ANNO IX - N° 17 - GIOVEDÌ 20 GIUGNO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno a Francesco Totaro
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Francesco Totaro. Diamo per la seconda volta questo riconoscimento al consigliere di San Martino in Pensilis che sta resistendo contro le orde politiche del suo stesso partito che vorrebbero portare a cinque gli assessori in Giunta regionale. Ci auguriamo che continui a resistere e non si faccia ammaliare da sirene le più disparate. I molisani non hanno la necessità di conoscere un altro assessorato perchè ci sono da correggere errori fatti in occasione della composizione dell'Esecutivo.
Il Tapiro del giorno a Rosario De Matteis
l Tapiro del giorno lo diamo a Rosario De Matteis. Il presidente della Provincia di Campobasso che nei giorni passati ha avuto modo di lamentarsi dei tagli finanziari del governo ha avuto la possibilità di ridurre le spese dell'ente attraverso la rivisitazione degli emolumenti dei dirigenti. La mozione presentata dall'opposizione, però, non è passata in Consiglio grazie anche al suo voto contrario. Ma non sarebbe stato un primo, grosso segnale da dare all'esterno con il taglio di costi vivi e realisticamente non più sopportabili?
REGIONE
L’assessore Petraroia che fine ha fatto? A PAA PAG. 5G. 8
800.000 euro i soldi che i gruppi consiliari non hanno giustificato Alle spalle dei molisani POLITICA
Per la sede della Regione troppi ritardi A PAA PAG. 2 8
ISERNIA
Ittierre, lo scontro prosegue a distanza A PAG. 9
CAMPOBASSO
Pari e patta in Consiglio provinciale sui dirigenti A PAG. 7
TAaglio lto
2 20 giugno 2013
Le cose che avrebbero dovuto far grande il Molise e non sono state.
Sulla realizzazione della sede regionale all’ex “Romagnoli” Iorio eVitagliano hanno vergognosamente ciurlato nel manico Illustrando la roadmap del concorso internazionale di progettazione hanno dato illusione che si chiudesse una storia lunga oltre vent'anni, intorno alla quale si sono consumate molte ipocrisie, molte ingenerosità, soprattutto molte risorse Dovunque si trovino il già assessore regionale alla programmazione, Gianfranco Vitagliano, e il già presidente della giunta regionale Michele Iorio, devono sapere che c’è gente che ricorda bene le cose dette e le cose fatte nel corso del loro mandato popolare. Che ricorda, per dirne una, ciò che hanno detto, mentendo, circa la realizzazione della sede regionale sul terreno dell’ex campo sportivo “Romagnoli”. Ovvero, che sarebbe stato un intervento “che mira alla riqualificazione architettonica e funzionale, e alla valorizzazione socio-culturale dell’area centrale del capoluogo regionale“. Quell’affermazione dava ai campobassani l’illusione che, grazie a loro, si sarebbe chiusa una storia lunga oltre vent’anni, intorno alla quale si sono consumate molte ipocrisie, molte ingenerosità, soprattutto molte risorse. Dava l’illusione che finalmente si sarebbe usciti da un contesto culturale e amministrativo che per 40 e passa anni aveva fatto in modo che la Regione Molise non avesse una sede ( e chissà per quanti altri anni ancora non l’avrà, facendo la fortuna di noti e ben individuati locatari! Uno scandalo politico e amministrativo inqualificabile!), bensì decine di sedi improprie e inadeguate, disseminate da un capo all’altro della città, espressione di un contesto culturale e amministrativo rattrappito in un vivere quotidiano senza orizzonti, incapace di osservare le cose in prospettiva storica. A Iorio e a Vitagliano vogliamo ricordare, e a noi stessi, la messa in scena della illustrazione dei tempi e delle date entro cui il percorso verso la nuova sede regionale sull’area dell’ex campo sportivo Romagnoli di proprietà regionale (acquistata dal comune nel 1985 e pagata oltre sei miliardi delle vecchie lire) si sarebbe
concluso. In particolare, in quella occasione, venne illustrata la roadmap del concorso internazionale di progettazione che, a loro dire, avrebbe consentito di avere una sede regionale firmata da una delle maggiori archistar del mondo. La roadmap, dunque, punto fermo della messa in scena e della turlupinatura a danno dei campobassani. Eccola, per chi l’avesse dimenticata: 11marzo 2008, trasmissione per via elettronica dell’avviso di preinformazione alla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea; 18 marzo 2008, pubblicazione dell’avviso di preinformazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea; 31 marzo 2008, trasmissione del bando per i dovuti adempimenti di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, sul sito informatico del ministero delle Infrastrutture, sul sito informatico presso l’Osservatorio, in estratto su due quotidiani a diffusione nazionale e su due quotidiani a diffusione locale; 7 aprile2008, pubblicazione del Bando sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea; 14 aprile 2008, altri tipi di pubblicazione (idem del 31 marzo 2008); 8 maggio 2008, termine per la ricezione delle domande di partecipazione; 16 maggio 2008, termine per la selezione dei 15 candidati e data di trasmissione delle lettere d’invito; 30 giugno 2008, termine di consegna degli elaborati di progetto specifici al concorso internazionale d’idee; 15 luglio 2008, evento culturale con l’inaugurazione della mostra di progetti e dei plastici specifici alla prima fase, convegno politico e incontro con i 15 candidati che illustreranno pubblicamente i loro progetti; 21 luglio 2008, selezione dei 5 candidati ammessi alla seconda fase; 29 agosto 2008, lettera d’invito ai 5 candidati ammessi alla seconda fase del con-
corso internazionale di progettazione e con annesse le linee guida per la redazione del progetto preliminare in accordo con il Comune di Campobasso per una condivisa intesa urbanistica nell‘ambito del “Master plan strategico per la città “; 24 novembre 2008, termine di consegna del progetto preliminare; 10 dicembre 2008, evento culturale con l’inaugurazione della mostra dei progetti e dei plastici specifici alla seconda fase, convegno politico e incontro con i 5 candidati che illustreranno pubblicamente i loro progetti; 15 dicembre 2008, aggiudicazione del concorso di progettazione; 20 dicembre 2008, presentazione pubblica del progetto vincitore e pubblicazione di una monografia sul concorso internazionale svolto. Una vergognosa messa in scena cui s’è aggiunta la vergogna di aver scomodato il meglio della progettazione internazionale senza chiedere scusa per l’inutile disturbo. Dardo
Stop a regali e favori ai dipendenti pubblici (anche a quelli occasionali di modico valore) Una nuova, salutare, deontologia entra nella pubblica amministrazione con il difetto, però, di essere carente sotto il profilo dei controlli e delle sanzioni Natale magro il prossimo, e quelli a venire, per chi, nella pubblica amministrazione, era (ed è) destinatario di attenzioni e … regali. L’introduzione del codice di comportamento dei pubblici dipendenti, come abbiamo ampiamente riferito ieri su queste pagine, tra le tante regole ha inserito anche quella che fa divieto di accettare regali, salvo quelli di modico valore effettuati occasionalmente nell'ambito delle normali relazioni di cortesia e nell'ambito delle consuetudini internazionali. A ben vedere, neanche quelli di modico valore, a titolo di corrispettivo, da parte di soggetti che possano trarre benefici da decisioni o attività inerenti ai compiti d’ufficio, né da parte di soggetti nei cui confronti è o sta per essere svolta o esercitata
un’attività amministrativa. Dettato normativo sufficientemente chiaro per evitare fraintendimenti o equivoci. Soprattutto sul modico valore degli oggetti o delle regalie, quale che sia il genere, anche sotto forma di sconto nel caso di acquisti o cessioni. Il codice puntualizza il valore deve intendersi non superiore ai 150 euro. Questa la regola generale. Ma le amministrazioni più rigorose possono abbassare il tetto dei 150 euro e annullare del tutto la possibilità di ricevere regali di modico valore. Il guaio è che di amministrazioni rigorose non si hanno tracce. Diciamolo. Una nuova, salutare, deontologia è stata introdotta nella pubblica amministrazione con il difetto, però, di es-
sere carente sotto il profilo dei controlli e delle sanzioni. Deontologia sulla quale non tutti sono d’accordo. Mugugni vengono, infatti, dai settori commerciali che per via della crisi economica già boccheggiano e che, con l’introduzione del codice, vedranno ridursi ancora di più gli incassi. Il mercato delle regalie natalizie a dipendenti, a funzionari e a dirigenti degli apparati pubblici (e privati) è stato sempre fiorente. Anzi, negli ultimi anni, in corrispondenza dell’evanescenza dei valori etici, in forte ascesa. Saranno i rilievi statistici a dire se il codice ha prodotto effetto voluto. Previsioni, considerati la materia e i protagonisti, è meglio evitare di farle.
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20 giugno 2013
"800mila euro di spese non giustificate" La Corte dei Conti certifica le uscite dei gruppi consiliari alla Regione Tessere pagate con i soldi pubblici fino ai caffè e buoni carburante CAMPOBASSO. La vicenda delle spese incontrollate dei gruppi consiliari della regione Molise, certificate dalla Corte dei Conti, rivela la strana situazione dei Consigli regionali. E’ noto, e da tempo, a tutti che le regioni sono un potere fortissimo, perché muovono la spesa, la creano innovando il diritto con le proprie leggi. Ma, al contempo, sono un potere troppo debole per resistere alle lusinghe di lobbies, che incidono eccome su scelte dissennate in tema di lavori pubblici, finanziamenti alle imprese, governo del territorio. E’ noto a tutti, e da tempo, che i consigli regionali sono un apparato costosissimo, che parametra gli emolumenti dei consiglieri regionali a quelli di deputati e senatori, ma con un livello di produttività infinitamente più basso. I consigli regionali annualmente sfornano pochissime (ma costosissime) leggi, in media meno di dieci. Quello del Molise, poi, da quattro mesi in carica di leggi non ne ha sfornata nessuna. Nonostante gli stipendi da nababbo per chi queste leggi le vota. Certo, i fatti avvenuti confermano senza più alcun tema di smentita che l’avventura federalista è stata una follia. Ha portato a due contemporanee nefaste conseguenze: l’aumento dei poteri decisionali e di spesa locali, insieme con la sostanziale eliminazione di ogni controllo preventivo. Fino a giungere al paradosso: i gruppi consiliari esentati da qualsiasi obbligo rendicontativo della spesa finanziata, tuttavia, interamente con risorse pubbliche. Una revisione della spesa seria, non affascinata dal facile populismo, avrebbe dovuto affrontare il problema altrettanto seriamente, con poche e chiare decisioni costituzionalmente compatibili, aprendo la strada all’abolizione urgente, con la
nuova legislatura, della iattura rappresentata dal Titolo V della Costituzione, come uscito dalla dissennata riforma del 2000. In primo luogo, ripristinare controlli preventivi di legittimità e di merito su ogni atto di spesa. Va bene la trasparenza, l’obbligo di informare e pubblicare. Ma alle decisioni delle amministrazioni occorre mettere un filtro. Troppi “eletti dal popolo”, contando sulla lentezza e l’inefficacia dei procedimenti penali e di responsabilità contabile, si dicono disposti ad affrontare il rischio di adottare atti illegittimi, dannosi, assunti nell’interesse di pochi e a detrimento di molti.
C’era una volta il vecchio insegnamento politico Questa mattina vorremo soffermarci su come l’attuale dibattito politico somiglia sempre di più ad una “soapopera”. Una di quelle fiction che quotidianamente vanno in onda sulle televisioni di tutto il mondo. Una”soapopera” la cui partitura scritta a più mani è male interpretata. Una soap-opera in cui gli attori recitano, almeno nel nostro piccolo, a soggetto, in maniera approssimativa e senza copione. Una soapopera regno dei dilettanti allo sbaraglio, come li avrebbe sicuramente definiti il compianto Corrado Mantoni, mattatore di tante trasmissioni televisive. I quali, si esibiscono su di un palcoscenico spoglio, senza quinte e senza luci, perché se ci fosse la luce metterebbe in mostra lo squallore della trama. Dilettanti che, non potendo approdare “nei teatri” quelli seri, ingaggiano impresari compiacenti pronti a tutto pur di fare “odience”. Dilettanti che continuano imperterriti a dare voce a una recitazione stonata e senza senso. La quale, allo stato in cui siamo arrivati, nonostante i mesi scorsi si è brindato alla liberazione, cosa di dubbio gusto, giacché chi l’ha fatto prima ha raccolto a piene mani, ci fa rimpiangere il vecchio confronto politico di una volta. Un confronto in cui la politica quella con la “P” maiuscola dava lezioni di civismo, anche se alcune volte i contenuti apparivano aspri. Un dibattito che permetteva di sviscerare i problemi seri, non quelli che ci sono proposti ora. Problemi che più delle volte accendevano tra le varie “anime” vere e proprie dispute che duravano ore. Pro-
La propone il Comitato Anticorruzione dopo le verifiche contabili sui gruppi consiliari alla Regione che porterebbero a 800mila euro non rendicontati
Class action contro gli sprechi CAMPOBASSO. La Corte dei Conti molisana ha chiuso le verifiche contabili sui gruppi consiliari della Regione Molise. Dagli atti consultabili nel sito istituzionale dell'organo contabile risultano non rendicontati circa ottocentomila euro, svaniti per così dire nel nulla. "Tale gravissimo illecito contabile - sottolinea il Comitato Anticorruzione - sembra attribuito a 17 gruppi consiliari regionali con cifre e motivazioni a dir poco avvilenti. Noi come Co.Re.A. di certo ci costituiremo parte civile nell'eventuale processo penale in itinere, lo abbiamo già annunciato e lo faremo. Ma non finisce qui. Stiamo studiando i termini giuridici per iniziare una class-action insieme a tutti i cittadini molisani. Il tutto ovviamente nella totale gratuità dei costi. Chi vorrà aderire alla iniziativa giudiziaria finalizzata alla restituzione del maltolto, non appena sarà possibile espletarla potrà scrivere a: corea.molise@live.it indicando come oggetto Class Action Molise ed indicando il proprio nome e cognome ed un indirizzo mail valido. Chi ha rubato il denaro pubblico non deve farla franca per questo metteremo in campo per i molisani tutte le nostre forze migliori".
blemi che nonostante si rimanesse sulle proprie posizioni, vedevano una soluzione, ecco il perché di questo nuovo intervento. Un intervento dettato dalla necessità di stimolare lo spirito combattivo che alberga nel cittadino. Uno spirito, che non può più sottacere a lungo alle “azioni” o non azioni, seconda come la vi legge, che si mettono in atto quotidianamente. Uno spirito che, se sollecitato, possa far sentire la propria voce, la propria presenza con una variante: seguire gli insegnamenti di quello che il “precedente” ci ha lasciato, nonostante lo si rinneghi. Un esistente che, se esaminato nella giusta ottica, permette di dire: cosa accade? Perché questo immobilismo? Domande che, aspettano risposte e non vagheggiamenti mal celati da continui confronti più delle volte sterili. Vedete, nella battaglia del quotidiano, è molto difficile far capire alla gente che quello che accade è dettato unicamente dallo spirito di rivalsa, di ripicca, di astio anche personale. Accadimenti che danneggiano solo ed unicamente la collettività e non chi è dentro il “cosiddetto cerchio” magico. Collettività che da alcuni segnali di scontento, leggasi riflessioni di chi ha contribuito alla vittoria dell’attuale parte politica che governa il Molise, ha aperto gli occhi perché deluso, non ha perso tempo a chiedere la ragione di tutto questo. Massimo Dalla Torre
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4 20 giugno 2013
Positiva l'esperienza dell'istituzione molisana con i vertici dell'Olaf.
L'anticorruzione sbarca a Bruxelles CAMPOBASSO. Dopo un esperienza di tre giorni a Bruxelles la delegazione della Co.Re.A. guidata dal Presidente Vincenzo Musacchio, con i suoi rappresentanti, Saverio Carfagna, Roberta Perugini e Tina Santoro, ritorna in Italia avendo conseguito risultati eccellenti ed inimmaginabili. Successivamente al saluto del Direttore generale dell'OLAF siano stati ricevuti dal Segretario generale dr.ssa Giovanna Baader la quale ci ha introdotto mediante una visita guidata a quelle che sono le strutture operative e portanti dell'OLAF. Poi, abbiamo incontrato ufficialmente il Dr. Alberto Potenza, Capo del Reparto Investigativo dell'OLAF che con il suo pool controlla circa 740 milioni di persone, cioè tutti gli Stati membri UE, il quale nell'incontro-studio si è immediatamente complimentato per la nostra iniziativa arrivando ad affermare che la nostra organizzazione potrebbe essere un modello di studio da applicare all'OLAF. Anzi, ci ha chiesto espressamente di elaborare un progetto legislativo in tal senso che, ci ha promesso, sarà esaminato dalla Commissione esecutiva dell'OLAF. Nei prossimi giorni firmeremo un protocollo ufficiale di collaborazione e saremo insieme alla guardia di finanza l'unico organismo italiano che non solo collaborerà con tale gigante europeo ma avrà anche la possibilità di formarsi grazie ad un accordo di formazione permanente. La notizia entusiasmante è che mediante la Commissione europea di cui
l'OLAF fa parte, potremo, attraverso progetti finalizzati di lotta alla corruzione, accedere ai fondi europei “ad hoc” e strutturare in tal modo la Co.Re.A. in maniera molto più efficace e competitiva in Molise. Non finiscono qui i grandi risultati ottenuti. Collaboreremo con l'istituzione di lotta alle frodi europee anche per quanto riguarda l'attività di controllo e segnalazione dei vari fondi comunitari che sono attribuiti agli enti locali molisani (Regione, Province, Comuni etc...) segnalando le incongruità e facendo aprire le relative inchieste presso l'OLAF. Per la nostra azione ritenuta altamente meritoria avremo un attestato di eccellenza da parte della Commissione europea su proposta dell'OLAF stessa. Non ci aspettavamo davvero di ritornare in Molise con risultati simili. Siamo stati ricevuti con grande rispetto e stima da persone che gestiscono un potere immenso e che ci hanno elogiato indicandoci come esempio da far seguire anche in altre realtà territoriali europee. Certo poi ritornare in Molise e constatare la totale apatia della classe politica molisana ai nostri progetti è davvero avvilente. All'OLAF erano convinti che gli enti locali molisani ci avessero già istituzionalizzato e purtroppo, siamo stati costretti a dire che da quando esiste Co.Re.A. le uniche istituzioni che si sono dedicate di fatto al nostro lavoro sono state sino ad oggi l'ex Prefetto Trotta e l'On. Laura Venittelli che spesso hanno contribuito ad aiutare e supportare la
nostra organizzazione. Nella situazione attuale, dopo il viaggio europeo, Co.Re.A. è molto più forte di prima e oggi può contare su poteri molto molto più incisivi. "In qualità di Presidente - dice Vincenzo Musacchio - ormai sono convinto che né la Regione né le Province ci istituzionalizzeranno e credo neanche mai ci riceveranno, pertanto, noi continueremo sulla nostra strada nella più profonda delusione per quanto riguarda la
nostra regione ma nella più grande gioia per quanto riguarda la gran parte delle istituzioni nazionali ed europee. A giorni pubblicheremo sul nostro sito gli atti dell'incontro-studio, i risultati ottenuti, le foto e quant'altro testimoni l'enorme successo ottenuto da Co.Re.A. in Europa. Il Molise da oggi ha una organizzazione per la tutela dei diritti del cittadino molto più efficace e molto più incisiva".
La Coldiretti sottolinea i cambi fatti in corsa su alcuni punti
"Piano rurale, buone le modifiche"
CAMPOBASSO. Esprime soddisfazione la Coldiretti Molise per la decisione di procedere alla rimodulazione delle risorse disponibili tra le misure del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) 2007/2013 del Molise, adottata dal Comitato di Sorveglianza e fortemente sostenuta, nel suo intervento in seno al Comitato, dal Direttore della Coldiretti Molise, Roberto Scano. “La rimodulazione – chiarisce Roberto Scano – prevede che risorse attualmente disponibili su misure del Piano di Sviluppo Rurale che non hanno avuto sufficienti domande per garantirne l’utilizzo siano trasferite su misure che, al contrario, hanno richieste superiori alla attuale dotazione finanziaria. Tra le misure che in assoluto hanno avuto richieste superiori alle disponibilità economiche attuali vi è la indennità compensativa, che è vitale per le aziende agricole ubicate in zone montane e svantaggiate e che rischiavano di vedersi più che dimezzato il sostegno
per l’anno 2013, rispetto agli anni precedenti. A seguito della determinazione del Comitato di Sorveglianza, la Regione Molise ora dovrà attivare le procedure per la formalizzazione presso la Commissione Europea e l’assenso della stessa, il cui iter dovrà necessariamente concludersi entro la fine dell’anno.” “Se il Molise è una regione particolarmente attrattiva per la salubrità del territorio, ciò ha come risvolto la presenza di vastissime aree sottoposte a svantaggi naturali.- evidenzia Giovanni Monaco, presidente della Coldiretti Provinciale di Isernia - Garantire la erogazione della indennità compensativa in Molise, che serve per compensare gli agricoltori dei costi aggiuntivi e della perdita di reddito causati dagli svantaggi naturali che ostacolano la produzione agricola in montagna ed in zone svantaggiate, è condizione necessaria per la sopravvivenza delle aziende agricole della montagna molisana, senza il cui operato cesserebbe il presidio di vasti territori con l’inevitabile degrado ambientali.” “Come Coldiretti Molise concordiamo che l’attuazione del Piano di Sviluppo Rurale 2007/2013 ha mostrato forti criticità – dichiara Vittorio Sallustio, Presidente della Coldiretti Molise – anche in considerazione che è stato progettato ed approvato quando concetti come crisi economica globale, con tutte le drastiche conseguenze per l’agricoltura come per gli altri settori produttivi, non erano minimamente ipotizzabili. Avviata la rimodulazione del vecchio PSR, dobbiamo ora concentrarci sulla nuova programmazione e sul Piano di Sviluppo Rurale 20014/2020, individuando gli obiettivi specifici per le imprese agricole del nostro Molise e gestire la cosiddetta fase di trascinamento, delicata perché dovrà coordinare vecchie misure con nuovissime esigenze.”
L'attivo dei quadri di Cgil, Cisl e Uil oggi a Campobasso
Lavoro, i sindacati si mobilitano CAMPOBASSO. Non c'è più tempo per aspettare. CGIL CISL UIL ritengono sia urgente che il tema del lavoro torni al centro delle scelte politiche ed economiche. Da qui un attivo sindacale che si terrà Investimenti, redistribuzione del reddito, ripresa dei consumi sono le condizioni essenziali per sostenere la nostra economia. In particolare servono provvedimenti per uscire dalla recessione e riprendere la crescita. Lavoro, tasse, riduzione dei costi della politica, proroga dei contratti dei precari, definizione di una politica industriale sono i punti cardine della mobilitazione sindacale.
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5 20 giugno 2013
Dov’è finito il rivoluzionario (seppure in giacca e cravatta), il leader sindacale, il giustiziere, il vendicatore, l’uomo delle mille battaglie?
Alla ricerca del Petraroia perduto Da quando è al governo del Molise si muove sul territorio con il carisma di una Madonna pellegrina, morbido, caramelloso, diplomatico Finirà per essere esausto d’incontri, confronti, tavoli quadrati e rotondi l’assessore regionale alle politiche del Lavoro e dello Sviluppo Michele Petraroia. Non riusciamo più a tenere il conto degli appuntamenti dati e richiesti, e quelli effettuati. Non riusciamo nemmeno a tenere il conto degli argomenti e delle materie trattate: gran parte dello scibile umano e piccolezze di provincia. Instancabile, Petraroia. Ma anche sapientemente dilatorio, evasivo, formalmente disponibile a tutto; sostanzialmente sovraccarico di problemi e privo di risorse finanziarie. Ci ha incuriosito l’incontro richiesto dalla Fiom-Cgil, dai lavoratori della DR Motor di Macchia d’Isernia e dai tre dipendenti licenziati. Pane per i suoi denti di ex segretario regionale della Cgil, di sindacalista duro e puro, e di oppositore cardine della passata legislatura regionale ed oggi (vice)presidente della Giunta nonché bandiera garrula della sinistra. Ci siamo accostati al comunicato stampa emesso al termine dell’incontro con la convinzione che avremmo letto parole di fuoco e saputo di iniziative concrete a tutela dei lavoratori licenziati per motivi sindacali (un attentato ai diritti costituzionali) posti in essere da un’azienda molisana che, come molte altre, ha goduto, con il governo di centrodestra, di un sostanziale, calibrato e rinnovato aiuto nei momenti topici della sua attività, e in quelli di difficoltà, con al centro la salvaguardia del settore metalmeccanico. Soldi pubblici, si badi, per tenere in piedi baracche traballanti ma piene di lavoratori. In questo caso di lavoratori licenziati per motivi sindacali. Chiunque con il passato di Petraroia e con la responsabilità di governo che detiene avrebbe preso una posizione rigida, una tutela assoluta della difesa dei posti di lavoro perduti, e avrebbe puntualizzato i rapporti pregressi, in essere e futuri intessuti e da intessere con la Dr automobili di Macchia d’Isernia. Il già sindacalista Pe-
traroia in versione di potere invece s’è limitato a dire: Sui licenziamenti, pur non potendoci sostituire agli organi competenti, faremo il possibile affinché gli operai che sono stati allontanati dal posto di lavoro possano rientrare in fabbrica. Da non credere, ma sono parole uscite dalla bocca di uomo di sinistra, di un ex segretario regionale della Cgil, di un barricadiero della più bell’acqua. Una dichiarazione formale, asettica, inconcludente. Non è stata la sola. Dicevamo, abbiamo letto di un Petraroia morbido, caramelloso, diplomatico. Altri direbbero mellifluo. Come si va rappresentando da quando è al governo e si muove sul territorio con il carisma di una Madonna pellegrina, incontrando tutti e tutto, e di più. Dov’è finito il rivoluzionario (seppure in giacca e cravatta), il leader sindacale, il giustiziere, il vendicatore, l’uomo delle mille battaglie? Crediamo si sia perso nella nebbia obnubilante dell’esercizio del potere, dell’essere un uomo delle istituzioni, un (vice)presidente con il carico di una missione particolarmente delicata: restare in equilibrio tra il passato ch’è stato, e il futuro che sarà. Il sindacalista diventato declinatore di verbi all’infinito (fare, tentare, augurare, cercare) che non si fa scrupolo pertanto, di fronte ad una situazione eccitante e provocatoria come questa offerta dalla Dr automobili di Macchia d’Isernia che licenzia i lavoratori per aver manifestato, di uscirsene come il più incallito dei demagoghi e frasi che anche Monsieur de Lapalisse sarebbe arrossito nel pronunciarle: “I diritti dei lavoratori vanno
preservati e tutelati nel rispetto della Costituzione che garantisce a tutti la libertà di manifestare. Ci auguriamo che il confronto tra le parti possa portare ad una soluzione condivisa della vertenza recuperando un clima più sereno nei rapporti tra proprietà e lavoratori”. E, per concludere: “Sarebbe necessario si aprisse una discussione più ampia su tutto il settore metalmeccanico perché questo resta, nonostante la perdita di posti di lavoro che c’è stata negli ultimi anni, uno dei settori trainanti dell’economia regionale”. La metamorfosi. Senza scomodare Kafka. Dardo
La denuncia è del Pd per i lavori a Duronia per la costruzione di una strada
“Scempio sul tratturo Castel di Sangro – Lucera" Dopo l'attacco alla Ittierre interviene il senatore Di Giacomo
"Si gioca a distruggere le aziende?"
DURONIA. "L’Organismo Intercomunale PD Duronia, Molise, Torella del Sannio è dalla parte del patrimonio ambientale, culturale e artistico, dalla parte del paesaggio e si pone a difesa del tratturo". Così si legge in una nota inviata alla stampa. "Esprime la propria contrarietà allo scempio che si sta perpetrando ai danni del tratturo Castel di Sangro – Lucera, nella fascia di particolare pregio naturalistico e paesaggistico che va da Duronia a Torella del Sannio. In questo tratto, tra le contrade Valle del Colle e Ricciuto, in agro del comune di Duronia, è stata progettata un’arteria di collegamento al tracciato della Fondavalle Fresilia. Detta strada termina in aperta campagna e rappresenta uno scempio ambientale a danno di un territorio integro e con la presenza del tratturo meglio conservato tra quelli censiti nella Regione Molise". L’Organismo Intercomunale, che sta lavorando per far emergere le problematiche che investono l’area, a causa dell’indifferenza da parte delle Istituzioni verso il territorio, cercando possibili soluzioni in un’ottica propositiva, si impegna ad impiegare le proprie forze anche a tutela di questo patrimonio deturpato, poiché la bellezza indiscussa dell’ambiente paesaggistico e naturale che ci circonda merita la possibilità di essere goduta nella sua integrità.
CAMPOBASSO. "Prima la Gam / Solagrital, adesso la Ittierre. A turno gli Assessori Regionali dichiarano guerra alle storiche aziende molisane, protagoniste del PIL del Molise e sedi di migliaia di posti di lavoro in una Regione che non presenta alcuna credibile alternativa occupazionale". E' quanto sostiene il senatore Ulisse Di Giacomo dopo la sortita di assessore e presidente della Giunta sulla questione Ittierre. "Prima è toccato alla Gam, il cui Consiglio di Amministrazione ha difficoltà a presentare il bilancio perchè la Regione non rispetta gli impegni assunti e non trasferisce le risorse dovute, mettendo così a rischio centinaia di posti di lavoro: tutto quello che è stato ottenuto, dopo assemblee, riunioni e fantomatici tavoli tecnici ministeriali è un impegno generico per ottenere gli ammortizzatori sociali per una parte dei dipendenti (di cui ancora non si hanno tracce), con buona pace del futuro dell'azienda che si trova in una situazione disperata ed è destinata a morte certa. Poi "l'attenzione" della Giunta Regionale
è stata rivolta alla Ittierre, con un attacco inspiegabile dell'Assessore Scarabeo al patron Bianchi, colpevole soltanto di aver richiesto un incontro alla Giunta Regionale e il rispetto degli impegni a fronte del mantenimento dei livelli occupazionali nell'azienda isernina, con relativa minaccia di ricorrere alla magistratura. Sembra quasi di essere tornati alle crociate della sinistra contro gli imprenditori e le aziende. Io farei molta attenzione, perchè il disagio è ai limiti , e basta un niente a far saltare la tenuta sociale di questa Regione. La verità è che siamo ben oltre la considerazione che la gente non ce la fa più: ormai siamo al punto che la gente ruba nei supermercati per fame. Quindi si mettano bene in testa alcuni assessori regionali che la campagna elettorale è terminata da un pezzo. E il Presidente della Regione Frattura, che è ben consapevole della gravità della situazione, tenga a freno i suoi collaboratori e lavori per difendere i posti di lavoro".
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Campobasso
20 giugno 2013
Fiera al Romagnoli, può continuare La Commissione consiliare, nonostante qualche critica, ha dato il via libera alla manifestazione CAMPOBASSO. Si è riunita la Commissione sul Commercio, al Comune di Campobasso. Argomento di punta del giorno è stato la Fiera che si svolge presso l'ex Stadio Romagnoli di Campobasso, l'ultima domenica del mese. Come noto, da tempo, diverse sono le posizioni che sono nate attorno all'evento, tutte contrastanti tra loro. Favorevoli, contrari, scettici ed anche revisionisti. A seguito, dunque, di diverse sollecitazioni pervenute all'organo consiliare, ci si è soffermati ieri proprio sull'argomento, analizzando i dati ufficiali presentati dagli organizzatori, dalle quote che essi corrispondono al Comune, a titolo di affitto di suolo pubblico e la tipologia delle merci che sono vendute nelle ore di esposizione. Anche perché si va verso la scadenza che l'Organizzazione ha con il Comune per la realiz-
zazione della fiera e bisogna ristabilire le regole. Unanimemente, la Commissione ha ma-
nifestato una certa propensione nel far proseguire l'attività, ma con alcune migliorie da appor-
tare necessariamente. Innanzitutto, bisogna equilibrare la presenza degli espositori, che
per oltre il 50% provengono da fuori Regione. Poi, si devono rivedere le categorie merceologiche trattate. Per alcuni, infatti, bisogna elevare il livello delle merci, incentivando artigiani e produttori di beni particolari e maggiormente di nicchia, esponendo anche prodotti di qualità elevata. In ultimo e non per importanza, è necessario rivedere i canoni di affitto utilizzati. Sembrerebbe infatti, che per l'affitto di tutta l'area, che ospita complessivamente una novantina di espositori, il Comune incassi 356 euro a domenica. Praticamente, 4 euro a bancarella. Questi, quindi, gli argomenti che saranno oggetto di studio da parte del Sindaco e della sua Giunta, che dovrà comunque, in fase di rinnovo, promulgare delle nuove linee guida a cui attenersi per la continuazione dell'evento.
“Finalmente le stelle” Auto storiche, Il libro del giovane autore vince la Triumph TR di San Giovanni in Galdo, Gianmaria Casilli CAMPOADIPIETRA. L’Associazione Culturale “CLICK” a conclusione di “Giugno a Campodipietra” organizza per sabato alle ore 18.00 nella sala del Centro Socio-aggregativo di piazza San Martino Vescovo la presentazione del libro “Finalmente le Stelle” di Gianmaria Casilli, giovane autore di San Giovanni in Galdo. La sua raccolta di novelle, favole, leggende e pagine di storia popolare, sarà interpretata e drammatizzata da “grandi voci”. Il libro “Finalmente le stelle” è una raccolta di storie, miti, leggende, fiabe e favole, tutte incastonate all’interno d’un preludio che funge da cornice e filo conduttore della raccolta medesima. Ettore Maria Nocentini è un gittatello abbandonato in una cuna all’interno della misericordiosa –ruota- de lo Spe-dale Degli Innocenti in Firenze in una notte di marzo dell’anno del signore 1830. Divenuto grandicel-lo, una sera di novembre del 1842, mentre faceva ritorno a Fiesole, per recarsi dalla famiglia di conta-dini a cui era stato affidato, viene improvvisamente e misteriosamente rapito. L’estortore, persona apparentemente cattiva e burbera ma, mossa a quello sconsiderato gesto dalla sola miseria in cui ver-sava, presenta il prezzo del riscatto al padre naturale di Ettore, un nobil uomo fiorentino assolutamen-te dissoluto e decisamente disinteressato delle sorti di Ettore; infatti, con la stessa indifferenza con cui aveva visto prima morire di parto l’umile madre di Ettore, il ricco padre naturale si risolve a non pa-gare, eppure l’estortore, mosso a pietà per il sequestrato, libera il bambino che, dopo circa 40 giorni di prigionia in uno scantinato buio, riesce finalmente a vedere le stelle. Le storie della raccolta possono raggrupparsi in quattro tronconi tematici che sono: l’economia, la politica, la religione, l’amore. Una variegate e fitta orditura polifonica che non vende precetti precon-fezionati e che non fa del mondo due parti di cui, l’una è il bene, l’altra il male; spesso trame oltremo-do note e già appartenenti alla colorata tradizione folklorica nazionale, altre volte storie appartenenti alla nostra stessa regione, vengono rilette a testimonianza delle sfumature che connotano l’esistenza umana in cui, quanto più l’uomo avrà conoscenza degli accadimenti e avvenimenti che hanno toccato il suo simile, tanto più egli avrà modo di essere l’artefice del proprio destino.
Successo per l'ottavo Circuito città di Campobasso organizzato dal club di Tonino Aufiero CAMPOBASSO. Grande successo per l’8° Circuito Città di Campobasso, manifestazione di auto storiche per le strade cittadine, che viene riproposta annualmente dal Club Gli Amici delle Auto d’Epoca. Quest’anno sono stati circa 30 gli equipaggi presenti che hanno accolto l’invito del presidente del Club, Tonino Aufiero, e che sono giunti da Campobasso, da paesi limitrofi, ma anche da regioni vicine. Un buon risultato che conferma la passione e la voglia di tanti amanti delle auto d’epoca, uniti nel non far disperdere la memoria storica di autoveicoli di interesse storico e sportivo. La valenza dell’appuntamento viene rilanciata anche dal tentativo di mostrare le caratteristiche della nostra regione ad altri club: quest’anno sono giunti nel capoluogo il Club Ruotebianche di Ariano Irpino ed il Club APA di Mirabella Eclano. Le vetture
CLASSIFICA FINALE: 1. TRIUMPH TR 3A 1960 RIZZO Amato - Avellino (premio 50 lt. carburante) 2. FIAT 600 1958 LA GUARDIA Bruno - Trivento (premio 30 lt. carburante) 3. ALFA R. GIULIA Spyder 1963 DE CASTRO Carlo – CB (premio 20 lt. carburante)
sono state sistemate per una mostra statica lungo il Corso Vittorio Emanuele, quindi sono state valutate da una giuria tecnica e si sono incamminate lungo le vie cittadine per una
GIURIA TECNICA: Giancarlo D’ILIO Giovanni LATESSA Alfredo SALVATORE COLLABORATORETECNICO (Impianto Audio e Tensostrutture): Tonino SCOCCIMARRA RICONOSCIMENTI SPECIALI: Alfa Romeo Alfetta 1983 Rosa Raffaele; Simca 1200 S 1969 Cameli Liberato; Ford Mustang 1968 Bilotta Roberto Alfa Romeo Giulietta 1963 Di Nardo Giovanni
passeggiata. La giornata si è conclusa con un pranzo presso il Ristorante “da Nerone” (per degustare anche pietanze tipiche campobassane) dove si sono tenute le premiazioni.
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Campobasso
20 giugno 2013
Pari e patta, e niente tagli In Consiglio provinciale non passa la mozione sugli stipendi dei dirigenti CAMPOBASSO. Un pareggio che farà discutere, quello in Consiglio provinciale a Campobasso sulla necessità di rivedere i premi di produzione e degli stipendi dei dirigenti. Con un pareggio, cioè con nove voti favorevoli e nove contrari (e con un voto d’astensione) non è passata la mozione d’intesa condivisa dai consiglieri provinciali di minoranza e alcuni di maggioranza, sui costi alti dei dirigenti della Provincia, discussa in Consiglio. “Maggioranza e minoranza sulla questione sono sostanzialmente d’accordo – hanno sottolineato i consiglieri di centrosinistra -, anche se la mozione non è passata per una tecnicità regolamentare, perché determinata da un pareggio di voti. Siamo tuttavia soddisfatti – hanno spiegato - perché la mozione che noi dell’opposizione abbiamo presentato, condivisa
da alcuni consiglieri di maggioranza, rappresenta un importante impulso affinché spinga la Giunta ad accelerare l’iter che
Allevatori, fondi sbloccati Soddisfazione è stata espressa dall'Associazione dopo la decisione regionale CAMPOBASSO. L’Associazione degli Allevatori del Molise esprime soddisfazione per lo sblocco parziale, da parte della Regione Molise, dell’anticipazione dei fondi previsti per l’ordinario funzionamento della struttura e delle risorse necessarie per assicurare continuità nell’esercizio delle funzioni relative alla tenuta dei libri genealogici e dei controlli funzionali del bestiame per il miglioramento genetico. “Il nostro ringraziamento va al Presidente della Giunta Regionale Paolo Frattura e all’Assessore Regionale
Politiche Agricole Vittorino Facciola che hanno dimostrato attenzione, interesse e sensibilità alle nostre istanze ” A dirlo sono il presidente ed il direttore dell’Ara Molise Paride Di Memmo e Francesco D’Orsi, a proposito dello sblocco dei fondi che consentirà all’associazione di non interrompere le attività in favore delle aziende seguite dall’Ara, proseguendo nell’ottica di una proficua e valida collaborazione istituzionale finalizzata alla crescita e allo sviluppo del settore zootecnico regionale.
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porti a una riduzione del monte salari dei dirigenti della Provincia di Campobasso, tra i più alti in Italia. L’obiettivo che ci siamo
prefissati con la mozione è tagliare le spese per i dirigenti destinandole a scuole e strade, e premiare il merito migliorando così le loro performance e quindi i servizi per i cittadini”. Con la mozione, i consiglieri di centrosinistra hanno affermato che “viene sempre erogato il massimo possibile a tutti i dirigenti e in modo indifferenziato, evidenziando la sostanziale inefficacia del meccanismo di valutazione attualmente esistente”. Ha affermato il consigliere Antonio Cerio: “Preso atto del pareggio nella votazione, il punto è che la politica non vuole prendere coscienza delle problematiche importanti, non prendendo iniziative, serie, nel risparmio della pubblica amministrazione. Per esempio ci si è concentrati a ridurre i consiglieri comunali dei piccoli centri, i quali hanno un costo irrisorio e al contempo non
si sono toccate le grosse cifre; questa è una presa in giro nei confronti dei cittadini. Qui in Provincia – continua Cerio - parliamo di oltre 300mila euro di premi annuali elargiti a 7 dirigenti... Con queste cifre si potrebbero assumere circa 30 persone stagionali, dando respiro a 30 famiglie!” E se da un lato il consigliere di maggioranza Riccardo Di Chiro (suo il voto d’astensione) ha lanciato una frecciata al centrodestra affermando che “sono mesi ormai che ne discutiamo in Giunta…” e che quindi ancora non si registrano risultati praticamente a distanza di due anni, dall’altro lato il centrosinistra evidenzia che “l’essenza della nostra mozione, alla luce della pesante crisi finanziaria e della difficoltà nell’erogare servizi, è prima di tutto una questione di etica e di responsabilità”.
Prendersi cura del sofferente L'atto cristiano ribadito nel corso di un convegno a Ripalimosani RIPALIMOSANI. “Prendersi cura del fratello sofferente è un atto autentico di carità cristiana” ha affermato don Moreno Ientilucci Parroco della Parrocchia di S.Maria Assunta in Cielo in Ripalimosani introducendo i lavori del convegno “Prevenzione e Nuove possibilità di cura per i tumori dell’apparato Gastrointestinale” che si è svolto presso la Chiesa di Santa Maria Assunta in Ripalimosani. La relazione è stata affidata al professor Camillo Cavicchioni, Direttore del Dipartimento di Oncologia, che ha affrontato diverse tematiche, soffermandosi in particolare ad illustrare le innovative tecniche di chirurgia laparoscopica praticate quotidianamente alla Fondazione. Negli ultimi anni, anche grazie alle nuove tecnologie, si fa ricorso a tecniche mini invasive (laparoscopia) che possono essere più efficaci di quelle tradizionali. Il professor Cavicchioni da quando dirige il Dipartimento di Oncologia della Fondazione “Giovanni Paolo II” ha dato un nuovo impulso alla Chirurgia Laparoscopia anche per
CAMPOBASSO-NAPOLI
la cura dei tumori. La laparoscopia in origine era una procedura esclusivamente diagnostica, dal 1986 data di inizio dei primi veri interventi laparoscopici, la laparoscopia ha avuto una evoluzione e diffusione rapida. “Gli interventi laparoscopici di routine vengono eseguititi diffusamente in molti ospedali in Italia” afferma il prof. Cavicchioni “forse anche in troppi perché il numero di pazienti suscettibili di questo accesso che si rivolgono ad un ospedale periferico non è talvolta sufficiente a dare al chirurgo la possibilità di crearsi un'esperienza sufficiente (curva di apprendimento) ad eseguire la procedura chirurgica con margini adeguati di sicurezza per lui e per il paziente. Le tecniche chirurgiche più avanzate vengono eseguite in pochi centri di riferimento sia universitari che ospedalieri, uno di questo è la Fondazione di Ricerca e Cura “Giovanni Paolo II”. Tecniche particolari come la "single incision" solo in pochissimi centri dove lavorano chirurghi particolarmente "esperti" che praticano un numero adeguato di interventi ed hanno una predisposizione per questo tipo di tecnica”.
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ANNO IX - N° 17 - GIOVEDÌ 20 GIUGNO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
ISERNIA L’Oscar del giorno a Luigi Brasiello
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Luigi Brasiello. Nei giorni scorsi lo abbiamo criticato per i suoi atteggiamenti ma oggi sottolineiamo il fatto che ha posto un budget per gli assessori al di là dei numeri. Questa volta, così, ha posto obiettivi precisi a quanti accetteranno di sedere nell'Esecutivo proprio per evitare che una volta insediatasi ci si dimentica degli impegni assunti in campagna elettorale. Obiettivi che dovranno essere seguiti e verificati a termine di un anno proprio per verificare quanto fatto.
Il Tapiro del giorno agli istituti di credito
Il Tapiro del giorno lo diamo agli istituti di credito. Sono tante le aziende locali che lamentano la stretta sui conti correnti e il credito che stanno portando al fermo le attività produttive della città e dell'intero comprensorio. Proprio le difficoltà del momento, invece, dovrebbero portare le banche ad aprire maggiormente la borsa dei soldi per evitare il crollo del sistema economico isernino. Un Tapiro, quindi, quanto mai meritato per gli istituti di credito che non riescono a comprendere i problemi delle aziende.
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Isernia
20 giugno 2013
“L’autogriglia della transumanza” Un altro scandalo molisano: il museo archeologico di Pietrabbondante PIETRABBONDANTE. Duro il giudizio dell'architetto Franco Valente sul museo archeologico di Pietrabbondante. "E’ stato inaugurato in piena campagna elettorale regionale ma non verrà mai aperto al pubblico perchè non si può finire e non serve a niente! Il vero problema è la “filosofia” di uno scempio del genere dove devono essere individuati tre responsabili: Il Comune di Pietrabbondante che ha localizzato l’intervento ed approvato il progetto. La Regione Molise che lo ha finanziato senza rendersi conto della sua assurdità. La Soprintendenza che ha permesso di farlo in una delle zone più importanti dal punto di vista archeologico e paesaggistico in Italia. Ma come si può localizzare nella zona più franosa del paese (tanto è vero che sono state necessarie opere di sostegno colossali) un museo inaccessibile ai mezzi pubblici? Per arrivarvi si deve percorrere a piedi uno scivolo di un centinaio di metri. Ma gli amministratori di Pietrabbon-
dante lo sanno che si sta a oltre mille metri di altezza e che d’inverno in quel paese si concentrano tutte le forze della natura: vento, neve e pioggia? Io spero che la Corte dei Conti voglia acquisire tutte le carte della procedura di finanziamento e verificare se è stato fatto
correttamente lo studio del rapporto tra costi e benefici. Qu ci troviamo di fronte ad un pachiderma inutile per forma, ma soprattutto per contenuti. Una esposizione ha bisogno di spazi e di protezioni particolari. Il nemico dei Musei è la luce. Non si può fare una vetrata del genere a Pietrab-
Frattura, sono il grillo parlante di Donatella Petrino Presidente Frattura sono il grillo parlante Donatella Petrino, che come nella famosa commedia di PIRANDELLO ora ho la patente di lecchina del padrone, MA NON CERTO DELLA REGIONE e quindi le rispondo io …TANTO IO ALLA REGIONE per qualche favore personale, non sono mai ricorsa e non ci ricorrerò mai e il lavoro, me lo sono guadagnata da sola e non certo devo ringraziare politici o faccendieri, pertanto posso andare a testa alta e posso dire quello che penso e SOPRATTUTTO QUELLO DI CUI SONO DAVVERO CERTA!! Premesso questo, l’alterco tra l’assessore Scarabeo e Bianchi è partito da una missiva a mezzo stampa nella quale il Dott. Scarabeo, al quale lei dimostra solidarietà, afferma falsamente CHE LA FINMOLISE non puo’ prestare alcuna garanzia o non può dare credito agevolato alla ITR, perché La ITR NON AVREBBE PRESENTATO IDONEA DOCUMENTAZIONE…..ebbene siccome i documenti li ho preparati io RIBADISCO LA BUGIA DI SCARABEO e mi dolgo molto del fatto che la DIREZIONE DELLA FINMOLISE non abbia riferito alla regione e non abbia fatto una smentita a mezzo stampa, CHE INVECE LA DOCUMENTAZIONE E’ STATA REGOLARMENTE RECEPITA e che ad ogni richiesta abbiamo prontamente adempiuto. Ribadisco ancora una volta …NON PER AVERE SOLDI PUBBLICI, ma semplicemente per avere un credito meno oneroso rispetto a QUELLO DELLE BANCHE ORDINARIE, perché una azienda che fa vivere un indotto di migliaia di persone, ivi compreso tutto il commercio della Regione, deve per forza essere agevolata nella gestione del credito… NON PUO’ FARCELA DA SOLA, CON LE BANCHE CHE GLI SUCCHIANO NON SOLO IL SANGUE, MA OGNI LINFA e infatti anche le piccole attività commerciali stanno chiudendo perché non possono assolutamente sostenere IL COSTO DEL DENARO A TASSI ORDINARI. LA ITR è stata un inglobatore sociale per un quarto di secolo e sicuramente ha avuto agevolazioni e contributi e ha potuto sfruttare ogni legge statale e regionale e ha mosso l’economia di questa Regione. IL CRACK finanziario è avvenuto all’improvviso, senza scioperi, senza comunicati a mezzo stampa e senza nessuna contestazione dei lavoratori che hanno lavorato e goduto del loro status di privilegiati fino all’ultima festa natalizia….AH DIMENTICAVO CON TANTO DI REVISIONE CERTIFICATA !! Finita la festa è finita la fabbrica e poi sono arrivati i commissari che con tanti soldi pubblici hanno mantenuto la baracca, gli stipendi etc …per altri due anni. ALLA FINE DI TUTTA LA STORIA ARRIVA BIANCHI…e credetemi ad oggi non ho ancora capito perché ha
rilevato questo buco nero che nessuno aveva voluto. Ebbene ..la condizione di acquisto è stata favorevole per tutti. Al ministero dello Sviluppo Economico è stato sottoscritto il migliore accordo sindacale mai fatto in ITALIA, tutti i lavoratori (QUADRI../IMPIEGATI/ OPERAI hanno mantenuto tutti le medesime condizioni economiche e hanno conservato ogni diritto acquisito. Da 500 dipendenti ne sono stati assunti più di 700 e lo stipendio è arrivato puntuale tutti i mesi….DA BIANCHI e non dalla REGIONE …perché ora non mi posso mettere a parlare di tecnicismi, sarei troppo noiosa, MA DELLA CIGS che BIANCHI SI DOVEVA COMPENSARE…..abbiamo ancora molti soldi a credito che forse L’INPS rimborserà a babbo morto..per non parlare della LEGGE MONTI …sulle imposte anticipate che le aziende non avranno mai e per le banche invece sono crediti certi ed esigibili. NEL CASO SPECIFICO DELLA ITR ….Parliamo di 6 milioni di euro!! Comunque sono a disposizione per ogni delucidazione fiscale e contabile ……… Vi voglio solo ricordare che altre imprese che hanno ceduto il ramo di azienda a terzi, hanno riassunto tutto il personale a 800 euro al mese …ivi compresi quadri e capetti…!! EBBENE “BIANCHI” è TALMENTE CATTIVO è TALMENTE UN MOSTRO ….che i dipendenti pur non avanzando un soldo, hanno manifestato con veemenza e con violenza con cartelli che inneggiavano addirittura alla sua morte….EPPURE sono rimasti in forza tutti i riottosi, in ALTRI TEMPI SAREBBERO STATI CACCIATI A CALCI NEL SEDERE …ANZI LO SCIOPERO NON L’AVREBBERO MAI FATTO perché allora SE PARTECIPAVI AD UNA ASSEMBLEA SINDACALE ….TE NE ANDAVI A CASA ….!!! OGGI INVECE I LAVORATORI HANNO TUTTI IL CUORE CHE BATTE A SINISTRA e l/80% DELLA FABBRICA E’ SINDACALIZZATA … Addirittura i lavoratori in combutta con il sindacato, l’altro giorno hanno sollevato lo stato di allerta e hanno indetto una ASSEMBLEA perché lo stipendio invece del 15 è stato pagato il 18 CON VALUTA 15 ……SIAMO DAVVERO ALLE COMICHE FINALI ….e alla richiesta di un SINDACALISTA che chiedeva all’assemblea di attivarsi come dipendenti presso gli enti regionali…anche i lavoratori hanno risposto picche, perché si SA, e’ meglio non dire in faccia al POTERE DI TURNO QUELLO CHE SI PENSA….puo’ sempre servire un favore dalla politica…!!! Caro Presidente….la sua regione tra un po’ sarà un paese di poveri, ma poveri davvero, e si sa che quando la gente non ha più niente da perdere, protesterà contro ogni inettitudine e bugia …ANCHE CONTRO QUELLE DEL POTERE !!!
bondante. Un museo non può erre un solarium per prendere il sole! Ho visto il progetto. Gli interni alla scatola cementizia sono assolutamente inutilizzabili. I laboratori (… laboratori di che?…) stanno sottoterra. In condizioni allucinanti, ammesso che verranno mai usati. Gli spazi per le esposizioni sono angusti e mal distribuiti. E poi quella inutile ferraglia di copertura per mascherare impianti tecnologici. Ma ci si rende conto che fare una pensilina del genere in una delle zone più ventose della regione è da pazzi? La Soprintendenza non solo avrebbe dovuto tutelare il paesaggio nella parte più vergine del paese, dietro le morge dove nessuno aveva mai costruito per le condizioni naturali del terreno, ma soprattutto per l’assurdità della localizzazione rispetto all’area archeologica che è da tutt’altra parte. Così, mentre si stravolge Pietrabbondante con un museo inutile e faraonico, la biglietteria del teatro ellenistico più bello d’Italia sta crollando nel disinteresse totale".
L'operazione è stata condotta dai carabinieri di Isernia.
Prostituzione, 31enne in carcere ISERNIA. I Carabinieri di Isernia, a conclusione di un’inchiesta coordinata dalla procura, hanno arrestato un 31enne del luogo e denunciato 3 persone (due italiani e una domenicana) accusate di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. L’organizzazione, è emerso dalle indagini, gravitava attorno al night club “American Bar” nella frazione Fragnete di Isernia. I Carabinieri sono riusciti a documentare con telecamere nascoste diverse prestazioni sessuali a pagamento (da 20 a 200 Euro) consumate nel retro del locale.
Consumi Enel, test pilota A Isernia e in altri Comuni parte la sperimentazione con un kit Isernia. Risparmio energetico a portata di mano più di 700 famiglie della provincia di Isernia che hanno già ritirato il kit “Enel Info+”, ideato dall’azienda elettrica per aiutare i clienti a conoscere i propri consumi e ridurre gli sprechi. Il prossimo appuntamento per ritirare gratuitamente il kit è venerdì 21 giugno a Roccasicura presso il Centro Culturale Memorie e Tradizioni, ex asilo comunale, dalle 11 alle 12:30 e dalle 15 alle 21. Il kit Enel Info+ contiene l’innovativo dispositivo Smart Info, “anello di congiunzione” tra l’ambiente domestico e il contatore elettronico. Basta inserirlo in una qualsiasi presa elettrica di casa perché questo sia abilitato dal sistema centrale di Enel a ricevere i dati di consumo che saranno consultabili in maniera semplice e intuitiva su display, pc e smartphone, prendendo così consapevolezza delle proprie abitudini, per capire come risparmiare energia. Isernia e altri 15 comuni della provincia sono stati selezionati da Enel Distribuzione per un test pilota, nell’ambito del “progetto Isernia”. Le famiglie che parteciperanno alla sperimentazione saranno invitate ad esprimere il loro giudizio sull’efficacia dell’iniziativa, indicando anche eventuali spunti di miglioramento. Enel sta organizzando una serie di appuntamenti sul territorio per far conoscere i dispositivi e consegnarli ai clienti coinvolti. Potranno ricevere il kit, fino ad esaurimento, anche gli abitanti dei comuni di Carovilli, Carpinone, Castelpetroso, Chiauci, Civitanova del Sannio, Isernia, Longano), Miranda, Pescolanciano, Pesche, Pettoranello del Molise, Roccasicura, Sant'Agapito, Santa Maria del Molise, Sessano del Molise e Vastogirardi, intestatari di un’utenza domestica residenziale alimentata dalla Cabina Primaria Carpinone di Enel.
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Termoli
20 giugno 2013
Ai domiciliari i due rapinatori dello Strike al crimine”, viste le modalità di come hanno agito: l’auto usata per la fuga di proprietà di uno dei giovani con la quale si sono recati in un bar a bere. E così G.P.M. di 27 anni con una condanna per spaccio di droga difeso dall’avvocato Francesco Paolo Ferragonio del Foro di Foggia e A.C., 25enne incensurato difeso dall’avvocato Bernardo Mucci sarebbero solo due rapinatori improvvisati che hanno commeso molti errori e che nelle loro intenzioni non avevano intenzione di fare del male anche se armati. Ora non resta che attendere il processo e la sentenza.
TERMOLI – Sono tornati a casa i due giovani di Termoli arrestati dai carabinieri all’alba di martedi dopo che avevano compiuto una rapina all’interno della sala giochi Strike di via IV Novembre, alle spalle delle Poste centrali. Il Gip del Tribunale di Larino, dopo l’interrogatorio di garanzia, ha loro concesso gli arresti domiciliari perché hanno collaborato con i militari dell’arma dopo l’arresto, facendo ritrovare il fucile a canne mozze e l’abigliamento indossato per il colpo e rispondendo a tutte le domande durante l’interrogatorio di garanzia; dimostrato una “scarsa propensione
T.U.A.:Il Ttribunale di Larino ha nominato il liquidatore TERMOLI – L’Amministrazione comunale informa che il Tribunale di Larino ha nominato il liquidatore della società “Trasformazione Urbana Adriatica (T.U.A.) S.p.A.”, nella persona del dott. Marcello Borgia, con espressa attribuzione allo stesso dei relativi poteri previsti dalla legge e di quelli di cui al verbale di assemblea straordinaria tenutasi il 13 settembre
2012. Il Tribunale ha designato inoltre, in caso di impedimento o incompatibilità del dott. Borgia, che lo stesso venga sostituito dal dott. Antonio Patavino. Il Collegio ha disposto che successivamente all’approvazione del bilancio finale, il liquidatore dovrà chiedere la cancellazione della società dal Registro delle Imprese ai sensi dell’art. 2495 del Codice civile. “Si tratta di un
altro passo verso la chiusura di una vicenda che stava arrecando molti problemi all’Amministrazione comunale – afferma il sindaco Di Brino – dati gli alti costi di gestione della Tua S.p.A. evidenziati nel corso degli anni. L’iter per scrivere la parola fine su questa esperienza ereditata dal passato è arrivato oggi ad un suo nodo cruciale”.
Amici del borgo vecchio: replica sulla vicenda della sede sociale Termoli – In merito alle critiche rivolte dall’associazione “Amici del Borgo Vecchio” nei confronti dell’Amministrazione comunale, sul tema del mancato rinnovo dell’uso della Torretta Belvedere come sede associativa, il sindaco Basso Antonio Di Brino intende replicare quanto segue. “Le critiche rivolte all’Amministrazione comunale dall’associazione Amici del Borgo Vecchio – dichiara Di Brino – appaiono strumentali e poco corrette. I vertici dell’associazione, infatti, nella foga di definirci prevaricatori e nello slancio teso ad attribuirci ogni tipo di insensibilità ed indifferenza, si sono dimenticati di dire che alla scadenza della convenzione, questa Amministrazione comunale ha prospettato alcune opzioni per il rinnovo. L’associazione, però, non ha accettato le alternative proposte. Ad un’attenta verifica, poi, quella che è stata definita come una sede dal forte valore
simbolico, è stata trasformata dall’associazione a poco più che un magazzino. L’associazione dimentica, o finge di dimenticare, che grazie alla richiesta di liberare la precedente sede, dove poi è stato allocato l’assessorato alla Cultura e al Turismo, l’Amministrazione comunale, e quindi la comunità termolese, ha potuto ottenere un risparmio di oltre 130.000 euro per via della possibilità offerta dal conseguente trasferimento della sede del nostro Settore Urbanistica. E’ evidente, poi, che non c’è nessun ostracismo nei confronti di questa associazione che, tra l’altro, risulta l’unica a cui è stato garantito il privilegio di avere questa sede. Dato che questa Amministrazione ha dimostrato di avere a cuore le attività di tutte le associazioni termolesi, prospettiamo agli Amici del Borgo Vecchio la possibilità di lavorare per i loro associati e per il bene di questa città nella
336 pagine € 19,90
di Giuseppe Saluppo
futura sede di Via Cina, dove stiamo realizzando una struttura deputata proprio a questo tipo di attività. Gli Amici del Borgo Vecchio potranno concorrere, come tutti gli altri, per l’occupazione di quella sede, nella speranza che non si ripetano accuse volgari e di basso profilo”.
Rivoluzione democratica: “Mentre i poteri litigano, i poveri muoiono” TERMOLI - Il Consiglio comunale è teatro di scontri di potere che non possono in alcun modo essere tollerati in un periodo di crisi economica profonda e di forte e vivissimo allarme sociale per le famiglie e per gli impoveriti di questa città e del basso Molise. Chiediamo al presidente del consiglio Montano, all'on. Remo Di Giandomenico e al Consiglio tutto, di occuparsi di cose consistenti a favore della popolazione indigente e a rischio di povertà. La politica di cui ci dobbiamo far portavoce è l'arte
nobile per la soluzione di questioni concrete e quotidiane ed al servizio della collettività. Solo questo rinnovato spirito recupererà lo scollamento preoccupante tra la società e le istituzioni e darà a tutti la speranza di un effettivo cambiamento. Occorre lavorare nel rispetto delle visioni alternative di società, con lo sguardo rivolto non alle beghe di potere e personalistiche, ma al bene comune. Mentre voi vi sfiduciate la società vi sfiducia. Rivoluzione Democratica
Ciocca, ripristinare le fermate notturne alla stazione ferroviaria TERMOLI - Nell’ambito della complessa vertenza che riguarda i trasporti regionali, sia su rotaia che su gomma, nelle scorse ore il Consigliere regionale Salvatore Ciocca ha sollecitato l’assessore competente Pierpaolo Nagni ad attivarsi con Trenitalia al fine di ripristinare la fermata notturna presso la stazione ferroviaria di Termoli dei treni a lunga percorrenza che transitano lungo la dorsale adriatica. “E’ arrivato il momento di far sentire la nostra voce – scrive Ciocca - perché la società che gestisce il trasporto su rotaia riveda, in maniera complessiva e maggiormente attenta, l’offerta destinata alla nostra regione. E’ impensabile che chi viaggia di notte debba recarsi nelle stazioni delle regioni vicine per poter usufruire del servizio. Sono tanti i pendolari molisani che, per ragioni di lavoro o di studio, devono viaggiare di notte e quindi sono costretti ad affrontare ulteriori disagi derivanti dalla mancata sosta nell’unica stazione molisana della tratta ferroviaria adriatica”. Ciocca conclude dichiarndosi certo che “l’assessore competente si attiverà con urgenza con Trenitalia Spa per trovare la soluzione migliore a questo ennesimo disagio che siamo costretti a subire e affrontare”.
Revoca Montano, conferenza stampa della minoranza
Chiamata di imbarco per un marittimo
Presentazione del piano generale del traffico urbano
TERMOLI – Questa mattina alle 9,30, presso il Municipio, i 12 consiglieri di minoranza terranno una conferenza stampa durante la quale sarà illustrato, agli operatori della comunicazione, il significato della mozione con la quale è stata richiesta la convocazione del Consiglio comunale per la revoca del Presidente Alberto Montano.
TERMOLI – La Capitaneria di Porto ha diramato la chiamata per un mozzo/marinaio da imbarcare a bordo del "Nuovo Giuseppe Risorgi". Gli interessati dovranno recarsi negli uffici della Capitaneria entro le ore 9 del 21 giugno, muniti del libretto di navigazione, tesserino di iscrizione nel registro dei pescatori, certificato medico di visita preventiva di imbarco e visita biennale in corso di validità.
TERMOLI – Il sindaco Basso Antonio Di Brino invita i giornalisti alla conferenza stampa che si terrà oggi alle 10,30 presso il Municipio. Nel corso dell’incontro verranno illustrati i contenuti del Piano Generale del Traffico Urbano (P.G.T.U.), quale strumento di pianificazione utile al miglioramento complessivo della mobilità urbana.
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Termoli
20 giugno 2013
Riunione sul prossimo fermo dell’attività pesca LITORALE – Mano a mano che ci addentra nell’estate le marinerie dell’Italia iniziano a preoccuparsi perché intravedono all’orizzonte in periodo di fermo biologico, un obblico condiviso per la riproduzione delle speci ittiche ma non altrettanto, almeno per alcume marinerie, il periodo di attuazione. Proprio per discutere sul fermo temporaneo dell’attività della persca per il 2013 è stata convocata una riunione. Si terrà il prossimo 24 giugno alle 15,30 presso la sala Virgilio dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) in via Quintino Sella a Roma. In attesa dei risvolti sul fermo l'Italia a breve avrà un “piano di azione in materia di pesca marittima, per rendere più ferreo il sistema dei controlli ritenuto carente dall'Unione europea”. Lo rende noto l’Alleanza delle Cooperative italiane nel precisare che il piano predisposto dall'Italia su specifica richiesta di Bruxelles, e in via di adozione da parte della Commissione europea, “penalizza troppo la pesca nazionale e amplifica le criticità già esistenti, legate all'introduzione del regolamento
comunitario sui controlli”. Le misure inserite nel piano vanno dalla riduzione delle imbarcazioni autorizzate all'utilizzo delle ferrettare, all'introduzione della taglia minima Iccat per il pesce
spada, al raddoppio delle sanzioni già esistenti i caso di infrazioni commesse nella pesca del tonno rosso e dello spada. A queste si aggiungono ulteriori adem-
Trovato relitto alle Diomedee ISOLE TREMITI - In una delle calette dell’isola di Caprara dell’arcipelago delle isole Tremiti, su un fondale di circa 4 metri, è presente un relitto metallico di forma affusolata non meglio dentificato. Per questo la Capitaneria di Por-
rto ha emesso una propria ordinanza con la quale, nel raggio di 100 metri dal punto del ritrovamento, è vietato l’ancoraggio a tutte le unità navali, nonché è vietato a chiunque effettuare: immersioni subacquee, indipenden-
temente dallo scopo; tutte quelle attività incompatibili con la presenza del relitto. Eventuali deroghe alle disposizioni saranno di volta in volta autorizzate dalla locale Delegazione di Spiaggia di Isole Tremiti.
pimenti burocratici che gli operatori saranno chiamati ad assolvere prima, durante e dopo le fasi di pesca. “Ancora una volta a farne le spese sono sempre i pescatori. In un momento come questo, quando il settore chiede interventi di sostegno e programmi di sviluppo, deve invece fare i conti con ulteriori restrizioni. Siamo al paradosso” prosegue l'Alleanza. “Comprendiamo bene che alcune scelte siano state fatte per scongiurare il rischio di procedura di infrazione, ma il settore ha bisogno di semplificazione e razionalizzazione e non di nuovi adempimenti iperburocratici” precisa la nota. “Su questo e su altri temi avremmo gradito un confronto con il Ministro De Girolamo, che ad oggi non c’è ancora stato. Sappiamo che il ministro sarà ascoltato su temi della pesca in audizioni dalle commissioni di Camera e Senato. Sarebbe forse stato utile portare le istanze del settore all’attenzione del Ministro – conclude l’Alleanza - alla luce anche di questo appuntamento, ma l’auspicio è quello di poterlo fare comunque quanto prima”.
Cisl Fp: Plauso all’impegno dei parlamentari PD contro chiusura Agenzia delle Entrate
Allevamento di manze, lettera aperta di Larino Viva al sindaco LARINO - Carissimo Sindaco, abbiamo visto la foto dell’incontro con un gruppo di turisti del Brasile, accompagnati dall’ottimo Marcello Pastorini e ci siamo congratulati con te per questo bel gesto di ospitalità che onora la nostra identità di larinesi e di molisani. Crediamo, però, che la migliore ospitalità sia quella di dare al turista-visitatore e, prima ancora, ai cittadini di Larino, un volto bello di questa nostra città abbrutita da scritte e manifesti; senza servizi igienici; parcheggi abusivi; tabelle inutili, soprattutto quelle che indicano le direzioni o i divieti; fossi e buche, e altro ancora per non parlare della mancanza, nel centro storico, di un bancomat e di un’edicola. Un’eredità, lo sappiamo bene, penosa, ma che non ha trovato subito un tuo intervento, dando così il senso della continuità che ha reso Larino una città disordinata e, per di più, sporca. Abbiamo accolto l’annuncio della squadra che con te governerà il nostro comune e abbiamo capito le tue difficoltà che hanno portato a non farla prima, ma l’im-
portante, ora, è cominciare e dare tutto quanto è nelle possibilità tue, dei tuoi collaboratori e della tua maggioranza, per avere forti segnali di rilancio di questa nostra città che, da tempo, sta vivendo il suo lento degrado per colpa di una classe dirigente e politica inadeguate a farle esprimere tutte le sue potenzialità. Il nostro augurio sincero perché tu possa rappresentare il segno della discontinuità e dare spazio a speranze con programmi e progetti adeguati alla realtà di un territorio a forte impronta rurale e ricco di storia e di tradizioni oltre che di ambienti e paesaggi. A tal proposito chiediamo di esprimere il tuo pensiero circa l’annuncio, fatto a Larino e in tua presenza, del sen. Roberto Ruta di un insediamento a Larino di una stalla di 12 mila manze, pari a un investimento di 18 milioni di euro, in gran parte spesi in cemento, e la promessa di trenta posti di lavoro. Intanto, se puoi farci sapere se, dopo l’annuncio, ti è stato presentato il progetto di cui tanto si parla, ma che nessuno conosce. In particolare ci
farebbe piacere sapere cosa pensi dell’atteggiamento del sen. Ruta che, dopo Larino, indica altri territori dove fare questa gigantesca stalla che, si dice, porterebbe in Emila Romagna non solo le manze da noi allevate, nel momento in cui entrano nella fase della lattazione, ma anche, per loro esigenze, la sostanza organica. Si può ben dire “cornuti e mazziati”, come da sempre avviene nel Molise e nelle altre regioni del sud, con noi che mettiamo a disposizione il nostro bene più prezioso, il territorio, per ottenere con la beffa il danno. Quello che ti chiediamo di sapere è per raccontarlo ai cittadini che, solo se bene informati e resi partecipi delle scelte, ne diventano protagonisti. Approfittando di questa nostra lettera aperta chiediamo anche quali iniziative hai pensato di prendere per difendere la presenza dell’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate nella nostra città. In attesa di un tuo gentile cenno di riscontro inviamo, unitamente agli auguri di buon lavoro, il nostro più cordiale saluto. Larino Viva
LARINO – La Cisl Fp plaude all’impegno profuso dal gruppo parlamentare del PD molisano che si è posto ottimamente a difesa e a tutela delle esigenze territoriali regionali. Con l’interrogazione che è stata presentata al Ministro della Giustizia per scongiurare la chiusura dell’Agenzia delle Entrate di Larino si è voluto rimarcare soprattutto il fatto che Larino,essendo sede di Tribunale, ha diritto ad avere la presenza dell’Agenzia delle Entrate. Da tempo, infatti la Cisl Fp, si è mobilitata contro la chiusura della sede distaccata di Larino, chiusura che è assolutamente da scongiurare visto le evidenti e negative ricadute socioeconomiche che potrebbero investire parte del basso Molise.
Cena di beneficenza in carcere LARINO - “Sotto le stelle, dietro le sbarre”, è il titolo della cena di beneficenza che questa sera alle 19,30 sarà ospitata nel carcere di Larino. “Per la prima volta – dice don Benito Giorgetta alcuni dei volontari che abbiamo formato hanno avuto la possibilità di incontrare i detenuti. Sicuramente è un momento molto bello gratifica le persone che si sono rese disponibili, ma soprattutto dona pace e serenità ai detenuti che da tempo attendono questa presenza, poiché hanno bisogno di essere stimolati attraverso attività ricreative”. A preparare la cena i detenuti allievi dell’istituto Alberghiero di Termoli. Costo della degustazione 30 euro.
14 20 giugno 2013
Spettacolo
La Festa della Musica Dopo più di 20 anni, l’inizativa arriva in Italia solo nel 2004. Nasce in Francia nel 1982 di Charles N. Papa
La “Festa della Musica”trova visibilità, in parte, nel capoluogo. Difficile trovare un Comune che realizzi quest’iniziativa. Eppure si tratta di convogliare energie musicali, magari in luoghi poco frequentati dal pubblico, ma d’impatto, senza grandi investimenti e con un ritorno d’immagine fortissimo. La Festa delle Musica nasce nel 1982 in Francia: “I musicisti furono invitati ad esibirsi gratuitamente per le strade, nelle piazze, nei giardini, nelle corti, nei musei, nei castelli e anche negli ospedali e nelle case di riposo. In quest’occasione si ebbe anche modo di suggerire alle grandi istituzioni musicali (orchestre, opere, cori) di aprirsi a nuovi spazi e nuovi generi”. Un’idea semplice ma efficace. Gran riscontro di pubblico e di artisti. Ogni anno, il 21 giugno, questa festa coinvolge 130 paesi e oltre 400 città. In Italia, la prima giornata si realizza solo nel 2004, ad Arco. La possibilità di potersi confrontare con artisti di tutto il mondo, fa si che l’adesione dei
musicisti, sia sempre numerosa. A Campobasso, la biblioteca Albino, nel ventannale della sua apertura, domani realizza “la Festa della Musica” con la quarta edizione del “Festival delle percussioni”. Per l’occasione, il giardino sarà allestito per l’evento con l’ensemble diretta dal maestro Giulio Costanzo: “Per festeggiare in modo originale e propositivo l’entrata della stagione estiva, la biblioteca Albino, come già accaduto in altre occasioni, apre le porte della propria struttura e del proprio accogliente giardino a tutta la città di Campobasso in un orario serale, dalle 19.00, presentando il concerto dell’ensemble di percussioni”. Sono previsti brani di compositori come Carlos Chavez, Thomas Gaugher, Ney Rosauro, Josef Zawinul. La serata di venerdì 21 giugno è stata pensata anche per festeggiare con i cittadini campobassani oltre che con gli utenti abituali della Biblioteca”P. Albino”, il ventennale del trasferimento della struttura bibliotecaria provinciale, avvenuto proprio nel 1993, nell’odierna sede di via D’Amato.
Appuntamenti
Fresh Water Festival
Gusti, sapori e talenti dell’arte
Una giornata nell’oasi naturalistica
Oggi “Aperitivo rurale” nella pineta di Montagano
FERRAZZANO - Oggi alla Baita, serata arrosticini. In consolle Valentino Petrone, Marco Pasqualone, Fenix. RIPALIMOSANI - Domani al Blue Note il “Soul Beat Festival” presenta il live dei Baker Brothers. CAMPOBASSO - Il Bar Centrale domani alle 21.30 presenta “Tutti pazzi per la pizza”. Live dei Blue Velvet. (foto) CAMPOBASSO - Sabato al pub Noir22, dj set di Antonio Sacco. RIPALIMOSANI - Lo “Schiuma party” si terrà sabato al Blue Note. nell’area live “The tracks”, cover band di Vasco Rossi. BARANELLO - Il live dei Cafè Wha! si terrà sabato al Barocco cafè.
CASACALENDA - Sarà una giornata intera dedicata alla natura ed alla musica. La prima edizione del “Fresh Water Festival” si terrà il 14 luglio nell’area naturalistica sulla fondovalle Biferno al bivio Lupara - Casacalenda. Previsti live e dj set, possibile campeggiare. Area expo e risto bar. Info 3386571359.
Garden party MONTAGANO - La “Borghi artistici” presenta questo pomeriggio “L’aperitivo rurale”. L’evento si terrà nella pineta di Montagano a partire dalle 18.30. Sei piazzole dedicate a temi diversi (agorà, teatro, musica, arte contemporanea, poesia e letteratura, scultura) saranno gli spazi dove si svilupperà l’evento. I prodotti tipici verranno serviti in appositi cesti e chi si reca in pineta,sceglie la piazzola culturale. Nei cesti, oltre ai prodottoi ad impatto zero, tutte le informazioni sull’azienda che li ha prodotti e indicazioni sulle risorse e sulle strutture di accoglienza sul territorio di Montagano.
TRIVENTO - Sabato 22 giugno presso il ristorante Meo il Club Cafè presenta “Garden party”. Cena a base di carne e pesce. A seguire dj set Jackie Brown.
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Sport
20 giugno 2013
La nuova regola che premia la linea verde rischia di stravolgere i piani rossoblù.
E il vecchietto, dove lo metto? In pensione, naturalmente. Qui non si parla di vecchi veri, ma di calciatori che sono ritenuti tali, appena hanno superato i 30 anni. A mandarli in geriatria sono i Signori del Palazzo che hanno già deciso una autentica rivoluzione, ma che fingono di doverci pensare ancora su. Tanto per metterla in opera c’è tempo sino al 19 luglio. Esattamente un mese. E’ di questi giorni la proposta di voler concedere contributi finanziari alle società di Lega Pro che si saranno attenute alla regole di “giovane è bello”. Nel senso che in campo, dal prossimo campionato, dovrebbero scendere non più solo alcuni giovanissimi, ma un mix tra acerbi ed esperti. In modo da stare dentro alla media dei 24 anni. Solo in apparenza la regola sembra appropriata. Se per caso dovesse andare in porto, infatti creerebbe altri disoccupati tra gli ultratrentenni. I quali dovrebbero accontentarsi di scendere di categoria, per poter trovare un ingaggio. E poi c’è da fare i conti con i contratti che sono già in essere. Che potrebbero prevedere anche un numero rilevante di ultratren-
Ora rischiano Minadeo, Maiella e Di Vicino Le loro carte di identità mal si adattano con la media dei 24 anni imposta dalla Lega
Rosario Majella
Antonio Minadeo Giorgio Di Vicino
tenni. Nel caso del Campobasso c’è da fare i conti con la carta di identità di alcuni nostri atleti che secondo le intenzioni di Recchi e Di Palma sarebbero stati sicuramente confermati. Bisogna ricordare che Minadeo ha 37 anni, Maiella 34 e Di
Pronti gli accordi con le due società locali.
Raggiunta l’intesa con 1919 e Acli
Da quel che s’è capito Di Palma vuol lavorare tenendo sotto le sue ali anche il Campobasso 1919 e Acli. Nessuno pensi a un atto di superbia o di grandezza napoleonica. Il suo intendimento è di creare un reticolo che permetta di avere una collaborazione con il meglio che c’è in giro nella nostra città. Da anni Lozzi cerca qualcuno pronto a subentrargli, in modo da non disperdere il meraviglioso lavoro svolto negli anni. Con dignitosa presenza nel campionato di Eccellenza, per otto anni. Le Acli, specializzate nel produrre giovani dovrebbero assicurare il materiale occorrente per costruire le formazioni che obbligatoriamente dovranno prendere parte ai campionati Giovanissimi e Allievi. Di Palma avrà modo, in questo lasso di tempo, di organizzare le cose secondo i suoi disegni. Che mirano a trovare risorse da tutte le parti. A incominciare dalla valorizzazione del settore giovanile che rappresenta per molti club la fonte di finanziamento principale. Con il 1919 il discorso sarà ancora più impegnativo. Come spiegheremo tra qualche giorno, quando saremo in possesso di dati più precisi.
Vicino 33 per capire che sarà difficile, con il vento che tira, che possano rimanere. I tre perni della scorsa stagione inevitabilmente appesantirebbero la media della squadra. Ecco perché rischiano di doversi spostare altrove. Con loro e nostro
dispiacere. Ma non è detto, perché facendo meglio i calcoli potrebbero rimanere in rossoblù. Tra le regole che dovrebbero andare in vigore bisogna metterci anche quella che la Lega conteggerà la media sino a 15’ dalla fine. Evitando in questo
modo di veder aggirare l’ostacolo. Si ricorderà che una decina d’anni fa, in Serie D, vigeva l’obbligo di mettere in campo un giovanissimo. Senza imposizione di minutaggio. Così accadeva che molte squadre scegliessero un portiere baby che restava in campo solo nei primissimi minuti. Per venire sostituito dal collega più navigato che , in pratica, era il titolare del ruolo. Solo dopo qualche campionato, nel Palazzo si accorsero del ridicolo stratagemma e vietarono la sostituzione-burletta. Tornando a bomba: diventa sempre più complicato confezionare per i nostri colori una squadra competitiva. Mentre è indiscusso che il livello del girone sarà ancora più basso. Con susseguente allontanamento del pubblico dagli stadi. (Pi.pò)
Rinascita calcistica.
Carpi e L’Aquila esempi da seguire da Di Palma Nonostante il sisma le due società si sono elevate sulle avversarie vincendo i rispettivi gironi Come si fa a dimenticare ciò che è successo all’Aquila, ed essendosi verificato appena un anno fa, ciò che è accaduto in Emilia? Eppure, nel loro programma di ricostruzione, la città abruzzese e l’intera area emiliana colpita dal sisma, sono state capaci di offrire un clamoroso esempio di come si possa andare avanti anche nell’effimero. Che nel nostro caso riguarda il mondo del pallone, utile ma non certo importante per andare avanti. Specie dove c’è ancora tanto da fare per rimettere in piedi case e ripristinare ciò che il terremoto, implacabilmente, ha buttato giù. Ci si chiede: se in questi due centri sono stati in grado di fare le cose così bene , perché nella nostra città che pure non ha subito, fortunatamente, danni non si riesce a fare una volta per tutte una vera e programmazione? In modo da restituire alla gente le emozioni sportive che hanno riempito, negli anni lontani, i loro cuori? Il Carpi che l’anno scorso aveva perduto i play off non s’è smarrito e ha organizzato
la squadra attraverso tagli, che sono risultati essenziali per andare avanti economicamente e per formare una formazione che ha saputo scavalcare addirittura il Lecce, ricco di giocatori provenienti dalla A. L’Aquila è stata per così dire la nostra seconda squadra. Le abbiamo voluto bene. Anche se quando c’è stato da andare a vincere sul suo campo non le abbiamo concesso sconti. Ma nei play off il nostro cuore è stato dalla sua parte. Per bilanciare, sia pure parzialmente, tutti i guai che ha dovuto subire. Carpi in B e L’Aquila in Lega Pro, 1^ Divisione, sono il trionfo della voglia di far bene. Un modo semplice per restituire il sorriso alla gente, piegata da perdite patrimoniali e affettive. Ecco, a Campobasso si potrebbe seguire la strada di queste due simpatiche squadre per ricominciare un cammino luminoso. E non sarebbe sbagliato se studiassero il fenomeno anche i responsabili degli altri sodalizi più prestigiosi. Leggi Termoli e Isernia, davanti a tutti.