ANNO IX - N° 88 - VENERDÌ 20 SETTEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno ad Alberta De Lisio
L'Oscar del giorno lo assegniamo ad Alberta De Lisio. Il progetto presentato, Quote Bianche: trasformiamo le disabilità in P(ubbliche) A(bilita') è stato superato solo da un mega progetto dell'INPS e dalla Regione Emilia Romagna. Ma il progetto molisano è stato oggetto di attenzione da parte dei tanti presenti che vorrebbero aggregare le loro Amministrazioni a quanto posto in essere dalla dirigente regionale. A supportare il progetto è stato l'assessore regionale dell'Emilia Romagna alle politiche sociali. Non è un caso. Oscar, allora, doppio.
Il Tapiro del giorno a Vittorino Facciolla
Il Tapiro del giorno lo diamo a Vittorino Facciolla. Sul suo profilo di Facebook, ha dichiarato di guadagnare ben al di sopra degli 11mila euro da assessore. "Delle indennità non me ne frega un'emerita mazza", ha scritto tra le tante cose. Ma non ha parlato perchè si ritiene un depositario ancora del "centralismo democratico" e, dunque, supporta quanto il gruppo fa. Non male per l'assessore di San Martino cercare di uscire fuori da un discorso che sta vedendo manifestazioni che mai si erano avute prima dinanzi la Regione.
REGIONE
Petraroia rincorre solo le ore di Cassa integrazione A PAG. 2
ECONOMIA
Vicenda Ittierre, dopo l’incontro preoccupati i sindacati A PAG. 4
REGIONE
Il primo ottobre manifestazione contro i privilegi della Casta A PAG. 5
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TAaglio lto
20 settembre 2013
Da mesi e mesi non passa giorno, ora o minuto che non lo si veda alle prese con la ricerca e l’applicazione degli ammortizzatori sociali, anche in deroga
Michele Petraroia, tamponatore di crisi e dispensatore di speranza Compito precipuo dovrebbe essere la soluzione dei problemi occupazionali non la loro permanenza sulla corda dell’incertezza Michele Petraroia, vicepresidente della Giunta regionale, addetto ad attutire l’intensità di urti, vibrazioni e oscillazioni in politica per buona parte ma, soprattutto, nel campo del lavoro dove, data la crisi economica, decine e decine di lavoratori vengono esposti alla mobilità, alla cassa integrazione e al ricorso degli ammortizzatori sociali. Di cui è il celebrante. Da mesi e mesi non passa giorno, ora o minuto che non lo si veda alle prese con la ricerca e l’applicazione della cassa integrazione, soprattutto in deroga. Un impegno ossessivo, diremmo maniacale, volto a rendere la vita meno amara alle decine di lavoratori: dal settore dell’agricoltura all’industria, ai servizi sociali, alla cultura. Per tutti cerca, propone, a volte ottiene, di essere assistiti nella loro negativa transizione esistenziale. Compito precipuo dovrebbe essere la soluzione dei problemi occupazionali non la loro permanenza sulla corda dell’incertezza. Ma il Nostro ha
scelto di muoversi dove gli riesce meglio esprimersi con la decennale esperienza sindacale alle spalle, schivando le risposte risolutive alla durezza della crisi, preferendo per questo le soluzioni tampone. Da buon samaritano corre in soccorso, allevia le preoccupazioni, promette e, come detto, a volte ottiene l’applicazione della Cassa integrazione (anche in deroga), a volte la sollecita e la promette alle categorie di lavoratori ai quali, per ragioni normative, sarebbe peraltro preclusa. Ultima in ordine di tempo a trovarsi scoperta è la categoria dei lavoratori del settore dello spettacolo, in particolare i dipendenti della Fondazione Teatro Savoia che hanno ricevuto la lettera di licenziamento per fine corsa della Fondazione. Il consigliere Ioffredi, delegato alla cultura, ha promesso di farli assumere dalla Regione; Petraroia, meno spregiudicato e competente, non è andato oltre la promessa di fare il possibile e
l’impossibile per introdurre anche il settore dello spettacolo tra quelli autorizzati a richiedere forme di sostegno sociale. Per cui - ha detto -“una volta pubblicata la determina dirigenziale di modifica delle istruzioni operative, i 5 lavoratori della Fondazione Teatro Savoia potranno fare richiesta di accesso allo strumento della mobilità in deroga e beneficiare del sussidio per un periodo massimo di 4 mesi, dal 1 settembre al 31 dicembre”. Ultima in ordine di tempo, ma di queste soluzioni tampone sono piene le fosse (Esattorie spa
e dipendenti della clinica Villa Maria). Una Giunta, questa regionale che ci troviamo ad avere, dedita alla masturbazione dei problemi e non alla loro soluzione. Non una che una, infatti, delle questioni finite nel novero delle condizioni per ottenere un temporaneo sostegno al reddito, è stata finora affrontata e risolta. Tutte ancora in piedi, ancorate alla missione samaritana di Petraroia. Ma quando può durare questo stillicidio di buone intenzioni e di soluzioni tampone? Dardo
Premio E-Gov: grosso interesse sul progetto “Quote Bianche” presentato dalla Regione Molise di Massimo Dalla Torre Grosso interesse ha manifestato nel corso delle edizione del “Premio e-gov” in svolgimento a Rimini il progetto “Quote Bianche” della Regione Molise portato avanti dalla dott.ssa Alberta De Lisio e dal dott. Piero Notarangelo. Progetto, in cui è stato esportato il modello di partecipazione delle disabilità nelle politiche istituzionali, che, nella sezione dedicata ai progetti era l’unico presentato da un’Amministrazione del sud. Il progetto nasce prendendo spunto da numerose campagne di sensibilizzazione per agevolare e promuovere il diritto al voto consapevole delle persone con disabilità intellettive. Il tutto in considerazione che sono state coinvolte varie Associazioni che seguono le persone
con disabilità, tramite un focus non solo sulle presenze ma soprattutto sulle esigenze speciali che queste persone presentano in una società non pronta e assolutamente non disponibile verso certe problematiche, per la cecità e l’ottusità del sistema fin troppo attento alle futilità e non ai problemi della gente; ecco perché è necessario un impegno costante di tutte le Istituzioni che trasformino le disabilità in Pubbliche abilità. La piattaforma che è facilmente consultabile sul sito web www.sistemamolise.it è gratuita, si pone quale aula virtuale per lezioni di educazione civica e diritto pubblico, avvicinando i disabili a un futuro voto consapevole e possibile, oltre che spazi di consultazione e scambio. Inoltre, si favoriscono gli accessi dei ragazzi disabili ai consessi Istituzionali che, fin dalle prime bat-
tute, hanno dato la loro adesione creando una mappa di tutte le Amministrazioni che hanno deciso o decideranno di aprire le loro giunte o consigli a chi è meno fortunato perché affetto da disabilità. Accesso come “uditori” con diritto di parola che propongono idee da condividere. Punto di forza dell’iniziativa lezioni che vedono la collaborazione attiva di docenti universitari e funzionari dello Stato e delle Pubbliche Amministrazioni, che possono dare a tutti l’opportunità di maturare una propria coscienza politica e istituzionale. Cosa che in una società come quella che impera e soprattutto divide deve essere assunta quale punto di riferimento e non come terreno di scontro che allontana gli obiettivi che ci è prefissato con “Quote Bianche”.
TAaglio lto
3 20 settembre 2013
Il presidente del Consiglio gestisce sia i fondi dell’Ufficio di presidenza che del partito Udeur
Niro intasca tutto e spunta l’incompatibilità Il consigliere Lattanzio scrive a Corte dei Conti e Guardia di finanza e diffida il suo capogruppo: scegli un solo ruolo
CAMPOBASSO. Vincenzo Niro a Palazzo Moffa sembra rivestire il ruolo di padre padrone. Ovviamente nella gestione di quattrini. Lui, quel Vincenzo Niro finito alla ribalta della cronaca nazionale a febbraio
che ha ricordato come, nel 1984, l’allora 24enne agente penitenziario venne condannato a 3 anni e 7 mesi di reclusione, ad un’ammenda di un milione e 200mila lire e all’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni perché insieme a tre colleghi
introdusse armi all’interno del carcere di Campobasso in cui “soggiornavano” tre detenuti affiliati del clan di Raffaele Cutolo( boss della nuova camorra organizzata). Una storia vecchia finita nel dimenticatoio con la riabilitazione di Niro che oggi guida i lavori dell’assemblea legislativa molisana dove, a parte gestire i fondi dell’Ufficio di presidenza, Vincenzo Niro gestisce anche i quattrini dell’Udeur in qualità di capogruppo. E lo fa senza coinvolgere l’altro esponente politico dei mastelliani presenti a Palazzo Moffa: Nunzia Lattanzio. Quest’ultima infatti non solo non è a conoscenza di come vengono utilizzate le risorse finanziarie del partito, ma non ha autonomia di gestione neppure della cifra che il partito incassa proprio per la sua presenza in Consiglio. Certo, il consigliere in gonnella ha provato a dialogare con il suo capogruppo, sia verbalmente che per iscritto. Ma invano. L’ultimo tentativo sembra ci sia stato tre giorni fa quando, secondo indiscrezioni dal palazzo, i collaboratori della Lattanzio hanno recapitato una missiva
al presidente Niro. La risposta? Lo stralcio della lettera. Ma come vengono utilizzati i fondi che gestisce Vincenzo Niro? Nessuno lo sa. Tant’è che la Lattanzio sembra precisare che, qualora venisse accertata dal conto corrente del gruppo l’indisponibilità delle somme residue a soddisfare le richieste di cui lei, in qualità di componente Udeur necessita in base al suo ruolo di consigliere, chiede a Niro di provvedere di tasca propria. Vista la poca flessibilità da parte del presidente Niro nell’illustrare lo stato dell’arte, Nunzia Lattanzio sembra abbia scritto alla Corte dei Conti e alla Guardia di Finanza, oltre che al Consiglio regionale, per fare chiarezza. Ovviamente prendendo le distanze per le modalità di spesa di cui non è a conoscenza. Inoltre ha diffidato Vincenzo Niro invitandolo ad optare per uno solo dei due ruoli che ricopre (presidente del Consiglio e capogruppo) così da evitare equivoci e imbarazzanti sovrapposizioni che derivano dal contestuale ruolo di vertice istituzionale e, come tale, incompatibile con il ruolo di capogruppo di un partito. E pensare che Il Molise di tutti ha fatto della trasparenza un suo cavallo di battaglia. Antonio Careca
“Ho un reddito professionale superiore ai 10mila euro percepiti da aprile a luglio”
Facciolla sulle indennità: non me ne frega un’emerita mazza Allora perché l'assessore non ha optato per una riduzione delle indennità invece di aumentarle di mille euro? CAMPOBASSO. Niente da fare. E’ quasi impossibile riuscire a capire razionalmente questi governanti regionali. Si aumentano lo stipendio in Consiglio ma poi si scopre che c’è chi non voleva, chi non gliene frega nulla perché guadagna di più con il suo lavoro. Ma allora perché hanno preso a schiaffi i cittadini molisani? La domanda torna naturale nel leggere un commento dell’assessore regionale Vittorio Facciolla sul social netwoprk. “sulle indennità, ho deciso, cum grano salis, semplicemente di tacere per due ordini di motivi; il primo, sono abituato a ragionare di squadra e ad assumere conseguenti condotte da 'centralista democratico', ergo ritengo dannose per il gruppo ogni dichiarazione al pubblico avente quale unico fine l'attestazione dell'esistenza in vita del prolatore; il secondo, delle indennità non me ne frega un'emerita mazza; nel 2011 ho acceso un mutuo per comprarmi lo studio legale potendo contare su un reddito professionale superiore sia agli 8000 euro mensili di indennità attuale che ai 10000 percepiti nei mesi che vanno da aprile a luglio! Amen”. Altro autogoal dei governanti molisani. Facciolla, che di professione fa “l’avvocato presso circa 4.900 cittadini” come si legge sul suo profilo, come mai allora, se non se ne frega un’emerita mazza, ha approvato l’aumento delle indennità insieme
al sua coalizione di centrosinistra? L’assessore parla di gioco di squadra, quindi se tutti approvano io non mi tiro indietro. Ma qualcuno, fuori dalle telecamere, ha tentato di adeguare il Molise alla Regione più virtuosa imponendo non il minimo, ma un’indennità media? Perché se è vero che l’avvocato Facciolla guadagna in un mese molto più delle 10mila euro che percepisce pulite facendo l’assessore, non si spiega davvero l’atteggiamento del governo di cui fa parte. Vero é che l'assessore replicava all'architetto di Venafro Franco Valente, candidato alle regionali a sostegno del Molise di tutti e oggi in forte contrasto con i suoi amici di governo. A lui Facciolla evidentemente voleva lanciare una fracciatina quasi neld ire: caro amico io posso vivere anche senza la politica visto che faccio l'avvocato. Ma diavolo, quasi tutti gli eletti hanno un lavoro a prescindere dalla carica che ricoprono nelle istituzioni. A parte il disoccupato Antonio Federico dei cinque stelle che invece un lavoro vero deve ancora trovarlo ma che sta rinunciando ad una parte dell'indennità salvo poi verificare a chi andranno gli avanzi. Però, se è vero che l’assessore avvocato puo’ permettersi di parlare di 10mila euro come fossero noccioline date in pasto ad una scimmia, bisognerà ricordare ad un membro del-
l’esecutivo che ci sono migliaia di cittadini che vivono con 500euro al mese. La domanda resta sempre la stessa: come può avere la sensibilità che spetta alla politica chi non ha neppure la delicatezza di riconoscere che c’è gente che stenta a comprare il pane e chi dovrebbe risolvere queste problematiche è interessato a navigare nell’oro sputando in faccia alla ormai diffusa povertà? Irene Corsini
TAaglio lto
4 20 settembre 2013
Si rischia di rendere ancora più fragile l'Ateneo. L'assessore Petraroia cosa ci sta a fare? Oggi in riunione il Consiglio di amministrazione dell'Unimol
Università, la Regione dimentica
CAMPOBASSO. Provate a leggere queste righe e chissà che non saggerete tristezza, vergogna e rabbia come quelle che abbiamo provato noi. "Rilanciare l’università pubblica, è l’impegno della Regione Lazio", così l'assessore laziale all'Università. E stanzia oltre 131 milioni per quest'anno per il sistema scuola. "Devono restare solo due Facoltà", così l'assessore molisano Petraroia e taglia all'Unimol 22 milioni per l'Innovazione e la Ricerca e sfila i 45mila euro per la sede di Isernia. Due maggioranze di centrosinistra, due amministrazioni elette a febbraio, due mentalità all'opposto. Ma notizie come quelle del Lazio possono essere
riscontrate in tutte le altre regioni d'Italia dove insiste un'Università. Ricerca, innovazione e diritto allo studio in Molise restano una chimera. Ma l'assessore Petraroia e la Regione Molise si sono chiesti a cosa serve la ricerca, perché finanziarla, cosa fanno i ricercatori, che relazione c'è tra ricerca ed insegnamento? Evidentemente non credono che su una cosa non c'è dubbio: se ben gestito, il finanziamento alla ricerca non è un costo ma l'investimento più lungimirante che si possa fare per il futuro del paese e delle nuove generazioni. Si sono chiesti Petraroia e la Regione Molise che vanno a colpire la fragilità del sistema universitario molisano facendolo barcollare
con il rischio del crollo? Nella logica da condominio - incapacità di guardare lontano - che domina il ceto politico molisano non v'è da stupirsi dell'atteggiamento che si manifesta verso il mondo della ricerca, dell'insegnamento universitario e dell'Università stessa: misconoscimento dell'una, svalutazione dell'altro, mannaia sull'Unimol. Quello che, ciò malgrado, sorprende è l'impudicizia con cui si procede, che desertifica ulteriormente il territorio molisano. Cosa ci rimarrà? Cosa ne sarà del futuro e del diritto allo studio di tanti giovani? La catastrofe che si vuole dell'università non è la fine di un settore; è, piuttosto, l'annuncio della fine delle speranze di una Regione.
L'intervento
Ittierre, scenari preoccupanti di Lino Zambianchi* Oggi in Ittierre c’è stato un incontro con il Dott. Bianchi e l’avvocato Ramundo. L’incontro non è stato decisionale, anche perché abbiamo partecipato solo noi della Filctem CGIL . Di seguito le comunicazioni ricevute: 1- L’Ittierre ha presentato ieri un concordato in bianco ai sensi del D.L. “crescita e sviluppo” - L. 7 agosto 2012 n. 134. L’Imprenditore intende procedere, se si creeranno le condizioni per ciò, ad un concordato preventivo con continuità dell’attività produttiva, sempre ai sensi della sopra citata legge. Tale percorso dipende in parte da lui e molto anche dai creditori che influenzeranno il giudice incaricato sulla direzione nella quale procedere. Non si può escludere a priori l’ipotesi di un fallimento di Ittierre; 2- L’idea dell’imprenditore è quella di procedere ad una Newco che riproporrebbe un percorso molto simile a quello praticato con l’A.S. qualche anno fa. Ci sarebbero degli imprenditori interessati che chiedono una forte riduzione del numero degli addetti per procedere alla costituzione di una Newco in continuità con l’Ittierre attuale che diventerebbe la Bad Company. Il numero degli addetti della nuova società sarà definito dal nuovo imprenditore subentrante che dovrà presentare un piano industriale per la Newco con l’indicazione dei livelli occupazionali e gli obiettivi industriali;
3- Nel frattempo i fasonisti stanno rivendicando le loro spettanze che l’azienda ritiene di non poter soddisfare legalmente, avendo avviato la procedura di concordato preventivo in bianco che sospende temporaneamente le richieste creditizie a cui deve far fronte Ittierre. Sembrerebbe che esse, se soddisfatte dall’imprenditore, possano esporlo a conseguenze penali e comunque essere oggetto di revocatoria da parte del tribunale. Nel primissimo pomeriggio sembrava possibile una forma di pagamento legale e auspichiamo tutti che si possa trovare una soluzione. La sopravvivenza dei fasonisti in condizioni economiche tali da poter produrre e consegnare ad Ittierre è precondizione perché si possa sperare in un futuro dell’azienda; 4- Abbiamo chiesto all’azienda rassicurazioni sul pagamento degli stipendi dei dipendenti, ricevendo ampie assicurazioni che lo stipendio di agosto sarà pagato al massimo entro la fine del mese corrente, così come tacitamente concordato nell’assemblea tenuta dallo stesso imprenditore con i dipendenti.Abbiamo anche sottolineato che, nella gestione della Bad Company, dovranno essere compresi tutti gli ammortizzatori sociali possibili, compreso la CIGS lunga che deve essere agganciata ad una ricollocazione di parte o tutto il personale che il nuovo imprenditore subentrante ritenesse eccedente per la gestione della New Company; 1- L’Imprenditore, a domanda, ha chiarito che
per fine ottobre non pagherà i 4 milioni di euro dovuti all’A.S. e che presenterà documentazione utile a dimostrare che i crediti vantati con l’A.S. sono superiori a quanto dovuto, in linea con quanto dichiarato al Ministero dello Sviluppo Economico nell’ultimo incontro. L’Azienda si è dichiarata anche indifferente alla probabilità che l’A.S. incassi i 4 milioni di euro dalla Regione Molise (che molto probabilmente non li ha), precisando che l’attivazione di un probabile contenzioso e l’improbabile utilizzazione della penale sottoscritta con la fidejussione di 12 milioni di euro, vedrebbe scattare una quota societaria della Bad Company in favore della Regione Molise del 17%. Tale quota societaria vedrebbe la Regione Molise in quota di minoranza su una Ittierre Bad Company………. La quota del 51% scatterebbe solo al mancato pagamento dell’ultima rata dovuta sui dodici milioni di euro, e quindi la Regione Molise rischia di inseguire quote azionarie e di diventare progressivamente proprietaria del 51% di una società liquidata o in liquidazione; 2- Abbiamo definitivamente chiarito che l’azienda ha rinunciato all’utilizzo dello straordinario per le sarte che sembrava inevitabile ieri e che ha generato il blocco degli straordinari e lo stato di agitazione non sottoscritto dalla Filctem CGIL. A tale scopo è utile precisare che la CGIL, nelle interlocuzioni telefoniche con gli altri segretari, aveva chiesto che la proclamazione di ogni tipo di protesta fosse rimandata a domani (oggi), o co-
munque in una fase immediatamente successiva alla richiesta formale di straordinario da parte dell’azienda, richiesta che non è stata e che non verrà formalizzata. Di fatto, la decisione dell’azienda, sottrae a tutti le motivazioni che hanno generato la protesta, indipendentemente da ciò che è stato scritto nel comunicato a firma di UGL, UIL e CISL; 3- L’azienda ha anche precisato che non esclude la propria assenza al Tavolo Ministeriale convocato per il 25 settembre, perché non ha la certezza di avere un accordo concreto con un nuovo imprenditore per quella data ed anche perché ritiene che la partecipazione a tali incontri sia dovuta solo per rispetto istituzionale e non per un dovere imposto dalla legge, visto che tale tavolo non genera aiuti concreti per la prosecuzione dell’attività industriale dell’Ittierre; Pertanto gli scenari futuri che si prospettano per Ittierre, sono certamente preoccupanti e noi della CGIL riteniamo che necessitino di vedere unite tutte le sigle sindacali in un’azione unitaria mirata a difendere i livelli occupazionali, la continuità dell’impresa, l’utilizzo di tutti gli ammortizzatori possibili, siano essi ordinari e/o straordinari, per garantire la sopravvivenza di una realtà industriale che tanto rappresenta per il territorio, per le persone che ci lavorano e per tutte le attività di indotto che generano una ricchezza difficilmente sostituibile. *Segretario Filctem Cgil
TAaglio lto
5 20 settembre 2013
Appello a partecipare del comitato di base Cittadini indignati ai molisani liberi e forti: “ Basta soprusi, inganni e mala gestione”
Grande manifestazione il primo ottobre sotto la sede del consiglio regionale La rabbia di chi ha votato nella speranza che qualcosa cambiasse e non è cambiata
Si amplia il ventaglio delle partecipazioni alla manifestazione di protesta dei Cittadini indignati del Molise in programma il primo ottobre nei pressi, anzi sotto le finestre del consiglio regionale, dove siede l’espressione peggiore della politica e dell’amministrare da quando 50 anni fa è nata con ben altri auspici la Regione Molise. Si amplia il ventaglio con un carico di energia contestativa che non ammette dubbi su quanto sia grande il disagio del popolo di fronte all’arroganza della casta di Palazzo Magno. E molto ancora si profila con l’adesione delle associazioni del volontariato, ecologiche, ambientaliste, sociali (contro la povertà), dei disabili e della non
autosufficienza che dalla politica dissennata posta in atto da questo governo regionale escono con le ossa rotte. Il dato saliente della protesta è racchiuso nella ribellione partita dal fronte della sinistra storica non venduta all’affarismo e alle collusioni. Da quella base non priva certo di una componente ideologica e sociale l’appello, non a caso ai liberi e forti di sturziana memoria, ai “cittadini che sentono il bisogno di non essere passivi di fronte alla protervia di un manipolo di infingardi, falsi, mentitori, sulle spalle della popolazione molisana”. Di non essere passivi di fronte a coloro che avevano pro-
messo il “Molise di tutti” e sono finiti coll’essere il Molise di sempre. A coloro che hanno parlato di tagli ai costi della politica per superare il forte indebitamento ereditato ma la prima azione di governo è stata l’aggiunta di 1000 euro agli 11.ooo e passa che già si portavano a casa. A coloro, nessuno escluso, che nello stesso momento in cui si aumentavano lo stipendio, senza ritegno aumentavano l’Irpef regionale su stipendi e pensioni, l’Irap alle imprese sulle attività produttive, il bollo auto agli automobilisti, le accise sui carburanti. Contro questo affronto fatto al popolo molisano in una fase storica contrassegnata dalla grave crisi economica con migliaia di lavoratori in cassa integrazione, con centinaia di attività commerciali al dettaglio che abbassano definitivamente le serrande ogni giorno , con le industrie (Solagrital, Zuccerificio del Molise) finanziate in perdita dalla Regione e/o dalla FinMolise per milioni di euro all’anno, con il sistema produttivo in disfacimento, con il debito della sanità che non viene colmato, non c’è altra soluzione che la protesta, la manifestazione della indignazione e della insofferenza, in uno con la raccolta delle firme a sostegno della proposta di legge d’iniziativa popolare avviata dai sindaci di Roccavivara e Montefalcone, Di Lisa e D’Angelo. La misura della pazienza è colma. Scendere in piazza il primo ottobre per farsi sentire e parallelamente azionare la leva democratica della proposta di legge d’iniziativa popolare per dimezzare lo stipendio scandaloso dei consiglieri, degli assessori e del presidente della Regione Molise, per conquistare la giustizia sociale ch’è stata negata e per abbattere ogni forma di prevaricazione e di sfruttamento. La storia è maestra di vita, per questo non è fatto casuale un riferimento a don Sturzo e al Partito Popolare e alla ragioni che lo indussero a fare appello “A tutti gli uomini liberi e forti” per dare vita al Partito Popolare, perché senza pregiudizi né preconcetti affermassero gli ideali di giustizia e libertà. Perché i molisani liberi e forti affermino altrettanto gli ideali di giustizia sociale, di equità economica e di libertà d’espressione. Dardo
Da anni il settore reclama azioni e interventi per il rilancio
Commercio, politiche poco incisive CAMPOBASSO. La profonda crisi che il commercio molisano sta attraversando non è soltanto il frutto di politiche nazionali recessive, ma è anche la conseguenza di politiche locali sbagliate, che poco si sono preoccupate di venire incontro alle reali esigenze dei commercianti. Sul banco degli imputati vanno messe anche le politiche locali, sbagliate, quando esistenti, se non addirittura assenti. Se la crisi è un dato incontrovertibile a livello nazionale, a livello locale è invece imputabile anche al disinteresse dell'amministrazione comunale. Anche Campobasso conosce ormai da tempo la vergogna e il peso di una narrazione politico-amministrativa totalmente al di fuori della realtà, laddove la vocazione commerciale del capoluogo non solo è stata trascurata ed ignorata, ma addirittura spesso vissuta come un fastidio. Basta vedere, su tutto, ma non è certo l'unico esempio la tristissima parabola discendente del centro murattiano e, in particolare, del centro cittadino, diventato l'emblema di anni di politiche fallimentari e clientelari. In questo contesto è da condividere il timore dei commer-
cianti e delle imprese artigiane che chiedono giustamente alla politica un impegno concreto, anche se sgravi fiscali, diminuzione del costo del lavoro, accesso più agevole al credito e snellimento reale degli adempimenti burocratici devono essere azioni preminenti del Governo nazionale. Dall'altra, bisogna incalzare sulle proprie responsabilità chi ha amministrato e dovrà amministrare. E' evidente che il settore del commercio di vicinato è pesantemente colpito dall’attuale andamento congiunturale che si ripercuote sui consumi ed è costretto a confrontarsi con le opportunità e con i rischi derivanti dalla disciplina sulle liberalizzazioni commerciali approvate nel decreto ‘salva Italia. Ma è altrettanto vero che negli ultimi anni la politica ha evitato di affrontare la questione ed oggi è solo la grande distribuzione a leccarsi i baffi. Quando, però, a venir meno è il piccolo commercio, che nel Molise ha da sempre trainato il settore, a rischiare il collasso è il sistema. Ed è su questo che dovrebbe appuntarsi una seria politica economica.
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Campobasso
20 settembre 2013
Crescono le attese sul ruolo e sull’incidenza del Comitato unico di garanzia nel rapporto con il governo regionale.
Mai prima d’ora era stato previsto e preordinato un organismo di garanzia in condizione di mettere il becco nella contrattazione integrativa, di promuovere piani di formazione del personale e progetti di riorganizzazione dei servizi Può iniziare un processo di interlocuzione interna su basi condivise e su obiettivi di concreta ed effettiva innovazione a patto, però, che i componenti del Cug siano essi per primi un esempio di dedizione al lavoro, di efficienza e di trasparenza Superata la parte retorica sugli scopi, le competenze, e le funzioni del Comitato unico di garanzia (… favorire l’ottimizzazione del lavoro pubblico, rafforzando la tutela dei lavoratori e delle lavoratici garantendo, tra l’altro, l’efficienza delle prestazioni lavorative anche attraverso iniziative in materia di benessere lavorativo…) istituito con la determinazione del direttore generale della Regione Molise il 16 novembre 2011, di questo organismo interno, ci sono aspetti nuovi e interessanti da far valere. Qualora i componenti siano nella condizione - per competenza, autonomia di giudizio e volontà - di interloquire fattivamente con il governo regionale in virtù dei compiti propositivi, consultivi e di verifica che gli provengono dall’articolo 5 del regolamento. Le attese in tal senso nei confronti del presidente Emilia Petrollini, del vicepresidente Maria Rosaria D’Elisiis, di Ida Terebini, di Tonio Ferocino, di Vito Garofalo, di Fernando Mastrogiorgio, di Rosanna Renzi, di William Bredariol e di Michele Falcione (segretario)
sono notevoli, giustificate dal fatto che mai prima d’ora era stato previsto e preordinato un organismo di garanzia in condizione di mettere il becco nella contrattazione integrativa, di promuovere piani di formazione del personale e progetti di riorganizzazione dei servizi. Punti cardine della strutturazione della Regione Molise, da far valere nella ipotesi di riorganizzazione che sta por-
tando avanti il governo regionale con l‘intento di sottostare tempestivamente all’onere della razionalizzazione della spesa pubblica, del miglioramento dei servizi, e dell’ottimizzazione del rendimento del personale. Non c’è stato un prima. Può iniziare adesso, pertanto, un processo di interlocuzione interna su basi condivise e su obiettivi di concreta ed effettiva innovazione a
patto, però, che i componenti del Cug siano essi per primi un esempio di dedizione al lavoro, di efficienza e di trasparenza, onde potersi contrapporre in maniera credibile e rispettabile nei confronti di tutto il personale, dirigente e non dirigente, e del governo regionale, nel compito di ricerca delle migliori condizioni di lavoro, del benessere dei colleghi, e nella formulazione dei termini della contrattazione integrativa, dei piani di formazione del personale e delle ipotesi di riorganizzazione. Solo con questi presupposti il loro impegno può avere un’incidenza e un riconoscimento oggettivi. Impegno di cui ha estrema necessità l’Ente per rompere e modificare l’attuale sistema lavorativo, l’organizzazione dei servizi e degli uffici, la resa e l’efficienza del personale. Allo stato delle cose sussistono condizioni di grave disagio per chiunque all’interno
dell’ente, e all’esterno, abbia coscienza e conoscenza di ciò che deve essere lo spirito di servizio applicato nella Pubblica amministrazione e delle forme corrette con cui deve manifestarsi ed esplicarsi per essere recepito ed apprezzato dall’utenza. Essendo una parte dipendenti della Regione Molise, e una parte anche sindacalisti, i componenti il Comitato unico di garanzia, avranno certamente coscienza e conoscenza di interi ambiti lavorativi devitalizzati; di servizi privi del direttore d’area e del dirigente; di uffici denudati di compiti e di personale; di situazioni contrattuali che hanno creato vantaggi (indebiti) per alcuni e svantaggi per altri, con ciò determinando un evidente stato di malessere e di disparità. Sarà capace il Cug di denunciare queste carenze e di pretenderne la soluzione, di contribuire concretamente alla riorganizzazione dell’ente e alla razionalizzazione della spesa, oppure vorrà mantenersi in una formale e insipida posizione di equidistanza? Dardo
Stracci e ramazze, la grande famiglia di Castelbottaccio L’amministrazione replica ed ammette: parenti di consiglieri assunti dalla ditta delle pulizie in Comune ma prima delle elezioni Per dovere di cronaca ospitiamo la lettera del Comune di Castelbottaccio. "Con riferimento all’articolo giornalistico pubblicato dal quotidiano free press la “Gazzetta del Molise” il giorno 13 settembre nel quale la redazione politica del giornale, con fare allusivo, ha evidenziato inciuci o intrecci tra interessi pubblici ed interessi privati tra amministratori del Comune di Castelbottaccio e personale addetto alla pulizia dei locali municipali, l’Amministrazione del citato Comune, vuole con il presente articolo dissipare ogni dubbio e replicare alle fallaci allusioni che sottendono l’articolo. Ebbene, l’impresa che anni fa (precisamente nell’anno 2009)si è aggiudicata la gara d’appalto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, per la manutenzione del cimitero e per la pulizia dei locali comunali presso il Comune di Castelbottaccio, ha ritenuto di assumere tra i propri dipendenti anche alcuni cittadini del luogo e ciò prima che si insediasse l’Amministrazione comunale attuale la quale ha iniziato la propria legislatura a maggio 2012. Dopo la consultazione elettorale è capitato che qualche consigliere si è trovato con uno o più familiari in servizio presso l’azienda che si occupa dei citati servizi, ma non configurandosi una incompatibilità, né un conflitto di interessi, la questione non ha avuto seguito, se non nella fantasia di articolisti che anziché verificare le notizie, preferiscono fare impatto mediatico con frasi come “la grande Famiglia di Castelbottaccio” allusive di corruttele e di ambienti malsani. Quanto poi alle scelte di ordine amministrativo che il Comune di castelbottaccio ha compiuto, al solo scopo di pa-
lesare e di rendere trasparente la gestione della “cosa pubblica”, si precisa che essendo scaduto il contratto di appalto de quo al 31.12.2012, l’ente comunale si è trovato di fronte all’alternativa se indire la gara di appalto per i successivi tre anni, oppure prorogare di un anno il contratto. L’aministrazione ha optato per la seconda ipotesi poiché alla prossima scadenza del 31.12.2013, bandirà una gara unitamente ad un comune limitrofo, per la gestione di servizi consorziati e ciò per ottimizzare i servizi ed i relativi costi. Tanto si doveva per una corretta informazione dell’opinione pubblica. L’amministrazione comunale di Castelbottaccio. (ndr). E’ piaciuto poco l’articolo sulla grande famiglia di Castelbottaccio. Un articolo ironico in cui si evidenziava che la ditta che ha vinto l’appalto al Comune per le pulizie è composta prevalentemente da parenti degli attuali amministratori. In fondo, ed è già stato precisato, il mondo è piccolo. Figurarsi un Comune di 330 anime, cifra più cifra meno. L’amministrazione comunale, così è firmata la richiesta di replica, ammette che la ditta di pulizia ha assunto parenti di alcuni attuali amministratori. Ma il tutto è avvenuto “prima che si insediasse l’Amministrazione comunale attuale la quale ha iniziato la propria legislatura a maggio 2012. Dopo la consultazione elettorale – si precisa nella nota - è capitato che qualche consigliere si è trovato con uno o più familiari in servizio presso l’azienda che si occupa dei citati servizi, non configurandosi una incompatibilità, né un conflitto di interessi” di cui nessuno ha parlato
nell’articolo a cui la replica fa riferimento. Poi ovviamente non sono mancati commenti negativi nei confronti dei giornalisti che evidentemente hanno toccato un nervo scoperto all'interno dell’amministrazione intesa come maggioranza . “La questione non ha avuto seguito, se non nella fantasia di articolisti che anziché verificare le notizie – ma l’amministrazione ammette che è vero quindi dov’è la mancata verifica? - preferiscono fare impatto mediatico con frasi come “la grande Famiglia di Castelbottaccio” allusive di corruttele e di ambienti malsani”. Intendendo forse, con ambienti malsani, la frase ironica: “Mentre il dipendente della ditta toglie le ragnatele dalle pareti e l’altra è impegnata con le spugne e l’anticalcare, si corre il rischio di veder entrare l’amministratore con la signora che emana un grido: amore fermati, il pavimento è bagnato”. E a proposito del rinnovo del contratto con l’azienda che ha vinto l’appalto nel 2009, contratto scaduto il 31 dicembre del 2012 e rinnovato senza procedere al bando pubblico, “per una corretta informazione” l’amministrazione spiega: “l’ente comunale si è trovato di fronte all’alternativa se indire la gara di appalto per i successivi tre anni, oppure prorogare di un anno il contratto. L’amministrazione ha optato per la seconda ipotesi poiché alla prossima scadenza del 31.12.2013, bandirà una gara unitamente ad un comune limitrofo, per la gestione di servizi consorziati e ciò per ottimizzare i servizi ed i relativi costi”. In fondo, mica si può correre il rischio di rinunciare allo splendore assicurato da una vera e grande famiglia?
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Campobasso
20 settembre 2013
Approvazione Bilancio, Udeur indeciso E’ in programma per oggi in Consiglio comunale l’approvazione del Bilancio di previsione ma, certamente, la seduta consiliare slitterà in seconda convocazione fissata per il prossimo mercoledì. Le intenzioni del sindaco Gino Di Bartolomeo sono chiare, portare a casa il risultato con il consenso unanime della sua squadra. Altrettanto chiara è la strategia dell’opposizione che si metterà di traverso per allungare i tempi dell’approvazione del documento contabile cercando di limarlo con una serie di emendamenti per poi bocciarlo. In mezzo, tra maggioranza e opposizione, c’è il gruppo dell’Udeur che ha cambiato posizione dopo la “defenestrazione” dell’assessore Mariagrazia De Vincenzo. L’estromissione dell’esponente dell’Udeur dal-
CAMPOBASSO. "Disillusione tanta, rispetto alle inadempienze dei partiti, ma passione e idee tante per fare uscire Campobasso dal degrado economico, sociale e culturale in cui è stata fatta precipitare la città. Strappare il foglio ed iniziare a scrivere su uno bianco". E' questo il messaggio che parte dalla rete di liste Civiche che vede come candidato a sindaco, Giuseppe Saluppo. La macchina organizzativa si è messa in movimento attraverso un lungo percorso di confronto diretto con i cittadini. "Per potere guardare ancora al futuro bisogna riannodare il filo del discorso - ribadisce Saluppo - Campobasso boccheggia, disfatta, appassita, violata nelle sue storiche prerogative di centro direzionale, di città ordinata, composta, razionale, e la vocazione a rendersi accogliente. Purtroppo ha ceduto impietosamente il passo al disordine, alla scomposizione territoriale, alla irrazionalità. Per questo bisogna rimboccarsi le maniche e mettere in campo idee e progetti capaci di far guardare al domani". Su questi presupposti è stata costruita la rete di liste squisitamente Civiche a sostegno della candidatura a sindaco di Giuseppe Saluppo. Intanto, sul fronte del centrosini-
l’Esecutivo di Palazzo San Giorgio non è stata gradita dal gruppo che ha reagito decidendo di uscire dalla maggioranza di centrodestra senza però entrare nello schieramento di centrosinistra così come è accaduto al livello regionale con il sostegno di Vincenzo Niro a Paolo di Laura Frattura . Dopo il rimpasto di Giunta con cui Di Bartolomeo ha fatto fuori l’assessore De Vincenzo, i consiglieri dell’Udeur hanno organizzato una conferenza stampa per dire chiaramente che avrebbero preso le distanze dalla maggioranza guidata da Di Bartolomeo senza però schierarsi palesemente con l’opposizione. “Valuteremo – dissero - ogni singolo provvedimento e insieme decideremo se votarlo oppure no”. Quindi anche per il Bilancio di previsione 2013
non è affatto scontata la scelta dei consiglieri del campanile anche perché pare che all’interno del gruppo le posizioni siano contrastanti o, comunque, differenti. Alla fine sicuramente il gruppo arriverà in aula compatto e convergerà in un unico senso che, stando ai fatti, dovrebbe tradursi in una bocciatura del Bilancio. A confermare questa teoria c’è il mancato coinvolgimento del gruppo alle riunioni organizzate dal sindaco per discutere del Bilancio. Non essendo stati chiamati a fornire il proprio contributo gli esponenti del gruppo dell’Udeur guidato da Antonio Pietrarca sentono di non aver obblighi o vincoli di alcun genere e quindi si sentono liberi di votare in piena autonomia. Teresa Manara
Comunali: Saluppo, Di Bartolomeo, Massa, Cretella I primi nomi in pool di partenza. “Campobasso da ricostruire”
stra, si inizia a pensare alle Primarie e pronti a scendere in campo sono: Augusto Massa, Antonio Battista, Giuseppe Di Fabio, Carmela Lalli. Mentre i segretari delle associazioni giovanili chiedono a gran voce il cambiamento "per non seguire anche a Campobasso l'esperimento Frattura". Nel centrodestra a ribadire la
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AZIENDA TRASPORTI MOLISANA spa Tel. 0874.64744 - 0874.65050 - Fax 0874.629847 Per maggiori informazioni consultare il sito:www.atm-molise.it CAMPOBASSO-ROMA
sua intenzione di ricandidarsi il sindaco uscente Gino Di Bartolomeo. Lo ha fatto con una dichiarazione in aula nel corso dell'ultima seduta del Consiglio comunale. Il movimento Cinque Stelle, infine, sembra sempre più orientato a sostenere le ragioni di una candidatura di Simone Cretella.
CAMPOBASSO-NAPOLI
Giuseppe Saluppo
CAMPOBASSO-TERMOLI-PESCARA
ANNO IX - N° 88 - VENERDÌ 20 SETTEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
ISERNIA
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Isernia
20 settembre 2013
“L’università resti a Isernia” Per il capogruppo del Pdl, Fusco Perrella, la cultura non è un lusso ISERNIA. “La cultura non rappresenta un lusso, qualcosa al quale si può rinunciare, ma al contrario rappresenta un continuo investimento per lo sviluppo della nostra terra e soprattutto delle giovani generazioni”. Questo il pensiero del capogruppo del Pdl Angiolina Fusco Perrella, sul paventato trasferimento delle facoltà di lettere e scienze politiche da Isernia a Campobasso. “Investire nella cultura significa rendere i cittadini più consapevoli di sé stessi e del territorio che li circonda. Delocalizzare l’università, spostando alcune facoltà nel capoluogo di regione, avrebbe delle ripercussioni gravissime sull’intera economia pentra. La presenza dell’Università è fondamentale per continuare un
virtuoso processo di crescita del territorio. Le ripercussioni economiche e sociali sarebbero disastrose se si decidesse di proseguire in tal senso. Crollo degli affitti, chiusura delle attività economiche ed ‘invecchiamento’ della città sarebbero solo alcune delle conseguenze di quest’atto assolutamente da scongiurare. Spostare da Isernia a Campobasso anche solo alcune facoltà andrebbe a innescare, col tempo, una bomba ad orologeria; significherebbe, in breve tempo, assistere alla chiusura di un microcosmo economico che comunque attualmente trova la propria linfa vitale grazie alla presenza dell’Università. Come istituzione abbiamo il dovere morale di distribuire equa-
mente le risorse sul territorio al fine di garantire a tutti la possibilità di crescere. In quest’ottica sa-
rebbe alquanto ingiusto ed ingiustificato spostare le attuali sedi di alcune facoltà.
“A ciò si aggiungono – rimarca preoccupata la consigliera Fusco – i continui tagli effettuati ai danni della ricerca che di fatto penalizzano l’Università. La ripresa economica passa dallo sviluppo di nuove tecnologie: soltanto la ricerca, cioè l’Università, sono in grado di realizzare un tale progetto. E poi, quale strumento migliore, soprattutto in un periodo di crisi come quello attuale, del collegamento tra università e forze economico sociali delle nostre città? Per questo ci auguriamo – conclude la Fusco Perrella – che la paventata chiusura non trovi realizzazione, ora e in futuro, visto che le facoltà presenti a Isernia rappresentano una risorsa da valorizzare per tutta la provincia”.
“Quell’autovelox va tolto” “Per Monte Capraro Associazioni e partiti contro l'impianto istallato nei pressi del bivio di Macchia d'Isernia ISERNIA. presso la sede del Sindacato Autonomo CSA/F.I.A.D.E.L. di Isernia si è tenuta una conferenza stampa indetta dall’Associazione Sindacale Fiadel dal Comitato Pro Trignina, dal Partico Comunista dei Lavoratori e dall’Associazione Antimafia Caponnetto. All’ordine del giorno vi era la questione Autovelox installato dal Comune di Macchia d’Isernia lungo la SS. 85 lato destro dire-
zione Venafro. I partiti e le associazioni hanno reso noto che la mattina del 05.10.2013 terranno un sit in in Via Kennedy di Isernia ovvero davanti alla Prefettura per chiedere la rimozione dell'autovelox in questione, l’annullamento di tutti i verbali elevati dal Comune di Macchia d’Isernia, la restituzione dei soldi a chi ha già pagato e la rimozione del Prefetto di Isernia. Questa ultima richiesta è sca-
turita dal fatto il Prefetto non ha mai inteso rispondere alle istanze e diffide dell’Associazione Sindacale FIADEL e del Comitato PRO TRIGNINA in merito agli abusi segnalati e non ha mai ricevuto i loro rappresentanti. Le Associazioni si sono lamentate perché il Prefetto è tenuto a garantire il corretto impiego delle apparecchiature per il rilevamento della velocità installate lungo le strade della Provincia e per il caso di specie tale garanzia è venuta meno perché l’AUTOVELOX era stato autorizzato dall’ANAS sul lato sinistro ed invece il Comune di Macchia lo ha installato sul lato destro, era stato autorizzato ad una chilometrica ed invece il Comune lo ha installato ad una chilometrica differente e poi, la distanza tra il segnale prescrivente il limite di velocità e l’AUTOVELOX è inferiore a quella stabilita dalla legge. Pertanto tutti i cittadini/automobilisti/ verbalizzati e non, sono invitati a venire davanti alla Prefettura di Isernia il 5 ottobre 2013 per manifestare contro le suddette ingiustizie. Nel frattempo provvederemo a munirci di ogni eventuale autorizzazione.
si intervenga subito” Il Comune di Capracotta ribadisce la necessità degli impianti sciistici ISERNIA. Il vicepresidente del Consiglio regionale, che da tempo sta sollecitando l’avvio dei lavori a Monte Capraro, prende posizione sullo scontro che si è aperto tra il Comune di Capracotta e Funivie Molise Spa.“In questa vicenda non posso che sostenere il Sindaco di Capracotta – dichiara Monaco – perché il mancato avvio dei lavori per ripristinare l’impianto di risalita rende impossibile l’apertura della stagione sciistica anche per il prossimo inverno. L’economia dell’alto Molise si regge in buona parte sulle attività turistiche, ma se non esistono le strutture necessarie per rispondere alle esigenze del turismo invernale si genera una crisi profondissima. Capisco bene le motivazione dell’amministrazione comunale che, necessariamente, ha a cuore le sorti del proprio territorio e dei cittadini di Capracotta e le condivido pienamente”. Il rifiuto a mettere in sicurezza le piste da parte della società che le gestisce, motivato da ragioni di tipo finanziario, non dovrebbe scontrarsi con la volontà del Comune che ne è proprietario. “Si potrebbero mettere insieme le forze – prosegue Filippo Monaco – per il bene dell’economia locale. Se il Comune riuscisse a trovare le risorse economiche per effettuare i lavori perché dovrebbe rinunciare ad una delle migliori risorse del territorio? Trovo assurdo che si giunga ad uno scontro di questo tipo e che si degeneri nelle minacce.Auspico e sollecito un intervento da parte della Giunta regionale per dirimere la vicenda in modo pacifico, ma efficace, e se questo non fosse possibile credo che l’assessore Scarabeo dovrà prendersi la responsabilità di intervenire su Funivie Molise Spa perché risponda alle esigenze per cui la società è nata o si proceda alla sua messa in liquidazione, come da lui già prospettato quando l’ha definita un inutile carrozzone”.
LUTTO Si è spento a 73 anni, Edilio Petrocelli, uomo politico, deputato al Parlamento italiano per tre legislature, attento studioso e profondo conoscitore della realtà economica, sociale ed amministrativa del Molise. L’attenzione che Edilio Petrocelli ha riservato, durante la sua vita, alla cultura e alla storia sociale e politica della nostra piccola regione. Alla famiglia Petrocelli, in particolar modo alla moglie Marisa e ai suoi figli Isabella e Umberto, giungano le condoglianze più sentite dalla redazione de La Gazzetta del Molise.
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Termoli
20 settembre 2013
Furti nei negozi, arrestati quattro pugliesi TERMOLI – Dopo mesi di indagini e accertamenti, gli agenti del Commissariato di Termoli, su disposizione del gip Maria Paola Vezzi del tribunale di Larino, hanno notificato la misura cautelare a quattro persone residenti nella provincia di Foggia perché ritenute responsabili di furti in alcune attività commerciali di Termoli lo scorso 22 febbraio. La mente della banda sarebbe una R.P. una 24 enne già rinchiusa in carcere per altri reati mentre ai
dpmiciliari dovranno restare V.O. di 21 anni, A.R. di 20 e L. S. di 24 anni. I malviventi sono stati rintracciati grazie a dei filmati e alla testimonianza di un cittadino che lo scorso 22 febbraio notò all’interno di un negozio di Corso Nazionale movimenti strani da parte di alcuni giovani, dove in seguito si accerto essere avvenuto un furto. Il testimone chiamò gli agenti del Commissariato indicando anche l’autovet-
tura con la quale i giovani si erano allontanati. Gli uomini della Volante si portarono sulla statale 16 e raggiunsero l’autovettura ma dal controllo non scoprirono alcuna refurtiva, recuperasta in seguito e per un valore di circa 10mila euro, proventi dei furti in cinque attività commerciali di Termoli. Proprio grazie alle testimonianze del cittadino, delle commesse dei negozi e ad alcuni filmati, la banda è stata identificata ed arrestata. .
Convocato il consiglio comunale Iniziati i lavori di riqualificazione
dello spartitraffico di via Firenze
TERMOLI – Per oggi alle 18,30 è stato convocato il Consiglio comunale, in seduta straordinaria in prima convocazione e sabato 21 settembre alle ore 19,30 in seconda convocazione, per la trattazione del seguente ordine del giorno: Ricognizione strada di lottizzazione per la messa in sicurezza – Cessione ed acquisizione di Via Fortore; Nomina del presidente della VI^ Commissione consiliare; discussione sulla revoca del Presidente del Consiglio comunale. L’assise discuterà anche su una serie di mozioni.
TERMOLI – E’ stato presentato l’evento di fine estate denominato “La Notte dell’Equinozio”, un programma ricco di eventi organizzato dall’Amministrazione comunale in collaborazione con diverse Associazioni culturali del territorio, che si svolgerà sabato 21 settembre, a partire dalle ore 16,30 nel centro cittadino. L’iniziativa, programmata in concomitanza con la naturale scadenza della fine dell’estate, chiuderà ufficialmente la programmazione degli eventi predisposti dal Comune di Termoli nel cartellone dell’Estate Termolese 2013. “Si tratta di una iniziativa innovativa per il territorio – è stato detto nei vari interventi che si sono succeduti – voluta fortemente dal sindaco Di Brino e dai consiglieri di maggioranza per salutare la fine dell’estate con un naturale “arrivederci” alla prossima edizione dell’Estate Termolese 2014; l’evento è stato pensato per ani-
TERMOLI – L’Amministrazione comunale informa che sono iniziati i lavori di riqualificazione dello spartitraffico di Via Firenze, nel tratto che va da Via Torino a Via Palermo. L’iniziativa si è resa necessaria a causa del forte stato di degrado della banchina che divide le due carreggiate, anche per via delle cattive abitudini di alcuni automobilisti di parcheggiare sul marciapiedi. Proprio queste modalità di parcheggio non consentite, hanno determinato un peggioramento progressivo dei cordoli, dell’asfalto presente sullo spartitraffico e dell’aiuola, la quale era stata
ormai cancellata. “Nell’ambito di una riqualificazione più ampia di Via Firenze – ha detto il Sindaco – ho preteso che venisse sanata la situazione specifica dello spartitraffico compreso nel tratto che va da Via Torino a Via Palermo. L’intervento specifico, del costo di circa 11.000 euro, sarà realizzato nell’arco di una decina di giorni e permetterà di recuperare e migliorare una zona che era stata purtroppo deturpata dalle cattive abitudini di alcuni automobilisti”. “Esprimo la mia soddisfazione – ha commentato l’assessore Vincenzo Sabella – in quanto riusciremo in poco tempo a dare un
aspetto nuovo è più consono ad una zona che stava versando in stato di degrado. Gli interventi consisteranno nel ripristino dei cordoli di delimitazione dello spartitraffico, nella sistemazione del tratto di asfalto presente nei due lati dell’aiuola, nella ricostituzione dell’aiuola stessa con l’apporto di terra vegetale e nel posizionamento di staccionate in legno, al fine di evitare il parcheggio selvaggio. Ringrazio come sempre il sindaco, la giunta e il gruppo di maggioranza per il supporto a queste iniziative di riqualificazione di varie zone di questa città”.
“La Notte dell’Equinozio”: presentato il ricco programma di eventi mare ed intrattenere l’intera cittadinanza con rappresentazioni, musica, degustazioni e spettacoli vari che andranno a vivacizzare le numerose location dislocate in diversi punti del centro cittadino”. “Dopo i numerosi eventi di qualità proposti nel corso del periodo estivo – ha dichiarato tra le altre cose il sindaco Di Brino – abbiamo ritenuto opportuno concludere la programmazione dell’Estate Termolese mettendo in campo un’idea che coinvolgesse ancora una volta le associazioni presenti sul territorio, in modo da ampliare l’offerta turistica nella fase finale del periodo estivo, dando un ulteriore momento di svago e divertimento ai cittadini, agli ospiti ed agli abitanti delle zone limitrofe, con un
ultimo evento finale”. “Siamo certi – ha commentato il consulente per il Turismo Angelo Presenza – che gli operatori turistici del territorio sapranno cogliere l’occasione promuovendo durante la
serata idee innovative ed originali come, solo a titolo di esempio, il “cicchetto dell’equinozio”, o un menù ideato ad hoc, in modo da rendere l’evento unico e speciale. L’Amministrazione comunale au-
spica un sempre maggiore coinvolgimento dei privati, ai quali spetta proprio il compito di saper coinvolgere i possibili avventori con iniziative tematiche che si legano alla serata”.
PROGRAMMA TERMOLI - Gli appuntamenti inizieranno alle ore 16,30, in Largo Tornola presso il Borgo Antico, con il convegno “Vino e Olio- Il gusto della salute”, organizzato dalla “Aspi Molise e Abruzzo & Divinolio Italia”; alle 17,30, in piazza Sant’Antonio l’Associazione Create presenta “Live Painting e DJ Set”; dalle 18 alle 21, l’Associazione Turistica “Pro loco di Termoli”, in collaborazione con l’Associazione Cavalieri di Termoli, sfilerà nelle vie principali del centro cittadino con “Il corteo storico con giochi medievali”, con il seguente percorso: Via Federivo II, Via Sesto Duomo, Via Duomo, Via Roma, sosta in Piazza Vittorio Veneto, con lo spettacolo degli sbandieratori che durerà all’incirca 15 minuti, Corso Nazionale, Via Roma, Via Federico
II; l’apertura della manifestazione nel Borgo Antico è prevista alle 19, mentre alle 19,15 seguirà un nuovo spettacolo a cura degli sbandieratori. Dalle 19 alle 23, dame, nobili, cavalieri, sbandieratori, musicisti e mangiafuoco animeranno il Castello e le principali vie del Borgo. Presso il Belvedere dei Fotografi, nell’area antistante il Castello Svevo, si terrà l’esposizione del campo d’armi, tende e armi medievali, mentre in via Roma, lato Fontana, avrà luogo il campo addestramento curato dall’Associazione sportiva “Arcieri del Mare”, inoltre, presso la Torretta Belvedere, con ingresso in via Duomo, ci sarà un posto di guardia presieduto da figuranti in veste di soldati. Sempre alle ore 19, “Divinolio” presenta “Vino e Olio.. nel Borgo Antico”,
dove sarà possibile degustare vini e oli molisani all’interno del Borgo, con la collaborazione dell’ARSIAM e Molisextra; Alle ore 21, presso il Borgo Antico, si svolgerà “La Notte della Luna Piena”, una serata astronomica osservativa organizzata dalla “ANDRAM.”. PROGRAMMA EVENTI MUSICALI: Alle ore 21, presso la Scalinata del Folklore si terrà il Live music con i “Tintilia Sound”, a cura dell’Associazione Culturale "CreaTE". Alle ore 21, in Piazza Vittorio Veneto, si terrà il “The Salsa Street, con Dj Alex Latino”, a cura dell’Associazione Culturale "Madamart". Alle ore 21, in Piazza Sant’Antonio, si terrà il “Sound on square” con Dj Lucas, Simonele, Fabio Laffratta e Daniele Di Meo, a cura dell’ASD Madlife.
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Termoli
20 settembre 2013
Ieri l’ultimo saluto al piccolo Walter deceduto dopo un mese di coma PETACCIATO – Si è svolto ieri pomeriggio nella piazza antistante la chiesa di San Rocco l’ultimo saluto della comunità petacciatese al piccolo Walter Ngom, il bimbo di tre anni deceduto dopo un mese di coma per le ferite riportate dopo essere stato investito da un’autovettura mentre circolava in bicicletta per le vie del paese. Dopo la breve e toccante cerimonia il feretro è partito alla volta di Roma da dove con un aereo è decollato alla volta del Senegal, nazione di origine della sua famiglia, dove verrà tumulato. Una cerimonia simbolica quella voluta dai genitori del piccolo, il papà Carlos Ngom e la mamma Diouma, entrambi di fede musulmana, che hanno voluto coinvolgere i cittadini che conoscono la famiglia e che con
Nuovo dirigente scolastico: il sindaco Travaglini porge il benvenuto
partecipazione hanno condiviso il dolore per la scomparsa di Walter. Intanto, sul fronte delle due inchieste avviate dalla magistratura, somno quattro le persone iscritte sul registro degli indagati: il conducente della Lancia Thesis che ha travolto il bimbo e tre medici in servizio negli Ospedali Riuniti di Foggia e nella Casa Sollievo e della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, dove il piccolo era ricoverato ultimamente. La prima inchiesta è condotta dalla Procura della Repubblica di Larino per far luce sulla dinamica dell’investimento quando Walter riportò un grave trauma cranico; la seconda, della Procura di Foggia, per capire se ci siano stati fattori collegati alla lunga permanenza in ospedale tra le cause della morte del bimbo.
Attività dei carabinieri sul territorio BASSO MOLISE - Nei Comuni di Montenero di Bisaccia e Petacciato i militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro a seguito di accertamenti ispettivi nel settore edile, hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria alcuni imprenditori edili del luogo, perché responsabili a vario titolo di inosservanza al Testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. I controlli sono stati eseguiti presso vari cantieri edili a seguito dei quali sono state riscontrate violazioni penali e ammende per oltre 10.000 euro. A Colletorto i militari della locale Stazione unitamente a quelli del Nucleo Operativo Ecologico di Campobasso, nell’ambito di un servizio predisposto per debellare il fenomeno delle discariche abusive, hanno denunciato G.A. 39enne del luogo, imprenditore, per aver attivato una discarica di rifiuti speciali non
pericolosi, in assenza della prescritta autorizzazione. L’area interessata di circa 200mq è stata sottoposta a sequestro. A San Martino in Pensilis i militari della locale Stazione, unitamente a quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Larino, hanno deunciato D.L.G. 46enne del posto per essere stato sorpreso mentre si trovava alla guida di un autocarro sprovvisto di patente di guida poiché revocata, con provvedimento della Prefettura di Campobasso. Nel corso del servizio i militari rintracciavano inoltre il cittadino extracomunitario B.K. 24enne dall’Albania, con il permesso di soggiorno scaduto di validità nell’anno 2011. Lo stesso veniva accompagnato presso la Questura del capoluogo per l’attivazione della procedura di allontanamento dal territorio Nazionale.
Due chiamate d’imbarco per marittimi TERMOLI – La Capitaneria di Porto ha diramato due chiamate d’imbarco per marittimi entrambi con le qualifiche di mozzo – marinaio da imbarcare uno sul peschereccio “Regina di Quori”, l’altro sul motopesca “Fante di Picche”. I marittimi interessati dovranno presentarsi negli uffici della Capitaneria di
porto entro le 9 di questa mattina muniti di: Libretto di navigazione; tesserino di iscrizione nel registro pescatori; Certificato medico di visita preventiva d’imbarco e per i soli Marittimi muniti di libretto di navigazione (1a ctg della gente di Mare), visita biennale in corso di validità’.
MONTENERO DI BISACCIA – A seguito dell’insediamento del nuovo Dirigente Scolastico presso l’Istituto Omnicomprensivo, il sindaco Nicola Travaglini ha rilasciato una dichiarazione di saluto. “Rivolgo a nome mio, dell’Amministrazione comunale e dell’intera cittadinanza – dichiara Travaglini – un cordiale saluto di benvenuto al nuovo Dirigente Scolastico dell’Istituto Omnicomprensivo di Montenero di Bisaccia, professor Franco Capone. Anche alla luce degli ultimi avvenimenti, auspico una serena e proficua collaborazione tra mondo della scuola, istituzioni locali, studenti e genitori, con l’unico obiettivo di ottimizzare l’offerta formativa e di poter dare ai nostri ragazzi gli strumenti necessari per poter competere nelle sfide del terzo millennio”.
Dimensionamento scolastico, lettera aperta dei docenti SANTA CROCE DI MAGLIANO - In merito alla nota del Vice Presidente della Giunta regionale Michele Petraroia, Assessore all’Istruzione, relativamente al dimensionamento scolastico, i Docenti dell’Istituto Omnicomprensivo di Santa Croce di Magliano, hanno diramato una lettera apperta. L’Istituto Omnicomprensivo nasce con Decreto dell'Ufficio Scolastico Regionale del 5 febbraio 2009, relativo al Piano di riorganizzazione della rete scolastica 2009/10. Dopo un naturale rodaggio, l’integrazione fra i vari ordini di scuola ha trovato un evidente positivo riscontro, sia nell’ambito delle politiche di integrazione che di apprendimento e formazione. Numerosi sono i momenti e le attività di condivisione tra i vari Ordini di Scuola, supportati dalla possibilità di realizzare un curricolo verticale: continuità, orientamento in entrata e uscita, progetti di solidarietà, attività ludiche e sportive, attività teatrali, rapporti con Enti, Istituzioni e Agenzie del Territorio sono il filo conduttore di percorsi comuni qualificanti e altamente formativi. Tutto ciò ha avuto e può continuare ad avere una ricaduta positiva non solo nel Comune di Santa Croce di Magliano, ma in tutto il territorio del cratere sismico, per una politica territoriale che sappia valorizzare e unificare le risorse umane e istituzionali già presenti sul territorio, nonché infrastrutture e servizi già realizzati. Pertanto, dissentono da logiche finalizzate ad utilizzare il Territorio, in questione, in modo puramente strumentale per risolvere “altri” problemi che, pur condivisibili, non devono danneggiare il fragile e precario equilibrio delle realtà territoriali, già segnate da un processo di spopolamento e depauperamento economico, sociale e culturale. Negli anni passati, purtroppo, politiche campanilistiche e poco attente alle affinità sociali e culturali, non hanno tenuto conto delle varie esigenze degli alunni, dei genitori e degli stessi Operatori Scolastici, che il Liceo Scientifico rappresenta appieno, nella sua variegata complessità, (polo aggregante di tutto il bacino di utenza, che conta circa 15.000 abitanti), il sistema educativo generale. Nello specifico si sottolineano alcune delle attività promosse, che hanno coinvolto gli altri Ordini di Scuola dell’Omnicomprensivo, nonché le scuole limitrofe: Stage a Malta, scuola-lavoro (sono stati coinvolte le aziende operanti sul territorio e gli studi professionali), collaborazione con lo IAL- Molise (per la riduzione della dispersione scolastica, formazione professionale di quel segmento di utenza maggiormente portato per le attività tecnico-operative), progetto Fixo (in rete, con l’Istituto Tecnico Commerciale Boccardi , per l’orientamento
scolastico e professionale, indirizzato al mondo del lavoro), E-Twinnig (seminario regionale sulle nuove forme di comunicazione in rete con altre scuole italiane, europee ed extraeuropee), collaborazione con l’ Avis (sensibilizzazione delle tematiche inerenti il benessere della persona), collaborazione con la Protezione Civile, (tematiche riguardanti la gestione delle emergenze), collaborazione Inail, con l’intervento di esperti ENEA (progetto sulla sicurezza nella scuola e nei luoghi di lavoro), progetti con EIP Italia (promozione dei valori della pace e dei diritti umani).Vero è che questa Scuola rappresenta, ad oggi, l’unica risorsa, l’unico elemento catalizzatore della cultura di tutto l’hinterland, e a tal proposito si segnalano alcuni dei momenti di condivisione, sia a Scuola che nella più ampia Comunità di Santa Croce e dei paesi limitrofi: orientamento in entrata e in uscita, progetti di solidarietà (la Partita del Cuore, spettacoli di solidarietà a San Giuliano e a Santa Croce di Magliano, partecipazione alla rassegna nazionale del teatro dialettale nel Comune di Colletorto e regionale a Bojano, … ), attività ricreative, teatrali, visite guidate (FAI) e gite di istruzione sono diventati percorsi comuni ed intensamente educativi. E’ perciò auspicabile, invece, un processo di razionalizzazione ed ampliamento dell’Istituto Omnicomprensivo di Santa Croce di Magliano con l’accorpamento delle Scuole di San Giuliano di Puglia, Colletorto e Bonefro, come polo trainante di tutta la realtà territoriale, dove il naturale proseguimento dei corsi di studio precedenti trovano nel Liceo Scientifico la loro conclusione per un adeguato prosieguo all’Università. Dissentono, quindi, dalle affermazioni emerse nell’incontro promosso dall’ANCI Molise e, senza entrare nel merito delle più ampie problematiche trattate, ricordano che l’Istituto Omnicomprensivo di Santa Croce di Magliano ha da sempre messo in atto politiche di integrazione, apprendimento e formazione, trovando punti in comune fra i vari Ordini di Scuole, tanto da diventare riferimento a livello nazionale (vedasi gli Atti del Convegno di Sirmione), in quanto l’Istituto ha partecipato in qualità di esempio positivo con i progetti di integrazione degli alunni ROM ed extracomunitari. Inoltre, il Liceo Scientifico è stato individuato come unica Scuola del Molise per il monitoraggio inerente il Corso di Studi di Scienze Applicate e nell’ultimo Collegio Docenti del 09/09/2013 è stata deliberata l’istituzione del Corso di Studi del Liceo Sportivo per rispondere alle più ampie esigenze provenienti dalle Comunità del cratere. I Docenti dell’Istituto Omnicomprensivo
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Spettacolo
20 settembre 2013
Le verità nascoste Autore e regista tv, Giuseppe Colella soppesa con ironia cronaca e spettacolo di Charles N. Papa ROMA - Campobassano, classe ‘73, Giuseppe Colella vive e lavora a Roma, è autore, sceneggiatore e regista tv dal 2000. Attualamente scrive per La5 per il programma “Torte d’autore”. Colella è nello spazio che divide la platea televisiva dal backtage di una qualunque produzione tv, è sulla linea che demarca la verità dalla frottola, è colui che incide sui gusti, sulle scelte, sul gradimento del popolo catodico rispetto alle immagini e alla parole che la tv, ogni giorno ci propone. Un lavoro che ha delle responsabilità verso la società globale, che se svolto con buon senso, non crea teenager mostri e schiavi di miti chewingum, che durano il tempo che dura lo zucchero, non illude casalinghe annoiate con format stantii e fasulli. Senza esagerare, con la giusta ironia, scambiamo quattro chiacchiere con Giuseppe Colella, alla scoperta di quelle verità nascoste da svelare. Cosa significa oggi lavorare in tv senza apparire? “Ne parliamo spesso tra colleghi e siamo giunti alla stessa conclusione: è molto meglio stare dietro le quinte che davanti alla telecamera! per almeno due buone ragioni: la prima è che nessuno sa chi sei e quindi puoi vivere in pace, la seconda è che, per il nostro lavoro, è importante continuare a guardare il mondo per scoprire fatti, punti di vista e nuove tendenze che poi possono diventare spunto per nuovi programmi; e farlo nell'anonimato ti permette di vederlo meglio, senza sovrastrutture”. Il racconto televisivo segue la verità o accontenta l’auditel? “La tv è fatta di scelte: scegliamo chi e cosa mostrare con le telecamere, scegliamo cosa tagliare e montare, scegliamo il punto di vista su una storia. In due parole: la tv è capziosa. Dunque, nella migliore delle ipotesi racconta un pezzo di verità, o una delle verità possibili. In questa scelta contribuisce l'immagine che abbiamo del pubblico che ci guarderà; è inutile fare un documentario sulle sorti della filosofia teoretica e mandarlo in onda alle quattro del pomeriggio su Rai1, ammesso che te lo facciano fare. Quindi l'Auditel è la stella polare, ma non solo in termini di quantità dell'ascolto, soprattutto in termini di qualitá: chi ti guarda, cosa cerca e perché. Poi c'è un terzo elemento che ci guida: con la crisi, i soldi sono diminuiti e per fare un programma oggi abbiamo la metá (se non un terzo) del budget di tre-quattro anni fa. E dunque sono arrivate le aziende che mettono una fiche per avere visibilitá nei programmi. Si chiama product placement, o bartering...in ogni caso, bisogna dare uno sguardo anche a questo. La creatività è la capacità di sapersi muovere tra tutti questi paletti. Se è un bene o un male non so dire, so solo che è così”. Definisci il tuo lavoro un gioco con i fantasmi del passato, come dire che siamo legati a tutto quello con il quale siamo cresciuti “E’ inutile fingere di avere solo buone letture, guardare solo buona tv e ascoltare solo buona musica. ognuno di noi è pieno di robaccia che ha visto e sentito anche senza rendersene conto: quando sei in auto e ascolti gangnam style non puoi farci nulla, ti entra dentro anche se il tuo gruppo preferito sono i Pink Floyd. E così, si chiama ipnagogia, questa roba ti frulla dentro il cervello e prima o poi la tirerai fuori quando meno te l'aspetti. e, detto tra noi, non è detto che sia un male. Creare significa dare forma a tutto ciò che fa parte del tuo vissuto e c'è spazio per tutto, persino per PSY”. In sintesi sei un creativo, ma sei anche parte del tubo catodico, di quella macchina infernale che è la tv, di quella che modella falsi miti, che assurge a verità assoluta trasformando insignificanti personaggi in star di plastica e riferimento per giovani teenager incapaci di scegliere con cognizione. Insomma,davvero la tv è cat-
tiva? “Nell'annosa diatriba tra apocalittici e integrati, io sto dalla parte degli integrati. La tv non è cattiva. Come ogni altro elettrodomestico deve essere usato bene. Se metti il dito nel minipimer non è cattivo il minipimer, sei tu che sei un idiota. Capisco che la tv è usata oggi per costruirsi un'idea sul mondo e che quindi ha delle responsabilità in più rispetto al minipimer. Ma il punto è che siamo stati noi a dare alla tv questo valore... ci vuole maggiore distacco in chi la guarda, proprio come si fa con i quotidiani: se hai tra le mani la Repubblica o Libero, sai che quello che leggi deve essere filtrato. Lo stesso bisogna imparare a fare con la tv”. Attualmente lavori a La5 in ‘Torte d’autore’, che ambiente è? “Sto lavorando a Mediaset e contemporaneamente sto preparando un programma per La7. Ho lavorato con tutti i maggiori broadcast nazionali, ma Mediaset è un posto speciale; la cura che hanno loro nello scegliere i programmi e nel trattarli come beni preziosi, non ce l'ha nessuno. Anche se, negli ultimi tempi, la Rai ha iniziato a ragionare secondo logiche più di contenuto. Quando i soldi mancano, bisogna fare le cose meglio. E lo stanno capendo tutti”. Hai lavorato nella comunicazione anche per molti politici, ma mai in Molise, come mai? “Ho avuto diversi contatti con politici e amministratori locali ma alla fine non sono mai riuscito a fare qualcosa di importante. Magari la colpa è anche mia, però in generale noto che il comunicatore politico viene inteso da noi molisani come una sorta di appendice; al limite ti fanno scegliere uno slogan o la foto e il colore dei manifesti. Manca, generalizzando, la cultura della comunicazione come moltiplicatore di idee. Le idee sono della politica, il modo di trasmetterle dovrebbe essere del comunicatore. Questo passaggio, tanto semplice in teoria, è difficilissimo da essere messo in pratica: alla fine il politico molisano preferisce fare di testa sua”. Perchè oggi è così difficile comunicare, meglio, perché non tutti sono consapevoli che la comunicazione chiare e limpida, è alla base del successo? “Ottima osservazione la tua. Però, a guardarla bene, questa domanda contiene in sé anche la risposta: la comunicazione chiara e limpida, evidentemente, non conviene a molti”. Che ricordo hai del tuo primo lavoro da regista? “Ricordo che era il 1999 e guadagnavo 600.000 lire al mese per guardare cassette e scrivere cosa accadeva. Dopo un mese che scrivevo "Mario si alza dal divano e va alla finestra", mi sono detto che così sarei morto di sonno; così ho iniziato a scrivere a modo mio "Mario si alza dal divano come uno che non ha più voglia di stare lì ma senza un'idea chiara di cosa fare, si avvicina alla finestra e ci guarda attraverso per cercare un'idea, uno stimolo, o semplicemente per guardare le vite degli altri". Dopo due giorni è arrivato il produttore e mi ha proposto di passare alle sceneggiature”. Da molisano, hai diretto un altro molisano, Raffaele Spidalieri nel video di “Parlami d’amore Mariù “Raffaele è un artista incredibile: è poliedrico, come anche nella vita. Dirigerlo è stato un vero piacere e sono felice che, grazie anche a quel video, si siano aperte per lui alcune porte nella grande distribuzione”. Per chiudere,dicci tre cose da fare guardando la televisione. “Primo: guardala se proprio non hai di meglio da fare. Secondo: se senti due cose che hai già sentito altrove, beh, cambia canale. Terzo: guarda l'orologio, se sono passate più di due ore è il caso di spegnere. Poi un consiglio interessato: se, guardandola, scopri che ha fatto il Campobasso calcio, mandami un sms”.
Inaugurazione del venerdì CAMPOBASSO - Venerdì 27 settembre inaugura la stagione 2013/14 il Move club di via Garibaldi. Pre serata con cena e musica live. In consolle Alex C., Andrea Barletta, Emanuele Di Re, Nian Project. Info 3391078305. CAMPOBASSO - La stagione invernale del bar Prestige prende il via venerdì 27. Dalle 20.30 cena, a seguire set di dj Uptown. Info 3397026084.
Appuntamenti BOJANO - Oggi dalle 19.00, aperitivo, cena, e dj set con i Rizzi bros., Andrea e Davide al circolo La Nebbia. (foto) ISERNIA - Domani per il settembre isernino live Il bivio di Sessano. RIPALIMOSANI - Serata conclusiva domani per la stagione estiva 2013 al Blue Note. VINCHIATURO - A “Le4vianove” domani sera live della tribute band dei Litfiba “Aprite i vostri occhi”. BOJANO - Inaugura la stagione invernale domani sera il “Cat woman” sulla ss17. Serata caraibica. MONTAQUILA - Domenica 22 settembre presso Aula Studio Liberamente, presentazione del libro “L’estate degli inganni”. Incontro con l’autore Adelchi Battista.
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20 settembre 2013 Pagina redazionale singolarmente autogestita Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto
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