21 marzo 2014

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Non irmptoa la psoizoine che ocucpaimo, il cerlvelo è comquune in gdrao di reiagre.

Se cambiare vuol dire chiarezza e futuro per la città, io ci sono! TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 67 - VENERDÌ 21 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

Nicola CEFARATTI GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

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L’Oscar del giorno a Giuseppe Saluppo

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Giuseppe Saluppo. E' stato il primo a presentare la candidatura a Sindaco di Campobasso e sempre il primo ad illustrare il programma che è alla base della sua scelta politica. Ha posto sul tavolo la necessità di fare ripartire l'economia cittadina che vede un commercio con sempre più negozi chiusi, servizi tagliati e scadenti e l'edilizia ferma. Per questo ha messo in campo una serie di idee progettuali e amministrative che mirano al rilancio del sistema produttivo per potere guardare al domani.

Il Tapiro del giorno a Paolo Frattura

Le cantonate dell’Idv di Giovanna Ruggiero

Il Tapiro del giorno lo diamo a Paolo Frattura. Il presidente della Regione, sulla questione azzeramento della Giunta, sta facendo una figura barbina. Dopo avere scatenato fulmini e saette, paralizzato l'attività gestionale, ha preferito imboccare la strada della non decisione. Noi, sommessamente, gli abbiamo consigliato di nominare, come quota rosa, la professoressa Gilda Antonelli. Visto e considerato che ha avuto la capacità di aprire più fronti di scontro con chiunque questa nomina potrebbe portare ad un rasserenamento interno all'Esecutivo.

Chi l’ha detto che questo consiglio regionale del Molise, in un anno, non ha fatto niente? I dipietristi ad esempio ci tengono ad evidenziare il lavoro svolto dagli eletti a Palazzo Moffa: “Siamo il gruppo che ha prodotto più proposte di legge”. Cavolo, signori molisani. Di Pietro jr e Parpiglia hanno presentato ben 9 proposte di legge: recupero dei sottotetti, polizia rurale, dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti (ma per farsi cremare bisogna arrivare o a Teramo o a Benevento), i defibrillatori semiautomatici, la disciplina per l’attività di Accompagnatore di media montagna, limitazione del gioco d’azzardo, provvedimento a sostegno dei genitori divorziati e separati in difficoltà, linee di programmazione per interventi sociosanitari di presa in carico delle disabilità intellettive e autismo in età evolutiva, riqualificazione della legge quadro sullo Sport. Peccato che in Molise ci sono: il 50% dei giovani disoccupati, provvedimenti? Zero. Il reddito di cittadinanza è un’utopia ma era realtà del programma elettorale. Gli sfrattati dalle case popolari aumentano in maniera vertiginosa ma sono solo poveracci senza stipendio, perché occuparsene? Sulla sanità si sta succhiando sangue come Dracula. La Gam è chiusa. Allo Zuccherificio di dolce non c’è più nulla. La ricostruzione post sisma è ferma. Le aziende edili chiudono e licenziano ma atti per risolvere i problemi sono pari a zero. Il settore cultura non dà più lavoro. Il commercio ha abbassato quasi tutte le saracinesche. Il Parco tecnologico e scientifico? Chiuso. L’Università si è vista revocare 22milioni di euro. I dipendenti delle esattorie sono

disoccupati. A Molise Dati non si pagano gli stipendi. I lavoratori della Protezione Civile? A casa. Ma che vuoi far, l’Idv ribadisce: noi abbiamo presentato 9 proposte di legge in 12 mesi di governo. Una classifica che vede dietro i dipietristi solo l’Udeur. Ma i mastelliani si sono fermati a 7. Poi ci sono i non classificati: tutti gli altri partiti, Pd compreso. Perché nel Pd c’è solo Frattura che, poveraccio, lavora come un dannato. Sarà per questo mega impegno che l’Idv ha accettato di aumentare i costi della politica? Come la scelta degli assessori esterni. Per loro va bene, era sbagliata solo quando c’era Iorio al governo. Infatti c’è Nagni. Si, quello che insieme al resto della ciurma ha revocato il bando dei traposti pubblici locali. Infatti oggi la Regione continua a spendere 4 milioni di euro in più all’anno per mantenere questo sistema. Ma fa nulla. Questo governo, grazie anche all’incisività dell’Idv, sta facendo cose strabilianti. I risultati? Si vedranno in seguito. Infine la perla. “Basta con i partiti personali” tuona lui, il Tonino nazionale. Infatti in Molise l’unico in grado di reggere le redini dell’Idv è il figlio di Tonino. Come non ricordare la frase di Di Pietro: “Mia moglie non è mia moglie” e quei rimborsi elettorali con 56 proprietà della famiglia Di Pietro? Tutto regolare, per carità di Dio. Ma queste storie a Di Pietro gli hanno portato come reazione popolare la bocciatura politica e la fine di un partito. Ecco, magari ripartendo da zero si potrebbe pensare a qualcosa di buono.Tipo? Provare a risolvere i problemi, magari facendo attenzione alle cantonate. Altrimenti, cari dipietristi, non ci sarà bisogno di una proposta di legge per la dispersione delle ceneri derivanti da cremazione dei defunti. Perché il Molise andrà verso la cremazione naturale.


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