ANNO X - N° 42 - GIOVEDÌ 20 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno a Gino Di Bartoloemo
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Luigi Di Bartolomeo. Non siamo mai stati teneri con il Sindaco di Campobasso. Sul piano amministrativo non pochi i contrasti sulle scelte e sulle cose non fatte. Sul piano politico, però, ha ragione. E' sindaco uscente di una coalizione che non ha ritenuto dargli alcuna risposta alla sua richiesta di ricandidatura. Si è visto, poi, arrivare alle spalle due suoi assessori, Cefaratti e Gesualdo, che pur essendo suoi delegati hanno cercato di fargli le scarpe senza nemmeno dimettersi. Vale così tanto la poltrona assessorile?
Il Tapiro del giorno a Paolo Spina
Il Tapiro del giorno lo diamo Paolo Spina. L'ineffabile presidente di Confcommercio, ormai, non dice più nulla sulla crisi che sta stringendo e uccidendo la categoria rappresentata: quella del commercio. Così come non parla più nemmeno della legge regionale che andrebbe modificata. Eppure proprio il settore del commercio è quello che maggiormente sta subendo il peso della crisi e dell'assenza di una linea programmatica da parte della Regione. Ma l'ineffabile presidente di Confcommercio non dice più nulla. Tace.
Fanelli consulente al ministero dell’Interno di Giovanna Ruggiero
Si apprende da fonti ufficiose che alcuni dirigenti del ministero dell’Interno abbiano contattato la nuova segretaria del Pd Molise. In attesa che finiscano le consultazioni del governo Renzi e che venga nominato il nuovo ministro, gli uffici amministrativi si stanno già organizzando per il ritorno al voto. E vista la lentezza con cui vengono smaltite le pratiche burocratiche in Italia, pare che si siano rivolti a Micaela Fanelli per una consulenza tecnica. Si dice infatti che la notizia del record elettorale a Riccia in occasione delle
primarie regionali abbia fatto il giro del Bel paese suscitando una certa curiosità tra gli addetti ai lavori delle pratiche elettorali. "Ma guarda sti molisani – hanno sussurrato nelle segrete stanze del Viminale – non arrivano primi in niente, ma quando si tratta di imbucare le schede sono lesti come Speedy Gonzales. Come cavolo avranno fatto in meno di 30 secondi ad iscrivere ogni votante, fare le schede, vedere i documenti, compilare i registri, dare le ricevute, consegnare le schede, fare accomodare gli elettori nell'urna, attendere il loro voto, imbucare la scheda e ripartire con l'elettore in fila? Pensate, in 12 ore
hanno fatto votare 1.568 cittadini”. Infòrmati di qua, chiedi di là, ed ecco che hanno avuto i nomi di chi è riuscito a compiere il miracolo. “Dobbiamo chiamare la nuova segretaria del Pd e farci svelare il segreto” ha suggerito un funzionario. “Contatta questa Fanelli – ha continuato il dirigente – la voglio subito nella squadra di lavoro qui al ministero. Sai cosa vuol dire questo miracolo? Che se applichiamo lo stesso metodo alle prossime politiche, in una giornata portiamo a votare tutti gli italiani risparmiando le spese per le elezioni. In questo periodo di crisi è un gran sollievo risparmiare milioni di euro”. “Certo
– risponde il funzionario – ma se il futuro ministro non sarà d’accordo? Mica è detto che gli Interni andranno al Pd?” chiede. E il dirigente, dopo qualche minuto di riflessione mentre cercava notizie su internet, sorride e afferma: “Tranquilli ragazzi. Lei è renziana, è stata votata anche dall’eurodeputato di Forza Italia Patriciello. E i conti tornano. Anche Berlusconi stravede per Renzi. Quindi, di qualunque colore politico sarà il ministro, nessuno si opporrà alla nomina”. “Si ma che titolo possiamo dare a questa consulenza miracolosa?” chiedono consultando il mago Silvan che risponde: “Segreti del mestiere”.
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20 febbario 2014
La Regione non paga i debiti, la Provincia rischia il fallimento Le anticipazioni sommano ad oltre 7milioni di euro
Di saldare i conti non se ne parla. Loro, i regionali, badano ad assicurarsi gli indennizzi più alti d’Italia e a non cedere di un millimetro dal fronte dei vantaggi di cui godono La Regione Molise è debitrice di 7 e passa milioni di euro con la Provincia. La qualcosa sta determinando che l’ente di Via Roma vada in fallimento. Il debito viene da lontano, dal 2003, ed è sempre andato aumentando, fino a raggiungere la somma sopra detta. Essa è il totale delle anticipazioni che la Provincia ha fatto (o è stata costretta a fare) per conto dell’ente sovrastante il quale, per la sua natura egemonica ed egoistica, si sta guardando bene dal mettere mano al portafogli. La situazione era precipitata fino alla soglia del fallimento, poi sanata grazie alle accortezze amministrative della giunta e alla perizia professionale del dirigente Angelo Fratangelo, responsabile della Ragioneria e del Bilancio, di recente passato a svolgere il compito di direttore d’area dei settori e dei servizi finanziari della Regione. Può darsi che mettendo ordine in quei conti potrà avere un occhio di riguardo per la sua prima amministrazione, ovvero reperire le risorse per tacitare il credito provinciale. Sarebbe il minimo che chiunque responsabile delle finanze regionali dovrebbe fare avendo ossequio alla correttezza amministrativa, sensibilità che fin qui, purtroppo, gli amministratori di Palazzo Vitale hanno mostrato di non avere. I regionali hanno debiti ma se ne fregano. Loro badano ad assicurarsi gli indennizzi più alti d’Italia e a non cedere di un millimetro dal fronte degli indebiti vantaggi di cui godono. Insomma, sono l’espressione di una classe politica che non sente il peso di un compito (essere legislatori) superiore alle proprie oggettive capacità, che, ap-
punto, nell’anno di rodaggio non è stata in grado di risolvere alcun problema di ordine generale e di interesse collettivo, né di tenere corretti rapporti istituzionali. Lasciare la Provincia di Campobasso sull’orlo del fallimento negandole le risorse finanziarie di cui ha diritto, è una delle astrusità con cui va lastricando il proprio cammino. L’errore più grave però l’hanno commesso gli amministratori provinciali rendendosi disponibili ad anticipare somme notevoli pur di non creare problemi o interruzioni, o ritardi, alla realizzazione di opere pubbliche la cui titolarità era, ed è, della Regione. Per non rimanere nel vago, per indicare con precisione con quale e quanta puntualità la Provincia ha provveduto a colmare i vuoti amministrativi regionali, diamo l’elenco delle somme che le devono essere restituite e l’oggetto a cui fanno riferimento. La Provincia ha anticipato 2.640.000 euro circa per i lavori di consolidamento del versante in frana della strada di collegamento della Fondo Valle Trigno alla Fondo Valle del Biferno, all’altezza del Comune di Palata-Santa Giusta; 1.133.000 relativo all’Accordo di Programma Quadro per l’attività dei gruppi stradali; 1.750.000 per la ricostruzione del ponte sul Fiume Trigno; 1.100.000 quale assegnazione una tantum in attesa della definizione del federalismo; 460.000 per il master-plan; 92.000 per lavori sul Trigno, Sinello e Bosco Selva. Soldi presi dalla cassa provinciale ma che sarebbero dovuti essere presi dalla cassa regionale. Dardo
Le imprese non ce la fanno più
L'intervento
Pasquale Oriente,
Commercianti, artigiani, piccole e medie imprese. Da tutta Italia, in più di 60 mila hanno raggiunto piazza del Popolo a Roma per protestare contro “l’insostenibile pressione fiscale” e chiedere al nuovo governo una “svolta urgente in politica economica”. "Senza l'impresa non c'è Italia. Riprendiamoci il futuro". È questo lo slogan della mobilitazione promossa da Rete Imprese Italia, l'associazione che raggruppa Confesercenti, Confcommercio, Casartigiani, Cna e Confartigianato. "Al nuovo presidente del Consiglio, Matteo Renzi, chiediamo di convocarci subito" – afferma il presidente di Rete imprese Italia, Marco Venturi. “Il prossimo governo ed il Parlamento – aggiunge - devono prendere atto di questa grande forza, dell'enorme malessere, delle difficoltà che vivono le nostre imprese e cambiare subito registro. Siamo qui in 60 mila per riprenderci il nostro futuro” – conclude Venturi. E tra i 60 mila protestanti di Piazza del Popolo anche
centinaia di imprenditori, commercianti e artigiani molisani che hanno raggiunto la capitale grazie ai pullman messi a disposizione dalla Confesercenti e dalle altre associazioni di categoria. Tra loro anche il direttore regionale di Confesercenti, Graziano D’Agostino e il presidente della Confesercenti di Campobasso, Pasquale Oriente, che assieme a tutti gli altri presidenti di categoria sono saliti sul palco per esprimere il proprio dissenso. “Le imprese italiane sono sull’orlo del baratro – sottolineano. Sono tantissimi gli imprenditori molisani che rischiano il fallimento e noi di Confesercenti – aggiungono D’Agostino e Oriente – siamo felici che abbiano deciso di aderire in massa a questa manifestazione”. Graziano D’Agostino, direttore regionale Confesercenti Pasquale Oriente, presidente provinciale Campobasso
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20 febbario 2014
L’Ufficio di presidenza cerca una scappatoia per non riportare l’eletto in Consiglio e rischia una denuncia penale e l’accusa di peculato
Bloccano il reintegro di Iorio:
il centrosinistra
non lo vuole in aula CAMPOBASSO. Sospendono il Consiglio per non far rientrare Michele Iorio e rinviano la seduta al 4 marzo. Piaccia o meno, la presenza dell’ex presidente della Giunta regionale in aula pare far venire l’orticaria alla maggioranza di centrosinistra. Infatti, nonostante la notifica fatta pervenire all’Ufficio di presidenza dallo studio legale Messere per il reintegro immediato dopo la prescrizione sancita dalla Cassazione del consigliere sospeso, Vincenzo Niro ha ritenuto opportuno sospendere la seduta. La motivazione? “Si ritiene opportuno che la procedura di reintegra del senatore Iorio richieda un ulteriore approfondimento”. Cioè, il presidente Niro ha persino letto in aula il risultato della sentenza. Ma evidentemente, non comprendendo bene l’italiano della Cassazione, è stato necessario approfondire chiedendo una consultazione tecnica all’Avvocatura dello Stato. “Lo abbiamo fatto nel suo interesse” sarebbe capace di rispondere Niro
se si chiedesse il perché l’assemblea legislativa del Molise impedisce ad un eletto di svolgere il proprio mandato. Una decisione che, secondo i bene informati, potrebbe portare il consigliere Michele Iorio ad appellarsi all’articolo 289 del Codice Penale per “attentato contro organi costituzionali e contro le assemblee legislative – che recita - è punito con la reclusione da uno a cinque anni, qualora non si tratti di un più grave delitto, chiunque commette atti violenti diretti ad impedire in tutto o in parte, anche temporaneamente: 1) al Presidente della Repubblica o al Governo l'esercizio delle attribuzioni o prerogative conferite dalla legge; 2) alle assemblee legislative o ad una di queste, o alla Corte costituzionale o alle assemblee regionali l'esercizio delle loro funzioni. E non è finita qui. Ci sarebbero altri due aspetti da tenere in considerazione. Il primo è di natura economica: se si continuerà ad assegnare l’indennità al consigliere che ha sostituito Iorio, l’Ufficio
di presidenza rischia l’accusa di peculato dinanzi alla Corte dei Conti. In secondo luogo, invece, da un punto di vista amministrativo il Consiglio non potrà procedere all’assunzione di alcun atto se non verrà reintegrato l’eletto Iorio. Infatti, nella nota inviata dallo studio Messere tramite il delegato Paolo Lanese, si legge: “La pronuncia della Suprema Corte è irrevocabile dalla pubblicazione – e che – la previsione normativa opera di diritto essendo venuta meno la causa ostativa allo svolgimento della carica elettiva”. Di certo bisognerà ammettere che la figura di Iorio non è proprio gradita in aula. Infatti, se da un lato è vero che Iorio ha passato poco tempo all’opposizione nell’arco della sua vita politica, è altrettanto vero che, quando lo ha fatto, ha prodotto danni irreparabili per la maggioranza con cadute di governo. red.pol
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Scuola, dimensionamento conteso
Per l'Adoc, la sospensiva del Tar è una iattura I Sindaci replicano: Difesi gli interessi degli alunni dimensionamento conteso
CAMPOBASSO. Il Molise, fino a qualche mese fa, era l’unica regione in Italia a non aver provveduto al dimensionamento della rete scolastica secondo i parametri espressi dal Governo. Così il piano di dimensionamento approvato rappresentava il punto di partenza per avviare immediatamente un ampio confronto tra le parti. A ricorrere avverso il Piano i sindaci di Palata e Montecilfone. E, dopo la sospensiva al provvedimento, è scontro tra le parti. Per l'Adoc, "il dimensionamento della rete scolastica molisana può aver deluso qualcuno, ma era un impegno che andava rispettato e portato a compimento per il bene stesso della scuola molisana, tanto più che tale dimensionamento è stato approvato con larga maggioranza in consiglio regionale e ha coinvolto le parti interessate. Purtroppo, la recente notizia dell'accoglimento della sospensiva dei ricorsi presentati al TAR Molise da alcuni comuni ed enti rischia di compromettere il funzionamento delle scuole ed il precario equilibrio appena raggiunto. Non sappiamo se i ricorsi saranno accolti o meno nel merito ma, purtroppo, ad oggi, a rimetterci sono soprattutto
gli alunni e i cittadini tutti del Molise". Non ci stanno, invece, i sindaci di Palata e Montecilfone, Berchicci e Pallotta che scrivono: "Gli alunni delle aree interne non sono cittadini di serie B. L’Adoc se ne faccia una ragione (anche a costo di scontentare qualche politico). Difendono i consumatori o i politici? Siamo soddisfatti per l’esito della fase cautelare incidentale che ripristina il diritto degli alunni, e delle rispettive famiglie, di Palata e Montecilfone a poter godere pienamente del loro diritto all’istruzione costituzionalmente riconosciuto. I cittadini e gli alunni delle aree interne non sono cittadini di serie B. Tale diritto sarebbe infatti compromesso se venisse confermata la scelta, contenuta nel piano, di aggregarli ad un istituto costiero, quale quello di Petacciato, che è praticamente irraggiungibile per le condizioni delle arterie viarie e per l’assenza dei trasporti pubblici. Per far valere queste istanze è stato necessario ricorrere alla giustizia, perché la politica le ha del tutto ignorate, nonostante fossero state opportunamente rappresentate anche con emendamenti bipartisan poi respinti” – spiegano i Sindaci di Palata e Montecilfone.
L’intervento
La scuola molisana ha bisogno di stabilità Basta con le ripicche L’approvazione in Consiglio regionale del piano di dimensionamento della rete scolastica molisana aveva fatto sperare che finalmente, dopo tanti tentativi infruttuosi, si fosse giunti alla meta. Da persone che operano nella scuola e per la scuola avevamo sperato la fine di uno stillicidio durato per anni, la conclusione di un braccio di ferro tra istituzioni assurdo e deleterio. Purtroppo non è stato così, da quanto si apprende dalla nota amara diramata dall’Assessore regionale alla Pubblica Istruzione Michele Petraroia. Ancora una volta il tentativo di dare un’organizzazione razionale alla scuola molisana secondo i parametri emanati dal MIUR è sub iudice. Eppure era stato seguito un percorso lineare, improntato alla trasparenza e alla correttezza, con la diramazione delle linee guida, con il coinvolgimento degli Enti locali, delle Organizzazioni sindacali di comparto, dell’Ufficio scolastico regionale e dei dirigenti scolastici. La difficoltà di dover ridurre nella regione le scuole autonome da 82 a 54 è innegabile. È comprensibile la delusione di alcuni piccoli comuni che giocoforza hanno perso la presidenza. Poi, insieme al ricorso del Comune di Campobasso, arriva anche quello della Provincia di Campobasso. Anche se ci sono indubbie motivazioni a spingere gli enti locali a protestare e ricorrere in tal senso, occorre dire che la Gilda-Unams, nelle diverse discussioni riguardanti il dimensionamento scolastico, ha mostrato diverse perplessità in merito alle varie proposte avanzate ma, conscia che la perfezione non esiste, si è resa conto del fatto che è impossibile accontentare tutti. Il che significa che la necessità di un piano di dimensionamento, vitale per la scuola molisana, dal momento che circa la metà delle istituzioni scolastiche è in reggenza, deve far prevalere il senso di responsabilità, anche perché è sempre possibile fare dei ritocchi migliorativi nel corso degli anni. Ora, proprio in questa fase dell’anno scolastico, occorre responsabilità da parte di tutti, perché è importante attuare il dimensionamento della rete scolastica. Bloccare il dimensionamento vuol dire bloccare la scuola molisana. Gli enti locali, che dovrebbero essere super partes, dovrebbero agire per il bene comune e non per interessi particolari o per fini elettorali. Altrimenti è meglio farsi da parte, perché la sconsideratezza non è ammissibile in chi ci governa. Gilda insegnanti
Forse aveva ragione Erasmo da Rotterdam di Massimo Dalla Torre
Pur convinti di non dedicare più pagine intere agli avvenimenti politici e ai personaggi che l’incrementano sia positivamente che negativamente, continuiamo anche se con riluttanza per la pesantezza del gioco a commentare la vita politica di questa regione. La quale, tra litigi, ripicche, cambi di fronte, proclami, accordi sotto banco e quant’altro appartiene al cosiddetto “grande gioco”, assume i connotati di un qualcosa d’indefinibile. Un qualcosa che vede ancora una volta in primo piano i “soliti noti”. Personaggi che, pur di occupare un posto di prima fila non lesinano a sferrare colpi bassi e mettere in atto manovre che lasciano sconcertati anche i più smaliziati. Azioni, anzi non azioni,
giacché l’inerzia domina, galleggia, dove “i riesumati” si sono riaffacciati prepotentemente al balcone della politica regionale. Categoria che non ha alcun rispetto per chi quotidianamente deve vedersela con le vicissitudini per arrivare alla fine del mese. Uno scenario che, rammenta le vicende narrate nella “guerra dei bottoni” Il quale, a differenza di quanto riportato nel racconto, è improntato all’equilibrismo” visto che è l’unica maniera per giocarlo. Accadimenti che toccano da vicino i punti nevralgici della realtà molisana. La quale, nell’appiattimento totale delle cose, vede aumentare ogni giorno di più il disagio della gente. Una condizione che pone dinanzi ad uno specchio in cui l’immagine che si riflette è “il nulla”.
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Molto probabilmente chi è vicinissimo al potere e biascica il politichese, lingua ancora non codificata e di conseguenza non facilmente traducibile, si limiterà a considerare questo che scriviamo il frutto di menti “disturbate”, del resto chi non lo è in questi periodi. Un “disturbo attivo” perché stimolato dai commenti che si sentono ogni giorno; vi assicuriamo non sono per nulla positivi. Commenti in cui viene fuori tutta l’amarezza nei confronti di chi si professa “palatino” della causa Molise. Una realtà in cui la sfiducia è palese dove le favole della buona notte non trovano più posto. Credeteci, cercare una ratio a quanto accade, qualora si capisse la ratio, è molto difficile perché dare una spiegazione allo stato in cui siamo arrivati, è quasi impossibile. Un qualcosa che la-
scia poche speranze, nessuna certezza e molti dubbi, anche a chi cerca di vedere il lato positivo delle cose, perché il positivismo non appartiene a questo lembo di terra chiamato Molise. Ecco perché spesso ricorriamo alla retorica, alla satira con la speranza di non offendere nessuno. “Armi” che nella cosiddetta “letalità letterale” è la prova che, anche chi dovrebbe essere allenato alle “stranezze”, il più delle volte è costretto a dare fondo alle proprie risorse mentali, per dare contezza a quello che accade. Ecco perché per dare corpo a quanto, scriviamo, prendiamo in prestito i pensieri e le frasi dei “grandi”. Questa volta vorremo riportare un passaggio scritto da Erasmo da Rotterdam nell’elogio della pazzia: “l‘insoddisfatto vagheggiamento della riforma della società si esprime attraverso la satira che è un estemporaneo inno alla incoercibile vitalità del mondo. Attraverso questo inno si giunge alla spietata elencazione delle opere frutto dell’astuzia che pervade la società di ignoranza e rozzezza totale”. Il che dimostra che le cose non sono cambiate nonostante il passare dei secoli.
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Il Coni del Molise d’accordo con la direzione scolastica regionale darà vita a un progetto di modernizzazione e di innovazione in 14 plessi scolastici
Muoversi e mangiare sano, a partire dalle scuole elementari
Il progetto “Primaria” è un piano per rimuovere le preoccupazioni della comunità scientifica e delle istituzioni internazionali sulle conseguenze della sedentarietà e di non corretti stili alimentari e di vita tra la popolazione giovanile
“ Migliorare le competenze motorie e gli stili di vita della persona attraverso l’educazione motoria e sportiva nella scuola primaria è la finalità del Progetto che persegue due obiettivi importanti: uno di carattere generale, attuare e portare a regime un corretto ed uniforme programma di educazione fisica nella scuola primaria, ed uno di carattere specifico, definire un nuovo modello di intervento con un progetto triennale che prenderà il via a partire dall’anno scolastico 2014-15.” Questo tra virgolette è il capoverso più interessante del comunicato emesso dal presidente del Coni regionale, Guido Cavaliere, sull’accordo intervenuto tra il ministero dell’Istruzione e il Coni nazionale, con l’obiettivo di favorire la crescita culturale, civile e sociale dei giovani, attraverso un’attività motoria e sportiva scolastica che insegni soprattutto corretti stili di vita. Uno squarcio di luce nel grigiore in cui è finito l’intero mondo dell’istruzione in Italia. Che il presidente Cavaliere vuole immediatamente riverberare sul mondo scolastico molisano dando attuazione al progetto “Primaria”, ossia a
un piano di intervento nella scuola elementare per rimuovere le preoccupazioni della comunità scientifica e delle istituzioni internazionali sulle conseguenze della sedentarietà e di non corretti stili alimentari e di vita tra la popolazione giovanile. Ragazzini astretti sui banchi, contenuti nella loro naturale energia, impediti a muoversi, e ciò in netto contrasto con le raccomandazioni che provengono da chi sugli effetti positivi della motilità ha titoli scientifici da ostentare. Il progetto “Primaria”, al quale il presidente Cavaliere ha dato immediatamente riscontro, coinvolge 14 i plessi scolastici; 10 in provincia di Campobasso: Casacalenda, Castelmauro, Fossalto, Cercemaggiore, Jelsi (insieme a Tufara), Petrella Tifernina (insieme a Montagano), Portocannone, Ripalimosani, Sant’Elia a Pianisi, Sepino, e 4 in provincia di Isernia: Monteroduni, Cerro al Volturno, Miranda (insieme a Forli del Sannio) e Macchiagodena. In questi plessi scolastici si perseguono due obiettivi: uno di carattere generale, ossia attuare e portare a regime un corretto ed uniforme programma di educazione fisica, ed uno di carattere specifico, ossia definire un nuovo modello di intervento con un progetto triennale che prenderà il via a partire dall’anno scolastico 2014-15 e che darà un grande impulso all’introduzione di coretti stili di vita, tra cui primeggia, ad esempio, l’alimentazione. Cavaliere fa sapere che tutte le scuole coinvolte potranno contare su un esperto che lavorerà coi docenti di educazione motoria 2 ore la settimana, per ogni classe, e per 15 settimane. A tale scopo la scuola regionale dello sport Molise, d’accordo e in collaborazione con la direzione scolastica regionale, ha predisposto un apposito corso di aggiornamento e di formazione che avrà luogo oggi al Convitto Mario Pagano.
Tutto su basi scientifiche e professionali per iniziare un percorso di modernizzazione e di innovazione a partire dalle scuole elementari su due punti fermi: la capacità motoria dei ragazzi e la correttezza alimentare, che insieme formulano un preciso stile di vita. Il Coni regionale mette a segno un altro apprezzato suo contribuito al mondo della scuola e dei giovani. Dardo
I medici del 118 non sono di Serie B di Giancarlo Totaro
Ai medici dell'emergenza sanitaria 118 da diversi mesi è stato interrotto il pagamento della indennità che prendevano per i turni svolti nei pronto soccorsi degli ospedali per sopperire alle gravi carenze di personale medico dipendente. Un lavoro assolutamente irrinunciabile e determinante per assicurare il servizio . Bisogna sottolineare che i medici del 118 costano notevolmente meno ,per motivi contrattuali convenzionali,ed hanno molte tutele in meno rispetto ai colleghi dipendenti. Tutto questo non è giusto perchè i medici del 118 non sono medici di serie B per preparazione e professionalità pertanto si protesta per questa ingiustificata disparità per il lavoro svolto in pronto soccorso e si reclama a gran voce per un immediato intervento del direttore della asrem per il riconoscimento ed il ripristino della indennità non più corrisposta .
Il documento
In Molise i movimenti e la sinistra
sociale e politica per Tsipras
Le elezioni del prossimo maggio per il rinnovo del Parlamento Europeo costituiscono un appuntamento di grande importanza per le condizioni di vita dei popoli europei e di quello italiano in particolare. Sotto l’impulso dell’ideologia neoliberista, che ha ispirato i trattati europei da Maastricht in poi, l’Europa si è trasformata, da progetto di pace e di progresso sociale, in un incubo per i popoli. Le politiche di austerità, sostanzialmente condivise dalle forze di “centrodestra” e di “centro-sinistra”, hanno comportato l’impoverimento di gran parte della popolazione, il dilagare della disoccupazione e della precarizzazione del lavoro, la compressione dei salari, l’avvio della privatizzazione dei servizi e dei beni comuni, con conseguente negazione del diritto alla sanità, all’istruzione, alla previdenza e al reddito per i lavoratori e per larghe
fasce della popolazione giovanile.Tutto ciò, a vantaggio esclusivo dei profitti e della rendita finanziaria. Per far ciò si sono manipolate le costituzioni nate dalla Resistenza al nazifascismo (vedi ,in Italia, l’inserimento in Costituzione del pareggio di bilancio), indebolite le istituzioni democratiche, negando spazi di rappresentanza a chi è portatore di una visione critica e alternativa, rafforzata la repressione e le misure di “urgenza”, configurata l’UE come spazio franco “senza legge né ordine” sottoposto a una “governance” oscura e a-democratica e soggetto alle scorrerie incontrollate dei banchieri e del capitale finanziario. E’ necessario, quindi, avviare la battaglia politica per una rifondazione dell’Europa, cioè per una nuova definizione dei suoi obiettivi, delle sue politiche e delle sue strutture, per un modello economico produttivo, sociale
ed ecologico completamente differente, fondato sulla solidarietà, la giustizia sociale e la sovranità popolare E’ in quest’ottica che deve essere vissuta la prossima scadenza elettorale di maggio. In questo senso, la possibilità di costruire in Italia una lista unitaria di cittadinanza per un’altra Europa a sostegno di Alexis Tripras, contro i trattati, il Fiscal Compact e l’austerità, è una occasione importantissima e da non sprecare. Raccogliamo , pertanto, l’appello che Alexis Tsipras rivolgeva, nella sua lettera, agli intellettuali che in Italia hanno assunto l’iniziativa per una lista a suo sostegno, affinché il percorso avviato si ispiri alla necessità di costruire l’unità, aperta e senza esclusioni, della sinistra sociale e politica anche in Italia . Lanciamo, a nostra volta, l’appello affinché, anche in Molise, si dia un contributo, con l’iniziativa dal basso (e senza pretese accentratrici da
parte di nessuno) dei movimenti, degli intellettuali e della cittadinanza attiva, e senza esclusioni, alla costruzione di una lista per Tsipras, allo scopo di cambiare gli equilibri in Europa a favore delle forze del lavoro e contro le forze del capitale e dei mercati, per mettere freno all’austerità, per rivendicare il ritorno alla democrazia. Nello Acampora, Silvio Arcolesse, Franco Basso, Celeste Caranci, Marco Cataldo, Luigi Ciaraffa, Gigino D'Angelo, Giovanni Di Lembo, Francesco Di Lucia, Italo Di Sabato, Leda Di Santo, Mimmo Farina, Maria Giuseppina Fusco, Lidia Gasdia, Emilio Izzo, Nicola Lanza, Giovanna Lanza, Maurizio Luciani, Nicola Magri, Patrizia Manes, Michele Mignogna, Lucio Pastore, Anna Maria Polio, Giuseppe Santoro, Candida Stellato, Rino Ziccardi,
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Campobasso
20 febbraio 2014
All’esame della commissione comunale l’istituzione della consulta dei migranti e del consigliere aggiunto La Campobasso di domani aperta alle realtà multinazionali e multirazziali
In assenza di progetti di opere pubbliche largo quantomeno all’idee
Non avendo progetti di opere pubbliche da realizzare, non avendo risorse finanziarie, è il caso che l’amministrazione comunale si segnali almeno per qualche idea di largo respiro. Quale quella che riteniamo sia di fare di Campobasso una città modello sul piano dell’accoglienza che, stando al detto popolare (molisani forti e gentili) sarebbe tra l’altro una nostra prerogativa. Il ricorso alla tradizione, con l’intendo di darle un contenuto tangibile, è la proposta del consigliere, capogruppo dell’Udc a Palazzo san Giorgio, Michele Ambrosio, che prevede la istituzione della consulta dei migranti e del consigliere aggiunto (in rappresentanza dei migranti), e il relativo regolamento. Le idee, oltre a camminare sulle gambe degli uomini, non possono prescindere dalla realtà. E la realtà campobassana è fortemente influenzata dal flusso migratorio, in entrata e in uscita. Ambrosio s’è preso la briga di consultare tutti i dati
statistici disponibili (una fatica immane!), per giungere a stabilire che il capoluogo regionale nell’ultimo decennio è stato l’approdo di 7.390 di cui 3.793 provenienti dai comuni del Molise, 2.376 da altre regioni,
e 1221 provenienti da paesi comunitari ed extracomunitari, in rappresentanza di oltre 66 nazioni, che vanno dall’Afganistan allo Zambia e all’intero globo terraqueo. Un patrimonio umano, cultu-
rale, professionale che dal prossimo mandato amministrativo troverebbe sancito e regolamentato il proprio diritto di cittadinanza. La proposta della consulta e del consigliere aggiunto verrà
discussa nella prossima seduta della apposita commissione consiliare e una volta approvata, sarà lo strumento stabile del coinvolgimento e della partecipazione istituzionali dei cittadini extracomunitari (la normativa nazionale ancora non prevede per loro il diritto di voto), e dei cittadini delle altre nazionalità europee e dei residenti provenienti dagli altri comuni del Molise e dalle altre regioni d’Italia. Un progetto dalla forte valenza sociale e culturale, col merito di porsi di fronte ad una realtà destinata ad essere sempre più multinazionale multirazziale. A giusta ragione Ambrosio immagina un tavolo interculturale che valichi i confini cittadini e regionali, promuova l’integrazione delle persone contrastando ogni forma di isolamento: Campobasso, la “città delle città”, in cui ogni persona (italiana, europea ed extracomunitaria) che vi risieda possa essere e sentirsi a pieno titolo cittadino. Dardo
Truffavano l’Esu, denunciati
A spasso con l’hashish, 23enne denunciato
Noto bar di Campobasso nei guai per le tessere attestate falsamente
I Carabinieri di Campobasso hanno denunciato il giovane he deteneva la sostanza stupefacente
CAMPOBASSO. Personale della Polizia di Stato ieri ha denunziato in stato di libertà due fratelli, R. A. ed R. N., rispettivamente di anni 30 ed anni 41, proprietari di un noto bar — self-service ubicato al centro di questo Capoluogo, per truffa aggravata ai danni dell'E.S.U. (Ente per il Diritto allo Studio Universitario). L’operazione della Squadra Mobile consentiva di accertare che gli studenti universitari, anziché consumare presso l’esercizio in questione i pasti, lasciavano le proprie tessere rice-
vute dall’E.S.U. con il relativo Pin al ristoratore che, in loro assenza, provvedeva ad introdurre le stesse nell’apposito lettore ottico collegato con l’E.S.U. in tal modo da attestare falsamente la fruizione del pasto. I ristoratori conseguivano così un consistente illecito profitto atteso l’elevato numero di falsi fruitori. Oltre ai ristoratori sono stati denunziati, in stato di libertà, 40 studenti che, contrariamente alle prescrizioni ricevute dall’E.S.U. relative all’utilizzo delle tessere
personali, consentivano la truffa consegnando le tessere ai ristoratori, traendone contestualmente a loro volta un beneficio, consistente nel non pagare la propria quota parte relativa al costo del ticket ESU. Il personale della Squadra Mobile procedeva al sequestro probatorio di 40 tessere con relativi PIN ed al sequestro preventivo del lettore ottico. L'attività e stata diretta dal P.M. d.ssa Rossana Venditti
I Manoscritti in Biblioteca All'Albino catalogati pregiati libri appartenenti a illustre famiglie del Molise La Biblioteca provinciale di Campobasso “P. Albino”, grazie ad un finanziamento del MiBAC - Direzione generale Beni librari, in collaborazione con
l'ICCU (Istituo centrale per il catalogo unico), dopo aver aderito al Progetto Manus, ha completato il lavoro di catalogazione dei maggiori fondi di mano-
scritti in proprio possesso. MANUS è un database che comprende la descrizione e le immagini digitalizzate dei manoscritti conservati nelle biblioteche italiane pubbliche, ecclesiastiche e private. Il censimento, iniziato negli anni Ottanta a cura dell'Istituto Centrale per il Catalogo Unico, ha come obiettivo l'individuazione e la catalogazione dei manoscritti in alfabeto latino prodotti dal Medioevo all'età contemporanea, ivi compresi i carteggi. Manus OnLine permette sia la consultazione pubblica del catalogo sia la catalogazione online. L'obiettivo del progetto e del sito internet è rendere disponibile i dati del Censimento dei manoscritti conservati nelle biblioteche italiane. La
catalogazione dei manoscritti della Biblioteca “P. Albino”, ha richiesto molti mesi di lavoro, ed è stata realizzata attraverso l'utilizzo del sw Manus on-line messo a disposizione dall'ICCU. Sono stati catalogati circa 500 manoscritti del fondo generale e di quelli Pepe, De Gennaro, De Rubertis, Mascione, Colagiovanni, Albino, Perrella; inoltre sono state catalogate e trascritte le pergamene dell'omonimo fondo. Attraverso il catalogo OPAC dedicato è possibile ora condurre sia una "Ricerca semplice", per parole o frasi; sia una "Ricerca avanzata" che permette di selezionare i singoli fondi, le segnature, i nomi e le responsabilità, i titoli e gli incipit.
CAMPOBASSO. I Carabinieri della Compagnia di Campobasso hanno denunciato in stato di libertà un ventitrenne trovato in possesso di sostanza stupefacente. Durante un servizio di controllo del territorio volto alla prevenzione di reati predatori e a contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanza stupefacenti, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile del capoluogo hanno notato tre ragazzi in Via Sant’Antonio Abate che, accortisi della loro presenza hanno subito dato segni di nervosismo. La cosa ha insospettito i Carabinieri che hanno deciso di effettuare un controllo notando, nel contempo, il tentativo goffo di uno di loro di disfarsi di qualcosa. L’approfondimento dell’accertamento e la perquisizione ha consentito di verificare che il ventitreenne era in possesso di un pezzo di hashish del peso di 30 grammi di hashish motivo per il quale è stato deferito in stato di libertà mentre lo stupefacente ed un coltello di piccole dimensioni di cui era in possesso sono stati sottoposti a sequestro.
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Campobasso
20 febbraio 2014
Pd e Forza Italia al limite della rottura, partitocrazia in chiara difficoltà e lotte sotterranee per un potere che si va volatilizzando
La società civile alla riscossa: liberare Campobasso dalla tutela dei consiglieri regionali e dai potentati economici, con le liste civiche Contro la politica degli abusi edilizi, delle lottizzazioni in zona agricola, delle colate di cemento e del Piano casa, della distruzione del territorio, della sanità allo sfascio, dello stare al guinzaglio dei capobastone nella loro peggiore versione di approfittatori Voglia di società civile nell’ambito amministrativo. Si leva forte dalla base, per accentuare il progressivo arretramento dei partiti e il loro disperato tentativo di restare a galla con la finzione strumentale delle primarie. Punto sul quale nel Pd sono andati in collisione Ruta e Frattura, e in Forza Italia Gino Di Bartolomeo e Michele Iorio sotto lo sguardo incerto dell’onorevole Rotondi. Ai primi giorni della prossima settimana la possibile rottura, qualora i partiti della coalizione di centrodestra non troveranno la quadra. E tutto lascia pensare che non la troveranno, per cui Di Bartolomeo potrebbe essere il candidato indicato da Rotondi associato a Udc, a Udeur e ai nuovi socialisti (?), e Michele Iorio, con un nutritissimo stuolo di amici, con Fratelli d’Italia e le altre sigle disposto a sostegno delle primarie da cui trarre il candidato sindaco a Palazzo san Giorgio. La convinzione e la determinazione che lo animano lascia intendere che ha certamente uno o due assi nella manica. Nel Pd le primarie hanno ratificato il vallo che s’è creato tra il presidente della giunta regionale (in ascesa) e gli onorevoli Ruta, Leva e Venittelli (in discesa). In ascesa, il primo, avendo tra le mani le leve del sottogoverno (cariche, incarichi e affari) con cui si va costruendo una larga e robusta piattaforma di potere; in discesa, non avendo gli onorevoli alcuna possibilità di interferire nel potere discrezionale del presidente. La batosta alla primarie gli ha tolto ogni diritto alla parola. Non ci sarà rottura tra le parti, ma una lotta sotterranea sì, un tentativo di reciproco logoramento, oppure un faticoso processo di equilibratura. Con l’accettazione da parte di Ruta e company della sconfitta e della necessità, per sopravvivere, di venire a patti. Oddio, ci
Giuseppe Saluppo sono le faccende giudiziarie di Frattura che pesano, e potrebbero creargli più di un imbarazzo. Dal quale gli onorevoli potrebbero ripartire. Ma sono questioni tutte di là da venire. Se verranno. Frattanto, come dicevamo all’inizio, la società civile si va attrezzando. In parte s’è attrezzata (eccome!) intorno a Pino Saluppo che ha fatto da apripista e giorno dietro giorno raccoglie adesioni e sollecitazioni che potrebbero confluire in altre liste civiche di sostegno. Un fenomeno di cui nelle prossime settimane si avrà l’esatta misura. Anche Massimo Romano e Costruire Democrazia sono attori e protagonisti in questo scenario in divenire, che a loro volta potrebbero ali-
mentate altre iniziative e renderle omogenee e finalizzate all’obiettivo di liberare Campobasso dalla tutela dei consiglieri regionali e dalla ormai fallimentare partitocrazia. I partiti nella loro versione storica o in quella mascherata delle primarie, sono diventati indigesti. Fingono, turlupinano, manipolano. Contro questo sistema in disfacimento ecco emergere il fenomeno delle liste civiche coordinate: sarebbe questa l’evoluzione in atto. Una formula sperimentale, indubbiamente interessante, specie se gli autori e i promotori di questo traguardo si convincono che la società civile è stanca dei giochetti di palazzo, desiderosa di poter incidere sul destino della città, quindi decisamente dalla loro parte. Sappiamo di un cartello di liste civiche che si va coagulando intorno al concetto di “squadra”, ovvero di uomini e donne che non puntano alla loro affermazione personale quanto a quella dello stare insieme, dalla stessa parte, con gli stessi obiettivi e con la stessa determinazione a liberare la città dai lacci e laccioli della politica. Quella degli abusi edilizi, delle lottizzazioni in zona agricola, delle colate di cemento e del Piano casa, della distruzione del territorio, della sanità allo sfascio, dello stare al guinzaglio dei capobastone dei partiti e dei consiglieri regionali nella loro peggiore versione di approfittatori. Uomini e donne pronti a cavare dalla squadra la figura di vertice e di sostenerla per il successo a Palazzo san Giorgio. Saluppo ha fatto scuola; probabilmente gli toccherà di arrotondare, levigare armonizzare questa voglia di società civile da contrapporre alla politica asfittica e sfiata della partitocrazia che non vuole arrendersi. Dardo
Visita Pastorale a Toro dal 20 al 23 febbraio Toro. Inizia nel pomeriggio, a partire dalle ore 17,30 con l’accoglienza presso il piazzale “Martiri di Nassirya” (Via Pozzillo) a Toro, la visita Pastorale dell’arcivescovo di Campobasso – Bojano S.E. mons. GianCarlo Bregantini. “La visita pastorale è un tempo di Grazia, anima del ministero episcopale, -come ha dichiarato il parroco di Toro padre Gaetano Jacobucci ofm - momento unico dell’incontro del vescovo con tutti i fedeli, sul modello di Gesù Buon Pastore che conosce,
chiama e guida il suo gregge. Confidando nella protezione di san Mercurio, il nostro Pastore si appresta a compiere la visita pastorale. A tutti chiedo la carità della preghiera. ”. Dietro questo invito, la parrocchia di Toro, piccolo e ricco comune della forania di Matrice, e tutta la comunità, sono pronti ad accogliere il Pastore della diocesi con un ricco programma di conoscenza del territorio attraverso la visita alle aziende, alle scuole, ai malati, alla Fisiomedica Lore-
tana. Il programma definito con padre Gaetano, parroco di Ss. Salvatore, prevede inoltre il consueto incontro con il Consiglio Comunale, il Consiglio Pastorale , le pro loco, la visita alla Comunità Terapeutica “La Valle”, le famiglie, i giovani, i ragazzi. Il programma religioso prevede le Lodi e Celebrazioni Eucaristiche con la S. Messa conclusiva della visita pastorale, domenica 23 febbraio alle ore 11,00 a Toro (CB).
Renzi al Governo, Province bye bye Una riforma al mese. Matteo Renzi non perde tempo e dopo aver ricevuto da Napolitano l’incarico di formare il nuovo Governo ha già annunciato la sua agenda: a febbraio la riforma elettorale, a marzo la riforma del lavoro, ad aprile quella della pubblica amministrazione, a maggio il fisco.Tra le riforme in programma c’è il superamento delle Province riproposto da Renzi anche nel corso dell’incontro con Beppe Grillo. Un tema a cui Renzi pensa da tempo, da quando era presidente della Provincia a Firenze perché- ha detto - sono un pezzo della cosiddetta Casta, sono una macchina burocratica lunga, dove per avere un documento o condurre in porto un procedimento ci si deve rivolgere a troppi enti. Anche ieri durante l’incontro con Beppe Grillo Renzi ha ribadito L’Upi (Unione delle province d’Italia) che ha analizzato bene il ddl Delrio sul superamento delle Province e l'istituzione delle città metropolitane attualmente all’esame del Senato segue costantemente l’iter dei lavori e nel corso dell’ultimo aggiornamento il presidente dell’Upi Antonio Saitta ha evidenziato ancora una volta la necessità di apportare le modifiche al testo che ormai in molti considerano come indispensabili.“Per quanto riguarda le Città metropolitane, tutti i gruppi chiedono la soppressione dei commi che aumentano l’elenco delle aree destinate ad assurgere al ruolo di istituzioni metropolitane, così come trasversale è la richiesta anche di proporre l’elezione del sindaco e del consiglio metropolitano. Ugualmente sulle Province, molti sono gli emendamenti che puntano a mantenere l’attuale legge elettorale e che prevedono, per entrambi gli enti, la costituzione di una giunta. Fondamentali sono i tantissimi emendamenti, anche in questo caso trasversali e presentati da tutti i gruppi, che garantiscono alle Province le funzioni fondamentali di area vasta, accogliendo la nostra richiesta di inserire nell’elenco la tutela e la difesa del suolo, la gestione dell’edilizia scolastica, la gestione della formazione professionale e dei centri per l’impiego e l’assegnazione alle Province del ruolo di Stazione Unica Appaltante”. Il tempo stringe e se il provvedimento legislativo non viene approvato a maggio oltre la metà degli Enti è destinata al rinnovo elettorale. Delle 110 Province sono 60 le amministrazioni che andranno al voto nel 2014 se non viene approvato il Ddl: 50 Consigli provinciali e Presidenti vanno a scadenza naturale e altre 10 amministrazioni provinciali sono commissariate e in scadenza.Tra quelle al rinnovo nel 2014 vi sono ben 7 delle future 10 città metropolitane.
ISERNIA
ANNO X - N° 42 - GIOVEDÌ 20 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
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Isernia
20 febbraio 2014
Frana Macerone, un nulla di fatto Per ripristinare la strada occorrono oltre 6 milioni di euro. In Prefettura nulla di fatto ISERNIA. S’è chiuso con un nulla di fatto il tavolo tecnico convocato in Prefettura a Isernia per trovare una soluzione alla frana in atto sul Macerone che sta provocando il parziale isolamento di centinaia di persone. Il comune di Isernia ha prospettato la possibilità di reperire fondi per mettere in sicurezza la zona a monte della frana, ‘conditio sine qua non’ per permettere all’Anas di ripristinare la viabilità. La procedura ha un costo elevatissimo (circa sei milioni di euro) e prevede tempi biblici per l’espletamento dell’iter burocratico. S’è deciso allora di riesumare, nel frattempo, un vecchio progetto che prevede la costruzione di una bretella a valle della frana che però deve intersecare il tratturo per circa 300 metri. L’opera sarebbe realizzata da un privato. La soprintendenza ha espresso parere favorevole purché il tratto che si sovrappone al
“Finalmente i nuovi giudici” L'Ordine degli avvocati di Isernia sottolinea l'arrivo dei 5 togati
tratturo sia realizzato con un telo ricoperto di ghiaia tale da poter essere rimosso una volta superata l’emergenza per ripristinare uno status quo ante. Nelle prossime ore ci sarà una conferenza di servizio a Palazzo San Francesco per studiare la fattibilità della soluzione tam-
pone. Il comitato Pro Macerone ha intanto dato mandato al legale Angelo Cutone affinché tuteli gli interessi dei residenti che si sentono abbandonati dalle istituzioni. Non si esclude che, nelle prossime ore, possa essere presentato un esposto in Procura.
Impianti di depurazione, nuovi criteri Il Ministero dell'ambiente ha approvato i relativi Decreti per i trattamenti ISERNIA. Il Settore Ambiente ed Energia della Provincia di Isernia informa che, attraverso il Decreto Ministeriale del 15-1-2014, il Ministero dell’Ambiente ha finalmente apportato le seguenti modifiche all’allegato IV, parte I, alla parte quinta (relative alle norme in materia di tutela dell’aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera) del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. La lettera p) è sostituita dalla seguente: “p) Impianti di trattamento delle acque, escluse le linee di trattamento dei fanghi, fatto salvo quanto previsto dalla lettera p-bis)”; è inserita, dopo la lettera p), la seguente lettera: “p-bis) Linee di trattamento dei fanghi che operano nell’ambito di impianti di trattamento delle acque reflue con potenzialità inferiore a
10.000 abitanti equivalenti per trattamenti di tipo biologico e inferiore a 10 m3 /h di acque trattate per trattamenti di tipo chimico/fisico; in caso di impianti che prevedono sia un trattamento biologico, sia un trattamento chimico/fisico, devono essere rispettati entrambi i requisiti”. Con il suddetto decreto in pratica è stata data risposta alle numerose richieste di autorizzazione e chiarimenti pervenute presso questo Ente inerenti le emissioni in atmosfera degli impianti di depurazione comunali. Infatti, i Comuni titolari di impianti di depurazione con i requisiti detti, ovvero con numero di inferiore a 10.000 di abitanti equivalenti e per i trattamenti di tipo biologico inferiore a 10 mc/h di acque trattate, non sono più tenuti ad inoltrare alla Provincia la richiesta di autorizzazione per le emissioni delle linee di trattamento fanghi degli impianti di depurazione. In Provincia di Isernia gli unici Comuni per i quali si dovrà produrre ancora l’istanza di autorizzazione sono Isernia e Venafro
ISERNIA. Lunedi scorso hanno prestato giuramento e formalmente immessi nelle funzioni 5 nuovi giudici presso il Tribunale di Isernia. Sono le dott.sse Vera Iaselli, Arlen Picano e Federica Rossi, il dott. Mario Ciccarelli e il dott. Emiliano Vassallo. "E’, per l’avvocatura, l’avverarsi di un sogno perchè, da oggi, l’organico dei giudici presso il Tribunale di Isernia è ricostituito nella quasi totale interezza". Così il presidente dell'Ordine degli Avvocati, Marciano Moscardino. "Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Isernia ha profuso il massimo impegno per ottenere tale risultato, raggiunto anche grazie all’apporto determinante del Presidente del Tribunale dott. Ghionni e del Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati del Molise dott. Vincenzo Di Giacomo, ai quali l’avvocatura esprime gratitudine e riconoscenza".
Bonifica, gli assurdi balzelli I proprietari di abitazione o di terreni a sud di Venafro protestano contro le tariffe del Consorzio VENAFRO. Sono nuovamente su tutte le furie, ossia “arrabbiati di brutto”, i proprietari di abitazione o di un pur modesto appezzamento di terreno nella parte sud dell’abitato venafrano. La loro contrarietà deriva dalla nuova ricezione dei bollettini di c/c per il versamento dei contributi consortili all’ente di bonifica della piana per presunti servizi e per altrettanto ipotetiche migliorie fondiarie. “Ma di grazia -si chiedono costoro, autodefinitisi “consorziati nostro malgrado” (che chiedono da tempo la cancellazione dagli elenchi consortili)- di quali migliorie o servizi si sta parlando? In base a quali prestazioni siamo tenuti ai pagamenti richiestici, visto che la nostra proprietà ricade da decenni in aree urbanizzate e come tale non più nelle condizioni oggettive di fruire di servizi della bonifica? Perché farci pagare se è vero, com’è vero, che l’attività della bonifica è
tutt’altro rispetto alla nostra casa o al nostro terreno?”. “Abitiamo al centro di Venafro, -affermano sconsolati molti altri- non abbiamo nulla a che vedere con le opere della bonifica, ma incredibilmente l’ente ci chiede ogni anno somme, seppure di pochi euro! Noi pensiamo che trattasi di un’ingiustizia bella e buona, da sanare al più presto”. Torna d’attualità quindi la faccenda, antipatica alla totalità delle persone coinvolte, dei tributi che il Consorzio di Bonifica della Piana di Venafro chiede anche a coloro che non insistono in aree agricole, bensì ricadono in zone urbanizzate da decenni, cioè in pieno centro abitato. La “bussata a denaro” del Consorzio deriva, pare, da un vecchissimo regio decreto del primo novecento (!), che cent’anni orsono fissava in un certo modo il perimetro urbano della città, comportando i dovuti tributi con-
sortili. Oggi, che di acqua sotto i ponti ne è passata ed anche tanta, e che la situazione urbana di Venafro è tutt’altro, è il caso finalmente di modificare la norma evitando alla gente inutili esborsi di denaro. “Non stiamo parlando di cifre esagerate -puntualizzano i “consorziati nostro malgrado”- ma è una questione di principio e di diritto, da sanare urgentemente”. Per la cronaca riferiamo che tali “consorziati nostro malgrado”, nelle more della loro cancellazione dagli elenchi dell’ente, avevano suggerito l’utilizzo dei loro soldi per la realizzazione di un servizio atteso da tutti, ossia un “percorso della salute” nel cuore della piana a disposizione di sportivi, podisti ed amanti della natura. Purtroppo costoro hanno continuato, e continuano, a versare contributi, ma del “percorso della salute” nemmeno l’ombra.
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Termoli
20 febbraio 2014
Trovato impiccato l’uomo scomparso da due giorni da casa Riapertura Tribunale, l’argomento torna in Commissione TERMOLI – E stato trovato cadavere per impiccagione (almeno dalla prima ricostruzione dell’accaduto) Roberto Ramunno, il 31enne termolese di cui si erano perse le tracce dalla notte tra domenica e lunedì scorsi e non aveva più fatto ritorno nella sua abitazione di Colle Macchiuzzo. Il corpo senza vita è stato trovato intorno alle 3 di ieri mattina in un casolare disabitato a poco più di 200 metri in linea d’aria dalla sua abita-
zione. A trovarlo i cani dei Vigili del Fuoco che, una volta fiutati gli indumenti dell’uomo portati dai parenti, hanno battuto decisamente la pista che ha portato i soccorritori al casolare. Per Roberto non c’è stato nulla da fare e dopo l’ispezione cadaverica, eseguita ieri mattina, ora si attendono i risultati dell’autopsia. Per due giorni l’uomo era stato cercato invano da squadre di carabinieri, Protezione Civile, Vigili del Fuoco e volontari, sia
nella vallata del Sinarca, dove alcuni testimoni hanno riferito di averlo visto intorno alle 17 di martedì, sia tra Termoli e San Giacomo degli Schiavoni. Ma vanamente fino all’epilogo del ritrovamento del cadavere. Il corpo di Roberto Ramunno è stato trasportato all’obitorio dell’ospedale San Timoteo in attesa della decisione del magistrato se far eseguire l’autopsia per accertare orario e modalità del decesso.
Corte dei Conti: ritenuti idonei i provvedimenti correttivi adottati a rimuovere irregolarità TERMOLI – La Sezione Regionale di Controllo per il Molise della Corte dei Conti, ha notificato una lettera al primo cittadino, al presidente del Consiglio comunale e all'Organo di revisione, con la quale comunica che "la Sezione, nell'adunanza del 6 Febbraio 2014 ha ritenuto i provvedimenti correttivi adottati da parte del Comune di Termoli idonei a rimuovere le irregolarità accertate dalla Sezione stessa. Come si ricorderà, la Corte dei Conti aveva sollevato dubbi circa alcuni aspetti gestionali, riferiti principalmente alla ritardata approvazione del Rendiconto, alla discordanza tra le scritture contabili del Comune e il fondo cassa del Tesoriere, al ricorso ad anticipazioni
TERMOLI – L’amministrazione comunale ha approvato il progetto esecutivo dei lavori di “Realizzazione dei marciapiedi in viale S. Francesco e viale S.Maria degli Angeli, oltre alla realizzazione della pavimentazione nella zona del nuovo Ospedale”. La spesa di 200.000 euro è finanziata con in mutuo contratto con la Cassa Depositi e Prestiti. Il progetto, portato avanti dall'assessore Vincenzo
di Tesoreria, al basso grado di recupero dell'evasione tributaria, alla vetustà dei residui attivi, al mancato riconoscimento dei debiti fuori Bilancio e alle perdite delle società partecipate. "Esprimo soddisfazione per quanto attestato dalla Corte dei Conti - ha dichiarato il sindaco Di Brino - soprattutto perché si tratta di un riconoscimento nei confronti dell'efficacia dei provvedimenti adottati da questa Amministrazione comunale in merito alle problematiche precedentemente evidenziate. Questa lettera della magistratura contabile testimonia, così come avevamo già dichiarato in precedenza alla stessa Corte, la nostra concreta volontà di sanare ogni situazione ritenuta non
chiara, o addirittura irregolare, senza comunque dimenticare che tutte queste problematiche le avevamo ereditate dal passato. Ad ogni buon conto, riteniamo di aver rispettato i patti con la nostra coscienza, con i cittadini di Termoli e con i consiglieri comunali che li rappresentano, nonostante le ingenerose e, spesso, pretestuose accuse ricevute nell'aula dell'assise civica e sulle pagine degli organi di informazione da parte della minoranza. Questo riconoscimento ci consente di voltare pagina, di andare oltre le critiche e di proseguire su quel percorso di rinnovamento che avevamo promesso a Termoli e che stiamo portando a compimento, passo dopo passo".
TERMOLI – Dopo il rinvio per mancanza del numero legale, si è tenuto regolarmente martedì sera il Consiglio comunale monotematico. All’ordine del giorno la proposta di delibera per riportare a Termoli la sezione staccata del Tribunale di Larino soppresso per via della spending review. Nello stesso documento è chiesto alla regione Molise di accollarsi le spese per il sostentamento della sede distaccata del tribunale termolese. L’assise civica ha comunque deciso e votato di rinviare il documento in Commissione. Al Consiglio era stato invitato il presidente della Giunta regionale, Paolo Di Laura Frattuta, non intervenuto per precedenti impegni istituzionali, così come non sono stati presenti i consiglieri Gatti, Panico e Monti. Intanto non si smorza la polemica innescata dall’opposizione consiliare dopo il rinvio del Consiglio di luned’ sera per mancanza del numero legale. “Ennesimo tonfo della maggioranza – hanno scritto i consiglieri Paolo Marinucci e Daniele Paradisi -. Non si è neanche in grado di comunicare l’importanza di un tema di interesse pubblico come quello del Tribunale soppresso. Ci chiediamo se la maggioranza e il sindaco siano in grado di governare una città di oltre 30mila abitanti, visto che non si riescono a tenere a bada 19 consiglieri. La maggioranza non esiste più, il sindaco si dimetta per dare nuovo slancio al territorio.
Gruppo consiliare Udc si sospende dal partito TERMOLI - Il gruppo Udc (consiglieri e assessori) al Comune di Termoli, preso atto che nonostante l’invito della segreteria nazionale a porre in essere un collegio paritetico onde creare le migliori sollecitazioni al segretario uscente Teresio Di Pietro per una migliore azione condivisa dell’Udc in Molise, preso atto che con il suo atteggiamento impedisce i lavori anche del suddetto comitato; Ritenuto che il segretario continua ad impedire con il suo lassismo la concertazione di nuove idee e programmi; Tutto ciò premesso e ritenuto dichiarano di sospendersi da qualsiasi attività di partito in attesa delle migliori definizioni di questa situazione di stallo provocata dal medesimo Teresio di Pietro.
Al via realizzazione marciapiedi su viale S.Francesco e Santa Maria degli Angeli Sabella e dal Settore Lavori Pubblici, prevede la realizzazione, su Viale S.Francesco, di un tratto di marciapiede pavimentato con betonelle della larghezza di due metri, sul lato sinistro in direzione Difesa
Grande, dove sono presenti i pali della pubblica illuminazione; su Viale S.Maria degli Angeli, invece, sarà realizzato un marciapiede pavimentato con betonelle della larghezza di due metri, oltre alla realizza-
zione di un tratto di condotta di raccolta di acque meteoriche e quindici caditoie di raccolta, in direzione “Difesa Grande”, sul lato destro, dove sono presenti i pali della pubblica illuminazione; su Viale S.Francesco, nel-
l'area prospiciente l'Ospedale, infine, si provvederà alla fornitura e posa in opera della pavimentazione finale con betonelle uniformi rispetto ai tratti già pavimentati per una superficie di circa 220 metri quadri.
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Termoli
20 febbraio 2014
Elezioni amministrative, il Pd inizia campagna elettorale CAMPOMARINO – In vista delle prossime votazioni per il rinnovo del Sindaco e dell’amministrazione comunale, il PD locale inizia la campagna elettorale e propone il progetto “Cambia Campomarino”. L’iniziativa si propone “come punto di partenza per tutti quelli che vogliono mettersi in gioco ed essere parte attiva di un processo di cambiamento vero per il nostro paese” e vedra interessare con incontri i
residenti. Il progetto partecipato sarà articolato nei seguenti passaggi: incontrare la popolazione, Associazioni e varie categorie per ascoltare le istanze. “L’idea di lavorare a più mani – dicono i promotori del progetto - deve essere l’unico modo per ridare la parola ai campomarinesi tutti, nessuno escluso. Il Partito Democratico è quanto mai convinto che questo sia il percorso per giungere ad
TAR accetta ricorso contro il dimensionamento scolastico PALATA – Il Tribunale Amministrativo Regionale ha accettato il ricorso sul Piano del dimensionamento scolastico presentato dai sindaci dei comuni di Palata e Montecilfone. Il TAR tratterà l’argomento, in seduta collegiale in Camera di Consiglio il 27 marzo. “Il decreto del G.A., pertanto – spiega in una nota l’avvocato Alberta De Lisio, direttore Area terza - concerne esclusivamente i due Comuni interessati e non sospende il Piano nella sua interezza, disponendo, quindi, che le iscrizioni degli alunni delle scuole primarie residenti nel territorio dei Comuni ricorrenti vengano effettuate presso l’Istituto scolastico di Palata”. Intanto sulla polemica innescata dall’Associazione dei consumatori Adoc Molise che ha ricordato come il dimensionamento scolastico era comunque un “impegno che andava rispettato e portato a compimento per il bene stesso della scuola molisana”. Rispopndono i primi cittadini di Palata e Montecilfone. “Gli alunni delle aree interne non sono cittadini di serie B. Tale diritto sarebbe infatti compromesso se venisse confermata la scelta, contenuta nel piano, di aggregarli a un istituto costiero. L’Adoc se ne faccia una ragione. In qualità di sindaci – continuano Berchicci e Pallotta - abbiamo esercitato un diritto - dovere, quale quello di rispondere e difendere i bisogni delle nostre comunità. Ci chiediamo, invece, chi difendano certe associazioni di consumatori come l’Adoc. E’ il caso di puntualizzare anche che il nostro ricorso non blocca un bel niente. Volutamente, proprio al fine di non compromettere l’assetto complessivo del piano, il dimensionamento è stato impugnato esclusivamente nella parte in cui sopprime senza alcuna motivazione l’Istituto di Palata e ne aggrega illegittimamente gli alunni a Petacciato. Quindi a rimetterci è forse qualche politico interessato a tutelare le esigenze campanilistiche, non certo gli alunni”.
eleggere una Amministrazione nuova, che abbia consapevolezza di quanto lavoro c’è da fare per ridare speranza ai nostri concittadini che registrano, senza attenuanti, lo stato comatoso in cui versa Campomarino. Recentemente sul web è nata la moda del “sei di Campomarino se….”. Bene, sintetizzando si può affermare che ‘sei di Campomarino … se lavori con noi per la futura Campomarino’“.
Sentiero per diversamente abili alle Diomedee ISOLE TREMITI – E’ stato firmato il contratto ed affidati i lavori per consentire a persone diversamente abili di percorrere in sicurezza il sentiero sull’isola di San Domino alle Isole Tremiti. L’opera di recupero e adeguamento del sentiero sull’Isola è un altro passo in avanti, voluto dal presidente del Parco Nazionale del Gargano, l’Avv. Stefano Pecorella, sulla strada dell’integrazione dell’offerta turistica per anche le necessità di un pubblico sempre più ampio abbattendo, così, quelle barriere che impediscono il libero accesso, per tutti. “L’ennesimo progetto per rendere le Isole Tremiti all’avanguardia dell’accoglienza turistica nel Parco e non solo – afferma il Presidente Pecorella - . Il sentiero
quella del mondo dell’imprenditoria e dell’area tecnica e quella della classe politica, su un tema vitale per il futuro del nostro territorio quale quello della ricostruzione. Guido Puchetti, Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Campobasso, Gaetano Oriente, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Campobasso, Nicola de Francesco, ex dipendente dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile, siederanno allo stesso tavolo con il Sindaco di Larino Vincenzo Notarangelo, con l’Assessore Comunale alla Ricostruzione Michele Pal-
realizzate due aree di sosta con copertura, sempre in legno. L’utilizzo di materiali compatibili con l’ambiente circostante, ma in grado di resistere al meglio alle intemperie e all’azione della salsedine, mi auguro possa servire a ridurre al minimo la successiva manutenzione. Spero infine conclude il Presidente Pecorella di stimolare sempre più l’amministrazione, gli isolani ed i turisti perché sia maggiore la cura e l’attenzione delle fasce protette. Una terra felice è anche quella che cura ed assiste i fratelli meno fortunati o che sono rimasti indietro. Dobbiamo consentire a tutti di fruire dell’immenso patrimonio ambientale e paesaggistico custodito e rappresentato dalle bellissime isole Diomedee”.
Termoli e Casacalenda nel 1799. Stragi dimenticate
Terremoto del Molise: il 21 febbraio un convegno sulla ricostruzione LARINO – Venerdì 21 Febbraio alle ore 15,30 avrà luogo presso la Sala convegni del Municipio, il convegno “Ricostruzione: come ripartire”, organizzato dalla ALI (Associazione Liberi Imprenditori) con il patrocinio del Comune di Larino. Il convegno vedrà confrontarsi esponenti dell’imprenditoria locale e della politica sulle prospettive per il rilancio del processo di ricostruzione post-sisma, attualmente fermo da molti mesi. “Questo convegno rappresenta un’occasione unica per mettere a confronto due voci,
aveva perso la sua funzionalità e versava in uno stato di abbandono avanzato, con la realizzazione di questa opera verrà garantita la sua fruibilità e il paesaggio in sicurezza. Il sentiero, è immerso in una rigogliosa vegetazione di Pino d’Aleppo, ubicato nella parte ovest dell’Isola di San Domino tra la zona abitata e l’ex Faro sino all’affaccio sul mare, in corrispondenza della grotta del Bue marino, dove è possibile ascoltare il canto delle Berte. La viabilità del sentiero – aggiunge il Presidente Pecorella - sarà recuperata attraverso la sistemazione del piano di calpestio, la realizzazione di una staccionata in legno e corrimano in corda, con segnaletica per non vedenti e punto panoramico di sosta. Saranno anche
mieri, con Salvatore Ciocca, Consigliere Regionale per la Ricostruzione, con l’Assessore ai Lavori Pubblici Pierpaolo Nagni e con il Presidente della Regione Paolo di Laura Frattura – precisa in una nota Pasquale Lallo, presidente dell’ALI, allo scopo di fare il punto sull’attuale situazione e per delineare le modalità di rilancio. Vista l’assoluta rilevanza dell’incontro invitiamo la popolazione a partecipare, così da poter aggiungere il proprio contributo ad un evento di grande importanza per l’avvenire della nostra Regione”.
BASSO MOLISE - Verrà presentato il 21 febbraio, alle ore 18,30, presso la Galleria d’Arte Contemporanea Franco Libertucci nel Municipio di Casacalenda, il libro della storica partenopea Antonella Orefice, intitolato:“Termoli e Casacalenda nel 1799. Stragi dimenticate”, un evento promosso dal comune di Casacalenda, è patrocinato dalla Regione Molise. Saranno presenti per l’occasione – oltre all’autrice – il Sindaco del comune di Casacalenda, Marco Gagliardi, Domenico Ioffredi, consigliere regionale delegato alla cultura e il professor Antonio Mucciaccio. All’incontro, moderato dalla dott.ssa Maria Assunta Fazzano, parteciperanno anche gli studenti dell’Istituto Omnicomprensivo di Casacalenda. Il libro, con interventi di Luigi Pruneti e Mario Zarrelli, pub-
blicato dalla casa editrice Arte Tipografica di Napoli nel 2013, riporta fedelmente due manoscritti inediti provenienti dal fondo D’Ayala, ritrovati nel 2011 nell’Archivio della Società di Storia Patria, in cui si narrano le vicende che sconvolsero due province molisane, Termoli e Casacalenda, nel febbraio del 1799, dove persero la vita, tra gli altri, i giovanissimi fratelli Brigida ed il giudice Domenico De Gennaro, all’epoca sindaco di Casacalenda. Dai manoscritti emerge una cronaca dettagliata delle stragi compiute dai sanfedisti, su ordine di Ferdinando IV di Borbone; gli originali, a firma di Teodosio Campolieti e Padre Giuseppe La Macchia, sono stati riprodotti in anastatica, proprio per dimostrare l’autenticità dei fatti narrati dai testimoni ed autori dei documenti.
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Spettacolo
20 febbraio 2014
La colonna sonora degli anni ‘60
Quelli della notte Si ripeterà la diatriba tra residenti e pub? Reali esigenze o folklore estivo? di Charles N. Papa CAMPOBASSO - Alle porte della stagione calda, cerchiamo di verificare cosa e se, è cambiato qualcosa nel centro storico, tra esercenti e residenti. Se la convivenza tra tipologie di esercizi simili, è pacifica o meno. Se l’elevato numero di pub e birrerie, non sia un danno per la collettività. Certo è, che nel triangolo di piazza della Maddalena, convivono polemiche e pubblico, decreti e intolleranza. Non si troverà mai una via d’uscita, anche se la vittoria dei commercianti contro i residenti, al Tar, ha visto annullare la delibera del Sindaco Di Bartolomeo che, l’estate scorsa, vietava la musica dopo la mezzanotte. Le barzellette di questa diatriba, proseguono, tutti lavorano scontenti, i cittadini dormono poco, i controlli scarseggiano, e solo il pubblico ne giova, trovando una variegata offerta di birrerie. La chiusura al traffico di piazza pepe, non ha portato alcun beneficio, ne i acommercianti e ne al pubblico. Tutto resta desolatamente vuoto e triste, a cosa serve inibire il traffico in una strada deserta e priva di qualsiasi attività che aggreghi? Facciamo il punto con Paolo Santangelo, coordinatore regionale Fiepet/Confesercenti. L'inverno, tranne colpi di scena, sta per lasciarci, è in arrivo la stagione calda, quali i problemi risolti, e quali quelli irrisolti. “Da presidente Apem e coordinatore regionale Fiepet/Confesercenti, devo constatare che i problemi sono stati risolti in parte, come il ricorso al Tar sulla questione ordinanza relativa allo stop alla musica, per il resto direi che la questione è peggiorata, sull'aspetto relativo alle autorizzazioni di aperture di nuovi esercizi, di dubbia tipologia ed in numero esagerato ora, in via Ferrari”. Sono cambiati i rapporti con gli altri gestori di via ferrari, oppure ognuno pensa al suo giardino? “Assolutamente no, ognuno di loro pensa al proprio giardino purtroppo, con egoismo
e indifferenza. I miei sforzi, tutti vani. Ho provato ad avere un dialogo ed uno scambio di opinioni, ma con zero risultati”. La solita polemica con i residenti, ritieni sia superata o fa parte del folklore estivo? “La storia si ripete, ogni estate. Credo non si arriverà mai ad una soluzione. Non si troverà mai un punto comune tra noi e i residenti. Sarà, anche quest’anno, motivo d’interesse mediatico per turisti e clienti”. Quali le misure per evitare vandalismi? “Da questo punto di vista, fortunatamente, non riscontriamo gravi danni. Però certamente, non vige alcun controllo. Può accadere di tutto, ma non abbiamo una sorveglianza continuata e accurata. Sarebbe opportuno ribadire alcune regole del vivere civile”. La chiusura al traffico, per voi un bene o un male? “Per quello che ci riguarda, la chiusura al traffico ci è completamente indifferente, visto che le uniche auto che occupavano i parcheggi di piazza prefettura erano quelle di commercianti e residenti. In ogni caso, i nostri clienti ci raggiungono sempre a piedi. La chiusura della piazza, se non supportata da iniziative, non serve a nulla”. Chissà con il nuovo sindaco quale rapporto si instaurerà. “Ci auguriamo che una nuova amministrazione comunale, me sopratutto un nuovo sindaco, possano ascoltare le nostre reali esigenze, anche se non escludiamo l'ipotesi, di tentare di portare un nostro rappresentante nel settore di riferimento”. Ritieni di aver subito un danno? Credi che la tua attività non sia tutelata abbastanza? “Le attività hanno oramai perso, grazie alla negligenza totale dell'amministrazione comunale, qualsiasi forma di identità, come già ampliamento citato. Oramai aprono pseudo attività che si nascondono dietro forme di commercio di ogni genere, ma che non appartengono realmente a categorie di bar/pub/ristoranti”.
336 pagine € 19,90
di Giuseppe Saluppo
CAMPOBASSO - Riferimento live costante, la birreria Konig Ludwig di vico Percettore. Serate all’insegna del jazz del funk e del soul. Generi musicali che abbracciano una ampia fetta di pubblico. Questa sera tributo agli anni ‘60/’70 con il live di Paolo e Peter Cornacchia, con cocer di Orme, Dik Dik, Pfm, Rolling stones.
Agenda CAMPOBASSO - Domani al pub Sei Torri, la Soupy records presenta il live di Rubbish factory. Tour promozionale dell’album d’esordio “The sun”. CAMPOBASSO - Il venerdì è la serata del Kamaloca club. In consolle Andrea Palazzo, Mario Tallari, Andrea Dir. CAMPOBASSO - L’Aynamà il venerdì realizza la serata caraibica. Il club è nella zona industriale del capoluogo. In consolle Tony b. CAMPOBASSO - Nel rinnovato pub L’antica fabbrica del ghiaccio, sbatao si terrà il live di Chiara Izzi. Con lei Marco Mancini, Nicola Corso, Alberto Romano. CAMPOBASSO - Sabato, per Deep Movement, ospite della serata il dj Gianluca De Tiberis.
Il giovedì è Polpetta CAMPOBASSO - Tra gli appuntamenti fissi della notte, quello del giovedì è appannaggio, da anni, della birreria Pulp (via Duca d’Aosta). La convivialità è alla base dell’aggregazione di varie fasce sociali, tutte unite dalla birra, dagli arrosticini e dalla muisca con dj a rotazione. Per chi predilige un ambiente più soft, l’alternativa è il Plaza Cafè, con l’aperitivo (ore 19.30) e le selezioni di Massimo Petrarca.
Dove acquistare il libro
CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo
Sport
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20 febbario 2014
Ottima gara dei rossoblù che avrebbero meritato anche il successo. Ora doppia sfida con i sardi del Portocorallo
Campobasso, pareggio ad Avezzano che vale oro I lupi escono indenni dallo stadio 'Dei Marsi' e approdano ai quarti di finale di Coppa Italia Avezzano - Campobasso 0-0 Avezzano: Di Girolamo, Mauti (75' Catalli), Kras, Vitiello, Venditti, Tabacco, Bovino (60' Maiorano), De Angelis (70' Di Genova)Moro, Bisegna, Salatiello. All. Torti.
Il Campobasso ottiene il primo pareggio stagionale dopo 32 vittorie consecutive: uno 0-0 che sta anche stretto alla squadra di Francesco Farina, ma utile per la qualificazione ai quarti di finale della Coppa Italia, in virtù del successo di sette giorni prima, firmato da bomber Lazzarini. Ottima la cornice di pubblico con circa 600 spettatori, una cinquantina dei quali provenienti dal Molise. Il primo tempo corre su ritmi veloci: Avezzano che punta a pareggiare i conti dell'andata, Campobasso alla ricerca del gol della tranquillità. Al 5' la punizione di Bisegna è parata da Cattenari, il quale al 13' si salva con Kras, che sottomisura e servito da Bovino manda di poco a lato. Il Campobasso è ben messo in campo e l'Avezzano è costretto a ricorrere a conclusioni dalla distanza, che non preoccupano l'estremo difensore Cattenari. I lupi si vedono al quarto d'ora con una ripartenza veloce di Cianci, che dalla sinistra serve Guglielmi, la cui conclusione si spegne sul corpo di un difensore abruzzese. Il pallone termina sui piedi di Palumbo, che prova la botta a colpo sicuro, ma trova sulla strada verso il gol il braccio di Venditti, per un calcio di rigore netto per i rossoblù di Farina, che solo ol direttore di gara, Moriconi di Roma 2, non ravvisa come tale. Alla mezz'ora ci prova Bisegna dalla distanza, ma la mira non è precisa. Nella ripresa il Campobasso è più accorto e l'Avez-
zano concede ampi spazi ai molisani e, al triplice fischio finale, le occasioni più pericolose risultano essere proprio quelle del team di Farina. Al minuto 60 il contropiede è di Guglielmi, anticipato al momento della conclusione dell'estremo difensore locale, in una disperata uscita fuori dall'area di rigore. L'Avezzano si vede al 62': Scudieri perde palla, ne approfitta Bisegna che tutto bene, prima di servire Maiorano, il quale però si trova in posizione di offside. Entra e si vede subito Lazzarini, che prima ci prova con un tiro cross, che si spegne di pochissimo a lato; successivamente, l'ex Trivento serve Guglielmi, il quale da pochi passi dalla porta manda a lato. Ancora Guglielmi, che colpisce il corpo di Venditto e il pallone si spegne in calcio d'angolo. L'occasione più ghiotta per l'Avezzano si registra all'80', quando Maiorano, servito da Bisegna, spara sul fondo da ottima posizione. Sul capovolgimento di fronte è Guglielmi, a tu per tu con Di Girolamo, a non inquadrare lo specchio della porta con un pregevole pallonetto. La gara si chiude con i lupi in avanti, ma Cianci al momento della conclusione viene fermato con un colpo ai limiti della regolarità. Il Campobasso approda ai quarti di finale della Coppa Italia: avversari i sardi del Portocorallo, formazione di Villaputzu, centro in provincia di Cagliari.
Campobasso: Cattenari, Scudieri, Volpecina, Pignataro (69' Di Lallo), Scampamorte, Minadeo, Cianci, Fazio, Palumbo (58' Corradino), Guglielmi, Vitelli (65' Lazzarini). All. Farina. Ammoniti: Vitelli, Cattenari, Vitiello, Bisegna. Arbitro: Davide Moriconi di Roma 2 (Fontemurato-Morlacchetti).
Il tecnico molisano: Una qualificazione meritata
Farina: "Una prestazione importante per una squadra di veri uomini" Soddisfazione a fine gara per l'allenatore del Campobasso, Francesco Farina: "Abbiamo chiuso bene tutti gli spazi, c'era per noi un rigore nettissimo, abbiamo avuto 4-5 occasioni nitide per vincere. Sulla base di ciò si può parlare di una grande prestazione del Campobasso.Ho a disposizione un grande gruppo, sia in termini di qualità tecniche, che morali. Basta pensare che abbiamo giocato con Pignataro reduce dalla frattura del perone, Corradino che appena due mesi fa ha subito un colpo duro a un rene, ma anche Guglielmi e Lazzarini hanno giocato con noie fisiche. Abbiamo gestito col misurino tutte le sostituzioni. L'Avezzano, forse, meritava qualcosa in più all'andata, quando rispetto a noi veniva da dieci giorni di riposo. In questa gara di ritorno, invece, il pareggio ci sta anche stretto". Farina volge la mente anche al Fornelli: "Ora dobbiamo dosare bene le energie, perché continueremo a giocare ogni tre giorni. La Coppa Italia è un obiettivo e in campionato dovremo ammimistrare undici punti. A Fornelli loro avranno la chance di un grande risultato contro di noi". Rammaricato, invece, Torti, trainer dell'Avezzano: "Abbiamo sciupato troppo, sia all'andata che al ritorno e, così, abbiamo pagato dazio. Peccato perché non abbiamo demeritato, ora proveremo a inseguire la serie D attraverso i playoff nel prossimo mese di maggio".