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ANNO IX - N° 163 - SABATO 21 DICEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Michele Iorio

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Michele Iorio. Continua a restare un punto fermo nell'opposizione al centrosinistra in regione nonostante la sua forzata assenza dagli scranni di palazzo Moffa. Ad ogni buon conto, visto e considerato gli scarsi risultati maturati dai consiglieri regionali della sua area in aula, continua a mantenere inalterata la sua forza di traino anche perchè ha, comunque, mantenuto la barra dritta mentre quelli che lo osannavano nei momenti d'oro hanno preferito saltare sul carro del vincitore o passare ad altri partiti.

Il Tapiro del giorno ad AngelaFusco Perrella

Il Tapiro del giorno lo diamo a Angela Fusco Perrella. Nessun colpo proprio di un consigliere di opposizione ha messo in canna fino a questo momento. Solo qualche timido bisbiglio fino all'adesione al Nuovo Centrodestra sono stati gli unici passi che sono stati registrati dall'ex assessore all'Agricoltura. Certo, il venir meno del 'peso' politico dell'assessorato ha, evidentemente, giocato un brutto tiro al consigliere eletto nelle file del Pdl. Sicuramente non una definita posizione politica, la sua, all'interno del Consiglio regionale.


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E’ un grave errore della Regione, in primis, quindi degli enti locali, abbandonare al proprio destino l’Università e il Consorzio universitario

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Sebbene la crisi, non devono essere mollati Si spera che la situazione economica generale del Paese migliori, che l’Università si sviluppi e il Consorzio universitario riesca a non chiudere i battenti

Agenzia Molise Lavoro, Gabriella Guacci nuovo dg

La Giunta ha così deciso: l’incarico di direttore generale dell’Agenzia Molise Lavoro, che lo stesso esecutivo vuole sciogliere, va al dirigente regionale Gabriella Guacci. Il nome, scelto dall’elenco degli idonei, ha ricevuto l’incarico lo scorso 9 dicembre con delibera 649 ed avrà la durata “fino al giorno antecedente la nomina del Commissario liquidatore previsto dalla proposta di legge regionale di soppressione dell’ente strumentale approvata con delibera di Giunta numero 263 del 10 giugno 2013, e, comunque, fino alla data del 30 giugno 2014”. La retribuzione sarà pari a 60mila euro più il 20%

Fondazione Molise Cultura, arriva il nuovo Cda

Le università non godono ottima salute e di recente si sono rese protagoniste di un serio documento al Governo perché tenga conto della opportunità che il sistema scientifico in Italia riprenda quota e si riaffermi tra le eccellenze del Paese. E se le università sono in crisi immaginarsi quale può essere la condizione in cui si trovano ad operare i consorzi universitari laddove, come nel Molise, l’economia generale è labile, la classe dirigente è inadeguata, e il sistema istituzionale costretto a leccarsi le ferite. Nel Molise il binomio Università-Consorzio universitario vive lo stato di crisi con un’evidenza tale che ogni commento diventa superfluo. L’Ateneo non naviga nell’oro, è un dato di fatto non di oggi; il Consorzio, all’assemblea del 30 dicembre, ha iscritto all’ordine del giorno la fine della propria esistenza e della propria funzione. Siamo ai verbi difettivi. Eppure, il raccordo è stato per buona parte fattivo nello svolgimento dell’opera di attecchimento, di conoscenza, di approfondimento del significato culturale, scientifico e formativo dell’Università sul territorio, chiamando a quest’opera di osmosi, di

cointeressenza e di collaborazione i maggiori enti locali (Regione, Provincia, Comune capoluogo, Camera di Commercio eccetera eccetera). Soprattutto nella fase iniziale, con la partecipazione convinta della Regione, e degli altri soci che avevano compreso fosse necessario per un territorio marginale contenere, assimilare, e valorizzare il proprio presidio scientifico-culturale onde renderlo simbiotico alla collettività e non solo ad una parte di essa: l’elite. Che il tempo e le faccende accadute hanno dimostrato essere l’elite (economica, imprenditoriale, professionale e culturale) tutt’altro che tale. Questa fase costruttiva di implementazione dell’Università nel cuore del Molise è stata pertanto costretta a scemare per le difficoltà a disporre di risorse finanziarie sufficienti allo svolgimento del compito, complice la progressiva flessione dell’entusiasmo, quindi della partecipazione, dei soci. Inevitabile quindi l’allentamento della forza e della volontà del Consorzio nel darsi il dovere di proseguire l’opera di attecchimento e di interazione con l’Università. Se ha retto fin qui, giocoforza con inter-

CAMPOBASSO. Il 9 dicembre, con delibera di giunta numero 656, l’esecutivo ha finalmente proceduto a nominare i nuovi componenti del Consiglio di amministrazione della Fondazione Molise Cultura. Ad affiancare il direttore Sandro Arco ci saranno due donne: la professoressa Antonella Presutti e l’avvocato Maria Fusaro. La nuova composizione si aspettava dal 27 febbraio scorso quando i due consiglieri (Adalberto Cufari e Arturo Messere) hanno rassegnato le dimissioni. La vacatio intercorsa in questi mesi ha comportato non poche ricadute negative sul territorio molisano. Ne è un esempio il vuoto lasciato dall’Orchestra Stabile del Molise che, nonostante i fondi a disposizione, non ha potuto lavorare. Ed hanno pagato un caro prezzo per questo ritardo anche altre manifestazioni culturali.

venti sporadici, lo si deve alla perseveranza e all’autorità morale del presidente Natalino Paone: cultore della molisanità, custode dei valori identitari dei molisani, sostenitore della indispensabilità dell’Università nel processo di elevazione e di sviluppo collettivi. Nel contesto di un rilievo per nulla confortante, diventa esiziale la notizia del fine corsa per colpa certo della crisi generale ma soprattutto per la tartufaggine dei soci pubblici e dei soci privati nel ritenere un onere insostenibile la quota societaria, quantunque gli stessi soggetti sono stati e sono protagonisti di sperperi e d’investimenti (si pensi alla Regione) tutt’altro che apprezzabile. L’esistenza del Consorzio è una condizione senza la quale verrebbe compromessa definitivamente la relazione tra il territorio e l’Università e il futuro di entrambi. Per questo motivo il “contributo” finanziario va preso e considerato un atto di coraggio e di responsabilità.

Sperando che la situazione economica generale del Paese migliori, che le università sviluppino la loro autonomia in diretta connessione con l’ambiente circostante, che i Consorzi riescano a promuoverne i rapporti sul territorio e, in particolare, che il Consorzio universitario del Molise operi in unità con l’intero contesto amministrativo, politico, economico e culturale regionale. Dardo


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Forza Italia riparte e guarda al futuro Resoconti del passato e valutazioni di errori per andare avanti Attacchi a Renzi e ai renziani: la nostra missione è' svegliare le coscienze Campobasso. Amministratori, cittadini, giovani e pensionati. C'era un po' di tutto ieri sera al Centrum Palace di Campobasso. Tra i volti noti c'era il sindaco di Termoli Di Brino con l'intero gruppo di forza Italia al comune compreso il presidente del Consiglio Alberto Montano, il presidente della Provincia di Campobasso De Matteis, l'assessore al Comune di Campobasso Nicola Cefaratti, l'assessore della Provincia di Campobasso Alberto Tramontano che precisa: "essere presente non vuol dire aderire". E poi ancora da Palazzo San Giorgio Marialaura Cancellario, Marilina Niro. Non poteva mancare il consigliere regionale Cavaliere. Ed ancora: amministratori di Castelpetroso, Guardiaregia , Mirabello, Macchia Valfortore, Isernia, Venafro, Bagnoli, Gildone, Francesco Di Falco ex consigliere regionale. Tanti gli amministratori interessati al rilancio del progetto politico di Silvio Berlusconi. Così come tra i presenti spicca il volto di Marco Conditorio, segretario regionale dell'Unione Italiana Cieci. Apre le danze Michele Iorio che afferma:" Stiamo ripartendo da zero per costruire un partito che sia espressione popolare". Si punta molto sui club per il radicamento territoriale della nuova Forza Italia. Il grande assente di sempre: Aldo Patriciello, l'eurodeputato che da quasi l'impressione di occuparsi di Forza Italia solo per una continuità di candidatura a Bruxelles ma mai presente per lavorare al rilancio del partito in termini territoriali. Eppure è lo stesso commissario Sarro a precisare: " Noi abbiamo bisogno di gente pronta ad impegnarsi". Si parla dell'abrogazione delle Province, tanto decantata da Renzi, ma non realizzata nonostante i proclami con cui si vuol cercare di cavalcare l'onda della riduzione dei costi della politica. Non mancano le critiche a Renzi da parte di Sarro ma che ben si adattano anche al rottamatore molisano Frattura. " Se a rottamare c'è chi ha sempre vissuto

con i soldi della politica allora non ci si può escogitare rottamatori". Forza Italia non vuole rottamare, non vuole fare un'operazione di facciata. Vuole cambiare sul serio mettendo a disposizione dei giovani le esperienze. Non mancano commenti al governo regionale ricordando la storia del mancato taglio ai costi della politica, dell'articolo 7 abrogato "solo perché costretti dopo averlo percepito in maniera illegittima per vari mesi". Si dice emozionato Rosario De Matteis che ricorda la vecchia militanza nell'omonimo partito. E lancia il primo obiettivo: "Dobbiamo dare spazio alle nuove forze se si vuole risorgere" dice guardando Michele Iorio. Poi tocca a Mazzuto e qualcuno in sala si chiede, ricordando la sconfitta di febbraio:" E' tra i responsabili della mancata presen-

tazione della lista del Pdl alle regionali ultime e si permette ancora di parlare?". Mazzuto afferma che " l'esperienza di coordinatore provinciale del Pdl e' stata traumatica". E c'è da credergli, e' rimasto traumatizzato anche il Molise. Cavaliere non poteva non ricordare il suo ruolo di opposizione a Palazzo Moffa, la sua proposta di taglio alle indennità non accettata da nessuno tranne da Romagnuolo. Attacca, senza nominarlo, Aldo Patriciello e tutti applaudono. Il primo applauso fatto di cuore dalla platea. " Chi non era con noi durante la campagna elettorale non è qui nemmeno stasera. Questa gente deve stare lontano da noi". La gente che osannava Iorio in sala non c'è fa notare Cavaliere. Ma i 350 presenti " sono quelli che portano i voti". Si parla delle amministrative

di Campobasso: "se si riuscirà a presentare volti nuovi si può vincere" tuona Cavaliere. Alla fine tocca a lui, a Iorio che racconta delle sue chiacchierate con Berlusconi, il suo ruolo di regista fino alla costituzione formale di Forza Italia. Iorio parla della crisi della Regione Molise, dell'inattivismo del governo regionale di centrosinistra. "Il compito di Forza Italia non è solo quello di aggregare tutto il centrodestra, ma abbiamo il dovere di risvegliare le coscienze". E in Molise? C'è una sola cosa da fare ammette dopo aver descritto l'operato del governo Frattura nei primi 9 mesi: mandarli a casa. Il battesimo del partito avviene a quattro giorni dal Natale e chissà se i buoni auspici ascoltati sotto la benedizione di Babbo Natale saranno realizzati. Intanto si parte. giorug


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Le bugie hanno le gambe corte!

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Fondazione Teatro Savoia,

Ioffredi il 26 agosto: “Tuteleremo i lavoratori senza soluzione di continuità”

“La Fondazione Teatro Savoia confluirà nella Fondazione Molise Cultura. I lavoratori, fatti salvi i tempi tecnici dettati dalle procedure amministrative, saranno tutelati senza soluzione di continuità”. Così ha parlato il consigliere regionale Nico Ioffredi, delegato alle attività culturali dal cognato, il presidente della giunta regionale, Paolo di Laura Frattura. Peccato che abbia parlato a vuoto perché, come sappiamo, il Teatro Savoia è stato dato per defunto. Due le bugie, che fanno del delegato alle attività culturali del Molise un personaggio al quale non si può dar credito s’è vero che il Teatro Savoia non è confluito nella Fondazione Cultura e i lavoratori non sono statati tutelati “senza soluzione di continuità”. Eppure quella dichiarazione aveva creato un clima di fiducia per i lavoratori e un nuovo orizzonte al Teatro che, con l’incorporamento nel grande ventre della Fondazione Molise Cultura, avrebbe potuto esal-

tare la bellezza dell’impianto e la qualità della programmazione. La chiusura del Teatro diventa invece addirittura un prologo negativo anche per la Fondazione, struttura alla quale, sempre Ioffredi, ha negato l’esistenza dell’Orchestra Stabile. Su questi presupposti diventa una chimera parlare con un minimo di attendibilità di cultura, di sviluppo delle attività artistiche, della esaltazione dell’identità molisana nella sua accezione. Dal nuovo governo regionale finora solo tagli, chiusure, restrizioni (per la collettività) e vantaggi economici per sé. Ma ciò che fa male a una comunità che ha bisogno di sentirsi viva, di non cedere sul valori che la connotano (i valori culturali) sono le bugie degli amministratori e la loro indifferenza di fronte agli eventi che segnano il degrado, l’immiserimento morale, l’impoverimento civile e l’annullamento culturale. Il Savoia che chiude i bat-

Torna la paura, il Molise trema Tre scosse ieri pomeriggio con epicentro a Ripabottoni. Scuole chiuse oggi nel comune solo in via precauzionale CAMPOBASSO. Quando la terra torna a tremare non si può non riprovare la paura che ha colpito i molisani nel 2002. Ieri pomeriggio quella paura è tornata tra i tanti che hanno avvertito la nuova scossa di terremoto. Anzi, sono state tre. La

prima alle 14.08 di intensità 3.8. Poi a distanza di 12 minuti arriva la seconda, più lieve (magnitudo 2.4) e alle 14.48 la terza con un’intensità pari a 2.1. L’epicentro è stato registrato nella zona del cratere del sisma 2002, a Ripabottoni ad una

profondità tra i 25 e i 27 chilometri. Il sisma è stato avvertito in quasi tutta la provincia di Campobasso fino a Foggia. Nessun danno a persone e cose, ma per chi ha avvertito la scossa è tornata tanta paura.

tenti (ha fatto benissimo il già presidente dell’Amministrazione provinciale, Nicola D’Ascanio, a dire la sua, a chiamare in causa, ad esempio, le Banche che al Molise succhiano il sangue in cambio di niente, e tutto il sistema amministrativo territoriale) è un lutto per i molisani che avvertano l’inadeguatezza della classe politica e dirigente che detiene le redini del potere, cui è impossibile opporsi con le armi della ragione. Eppure, se le parole di Ioffredi fossero state meno prive di fondamento, il Teatro Savoia sarebbe diventato un bene regionale e i lavoratori altrettanto, avrebbero aiutato la squinternata giunta regionale e la presidenza a prendersi qualche merito, e il Molise a tenersi a galla su livelli accettabili di civiltà . La tutela dei beni e delle persone funzionali alle attività culturali per destinazione, tutela per la quale Ioffredi il 26 agosto aveva dichiarato di essere il garante, è un imperativo per qualsivoglia amministratore che vuole essere considerato tale. Purtroppo, la perentorietà del consigliere delegato nel ribadire l’impegno di salvaguardare comunque i lavoratori del Savoia (“Non potremmo mai permettere la perdita di posti di lavoro, soprattutto in questo momento storico”) ha dato fin qui esiti disastrosi. Qualcuno dirà è “un neofita” a Palazzo Moffa, che per mestiere è dedito alle carie e alla implantologia mascellare, insomma a curare la bocca e il sorriso dei molisani, alcuni dei quali costretti a tutt’altro, a piangere Dardo


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Lettera aperta

I dipendenti delle Esattorie

senza lavoro costretti a scrivere a Frattura Il presidente della Regione non ha mai ricevuto i lavoratori Egregio presidente Frattura, le scriviamo perché in tutti questi mesi, nonostante le nostre reiterate richieste non siamo mai riusciti ad incontrarla ad un tavolo per confrontarci direttamente con lei sulla situazione che riguarda noi e, più in generale, l’intero sistema di riscossione dei tributi locali e regionali. Comprendendo le difficoltà che le istituzioni regionali si trovano ad affrontare nell’attuale momento di grave e diffusa crisi dell’intero tessuto economico del Molise, abbiamo sempre mantenuto un atteggiamento rispettoso, costruttivo e propositivo, anche nei momenti di maggiore incertezza e complessità circa l’individuazione delle possibili soluzioni. Abbiamo apprezzato l’iniziale spinta propulsiva dell’assessore al Lavoro (Michele Petraroia) che, oltre ad impegnarsi efficacemente per la concessione della CIGS, già nel mese di aprile costituiva subito un tavolo di lavoro operativo, coinvolgendoci direttamente nello studio ed elaborazione di una proposta di piano industriale che potesse risolvere il problema della riscossione dei tributi locali e regionali mediante l’apporto delle nostre professionalità in una società regionale in house di nuova costituzione. La successiva fase di lavoro, che ci ha visti impegnati con i vertici di Finmolise – incaricati di sviluppare un progetto industriale anche con il nostro apporto – è stata molto complessa e dispendiosa (per noi anche in termini economici) ma è stata affrontata da noi sempre con tenacia e disponibilità, dando fondo a tutte le nostre energie e conoscenze tecniche, al fine di raggiungere l’obiettivo comune che c’era stato posto. Tale percorso, pur nella sua complessità, ha avuto una rapida e concreta definizione culminata nel mese di ottobre con la redazione di un dettagliato piano industriale teso a offrire una valida e sostenibile soluzione idonea a risolvere il problema della riscossione dei tributi locali e regionali. Successivamente, il piano industriale condiviso con i vertici di Finmolise è stato posto al vaglio dei tecnici e consulenti delle strutture regionali competenti che, seppur informalmente, hanno manifestato in più di un’occasione un parere positivo in merito alla sostenibilità dello stesso.

Anche l’assessore alle Attività Produttive – competente in materia di società partecipate dalla Regione e coinvolto nello studio della soluzione più idonea - ha espresso convinto apprezzamento e condivisione in ordine al predetto progetto industriale. Nel corso di tutto questo articolato iter non siamo ancora riusciti ad avere un incontro formale con Lei per sentire, direttamente dalla Sua voce, lo stato di avanzamento del percorso amministrativo/normativo e l’eventuale sussistenza di complicazioni e/o perplessità da sciogliere circa l’adozione definitiva del piano industriale in questione. Su tale punto restiamo fermi solo alle Sue dichiarazioni pubbliche, nelle quali ha parlato esplicitamente della volontà di costruire una vera e propria “Equitalia Regionale” a cui, tuttavia, non ha fatto seguito alcun atto decisionale risolutivo. Tale vicenda, in definitiva, ci appare versare di fatto in uno stato di totale stallo amministrativo che ci risulta, al momento, assolutamente inspiegabile, tanto più alla luce dell’avvenuta definizione di tutti gli atti prodromici (inclusa una specifica legge regionale) all’approvazione di una delibera regionale risolutiva. Questo stato di paralisi rischia di determinare a breve gravi conseguenze: in primo luogo rischia di minare la sostenibilità del piano industriale poiché i comuni già coinvolti nel progetto (ed in attesa di una sua svolta positiva) devono urgentemente adempiere all’obbligo di riscuotere i propri tributi e, non potendo usufruire dei servizi della prospettata società regionale in house, saranno a breve costretti a scegliere altre soluzioni già immediatamente disponibili e più onerose; in secondo luogo, tema non meno dolente, rischia di compromettere irrimediabilmente la proroga della CIGS per i 68 lavoratori di

Esattorie Spa, società che, versando in stato di concordato preventivo in liquidazione, si vedrebbe costretta a licenziare tutte le predette unità, così facendo venir meno il presupposto su cui poggia l’intero piano industriale in questione e cancellando ogni prospettiva di reimpiego per i lavoratori. Alla luce di quanto esposto i dipendenti di Esattorie Spa, le RSA e le scriventi organizzazioni sindacali chiedono formalmente al presidente della giunta regionale Frattura un incontro urgente per essere informati sui motivi del prolungato stato di inerzia dell’iter amministrativo e per conoscere la reale volontà politica e la tempistica dell’effettiva definizione del progetto industriale.

Rinnovata la presidenza dell’Ance Molise

L’Assemblea dell’Associazione dei Costruttori Edili del Molise, costola di Confindustria, ha eletto stamane all’unanimità il suo presidente: Umberto Uliano Cinquantacinque anni, campobassano, il dott. Uliano rappresenta un nota azienda del settore edile, la ITALSCAVI srl, che dal 1958 opera nel campo delle opere pubbliche e private anche nel territorio extra regionale. “Sono molto soddisfatto dell’incarico che oggi ho ricevuto dall’Assemblea dell’Ance e grato ai colleghi che, dopo il consueto dibattito pre- elettorale, hanno all’unanimità individuato in me

il loro nuovo Presidente. Sono assolutamente consapevole del momento di difficoltà che il settore edile sta attraversando e dell’impegno che dovrò profondere per dare risposte ai nostri associati. I problemi che abbiamo, come settore, sono ben noti a tutti: il ritardo nei pagamenti da parte della pubblica amministrazione, la mancanza di lavori pubblici, il carico fiscale eccesivo, l’anomala concorrenza

che viene da imprese extraregionali, il peso della burocrazia. Il tempo che abbiamo a disposizione è praticamente terminato. Da parte mia, ritengo che sia arrivato il momento di ripristinare un fronte comune del sistema imprenditoriale regionale, senza contrapposizione alcuna, per valorizzare il ruolo dell’impresa anche sul nostro territorio”. Umberto Uliano prende il testimone

da Edoardo Falcione che lascia la carica di Presidente dell’Ance dopo quattro anni. “A Edoardo - conclude Uliano va il mio ringraziamento personale e quello di tutti i colleghi della sezione dell’edilizia per il proficuo lavoro svolto in questi anni, con l’augurio personale per un futuro di successi imprenditoriali”.


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Campobasso

Personale Masterplan a secco, stipendi in arrivo Il presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis e l’assessore alle politiche del Lavoro Sandro Di Labbio ieri mattina presso il Centro per l’Impiego di piazza Molise a Campobasso, hanno tenuto un incontro con il personale e gli organi di informazione. L’assessore Di Labbio, come preannunciato, aveva deciso di protestare in Giunta regionale, per via dei mancati pagamenti destinati a circa 40 ragazzi assunti con il Masterplan. “Sono contento – ha dichiarato l’assessore a margine dell’incontro – di aver avuto rassicurazioni proprio stamane dalla Regione, circa il deposito in ragioneria del pagamento delle spettanze per i dipendenti in questione. Una notizia positiva che comunque darà la possibilità di incassare tali somme solo entro Capodanno per via della lavorazione bancaria dei bonifici. Ovviamente ho allertato la nostra tesoreria provinciale per accelerare i termini di erogazione degli emolumenti. Ci si augura di non dover ricorrere in futuro ad analoghe forme di pressione per assicurare il dovuto a dei lavoratori”.

Gestione delle catastrofi, nella sede della protezione civile la simulazione di una maxiemergenza Il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana del Molise,Area III, promuove per questa mattina a partire dalle ore 9, presso il piazzale antistante la sede della Protezione Civile in via S.Abate a Campobasso, un’Esercitazione di Protezione Civile. La manifestazione, denominata “SA-805”, sarà ispirata alla gestione di una maxi emergenza provocata da un evento calamitoso come quello del luglio 1805 che colpì il Molise e la Campania. La manifestazione promossa a conclusione del Corso di Alta Formazione “Disaster Emergency Manager”, organizzato in sinergia tra il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana e il Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università degli Studi del Molise, sarà realizzata in collaborazione con l’Agenzia Regionale di Protezione Civile del Molise e le strutture operative competenti. All’evento prenderanno parte, inoltre, gli 80 corsisti che hanno frequentato il percorso formativo, i rappresentati Istituzionali degli Enti coinvolti in situazioni simili e 30 operatori delle strutture che operano in Molise nell’ambito della Protezione Civile. All’iniziativa sarà, inoltre, presente il Delegato Nazionale della Croce Rossa Italiana per le attività di emergenza, nonché responsabile della Sala Operativa Nazionale, Roberto Antonini. L’organizzazione dell’Esercitazione, in sintonia con il Corso DEM appena terminato, nasce dalla necessità di garantire, al territorio locale nuove figure professionali impegnate, a vario titolo, nelle situazioni di emergenza.

Sandro Di Labbio

Il verde a Campobasso è solo un lontano ricordo di Massimo Dalla Torre C’era una volta Campobasso la città giardino, oggi, quello che è stato rimane un lontanissimo ricordo sbiadito e forse immortalato sui dagherrotipi di qualche fotografo o di un collezionista di cose perdute. Questa, è l’amara costatazione dinanzi a quello che è lo scheletro della vetusta sequoia che un tempo rigogliosa ombreggiava piazza Cesare Battisti. Simbolo di quello che era la città dei De Gaglia, Vitamara, Pistilli Sipio, tanto per citare alcuni sindaci storici di Campobasso, quando la nostra bella città, nonostante fosse considerata zona punitiva unitamente alla Sardegna, permetteva di poter respirare a pieni polmoni un’aria diversa, non avvelenata dai gas di scarico degli automezzi sempre più in aumento sempre più pressanti. Un’aria che difficilmente potremo recuperare anche perché gli alberi vanno scomparendo per lasciare spazio a costruzioni o a monumenti che spersonalizzano gli angoli più suggestivi del capoluogo di regione. Una città che da anni è in preda alla desertificazione che vede spa-

rire inesorabilmente gli ultimi baluardi di una cultura dedita alla salvaguardia della natura che ha subito una ferita mortale nel suo tessuto verde. Il quale, dovrebbe essere protetto perché costituisce la cosiddetta valvola di scarico per quello che sono le discrepanze e le distonie che incombono sui centri abitati e Campobasso non è immune. Colpe, accuse e nomi se ne potrebbero fare anche perché le Amministrazioni che si sono susseguite a Palazzo San Giorgio, hanno sempre professato che il verde era una priorità, anche se sapevano di mentire. Una menzogna che grida allo scandalo. Una menzogna che non fa onore a chi ha intessuto il suo programma politico sulla tutela del verde. Una menzogna che davanti a quello che rimane dell’albero è la prova provata di come la non curanza travalica ogni logica. Un qualcosa che non ci appartiene perché non è concepibile che ci si nasconda dietro il pietismo verso un albero che si dice malato. Una malattia indotta da chi ha messo in atto manovre bislacche, come quelle che anni addietro portarono al

coma gli alberi della villa dei cannoni, fortunatamente in parte recuperati. Manovre che se non cesseranno, ci auguriamo che la pianta di Piazza Cesare Battisti sia da monito, faranno apporre all’ingresso della città il cartello con scritto il verde a Campobasso non è più di casa.


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Campobasso

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Aula invasa da cittadini tra urla, insulti, applausi e imprecazioni.

Ici zone Lucarino, putiferio in Consiglio comunale

Confusione, urla, imprecazioni, applausi, insulti. Non sono passati inosservati i cittadini che, ieri mattina, hanno partecipato al Consiglio comunale interamente dedicato alla tassazione Ici sulle zone ricadenti nella perimetrazione Lucarino . Nell’aula consiliare il pubblico era più numeroso dei consiglieri seduti sugli scranni e non sono mancati momenti di forte tensione. I toni si sono accesi più di una volta perché, quando si tratta di tasse da pagare c’è poco da stare calmi. Anche se gli amministratori hanno provato a illustrare il problema in modo pacato sono stati più volte interrotti e incalzati dai cittadini urlanti e fortemente inalberati per aver ricevuto gli avvisi di pagamento dell’Ici riferiti al 2007 e 2008. I residenti

delle contrade sono arrivati a Palazzo San Giorgio sperando di portare a casa il massimo del risultato e cioè l’annullamento dei pagamenti mentre invece molti consiglieri, soprattutto esponenti dell’opposizione, hanno proposto di sospendere la procedura in attesa di una revisione che consenta di emettere avvisi di pagamento corretti e conformi alla legge. Il dibattito è andato avanti ad oltranza e a poco sono serviti gli interventi degli assessori al Bilancio Donato Toma e all’urbanistica Nicola Gesualdo perché, in pratica, non hanno detto ciò che i cittadini volevano sentire: annulliamo tutto. Toma ha provato a spiegare che la Giunta non può ordinare l’emissione di avvisi di accertamento fiscale che vengono emessi dai

dirigenti e ch, quindi, né la Giunta, né il Consiglio possono annullare gli avvisi di pagamento. Il suo intervento, però, ha provocato ancora più scompiglio in aula anche perché l’assessore ha di nuovo invitato i cittadini a presentare l’istanza di accertamento con adesione che consente di aumentare i tempi del ricorso precisando, inoltre, che se il Consiglio deliberasse l’annullamento del provvedimento sarebbe un atto illegittimo. “Le norme tributarie – ha affermato Toma – sono sottratte alla competenza di Giunta e Consiglio quindi l’Esecutivo risponde alle richieste di indirizzo sui valori da adottare provenienti dalla dirigenza ma, poi, tocca ai dirigenti procedere; in questo caso , vista la particolare esigenza sociale –

ha aggiunto Toma - il contribuente può in autotutela recarsi all’Ufficio competente e, se ci sono errori, può ottenere l’annullamento oppure, attraverso la richiesta di accertamento con adesione, può ottenere un contraddittorio con il dirigente che effettuerà una valutazione per verificare se è possibile una proposta intermedia”. Infine Toma non ha escluso la possibilità di poter introdurre una maggiore rateizzazione dei pagamenti e sono state proprio queste ultime parole a scatenare l’ira dei cittadini che, come già detto, puntavano all’annullamento dei pagamenti , un azzeramento che evitasse loro di coinvolgere tecnici e legali. Non meno leggere sono state le contestazioni di Augusto Massa, Ma-

rilina Niro, Michele Coralbo, Antonio Battista, Adriana Izzi, Felice Di Donato, Pietro Maio, Michele Durante, Antonio Columbro che hanno puntato il dito contro la Giunta incapace di risolvere il problema. La sospensione dell’efficacia degli avvisi di pagamento, alla fine, è passata attraverso un ordine del giorno votato dall’unanimità dei pochi presenti in aula ma, l’atto di indirizzo del Consiglio non ha convinto i cittadini che si fidano poco dell’amministrazione e temono il peggio. Il confronto tra i residenti delle contrade continua e per mettere a punto una nuova strategia è stata già stata fissata una riunione che si terrà nel tardo pomeriggio del 27 dicembre. Teresa Manara

VENDESI ATTIVITA’

Il concerto del Coro di Montagano MONTAGANO. Il CORO POLIFONICO DI MONTAGANO, nel quadro delle attività musicali programmate per il corrente anno, organizza il tradizionale CONCERTO DI NATALE entrato ormai a far parte della tradizione musicale di Montagano dal momento che si tiene an-

nualmente da più cinque lustri. Il concerto, che si terrà nella Chiesa Parrocchiale “S. Maria Assunta”, giovedi, 26 dicembre, alle ore 18.30, vedrà la partecipazione, oltre che del locale CORO POLIFONICO, diretto da Giuliano Mariano, che eseguirà brani polifonici della grande tra-

dizione natalizia e non, anche della Scuola Mandolinistica e Chitarristica del Circolo Musicale “Pietro Mascagni” di Ripalimosani (CB), diretta dal M° Antonio Di Lauro. Il concerto è patrocinato dalla locale ProLoco “Faifoli-Montagano” e dalla Parrocchia S. Maria Assunta.

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Isernia

21 dicembre 2013

Un Museo di caratura internazionale Anche il Corriere della Sera ha dedicato all'apertura una pagina

ISERNIA. Anche a livello nazionale l'apertura del Museo Paleolitico di Isernia, con la pagina che il Corriere della Sera ha voluto dedicare all'evento, a testimoniare l'importanza del sito. Zanne di elefante, canini di ippopotami, le

corna ramificate dei megaceri e quelle ritorte dei bisonti, gigantesche vertebre rotte per succhiarne il midollo. Sono i resti degli incredibili pasti consumati oltre 600 mila anni fa dai primi uomini europei, accampati sulle alture dell'attuale

Molise che allora aveva l'aspetto assai meno tranquillizzante di una savana. Frutto di una campagna di scavo avviata alla fine degli anni Settanta da Alberto Solinas dopo il primo fortuito ritrovamento durante la costruzione della superstrada Napoli-Vasto, questi reperti, tesoro del Museo Nazionale del Paleolitico di Isernia, raccontano da domani anche ai più piccoli, con gli 800 metri quadri del nuovo Padiglione Didattico, l'avventura straordinaria della vita alle origini della nostra storia. Mentre un'eccezionale passerella sospesa consente di seguire dall'alto gli scavi ancora in corso. Considerato tra i giacimenti paleontologici più importanti, meta da decenni di un fitto pellegrinaggio scientifico internazionale, questo sito così unico ha di fatto già all'attivo un paio di miracoli. Perché ad un anno e mezzo dall'apertura del primo padiglione (dedicato alla ricostruzione del paleosuolo) ha già richiamato 11 mila visitatori, certo non pochi

per una città che ne conta in tutto 22 mila. E grazie a un progetto condiviso tra ministero, enti locali e università, sottolinea il direttore regionale Mibact Gino Famiglietti, ''si è anche impedita la fuga di cervelli'' offrendo lavoro a 25 giovani archeologi molisani (cinque nel museo di Isernia, gli altri 20 in altri siti della zona da Sepino a Venafro).

“La Regione ci ha danneggiato” CasaPound ricorda Il Circolo del Pd denuncia quanto fatto con il dimensionamento scolastico CERRO AL VOLTURNO. "Con sorpresa e stupore apprendo dai giornali che la Direzione didattica di Cerro è stata tolta e assegnata a Colli, con tale atto la regione ha formalizzato di fatto l’inutilità delle riunioni dei sindaci che si sono svolte per ratificare a maggioranza il piano per il dimensionamento scolastico 2014/2015". E' la nota del circolo del Pd di Cerro al Volturno a firma del coordinatore, Nicolino Colicchio. "Il confronto tra il numero degli alunni presenti rispettivamente negli istituti scolastici di Cerro e colli Colli, ma anche la conta dei paesi che gravitano sugli stessi Comuni, hanno portato l'assemblea dei Sindaci a riconfermare, per l'ennesima volta, la direzione

didattica a Cerro sopprimendo quella di Colli. Alla luce di ciò la Regione non poteva e non doveva sovvertire tale risultato. Quanto accaduto è antidemocratico e irrispettoso nei confronti di un’assemblea qualificata, come è quella dei Sindaci, che ha votato il Piano di dimensionamento scolastico. Rimango allibito e sconcertato nel vedere come il consiglio Regionale continui nell’azione di mortificare un territorio in perfetta sintonia con quanto già accaduto con il passato governo di centro destra, invece di restituirci (come promesso dal Presidente Frattura) il MILIONE di EURO tolto dalla vecchia amministrazione IORIO, ridando così la possibilità all'amministrazione comunale cerrese di mettere in sicurezza ed ammodernare l'istituto Dante Alighieri, modifica il piano scolastico approvato da un'assemblea qualificata. Ho il timore che la soppressione

della direzione didattica di Cerro sia solo l'inizio della “soppressione dell'istituto stesso”. In tal modo non si colpisce solo questo comune, ma anche gli altri centri che fanno parte di tale istituzione scolastica, come Acquaviva d’Isernia, Castel San Vincenzo, Montenero Valcocchiara, Rionero Sannitico, Rocchetta a Volturno e Pizzone. I giovani studenti sarebbero costretti a percorrere un tragitto più lungo per raggiungere la scuola, con notevoli disagi per i bambini stessi e per le loro famiglie, inoltre, stando a Cerro, i ragazzi avrebbero a disposizione il centro sportivo adiacente l'istituto e per le urgenze avrebbero la tranquillità dell’esistenza di un presidio del 118 a 200 metri di distanza. Quindi invito l’amministrazione e i funzionari regionali di risolvere la questione e a ‘ripagare’, nel più breve tempo possibile, il maltolto alla comunità cerrese e non, ma soprattutto nel verificare se i numeri degli alunni dichiarati da colli sono reali o se nella conta sono stati aggiunti anche alunni di scuole paritarie che a rigor di logica non dovrebbero essere conteggiati".

Manlio Sargenti L'iniziativa nell'anniversario della scomparsa del giurista isernino Isernia. Il lavoro deve diventare protagonista del processo produttivo'. E' con questa frase, che racchiude il senso del pensiero e dell'operato di Manlio Sargenti, che CasaPound Italia ha inteso commemorare la figura dell'insigne giurista, natio del capoluogo pentro, venuto a mancare il 20 Dicembre dello scorso anno. "Capo di Gabinetto del Ministero dell'Economia Corporativa durante la Repubblica Sociale Italiana, Sargenti collaborò all'estensione delle norme sulla socializzazione delle imprese, che garantivano ai lavoratori la cogestione e la partecipazione agli utili delle imprese ove prestavano la propria manodopera. Provvedimenti questi di straordinaria portata, in quanto elevavano la condizione del lavoratore da semplice salariato a soggetto pienamente partecipe della vita economica della nazione, e che non furono purtroppo recepiti dalla legislazione dell'Italia post-bellica, ove si fece ritorno alla netta contrapposizione tra proprietario e lavoratore, con la conseguente

perdita delle conquiste giuridiche ottenute dai lavoratori durante la RSI". Così in una nota sull'iniziativa Agostino Di Giacomo, responsabile isernino di CasaPound. "Un messaggio - continua Di Giacomo - quello dell'elevazione della condizione del lavoratore, che risulta di stringente attualità in un'epoca come quella odierna, in cui il predominio della finanza e delle logiche speculative ha portato al progressivo smantellamento delle tutele lavorative, con i lavoratori costretti ad accettare paghe sempre più ridotte e condannati ad un avvenire reso insicuro dalla natura a tempo determinato dei contratti di lavoro. Circostanze, queste, che evidenziano la necessità di mantenere vivo il ricordo e l'eredità ideale di Sargenti, che fece della difesa e della promozione della dignità del ruolo del lavoro nella vita della nazione una missione di vita, iniziata con l'attività legislativa durante la Repubblica Sociale e proseguita con l'impegno politico e culturale nell'Italia del dopoguerra".


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21 dicembre 2013

Termoli

Radon, nella scuola di via Tremiti riscontrati valori doppi della norma TERMOLI – Nella scuola di via Tremiti c’è presenza di radon, il gas radioattivo naturale, inodore ed incolore, prodotto dal decadimento dell’uranio. L’Arpa Molise (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) ha concluso i prelievi nella scuola, chiusa su ordinanza del Sindaco lo scorso mese di settembre, e in uno sgabuzzino dove erano collocate le attrezzature di rilevamento che hanno evidenziato valori che superano di circa il doppio il livello di riferimento: circa 1000 becquerel per metro cubo men-

tre il parametro di legge è di 500. Ma per avere un dato più certo ora le attrezzature sono state collocate in ambienti usualmente usati nell’attività didattica e bisognerà attendere i relativi dati. La dirigente dell’Arpa, dottoressa Maria Grazia Cerroni tiene a precisare che “le zone poco ventilate consentono di accentuare, solo a scopo di analisi relative al rischio e non all’esposizione, l’eventuale concentrazione di radon in modo tale da poter valutare l’effettiva presenza del gas ed eventuali

soglie di rischio. Quindi questi luoghi chiusi non risultano significativi ai fini dell’esposizione come ad esempio un’aula dove i valori, essendo questa tipologia di locale più areata, sarebbero certamente più bassi”. Per il momento la scuola di via Tremiti resta chiusa e gli alunni continueranno le lezioni nella Principe di Piemonte fino a nuova disposizione. E proprio in questi giorni sono stati disposti gli accertamenti anche nella scuola di via Volturno e in quella di via Po.

No ampliamento momentive, industriali: irresponsabili TERMOLI – Dopo il no del Consiglio comunale all’ampliamento dell’indistria chimica Momentive del Nucleo Industriale di Rivolta del Re, insorge Confindustria che ritiene l’atto inaccettabile . “Cogliere la volontà di ampliare il proprio organico e il proprio stabilimento come occasione per attaccare un’azienda in un momento che sa tanto di fase pre- elettorale – dicono gli industriali -, nega il valore positivo che il processo di industrializzazione, derivato sostanzialmente dalla presenza di grandi aziende meccaniche, chimiche e della gomma e plastica, ha avuto per l’area termolese”. E confindustria si rivolge alla Regione Molise chiedendo di comportarsi in coerenza con la decisione del Comune di Termoli, e cioè di rivedere la proposta di individuare a Termoli la sede della costituenda Agenzia che dovrà sostituire i tre Nuclei industriali, nonché di trovare un’area diversa da quella termolese per programmare il contratto di sviluppo destinato all’incremento di attività industriali. Se a Termoli si decide di seguire la strada dello sviluppo turistico – continuano da Confindustria Molise -, è ovvio che tutto ciò che intralcia questa strada debba essere eliminato, per evitare che si attivino ri-

sorse private e pubbliche in un ambiente ostile e negazionista del valore industriale. Se gli amministratori comunali sono convinti che Termoli è cresciuta dagli anni Settanta ad oggi per motivi diversi dall’industria e che anzi, senza di questa, ci sarebbe stata una ulteriore fase di sviluppo, bisogna con immediatezza prendere contezza di ciò e modificare gli asset di sviluppo industriali individuati per tale area.“Respingere, soprattutto in questa fase di crisi economica, il progetto di ampliamento di un’azienda che, per occupazione e capitale investito, è una delle prime dell’area industriale di Termoli, non ci si lamenti, poi, che le aziende chiudono, con la conseguenza della perdita di posti di lavoro, e decidono di localizzare altrove i loro stabilimenti. Proprio dagli amministratori di Termoli – conclude la nota -, che di recente hanno vissuto per un’altra azienda un’esperienza di questo genere, ci saremmo aspettati un atteggiamento più responsabile e consapevole del valore dei processi industriali per lo sviluppo del territorio e della possibilità, con politiche attente ed avvedute, di far coesistere lo sviluppo turistico con quello industriale, come avviene in altre parti del mondo”.

Blu Costruzioni, a gennaio il verdetto sui ricorsi TERMOLI – In dirittura d’arrivo al Tar Molise il caso della palazzina che la Blu Costruzioni ha intenzione di realizzare nell’area del Crocifisso. I giudici amministrativi regionali hanno infatti fissato per il 16 gennaio il verdetto sui due ricorsi presentati. Uno è quello presentato dai residenti della zona che dicono di no alla costruzione, l’altro quello dei due costruttori i quali hanno impugnato il decreto emanato dalla Regione Molise che ha bloccato i lavori per violazione delle norme ambientali e per mancanza del parere dell Comune di Termoli. Anche l’amministrazione comunale, per difendere il proprio operato, si è costituita in giudizio affidando il patrocinio all’avvocato Enrico Follieri di Lucera (FG). Dunque il 16 gennaio si saprà se i giudici amministrativi daranno ragione ai residenti del quartiere o concederà ai costruttori la sospensiva al diniego della Regione di proseguire i lavori.

Amministratori, dipendenti comunali G.a.c. Molise costiero: incontro in Municipio con il partenariato e Vescovo riuniti per lo scambio di auguri

TERMOLI – Si è riunito presso il Municipio il Comitato di Indirizzo del Gac “Molise Costiero”. L’incontro è stato utile per determinare le attività utili alla promozione dello sviluppo della costa molisana e per individuare i partner territoriali del costituendo Gruppo di Azione Costiera. All’appuntamento erano presenti il vicesindaco di Termoli Vincenzo Ferrazzano, il sindaco di Montenero di Bisaccia Nicola Travaglini, l’assessore Agostino De Fenza, anche in rappresentanza dell’Agci Molise, il professor Rossano Pazzagli dell’Università del Molise, Giuseppe Montesanto in rappresentanza della Camera di Commercio di Campobasso e di Confmolise Impresa e i rappresentanti del partenariato locale individuati, al momento, tra le imprese e le associazioni che operano nel campo della pesca e delle attività marittime e portuali. Ferrazzano e Travaglini, nel sottolineare l’importanza di fare rete, hanno ribadito la volontà di allargare ai partner privati la partecipazione al Gac “Molise Costiero”, ai fini di una maggiora capacità di azione nell’ambito della progettazione europea, utile ad intercettare finanziamenti importanti per lo sviluppo locale. Il professor Pazzagli ha detto che l’Università del Molise è pronta ad accogliere positivamente questo invito, così come peraltro espresso dagli altri dieci partecipanti del settore privato. Il vicesindaco Ferrazzano ha illustrato l’esperienza dei Gac, che si innesta sull’ap-

proccio dei progetti Leader e li declina, utilizzando i Fep (Fondi Europei per la Pesca), a favore dello sviluppo sostenibile delle aree costiere, ponendosi così in piena sintonia con gli orientamenti della Programmazione Europea del 2007-2013 e quelli della prossima Agenda 2020. Attraverso questo strumento gli aderenti (il partenariato pubblico e privato) potranno beneficiare dei fondi Fep per attuare di un piano di sviluppo costiero (Psc), avere un luogo permanente ed un metodo di concertazione territoriale per l’attuazione dei piani di azione, riappropriarsi del ruolo di protagonisti ed attori dello sviluppo del territorio, utilizzando soluzioni più snelle e superando in positivo la pesantezza dei processi centralistici esposti ai processi di burocratizzazione e di perdita di efficacia delle risorse finanziarie. Il Fep è lo strumento di programmazione della politica comune della pesca per il periodo 2007-2013, che sarà riproposto come uno degli assi portanti della nuova programmazione 2020.“L’iniziativa di costituzione di un Gac – ha detto Ferrazzano – si configura come una risposta politica forte, il cui obiettivo è quello del rilancio sostenibile del settore e della diversificazione di attività che ruotano attorno ad essa. La strategia di lungo periodo ruoterà su un’idea principale, che fa del mare una risorsa-sistema. Quindi, oltre ad individuare filiere produttive legate alla pesca, definisce un modello di sviluppo territoriale che punta

sulla interdipendenza di attività produttive, turistiche, artigianali e culturali, formando un unicum economico. In tal senso, il Gac Molise Costiero promuove una progettualità capace di innescare sinergie tra le misure degli altri assi del Fondo Europeo per la pesca, ed integrazioni rispetto alle altre politiche di sviluppo sostenute dalla programmazione. Il Gruppo Azione Costiera intende implementare e sostenere interventi nella filiera della pesca e dell’acquacoltura, che riducano le problematiche connesse alle attività ittiche di quest’area; valorizzare il prodotto attraverso l’innalzamento della qualità e la sostenibilità dei processi, stimolando l’implementazione delle filiere della maricoltura e le azioni dirette alla tutela ed alla sicurezza; l’incremento occupazionale, sostenendo la diversificazione delle attività lavorative legate al mare e la promozione delle numerose attività di carattere più propriamente turistico, rese possibili dalle caratteristiche storico-ambientali del territorio”. L’incontro si è concluso con l’intento, da parte dei comuni diTermoli e Montenero di Bisaccia, di pubblicare entro breve tempo un avviso pubblico finalizzato all’adesione formale del partenariato al Gac. Successivamente sarà stilato lo Statuto e, dopo il percorso di approvazione istituzionale, potrà essere formalizzata davanti ad un notaio la costituzione ufficiale del Gac “Molise Costiero”.

TERMOLI – Si è tenuto il consueto scambio di auguri tra amministratori e dipendenti del Comune di e il Vescovo della Diocesi di Termoli – Larino, monsignor Gianfranco De Luca. Dopo il saluto del presidente del Consiglio comunale Alberto Montano, ha preso la parola il sindaco Basso Antonio Di Brino, il quale ha voluto ringraziare i dipendenti per il lavoro svolto nel corso del 2013, nonostante le ben note difficoltà congiunturali che non risparmiano alcun ente pubblico. Il primo cittadino ha poi rivolto l’augurio a tutti i presenti per le festività natalizie, rimarcando l’importanza del servizio che i dipendenti comunali rendono quotidianamente ai cittadini. Il Vescovo Gianfranco De Luca, nel suo intervento, ha approfondito il tema del Natale, sottolineando l’importanza del gesto del donarsi agli altri. E’ stato proprio questo l’augurio più importante e forte che De Luca ha voluto trasferire ai dipendenti comunali, invitando ad aprirsi al prossimo per migliorare sé stessi e le relazioni che ogni giorno si costruiscono, sia nel lavoro che nella vita privata. Al termine dell’incontro il Vescovo ha donato al primo cittadino e al presidente del Consiglio comunale due piastrelle recanti la raffigurazione delle cattedrali di Termoli e Larino. Ai dipendenti comunali, invece, De Luca ha donato un suo libro dal titolo: “La Città e il suo Patrono – San Basso a Termoli. Una sfida per l’oggi, una provocazione per il futuro”.


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Forniture mediche contraffatte, un arresto e un indagato BASSO MOLISE – Una persona arrestata e agli arresti domiciliari e un altra indagata è il risultato di una inchiesta portata a termine dai carabinieri del Nas di Campobasso, agli ordini del Capitano Antonio Forciniti, e Pescara. La persona finita ai domiciliari è Roberto Colella, 70enne originario di Pescara, responsabile della distribuzione di prodotti sanirtari risultati contraffatti o scaduti, mentre è stato iscritto sul registro degli indagati l’informatore farmaceutico R. G.. L’inchiesta del Nas era iniziata lo scorso mese di gennaio e aveva portato a scoprire la com-

mercializzazione e l’uso di prodotti farmaceutici contraffatti e scaduti, molti dei quali trovati anche in Molise: cateteri, sonde e mascherine. Dalle indagini sarebbe anche emerso che era stato allestito un laboratorio dove i prodotti venivano confezionati e venduti ad un prezzo più elevato rispetto a quello stabilito dalle ditte. Tutto materiale sottoposto a perizie da parte di un esperto chimico di un llaboratorio di Foggia, il quale ha certificato che: “Oltre ai requisiti igienici non presenti e non idonei circuiti respiratori, sono presenti grossolane gravità

che possono causare tagli ai pazienti, piccoli pezzi si possono staccare e raggiungere le vie respiratorie”. Ieri mattina durante la conferenza stampa tenuta presso la Procura della Repubblica di Larino, dove sono stati illustrati i vari dettagli dell’inchiesta, il procuratore della Repubblica Ludovico Vaccaro ha dichiarato che: “Abbiamo tolto di mezzo prodotti pericolosi per la salute dei pazienti, come ha confermato la perizia. Allo stato non siamo in condizioni di stabilire conseguenze sulla salute dei pazienti. Quando l’ho saputo sono saltato dalla sedia”.

Uomo muore folgorato dai cavi dell’alta tensione MONTEFALCONE NEL SANNIO – E’ stato un attimo e per salvare il proprio cane ci ha rimesso la vita. E. N. 48enne di Montefalcone del Sannio che ieri mattina è rimasto forgorato dai cavi dell’alta tensione per salvare il proprio cane. La tragedia è avvenuta nei pressi dell’abitazione di campagna dove l’uomo si trovava. Immediatamente i familiari hanno chiesto aiuto e sul posto sono giunti i medici del 118 che, purtroppo, non hanno potuto che constatarne il decesso e i Carabinieri della locale Stazione che hanno avviato prontamente l’indagine. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto E.N. sarebbe rimasto folgorato nel tentativo di allontanare il proprio cane che si era avvicinato ai cavi elettrici della recinzione di casa. La salma è stata ricomposta nell’obitorio del cimitero del paese a disposizione del magistrato.

Festività natalizie, in alcuni giorni si può pescare LITORALE - La direzione generale della pesca marittima e dell’acquacoltura ha emanato il decreto per lo svolgimento dell’attività della pesca in alcuni giorni delle festività natalizie. E consentito, facoltativamente e per singola impresa, in tutti i Compartimenti marittimi lo svolgimento dell’attività di pesca con i sistemi a strascico o volante e circuizione nei giorni 21, 22, 28, e 29 dicembre prossimi. A tal proposito le imprese hanno l’obbligo di segnalare con anticipo alle Autorità Marittime la volontà di svolgere l’attività nei giorni consentiti. Al fine

si assicurare un corretto equilibriotra risorse disponibili e catture in mare, le imprese di che aderiscono all’attività nei giorni permessi hanno l’obbligo di recuperare le giornate di pesca entro il 28 febbraio 2014. Inoltre, in deroga alle disposizioni dell’articolo 5 del decreto ministeriale del 22 dicembre 2000, il permesso è esteso anche alle imprese per cattura dei molluschi bivalvi, qualora, anche in relazione alle risorse disponibili, i singoli Consorzi di gestione siano interessati all’esercizio dell’attività di prelievo.

Judo e legalità, convegno Audizione dell’ACI Pesca al Parlamento Europeo con Cristiano Di Pietro e Carmelo Parpiglia MONTENERO DI BISACCIA – Oggi alle ore 18, il vice presidente del Consiglio Regionale Cristiano Di Pietro e il consigliere con delega allo sport Carmelo Parpiglia prenderanno parte alla manifestazione “Judo e legalità a Montenero” organizzata dall’ASD “Nuovo Judo Montenero”. Protagonista dell’iniziativa sarà Giovanni Maddaloni, cintura nera di judo 6° dan, collaboratore tecnico nazionale della FIJLKAM (Federazione Italiana Judo, Lotta, Karate, Arti Marziali), padre e allenatore del judoka campione olimpico a Sidney 2000 Giuseppe Maddaloni. Il tecnico partenopeo porterà la sua testimonianza raccontando la sua storia e parlando della “Piazzetta dello sport” aperta nel 2005 a Scampia. Una struttura che ospita oltre 1000 tesserati; non

una semplice palestra ma anche un centro di aggregazione per i ragazzi del quartiere, per atleti diversamente abili (l’olimpionico Giuseppe Maddaloni è stato allenatore della Nazionale Paraolimpica Italiana) e per alcuni giovani ospitati nel Centro di Prima Accoglienza (Dipartimento Giustizia Minorile) dei Colli Aminei di Napoli. L’esperienza quotidiana in prima linea per strappare sempre più giovani all’emarginazione, alla delinquenza, alla criminalità organizzata è stata riassunta nel cosiddetto “Metodo Maddaloni”, promosso in numerose conferenze in tutta Italia e anche all’estero. Nel corso del convegno sarà inoltre

presentato il trailer del film “L’oro di Scampia”, tratto dal libro autobiografico di Giovanni Maddaloni “La mia storia sportiva”, del regista Marco Pontecorvo, con Giuseppe Fiorello nel ruolo del tecnico napoletano. Film che verrà trasmesso nel prossimo mese di gennaio in prima serata su Raiuno.

LITORALE - “La pesca italiana non vuole deregulation o stravolgimenti del Regolamento Mediterraneo, ma ad oltre 3 anni dalla sua integrale entrata in vigore ritiene ragionevole ed urgente un serio riesame critico, tecnico e scientifico, di alcuni punti dalla elevata criticità applicativa, forte impatto sociale ed economico e dal dubbio effetto sulla conservazione delle risorse”. Questa è stata la posizione espressa dall’Alleanza nell’audizione pubblica che si è tenuta presso la Commissione Pesca del Parlamento Europeo sulla “Valutazione del Regolamento sulla Pesca Mediterranea”. Diversi gli aspetti controversi di un Regolamento europeo approvato a fine 2006, al termine di un percorso durato oltre 3 anni in cui bocciature critiche e resistenze hanno rallentato l’iter. L’entrata in vigore nel Marzo 2007 di alcune norme tecniche il ritardo dell’avviamento dei piani di gestione in esso previsti, la entrata in vigore nel Giugno 2010 di hanno scandito le tappe di un Regolamento che ha costituito un vero e proprio calvario della pesca italiana e mediterranea, e che tante difficoltà ha provocato e provoca alle imprese senza che da questo ne sia scaturito un miglioramento sullo stato delle risorse. Nella riflessione necessaria a comprendere cosa non sta funzionando deve rientrare necessariamente la revisione del Regolamento Mediterraneo (1967/2006), di cui l’Alleanza delle Cooperative ha richiamato gli aspetti più controversi: abbassamento delle catture per unità di sforzo con la “maglia europea” che impedisce la pesca di specie di piccola taglia allo stato adulto (acquadelle) e a ciclo vitale breve (moscardini), incremento di verbali e sanzioni per prodotto sottotaglia catturato con attrezzi perfettamente a norma, tolleranza zero per taglie minime incongrue, per specie oggetto di cattura massiva e oggetto di gestione (vongole), distanza minima dalla costa per sistemi di pesca che prescinde dalla profondità, con conseguente impossibilità di praticare la pesca di specie non in sofferenza e presenti esclusivamente sotto costa , caratteristiche degli attrezzi che impongono un appiattimento su parametri standard alla ricca diversità e specificità degli attrezzi di cattura e ininfluenti sulla selettività, deroghe difficilmente ottenibili e solo in presenza di condizioni e di iter lunghissimi ed iper burocratici.


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Spettacolo

21 dicembre 2013

A Natale si può fare di più Il cartellone allestito presso il mercato coperto in via Monforte, prende il via oggi e termina il 6 gennaio. Molta attenzione ai bambini e ai live di Charles N. Papa CAMPOBASSO - Perchè, a leggere il programma di “Natale al coperto”, viene subito da pensare che è davvero poca cosa? E che Campobasso meriterebbe davvero di più, e in ben altri luoghi, su tutti, il Savoia? Una serie di appuntamenti che davvero si scontrano con la voglia di sfidare il freddo, visto che la location scelta, è quella del mercato coperto di via Monforte. Bella l’idea di voler valorizzare una struttura oramai morente, ma perchè farlo con un cartellone natalizio che tenta solo, annaspando, di placare il malumore di una città che si ritrova senza grandi eventi natalizi, e che vede svolgersi tutto, tra club e discoteche? I giovani hanno dove andare, possono scegliere, i luoghi d’aggregazione, quelli della notte, offrono di tutto, e anche molto di qualità. Alessio Bertallot, sarà l’ospite di Natale nel capoluogo, ma non scelto dall’Amministrazione. Bertallot, l’ex leader degli Aeroplanitaliani, una delle voci più importanti della radiofonia italiana, nonchè acclamato dj in vari

festival europei. Certo tutto ha un prezzo, la scelta è tutta qui probabilmente. Forse la discriminante economica, divide la platea e ne decide le sorti. Il Comune, con un colpo di coda, offre un contentino alla città, e lo fa trovando magicamente risorse. Ora saranno solo i numeri a parlare. A scorrere il programma di “Natale al coperto”, viene da sorridere, per il solo fatto che due settimane di eventi, in realtà sono un gran movimento ludico per bambini, con qualche spunto live e di teatro. Il via oggi, alle 17.00 l’inaugurazione, poi teatro con Giò Cabaret. Alle 21.30 il concerto di Alessandro Saba, l’ex bassista degli Alunni del sole. Animazione per bambini in pratica tutti i giorni, ma vanno segnalati altri live come con il coro gospel il 27 dicembre, chitarra e mandolino il 28, i Blue Iguana il 29, Molifonie il 30, orchestra da camera il 1° gennaio, Simone Sala il 3, Adam’s Apple il 5. Il 2 gennaio in scena Barbara Petti in “L’appartenenza è avere gli altri dentro di se”, di Giorgio Gaber.

Gli appuntamenti delle feste ISERNIA - Oggi (ore 21.00) e domani (ore 18.00) al Proscenio “La banda degli onesti”, di Pierluigi Tortora. CAMPOBASSO - Dalle 19.30, l’aperitivo del Plaza Cafè. In consolle Mario Tallari. AGNONE - Questa sera dalle 22.00, al Ciaccus pub, Soul vibes live. Jackie Brown & Pietro Mignogna. CAMPOBASSO - Dalle 21.00 oggi al Kamaloca, la persoanle di Francino, aperitivo, e musica con il live dei Billy Boom boom’s e a seguire in consolle Davide Apollonio e Andrea Palazzo. PIETRACATELLA - Stasera presso Movida bar “Cocktail party”, con dj Twins e dj Tony. CAMPOBASSO - Oggi il sabato all’Alexaner, su due piste, quella commerciale e quella house. Parcheggio custodito.

336 pagine € 19,90

di Giuseppe Saluppo

Il 25 al Kamaloca, Alessio Bertallot CAMPOBASSO - Alessio Bertallot sarà l’ospite di Natale al Kamaloca club. Tra le voci della radiofonia italiana più importanti, è un dj che suona in tutto il mondo e nei festival più importanti. Leader del gruppo Aeroplanitaliani, quelli di “Zitti zitti”, nonchè giornalista per testate nazionali. Insomma, artista poliedrico, che predilige la musica alla penna. Con lui in consolle dj Fiore, apprezzato per il suo djing, soprattutto ora con Bertallot.

Mercatino nel borgo

ISERNIA - Sfilata di moda stasera al Cool, con le selezioni musicali curate da Sabrina De Luca. CAMPOBASSO - Il sabato al Move club oggi presenta la nuova collezione di Kruder. A seguire in consolle Braun e Koba. CAMPODIPIETRA - Alla pizzeria Lowfield lunedì 23, “Cavatello party”e live di JD Hogg. CAMPOBASSO - La serata in ricordo del Velvet, si terrà luned’ presso il Move. Opsite Massimino Lippoli. CAMPOBASSO - Domenica 22 dicembre “Natale sotto gli alberi” presso villa De Capoa.CAMPOBASSO -Tra gli eventi più attesi, quello della NaTzione il 23 al Ragnarok. Dopo il successo dell’ultima hit, parodia di “We are the world”, il party di Natale chiude un anno di gratificazioni.

FOSSALTO - “Natale nel borgo” oggi dalle 18.00 a Fossalto, punto di incontro per scoprire ed acquistare oggetti d'artigianato, decorazioni, decoupage, ricamo, uncinetto,leccornie, prodotti tipici e idee regalo.

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21 dicembre 2013

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