21 settembre 2013

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ANNO IX - N° 89 - SABATO 21 SETTEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Giovanni Cannata

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Giovanni Cannata. Il Rettore dell'università del Molise e il Consiglio di amministrazione hanno spostato al 13 ottobre la data per le immatricolazioni all'Ateneo venendo incontro al forte disagio economico delle famiglie. Un provvedimento che è in netto contrasto con la politica di tagli che ha messo in campo la Regione eliminando i 22 milioni alla Ricerca e Innovazione e ignorando qualsiasi confronto con i vertici universitari. Questi, invece, sono venuti incontro alle famiglie e agli studenti. E la politica dà, addirittura, fastidio.

Il Tapiro del giorno a Salvatore Di Pardo

Il Tapiro del giorno lo diamo a Salvatore Di Pardo. Ieri ha vinto la causa contro la Regione Molise per i tariffari sanitari. E, per questo, ha ottenuto il sacrosanto applauso dai suoi clienti. Non crediamo, però, che possa avere ricevuto uguale trattamento dal commissario alla Sanità, Frattura. E' stato lo stesso presidente a volere al tavolo della discussione sul sistema sanitario regionale proprio l'avvocato campobassano. Allora, le ragioni di chi difende? Della parte pubblica o di quella privata? E' da Sibilla Cumana?

REGIONE

L’Unimol proroga ad ottobre le iscrizioni A PAG. 5

ECONOMIA

Centri per l’impiego, soluzioni per non chiudere A PAG. 2

CAMPOBASSO

Il Comune alla Seac deve un milione e mezzo di euro A PAG. 7


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Facciolla sputa nel piatto dove mangia ma intasca 11.450 euro al mese L'assessore vanta la sua indifferenza al costo delle indennità: allora perché se ha votato l'aumento? CAMPOBASSO. “Sulle indennità, ho deciso, cum grano salis, semplicemente di tacere per due ordini di motivi: il primo, sono abituato a ragionare di squadra e ad assumere conseguenti condotte da 'centralista democratico', ergo ritengo dannose per il gruppo ogni dichiarazione al pubblico avente quale unico fine l'attestazione dell'esistenza in vita del prolatore; il secondo, delle indennità non me ne frega un'emerita mazza; nel 2011 ho acceso un mutuo per comprarmi lo studio legale potendo contare su un reddito professionale superiore sia agli 8000 euro mensili di indennità attuale che ai 10000 percepiti nei mesi che vanno da aprile a luglio! Amen”. Sono queste le paqrole dell'assessore regionale all'Agricoltura, Vittorio Facciolla che, dopo l'approvazione della nuova legge sull'adeguamento della Regione Molise al taglio dei costi della politica, si ritrova in tasca ogni mese oltre 1000 euro in più rispetto al costo dell'indenità precedente. Un bel bottino, voluto dal centrosinistra del Molise di tutti, che porta nelle tasche dei consiglieri semplici 10.450

euro, in quelle degli assessori come Facciolla 11.450 euro, e in quelle dei due presidenti Frattura e Niro 12.450 euro. Cifre a cui vanno aggiunti 2.450 euro del famoso articolo 7. Per Facciolla, che nella vita fa l'avvocato guadagnando, per sua sua ammissione e giustamente, cifre ben superiori agli 11.450 euro che intasca da politico, non è importante discutere di indennità. O meglio, lui dell'indennità non se ne "frega un'emerita mazza". La parola Amen, invece, dovrebbero pronunciarla i cittadini molisani che dalla coalizione del Molise di tutti si sono sentiti promettere: "Dimezzeremo le indennità". Si capisce bene il disinteresse dell'assessore regionale nell'affrontare, come tutti i suoi colleghi di maggioranza, il tema dell'aumento. L'unico che ne parla é Paolo Frattura che continua a dichiarare: "L'aumento é una menzogna". Sarà, ma i numeri parlano chiaro e la matematica non é un'opinione. In fondo, cosa si potrà mai dire ai cittadini molisani che vivono nella morsa della crisi? Facciolla, per farla breve, ammette quasi di fare politica

Una proposta di legge regionale per procedere in tal senso

Piano Casa, arriva la proroga CAMPOBASSO. L’assessorato regionale ai Lavori Pubblici ha l’intenzione di prorogare gli effetti della legge sul Piano Casa Molise. L’obiettivo è quello di sostenere il rilancio dell'economia attraverso gli interventi edilizi, favorendo la riqualificazione del patrimonio esistente dal punto di vista della qualità architettonica e dell'efficienza energetica, migliorando anche la sicurezza delle strutture e l’accessibilità degli edifici. “Una norma - ha dichiarato l’assessore Nagni - che attualmente presenta ancora molti limiti, sui quali tenteremo per quanto possibile di intervenire, ma che, tuttavia, ha fortemente contribuito a limitare gli effetti della crisi nel settore dell’edilizia. Ecco perché crediamo che in un momento come questo interrompere gli effetti del Piano Casa rappresenterebbe una scelta sbagliata. Il prossimo passo sarà infatti quello di formalizzare una proposta di legge che cercheremo di calibrare al meglio, anche grazie al confronto con associazioni di categoria".

per passione. Ma allora, perché ha votato a favore dell'aumento? La teoria del gioco di squadra per non passare in solitudine alle luci della ribalta popolare regge poco verso un popolo affamato e non di brioche. La sensazione è che si sputi nel piatto in cui si mangia. Perché Facciolla é uno di quelli baciati dalla fortuna. Infatti, mentre chi lavora nella pubblica amministrazione deve optare per quale stieìpendio incassare, chi svolge attività autonoma invece può continuare tranquillamente ad avere la doppia entrata. Certo non si può chiedere al privato

di chiudere il suo studio legale, nel caso in questione, ma certamente la politica potrebbe intervenire con una legge ad hoc che in qualche modo bilanci la ricchezza che pende solo da un lato della bilancia. Ma giustamente, se all'assessore importa poco il tema, propenso com'é ad approvare l'aumento delle tasse per i cittadini (tanto gran parte degli 11mila euro sono esentasse per lui), come mai ha scelto la strada della politica? Vuoi vedere che rivestire ruoli pubblici comporta anche un incremento di clienti nel privato? red.pol.

A rischio le attività delle strutture oggi in capo alle Province

Centri Impiego, soluzione ponte CAMPOBASSO. A rischio il sistema dei Centri per l'Impiego oggi in capo alle Province anche alla luce della ventilata soppressione dell'Agenzia Molise Lavoro. I lavoratori hanno chiesto lumi sul loro futuro e sulle possibili prospettive di garanzia di continuità dei servizi per il lavoro, la cui interruzione comporterebbe un grave danno sia alle aziende, ormai fidelizzate, che si rivolgono ai Centri per l’Impiego per la ricerca di specifiche professionalità, che ai cittadini utenti che si indirizzano a tali organismi per i servizi di prima assistenza, accoglienza, orientamento, ricerca e, nei casi più positivi, di incontro domanda-offerta di lavoro. Sul fronte dei servizi al lavoro e dei Centri per l’Impiego, ad esempio, 54 i dipendenti che, in Molise, prestano il loro servizio a tempo indeterminato a cui si aggiungono circa 40 addetti con contratti a termine, la maggior parte dei quali collabora presso gli sportelli dei Centri per l’Impiego e garantisce proprio le attività di intermediazione, orientamento e promozione all’autoimpiego legate al Masterplan.

Temi importanti, socialmente rilevanti che si scontrano con un quadro nazionale certamente non idilliaco: l’asprezza del confronto che sta caratterizzando le Regioni in sede di IX Commissione è caratterizzata da una posizione di perplessità sul mantenimento dei Centri per l’Impiego. Nel Molise poi la situazione è legata anche alla proposta di legge di abolizione dell’Agenzia Molise Lavoro, struttura cui assieme alle Province è stata affidata la realizzazione del Masterplan regionale, e sulla quale è stato ascoltato, martedì scorso, in Prima Commissione, il Vicepresidente dell’Esecutivo regionale. “Emerge la necessità – ha precisato Petraroia – di mettere in campo una ‘programmazione ponte’ che tenga assieme le risorse residue dell’attuale programmazione, anche al fine di posticipare dal 31 dicembre 2013 al 31 marzo 2014 l’operativa del Masterplan e verificare la possibilità di legare la continuità del servizio dal 31 marzo 2014 in poi attraverso l’utilizzo delle, seppur diminuite, risorse FSE disponibili per la prossima programmazione 2014/2020”.


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21 settembre 2013

Di Pardo come Penelope:

a via Genova tesse la sanità e al Tar la disfa L’avvocato che suggerisce alla Regione come muoversi vince al Tar contro lo stesso Ente: il tariffario è da rifare. Cosa inventerà ora il legale per conto del presidente e commissario ad acta Paolo di Laura Frattura?

CAMPOBASSO. Se qualcuno avesse scommesso un milione di euro sulla vittoria di Salvatore Di Pardo al Tar Molise, da oggi avrebbe avuto una vecchiaia assicurata. Perché l’avvocato di Campobasso, nelle sue vesti della Penelope del terzo millennio, ha raggiunto l’obiettivo tutelando, giustamente, gli interessi dei suoi clienti. Ma i conti continuano a non tornare. Perché non capita tutti i giorni di assistere a ruoli contrastanti interpretati da uno stesso soggetto. In questo caso si tratta di accusa e difesa. Sembra essere questo, infatti, il ruolo di Salvatore Di Pardo nella Sanità molisana. Lui, l’avvocato consulente discreto (e senza ruoli pubblici) del presidente e commissario ad acta Paolo Frattura, dà suggerimenti alla Regione Molise su

come muoversi nel settore per poi portare la stessa Regione Molise in tribunale come rappresentante delle strutture sanitarie private. Insomma, sembra di trovarsi di fronte un medico che dà al paziente un medicinale con la consapevolezza che dalla guarigione momentanea verrà fuori un’altra patologia che porterà il paziente a fare tutta la trafila per una nuova visita. Se poi il medico ha anche uno studio privato e non effettua visite a titolo gratuito, il gioco è fatto. A luglio Paolo Frattura, commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dal disavanzo sanitario, e il subcommissario, Nicola Rosato, hanno firmato il decreto che aggiorna le tariffe per la remunerazione delle prestazioni di assistenza ospedaliera per acuti, di quelle di

riabilitazione e di lungodegenza post acuzie, nonché delle prestazioni di assistenza ambulatoriale. Il provvedimento licenziato dalla struttura commissariale mette ordine in un sistema fermo al 2007. ''Andiamo avanti con la politica del risanamento dei conti del nostro servizio sanitario, con l'obiettivo principale di assicurare una sanità di altissima qualità per tutti i cittadini - dichiara il presidente Paolo Frattura - Con il decreto che recepisce le indicazioni ministeriali per la rimodulazione delle tariffe per i ricoveri ospedalieri, oggi recuperiamo un ritardo protratto nel tempo: al nostro servizio sanitario regionale dopo anni applichiamo le tariffe aggiornate che contemplano le disposizioni nazionali per la revisione della spesa pubblica senza che i servizi ai cittadini subiscano variazioni, tenendo conto di tutte le misure alternative all'applicazione di quote fisse per gli assistiti''. Neanche il tempo di pronunciare parole di enfasi che ecco spuntare l’avvocato Di Pardo, lo stesso che siede ai tavoli della struttura commissariale per spalleggiare il più inesperto Paolo Frattura. Lui, l’avvocato, porta la Regione al Tar. E il tribunale amministrativo che fa? Sospende il decreto del commissario Frattura e ordina il riesame del tariffario regionale. A chi chiederà consiglio il commissario Frattura per la nuova stesura? Accetterà i suggerimenti dell’avvocato Di Pardo? E quest’ultimo quali interessi tutelerà? Quelli della Regione o quelli dei suoi clienti che pagano profumatamente per tutelare le proprie strutture? O forse darà suggerimenti che poi impugnerà di nuovo al tribunale amministrativo? Una cosa è certa: se Frattura pensava che con il nuovo tariffario varato si assicurasse “una sanità di altissima qualità per tutti i cittadini”, evidentemente sbagliava. Perché il suo uomo di fiducia, Salvatore Di Pardo, colui che aiuta la Regione Molise, a titolo gratuito, a tessere la tela della Sanità molisana, ieri al Tar ha proceduto a far sfilare quella stessa tela. E vista la situazione precaria nel settore, ribadiamo la domanda: ma Di Pardo e Frattura a che gioco stanno giocando sulla pelle dei molisani? Antonio Careca

Inumane le liste di attesa Troppo lunghi i tempi per l'effettuazione degli esami. Nessuno pensa ad un Piano CAMPOBASSO. Le liste d'attesa sono vergognose e inumane. Ieri mattina, un cittadino che peraltro non doveva eseguire un controllo di routine ma un esame legato a situazioni ben più gravi, dove la colonscopia serve ad accertare il non evolversi di una malattia grave o il suo ripresentarsi, allo sportello delle pre-

notazioni si è sentito dire che l’appuntamento sarebbe stato per il prossimo anno. Con queste tempistiche, un esame di tale natura non è più un servizio reso ma semplicemente una negazione dello stesso. Una situazione davvero preoccupante che va ad aggiungersi a centinaia di altre richieste per esami diagnostici

per i quali bisogna aspettare mesi. Basti pensare ai nove mesi di attesa per una visita ortopedica e per un’ecografia addominale ed i quattro mesi per effettuare un elettrocardiogramma. Le soluzioni possibili sono presto individuate: o bisogna recarsi presso una struttura privata a pagamento oppure pregare qualche santo per chi non può permettersi la spesa e sperare che tra 2 anni sia ancora vivo. L'indecente assenza di un piano di gestione delle priorità è alla base di quanto accade ancora oggi. Ma è così dif-

ficile pensare a che le prestazioni dovrebbero essere erogate secondo una procedura per differenziare i tempi di attesa in base all'urgenza prima visita/controllo, classificando le classi di priorità tra "urgente" (da eseguire entro le 72 ore), "breve" (da eseguire entro 10 giorni), "differibile" (entro 30 giorni per le visite o 60 giorni per gli accertamenti diagnostici), "programmata"? La classe politica regionale invece di cincischiare su nuovi assessori, sugli emolumenti e i privilegi non potrebbe pensare alla eventuale approvazione del Piano regionale per il governo delle liste di attesa, di un regolamento di attuazione e, in ultimo, del piano attuativo aziendale? Pensare? Voler pensare è una cosa; aver talento per pensare è un'altra.


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Il vino molisano recupera grazie ai giovani produttori e alla tintilia

Mi serve fare una premessa per spiegare il ritardo accumulato dal vino molisano, nel momento in cui non è stato neanche sfiorato da quel moto nato sulle spoglie del metanolo del 1986 e, poi, per sottolineare il forte recupero che esso ha prodotto alla fine del secondo millennio e in questi primi anni del terzo. Il 1986, è per me, l’inizio di quel “Rinascimento della Vitivinicoltura italiana” che ha visto protagonisti: l’Enoteca italiana di Siena con “Vino e Turismo” e “Vino Sport e Alimentazione”, la nascita de “le Città del Vino” e la grande avventura nel mondo che ha fatto bene al vino italiano; Slow Food, che, sin dai primi passi, ha mostrato subito la sua grande vivacità e il saper andare controcorrente; l’uscita di una rivista come “il Gambero rosso” e di importanti pubblicazioni; le iniziative del Mipaaf e di molte Regioni (Piemonte e Toscana soprattutto) in Italia e all’estero; il nuovo volto e un ruolo importante del “Vinitaly” di Verona; non ultimo il ruolo di associazioni come quella degli enologi o degli assaggiatori

e sommelier, delle donne del vino e del Movimento per il turismo del vino . Un processo intenso che ha portato il vino e, con esso, il cibo italiano, a vivere, più nel mondo che in Italia, un successo che ha risposto alla domanda di qualità di un consumatore affascinato dal vino e, soprattutto, dalla ritualità e dalla cultura che il vino, diversamente da qualsiasi altra bevanda, riesce ad esprimere. E ci riesce perché è esso stesso cultura. Alla fine, anche il Molise, come l’insieme delle Regioni italiane, è stato influenzato da questo “Rinascimento del Vino”, coinvolgendo ben presto anche gli altri comparti produttivi dell’ agricoltura e dell’industria alimentare regionale. Un processo che ha visto per lungo tempo mostrare solo qualche eccezione e che, a cavallo degli anni ’80, ha trovato una prima spinta nel riconoscimento della Doc Biferno e, poi, del Pentro o Pentro d’Isernia, per arrivare alla vigilia del terzo millennio, con il riconoscimento, nel 1996, della la terza

Doc (Molise o del Molise) e l’entrata in campo della Tintilia. Un avvenimento importante questo riconoscimento se è vero, com’è vero, che in contemporanea si registra la nascita e crescita di una vitivinicoltura in mano a giovani, che sono diventati i grandi attori del rinnovamento e, con esso, dell’immagine della qualità dei vini molisani. La Doc “Molise”, con il rosso ricavato dalle uve del vitigno autoctono “Tintilia”, apre al nuovo, scegliendo senza più tentennamenti la qualità, l’elemento essenziale per conquistare il consumatore e, con esso, il mercato. Sono già venticinque le aziende imbottigliatrici, che, grazie ai loro grandi vini, stanno onorando il Molise con la partecipazione agli eventi, con la conquista di nuovi mercati e, soprattutto, di riconoscimenti prestigiosi, che danno immagine al vino e al suo territorio di origine, nel nostro caso il Molise. Uno sforzo dei singoli, però, e non della squadra, oltretutto in un quadro privo di programmazione, salvo l’appuntamento al Vinitaly di Verona, sotto la regia dell’Unione delle Camere di Commercio del Molise, che, in mancanza di una continuità di azione nel corso di un anno, non produce i risultati attesi dalle aziende, molte delle quali non più parti dello stand collettivo, ma con propri stand sparsi nei padiglioni della grande fiera del vino italiano. Un aspetto, questo, sufficiente a dimostrare la mancanza di una strategia di marketing e, anche, dell’unità di azione collettiva dei vitivinicoltori, con il Consorzio che li associa ma non li rappresenta, nel momento in cui non promuove alcuna iniziativa. Un vuoto istituzionale e un vuoto rappresentativo dei produttori che spiega bene il freno a un successo più ampio ed ancor più significativo per questi grandi vini, proprio ora che il mercato guarda sempre più al vino italiano e, soprattutto, a quello di qualità. Pasquale Di Lena

Per una cultura della terra

Sono i giovani a rivendicare il loro legame con l'agricoltura CAMPOBASSO. Mentre una analisi Coldiretti/Swg registra che la maggioranza dei giovani (51 per cento), sotto i 40 anni, è pronta ad espatriare per motivi di lavoro, i giovani della Coldiretti Molise, riuniti in assemblea, rivendicano con orgoglio il loro legame con la propria terra, intesa non solo come base per il lavoro agricolo, ma anche come cultura e storia, che guarda verso il futuro e verso la globalità della comunicazione e dei mercati.Consapevoli del crollo del numero dei giovani al lavoro, in tutti i settori, che sono passati da 6,3 a 5,3 milioni tra il 2010 e il 2013, sulla base dei dati Istat, i giovani imprenditori agricoli sanno che la sfida è riuscire ad affermare le peculiarità delle produzioni del proprio territorio nel mercato globale, coniugando tecnologia moderna con tradizioni e sapori consolidati nel tempo.

All’Assemblea regionale di Giovani Impresa della Coldiretti Molise, coordinata dal segretario regionale Oreste Vignone, è intervenuto il presidente di Coldiretti Molise, Vittorio Sallustio, che ha espresso soddisfazione nel vedere nella sala i protagonisti di coinvolgenti storie di giovani che hanno deciso, con coraggio ed un pizzico di ottimismo, di dedicarsi con entusiasmo all’agricoltura, puntando su brillanti e innovative idee imprenditoriali, perché l’agricoltura ed il Molise hanno bisogno della creatività giovanile. Soprattutto sui giovani la Coldiretti Molise, con l’esperienza del suo direttore, Roberto Scano, conta per sviluppare ulteriormente il progetto della Coldiretti per una Filiera Agricola Italiana, che rivendica la validità e la modernità del modello di sviluppo agricolo Made in Italy, fondato sulla

valorizzazione dell’identità, della qualità, delle specificità e che può rappresentare, in Molise come in Italia, un riferimento per affrontare e vincere la competizione internazionale. Sulle molteplici possibilità che vengono offerte, in particolar modo ai giovani, dalla multifunzionalità aziendale, vendita diretta ed attività connesse all’agricoltura, si è soffermato Giovanni Monaco, vicepresidente della Coldiretti Molise. L’assemblea ha eletto Delegato Regionale di Giovani Impresa Molise Tommaso Giagnacovo, imprenditore agricolo con una azienda vitivinicola, con produzione di vini DOC, tra cui la Tintilia. “Il Molise – ha dichiarato Giagnacovo - può uscire da questo momento di grande difficoltà investendo e dando fiducia ai giovani. In agricoltura questo deve avvenire con un modello di sviluppo sostenibile sotto il

profilo economico, ambientale e sociale. Su questo, noi di Giovani Impresa Coldiretti, stiamo già investendo, scegliendo di avviare business dove l’utile d’impresa è logica conseguenza di un prodotto di qualità, fatto in un bel territorio che ha rispetto dell’ambiente e delle persone che ci vivono.” L’Assemblea ha poi confermato Delegata provinciale di Campobasso Lucia Felice ed ha eletto Delegato Provinciale di Isernia Fabrizio Angiolillo, componenti il Comitato di Giovani Impresa Coldiretti Molise: Adduocchio Angelo, Ciccarella Antonio, Ciccarella Luigi, Cutone Antony, Di Pietro Daniela, Iallonardi Italo, Porfilio Valeria, Ruggiero Ilaria. Un gruppo, quello del nuovo Comitato fortemente motivato, consapevoli, come sono, che la voglia di fare meglio è stato il motore che ha fatto crescere il Paese da generazione a generazione.


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21 settembre 2013

Per venire incontro alle famiglie allungati i termini per le immatricolazioni e iscrizioni agli anni successivi. Mentre la classe politica taglia gli interventi a sostegno dell'Ateneo

Unimol, iscrizioni prorogate al 15 ottobre

CAMPOBASSO. Gli Organi accademici dell’Università degli Studi del Molise, nella consapevolezza della forte difficoltà socio-economica dovuta all’attuale periodo di crisi, hanno deliberato la proroga delle immatricolazioni e delle iscrizioni agli anni successivi - per l’Anno Accademico 2013 / 2014 - al 15 ottobre prossimo, senza l’applicazione delle indennità di mora previste. Nella seduta del Consiglio di Amministrazione è stato poi varato, su proposta del Rettore, Giovanni Cannata, un intervento di esenzione totale o parziale dal pagamento delle tasse universitarie per sostenere e garantire l’inizio o il proseguo del percorso di studi per tutti quegli studenti appartenenti a famiglie maggiormente penalizzate dall’attuale situazione di crisi. A brevissimo verranno rese note le tipologie di agevolazioni e i relativi destinatari. INTANTO, in merito alle notizie relative alla presenza dell’Università nella città di Isernia, il Consiglio

di Amministrazione dell’Università degli Studi del Molise ha deliberato di richiedere alla Curia di Isernia il rinnovo per 5 mesi, fino al 28 febbraio 2014, del contratto di locazione dell’ex Seminario Vescovile, attuale sede dei corsi e delle attività didattiche universitarie presso il capoluogo isernino. Tale decisione, pur interlocutoria rispetto ad una più complessiva riconsiderazione delle determinazioni in merito, è stata presa nell’interesse esclusivo degli studenti e delle loro famiglie, a garanzia della continuità nella attuale sede delle attività di didattica, di ricerca e dei servizi universitari ed è stata deliberata a totale carico finanziario dell’Ateneo. Con l'auspicio che la Regione Molise riconsideri la decisione assunta. Così, mentre la classe politica regionale cincischia, minaccia, taglia le somme già finalizzate all'Ateneo, per fortuna c'è ancora chi lavora per salvaguardare gli studenti, le famiglie e, di conseguenza, l'Università stessa.

Ma non toccherebbe alla politica venire incontro alle esigenze dei cittadini e, soprattutto, dei giovani che vanno formandosi? Sono interrogativi di non poco conto considerando il fatto che toccherebbe proprio alle istituzioni venire incontro al diritto allo studio e sostenere le famiglie che presentano non pochi problemi di cassa. In Molise, evidentemente, si preferisce seguire un'altra strada e alle parole non seguono mai i fatti. Tutt'altro come la vicenda dell'Università sta a dimostrare. L'assessore regionale al ramo, Michele Petraroia, che pure interviene su tutto non ha detto una sola parola sulla questione Università. Eppure fa parte della sua delega. Se ritiene che l'Unimol vada soppresso deve dirlo pubblicamente. Altrimenti se gli sta bene quanto già messo sul piatto in termini di tagli al settore e il mancato confronto con il Rettore e il Consiglio di amministrazione è giusto, allora, che rassegni le dimissioni.

E' da tempo che manca un documento programmatico capace di fare analisi e prospettiva

Piano industriale assente e la crisi morde più forte CAMPOBASSO. Sono tante, troppe, le crisi industriali che in lungo e in largo attraversano tutto lo stivale, dal 2009 ad oggi oltre 30mila imprese hanno chiuso i cancelli lasciando a casa intere famiglie. Siamo ormai al quarto anno di Cassa integrazione, un ammortizzatore sociale del quale ad oggi usufruiscono circa 500mila lavoratori che, in media, hanno visto diminuire il proprio reddito di circa 4mila euro. In questi anni è venuta completamente a mancare una politica industriale di supporto da parte della Regione Molise. Bisogna rimettere in moto una efficace politica industriale finché saremo ancora in tempo: il bonus occupazione ha evidenziato

ancora una volta la dicotomia tra domande presentate e sulle poche risorse disponibili. Nella ridistribuzione delle risorse sarebbe pertanto utile spostare fondi oggi appostati su progetti che non decollano, verso strumenti come il credito d’imposta per l’occupazione per gli investimenti. Dunque, un quadro decisamente preoccupante quello che si è delineato in Italia sotto tutti i punti di vista e che rende necessario e urgente, come ribadito sempre più spesso in questi mesi dalla CGIL “un disegno di politica industriale con al centro gli investimenti e l'innovazione” senza il quale “c'è solo il perdurare della recessione”. Il Governo deve cambiare rotta e in-

dirizzarla verso lo sviluppo e la crescita, ossia verso la creazione di lavoro, che rimane la vera emergenza del paese. Al contrario tutti i provvedimenti varati fin'ora dall'esecutivo basati su tagli lineari non hanno fatto altro che colpire lavoratori, giovani e pensionati, ossia quelle persone già messe a dura prova dalla crisi economica. Per la CGIL infatti “il decreto sviluppo non è all'altezza della gravità della crisi, serve un deciso cambio di rotta, in netto contrasto con le politiche rigoriste e recessive fin qui adottate”. Nei programmi elettorali manca la voce politica industriale (o se ne parla di sfuggita) né si discute di come evitare di diventare un deserto industriali. Su questi temi il dibattito elettorale è evanescente: si parla soprattutto di IMU, di riduzione dell'Irpef (rievocando uno slogan di cinque anni fa (meno tasse per tutti), di congelamento di Iva, tagli alle spese (senza specificare quali) e di rilancio dell'economia (come?) ma non del fatto che il paese vada rafforzato con una presenza forte nel settore industriale.


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Campobasso

21 settembre 2013

Giovani di Sel, del Pd, dei Comunisti italiani e dell’Italia dei Valori contro i populismi, vecchi e nuovi, per realizzare un rinnovamento generazionale non procrastinabile.

Hanno gettato una pietra nello stagno della politica molisana L’iniziativa deve intendersi un salutare segnale di cambiamento per l’intero contesto politico regionale che colpevolmente si attarda a reggersi sul leaderismo, il personalismo e le strategie di mero potere Largo ai giovani in politica per realizzare un rinnovamento in grado di corrispondere all’urgenza di nuove energie da mettere in campo. Lo hanno chiesto a gran voce Aldo Fabio Venditto, Luca Mitri, Luigi Di Lallo, Stefano Mancinelli, Bledi Plaku, Giuseppina Cristinzio e Mario Cifelli dell’ Italia dei Valori; Andrea Vertolo, Fabio Barca, Michele Testa, Alessia Trasmundi e Gian Piero Cesario, del Partito dei Comunisti italiani; Antonella Mainelli, Gianluca Caiazzo e Alessandra Fiorella, di Sinistra Ecologia e Libertà e Davide Vitiello, Luca Iosue, Francesca Di Cristofaro e Antonio Tomassone, del Partito Democratico in previsione delle primarie politiche per scegliere il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra a Campobasso. Primarie aperte, dicono, “in modo da allargare il più possibile la base della partecipazione: l’esperienza insegna che la bassa partecipazione è terreno fertile per le oligarchie e blocca la libera competizione delle idee”. Sono dell’avviso che siano le proposte a generare consenso e non il contrario. Questa presa di posizione ribalta metodi e contenuti in uso nella sinistra ancorché messaggio tutt’altro che subliminale all’oligarchia che nel 2009 è stata costretta a cedere il passo a Gino Di Bartolomeo e che vorrebbe riproporsi per l’appuntamento della primavera 2014. Questa alzata dai firmatari - giovani di ottima caratura intellettuale e professionale oltre che decisamente volitivi e impegnati in questa loro rincorsa al cambio

La Guardia di Finanza celebra la solennità di S.Matteo, celeste Patrono generazionale in politica - è una barriera contro le speciosità dialettiche, il conservatorismo, il mantenimento di rendite di posizione che sono i pesi morti di ogni schieramento politico. Una barriera difficile da abbattere senza il rischio di creare una frattura profonda all’interno dei partiti della coalizione, e nella coalizione stessa. Concetto vieppiù esplicitato là dove i firmatari affermano che le primarie che invocano devono consentire una partecipazione vera che possa incidere in concreto sulle decisioni,” in opposizione al leaderismo strisciante che dispone senza confrontarsi o alla rete (per molti il nuovo demone della comunicazione – ndr) che demolisce senza proporre”. Gli aggettivi si sprecano per demolire l’impalcatura organizzativa e gestionale dei partiti. La nuova generazione venuta allo scoperto si batte contro i populismi, vecchi e nuovi, e perché la sfida del centrosinistra parta da un” rinnovamento coraggioso e non procrastinabile, fondamentale per non ripetere gli errori

strategici del passato (mai digerita la batosta del 2009 - ndr) e fare sintesi intorno ad un’unica proposta, vincente e incisiva”. La pietra che hanno gettato nello stagno della politica molisana non mancherà di generare cerchi concentrici fino a raggiungere il cuore delle segreterie politiche dell’Italia dei Valori, del Pd, dei Comunisti italiani e di Sel, obbligandole a prendere atto che ogni forma di verticismo assolutistico è da ritenersi conclusa. Al di là della circoscrizione a sinistra di questo nuovo atteggiamento, deve intendersi un valido e salutare segnale di cambiamento per l’intero contesto politico regionale che colpevolmente si attarda a reggersi sul leaderismo, il personalismo, le strategie di mero potere, lasciando da parte il bisogno di espressione e di partecipazione fondato sulla passione politica. Qualcosa è cambiato. Indipendentemente dall’essere aperte o meno le primarie cui giovani firmatari vorrebbero partecipare. Dardo

CAMPOBASSO. Venerdì 20 settembre alle ore 10.00 presso il Comando Regionale Molise, tutti i militari del Corpo della Guardia di Finanza, con una nutrita rappresentanza dell’ A.N.F.I. , hanno partecipato alla celebrazione del loro patrono San Matteo Apostolo ed Evangelista. Nell’omelia, Monsignor Gabriele Teti, il Cappellano Militare della Guardia di Finanza, ha lumeggiato la figura di San Matteo prima e dopo il suo incontro con Gesù. Nella preghiera dei fedeli sono stati ricordati anche tutti i finanzieri caduti nell’adempimento del dovere e nella difesa delle libere istituzioni. Il Cappellano ha ricordato altresì come Pio XI, con breve pontificio del 10 aprile 1934, dichiarava San Matteo patrono della Guardia di Finanza auspicando che tutti gli appartenenti al Corpo possano, sul suo esempio, unire l’esercizio fedele del dovere verso lo stato con la fedele sequela di Cristo. Un grato e particolare ringraziamento Mons. Teti lo ha rivolto anche ai finanzieri occupati quotidianamente nella prevenzione e repressione dello spaccio di sostanze Mons. Gabriele Teti stupefacenti che, con gli esemplari e brillanti risultati conseguiti, salvano molti giovani. Dopo la benedizione finale ha preso la parola il Comandante Regionale Generale di Brigata Vito STRAZIOTA, formulando vivo apprezzamento per l’impegno profuso da tutti i militari di ogni ordine e grado, impegnati ad elevare quotidianamente il prestigio del Corpo presso le popolazioni molisane e un pensiero grato e riconoscente alle famiglie dei militari che supportano diuturnamente il loro esemplare impegno per gli italiani tutti.

Vietato dare da mangiare ai randagi, il Tar annulla l’ordinanza di Di Fabio del 2008 Il provvedimento dell’allora sindaco è stato impugnato dagli animalisti, dopo quasi cinque anni la sentenza definitiva Vietato dar da mangiare ai randagi di Campobasso. L’aveva stabilito, nell’ottobre del 2008, l’allora sindaco Giuseppe Di Fabio, un’ordinanza che scatenò le reazioni degli animalisti che presentarono ricorso al Tar ottenendo la sospensione del provvedimento. A distanza di anni il Tar si è pronunciato definitivamente dando ragione ai ricorrenti e cioè alla Lega molisana

per la difesa del cane, all’ente molisano protezione animali e all’associazione volontaria Amici dei Randagi. Il Tar, quindi, ha considerato attendibili i motivi del ricorso e ha annullato l’ordinanza di Di Fabio . I ricorrenti avevano tenuto a precisare che il randagismo è un fenomeno che non si risolve vietando di dare da magiare agli animali ma è un problema che

deve essere risolto attraverso la prevenzione o la ricerca di soluzioni idonee. Di certo è impensabile che il problema possa essere risolto mediante te trattamenti contrari al senso umano e al rispetto dovuto agli animali domestici che, come il cane, vivono da millenni uno speciale rapporto simbiotico con l’uomo. Privare i cani randagi del cibo somministrato da occasionali

fornitori della strada equivale a ridurli alla fame, a costringerli a rovistare tra i rifiuti o, addirittura, a diventare aggressivi per procurarsi cibo e questo – che sarebbe poi l’effetto ultimo dell’ordinanza sindacale impugnata, salvo che non si voglia attribuire ad essa la velleitaria finalità d’indurre la popolazione canina a trasmigrare verso aree più fornite di cibo – rappresen-

terebbe un trattamento crudele di detti animali, non conforme a legge. L’ordinanza impugnata impone soluzioni sproporzionate e manifestamente illogiche al problema del randagismo, che può e deve essere affrontato mediante gli strumenti consentiti dalla legge come sterilizzazioni veterinarie,l ricovero di animali in strutture protette o campagne di adozioni.


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Campobasso

21 settembre 2013

Un milione e 260mila euro alla Seac su disposizione della Corte suprema di Cassazione.

Controsenso a Palazzo san Giorgio: il comune paga gli errori delle strutture e le dirigenze vengono generosamente premiate Il guazzabuglio di cifre, date, provvedimenti amministrativi, rettifiche e nuovi conteggi contenuti nella determinazione dirigenziale del 30 agosto scorso, la numero 1810 (Trasporto Pubblico Urbano anni 1982/1984 Sentenza Corte di Cassazione n.22814/2011- SEAC c/o Comune di Campobasso. Delibera di Consiglio Comunale n. 31 del 29/12/2012 di riconoscimento debito fuori bilancio. Rettifica determina dirigenziale n. 1536/2013), sta a dimostrare lo stato di impraticabilità di alcuni settori comunali e le gravi conseguenze sul piano finanziario che ne derivano per la casse municipali. La Seac, seppure

soddisfatta delle sue spettanze con enorme ritardo, sentitamente ringrazia. In tempo di crisi, vedersi gratificata di un milione e 260mila euro fa enorme piacere. Diverso, dovremmo supporre, lo stato d’animo degli amministratori di Palazzo san Giorgio che, ob torto collo, sono indotti a riconoscere debiti fuori bilancio derivati da prese di posizione del Comune del tutto sballate, che i Tribunali (penali e amministrativi) provvedono a risolvere costantemente a danno dell’amministrazione comunale. Della somma pagata alla Seac, disposta dalla Corte Suprema di Cassazione il 3 novembre 2011,

cui ha fatto seguito il giudizio di ottemperanza, fa specie l’entità degli interessi maturati, il che sta dimostrare che la resistenza posta in essere nel corso degli anni al pagamento dovuto, è stato un ulteriore grave errore. Al solito però, non è dato sapere da chi è stato commesso e con quale grado di responsabilità. Sicché gli errori, le omissioni, i ritardi della pubblica amministrazione vanno a ricadere impersonalmente sulla collettività e chi li ha determinati, magari, prende anche il premio di produzione oltre a quello di posizione di vertice. Siamo al paradosso. Né sono cambiate le cose

anche con gli ultimi provvedimenti legislativi assunti dal governo per riparare ai danni dell’indebolimento dei controlli sugli atti degli enti locali. La legge 213/2012 e la legge 190/2012 dovrebbero assicurare la massima trasparenza e legalità ai procedimenti amministrativi di cui sono responsabili il segretario generale del comune e il collegio dei revisori dei conti. Ma per quanto ne sappiano né prima né ora ci sono tracce rinvenibili di interventi correttivi, assunti per evitare la formazione di debiti fuori bilancio e le condanne a pagare. Dardo

Carabinieri, giurano marescialli e brigadieri CAMPOBASSO. Nel Salone di Rappresentanza della Caserma M.O.V.M. “Eugenio Frate”, sede del Comando della Legione Carabinieri Molise, alla presenza di una rappresentanza di Ufficiali, Marescialli e Brigadieri, Appuntati e Carabinieri del Molise nonché dei propri famigliari, ha avuto luogo la solenne cerimonia di Giuramento da parte di tredici militari neo-promossi, di cui due Marescialli e undici Vice Brigadieri i quali, dinanzi al Comandante della Legione, Col. Giovanni Pietro Barbano, hanno individualmente prestato giuramento di fedeltà alla Patria. Hanno giurato:  M AR. TRUGLIA ELVIS, effettivo alla Stazione CC di Casacalenda;  M AR. PARCESEPE STEFANO, effettivo alla Stazione CC di Campobasso; V.BRIG. CASOLARO VINCENZO, effettivo alla Stazione CC di Torella del Sannio;

 V.BRIG. D’AVETA LEONARDO, effettivo alla Compagnia CC di Campobasso; V.BRIG. DI CARLO DOMENICO, effettivo alla Compagnia CC di Termoli;

ORARI AUTOBUS

AZIENDA TRASPORTI MOLISANA spa Tel. 0874.64744 - 0874.65050 - Fax 0874.629847 Per maggiori informazioni consultare il sito:www.atm-molise.it CAMPOBASSO-ROMA

V.BRIG. DI PRISCO VIRGINIO, effettivo al Comando Legione Carabinieri Molise;  V.BRIG. MANCINELLI ABELE, effet-

CAMPOBASSO-NAPOLI

tivo alla Stazione CC di Sepino; V.BRIG. RATENI NICOLA, effettivo al Comando Legione Carabinieri Molise;  V.BRIG. SORRENTINO GIUSEPPE, effettivo alla Compagnia CC di Campobasso;  V.BRIG. TUCCI RAFFAELE, effettivo al Comando Legione Carabinieri Molise; V.BRIG. CASALI ALESSANDRO, effettivo alla Stazione CC di Casacalenda;  V.BRIG. DI GREGORIO ALDO, effettivo alla Compagnia CC di Campobasso; V.BRIG. PILIEGO LUIGI, effettivo alla Compagnia CC di Agnone. Il Colonnello Barbano, prima della cerimonia, ha sottolineato il significato e l’alto valore etico del Giuramento di Fedeltà alla Patria ed alle libere Istituzioni, la cui solennità impegna innanzitutto l’onore del militare, che nel quotidiano agire del Carabiniere deve costituire un sicuro punto di riferimento nel servire la popolazione.

CAMPOBASSO-TERMOLI-PESCARA



ANNO IX - N째 89 - SABATO 21 SETTEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

ISERNIA

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Isernia

21 settembre 2013

“Perchè sì al trasferimento a Campobasso” Sulla questione Università intervengono gli studenti del Collettivo ISERNIA. Circa la concreta possibilità del trasferimento a Campobasso il prossimo anno dei corsi di laurea ubicati nella sede decentrata di Isernia (corso di laurea triennale in Scienza della politica e dell’amministrazione, corso di laurea triennale in lettere e beni culturali e corso di laurea magistrale in Scienze Politiche e delle Istituzioni Europee), noi del collettivo 2kappa8, in qualità di sindacato studentesco, riteniamo assolutamente necessario sottolineare la nostra posizione in proposito. Consideriamo positivo il trasferimento a Campobasso pur comprendendo, ma non condividendo, una reazione fortemente emotiva da parte dell’amministrazione comunale e capendo che ciò rappresenterà un’assoluta novità per gli studenti iscritti ai suddetti corsi. In linea con quanto da sempre sostenuto dal nostro collettivo, i cui sforzi sono e saranno sempre profusi nella difesa dei diritti e delle esigenze

degli studenti, siamo favorevoli al trasferimento per ragioni che trascendono posizioni populiste e campanaliste che non ci appartengono. Ribadiamo infatti che la situazione degli studenti a Isernia appare quanto mai problematica (le difficoltà afferiscono alla pratica impossibilità di usufruire della mensa universitaria, alla carenza dei trasporti, alla mancanza di un’offerta libraria adeguata alle esigenze universitarie). Non possiamo poi esimerci dal notare che scarso è stato l’impegno delle amministrazioni comunali isernine per soddisfare le esigenze

ISERNIA. Il vicepresidente del Consiglio regionale, che da tempo sta sollecitando l’avvio dei lavori a Monte Capraro, prende posizione sullo scontro che si è aperto tra il Comune di Capracotta e Funivie Molise Spa. “In questa vicenda non posso che sostenere il Sindaco di Capracotta – dichiara Monaco – perché il mancato avvio dei lavori per ripristinare l’impianto di risalita rende impossibile l’apertura della stagione sciistica anche per il prossimo inverno. L’economia dell’alto Molise si regge in buona parte sulle attività turistiche, ma se non esistono le strutture necessarie per rispondere alle esigenze del turismo invernale si genera una crisi profondissima. Capisco bene le motivazione dell’amministrazione comunale che, necessariamente, ha a cuore le

degli universitari e soltanto nel momento in cui è cominciata a farsi strada l’idea di un trasferimento gli amministratori locali hanno manifestato una minima attenzione al problema. La collocazione dei corsi isernini a Campobasso sarebbe foriera di vantaggi notevoli: garantirebbe agli studenti la possibilità di vivere una dimensione realmente universitaria in quanto a contatto con le altre collettività studentesche dell’Unimol e di usufruire di servizi comunque qualitativamente e quantitativamente superiori a quelli di

cui attualmente dispongono. Ciò permetterebbe agli studenti dei corsi attualmente ubicati nel capoluogo pentro di compiere un percorso universitario inteso non solo come processo di formazione professionale, ma anche di crescita globale grazie un mutuo arricchimento culturale col territorio molisano e con la realtà universitaria globalmente intesa. Inoltre il conseguente miglioramento del contesto ambientale dei suddetti corsi determinerebbe anche una positiva ricaduta non solo per l’Unimol, ma per l’intero territorio molisano che vedrebbe in ciò un passo in avanti verso la realizzazione di un unico polo universitario capace di garantire alla regione una maggiore valorizzazione umana e culturale. Ovviamente, se il trasferimento dovesse concretizzarsi, noi del collettivo 2kappa8 saremo in prima linea affinchè gli studenti siano collocati a Campobasso in strutture idonee.

"Subito gli impianti sciistici" Il consigliere Monaco a supporto del Comune di Capracotta sorti del proprio territorio e dei cittadini di Capracotta e le condivido pienamente”. Il rifiuto a mettere in sicurezza le piste da parte della società che le gestisce, motivato da ragioni di tipo finanziario, non dovrebbe scontrarsi con la volontà del Comune che ne è proprietario. “Si potrebbero mettere insieme le forze – prosegue Filippo Monaco – per il bene dell’economia locale. Se il Comune riuscisse a trovare le risorse economiche per effettuare i lavori perché dovrebbe rinunciare ad una delle migliori risorse del

territorio? Trovo assurdo che si giunga ad uno scontro di questo tipo e che si degeneri nelle minacce. Auspico e sollecito un intervento da parte della Giunta regionale per dirimere la vicenda in modo pacifico, ma efficace, e se questo non fosse possibile credo che l’assessore Scarabeo dovrà prendersi la responsabilità di intervenire su Funivie Molise Spa perché risponda alle esigenze per cui la società è nata o si proceda alla sua messa in liquidazione, come da lui già prospettato quando l’ha definita un inutile carrozzone”.


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Termoli

21 settembre 2013

PRC dice no alla cementificazione

nel rione Crocifisso TERMOLI – Continua a tenere banco l’autorizzazione a costruire nel terreno che sorge a poche decine di metri dalla chiesa del Crocifisso e dal campetto di calcio parrocchiale.As alimentare il dibattito è il segretario del locale Circolo del PRC che ha diramato una nota.“Va in scena l'ennesima farsa della giunta Di Brino e l'ennesimo scempio a Termoli, ancora una volta a spese dei cittadini e della città. All'incontro pubblico con il comitato dei residenti del quartiere Sant'Alfonso, giustamente preoccupati per la nuova cementificazione avviata da questa amministrazione di centrodestra, il sindaco "amante della termolesità" arrampicandosi penosamente sugli specchi! - tenta di irretire i presenti, scaricando le proprie responsabilità su atti amministrativi di un decennio fa, che riguarderebbero l'accordo di programma "sindacale" stipulato dall'allora sindaco Di Giandomenico con gli imprenditori della Blu Costruzioni, ma non ratificato in nessuna Giunta o in nessun Consiglio comunale dell'epoca. Dopo che la Giunta Greco ha recisamente negato il permesso a costruire alla Blu Costruzioni, quest'ultima, intentando ricorso al TAR, è stata sonoramente sconfitta (Sentenza TAR n. 161/2007) peraltro, senza possibilità in quella sede di pretendere alcun indennizzo dall'amministrazione per ipotetici danni. L'ennesimo ricorso al Consiglio di Stato non avrebbe potuto

che vedere la Blu Costruzioni ancora soccombente e con "le pive nel sacco". Dunque, non si capisce davvero il perché della avventata scelta da parte della Giunta Di Brino e della sua maggioranza di centrodestra di ratificare in tempi record l'accordo di programma e dare l'avvio dei lavori nella "zona verde" del Crocifisso. Le responsabilità di tale scellerata scelta sono da addebitare unicamente alla Giunta comunale e al proprio sindaco Basso Antonio Di Brino, il quale, ha solo snocciolato un florilegio di patetiche bugie durante l'incontro con i cittadini, come ad esempio degli svariati milioni di euro di indennizzo che avrebbe dovuto questa amministrazione esborsare alla Blu Costruzioni in caso di diniego a costruire. Ma il sindaco sa bene che non esistono atti o presupposti di nessun genere che legittimano o giustificano l'esigibilità di tali richieste, d'altro canto, come avrebbe potuto la Blu "battere cassa" nel momento in cui la propria richiesta di costruzione era stata formalmente rigettata e trovandosi persino in decadenza dei termini per il ricorso al Consiglio di Stato. La stessa commissione di cittadini, istituita in extremis dal sindaco per proporre osservazioni e compensazioni sull'opera, risulta chiaramente inefficace e una fuorviante "presa in giro" al comitato cittadino, infatti, questa avrebbe semmai dovuto essere costituita a monte del percorso, come

prevedono le leggi, non certo a giochi fatti. Avendo la Blu ormai acquisito autorizzazione a costruire da parte di questa amministrazione, è facile immaginare quanto poco possa interessarsi alle pietose istanze della commissione e dei cittadini. Per completezza d'informazione, va pure ricordato che queste società di costruzioni sono prevalentemente interessate a ricavare massimo profitto dalle loro opere, noncuranti delle istanze ambientali e sociali, su cui dovrebbero invece interessarsi e vigilare la politica e gli amministratori. Peraltro, parrebbe trattarsi di alloggi di lusso, che verranno venduti a prezzi esorbitanti e praticamente senza alcun regime di concorrenza.Tutto ciò in questa difficile e sofferta congiuntura sociale ed economica, dove semmai occorrerebbe più edilizia popolare e convenzionata, ma questa è un'altra storia... "La montagna ha così partorito il topoBrino" questo, in estrema sintesi, è l'esito dell'incontro tra Basso e i cittadini del comitato di quartiere Crocifisso, un esito che non fatichiamo a definire deludente e offensivo per gli stessi cittadini. E' evidente che tutta la vicenda, torbida e intricata, è infarcita a tal punto di ambiguità e di mendacità che a più di qualcuno potrebbe venire da pensar male sul perché di questa insensata accelerazione per favorire la lottizzazione del Crocifisso. Rifondazione Comunista di Termoli, insieme ad altre

soggettività associative e collettivi, pensa che, al di là della cappa di bugie con cui la giunta Di Brino sta tentando di ammantare la vicenda e senza opporci al generoso lavoro della commissione cittadina, ci siano davvero seri e documentati estremi per proporre un ricorso alla Procura ed ai vari enti competenti, affinché gli organi preposti avviino indagini e approfondimenti che facciano piena luce sulla faccenda. Ribadiamo, inoltre, il nostro pieno sostegno e la nostra vicinanza al comitato di quartiere per ogni tipo di iniziativa vogliano porre in atto per osteggiare e bloccare la realizzazione di questo ennesimo eco-mostro. Invitiamo, per il futuro, i cittadini termolesi ad essere più attenti nell'esercizio del voto ricordando bene e smascherando chi si trincera dietro slogan e vacue promesse dal sapore stantio. Per il Circolo del PRC Termoli” Il segretarioMimmo Farina

Referendum, continua Mensa scolastica, il servizio sara’ la raccolta firme attivo da martedì 24 settembre

TERMOLI - Continua senza sosta la campagna referendaria per la raccolta delle firme a favore di una “Giustizia Giusta” su tutto il territorio Molisano. E' possibile effettuare la sottoscrizione dei quesiti referendari a ia e Termoli domenica 22 settembre. Infatti verranno organizzati dei gazebo a Termoli in Piazza Monumento dalle 10,30 alle 13 e dalle 17,30 alle 20. Tutta la classe dirigente provinciale e regionale del PdL è estremamente soddisfatta per il risultato raggiunto fino ad ora. In questa seconda ed ultima fase il partito è maggiormente proteso in tutte le sue articolazioni per centrare l'obiettivo, dando a questa battaglia di civiltà e giustizia un importante contributo. I cittadini molisani che sono impossibilitati a recarsi ai gazebo per sottoscrivere i quesiti referendari , possono contattare direttamente i dirigenti del PdL per condividere insieme questo importante e delicato momento per la democrazia italiana.

Prossimi i lavori di restauro della fontana di via Roma Termoli – Tra pochi giorni partiranno i lavori di restauro della fontana di via Roma, iniziativa presa dal Lions Club Termoli Host e accettata dall’amministrazione comunale. I lavori saranno eseguiti dalla stessa ditta che si è occupata del restauro della facciata della Cattedrale il piazza Duomo lo scorso anno, come ha sottolineato l’avvocato Oreste Campopiano, attuale presidente del Lions Club di Termoli. “Il Lions Club - ha detto Campopiano - non si occupa solo di iniziative solidali. Voglio ricordare che la ringhiera intorno al monumento ai caduti di Piazza Vittorio Veneto, è stata realizzata da questo club con Di Gati presidente”. Oltre al restauro della struttura la fontana sarà abbellita anche con una nuova illuminazione.

TERMOLI – L’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Termoli informa che il servizio di mensa scolastica, che quest’anno sarà avviato con congruo anticipo, inizierà martedì 24 settembre. Al servizio si potrà accedere previa carica dei pasti con il codice assegnato ad ogni utente. Coloro che usufruiscono per la prima volta del servizio possono ritirare il codice identificativo presso l’ufficio Istruzione, in largo Martiri delle Foibe, 2° piano. Per i soli residenti nel Comune di Termoli è prevista la compartecipazione al costo del pasto per la

scuola dell’Infanzia e per la scuola Primaria per le famiglie il cui reddito ISEE non superi la soglia di € 6.675,00. Per accedere a tale beneficio, fatti salvi i suddetti parametri, è necessario presentare domanda presso l’ufficio Istruzione del comune allegando alla stessa il modello ISEE redditi 2012.Il costo del pasto è di: € 3,00 per ogni figlio che usufruisce del servizio; € 2,50 per il secondo; € 2,00 per il terzo. Per la ricarica dei pasti, che dovrà essere effettuata per un numero non inferiore a dieci, è necessario recarsi con il proprio

codice identificativo nei punti ricarica attivi in città, situati presso: Tabaccheria D’Onofrio, Via dei Pioppi n. 4 (Contrada Difesa Grande); Distributore Agip, Viale San Francesco n.41 (Nei pressi dell’Ospedale San Timoteo); Cartolibreria Archimede, Via Firenze n. 6/A (Contrada Porticone). Per eventuali ed ulteriori chiarimenti è possibile rivolgersi all’ufficio Istruzione del Comune di Termoli, Settore Politiche Sociali, 2° piano, ubicato in largo Martiri delle Foibe, durante gli orari d’ufficio. Telefono: 0875.712509 – 0875.712503.

Lettera di compiacimento al maresciallo dei carabinieri Cantore TERMOLI - Con una sobria cerimonia alla presenza di una rappresentanza della Compagnia carabinieri di Termoli, il Comandante Provinciale dei carabinieri di Campobasso, Colonnello Andrea Bertozzi della Zonca, ha consegnato, a nome del Comandante della Legione carabinieri Molise, Colonnello Giovanni Pietro Barbano, una lettera di vivo compiacimento al Maresciallo Filippo Cantore, per la nota operazione che consentì, la mattina del 10 marzo 2013, di trarre in arresto il ben noto “ladro seriale del lungomare”. Il Comandante Provinciale ha inoltre espresso il personale apprezzamento per l’operato sia del Sottufficiale sia del personale di tutta la Compagnia carabinieri per l’impegno dimostrato nel periodo estivo che ha visto i militari impegnati in centinaia di interventi sul vasto territorio di competenza e sui fronti più disparati. La motivazione con la quale è stato concesso il vivo compiacimento è la seguente: “Sottufficiale in sottordine a Stazione carabinieri

capoluogo, dando prova di eccellente preparazione tecnico-professionale, acume investigativo e spiccata iniziativa, contribuiva, in maniera determinante all’arresto in flagranza di reato di un pluripregiudicato responsabile di numerosi furti perpetrati su autovetture in sosta in centro abitato con conseguente recupero di una consistente quantità di refurtiva”. Come noto il ladro fu arrestato in flagranza di reato dal maresciallo Cantore che, in abiti civili e a bordo di una bicicletta, riuscì ad individuare il soggetto che dopo averlo notato a bordo di una Fiat Panda decise di seguirlo riuscendo a coglierlo mentre infrangeva il finestrino di un’auto per rubare all’interno della stessa. Successivamente all’arresto fu perquisita l’abitazione di Larino del 42 enne e fu recuperata refurtiva per circa 10.000 euro e fu possibile attribuire al “ladro seriale” la paternità di numerosi furti commessi sempre sul lungomare tra il 2012 ed il 2013.


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Termoli

21 settembre 2013

Fondi europei, programma triennale: tutto bloccato nella nebbia burocratica LITORALE - Continua il calvario della pesca italiana: prima il blocco dei fondi comunitari, il ritardo nell’avviamento del secondo Programma triennale, la scadenza dell’interim del Direttore Generale. Poi sul filo di lana si riaccende la speranza tra Giugno e Luglio con lo sblocco del FEP e l’attivazione delle procedure per l’avviamento del Programma; a fine Luglio la proroga dell’interim del DG Emilio Gatto, l’incontro delle Associazioni con il Ministro De Girolamo, la nomina del Capo Dipartimento Esposito. A Settembre nuova doccia fredda: la Corte dei Conti non ha ancora registrato il contratto prorogato, il Direttore Generale non può firmare alcun impegno di spesa: fondi FEP –

tra cui l’attesissimo pagamento del fermo di pesca del 2012, con le imprese nel frattempo obbligate al fermo 2013 – programma triennale, fondi della ricerca: tutto fermo in attesa di un potere di firma che non c’è, della registrazione di un contratto che tarda per motivi imperscrutabili. L’Alleanza delle Cooperative della Pesca rivolge un appello al Ministro perché faccia quanto in suo potere per sbloccare la situazione ed evitare che il settore affondi, rafforzando e stabilizzando la Direzione Generale della Pesca, dotando il programma Triennale di risorse adeguate, tutelando gli interessi della flotta peschereccia italiana nell’ormai imminente negoziato sul FEAMP.

Corso di formazione per operatori pastorali CAMPOMARINO - Il “Centro per l’evangelizzazione e la formazione” propone anche per quest’anno pastorale il corso di formazione per operatori pastorali. L’itinerario è una proposta rivolta a quei laici che nelle parrocchie, nelle associazioni e nelle altre realtà ecclesiali, condividono con i presbiteri responsabilità pastorali in ordine all'edificazione della comunità cristiana. Per maturare "una fede adulta, pensata, capace di tenere insieme i vari aspetti della vita facendo unità di tutto in Cristo". Ciascun parroco individua i laici che potranno frequentare il cammino diocesano di formazione. Tenendo conto dell’esperienza degli anni passati ed avendo come testo base la struttura del Catechismo degli Adulti, la presente proposta è articolata in un cammino biennale, con incontri settimanali. Il primo anno intende porre le basi dell’approfondimento della vita cristiana e concerne i temi dell'introduzione alla fede e del legame con il mistero della Chiesa alla luce del Concilio Vaticano II, l’introduzione all'Antico Testamento oltre all’agire cristiano e la via alla santità. Il

secondo anno vedrà lo svolgersi di temi riguardanti i contenuti trinitari e cristologici della fede, l’introduzione al Nuovo Testamento e in particolare, il ruolo del laico-adulto nella parrocchia. Gli incontri intendono presentarsi quasi con uno stile "scolastico", ma anche come un vero e proprio itinerario sintetico ed esperienziale, la cui finalità è quella di fornire una base comune e organica che interessa le verità di fede nella loro logica unitaria, nella loro armonia gerarchica e nel loro autentico contenuto, così da fornire fondamento ai percorsi specifici di settore in qualche modo già compiuti dai partecipanti. A partire da quest’anno pastorale 2013-2014 inoltre per tutti coloro che hanno completato il biennio negli scorsi anni saranno attivati dei laboratori “specifici” in collaborazione con i centri della nuova curia diocesana: evangelizzazione, salute e vita fisica, cultura e dialogo. Gli incontri si svolgono ogni lunedì, in un unico turno, dalle 18,15 alle 20 pressi i locali della Parrocchia “Santa Maria a Mare”. c/o Chiesa “Santo Spirito” a Campomarino.

Costituzione dell’Unione Sindacale Interregionale CISL AbruzzoMolise TERMOLI - Lunedì 23 settembre alle ore 10,30, presso l’Hotel Meridiano sul lungomare Cristoforo Colombo, si riuniranno i Consigli Generali CISL Abruzzo e CISL Molise per la costituzione della Unione Sindacale

Interregionale “CISL AbruzzoMolise”. Ai lavori saranno presenti il Segretario Generale CISL Eaffaele Bonanni accompagnato dal Segretario Organizzativo Nazionale CISL Paolo Mezzio.

Pellegrinaggio al santuario della Madonna della Difesa CASACALENDA - L'Associazione Ecomuseo Itinerari Frentani, in collaborazione della Parrocchia di San Pardo, con la partecipazione dell'Associazione Equestre del Liscione, domenica 22 settembre organizza il pellegrinaggio al Santuario della Madonna della Difesa con partenza alle ore 6 dalla Cattedrale di Larino. Il percorso potrà essere effettuato a piedi e a cavallo, utilizzando la statale 87 e, per alcuni tratti, vecchie strade utilizzate attualmente solo da mezzi agricoli. Il ritorno è consigliato in treno con partenza da Casacalenda alle ore 13,09 ( munirsi di biglietto autonomamente). Per la partecipazione a cavallo è necessario contattare Ferdinando al 3475571152 e per altre informazioni 3406550584.

A Larino la presentazione di tre libri BASSO MOLISE – Appuntamento letterario òa prossima settimana a Larino. Si inizia il 26 settembre, alle ore 18,30, presso il piazzale antistante il caffè letterario Poesis Cafè di Larino, dove verrà presentato il libro "Viteliú" Il nome della libertà di Nicola Mastronardi edito da Itaca Edizioni. Interverranno il Presidente dell’Ecomuseo Itinerari Frentani, Bruno Mot-

tillo, il vicepresidente Nicoletta Radatta, l’architetto Franco Valente e l’autore. In caso di maltempo la presentazione si terrà nella sala dell’Associazione "il Melograno" in largo Pretorio. Il 27 settembre nel centro storico, alle ore 19, presso la sala della Parrocchia di San Pardo, con ingresso dall’episcopio, verrà presentato il libro "Un anno di devozione" di Marcello Pastorini con prefazioni di Michele Colabella e dell’autore. La presentazione prevede l’intervento dell’autore, di Michele Colabella e la proiezione del filmato abbinato al libro con immagini relative alle feste, tradizioni, ai canti devozionali e di questua del Molise Frentano. Il 28 settembre alle 10,30, presso l’Aula Magna dell’IT San Pardo Agrario e Geometri, verrà presentato il libro di Giuseppe di Perna "I conti normanni di Lesina e Civitate" edito da Malatesta editrice, con riferimenti storici a diversi centri molisani tra cui Larino e Rotello.

Il Comune organizza la gita per anziani SAN GIACOMO DEGLI SCHIAVONI - L’Amministrazione Comunale con l’assessore alle politiche sociali, Lucia D’Amario, e l’amministrazione comunale organizzano anche quest’anno la gita per gli anziani dal 4 al 9 ottobre. La località prescelta é la Sicilia orientale che oltre ad essere una pregiata meta turistica e’ ricca di opere d’arte e bellezze naturali. Saranno visitate Siracusa, Noto, Modica, Catania e l'Etna. L’albergo selezionato si trova nei pressi di Siracusa ed é un albergo classificato 4 stelle. La quota di partecipazione in misura intera é di € 380,00 per persona oltre al supplemento di € 25,00 per camera singola a notte. Il contributo del Comune sarà erogato e suddiviso in base al numero dei partecipanti

aventi diritto. Possono usufruire del contributo le persone residenti nel Comune di San Giacomo degli Schiavoni a partire dai 55 anni di età compiuti e da compiere nel corso del corrente anno. Pertanto si chiede di comunicare la propria adesione entro il 20 settembre

2013 versando la quota di acconto di € 150,00. La differenza della quota dovuta a carico di ciascun partecipante avente diritto al contributo sarà determinata nel momento in cui si e’ a conoscenza dell’effettivo numero degli iscritti aventi diritto.


Spettacolo

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21 settembre 2013

La movida dormiente Il centro storico ‘ammutolito’ durante l’estate per l’intolleranza di alcuni residenti. Musica a zero di Charles N. Papa

CAMPOBASSO - L’estate è finita, i pochi residenti nel centro storico del capoluogo, intolleranti alla musica, hanno perso la loro battaglia dopo che il sindaco Di Bartolomeo aveva intimato, con un’ordinanza di luglio, lo stop alla musica entro la mezzanotte. La vittoria solo a fine agosto, quando ormai l’estate è finita. La diatriba va avanti da anni, è lo status quo del centro storico, convive quotidianamente con i problemi dei pub e dei gestori. A voler essere pignoli, per fare numeri, sarebbero meno di dieci gli intolleranti, a fronte di centinaia di avventori della notte. Va da sè che l’annosa discussione, è difficile da gestire, manca l’equilibrio tra chi deve lavorare, e chi vuole dormire. Chi ha ragione? Chi deve cedere? Dove finisce la libertà dell’uno e inizia quella dell’altro? Certo è che, che la mancanza di controlli serrati, ha creato una sorta di far west estivo. Che la maleducazione di alcuni clienti, non ha deposto a favore dei commercianti. Ma di sicuro, l’ordinanza di Di Bartolmeo, è stata davvero inutile alla luce dei fatti, e che nessuno ha immaginato che il vociare di tante persone, nella stessa strada, potesse essere più fastidioso della musica stessa. A questo, si aggiunga la presenza di troppi locali in pochi metri, e l’intolleranza è servita. Ne facciamo il punto con Paolo Santangelo, presidente Associazione Pubblici EserciziMolise. Un’estate da dimenticare? “Sotto un certo aspetto sicuramente si, tra la forte crisi congiunturale e la scarsissima programmazione da parte dell’amministrazione, tiriamo la somme e raccogliamo, se siamo bravi, qualche spicciolo.” Come trovare un equilibrio tra le vostre esigenze e quelle dei residenti? “Abbiamo tentato più volte di trovare un accordo

con i residenti, ma il forte accanimento e l’intolleranza ha preso il sopravvento, probabilmente loro immaginano il centro storico come fosse la loro villetta a schiera in una zona residenziale, non credo possa essere possibile”. Quanto è stato difficile mediare con il pubblico le restrizioni dovute all’ordinanza del Sindaco? “I nostri clienti sono scaltri e vissuti, hanno capito immediatamente il problema, ma purtroppo la disparitá di trattamento ci ha danneggiato seriamente. Ci ha confortato la presenza dei fedelissimi, ogni sera”. Ma insomma, questo volume alto c’era o no? “C’era qualche locale che non stava nei limiti, ma sarebbero bastati interventi mirati per far cessare subito il fracasso ed evitare l’interveno del Sindaco”. La mancanza di controlli è alla base delle intemperanze di alcuni esercenti? “Ovvio. La Polizia Municipale dopo le 21.00 non è in servizio, questo ha fatto in modo che qualcuno ne aprofittasse ed uscisse dai limiti imposti dalla legge”. Organi di controllo che latitano, residenti dal sonno leggero, clienti maleducati (alcuni), ma non è che avere un pub al centro sia controproducente? “Ad oggi avere un pub in centro, vuol dire: pagare fitti alti, mediare o litigare continuamente con i residenti, subire la completa assenza di programmazione, subire continue restrizioni, trai tu le conclusioni”. Ma ora che rapporto si è instaurato con chi vive in via Ferrari, guerra o armistizio? “Sempre guerra, se così non fosse ci mancherebbe tanto il litigio giornaliero del vicino”. Un ultimo appello? “Amministratori sevgliatevi, prima che sia troppo tardi”.

Domani a Casacalenda

“Una coppia aperta...”

Enrico Capuano live

Teatro in terrazza

CASACALENDA - A chiusura del tour estivo, e prima della partenza per gli States, Enrico Capuano domani sera sarà live a Casacalenda. con lui sul palco: Dunia Molina, Andrea Iannicola, Roberto Lo Monaco, Daniele Iacono, Peppe Giannuzzi.

CAMPOBASSO - Oggi alle 18.15, sulla terrazza dell’ex Gil, andrà in scena “Una coppia aperta anzi spalancata”, di Fò/Rame con Barbara Petti e Giulio Rubinelli.

Quale sbocco per il talento? CAMPOBASSO - Oggi la giornata dedicata al talento e alla creatività. La Provincia di Campobasso, in partenariato con il Comune di Campobasso, la Provincia di Isernia, Confcooperative, la Compagnie delle Opere, Eurodesk Italy, Praxis e l'Associazione Culturale Fotografica "Sei Torri", hanno avuto l’idea di dare risalto ed un palco, a giovani talentuosi nel campo della musica e della recitazione. Si auspica che questo evento non si realizzi solo sulle ali dell’entusiasmo di giovani talentuosi, ma che invece, si fondi su una progettualità futura che dia non solo speranze, ma fatti concreti a chi vuole campare d’arte. Che non sia l’ennesima fiera dei gruppi emergenti, bravi attori locali, giovani che sgomitano solo per avere un palco, una platea di amici e parenti, e poi sparire nel nulla. Si spera cha addetti ai lavori, cullino talenti, se ve ne sono, e li portino dove merita la loro arte. L’appuntamento è dalle 9.00 di stamane sino a questa sera tra l’ex Gil e piazzetta Palombo.

Appuntamenti ISERNIA - Oggi alle 21.30 in piazza X settembre concerto de Il bivio di Sessano. Sul palco Giovanni Petta, Carlo Fantini, Marco Caggiano, Luca Di Caprio, Fabio Gagliardo. RIPALIMOSANI - Chiude la stagione estiva 2013 il Blue Note. Stasera il party conclusivo nell’area garden. Info 3296509450. BOJANO - Al via la stagione 2013/14 al Cat Woman sulla ss17. Stasera serata caraibica e revival. Possibile cenare con prodotti tipici molisani. Info 3313096823. VINCHIATURO - Oggi al ristorante Le4 Vianove,, live tribute band dei Litfiba. Sul palco: Daniele Lombardi, Michaela Antenucci, Tony Mansi, Silvano mastrolonardo, Antonio Mignogna. CAMPOBASSO - Oggi alle 19.00 presso galleria d’arte contemporanea, inaugurazione la collettiva “Sentieri emozionali”. Espongono Borrelli, califano, Colavecchia, Esposito, Lorusso, Grandillo, Laurelli, Merola. MONTAQUILA - Domani preso Aula Studio Liberamente, presentazione del libro “L’estate degli inganni”. Incontro/dibattito con l’autore Adelchi Battista alle 18.30.


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21 settembre 2013 Pagina redazionale singolarmente autogestita Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto

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