TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
ANNO X - N° 128 - SABATO 22 GIUGNO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
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Ha generato non poche polemiche il manifesto dell'arrivo del Papa in Molise sponsorizzato da un'attività commerciale. Singolare, poi, la lettera di don Antonio Di Lalla pubblicata sul periodico La Fonte che vi proponiamo
Lettera aperta al vescovo di Roma, pellegrino dell’assoluto
di Antonio Di Lalla In Molise fervono i preparativi per il tuo fugace passaggio il 5 luglio, ideato più come un tour che come un incontro con una comunità che vive, lotta, spera, ma soffre ritardi, proprio grazie a coloro che cercheranno esposizione approfittando della tua presenza. Ho il fondato timore che si stia allestendo come un set cinematografico dentro il quale vorranno costringerti a recitare il copione che gli organizzatori hanno confezionato per te. Faranno di tutto per non farti affacciare dietro le quinte per paura che tu veda un mondo diverso da quello in cui loro vogliono apparire protagonisti e benefattori. Una per tutte: chiedi da quanti giorni funziona la mensa caritas nella quale ti faranno incontrare i poveri cercati e selezionati per l’ evento! Se poi vuoi rompere l’incantesimo e guastare loro la festa basta che ti informi sul cammino comunitario della chiesa locale, sul funzionamento degli organismi di partecipazione, sul coinvolgimento del clero nel progetto diocesano; non sono ancora tramontati i tempi in cui il vescovo proclamava: la chiesa sono io. Ma il mondo reale è meraviglioso, segnato da sofferenze indicibili e gioie inesprimibili e il nostro po-
polo ti ama e ti cerca proprio perché intessi relazioni semplici, belle, autentiche, perché per te la persona viene prima delle regole e non può essere ridotta a caso da esaminare per assolvere o condannare. A differenza di molti tuoi confratelli nell’episcopato, che non solo fanno fatica a starti dietro, ma addirittura cercano di far buon viso a cattiva sorte, sperando che passi presto la nottata, noi gente semplice e senza pretese abbiamo compreso che stai cercando di imprimere un nuovo corso alla chiesa, che vuoi che il concilio non sia un insieme di documenti per gli studiosi, che insomma vivi il vangelo come una gioia contagiosa. Sappiamo che non cerchi ammiratori e allora, anche se con fatica e fra mille resistenze, vogliamo comprometterci e farci pellegrini dell’Assoluto insieme con te. È una primavera sognata quando il cupo inverno degli ultimi tuoi due predecessori non lasciava ancora presagire nessuna fioritura, ma quando in quel fatidico 11 febbraio 2013 papa Benedetto, con l’annuncio delle dimissioni, consentì al vento di ridare ossigeno al fuoco che covava sotto la cenere e alla natura di sbocciare, noi non eravamo impreparati al nuovo. Nel tuo peregrinare per confermare nella fede le comunità dei credenti e testimoniare la comunione che lega le chiese ti trovi ad inciampare in parate, sfilate e salamelecchi istituzionali che poco o nulla hanno a che vedere con le tue scelte; questo muro che impedisce l’afflato pieno tra te e il gregge puoi abbatterlo in un baleno se solo rinunci ad essere il capo dello stato vaticano. Pastore che vuole portare addosso l’odore delle pecore e monarca assoluto costretto a cerimoniali d’altri tempi in te sono diventate due facce stridenti, diametralmente opposte. Non oso chiederti di tornare a vivere in S. Giovanni in Laterano, residenza del vescovo di Roma, perché un fazzoletto di terra in libertà come il Vaticano può diventare luogo di accoglienza e di vita di comunione, ma siamo in tanti a chiederti di recidere questo insopportabile residuo costantiniano. Tu recuperi in libertà e in autorevolezza e la chiesa può finalmente chiudere anche le ingombranti nunziature
della cui ottusità e arroganza hai fatto esperienza diretta in Argentina. Stai cercando di dare dignità alle conferenze episcopali nazionali, che cosa impedisce al suo presidente di svolgere il compito finora attribuito ai nunzi? Ci hai abituati ai cambiamenti di stile, ora ci attendiamo cambiamenti strutturali. La rinuncia alla monarchia comporta di conseguenza la realizzazione di una collegialità stabile. Il coraggio di osare per fede non ti manca, come in noi trovi la passione di seguire Cristo per vie inedite. Il popolo di Dio è spiritualmente più libero e avanti di gran parte dei vescovi, clonazione di un episcopato che aveva messo tra parentesi il concilio. Ancora, la gioia del vangelo, che tu annunci e testimoni con la vita, l’hanno vissuta allo stesso modo i discepoli e le discepole di Gesù duemila anni fa. Poi si è avuta una lenta e inesorabile esclusione delle donne con la maschilizzazione e patriarcalizzazione della chiesa. È tempo di rimettere in discussione l’assetto, non clericalizzando le donne, ma restituendo alle comunità la doppia e pari dimensione di femminile e di maschile. Caro Francesco, siccome non ci incontreremo in terra molisana volevo farti partecipe di sogni e speranze di tanti cristiani e diversamente credenti che in te vedono e apprezzano una umanizzazione di cui si avvertiva impellente necessità. Il tuo vivere a Santa Marta, il consumare i pasti nel refettorio con ospiti e residenti, le uscite significative, il mettere i politici davanti alle loro responsabilità, il digiuno per la Siria, le prese di posizione in favore degli immigrati a Lampedusa e non solo, il volere una chiesa povera e per i poveri, le telefonate alle persone più impensate sono segni evidenti che stai liberando la chiesa da incrostazioni che oscurano il suo volto meraviglioso e perennemente giovane. Mi sono permesso di dare suggerimenti perché tu stesso ci hai chiesto in modo non retorico di aiutarti a riformare il papato. Quando hai tempo, possiamo riparlarne. Animo, ricambiato con grande affetto, la comunità parrocchiale di Bonefro, molto ospitale. Se passi, ti troverai a casa. Lettera tratta dal periodico La Fonte
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22 giugno 2014
Chi amministra abbia l’umiltà di guardare indietro per rendersi conto da dove viene, per cercare di andare avanti in maniera meno povera di ideali e di idealità
Nuove coordinate (cultura e testimonianze storiche) per liberare il Molise dal becerume passato e presente L’accezione “Molise, terra di grande storia” prende quota, si con ferma nei convegni di livello, nelle valutazioni scientifiche di pregio, nella coscienza collettiva. Terra di grande storia che merita attenzione e cura ma, soprattutto, meriterebbe una classe politica all’altezza della sua storia e non già quella che si ritrova, sempre più culturalmente accattona e moralmente compromessa. Cui facciamo appello perché si avvalga delle straordinarie emergenze storiche documentali e documentabili per una definitiva identificazione socio-culturale, sulla quale poi poggiare ciò che rimane della dignità regionale. Abbia cioè l’umiltà di guardare indietro per rendersi conto da dove viene, per cercare di andare avanti in maniera meno povera di ideali e di idealità, meno piegata alla utilità immediata dell’esercizio di potere e di ciò che ne può trarre. Abbia l’umiltà di riconoscersi baciata dalla fortuna e per questo maggiormente debitrice al valore culturale del ruolo da svolgere. Che non la può certo esimere dal prendere coscienza della propria limitatezza e, quindi, della gravità del compito cui è stata chiamata ad assolvere. Abbia per questo l’umiltà di assegnare il primato non più e non solo al proprio “particulare” (indennità, rimborsi, benefit e vitalizi) e ai potentati (economici, professionali e industriali) che rappresenta, bensì a ciò che può essere pensato e predisposto per lo sviluppo sostenibile del territorio. Se avrà tempo, a mò di suggerimento, dia uno sguardo alla prolusione del professore Paolo Mauriello svolta nel corso della cerimonia d’inaugurazione di un recente Anno
Accademico dell’università del Molise per attingere idee e suggerimenti onde confermarsi nella convinzione di porre finalmente il “patrimonio culturale” come attrattore forte dell’economia e discriminante della presente condizione che alimenta e promuove egoismi e miserie morali di ogni genere, di cui la politica è il ricettacolo privilegiato. Un’idea potrebbe essere quella di promuovere una larga profonda conoscenza dei siti storici e archeologici per avere una veduta d’assieme : una carta, ovvero, delle emergenze culturali molisane. Una carta che comprenda tutte le informazioni esistenti di tipo archeologico, storico, architettonico, naturalistico che le metta in relazione tra loro e che possa essere la base per qualsiasi attività di studio e di valorizzazione del territorio. Un’idea semplice e per questo efficace, praticabile anche da una classe dirigente scarsamente provvista di specificità scientifiche e culturali. Ma convinta, finalmente!, che il passato storico, le testimonianze archeologiche, architettoniche, naturalistiche debbano essere le coordinate di una nuova stagione amministrativa per eliminare il becerume (passato e presente). La ricchezza culturale del Molise va pertanto ricercata e diffusa. Basti pensare che abbiamo testimonianze ed emergenze storiche documentabili che datano circa un milione di anni fa (l’homo aeserniensis) fino all’epoca moderna, senza interruzione. Una striscia infinita di motivazioni per conoscere e vivere il Molise. Dardo
Insediata la Tripartita
La Commissione è chiamata a definire le procedure di pagamento per la mobilità
CAMPOBASSO. Dopo la pubblicazione del Decreto di nomina sul BURM n.20 del 18.06.2014, l’Assessore Regionale al Lavoro ha convocato per ieri mattina la seduta di insediamento la Commissione Regionale Tripartita costituita dai componenti designati dalle organizzazioni sindacali e datoriali: CISL – Rapone Massimiliano e Notaro Giovanni, CGIL – Merlo Lucia e Giovanni D’Aguanno, UIL - Enrico Staffieri, UGL – Del Gesso Costantino, ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI del Molise – Guidone Ilario e Tosques Vincenzo, FEDERAZIONE REGIONALE COLDIRETTI – Santoro Giovanni Antonio, CONFCOMMERCIO – Marchitelli Antonio, C.N.A. Di Ninno Guido,
LEGACOOP Molise – Cefalogli Giovanni, CONSIGLIERA REGIONALE DI PARITA’ – Giuditta Lembo, Direttore DRL Molise. Alla Commissione hanno partecipato inoltre il Direttore dell’Area Terza della Regione Molise, Alberta De Lisio, il Direttore dell’Area Seconda, Massimo Pillarella, la Provincia di Campobasso con l’Assessore Provinciale Alessandro Di Labbio e i dirigenti Vecchiarelli Marcello e Matteo Iacovelli, Italia Lavoro – Alberto Trippitelli e Nino Cordisco e il rappresentante dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Davide Siravo.Terminato l’insediamento si è passati ad affrontare l’ordine del giorno che prevedeva la trattazione dei seguenti punti:
1) Insediamento Commissione Regionale Tripartita; 2) Nomina Sottocommissione per approvazione liste di mobilità; 3) Garanzia Giovani – Piano esecutivo regionale – designazione rappresentanti in seno alla Cabina di regia; 4) Programmazione FSE 20142020; 5) Patto per il Lavoro – Area di crisi Bojano-Venafro. Da registrare le comunicazioni del Direttore dell’Area Terza circa il completamento delle procedure di pagamento per le mobilità in deroga del 2013 che ha coinvolto 600 lavoratori e la definizione delle pratiche di cassa in deroga relative allo stesso periodo che vede solo qualche ultimo decreto alla firma del Direttore dell’Ispettorato del Lavoro
Regionale con salvaguardia del reddito per poco meno di 300 lavoratori coinvolti.In aggiunta è stata comunicata la valutazione positiva del Ministero del Lavoro sul Piano della Garanzia Giovani del Molise emersa nel corso della riunione bilaterale svoltasi a Roma il 18 giugno scorso da cui potrebbero derivare ulteriori 1.965.000,00 euro sui tirocini che andrebbero a sommarsi ai 7,6 milioni di finanziamenti per il periodo 1.06.2014/31.05.2016.Dopo l’illustrazione delle proposte riferite al Patto per il Lavoro da sottoscrivere con il Partenariato e la relazione sui fondi strutturali europei 2014-2020 curata dall’Ing. Massimo Pillarella, la riunione è stata aggiornata al 30 giugno alle ore 10,00 per dare modo ai componenti della Commissione Tripartita di approfondire le tematiche ed i documenti distribuiti per elaborare emendamenti ed implementazioni utili.
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21 giugno 2014
I parchi del Molise: un'occasione di sviluppo?
Assolutamente no. La Regione pensa a tutt'altro
Il territorio regionale annovera tre riserve naturali (Collemeluccio, Montedimezzo e Pesche), due aree protette (l’oasi di Guardiaregia e l’oasi di Casacalenda) e uno spicchio di Parco nazionale (Abruzzo, Lazio e Molise). All'apparenza sembra virtuoso, attento al valore ambientale e naturale, e fortemente impegnato a preservarlo e a valorizzarlo. All'apparenza. Perché nei fatti è ben altra musica. A girare lo sguardo intorno vediamo decine e decine di pali eolici sui crinali più interessanti dal punto di vista paesaggistico, centinaia di ettari di terreno boschivo andati in fumo, cave estrattive e discariche a cielo aperto. Inoltre, furtive e capziose forme di inquinamento hanno avvelenato il terreno, le acque e l’aria, rese possibili da una scarsa e insufficiente opera di prevenzione e controllo. L'espansione delle costruzioni in assenza di piani territoriali e di piani regolatori, avviene sotto il segno della speculazione, il cui danno maggiore è reso dalla sottrazione di aree di pregio ambientale, da un inurbamento selvaggio e, quindi, dall’abbassamento del livello della qualità della vita. Dinanzi ad un quadro complessivo di questa fatta, le tre riserve naturali, le due aree protette, e lo spicchio di Parco nazionale rappresentano poca cosa rispetto ad una reale volontà e capacità di considerare il territorio una risorsa e un'occasione di crescita. Dicono niente. Cioè non riescono a incentivare e a rafforzare l’idea del Parco del Matese, che per decenni è stata e rimane l’idea guida del
progetto di salvaguardia e sviluppo del territorio molisano in versione ambientalista, in versione turistica e in versione economica, di un’economia fondata su produzioni cosiddette di nicchia. Non riescono in quanto esse stesse non danno un’immagine dinamica alla gestione né coi numeri e le statistiche a dimostrare vantaggi economici. Probabilmente il difetto è nel manico, nella penuria di risorse, nella oggettiva difficoltà di contrastare il trend della speculazione e le sue molteplici forme e convenienze. Ma non per questo l’idea del Parco del Matese, che per ampiezza e per caratterizzazione assomma molte altre peculiarità e specificità rispetto alle riserve naturali, alle oasi e alla porzione del Parco nazionale che ci appartiene, la si può impunemente mettere in archivio. Ovvero, rinunciare aprioristicamente a creare occasioni di crescita e di sviluppo che sono proprie dei Parchi naturali di grande dimensione, ben strutturati, e a ridosso di grandi aree urbane. Ciò che preoccupa è l'indifferenza generale se non addirittura con qualche risentimento di troppo da parte dei molisani che, vivendo a ridosso del Parco, ritengono che verrebbero lesi i propri interessi. Preoccupa ugualmente l’episodicità con cui emergono e affondano, ciclicamente, la proposta del Parco del Matese e l'appeel turistico - ambientale - naturalistico del Molise, senza pervenire ad una determinazione. Da circa un ventennio nelle aule consiliari delle maggiori istituzioni locali e territoriali l’argo-
mento è oggetto di discussione, per poi scomparire nel nulla. Finora, con risultati pari alla loro modesta coscienza politica e personalità amministrativa, si sono cimentati sindacalisti, consiglieri regionali e qualche assessore di transito all'ambiente. Il cui lascito è una sequenza di proposte di legge e di frettolose retromarce. Qualche anno fa, sull'idea del Parco s'è spesa finanche l'Università del Molise protagonista, con il Consiglio regionale Unipol, di un convegno a Isernia dal titolo "I parchi del Molise: un'occasione di sviluppo". La partecipazione scientifica al dibattito dava un contribuito sostanziale alo spessore del progetto, ma anche questa circostanza s’è dispersa nel nulla. Né ha avuto esito diverso l’iniziativa del consigliere consigliere regionale Riccardo Tamburro, prima che uscisse di scena per dar luogo alla maggioranza di centrosinistra che governa il Molise. Dal convegno ad oggi non s'è mossa foglia. Continuiamo pertanto a tenerci le tre riserve naturali, le due aree protette e lo spicchio di Parco nazionale in assoluta carenza di prospettive e d’iniziative. Frattanto proliferano i pali eolici, i boschi bruciano, le cave s'ingrandiscono, così le discariche e le furtive e capziose forme di inquinamento che sono sfuggite e sfuggono al controllo. E il Molise allegramente va verso la deriva del degrado ambientale, tutto preso e compreso nella vergogna delle indennità dei consiglieri regionali, dei portaborse. Dardo
tore di partenza per il buon funzionamento della macchina politica locale. Non bisogna dimenticare che è compito dello Stato rispettare e garantire i diritti fondamentali dell’uomo, da intendersi quali diritti primari, sanciti costituzionalmente e tra questi, direttamente ricompreso nel diritto alla salute, vi è il diritto alla salubrità ambientale. La tutela della salute comprende, infatti, anche la pretesa dell’individuo a vivere in condizioni ambientali che non pongano a rischio il suo bene essenziale di vita salubre. L’ambiente diventa elemento determinativo della qualità della vita: la sua richiesta di protezione non nasce da futili astrattezze, ma da precetti giuridici che la individuano come situazione giuridica di benessere sociale, come interesse fon-
damentale della collettività. Un livello elevato di tutela dell'ambiente e il miglioramento della sua qualità devono, inoltre, essere integrati nelle politiche dell'Unione e garantiti conformemente al principio dello sviluppo sostenibile. In che modo la politica locale può intervenire, come riuscire a stroncare questi fenomeni che sono legati a business illegali? In primo luogo con la tempestiva messa in sicurezza del territorio, e con la bonifica delle aree individuate come contaminate, anche se questo è un tasto dolente, perché occorrono molti soldi, ma non per questo la carenza di fondi può giustificare l’inerzia da parte degli organi competenti: i cittadini sono stanchi, infatti, di sentire che non ci sono risorse finanziarie, o che bisogna attendere; in secondo luogo, rafforzando l’azione di contrasto e di repressione degli avvelenamenti ambientali. Altra strada da percorrere è la diffusione della cultura della legalità e del rispetto dell’ambiente, incontrando ed informando la cittadinanza non solo sulle norme in vigore, ma anche sui canali di segnalazione degli abusi. Tutti i cittadini, nessuno escluso, in sinergia con le istituzioni, sono chiamati a collaborare in tal senso. L’ultima azione da compiere, poi, deve essere la messa in atto di politiche preventive, attraverso lo sviluppo di opere di sensibilizzazione territoriale, di educazione ambientale, ripartendo dai principi di sana convivenza civile e di solidarietà tra tutti i cittadini, il cui unico fine resta la tutela della bellezza della natura e l’amore per la vita. *Segretario regionale Asso-Consum
Rifiuti tossici, la preoccupazione è forte: il cittadino- consumatore attende una risposta seria e tempestiva dalle istituzioni: che rischi corriamo? di Corrado Ientilucci
L’Assoconsum della Regione Molise ha raccolto in questi ultimi giorni l’appello di tanti molisani che chiedono risposte certe alla politica regionale, allarmati dallo scenario inquietante dei presunti rifiuti tossici che in quest’ultimo periodo sta dilagando a macchia d’olio sul nostro territorio molisano. Se tutto questo è vero: altro che oasi di benessere, di natura incontaminata e di aria pulita! L’umore dei cittadini si fa ancora più nero allorchè si percepisce che le istituzioni locali risultano dormienti alle preoccupazioni che emergono, a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal collaboratore di giustizia Carmine Schiavone, rimaste segrete per tanti anni e da poco tempo svelate, come si evince dal comunicato stampa del 6 novembre 2013 – Procura della Repubblica di Campobasso - sul presunto interramento di rifiuti tossici nella Regione Molise, e seppure alcuni politici hanno deciso di farsene carico, la loro azione sembra tradursi con un intercedere lento, dovuto al fatto che alcuni comuni del territorio molisano sono stati esclusi dal novero dei siti di interesse nazionale, venendo meno così quell’importante possibilità di ricevere finanziamenti ministeriali, pertanto ogni intervento ai fini della bonifica è demandato al solo finanziamento regionale. Il cittadino- consumatore chiede più responsabilità e controlli, l’intensificazione delle verifiche dei terreni contaminati, la messa a punto di un programma ed un piano ben definito, con regole ben strutturate da far applicare e rispettare. Il rispetto per la salute del cittadino deve considerarsi il mo-
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22 giugno 2014
Edilizia, nessuna risposta Dai fondi post sisma all'assenza di prospettive: un settore in declino
CAMPOBASSO. In assetto di guerra sono nuovamente le imprese del settore edile alle prese con una crisi che non si era mai vista prima d'ora e con la Regione a cortissimo di idee. Le banche hanno chiuso i cordoni della borsa e l'edilizia privata boccheggia. Le cause le ripetiamo ormai da molto tempo e purtroppo ancora permangono: innanzitutto è presente un allarme assoluto per i mancati pagamenti dei lavori che le imprese eseguono, un problema che ha ormai raggiunto dimensioni elevatissime e che sta portando al fallimento numerose aziende. La seconda principale causa riguarda ovviamente la assoluta mancanza di nuovi la-
vori, che porta tutte quelle imprese che sono sopravvissute al primo problema a non riuscire di fatto a fare nulla. Si arriva dunque alla cassa integrazione nella speranza che qualcosa possa smuoversi, anche se ormai sembra che le risorse siano sempre di meno. Ma c'è anche l’andamento del mercato privato a preoccupare. Il mercato privato si sta invece bloccando soprattutto a causa del credit crunch delle banche, le quali si dimostrano sempre meno disponibili a erogare mutui così tutto è fermo perché non arrivano i finanziamenti delle banche utili a costruire e vendere le case: i mutui non vengono ero-
gati, le prospettive sono difficili e il mercato del lavoro non offre certamente garanzie, quindi è normale che si pensi due volte prima di indebitarsi anche per la casa. Le banche, nonostante le dichiarazioni che ascoltiamo, all’atto pratico hanno enormi difficoltà nell’erogazione del credito, sia alle imprese che alle famiglie, e in questo modo è chiaro che l’economia non potrà mai tornare a girare. Se il sistema delle banche non riesce a svolgere questa sua primaria funzione rischia davvero di bloccarsi tutto. Per affrontare questa crisi occorrerebbero delle ricette che oggi mancano. Ci troviamo in una sorta di “cappa” che sta pesando su
tutti i cittadini e che risulta essere anche molto pericolosa. Nella situazione attuale l’economia si avvita irreversibilmente in senso negativo, quando invece dovremmo riuscire a invertire il trend, ridare fiducia ai cittadini e ricominciare a percorrere una spirale di crescita positiva. Credo che sia necessario innanzitutto individuare tutte quelle importanti opere all’interno dei nostri comuni da eseguire perché utili alla vita di tutti i giorni. Per esempio la manutenzione delle strade, delle scuole, dei fabbricati pubblici: tutte attività del settore costruzioni che risultano fondamentali. Ma, come dicevamo, occorrono ricette.
L'intervento
Tre oli molisani nel catalogo degli oli monovarietali di Pasquale Di Lena
In occasione della 11a Rassegna Nazionale degli Oli Monovarietali, organizzata dall’Assam delle Marche, che si è svolta la settimana scorsa nella incantevole Abbadia di Fiastra non lontana da Macerata, è stato pubblicato il Catalogo degli Oli Monovarietali, curato da Barbara Alfei. Sono tre gli oli molisani riportati nella bella pubblicazione e inseriti nelle rispettive tipologie con un esempio di ricetta per ognuna delle sei tipologie. Sono due oli della varietà “Gentile di Larino”, L’olio di Flora dell’Azienda La Casa del Vento, in Contrada Monte, e quello dell’Oleificio di Bruno Mottillo, in Contrada Cappuccini, entrambi in Larino e l’olio della varietà “Peranzana” di Marina Colonna, in Contrada Bosco Pontoni, in San Martino in Pensilis.In pratica 3 dei 303 campioni, provenienti da 18 regioni italiane in rappresentanza di 153 differenti cultivars, che hanno partecipato alla importante Rassegna, con 219 oli selezionati per aver superato il punteggio minimo di 7 ed ottenere così il diritto di entrare nel Catalogo del Oli Monovarietali.Tre oli di cui
due della varietà autoctona più diffusa “Gentile di Larino” fra le 18 riconosciute nel Molise e una varietà, la “Peranzana” autoctona della Puglia, ma molto diffusa nei territori lungo il Saccione e il Fortore, i due corsi d’acqua che dividono il Molise dalla Puglia. Una rassegna importante quella degli oli monovarietali, in considerazione dell’evoluzione della domanda di questi oli sul mercato interno e, soprattutto, internazionale o globale, con il consumatore che considererà sempre più la presenza di oli differenti per diversità di cultivar, territori, tempi di raccolta. Questo per dire che non esiste l’olio, come non esiste il vino, ma tanti oli e tanti vini con caratteri differenti che si prestano a differenti usi e abbinamenti. Una riflessione che vale tanto più per i ristoratori che si ritroveranno nella necessità di presentare ai clienti una carta degli oli oltre quella dei vini e a preparare i propri piatti con più oli per esaltare i sapori di ognuno.In questo senso l’Italia olivicola ha un patrimonio enorme di varietà da mettere in gioco sul mercato globale per vincere la concorrenza pro-
prio con gli oli monovarietali che altri paesi produttori non hanno. Si parla di oltre cinquecento varietà di ulivi autoctone in Italia che sono il doppio del restante patrimonio a livello mondiale. Una partita che, come hanno dimostrato i tre oli inseriti nel Catalogo degli Oli Monovarietali, i due della varietà “Gentile di Larino”, L’olio di Flora dell’Azienda La Casa del Vento, in Contrada Monte, e quello dell’Oleificio di Bruno Mottillo, in Contrada Cappuccini, entrambi in Larino e l’olio della varietà “Peranzana” di Marina Colonna, in Contrada Bosco Pontoni, in San Martino in Pensilis, il Molise può giocare insieme con le altre 18 regioni olivetate italiane.Ancor più se prende in considerazione il progetto “Olivoteca d’Italia”, un parco da vivere che raccoglie tutt’e cinquecento varietà autoctone italiane, inserito dentro una fattoria speciale per la comunicazione dei territori olivetati italiani e dei suo oli monocultivar. Un progetto che, insieme con le Città dell’Olio, metto volentieri a disposizione di quanti vogliono realizzarlo e ottenere, con la comunicazione dei territori olivetati, un’opportunità per dare spazio e forza al turismo dell’olio.
troppi disagi" 5
"Lavori sul viadotto Callora, TAaglio lto
22 giugno 2014
Un'interrogazione è stata presentata dal consigliere Angela Fusco CAMPOBASSO. “Senza un’alternativa idonea, che avrebbero dovuto individuare prima di cominciare i lavori, di fatto hanno penalizzato fortemente una delle zone più trafficate del Molise, spaccando in due una regione già alle prese con difficoltà legate alla mancanza di infrastrutture e mettendo in difficoltà pendolari, imprenditori, lavoratori, autotrasportatori e automobilisti”. A parlare è la consigliera regionale Angiolina Fusco Perrella, che nelle scorse ore ha presentato una interrogazione urgente al Presidente della Giunta Regionale del Molise Paolo di Laura Frattura e all’Assessore regionale ai Trasporti Pierpaolo Nagni riguardante i lavori di manutenzione straordinaria alle opere strutturali del viadotto Callora, al km 205,00 della Statale 17. “Come mai – continua la Fusco Perrella - non sono state previste, di concerto con l’Anas, soluzioni idonee a garantire la viabilità per il tratto interessato dai lavori di manutenzione? Alle proposte devono seguire i fatti, bisogna prevedere la realizzazione di una bretella lateralmente al viadotto, così da limitare il più possibile i disagi della circolazione; oltretutto sarebbe utile sapere - aggiunge la rappresentante di minoranza in consiglio regionale - quali misure possono essere adottate come sostegno attivo alle imprese”. Come noto, da lunedì 16 giugno l’Anas ha chiuso il tratto che va dal chilometro 204,500 al chilometro 207,200, in corrispondenza dell’uscita per Bojano, per le attività di demolizione integrale della soletta, di consolidamento e
risanamento corticale delle travi, di sostituzione dei giunti di dilatazione e delle barriere di sicurezza; inizialmente l’Anas aveva previsto come termine dei lavori il mese di giugno del 2015, salvo poi prendere l’impegno al termine del Tavolo tecnico del 19 giugno, presso il Palazzo dell’Ufficio territorio di Governo, di ridurre i tempi di lavoro; per auto e mezzi leggeri la deviazione proposta dall’Anas è di 12 chilometri, mentre tir e mezzi pesanti sono costretti a percorre 68 chilometri in più rispetto al tratto originale; un collegamento stradale di fondamentale importanza in quanto non interessa solamente il traffico proveniente da Campobasso ma anche quello che arriva dalla statale 647 Bifernina. “Nel territorio molisano - continua la Fusco Perrella - è la strada principale che permette di collegare i comuni in provincia di Isernia a quelli della provincia di Campobasso. La chiusura di questo tratto stradale rende molto difficoltoso il collegamento tra Isernia, Bojano e Campobasso, nonché i comuni limitrofi, per i lavoratori pendolari e gli studenti; oltretutto la deviazione proposta dall’Anas convoglia i mezzi su strade comunali e provinciali ‘probabilmente’ non adatte a sostenere un grande flusso di traffico quotidiano; un altro aspetto assolutamente da non sottovalutare riguarda il danno per l’economia del medio Molise e delle piccole e medie imprese che diventerà ingente se non verrà trovata una soluzione alternativa alla soluzione finora prospettata dall’Anas, che così congegnata è un ostacolo per la ripresa produttiva locale”.
Sanità, è giusto riportare tutto in Consiglio regionale Il Comitato Pro Veneziale di Isernia torna a far sentire la propria voce per spiegare e sostenere le ragioni che hanno indotto i consiglieri di minoranza del Consiglio della Regione Molise a votare “sì” per il piano di riorganizzazione sanitaria per il Molise, sgombrando il campo da equivoci e notizie capziose che ne pregiudicherebbero invece l’opportunità data a noi tutti, ai cittadini in primis e dunque anche al Comitato pro Veneziale di Isernia. Partiamo dal “sì” pronunciato dal Consigliere l’On. Michele Iorio durante la seduta monotematica del Consiglio regionale, in cui si è deciso di inviare la discussione e approvazione del Piano sanitario al Consiglio regionale stesso. Il Consigliere di Forza Italia, dunque di minoranza, Michele Iorio, ha detto “sì” permettendo così di riprendere in modo dinamico e sostanzialmente propositivo, il dibattito circa il piano di riorganizzazione aziendale e sanitaria del Molise, finito in un vicolo cieco dopo che lo stesso tavolo tecnico a Roma lo aveva di fatto bocciato e su cui il Presidente della Regione Molise, Paolo Di Laura Frattura, aveva riposte le speranze di una sua immediata applicazione mediante il decreto attuativo, finito quest’ultimo al T.A.R. Molise, che ne ha decretata la sospensiva. Ora, per uscire da questa palude di tipo amministrativo, giudiziario e politico, Forza Italia,
nella persona dell’On. Michele Iorio, Consigliere di minoranza della Regione Molise, ha intelligentemente disegnata una nuova strada, ovvero quella di rimettere in corsa il piano; come va intesa questa mossa? Semplice: significa che entro trenta giorni, a partire dalla seduta monotematica dei giorni scorsi, tenutasi in Consiglio regionale, si potranno formulare proposte significative da inserire nel piano, che dovrà poi necessariamente approvato o respinto da ogni singolo consigliere regionale, di maggioranza e minoranza, permettendo in tal modo di avere finalmente una fotografia dei pesi politici attorno alla questione scottante della Sanità molisana che ad oggi ha raggiunta la ragguardevole cifra di circa 360 milioni di euro, dai 30 iniziali di debito. Il Comitato Pro Veneziale di Isernia ritiene questa posizione di Forza Italia e in particolare dell’On. Michele Iorio assolutamente giusta e la condivide. Perché? Perché oggi, anche noi ,in qualità di cittadini liberi e pensanti, riuniti in un comitato per la difesa della Sanità pubblica e in particolare dell’Ospedale Veneziale di Isernia, siamo nuovamente nelle condizioni di poter avanzare proposte di ripristino e salvaguardia circa la realtà territoriale del P.O. Veneziale, legittimati dall’utile e quanto mai politicamente corretta mossa dell’On. Michele Iorio che, come detto
sopra, ha votato “sì” alla proposta di voto, il cui oggetto di approvazione è stato il rinvio, all’ intero Consiglio regionale, del piano di riordino aziendale e sanitario del Molise, per la discussione e l’approvazione, solo a patto che il piano preveda al suo interno le modifiche proposte a tutela della sanità pubblica molisana. Siamo cioè tornati a dialogare con l’istituzione regionale per fare delle proposte sane, direi salutari per la nostra sanità. Il Comitato pro veneziale propone quanto segue: << gli ospedali di Isernia e Termoli debbono riottenere il ripristino dei livelli di pronto soccorso: “DEA”di primo livello >> e cioè: 1) organizzazione della rete dell'emergenzaurgenza solo esclusivamente pubblica. 2) redistribuizione dei posti letto in favore del pubblico ( anche i privati devono partecipare alla riduzione complessiva dei posti letto) 3) emodinamica h 24 ad Isernia 4) u.o.c. di Oncologia ad Isernia 5) introduzione nel piano operativo non piu del termine pronto soccorso ma DEA I Livello Inoltre, chiediamo che la sanità pubblica molisana sia ritenuta prioritaria rispetto a quella privata, consentendole, dunque, di avere strumenti e figure professionali adeguate al territorio e secondo le criticità, pianificando un intervento economico adeguato e corrispondente ai costi reali.
Il Comitato nei prossimi giorni si riunirà per redigere un documento da far pervenire al Consiglio regionale a tutti i consiglieri sia di minoranza che di maggioranza e su cui chiederà un intervento in commissione o, al più, un’ audizione. Alla stesura del documento il Comitato chiederà la collaborazione di tutti quei cittadini che intendano promuovere una sanità solidale e professionale oltre che pubblica. Saranno coinvolti sindaci e consiglieri di ogni schieramento politico. E’ davvero importante che oggi, vista la situazione disastrosa della sanità molisana, tutti si concorra per la sua ripresa. Ultimo punto: il comitato oggi non interviene più o solo con azioni di protesta, ma programmatiche, con azioni propositive per agevolare il dibattito attorno a un argomento così importante e delicato quale è la Sanità pubblica e l’esistenza professionale e sociale del presidio ospedaliero di Isernia l’ospedale Veneziale. Siamo pronti per costruire, o meglio, per sostenere la ricostruzione del Piano sanitario molisano mediante contributi e idee; auspichiamo si possa intervenire in modo sostanziale evitando il depauperamento delle strutture e delle professionalità che in esse operano per il bene di tutti i cittadini, quotidianamente. Comitato Pro Veneziale
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Campobasso
22 giugno 2014
Solennità del Corpus Domini La Tenda dell’Adorazione Eucaristica ha piantato suoi” paletti” in piazza della Repubblica grazie alla collaborazione della Protezione Civile, dei volontari, delle Associazioni e aggregazioni laicali della diocesi di Campobasso –Bojano. Sarà un tempo di grazia per tutti. Gesù dice…. « io ho pregato per te, perché la tua fede non venga meno » I sacerdoti, i frati, le suore, le parrocchie, le associazioni, i gruppi e le comunità si alterneranno in turni di adorazione, nel silenzio e nel raccoglimento. Se Dio non si stanca mai di perdonare, noi non dobbiamo stancarci di chiedere il perdono, dice papa Francesco; nella tenda ci saranno sacerdoti disponibili per le confessioni o anche per colloqui spirituali. La tenda, simbolo di accoglienza e di preghiera unitaria, è anche
luogo di accoglienza per offrire un pasto caldo, una colazione a tutti i venditori ambulanti per la maggior parte immigrati che anche que-
st’anno, in occasione della Solennità del Corpus Domini, e quindi della loro copiosa presenza per l’attività commerciale di vendita
Progetto di recupero estetico, Fare Verde lascia il… (di) segno
Ha preso forma e colore il primo murales realizzato presso la scuola primaria di via Crispi nell'ambito del progetto di recupero estetico dell'edificio promosso da Fare Verde Campobasso contro l'incivile pratica imbrattamuri degli pseudo-writers. Dopo aver ripulito ed imbiancato le brutture preesistenti, è stato realizzato un bellissimo panorama della città, arricchito dalle proposte dei bambini della scuola che hanno potuto cimentarsi con colori e pennelli, contribuendo così alla realizzazione dell'opera. Rendere partecipi i bambini ed insegnare agli adulti di domani che il rispetto per l'ambiente , anche quello urbano della propria città, passa attraverso il senso civico ed i piccoli gesti quotidiani è il migliore investimento possibile per una città più bella e più vivibile. Con l'inizio del prossimo anno scolastico continueremo con nuovi murales per abbellire ulteriormente l'edificio. Con Fare Verde, l'impegno lascia il (di)segno
durante la festa più attesa dell’anno nella città di Campobasso che vede la presenza di oltre centomila presenze. Un pensiero per
loro, una messa mattutina – ha detto mons. GianCarlo Bregantini a - per uscire dalla sacrestia ed entrare nelle “periferie” della quotidianità insieme ai fratelli immigrati, ai venditori ambulanti in genere e a quanti seguiranno dentro i colori della città, la tradizione della “sfilata dei 13 Misteri” del Di Zinno , ingegni di fine ottocento, a Campobasso. Oggi alle 16,30 il vescovo, i sacerdoti, i religiosi e i diaconi si incontreranno a S. Antonio da Padova per prepararsi e partire in processione verso la Tenda; alle 17 Adorazione a Gesù Eucaristia nella Tenda e processione lungo il Corso; alle 17,30 Benedizione dal balcone del Municipio al popolo e alla città. Processione verso la Cattedrale della SS. Trinità; alle 18,30 S. Messa solenne del Corpus Domini
Ladri di carrozzelle, domani il concerto promosso dalla Croce Rossa di Campobasso
In programma per le 21 di domani in Piazza Prefettura il concerto dei “Ladri di carrozzelle” promosso dal Comitato Provinciale della Croce Rossa di Campobasso. I “Ladri”, ormai da anni, rappresentano il punto di convergenza di iniziative di natura culturale in cui la diversità non è vissuta come ostacolo o impedimento ma come sviluppo, arricchimento e valorizzazione. Da oltre vent’anni l’attività invernale dei ladri di carrozzelle si svolge nei teatri e auditorium di tutta la penisola presentando al pubblico uno spettacolo di musica, parole e immagini coinvolgente e stimolante. Dalle rappresentazioni iniziali che puntavano l’attenzione soprattutto sulle diverse abilità l’incontro si è arricchito nel corso degli anni di altri spunti di riflessione presentati sempre attraverso la musica e l’approccio brillante della band, proponendo canzoni come “Distrofichetto”, “Diversi da chi” e “Equilibrio instabile”, diventate famose in tutta Italia.Per maggiori informazioni www.ladri.com
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Biblioteca Albino, Uiltucs: “Se la Regione non interviene, lavoratori a casa” Campobasso
22 giugno 2014
La Uiltucs Molise, attraverso il segretario generale Pasquale Guarracino, denuncia il grave rischio che stanno correndo i lavoratori delle due cooperative, Copat ed Altrimedia, che svolgono servizi all'interno della biblioteca provinciale Albino di Campobasso e che, in assenza di un intervento immediato della Regione Molise, il 30 giugno prossimo saranno costretti ad andare a casa. Questi i fatti: a seguito dell'emanazione del decreto di riforma delle province, il cd. Decreto Delrio, la Provincia di Campobasso è impossibilitata a gestire ulteriormente il settore cultura, nel quale, ovviamente rientra la gestione della biblioteca Albino, né può destinare fondi per la prosecuzione dei contratti con le cooperative Copat ed Altrimedia, che proprio il 30 giugno vanno a scadenza, dopo diverse proroghe. La Uiltucs Molise, interfacciatasi con le Istituzioni provinciali, chiedeva, pertanto, l'intervento della Regione Molise, in particolare dell'assessore al Lavoro ed alle Politiche sociali e del consigliere regionale delegato alla cultura, finalizzato al salvataggio ed alla tu-
Riaprono i termini per la presentazione delle istanze finalizzate all’ assegnazione di 35 borse lavoro per la realizzazione del progetto di integrazione e reinserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati. “Programma di inclusione sociale di persone tossicodipendenti ad elevata emarginazione sociale di cui alla determina del Direttore Generale – Regione Molise n. 147/2011”. Il modello di domanda per la richiesta di borse lavoro potrà essere ritirato presso l’ Uoc Sert di Campobasso sito al piano terra di via Ugo Petrella 1, dalle 9 alle 12, dal lunedì al venerdì oppure scaricabile dal sito comunale www.comune.campobasso.it. Le domande dovranno essere consegnate esclusivamente al Sert di Campobasso, in plico chiuso con apposta la seguente dicitura “contiene domanda bando borse lavoro”, entro e non oltre il quarantacinquesimo giorno dalla pubblicazione dell’ Avviso Pubblico decorrente dal 10 giugno. Le domande presentate o pervenute dopo la scadenza di cui sopra sono escluse dal bando, intendendosi valide le sole domande pervenute con le modalità di cui innanzi. Il progetto ha come finalità quella dell’identificazione, della sperimentazione e della valutazione di un modello di intervento sociale che abbia come obiettivo fonda-
tela dei livelli occupazionali e della cultura in generale, che vedrebbe di molto ridimensionata, se non costretta alla chiusura, una biblioteca storica, quale la Albino, da anni riferimento per l'intera popolazione molisana. Lo scorso 15 maggio, nel corso di un incontro tenutosi presso l'assessorato al Lavoro, alla presenza delle organizzazioni sindacali e di una rappresentanza dei lavoratori delle due cooperative, l'assessore al Lavoro, Petraroia, il consigliere regionale delegato alla cultura, Ioffredi ed il Presidente della Provincia di Campobasso, De Matteis, hanno concordato su un’ipotesi di proroga del servizio delle due cooperative dal primo luglio 2014 fino al 31 dicembre e/o in alternativa al 30 settembre, previa destinazione di una parte di fondi regionali sulle Autonomie locali alla Provincia, finalizzati a sostenere i costi dei servizi della biblioteca. Mantenere in vita la Biblioteca e soprattutto, chi da anni vi opera con estrema professionalità, doveva essere il primo passo per un progetto più ampio per la tutela e la valorizzazione dei centri di cultura moli-
sani.Gli impegni, dunque, sono stati presi dinanzi alle organizzazioni sindacali ed ai lavoratori: la Uiltucs Molise, si chiede perchè alla data odierna ancora non vi sia nessuna notizia della destinazione dei fondi, dei quali la Provincia di Campobasso potrebbe di-
sporre per consentire il salvataggio dei lavoratori delle due cooperative e la gestione ottimale della biblioteca. Per illustrare la vicenda la Uiltucs Molise terrà una conferenza stampa domani a partire dalle 10.30, dinanzi alla biblioteca Albino.
Inclusione sociale, riaprono i termini per l’assegnazione delle borse lavoro
mentale il progressivo reinserimento nel tessuto sociale e produttivo di persone tossicodipendenti. Obiettivo specifico è sviluppare percorsi di integrazione e di reinserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati attraverso i quali potenziare il progetto terapeutico individuale intrapreso. Il percorso formativo-lavorativo non costitui-
sce ad alcun titolo rapporto di lavoro con il gestore del progetto, ed è seguito da un tutor aziendale in qualità di responsabile e da un tutor didattico organizzativo. Il progetto delle borse lavoro si inserisce nel contesto delle azioni progettuali che l’ente vuole portare avanti nell’area tematica dell’inclusione sociale di persone ad ele-
vato rischio di esclusione, con lo scopo di favorire nella fase successiva l’inserimento nel mondo del lavoro di persone i considerate a rischio di esclusione sociale “nuovi poveri”; realizzare percorsi individualizzati di orientamento e di accompagnamento alla formazione ed al lavoro, finalizzati al raggiungimento di specifiche com-
petenze spendibili nel campo lavorativo; sviluppare percorsi di integrazione e di reinserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati attraverso i quali potenziare il progetto terapeutico individuale intrapreso. Il costo complessivo del progetto è di 200mila euro e la Regione ha già provveduto a liquidarne 144mila come prima rata per l’avvio del progetto che prevede anche il coinvolgimento del personale comunale. Per venti percorsi formativo lavorativi di borse lavoro ci si avvarrà della collaborazione della Sea che, come società in house dell’ente, farà da sede operativa e collaborerà per la realizzazione del progetto attraverso l’individuazione di tutor operativi e organizzativi. Altre 15 percorsi si svolgeranno all’interno dell’ente nei servizi comunali verde pubblico, segnaletica stradale, lavori pubblici, servizi alla persona, canile comunale dove il personale individuerà di volta in volta a seconda dei casi il servizio più idoneo.
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Termoli
Giunta municipale, si va ad una composizione a quattro elementi 22 giugno 2014
Prime misure attuate dal neo sindaco Sbrocca
TERMOLI – In attesa della prima seduta del nuovo Consiglio comunale e le nomine che saranno attribuite, il neo sindaco Angelo Sbrocca continua nelle consultazioni con i rappresentanti delle liste che hanno appoggiato la sua candidatura in campagna elettorale. Un esecutivo che si preannuncia con quattro Assessori come non smentisce il primo cittadino: “E’ probabile, vogliamo dare un segnale di efficienza e di contenimento dei costi. Non penso comunque che ci saranno nell’esecutivo degli esterni perché preferisco gli eletti perché credo molto nella legittimazione del voto, il massimo strumento di democrazia. Se poi ci saranno indicazioni da parte dei singoli schieramenti, vedremo”.
A meno di dieci giorni dal Consiglio comunale e, quindi dalle nomine, i rappresentanti della coalizione non
TERMOLI – Lunedì 30 giugno alle ore 18,30 nella sala consiliare del Municipio si riunirà il nuovo Consiglio comunale. In agenda l’esame delle condizioni di eleggibilità del sindaco e consiglieri eletti ed eventuali surroghe; giuramento del
primo cittadino, Angelo Sbrocca; elezione del presidente e vice presidente del Consiglio comunale; la comunicazione del Sindaco della composizione della Giunta municipale e delle linee programmatiche ed indirizzi generali di governo.
Riunione del consiglio comunale
Diminuita la presenza di turisti nel mese di maggio
TERMOLI – Forse saranno state le avverse condizioni meteo e l’attuale crisi finanziaria a determinare la diminuzione di arrivi e presenze di turisti, italiani e stranieri, nel mese di maggio. Secondo i dati divulgati dall’Azienda autonoma di Soggiorno e Turismo riferiti allo stesso periodo dello scorso anno, si è registrata una flessione complessiva di quasi il 9%, per quanto concerne gli arrivi, e del 5,5 % per le presenze. Rispetto al 2013, maggio di quest’anno ha registrato l’arrivo di 2945 italiani e le presenze di 6753 italiani con un calo rispettivamente, del 7,5% e dello 0,4%. Gli arrivi di stranieri sono stati 538 mentre le presenze diminuzione del 15,5% tra gli arrivi e del 27,1% per le presenze. Nel 2013, infatti, gli arrivi in totale erano stati 3821 e 8378 le presenze; contro i 3483 e 7915 nel mese di maggio di quest’anno.
Maremoto Motor Group organizza motoraduno
TERMOLI – Tutto è pronto per la XVIII edizione di Mare Moto Bikers Week End, il motoraduno aperto a tutti i tipi di moto, che si terrà i prossimi 4 e 5 luglio nella città adriatica organizzato da Maremoto Motor Group. L’inaugurazione è prevista per venerdì 4 luglio in piazza Sant’ Antonio alle ore 18 tra esposizione di moto e american cars, test drive moto Indian e Victory. Alle 22 run cittadino notturno aperto a tutti. Sabato alle ore 9, sul lungomare di Rio Vivo presso Oasi village, area in spiaggia riservata ai bikers.
si sbilanciano anche se tutti concordano di essere in linea con qualsiasi scelta del primo cittadino.
TERMOLI – In attesa delle nomine dell’esecutivo, il sindaco Angelo Sbrocca ha già preso al cune decisioni in merito alla riorganizzazione della struttura comunale. Infatti, al momento, dei quattro dirigenti che erano rimasti in carica durante il periodo retto dal Commissario prefettizio Laura Scioli ne restano due. Si tratta dell’avvocato Alfredo Dalla Torre e del segretario generale Domenico Nucci, mentre resterebbero
TERMOLI – Oltre a comitati ed associazioni anche l’ex sindaco di Termoli e parlamentare Remo Di Giandomenico entra nel merito del riordino della Sanità regionale ed ai tagli imposti, ed invita tutti i sindaci basso molisani a presentare uniti un ricorso alla giustizia amministrativa. Di Giandomenico, che ha inviato una lettera a tutti i primi cittadini del territorio sottolinea che: “Alla luce del piano operativo sanitario per gli anni 2013/2015, approvato dal commissario-Presidente della Regione Molise, si evince inconfutabilmente un depauperamento della sanità pubblica in favore di quella privata. Il basso Molise, 32% della popolazione molisana con circa 103 mila abitanti, caratterizzato dalla assenza di privati, subisce esclusivamente il decremento del sistema pubblico. I posti letto complessivamente assegnati a Larino e Termoli (191 su 1160) sono al di sotto del tasso previsto dalla legge 3 per 1000 abitanti oltre a 0,7 per post acuzie. Tale situazione – continua l’ex sindaco - non può più essere sopportata dalla collettività bassomolisana e pertanto invito
tutti ad agire immediatamente per bloccare tale piano sanitario interessando la giustizia amministrativa e facendo valere così il diritto sacrosanto alla salute dei cittadini basso molisani”. E di Giandomenico, oltre che ad invitare il neo sindaco di Termoli, Angelo Sbrocca, a prendere iniziative e impugnare i pioani evidenziando inoltre che “Si assiste al caso della Neuromed che esegue prestazioni per oltre l’85 per cento ad utenti campani e laziali, e gli vengano assegnati 156 posti letto. Analogamente avviene per altri privati tra cui la Cattolica che producono stabilmente mobilità attiva. Ci sono dunque posti letto stabilmente dedicati a cittadini di altre regioni. Questi posti letto sono tuttavia accreditati esclusivamente sulla quota della regione Molise e devono essere compresi nel tetto del 3,7 per 1000 abitanti della popolazione molisana. Posti letto che con questo programma operativo, il Molise cede ad altre regioni per consentire lo svolgimento della attività ai centri privati. Analogo discorso potrebbe farsi sulla specialistica”. Ma l’analisi di Di Giandomenico fa riferimento
fuori dalla carica Carmela Cravero e Silvestro Belpulsi. A Dalla Torre sono stati assegnati gli incarichi: sistemi informativi e il Ced, politiche sociali, cultura, sport, turismo, avvocatura, demanio e patrimonio; a Nucci affari generali, sicurezza ambientale e mobilità, viabilità; inoltre, programmazione gestione e governo del territorio, finanze e fiscalità locale, attività produttive, commercio, Suap e polizia municipale.
Tagli alla sanità, scende in campo Remo Di Giandomenico
anche all’assenza di personale perché: “Non potrà esserci alcuna forma di investimento neppure in termini di risorse umane e di professionalità sanitarie atteso che i presunti risparmi derivanti dal depauperamento del pubblico dovranno essere destinati al pagamento delle prestazioni rese dai privati. Nella tabella di sintesi allegata al programma operativo si legge, infatti, che su circa 26 milioni di euro di risparmi ben 25 sono costituiti da minori costi del sistema pubblico, la maggior parte dei quali ottenuti con la riduzione del personale. Solo 1 milione è la riduzione del privato. Viene sancito nero su bianco che negli ospedali pubblici del Molise non si potrà più assumere personale”. Infine, conclude Remo Di Giandomenico, “per essere concreti è necessario impugnare davanti al Tar questo provvedimento. Ci rivolgiamo pertanto ai Sindaci del Basso Molise perchè agiscano immediatamente per bloccare questa situazione con un immediato ricorso da presentare alla Giustizia Amministrativa solo così si può rimettere in discussione il tutto”.
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L’Unione europea e da il via alla macroregione Adriatico - Ionica Termoli
LITORALE – La Commissione europea ha presentato il documento che definisce la strategia per l’istituzione della macroregione Adriatico-Ionica. In merito si è espresso l’eurodeputato molisano Aldo Patriciello il quale ritiene il segnale importante. “Il lancio della strategia per la macroregione Adriatico -Ionica voluta a Bruxelles è un segnale importante che testimonia l’impegno e la sensibilità dell’Europa sul fronte della crescita e dello sviluppo delle Regioni. Sono dell’opinione che l’iniziativa della Commissione europea possa diventare un riferimento importante per gran parte delle politiche di cre-
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scita e di sicurezza delle comunità costiere dell’Adriatico e dello Ionio”. Poi rivolto alle possibilità future del Molise l’europarlamentare ha detto che: “Sappia cogliere al meglio gli effetti positivi di questa iniziativa, interagendo in maniera sinergica e costruttiva con le istituzioni europee per sostenere ed incentivare politiche di sostenibilità e di crescita occupazionale. La macroregione Adriatico - Ionica permetterà infatti alle Regioni interessate di intervenire con efficacia su importanti assetti strategici per l’economia delle zone costiere come l’energia, i trasporti, la qualità dell’ambiente ed il turismo sostenibile. Ritengo che
Cordisco accusa chi non lo ha sostenuto in campagna elettorale CAMPOMARINO – E’ stato uno dei candidati sindaci alla recente tornata elettorale risultanto alle spalle del sindaco Camilleri e dell’altro aspirante alla carica Catena. OraVincenzo Cordisco, consigliere comunale di opposizione esce allo scoperto e si sfoga nei confronti di chi non lo avrebbe appoggiato.“Purtroppo – scrive Cordisco - l’ha fatta da padrone, ancora una volta, il personalismo, l’appartenenza, l’ingerenza. Il personalismo: per troppo tempo ci si è soffermati sul perché la candidatura doveva essere sull’uno e non sull’altro, questo ha allontanato la speranza di riuscire a fare centro ostacolando fortemente la possibilità di perseguire quel progetto valido puntato sui temi e non sulle persone. L’appartenenza: troppo tempo è passato per arrivare a dare una indicazione, questo ha consentito a chi non vive il territorio, ma è legato a schemi ed equilibri di partito, di intervenire ostacolando il percorso, chiedendo un passo indietro e riportando la discussione all’interno di schieramenti politici e di area. Dopo diversi giorni di discussione – continua il Consigliere - nulla si vedeva all’orizzonte, la composizione della lista era diventata una chimera, il segretario regionale era latitante così come lo erano altri organi dirigenziali di questo PD quale il vice segretario regionale campomarinese e la delegata all’assemblea nazionale, i nomi di alcuni candidati erano stati messi in stand-by. E così quella che doveva essere la candidata a sindaco di questa lista dichiaratamente di centrosinistra, viene folgorata sulla via di damasco e non trova più la strada della sezione locale del PD ma fa altre scelte, ed allora mi trovo alle ore 20 del giorno prima della presentazione della lista da solo. L’interesse del partito regionale per la creazione di quella lista era finito, svanito.Vuoi vedere
che era tutto prestabilito? L’ingerenza: questa è stata, per me, la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Nel momento in cui sono state presentate le liste e la mia “Cambia Campomarino” era quella politica di area, arriva la bordata del governatore che si materializza alla presentazione della lista del sindaco uscente a me contrapposta, con una motivazione da far accapponare la pelle.“Gianfranco mi ha aiutato alle primarie sostenendo Renzi” oppure “non vedo simboli di partito”. Caro Presidente evidentemente o ha la memoria corta oppure le logiche e le problematiche regionali non le consentono di essere riflessivo ed attento. Comunque, quanto accaduto porta a fare una unica riflessione: è mancato il rispetto per le persone semplici che ci mettono la faccia tutti i giorni, che con fatica lottano per una società migliore mettendo in campo una idea diversa di fare politica partendo dal basso. In questa mia campagna elettorale locale ho cercato di ascoltare i cittadini mentre c’è stato chi ne ha calpestato ogni dignità, servendosi dei bisogni della gente ed utilizzando il potere di governare. Quegli squali politici che pur di stare a galla o incollati alle sedie di comando con prebende altissime usano metodi antichi, caricando anche la spazzatura pur di vincere. Vado orgoglioso della mia lista “Cambia Campomarino” – conclude Cordisco -, lista di centrosinistra, senza transfughi che rispondono a logiche di bieco potere e a coloro i quali hanno provato a tirarmi questo tiro mancino dico solo che, purtroppo per loro, sono in Consiglio comunale e continuerò nel fare opposizione vera come ho fatto nei cinque anni precedenti, con una attenzione in più verso quei temi che potrebbero incontrare sulla propria strada interessi di bottega”.
Giornata uguaglianza sportiva: tre giorni di attività
MONTEFALCONE NEL SANNIO – Tutto e pronto a Monmtefalcone nel Sannio per ospitare la tre giorni dell’uguaglianza sportiva. Gli organizzatori hanno programmato un vero e proprio campus con attività inserite nel programma della Croce Rossa Italiana per festeggiare il 150esimo anniversario della fondazione. La tre giorni prende il via il 27 giugno con l’allestimento del campo base presso la vecchia fornace e poi si inizia con lezioni di pronto intervento, con relativo corso di Rischio Naturale in Molise aperto a tutte le associazioni di volontariato e del tutto gratuito con il rilascio di attestato di partecipazione. Relatore del corso sarà Giuseppe Alabastro presidente del comitato provinciale di Campobasso della Croce Rossa Italiana. Il 28 giugno giornata interamente dedicata allo sport per tutti e, in particolare, al Parapendio. Il 29 la mattinata è dedicata al volo libero riservato al centro di salute mentale di Termoli, e poi la dimostrazione tecnica svolta da personale specializzato, associati della Croce Rossa e della Protezione Civile, nonché del soccorso Alpino regionale per le manovre salvavita pediatriche per le mamme. Per queste attività si può fare riferimento alla Croce Rossa Italiana comitato provinciale di Campobasso al numero 0874 63397. Il campo sarà attrezzato per ospitare, non solo le attività ludiche ma anche per l’ospitalità e la ricettività. Nei tre giorni saranno promosse anche altre attività quali l’equitazione, i giochi popolari e la caratteristica cucina locale con un corso per ragazzi down. Contribuiscono alla riuscita della manifestazione i Comuni di Montefalcone nel Sannio, Montemitro, Roccavivara, volontari, associazioni quali i Borghi d’Eccellenza e i Picchi. Per informazioni sui voli in parapendio si può contattare il 333 6600619 o inviare una mail agli indirizzi : borghideccellenza@gmail.com - giuseppe.alabastro@molise.cri.it.
politiche simili possano avere un impatto positivo nel medio e lungo periodo sull’economia delle zone costiere interessate, facilitando ad esempio l’accesso ai finanziamenti per le start-up che operano nel settore turistico, che in alcune realtà costituisce l’unica fonte di reddito per migliaia di cittadini. Il semestre di Presidenza italiana della UE – conclude Patriciello – sia l’occasione per imprimere un’accelerazione alla discussione sul testo proposto dalla Commissione e giungere così alla sua approvazione definitiva per la fine dell’anno, nel pieno rispetto dei tempi stabiliti in precedenza”.
Soppressione di alcuni collegamenti con le Tremiti LITORALE – La società Navigazione Libera del Golfo ha presentato una nota alla Capitaneria di Porto con la quale chiede la soppressione dei collegamenti da e per le Isole Tremiti nelle giornate di lunedì, martedì e mercoledì delle ore 9,45 dall’Isola di San Domino e delle ore 16 nelle medesime giornate da Termoli. Pertanto, in accogli-
mento della richiesta, la Capitaneria di Porto dispone che dal 23 giugno al 14 luglio sono parzialmente modificate le tabelle orarie di arrivo - partenza delle corse destinate al servizio trasporto passeggeri da e per le Isole Tremiti (approdo dell’Isola San Domino), della Motonave della Società Navigazione Libera del Golfo.
MONTECILFONE – Il sindaco del centro basso molisano, Franco Pallotta, lascia la carica di componente la Giunta dell’Unione dei Comuni del Basso
Biferno. In sua sostituzione ha designato il consigliere comunale Domenico Desiderio. Il neo componente della Giunta ricoprirà la carica con effetto immediato.
Nuovo incarico per il consigliere Desiderio
Vicesindaco replica all’opposizione sull’emergenza idrica LARINO – Sull’emergenza idrica che ha investito il centro basso molisano e le accuse dell’opposizione consiliare giunge la replica del vicesindaco del centro frentano Assunta D’Ermes. “Mi dispiace leggere da un comunicato che l’opposizione giudica le nostre azioni inadeguate e sbagliate dopo che ci sono stati confronti aperti e chiari atti a motivare e a comunicare le nostre operazioni. All’inizio di tutta questa storia si è pensato di essere in difetto e che erano i nostri serbatoi soggetti all’inquinamento a causa dell’innalzamento della temperatura e della proliferazione di questi batteri, questo perché dalle analisi fatte dall’ARPA e dall’Asrem non emergevano dati e notizie che andavano oltre alla non conformità dovuta alla presenza elevata di coliformi. Successivamente alla pulizia dei serbatoi e alla procedura di disinfezione – continua D’Ermes -, passati ulteriori 48 ore all’ultimazione dei lavori e riempimento dei serbatoi, le analisi hanno nuovamente evidenziato la non conformità e specificando solo ora l’assenza di cloro. Da qui è partita l’attività di clorazione svolta da Molise Acque, che nell’attivarsi ha riconosciuto la responsabilità della scarsa clorazione. Mi piacerebbe sapere dove
l’avvocato Urbano ha visto la determinazione del Responsabile Servizi Civili che attesta l’acquisto di questa macchina cloratrice. Mi viene da pensare che abbia fatto delle facili illazioni per allarmare la comunità e gridare allo sperpero di denaro pubblico. Se questa azione correttiva, che a detta dei tecnici risulta essere l’unica da implementare, secondo l’opposizione è sbagliata e inadeguata quale sarebbe stata quella opportuna? Oltre che andare in Regione e stimolare il collaudo della linea della nuova condotta idrica cosa propongono a faccenda risolta? Non è che dopo l’intervista fatta alla trasmissione MondiaLarino il Consigliere vuole “Dare Fastidio” all’amministrazione come auspicato dai conduttori? Forse il disappunto espresso dal co-conduttore della stessa trasmissione l’ha istigato a pungolare? Bene… ma lo faccia sulla base di verità. Per quanto riguarda la frecciatina inviataci dicendo che l’amministrazione Notarangelo si impegna ma non riesce, mi viene da pensare… “ah Bene! Almeno si riconosce l’impegno… ma non è che la passata amministrazione era più capace di noi ma, a suo tempo, non si è impegnata abbastanza?”.