso un piano di tagli della spesa pubblica inefficiente e improduttiva: ma ancora siamo in attesa di verificare

come i tagli saranno portati avanti in modo coraggioso. E' un dato certo e verificabile in qualsiasi momento (.... basta fare un "giro" per le strade storicamente votate al commercio della città capoluogo della Regione Molise: Via Mazzini, Viale Elena, il corso......) per rendersi conto che gli effetti della crisi sul "lavoro autonomo" (leggi commercio) si siano fatti sentire a partire dalle molte chiusure di attività in proprio e dai conseguenti effetti sull'occupazione. Si è trattato e si tratta di un "sacrificio" elevatissimo e, proporzionalmente, molto più alto rispetto al lavoro dipendente,che non è sostenibile, soprattutto in una realtà territoriale come il Molise che ha fin qui "vissuto" di terziario. Questo mix di crollo occupazionale (che, poi, equivale a dichiarazioni di "fallimento" per molte attività commerciale), insieme alla pressione fiscale sul "patrimonio" e sui servizi, ha determinato una pesante diminuzione ( se non completo azzeramento!!!!) dei "redditi primari" della famiglie che di attività commerciali hanno fin qui vissuto. L'ammontare dei "redditi smarriti" e che la "politica" (anche locale) non prova a far ritrovare ci ha portato al convincimento che servono – ora più che mai – interventi diretti a favorire

la ripresa occupazionale e la crescita dei redditi delle famiglie che rappresentano una priorità , non solo per la politica economica del Paese, ma anche e soprattutto per le genti molisane. Le risorse necessarie vanno trovate, sicuramente, nei tagli alla spesa della "finanza pubblica" (....anche il Governo regionale!!!!!...) e, nell'intanto, come provvedimento immediato, visto che si è "finanziato" (con soldi pubblici) zuccherificio, "gallinificio", "abitificio", e......., si potrebbe, quanto meno intervenire presso la Finanziaria dell'Ente Regione ( la FINMOLISE) procedendo al "congelamento", "rimodulazione", "piano di rientro e o di abbattimento" dei finanziamenti a suo tempo concessi agli operatori del terziario che, allo stato, non sono in grado di "restituire" ed "onorare" in quanto "caduti nel fallimento" e nella cessazione di attività: rimanendo senza alcun reddito. Anche questa – che può sembrare provocatoria – è una proposta precisa che facciamo alla Regione Molise, nell'ottica di "cambiare rotta" e di andare ( prima volta nella storia) "incontro ai commercianti" e non solo e sempre ad altre categorie: un intervento di tale portata sarebbe veramente un segnale di vero cambiamento. *Confimpresa

Quale ideatore e promotore dell’Associazione esprimo al Presidente Lupi, ai suoi collaboratori e ai rappresentanti delle Città dell’Olio, tutta la mia gratitudine per i successi che vive l’associazione e per il contributo che essa dà all’immagine dell’olivo e dell’olio. Alle Città dell’Olio, che il prossimo anno festeggeranno i primi 20anni, gli auguri di nuovi esaltanti successi e di lunga vita al servizio di una coltivazione fondamentale per l’agricoltura e il territorio italiani e di un prodotto che, nei millenni di vita vissuta, ha dimostrato di essere un grande e sicuro amico che ha sempre aiutato l’uomo e mai tradito. Lunga vita, Città dell’Olio, e che tutto fili liscio come l’olio per un domani di sobrietà e di moderazione e non di spreco. Pasquale Di Lena

Scuola, ora una legge quadro Il Piano di dimensionamento non basta a risolvere i problemi del sistema

CAMPOBASSO. L’approvazione del Piano di Dimensionamento Scolastico è un atto necessario ma non sufficiente per rendere la scuola molisana adeguata, moderna e competitiva, in linea con le buone pratiche dei territori più avanzati. Aver superato 84 autonomie scolastiche di cui 41 sottodimensionate e assegnate in reggenza a dirigenti titolari presso altri istituti ha segnato un primo passo verso la normalità con 54 dirigenze in cui si contano ancora molte autonomie con numeri tra 400 e 600 non adeguate agli standard ministeriali. Nel limite del possibile e con un percorso democratico che ha coinvolto dal mese di maggio ad oggi l’ANCI, l’Ufficio Scolastico Regionale, le Province e i Sindacati della Scuola, si è costruito un Piano di Dimensionamento che, pur scontando alcuni limiti, consente al territorio di dotarsi di uno strumento essenziale di programmazione didattica e di gestione integrata dell’offerta educativa. La collaborazione con il Partenariato e con le Istituzioni Locali ha permesso di accogliere tutte le istanze in linea con le disposizioni di Legge fino all’ultimo momento come è accaduto per i Comuni di Termoli e di Isernia.Un apprezzamento meritano tutti coloro che hanno reso possibile il raggiungimento di un obiettivo amministrativo significativo, ma proprio perché la Scuola è il luogo su cui concentrare sforzi, energie e investimenti, c’è bisogno di avviare con immediatezza un confronto sulla Legge Quadro Regionale su Istruzione, Formazione e Conoscenza. Il Molise, anche in questo campo, non ha recepito i mutamenti costituzionali del Titolo V del 2001 e non può fare riferimento ad una propria normativa sull’organizzazione scolastica. Questo limite non ha permesso di incidere in modo più efficace sul Piano di Dimensionamento ma, potrà essere agevolmente superato con un confronto ampio e allargato alle Rappresentanze Sindacali, ai Comuni, agli studenti e a tutti i soggetti interessati.


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La Giunta regionale ha deciso per un aumento del 9 percento

Dal 1 gennaio treni più cari L'intervento

Ma che fine hanno fatto le corse da Caserta al Molise? di Giorgio Simonetti*

CAMPOBASSO. Dal 1 gennaio 2014 viaggiare con il treno in Molise costerà il 9 percento in più. Lo stabilisce la delibera della Giunta regionale n.631. Come dire, mettere a carico dei pendolari le inefficienze e i servizi largamente deficitari. Come dire che ci si affida al Caso (o ai Santi per chi è credente). Per caso riesci a partire; per caso riesci a sederti; per caso riesci ad arrivare a destinazione (arrivare in orario è un’altra storia!). Sicuro è che il biglietto lo devi pagare e pure salato! Ma scusate, il rapporto qualità/quantità/prezzo non doveva essere stabilito col Patto di trasporto pubblico locale con Trenitalia? E non mi sembra che l'affidabilità e la qualità del servizio offerto siano tali da giustificare un aumento del costo del biglietto e dell'abbonamento. Tutt'altro, occorrerebbe una reversale per i pendolari. Dato che l’attenzione delle Istituzioni sul fronte “infrastrutture” negli anni

è stata piuttosto tiepida e poco convincente, salvo rare eccezioni, c'è ora a necessità che qualcuno si faccia carico di tale problema, che riguarda tutti e non solo i pendolari, affrontandolo ed aprendo un confronto con le autorità responsabili. Sarebbe una significativa, piccola rivoluzione culturale, pacifica e democratica, un generoso “prendersi cura” dei problemi di questa terra. Più che lecito ritenere quindi che i tanto sbandierati miglioramenti da garantire saranno ben presto assorbiti da nuovi disagi. Resta infine il dubbio, che è quasi una certezza, ovvero che questa manovra “straordinaria” non derivi dunque da un vero e contingente problema economico, quanto dal fatto che qualcuno nel Patto TPL ha giocato troppo con la demagogia, sbagliando i propri conti. Peccato che, come al solito, siano i pendolari a dover pagare.

La CGIL visti i notevoli disagi causati dal provvedimento della Soc. Trenitalia Spa del Gruppo F.S. di sopprimere due autocorse del Servizio sostitutivo, in partenza da Caserta e da Vairano, con destinazione Isernia e Campobasso nella fascia oraria mattutina di maggior frequentazione , disagio che produce uno stato di tensione tale da richiedere l’intervento delle forze dell’ordine, intervento ribadito nella mattinata di oggi, con l’intervento di tre autovetture di pronto intervento;- vista la nota inviata al Sindaco di Venafro, dalla Segreteria Provinciale di una sigla sindacale delle forze di P.S. attraverso cui veniva manifestata enorme preoccupazione per gli effetti, inizialmente supposti, ma poi purtroppo confermati, che il provvedimento ha prodotto; - vista la non ancora risolta problematica della limitata capienza dell’unico bus adibito, in quella fascia oraria, al servizio sostitutivo FS;- prevedendo un ulteriore aggravamento della già delicata situazione, per la mancata effettuazione dell’unica corsa ancora in Orario, dal giorno 23 dicembre(compreso), al giorno 6 gennaio 2014;- considerata la apprensione di questa O.S. in ordine al mancato raggiungimento del posto di lavoro dei dipendenti pubblici e privati, utenti abituali di quel servizio bus, molti dei quali costretti all’utilizzo del mezzo privato per non incorrere in sanzioni disciplinari da parte dei loro Datori di lavoro;- vista la esposizione degli autisti degli autobus, rispetto alla esasperata utenza, molte volte chiamati a rispondere di decisioni assunte altrove,chiede al Prefetto la convocazione, in tempi brevissimi, di un incontro tra le Parti interessate alla problematica per la definitiva soluzione della stessa.Auspicabile la presenza alla discussione, del rappresentante politico dell’Assessorato Regionale, della Società fornitrice del servizio, dei rappresentanti dei lavoratori e dei rappresentanti le Associazioni dei Consumatori. *Segretario Cgil trasporti

“Maesta’ chiediamo una grazia: vogliamo essere presuntuosi” e il re di rimando “e fessi” di Massimo Dalla Torre

Con questo titolo alquanto insolito, vorremo riagganciarci alla parte finale di un articolo apparso qualche anno su di un giornale locale. Un articolo che chiudeva con queste parole: “Ma che queste non siano chiacchiere da caffè che rischiano di farci morire colonizzati. E fessi”. Parole che fanno trasparire ancora una volta l’amarezza e la rabbia di chi cerca di svegliare gli “antichi ardori della razza sannita” tanto per usare un linguaggio caro ai molisani veri e non quelli importati e allevati in batteria come i polli di provenienza fuori confine. Parole che ci riportano prepotentemente alla realtà odierna in cui il VUOTO fa da padrone. Situazione che presta il fianco a un episodio che ci è stato raccontato da chi è autoctono con tanto di capelli bianchi e marchio DOC. Episodio realmente accaduto in occasione della visita di Ferdinando IV di Borbone nel Molise in un paese poco distante dal capoluogo, di cui omettiamo il nome per rispetto dei suoi abitanti, tra l’altro persone dinamiche ed

operose. Un paese che, all’atto del saluto al sovrano che, caratterizzò tra l’altro il suo regno con la più sanguinosa repressione quale corollario ai moti del 1799, per bocca di un gruppo di proprietari terrieri, almeno le cronache così riferiscono, fecero una singolare richiesta al sovrano: “maestà chiediamo una grazia: vogliamo essere presuntuosi”; allorché il re divertito, giacché era nota anche l’arguzia di Ferdinando IV, di rimando aggiunse “e fessi”. Una richiesta e una risposta singolare, potreste obiettare. Si una richiesta e una risposta alquanto “bislacche”. Eppure se si pondera attentamente l’accaduto, si pongono sul piatto della

bilancia due questioni che apparentemente sembrano nette e distinte tra loro. La prima, quella dei proprietari terrieri, che pur di vedere elevato il proprio “rango” a qualcosa di tangibile, anche se grottesco, arrivarono a chiedere al re la “presunzione”. La seconda, la risposta acuta e sarcastica del sovrano che volle aggiungere un pizzico di colore alla singolare richiesta apostrofandoli con l’epiteto di “fessi”. Due questioni, dicevamo, che apparentemente sembrano distaccate ma che, se analizzate nella loro sottigliezza, mostrano molte similitudini a quanto accade in questi giorni nella nostra malandata realtà. Similitudini che

fanno convergere verso un unico punto di contatto che, nell’assurdità dei fatti, insegna quanto le richieste anche le più assurde, possono in un certo qual modo dare la speranza di assurgere a un ruolo. Un ruolo che, senza alcun riferimento all’aneddoto, poiché sarebbe una nota di demerito per chi n’è stato protagonista, evidenzia come la “vacuità” e la “stoltezza” umana spinge a fare richieste senza senso. Una vacuità e una stoltezza che, sempre riferendosi ai “presuntuosi” che “bivaccano” senza alcun titolo nella nostra Regione, dà pienamente ragione a quanti disgustati guardano al modo di fare la politica in Molise. Una vacuità e una stoltezza che vede, nostro malgrado, aumentare la schiera delle “comparse” che affollano la nostra realtà ridotta a una “corte dei miracoli”. Personaggi che, farebbero bene a lasciare il posto che immeritatamente occupano a chi la politica, quella con la “P” maiuscola la sa fare. Personaggi che, se le cose non cambieranno in fretta, mostra come nel Molise molti sono i presuntuosi e moltissimi i “fessi”.


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Campobasso

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Ultimo Natale targato Di Bartolomeo, la città festeggia… al coperto Da oggi al sei gennaio un programma semplice ma ricco nella storica struttura di via Monforte Ultimo Natale targato Di Bartolomeo che chiude in semplicità ma, almeno, al coperto. Gli eventi natalizi, infatti, si terranno da oggi al sei gennaio, nel mercato coperto di via Monforte. L’amministrazione rilancia la struttura abbandonata sperando che gli eventi natalizi rappresentino una “data zero” da cui ripartire per far rinascere lo storico mercato. “Farà un po’ freddo ma almeno è al coperto”, ha detto in conferenza stampa il consigliere Alberto Tramontano che si è occupato dell’organizzazione del programma insieme al’ex presidente della Commissione cultura Stefano Ramundo. Prezioso il contributo dell’assessore al Bilancio Donato Toma che è riuscito a tirar fuori dal Bilancio 40mila euro da destinare agli eventi natalizi e di cui circa la metà è stata spesa per il service e cioè per garantire agli spettatori un’acustica adeguata. Il programma prevede una serie di appuntamenti che andranno dagli spettacoli per bambini, ai concerti, dai canti di natale alla mitica zampogna di Piero Ricci, dalle serate danzanti al teatro di qualità. Insomma l’amministrazione ha cercato di accontentare un po’ tutti sperando di risollevare l’umore dei campobassani che di questi tempi è davvero sotto terra. “Un’operazione culturale con un occhio rivolto al sociale il cui obiettivo - ha spiegato ancora Tramontano – è fare in modo che il mercato co-

perto torni a vivere e non sia più solo un luogo storico impresso nella memoria dei cittadini”. Le iniziative in programma sono tante e accanto a quelle che si terranno nella struttura di via Monforte ce ne sarà anche una a cielo aperto. Si chiama “Natale sotto gli alberi” e si terrà domenica in villa De Capoa,, un altro luogo storico del capoluogo che avrebbe bisogno di essere rilanciato. Ebbene, c’hanno pensato gli esponenti del comitato villa De Capoa organizzando una domenica all’insegna del divertimento con mercatini di artigianato, letture, golosità natalizie e tanto altro. L’assessore al Commercio Giuseppe Cimino ha precisato che proprio per dare spazio e un po’ di respiro ai negozianti del centro, a dicembre non si terrà la fiera che solitamente si organizza l’ultima domenica del mese nella zona industriale. Con estremo rammarico, invece, il sindaco Gino Di Bartolomeo ha dovuto annunciare che quest’anno non ci sarà il presepe vivente a causa di problemi o meglio di spaccature all’interno dell’organizzazione che hanno provocato l’annullamento di quello che negli anni scorsi è stato decisamente l’ evento di maggior successo del natale campobassano. “E’ proprio quello che non volevo – ha detto Di Bartolomeo – la politica non deve entrare nel Natale”. Teresa Manara

Bicentenario Verdi, l’Albino c’è Dal 7 dicembre al 19 gennaio 2014 a Roma esposto il manoscritto de Il Trovatore CAMPOBASSO. Dal 7 dicembre al 19 gennaio 2014 il Complesso del Vittoriano a Roma presenta “Giuseppe Verdi. Musica, cultura e identità nazionale”. La mostra, che nasce nell’ambito delle iniziative previste dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi - Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha l’obiettivo di dare risalto al legame tra Verdi e il contesto politico e culturale italiano ed europeo. Anche la Biblioteca Provinciale "P. Albino" è stata chiamata a partecipare, con un proprio documento originale, a quest'importante esposizione. Infatti, verrà esposto a Roma anche il manoscritto di Giuseppe Verdi, Il Trovatore: tacea la notte placida Partitura, musica manoscritta, conservato nel Fondo Pepe, Manoscritti musicali, della Biblioteca provinciale di Campobasso “Pasquale Albino”. Il raro e prezioso documento è consultabile anche online attraverso In-

ternet culturale al seguente indirizzo: http://iccu01e.caspur.it/ms/internetCulturale.php?id= oai%3Awww.internetculturale.sbn.it%2FTeca%3A20%3 ANT0000%3ACB0007_MSM_0178220&teca=MagTeca+-+ICCU, oppure dalla teca digitale della Biblioteca “P. Albino” al seguente link: http://bibliotecadigitale.provincia.campobasso.it/itbpa _fp/document.php?id=413 L’esposizione romana è articolata in sei sezioni che mettono in relazione la vita di Verdi con il contesto musicale e con gli avvenimenti storici contemporanei sia a livello nazionale che internazionale. Ogni sezione è illustrata con materiali documentari originali per permettere di cogliere “visivamente” questo collegamento anche grazie ad una selezione di opere - dipinti, disegni, incisioni, giornali satirici dell’Ottocento, cimeli – che illustrano i temi ispiratori del melodramma verdiano.

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di Giuseppe Saluppo

Comune, si profilano le candidature Nel centrodestra Di Bartolomeo e Colagiovanni. Per il centrosinistra Massa, Battista e Lalli. Liste civiche per la città a sostegno di Giuseppe Saluppo CAMPOBASSO. Regna tanta confusione, il quadro elettorale ancora non è chiaro e le candidature , quelle vere, restano un mistero. Sia centrodestra che centrosinistra hanno deciso di optare per le primarie che consentono ai cittadini di scegliere democraticamente chi si sfiderà nella corsa per Palazzo San Giorgio. Giuseppe I nodi da sciogliere, però, Saluppo sono ancora tanti così come i partecipanti alle consultazioni primarie. Se per il Pd continuano a circolare i nomi di Antonio Battista, Augusto Massa e Carmela Lalli, gli altri partiti della coalizione di centrosinistra non si espongono più di tanto lasciando intendere che, di fatto, un nome da candidare alle primarie non c’è. Nel centrodestra la situazione è ancora più ingarGino bugliata perché, prima di Di Bartolomeo tutto, non si capisce se davvero si riuscirà ad organizzare le primarie. Anche se Forza Italia sembra volere ripuntare su Gino Di Bartolomeo che, in teoria dovrebbe parteciparvi, ma in pratica, come ha dichiarato più volte, non ne ha alcuna intenzione. Escludendo l’attuale sindaco altri nomi sono quelli di Salvatore Colagiovanni e di Nicola Gesualdo. Per i grillini il discorso cambia perché, se è certo che i pentastellati correranno soli non è altrettanto scontato che la scelta del candidato sindaco cadrà su Simone Cretella. Chi invece va dritto come un treno e non ha dubbi sulla sua candidatura in solitaria, al di fuori delle sigle di partito, è Pino Saluppo che con le sue liste civiche ha scelto un progetto per la città e per il suo rilancio economico e sociale. Per la rete civica l’importante è lavorare per la ricostruzione dell’immagine e del tessuto produttivo cittadino ritenuti determinanti per assicurare un futuro alla città di Campobasso.

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Campobasso

20 dicembre 2013

Mai un consiglio comunale di fine Anno è stato così privo di argomenti programmatici, di scelte operative, di proposte d’investimento come quello annunciato per il 23, in prima convocazione, e per il 28 in seconda. Campobasso - Una scadente antivigilia di Natale, se il consiglio comunale si terrà in prima convocazione il 23 dicembre; se si terrà in seconda convocazione il 28 dicembre, sarà una scadente antivigilia di fine Anno. Sentenze di tribunale, decreti ingiuntivi, pagamenti e liquidazioni sono il piatto forte dell’assemblea municipale e il rendiconto impietoso di un’amministrazione che ha passato il suo tempo a tamponare le falle di bilancio, i debiti pregressi, gli errori di valutazione delle varie strutture comunali chiamate in causa, verso le quali permane la più ampia delle tolleranze, forse delle sudditanze; l’una e l’altra figlie di una bassa qualità della rappresentanza politica, diversamente avrebbe preteso maggiore attenzione, maggiore cautela, maggiore capacità di analisi da parte della dirigenza municipale per non arrivare al punto in cui è arrivata. La dizione tecnica è: debiti fuori bilancio. Per i quali si avrebbero pesanti contraccolpi qualora non fossero eliminati. E la gestione Di Bartolomeo s’è specializzata in questa trattazione dato il numero incredibile di atti a sanatoria che ha dovuto assumere. Non un euro in investimenti, in opere pubbliche, in soluzioni strategiche; solo debiti fuori bilancio. Peraltro neanche l’ombra di un progetto comunitario, né di un concorso finanziario regionale (sarebbe stato sufficiente pretendere dalla Regione l’avvio dei lavori della nuova sede, ovunque collocata, per avere in città un cantiere e una

Un Comune gravido di debiti fuori bilancio

possibilità di occupazione). Ciò conferma l’assoluta assenza d’idee degli amministratori e di competenza delle strutture. Andando a memoria, mai un consiglio comunale di fine Anno è stato così privo di argomenti programmatici, di scelte operative, di proposte d’investimento come quello annunciato. Il sindaco Di Bartolomeo a chi solleva un accenno critico oppone i vincoli del Patto di stabilità che certamente sono un ostacolo, ma valgono per tutte le amministrazioni locali. Eppure si hanno esempi di Comuni in grado di

mantenere in essere un buon livello di vita, una idea di crescita, una capacità di accedere alle fonti di finanziamento che ancora sono agibili a livello regionale, statale ed europeo. In quelle realtà evidentemente operano sindaci e strutture volitivi, determinati, con la specola comunale costantemente aperta a trecentosessanta gradi. Con l’ordine del giorno con cui viene chiuso il 2013 non ci sono spazi per un giudizio o una valutazione diversi dalla commiserazione. I fatti sono fatti. Ed eccoli nella loro trascrizione e sequenza,

cui l’assemblea municipale dovrà applicarsi, sperando che avverta disagio e un auspicabile senso di colpa: Pagamento indagine statistica: riconoscimento debiti fuori bilancio; Sentenza del Tribunale di Campobasso n. 225/07: riconoscimento debiti fuori bilancio; Comune di Campobasso/ Ministero Lavori Pubblici. Sentenze Tribunale n. 227/04 e Corte di Appello n. 348/12: riconoscimento debiti fuori bilancio; Liquidazione Sentenza Tar Umbria n. 394/2013: riconoscimento debiti fuori bilancio; Sentenza del Tribunale di

Campobasso n. 583/2012: riconoscimento debiti fuori bilancio; Decreti ingiuntivi richiesti ed ottenuti da operatori della Polizia Municipale per il pagamento dell’indennità di turno ex art. 22 Ccnl: riconoscimento debito fuori bilancio; Sentenza del Tribunale di Campobasso n. 357/13: riconoscimento debiti fuori bilancio; Lavori di sistemazione del tratto stradale di Contrada Selva Piana. Decreto Ingiuntivo n. 997/12: riconoscimento debiti fuori bilancio; Lavori di riqualificazione e completamento di un centro espositivo polifunzionale in contrada Selva Piana. Sentenza Tribunale di Campobasso n. 444/12 e successiva ordinanza della Corte di Appello di Campobasso: riconoscimento debiti fuori bilancio. Dardo

Si confermano l’assoluta assenza d’idee degli amministratori e di competenza delle strutture

Tra i Misteri i presepi di Teberino Giunta alla sesta edizione, la mostra resterà aperta fino al 6 gennaio

CAMPOBASSO. Il presepe è una favola fatta di muschio, di terracotta, di stelle, di tanti colori, di gesso. E questa favola accompagna quanti entrano in questi giorni, e lo potranno fare fino al 6 gennaio, nel Museo dei Misteri a Campobasso per assaporare l'aria natalizia più vera attraverso la lettura che ne ha voluto dare Giovanni Teberino. Presepi di ogni forma e fattezza, composti con i materiali più disparati, realizzati

con sapiente maestria quelli allestiti dal responsabile del Museo dei Misteri che quest'anno ha toccato la sesta edizione. La scelta dell'ambiente ospitante non è a caso: Il Museo dei Misteri, originale posto di tradizione per la città e per Teberino che da anni unitamente a tutta la sua famiglia e agli amici dell'Associazione Misteri e Tradizioni, dedica anima e corpo ai Misteri, simbolo per eccellenza del patrimonio di Cam-

pobasso e di tutta la regione Molise. Quest'anno, e non poteva essere diversamente, la mostra dei Presepi è dedicata a Cosmo Teberino, papà di Giovanni, vero artefice del Museo dei Misteri, custode geloso degli Ingegni sottratti all'incuria e, spesso, all'abbandono e non da ultimo, come lo ricorda il figlio, appassionato egli stesso delle realizzazioni presepistiche. Un tributo sentito e dovuto, dunque, in un luogo che fa respirare il senso della città e dal quale fuoriesce con forza la sua storia. Ed ecco che diventa ancora più suggestivo questo racconto tra sacro e profano, questo andare dai presepi di Giovanni Teberino agli Ingegni del Di Zinno. Spazi

che danno il senso della vita e del mistico, che richiamano le nenie e le note cadenzate del Mosè, che fanno brillare le piccole lucine dei presepi al pari di quelle che si ergono dalle basi dei Misteri. La Mostra resterà aperta nei seguenti orari: feriali dalle 16.00 alle 19.30; festivi dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30. E' per davvero un bel regalo di Natale offerto alla città tutta da Giovanni Teberino che testimonia,

Comune, i turni per le festività

Sportelli aperti nel pomeriggio il 23 e 30 e chiusi il 24 e il 31 CAMPOBASSO. Il personale dipendente del Comune di Campobasso effettuerà il rientro pomeridiano previsto per il giorno di martedì 24 dicembre 2013 il giorno immediatamente prece-

dente, ossia il lunedì 23 dicembre 2013. Lo stesso accadrà per il rientro pomeridiano previsto per il giorno di martedì 31 dicembre 2013 che sarà anticipato al lunedì 30 dicembre 2013. La disposizione

riguarda tutti gli uffici, inclusi gli sportelli al cittadino, ad eccezione dell'URP che rimarrà regolarmente aperto anche nei pomeriggi del 24 e 31 dicembre dalle 15,30 alle 18,30 come di consuetudine.

qualora ce ne fosse ancora bisogno, la passione, la partecipazione, la volontà per la piena valorizzazione dello spazio museale dei Misteri scrigno che contiene l'essenza della città.

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Isernia

20 dicembre 2013

Paleolitico, le aule didattiche ISERNIA. E' stato inaugurato ieri il Museo del Paleolitico. Tre sezioni con colori diversi, 800 metri quadrati di storia e di strumenti didattici. Il padiglione che è stato inaugurato ieri mattina è il degno completamento del museo della Pineta di Isernia. Dopo anni è stato aperto al pubblico che, così, potrà ammirare reperti provenienti da tutto il Molise e che abbracciano un lungo arco temporale. Una sezione è stata dedicata al paleolitico inferiore al paleolitico superiore con esposizione dei materiali di Monteroduni, Rocchetta al Volturno e Pescopennataro. Poi quella del paleolitico medio al paleolitico superiore con esposizione dei materiali di Civitanova del Sannio. L'allestimento di questo settore ruota attorno alla riproduzione della grande roccia-riparo di Civitanova. La terza sezione è quella legata al Neolitico e all'Età del bronzo con esposizione di materiali di Monteroduni (Località Paradiso), Campomarino e Rocca di Oratino (3 vetrine per circa 100 reperti e 3 pannelli didattici).

Ieri l'inaugurazione del Museo de La Pineta di Isernia

L'allestimento, che ricostruisce l'ambientazione dei contesti con capanne e ripari in roccia che sono da supporto didattico a un visitatore poco esperto per

meglio comprendere i modi di vita in epoca pre e protostorica, è reso ancor più evocativo dalla suggestiva presenza dei corsi fluaviali che hanno accompa-

gnato l'evoluzione umana nei vari siti e che sono rappresentati dal fiume Volturno e dal Biferno (resi con illuminazione blu a led).

Maxi sequestro di fuochi pirotecnici Mostra d’arte, le premiazioni I Carabinieri di Isernia hanno ritrovato il materiale illegale in un deposito ISERNIA. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Isernia all’interno del deposito di un’attività commerciale ubicata nella periferia cittadina, hanno rinvenuto oltre mezzo quintale di botti, di genere vietato, che sarebbero stati messi in commercio senza alcun tipo di autorizzazione e con grave pericolo per l’incolumità pubblica. Per questi motivi i materiali esplodenti sono finiti sotto sequestro, mentre un 45enne, residente in Isernia, è stato denunciato alla Competente Autorità Giudiziaria per il

commercio illegale degli artifizi pirotecnici. Il blitz di questa mattina si inquadra in una vasta operazione predisposta dal Comando Legione Carabinieri Molise, per garantire un Natale sicuro ai cittadini e ai vacanzieri e si prefigge lo scopo di evitare che con l’approssimarsi delle festività di fine anno si possano verificare incidenti con gravi conseguenze, provocati da botti o marchingegni più simili a vere e proprie bombe che a giochi pirici. I controlli, quindi, proseguiranno per accertare la regolarità delle licenze e autorizza-

zioni per la vendita di fuochi pirotecnici in negozi e bancarelle sparse sul territorio. In queste ore vengono anche verificate le misure di sicurezza obbligatorie per chi tratta con questo tipo di materiale e che non venga ceduto ai minori di anni 14. Ovviamente la finalità principale dei militari è quella di rintracciare e togliere dal mercato ordigni confezionati artigianalmente con grandi quantità di polvere pirica, definiti comunemente “Botti Killer”. Un capillare monitoraggio attuato anche con perquisizioni presso abitazioni dove si sospetta vengano nascosti pericolosi materiali esplodenti. Con questo tipo di operazioni gli uomini dell’Arma puntano soprattutto alla prevenzione per scoraggiare al massimo la vendita e l’utilizzo di botti proibiti, e mettere in guardia soprattutto i più giovani dai pericoli cui vanno incontro nel maneggiare i fuochi di artificio, anche quelli apparentemente più innocui.

La manifestazione si è svolta nell'auditorium

ISERNIA. Nella Sala Convegni della Provincia di Isernia, si è svolta la premiazione relativa alla mostra d’arte collettiva organizzata a settembre nel foyer dell’auditorium di Isernia. Volutamente chiamato P.A.C.I. (Premio Auditorium Città di Isernia) per dare visibilità alla struttura che, compatibilmente con gli spazi disponibili va utilizzata, ma anche per dare visibilità ad Isernia e all’intera regione Molise. Se il P.A.C.I. dovesse ripetersi negli anni successivi, e se dovesse avere sempre più successo, ciò potrebbe essere una delle condizioni per motivare in primis gli artisti della nostra regione, ma anche gli artisti delle altre regioni, ad esporre nell’auditorium e ad Isernia. La promozione dell’arte e della cultura, e di altre risorse del Molise, potrebbe incidere positivamente sul rilancio dell’economia. Alla premiazione sono intervenuti: Luigi Brasiello,

sindaco di Isernia, Nico Ioffredi consigliere regionale delegato alla cultura, Mario Lombardi assessore provinciale alla cultura, Cosmo Galasso assessore comunale allo sport - turismo e cultura, Bice Antonelli presidente della prima commissione cultura, il critico d’arte Paolo Meneghetti, il critico letterario Luigi Alfiero Medea. Questi i premiati: Per le opere d’arte Primo premio della critica: Beatrice Mastrodonato con l’opera: “Amnios” Secondo premio della critica: Mariagrazia Colasanto con l’opera: “L’Argonauta” Menzione speciale per la pittura: Gaetano Marinelli con l’opera: “Natura Morta” Menzione speciale per la scultura: Cosmo di Florio con l’opera: “Amanti” Menzione speciale per la fotografia: Lorenzo Albanese con l’opera con l’opera: “E Guardo il Mondo da un Oblò”


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Termoli

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Il consiglio comunale dice no all’ampliamento della Momentive TERMOLI - Il Consiglio comunale ha detto no all’ampliamento dell’industria chiimica Momentive del Nucleo Industriale di Rivolta del Re. La mozione presentata dall’opposizione consiliare è passata con 17 voti, compreso quellio del Sindaco e di alcuni esponenti la maggioranza, mentre 8 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione. Dopo il parere del Consiglio comunale ora spetterà alla Regione Molise, pur tenendo conto dei pareri degli enti interessati, a dare o meno il nulla osta o meno all’ampliamento. Specialties Srl. La mozione della minoranza, ri-

vista e integrata dopo la conferenza dei capigruppo, con 17 voti, tra minoranza e diversi esponenti di maggioranza tra i quali il sindaco Di Brino. 8 non hanno partecipato al voto. Altro argomento approvato, questa volta all’unanimità, l’ordine del giorno presentato dall’opposizione sulla verifica dei siti con presunti sversamenti di rifiuti tossici in basso Molise. bonifica dei siti tossici. L’iniziativa, fortemente voluta dall’onorevole Laura Venittelli, ha lo scopo di impegnare i Sindaci e le Giunte dell’intera regione a chiedere al Ministero dell’Interno, al Ministero dell’Ambiente e della tu-

tela del territorio e del mare, ai prefetti di Campobasso e Isernia “ad assumere le iniziative di

Sel, grave errore ampliamento industria chimica Momentive TERMOLI – E contraria all’ampliamento si era espressa Sinistra Ecologia Libertà di Termoli ritenendo che il futuro della “nostra terra non è nell'industria chimica, ma nel turismo, nell'agricoltura e nell'industria di qualità”. I componenti di Sel rimarcano che Termoli ha tutte le carte in regola per vivere di turismo, ha un territorio straordinario che unisce storia, tradizioni e bellezze naturali. Il turismo è uno dei settori economici più im-

Oggi il documentario sull’apartheid TERMOLI - I componenti del collettivo Mazzemarille hanno organizzato per questa sera, nello spazio popolare autogestito di via XXIV Maggio, un incontro per affrontare il tema dell’apartheid in Palestina con la proiezione un documentario che contiene, tra le altre cose, interviste ad autorevoli esponenti della società civile sudafricana, israeliana e palestinese. La proiezione del filmato inizierà alle 21 mentre prima ci sarà ci sarà la discussione con francesca e alessandra, che nei soggiorni in palestina hanno toccato in prima persona la violenza quotidiana dell’occupazione e della discriminazione etnica contro i palestinesi.

portanti al mondo e in Italia è determinante, traina l'economia di nazioni intere ed arricchisce la città stimolandone la cura e l'abbellimento. Nel settore industriale bisogna prediligere le produzioni di qualità con un indotto importante sul territorio e non singole aziende scollegate dall'economia locale. In definitiva “non si tratta affatto di una scelta fra sviluppo e ambiente – scrive Sel -, ma una scelta su che tipo di svi-

luppo vogliamo per la nostra terra. Noi di Sel vogliamo che Termoli diventi una città turistica accogliente e viva dove gli abitanti possano investire in attività locali e a misura d'uomo e nessuno sia costretto a scegliere fra il posto di lavoro e la salute, per questo chiediamo al Sindaco non solo di impedire ogni allargamento del settore chimico, ma di investire maggiormente nel controllo e nel monitoraggio delle industrie già esistenti.

competenza necessarie a verificare l’esistenza di siti da bonificare con la conseguente

mappatura dei siti contaminati del territorio della regione Molise al fine del loro inserimento in un piano di bonifiche di interesse nazionale, per il loro recupero e la loro riconversione”. Inoltre si chiede di “avviare per il Molise un’indagine accurata sulla salubrità dei terreni, delle falde acquifere e dell’aria nelle aree più direttamente interessate dallo sversamento illegale di rifiuti tossici, e attualmente note, anche per prevenire allarmismi generalizzati che possano danneggiare il settore agroalimentare molisano, avvalendosi delle competenti strutture sanitarie e di ricerca”.

La scuola “Oddo Bernacchia” é salva! TERMOLI - Il Consiglio Regionale, nella sua ultima seduta, ha approvato l’emendamento al piano di dimensionamento relativo alle scuole del I Ciclo di Termoli, proposto dalla scuola “ O. Bernacchia”. La soddisfazione degli alunni, dei genitori, del Dirigente, dott.ssa Iuliani, dei docenti e del personale tutto è davvero grande, in quanto si è conservata l’unità della Scuola, garantendo a tutti i suoi alunni continuità didattica e qualità dell’offerta formativa, tutelando il loro diritto allo studio. Se la scuola secondaria di I° grado “ O. Bernacchia”, la più antica e solida di Termoli, resterà integra sul suo territorio si deve dire grazie, un grazie di cuore, soprattutto alla Regione Molise, in particolare al Presidente Frattura, e ai consiglieri Facciolla, Ioffredi, Petraroia, Monaco e degli altri colleghi che li hanno appoggiati. Un ringraziamento va all’Associazione “La Giusta Scuola” e a tutti i genitori che hanno supportato l’azione del Dirigente e dei docenti. Un ringraziamento a tutti i cittadini che hanno partecipato e collaborato, ciascuno come ha potuto. Un ultimo ringraziamento, ma non meno importante, al Sindaco di Termoli, che ha compreso le giuste e valide ragioni della Scuola, inoltrando, così, la sua proposta alla Regione. Ed ora…non resta che festeggiare! La Scuola Secondaria di I° grado “ O. Bernacchia”.

Al via la prima edizione di “Pallavolando sotto l’albero” TERMOLI - Per le festività natalizie di quest’anno Termoli è piena di iniziative per i piccini e grandi. Mentre vanno avanti il montaggio delle luminarie nel Borgo Antoico, già servida dalla filodiffusione che emana brani musicali dedicati al Natale, una mostra a cielo aperto degli studenti dell’Artistico Jacovitti, le luminarie nel centro città e la pista di pattinaggio su giacchio, che dovrebbe essere inaugurata in qusto fine settimana, lo sport non vuole essere da meno. Pallavolando sotto l’albero è il titolo dell’iniziativa che si terrà al Palasab-

betta a partire dalle ore 18 di sabato. Alla sua prima edizione l’evento rientra nel progetto patrocinato dal Centro Nazio-

nale Sportivo Libertas e coordinato dal Centro Regionale Sportivo Libertas del Molise in collaborazione con la società

Termoli Pallavolo. L’appuntamento è riservato al settore Gioco volley, Mini Volley e Super mini volley, si svolgerà in mini incontri di 7 minuti divisi per categorie tra le squadre presenti in città alla presenza dei tecnici Dino Sassano, Mauro Palli, Alfredo Mottola, Maurizio Mendozzi e Pamela Dipalma. Da sottolineare che il Centro Nazionale Sportivo Libertas premierà ogni piccolo atleta con una tshirt ricordo dell’evento e verificherà il livello di preparazione con un’apposita commissione di gara in riferimento alle classi di età.


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Termoli

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Operazione Fiamme gialle, recuperati quattro chili di oro CAMPOMARINO – Colpo grosso della Guardia di Finanza della Compagnia di Termoli che ha recuperato circa 4 chili di oro di dubbia provenienza per un valore commerciale di 120mila euro. Tutto è avvenuto lungo l’Autostrada A 14 in territorio di Campomarino, dove la pattuglia delle Fiamme Gialle, ha fermato per controllo una Mercedes che procedeva verso nord. All’interno del mezzo due giovani che subito hanno mostrato un certo nervosismo che ha insospettito i militari. Dopo aver controllato i documenti dei due e quelli del mezzo, i Finanzieri hanno deciso di dare un’occhiata anche l’interno della macchina. Ed è così che

hanno trovato una busta di cellophane. Al suo interno gli oggetti in oro: 97 bracciali, 87 collane, 142 anelli, 32 spille, 146 orecchini singoli, 2 lingotti, 3 fermacravatta, 3 portachiavi, 3 paia di gemelli, 2 gemelli singoli e vari monili rotti. I due ragazzi, entrambi italiani originari della provincia di Taranto, alla richiesta degli operanti non hanno saputo fornire spiegazioni sulla provenienza dell’oro e il perché si trovasse a bordo del mezzo: per tutti e due è scattata la denuncia a piede libero per ricettazione. I 4 chili di oro sono stati quindi sequestrati e a disposizione del magistrato del Tribunale di Larino.

Aumenti indennità, minoranza consiliare di nuovo alla carica LARINO – Dopo la risposta alle accuse dell’opposizione sulla delibera che aumentava le indennità a Sindaco, vice e Giunta, i tre consiglieri di opposizione Michele Urbano, Rossella Mammarella e Giulio Pontico sparano nuove bordate sostenendo che “La seconda delibera non revoca e non sostituisce la prima e non si accenna ad alcuna efficacia retroattiva”. E si perché spulciando tra le carte i tre Consiglieri avrebbero scoperto che: “Così come rimane perfettamente vigente la determinazione dirigenziale con la quale si ordina il pagamento delle indennità con effetto retroattivo e con gli aumenti stabiliti. Quindi: per il 2013 il Sindaco, il vice Sindaco e gli Assessori percepiranno le indennità aumentate in unica soluzione. Solo dal prossimo mese percepiranno quelle diminuite e allineate al passato. Se si tratta del secondo “errore tecnico” commesso in pochi giorni, dalla struttura ovviamente, per rimediare occorre che il dirigente adotti una nuova determinazione dirigenziale che revochi la precedente e disponga il pagamento diminuito per tutto l’anno 2013. Se rimane quella determinazione dirigenziale ai nostri amministratori saranno erogate le indennità aumentate per il 2013 e il fondo per le famiglie bisognose dovrà essere rinviato al prossimo anno. Ma se il tutto è stato determinato da un errore tecnico allora dovranno essere corretti gli errori ed erogate le indennità così come riportate al quinquennio precedente. A meno che…….errore

tecnico non è stato nemmeno questo!”. Ma non è tutto perché per Urbano, Mammarella e Pontico “pare chiaramente che la “correzione dovuta” per cercare di mettere una toppa, lì dove chiaramente non si è trattato di errore ma di una chiara volontà politica della Giunta Notarangelo, non sia servita a nulla! Un altro errore o un’altra magagna scoperta grazie al controllo serio e puntuale dell’opposizione?!. Non crediamo alle favole – continuano i tre -. E questo ennesimo atto mostra la vostra superficialità, incapacità o furbizia a danno dei cittadini?!”. Poi passano all’errore tecnico chiedendo di sapere “Da chi è stato commesso? Dal Ragionerie del Comune? Dal Segretario comunale? Da qualche altro impiegato comunale che si è messo a fare i conti così precisi? Chi lo sa? Lo stesso “errore tecnico” è stato commesso anche quando hanno stanziato esattamente le somme in bilancio? E’possibile che Sindaco, vice e Assessori, tutti presenti, non si sono accorti dell’errore tecnico quando hanno firmato la delibera? Ma la delibera è stata letta? È stata discussa? E soprattutto se la volontà dall’inizio della nuova Giunta era quella di mantenere gli stessi compensi già precedentemente percepiti dalle passate amministrazioni, sia Anacoreta che Giardino, perché ha sentito la necessità di deliberare? O forse non ci si è resi conto di cosa si stava deliberando?”. Ora si attende la controreplica del Sindaco.

Tutto pronto per il concerto di Natale dell’orchestra De Sanctis

GUGLIONESI – Si terrà domani sera alle 18,30, nel CinemaTeatro Fulvio, il concerto di Natale dell’orchestra De Sancris della locale Scuola secondaria di I Grado dell’Istituto Omnicomprensivo. Per l’occasione l’orchestra De Sanctis vedrà esibirsi anche alcuni exalunni che si esibiranno in alcune melodie natalizie. Sotto la direzione dei professori Gianluca De Lena (pianoforte), Loris Fiore (clarinetto), Fernando Nese (violoncello) e Danilo Simeone (chitarra), autori anche degli arrangiamenti originali, l’orchestra eseguirà Let it snow,The little drummer boy, Deck the halls, Happy Xmas, Jingle bell rock, Jingle bells, per concludere con il gran finale di Oh happy day.

Trasporto pubblico locale, annunciate nuove corse BASSO MOLISE - L’assessore regionale ai trasporti Pierpaolo Nagni ha annunciato che la Giunta ha deliberato alcune modifiche del Trasporto pubblico Locale (TpL) su gomma. “Nell’intento di far fronte alle esigenze dell’utenza e a seguito di un ampio confronto con i sindaci del territorio – ha dichiarato Nagni - abbiamo compiuto un ulteriore step verso il miglioramento del quadro relativo al trasporto su gomma attuando alcune modifiche utili ad un riequilibrio del servizio. Questo per andare incontro a quelle categorie di utenti, perlopiù studenti e lavoratori, che hanno particolari necessità. Si tratta di un intervento temporaneo, che va ad aggiungersi agli sforzi già compiuti nei mesi scorsi, in attesa dell’obiettivo finale che è quello di una rimodulazione complessiva del Trasporto pubblico locale. Obiettivo sul quale stiamo già lavorando. È stata infatti avviata – ha concluso l’assessore la procedura e a gennaio partiranno le prime conferenze di servizi”. Questi i collegamenti che interessano i centri del basso Molise. Linea Trivento-RoccavivaraTermoli-Z.I.Termoli: Ripristino della corsa scolastica delle ore 12,25 Roccavivara – Termoli:

Linea Castelmauro-Z.I.Termoli: Istituzione di una coppia di corse scolastiche Termoli – Guglionesi delle ore 8,05 e Guglionesi – Termoli delle ore 13,00, istituzione di una coppia di corse Scol 8 (martedi e venerdi) Termoli – Guglionesi delle ore 14,15 e Guglionesi – Termoli delle ore 14,40; Linea Mafalda-Z.I.Termoli: Anticipo dell’orario delle tre corse da Mafalda alla Z.I. di Termoli di 5 minuti, nuovi orari partenze: ore 4,35 – 12,35 – 20,35; Linea Portocannone – Campomarino – Termoli: Al fine di consentire agli studenti il puntuale ingresso agli orari delle lezioni si anticipano di 5 minuti le partenze delle seguenti corse scolastiche della linea CB 023: Corsa n. II Scol delle 6,15 Termoli – Campomarino – Portocannone, Corsa n. I Scol delle 6,40 Portocannone – Campomarino – Termoli, Corsa n. VI Scol delle 7,05 Termoli – Portocannone; Linea Larino – Termoli: anticipazione orario della corsa I FER6 in partenza da Larino alle ore 7,30 – nuovo orario 6,40 e diretta a Termoli, istituzione di una corsa in partenza da Termoli alle ore 7,15 e diretta a Larino, istituzione di una corsa in partenza da Larino alle ore 14,05 e diretta a Termoli, posticipo orario della corsa di rientro da Termoli a Larino alle ore 14,40.

30° Presepe vivente – 50° anniversario della regione Molise MONTENERO DI BISACCIA – Il 30° PresepeVivente è stato inserito nel cartellone delle manifestazioni celebrative organizzate in occasione del 50° anniversario della Regione Molise. Una doppia ricorrenza, questa del 2013, che vedrà raffigurare nel suggestivo scenario delle grotte arenarie, ubicate nella zona più antica di Montenero di Bisaccia, il Natale della Cristianità e il Natale del Molise. Un evento eccezionale, quindi, nel quale la Natività di “Gesù Bambino” sarà anche la metafora della nascita della regione più giovane d’Italia, il Molise, che nel Natale del 1963 vide ogni città, ogni paese e ogni comunità, portare in dono al neonato Ente territoriale la propria storia, la propria cultura e le proprie eccellenze. L’iniziativa diventerà quindi occasione per promuovere il patrimonio culturale, ambientale, artistico ed enogastronomico di una regione unica come il Molise e di un paese, Montenero di Bisaccia, che guarda al futuro attraverso la forza delle proprie tradizioni. In quest’ottica, anche il rito dei doni portati alla grotta assume un significato nuovo: a Gesù Bambino, infatti, verranno offerte nel corso di tutto il periodo della rappresentazione della Natività, alcune delle

principali eccellenze della regione. I visitatori, che potranno accedere gratuitamente al PresepeVivente,avranno inoltre l’occasione di essere partecipi e protagonisti di altre iniziative. La prima riguarda un concorso che permetterà di vincere un originalissimo presepe realizzato dal presepista Roberto Cicchetti, artista di Vinchiaturo (www.presepimolise.it). Il premio sarà assegnato alla foto postata sul profilo Faceebook "Presepe Vivente - Montenero di Bisaccia" che avrà ricevuto più "Mi piace". La foto dovrà essere scattata in una delle serate del presepe vivente in programma a Montenero. La seconda iniziativa riguarda un concorso per cineamatori denominato “Cinquant’anni in tre minuti”; un vero e proprio contest per filmmaker finalizzato alla realizzazione di un video, dai 3 ai 5 minuti, che racconti la Regione Molise e le sue eccellenze, dalla nascita ad oggi. Il contest sarà lanciato proprio in concomitanza dell’eccellenza “PresepeVivente di Montenero di Bisaccia”. L’Amministrazione comunale e la Pro Loco“Frentana”invitano a visitare Montenero di Bisaccia e il suo 30° Presepe

Vivente, che avrà luogo presso la zona Grotte Arenarie il 24 dicembre dalle ore 24, il 26, 28 e 29 dicembre dalle ore 17 alle ore 20, il 5 gennaio dalle ore 17 alle ore 20 e il 6 gennaio alle ore 14,30 (corteo dei Magi) e alle ore 17 (inizio rappresentazione). Correva l’anno 1984 quando un gruppo di ragazzi, guidati dai parroci monteneresi Don Nino Zappitelli e Don Claudio D’Ascenzo, realizzarono a Montenero di Bisaccia la prima edizione del PresepeVivente.Una manifestazione che fin dall’inizio e con l’aiuto e la passione di centinaia di volontari, è riuscita a creare un forte legame tra territorio, storia e tradizioni, diventando ben presto un appuntamento imprescindibile del Natale montenerese. Non si tratta del solito Presepe, ma di una pagina di storia ricca di dettagli, interpretata da personaggi in costume che vivono le parti degli artigiani del ferro, dei falegnami e dei pastori, all’interno di uno scenario unico e suggestivo, quello delle grotte arenarie risalenti alla notte dei tempi. Un ambiente unico nel suo genere, molto simile a quello del paese alla fine dell’800 e amalgamato con elementi storici affini alla Palestina di oltre 2.000 anni fa.


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Spettacolo

20 dicembre 2013

L’ascesa dei NaTzionali

Cimitero delle parole La dismissione di servizi culturali abbassa la qualità della vita di Carmine Aceto La crisi economica e sociale si è radicata ed estesa dalle nostre parti, in questo ultimo anno, con particolare forza, probabilmente agevolata dalla mancanza congenita di visioni prospettiche capaci di fare il conto con il reale, che scontiamo in tutti i settori, soprattutto però in quelli pubblici. La dismissione o il depotenziamento dei servizi culturali e d’istruzione di base continua a ridurre fortemente la qualità della vita dei cittadini e amplia a dismisura la diseguaglianza sociale. In un contesto locale come quello molisano, sarebbe ancora più drammatico se, rinviando all’infinito determinati problemi, si arrivasse, nostro malgrado, anche allo smantellamento o alla noncuranza della rete bibliotecaria provinciale campobassana. Un depauperamento dei servizi che potrebbe essere dovuto a tante componenti amministrative, ancora irrisolte a livello nazionale, vedi decreto svuota Province, e che nei prossimi mesi metterà a repentaglio, concretamente, la situazione lavorativa di decine di figure professionali che lavorano in questo settore. Il servizio bibliotecario è un servizio da intendere e considerare come una continua e qualificata fonte di risorse informative e di documentazione. Si ha a che fare, insomma, che piaccia o meno, con la conoscenza e la ricerca, ma anche con la tutela e la conservazione dei beni e delle informazioni, tutte risorse fondamentali e indispensabili per un’idea di ripresa e di futuro sviluppo. Ecco cosa dovrebbe indurre a pensare il termine cultura,

invece di essere identificato troppo spesso come qualcosa di superfluo per la vita di una comunità sociale, dovrebbe essere un indicatore delle potenzialità di sviluppo, crescita e conoscenza di un paese. Le biblioteche pubbliche campobassane, hanno dimostrato nei fatti di essere state capaci di diventare luoghi del sociale, posti dove l’accesso all’informazione è un diritto primario garantito e curato dal personale che vi opera per tutti i cittadini. Proprio perché nessuno ritiene possibile salvare il nostro mondo attuale con interventi miracolistici, andrebbe affrontata per tempo una situazione che rischia, in un paio di mesi, fine febbraio al massimo, di deflagrare a scapito di chi lavora, di chi frequenta e di chi utilizza le biblioteche locali. Affrontare il problema prendendolo per le corna, una volta tanto, sarebbe la cosa da augurarsi in vista delle prossime scadenze, riposizionando il servizio bibliotecario in un quadro di sviluppo culturale più ampio, valutandone con precisione finalmente il ritorno in termini di impatto sociale sul territorio, formulando nuovi approcci per la risoluzione delle problematiche inerenti la contrazione delle risorse finanziarie disponibili per questi settori da parte degli enti preposti. E qui entriamo proprio in un primo punto di merito al quale il tourbillon amministrativo nazionale dovrà dare una risposta immediata, non più rimandabile: chi si occupa delle biblioteche provinciali dal momento che il settore cultura non sarà più di competenza delle Province? E, soprattutto, chi se ne occuperà qui in Molise?

336 pagine € 19,90

di Giuseppe Saluppo

CAMPOBASSO - Il collettivo Molise Natzione, pubblica la nuova hit ““U vì u lard u vuò”, parodia di “We are the world”. Un variegato gruppo di giovani, con cadenza irregolare, pubblica video, canzoni, manifesti, tutti palesemente al di fuori dagli schemi, sopra le righe, dichiaratamente goliardici e in ogni caso, irriverenti verso personaggi e istituzioni. Pubblicato mercoledì pomeriggio alle 15.00, in 24 ore ha superato 5.600 visite solo su youtube, senza considerare i like di Facebook e le condivisioni. Insomma, un gran successo per questo brano riscritto dai NaTzionali in un gramloo anglo/molisano. La celebrazione natalizia della NaTzione si terrà lunedì 23 dicembre al Ragnarok. Grande festa, aperta a tutti.

Appuntamenti BOJANO - Oggi al pub Cat Woman sulla ss17, live di Cafè Wha!. CAMPOBASSO - Questa sera da Mari&Monti, live&dinner. Live di Stefano Di Nucci. CAMPOBASSO - Il venerdì del Cafè Prestige oggi peresenta il set di Ciakko e Uptown. Cena e dopo cena. CAMPOBASSO - Serata aperitivo da Pulp e selezioni musicali di ATweed. CAMPOBASSO - Il Move club realizza il venerdì dalla cena alla disco. In consolle Andrea Barletta,Alex C., Nian Project, Emanuele Di Re, Luciano Barletta. CAMPOBASSO - “Kiss the bliss” è il venerdì del Kamaloca. Play Andrea Palazzo, Mario Tallari, Andrea Dir. AGNONE - Domani al pub Ciaccus Soul Vibes live. Pietro Mignogna (keys), Charles Papa (dj).

Dove acquistare il libro

CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo


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20 dicembre 2013

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