20 luglio 2014

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 152 - DOMENICA 20 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Tommaso Di Domenico Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

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L’Oscar del giorno a Matteo De Luca

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Matteo De Luca. Il presidente di Copagri Molise ha denunciato che mentre sui tavoli romani si cerca l’impegno del ministro per realizzare una campagna saccarifera economicamente adeguata e non in perdita, mentre in Europa si discute di premi alla produzione, mentre nelle sedi degli industriali si commenta il prezzo dello zucchero troppo basso, insomma, mentre tanto si chiacchiera… le barbabietole nei campi stanno lentamente ed inesorabilmente marcendo. E la Regione? E l'assessore?

Il Tapiro del giorno a Michele Petraroia

Il Tapiro del giorno lo diamo a Michele Petraroia. L'assessore è instancabile nello scrivere a chiunque ma ancora non si rende conto che a livello nazionale nessuno è in grado di dare una risposta alle problematiche del lavoro. Così come sono andati a vuoto i tanti tavolo istituzionali che ha tenuto nel corso dell'anno. Una retrospettiva sull'attività svolta andrà pure fatta, una buona volta, per tirare le conclusioni su di un'attività di esecutivo non certamente in linea con le aspettative che, pure, si erano riversate sull'ex sindacalista della Cgil.


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Si vantano per gli incontri vip ma le barbabietole sono nei campi Frattura e Facciolla provano a salvare la faccia tra lo sdegno degli agricoltori

CAMPOBASSO. E’ dura da mandar giù l’ammissione che i salvatori della patria sono provocatori di danni irreparabili. E’ quanto accade nel settore agricolo generalmente indicato con il termine “saccarifero”. E, come in tanti altri reparti della vita molisana, le conclusioni sono due: o chi gestisce non è in grado di ideare soluzioni, o sono talmente lenti ad occuparsi della vita dei molisani che a decisioni prese i cittadini saranno già tutti morti. E’ quanto accade con lo Zuccherificio del Molise dove la celerità arriva solo per le assunzioni ma non di tutti. Ad esempio il 29 ottobre 2013 (dopo 7 mesi dalla nomina di Facciolla ad assessore) mentre a 17 persone arrivava la proroga della cassa integrazione straordinaria, la sorella dell’assessore era baciata dalla fortuna. Per cui, dopo due giorni dalla perdita del lavoro per tutti, il cognome

Facciolla sbuca in un atto di riassunzione. Meritocrazia? Fortuna? Non è dato sapere. Sicura è la celerità, come quella attuata dallo stesso assessore per assumere la nipote nella sua segreteria politica. O come la coincidenza dell’assunzione sempre allo zuccherificio del Molise della nipote di un altro politico (Teresio DI Pietro) dopo che l’Udc (partito, dove quest’ultimo ricopre il ruolo di segretario regionale, sempre a destra in terra molisana) passa a sinistra. E come ai tempi della vecchia Dc, ci si aspetta il classico atteggiamento: i politici mangiano e fanno mangiare. Ma ai cittadini tocca solo la polvere della famosa celerità. Perché in tema Zuccherificio le cose non vanno come previsto. Situazione poco chiara al governatore e al suo braccio destro assessore che continuano a camminare a suon di slogan ma non di fatti con-

creti. Così per pubblicità annunciasno: “La necessità di non ritardare oltre la campagna bieticolo-saccarifera 2014: in che modo, con chi e con quali strategie. Ne hanno discusso oggi a Roma con il ministro delle politiche agricole, Maurizio Martina, il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, e l’assessore all’agricoltura, Vittorino Facciolla. Il futuro dello Zuccherificio di Termoli, al centro dell’incontro presso il Ministero. “Un incontro positivo – dichiarano il governatore Frattura e l’assessore Facciolla –. È emersa, nella condivisione generale dei presenti, la necessità di coinvolgere tutte le regioni interessate al comparto saccarifero, Puglia, Marche, Abruzzo e Basilicata, al fine di scongiurare definitivamente la possibilità di ritardare oltre la campagna 2014. Dal ministro Martina piena disponibilità a

partecipare al confronto, con le strutture tecniche del Ministero dell’agricoltura a supporto, per focalizzare interventi, strategie e percorsi da attivare così da onorare gli impegni assunti”. Frattura e Facciolla hanno chiesto e ottenuto la convocazione a breve di un nuovo incontro. “Abbiamo avuto garanzie dal ministro Martina – assicurano al termine della riunione il presidente e l’assessore –, per il coinvolgimento, da noi sollecitato, di Puglia, Abruzzo, Basilicata e Marche. In Conferenza delle Regioni, presso la Commissione agricoltura, è stato convocato per la prossima settimana dal coordinatore della Commissione, Fabrizio Nardoni, assessore regionale della Puglia, un tavolo di concertazione al quale tutti insieme prenderemo parte per attivare i percorsi che ci consentano di rilanciare l’attività produt-

tiva del nostro Zuccherificio nel rispetto degli impegni presi”. Ottimo si dirà. Peccato che i forni sono spenti, le barbabietole si trovano a marcire sui campi. Ma l’assessore, sensibile al tema, rilancia sul social network: “Sullo zuccherificio il lavoro e' stato di pochi, pochissimi direi. Per superare l'empasse abbiamo individuato una soluzione tecnica, facendo poco ricorso alla 'politica', ma alle regole che governano il mercato ed alle procedure attivabili per usufruire degli aiuti possibili. Non abbiamo prodotto inutili comunicati di principio, ma lavorato alle soluzioni praticabili. God save The queen!”. E mentre loro superano l’empasse, già superata per le assunzioni su menzionate, i cittadini coinvolti nel settore stanno tutti “col culo per terra”. God save Facciolla.

Con un ordine del giorno, approvato all’unanimità nell’ultima seduta, il Consiglio regionale impegna la Prima Commissione consiliare a predisporre una proposta di legge regionale in materia di tagli ai costi della politica che recepisca gli orientamenti del governo rispetto alla materia e la proposta di legge di iniziativa popolare. In pratica, dopo l’incontro di lunedì tra rappresentanti delle Regioni, Governo e Parlamento, la famosa proposta di legge di iniziativa popolare sottoscritta da seimila cittadini e presentata dal comitato degli indignati rischia di non essere discussa perché lasciata morire dentro un rinvio sine die che sarà regolato dalla commissione presieduta dal consigliere TOTARO del PD che ha già fatto passare sette mesi senza risultati. Se la Giunta regionale ed il Consiglio avessero avuto veramente la vo-

lontà di ridurre le indennità, avrebbero discusso ed approvato dal mese di gennaio la legge di iniziativa popolare. La nostra proposta di legge si potrebbe approvare in cinque minuti e la sua approvazione dimostrerebbe rispetto per i 6000 cittadini firmatari e sensibilità nei confronti di tutti coloro che vivono sulla loro pelle gli effetti devastanti di questa crisi . Se poi volessero realmente anticipare la riforma proposta dal premier Matteo Renzi, che pre-

vede di portare le indennità di consiglieri e assessori a livello del compenso del sindaco della città capoluogo (Campobasso) che è di circa 4mila euro mensili, facessero come il neo Presidente Chiamparino in Piemonte, che ha annunciato la presentazione di un disegno di legge di iniziativa della Giunta. Riservando alla proposta la procedura d’urgenza il Consiglio Regionale potrebbe approvarla entro una settimana. Magari introducendo la norma

sulla non reversibilità dei vitalizi degli ex consiglieri. La pratica di dilatare i tempi con l’idea di uniformarsi alle direttive nazionali che disciplineranno le indennità dei consiglieri regionali e di tutti i costi della politica, cercando alcuni punti di indirizzo tra la proposte del governo e la legge di iniziativa popolare presentata dai cittadini, non ci convince e la riteniamo un vecchio trucchetto di un altrettanto modo di fare vecchia politica che fa rima con

gattopardismo. NOI ABBIAMO SCRITTA E SOTTOSCRITTA UNA PROPOSTA DI LEGGE CON 6.000 FIRME. TROVATE IL CORAGGIO DI APPROVARLA O BOCCIARLA, MA DISCUTETELA. Dopo oltre sei mesi dalla presentazione della proposta di legge di iniziativa popolare, vengono vanificati i margini per riavvicinare le Istituzioni elettive ai cittadini. Comitato indignati del Molise

Non nascondevi dietro i rinvii, discutete, approvate o bocciate la legge di inziativa popolare


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Il governo regionale ormai non va bene più a nessuno La Copagri a muso duro sui ritardi della campagna saccarifera

Paolo Frattura

L’intervento di Giovanni Muccio* Il Movimento regionale del Guerriero Sannita è da sempre in prima linea per la salvaguardia delle origini, della storia e delle tradizioni del popolo molisano, convinto che questo abbia potenzialità notevoli, tanto da poter camminare da solo, senza essere annesso ad alcuna realtà territoriale, ed al contempo consapevole che la nostra amata terra dev'essere una regione con la più ampia autonomia amministrativa possibile.

Il dissenso intorno alla giunta regionale, colpevole di essere perennemente in stallo sulle questioni vitali del lavoro e della produzione (circa 4.000 i cassintegrati!), ma viva e vegeta in difesa dei propri privilegi e degli interessi privati di chi la preside (centrali a biomasse e torri edilizie), aumenta in progressione geometrica in ogni angolo del Molise e su faccende, le più diverse, che investono il futuro delle famiglie e dei giovani. Dissentono dalla politica (?) regionale le associazioni di categoria, finanche i sindacati che di Frattura alla presidenza del Molise sono stati generosi sostenitori, il mondo della cooperazione, il mondo sanitario e, roba da non credere, il malcontento ha fatto capolino anche nel novero dei partiti di maggioranza se l’assessore Nagni bolla come maquillage le scelte del Governo Renzi sulla sicurezza delle scuole nel nostro Paese, e l’Assemblea nazionale Partito democratico Laboratorio politico per la sinistra, per bocca di Nicola Palombo, si scandalizza di fronte ai si-

lenzi dei partiti, degli amministratori, dei parlamentari, dei dirigenti e dei rappresentanti del partenariato, e alle dichiarazioni velenose tese a ridicolizzare la proposta di Area di crisi e blandire il Patto per il lavoro in assenza di una qualsiasi alternativa progettuale. Siamo al caos totale e non c’è un barlume di logica, di chiarezza, di programmazione che preluda a un possibile cambiamento in meglio. Nella raccolta quotidiana delle denunce, delle proteste, delle insoddisfazioni espresse e manifestate contro la giunta regionale, oggi e il turno di Matteo De Luca presidente della Copagri, l’Associazione molisana che conta al proprio interno oltre 5.000 tra agricoltori, coltivatori diretti e società agricole, sulla stagione saccarifera. “Mentre sui tavoli romani il presidente della Giunta regionale Frattura e l’assessore all'Agricoltura Facciolla cercano l’impegno del ministro per realizzare una campagna saccarifera economicamente adeguata e non in perdita, mentre in Europa si discute di premi alla produzione, mentre nelle sedi degli industriali si commenta il prezzo dello zucchero troppo basso, insomma, mentre tanto si chiacchiera… le barbabietole nei campi stanno lentamente ed inesorabilmente marcendo. Tra tanto parlare, poi, gli agricoltori molisani e delle regioni

Vittorino Facciolla

vicine ancora sono in attesa dei pagamenti dello scorso anno e non sanno se il loro lavoro di questa stagione sarà in qualche modo ripagato, se il raccolto sarà conferito e utilizzato e se anche le loro famiglie sono destinate ad ingrossare le già corpose fila degli indigenti. E naturalmente le loro preoccupazioni sono condivise dai lavoratori fissi ed avventizi dello zuccherificio a cui fa eco l'intero indotto, già martoriato dalla crisi. La Regione deve al più presto far partire la campagna saccarifera, scongiurando l'ipotesi di abbandonare le barbabietole nei campi. Invece di stare con la cal-

Autonomia, si faccia un Comitato

Ed invece da più parti arrivano segnali negativi rispetto alla nostra autonomia regionale, cosa che tutti dobbiamo evitare, andando al di là dell'appartenenza politica, sociale, imprenditoriale o sindacale; tutti dobbiamo fare muro contro coloro che vogliono che il Molise non esista come entità amministrativa e

territoriale. Nessuno può essere il profeta individuale di questa battaglia perché, altrimenti, si partirebbe col piede sbagliato. La vittoria è possibile con la consapevolezza e l'impegno di tutti, almeno su questo progetto di autonomia; bisogna marciare uniti e far capire che non

esistono differenze, anche di approccio a tale argomento: l'unione deve rappresentare la forza di un popolo. Il Guerriero Sannita ritiene a tal proposito utile ed indispensabile che si metta da parte qualsiasi tipo di divisione e qualsiasi 'colpa', affinché si costituisca un'ampia as-

colatrice tra le mani, Frattura e Facciolla, controllando le eventuali perdite di una azienda che produce zucchero, ha concluso de Luca, considerassero l'eventuale costo degli ammortizzatori sociali per gli operai messi in cassa integrazione o resi disoccupati, il danno che verrebbe a crearsi agli impianti di una fabbrica chiusa ed il disastro ambientale che ne deriva e la desertificazione produttiva di un intero territorio. E magari, una volta tanto, provassero a pensare anche al disagio economico, familiare e sociale degli agricoltori di questa regione.”

sociazione (o Comitato o come vogliamo chiamarlo) per meglio far sentire la nostra voce. Questo Movimento, nella più ampia trasparenza e senza alcun fine politico di sorta, cosa da tutti riconosciutagli, proverà ad organizzare pubblicamente una riunione tra tutte le forze politiche, sociali e sindacali, al fine di fronteggiare al meglio il pericolo della soppressione della nostra realtà territoriale ed amministrativa. *Presidente Regionale del Guerriero Sannita


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20 luglio 2014

Garanzia giovani ai nastri di partenza

Il Progetto sarà presentato mattina presso l'assessorato regionale al Lavoro

CAMPOBASSO. Si terrà domani alle ore 12 presso la Sala riunioni dell’Assessorato al Lavoro della Regione Molise in Via Toscana 51 a Campobasso la presentazione del Piano di attuazione regionale Garanzia Giovani, il cui obiettivo, sulla base della Youth Employment Initiative (YEI), consiste nel fornire ai giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni, non impegnati in un’attività lavorativa né inseriti in un corso scolastico o formativo, un’offerta qualitativamente valida di accesso al mercato del lavoro, di proseguimento degli studi, di apprendistato o di tirocinio o di altra misura di formazione entro 4 mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dal sistema di istruzione formale. Dopo l’ok avuto nel corso dell’incontro bilaterale tra la Regione Molise e la Direzione Generale Politiche Attive del lavoro, tenutosi il 18 giugno scorso presso il Ministero del Lavoro, nell’ambito del quale è emersa la coerenza della proposta di Piano esecutivo regionale con gli obiettivi del PON YEI nazionale, la Giunta regionale ha approvato definitivamente il Piano di attuazione per il Molise lo scorso 14 luglio. Il Programma Garanzia Giovani richiede, infatti, una strategia unitaria e condivisa tra Stato e Regioni ai fini di un’efficace attuazione a livello territoriale. Accanto quindi al Piano nazionale che individua le azioni comuni su tutto il territorio na-

zionale, ciascuna Regione ha l’impegno di adottare un proprio piano attuativo per definire quali sono le misure del Programma che vengono attivate sul territorio, in coerenza con la strategia nazionale. Per il Molise, il budget destinato all’iniziativa ammonta ad Euro 7.673.740, importo che andrà ad integrarsi con ulteriori risorse provenienti da altrettanti Fondi nazionali e del POR FSE 2014/2020 in fase di elaborazione. Nel corso della conferenza stampa sarà illustrata la ripartizione delle risorse finanziarie destinate alle varie misure e servizi che saranno attivate dalla Regione Molise tramite appositi bandi pubblici. All’iniziativa saranno presenti i membri della Commissione Regionale Tripartita, la quale, per mezzo della Cabina di regia composta dai rappresentanti delle associazioni datoriali e delle organizzazioni sindacali, svolgerà un ruolo di monitoraggio e di condivisione del percorso YEI. Inoltre, parteciperà alla conferenza anche una rappresentanza dei 9 studenti del Liceo Classico “M. Pagano” di Campobasso e del Liceo Classico “Francesco D’Ovidio” di Larino, veri protagonisti del progetto “Youth can do it!” – Programma europeo “Gioventù in azione”, sottoazione 1.3. “Giovani e democrazia”, reduci dall’esperienza appena conclusasi nei Paesi Baschi e della provin-

cia di Álava, in Spagna, dove si sono tenuti i lavori conclusivi dell’iniziativa dal 30 giugno al 6 luglio scorsi. Grazie a questi ragazzi, infatti, è stato possibile portare un po’ di sana ‘molisanità’ fuori dai confini nazionali nell’ambito di un progetto che ha permesso ai nostri studenti di discutere di politica estera,

di conoscenza delle Istituzioni dell’Unione Europea, di scambiarsi opinioni sulla formazione del consenso e i meccanismi della dialettica democratica, confrontandosi con i coetanei delle scuole superiori e delle università provenienti dalla Spagna e dalla Bulgaria.

L'intervento

Patto per il lavoro, il Molise spinga unitariamente sul Governo evitando polemiche inconcludenti di Nicola Palombo* Le condivisibili dichiarazioni del Segretario Generale Aggiunto Nazionale della UIL, Carmelo Barbagallo, che al cospetto della crisi del Molise ha invocato più un miracolo che un’azione politica, fotografa la gravità di una situazione che sfugge agli stessi molisani protesi più a litigare tra loro che a unire le forse per ottenere dal Governo 200 milioni di euro per il rilancio produttivo dell’Area di Crisi Bojano - Isernia – Venafro. Ascoltare i silenzi di tanti partiti, amministratori, parlamentari, dirigenti e rappresentanti del partenariato, o assistere a dichiarazioni velenose tese a ridicolizzare la proposta di Area di Crisi e blandire il Patto per il Lavoro in assenza di una qualsiasi alternativa progettuale, lascia esterrefatti per l’irresponsabilità manifestata da soggetti abituati ad anteporre i tatticismi di basso lignaggio per il proprio posizionamento individuale con gli interessi generali di una comunità regionale. A chi non conviene il Patto per il Lavoro? Chi osteggia e perché il riconoscimento dell’Area di crisi? Si comprende il gioco al rinvio del Governo Nazionale che per non tirare fuori i

soldi rimanda per le lunghe ogni confronto da mesi e mesi senza alcuna motivazione plausibile. Anche dal recente incontro tra il Ministro dello Sviluppo del 9 luglio scorso ed il Presidente della Regione non è scaturito nulla, nemmeno una convocazione tecnica di natura istruttoria con i sindacati nazionali per avviare la procedura. Come a dire che passato l’effetto mediatico della Marcia per il Lavoro del 28 giugno e la visita di Papa Francesco, si resta in attesa della destituzione dell’Assessore al Lavoro nella seduta consiliare del 22 luglio per archiviare l’istanza e lavarsene le mani. Risparmiare 200 milioni ottenendo l’accentuazione della litigiosità e delle decisioni sul territorio è come prendere due piccioni con una fava, perché oltre al risparmio economico si intacca la credibilità del territorio visto che dopo l’incontro tra il Ministro Guidi ed il Presidente Frattura non è successo nulla e nulla succederà, perché nessuno spinge realmente per l’Area di Crisi e per il Patto per il Lavoro con il Governo. Basta vedere il comportamento delle forze politiche pronte a dare voce alle cassandre, ai gufi e agli uccelli del malaugurio che osteggiano con livore ogni iniziativa seria a soli fini distruttivi di bassa propaganda politica. O il Molise si da una scossa o resterà schiacciato sotto l’ignavia di queste scelte irresponsabili. *Assemblea Nazionale Partito Democratico *Laboratorio Politico per la Sinistra


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“Perchè non riattivare la Gamma camera?”

L'associazione Cuore molisano torna a sollecitare la Regione a provvedere CAMPOBASSO. "Perchè non si provvede a riattivare la strumentazione Gamma Camera in dotazione alla Medicina Nucleare che, “Cuore Molisano”, ha fatto recapitare a tutti i Componenenti del Consiglio regionale del Molise?" E' la domanda che pone l'associazione "Cuore molisano" dopo avere anche raccolto numerose firme. "Riteniamo, invece, abbastanza stucchevole e meravigliata, la risposta del Sub-Commissario, Nicola Rosato, il quale cerca in ogni modo sul fare il gioco dello Scaricabarile.Quanto al dott. Nicola Rosato, vogliamo solo rammentargli che la Sua presenza in Molise, perdura,dal 21 gennaio 2012 ( interrogazione a risposta scritta, indirizzata al Presidente del Consiglio, a firma Di Pietro – Di Giuseppe). Ci risulta che, fino a questo, momento, nonostante i vari avvicendamenti di ben tre Commissari ad acta per il Piano di Rientro dal Debito sanitario, Lei è, ancora, il Vice Comandante, di una Nave di nome “MOLISE” che stava andando e continua ad andare alla deriva…… o mi sbaglio?. E’ sempre Lei il dott. Rosato che, con firma congiunta a quella dell’allora COMMISSARIO AD ACTA PER LA ATTUAZIONE DEL PIANO DI RIENTRO DAI DISAVANZI DEL SETTORE SANITARIO (Deliberazione del

Consiglio dei Ministri in data 7 giugno 2012) licenzia il DECRETO N. 8 in DATA 20/03/2013 avente quale OGGETTO: Approvazione del Quadro strategico dei programmi operativi per il triennio 2013-2015 per la prosecuzione del Piano di riqualificazione e razionalizzazione del Servizio sanitario regionale -Piano sanitario regionale 2013-2015?. E’ sempre Lei:<< il sub commissario governativo che viene continuatamene messo in discussione dall’ attuale Presidente/Commissario >> citato nel Verbale della Riunione Congiunta del tavolo tecnico tenutasi in Roma il 19 febbraio 2014 ma dove si evidenzia, cosa ancora più grave, che a distanza di 7 anni dalla stipula del Piano di Rientro, la Regione Molise presenta:<< UNO SQUILIBRIO DI CASSA E DI COMPETENZA FINO AL 31/12/2012 COMPLESSIVAMENTE VALUTATO DAA ULTIMO NELLA RIUNIONE DEL 31 GENNAIO 2014, IN 334,134 MLN DI EURO, VALORE CHE RAPPRESENTA CIRCA LA META’ DEL FINANZIAMENTO ANNUALE ATTRIBUITO ALLA REGIONE DAL RIPARTO NAZIONALE DEL FSR >>?. Capisco che l’aria, il mangiare, la pacatezza e l’ accoglienza dei cittadini/e di questo piccolo lembo d’ Italia, chiamato Molise, porti ad amare questa Terra".

L'intervento

L'autonomia regionale non si tocca di Rosario De Matteis Dopo due giorni in cui viene tirata in ballo l’autonomia della regione Molise, vorrei spendere due parole ed entrare nel dibattito che mi auguro sia costruttivo. Ogni tanto, vuoi dei parlamentari, vuoi membri del governo nazionale, vuoi economisti, vuoi giornalisti, si ricordano del Molise come esempio di regione da eliminare. Ogni tanto nel parlare di economia, di crisi, di taglio alle spese, leggo ed ascolto dei tuttologi che identificano nel Molise la sede o degli sprechi, o l’inizio da chi partire per sistemare il bilancio dello Stato. Come presidente della Provincia di Campobasso non intervengo a difesa della mia regione per partigianeria o levata di scudi, ma facendo un ragionamento politico, sociale e perché no, obiettivo. Iniziamo dall’ultimo: parlano del Molise perché annovera solo 4 parlamentari? Perché non allargano il discorso a regioni simili alla nostra come la Basilicata, l’Umbria? Forse perché hanno in seno il triplo dei parlamentari e autorevoli membri del governo e sottogoverno a differenza nostra che siamo pochi? Come mai non citano le regioni a statuto speciale, nate decenni fa come la Valle d’Aosta che conta un terzo della nostra popolazione e la metà del nostro territorio? Con questo non voglio chiedere l’abolizione degli statuti speciali per quelle 5 regioni o l’abrogazione di quelle realtà, ma porre l’accento sulla opportunità che se si vuole cambiare la costituzione eliminando la ventesima regione, si potrebbero benissimo eliminare gli statuti speciali e magari creare le macroregioni accorpando, come insiste qualcuno, quattro o cinque macroaree dell’intero Stivale.

Affrontando invece la questione da un punto di vista sociale, credo che una regione come il Molise, non sia un agglomerato di 136 comuni, migliaia di colline, un tratto costiero e tre catene montuose da cancellare con un colpo di spugna. Non credo che la nostra regione sia aggregabile ad altre regioni limitrofe senza una riflessione. Una regione ha una sua storia, una tradizione, dei costumi, delle sfaccettature linguistiche, insomma, il Molise ha cercato a lungo una propria autonomia ottenendola grazie ad una generazione politica di altissimi profili e spessore, imparagonabile per metodi, stile, lungimiranza a tanti governanti attuali. Per questo non capisco accostamenti e tentativi zoppi e ottusi che poco hanno a che vedere con i problemi reali del Paese. Ed in merito al primo ragionamento, quello politico, osservando l’Italia noto che noi rappresentiamo lo 0,2 della popolazione ed il nostro Pil come il nostro debito, non sia l’ago della bilancia oggetto di studi dell’Ue. Pensate che i problemi industriali, del commercio, delle infrastrutture, dei trasporti, pensate che la ripresa economica di questo Stato dipenda dai nostri 800 dipendenti della Regione e dai 20 consiglieri regionali? L’abilità di una classe politica scaturisce dalla programmazione e dalla piena coscienza delle opportunità di sviluppo e recupero. Ebbene, se il Molise è una terra che chiede aiuto, che vuole uscire con le sue forze dalla crisi, che chiede strade, fondi e rispetto istituzionale, rispondere che è meglio chiuderla è come uccidere un malato che con le medicine potrebbe guarire. Se invece, e mi fermo, si vuole razionalizzare tutto l’assetto istituzionale, se si vuole fare un ragionamento

ampio su Regioni, parlamento, enti locali, ministeri e uffici periferici, allora sono disponibile ad un dialogo costruttivo incentrato sul rispetto e le reali esigenze del Paese. E’ facile tagliare nel sud quando per decenni risorse su risorse sono state dirottate verso aree che ora vivono momenti meno drammatici dei nostri. Qualcuno purtroppo dimentica, forze volontariamente, che in Italia non vige il regionalismo o il federalismo, ma uno Stato centrale ed amministrazioni periferiche sancite dalla Costituzione. Costituzione ed unità d’Italia per le quali il Molise ha dato un immane sacrificio. Per questi motivi sarò sempre strenuo difensore dell’autonomia della mia Regione, che mai come in questo periodo, va salvaguardata.


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Campobasso

20 luglio 2014

Minaccia un cittadino per il corso con un coltello a serramanico, fermato dalla polizia

L’altro ieri personale della Polizia in servizio di controllo del territorio, è intervenuto in corso Vittorio Emanuele dove è stato segnalato un uomo in strada intento a minacciare con un coltello un cittadino. La pattuglia della Volante, intervenuta prontamente, ha costatato la presenza di due individui che discutevano animatamente, uno dei quali è apparso in un evidente stato di agitazione. L'altro soggetto, in qualità di persona offesa, ha riferito di essere stato minacciato poco prima con un coltello dall'uomo, ancora li presente, allorquando , dopo essersi qualificato come appartenente alla Polizia Penitenziaria, è intervenuto in difesa di alcune sue amiche che poco prima, mentre passeggia-

vano per il centro cittadino, sono state importunate dall’uomo armato. Quest’ultimo al termine della sua azione intimidatoria, condotta anche con minacce verbali di future ritorsioni nei confronti dell'agente, ha riposto il coltello nella tasca dei pantaloni. Gli operatori della volante, in virtù di quanto segnalato, hanno perquisito l'uomo rinvenendo un coltello a serramanico della lunghezza complessiva di 25 cm che è stato sottoposto a sequestro. L'uomo, successivamente accompagnato presso gli uffici della Questura per ulteriori accertamenti è stato deferito alla competente autorità giudiziaria per i reati di minacce a pubblico ufficiale e porto abusivo di arma.

L’intervento

Canile Santo Stefano, lettera aperta del presidente dell’associazione di Milano “La mia ombra scodinzola”

Mi chiamo Serena Sgromo e sono il presidente, dal 2011, dell’associazione "La mia ombra scodinzolaonlus" di Milano.Collaboriamo con i volontari dei canili di Santo Stefano e Mirabello ormai da diversi anni, da quando decideste di trasferire a Milano 220 cani. Da allora, ci siamo occupati di loro con dedizione ed amore; erano cani problematici, malati e in condizioni fisiche precarie, questo non per colpa dei volontari (pochissimi per il numero dei cani presenti in canile) bensì per colpa del sovraffollamento ed aiuto inesistente che regna sovrano. Nel 2012 abbiamo organizzato un aperitivo a Campobasso, partendo da Milano, al fine di raccogliere fondi, portare cibo e cercare di far capire alla popolazione che noi non siamo matti, i volontari sono persone che sacrificano ed hanno sacrificato in tutti questi anni, danari, affetti e qual-

cuno anche il lavoro. Ci considererete matti, ma i cani sono esseri viventi che meritano , in quanto tali, una vita per lo meno dignitosa anche vivendo in canile. Dei 220 cani, ci sono state oltre 170 adozioni, circa 16 decessi, ed i rimanenti 34 ad ottobre 2013, tra lacrime, delusione e stupore, sono stati trasferiti a Modena. Da quando abbiamo iniziato a prenderci cura di loro, tutto è stato fatto a nostre spese, dalle cure veterinarie, alla somministrazione di cibi speciali, trattamenti anti parassitari. Non ci ha mai finanziato nessuno, ed abbiamo sempre fatto tutto con le nostre forze organizzando banchetti, raccolte fondi, vendita calendari, mercatini dell’usato ed aperitivi di beneficenza. Dopo questo piccolo preambolo, vengo al dunque: Troviamo -come Volontari, come esseri umani, e come membri di

un’associazione che si batte con le proprie forze per far si che i cani di Campobasso abbiano una vita dignitosa- inaccettabile che il Comune di Campobasso non faccia nulla per fermare l’epidemia di cimurro che da oltre 20 giorni attanaglia i cani ospiti del Canile di Santo Stefano che già versa, da anni in condizioni pietose. Troviamo inaccettabile che continuiate a far arrivare cani in canile che poco dopo muoiono . Troviamo inaccettabile che non riusciate, anche chiedendo aiuto, a fermare questa epidemia. Ad ora sono presenti circa 20 cani malati che presentano già i sintomi respiratori, alcuni cani sono stati abbattuti perché il virus aveva già intaccato il cervello, e tutti questi cani stanno vivendo e sono morti in preda a dolori atroci. Come fate a chiudere gli occhi? Come fate a non chiedere aiuto? Come fate a dormire la notte?

Come potete ritenervi rappresentanti dello Stato che dovrebbe tutelare i più bisognosi e poi chiudere gli occhi e continuare a ritirare cani che poi mandate a morire. Non potremmo essere presenti al sit-in che si è tenuto ieri ma sappiate che non abbandoneremo la causa, così come non abbiamo abbandonato i cani ed i volontari.

Speriamo vivamente che possiate prendere i provvedimenti necessari per fermare questo massacro noi continueremo a mandare mail, e firmare petizioni fino a quando questa Mercificazione di vite innocenti non terminerà. Speriamo almeno la nostra lettera vi faccia riflettere. Saluti, La mia ombra scodinzola olus


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Campobasso

20 luglio 2014

Berlusconi scrive ai fedelissimi: grazie per il sostegno La lettera inviata dall’ex premier dopo l’assoluzione sul caso Ruby

CAMPOBASSO. “Sono profondamente commosso: solo coloro che mi sono stati vicini in questi anni sanno quello che ho sofferto per un’accusa ingiusta e infamante”. Inizia così la lettera inviata da Silvio Berlusconi ai fedelissimi tra cui c’è Andrea Montella che ne ha divulgato il contenuto. “Per questo il mio primo pensiero oggi va ai miei affetti più cari, che hanno sofferto con me anni di aggressione mediatica, di pettegolezzi, di calunnie, e che mi sono stati accanto con serenità e affetto ineguagliabili. Un pensiero di rispetto va poi alla

E’ fissata per il 1 agosto 2014 la data di partenza della terza edizione del progetto artistico “Vis à Vis - Fuoriluogo 17” ideato dall’Associazione culturale “Limiti inchiusi arte contemporanea”. Vis à Vis è un progetto di residenza per artisti che ormai da tre anni si svolge in Molise e che, a partire dal 2013, si è affiancato all’ormai noto Fuoriluogo, evento che da diciassette anni promuove lo sviluppo delle arti contemporanee nella regione. Le passate edizioni delle residenze d’artista hanno favorito l’accoglienza di artisti provenienti dall’Italia e dall’estero, vedendo protagonisti nel

Magistratura, che ha dato oggi una conferma di quello che ho sempre asserito: ovvero che la grande maggioranza dei magistrati italiani fa il proprio lavoro silenziosamente, con equilibrio e rigore ammirevoli. Penso anche ai tanti, tantissimi amici, collaboratori, sostenitori, e soprattutto ai milioni di italiani che hanno continuato a credere nelle nostre battaglie politiche e a starmi vicino nonostante tutti i tentativi di infangare il mio nome e la mia onorabilità. E’ grazie a loro che ho potuto resistere, sul piano umano e sul piano politico.

E infine un caloroso ringraziamento ai miei avvocati, al prof. Coppi, all’avv. Dinacci, all’avv. Ghedini e all’avv. Longo che hanno saputo fare il loro lavoro non soltanto con altissima professionalità e competenza, ma anche con quella passione civile, con quella sensibilità umana, con quella sete di verità che hanno dato ancora più valore al loro eccellente lavoro. Da oggi possiamo andare avanti con più serenità. Il percorso politico di Forza Italia non cambia. Credo che questo sia nell’interesse dell’Italia, della democrazia, della libertà”.

Vis à Vis – Fuoriluogo 17, artists in residence project

2012 i comuni abruzzesi di Carpineto Sinello (CH) e Guilmi (CH), unitamente ai molisani Acquaviva Collecroce (CB) e Montemitro (CB); nel 2013 è la volta di Oratino (CB), che quest’anno è al secondo appuntamento. Dal 2013 gli sforzi dell’associazione promotrice del progetto si sono concentrati prevalentemente sulla promozione del territorio molisano nel tentativo di

ampliare, anno dopo anno, i confini dei comuni coinvolti al fine di rendere l’operazione artistica una esperienza in grado di coinvolgere il maggior numero di abitanti molisani. La residenza d’artista è una pratica largamente consolidata e ha dimostrato di essere un efficace modus operandi specie se attuato in contesti territoriali di modeste dimensioni. L’artista ospitato dalla

comunità è invitato allo studio e alla riflessione sul contesto di riferimento, analizzando aspetti di variegata natura attraverso un’azione diretta e partecipata, priva di filtri e caratterizzata da una reale presenza fisica sul territorio. Gli aspetti analizzati possono spaziare dal dato paesaggistico a quello storico, dallo studio delle tradizioni alla sfera del sociale. A seguito della residenza l’artista dovrà realizzare un’opera d’arte che resterà di proprietà del comune ospitante ed essa sarà il risultato, la sintesi e la rielaborazione delle analisi condotte durante il periodo di permanenza sul territorio. L’arte contemporanea diventa, dunque, la chiave di accesso alla riscoperta del patrimonio locale, favorendo una continuità creativa in linea con la tradizione ma, al contempo, caratterizzata dai tratti propri del linguaggio contemporaneo. L’obiettivo è inserire l'artista contemporaneo e suoi lavori in un contesto organico, non autoreferenziale, ma capace di innescare una serie di sinergie con il territorio e i fruitori, auspicando alla costruzione, nel tempo, di una vera e propria “rete” di opere d’arte contemporanea collocate sul territorio molisano.

L’idea, in sostanza, è quella di utilizzare la consolidata pratica della residenza d’artista come procedimento in grado di apportare nuove formule creative, incentrate sul dialogo con il contesto, fortemente caratterizzato da una tradizione artistica di indiscutibile livello e cospicua produzione. Tale formula permetterà di costruire, nel tempo, un circuito di interesse turistico che possa fungere da volano per lo sviluppo dei comuni coinvolti grazie alla presenza delle opere realizzate da artisti nazionali e internazionali. Durante la residenza saranno programmati open studio, laboratori didattici e incontri con il pubblico. Il progetto, a cura di Silvia Valente, coinvolgerà per questa edizione i comuni di Limosano e Oratino e vedrà la presenza di due artisti molto diversi fra loro per formazione e poetica: Maria Chiara Calvani (Perugia, 1975) e David Fagioli (Roma, 1968). Il progetto è ideato dall’Associazione culturale Limiti inchiusi arte contemporanea, sostenuto dall’Assessorato alla Cultura - Regione Molise, dal Comune di Limosano in collaborazione con l’Associazione Turistica e culturale “Pro-Limosano” e dal Comune di Oratino .



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Isernia

20 luglio 2014

“La visita del Papa non va dimenticata”

In Curia l'incontro di tutte le parti che hanno reso possibile l'arrivo del Pontefice

ISERNIA. Nell’ambito delle attività organizzate dalla diocesi di Isernia-Venafro a seguito della visita di Sua Santità Papa Francesco ad Isernia, si è tenuta nel salone dell’Episcopio di Isernia una riunione convocata da S. E. Mons. Camillo Cibotti a cui hanno partecipato tutte le autorità coinvolte nella preparazione del grande evento che ha riguardato la città pentra. Erano presenti all’incontro il prefetto di Isernia, Filippo Piritore, il presidente della provincia, Luigi Mazzuto, il sindaco di Isernia, Luigi Brasiello con l’asses-

sore comunale Cosmo Galasso, il Questore di Isernia, Salvatore Torre, il comandante provinciale dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Forestale, dei Vigili del Fuoco, i tecnici Umberto Sassi, Fabrizio Tedeschi, Pierluigi Spognardi e, in rappresentanza della diocesi, don Francesco Bovino, direttore dell’Ufficio per leComunicazioni Sociali e don Girolamo Dello Iacono, amministratore diocesano. Assenti per impegni precedenti la direttrice della casa Circondariale dott. Barbara Lenzini e il dirigente della Polizia Stradale Paolo Man-

Modellismo di guerra, vince un molisano

Medaglia d'oro e d'argento per Bruno Carruolo di Pozzilli alla manifestazione internazionale

POZZILLI. Un risultato straordinario quello conseguito da Bruno Carruolo, che al “World Model Expo 2014″ (svoltosi a Stresa (VB) dall’11 al 13 luglio), è riuscito nell’impresa di aggiudicarsi ben due medaglie (oro e argento) nella categoria “Master Open”. Dopo i riconoscimenti ottenuti in ambito nazionale ed internazionale, nel corso di competizioni di assoluto prestigio, per l’artista di Pozzilli è ora giunta la meritata consacrazione del “World Model Expo”, massima espressione mondiale del “modellismo statico”. L’oro è arrivato con una mirabile rappresentazione delle “Cinque Giornate di Milano” (nella foto l’opera quando era in fase di realizzazione). “Occorre passione e determinazione -questo il commento a caldo di Bruno Carruolo-, unitamente allo sviluppo delle tecniche giuste. Il lavoro di finitura con le resine speciali è ancora più difficile e minuzioso della costruzione della struttura portante, da realizzare in fil di ferro, avendo cura di rispettare le proporzioni e le dinamiche della scenografia che si intende sviluppare. Attraverso il sapiente uso delle mani, l’opera deve trasferirsi fedelmente dalla mente che l’ha concepita, alla materia che la rende percepibile ai sensi dell’osservatore”. Il “World Model Expo” è la più grande competizione a livello mondiale di modellismo statico. L’evento ha cadenza triennale ed è organizzato dalla “World Model Soldier Federation” e, come responsabile italiano, dal “Model Club V.C.O.”. Al bravissimo artista, che nei suoi vigorosi 61 anni sprigiona entusiasmo e creatività da far invidia ai 20enni, giungano gli auguri dell’intera cittadinanza di Pozzilli e dell’amministrazione comunale, a partire dal sindaco Nicandro Tasso

cino. Nel corso della riunione Mons. Cibotti ha voluto esprimere un profondo senso di gratitudine nei confronti di tutte le forze messe in campo in fase di preparazione e di realizzazione di tutto l’evento elogiando i presenti per il lavoro di squadra effettuato e la perfetta sinergia realizzata con il contributo attento e puntuale di ciascun ente. Il vescovo ha continuato rimarcando come tutto abbia funzionato grazie all’apporto professionale di tutti e la perfetta riuscita di tutta l’organizzazione. Ha anche sottoli-

neato il grande entusiasmo con cui la cittadinanza isernina si è distinta nell’accogliere il Papa con grande spontaneità e una gioia esuberante, elogiata dallo stesso pontefice. Il presule, poi, ha anche voluto ascoltare le impressioni per-

sonali di ciascuno dei presenti e i loro commenti dai quali è è risultato evidente come la visita del Santo padre è stata un’occasione straordinaria di una collaborazione unica che pone le basi per un futuro di collaborazione.

Via Francigena, tappa a Pozzilli I camminatori lungo l'asse molisano sosteranno martedì nel paese

POZZILLI. Faranno tappa martedì prossimo a Pozzilli i camminatori della Via Francigena. Una delle prime soste molisane dopo la partenza da Cassino, per la quale la Fondazione Neuromed ha inteso accogliere i camminatori e percorrere insieme a loro, seppur in maniera simbolica, il percorso storico e di fede. La tappa di Poz-

zilli sarà caratterizzata dal saluto del Presidente della Fondazione Neuromed Mario Pietracupa, del Sindaco Tasso e dell’amministrazione comunale di Pozzilli. Ai camminatori verrà offerta la colazione prima della partenza alla volta di Montaquila e donati loro dei gadgets utili al prosieguo del pellegrinaggio.

“Abbiamo risposto, con l’entusiasmo di sempre, all’invito rivoltoci dall’associazione delle Vie Francigene del Sud in quanto condividiamo il senso e l’obiettivo implicito dell’iniziativa; - ha detto Pietracupa - condividiamo la volontà di riscoprire un percorso storico e di fede che porta con sé la valorizzazione del territorio, dell’arte, della cultura e dell’ambiente molisano. La Fondazione Neuromed è vicina al suo territorio di riferimento e per questo sosterrà sempre tutte quelle iniziative che possano portare novità e crescita. Il pellegrinaggio è in questo senso una scoperta, o meglio una riscoperta, delle nostre ricchezze da far conoscere soprattutto ai nostri figli affinché possano trovare nella loro terra la voglia di programmare il futuro”. L’accoglienza dei camminatori è prevista per le ore 8:00 di martedì, 22 luglio 2014, nel piazzale antistante la clinica Neuromed, in via Atinense a Pozzilli.

Prima serata a Venafro per Miss Mondo VENAFRO. E' partito ieri sera il tour estivo di Miss Mondo. La AC Communication (www.accommunication.it), di Angelo Carracillo (esclusivista in Molise del massimo concorso di bellezza internazionale), ha organizzato le cose alla grande: ieri sera la selezione regionale presso il White Club di Venafro. Seconda

tappa a Isernia, il primo agosto, in piazza Celestino V. Successivamente, il 7 agosto, sarà la volta di Cerro al Volturno. La tappa conclusiva a Monteroduni, domenica 17 agosto.Quest’anno c’è una novità: assieme alle fasce tradizionali di Miss Mondo, al termine di ogni selezione regionale sarà consegnata anche la fascia

Miss Molise Network, da assegnare ad una delle ragazze in passerella. In occasione della finale regionale, infine, sarà individuata la Miss Molise Network, che resterà in carica fino all’estate 2015. Una ragione in più, quindi, per aderire a Miss Mondo, il concorso di bellezza più ambito e conosciuto su scala planetaria



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