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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 190 - SABATO 20 SETTEMBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Tel.: 0874.1919119 Fax: 0874.49441 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Laura Venittelli L'Oscar del giorno lo assegniamo a Laura Venittelli. La parlamentare molisana ha avuto la forza di denunciare pubblicamente la segretaria del Pd, Micaela Fanelli, per la presa di posizione causata dalla richiesta di portare in approvazione lo statuto regionale quasi a scatola chiusa oggi nell’assemblea molisana del Pd. Del resto, la segreteria regionale si sta dimostrando chiusa rispetto alla minoranza del partito che, pure, vede i maggiori esponenti a livello istituzionale. Nè, tantomeno, è riuscita ad assicurare una politica programmatica sul territorio a partire dalla Regione.

Il Tapiro del giorno a Molise in cultura

Il Tapiro del giorno alla Fondazione Molise In-cultura. Questo che segue è il testo dell’invito della Fondazione Molise Cultura ai responsabili Cultura e Spettacolo: “ Lunedì 22 settembre c.a. alle ore 12,00, presso il Teatro Savoia di Campobasso sarà presentata la stagione teatrale (Stagione no? – ndr) 2014/2015 organizzata dalla Fondazione Molise Cultura. All’incontro con la stampa sarà presente il presidente Antonella Presutti e il direttore Sandro Arco”. Post scriptum – Non sapevamo che Presutti e Arco fossero una sola persona!

Eliminate la Gazzetta, intervenga la magistratura Pubblichiamo la denuncia inviata al procuratore generale della Procura di Campobasso: “è in atto una guerra subdola per sottrarre pubblicità privata alla testata da parte di chi ha le chiavi della cassaforte” “Il censimento è iniziato da parecchio. Non c’è voluto molto per scovare tutta l’informazione che non si adegua agli ordini di scuderia come preteso da ciambellani, giocolieri e pagliacci al servizio del Sovrano. Noi della Gazzetta stiamo avvertendo segnali sempre più pressanti. Eppure da quando abbiamo iniziato a dare notizie e a fare analisi politica sulla situazione attuale, non siamo stati oggetto di

alcun esposto o denuncia fatte salve le iniziative di Patriciello e Facciolla di cui, al momento, non si ha notizia e che non riguardano le inchieste giornalistiche sulle vicende regionali. Eppure non siamo stati dolci. Anzi, punzecchianti come zanzare. E’ in atto una guerra subdola per sottrarci pubblicità da parte di chi ha le chiavi della cassaforte ai quali gli amici volenterosi devono piegare, pena la messa in quarantena. Il pizzino è: La Gazzetta del Molise si interessa di “cosa nostra” e deve morire”. Ecco, il nostro compianto direttore editoriale Tommaso Di Domenico avrebbe certamente

scritto queste parole. Non perché lo immaginiamo noi, semplicemente perché lo ha già fatto il 7 gennaio 2014. Con il suo stile inconfutabile, già a inizio anno il direttore di testata aveva annunciato cosa stava accadendo scrivendo di una ipotesi di reato a cui nessun magistrato che opera alla Procura di Campobasso sembra essersi interessato. La speranza è che oggi il nuovo procuratore generale, già reduce dell’esperienza di mani pulite, abbia voglia di osservare e leggere delle beghe di paese di questa piccola regione. Almeno lui, e ammesso che anche in Procura, come in Regione, non

fingano l'inesistenza della Gazzetta del Molise non inserendola sulla rassegna stampa istituzionale. Anche perché altrimenti cadrebbero nel nulla le parole del procuratore capo Armando D’Alterio il quale, in qualità di relatore durante un corso di formazione professionale per giornalisti, ha praticamente spiegato che le ipotesi di reato che vengono fuori dagli articoli di giornale devono essere oggetto di attenzione dei magistrati. Perchè il lavoro dei giornalisti, se non ostacola quello giudiziario, a volte viaggia di pari passo. CONTINUA A PAG.3


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Le chiacchiere e le dichiarazioni “vuoto a perdere” hanno stufato E’ il caso che il novello esternatore del Pd da Montenero di Bisaccia, Nicola Palumbo, membro dell’assemblea nazionale del Partito – Laboratorio politico per la Sinistra -, si metta prima d’accordo all’interno del suo schieramento e con i quadri dirigenziali, per poi darsi, come e peggio di Petraroia, alle esternazioni, peraltro sempre e comunque con una forte dose di scontatezza dialettica tale da rendersi spesso ripetitiva di cose già dette da altri. Sicché, come ci è capitato di notare e di sottolineare, sembra che il Nostro sia ormai all’affannosa ricerca di visibilità sui media, costi quel che costi. Costi ovvero la scontatezza delle valutazioni e, quindi, un inevitabile abbassamento d’attenzione a ciò dice. Anche perché da sinistra ormai la musica è sempre la stessa: la Regione Molise sta facendo il possibile per riparare gli errori di chi ha governato in precedenza e le scelte di Frattura e compagni, quantunque dolorose, vanno fatte in ossequio al nuovo modello comportamentale che si vuole sia feroce, punitivo, aggressivo, penalizzante di ogni richiesta che non sia gradita all’establishment. Palumbo è perfettamente in linea con questo indirizzo mediatico e, con leggere sfumature linguistiche, tenta, come diciamo, di farsi spazio nel panorama della cronaca molisana rimasticando notizie, con il chiaro obiettivo di rendersi “popolare” in vista degli appuntamenti elettorali prossimi venturi. Da queste colonne lo abbiamo segnalato epigono di Petraroia in veste di esternatore e commentatore e, se

gli capita, di polemista. Arti che di solito portano ad essere virtualmente protagonisti (nel nostro caso di nulla), con un’alta percentuale di resa mediatica. Noi, commentandolo, infatti, gli stiamo dando una mano. E siccome ci saranno altri, e altri ancora, comunicati e dichiarazioni da Montenero di Bisaccia, gradiremmo contenessero qualcosa di nuovo, ci fosse materia critica da sviluppare, comparare, valutare. L’ultima uscita di Palumbo, ad esempio, ricalca pedis-

sequamente la linea d’indirizzo della sinistra molisana al governo: dura lotta, e contrasto violento, ai tentativi di trovare soluzioni al dramma del lavoro attraverso i canali regionali, la pubblica amministrazione, il bilanciamento dell’intesa e della interazione pubblico-privato. Ce ne hanno parlato a iosa Frattura, Petraroia (Facciolla e Scarabeo non parlano e Nagni saggiamente si dedica alle opere pubbliche), ed ora Palumbo. Per il quale _ come se fosse una novità,

una presa di posizione straordinariamente etica e innovativa – “ È sbagliato pensare di risolvere le vertenze di aziende private come gli Enti della Formazione professionale, le aziende terziarie (Sic! – ndr) e le società partecipate con la proposta di far assumere tutti i lavoratori alla Regione, alla FinMolise o a strutture pubbliche”. Dalle parole ai fatti: “Può reggere in termini di buon senso che 26 milioni di euro di fondi pubblici servano per risolvere la vertenza degli ope-

La mancata nomina regionale impedisce le gare d'appalto per le mense

Esu ancora senza direttore A Isernia la situazione è tragica Brasiello o Frattura, di chi la colpa? CAMPOBASSO. Sono soprattutto gli studenti universitari che frequentano le facoltà di Isernia a subire la mancanza di un servizio mensa per davvero funzionante. Questo perchè? Perchè l'Esu, l'Ente per il diritto allo studio universitario, è ancora senza direttore da oltre un anno. Ciò impedirebbe l'indizione della gara d'appalto soprattutto per le mense. Ma quando si è trattato di nominare il commissario tutto è stato fatto con estrema velocità. Era una questione politica. E

degli studenti a chi interessa? Tragica la situazione a Isernia. L'attuale e unica mensa dista chilometri dalle facoltà ubicate al centro storico cittadino così come da quella a Pesche. Allora, di grazia, quale la qualità e i servizi offerti agli studenti che hanno scelto Isernia come sede universitaria? Eppure, l'intera classe politica si era mobilitata per salvaguardare le Facoltà ad Isernia. E ora? Cosa dirà il sindaco Brasiello agli universitari? Che il presidente Frattura non ha ritenuto di do-

vere intervenire con tempestività? Ma il sindaco Brasiello ha sollecitato la Regione affinchè provvedesse alla nomina del direttore dell'Esu? E se lo ha fatto perchè la Regione non ha adempiuto? Sono tanti, troppi interrogativi che rischiano di minare quanto, pure, di buono è stato fatto negli anni passati e che ora rischia di andare tutto in malora. La Regione, almeno di questo, se ne sta accorgendo? E il sindaco Brasiello può dire come stanno veramente le cose?

ratori della Formazione Professionale? (Non sia mai detto! Peraltro ci ha pensato Petraroia ad affossarli! – ndr). Può passare il messaggio che spetta alla Regione assumere i licenziati di diverse imprese private andate in crisi o di precari della Provincia che non hanno prospettiva? (Peccato che quei precari abbiano tenuto in vita e fatto funzionare la Biblioteca Albino! – ndr) Se si pensa che la soluzione delle vertenze è quella di mettere tutti a carico della Regione Molise perché discriminare i 3 mila operai dell’edilizia? (Questo è un cavolo a merenda! – ndr) Solo perché non fanno sentire la loro protesta?(La facciano sentire alle Associazioni degli industriali! – ndr) È opportuno che si faccia chiarezza sulle rivendicazioni avanzate perché un conto è discutere su percorsi e soluzioni possibili, altra cosa è illudere i lavoratori che una Regione in crisi (Questa è nuova! Sapevamo che la Regione – con la R maiuscola – è compatta e coesa! –ndr) e in forte difficoltà finanziaria possa assumere tutti i lavoratori licenziati del Molise”. Dica a questo punto il lettore che cosa di nuovo e di interessante ha trovato nelle sopra riportare dichiarazioni di Palumbo che goà non si sapesse. Se non ciò che quotidianamente ci tocca di vedere e di registrare: il Molise andare in rovina, i disoccupati aumentare, e i sinistri godersela alla Regione a decine di miglia di euro al mese. Dardo


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Biomasse nel Matese, tremano i soci del governatore Sindaci, Provincia, associazioni e popolo sovrano si oppongono alla centrale da 700mila euro CAMPOBASSO. Come si comporteranno in Consiglio regionale assessori e consiglieri regionali del Pd che fanno capo a Roberto Ruta sulle biomasse nel Matese? Cosa farà Michele Petraroia su un argomento che è stato campo di battaglia per i suoi 4mila voti? Già. Perché Michele Iorio e Antonio Federico (Fi e M5stelle) hanno messo sul piatto una bella mozione per discutere della centrale dei soci del governatore Frattura chiedendo alla Giunta di sospendere le autorizzazioni concesse dalla Regione stessa. “La Regione non può fare finta di nulla” dice Michele Iorio che chiede a Frattura “di concordare con i comuni del Matese il da farsi”. Anche perché “il centrosinistra tradisce tutta la sua politica basata sul fatto che le iniziative devono essere concordate con i territori”. Peccato però che “questa iniziativa fa eccezione. Non si capisce perché”. Forse perché “bisognerebbe spiegare la titolarità di questa azienda”? Richiesta di annullamento delle determine che autorizzano le due centrali a biomasse nel Matese è anche ciò che afferma Antonio Federico del M5stelle. “Le due centrali sono uno scempio sono tutti i punti di vista. Quella di Campochiaro – dice Federico – lo è anche dal punto di vista politico perché direttamente o indirettamente è coinvolto il presidente della Regione”. Già, perché pur non avendo più quote societarie (che sono state cedute, dopo le elezioni, a titolo gratuito al marito del suo capo di gabinetto), Frattura è comunque coinvolto. Senza contare il pasticciaccio a cui si va incontro con il ruolo del capo di gabinetto della presi-

denza della Giunta regionale. L’altra centrale, pur non essendo coinvolta in affari “privati istituzionali”, “avrebbe una ricaduta ambientale pazzesca perché parliamo di un impianto da 35 Mw insostenibile per il nostro territorio” chiude Federico. Voci fuori dal coro queste? Assolutamente no. Ad insorgere sono anche i sindaci del Matese e la Provincia di Campobasso che hanno deciso di ricorrere al Tar Molise. Chissà chi ci sarà a difendere la Civitas dei soci Frattura: forse il legale Salvatore Di Pardo? Anche se, forse, Frattura e soci dormissero sonni tranquilli certi di una loro vittoria al tribunale amministrativo, quello che più fa tremare i diretti interessati è la ribellione popolare. Soprattutto se martedì ci saranno spettatori in Consiglio regionale. Perché i vari Petraroia, Scarabeo, Totaro, che con Frattura non hanno molto da spartire se non il ruolo di assessori (per i primi due) avranno la possibilità di dimostrare la loro coerenza politica. E cioè evidenziare con il voto in aula che la politica non è cura degli interessi propri a discapito di quelli comuni. E’ pur vero che tutti in Giunta hanno approvato il documento che autorizza la costruzione di centrali di potenza al di sotto di 1Mw. E quella dei soci di Frattura è di 0,999Mw. Ma non avevano gli occhi dei cittadini puntati addosso nel momento del fatidico “si”. Martedì invece dovranno assumersi grandi responsabilità politiche di cui chiederanno conto agli elettori alla prossima tornata elettorale. Quindi la domanda è: decideranno secondo coscienza o secondo gli interessi economici privati a discapito dei molisani?

Si apre la guerra anche in Regione con la mozione di Michele Iorio e Antonio Federico

SEGUE DALLA PRIMA (...) La domanda che i lettori dovrebbero porsi è: perché si tenta di sottrarci pubblicità da parte di chi ha le chiavi della cassaforte? Quali sono le notizie date dalla Gazzetta del Molise? Ecco un resoconto: i rapporti tra Frattura e Torzi, l’imprenditore larinese che pare abbia investito sulla candidatura di Frattura presidente il quale ha acquistato la casa al mare proprio dall’imprenditore, re della banda larga, amante delle biomasse e già impelagato in diversi guai giudiziari. Poi ci sono gli strani intrecci tra il presidente Frattura, la sua compagna Gilda Antonelli e l’imprenditore Torzi che nel 2007 viene nominato amministratore unico della società Natifortunati in cui la compagna di Frattura deteneva il 10% delle quote. Poi c’è la questione imprenditoriale privata del presidente Frattura: la centrale a biomasse a Campochiaro che la Regione Molise con Frattura presidente ha autoriz-

Eliminate la Gazzetta, intervenga la magistratura zato ai soci in affari di Frattura (il marito del suo capo di gabinetto e gli amici della C&T). Poi c’è la Bio.com ossia un’altra società, del presidente Frattura e degli amici della C&T, che ha intascato 265mila euro di fondi pubblici senza costruire nulla, poi c’è il ruolo del legale privato di Frattura, Salvatore Di Pardo, che Frattura fa partecipare ai tavoli commissariali della sanità e che difende quasi tutte le strutture private sanitarie del Molise che puntualmente impugnano gli atti firmati da Frattura. Andiamo avanti: c’è la storia della sanità, quei 40 posti letto della clinica di Patriciello a Salcito di cui pare non esista alcuna convenzione con la Regione Molise ma che la Regione potrebbe pagare (e si parla di milioni di euro). Oppure c’è la faccenda Fai, l’azienda camerale nata con Frattura al vertice della Camera di Commercio e Paolo Spina presidente della Fai, e la sparizione di circa 500mila

euro (per la quale vicenda c’è anche un’interrogazione parlamentare). Oppure ci sono articoli in cui si parla del ruolo della compagna di Frattura: Gilda Antonelli è ovunque quando si tratta di finanziamenti universitari all’innovazione. Poi c’è la storia della sorella del presidente Frattura, capo di gabinetto in Questura a Campobasso che apre alla domanda: è eticamente corretto viste le vicende accadute a livello giudiziario? E poi ci sono le promozioni e gli spostamenti in settori strategici di dirigenti regionali o legati al governatore da vicende imprenditoriali o uomini di fiducia di Patriciello. Poi ci sono i rapporti imprenditoriali tra Frattura e Patriciello, la costruzione delle Torri e l’assunzione nella segreteria particolare del presidente di uomini nominati amministratori della sua omonima società. Ed ancora: incarichi pubblici assegnati dalla Regione a uomini pun-

tualmente impelagati nei lavori imprenditoriali di Frattura. O, ancora, i legali di Frattura che mangiano e bevono con procuratori della Repubblica che indagano sulle vicende giudiziarie collegate al governatore stesso. Ma c’è anche la vicenda oscura del trasporto pubblico regionale (bando revocato dopo l’aggiudicazione della gara d’appalto), la nomina di un direttore generale alla Regione Molise che è compare dell’avvocato Di Pardo, la nomina inconferibile di un direttore della Salute legato alla Cattolica (che vuole soldi dalla Regione Molise per prestazioni erogate), l’assunzione al nucleo di valutazione (con 80mila euro all’anno) di una donna legata ad un giudice del Tar Molise e peraltro indagata. Argomenti che aprono un dibattito, sia tra i cittadini che tra gli addetti ai lavori e che gridano alla magistratura di verificarne la legalità. Perchè? Semplicemente per evi-

tare che si pensi: “Perchè vi meravigliate che una signora condannata per appropriazione indebita e indagata per il fallimento di una municipalizzata faccia parte della squadra di Frattura, Petraroia e compagnucci? Merito e capacità, secondo il credo dello statista Frattura”? come afferma il senatore Di Giacomo. Ecco, queste sono solo alcune delle notizie pubblicate che non si leggeranno altrove, su quei giornali (e ne sono rimasti due) che percepiscono fondi pubblici con una legge sull’editoria sempre chiacchierata dal centrosinistra ma utilizzata dallo stesso schieramento oggi al potere. Forse perché funziona come insegna Augusto Massa: cambiato sedere, mutato parere. A meno che non bisogna arrivare alle conclusioni del senatore Di Giacomo: “In questa Regione l' abuso e l' illegalità sono diventati la norma”. Red.pol


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Tutto sbagliato, tutto da rifare La corsa ai 46 milioni di euro per le reti idriche e fognarie e i depuratori ha mostrato una poco rassicurante “responsabilità” degli amministratori locali e dei progettisti Tutto sbagliato, tutto da rifare. La qualcosa non è gradita all’assessore regionale ai Lavori pubblici Piepaolo Nagni (rara avis nell’esecutivo di Palazzo Vitale) che alle cose fatte bene, concretamente, con riflessi immediati sull’economia e sull’occupazione, tiene in modo particolare, sorretto a dovere dalla direzione dell’area quarta e dalla segreteria. Era da immaginarselo che alla messa in circolo dei 46 milioni per il miglioramento delle reti idriche e per ottimizzare e potenziare il sistema fognario, quello dei collettori e della depurazione, si sarebbero scatenati i comuni, i progettisti e gli imprenditori. In pieno settennato di vacche magre, quei 46 milioni rappresentano una manna dal cielo che l’assessore ha saputo raccogliere andando a scovarla nelle pieghe dei finanziamenti europei non utilizzati. Il Molise è leader tra le Regioni per la scarsa capacità di spesa. In giro per gli altri assessorati non si trovano finanziamenti pronti e disponibili, ma cumoli di chiacchiere trascritte in documenti, relazioni, mozioni, ordini del giorno e buone intenzioni.

Naturale che si sarebbe aperta la corsa all’oro, con tutti i mezzi possibili, come nel Far West. Progetti a caterve sui tavoli dell’assessorato, che la struttura tecnica nei giorni scorsi ha iniziato ad esaminare. Ed è qui che l’entusiasmo per tanta risposta celere e concreta da parte delle amministrazioni locali e da parte dei progettisti ha cominciato a crollare. Mano a mano che i progetti venivano istruiti per verificarne la corrispondenza e l’ammissibilità al finanziamento è balzata evidente una serie di anomalie tecniche e amministrative. Probabilmente i tempi di progettazione ristretti, la inveterata furbizia usata col presentare comunque un elaborato, salvo poi ad integrarlo o a modificarlo, ha fatto sì che molti progetti fossero firmati da architetti e geometri e non da ingegneri, come tassativamente previsto per le opere di natura idraulica, fognante e depurativa. Progetti, alcuni altri, che invece della rete idrica comunale riguardavano interventi sulle condotte rurali, e altri addirittura “contraffatti”, ovvero con la firma di progettisti esterni coperta dalla

firma dei responsabili degli uffici tecnici comunali. Insomma, un mezzo guazzabuglio, una dimostrazione poco rassicurante della “responsabilità” degli amministratori locali e della professionalità dei tecnici che non potendo firmare hanno invece firmato. Forse speravano nella distrazione degli uffici o, peggio, nella tolleranza della politica regionale quando vi trova opportunità e convenienza. Indirizzo sbagliato, questa volta. Tutto da rifare, quindi. Alla velocità degli amministratori locali nel rispondere in modo sbagliato al bando regionale, va quindi posta altrettanta velocità nel rimettere ordine. L’assessore, la struttura, la segreteria, infatti, si sono mobilitati nel dare ai comuni e ai progettisti le indicazioni giuste per andare avanti. Per stare nei tempi, ma senza ulteriori inghippi. Ciò che si vuole vengano finanziati e realizzati sono i sistemi di contenimento delle perdite d’acqua dalle reti idriche comunali; un sostanziale e aggiornato miglioramento dei processi di depurazione delle acque luride (siamo la Regione con il maggior numero di depuratori

inefficienti o addirittura non funzionati e la salute dei fiumi per questo è largamente compromessa); quindi il potenziamento dei collettori fognari rapportati all’aumento demografico. Un passo avanti

verso condizioni ambientali meno compromesse. Ma con il crisma della regolarità, della professionalità, della competenza. E non il solito arraffa arraffa. Dardo

Pur senza finanziamenti regionali esperienza positiva per la facoltà di Scienze Politiche

Premio “E-Government 2014” – la Direzione d’Area Terza della Regione Molise ottiene due menzioni speciali per il Progetto “Sa.l.Sa” e “Di Sana e Robusta Costituzione”

Summer school, ottima riuscita

di Massimo Dalla Torre Ancora un posto d’onore per la Regione Molise che ha ottenuto a Rimini nel corso dell’iniziativa “Premio E-Government 2014” due menzioni speciali per il progetto “Sal.Sa” e “Di sana e robusta Costituzione”. Iniziative che hanno visto manifestazioni di interesse da parte di altre amministrazioni che vorrebbero mutuare i nostri know-how. A tal riguardo, l’assessore al lavoro,welfare, formazione dell’ Emilia Romagna Patrizio Bianchi ha invitato il direttore dell’Area Terza della Regione Molise (Assessorato all'Istruzione, Formazione, Lavoro e Welfare, Università, Ricerca e Cultura) la dott.ssa Alberta De Lisio a illustrare i contenuti dei progetti manifestando il suo interesse e apprezzamento per il lavoro portato avanti con professionalità; lavoro condiviso appieno. Condivisione ottenuta per il percorso altamente meritorio sia per i contenuti che per gli obiettivi anche dal il consigliere del comune di Rimini Savio Galvani che ha testimoniato il legame e la stima che lega le amministrazioni della regione Emilia alla nostra Regione. Intanto, nel prossimo mese di ottobre prenderà l’avvio “L'IVRE” altro progetto e in seguito a novembre “SAL.SA”. mentre di “Di sana e robusta Costituzione” proseguirà anche per altre classi e scuole con una finestra sulle Istituzioni Europee. Progetto: L'IVRE (Ebbri di lettura) Ecco la Regione Molise Il Progetto della Direzione dell'Assessorato all'Istruzione della Regione Molise, l'IVRE (ebbri di lettura, si gioca sulla parola francese livre-libro-ed ivre - ebbro), iscritto alla sezione "Cultura e competenze digitali (per la P.A., i cittadini e le imprese), vuole essere uno strumento per riavvicinare e stimolare i ragazzi alla lettura e alla scrittura e all'uso della fantasia, calandola in una dimensione digitale che è quella propria oramai del quotidiano. Per questo l'Assessorato, bandirà, dal 1° ottobre, un concorso per le scuole del Molise, L'IVRE, appunto, per sezioni, per i migliori e-book sui temi dell'Inclusione sociale e del Lavoro e della Disabilità. I partecipanti saranno suddivisi nelle seguenti sezioni appartenenti alle scuole del Molise: • classi delle scuole primarie (3 premi)

ISERNIA. Dal 16 al 19 settembre presso la sede UNIMOL di Isernia si è svolta la II° edizione della Summer School di Scienze Politiche. L’evento si inserisce in un'ottica progettuale volta ad internazionalizzare UNIMOL, ma anche come ulteriore ampliamento dell'offerta formativa rivolta agli studenti, infatti l’intenzione dell’Ateneo è quella di costituire ad Isernia un polo d’eccellenza per lo studio della scienza politica e dell’amministrazione, sul modello dell’Università degli Studi Europei di Fiesole. L’edizione 2014 ha visto, per la prima volta, l’istituzione del “Premio Isernia” rivolto ai migliori laureati magistrali sia UNIMOL che non UNIMOL. Il premio per la miglior tesi in ambito giuridico è stato assegnato alla dott.ssa Marta Mollicone ex studentessa LUISS, mentre il premio in ambito storico-politico è stato assegnato alla dott.ssa Laura Quaranta ex studentessa UNIMOL. Quest’anno la Summer School non ha beneficiato di alcun finanziamento regionale, ma il tutto è stato organizzato grazie al finanziamento UNIMOL, di imprese private (Camp’Oro, Antica Dimora, osteria O’Pizzaiuolo , CioccoPapa) e grazie anche al contributo degli studenti partecipanti. Inoltre va sottolineato che gli ultimi dati di Almalaurea evidenziano come il corso di laurea in Scienze Politiche sia il più apprezzato dagli studenti all’interno dell’Ateneo, sia come qualità dell’insegnamento, che come qualità del rapporto docenti-studenti. Il dato che interessa di più è quello relativo all’inserimento nel mondo del lavoro, infatti il 70% degli studenti laureati ad Isernia riesce a trovare un posto di lavoro stabile nei tre anni successivi alla laurea. E la Regione Molise? Possibile che con tanti soldi assegnati alle varie sagre non abbia ritenuto sostenere la Summer School organizzata dalla facoltà di Scienze Politiche dell'Unimol a Isernia?

• classi delle scuole medie (3 premi) • classi delle scuole superiori (3 premi) Il tutto in considerazione che troppo spesso, infatti, i più piccoli sono distolti dal piacere di esercitare scrittura e idee perché distratti da una tecnologia non sempre aggregante. E così si è cercato di pensare a un'azione digitale, in cui sarà coinvolta anche la Commissione Europea tramite il Fonso Sociale Europeo, che dia evidenza alle capacità di attenzione e di narrazione dei giovani e dei bambini sui temi legati al quotidiano che non necessariamente vanno vissuti in una chiave drammatica ma che, anzi, devono essere stimoli di conoscenza e d’impatto di azioni positive e propositive. Sul sito sistemamolise.it le classi partecipanti potranno caricare i loro lavori nell'apposita Area riservata parimenti denominata L'IVRE, che verranno votati on line dagli utenti. I più votati saranno premiati e saranno assegnatari di materiale per l'ampliamento della dotazione tecnologica della scuola. La SA.L.SA della Regione Molise - Salva la Salute Sempre molto attiva la Regione Molise, in temi di servizi utili alla cittadinanza: il progetto "Sa.l.Sa Salviamo la salute" iscritto alla sezione "Città e territori intelligenti (pianificazione strategica locale)" si propone la realizzazione di una app contenente la mappatura di tutti coloro che necessitano di cure o di trasporto in strutture ospedaliere o specializzate per effettuare prestazioni cliniche, soprattutto in occasione di eventi atmosferici (afa, precipitazioni nevose abbondanti, alluvioni, etc...) che, inevitabilmente, si scontrano con le criticità che presenta il territorio molisano, quali, a titolo esemplificativo, strade impervie e pericolose nonchè abitazioni, che, come nelle piccole realtà, si trovano in periferia e, quasi sempre, in zone non facilmente raggiungibili e spesso isolate. Il logo del progetto è caratterizzato da macchie multicolori con quattro angoli simboli stilizzati che rinviano alle quattro stagioni (sole, nuvola con pioggia, foglie autunnali e fiocco di neve) e ad alcuni agenti atmosferici che potrebbero provocare qualche ritardo o impedimento e intercettare situazioni e/o condizioni di disagio per la salute dei pazienti a rischio e/o bisognosi di cure. Il progetto è destinato al personale impiegato nei

centri di intervento e di primo soccorso, Forze dell'ordine, Vigili del fuoco, Polizia municipale, associazioni di volontariato, Prefetture, amministrazioni comunali e ha come beneficiari anziani, disabili, persone sottoposte a cure sanitarie cicliche (es. dializzati, chemio e redioterapici, pazienti affetti dal SLA e da ulteriori patologie, etc...) L'app sarà sviluppata con una forte attenzione volta al rispetto e dalla tutela della privacy, trattandosi di dati sensibili: i dati, difatti, saranno accessibili e l'app scaricabile solo da addetti ai lavori mediante l'inserimento di una password o di un codice identificativo. L'accesso alla mappatura verrà, altresì, collegato al geoportale della Regione Molise in modo da poterlo consultare anche da un computer fisso. Tramite Sa.l.Sa, ogni amministrazione comunale, guardia medica o personale sanitario, potrà sapere esattamente chi, dove, quando e di cosa potrebbe aver bisogno. La Regione Molise E' di Sana e Robusta Costituzione Il nome del progetto parla da solo "Di sana e Robusta Costituzione" presentato dalla Regione Molise (Assessorato all'Istruzione, Formazione, Lavoro e Welfare, Università, Ricerca e Cultura) nella sezione "Cultura e competenze digitali (per la PA, i cittadini e le imprese) " è rivolto agli alunni delle scuole elementari di Campobasso. Il progetto, avviato nell'anno scolastico 2013/2014 è stato insignito della Medaglia di Rappresentanza dal Presidente della Repubblica. Di Sana e Robusta Costituzione ha avvicinato i bambini di terza elementare alla conoscenza dei principi fondamentali della Carta Costituzione vivendo tutto il percorso digitalmente nello spazio e-learnig della loro Aula Virtuale. Il progetto ha previsto lezioni settimanali sui principi fondamentali della Costituzione anticipando i contenuti che saranno oggetto di studio in quinta elementare con filastrocche, disegni e filmati che hanno portato per mano sessantacinque bambini insegnando loro le basi per diventare buoni cittadini. Bellissima e attiva la risposta degli scolari che hanno lavorato alacremente affinando le loro competenze digitali dentro l'aula virtuale E-lab nel sito sistemamolise.it


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5 20 settembre 2014

Sull'economia a pezzi il partito non ha un progetto di rilancio dell'economia regionale

Piagnisteo inutile del Pd molisano Si intende chiamare in causa il governo e ci si perde nei giochini della presidenza della Provincia CAMPOBASSO. "Ricerca e Innovazione, i pilastri del futuro nel Mondo, in Molise denigrati e derisi", scrivono i dipendenti della struttura. E’ la sorte del Parco Scientifico e Tecnologico del Molise in liquidazione mentre in altre regioni è stato fatto di tutto per riqualificare le stesse, medesime strutture e rilanciarle con un programma. Eppure, proprio nell'agroalimentare potrebbe essere utilizzata la struttura per garantire la filiera della pasta, del pomodoro e di altro. Proprio oggi, con lo pseudo scioglimento delle Province, i due enti mediani potrebbero essere utilizzati proprio per fungere da raccordo con il territorio, le Camere di commercio e le aziende per programmare azioni da sviluppare e, perchè no, creare le condizioni per favorire l'arrivo di altre imprese. E c'è, pure nel Partito democratico molisano chi continua a sostenere che la Regione non debba intervenire. E' pur vero che non bisogna regionalizzare enti e strutture ma non è possibile che la classe politica attuale non abbia uno straccio di idee e di programmi su cosa fare. Esattorie, Formazione professionale, Molise Dati, Korai, Gam, Zuccherificio, Ittierre e via discorrendo sono tutte situazioni che attenderebbero ben altra risposta dalla politica. Non il piagnisteo per implorare l'aiuto del governo. In altri territori italiani si è fatto squadra intorno ad un progetto di rilancio imprenditoriale e produttivo. Non si è andati cianciando e piangendo come si sta facendo dalle nostre parti seguendo un filone, quello dell'assessore Petraroia avallato da buona parte del Pd molisano, senza un minimo costrutto politico

e di strategia progettuale. Questo il compito che toccherebbe svolgere alla politica e non i giochini che ancora continua a fare in Molise per vedere chi dovrà essere il

presidente della pseudo provincia di Isernia. Assurdo e finanche ridicolo se non andasse a detrimento dei cittadini molisani immiseriti e privi, ormai, di prospettive.

L'intervento

La Regione vuole chiudere anche il Parco Scientifico e Tecnologico Ricerca e Innovazione, i pilastri del futuro nel Mondo, in Molise denigrati e derisi. E’ la sorte del Parco Scientifico e Tecnologico del Molise ( PST), in realtà ben strutturata nel territorio regionale ma in crisi così come tante altre aziende molisane. Dodici le mensilità arretrate che avanzano i sette dipendenti che continuano però a lavorare, con tanti sacrifici, per portare avanti i progetti di ricerca in cantiere. Il Parco Scientifico e Tecnologico Moliseinnovazione, nato con deliberazione del 25

CAMPOBASSO. “Ben vengano le iniziative di chi vuol contribuire a scongiurare i tagli indiscriminati alla giustizia nella nostra regione, purché coordinate da figure autorevoli, credibili e cristalline”. Lo afferma Alfredo D’Ambrosio dopo aver assistito, già da qualche settimana, alla creazione di comitati, più o meno spontanei, miranti a uno stop del progetto di revisione della geografia giudiziaria del ministro Orlando, che cancellerebbe in un sol colpo la Corte d’Appello di Campobasso e metterebbe a fortissimo rischio di sopravvivenza i tribunali di Isernia e Larino. “Da circa un mese – ricorda l’ex senatore – mi sono permesso di intervenire sommessamente per segnalare all’opinione pubblica e alle principali istituzioni regionali la necessità di esaminare attentamente la riforma elaborata dal ministro della Giustizia. Una riforma che ritengo non condivisibile, poiché tiene conto soltanto dei criteri di estensione del territorio e del numero degli

marzo 1994 in relazione alla diffusione dei Parchi Scientifici del Mezzogiorno (Legge n. 46 del 17.02.1982) ed operativo dal 1999, è composto da 40 soci, sia enti pubblici, tra cui Regione Molise, Università degli Studi del Molise, Camere di Commercio di Campobasso e Isernia, Arsiam, sia aziende provate del settore agroalimentare, imprese di servizi, impiantistiche e di pesca, due istituti di credito ed un centro di ricerca sanitaria. Il PST è l’unico ente di ricerca applicata del Molise che si occupa di agroalimentare ( filiera cereali, latte e carni), e uno dei più importanti per la ricerca nel settore cerealicolo a livello europeo. Per non dimenticare l’impegno del parco Scientifico nel settore Energia ed Ambiente, nella formazione, nel Project Management e nel servizio Brevetti con due titolarità internazionali e due nazionali. Sin dalla sua costituzione, il “Parco” è stato gestito dall’ex Rettore prog. Giovanni Cannata nella figura di Presidente, il quale dalla messa in liquidazione della società avvenuta il 29 gennaio 2014, ha fatto perdere le sue tracce. In 15 anni di vita, il Parco ha lavorato con aziende importante come Barilla, Yomo, Bauli, Divella, La Molisana, e adesso continua ancora a occuparsi di progetti di ricerca con Rummo, Università di napoli, De Vita, Neotron Spa nonchè con la Regione Molise, che, tra gli ul-

timi progetti, ha approvato e finanziato “Pasta del Molise” in partnership con Ferro, Indalco, Sacom, Soagri, Unimol e 13 agricoltori. Il Parco Scientifico e Tecnologico da sempre raccordo tra il mondo della ricerca e quello imprenditoriale, attualmente in stato di liquidazione continua però a lavorare per portare a termine i tanti progetti avviati con le aziende partner. Non solo. Il PST, nonostante le difficoltà economiche in cui versa, continua a ricevere richieste di collaborazione da parte di numerose aziende sparse sull’intero territorio nazionale. E allora ci chiediamo: perchè non continuare a mettere in rete le nostre competenze – Parco Scientifico e Tecnologico Moliseinnovazione, Regione ed enti pubblici, imprenditori locali, Università del Molise – per portare avanti la ricerca e l’innovazione nel settore agroalimentare e creare sviluppo e lavoro in Molise? E’ la domanda che rivolgiamo ai nostri governatori, e al Presidente Frattura in primis ,ricordando che lui stesso ha fatto parte del Consiglio di Amministrazione del PST e che quindi ben conosce le potenzialità della struttura , dotata tra l’altro, di attrezzature costose e all’avanguardia per la ricerca e l’innovazione. I Dipendenti PST Moliseinnovazione

“Si convochino tutti i sindaci” Lo sostiene Alfredo D'ambrosio per salvare l'identità regionale abitanti. In varie occasioni ho, con grande modestia, consigliato di intraprendere iniziative forti, per dare un segnale preciso al Guardasigilli. Ho, ad esempio, suggerito di coinvolgere i cittadini di tutta la regione in un'azione congiunta capace di scongiurare, una volta per sempre, tagli e soppressioni di altri servizi. Un'azione coordinata e mirata, civile e pacifica, che comprenda politica, sindacati, associazioni, cittadini. Bisognava già convocare i sindaci di tutti e 136 i comuni del Molise, così da trattare insieme i temi cruciali per la sopravvivenza della regione. I sindaci devono essere impegnati a coinvolgere le popolazioni da loro amministrate, a tutti i livelli. In tal modo – continua D’Ambrosio - potrebbero scaturire iniziative da portare a Roma, quali petizioni, mobilitazioni

pacifiche, ecc. Bisogna far sentire forte la nostra voce al ministro Orlando, tutti insieme: oltre ai 136 sindaci, penso ai due presidenti delle Province, ai sindacati, alle associazioni di volontariato, ai rappresentanti dell’Associazione nazionale magistrati. A tutto quel tessuto sociale, insomma, che possa animare un comitato permanente, formato da persone di spessore e competenti sul tema della giustizia, evitando di dare spazio ad avventurieri e personaggi che sono in cerca di visibilità politica o di altro genere, e che si spacciano in maniera autoreferenziale per rappresentanti di cose che nemmeno si riescono a capire”. “Ritengo, insomma – precisa l’ex parlamentare – che vadano assunte iniziative con serietà e determinazione, al fine di poter ambire a un

appuntamento col ministro per ridiscutere le ragioni della riforma. Per presentarci in tali contesti, tuttavia, abbiamo bisogno di persone che godano di indiscussa stima sociale e di grande credibilità. Spero di essere stato chiaro e di aver contribuito a far luce su una questione in cui il Molise non può permettersi passi falsi. Ben vengano – conclude D’Ambrosio - comitati e movimenti di cittadini, ma affidabili al di là di ogni ragionevole dubbio. Una proposta che credo possa suscitare interesse è quella relativa al referendum abrogativo della legge 155 del 2012, che ha avviato il riordino della geografia giudiziaria, come sottolineato nella lettera aperta dei tre Consigli dell’Ordine degli Avvocati del Molise ai parlamentari regionali e al presidente della Regione”.


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Campobasso

20 settembre 2014

Campobasso non va in letargo con “Vivi la tua città” “Torniamo ad essere protagonisti della vita della nostra cara Campobasso”. Così l’assessore al Commercio Salvatore Colagiovanni ha spiegato l’essenza e l’obiettivo dell’evento che si terrà il prossimo sabato 27 settembre. Si chiama “Vivi la tua città” e nasce come un progetto sperimentale che ha unito tre categorie che racchiudono buona parte delle forza imprenditoriale di Campobasso e cioè la Confesercenti, la Confinprese e la Confcommercio. Il progetto è stato considerato valido anche da alcuni imprenditori locali e dalle associazioni che nonostante il periodo non proprio florido hanno contribuito sia economicamente che fattivamente all’organizzazione dell’evento. “Proprio grazie a questa sinergia – ha spiegato Colagiovanni - i costi per l’amministrazione comunale sono quasi pari a zero”. “Non abbiamo grandi pretese – ha aggiunto il sindaco Antonio Battista – ma si può dire che questa manifestazione può essere per noi e per tutti i campobassani un banco di prova, un numero zero di altri eventi che l’amministrazione ha in cantiere; il nostro intento è soprattutto quello di far rivivere il centro cittadino come un capoluogo di regione merita, non solo nel periodo estivo, che già di per sé è un periodo “festaiolo” ma soprattutto nei mesi autunnali e invernali in cui la nostra amata città sembra andare in

Sabato 27 settembre l’evento che fa rinascere il centro

letargo in attesa del risveglio primaverile. Sicuramente non accontenteremo tutti, sicuramente si commetteranno degli errori, sicuramente non incontreremo i gusti di tutti. Proprio per questo per il bene che tutti vogliono alla nostra città se qualcosa non sarà di gradimento, se qualcosa non andrà perfettamente,

se i cittadini avranno consigli da proporre potranno farlo tramite il questionario che sarà pubblicato sul sito del Comune nei giorni successivi la manifestazione”. Il programma prevede: Villa De Capoa: dalle 20 tango in villa; Piazza della Vittoria: area eventi, mercatino e alle 23 concerto cover ufficiale Ligabue; Villa dei Cannoni: dalle 10 associazione Molistart presenta “Street art”; gonfiabili per bambini e bicincittà ; Piazza Municipio: area eventi, alle 21concerto cover Zucchero; alle 22,30 gruppo musicale “Hamlets”, stands enogastronomici, minicorsi gratuiti di avvicinamento al vino a cura dei sommelier Aspi; Corso Vittorio Emanuele: dalle 17 alle 19,30 sport in centro Villa Flora: dalle 20 cultura del

Carabinieri in azione, territorio sotto controllo anche con l’ausilio dell’elicottero I Carabinieri della Compagnia di Campobasso hanno svolto, nella giornata di ieri, una capillare attività di controllo del territorio che ha interessato oltre alla città di Campobasso i comuni limitrofi. A supportare dall’alto i servizi di pattuglia automontati ed appiedati dei Carabinieri, un velivolo del 6° Nucleo Elicotteri di Bari. Destinatari del controllo auto-

mezzi e persone in ingresso ed in uscita dalla città, soggetti sottoposti a misure restrittive (arresti domiciliari) o di prevenzione (sorvegliati speciali) ma anche venditori ambulanti ed esercizi commerciali al fine di prevenire il compimento di reati predatori in particolare ma qualsiasi azione illegale più in generale. I militari hanno setacciato il territorio eseguendo posti di con-

trollo sulle principali arterie stradali, percorso le strade cittadine e dei paesi ricadenti nel territorio della Compagnia Carabinieri di Campobasso controllando 140 mezzi tra veicoli e motocicli, identificando quasi 200 persone ed ispezionando 14 esercizi commerciali; 6 le perquisizioni personali eseguite 12 i soggetti sottoposti a misure restrittive della libertà controllati.

bere bene con degustazione di vini organizzata dall’Onav; Via Mazzini: alle 19 gruppo folkloristico “U’ pazziariell” di Ferrazzano; Piazza Prefettura: stands enogastronomici Marie Monti a cura dell’associazione dei pescatori termolesi e degustazione dell’Abatina; dalle 19 “La Pastarella” la vec-

chia colazione campobassana; dalle 20 esibizione di scuole di ballo; Piazzetta palombo: dalle 19 presentazione del lobro di Ugo D’Ugo; alle 20 rappresentazione in dialetto campobassano con Patrizia Civerra, Pina Ricca e Carmela Di Soccio; alle 22 monologo di Giorgio Careccia “La Caparra”; Largo San Leonardo: dalle 18 visite guidate nel centro storio; alle 18,30 sfilata “Vespa club Campobasso; Via Orefici: alle 17 esposizione quadri con accompagnamento musicale; alle 19 sfilata intimo e pigiameria; Salia Porta Mancini: alle 18 lettura di poesie di Francesca Farinaccio con accompagnamento musicale; Fondaco della farina: dalle 17 proiezione di attività motorie a cura dello “Sporting Club” e intrattenimento musicale; Via Orefici e viale del Castello: dalle 20,30 percorso gastronomico “la notte dei sapori”; dalle 21 intrattenimento musicale; Museo Sannitico: dalle16,30 convegno “Cibo e mabini: alimenta la crescita”; Via Cannavina: dalle 16,30 maxi tavolata dei bambini con merenda a chilometro zero e caccia al tesoro nei vicoli del centro storico; dalle 20 250 metri di tavolata dove “I ristorici” serviranno a mani unite un piatto della tradizione.


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Campobasso

20 settembre 2014

Settori in standby: a Colarusso, Bucci, Durante e Ramundo il compito di rilanciarli Battista precisa: “Queste non sono deleghe o contentini ma incarichi” Incarichi, non deleghe o contentini. Così il sindaco Antonio Battista ha definito le aree tematiche affidate a Pasqualino Colarusso, Lello Bucci, Michele Durante e Stefano Ramundo. Il primo cittadino ha precisato che i quattro consiglieri di maggioranza dovranno impegnarsi a fondo perché si tratta di aree tematiche su cui l’amministrazione è in ritardo e che quindi dovranno essere rilanciate e ampliate. Colarusso si occuperà del miglioramento del servizio Suap- Sportello Unico Attività Produttive, Bucci della riqualificazione e del potenziamento della mobilità urbana, Durante dello sviluppo del sistema turistico locale e Ramundo delle azioni per la realizzazione del sistema unificato di raccolta differenziata. “I sei assessori sono caricati – ha continuato Battista – ma occorrevano dei canali privilegiati per consentire ai consiglieri di curare con maggiore

attenzione i settori rimasti in standby”. Ramundo avrà il dovere di studiare il sistema di raccolta differenziata più adatto al capoluogo, Colarusso, che già esperienza nel settore del commercio, dovrà potenziare il Suap, al consigliere Bucci il compito, non facile, di risistemare la mobilità urbana coinvolgendo i Comuni limitrofi, approfondendo la materia, tra l’altro inserita nella programmazione regionale, e scovando finanziamenti europei. A Durante il compito di ricollegare gli eventi e i diversi aspetti culturali, enogastronomici, territoriali e storici che costituiscono la base del turismo, settore che, nonostante le potenzialità, nel capoluogo è praticamente inesistente soprattutto in termini di informazione. “Si tratta di incarichi strategici – ha concluso Battista – ai consiglieri il dovere di centrare gli obiettivi”. TeMa

Il Grande Cinema Italiano a Sepino Oggi settembre a Sepino, Giancarlo Santi, regista, Luigi Ferrara Santamaria e Roberto Sbarigia, produttori, Gabriele Duma, attore e Franco Nero , Giancarlo Lodi, direttore di fotografia, Edoardo Fiorillo, imprenditore tv, Emanuele Spatafora, produttore sceneggiatore, organizzatore delle riprese del film : Il Grande Duello, Ludovico Suppa, Collaboratore Rai , , studioso di cinema, Paolo Marussing, regista e produttore,il maestro Riccardo Eberspacher,autore di colonne sonore, personaggi che di fatto,hanno caratterizzato la nascita, la crescita ed il successo del Western all’Italiana e del film all’italiana in genere, saranno i protagonisti dell’incredibile incontro organizzato dalla Rete del Mediterraneo, di cui facente parte l’Associazione dei Borghi d’Eccellenza ,dal Comune di Sepino, dalla Qualitympresa, facente capo ad un gruppo di investitori che mirano a utilizzare l’immagine del territorio per veicolare il prodotto “ Molise “ e non solo , dall’Incas ,da Telemolise. Il Molise che riesce ad ospitare ed appassionare con i suoi monti , le colline , il suo mare, i suoi tesori e le sue incredibili ed uniche peculiarità. A partire dalla mattinata con l’incontro ad Altilia per culminare alle 17,30 presso il teatro Santo Stefano di Sepino con un incontro davvero speciale e ravvicinato con il film italiano che ha segnato la rinascita del western Americano, che ebbe a scopiazzare, la freschezza del nostro cinema western e dare esso l’appellativo di “ Spaghetti western “, a dimostrazione che l’Italia è innovazione e capacità. Un incontro che vede Tonino Danese,giornalista molisano, in veste di presentatore. Una scelta non casuale vista la sua competenza

nel settore e di specie proprio nel Western, di cui Santi è espressione, con i suoi film diretti e codiretti con Sergio Leone, Olmi, Ferrara. Il Molise. Il vero Molise fatto di piccole entità come quella dei Borghi, che vuol far conoscere il meglio di se e prestarsi ad essere veicolo e vettore di turismo sostenibile attraverso il cinema e le persone che esso rappresentano. La sinergia e l’attenzione di gruppi di amici con un unico intento : il territorio come volano di sviluppo attraverso la condivisione di un progetto strategico e funzionale al territorio stesso.. Questa manifestazione incontro, che vedrà gli ospiti visitare il Molise sin dal 19 per ripartire il 21 pomeriggio dopo una visita sul Matese , vuole essere da sprone ma, sicuramente di più, e sicuramente il livello degli ospiti, attori , registi e produttori sulla breccia dell’onda da anni e, che da anni emozionano con le loro proposte, permetterà di regalarci una giornata indimenticabile che vuol essere sicuramente indice di attenzione e di promozione che renderebbe merito all’intero Molise ed a chi crede fermamente che il Molise debba essere salvaguardato della sua ancora integrità territoriale. Investitori privati che in Molise e del Molise vogliono costruire un set, già di per se naturale e pieno di fascino, per ridare ossigeno e visibilità, che la nostra terra indubbiamente merita. Dimostrare che l’unità e la specificità è davvero una grande opportunità di riuscita e l’unica alternativa, servendosi di professionisti affermati, per dare quel tocco finale affinché il Molise sappia rendere, in termini di economia, quello che la natura gratuitamente ci offre : il territorio.

Auguri Oggi presentazione del libro di poesie dal titolo "Pensieri e parole in libertà" di Mario Antenucci, alle ore 17.30 presso il Santuario di Santa Maria del Canneto - Roccavivara. " Ancora una volta ci rendi orgogliosi di te...siamo al tuo fianco!!! In bocca al lupo per questa quarta pubblicazione! Ti vogliamo bene...La tua famiglia: Erminia, Cinzia e Massimiliano, Tommaso e Mario, Raffaella e Luca!"

Premio Pietro Fasolino, l'Unimol concede il patrocinio CAMPOBASSO – Sesto patrocinio di prestigio per la terza edizione del concorso giornalistico sportivo “Premio Pietro Fasolino”. Dopo quelli ricevuti dal Coni Molise, dalla Presidenza della Giunta della Regione Molise, dalla Provincia di Campobasso, dalla Provincia di Isernia e dall’Assostampa Molise, anche l’Università del Molise, per il terzo anno consecutivo, ha deciso di dare il proprio sostegno ad una iniziativa che, lo ricordiamo, ha come compito fondante quello di incentivare la corretta informazione giornalistica e l'impegno professionale soprattutto delle giovani generazioni e l’avvicinamento verso la professione da parte degli alunni di ogni ordine e grado delle scuole della regione Molise nonché gli studenti universitari appartenenti a qualsiasi tipo di indirizzo o facoltà e di promuovere e diffondere la cultura sportiva intesa a 360 gradi e l’approfondimento verso tutte quelle discipline sportive che non sempre riescono a trovare il giusto e meritato spazio sugli organi d’informazione locali. Per quest’anno l’organizzazione ha previsto, per tutti i partecipanti nessuno escluso, la possibilità di prendere parte ad uno o più allenamenti presso le diverse società sportive che hanno con entusiasmo aderito all’iniziativa culturale/informativa portata avanti dal “Premio Pietro Fasolino”. A tutti i contendeti, inoltre, sarà data la possibilità di partecipare ad un corso teorico sui principi fondamentali della navigazione e sulle tecniche basilari del windsurf. Il corso sarà gratuito. Lo scopo è quello di far conoscere tutti gli sport praticati sul territorio molisano.





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Isernia

20 settembre 2014

“Ittierre, occorre una riflessione” L'invito viene dalla Cgil che punta alla salvaguardia del domani lavorativo ISERNIA." I soggetti interessati alla vicenda Ittierre sono: lavoratori, sindacati, la costituenda O.T.I., il liquidatore del tribunale di Isernia, i commissari, le istituzioni a tutti i livelli e tutta la società civile della provincia di Isernia". E' la riflessione fatta dalla Cgil. "I LAVORATORI si aspettano di poter avere un lavoro, un futuro e, per chi non ne potrà avere, ammortizzatori sociali che garantiscano di sopravvivere il più a lungo possibile nella ricerca di un’occupazione; I SINDACATI hanno le stesse aspettative dei lavoratori e cercano in tutti i modi di agevolare la veloce ripartenza di questa e di altre possibili realtà produttive nel territorio; LE ISTITUZIONI si aspettano non solo che riparta velocemente Ittierre, ma anche che riparta tutto il settore Tessile per dare lavoro a tutti coloro che lo stanno perdendo o che lo hanno perso in passato; LA COSTITUENDA O.T.I. vuole partire al più presto, sicuramente non perché deve fare beneficenza o perché ha a cuore le sorti del territorio, ma solo perché intende legittimamente fare impresa con un profitto che le permetta, prima di esistere e poi di crescere; LA SOCIETA’ CIVILE si augura che tutte le aspettative di lavoratori, sindacati, O.T.I. e istituzioni si concretizzino; I COMMISSARI si aspettano di

trarre profitto dalla gestione del patrimonio residuo della vecchia Ittierre (oramai costituito solo da patrimonio immobiliare) per tirare avanti una gestione della bad company, fino a quando? Nell’interesse di chi? A chi importa se l’affitto dello stabilimento dell’Ittierre costerà 700000 euro all’anno o 500000 o ancora meno? Sicuramente importa

alla O.T.I. che vuole ripartire dalle ceneri dell’ittierre e che sta perdendo interesse sul sito di Pettoranello per le richieste dei commissari, giudicate eccessive, sull’affitto dell’immobile e per altre questioni. Ma ai commissari interessa che qualcuno ricominci a lavorare ad Isernia, oppure interessa fare pro-

fitto da un’Ittierre che, se non se la piglia Rosati, non se la piglia nessuno? IL LIQUIDATORE si aspetta di fare gli interessi dei creditori nel pieno rispetto della legge. Ma il liquidatore ha considerato che la maggior parte dei creditori vuole che riparta l’azienda? Ha considerato che i fasonisti si sono giocati

“Banco scuola” dei giovani Forza Italia L'iniziativa si terrà a Venafro per la raccolta di libri usati VENAFRO. Un’idea a sostegno della scuola e delle famiglie, quella pensata dai Giovani Forza Italia della Provincia di Isernia per sabato 20 settembre, in Corso Campano a Venafro. I giovani forzisti saranno infatti in strada dalle 10:00 alle 14:00 per sensibilizzare in maniera concreta la gente a donare libri e materiale scolastico, venendo in contro in tal modo alle sempre più crescenti difficoltà delle famiglie e degli istituti che lamentano, oramai da anni, la continua carenza di fondi da destinare al mondo della scuola. “In un momento di grande difficoltà economica, come quello che sta attraversando il Paese, abbiamo ritenuto opportuno essere al fianco delle

famiglie e della scuola. L’istruzione delle generazioni future non può essere sacrificata sull’altare dei tagli alla spesa pubblica, né è possibile scaricare sulla famiglie –già pesantemente colpite dalla crisi economica - i costi del sistema scolastico”, ha commentato Annaelsa Tartaglione, responsabile dei “Club Forza Silvio” in Molise. L’iniziativa prevista per sabato mattina si inserisce in un contesto nazionale più ampio, che ha visto la partecipazione di numerosi Club in tutta la penisola e che mira sostanzialmente a riaffermare il ruolo della scuola e della famiglia quale pilastri fondamentali della società e del futuro delle giovani generazioni. “ “Stare al fianco della scuola signi-

fica investire nella possibilità di migliorare le cose”, spiegano Alfonso Cantone e Alessandro Patriciello, responsabili venafrani del Club Forza Silvio. “Saremo in strada con la speranza di poter raccogliere quanto più materiale scolastico possibile: libri, quaderni, penne, matite, risme di carta e quant’altro da destinare in un secondo momento a famiglie, istituti, associazioni, enti pubblici e parrocchie. Un modo semplice ma concreto per offrire un giusto contributo alla comunità scolastica e alle famiglie del nostro territorio. Siamo del parere, infatti, che siano i piccoli gesti a mettere in moto il motore della ripresa e della crescita”.

tutto in più di un fallimento e che, se non ripartono immediatamente con un soggetto che da loro lavoro, falliranno tutti e si finirà di demolire quel poco di capacità di fare tessile in Molise? Ha considerato che se va via Rosati con la O.T.I. l’Ittierre fallisce? Ha valutato che non partono 40 posti di lavoro subito ed un minuto dopo qualche altra decina, perché O.T.I. non può operare, se non nei magazzini, con un contratto di service? Ha considerato che, anche se rimuovesse immediatamente tutti i cavilli burocratici di questi giorni, rimane assolutamente ed immediatamente necessaria l’attivazione di una procedura di mobilità per permettere ad O.T.I. di assumere oltre i 40 dipendenti? Ha calcolato che esiste una forte possibilità che altre aziende tessili possano cominciare a produrre molto velocemente in Molise, approfittando delle altissime professionalità che libera Ittierre con la sua tragica sorte, ma solo se trovano una convenienza economica sul costo del lavoro che è possibile creare solo attingendo dalle liste di mobilità? Bene, se il liquidatore individuato dal Tribunale di Isernia ha fatto tutte queste valutazioni, allora faccia come hanno fatto i sindacati al tavolo delle trattative dove, in tempo reale, hanno costruito il percorso per arrivare ad un accordo immediato".

Autovelox, le azioni risarcitorie ISERNIA. "Alla luce della sentenza del Consiglio di Stato in riferimento alla decisione del TAR Molise che aveva annullato l’Ordinanza del Prefetto Valente Caterina inerente l’autovelox di Cantalupo nel Sannio che ha dato completamente ragione alla Prefettura di Isernia, nella sua totalità e interezza, iniziano da oggi le azioni di tutela legale per tutti gli automobilisti che hanno pagato sia i verbali e sia le cartelle esattoriali inerenti il periodo delle multe effettuate dall’autovelox fisso, specificatamente nel periodo 11 febbraio 2011 fino al 17 giugno 2011. Gli automobilisti interessati sono più di 26.000(ventiseimila), sparsi in tutta l’Italia". Lo sostiene Antonio Turdò dell'Associazione Comitato PROTRIGNINA Abruzzo e Molise. "Tutti gli automobilisti devono recarsi alla nostra associazione, d’ora in poi il Presidente farà una presenza settimanale a Isernia presso la sede in Corso Risorgimento n.6,negli uffici dell’Avvocato Michele Iadisernia. Bisogna portare il pagamento effettuato, il verbale o la cartella esattoriale ed un documento personale".

Pesche in festa

Women of Molise

Oggi si svolgerà la prima edizione della manifestazione per i più giovani

Oggi a Isernia il console onorario Usa, Joseph D'Andrea

PESCHE. “Pesche: libreria del Molise”, associazione di volontariato socio-culturale senza fine di lucro, ha organizzato, per sabato 20 settembre, la prima edizione della manifestazione “Pesche in festa”. In programma, alle ore 19, una sfilata di moda di bambini da 2 a 16 anni. Sulla passarella, allestita in piazza don Sante Tommasini, saranno proprio i bambini di Pesche a sfilare per presentare la colle-

ISERNIA. Questa sera alle ore 18.30 presso il Chiostro di San Francesco del Comune di Isernia si terrà l’evento “Women of Molise”, festa di presentazione del Film omonimo diretto da Agapito Di Pilla. Saranno presentati al pubblico anche la ristampa del libro “Obiettivo sull’Anima”, in versione bilingue (italiano ed inglese), curato da Norberto Lombardi per Cosmo Iannone Editore ed il nuovo disco di -KEIN- “In Bloom”

zione autunno-inverno 2014/2015 del negozio “Le scimmiette” di Isernia. A seguire l’esibizione della scuola di danza “Le scarpette rosse”, con pizzica, taranta, flamenco e hip pop. A conclusione della serata karaoke e balli di gruppo. Nell’area delle manifestazioni saranno presenti anche diversi stand gastronomici con pizza cotta nel forno a legna e pizzette fritte.

Nata solo da qualche mese, l’associazione “Pesche: libreria del Molise” intende operare principalmente nel sociale, “per aggregare e coinvolgere tutta la popolazione, e –come sottolinea il presidente Angela Noviello- collaborando con le altre Associazioni presenti sul territorio per valorizzare il nostro paesello ricco di storia, tradizioni e di bellezze artistiche e paesaggistiche”.

pubblicato dalla Audiobulb Records (RU). Nell’occasione l’Assessore Regionale Michele Petraroia conferirà un riconoscimento ufficiale al Console di Pittsburg Joseph D’Andrea. L’evento è prodotto dal Comune di Isernia nell’ambito del “Settembre Isernino” in collaborazione con l’Assessorato ai Molisani nel mondo. In caso di maltempo l’evento si terrà nell’Auditorium Unità D’Italia di Isernia.


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Termoli

20 settembre 2014

“Il fallimento del basso Molise dovuto a Frattura” Larinascita punta il dito sulla morte della città di Larino decretata dal centrosinistra E’ insolitamente Lo scarso indice di gradimento (indagine Datamedia) che un campione di cittadini molisani ha espresso nei riguardi della gestione politico amministrativa regionale è sintomatico dello stato critico in cui sembra abbandonato l’intero territorio. L’allontanamento delle istituzioni dai cittadini è da ricondurre all’annunciato naufragio del progetto di cambiamento illustrato in campagna elettorale da Frattura e dal centrosinistra regionale, ivi compreso quel modello San Martino dell’assessore Facciolla, che insieme avrebbero dovuto costruire il Molise di tutti che oggi è una Regione sempre più per pochi e per quelli che ancora resistono. Per quello che concerne la realtà larinese, il cambiamento proposto dalla fabbrica del centrosinistra PD, IDV, SEL e comitati vari, tutti rappresentati in amministrazione, nei fatti non ha prodotto un’inversione di tendenza rispetto al centrodestra, con una filiera che oggi, seppur rinnovata nel colore e nelle persone, continua a non produrre vantaggi per lo sviluppo del territorio, utile quindi soltanto a soddisfare gli interessi particolari. La situazione generale di Larino è decisamente peggiorata. Sulla sanità, mentre a livello regionale si brancola nel buio con Frattura che incassa soltanto sonore bocciature sui tavoli romani pur di continuare a garantire privilegi in favore delle strutture private dell’alto Molise, alcune ricondubili all’eurodeputato Patriciello, la lenta ma inesorabile chiusura dell’ospedale Vietri si manifesta tra il silenzio e l’immobilismo dell’amministrazione Nota-

rangelo abbandonata in balia delle iniziative del comitato dei Sindaci e civico frentano, quest’ultimo ormai ridotto ad organizzare talk show in piazza nell’estate larinese. Dov’ è l’attività politica dei partiti a difesa della sanità pubblica? Dove è il PD che si scagliava contro la riorganizzazione sanitaria? Nessuno si solleva come qualche anno fa era solito fare contro l’amministrazione Giardino? Perchè oggi non si chiedono le dimissioni della “giunta delle idee”? Il Sindaco Notarangelo, tutta la fabbrica del centrosinistra, l’assessore Palmieri in primis, sottoscriveranno oppure no il ricorso al TAR, sostenendone le spese? Il documento sottoscritto dal comitato dei Sindaci quale attività politica ha sortito e cosa sta sviluppando? Sulla tematica giustizia, mentre Frattura è ancora in attesa di essere ricevuto dal ministro Orlando, a Larino si sfiora ancora una volta il ridicolo. Nonostante l’incessante attività portata avanti dal consiglio dell’ordine degli avvocati di Larino, i rappresentanti istituzionali di ogni livello, dopo aver colto l’occasione utile per la visibilità e il solito giro mediatico, poco o nulla stanno facendo per la permanenza in Regione di un servizio costituzionalmente garantito. A Larino, la giunta delle idee non poteva reagire nella maniera più assurda delegando al Sindaco, con una apposita delibera, tutte le responsabilità legate alla permanenza del tribunale, il quale si limita mansueto a garantire la presenza alle iniziative altrui. Nel mentre Larino muore, tra il chiacchiericcio da bar e gli interessi della

cricca. L’Agenzia delle entrate e l’Ufficio del Lavoro, nei prossimi mesi la Soprintendenza dei beni archeologici, il Liceo sportivo, sono ormai un ricordo. La razionalizzazione colpirà la Guardia di Finanza e la Polizia stradale, con entrambi i comandi strettamente legati alla sorte del tribunale.Anche il Consorzio di Bonifica larinese verrà accorpato a quello di Termoli così come voluto dall’assessore Facciolla. L’agonia riguarda anche l’ambito scolastico. Il taglio del nastro in stile americano di un solo piano di tutto il plesso scolastico Novelli, che non è dato sapere quando e se verrà ultimato, celebrato in pompa magna dall’amministrazione Notarangelo non può di certo nascondere le emergenze riguardanti gli istituti presenti a Larino con la scuola dell’infanzia ancora ospitata nei container di via Morrone, il Liceo D’Ovidio dimorato dal 2002 tra l’Hospice e i servizi veterinari, senza dimenticare l’Istituto Agrario che, dopo aver perso l’auto-

nomia scolastica, coi finanziamenti a breve scadenza, non è ancora chiaro dove e se verrà costruito. E’ chiaro invece che la perdita di tutti i principali servizi oggi presenti a Larino porterà ad uno spopolamento improvviso del territorio e ad un conseguente impoverimento sociale e culturale, non è forse questo un giusto motivo di ribellione? Con una popolazione narcotizzata e disinformata la morte di Larino è ormai annunciata. Non sarà più il centro di servizi e punto di riferimento per il circondario, secondo il disegno strategico portato avanti attraverso quelle scellerate scelte politiche che hanno ridotto nel tempo uno dei comuni più popolosi della Regione ad un isolamento generale. Secondo il movimento LARINascita, Larino è in un momento cruciale per la sua storia, probabilmente non basterà la sola buona volontà ma sono necessarie altre caratteristiche che fino ad ora da parte di chi amministra non ancora sono emerse: coraggio e capa-

“Argini Biferno, un disastro” Il movimento Cinque stelle ripropone la questione alla luce delle recenti calamità naturali TERMOLI. Abbiamo visto tutti le immagini dell’alluvione che hanno sconvolto il Gargano e la sua Peschici, sono ancora drammaticamente vive nella nostra mente. Prima la spiaggia gioiosa piena di ombrelloni ai piedi di una falesia che declina bruscamente in mare, dopo un paesaggio apocalittico dove acqua e fango hanno ingoiato tutto al loro passaggio. Quante volte abbiamo visto queste immagini negli ultimi anni, negli ultimi mesi? Senza dover far ricorso ad internet ci vengono subito tristemente alla memoria i casi di Sarno, Genova, Messina, Olbia, Pescara, Roma, Milano e infine, appunto, Peschici. Fermiamoci qua con l’elenco, è più che sufficiente. Troppe le vite spazzate via e troppi i danni irrisolti ad agricoltori e piccoli imprenditori, che aspettano tuttora un aiuto dal governo nazionale o dalle amministrazioni regionali. Ma è una attesa vana. Come abbiamo potuto verificare nel corso di questi anni, ciò che una qualsiasi calamità naturale ha risparmiato o non è riuscita a distruggere è venuto poi a morire sotto la corbellaggine avida e spietata di coloro i quali, nascosti dietro il paravento dell’emergenza, hanno fatto di tutto, tranne ciò che

era necessario attuare nel rispetto dei cittadini e nella salvaguardia del loro territorio. Cosa c’entra Termoli con tutto questo? Basta conoscere anche solo parzialmente la storia della nostra città e la domanda non sembra più fuori luogo. Infatti il suo etimo è variamente discusso e tra i vari percorsi interpretativi non possiamo dimenticare quelli che legano la città alla sua geografia e alla sua storia. Codesti tra tutti spiccano più degli altri, e ci fanno accendere la spia rossa dell’allarme: Interamnia “città tra i due fiumi” e Ter Molitus ovvero “distrutta e rifatta tre volte”, come riportato in una lettera dal padre domenicano Serafino Razzi datata 9 Aprile 1577. Continuando con il gioco delle etimologie ci viene in mente il Monte Toc, quello della frana del 9 Ottobre del 1963 nel Vajont, forse il più grande disastro idrogeologico causato dall’uomo. Toc in dialetto friuliano deriva da “patoc” che significa marcio, può sembrare un caso ma non lo è, basta andare a vedere il toponimo dove è situata la bellissima spiaggia di Peschici… Pantanello! È un caso pure questo? No, non lo è. Non lo è perché Interamnia, conosciuta meglio con il nome di Termoli, è veramente

una città tra due fiumi, il Sinarca e il Biferno! E Rio Vivo? Torrente barbaramente cementificato agli argini che scorre nel noto quartiere di Termoli, perché mai si chiama “Vivo”? Noi non vogliamo suscitare falsi allarmismi, non vogliamo essere catastrofici ma non possiamo aspettare l’alluvione per poi dire “Ecco, ve l’avevamo detto!” Quando ci troviamo di fronte ad un evento naturale, sappiamo che una delle sue caratteristiche principali è quello della ciclicità, cioè, dopo un variabile periodo medio di ricorrenza, quell’evento si ripresenta. E allora, basta non andare lontano con i ricordi per rammentare ciò che ha causato l’alluvione del gennaio 2003. Le forti precipitazioni in concorso alla inadeguatezza dei funzionari regionali nella gestione dell’emergenza hanno moltiplicato, fino ad un miliardo di euro, i danni dell’alluvione che ha sommerso la Valle del Biferno, Termoli e il suo nucleo industriale. Sembrerebbe dall’inerzia endemica dell’iter burocratico regionale che si stia facendo di tutto per trovarci ancora una volta impreparati, per ritrovarci ancora con l’acqua alla gola. I 15 milioni di euro stan-

ziati per la realizzazione di opere di risistemazione idraulica del fiume Biferno nel tratto tra la diga di P.te Liscione e la foce, per il fiume Volturno e il torrente Rava per mettere in sicurezza gli argini del fiume Biferno, giacciono dormienti, dentro qualche cassetto della Regione Molise (auspichiamo!), in attesa che il Cosib attui la Delibera di Giunta Regionale n. 447 del 21/04/2009. Come sempre, se verranno reiterate le cattive gestioni del passato, gli unici a pagare e a rimetterci saranno i cittadini che hanno aziende agricole, piccole industrie o anche semplicemente le loro case costruite dopo anni di duri sacrifici. Per scongiurare questo drammatico scenario e per invitare ad una seria riflessione sulle urgenze che colpiscono il nostro territorio, noi del Movimento 5 Stelle abbiamo già chiesto con un’interpellanza al sindaco Angelo Sbrocca e la sua giunta quali azioni intenderà intraprendere per ovviare a tali problemi.Sempre garantendo quella trasparenza che non può essere scissa da una giusta azione politica e amministrativa che permetterà a tutti i cittadini di aver ben presente lo stato del loro territorio e per non ritrovarci ancora a dire “Ve l’avevamo detto!”.

cità. Limitarsi a far fronte all’ordinario, con gli evidenti sforzi, non può qualificare un’amministrazione che avrebbe dovuto stravolgere a suon di idee la cittadina frentana. Non bastano i presenzialismi dei componenti del consiglio comunale col tentativo di far apparire una solida intesa e condivisione coi cittadini riguardo l’andamento attuale e la programmazione futura. Siamo fermi al palo. Forse con qualche processione di meno e qualche progetto finanziato in più, con talune scelte diverse e non dettate dall’interesse particolare da parte di qualche tecnico, famiglia e opportunisti vari, la simpatia e il consenso non tarderebbero ad arrivare.“E’ ora di finirla con questo teatrino composto di burattinai che vogliono Larino pronta a subire le manovre scellerate e capace di rimanere sospesa tra le nuvole senza accorgersi che sotto c’è il vuoto.” LARINascita

“Tributi e ritardi, non c'è maggioranza” L'ex sindaco Di Brino lamenta le assenze in commissione sugli argomenti economici TERMOLI. “Ci siamo recati diligentemente in seconda commissione per discutere di argomenti importanti, ma la maggioranza e siamo a pochi mesi dall’inizio del mandato, comincia a mostrare lacune”. Sferzante il commento dell’ex sindaco e ora capogruppo del Nuovo Centrodestra in consiglio comunale Basso Antonio Di Brino, che ieri mattina ha assistito alla defaillance del centrosinistra. Seduta deserta per l’assenza di due componenti, come Francesco Di Giovine e Andrea Casolino. Nessuno scricchiolio di natura politica, ma il segnale che comunque per gestire una maggioranza così ampia è necessario un fine coordinamento, anche per evitare simili impasse. La discussione in commissione sui tributi locali non è argomento secondario


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Termoli

20 settembre 2014

Asilo e Petrosino, è bagarre In Consiglio comunale a Termoli botta e risposta tra maggioranza e opposizione TERMOLI. Dopo il “pepe” iniziale, con i botta e risposta già esposti, si va avanti con animi più placidi e pacati. Forse la natura del tema, ma la condivisione esiste sulla questione e nella spiegazione della mozione, lo stesso primo firmatario Marinucci, illustra anche i motivi che lo hanno spinto a proporre una discussione del genere. A chiedere la parola è il consigliere Di Tella che esprime dubbi in merito alla problematiche che comporta la realizzazione dei lavori e chiede il rimando della discussione alle commissioni “bilancio” e “lavori pubblici”. Tutti favorevoli e così in commissione, quanto prima, si discuterà dell’abolizione delle barriere architettoniche. Questione “calda” del giorno anche un’altra mozione dello stesso Marinucci circa la richiesta di riaprire il plesso scolastico di via Montecarlo; e qui gli animi si riaccendono perché, presa la parola Di Brino, regolamento alla mano, evidenzia un contrastare delle interpretazioni circa la previsione e l’ammissibilità di replica da parte dell’assessore al ramo Maricetta Chimisso. Accettato l’intervento dell’assessore, la stessa precisa le offerte educative della scuola materna e asilo nido e, numeri alla mano, evidenzia la giustezza del suo intervento. “Nessun bambino è stato mandato via – precisa la Chimisso – ed evidenzia le eccellenti strutture comunali e la diligenza e professionalità con cui sono offerti i servizi. Il numero degli iscritti è in aumento e, in questo senso, le prospettive sono buone”. “Polemica orchestrata e strumentale – annuncia la Chimisso – e ciò è dato dal fatto che alcun genitore è venuto in assessorato a la-

mentare alcunché”. Nuove bagarre durante l’intervento dell’assessore Chimisso per le parole espresse che, per tempi di gran lunga superiori a quanto previsto dal regolamento, si sono protratte con specificazioni contestate da tutta la minoranza. Tra fatti personali e repliche, Marinucci individua la non veridicità delle parole espresse dalla Chimisso anche perché “le lamentele arrivano anche a noi consiglieri da parte dei tanti nostri elettori che ci hanno chiesto di intervenire nella questione” e contestando i numeri afferma: “a quelli da voi citati vanno aggiunti tutti i nuovi iscritti”. La votazione si è conclusa con il respingimento della mozione Marinucci. Il successivo punto all’ordine del giorno è legato alla questione Petrosino e vede primo firmatario il consigliere Di Brino che, illustrata

la sua mozione e citato le leggi in vigore, esprime i suoi dubbi sulla scelta di affidare l’incarico di dirigenza al già ex segretario dell’era Greco. L’invito dell’ex sindaco Di Brino invita a non accettare il dottor Petrosino e qui si leva la voce del sindaco Sbrocca che evidenzia: “Questa è intimidazione” e nuovamente si scaldano gli animi con Marone che interviene dapprima facendo i migliori auguri a Vito Tenore, neo segretario comunale. Prende poi parola sulla questione in discussione e leva i propri dubbi, Michele Marone, sulla legittimità amministrativa della natura dell’incarico e qui ha districato un discorso tra leggi e competenze particolarmente complesso che trova la sua massima e semplice snocciolatura richiamando il decreto Renzi che non prevede la possibilità di retribuire personale in

pensione. “Chiedo la revoca della delibera”, ha concluso Marone che ha poi lasciato la parola a Nick Di Michele che ha evidenziato di “aver anticipato i tempi lanciando l’allarme in momenti non sospetti e, nello stesso tempo, contesta la scelta” e parla del ruolo di Petrosino quale “una copia del segretario che non serve e costerebbe quasi cinquantamila euro l’anno alla città”. Di Michele poi svela: “Ad oggi non è stato retribuito il super consulente perché forse qualcuno ha compreso la sua illegittimità. Avendo poi altri incarichi ed essendo pensionato, il caro Petrosino potrebbe anche tornare a fare altro soprattutto perché incarichi del genere gli sono assegnati anche in altri due comuni e non credo sia in grado di stare in più posti contemporaneamente”.

Marinucci provvede a chiedere consulenza da parte di un avvocato o dello stesso segretario comunale. Prende poi la parola Angelo Sbrocca che in merito alla mozione specifica la “contestazione generale” ed evoca nuovi tecnicismi atti a far comprendere il perché delle proprie scelte. “L’amministrazione ha operato nel rispetto delle leggi vigenti”, ha affermato Sbrocca che va frontale con Di Michele e contesta che “l’impegno di spesa c’è ed è certificato, credo che lei non è informato” e ancora “non esiste alcuna carenza di pianta organica se non il rispetto della questione turnover; nella pianta organica dei dirigenti inoltre, ci sono dieci dirigenti dei quali uno solo è nel ruolo e con la nostra nuova pianta sono previsto quattro di ruolo più uno. Specifico ancora che il ruolo di Petrosino non sostituisce in alcun modo quello di Tenore. Noi siamo tranquilli e non ci intimidiscono l’esposto o l’invito della Procura”. Rivolgendosi a Di Brino conferma che “Petrosino svolge un’attività di supporto” e sulla questione “gratuità” afferma: “è un qualcosa di suggestivo in questo tempo e la questione Renzi non trova spazio perché l’affidamento d’incarico è legato al codice degli appalti e non preclude ruoli a chi è in quiescenza”. Si procede come richiesta di espressione a votazione mediante “appello nominale” con la maggioranza coesa nel “non approvo” e la minoranza coesa nel senso opposto, salvo Paradisi e Marinucci che non partecipano al voto. Roberti evidenzia che approva la mozione semplicemente per l’elevata retribuzione assegnata a Petrosino.

Estorsione, arrestato Black hole, fissata l'udienza un sindacalista L'uomo avrebbe preteso una somma di denaro per non aprire vertenze TERMOLI. Brillante operazione frutto della collaborazione dei cittadini con le forze dell’ordine polizia ha dato il via all'indagine che ha portato all’arresto, al momento espletato in obbligo di dimora, di una persona colta in flagranza di reato, proprio mentre riceve denaro estorto. Importante la collaborazione con la Procura di Larino e con il pm Carrai che ha seguito da vicino la questione. Questi i fatti: il Presidente di una società che gestisce case di riposo, era stato chiamato dagli inquirenti per rispondere di una vertenza sindacale. Durante il confronto è venuta fuori la storia in di una estorsione perpetrata da un dirigente sindacale Ugl di Termoli . La cooperativa a causa della crisi si era vista obbligata a scegliere se licenziare o applicare un contratto di solidarietà. I dipendenti si rivolsero al sindacato per essere tutelati e trattare con i datori i lavoro. A luglio sembrava essere stata trovata una conciliazione. Ma il sindacalista in questione, dell’ufficio Igiene e Ambiente della Ugl di Termoli, 54enne originario dell’Egitto, ha agito autonomamente ad insaputa del sindacato, ed ha preteso inizialmente il pagamento di una somma di 20 mila euro e successivamente a seguito di trattativa la somma era arrivata a 10 mila sotto la “minaccia” di aprire nuove e continue vertenze . Una prima parte di danaro è stata consegnata ad agosto pari a 2500 euro e recentemente si doveva versare il resto. Grazie alla segnalazione dei dirigenti della cooperativa e della Mobile di Larino si è proceduto all'arresto del sindacalista, che tra l’altro aveva già precedenti analoghi.

TERMOLI. Il 2 febbraio 2006 le sirene delle gazzelle dei carabinieri terremotarono quello che era l’allora assetto consolidato dei vertici dell’Asrem e della politica termolese. Una inchiesta giudiziaria partita nel 2003 e che dopo tre anni condusse all’arresto di numerose persone e al coinvolgimento di centinaia di altri soggetti con incarichi pubblici e non. Chi non ricorda a Termoli l’inchiesta Black-Hole, dietro il cui tintinnio di manette cadde anche l’amministrazione Di Giandomenico. Fissata per martedì 23 settembre, alle 9, dinanzi al Gup di Bari l’udienza preliminare per la maxi inchiesta “Black Hole” sulla sanità in Molise che provocò terremoto giudiziario nel 2006

e 2007, con l’iscrizione sul registro degli indagati di 110 persone tra politici dell’epoca, amministratori regionali, operatori sanitari dell’ospedale San Timoteo ed imprenditori molisani e pugliesi per i quali era stato chiesto il rinvio a giudizio, poi accordato a 4 di loro a Larino, mentre per gli altri 106 si procedette al trasferimento degli atti a Bari. L’udienza preliminare è stata rinviata più volte, dopo il trasferimento del Gup Susanna Di Felice. Oltre cento le ipotesi di reato per gli indagati, tra queste associazione per delinquere, concussione, truffa, peculato, pratica illegale di aborti, assunzioni truccate, tangenti, finanziamenti illeciti.

Parco comunale, solo degrado I cittadini scrivono ai giornali e all'amministrazione comunale TERMOLI. “Il parco di Termoli. Questo il posto dove dovrebbero giocare i nostri figli, dove si dovrebbero fare belle passeggiate, dove correre e fare sport, dove leggere un libro, dove trascorrere delle ore con le persone che più ami e solo tra i tuoi pensieri… Ho dovuto fare attenzione a non cadere nei sentieri, tante le zanzare come tanta la paura di ferirmi con una siringa, tra preservativi, feci e rifiuti di qualsiasi genere, que-

sto è il posto dove dovrebbero giocare i bambini. Non voglio incolpare e condannare nessuno, dico semplicemente una parola.. Vergogna!”. Ci va pesante e non usa mezzi termini un cittadino termolese che ieri su facebook, dopo una passeggiata al parco, ha deciso di postare e porre a conoscenza della cittadinanza, lo stato di abbandono cui versa l’intera area del Parco comunale. Un qualcosa di inaccettabile e

che ha raccolto decine di adesioni e condivisioni per una zona “amata” dai più dei termolesi ma del tutto abbandonata da alcuni che, purtroppo, hanno finito con l’avere la meglio e così, un passeggio al parco comunale, è un incontro costante con spazzatura, panchine rotte, aree chiuse, ruderi e addirittura siringhe. La richiesta è che si faccia qualcosa quanto prima … ci aggiungiamo alla denuncia.



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Opinioni

20 settembre 2014

Patrimonio, le giornate per la valorizzazione Anche quest’anno il MiBACT aderisce all’appuntamento con le Giornate Europee del Patrimonio, promosse dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea con l’intento di potenziare e favorire il dialogo e lo scambio in ambito culturale tra le Nazioni europee, in programma da sabato 20 a domenica 21 settembre 2014. La Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale ha disposto l’apertura al pubblico dei Luoghi della Cultura Statali per l’intera giornata e l’apertura prolungata fino alle ore 24.00. Anche il Molise partecipa all’iniziativa, attraverso gli Istituti ministeriali, con un piacevole palinsesto di eventi tesi alla divulgazione e conoscenza del considerevole patrimonio culturale regionale. Per informazioni di eventi: aperture straordinarie – concerti – mostre – visite guidate – consultare www.beniculturali.it/MUSEIGEP2014 Sabato 20 settembre Campobasso – Museo di Palazzo Pistilli Collezioni Eliseo e Praitano – Palazzo Japoce proiezione di documentari riguardanti i beni culturali molisani Venafro – Museo nazionale di Castello Pandone ore 20-24 Domenica 21 settembre Campobasso Museo di Palazzo Pistilli Collezioni Eliseo e Praitano – Palazzo Japoce proiezione di documentari riguardanti i beni culturali molisani Concerto per coro e bayan ore 20.30 – Coro Università del Molise Gambatesa – Castello di Capua concerto per pianoforte ore 20.30 (Ingresso gratuito)

Premio Fasolino, c'è anche l'Unimol

Battesimo ufficiale per le Guardie volontarie In attesa di esordire ufficialmente con la ‘convention’ pubblica che sarà organizzata per venerdì 26 settembre nella sala ‘monsignor Gerardi Conedera’ di Guardialfiera, l’associazione di Guardie ambientali volontarie MoliGav, prima realtà costituita in Molise con queste accezione e prerogative, ha voluto aderire con estrema convinzione alla manifestazione Green Day Molise 2014, promossa dall’associazione Ambiente Basso Molise. Decine di volontari supporteranno domani l’opera di bonifica da rifiuti abbandonati tra la spiaggia di Rio Vivo e il circolo vela ‘Mario Cariello’ di Termoli. Dalle 9.30 le guardie ambientali volontarie del MoliGav entreranno in azione col logo ufficiale dell'associazione per la prima volta, segnando il passo d'esordio di un percorso che le porterà a salvaguardare il territorio e il patrimonio naturalistico e faunistico della regione. “Non vediamo

l’ora di prodigarci per sottrarre al degrado un pezzo di costa, d’ora innanzi il nostro credo sarà quello del Molise pulito e dell’inversione di tendenza di una cultura del rispetto dell’ambiente che necessita di uno scatto d’orgoglio da parte di tutti i cittadini. Il domani è dei nostri figli e abbiamo l’onere e l’onore di consegnare nelle loro mani il testimone del benessere, inteso come qualità della vita e salubrità dei luoghi”, questo il messaggio del presidente, Mariangela Di Biase, che con la presente nota intende formulare un sentito ringraziamento al pari-ruolo di Abm Luigi Lucchese, per aver ideato una giornata di grande significato in cinque comuni del Basso Molise, consapevole che col MoliGav sarà solo la prima di una serie infinita di collaborazioni a tutto vantaggio della collettività e del nostro microcosmo regionale, cellula di un pianeta che dovrebbe vivere".

CAMPOBASSO. Sesto patrocinio di prestigio per la terza edizione del concorso giornalistico sportivo “Premio Pietro Fasolino”. Dopo quelli ricevuti dal Coni Molise, dalla Presidenza della Giunta della Regione Molise, dalla Provincia di Campobasso, dalla Provincia di Isernia e dall’Assostampa Molise, anche l’Università del Molise, per il terzo anno consecutivo, ha deciso di dare il proprio sostegno ad una iniziativa che, lo ricordiamo, ha come compito fondante quello di incentivare la corretta informazione giornalistica e l’impegno professionale soprattutto delle giovani generazioni e l’avvicinamento verso la professione da parte degli alunni di ogni ordine e grado delle scuole della regione Molise nonché gli studenti universitari appartenenti a qualsiasi tipo di indirizzo o facoltà e di promuo-

vere e diffondere la cultura sportiva intesa a 360 gradi e l’approfondimento verso tutte quelle discipline sportive che non sempre riescono a trovare il giusto e meritato spazio sugli organi d’informazione locali. Per quest’anno l’organizzazione ha previsto, per tutti i partecipanti nessuno escluso, la possibilità di prendere parte ad uno o più allenamenti presso le diverse società sportive che hanno con entusiasmo aderito all’iniziativa culturale/informativa portata avanti dal “Premio Pietro Fasolino”. A tutti i contendeti, inoltre, sarà data la possibilità di partecipare ad un corso teorico sui principi fondamentali della navigazione e sulle tecniche basilari del windsurf. Il corso sarà gratuito. Lo scopo è quello di far conoscere tutti gli sport praticati sul territorio molisano

Un successo per la “Nave dei Poeti” La “Nave dei Poeti… sulle onde di Diomede”: anche quest’anno, per l’ottava volta, si è ripetuta la magia. Il 14 settembre alle otto di mattina i “Poeti Extravaganti” – cosí, da dieci anni, usano chiamarsi – si sono ritrovati a Termoli, in attesa dell’imbarco per le Isole Tremiti. Si parte alle 9 e un quarto, arrivo all’isola di San Domino alle 10,10, poi traghetto per il trasferimento all’isola di San Nicola. Si sale fino all’Abbazia, nel cui chiostro si terrà la prima lettura. Una dozzina i poeti lettori, provenienti, oltre che dal Molise, dalla Campania, dalla Puglia, dal Lazio

e dall’Emilia Romagna, e una ventina gli accompagnatori-fruitori. E poi il preside Antonio Mucciaccio, organizzatore-guida-cicerone-intrattenitore, che, con la straripante carica umana che lo caratterizza, funge anche da presentatoremoderatore. Si sono alternati nella lettura di propri testi Umberto Cerio, Rossella de Magistris, Ida Di Ianni, Albino Fattore, Amerigo Iannacone, Virginia Macchiaroli, Giuseppe Napolitano, Luigi Peternolli, Rosalia Laura Ruggiero, Antonella Sozio e Gilda Stramenga. Poesie di-

verse per contenuto e per forma, ci sono perfino sonetti, e non sono mancati momenti di intensa commozione. Tutte le poesie lette confluiranno, poi, come ogni anno, in un volumetto della collana “La Stanza del Poeta”, creata ed egregiamente diretta da Giuseppe Napolitano. Dopo la lettura, di nuovo traghetto per San Domino, dove ci sarà un pranzo conviviale. Amichevoli conversazioni, scambi di indirizzo, telefono e recapito e-mail, e scambi di libri e di versi. Il preside-capitano Mucciaccio approfitta per leggere alcuni divertenti

stralci dal volume “Omaggio ad Antonio Mucciaccio”, che insegnanti ed ex alunni hanno pubblicato a sua insaputa, in occasione del suo pensionamento. E tra una chiacchiera e l’altra, tra un bicchiere di vino e un caffè, si fa l’ora del reimbarco per Termoli, alle 18 e un quarto. Ma un gruppetto di poeti e loro accompagnatori, rimane in albergo e stasera ci sarà una nuova lettura: “Poesie sotto le stelle”. Porto di Termoli: saluti, baci e abbracci e arrivederci al 13 settembre 2015, per la nona edizione della “Nave dei Poeti”.



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