TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
ANNO X - N° 103 - GIOVEDÌ 22 MAGGIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno a Carmine Pizzuto
L’oscar lo diamo a Carmine Pizzuto. L’avvocato di Campobasso è stato il promotore della raccolta 1000 firme che ha di fatto bloccato l’installazione di un ripetitore telefonico a viale Manzoni. Sarebbe stata uno dei ripetitori più grandi di tutto il territorio molisano. L'antenna prevista era alta 15 metri, corrispondente ad un palazzo di 45 piani. Il tutto all'interno di un centro densamente popolato. Grazie al suo intervento oggi pare sia stata bloccata l'iniziativa.
Il Tapiro del giorno a Vittorino Facciolla
Il tapiro del giorno va a Vittorio Facciolla. L’assessore all’Agricoltura non è nuovo all’assegnazione di tapiri da parte della Gazzetta. Stavolta se lo merita per aver dato consigli che hanno letteralmente inguaiato il governatore Frattura. Facciolla infatti avrebbe indotto il presidente della Regione ad appoggiare il candidato sindaco Cammilleri a Campomarino, preferendo l’uomo di Vitagliano al candidato del Pd Cordisco. Ora il Pd sta pensando di espellere il governatore dal partito. E se cade pure il governo regionale? Facciolla sarebbe già pronto per sostituire il governatore.
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Frattura non è 22 maggio 2014
TAaglio lto
Pico della Mirandola Presidente della Giunta regionale ma anche responsabile della programmazione; delle politiche comunitarie; della comunicazione; del bilancio e delle finanze; della sanità; delle politiche giovanili, della famiglia e di parità; delle politiche energetiche e sostenibili; delle agenzie e le aziende speciali regionali; degli enti regionali e le fondazioni; delle società in house; dell’autorità di Bacino; degli enti locali; della cooperazione internazionale; del turismo, della cultura, dello sport, della caccia, delle politiche della pesca; del patrimonio; delle riforme istituzionali; della ricostruzione e della protezione civile, in aggiunta ai compiti istituzionali propri. Nemmeno Pico della Mirandola avrebbe retto tante e così notevoli incombenze, nonostante la sua mente eclettica e lo straordinario vigore. Figurarsi Paolo di Laura Frattura che, riconosciamolo, svelto di mente ci è, e a quanto a vigoria, dobbiamo accreditargli il vantaggio della maturità. Il sovraccarico di deleghe e di responsabilità pare però gli stia logorando il fisico e la mente se, come registra la cronaca, di tanta roba nelle sue mani non ne viene niente al Molise e ai molisani. Alcune di queste tante incombenze le ha delegate ai consiglieri della maggioranza, con il compito e il dovere di tenerlo informato. Deleghe sprecate, perché
i delegati, alcuni neofiti della politica e delle questioni regionali, gli fanno più danno che bene. Lui, il presidente, deve abbozzare, per evidenti ragioni di equilibrio politico e, nel caso del delegato alla cultura, Nico Ioffredi, per via della parentela, essendogli cognato. Diciamolo, crea imbarazzo confrontare il carico di responsabilità che s’è procurato Frattura rispetto alle deleghe date ai 4 assessori (Nagni, Petraroia, Facciolla e Scarabeo). Viene facile da pensare che li ritiene poco adatti al compito oppure che non si fidi abbastanza di loro. Nel qual caso – si sarà detto - è meglio tenerli a stecchetto. A Pierpaolo Nagni ha dato i Lavori pubblici e le infrastrutture, l’Urbanistica e le politiche del territorio, le politiche abitative, la viabilità, i trasporti e l’impiantistica sportiva: settori che nella maggior parte dei casi rientrano nella sfera dei Lavori pubblici. A Scarabeo sono andate le politiche dello sviluppo economico, le società partecipate, il marketing territoriale e l’internazionalizzazione delle imprese. A Petraroia la vicepresidenza la gestione del personale, l’istruzione, l’università, la ricerca e l’innovazione, le politiche sociali, la cooperazione, le politiche per l’occupazione, la formazione professionale, i molisani nel mondo (un buon motivo per viaggiare) e i rapporti col con-
siglio regionale (una sperimentazione): molto fumo e poco arrosto. A Facciolla le politiche agricole ed agroalimentari, la programmazione forestale, lo sviluppo rurale, la pesca produttiva e la tutela dell’ambiente. Materie con trabocchetto. Come nel caso delle manze della Granarolo. Con l’assessore a favore delle manze e sott’accusa per il danno all’ambiente. Ad oltre un anno dall’insediamento della presidenza e della giunta non ci sono eventi, investimenti, programmi e progettazioni che lascino sperare per il meglio. Magari se si fosse meno caricato di deleghe e di responsabilità, se fosse stato meno assolutista, più democratico e meno presuntuoso, il presidente non avrebbe sommato così tanti insuccessi. Vediamoli: la programmazione 2014-2020 (a rilento); le politiche comunitarie (inesistenti); la comunicazione istituzionale (pessima e discriminate); il bilancio e le finanze (gli è venuto in soccorso Fratangelo dalla Provincia, altrimenti sarebbe nelle sabbie mobili); la sanità (una frana) ; le politiche giovanili, della famiglia e di parità (in mente Dei); le politiche energetiche e sostenibili (una vergogna il Molise e le tremila pale eoliche); le agenzie e le aziende speciali regionali (tranne l’ex Ersam in fase di trasformazione in Agenzia, il resto è il nulla); gli enti regionali e le fon-
dazioni (gli enti commissariati e le Fondazione Molise in deperimento,in attesa di fondersi con la Fondazione Teatro Savoia) ; le società in house (Molise Dati e FinMolise in regime punitivo, in attesa che si ravvedano politicamente) ; l’autorità di bacino (non è materia regionale, ma il presidente non lo sa); gli enti locali (chiedere ai sindaci se sanno qualcosa) ; la cooperazione internazionale (un inutile distintivo); il turismo (Ept e Azienda di Termoli commissariati); la cultura (delegata); lo sport (delegato); la caccia e le politiche della pesca (crisi nera); il patrimonio (l’ex Roxy in fiamme basta e avanza); le riforme istituzionali (s’aspetta il governo Renzi); la ricostruzione e la protezione civile (delegate, con gravi danni alla loro natura e funzionalità). Amen. Dardo
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TAaglio lto
22 maggio 2014
Cont down per Micaela Fanelli:
il Pd prepara la sfiducia alla segretaria
I democratici pronti a far fuori anche il governatore del Molise: i due remano contro il partito CAMPOBASSO. Le elezioni amministrative stanno segnando uno spartiacque per la politica molisana. La vita amministrativa della Regione Molise è in bilico. Detto in breve, si stanno aspettando i risultati delle amministrative (dove tutti si contano) per decidere se sfiduciare o meno il governatore che, in ogni caso, potrebbe continuare a sopravvivere restando sempre sul filo del rasoio. Corre voce che due giorni fa ci sia stata una lite furibonda tra Frattura e il suo braccio destro Facciolla. Sembra per la storia delle amministrative di Campomarino ma non è dato sapere con certezza. In ogni caso che tra i due i rapporti non vadano più a gonfie vele, è cosa risaputa nei palazzi. E la storia va avanti ormai da tempo. Inoltre, che Facciolla abbia l’ambizione di prendere il posto di Frattura in futuro, è cosa altrettanto vociferata. Bisognerà vedere se il futuro a cui pensa il politico di San Martino sia prossimo o remoto. Frattura in Regione avrebbe le spalle al coperto con sicurezza solo con il cognato di Patriciello (anche se Patriciello carica e scarica in politica a seconda di come soffia il vento), suo cognato Ioffredi, e Salvatore Ciocca. Qualcuno parla di delusione anche da parte del Tonino nazionale verso il governatore. Ma sono tutte voci che, al momento, non trovano fondamento. Vita regionale a parte però, pare che qualcosa si stia muovendo nel Partito Democratico. La data di scadenza è giugno. Il mese prossimo dovrebbe riunirsi l’assemblea regionale dove si dice ci siano i numeri per fare due cose: sfiduciare il segretario regionale (Micaela Fanelli a cui verrà dato solo il tempo di essere rieletta sindaco di Riccia) ed espellere Frattura dal partito. A dire il vero anche per la segretaria in carica si parla di espulsione dal Pd. Misure drastiche dovute a cosa? Semplice: al loro comportamento durante queste amministrative. Per non parlare delle elezioni europee. Emblematico è il caso
di Campomarino. Facciolla, da seguace doc di Vitagliano, avrebbe fatto di tutto per candidare Cammilleri. Frattura si schiera con Cammilleri, ma guarda un po’… il candidato ufficiale del Partito Democratico è Cordisco. In questa situazione la segretaria regionale del Pd cosa fa? Tace. Anzi, inaugura la piazza a Riccia. Non pensando, il duo Fanelli Frattura, che il Pd non è casa loro. Che stare in un partito vuol dire rispettare regole a cui, evidentemente (vista la loro abitudine di saltare da una parte all’altra a seconda del miglior offerente) i due non sono abituati. Tornando all’indiscrezione, dunque, trai 60 componenti dell’assemblea regionale del Pd, Frattura e Fanelli sono stati capaci di far girare le eliche a parecchi dei 33 componenti (su 60) che erano a loro favore. Alla minoranza in fondo, legata al gruppo Ruta e compagni, basterebbero solo 4 numeri in più per ristabilire l’ordine in un partito in cui la politica, con la nuova gestione (causata dalla scelta miope dell’ex dirigenza Ruta e Leva), non esiste più. Infine ci sarebbe l’atteggiamento della Fanelli sulle europee, soprattutto su Venafro. Nella città roccaforte di Patriciello (dove si prevede che il forzista prenderà pochi voti a causa dell’azione del Pd di Scarabeo), il Partito Democratico ha aderito alla campagna di sensibilizzazione proprio per le europee. Ebbene, tra i sostenitori della Fanelli, in piazza, non c’era nessuno. La giustificazione ufficiosa? Non creare imbarazzo a Patriciello, candidato con Forza Italia, a cui la segretaria regionale del Pd deve ringraziamenti per la sua vittoria alle primarie. Insomma signori, di carne a cuocere ce n’è parecchia. Qualcuno rischierebbe di restare con il solo fumo in mano. Ora si attendono le contromosse del duo targato effe… Vediamo chi la spunterà. Giovanna Ruggiero
Politici e cocaina, Ruta dice sì al test per gli amministratori
E dopo l’ok del senatore Pd arriva il tweet del governatore Frattura che accetta la proposta lanciata da Ulisse Di Giacomo e rilancia: deve venire anche lui, ma poi cambia idea CAMPOBASSO. Il senatore del Nuovo Centrodestra ha lanciato la proposta: gli eletti della Regione dovrebbero effettuare il test del capello per dimostrare hai cittadini che nell’ultimo anno non hanno fatto uso di droga, cocaina in primis. Un test che Di Giacomo definisce “doveroso” per chi ha la responsabilità di prendere decisioni che hanno ripercussioni sulla vita dei cittadini. I primi sì sono arrivati da martedì, con l’ok di Pierpaolo Nagni (assessore ai lavori pubblici), Massimiliano Scarabeo (assessore alle Attività produttive). Aderisce anche Michele Petraroia (vice presidente della Giunta). A sorpresa, accetta e condivide di effettuare il test anche il senatore del Partito Democratico Roberto Ruta. “L’unico problema – afferma il senatore – è che troveranno un bel po’ di nicotina” visto l’alto numero di sigarette che fuma durante il giorno. Tace l’assessore Facciolla. Risponde anche il presidente della Giunta regionale dopo che abbiamo contatto l’addetto
stampa. Giorni di conversazione in cui si sono alternati dialoghi tipo: il presidente ha già fatto il test in campagna elettorale. Vero, ma era il test delle urine. In particolare il drug test. Abbiamo riferito dell’adesione anche del senatore Ruta ed ecco che ieri, alle 16.30 più o meno, anche Frattura si fa sentire con un tweet. “Dopo il drug test, sono pronto a fare anche l'analisi del capello. Spero in compagnia del senatore @UlissediGiacomo stavolta..”. Una precisazione superflua, visto che lo stesso senatore Di Giacomo non solo ha dichiarato di averlo fatto lo scorso anno a
Palazzo Madama, ma si è già reso preventivamente disponibile a partecipare. Passano un paio d'ore e Frattura ci ripensa. Non a fare il test, sia chiaro. Ma ad aprire una discussione con Di Giacomo. Così riscrive il tweet: "Sono pronto a fare il test del capello. Non so se da solo o in compagnia. Comunque sono pronto". Della serie: Ulisse, caro ex amico mio, non facciamone una questione di scontro. E siccome Di Giacomo non aveva posto la questione in termini di "contro qualcuno", Frattura cerca di riprendere il suo atteggiamento. Ma ormai è fatta.
Ora non resta che vedere se, tutti insieme appassionatamente, hanno intenzione di fare sul serio oppure la proposta è stata solo un modo per alzare lo scontro del dibattito politico regionale lasciando immaginare ai cittadini che qualche politico regionale possa fare uso di sostanze stupefacenti. Anzi, le adesioni arrivate non sono sufficienti. Tutti i consiglieri sono coinvolti: dal comunista Ciocca all’ex presidente Iorio che, peraltro, ha già accettato anche lui con un “ma certo che sono disponibile, perché avete dubbi?”.
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TAaglio lto
22 maggio 2014
Ultima sentenza della Corte Costituzionale: "Illegittimi gli atti regionali che interferiscono con il commissario ad acta”
Il presidente e i compagni della maggioranza messi sull’avviso La sanità del Molise non può continuare a stare in bilico tra l’urgenza di una riorganizzazione e quella di stare ai patti del Piano di rientro
Brutte notizie dalla Corte costituzionale per le Regioni commissariate per via del debito esorbitante in materia di sanità e sottoposte al piano di rientro concordato coi ministeri della Salute e dell’Economia . "Illegittimi gli atti regionali che interferiscono con il commissario ad acta": bocciata la legge della Calabria sui rapporti di lavoro a tempo indeterminato in regime di blocco del turn over nel campo della sanità. Questo il caso specifico su cui la Corte sì’è pronunziata, ma il concetto di fondo chiarisce in maniera inequivocabile l’inconciliabilità tra le funzioni speciali del Commissario ad acta e l'attività di legislazione ordinaria dell'amministrazione regionale. Sarà pertanto il caso che il presidente della giunta regionale del Molise, regione pesantemente indebitata sul fronte della sanità e incapace di rientrare nell’equilibrio finanziario del settore e di assicurare i livelli essenziali delle prestazioni, prenda nota e si adegui.Muoversi in veste di presidente, sulla scorta di una quota di autonomia legislativa, come ha cercato di fare il presidente della Regione Calabria decidendo di trasformare alla Asl un rapporto di lavoro a tempo determinato in a tempo indeterminato, è stato stabilito che “confligge” apertamente con la responsabilità del commissario ad acta a contenere le spese e a non aggravare la difficoltà a rispettare il Piano di rientro. La Corte costituzionale sul punto ha deliberato più volte nel corso degli ultimi anni con sentenze tese a neutralizzare i tentativi di elusione degli obiettivi convenuti nei Piani di
rientro e, di conseguenza, lo svuotamento del ruolo del commissario. Come? Dalla istituzione di nuove strutture variamente denominate (distretti socio-sanitari, autorità per il sistema sanitario, centro regionale sangue, eccetera) alla modifica unilaterale del sistema di finanziamento delle prestazioni; dall’aumento della quantità e tipologia dei servizi e delle prestazioni poste a carico del fondo sanitario regionale all’incremento, o alla mancata riduzione, dei posti letto; e con l’attribuzione, o il mantenimento, a favore della giunta regionale di poteri (il controllo sugli atti dei direttori generali delle aziende sanitarie ed ospedaliere e la loro sostituzione per inadempienze relative alla gestione del bilancio) in aperto e insanabile contrasto con l’espletamento del mandato commissariale. Come è accaduto per la Calabria, una delle tecniche più utilizzate per by-passare il Piano di rientro riguarda la spesa per il personale e comprende misure di vario genere, che spaziano dalla proroga generalizzata dei contratti della dirigenza apicale delle aziende alla stabilizzazione del personale precario, senza tener conto di ciò che determina sul Piano di rientro. Queste che abbiamo raccolto e sintetizzato sono questioni giuridiche molto sottili, ma anche molto condizionanti dei comportamenti e delle responsabilità. Il Molise è da tempo ormai in una situazione di estremo disagio sul versante sanitario, con servizi resi sempre meno efficaci e meno efficienti, e una provata incapacità a sanare il buco fi-
nanziario e, quindi, a rispettare i vincoli del Piano di rientro. Siamo allo sfinimento. Finora sulle questioni molisane in fatto di sanità non si registrano interventi della Corte costituzionale a ribadire lo sfascio e la difficoltà ad uscirne, ma non per questo può essere ancora tollerato continuare a stare in bilico tra l’urgenza di una riorganizzazione e quella di stare ai patti del Piano di rientro. Dalla sentenza a carico della Regione Calabria il presidente nonché commissario ad acta per la sanità, Paolo di Laura Frattura, può prendere nota e approfittare per farne tesoro, al fine di tenersi responsabilmente nel solco delle sue prerogative di presidente e, soprattutto, di commissario. Al tavolo tecnico dove siedono la componente regionale e la componente statale (Ministero della salute e Ministero dell’economia e finanza) gli hanno da tempo preso le misure. Molto meno riesce a prendergliele il sistema amministrativo regionale, il sistema della sanità e l’opinione pubblica locali. Dardo
“Corri uomo corri” di Massimo Dalla Torre
Questa potrebbe essere, l’esortazione che ci sentiamo di fare a chi ha deciso di candidarsi alla elezione sia a Sindaco di Campobasso che a consigliere comunale. Un’esortazione che prendiamo in prestito dal titolo di un film western italiano degli anni 60/70 diretto da Sergio Solima che aveva tra gli interpreti lo straordinario e versatile Tomas Milian, che molti ricordano come er munnezza. Invito che da lunedì sera, quando le urne daranno, il responso sarà un obbligo per i circa seicento competitor che hanno caratterizzato questa campagna elettorale alquanto spenta e sottotono, anzi senza alcun nesso logico. Invito che ci sentiamo in dovere di ricordare a quanti si dicono pronti a risollevare le sorti di
un’amministrazione e di una città saccheggiata dai tanti “lanzichenecchi” di turno che non si sono fatti assolutamente scrupolo a insultare e insultarci in nome di un falso rilancio che ancora deve arrivare. Il quale, ha assunto i connotati di un figlio deforme che nonostante i proponimenti, è stato abbandonato al proprio destino, alla propria sorte. Un qualcosa d’indefinito che negli anni ha fatto si che orde di “avventurieri” politici e non, potessero trarre vantaggi “cicero pro domo propria” e non per la collettività. La quale, ora più che mai attende risposte e non promesse che nessuno manterrà, perché non c’è alcuna volontà di mantenerle. Promesse e false attese che hanno spersonalizzato il capoluogo della ventesima regione d’Italia. Promesse e
false attese che hanno creato sfiducia nei confronti della classe politica locale che ha mostrato poca accortezza nell’amministrare la cosa pubblica che ha bisogno di una programmazione mirata, costruttiva, propositiva: Tutte cose che non sono assolutamente annoverate nel vocabolario di chi è stato e siede ancora negli scranni del palazzo di città. Quattro punti su cui puntare se si vuole che si dia contezza ai proponimenti che in campagna elettorale si fanno. Quattro capisaldi di una politica che sia risolutiva ai tantissimi problemi che assillano Campobasso. Quattro obiettivi che devono rappresentare “il testimonio” chi fa atletica capisce il senso della parola, principe per chi domenica prossima aspetta il responso favorevole dalle urne. Un responso che metta definitivamente fine al non governo della città che, ora più che mai pretende rispetto e non insulti che rappresentano la nemesi per la comunità sempre più allo sbando, sempre più preda all’incertezza e alla sfiducia.
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Campobasso
22 maggio 2014
Antonio Battista: passione e disponibilità per Campobasso Antonio Battista: passione, entusiasmo, energia e soprattutto esperienza. E’ questo il bagaglio che il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra mette a disposizione della città per vincere le elezioni di domenica e diventare il primo cittadino di Campobasso. Un percorso politico iniziato diciannove anni fa, una persona garbata, un modo di fare cortese che, a quattro giorni dal voto, non appare né teso né stressato e con la gentilezza, che da sempre lo contraddistingue, risponde ad alcune domande. Quale deve essere il ruolo del sindaco e del Comune? “Dopo aver assolto i compiti istituzionali, il sindaco deve saper interpretare le esigenze dei cittadini, credo che sia fondamentale ridurre le distanze tra il “palazzo” e la gente perché solo così è possibile mettere in campo delle azioni concrete in grado di rispondere pienamente alle necessità dei cittadini. Il sindaco, inoltre, deve mettersi in discussione anche al di là del territorio comunale, collaborare con i “colleghi” per diventare, insieme, attori dello sviluppo del territorio e di una crescita che superi i confini del capoluogo coinvolgendo tutti i Comuni”. Quali sono le priorità per Campobasso? “Welfare e servizi al cittadino con particolare attenzione alle politiche per la famiglia, per gli anziani, per i disabili, per i bambini e per le categorie a rischio; raccolta differenziata con la partecipazione diretta del cittadino alla cura dell’ambiente con l’obiettivo di rendere Campobasso tra i Comuni virtuosi
d’Italia; verde pubblico inteso come pulizia e manutenzione del territorio, di tutto il territorio, degli spazi organizzati e delle aree più abbandonate e un forte incremento
degli alberi legando le nuove piantumazioni alle nascite, una sfida che ho lanciato anche ai responsabili tecnici del Comune e che porterà a Campobasso 1.500 nuovi alberi”
C’era una volta… primavera teatrale al Loro con il Saul Secondo appuntamento di C’era una volta…Primavera Teatrale con il Saul, l'unica tragedia che si ispira alla Bibbia (primo libro dei Re). L’appuntamento al teatro del Loto di Ferrazzano stasera e domani alle 21, sabato e domenica alle 18. Saul, abbandonato da Dio e tormentato da uno spirito maligno non è più il re vittorioso. La sua ira è rivolta contro Achimelech, sommo sacerdote, accusato di aver unto re David (genero di Saul, in quanto sposo della figlia Micol). Perciò, anche per le esortazioni malefiche del ministro Abner, David è bandito. Tornerà nel momento della lotta contro i filistei, ma Saul non ne accetterà l'aiuto
nè condividerà il suo piano di battaglia così Saul sarà vinto e attingerà la grandezza nel suicidio lasciandosi cadere sulla sua spada. Il personaggio di Saul è il più riuscito dell'intero teatro alfieriano: personaggio potentemente umano e drammatico, nella sua intera grandezza e nella sua cupezza sconsolata, nella sua qualità di sovrano e insieme nella sua condizione di padre, che prega che Micol possa salvarsi non come sua figlia ma come moglie di David. La scena finale del suicidio è quella in cui meglio si esprime la poesia dell'Alfieri: poesia del "forte sentire" del dolore e della morte come af-
fermazione estrema della libera volontà. E' poesia della solitudine: perchè Saul, come Mirra è solo, e le figure di contorno sono troppo inferiori al protagonista. Ma proprio tale solitudine potenzia l'umanità di Saul; ed è questa vanità che lo differenzia dagli altri tiranni alfieriani e ne fa un personaggio completo e mirabilmente delineato. Il medesimo Alfieri riconosceva che in Saul c'è "di tutto di tutto assolutamente"; e così ben coglieva quel carattere di "totalità" umana ed artistica che è proprio di questo suo personaggio. Il Saul è l'espressione più compiuta del mondo interiore dell'Alfieri ed il suo capolavoro di poesia.
Quali sono le prime cose da fare? “Innanzitutto non perderò tempo a parlare male dell’amministrazione precedente ma mi metterò subito a lavoro per concludere le opere iniziate e mai finite per poi passare a progetti e iniziative che creano lavoro e servizi; sarà importante riportare i cittadini a vivere il capoluogo più intensamente con eventi e presenze culturali riattivando anche la filiera agroalimentare; si lavorerà con trasparenze e chiarezza per migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini, ponendo particolare attenzione alla salute con la residenza sanitaria assistita, alla scuola, alla cultura, ai servizi sociali, agli anziani, ai giovani, alle famiglie, allo sport, alla tutela e valorizzazione dell’ambiente, alle attività produttive, alle numerose e preziosissime realtà associative presenti nel nostro Comune, ai servizi informatici da garantire e potenziare, al rinnovamento, al risparmio e all’ottimizzazione delle risorse nonché alla riorganizzazione motivazionale dell’apparato amministrativo”. La disponibilità è una delle sue principali qualità. Sarà in grado di mantenerla se conquisterà la poltrona del sindaco? “Campobasso ha bisogno di partecipazione, ha bisogno di sentire il calore della sua gente, ha bisogno di nuove idee e di persone in grado di ascoltare e di battersi per realizzarle. Io sono pronto, non cambierò. Di certo non imporrò le mie scelte ma coinvolgerò sempre i diversi interlocutori”.
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Campobasso
22 maggio 2014
Michele Scasserra: voglio una città dinamica Il candidato sindaco del Polo civico ha presentato le sue proposte su mobilità, infrastrutture e opere pubbliche
Michele Scasserra, candidato sindaco del Polo Civico e sostenuto da quattro liste (Polo Civico, Città Amica, Campobasso Nuova e Democrazia Popolare), ha presentato il suo programma di governo in materia di mobilità urbana, infrastrutture e opere pubbliche, non prima di elencare tutti i disagi vissuti dai cittadini in questi anni. “I cittadini soffrono la precaria situazione del terminal degli autobus, i servizi fatiscenti annessi, la chiusura del corso,
le continue variazioni di orario e di percorso dei autobus urbani, l’ingorgo perenne all’incrocio di via Pietrunto, il caos continuo del traffico nel centro cittadino, la situazione del centro storico e la precaria situazione nella gestione dei parcheggi”, ha affermato. “Le ultime rotonde aperte – ha proseguito Scasserra – non sono inserite in un contesto più ampio di pianificazione della mobilità cittadina per la mancata chiarezza sul progetto pilota sulla sicurezza
A Casacalenda consensi e calore per “Le cose sbagliate”
Un pubblico attento e caloroso ha riempito la sala conferenze della Fondazione Caradonio - Di Blasio a Casacalenda, martedì mattina, per assistere alla presentazione del nuovo romanzo di Carmine Aceto dal titolo “Le cose sbagliate”. A presentare il lavoro editoriale dello scrittore campobassano ha pensato, con un intervento condito da funambolismi musicali sapienti e accattivanti, il musicologo Matteo Patavino, che ha “scoperchiato” la struttura narrativa del romanzo di Carmine Aceto, evidenziandone le radici non solo letterarie e le influenze artistiche. La perfetta organizzazione dell’evento curata dallo staff della Fondazione Caradonio – Di Blasio ha garantito circa due ore di dibattito e incontro con il pubblico per “Le cose sbagliate” e per il suo autore che ha scelto di presentare, con un vero e proprio tour in piccoli centri del Molise e di fuori regione, un romanzo affascinante e che presenta diverse chiavi di lettura, attuale e contemporaneo al punto da risultare interessante anche per gli studenti dell’istituto superiore di Casacalenda che hanno intervistato l’autore, per il giornale scolastico Skuola Libera Tutti, ponendogli domande sul suo lavoro e sulla scrittura in generale. Dietro il progetto letterario del romanzo “Le cose sbagliate”, curato dal team della Homeless Book di Faenza, con progetto grafico di copertina di Alessandro Bonaccorsi, c’è la volontà di scoprire nuovi stili di narrazione ai quali dare spazio nella innovativa collana appena ideata, Dimiopugno, che proprio il romanzo di Carmine Aceto inaugura. Prossima data del “Le cose sbagliate TrailTour. Un romanzo portato in giro”, sarà quella, fuori dal Molise, fissata alla Biblioteca di Colle Val d’Elsa, in provincia di Siena, per il 31 maggio. Il romanzo "Le cose sbagliate" è disponibile come ebook su tutti i maggiori store online e in cartaceo è in vendita a Campobasso presso la Libreria Manzoni, in viale Manzoni, e a Termoli presso la Libreria Fahrenheit, in via Cina.
stradale”. Inoltre, “manca il piano semaforico, un regolamento serio su carico e scarico delle merci, sulla pulizia delle strade, la raccolta dei rifiuti, sui parcheggi sotto all’ex Romagnoli. Queste – ha concluso Scasserra – sono solo alcune questioni che impongono un confronto concreto e costruttivo a livello amministrativo che non può essere accantonato”. A prescindere da chi sarà il prossimo sindaco di Campobasso. Adimo
Reliquie di Sant’Antonio di Padova nella parrocchia di San Pietro Apostolo
Evento straordinario per la città di Campobasso, la comunità religiosa e tutti i fedeli molisani: l’arrivo delle Reliquie di Sant’Antonio di Padova nella Parrocchia di San Pietro Apostolo (l'evento si inserisce in un quadro di festeggiamenti programmati da oggi al 29 giugno e riguardanti il
ventennale del riconoscimento solenne della nostra Chiesa). Da domenica 24 maggio al 30 maggio le Rrliquie saranno ospitate in parrocchia ed il 26 maggio monsignor Giancarlo Bregantini alle 19 officerà solennemente la Santa Messa.
La nota e popolare devozione per il Santo mi spingono, incaricato anche dal Parroco - pad. Ioachim Blaj (frate di nazionalità romena) - e dai suoi confratelli, a chiedere la Vostra cortese disponibilità a presenziare gli avvenimenti e, se possibile, a darne utile e graditissimo risalto.
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22 maggio 2014
Isernia
Inchiesta Alta Moda, in dieci rinviati a giudizio Società edile sotto controllo, le Fiamme Gialle sequestrano beni immobili per oltre 500mila euro
Inchiesta Alta Moda, il Gup Calabria ha rinviato a giudizio dieci indagati, che da oggi sono formalmente imputati per la bancarotta fraudolenta dell’Ittierre. Si tratta di Tonino Perna, Simone Feig, Maurizio Negro, Alessandro Finizio, Sergio Lin, Andrè Francois Elvinger, Carlo Nicolai, Andrea Manghi, Paolo Giorgio Bassi e Fabio Orlandi. Non andranno a giudizio perchè prosciolti in quattro: Antonio Di Pasquale, Antonio Arcaro, Giovanni Borreca e Fabio Fusco. Si è così conclusa da-
vanti al Gup di Isernia, Stefano Calabria, la lunga pagina istruttoria di quello che – per il capoluogo pentro – sarà sicuramente l’evento giudiziario più importante degli ultimi anni. Paolo Albano, procuratore della repubblica, non ha nascosto la sua soddisfazione, mentre sull’altro fronte, quello della difesa, Paolo Franco, difensore di Tonino Perna, non nasconde la sua amarezza, ma si dice sicuro dell’assoluzione in tribunale. Per le parti civili, anche qui, come ha commentato Arturo Mes-
ISERNIA. Tre persone sono state denunciate alla competente Autorità Giudiziaria in distinte operazioni portate a termine dai Carabinieri nelle ultime ore in vari territori della provincia. A Venafro i militari della locale Stazione hanno denunciato una 40enne di Piedimonte Matese nel casertano, per il reato di ricettazione. A seguito di una attività di indagine si è scoperto che la donna era in possesso di uno smartphone di ultima generazione che era stato rubato alcuni giorni fa ad una giovane donna di Venafro all’interno di un locale pubblico. La refurtiva per un valore di circa cinquecento euro, che si trovava all’interno di una borsetta sottratta alla vittima, è stata recuperata e restituita alla legittima proprietaria. A Cantalupo nel Sannio, un 35enne del luogo è stato denunciato dai militari della locale Stazione perché trovato alla guida della propria autovettura in possesso di un contrassegno relativo alla copertura assicurativa del mezzo, palesemente falso. Sia il veicolo che la falsa documentazione rinvenuta sono finiti sotto sequestro. Ora sono in corso ulteriori indagini per accertare chi abbia fornito e dove sia stata prodotta la falsa assicurazione dell’auto. Infine un 23enne di Colli al Volturno è stato denunciato dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Isernia per
sere, che si è costituito per la gestione commissariale, la soddisfazione è palpabile, anche se lo stesso Messere ricorda che sono i tribunali che emettono le sentenze e qualla del Gup è solo una fase preliminare. Per i piccoli azionisti dell’Ittierre c’era l’avvocato Manzo che ha commentato anch’esso soddisfatto la decisione del giudice Calabria. Prossima tappa, la prima udienza davanti ai giudici del tribunale di Isernia, il 15 Ottobre.
Le Fiamme Gialle di Isernia hanno sottoposto a sequestro per equivalenti beni immobili per oltre 500,000.00 euro nei confronti di un legale rappresentante di una società edile della provincia di isernia. Le unità immobiliari colpite da misura cautelare sono tre, insieme a numerosi terreni agricoli, nei comuni di Montaquila, Monteroduni e Capracotta, riconducibili all'imprenditore che non aveva provveduto a versare nelle casse dell'Erario oltre 1milione di imposta sul valore aggiunto relativo all'anno 2012. I finanzieri del Nucleo di polizia Tributaria hanno procedutp a segnaalre la violazione alla Procura della Repubblica di isernia che ha richiesto ed ottenuto dal gip presso il Tribunale il congelamento dei beni dell'indagato, fino alla concorrenza dell'imposta dovuta.
Carabinieri in azione, tre persone denunciate per ricettazione, droga e documenti falsi detenzione illegale di sostanze stupefacenti. Nei confronti del giovane, notato nei pressi di un centro commerciale, è stata eseguita una perquisizione personale nel corso della quale sono state rinvenute alcune dosi di cocaina. La droga è finita sotto sequestro, mentre sono in corso ulteriori indagini per accertare se lo stupefacente era per uso personale o se destinato all’attività di spaccio. Durante le operazioni, proprio per prevenire tutti quei reati di natura predatoria, che maggiormente allarmano la popolazione, sono stati istituiti anche durante le ore notturne, posti di blocco lungo le arterie principali dell’intera Provincia, accertamenti sono stati eseguiti su novanta veicoli in transito e sono state identificate centoquindici persone, tra conducenti e passeggeri, molti dei quali sottoposti a perquisizione personale e veicolare per la ricerca di armi, droga e refurtiva.
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Termoli
22 maggio 2014
Marone fiducioso nella vittoria elettorale TERMOLI – Ultime battute della campagna elettorale per il rinnovo dell’amministrazione comunale da parte del candidato sindaco per il centrodestra Michele Marone. Durante una riunione nella propria sede elettorale Marone ha detto che “Uniti si vince, siamo una grande squadra. E’ stato un incontro programmatico per conoscersi meglio e per preparare le giovani leve a quella che sarà la giornata del 25 maggio quando le urne resteranno aperte fino alle 23 per la designazione del nuovo sindaco di Termoli. Se vinciamo – ha continuato il candidato primo cittadino – vince tutta la città. Vince la Termoli moderata che da sempre ha affidato i suoi consensi alla coalizione. E’ per questo che dobbiamo lavorare tutti insieme, il nostro unico denominatore è la nostra città, i nostri con-
Marinucci, “Camicie rosa, La forza della politica è donna” TERMOLI - Che cosa rappresenta per una donna, in un momento storico complesso ed incerto come quello attuale, mettere a disposizione della società civile il proprio lavoro, il proprio vissuto, la propria energia, nonché il proprio sistema di valori e, partecipare attivamente alla vita pubblica della città? Una candidatura che non vuole essere una mera corsa al voto, ma un importante momento d’incontro con la città di Termoli e con le sue specifiche esigenze e per poter, così, definire una nuova progettualità verso una Termoli nuova, pulita e sostenibile. Questo è il tema del convegno iscritto nell’ambito degli incontri relativi alla campagna elettorale del candidato Sindaco Paolo Marinucci, che si terrà domani pomeriggio, giovedì 22 maggio alle ore 17 presso l’ Officina Solare in Via Marconi 2.
Iniziativa IdV “1000 piazze contro la corruzione”
cittadini. Se saremo eletti, è a loro che ci rivolgeremo in modo chiaro e diretto. Vogliamo aiutare Termoli a ritrovare la sua centralità. Con Termoli al centrodestra – ha concluso Marone - la coalizione troverà un nuovo punto di
riferimento”. Intanto questa sera alle 20, nella sede di via Pepe, Marone riceverà la visita di Fulvio Martusciello, assessore regionale alle attività produttive della Campania per Forza Italia, che terrà una conferenza stampa.
TERMOLI - Anche il Molise aderisce all’iniziativa lanciata a livello nazionale dall’Italia dei Valori contro la corruzione. È stato organizzato per la giornata di giovedì 22 maggio alle ore 16,30 un presidio per la legalità presso il campetto da basket di via Polonia dove sarà allestita un area gazebo dell’IdV Molise. “L’Italia dei Valori – ha dichiarato il segretario regionale Cristiano Di Pietro - è stata l’unica forza politica che si sia battuta per la questione morale, per il rispetto della giustizia, per avere regole chiare e certezza della pena. Se fossimo stati ascoltati – ha sottolineato - oggi l’Italia sarebbe migliore. E’ una verità, questa, che deve arrivare ai cittadini ed ecco perché è stata lanciata la campagna “1.000 piazze contro la corruzione, con i Cittadini onesti e dalle Mani Pulite”. Un’iniziativa di carattere nazionale alla quale anche noi abbiamo voluto fornire un contributo scegliendo come luogo della legalità l’area sportiva di Via Polonia a Termoli dove, insieme al candidato sindaco Angelo Sbrocca affronteremo i temi legati alla legalità e ai giovani”.
“Il soccorso in mare: aspetti giuridici e operativi” TERMOLI - Il soccorso costituisce una delle più importanti e delicate tematiche oggetto di discussione e di approfondimento per coloro che, a diverso titolo, operano in mare. Peraltro, negli odierni scenari, nazionali e internazionali, il problema del soccorso in mare si pone fra le questioni di maggiore interesse e preoccupazione in determinate aree geografiche. L’attività di ricerca e soccorso in mare rappresenta uno dei fondamentali compiti istituzionali per il Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera. Tenuto conto del rilievo e dell’attualità della materia l’Università del Molise e il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera hanno inteso organizzare un convegno sull’argomento, al fine di discutere e approfondire alcuni aspetti, sia giuridici che prettamente operativi, avvalendosi delle esperienze e dei preziosi contributi offerti da figure istituzionali e professionali assai autorevoli che interverranno quali relatori. All’organizzazione del convegno hanno collaborato anche il Centro Studi Molisano di Campobasso e l’Ordine degli Avvocati di Larino. Il convegno si svolgerà oggi a Termoli, a partire dalle ore 15, nell’aula “Adriatrico”presso Università del Molise”. I lavori saranno aperti con gli indirizzi di saluto da parte del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi del Molise, Prof. Gianmaria Palmieri, del Prefetto di Campobasso, S.E. dott. Francescopaolo Di Menna, e del Presidente
dell’Ordine degli Avvocati di Larino, Avv. Antonio De Michele. L’introduzione dei lavori ed il ruolo di moderatore dell’incontro e del successivo dibattito è stato affidato al prof. Giuseppe Reale (Università del Molise - Presidente del Centro Studi Molisano). A discutere delle importanti tematiche saranno presenti, come già accennato, importanti ospiti: l’Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Felicio Angrisano, Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, che presenterà una relazione dal titolo “Il soccorso in mare e la realtà di Lampedusa”; il Prof. Giovanni Di Giandomenico (Magnifico Rettore dell’Univer-
sità Telematica Pegaso) che tratterà il tema “La responsabilità civile nel soccorso in mare”; il Capitano di Vascello (CP) Luciano Pozzolano, Direttore Marittimo Abruzzo, Molise e Isole Tremiti, che affronterà il tema concernente l’“Organizzazione del S.A.R. Marittimo. L’attività del Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera”. Infine, è previsto l’intervento dell’Avv. Micaela Bruno del Foro di Larino che avrà ad oggetto “L’omissione di soccorso in mare”. Al termine delle relazioni si aprirà uno spazio di discussione e di dibattito, con la possibilità di interventi e di domande ai relatori da parte del pubblico.
Fiat, ancora al palo il rinnovo del contratto di lavoro
TERMOLI – Continua il tavolo tra la Fiat e i sindacati di categoria per il rinnovo del contratto per circa 80mila lavoratori del gruppo, e di questi duemila 400 sono nello stabilimento di Termoli. L’azienda automobilistica torinese, durante il confronto, ha presentato una proposta di aumenti salariali legati al sistema World class manufacturing (Wcm) introdotto nelle fabbriche. “La trattativa è in salita – ha detto il segretario regionale molisano della Fim-Cisl, Riccardo Mascolo, che ha partecipato all’incontro come delegato - e non ci sono ancora le condizioni per un l’eventuale rinnovo. Le motivazioni sono sempre legate al mercato delle vendite
ed agli sforzi per gli investimenti che l’azienda ha annunciato il 6 maggio. Si è anche affermato – termina Mascolo - che a breve le parti si incontreranno per annunciare sito per sito gli investimenti che interessano ogni stabilimento”. E nel frattempo che si risolva la questione rinnovo del contratto di lavoro, la direzione aziendale dello stabilimento di rivolta del Re ha annunciato un nuovo periodo di cassa integrazione guadagni. Dal 16 al 23 giugno resteranno fermi i lavoratori dei capannoni motori 8 e 16 valvole e i colleghi dei campi C510 ed M40; fermi anche gli addetti ai cambi 16 valvole il 17 giugno e poi dal 24 al 28.
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Termoli
22 maggio 2014
Pesca, Alleanza coop: bando totale derivanti epilogo triste e annunciato LITORALE - Sarebbe un epilogo triste e annunciato l'adozione del Regolamento proposto dalla Commissione Europea al Parlamento e al Consiglio in cui si prevede l'abolizione delle ferrettare e di tutte le altre reti da posta derivanti dal 1 gennaio 2015. Un atto che, secondo il Coordinamento pesca dell'Alleanza delle Cooperative italiane, invoca una risposta immediata tesa a respingere questa ennesima ingiustizia per la pesca europea e soprattutto italiana. Continua l'inarrestabile offensiva sferrata senza esclusione di colpi contro questa famiglia di attrezzi dalla Commissaria Damanaki, che, dopo ha avviato una vasta azione di ispezione e sorveglianza con navi e mezzi aerei coordinata dall'Agenzia Europea per il Controllo di Vigo, e dopo aver intimato all'Italia l'approvazione di un Piano di Azione per il rafforzamento dei controlli sulle ferrettare, oggi, sulla base di una consultazione pubblica dagli esiti più che scontati, ha superato sé stessa con l'ennesima proposta draconiana. A fronte della straordi-
naria crisi che la filiera ittica nazionale attraversa e degli impatti già attesi per l'entrata in vigore dei nuovi obblighi della riforma della politica comune della pesca (PCP), siamo di fronte ad un ulteriore atto che non fa che aggravare la portata delle ripercussioni socioeconomiche che mettono a ri-
Pesca, fermo 2013: in ritardo di un anno i pagamenti della cassa integrazione
LITORALE - Benché il Sottosegretario alle Politiche agricole, alimentari e forestali Giuseppe Castiglione abbia affermato che gli indennizzi per il fermo pesca del 2013 saranno pagati entro fine maggio, l’Alleanza delle Cooperative denuncia nuovamente il ritardo. “A quasi un anno dal fermo pesca 2013, ancora non sono stati erogati gli indennizzi per gli equipaggi, relativi alla cassa integrazione”. Lo rendono noto l’Alleanza della Cooperative pesca (AGCI Agrital, Federcoopesca, Lega Pesca), la Federpesca e la Flai-C.G.I.L., Fai-C.I.S.L e Uila–Pesca nel ricordare che la legge di stabilità aveva stanziato 30 milioni di euro per gli ammortizzatori sociali destinati al settore. “Siamo fortemente preoccupati per questa situazione. Sappiamo che le risorse non sono sufficienti, ma chiediamo delle risposte urgenti. Non si può proseguire sulla strada dell’immobilismo. E’ assurdo che interventi di sostegno al reddito vengano attivati con una simile tempistica” - concludono le associazioni cooperative, armatoriali e le sigle sindacali nel chiedere che venga fatta al più presto chiarezza sulle risorse disponibili e le domande da indennizzare.
schio la sopravvivenza di intere comunità costiere soprattutto del Mezzogiorno, dove l'intera filiera sarà chiamata a pagare a caro prezzo la piaga di quella pesca illegale che ha reso il nostro Paese sorvegliato speciale in Europa. Si prosegue con la caccia al furbo, punendo chi rispetta le regole.
Rispetto a quanti hanno venduto in passato facili e improbabili promesse sulla pelle dei pescatori, l'Alleanza delle Cooperative della pesca è pronta a rilanciare la sua iniziativa per dare una risposta sostenibile agli operatori del comparto. Una risposta da costruire, in raccordo con il nostro governo e
Illuminazione pubblica, Cordisco controreplica a Camilleri CAMPOMARINO - E’ un piacere ricevere una risposta celere, seppur discutibile nel contenuto, da parte dell’attuale sindaco di Campomarino, Cammilleri, visto che in 5 anni di opposizione non lo ha mai fatto. I miracoli della campagna elettorale. Peccato che, come sempre, si faccia, bonariamente ed ironicamente, “rodere dal chiccherone” e al posto di rispondere circa la opportunità di emettere un bando a pochi
giorni dalle elezioni, sulla sua validità nei criteri adottati (che poco hanno a che vedere con l’illuminazione pubblica) per la libera partecipazione delle imprese, sull’ipoteca messa per venti lunghi anni assegnando l’appalto ora a 6 giorni dalle elezioni, sullo sperpero di denaro pubblico circa i famosi Dibawatt imballati e inutilizzati nel magazzini del comune e, peggio ancora, sulla particolarità della sua affermazione circa l’avere ”a di-
sposizione una rete smart city” quando non è vero. Il lungo elenco fatto di tecnicismo puro nel rispondermi, può solo che farmi sorridere ed apprezzare la preparazione di un ottimo medico gastroenterologo anche nel campo di lampioni, luci, watt, pali, lampade al mercurio ecc, ma non chiarisce i dubbi amletici da me sollevati. Restano tutti e da qui ad affermare che “gli obiettivi sono stati raggiunti” il passo è lungo, molto!
CAMPOMARINO - E’ stata consegnata nelle mani del sindaco Camilleri, ed idealmente ai cittadini di Campomarino, la prima bat box per ospitare i pipistrelli. Hanno assistito alla manifestazione di consegna oltre cento studenti delle scuole medie della città costiera. Ai giovani allievi è stato illustrato il progetto Life Maestrale di cui Campomarino è capofila. Nel territorio comunale saranno impiantati oltre 200 bat box onde
permettere una crescita della popolazione del fondamentale mammifero: il pipistrello. E’ stata inoltre allestita una mostra in cui si evidenziano tutte le peculiarità di questo piccolo mammifero e gli interventi attuati e da realizzare che il progetto di prefigge. Numerose sono state le informazioni chieste dai giovani allievi, occasione per sfatare tutti i falsi miti e leggende che i pipistrelli si portano dietro da secoli. I pipistrelli non si nutrono di sangue
umano, non si impigliano nei capelli e il loro arrivo non è foriero di disgrazie, anzi, si nutrono per lo più di insetti (tra cui le zanzare) e sono quindi molto utili all’uomo. Il progetto Life Maestrale ha avviato attività di studio e monitoraggio della popolazione dei chirotteri ed azioni specifiche rivolte all’incremento della popolazione. Presto saranno installate altre 400 bat box nei territori di Campomarino e Petacciato.
Un pipistrello per amico, istallata la prima bat box
con il Parlamento europeo (peraltro in scadenza) nel semestre di presidenza italiana, per tentare di respingere al mittente una scelta scriteriata che colpirebbe gravemente il già sofferente comparto della nostra pesca artigianale. Anziché razionalizzare e migliorare la disciplina europea delle reti da posta derivanti eliminando il divieto sconsiderato della pesca di specie che nulla hanno a che vedere con i grandi pelagici (tonno e pesce spada), la Commissaria Damanaki preferisce scegliere la strada punitiva del divieto totale rischiando così di mettere sul lastrico centinaia e centinaia di imprese, pescatori e famiglie intere che usano (ed hanno sempre usato) correttamente questo attrezzo tradizionale. Si è in presenza di una proposta del tutto inaccettabile perché vieta l’utilizzo anche della menaide, della sgomberara, dell’alacciara, della bisantonara, dell’occhiatara, della palamitara, della bisara e della bogara, tutti attrezzi altamente selettivi che non hanno effetto sulle specie protette e sui grandi pelagici.
Archeoaperitivo al parco archeologico dell’anfiteatro LARINO – Dopo il successo dell’iniziativa dello scorso 2 maggio presso il Museo Sannitico di Campobasso, il parco Archeologico di Larino oggi dalle 18 alle 20 ospita l’Archeoaperitivo in occasione della prossima festività di San Pardo. L’are archeologica sarà aperta a tutti coloro che vorranno immergersi nei luoghi e sapori di età antica. Si potranno visitare le strutture romane dell’anfiteatro e delle terme romane del parco di Villa Zappone. I visitatori verranno accolti con un aperitivo dal sapore antico che si svolgerà all’aperto; per l’occasione si potranno gustare pietanze e bevande tipiche dei banchetti degli antichi romani che saranno accompagnati da approfondimenti, curati da esperti di gastronomia antica, dedicati alle materie prime e alle tecniche di preparazione degli alimenti. Inoltre sarà possibile accompagnare le antiche pietanze sorseggiando il “mulsum”, vino al miele utilizzato dagli antichi per iniziare i pasti.