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ANNO X - N° 17 - MERCOLEDÌ 22 GENNAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno ai lavoratori Gam

L'Oscar del giorno lo assegniamo ai lavoratori della Gam. Possono essere considerati dei 'violenti' perchè hanno manifestato dissenso sulle non proposte del presidente Frattura? Sono 'cattivi' perchè hanno voluto esprimere il loro dissenso in presenza della perdita del posto di lavoro? Possono passare per demagoghi' perchè hanno apostrofato il presidente Frattura che, di fatto, ha chiuso la loro azienda? E il presidente Frattura può dire in conferenza stampa di volere solo incontrare chi non lo contesta? Crediamo, francamente di no e per questo motivo l'Oscar va ai lavoratori della Gam come sostegno morale.

Il Tapiro del giorno a Carmela Lalli

L’amministratore unico Mario Caruso costretto alle dimissioni

Funivie Molise: Frattura fa fuori l’uomo di Scarabeo

Dopo tre mesi di gestione il presidente della Regione chiede le dimissioni dell’amministratore unico Mario Caruso. L’imprenditore di Isernia, uomo vicino all’assessore Scarabeo, sarebbe stato contestato per la gestione dei fondi di Funivie Molise. A prendere il suo posto, in via provvisoria, sarà Fabrizio Cappuccilli, cugino del governatore e già presidente del collegio dei

revisori dei Conti. Tra le accuse mosse dal presidente nel corso del Cda ci sarebbero alcune fatture per acquisti senza bandi di gara e, forse, l’assunzione di 33 dipendenti tra cui la nipote del consigliere regionale di opposizione Salvatore Micone ed il cognato dello stesso assessore Scarabeo. SERVIZIO A PAGINA 2

Il Tapiro del giorno lo diamo a Carmela Lalli. Con delibera 208 del 20 maggio scorso è stata nominata consulente della Regione per le “problematiche ordinarie e straordinarie sulle società partecipate della Regione Molise”; per analizzare e predisporre “pareri per la risoluzione delle crisi d’impresa” come pure avanzerà proposte “sui possibili percorsi da intraprendere in funzione della exit strategy”. Questo, per un compenso lordo da 45mila euro, che è arrivato a 65mila tra oneri previdenziali “e altre imposte eventualmente dovute per prestazioni professionali ed al rimborso delle spese per trasferte" nell'arco di sei mesi. E quali i risultati?


Il centrosinistra 2

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si stringe intorno al suo presidente inadeguato L’appello della maggioranza: chi ha proposte per risolvere i problemi del Molise si faccia avanti. Ma allora perché i molisani pagano oltre 10mila euro al mese agli eletti se non hanno capacità?

CAMPOBASSO. Chi, tra i molisani, ricorda un presidente di Regione che in momenti difficili, di fronte alle contestazioni di lavoratori senza stipendio e senza futuro occupazionale, ha battuto i pugni sul tavolo abbandonando il confronto e affermando: “Prendetevi la Regione, io in quella azienda non ci metto più piede”? Con Paolo Frattura è accaduto. Per sollevare l’animo al presidente, la maggioranza si rimette all’iniziativa di Vincenzo Cotugno che invia dalla sua mail un comunicato stampa firmato dalla “maggioranza di centrosinistra unanime”. E cosa dicono in questa nota stampa? “Da giorni assistiamo a un linciaggio mediatico senza precedenti: stampa e tv inveiscono contro il presidente della Regione con critiche ingiuste e quanto mai infondate, dando voce sempre e solo alla contestazione sterile e qualunquista”. Cosa s’intende per contestazione sterile e qualunquista? La disperazione dei lavoratori e delle loro famiglie? Ma secondo il centrosinistra unanime (Cotugno, Di Nunzio, Petraroia,Totaro, Scarabeo, Facciolla, Parpiglia, Di Pietro, Ciocca, Ioffredi, Lattanzio, Niro) “è in atto una campagna diffamatoria degna della cosìdetta “macchina del fango” il cui unico obiettivo è quello di demolire e delegittimare una classe dirigente che sta affrontando con coraggio e determinazione vertenze drammatiche che colpiscono le sorti lavorative di migliaia di molisani per anni illusi da una politica attenta solo al consenso elettorale piuttosto che alla crescita della Regione. In questo contesto il presidente Frattura sta compiendo uno sforzo immane per garantire, insieme alla salvaguardia dei livelli occupazionali, azioni concrete per lo sviluppo economico e sociale della Regione”. E come avviene la salvaguardia dei livelli occupazionali? Con la liquidazione dello Zuccherificio per farci poi in futuro un inceneritore? Oppure con il blocco della filiera avicola molisana che segna la morte di posti di lavoro e produrrà inoccupati che si andranno ad aggiungere ai disoccupati che sono al 51%? O forse con il destino del tessile offrendo il settore alle pompe funebri? Oppure revocando il bando di gara dei trasporti pubblici vinto dall’azienda molisana Atm che offrirebbe un futuro tranquillo ai lavoratori molisani? I livelli occupazionali si rilanceranno con la banda larga? Con le biomasse? Ma andiamo avanti.“Da quando ci siamo insediati abbiamo dovuto affrontare dossier spinosi e difficili i cui nomi da anni campeggiano sulle prima pagine dei giornali come un tormentone: Ittierre, Gam, Zuccherificio, Atm, Sanità, post terremoto, alluvione…” Ed ancora: “Si tratta di vicende che partono da lontano, dove alle responsabilità di una classe dirigente miope, si sono sommate le responsabilità politiche di quanti hanno sperato di poter risolvere problemi gestionali con gratuite iniezioni di denaro pubblico piuttosto che adottare piani industriali credibili e innovativi”. Ma di cosa parla il centrosinistra? O meglio, di chi? Di quegli stessi soggetti che facevano parte della vecchia classe dirigente “miope” e che oggi ricoprono ruoli in questo centrosinistra vittima delle verità raccon-

tate dalla stampa che loro chiamano “linciaggio mediatico e macchina del fango”? Vincenzo Niro ne è un esempio. Per non parlare dell’intero gruppo Patriciello che oggi vede seduto in aula Vincenzo Cotugno, nella classe “miope” invece vedeva Tamburro, Pietracupa e i vari esponenti. Insomma, secondo il centrosinistra unanime, la situazione di oggi è stata creata dall’illusione di una politica attenta solo al consenso elettorale. Ma scorrendo la lettura della nota stampa, si dice: “Questo contesto già di per sé difficile si è inevitabilmente aggravato con l’esplodere della crisi economica internazionale che da diversi anni affligge l’Italia e il Molise”. Quindi, caro centrosinistra unanime, anche negli passati la crisi ha aggravato la situazione. Ma non sembra che il presidente del passato abbia abbandonato i lavoratori al loro più cupo destino. E qui arriva il bello. “Quando ci siamo insediati abbiamo trovato una situazione terribile: fondi nazionali decurtati, casse regionali allo stremo, tassazione nazionale e regionale ai massimi storici e disoccupazione crescente”. Sarà

per questo che gli stessi consiglieri regionali che oggi scrivono, a luglio 2013 hanno approvato nella stessa seduta consiliare sia l’ulteriore aumento di Irap, Irpef e bollo auto e l’aumento delle loro indennità? E scorrendo ancora arriva l’appello: “Chi crede di avere proposte valide per risolvere anche uno dei tanti problemi che affliggono la Regione si faccia avanti: siamo pronti ad ascoltarlo pubblicamente in Consiglio regionale”. Scusate, ma credete che i molisani vi hanno eletti per farvi sedere in Consiglio regionale percependo la bellezza di oltre 10.500 euro al mese solo per la vostra bella faccia? Se non eravate in grado di fronteggiare questa crisi, se non avete idee e programmazione, perché vi siete candidati? E come se non bastasse il centrosinistra si schiera contro gli indignati. “Dov’erano gli indignati quando Gam, Ittierre, Zuccherificio chiudevano i conti in rosso ma continuavano ad assumere? Dov’erano i contestatori della domenica quando in Consiglio regionale si spendeva e si spandeva senza controlli?”. Non sappiamo se gli indignati c’erano, ma di certo la maggior parte di questi consiglieri regionali di sinistra che oggi dimostrano la propria inadeguatezza nel governare, all’epoca incontravano nelle segrete stanze ora Iorio, ora Vitagliano, ora altri assessori chiedendo raccomandazioni per assunzioni, sempre in quelle aziende, per i loro supporters. Su un aspetto le nostre idee convergono con quelle del centrosinistra:“Il Molise può e deve risollevarsi”. Ne siamo convinti. Ma è necessario cambiare la classe dirigente attuale che sta dimostrando incompetenza e incapacità di programmazione, sta distruggendo anche ciò che di buono c’era in Molise. Perché se a dire che “non c’è più mamma regione ad intervenire per aiutare le aziende” è un signore sospettato di aver intascato 265mila euro di fondi pubblici per un progetto mai realizzato, allora un dubbio viene: i soldi non ci sono solo per le aziende in crisi? Giovanna Ruggiero

Bufera a Funivie Molise:

Mario Caruso costretto alle dimissioni Il governatore contesta le gestione economica all'uomo di Scarabeo. Subentra come amministratore provvisorio Fabrizio Cappuccilli cugino del presidente Sono passati appena tre mesi dall’esaltazione della nomina di Mario Caruso ad amministratore unico, che lo stesso sembra sia stato costretto a presentare le dimissioni dopo un acceso scontro con il presidente della Regione Molise Paolo di Laura Frattura. Cosa è accaduto durante il Cda della società partecipata Sviluppo Montagna? Al momento le notizie sono ancora frammentarie. Sta di fatto che, lo scorso ottobre, la nomina dell’amministratore unico di Funivie Molise era stata così annunciata dalla Regione: “ E' Mario Caruso, giovane imprenditore di Isernia, il nuovo amministratore unico di Funivie Molise, Ente gestore degli impianti sciistici della Regione. Assume l'incarico direttamente da Sviluppo Montagna S.p.A, alla quale erano stati demandati tutti gli adempimenti necessari a mettere in funzione gli impianti delle stazioni sciistiche del Molise. Piena condivisione sulla figura di Caruso da parte dell'assessore regionale Scarabeo: «Soltanto la scorsa settimana,

l'amministratore unico di Sviluppo Montagna S.p.A. ha ricevuto il mandato dalla Giunta regionale di mettere in atto tutti gli adempimenti necessari a che gli impianti sciistici gestiti da Funivie Molise fossero pronti per l'inizio della stagione invernale 2013-2014. Oggi ha immediatamente attivato la procedura di nomina del nuovo amministratore unico di Funivie Molise per poter iniziare e concludere, nei dovuti tempi tecnici, i lavori di manutenzione di detti impianti. Un ringraziamento va alla solerzia e determinazione con cui è stata affrontata la questione da parte di Sviluppo Montagna S.p.A, consci della necessità di aprire gli impianti, in concomitanza con l'imminente avvio della stagione invernale 2013-2014. Al nuovo amministratore di Funivie Molise, Mario Caruso, voglio esprimere le mie felicitazioni per l'incarico ricevuto con l'augurio che il suo impegno porti i frutti che tutto il comparto turistico molisano spera di raggiungere al più presto», conclude Scarabeo.


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“La Gam di Bojano L’INTERVENTO

non doveva fermarsi ” L'ex presidente Michele Iorio interviene sulla questione del settore avicolo

"Non è più possibile assistere alla pantomima che questo governo regionale e il suo presidente recitano sulla pelle e sul futuro di tanti lavoratori molisani. La responsabilità del Presidente e della sua giunta sulla chiusura della Gam è del tutto evidente ed è stata determinata con l'unico scopo di demolire quanto aveva fatto il centrodestra". Lo ricorda Michele Iorio in una sua nota. "Anche nell'ultima, odierna, burrascosa uscita, Frattura non ha mancato di sottolineare la responsabilità del precedente governo regionale. Evito di esprimermi sul comportamento - a dir poco sorprendente e poco rispettoso delle assemblee pubbliche - tenuto dal presidente, ma non posso che sottolineare l'assoluta assenza di una proposta risolutiva e, soprattutto, il perdurante rinvio di una soluzione comprensibile. L'unica strada da percorrere, torno a ribadirlo, era quella individuata da noi perché esiste, o meglio esisteva, un dato inconfutabile: quell'azienda non doveva fermarsi! Il costo pubblico della continuità

produttiva sarebbe stato assolutamente ripagato dal rilancio dell'attività e dalla sicura partecipazione, a quel punto sì, di un qualche privato interessato. Infatti, l'unico interlocutore dell'attuale Presidente - e ne esistevano di altri - ha dichiarato testualmente: "Non posso entrare in una attività produttiva perché la filiera non c'è più". Non sarà semplice uscire da questa situazione ma la responsabilità è tutta, per intero, del Presidente Frattura, del suo governo regionale e della sua maggioranza. Come centrodestra, riprenderemo la questione facendo una nostra proposta, oggi molto più difficile di ieri, perché riteniamo che questa filiera agro-alimentare - anche in prospettiva di un mercato sempre più appetibile - sia indispensabile per la ripresa economica dell'intera area centrale del Molise. Mi auguro che il centrodestra in Consiglio regionale non firmi alcun documento insieme a Frattura e alla sua maggioranza se non dopo aver valutato, discusso e approfondito i termini del piano industriale - tra l'altro secretato - sulla base del quale si potrebbe tentare il rilancio. Le promesse sull'ipotizzato pagamento degli arretrati, credo siano di difficile realizzazione soprattutto con un'azienda ferma: è indispensabile che ogni prospettiva di piano passi attraverso la disponibilità alla ricostituzione integrale della filiera. Nessuna cambiale in bianco, nessun documento demagogico è più possibile: per la ristrutturazione della Gam di Bojano non erano necessari più di due milioni di euro, come primo intervento; bisognava farlo senza interrompere quella continuità produttiva che, sul piano giuridico, avrebbe consentito di risolvere il problema degli arretrati. Questo disastro non sarebbe accaduto - chiude Iorio - se a guidare la Regione Molise ci fossimo stati noi".

Ispezione in Questura, a breve l’esito del controllo ministeriale

Il controllo riguarda l’inchiesta sul capo della Polizia aperta dal pm Fabio Papa

CAMPOBASSO. Due giorni di interrogatori e acquisizioni di atti. E’ stato questo il lavoro svolto dagli ispettori inviati dal Ministero dell’Interno alla Questura di Campobasso dopo la notizia apparsa sul Corriere della Sera sul questore Pozzo sotto inchiesta. Fascicolo aperto dal pm Fabio Papa nell’ambito dell’altra inchiesta, quella relativa alla società del presidente della Regione Molise Paolo di Laura Frattura. La cui sorella, Giuliana Frattura, ricopre il ruolo di capo di Gabinetto del questore Pozzo indagato per favoreggiamento al presidente della Regione. In sintesi si tratta di una storia relativa al 2008, quando la società di cui Frattura era amministratore unico, si vide assegnare dalla Regione Molise 265mila euro come acconto per la costruzione della centrale biogas a Termoli. Centrale mai costruita nonostante i soldi siano stati incassati dalla società. Ieri gli ispettori hanno ascoltato il questore (Pozzo), il suo capo di gabinetto (Frattura) e l’ex capo della Mobile (Annicchiarico) e i componenti della Digos. Il questore non avrebbe rispettato la volontà del pm. Le indagini sulla Bio.com, infatti, per ben due volte sarebbero state assegnate alla Digos e per ben due volte il questore Pozzo le avrebbe dirottate sulla Squadra Mobile nonostante per legge non avesse i poteri per prendere tale decisione.

I soldi spesi da Frattura per aiutare la Gam

Consigliere del presidente: a Carmela Lalli 65mila euro per sei mesi di lavoro

CAMPOBASSO. Se il centrosinistra lancia un appello a chiunque abbia proposte per aiutare a risolvere i problemi del Molise, il presidente del centrosinistra Frattura conosceva già la strada da seguire. Per risolvere i problemi delle società partecipate, soprattutto la questione Gam, a giugno 2013 (il 25 in particolare) con delibera 285 conferiva l’incarico di consigliere del presidente della Regione per l’ambito “Attività Economiche”. Ossia la Regione Molise ha pagato per sei mesi di lavoro (probabilmente rinnovati nel 2014) la bellezza di 65mila euro a chi doveva avallare proposte per risolvere un problema che attanaglia il Molise. O meglio: 65mila euro a chi in passato aveva collaborato, sempre per la filiera avicola, con la gestione targata Dante Di Dario (grande sostenitore di Frattura presidente). E chi è il consigliere del presidente? La giovane Carmela Lalli che nel 2011, candidata sul listino di Frattura, teorizzava: “Lo stipendio dei consiglieri regionali? Assolutamente spropositato. La prima cosa che farei se fossi eletta sarebbe abbattere i costi della politica”. Nel 2013 l’avvocatessa non è stata neppure candidata. E dopo la vittoria del centrosinistra è salita a via Genova, pagata 65mila euro per soli sei mesi di lavoro. Il suo compito? Dare suggerimenti per soluzioni al problema Gam. Evidentemente la cifra non è bastata a sviluppare strategie parallele: mantenere aperti gli impianti industriali per non perdere il mercato e contemporaneamente procedere al rilancio del settore avicolo. Quindi oggi i consiglieri di centrosinistra, all’unanimità, si appellano al popolo: chiunque abbia in mente soluzioni, siamo disposti ad ascoltarlo in Consiglio. Ovviamente, visto che si è in periodo di crisi, l’idea dovrà vendersi a costo zero. Ma intanto l’incarico a Carmela Lalli è stata rinnovato? Con quale cifra? E soprattutto, per fare cosa? giorug


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Interessante reportage sul Molise firmato da Massimiliano Rella sulla prestigiosa

Il Molise continua a restare estraneo ad una programmazione che lo metta nella condizione di essere visto e vissuto non più come una “scoperta” bensì una testimonianza italiana

Chi racconta dei prodotti molisani, della loro genuinità, essenzialità, novità è portato a consacrarli per unici e straordinari

Per fortuna non manca chi vuol bene al Molise. Gente che una volta a contatto con la nostra realtà ne sa cogliere l’essenza, i valori, le peculiarità, lietamente sorpresa della scoperta e per questo felice propagandatrice della “novità”. Di una terra che tutti gli “scopritori” continuano a classificare sconosciuta, al meglio emarginata. Leggiamo così di tanto in tanto reportage

spontanei, non commissionati, perché quelli sanno di stantio, mossi dalle specificità naturali, ambientali ed enogastronomiche del Molise. Ed ogni volta una sottolineatura, una sollecitazione, un augurio. Peccato che tutto ciò non riesca mai a far breccia negli amministratori e nei burocrati che li assistono: incartapecoriti nel tran tran delle

CAMPOBASSO. Lo sciame sismico del 20 gennaio con scosse anche del 4.2 hanno suscitato giusta apprensione nelle famiglie, negli operatori scolastici e negli amministratori locali con la comprensibile preoccupazione circa eventuali danni riportati negli edifici adibiti a scuole sul territorio regionale. Dando seguito alla proficua collaborazione istituzionale avviatasi il 29 dicembre scorso in occasione della precedente scossa sismica del 4.3 tra i comuni, le Province, l’ANCI, l’Ufficio Scolastico Regionale, il Comando dei Vigili del Fuoco, le Prefetture e l’Agenzia Regionale di Protezione Civile, la Regione ha demandato a ciascuna istituzione ogni segnalazione su eventuali criticità o danni riportati da qualsiasi struttura scolastica.

Lettera aperta

abitudini e avviliti nella improduttiva reiterazione del loro compitino giornaliero. A leggere i reportage che su riviste specializzate e su instant-book annunciano la “scoperta” del Molise e delle sue preziosità, si provano sensazioni piacevoli e moti di rabbia. Piacevoli per la descrizione dei prodotti, dei paesaggi, delle architetture, dei reperti, che ne fanno un territorio cui non manca niente per essere identificato come uno “scrigno di bellezze inedite”; moti di rabbia, per la invulnerabile ostinazione con cui riusciamo a rimanere nel limbo del possibile e mai nell’Olimpo delle consacrazioni. Eppure, chi racconta dei prodotti molisani, della loro genuinità, essenzialità, novità è portato a consacrarli per unici e straordinari; così per la descrizione della natura, dell’ambiente, dei paesaggi, anch’essi straordinari e da vivere nell’emozione di saperli irreperibili altrove. Questo Molise speciale continua a restare estraneo ad una programmazione che lo preservi per ciò ch’è, e lo metta nella condizione di essere visto e vissuto non più come una “scoperta” bensì una testimo-

nianza italiana. Siamo stati mossi a questa riflessione dall’interessantissimo, dettagliatissimo, reportage sul Molise firmato da Massimiliano Rella sulla prestigiosa rivista “Gambero Rosso”. Nel quale reportage si mescolano sensazioni ( Finora terra di passaggio, il Molise ha realmente tutto il potenziale di una destinazione vera, da scoprire e assaporare lentamente) e descrizioni di luoghi, prodotti, locali, personaggi in una versione giornalistica che fa aggio, con molta generosità, al Molise e ai molisani espressione di una cultura, in questo caso, manifestata “attraverso i sapori e il calore di una nuova generazione di produttori d’olio, vino e salumi, ma anche di chef e pasticcieri”. E i prodotti diventano “perle”, descritti minuziosamente per esaltarne, sul piano organolettico e dei sapori, le peculiarità, e la bravura di chi li prepara. La sequenza va da un capo all’altro del territorio, ovunque c’è qualcosa che lo connota, lo segna e lo segnala. Reportage peraltro accompagnato da una sequenza fotografica opera di un obiettivo ispirato dalla bellezza e dalla novità. Insomma, una immagine straordinaria, di una realtà profondamente ordinaria che i molisani, da soli, non sono capaci di esaltare e di esportare. Per fortuna, dicevamo, non manca chi vuol bene al Molise. Dardo

Scuole, l'azione di monitoraggio Dopo l'ultima scossa tellurica avviato un nuovo controllo sugli edifici

Un terremoto qualsiasi in un giorno qualsiasi di Pierfederico De Pari Genitore Geologo

Ieri mattina, come tutte le mattine, ho compiuto il gesto più amorevole e civile che un genitore possa svolgere: accompagnare i propri figli a scuola ed affidarli all’istituzione scolastica. Durante il breve tragitto che separa la casa dalla scuola che essi frequentano, un notiziario radiofonico mi avvisava di una scossa sismica di magnitudo 4.2 registrata pochi minuti prima dai sismografi della rete nazionale, con epicentro nell’area matesina. Il fermento davanti a scuola era già ben visibile ed un vigile urbano cercava di regolare il traffico ed i parcheggi selvaggi che come ogni mattina, in quella fascia oraria, rappresentano la migliore soluzione per chi ha poco tempo da dedicare a quella mansione. Ho realizzato immediatamente che i genitori che vedevo per strada allontanarsi dalla scuola, e che tenevano per mano i propri figli, avevano già assunto una decisione; io, invece, ero ancora nel dubbio su cosa fosse meglio fare. Nel giro di qualche minuto, continuando a girare in auto nel quar-

tiere dove ha sede la scuola, prendevo anche io la mia decisione: avrei tenuto i miei figli con me, ritenendoli più al sicuro nel mio luogo di lavoro che in quell’edificio scolastico nel quale, ogni giorno, essi passano ore, scoprendo cose nuove, confrontandosi con i propri compagni di classe, imparando ad essere fieri cittadini del domani. E pur nel turbine di scelte che si alternavano a considerazioni, individuavo distintamente i contorni di un controsenso, di una delle tante storture di questa società che vuole a tutti i costi definirsi civile, ma civile non è. Nei pochi minuti di traffico che mi separavano dal mio luogo di lavoro, con i miei figli che parlottavano sommessamente nei loro seggiolini omologati, quelli che fanno stare sicuri i genitori quando li trasportano in auto, pensavo a quante chiacchiere sono state inutilmente spese sul tema della sicurezza nelle scuole, sul tema della prevenzione e sul tema della conoscenza delle catastrofi naturali. Quante migliaia di dati sono stati raccolti relativamente a ciascun edificio scolastico ed ora giacciono in qualche cassetto in attesa che qualcuno decida cosa farne. Io, che per mestiere ho scelto di fare il geologo, ripensavo alla

lunga attesa dei genitori di S. Giuliano di Puglia davanti alla scuola Jovine, con me spettatore inerme di un braccio di ferro tra potenza della natura e stoltezza umana. Ho partecipato a tutte le riunioni che all’inizio dell’anno scorso si sono tenute presso la scuola dei miei figli, durante le quali qualche amministratore spedito lì all’ultimo momento tentava, molto maldestramente, di convincere gli astanti che quel plesso o quello attiguo erano sicuri, che le verifiche operate dai tecnici consentivano ai genitori di “essere tranquilli almeno come a casa propria”. Io ascoltavo e mi chiedevo, sbigottito, che cosa avremmo potuto fare o, meglio, che cosa ci saremmo aspettati che qualcuno ci proponesse. Ed intanto pensavo che in questo Paese, ricco di monumenti e centri storici, ma anche di catastrofi naturali che producono morte e devastazione, si continua a parlare sempre e solo in termini qualitativi, senza entrare nell’essenza dei problemi per tentare di risolverli, una volta per tutte. Che cosa significa per un genitore sapere che il proprio figlio passa più ore in una scuola (forse) sicura che a casa, anch’essa (forse) sicura.


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La mancata promulgazione del nuovo statuto regionale continua ad essere un vulnus alla democrazia e alla trasparenza

Il presidente Frattura continua ad ostentare indifferenza e se ne frega dell’articolo 123 della Costituzione italiana Il magma sociale molisano in cui gli ordinamenti e le istituzioni si mescolano e si confondo, impedisce anche al più esigente degli esegeti della morale pubblica distinguere il lecito dall’illecito, l’onesto intellettualmente dal disonesto

Permanendo la pervicace inamovibile volontà del presidente della giunta regionale di non procedere alla promulgazione dello statuto approvato in via definitiva il 20 dicembre 2012 (il 18 gennaio 2013 a sua volta approvato dal Consiglio dei ministri), e di non dare alcuna spiegazione di questo suo comportamento contrario ad ogni regola (morale, etica, amministrativa e costituzionale), riteniamo sia il caso di riproporre ai nostri lettori l’articolo pubblicato su queste colonne il 17 settembre 2013. Lo riproponiamo integralmente essendo, come ribadiamo, perfettamente aderente alla situazione ch’era e ch’è. “Non avessero contezza, i consiglieri regionali, del valore dello statuto che pure hanno adottato, provvediamo noi, anche a beneficio del cittadino che ambisce ad essere tale, a ricordare il testo dell’articolo 123 della Costituzione italiana: Ciascuna Regione ha uno statuto che, in armonia con la Costituzione, ne determina la forma di governo e i principi fondamentali di organizzazione e funzionamento. Lo statuto regola l’esercizio del diritto di iniziativa e del referendum su leggi e provvedimenti amministrativi della

Regione e la pubblicazione delle leggi e dei regolamenti regionali. Lo statuto è approvato e modificato dal Consiglio regionale con legge approvata a maggioranza assoluta dei suoi componenti, con due deliberazioni successive adottate ad intervallo non minore di due mesi. Per tale legge non è richiesta l’apposizione del visto da parte del Commissario del Governo. Il Governo della Repubblica può promuovere la questione di legittimità costituzionale sugli statuti regionali dinanzi alla Corte costituzionale entro trenta giorni dalla loro pubblicazione. Lo statuto è sottoposto a referendum popolare qualora entro tre mesi dalla sua pubblicazione ne faccia richiesta un cinquantesimo degli elettori della Regione o un quinto dei componenti il Consiglio regionale. Lo statuto sottoposto a referendum non è promulgato se non è approvato dalla maggioranza dei voti validi. In ogni Regione, lo statuto disciplina il Consiglio delle autonomie locali, quale organo di consultazione fra la Regione e gli enti locali. Dalla lettura emerge, senza alcuna possibilità di equivoco che la mancata promulgazione non trova appigli giuridici e

Per l'onorevole Venittelli positivo il tavolo di confronto in Prefettura

Protezione civile, smentito Ciocca CAMPOBASSO. Lo scetticismo di talune componenti coinvolte nella vertenza del personale precario della Protezione civile, a partire dal delegato Salvatore Ciocca, non ha impedito al Prefetto Francescopaolo Di Menna di raccogliere l’appello dell’onorevole Laura Venittelli nel riportare presso gli uffici territoriali di governo a Campobasso la sede del tavolo tecnico insediato proprio su richiesta della parlamentare del Partito democratico. “Congiuntamente è stato anche deciso di insediare un tavolo con le organizzazioni sindacali per valutare il numero dei lavoratori necessari per portare avanti senza impedi-

mento alcuno la ricostruzione post-sisma”. L’onorevole Laura Venittelli ha ribadito anche in sede prefettizia come sia necessario e inderogabile portare avanti la discussione finalizzata alla salvaguardia di tutti i livelli occupazionali, senza eccezione alcuna, anche ricorrendo a contratti di solidarietà. “In questa trattativa occorrerà che tutti mettano in campo una precisa volontà, anche se si rendesse indispensabile ridurre i contratti a tempo pieno, nel rispetto delle prerogative e delle mansioni svolte, per ridistribuire gli orari residui su lavoratori che rischierebbero di trovarsi dall’oggi al domani senza incarichi professionali”.

procedurali. Infatti, trascorsi tre mesi dall’approvazione, e non essendo stata avviata alcuna richiesta di referendum popolare, né il governo della Repubblica ha promosso alcuna questione di legittimità costituzionale, niente e nessuno impediscono la promulgazione. Sicché, bellamente ignorato e misconosciuto dal presidente della Regione Molise, l’articolo 123 della Costituzione italiana pone più di una valutazione sul comportamento omissivo del presidente, non avendo egli alcuna ragione formale e/o sostanziale che gli permetta di tenere nel cassetto la carta costituzionale del Molise, tranne il suo personale interesse politico ad avvalersi della vecchia carta costituzionale per allargare la giunta da quattro a cinque assessori. La ingiustificata e ingiustificabile decisione di non procedere alla promulgazione, vieta pertanto ai molisani di conoscere della Regione di cui fanno parte la forma di governo e i principi fondamentali di organizzazione, e il funzionamento. Siamo cioè di fronte al dispregio del più elementare diritto democratico da parte di un personaggio che non manca giorno che non dimostri di considerarsi al di sopra del senso comune e, cosa inammissibile, come in questa circostanza, della legge. L’ostentazione del silenzio ad ogni sollecitazione presuppone anche che egli si ritenga intangibile. Al punto da negare (al colto e all’inclita) le motivazioni per cui non procede alla promulgazione, né in base a quale motivazione giuridica, politica, amministrativa ritenga di poterlo impunemente fare. Purtroppo il magma sociale molisano in cui gli ordinamenti si mescolano e si confondo tra loro gli viene incontro, e impedisce anche al più esigente degli esegeti della morale pubblica di distinguere il lecito dall’illecito. Di distinguere un onesto intellettualmente, da un disonesto (intellettualmente)”. Dardo

Sanità, una beffa per le ex ausiliarie Nonostante le promesse di riassunzione la situazione resta drammatica

CAMPOBASSO. Non c'è pace nella sanità. Le ausiliarie dell’ospedale Cardarelli di Campobasso e del San Timoteo di Termoli sono disperate. Da quasi due anni che non lavorano più. Sono tutte donne separate con a carico minimo due figli ed alcune di loro hanno delle situazioni di invalidità in famiglia. L’Asrem sta giocando con i loro sentimenti e ‘disgrazie ‘. Da mesi era stato promesso loro un reintegro nell’azienda ma solo chiacchiere e prese in giro. Nessuno fa niente e nessuno sa niente, il tempo passa, molte di loro sono costrette a lasciare la propria abitazione in quando non hanno più i soldi per il fitto. "Mi chiedo - scrive una delle ausiliarie - se è normale una cosa del genere, in quando il lavoro è un diritto di tutti. Eppure in ospedale c’è carenza di personale".


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22 gennaio 2013

Ripubblichiamo oggi il testo del nostro Dardo che ieri, per un problema tecnico, non è uscito nella sua integralità. C’è una misura nelle cose. In tutte le cose. Lo postulavano gli antichi. Non lo applicano i moderni. Nel caso, il modernissimo governo regionale, che s’era annunciato rinnovatore, normalizzatore e s’è rilevato invece vendicatore. Tagliatore di teste e obnubilatore di coscienze. Privo di scrupoli, senza riguardi, in piena e assoluta autarchia. Una generazione venuta alla ribalta, indicata di qualità, è finita degenerata nelle panie dell’esercizio del potere. Assoluto, irriguardoso, malmostoso. Finora ne ha fatte di tutti i colori: in suo favore, tantissimo (indennità d’oro); a danno degli altri, ugualmente tantissimo (in imposte e tasse). L’iperbole è il denominatore comune di una politica vessatoria, intimidatoria, collusa con il

Est modus in rebus sistema amministrativo che ha cancellato il riguardo, la stima, la considerazione, il rispetto della dignità umana e delle regole, per far luogo alla pre-potenza, all’arroganza, alla strafottenza. Nessuna regola, quindi tutto in regola. La propria. Che consente di cacciare, annullare, vessare, avvilire, spostare, cambiare: con un rigo scritto o un ordine orale. Cacciare le persone; annullare i contratti; vessare i contraddittori; avvilire i dipendenti non considerati allineati; spostare le funzioni di chi non è funzionale, cambiare … le carte in

tavola. Del governo regionale non si ha più cosa dire. Il quaderno delle doglianze è pieno. Quello delle vedette è per gran parte intonso; le epurazioni saranno ancora tante, e lente. Il gusto agrodolce che provano i cinici e gli incoscienti nel mettere in atto la loro vocazione va delibato infatti a sorsetti. Sono in tanti gli “sgraditi” al nuovo potere regionale cacciati dal novero del lavoro, degli incarichi, delle consulenze e delle collaborazioni, nonostante fossero corredati di attestati di competenza; taluni addirittura invitati a farlo

consensualmente: una forma pelosa di comportamento, maschera beffarda della malevolenza. L’acme dell’infingimento non lo abbiamo immaginato, ma letto. In un atto di recesso che sublima il superamento di ogni limite di moderazione, onestà intellettuale, e trasparenza: “ Le cause del recesso consensuale sono ascrivibili alla peculiarità e fiduciarietà del rapporto instauratosi, che non è più adeguato al nuovo indirizzo politico-istituzionale intrapreso dai nuovi vertici della Regione”. La peculiarità è in un curriculum inap-

puntabile; la fiduciarietà nella esplicazione pedissequa dei compiti e dei doveri. Ciò che mancava per andare avanti, l’adeguatezza al nuovo indirizzo politico-istituzionale intrapreso dai nuovi vertici della Regione. Chi ha rescisso consensualmente, infatti, mai avrebbe potuto adeguarsi al nuovo indirizzo politico-istituzionale intrapreso dai nuovi vertici della Regione, che porta all’annullamento della personalità e alla sudditanza psicologica. Povero Molise. Poveri molisani. Dardo

Troppi soldi dell’ASREM non si spendono in salute

“Disabili, quali interventi?” Per il consigliere Salvatore Micone la Regione non avrebbe speso i fondi avuti CAMPOBASSO. Il consigliere regionale Salvatore Micone ha presentato in Consiglio Regionale due interrogazioni in materia di lavoro dei disabili. In particolare, fa notare il Consigliere di Grande Sud, “la Regione Molise, riconoscendo di preminente interesse tutte le attività volte all’inserimento lavorativo dei disabili, con legge n. 26 del 2002, istituiva il Fondo regionale per l’occupazione dei disabili destinato al finanziamento di programmi regionali di inserimento lavorativo e dei relativi servizi di sostegno e collocamento mirato dei disabili”. Le predette somme, continua Micone, sono state negli anni accantonate dalla Regione grazie ai contributi esonerativi versati dalle aziende nonché alle sanzioni pagate dalle medesime, ma mai utilizzate. Il consigliere, proponendo un’interrogazione in Consiglio Regionale, vuole che la Regione dia conto delle motivazioni del mancato utilizzo delle predette somme

e, di conseguenza, del mancato finanziamento di programmi regionali di inserimento lavorativo. Soprattutto vuole capire dove siano finite tali ingenti somme che erano destinate al nobile obiettivo del collocamento delle persone con disabilità. E ancora, sottolinea il consigliere Micone, “voglio andare altresì a fondo sulla mancata attuazione delle agevolazioni per le aziende in merito alle assunzioni dei disabili ai sensi dell’art. 13 della legge 68/99”. Stessa volontà per le assunzioni di disabili presso la Regione Molise. In merito a queste ultime conclude Micone, la Regione, negli atti giuntali del 3 e del 18 Novembre, non ha chiarito le motivazioni della scelta nominativa che invece dovrebbe essere correlata all’indicazione di criteri specifici ai sensi del D.P.R. 333/2000 nonché della normativa regionale vigente.

Il MoVimento 5 Stelle decide di ficcare il naso negli affari dell’ASReM e sui troppi soldi che non si spendono in salute, con una richiesta di accesso agli atti a firma Federico e Manzo. In risposta la ASReM ha fornito un elenco di Unità Operative Semplici, che fanno capo alle Unità Operative Complesse ossia i reparti di degenza (ortopedia, PS, medicina ecc.) o altre strutture di natura organizzativa o amministrativa (risorse umane, Direzione sanitaria ecc). Tali UOS avrebbero, attraverso i responsabili, una funzione propositiva e consultiva per migliorare l’attività dell’unità complessa, nonché quella di attuare progetti e compiti delegati dal direttore gestendo le risorse eventualmente assegnate. Nel sottolineare la parola “eventualmente” esprimiamo dei dubbi che derivano da una mancata coincidenza delle UOS previste dall’ultimo Atto Aziendale, quello del 2011, e quelle esistenti. Alla richiesta di chiarimenti, la dottoressa Paolozzi, responsabile delle Risorse Umane specifica che l’Atto pubblicato sul sito ufficiale dell’ASReM non risulta essere stato approvato e quindi il suo contenuto, sebbene a disposizione di tutti è assolutamente privo di validità (?) A capo delle UOS, i responsabili percepiscono degli emolumenti base che complessivamente, per 74 unità operative, hanno un costo a carico dei cittadini di circa 35.000 euro mensili. Pochi giorni fa la dottoressa Paolozzi ci ha inviato un nuovo elenco con maggiori informazioni come i nomi dei titolari dell’incarico e l’Unità Operativa Complessa di riferimento.

Ora è lecito chiedersi esattamente per fare cosa sono retribuiti questi responsabili. L’esistenza delle UO, come si evince dal DMS 30/01/1998 e successive modificazioni, è vincolata ad una nomenclatura ben precisa in cui quasi nessuna delle UOS in questione è contemplata o in subordine ad una casistica rilevante stabilmente durevole nel tempo. Quanti di voi conoscevano l’esitenza delle unità operative semplici? Quanti di

voi sapevano che esiste una UOS di patologia della colonna vertebrale e una UOS di chirurgia del rachide entrambe al “Cardarelli” a titolo esemplificativo? Si deduce che in Molise e soprattutto a Campobasso ci sia uno straordinario numero di pazienti con patologie vertebrali…una vera epidemia!!! Non vi sembra strano che ci siano ben due UOS a valenza dipartimentale denominate “attività territoriale csm disciplina psichiatrica” istituite contemporaneamente? Quanti di voi ritengono utile l’Unità Operativa Semplice di Pronto Soccorso all’interno di quella Complessa di Pronto Soccorso?

Alcune pare che siano state disattivate, di altre non è dato di sapere esattamente di cosa si occupino. Qui sorge il dubbio e siamo decisi a vederci chiaro circa l’utilità e l’effettiva produttività di tali strutture, alcune delle quali esistenti, almeno sulla carta e ci si augura non solo su quella, da più di dieci anni. Inviteremo la ASReM, attraverso il Nucleo di Valutazione, a fornire delucidazioni e chiarimenti in merito, in quanto la risposta ottenuta ci appare poco esaustiva e concludiamo sperando di non trovarci di fronte all’ennesimo spreco di denaro pubblico a danno dei cittadini. L’Unità Operativa Risorse Umane ci informa inoltre che alle UOS che ricevono giudizio positivo viene corrisposta anche una retribuzione di risultato a valenza annuale, e dato che tutti siamo curiosi di sapere quali siano i risultati conseguiti e a quanto ammonta il premio annuale non ci fermeremo qui! Tutto questo e chissà quanto altro accade mentre ai molisani vengono chiesti sacrifici economici cui non corrispondono servizi adeguati al costo. Sollecitiamo il Presidente Frattura a spiegare con precisione cosa vuole fare della sanità molisana, come già affermato in un’interrogazione e un’interpellanza protocollate il 29 ottobre scorso. Abbiamo fatto della trasparenza una delle nostre priorità e intendiamo fare chiarezza su molte questioni. Ci rendiamo conto che il lavoro da fare è moltissimo ma non abbiamo nessuna intenzione di arrenderci. Troppi dei soldi spesi dalla ASReM non si traducono in salute e servizi per i cittadini!


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Campobasso

22 gennaio 2014

A conclusione della riunione di giunta ieri sera. Fuori dall’esecutivo Cefaratti e Gesualdo (?)

Di Bartolomeo ancora una volta perentorio: no alla primarie, sì alla sua lista civica Giunta politica ieri sera a Palazzo san Giorgio. Con al centro la richiesta del sindaco di avere dagli assessori l’adesione ad una sua ricandidatura, pronti, cioè, a seguirlo qualora dovesse essere costretto a capeggiare una lista civica con in testa il suo nome. Tutto lascia supporre che la soluzione per lui praticabile sia quella. Difatti, Di Bartolomeo continua a ritenere la partecipazione alle primarie che il centrodestra ha deciso di indire per cavare dal popolo il nome di gradimento, una “diminutio”. Una sorta di affronto a colui che ha sconfitto il quindicennale governo di centrosinistra (Massa due volte, e Di Fabio) in virtù della sua consolidata popolarità e un curriculum politico-amministrativo di lungo corso e di diversi livelli (assessore comunale, presidente della Comunità Montana Molise Centrale, consigliere, assessore e presidente della Giunta regionale, senatore della Repubblica e sindaco di Campobasso). Un “personaggio” di tal fatta non può facilmente piegarsi al nuovo totem democratico: le primarie. Sostanzialmente una presa per i fondelli, una sorta di brodetto caldo alla società civile che nella composizione delle liste e delle candidature di vertice fa solo da copertura. Siamo convinti che l’indizione delle primarie nel centrodestra sia una

L’indizione delle primarie nel centrodestra potrebbe essere una mossa strategica per mettere in crisi il sindaco uscente il quale, infatti, si va prestando al gioco dicendo non volervi prendere parte. Decidesse, invece, di partecipare, probabilmente le primarie verrebbero annullate mossa strategica per mettere in crisi il sindaco uscente il quale, infatti, si va prestando al gioco dicendo non voler e non potervi prendere parte. Decidesse invece di partecipare, siano convinti che le primarie verrebbero annullate. Ma le sottigliezze dialettiche e strategiche non fanno parte del bagaglio politico di “Gino”. Il fioretto è arma impropria nelle sue mani, aduse alla clava. Da qui la lista civica; da

qui la richiesta perentoria agli assessori (quindi ai consiglieri di maggioranza) di stargli vicino e di andare allo scontro. Meglio, all’esame delle urne con il rendiconto di un quinquennio contraddistinto da difficoltà finanziarie (Patto di stabilità), assenza d’idee progettuali, approssimazione organizzativa, fibrillazioni personalistiche nella coalizione. Il sindaco ha fatto di tutto (ba-

“Energia, troppi illeciti?” Dal Codacons chiesto di accertare illeciti guadagni delle società CAMPOBASSO. A seguito dell’allarme lanciato ieri dall’Autorità per l’energia elettrica ed il gas in merito ai sospetti di traslazione della Robin Tax sulle bollette energetiche delle famiglie, il Codacons ha inviato oggi un esposto alle Procure della Repubblica di Isernia e Campobasso, chiedendo di indagare sulle società energetiche operanti nel Molise alla luce di quanto emerso nella relazione dell’Autorità. “In merito alla Robin Tax, vale a dire l'addizionale Ires imposta alle imprese energetiche, la normativa vigente prevede divieto di traslare l'onere della maggiorazione d'imposta sui prezzi al consumo con conseguenti illeciti a danno degli utenti– scrive il Codacons nell’esposto - Dall'analisi dell'Autorità per l'energia elettrica ed il gas emerge al contrario che, per l’anno 2011, è possibile che 144 società energetiche abbiano

traslato in bolletta, violando la legge, la Robin tax o parte di essa. Per l'intero 2010 i sospetti sono su 73 società”. “La conseguenza di tale situazione è che, qualora fosse accertato quanto contenuto nelle relazioni dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, ovvero la traslazione dell’addizionale Ires sui consumatori con un pesante svantaggio economico a carico degli stessi, vi sarebbero evidenti violazioni della normativa vigente che impone il divieto di traslare l'onere della maggiorazione d'imposta sui prezzi al consumo con conseguenti illeciti a danno degli utenti. Eventuali maggiori introiti legati alla violazione delle norme vigenti – si legge ancora nell’esposto - configurerebbero infatti un ingiusto guadagno per le società energetiche, e un chiaro danno economico per i consumatori”.

Il Codacons ha dunque chiesto alle Procure di aprire una indagine per accertare se le società dell’energia operanti sul territorio di rispettiva competenza abbiano violato le disposizioni vigenti addebitando in bolletta la Robin Tax, scaricando quindi i maggiori oneri a loro carico sulle famiglie della regione. L’associazione annuncia inoltre fin da ora l’intenzione di avviare una class action contro le aziende dell’energia nel caso in cui i sospetti dell’Autorità dovessero trovare conferma.

stone e carote) per tenere buona la ciurma. Ora vorrebbe raccogliere quantomeno il frutto di una ricandidatura ufficiale da parte della coalizione di centrodestra, che significhi riconoscimento dello forzo fatto e auspicio per un governo municipale di prospettive migliori. Sul punto gli assessori Gesualdo e Cefaratti, che non sono disposti a seguirlo, hanno cercato di far valere il buonsenso

invitando il primo cittadino ad utilizzare gli ultimi mesi per realizzare il realizzabile nel settore urbanistico (decine di riqualificazioni e cambi di destinazione d’uso giacciono da mesi nel cassetto) e in quello dei lavori pubblici, giust’appunto per guadagnare considerazione nell’opinione pubblica e nella coalizione di maggioranza. Ma il pensiero del primo cittadino non collima con quello dei due “reprobi”, e per tanto fuori dalla giunta, né dell’establishment di Forza Italia e dei partiti della coalizione. Taluni suoi atteggiamenti, talune esternazioni, tal altre manifestazioni d’intolleranza, qualche sott’inteso ammiccamento a Frattura, gli hanno procurato più di un risentimento nelle sfere politiche di lignaggio (Iorio, Di Giacomo per dire). Di questo s’è reso conto, e per questo il sindaco si dice pronto allo scontro, con la determinazione di fare della campagna elettorale una arena, in veste di matador. Dice di averne per tutti, di far parlare i fatti e le carte, di aprire possibilmente un nuovo fronte alla politica locale. Una sua lista civica, infatti, potrebbe rivelarsi esiziale per le speranze di successo del centrodestra e una occasione in più per il centrosinistra. E si sa, qualche volta (ed è già accaduto) si ottiene un premio di riconoscenza.

Social card, l'Inps sblocca i pagamenti CAMPOBASSO. L'Inps informa che i titolari della cosiddetta “social card” riceveranno l’accredito di 80 euro relativo al primo bimestre 2014 nel più breve tempo possibile. Il ritardo del bonifico, rispetto alla data convenzionale della prima decade del mese, è stato determinato dal rifinanziamento del programma “carta acquisti” avvenuto solo con Legge 147 del 27/12/2013. Il Ministero dell’economia e delle fi-

nanze, Poste Italiane ed Inps stanno operando per consentire a tutti i beneficiari di poter usufruire del beneficio, ovviamente a fronte del riscontro del diritto. L'Inps, altresì, ricorda che hanno diritto alla “social card” tutti coloro che hanno compiuto l’età anagrafica di 65 anni e i genitori dei ragazzi di età fino a tre anni, a condizione che abbiano un reddito ISEE inferiore a euro 6781,76.

Tares, arriva la quarta rata CAMPOBASSO. Con una nota congiunta il Sindaco di Campobasso Luigi Di Bartolomeo e l'Assessore comunale l Bilancio Donato Toma avvertono dell'arrivo della quarta

rata Tares "E' in corso il recapito della quarta rata Tares 2013 da versarsi entro il 31 gennaio 2014. Per coloro che non dovessero ricevere nel suddetto ter-

mine la rata non saranno applicati interessi e sanzioni purchè provvedano al pagamento prima della messa in mora da parte dell'Amministrazione comunale".



ISERNIA

ANNO X - N° 17 - MERCOLEDÌ 22 GENNAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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Isernia

22 gennaio 2014

“Sanità, Isernia e Venafro distrutte” Per Gianni Fantozzi la Regione privilegia solo la parte privata CAMPOBASSO. "Il piano presentato riporta un sistema ragionieristico che certamente noi non possiamo accettare, anche perché mancherebbe a monte il piano sanitario e il piano operativo, che sono la premessa di qualsiasi atto aziendale". La denuncia è stata posta dal consigliere comunale di Isernia, Gianni Fantozzi. "Va innanzitutto osservato che l’attenzione essenziale è rivolta al sistema ospedaliero del quale parleremo più avanti. A mio parere, vorremmo che la Asrem ci sottoponesse anzitutto il “Sistema del servizio sanitario territoriale”. Noi non possiamo continuare a sostenere un sistema ospedaliero utilizzato troppo spesso in sostituzione della carenza di assistenza di base. Quanti sono i ricorsi al Pronto soccorso superflui che a volte aggravano le condizioni del cittadino utente e che, invece, potrebbero essere evitati con una adeguata assistenza di base organicamente strutturata. Sarebbe sufficiente, a tal fine, un più significativo coinvolgimento degli stessi medici di base e la organizzazione di una valida rete ambulatoriale in ogni comune, con la presenza a tempo pieno anche di personale qualificato paramedico. Ma di tutto ciò, in questo docu-

mento che in verità non mi sento di definire “Piano”, non vi è cenno. È opportuno, a questo punto, prima di entrare nel merito dell’ultimo documento elaborato dal Direttore Generale, dal Direttore Amministrativo e dal Direttore Sanitario, ricordare che precedentemente sono state elaborate altre tre proposte per la riorganizzazione della rete sanitaria; ma a noi, interessa conoscere l'essenza di due di esse. Una prima, presentata dall’amministrazione regionale Iorio, proposta che salvaguardava tutti i presidi presenti. Infatti,

l’ospedale Veneziale di Isernia era collegato funzionalmente con il Caracciolo di Agnone e il Ss. Rosario di Venafro, esaltando le peculiarità delle offerte dei tre nosocomi. Stessa cosa dicasi per Termoli, che funzionalmente era collegato con l’ospedale dì Larino ; la presenza del Cardarelli a Campobasso; mentre i privati Cattolica e Neuromed dovevano assolvere ad altre qualificatissime e particolari attività. Quali erano le qualificate funzioni delle due principali strutture private Neuromed e Cattolica: istituti di ricerca e

cura scientifica. Una seconda proposta, elaborata dal commissario nominato dal ministero della Sanità, dott. Ruta, il quale aveva predisposto un piano che esaltava i presidi ospedalieri presenti nelle loro peculiarità, con ridimensionamento importante della struttura privata a favore della struttura pubblica, anche esso arrivava ad una riduzione di posti letto, mantenendo però inalterate le funzioni principali dei nosocomi esistenti (oltretutto questo piano era stato sottoposto preventivamente al giudizio del personale medico).

La terza proposta, è quella che stravolge tutto; ridimensiona gli ospedali di Termoli e chiude quello di Larino; chiude Venafro e priva l’altissimo Molise, Agnone, di funzioni essenziali, non considerando la particolarità di quella zona, al centro di un ampio bacino di utenza che riguarda anche territori dell'Abruzzo; ridimensiona l’ospedale di Isernia in maniera drastica, tutto ciò a favore dei privati, e persino l’emergenza viene trasferita ai privati, badate bene, senza limite di spesa. Quindi si privilegia il privato a danno del pubblico".

“No alla sanità privata” Campagna itinerante Sosesi Sinistra e libertà esprime dissenso rispetto al piano previsto dalla Regione ISERNIA. Il Circolo Sel di Isernia, in merito al dibattito in corso sulla riorganizzazione della sanità regionale e in particolare di quella provinciale, ribadisce il primato della sanità pubblica su quella privata per garantire il fondamentale diritto alla salute. Stigmatizza ogni tentativo della Regione Molise diretta a scardinare tale principio costituzionale, mediante iniziative a favore di interessi privati. Pertanto invita il Sindaco, quale

principale autorità sanitaria cittadina, ad attivarsi presso le sedi competenti per ottenere il miglior funzionamento dell’ospedale di Isernia. In particolare chiede al sindaco di intervenire al "fine di ridurre i tempi biblici di attesa per le prestazioni di diagnostica strumentale ed evitare che i cittadini, per usufruirne in tempo utile e ragionevole, siano costretti a mettere mano ai portafogli (già vuoti), arricchendo strutture e professionisti privati".

Il progetto per Idee nuove per rilanciare l'economica sul territorio ISERNIA. La Campagna itinerante SOSESI (SOrriso, SErenità, SIcurezza), partita da Roma lo scorso 26 novembre, girerà nei prossimi mesi tutta l’Italia. Dopo il Lazio è la volta del Molise: domani il camperSOSESI farà tappa a CAMPOBASSO, mentre venerdì 24 sarà ad ISERNIA. Antonio Bertolotto, imprenditore cuneese fondatore dell’Associazione SOSESI e promotore di questa iniziativa, sta girando tutta l’Italia a bordo del camper-SOSESI per portare Sorriso, Serenità e Sicurezza negli italiani con “idee nuove da percorsi nuovi” e far tornare l’Italia ai valori del 1960, convinto che il nostro Paese potrà riprendersi

presto. E ha deciso di farlo con toni pacati e col dialogo scongiurando violenza o atti disperati. Nel corso della campagna itinerante Antonio Bertolotto conoscerà cittadini comuni e imprenditori locali per gridare insieme “basta” a queste politiche distruttive per la nostra economia, per le nostre aziende, per le nostre famiglie. Un’iniziativa che non vuole mettersi in contrapposizione con la politica attuale ma, anzi, vuole aiutarla a prendere quelle decisioni che tutti ormai si aspettano da troppo tempo. Un modo per avere un’unica grande voce e far sentire che c’è un’Italia che vuole ripartire e pretende di essere ascoltata.

Antonio Bertolotto ha già iniziato la sua battaglia a piedi lo scorso 1 maggio, zaino in spalla, toccando in pochi mesi 120 comuni e familiarizzando con centinaia di cittadini che la pensano come lui. Ora, forte di quell’esperienza, riparte a bordo del camper–SOSESI per raggiungere a breve tutta l’Italia, da nord a sud, isole comprese. Nel corso delle due giornate a Campobasso e Isernia sarà distribuito materiale informativo a chiunque farà visita al camper. Ma oltre a cittadini e imprenditori, Bertolotto incontrerà anche Istituzioni e Associazioni di categoria, oltre ovviamente alla stampa locale.


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Termoli

22 gennaio 2014

Acquacoltura, alleanza pesca: settore in emergenza, urgente riesame governance ROMA . “Confidiamo che l'iniziativa delle Regioni possa finalmente tradursi nell'apertura in tempi brevi di quel confronto interistituzionale che da tempo invochiamo per affrontare e dirimere le diverse questioni che minano le sfide di rilancio dell'acquacoltura nazionale”. Così il Coordinamento Pesca dell'Alleanza delle Cooperative accoglie l'approdo in Conferenza Stato Regioni dei temi ittici, annunciato dall'Assessore Nardoni al termine di un tavolo interregionale. L'Unione europea, sia nella nuova PCP che nella Politica Marittima integrata, affida allo sviluppo dell'acquacoltura un ruolo strategico, ponendo strategie e obiettivi ambizioni. Ma l'Italia (in cui l'acquacoltura rappresenta il 42% della produzione ittica, pari a 162 mila tonnellate, ed il 30% del valore, pari a 475 milioni di euro, per una occupazione diretta di circa

4000 occupati) rischia di rimanere indietro in assenza di una direzione politica forte e unitaria, unico strumento per superare l'attuale stato di confusione e incertezza normativa che sta determinando il blocco degli investimenti. Nel condividere e rilanciare l'urgenza di un riesame complessivo della governance di settore, il Coordinamento Pesca dell'Alleanza sottolinea anche l'esigenza di procedere in pieno raccordo con i contenuti del Piano Strategico nazionale per l'Acquacoltura da presentare a Bruxelles ed in corso di redazione con il coinvolgimento delle rappresentanze economiche. Sul merito dei problemi aperti, incassa il pieno sostegno della cooperazione della pesca la richiesta espressa dalle Regioni di abrogare le recenti disposizioni ministeriali (Regolamento MIPAAF del 14 febbraio 2013) che affidano all'Amministra-

zione centrale la competenza per atti di trasferimento di concessioni e/o richieste per aree oltre 1 km dalla costa. Il rinvio alla competenza nazionale per il rinnovo della concessione risulta giuridicamente un atto gravato dai forti dubbi di legittimità, senza considerare che si introducono lungaggini amministrative in contrasto con ogni

Trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà TERMOLI – La Giunta comunale ha approvato la delibera nella quale è stata stabilita la proroga al 31 dicembre 2014 del termine per la presentazione delle istanze di rateizzazione delle somme dovute per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà, riferite alle unità immobiliari situate all’interno dei piani di zona per l’edilizia economica e popolare, fermo restando il pe-

riodo massimo di rateizzazione e le modalità del pagamento. Nella stessa delibera è stato inoltre confermato in 15,13 euro il prezzo al metro cubo edificabile. L’esecutivo cittadino ha preso questa decisione sulla base delle diverse domande di rateizzazione pervenute in Comune e, soprattutto, valutando la particolare congiuntura economica dell’attuale periodo, che impone

una riflessione sul pagamento degli interessi e delle spese a vario titolo. Soddisfatto per l’iniziativa il consigliere comunale Vincenzo Aufiero, il quale ha rilevato l’opportunità di questa decisione al fine di garantire ai cittadini un ulteriore lasso di tempo per la presentazione dell’istanza, che permette di trasformare il diritto di superficie della propria abitazione, in diritto di proprietà.

obiettivo di semplificazione, non ultimi quelli del Programma triennale. Per la definizione di una nuova disciplina organica di rilascio e rinnovo delle concessioni per l'acquacoltura il coordinamento ha già portato all'attenzione di Ministeri e Stato/Regioni una serie di proposte elaborate con il supporto tecnico dell'Associazione Medi-

terranea Acquacoltori (AMA) e mirate a tutelare redditività e lavoro. Rispetto ai problemi posti dal riesame della normativa sui canoni per le concessioni marittime, sono stati avanzati alcuni principi irrinunciabili: l'eliminazione dal computo degli spazi improduttivi, un congruo rapporto costi - benefici, unica condizione per rendere l'attività economicamente sostenibile. L'attuale disparità di trattamento, tra cooperative e non, rischia di portare fuori strada: il punto è che non si può rispondere alla crisi e alla mancata crescita, rendendo l'attività improduttiva e accrescendo lo svantaggio competitivo delle nostre imprese rispetto ad operatori di altri Paesi. Altro è poi promuovere e sostenere lo sviluppo della cooperazione, il cui valore è tutelato nel nostro ordinamento a livello costituzionale.

Fornitura gratuita e semigratuita dei libri di testo: a breve l’erogazione del contributo

TERMOLI – L’assessore all’Istruzione e alle Politiche Sociali Fernanda De Guglielmo informa che il Settore Finanze del Comune di Termoli ha predisposto nella mattinata di oggi i mandati di pagamento relativi al contributo per l’acquisto dei libri di testo per l’anno scolastico 2012/2013. “L’Ufficio Istruzione del Settore Politiche Sociali e successivamente l’Ufficio del Settore Finanze del Comune di Termoli – dichiara l’assessore all’Istruzione e alle Politiche Sociali Fernanda De Guglielmo – hanno provveduto a concludere l’iter per la definitiva erogazione del contributo relativo all’acquisto dei libri di testo per l’anno scolastico 2012/2013. Nella giornata di oggi sono stati predisposti i mandati di pagamento che potranno essere riscossi presso la Banca dell’Adriatico nell’arco di pochi giorni; a tale proposito è utile ricordare che l’Ufficio Istruzione del Settore Politiche Sociali – continua De Guglielmo – avrà cura di dare opportuna comunicazione agli studenti e ai genitori interessati, sia presso gli istituti scolastici che attraverso gli organi di informazione, al fine di indicare il giorno esatto dal quale sarà possibile recarsi presso gli sportelli bancari indicati per il ritiro della somma”.

CoReA visita l’indistria Pd, incarico nazionale per l’onorevole Laura Venittelli chimica Momentive TERMOLI - Una rappresentanza della Commissione anti – corruzione regionale del Molise (Co.Re.A) capeggiata dal presidente Vincenzo Musacchio, ha visitato per oltre due ore lo stabilimento chimico Momentive del Nucleo Industriale di Termoli. Una visita anticipata durante il Consiglio comunale monotematico termolese in cui si è discusso della richiesta di ampliamento dello stabilimento. “Abbiamo potuto ispezionare e visitare tutto lo stabilimento senza limitazioni – ha detto Musacchio semplicemente attenendoci alle regole precauzionali e di sicurezza. Ci sono stati forniti i test eco-

tossicologici che valuteremo con i tecnici del Comitato di difesa della salute pubblica. Abbiamo potuto fare domande sul posto – ha detto ancora il presidente del Comitato - e ci siamo accordati per farne ulteriori per iscritto alle quali riceveremo altrettante risposte per iscritto. Solo dopo una attenta e scrupolosa disamina di questi atti e delle risposte che otterremo ci esprimeremo non solo sull’ampliamento dello stabilimento ma sulla intera operatività dello stesso nel nostro territorio. Per ora – conclude Musacchio - ringraziamo per la gentilezza e la disponibilità ottenuta”.

TERMOLI - Prestigioso incarico per l’onorevole termolese del Pd Laura Venittelli che è stat inserita nel Comitato di tesoreria che coadiuverà il tesoriere del partito guidato da Matteo Renzi. “Una scelta che evidenzia il grado di massima fiducia che il segretario nazionale Renzi vanta nei confronti dell’onorevole Laura Venittelli – si legge in un comunicato -, chiamata insieme ad altre due persone di area e a 3 docenti toscani a comporre questo organismo” “Esprimo massima soddisfazione personale e politica – ha detto la Venittelli - per essere chiamata a svolgere un ruolo di responsabilità diretta all’interno del Partito democratico perché come componente del Comitato di tesoreria dovrò coadiuvare il tesoriere

nello svolgimento delle sue funzioni di indirizzo e verifica rispetto alla gestione contabile, alle fonti di finanziamento e alla allocazione delle risorse finanziarie. Tra gli adempimenti statutariamente previsti saremo chiamati ad approvare il bilancio consuntivo e quello preventivo

redatti dal Tesoriere, e ad autorizzare quest’ultimo a sottoporli alla Direzione Nazionale per l’approvazione definitiva. Ringrazio Matteo Renzi per la fiducia accordatami, come professionista, ma anche come rappresentante del Molise, circostanza a cui non si è sempre abituati nel panorama politico nazionale. Un traguardo raggiunto – conclude la parlamentare - anche in virtù delle posizioni estremamente nitide e coerenti assunte nel corso degli ultimi anni sul tema delicato del finanziamento ai partiti, che mi ha visto esprimermi con caparbietà e tenacia contro un modello che ha solo provocato l’allontanamento della gente dalla politica e la perdita di credibilità delle realtà partitiche”.


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Termoli

22 gennaio 2014

Federpensionati Coldiretti Molise: gli anziani riferimento familiare nella società che cambia BASSO MOLISE - "Nell'attuale situazione di crisi che incide profondamente sulla serenità delle famiglie, le persone anziane, che hanno affrontato situazioni difficili ed hanno contribuito allo sviluppo economico e sociale dell’Italia, possono offrire un punto di riferimento importante e trasmettere forti valori morali e comportamentali per il superamento delle difficoltà e per lo sforzo di creare adeguate prospettive di vita, contribuendo così alla coesione sociale. Pur in presenza della persistente crisi economica, che sembra mettere in discussione i valori del welfare, gli anziani del mondo agricolo meritano maggiore attenzione da parte delle Istituzioni" è quanto sottolinea Nicola Enzo Salvatore, presidente di Fe-

derpensionati Coldiretti Molise, che guiderà la delegazione molisana all’Assemblea Nazionale, che si svolge fino al 23 gennaio e che celebrerà anche i 45 anni dell’Associazione, alla quale aderiscono settecentomila iscritti, di cui oltre dodicimila molisani. Durante l’assemblea verranno affrontati i seguenti temi: Rapporto tra generazioni con il ruolo dei nonni nel sostegno e la formazione delle famiglie; presidi territoriali nelle aree rurali per una maggiore fruibilità dei servizi socio-sanitari e alla persona; famiglia e livelli essenziali di assistenza a valore aggiunto; iniziative ed esperienze con il ruolo attivo del pensionato quale modello di traino culturale, economico e solidale. Durante l’Assemblea di Federpensionati

Coldiretti, coordinata dal presidente nazionale, Antonio Mansueto ed a cui parteciperanno il

La mini IMU non si paga CAMPOMARINO – L’amministrazione comunale comunica che per effetto del Decreto Legge n. 133 del 2013 i possessori di immobili adibiti ad abitazione principale soprattutto, ma anche i proprietari di terreni agricoli (ed altri), beneficiano dell’abolizione della seconda rata IMU. L’Assessore comunale al Bilancio, Pasquale Vaccarella, chiarisce che lo stesso decreto, al comma 5 dell’art. 1, prevede che l’abolizione della rata dell’IMU

2013 è limitata e non è per tutti; infatti, coloro che hanno immobili siti in Comuni che hanno deliberato l’aumento dell’aliquota di base pari al 4 per mille dell’IMU 2013 vi è l’obbligo di provvedere al versamento della mini-IMU entro il 24 gennaio 2014,l’importo da versare è pari al 40% della differenza tra il calcolo con l’aliquota maggiorata ed il calcolo con l’aliquota di base del 4 per mille. Le scelte politiche fatte dalla Amministrazione Cammilleri

a suo tempo, cioè di non voler aumentare l’IMU sulla prima casa mantenendo l’aliquota al tre per mille ( inferiore all’aliquota standard stabilita dal Governo ) e non aumentare la tassa sui rifiuti urbani con l’entrata in vigore della TARES - continua l’Assessore -, ci rende uno dei pochi Comuni che non dovranno imporre ai propri cittadini il pagamento della Mini-Imu e per il 2013 aver mantenuto la tassa sui rifiuti urbani in regime TARSU.

L’intervento del sindaco Travaglini

MONTENERO DI BISACCIA - “é stata una bellissima iniziativa – ha dichiarato il sindaco Nicola Travaglini – che ha valorizzato compiutamente i valori dello sport coniugandoli con la figura di Don Nino Zappitelli, il compianto parroco della Parrocchia di San Paolo Apostolo, il quale aveva il grande dono di saper comunicare ai giovani attraverso la promozione della pratica sportiva. Le presenze rilevate presso il nostro palazzetto dello sport, riqualificato da poco, ci confermano che la nostra struttura sportiva è divenuta ormai un ottimo punto di riferimento per lo svolgimento di gare multidisciplinari a carattere interregionale; siamo quindi molto felici per aver restituito a questa comunità un impianto di indubbio valore, che tanto lustro ha dato negli anni passati allo sport montenerese e molisano. Un ringraziamento particolare lo rivolgo agli organizzatori, tra i quali annovero il coordinamento impeccabile del maestro Giuseppe Bracone, sempre attento e disponibile al coinvolgimento dei giovani nella pratica sportiva”.

Segretario Generale Coldiretti, Vincenzo Gesmundo, ed il Presidente Confederale Roberto Mon-

calvo, verranno testimoniati esempi di alcuni pensionati coltivatori, che racconteranno storie specifiche di impegno nel sociale e nel trasmettere professionalità. “Il ruolo dei nonni - ricorda poi Nicola Enzo Salvatore -, è fondamentale per il giusto equilibrio delle future generazioni. Per i bambini, le persone più amate, i genitori, sono anche quelle un pò temute, poiché è a loro che spetta dare le dritte su come imparare a comportarsi nella società e nella vita; mentre le persone preferite, i nonni in particolare, solitamente sono esentati da questo grave compito, con il risultato di potersi abbandonare full time ad un rapporto di crescita e di forte complicità con i loro nipoti, contribuendo a farli crescere sicuri ed educati”.

Judo: ad una società campana il primo Memorial Don Nino MONTENERO DI BISACCIA – La società campana New Kodokan San Pietro al Tanagro (Salerno) ha vinto il primo Trofeo Nazionale Libertas I Memorial Don Nino che si è svolto nel PalaSport Comunale. La manifestazione, di rilevanza nazionale nel settore delle arti marziali, è stata organizzata dal Centro Regionale Sportivo Libertas del Molise e dal Centro Provinciale Sportivo Libertas di Campobasso, con il patrocinio, tra gli altri del comune di Montenero, ha visto la partecipazione di 40 scuole di Judo e 250 atleti provenienti da varie regioni italiane, tra cui Basilicata, Campania, Puglia, Molise, Abruzzo, Lazio, Marche e Toscana, e tra gli spettatori il Maestro Giovanni Maddaloni, padre del campione olimpico Pino, e i familiari del parroco Don Nino. La manifestazione,

ricca di colpi di scena in tutte le classi di età (dai pre-agonisti bambini, fanciulli e ragazzi, agli agonisti esordienti, cadetti, juniores e seniores) ha visto prevalere la società New Kodokan San Pietro al Tanagro (Salerno) del Maestro Pietro Amendola, con 218 punti. Al secondo posto l’ottima Virtus Judo Andria con 154 punti. Sul gradino più basso del podio l’Athlon Judo Corato con 114 punti capitanata dal Responsabile Judo Centro Sud Libertas Nazionale Luis Bucci; Il premio Fair-play assegnato dal Membro di Giunta Nazionale Libertas Giuseppe Bracone è stato assegnato alla società pugliese Judo Trani. L’organizzazione Libertas Nazionale ha deciso di azzerare tutti gli altri punteggi e classificare (con premiazione) tutte le altre società all’undicesimo piazzamento.

A Larino il primo weekend di primo livello o corso catechisti BASSO MOLISE - Riportiamo di seguito la lettera (rivolta a parroci, catechisti e responsabili associazioni e aggregazioni laicali) della Commissione Diocesana per la Catechesi sui prossimi appuntamenti presso la casa di formazione "Giovanni XXIII" di Larino. "Carissimi, nuovamente ci mettiamo in comunicazione con voi per segnalarvi gli appuntamenti di questa prima parte dell’anno 2014 che speriamo ci aiutino a crescere nella no-

stra formazione per poter svolgere un miglior servizio catechistico a servizio del regno di Dio. In continuità con quanto vissuto lo scorso anno vi ricordiamo sempre i weekend formativi, uno per coloro che hanno vissuto la prima tappa del nostro cammino e uno per coloro che desiderano iniziare il percorso. Il weekend di “primo livello” o “corso catechisti” ha come obiettivo quello di riscoprire la chiamata ad essere evangelizzatori, l’unica

e insostituibile missione della Chiesa; il weekend di “secondo livello” o “corso Emmaus”, avrà lo scopo di far innamorare della Parola di Dio, per convertirsi in testimoni di Gesù risorto, come i discepoli di Emmaus. Come ben sapete gli appuntamenti si svolgeranno presso la nuova casa di formazione diocesana “Giovanni XXIII” a Larino (ex seminario nuovo) secondo questo calendario: 25 gennaio weekend di primo livello, 24-25

maggio weekend di secondo livello. Dalle verifiche e dalle indicazioni dopo i primi incontri, insieme alla commissione abbiamo pensato di vivere l’appuntamento formativo di “primo livello” in una sola giornata a partire da quello previsto per sabato prossimo 25 gennaio. Questo il programma: alle 9 arrivi e accoglienza, 9,30 Cambiare mentalità, 11,45 Lo stile di Gesù. Dopo la pausa pranzo i lavori riprenderanno alle 15 con L’an-

nuncio del kerygma, 17 Il fine dell’evangelizzazione, Vespri. La quota di partecipazione sarà di 10 euro. Ci sarà la possibilità (a seconda delle richieste) di un servizio babysitter per tutti coloro che hanno dei bambini. Per partecipare basta riempire e consegnare con la quota di partecipazione il modulo d’iscrizione alla referente suor Maria del Soccorro (mariasocorivera@yahoo.it - 3347948077)”. La Commissione per la Catechesi


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Spettacolo

22 gennaio 2014

Musica e poesia I Glitterball presentano “Teen” il coraggio di una scelta di nicchia di Charles N. Papa PESCARA - Come fuggire, coscientemente, dalle chart, dai talk show spazzatura, dai compromessi del mercato discografico. Come fare ciò in cui si crede, senza mezzi termini e con tutta la libertà artistica che ci si concede dopo essersi posizionati nell'universo musicale. Glitterball, è un duo formato da Giovanni Lanese (chitarre, voce, loop) e Barbara Sica (basso, synth, percussioni), si definiscono electro-folk di matrice psichedelica. Nati nel 2003, dopo aver suonato per un breve periodo cover, hanno ripudiato questo esordio e hanno cominciato a scrivere. “Teen” è il loro terzo lavoro, una manciata di brani tutti a firma Lanese/Sica, e tutti con la giusta aura cupa e degna di una tracklist nera, senza fronzoli, con un via vai di emozioni, a volte gradevoli come in “Love is like water”, forse il guizzo migliore del disco, con un assolo finale interminabile, ma non per questo noioso, a volte con una punta di stupore, come per la strumentale “La folie Baudelaire”, un omaggio al 'signore' del decadentismo e del modernismo. Gli inserti di ogni pezzo, potrebbero far pensare a tratti, alle lunghe suite del prog anni '70, qui invece, si riassumono in un concentrato psichedelico, che esula dal contesto attuale, per rifugiarsi in un più ampio spazio musicale, non per tutti, e non per sempre. Ne parliamo direttamente con i Glitterball (foto, di Alessandra Narcisi) da Pescara, città dove risiedono. Chiariamo subito una cosa, come si definisce la vostra musica? “Poiché non si presta ad una classificazione agevole, esso può collocarsi sotto varie voci, come teologia, pornologia, psicologia, erotica, teoria della depressione, estasi, e descrizione della notte”. Da quando? “Facciamo musica dal 2009, abbiamo girato tutta la penisola suonando in piccoli bar fino all'apertura del concerto di Goran Bregovic in quel di Bollate (MI) nel 2011, sperimentando sia pernottamenti a 4 stelle che su 4 ruote...nel frattempo abbiamo inciso tre dischi”. Parliamo del vostro ultimo lavoro “Teen”. “Teen è finalmente un disco, e noi siamo soddisfatti quando accade questo, perché solo così possiamo buttare un lavoro alle nostre spalle, e andare avanti nella nostra personale ambizione

creativa e sperimentazione non solo sonora, ma anche di temi o se vogliamo di forme e timbri da dare ai discorsi”. Quali sono i temi, o le poesie del disco? “E' un unicum che si avvale di frammenti assoluti, di universi puri, intatti, per questo affronta temi come l'Amore, il Sogno, la Morte postmoderna, la via dei Canti (come sinonimo e fusione di musica e poesia), la Macchina e la nolontà, o meglio il nichilismo quando si mescola al patologico fino al suicidio, tutto questo vissuto come sens'azione giovanile e quindi in modo integralista”. Mi pare ci sia molto amore nei testi. “L'amore in Teen è come l'acqua: non si spiega, aborrisce ogni elucubrazione postuma, ogni pessimismo, preferendo al romanticismo il non-potersi-dire del momento che si è, che si vive”. Quali le influenze che vi hanno suggerito ispirazione? “Alla base di questo lavoro, c'è una assoluta pretesa di originalità, in quanto le paternità (influenze, dicunt) sono molte e sarebbe inutile stare qui a esporle come si fa con un elenco telefonico. Del resto le idee sono di tutti e noi siamo unici ma simili a tanti, ed è nella somiglianza che vanno trovate le differenze”. Avete usato il suono in presa diretta, schivando tutte le alchimie di sale tecnologicamente avanzate. “Teen ha di unico e particolare che è stato registrato con due microfoni in presa diretta durante le prove in una saletta a ore di Pescara, fra la primavera e l'estate del 2013, all'età 'generazionale' di 33 anni, l' età di Cristo, di Don Giovanni”. Anche il volto, asessuato, della copertina, pare fondersi con le musiche e i testi. “Hai colto, e non vi svelo il sesso. Lo scatto è dello studio fotografico d-image, artisti con i quali la band lavora dal primo disco”. Quale brano rappresenta di più il disco, a a parte il singolo? “Ci sono brani, noi li definiamo “eventi”, come la Folie Baudelaire che sono vere improvvisazioni e noi, per amore di un momento che sappiamo non sarà mai più ripetibile, per dedizione alla spontaneità dell'arte, e perché non ci divertono le messe in scena dei sentimenti, abbiamo preferito inserire nel disco, così, come è venuta... a scavare il cielo”.

Aperitivo del giovedì

Teatro al Fulvio di Guglionesi

GUGLIONESI - Sei spettacoli, da gennaio ad aprile, per la nuova stagione teatrale al Fulvio di Guglionesi. In programma: “Fustalà” (24 gennaio), regia di Stefano sabelli con Flavio Bruinetti e Matilde Caterina; “Grazie Gaber”(6 febbraio), con i Polli da allevamento; “E allora? Guarda, stupisci” (22 febbraio) di e con Gianni Aversano; “Equità, a ognuno il suo debito” (7 marzo), con Palma Spina e Marco Caldoro; “Louis mr jazz” (22 marzo) di Roberto Di Carlo; “Oreste” (3 aprile) di Vittorio Alfieri, con Paola Cerimele, Diego Florio, Giorgio Careccia, Chiara Cavalieri. Ogni spettacolo sarà aperto da un aperitivo e prodotti locali. Informazioni 3894390397.

CAMPOBASSO - Domani, due gli appuntamenti con l’aperitivo in musica. Al Plaza Cafè dalle 19.30 “From disco to disco”, play Massimo Petrarca. Il Gran Caffè Lupacchioli presenta “Sunset boulevard”, live con Soul Vibes, Jackie Brown (play), Pietro Mignogna (keys).

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di Giuseppe Saluppo

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CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo


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22 gennaio 2013

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