LA LIBERTÀ DI POTER AFFERMARE CHE 2+2 FA 4.
1. Finanziamenti regionali ottenuti 2. Raccolta differenziata: progetti approvati e condivisi 3. Adeguamento sismico sulle scuole 4. Risparmio energetico: scuole e pubblica Illuminazione.
TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
Nicola CEFARATTI
ANNO X - N° 68 - SABATO 22 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
30.000 copie in omaggio
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L’Oscar del giorno ad Enrico Perretta
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Enrico Perretta. L'imprenditore campobassano della Biomedical e Ecogreen da sempre ritiene che l'attività di azione sul territorio non possa fermarsi solo alla produzione e al lavoro ma questa debba sostenere anche iniziative sociali. Per questo, nel corso dei soli ultimi mesi, ha fornito ad alcune associazioni i defibrillatori. Si tratta di un impegno finalizzato alla sicurezza di quanti associati ma anche dei cittadini che potrebbero trovarsi nelle condizioni di averne bisogno.
Il Tapiro del giorno a Vittorino Facciolla
Di nuovo in piazza il 4 aprile Dai rappresentanti del Comitato dei cittadini indignati del Molise visita di cortesia e di benvenuto al Procuratore generale presso la Corte d’Appello di Campobasso, Maurizio Grico
Il Tapiro del giorno lo diamo a Vittorino Facciolla. L'assessore regionale all'Agricoltura non riesce a sfornare nessun provvedimento per un settore, pure, che avrebbe la necessità di cambiare passo e di trovare specifici interventi. Mentre continua imperterrito ad occuparsi di altro a partire dalla questione della gestione dei rifiuti. Al pari, non riesce a distogliere lo sguardo dalla sua San Martino in Pensilis. Finalmente, nel centro basso molisano, ci sono giovani che stanno lavorando ad una nuova aggregazione politica per riprendere il confronto tra la gente.
Hanno fatto. Un gesto che non ha precedenti nella storia democratica di Campobasso. Mai una rappresentanza di popolo (questa volta di cittadini indignati per le porcherie della politica e dei politicanti) ha avvertito il bisogno di incontrare il massimo esponente della parte inquirente della magistratura per uno scambio di vedute. N’è uscita rinfrancata, rasserenata e, forse, maggiormente convinta della necessità di continuare la battaglia di civiltà e di trasparenza ingaggiata con il potere politico e amministrativo annidato nelle stanze di Palazzo Vitale (sede della giunta regionale) e nell’aula consiliare di Palazzo Moffa, per indurlo a rispettare la volontà popolare e, soprattutto, le leggi; non solo quelle scritte nei codici e nelle Gazzette ufficiali, quanto quella non scritta dell’Etica e della Morale pubblica. Il Comitato dei cittadini indignati del Molise chiamerà quindi di nuovo in piazza coloro che hanno satura la pazienza di vedere la rappresentanza regionale gingillarsi con le faccende interne della politica, dei partiti, dei gruppi, indifferente dinanzi allo sfacelo economico e sociale che ha investito il Molise e i molisani, privati , delle più elementari garanzie democratiche, ancorché impotenti dinanzi ai giochetti personali che hanno determinato la stasi della giunta regionale in attesa che
trovi una sua quadratura di pretta natura egoistica e utilitaristica della presidenza. Cittadini stanchi di essere vessati da imposte e tasse e costretti ad accettare che le indennità dei regionali molisani siano le più alte in Italia, che il loro comportamento sia stato oggetto di irrisione da parte degli organi d’informazione nazionale (il caso dei bortaborse è ormai negli annali delle Iene), che i gruppi consiliari abbiano speso denaro pubblico in modo tale da allarmare la Guardia di Finanza senza, però, registrare alcun seguito che fornisse una giustificazione o formulasse un’accusa. Silenzio. Contro il quale l’annunciata manifestazione popolare del 4 aprile, anche nei pressi del Tribunale, sarà un segnale forte, una sollecitazione, una spinta ad uscire, tutti, dall’indeterminismo nel quale si continua - noi molisani - a vivere. La lievitazione delle coscienze è un fenomeno lento ma, una volta innestato, inarrestabile. Il Comitato dei cittadini indignati ha contribuito in maniera determinante a creare la forza di manifestare e - come diciamo – di accedere a Palazzo di Giustizia per un “ vis a vis” di grande significato sociale e di notevole portata democratica. Il 4 aprile andrebbe adeguatamente compensato. Dardo
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TAaglio lto
22 marzo 2014
La Regione vuole chiudere Molise Dati Si sta spingendo nel baratro la società d'informatica. Lunedì è sciopero
Idrogeologico un rischio per i comuni
Troppi centri interessati da frane e smottamenti. In Molise interessate tutte le amministrazioni
CAMPOBASSO. Ma si può assistere passivamente e in silenzio all'inadeguatezza di un sistema politico che strangola quelle creature che dice di amare e che dice di voler amministrare? L'ultimo caso è la Molise Dati sull'orlo della chiusura e con 35 persone più 15 tecnici esterni che vanno sul lastrico. E tutto questo mentre la Regione Molise ha acquisito altrove il pacchetto per il Protocollo unificato per un milione e 200mila euro nonchè una serie di altri strumenti informatici da aziende di fuori. E così i lavoratori sono costretti a scioperare lunedì mattina. Ma la Molise Dati non è società propria della Regione? Perchè la si vuole chiusa? Ci siamo stancati di cercare di capire e di comprendere questo gioco dell'oca in cui, tutti i giorni, torniamo alla casella di partenza. Una società che sempre tanto ha dato per il buon funzionamento del sistema informatico regionale dallo scorso anno è stata messa da parte e appesantita solo dal lavoro da dovere, comunque, garantire ma senza più ricevere le dovute commesse della Regione. Tanto che oggi il bilancio di Molise Dati comincia ad essere pesantemente in rosso. eppure, in questi
di Massimo Dalla Torre Consentiteci di tornare a scrivere su quanto accade all’interno del complesso e sotto certi aspetti sballato pianeta “politico Molisano”. Interventi che in vernacolo, anzi ci correggiamo in dialetto, sono chiamati “taluorn” ossia un tormentone, necessario, per tenere alta la guardia nei confronti di chi ha ci completamente spersonalizzato. Condizione che Luigi Pirandello vestirebbe, se fosse possibile, con i panni di Rosario Chiarchiaro, protagonista della novella “La patente” in cui, il personaggio listato di nero, si presenta alle autorità cittadine del paese dove vive e dove è allontanato da tutti a causa della nomea di “iettatore” per ottenere la patente di “menagramo”. Una professione che non ci si addice giacché non siamo portatori di “malocchio” bensì siamo stati colpiti dalla “malasorte”. Condizione che, vista la situazione in cui versiamo specialmente da un anno a questa
mesi la Regione ha proceduto ad acquistare sistemi informatici da altre società, spesso di fuori regione e non da ultimo il pacchetto del Protocollo unico. Ma anche altre operazioni sono state effettuate attraverso gli assessorati a partire da quello dell'agricoltura con la misura prevista dal Piano di sviluppo rurale. Una società, la Molise Dati, ricca di professionalità riconosciute anche in altre realtà regionali ma che nella propria terra devono essere messe da parte. Perchè, poi? Avremmo compreso dalla nuova classe dirigente regionale una riorganizzazione della macchina Molise Dati, una razionalizzazione delle spese ma operazioni finalizzate al suo rilancio e non già alla sua chiusura. Ciò comporterebbe l'annientamento di posti di lavoro professionali, l'azzeramento di quanto costruito negli anni nel campo dell'informatica ed esporrebbe la stessa Regione al cannibalismo di società provenienti da fuori con prodotti dequalificati o superati scaricati alla rinfusa e che nessuno potrebbe utilizzare. Significherebbe assestare un altro duro colpo alla già traballante economia regionale.
CAMPOBASSO. Il 100 % dei comuni del Molise sono a rischio idrogeologico è quanto emerge dai dati dell'Associazione Nazionale Bonifiche e del Consiglio Nazionale dei Geologi, che accomunano la nostra regione a Calabria, Basilicata, Umbria e Valle d'Aosta. Complessivamente in Italia l'82% dei Comuni sono a rischio idrogeologico. "Per contrastare tale rischio, un ruolo importante possono e debbono averlo i Consorzi di Bonifica" è quanto sostenuto da Giorgio Manes, presidente dell'Unione Regionale delle Bonifiche per il Molise, intervenendo ai lavori della IX Conferenza Organizzativa dell'Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni, a Venezia. Occorre intervenire per la riduzione del rischio idrogeologico eliminando, per tale settore, i vincoli del patto di stabilità, accelerando i tempi per l'applicazione della PAC 2014/2020, con i piani di sviluppo rurale, che vi comprendono le azioni per acque irrigue, incentivando gli usi plurimi delle acque irrigue, come l'idroelettrico. Nel corso dell'importante assise nazionale, è stato rivolto un forte invito alle Amministrazioni territoriali di fare proprio il Piano per la Riduzione del Rischio Idrogeologico, presentato dalla Unione Nazionale delle Bonifiche, una risposta concreta, frutto dell'esperienza maturata dai Consorzi di bonifica sul territorio. Giorgio Manes ha evidenziato, nel suo intervento, come sia stato importante per il Molise il Piano Irriguo Nazionale, delle cui risorse economiche, negli anni addietro, hanno beneficiato tutti e tre i Consorzi di Bonifica molisani.
Molise terra affatturata
parte, leggasi “non allineamenti” nello schieramento che governa, fa pensare seriamente che è siamo segnati da una “fattura”, non quella contabile tanto per intenderci, ma uno di quei “singolari artefizi” confezionati da un mago. Una “fattura a morte”, insomma, fatta per far soccombere i punti nevralgici del sistema. Un’esecuzione bella e buona che vede rimboccarci le maniche per cercare di riparare i danni causati da chi ha fatto di tutto affinché cadessimo in disgrazia. Per quelli che con il sorriso in bocca ci “dileg-
giano” accusandoci di usare un linguaggio “metaforico” ossia non chiaro, tanto da non comprendere quello che scriviamo, vogliamo precisare che non è colpa nostra se non si comprendono gli articoli, evidentemente la causa è una: la non comprensione è frutto di “distrazione ordinata” da chi siede nella dalla stanza dei bottoni; almeno che non ha la cosiddetta coda di paglia che imbarazza e di conseguenza si rende conto che non abbiamo l’anello al naso, condizione che ci rende vigili. Per questo ricorriamo all’ermetismo, tant’è che moltissimi
leggono con piacere gli articoli, all’ironia, alla satira, all’uso del dialetto e alla citazione sia di pensieri di storici, politici e filosofi sia di aneddoti accaduti o che accadono nella ventesima regione d’Italia. Per questo utilizziamo gli “strumenti grammatico-letterari” per dare la spiegazione all’immobilismo demolitivo dell’identità Molise. Strumenti dietro di cui non si nasconde l’irrazionalità che, gli esperti della cabala indicano con il 22 e il 23 ossia “il pazzo” e “lo scemo”, bensì la consapevolezza che siamo arrivati alla frutta. Strumenti che servono unicamente a cercare di svegliare chi si trova in uno stato di “torpore” e di “inerzia forzata”, dovuta alle troppe “minestre riscaldate” che quotidianamente ci sono servite con la speranza di distoglierci dai problemi che ci assillano. Problemi che difficilmente si risolveranno e che ci vede costretti a impugnare con forza e con tutte e due le mani “u’cuorn rusc” con la speranza che gli influssi negativi si ripercuotono su chi ci ha “affatturati”.
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TAaglio lto
22 marzo 2014
Prima arraffano tutto e poi vogliono chiudere il Molise
Il tramonto di Tonino tra vecchie teorie e flop politici
I Di Pietro tornano sull’annessione all’Abruzzo: per far crescere la regione bisogna sterminare i molisani
CAMPOBASSO. La storia di Tonino Di Pietro ormai è cosa nota. Per salvarsi dal naufragio è saltato giù dalla barca Idv, affondata per gli scandali, e si è rifugiato su Antonio Ingroia. In alcuni scandali è finito anche il figlio Cristiano, oggi consigliere regionale del Molise, ma vorrebbe strappare l’assessorato all’esterno Nagni dopo avergli tolto la segreteria regionale dell’Idv. A proposito di scandali, dicevamo, dentro ci sono finiti non solo l’ex leader nazionale del partito (che oggi arriva in ritardo alle conferenze stampa per assistere al parto della
sua capra) ma anche parte della sua famiglia. Agli inizi di gennaio infatti “hanno arrestato Mario Mautone, l'ex potente provveditore alle opere pubbliche di Campania e Lazio che nel 2008, in tutt'altra vicenda, quella del cosiddetto sistema Romeo a Napoli, si era fatto beccare mentre ascoltava le richieste di raccomandazione calorosamente srotolate al telefono da Cristiano Di Pietro, figlio di Antonio. Altri tempi. Allora Di Pietro senior se l'era cavata con uno dei suoi show: “Mio figlio avrebbe segnalato un paio di nominativi di bravi professionisti – dichiara al Giornale - È un comportamento certamente senza alcuna rilevanza penale, ma, a mio avviso, comunque non opportuno e non corretto”. Ma sì, Di Pietro aveva picchiato il pugno sul tavolo del rigore e dell'intransigenza, come se Cristiano non fosse il proconsole del suo partito in Molise. Allora i molti ex dell'Idv, pentiti e ripentiti per la scelta incauta, puntavano il dito contro il clan Di Pietro e parlavano di una gestione allegra dell'Idv. Ma quel che dicevano gli Elio Veltri e poi tanti altri non aveva presa sull'opinione pubblica. E lui si ergeva a giudice inflessibile del rampollo e delle sue amicizie pericolose. Così scivolose che oggi – era il 10 gennaio 2013 - Mautone è di nuovo in cella, per gli appalti milionari della polizia. Intanto, lo scenario è cambiato: sono arrivate le inchieste devastanti di Milena Gabanelli (Report), poi sono stati colti con le mani nel sacco, dal Lazio al-
l'Emilia, i Maruccio e i Nanni e poi ancora la strada si è fatta sempre più difficile. Il tentativo di rientrare nell'alleanza PdSel è fallito e Bersani ha alzato un muro che ha chiuso Di Pietro nel suo ghetto. De Magistris e Ingroia gli hanno portato via il mestiere, Massimo Donadi, con la sua scissione del Centro democratico, si è portato via un pezzo del partito”. Oggi, nel 2014, Tonino ci ha provato a rientrare in gara. Aveva colto la posizione renziana di Frattura per tentare la candidatura alle europee ma ha dovuto fare un passo indietro annunciando il suo voluto ritiro. Sempre con una motivazione politica: ci vogliono volti nuovi. Come quelli del figlio che mentre prendeva soldi in Provincia di Campobasso lottava per la chiusura delle province, e mentre prende i suoi 11mila euro in Consiglio regionale lotta per la chiusura del Molise. Insomma, se questa regione non serve a nulla, perché sacrificarsi per governala? E allora forse si capisce perché a Palazzo Moffa non fanno nulla. Vogliono chiudere il Molise. Sterminare i molisani, annientarli relegandoli in un ghetto di qualche grande territorio dove gestire affari per gli imprenditori di spicco è di certo più conveniente. Il tutto dopo aver rastrellato ogni risorsa pubblica rimasta. E per far questo, noi molisani, li paghiamo pure.
L’olocausto dei molisani per salvare i conti dell’Italia Lettera aperta a Dario Ginefra onorevole del Pd
di Giovanna Ruggiero
Caro onorevole, lei si chiede da pugliese a cosa serva il Molise e con esso la Basilicata e la Valle D’Aosta. In effetti ce lo chiediamo anche noi molisani. Lei è mai venuto in Molise? Legge qualche volta cosa accade in questa terra? Probabilmente no. In fondo, perché mai dovrebbe perder tempo ad informarsi su quali siano i problemi di questa terra che confina con la sua, dove anche alcuni dei suoi concittadini pugliesi studiano, lavorano, vivono. Dalle note positive a quelle negative, lei non sa un cavolo. E dall’alto della sua posizione di nominato finto eletto in Parlamento dal 2008, si permette di parlare di “serio ripensamento dell’assetto istituzionale” da concretizzare come? Con la chiusura delle Regioni di cui non ve ne frega una beata min-
chia. Un po’ come, da legislatori accorti, avete fatto con la riduzione dei costi della politica: invece di tagliare gli stipendi avete tagliato la democrazia dei consigli regionali e comunali. Ora, assodato che il ripensamento dell’assetto istituzionale sia cosa buona e giusta, da cittadina molisana (visto che questa nuova classe politica locale ha l’assenteismo nel dna sul piano del dibattito politico) le proporrei di valutare con attenzione, oltre la chiusura del Molise, anche ciò che in questa terra dimenticata da Dio accade quotidianamente. Capisco anche, e non mi meraviglia, che spesso il silenzio è dovuto ad un obiettivo: non creare imbarazzo a chi oggi governa (ossia il suo schieramento) e che, per buona pace di tutti (anche sua) sta facendo di tutto a livello regionale per potervi dare man forte nel correre verso la direzione da lei auspicata: la chiusura del Molise. In fondo, come le
dicevo, lei non ha tutti i torti. I suoi amici del Pd, dell’Idv, dei comunisti, dei vendoliani e dei berlusconiani (perché qui in Molise c’è un grande governo di chiusura pubblica), hanno paralizzato la regione proprio per agevolare il raggiungimento del ripensamento dell’assetto istituzionale. E forse anche i cittadini molisani ne otterranno benefici. Ad esempio si auspica che, nel vivere in una Regione dove 313 mila saranno gli abitanti di un quartiere locale (ma pur sempre italiano), lei, quelli come lei, e magari anche gli organi di informazione nazionale saranno più attratti a smantellare il sistema di connivenze che in Molise, proprio per le sue dimensioni, sembrano persino naturali. Ad esempio: lei è a conoscenza di quanto succede nella magistratura molisana con i risvolti politici conseguenti? Lei, tanto preoccupato a chiudere il Molise, sa che qui il 50% dei giovani sono disoccupati? Ecco,
magari se ci mettesse un minimo di interesse nel tentare di dare una mano a questo popolo di sfigati e pecoroni che deve essere eliminato, consegnerà a quella grande regione che vuol contribuire a creare una terra non dico ricca, ma quanto meno autosufficiente. Sa perché le dico questo? Se io fossi il governatore di una regione limitrofa a cui potreste annettere il Molise, mi rifiuterei di assumere il governo di una terra tanto disastrata. Mi rifiuterei di considerare l’idea di avere nel mio governo regionale un solo rappresentante che possa provenire da questa circoscrizione. Lo so, lei non può capire, è disinformato. Ma se proprio ci tiene, potrebbe proporre l’annessione del Molise alla Puglia (piuttosto che all’Abruzzo come vuole Antonio Di Pietro). Così quando spunterà un problema sullo stile Ilva, avrete già la soluzione in tasca. O magari, vista l’esperienza oltreconfine che i potenti molisani vorrebbero imitare, potreste dare consigli su come creare un’Ilva2. Sempre ammesso che non abbiate poi intenzione di considerare questo lembo di terra (e i suoi cittadini) come la periferia, o pecora nera, di una magnifica, grande e florida macro Regione. In fondo, già così che esistiamo dal punto di vista istituzionale, parlate di noi molisani solo sul piano dello sterminio.
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TAaglio lto
22 marzo 2014
Il sindacato dei medici denuncia la gravità della situazione nell'area Emergenza
"Rafforzare le unità di Anestesia" CAMPOBASSO. Possibile che negli ospedali molisani non debba funzionare una guardia anestosiologica? E' l'interrogativo che pone il sindacato di categoria dei medici anestesisti. Del resto l’obbligatorietà della guardia concerne i presidi di terapia intensiva ed i servizi di anestesia degli ospedali sede di dipartimento di emergenza di primo e secondo livello. Questo è quanto prevede, in linea generale, l’articolo 16 del CCNL 2002_2005, che disciplina l’istituto della guardia, con le precisazioni contenute nell’allegato 2 dello stesso contratto. In Molise, però, la realtà parla un'altra lingua. L'Aaroi-emac, associazione di categoria degli anestesisti-rianimatori ospedalieri italiani- emergenza area critica, hanno scritto un documento al presidente della Regione, Frattura perchè si intervenga nelle more delle decisioni dei futuri Piani di riordino della sanità. "Ritiene non più procrastinabile la redazione di un piano che garantisca, tra l'altro, uniformemente su tutte le sedi ospedaliere del territorio regionale, in attesa della loro necessaria e urgente riqualificazione, la guardia anestesiologica h24 all'interno della struttura dove sono degenti pazienti che sono sottoposti ad intervento chirurgico. Laddove vi sono i punti nascita si garantisca, inoltre, nel primario interesse delle pazienti e dei nascituri, h24, 7 giorni su
7, la presenza di tutto quel personale previsto dalle Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della sicurezza e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo della Conferenza permanente Stato Regioni, senza fare più impropriamente ricorso alla pronta disponibilità e/o alla presenza del medico di guardia delle Unità di Rianimazione-Terapia intensiva che in caso di emergenza, in alcune sedi, deve abbandonare la sua postazione. L'Aaroi Emac auspica che si avvii finalmente il confronto su un piano che garantisca, tra l'altro, gli interventi di emergenza h24, 7 giorni su 7, uniformemente sul territorio regionale, in caso di politrauma o di problematiche cardiovascolari, tenendo presente che, ad esempio, la sede ospedaliera di Isernia, dove giungono i codici rossi della provincia, è dotata di un'Unità di Rianimazione, ma non di una di Ortopedia-Traumatologica attiva che, invece, opera a Venafro dove, viceversa, non c'è un'Unità di Rianimazione. Ritiene indispensabile e indifferibile una definitiva soluzione ai problemi dei pronti soccorso e dell'area critica ripresi più volte dalle cronache, anche supportandoli con servizi diagnostici organizzati anche questi in modo da dare risposte pronte h24, 7 giorni su 7, confrontandosi colla medicina territo-
riale e col servizio 118. Tutto questo verosimilmente è possibile ottimizzando l'utilizzazione delle risorse disponibili, riqualificando o riconvertendo i piccoli ospedali, potenziando il trasporto di emergenza per spostare in tempi rapidissimi i pazienti verso strutture in grado di affrontare la maggior parte dei casi, anche quelli complessi.
Si discuta sulla ripartizione delle risorse e dei posti letto tra pubblico e privato - chiude l'Aaroi-Emac - e si giunga ad una reale integrazione di quest'ultimo nel sistema dell'urgenza-emergenza, cosicchè possa trovare definitiva soluzione anche il problema del sovraffollamento delle Unità di Terapia Intensiva-Rianimazione degli ospedali pubblici".
Il commercio è il cuore della città Cosa fa la politica? L'intervento
di Luigi Zappone*
E' una vita che andiamo sostenendo ( anche quando eravamo impegnati in altra organizzazione di categoria) che la città capoluogo della regione Molise "vive" ( oggi meglio dire "sopravvive") se, oltre al terziario dei "servizi" in senso stretto ( cioè gli uffici della p.a.), esiste e "resiste" il commercio: soprattutto quello del centro cittadino, fatto di una serie di piccole attività. Il nostro slogan, che adesso è diventato più attuale che mai, è stato – da circa un ventennio - : " non chiudiamo il commercio.... altrimenti chiude la città". Abbiamo provato, in tutti i modi, a far comprendere a chi di dovere, che tutelare gli operatori del commercio, stava e sta a significare la "tutela della città di Campobasso" che, negli anni, intorno al terziario si è retta. Gli stessi "negozianti " ,vicini e non alla nostra associazione, hanno testimoniato in passato, ma continuano a farlo con determinazione ancora oggi, la necessità di tenere vivo il "commercio nel cuore della città". Pur tra le mille difficoltà che si incontrano nel quotidiano,a partire dalla concorrenza della grande distribuzione, agli orari ingestibili, agli affitti spesso troppo cari, alla burocrazia asfissiante, gli stessi operatori hanno manifestato e manifestano la "volontà di resistere"..... anche perché le alternative alla chiusura dell'attività
sono solo l'allungamento della lista dei disoccupati o "senza lavoro". Per quanto di nostra competenza abbiamo sostenuto da tempo – ed oggi più che mai – che vi è la necessità di "fare rete" tra i commercianti ( ma anche fra le Associazioni tutte) per poter contare di più e per provare a "non morire". Noi siamo pronti a combattere tutte le battagli necessarie per "riaffermare i diritti" degli operatori del commercio, a partire – per esempio – dal giorno di "riposo condiviso", la domenica, anche perché i dati hanno fin qui dimostrato che lavorare sette giorni su sette non solo non ha fatto aumentare i fatturati, ma ha determinato solo un aumento dei costi di gestione delle attività introducendo, tra l'altro, elementi di concorrenza "impari" con la grande distribuzione. Restano valide le proposte già formulate (con ns precedenti note ed articoli) sull'argomento ed intese ad affrontare – almeno in questa situazione di crisi e nell'immediato – l'aspetto del credito alle p.m.i. che sono in difficoltà. Quello che ci sentiamo di poter garantire è il nostro contributo di esperienza e di idee da estrinsecare intorno "ad un tavolo tecnico operativo" che si spera, chi di dovere, vorrà convocare al più presto per affrontare il problema e per fare in modo che "il centro cittadino di Campobasso" non muoia definitivamente. *Presidente di Confimpresa Molise
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22 marzo 2014
La rossa del Pd ringrazia ironicamente Frattura per il passo indietro sulla chiusura dell’ente
La Venittelli ridicolizza Frattura: sull’Arpam ha preso un abbaglio
CAMPOBASSO. “Il dietrofront fatto dal presidente della giunta regionale del Molise Paolo Di Laura Frattura sulla volontà di sopprimere l’Arpa Molise ci riempie di orgoglio e soddisfazione”. Inizia così la nota stampa dell’onorevole Venittelli del Pd che dopo aver urlato ai quattro venti molisani la necessità di non chiudere l’Arpa Molise (oltre all’impossibilità), festeggia il passo indietro del governatore. L’incipit della nota stampa dà quasi l’impressione che Laura Venittelli abbia preso un colpo di sole. Invece, nel proseguire la lettura, è evidente che la deputata piddina coglie l’occasione per dimostrare ai molisani “l’inadeguatezza” della presidente della Regione che, ancora una volta, prende un abbaglio a livello amministrativo. “Dalla lettera con cui il governatore Frattura e il direttore generale per la Salute Antonio Lastoria – peraltro dalla nomina inconferibile (ndr) - declinano rispetto ai programmi che si erano prefissati si evince chiaramente come abbiano preso un grosso abbaglio nella fase di redazione dei
futuri programmi operativi pluriennali e dopo la bocciatura al tavolo tecnico Massicci, il Molise è stato al centro di una sollevazione di settore, che ha indotto la Regione a fare una inversione a U obbligata, più che convinta”. A costringere Frattura a ritirare la proposta di soppressione dell’Arpa (Agenzia regionale per l’ambiente) è stato, infatti, il tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali insieme al comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza. Ossia quei tecnici che a Roma lo scorso febbraio hanno bocciato la Regione Molise sul rientro dal deficit sanitario. Infatti nel verbale si boccia a tutto campo anche il tentativo di Frattura di chiudere l’Arpa. Idea, peraltro, incostituzionale se non si vogliono andare a toccare tutte le motivazioni di natura ambientale strettamente collegate agli interessi energetici di chi opera nel settore in questa regione. “In merito alla scelta regionale di “implementare all’interno della Azienda Sanitaria, il Dipartimento di Prevenzione Ambientale” a seguito della soppressione dell’ARPAM, si evidenzia che la prevista modalità di integrazione tra le attività tipiche del Dipartimento di Prevenzione e quelle ambientali sembrerebbe eccedere le disposizioni di cui dall’art. 7 quinques, comma 2 del DLgs. 502/92. Infatti – scrivono i tecnici romani nel verbale non letto dall’onorevole - il citato art. 7 quinques prevede come strumenti tipici per realizzare l’integrazione tra i due ambiti “la stipulazione di accordi di programma e convenzioni tra le unità sanitarie locali e le aziende ospedaliere e le agenzie regionali per la protezione dell’ambiente”, limitandone peraltro l’operatività a specifici ambiti (tutela della popolazione dal rischio ambientale, con particolare riguardo alle attività di sorveglianza epidemiologica e di comunicazione del rischio). In particolare, appare necessario evidenziare che con tale profilo organizzativo appare di difficile gestione la diversa imputazione degli oneri per le attività sanitaria e non, con il conseguente rischio di imputare a carico del Servizio Sanitario Regionale oneri non dovuti. Su tale prevista integrazione dell’Arpa Molise nell’ASREM si chiedono chiarimenti. Il Commissario precisa che, dopo attenta verifica, tale ipotesi di integrazione dell’Arpam è stata ritenuta non più perseguibile”. Non abbiamo letto la lettera inviata dal governatore e dal suo direttore, ma una domanda sorge spontanea: non è che Frattura ha tentato di far passare il dietrofront come un cambio di direzione dovuto alla sua volontà?
"Buon aiuto per l’occupazione”
Soddisfazione è stata espressa da Confartigianato Imprese Molise per i provvedimenti del governo CAMPOBASSO. “Misure da tempo attese, che vanno nella direzione più volte indicata da R.E TE. Imprese Italia. I provvedimenti di semplificazione e sburocratizzazione delle procedure favoriranno certamente l’accesso al mondo del lavoro e saranno strumenti utili per far ripartire l’occupazione, in particolar modo quella dei giovani”. Così le cinque associazioni che compongono R.E TE. Imprese Italia (Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti) commentano l’entrata in vigore del Decreto Legge sul lavoro, recante disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell’occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese, pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale. “I contratti a termine e quelli di apprendistato sono stati finalmente liberati da vincoli e anacronistici orpelli amministrativi: la semplificazione delle procedure è la strada giusta da percorrere per sbloccare le nuove assunzioni. In particolare, apprezziamo l’elevazione da 12 a 36 mesi della durata del rapporto a tempo determinato acausale, che pone finalmente fine ad una delle principali fonti di contenzioso per le imprese. Riteniamo utile che il decreto, nel fissare al 20% il limite massimo per l’utilizzo dell’istituto del tempo determinato, abbia salvaguardato l’autonomia dei CCNL a disporre misure diverse prevedendo comunque la possibilità per le imprese fino a 5 dipendenti di stipulare comunque un contratto. Accogliamo con favore anche la possibilità di proroga fino ad 8 volte entro il limite dei tre anni nell’ambito della stessa attività lavorativa.” “Giudizio positivo, inoltre, sulle semplificazioni apportate al contratto di apprendistato, tutte a vantaggio della formazione in azienda, che sicuramente aiuteranno il rilancio di questa tipologia contrattuale così importante per l’inserimento al lavoro dei giovani. Bene anche la smaterializzazione del Durc e lo stanziamento di ulteriori risorse su i contratti di solidarietà”.
Al via la raccolta firme dei Giovani Democratici
"Subito il reddito minimo garantito" Al Governatore Frattura: “si passi subito dalle promesse ai fatti” “Subito il reddito minimo garantito” Al via la raccolta firme dei Giovani Democratici Al Governatore Frattura: “si passi subito dalle promesse ai fatti” CAMPOBASSO. “Istituzione del Reddito Minimo Garantito. Sostegno al reddito di giovani precari e disoccupati residenti nella Regione Molise”. E’ incentrata su tale proposta la campagna di raccolta firme avviata in settimana dai Giovani Democratici dei Molise. Si tratta della prima petizione online, una sorta di esperimento mai provato fino ad oggi, che si appoggia al portale internet www.avaaz.org, la più grande e cono-
sciuta comunità internazionale che opera virtualmente ponendosi l’obiettivo di mobilitare milioni di persone in tutto il mondo su questioni urgenti. Con la petizione online si chiede la modifica della proposta di legge regionale n. 208 “ Istituzione del reddito minimo garantito. Sostegno al reddito in favore dei disoccupati, inoccupati o precariamente occupati”, presentata il 26 febbraio 2010 nella IV Commissione del Consiglio Regionale. “ Noi proponiamo – affermano Davide Vitiello, Segretario dei Giovani Democratici del Molise e Marinella Di Carlo, Responsabile dipartimento Politiche Sociali
GD Molise - che in via sperimentale i beneficiari del Reddito Minimo Garantito siano i giovani con età compresa tra i 18 e i 30 anni, disoccupati, inoccupati e precariamente occupati, a patto che possiedano al momento della presentazione dell’istanza per l’accesso alle prestazioni: la residenza nella regione Molise da almeno ventiquattro mesi, iscrizione nell’elenco anagrafico dei centri per l’impiego, reddito personale imponibile non superiore a 8 mila euro nell’anno precedente la presentazione dell’istanza. I soggetti beneficiari vedrebbero riconosciuto un sostegno mensile economico non superiore a 7 mila euro per un anno,
pari a 580 euro mensili, vincolato all’obbligo di seguire corsi di formazione professionale, tirocini, stage formativi o ogni iniziativa utile ad agevolare e facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro. Inoltre, i singoli comuni potranno integrare l’intervento con una serie di prestazioni indirette, volte a garantire la circolazione gratuita sui mezzi pubblici locali e la gratuità dei libri di testo scolastici, a favorire la fruizione di attività e servizi di carattere culturale, ricreativo e sportivo. In virtù dell’impegno preso in campagna elettorale dal Governatore del Molise Paolo Di Laura Frattura a dare attuazione al Reddito Minimo Garantito, chiediamo che si passi subito dalle promesse ai fatti e si introduca questo indispensabile strumento in via sperimentale per i giovani molisani, la fascia generazionale più colpita dalla crisi e, per giunta, non soggetta ad alcuna garanzia o tutela sociale “.
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Campobasso
22 marzo 2014
Al fianco di Michele Iorio, va alimentando una lista civica per Campobasso che raccolga il desiderio della collettività di facce nuove, di energie nuove, di nuove speranze
“Capitan Fracassa” Maurizio Tiberio s’è messo la mordacchia, ha cambiato pelle: maestro di pensiero, suggeritore accorto di strategie, animatore di rivincite e rivalse Un centrodestra che annoveri in ordine sparso Di Bartolomeo, il signor X di Michele Iorio, il signor X di Ncd, ha molto da sperare nella buona sorte
CAMPOBASSO - Consigliere comunale, protagonista, per attività professionale, del mondo finanziario, Maurizio Tiberio s’è conquistato un posto di rilievo sullo scenario molisano per la spavalderia delle sue dichiarazioni, per l’aggressività dei suoi interventi, per la vivacità delle sue intuizioni. Insomma, costantemente proiettato all’esterno, con incursioni spericolate nel sancta sanctorum della politica nostrana, sempre al centro della cronaca, abile a farsi considerare una “star” dell’assemblea di Palazzo san Giorgio, per non pochi aspetti “sordida e grigia”. Non c’è stata seduta del consiglio in cui non abbia spaziato e primeggiato, non abbia discusso e contrastato, non abbia incentrato sulla sua persona l’attenzione dei colleghi, della stampa e del pubblico. Insomma, un personaggio, un grimpeur. Tutto lasciava supporre che l’escalation sarebbe andata avanti con sempre maggiore calibratura, originalità e concretezza. Che avremmo assistito alle sue performance dialettiche ogni qualvolta sarebbe stato necessario un “capitan Fracassa” per uscire dalla marginalità. Da qualche settimana quel Tiberio non c’è più. Ha cambiato registro, timbro e atteggiamento. Lo ha fatto alla sua maniera: sicuro di sé e della sua nuova determinazione. Insomma, il Tiberio guascone e arrembante ha fatto largo al Tiberio serio e compunto, maestro di pensiero, suggeritore accorto di strategie, animatore di rivincite e rivalse. Nel caso ultimo, oppositore alla ricandidatura di Gino Di Bartolomeo alla testa di Forza Italia e di un sempre più sbiadito, anemico, e balbettante centrodestra, al fianco di Michele Iorio che, con altro stile, scopo e programma, va alimentando una lista civica per Campobasso che raccolga il desiderio della collettività di facce nuove, di energie nuove, di nuove speranze. Strano che gente adusa alla costruzione di per-
Giornate Fai di primavera, oggi e domani visita straordinaria alla Casa circondariale e di reclusione di Campobasso
sonaggi, di strategie, di rimescolamenti, non si sia avveduta del lavoro fatto e messo a frutto già da un anno da Pino Saluppo con gli stessi intenti e gli stessi obiettivi: rianimare un centrodestra debilitato dalle polemiche e le divisioni interne, riassumerlo, assembrarlo, rappresentarlo. Tiberio tace, ma non tarderà a parlare se saprà uscire con la carta vincente dalla zona d’ombra in cui s’è riparato da occhi e orecchi indiscreti, alla ricerca di un nome che valga qualcosa nel novero della competizione elettorale di maggio e rappresenti un incentivo alla voglia di rinnovamento. Non ha mollato e non ha intenzione di mollare l’idea delle primarie, ritenendole il sistema oggi alla moda che più di altri sistemi può garantire un minimo di democrazia. Ma intanto il tempo stringe, i nomi vagliati ed vagliare non mancano. Lui ce la sta mettendo tutta, meno di lui si mostrano convinti e fiduciosi dell’impresa Iorio, Fusco Perrella e Cavaliere. Il che non aiuta ad accelerare il passo. Dicono che ci sono difficoltà a intercettare su un livello di qualità e affidabilità la rappresentanza molisana del Nuovo centrodestra di Angelino Alfano. Difatti non si riscontrano tracce né si hanno notizie. Ma un centrodestra che annoveri in ordine sparso Di Bartolomeo, il signor X di Michele Iorio, il signor X di Ncd, ha molto da sperare nella buona sorte. L’unica cosa, dicono, in cui Tiberio non fa mai affidamento. Dardo
336 pagine € 19,90
di Giuseppe Saluppo
In occasione della ventiduesima edizione delle Giornate Fai di Primavera – che oggi e domani vedrà l’apertura straordinaria di oltre 700 beni in tutte le regioni italiane – a Campobasso si potrà eccezionalmente visitare la Casa Circondariale e di Reclusione di via Cavour 52. Sarà infatti possibile entrare nell’Istituto penitenziario, imponente edificio situato al centro della città - progettato nell’Italia post-napoleonica secondo i principi e le finalità del panopticon concepito dal filosofo e giurista inglese Jeremy Bentham (1791) - e costruito tra il 1830 e il 1861 con 4 bracci disposti a raggiera intorno a una torre cilindrica dotata di una cappella e di un posto di guardia permanente, e un quinto braccio adibito a corridoio. La visita pensata dalla Delegazione Fai di Campobasso permetterà di conoscere dal punto di vista storico e architettonico questa casa circondariale. Servirà inoltre ad avvicinare la cittadinanza alla realtà carceraria e alle sue problematiche attraverso la conoscenza e la valorizzazione del sito e sarà finalizzata a far comprendere la stretta relazione intercorrente tra “funzione” della pena e “spazi” della pena nella loro evoluzione storico/giuridica e sociale.
Parco dei Pini, problema aperto
Fare Verde rilancia la necessità che l'area passi dal privato ai cittadini
CAMPOBASSO. A seguito dell'esposto presentato da Fare Verde, una vasta area di Parco Dei Pini, adiacente la Via Berlinguer, è stata transennata dai Vigili del Fuoco per il pericolo derivante dalla presenza di quattro grandi alberi di Pino, ormai morti da diversi anni e pertanto a rischio di cedimento. L'area in questione, destinata ad area verde annessa alla lottizzazione Parco dei Pini, risulta, a tutt'oggi, ancora di proprietà privata e mai l'amministrazione comunale ne ha rivendicato la consegna dai privati proprietari, benché le palazzine siano ormai completate ed abitate da circa venti anni; ne consegue quindi una situazione di incertezza e poca trasparenza circa le responsabilità e le competenze sulla gestione dell'area. Con il citato esposto, presentato nei giorni scorsi, Fare Verde ha voluto quindi rincalzare e segnalare a chi di dovere, la situazione di pericolo esistente in un'area spesso frequentata da bambini, conduttori di cani e cittadini del quartiere desiderosi di qualche momento da trascorrere all'ombra dei maestosi alberi. Nella stessa area, solo qualche mese fa, Fare Verde, nell'ambito di una riuscitissima giornata ecologica e con la collaborazione spontanea di tanti cittadini del quartiere, ha effettuato un massiccio intervento di piantumazione di circa 40 nuovi alberi, al fine di avviare un percorso partecipato di riqualificazione dell'area; un percorso però difficilmente perseguibile finché l?area resterà di proprietà privata. In attesa di un tempestivo intervento di taglio e rimozione dei grandi fusti armai secchi, auspichiamo che tale circostanza possa essere utile per sollecitare le parti interessate all'assunzione delle proprie responsabilità: l'amministrazione comunale, per una legittima azione di rivalsa nei confronti del proprietario, e quest'ultimo per una maggiore cura e manutenzione dell'area, spesso abbandonata al degrado ed all'incuria, con derivante danno ambientale e paesaggistico per l'intero quartiere e l'intera città.
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Campobasso
22 marzo 2014
Là dove poggiavano su un lastricato, su mattonelle o sanpietrini, non si provvede a rimettere a posto il materiale divelto. Una raffazzonata gettata di cemento a rapida presa e via
La città manomessa: tolgono le vecchie colonnine ai parcheggi e turano i buchi col cemento Le società che gestiscono dall’esterno i servizi comunali fanno, disfanno, modificano, decidono a loro piacimento, consapevoli di non aver alcun rendiconto da fare né controlli da subire e tantomeno sanzioni da patire E’ in via di ultimazione il cambio delle colonnine dei parcheggi a pagamento. Un obbligo contrattuale ritardato di un anno, che ha consentito alla società che gestisce le strisce blu a Campobasso di guadagnarci qualcosa. Indebitamente. Questo giornale ha fatto di tutto per arrivare all’obiettivo per il quale, ricordiamolo, la società umbra aveva prevalso alla gara d’appalto. Colonnine moderne, forse un tantino complicate, meno ingombranti, ma dovute. Ora vogliamo segnalare alla società e all’amministrazione comunale che rimuovendo le vecchie colonnine è obbligatorio ripristinare lo stato di fatto quo ante. Purtroppo non accade. Accade il contrario. Vale a dire che là dove, ad esempio, le vecchie colonnine poggiavano su un lastricato, su mattonelle o sanpietrini, una volta divelti, nessuno provvede a rimettere a posto. Una raffazzonata gettata di cemento a rapida presa e via. Comprendiamo il punto di vista della società; non comprendiamo invece l’indifferenza e l’indolenza dell’amministrazione comunale. Si conferma, ovvero, ciò che abbiamo spesso detto e ripetuto. Le società esterne che gestiscono i servizi comunali godono di tutte le franchigie possibili e immaginabili. Fanno, disfanno, modificano, decidono a loro piacimento, consapevoli di non aver alcun rendiconto da fare né controlli da subire e tantomeno sanzioni da pa-
tire. Altrimenti la società dei parcheggi non avrebbe traccheggiato finché ha potuto nel cambiare le colonnine, fregarsene di tenere invisibili le strisce blu degli stalli automobilistici, e cavarsela con una spruzzatina di cemento per evitare di rimettere in sito il materiale preesistente (lastre, piastrelle o sanpietrini) là dove divelto. Non di meno, godono di libertà tutte le altre società che gestiscono i servizi comunali esternalizzati (raccolta dei rifiuti, rete elettrica, servizi cimiteriali, depurazione delle acque luride). Anche per queste differenti fonti di gestione
rimane aperto e irrisolto il capitolo dei controlli. A cercarlo, anche col lanternino di Diogene, un verbale di sopralluogo, un verbale di contestazione o di verifica è praticamente impossibile. Tutto scorre. Secondo le utilità dei gestori e le compiacenze municipali. Eppure, di luce, di notte, a Campobasso ne manca parecchia. Un capitolo e un discorso a parte meritano la gestione della rete del gas metano e il trasporto urbano. Non se ne parla da anni, lasciati in un perenne cono d’ombra, mai verificati se corrispondenti o meno alle esigenze della collettività, se mi-
VERSO IL VOTO
Primarie centrosinistra, stasera la presentazione delle candidature salvo colpi di scena Questa sera si conosceranno i nomi dei candidati alle primarie del centrosinistra che si terranno il 6 aprile. Il limite massimo per presentare le candidature è stato fissato alle 20 di oggi. Ancora qualche ora è finalmente si saprà con precisione chi si sfiderà per diventare il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra. Per ora è certa la partecipazione di Bibiana Chierchia sostenuta da Sel, Antonio Battista del Pd, Pino Libertucci in area Pd, Piero Colucci che prima ha sondato anche la coalizione di centrodestra, il presidente del Guerrriero Sannita Giovanni Muccio e Augusto Massa che però fino alla fine potrebbe sempre decidere di fare un passo indietro lasciando il campo al collega e amico Battista. Ma non finisce qui perché, oltre alle possibili candidature blitz, tutti sono in attesa del tanto annunciato colpo di scena. L’asso nella manica, la carta vincente piazzata dal Governatore che dovrebbe sbaragliare gli avversari, nel caso in cui partecipasse alle primarie, oppure mettere
tutti d’accordo provocando inevitabilmente l’annullamento delle preelezioni. Quella che si aspetta è la famosa “sintesi” che , tra l’altro, dovrebbe essere anche il motivo per cui la macchina organizzativa sarebbe stata costretta a rallentare facendo slittare le primarie di una settimana per dare più tempo ai vertici di individuare il nome in grado di fare la differenza. Una ricerca non facile che potrebbe continuare anche dopo la presentazione delle candidature di stasera perché la “sintesi”, come si addice ad una vera star, potrebbe arrivare anche all’ultimo momento, anche alla vigilia delle primarie lasciando tutti di stucco. In un clima politico abbastanza surreale un pizzico di ironia non guasta ma volendo tornare più seriosi si ricorda che, in base al ferreo e rigido regolamento delle primarie, gli aspiranti candidati dovranno presentare cento firme a supporto del loro nome e che le richieste dovranno essere presentate, entro le 20, al circolo del Pd. Teresa Manara
gliorabili, se riconducibili ad aggiornamento oppure no. Non se ne parla. Per cui, prendiamo il gas. La convenzione è scaduta da oltre un decennio, e da oltre un decennio l’amministrazione comunale sta evitando di affrontare la verifica delle condizioni contrattuali e del loro assolvimento. O, meglio, la possibilità di una nuova gestione, con una nuova concessione. La faccenda è pietrificata. Non se ne parla. E ciò vuol dire che la situazione, sta bene a pochi o solo a qualcuno. Certo non alla collettività che della rete di distribuzione del gas attende notizie e non le ottiene. La Seac ormai è assimilabile ad un’entità comunale, una sorta di protesi strutturale, tanti sono i decenni in cui assolve alla mobilità dei cittadini sul territorio. Lo fa con grande senso di responsabilità e disponibilità. Ma lo stato d’incertezza in cui permane, essendo il trasporto urbano un servizio prorogato, non aiuta ad affrontare in termini esaustivi come modificarlo, eventualmente migliorarlo, oppure sopprimerlo. L’amministrazione che sta per uscire da Palazzo san Giorgio non ha voluto o saputo affrontare un sistema organico di revisione dei servizi diretti o dati in gestione. L’amministrazione che dopo il 25 maggio entrerà nel Palazzo vorrà avere tempo per capirci qualcosa. Frattanto, “Campa cavallo che l’erba cresce”. Dardo
Parco giochi, sfrattato il gestore
Il Comune ha bandito la gara d'appalto per l'area di via XXIV maggio Scatta la petizione popolare per salvaguardare l'attuale gestione
CAMPOBASSO. Alla fine il Comune di Campobasso ha bandito la gara d'appalto per la gestione del Parco giochi di via XXIV maggio. Perchè quando una struttura funziona bisogna giocoforza tagliarle le gambe? Era stato il Comune capoluogo ad inoltrare alla ditta che gestisce il Parco una raccomandata nella quale la si invitava a "rimuovere, entro e non oltre la scadenza contrattuale del 20 maggio 2014, tutte le attrezzature e|o le opere realizzate". Ma perchè questa decisione? Perchè, soprattutto, farla a ridosso delle elezioni amministrative del 25 maggio? Non sarebbe stato il caso, almeno, di prorogare qualche mese in attesa della nuova amministrazione? Sono interrogativi non secondari anche perchè siamo in presenza di gente che lavora e che su quella struttura ha anche investito. Mandarla, d'un tratto a casa non è secondo logica. Il Parco di via XXIV maggio da qualche anno funziona ed anche bene a seguito proprio della nuova gestione. Nel recente passato non pochi furono gli inghippi e le lamentele da parte dei genitori dei bambini che spesso e volentieri trovano l'area chiusa o sporca o con l'erba alta. Con la nuova gestione, invece, le cose sono cambiate ed anche le opere di migliorie realizzate, sulle quali il Comune ha appuntato gli strali, rendono ancora più funzionale la struttura. E', forse, un reato? O, al contrario, andava sostenuta l'iniziativa garantendo un minimo di aiuto invece di essere cacciati a calci nel sedere? Una situazione al limite della normalità e che ha già visto, come nel caso dell'assegnazione del bar dell'area della Foce, l'assurdo della gara andata deserta. L'amministrazione comunale, invece di pensare a garantire un piano organico di interventi per rendere funzionali le strutture aperte al pubblico rende la vita difficile a quanti intendono lavorarvi a favore dei cittadini. Quello che sta accadendo per il Parco giochi di via XXIV maggio è solo l'ultimo esempio di una politica sbagliata a danno delle micro imprese familiari che vogliono solo lavorare investendoci in lavoro e soldi. E, poi, perchè tutto questo a ridosso delle elezioni Comunali? Ed è su questo assunto che si basa la petizione popolare avviata fin da ieri tendente a far rivedere la posizione agli amministratori di Palazzo San Giorgio.
TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
ANNO X - N째 68 - SABATO 22 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
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Isernia
22 marzo 2014
La Finanza sbaraglia un giro
Migliaia di euro sequestrati e bloccati conti correnti, auto e altri beni ad una famiglia Rom di Isernia
ISERNIA. Denaro contante, oro, gioielli, orologi Rolex, macchine di lusso e altro ancora, per un valore complessivo quantificabile in centinaia di migliaia di euro. Questo il “bottino” dell’operazione antimafia messa a segno in mattinata dalla Guardia di Finanza di Isernia (che ha agito dietro mandato della Divisione Anticrimine della Questura) ai danni della famiglia Rom più potente della città. Le Fiamme Gialle sono intervenute, con massiccio dispiegamento di uomini, già di primo mattino, con l’obiettivo preciso di effettuare l’imponente sequestro preventivo dei beni riconducibili agli indagati, sottoposti a provvedimento di sorveglianza speciale. Sotto sequestro anche alcuni conti correnti bancari, compresi quelli intestati a persone terze ma di fatto “controllati” dai membri del potente clan Spada. Una operazione, quella portata a compimento dalla Guardia di Finanza di Isernia, che non ha precedenti in Molise. Spetterà agli indagati, in fase di eventuale giudizio, dimostrare la provenienza lecita dei beni sottoposti a sequestro preventivo.
Fondi per la cultura, l’efficienza della Provincia
di Mario Lombardi* Quanto deliberato dalla Giunta provinciale rappresenta null'altro che la ripartizione del fondo Regionale in materia di cultura e turismo, ridotto negli anni e per il 2013 costituito dai soli residui non rendicontati degli anni precedenti. L'assegnazione degli stessi equivale infatti ad invitare gli assegnatari a rendicontare le spese effettivamente sostenute nella realizzazione delle manifestazioni per la conferma e la liquidazione del contributo. Un ruolo, quello della Provincia in materia di cultura e turismo, consolidato negli anni e che ha contribuito alla realizzazione di manifestazioni di eccellenza anche nella nostra piccola provincia; merito degli operatori territoriali, merito dei dipendenti e dei dirigenti del nostro Ente che si occupano di cultura e turismo. Impegnati a far quadrare un bilancio delicatissimo, quello del 2013, abbiamo comunque deciso di non privare di fondi la nostra già martoriata realtà territoriale.Fondi a destinazione vincolata e dedicati proprio alle attività culturali e turistiche. Diversamente non ci saremmo distinti per efficienza e responsabilità bensì avremmo contribuito ad ingrossare la già folta schiera di amministrazioni inadempienti che "mandano indietro" fondi e contributi destinati al proprio territorio. Sarà sfuggito ma il 28 maggio 2013 presso l'Auditorium Unità d'Italia di Isernia sotto la direzione di Leo Quartieri sono andati in scena i "Misteri" di Campobasso ed il sostegno all'iniziativa, confermato in determina, rappresenta lo sforzo di regionalizzare le manifestazioni d'eccellenza delle due provincie. Allo stesso modo immaginare prossimamente una serata del " Mario Lanza" nella provincia di Campobasso piuttosto che dell' "Eddie Lang jazz Festival di Monteroduni" è nel rispetto della reciprocità ed in linea con una sinergia territoriale ormai necessaria. Spero che la Regione possa e voglia raccogliere quest'impegno. Non solo quindi contributi alle grandi manifestazioni ma grande attenzione anche a quel turismo di ritorno, sono migliaia i molisani che l'estate tornano nei paesi di origine, che caratterizza i piccoli comuni ed in cui, con poco, è possibile realizzare davvero tanto. L'augurio di tutta l'Amministrazione provinciale è che quanto di importante è stato prodotto dal nostro Ente su tutto il territorio possa sopravvivere alle sorti della Provincia di Isernia. *Assessore alla Cultura
Lettera aperta
Agenzia Sfide, diciamo la verità
Con riferimento agli articoli, pubblicati dai locali organi di informazione, relativi alla situazione occupazionale ed economico-finanziaria dell'agenzia, si desidera smentire inesattezze e falsità in essi contenute, dettate dalla poca conoscenza della questione e da una grande superficialità nell'affrontare la problematica. Si parla di "dipendenti " che non percepiscono "stipendi" da molti mesi. Il personale dell'Agenzia non ha assolutamente un contratto di lavoro dipendente, ma un contratto di collaborazione a progetto. Dalla normativa vigente non si può quindi parlare di "stipendi" da percepire, ma esclusivamente di compensi commisurati alla quantità e qualità effettiva del lavoro eseguito. Si rappresenta, infatti, che il lavoro a progetto si contraddistingue: per essere un contratto di collaborazione riconducibile a uno o più progetti specifici eper essere ancorato a un risultato ben preciso, nel rispetto del coordinamento con l'organizzazione del committente e indipendentemente dal tempo impiegato per l'esecuzione dell'attività lavorativa. I progetti, a cui i collaboratori dell'Agenzia lavorano, trovano piena copertura economica nel contributo regionale riconosciuto con delibera n. 69 del 31.01.2013, che ha costituito il presupposto giuridico delle proroghe dei relativi contratti (effettuate a partire dall'anno 2013). I motivi per cui non si è potuto ancora provvedere al pagamento dei compensi sono i seguenti: • Motivi di natura finanziaria: collegati al mancato trasferimento delle risorse da parte della Regione, nonostante una richiesta di anticipazione, effettuata in data marzo 2013, e una successiva richiesta di SAL al 31.12.13, avanzata nel mese di febbraio 2014; • Motivi di natura progettuale: per alcuni collaboratori il mancato o parziale raggiungimento di obiettivi progettuali non ha consentito una valutazione positiva della prestazione lavorativa svolta e, di conseguenza, una commisurazione del relativo compenso. Con riferimento poi all'aspetto contributivo, trattandosi di rapporti di collaborazione a progetto, tutti i collaboratori sono iscritti all'INPS al fondo pensionistico della Gestione Separata. L'Agenzia, in quanto committente, ha sempre provveduto a versare, nei termini di legge, la quota dei 2/3 a suo carico e quella
di 1/3 trattenuta per legge, ma all'atto della corresponsione del compenso. Su tutti i compensi corrisposti, compresi quelli del 2013, l'Agenzia ha provveduto al versamento nei termini di legge, cioè entro il giorno 16 del mese successivo a quello di pagamento del compenso, sia delle somme trattenute al lavoratore sia quelle rimaste a suo carico. Nessun obbligo di versamento decorreva, tuttavia, per le somme ancora ed eventualmente da corrispondere al lavoratore. Inoltre, si rappresenta che l'assemblea dei Soci, convocata per il 10 marzo u.s. (e non l'11, come erroneamente riportato in alcuni articoli di stampa), non è stata "aggiornata", come si è letto su alcuni quotidiani, ma si è regolarmente svolta, essendo legalmente costituita ai sensi di legge e di Statuto, e ha deliberato su quasi tutti i punti posti all'ordine del giorno. La decisione di aggiornare la riunione ha riguardato solo un argomento iscritto all'o.d.g., per la trattazione del quale l'assemblea ha ritenuto opportuno riconvocarsi in altra data. Fuorviante e parzialmente inesatta è poi la notizia di una presunta "recente fuoriuscita" dalla compagine sociale di S.F.I.D.E. della Camera di Commercio di Isernia. L'ente camerale, infatti, ha chiesto di recedere dalla società, ma ad oggi è ancora socio della stessa. Inoltre, l'ingresso della Camera di Commercio in S.F.I.D.E. è stato determinato, a suo tempo, dalla natura mista, pubblico-privata, della società, ponendosi l'ente camerale in rappresentanza degli interessi dei soggetti privati. A seguito della modifica dello Statuto del marzo 2013, S.F.I.D.E. è oggi una società a totale partecipazione pubblica, con la conseguenza che l'interesse della Camera di Commercio alla partecipazione in essa è venuta meno. Inoltre, sulle illazioni pubblicate relative al fatto che l'Agenzia si troverebbe "sul viale del tramonto" a causa della perdita progressiva della sua "mission" si rappresenta che l'Agenzia è nata nel 2006, su volontà della Provincia, con la mission di supportare i Comuni sul piano tecnico nelle scelte di programmazione integrata territoriale, promuovendo e coordinando progetti per lo sviluppo socio-economico del territorio provinciale.Attualmente essa è Soggetto Responsabile e Unità Tecnica del Progetto Integrato Territoriale "Alto Molise e Mainarde e Valle del Volturno", ha svolto e svolge importanti funzioni di supporto
tecnico alle scelte di pianificazione dei singoli interventi delle amministrazioni comunali, elaborando tutte le Matrici degli interventi a valere sui fondi FESR ed FSC e consentendo al territorio provinciale di beneficiare di ingenti finanziamenti per un totale di € 18.561.041,00. Nel corso degli anni ha intrapreso ulteriori progetti che hanno determinato un aumento del numero di collaboratori dell'Agenzia, progetti che hanno sempre avuto copertura economico-finanziaria in fondi regionali o in risorse stanziate dalla Provincia sulla base di un contratto di servizio. Tuttavia, oggi, la progressiva riduzione dell'entità dei trasferimenti statali alla Provincia ha visto un taglio drammatico delle risorse destinate a molti progetti e questo impone all'Agenzia di operare scelte di riorganizzazione delle sue attività per progetti e, purtroppo, la conseguente impossibilità di proseguire una parte delle collaborazioni. I vertici amministrativi di S.F.I.D.E. si sono dichiarati più volte pronti a partecipare al tavolo interistituzionale che l'organizzazione sindacale CISL FP Molise aveva detto, nei mesi scorsi, di volere convocare tra le parti e il Presidente della Regione Molise Paolo di Laura Frattura per la risoluzione della vertenza, ma di tale tavolo e dello stesso sindacato non si sono avute più notizie. La predetta situazione occupazionale e quella finanziaria è stata, inoltre, portata all'attenzione della stessa Regione Molise in diverse occasioni. L'Assessore Regionale alle Politiche per l'Occupazione Michele Petraroia conosce bene le problematiche dell'agenzia, avendo in passato, in qualità di consigliere di opposizione, interessato la Seconda Commissione Lavoro della Regione Molise, chiedendo ed ottenendo l'avvio di specifiche audizioni con i vertici di SFIDE. Si chiede, pertanto, all'Assessore Petraroia di proseguire nell'interesse manifestato nei confronti del futuro dell'Agenzia e dei suoi collaboratori, intervenendo per sbloccare i pagamenti.Ad oggi, nei confronti dell'Ente Regionale, sul piano finanziario, siamo ancora in attesa che si sblocchino le risorse collegate al progetto finanziato dalla stessa Amministrazione regionale con la delibera n. 69/2013, sopra citata. Si è, inoltre, in attesa della firma del disciplinare di concessione relativo alle attività di Assistenza Tecnica, affidate a S.F.I.D.E. in qualità di Unità Tecnica del PIT, per un importo pari ad euro 205.176,24.
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Termoli
22 marzo 2014
Amministrative, centrosinistra: in scadenza il termime per le primatie TERMOLI - Oggi si dovrebbero decidere le candidature per le primarie del centrosinistra e, tra i tanti nomi fatti nei giorni scorsi, pare che il Pd punti su Andrea Casolino, ex assessore alla Cultura della Giunta Greco e candidato alle scorse regionali nella lista del Pd. Su casolino converge la scelta dell’onorevole Laura Venittelli che chiede il sostegno del circolo cittadino e del segretario Sarebbe lui l’uomo di punta, che l’onorevole Laura Venittelli ha incontrato nelle
ultime ore, proponendo il suo sostegno e di conseguenza l’appoggio della parte maggioritaria del circolo che fa capo al segretario Antonio Sciandra. Secondo indiscrezioni il nome di Casolino sarebbe gradito anche ai componenti del locale circolo di Sel che comunque continuano a sostenere la candidatura di Simone Coscia e per decidere definitivamente dovranno sentire iscritti e simpatizzanti. Sembrerebbe tutto facile ma cosi pare non sia perché c’è da
convincere anche gli altri partiti e anche una componente dello stesso PD. Infatti Michele Giuliano, che rappresenta Cuperlo, pare abbia già terminato la raccolta delle sottoscrizioni per la presentazione del suo nome. Poi cè Libera Termoli che non arretra di un passo per il proprio candidato Paolo Marinucci, per non dimenticare i Comunisti italiani e l’Italia dei Valori che continuano a portare avanti il nomme di Antonio D’Ambrosio
Manes rivendica ruolo dei consorzi Zuccherificio, rinviato l’approvazione del bilancio contro il dissesto idrogeologico TERMOLI - Il 100 % dei comuni del Molise sono a rischio idrogeologico è quanto emerge dai dati dell’Associazione Nazionale Bonifiche e del Consiglio Nazionale dei Geologi, che accomunano la nostra regione a Calabria, Basilicata, Umbria e Valle d’Aosta. Complessivamente in Italia l’82% dei Comuni sono a rischio idrogeologico. “Per contrastare tale rischio, un ruolo importante possono e debbono averlo i Consorzi di Bonifica” è quanto sostenuto da Giorgio Manes, presidente dell’Unione Re-
gionale delle Bonifiche per il Molise, intervenendo ai lavori della IX Conferenza Organizzativa dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni, a Venezia. Occorre intervenire per la riduzione del rischio idrogeologico eliminando, per tale settore, i vincoli del patto di stabilità, accelerando i tempi per l’applicazione della PAC 2014/2020, con i piani di sviluppo rurale, che vi comprendono le azioni per acque irrigue, incentivando gli usi plurimi delle acque irrigue, come l’idroelettrico. Nel corso dell’importante as-
sise nazionale, è stato rivolto un forte invito alle Amministrazioni territoriali di fare proprio il Piano per la riduzione del rischio idrogeologico, presentato dalla Unione Nazionale delle Bonifiche, una risposta concreta, frutto dell’esperienza maturata dai Consorzi di bonifica sul territorio. Giorgio Manes ha evidenziato, nel suo intervento, come sia stato importante per il Molise il Piano irriguo nazionale, delle cui risorse economiche, negli anni addietro, hanno beneficiato tutti e tre i Consorzi di Bonifica molisani.
La fiaccola della Pace nelle scuole Apre lo sportello
TERMOLI - La Peace Run farà tappa nella città adriatica. La gara podistica a staffetta giungerà a Termoli lunedì 24 marzo e nella mattinata farà il giro delle scuole elementari della città. I podisti porteranno una fiaccola di tipo olimpico, simbolo di pace, per sensibilizzare a diffondere la pace nel mondo attraverso l’impegno e la collaborazione di tutti i popoli. Icorridori tedofori sono partiti il 18 marzo da Roma e arriveranno a Termoli dopo la tappa intermedia de L’Aquila. Durante la visita nelle scuole, i corridori si presenteranno ai bambini attraverso una serie giochi e spiegheranno gli intenti legati a questa manifestazione nata nel 1987 che abbraccia le scuole di tutti i continenti, rendendole parte integrante di un programma mondiale. La fiaccola partirà poi alla volta di San Giovanni Rotondo e proseguirà il suo viaggio fino a Taranto, tappa conclusiva della lunga corsa italiana che si concluderà il 27 marzo.
Incontro medico-sportivo per i ragazzi TERMOLI – Oggi alle 17,30, presso l'auditoriom Giovanni Paolo II a S. Maria degli Angeli, si terrà l'Incontro Medico-Sportivo con i genitori e ragazzi della scuola calcio. Interverranno: il dott. Roberto Salvatore (laureato in medicina sportiva) sul tema: "Alimentazione e abitudini alimentari"; dott.ssa Annamaria Di Criscio (Psicoterapeuta)
sul tema: "Aspetti motivazionali nel periodo evolutivo"; dott. Giovanni Paolicelli (laureato in Fisioterapia) sul tema: "Patologie dell'età evolutiva nel giovane calciatore"; Mario Ianieri, presidente Avis Termoli sul tema: “Atleti a disposizione della solidarietà del dono” Sport e Solidarietà “Primi nello Sport primi nella Vita”.
“Spazio Dislessia” TERMOLI – L’Associazione italiana Dislessia comunica che presso il III Circolo didattico di Via Stati Uniti apre lo sportello “Spazio Dislessia”. Lo sportello gratuito, per genitori di bambini e ragazzi con D.S.A., insegnanti, operatori e chiunque ne avesse bisogno resta aperto nel periodo scolastico: Martedì pomeriggio dalle 15 alle 17 e il mercoledì mattina dalle 9 alle 13 con cadenza quindicinale o a seconda delle esigenze. Per conoscere i giorni mensili di apertura e fissare un colloquio contattare il numero telefonico 349 7079127. La missione dell’A.I.D. è quella di concretizzare interventi a favore dei bamvuni e ragazzi con DSA, affinché abbiano pari opportunità formative e la possibilità di poter costruire serenamente il proprio progetto di vita.
TERMOLI – Non è stato ancora approvato il bilancio 2013 del Nuovo Zuccherificio del Molise e la discussione di merito slitta di qualche giorno. La decisione è stata presa nell’ultima riunione del Consiglio di amministrazione perché non ci sarebbero le basi per far quadrare i conti ed ora bisognerà trovare una soluzione a breve termine.Tra le soluzioni paventate quella di avanzare la richiesta al Tribunale di uno sconto o l’annullamento del canone di affitto. In questo modo si potrebbe guardare con più tranquillità al futuro e alla prossima campagna saccarifera.
Avvio dei lavori di manutenzione straordinaria nelle scuole
TERMOLI - Nella mattinata del 19 marzo,dopo le nostre segnalazioni ,l’ingegnere dell’ufficio tecnico comunale, il responsabile di una impresa edile unitamente ai rappresentanti dell’associazione “ La Giusta Scuola” hanno effettuato i sopralluoghi nei vari plessi scolastici per far fronte alle problematiche presenti, anche se con poche risorse finanziarie a disposizione. Pertanto inizieranno a giorni i lavori di manutenzione straordinaria con la priorità sui problemi più gravi. Ecco l’elenco delle scuole dove saranno eseguiti i lavori. Plesso di Difesa Grande: Scuola materna (140 alunni), rifacimento della pavimentazione nel salone delle attività didattiche, prese elettriche, sostituzione delle valvole ai termosifoni, riparazione boiler del bagno, sostituzione dei vetri rotti, verifica delle pompe antincendio; Scuola elementare (37 alunni provenienti dalla scuola materna di via Tremiti), sostituzione dei lavelli presenti con quelli a misura dei piccoli frequentanti; Scuola media, sostituzione delle piastrelle non a norma. Ricordiamo che questa scuola a breve otterrà il certificato preven-
zione incendi grazie all’esposto presentato dall’associazione. Scuola materna di via Cina (130 alunni), sostituzione di quattro lucernari, messa in sicurezza delle prese elettriche, manutenzione bagni. Scuola materna Principe di Piemonte, sostituzione di un lavello con uno a misura dei piccoli frequentanti. Scuola media Oddo Bernacchia (280 alunni), rifacimento del solaio del vano scala e delle pareti corrispondenti di un significativo imbrattamento (macchie scure e scolature) e ripristino della sifonatura dei sanitari che causano la perdita di liquido in corrispondenza dei giunti dei condotti di scarico. Ricordiamo che anche questa scuola a breve otterrà il certificato prevenzione incendi grazie all’esposto presentato dall’associazione. La Giusta Scuola è il tramite delle voci dei nostri piccoli cittadini che a causa della tenera età non possono esprimere i loro disagi. Ringraziamo di cuore l’attenzione e la disponibilità dell’ingegnere Graziano del comune di Termoli che ha preso in considerazione le voci dei piccoli studenti. L’associazione “ La Giusta Scuola”
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Termoli
22 marzo 2014
Guardia Costiera, continuano i controlli a tappeto sulla pesca: operazione “Salva Delfino” LITORALE - La Direzione Marittima di Pescara ha coordinato, tra il 10 e il 15 Marzo, un'operazione complessa di Polizia Marittima denominata "Salva Delfino" durante la quale sono stati effettuati accurati controlli sulla filiera della pesca su tutto il territorio di giurisdizione in collaborazione con Guardia di Finanza, Corpo Forestale e Aziende Sanitarie locali. Dai controlli in mare alle unità da pesca, alle verifiche nei punti di sbarco, nei mercati ittici e nei centri di distribuzione, con una attenzione particolare alle pescherie ed ai punti di ristorazione, senza escludere nessuna delle fasi della commercializzazione del prodotto ittico, con il fine preminente della tutela del consumatore e della tutela di specie protette e contingentate come il tonno rosso, il pesce spada ma soprattutto la eventuale commercializzazione di filetto di delfino spacciato per specie diverse. Sono state 159 le ispezioni, con 35 sanzioni amministrative per un importo complessivo di oltre 70.000,00 Euro. Le principali sono state elevate per inosservanza della normativa sull'etichettatura (mancanza di informazioni o errate informazioni al consumatore sul prodotto) e per violazioni sulla tracciabilità/rintracciabilità (mancanza di do-
Bene Commissione ambiente Senato su invito governo a moratoria trivellazioni in mare LITORALE - Il coordinamento pesca dell’Alleanza delle Cooperative italiane è soddisfatto per la risoluzione approvata in commissione Ambiente del Senato, presieduta dal Senatore Marinello, che impegna il governo a rivedere le modalità di rilascio delle autorizzazioni per le trivellazione in mare al fine di ricerca, coltivazione ed estrazione di idrocarburi, gettando le basi per una normativa più ferrea e una moratoria a nuove trivellazioni. "Le attività ad alto impatto e rischio ambientale in aree sensibili dove opera la nostra flotta – sottolinea l’Alleanza - devono essere soggette a una valutazione di impatto unica e trasparente che implichi anche l’esame dei costi e benefici rispetto a tutte le economie del mare". La risoluzione adottata va in questa direzione, precisa l’Alleanza, che apprezza l’invito fatto dalla Commissione affinché l’Italia recepisca tempestivamente il cosiddetto "Protocollo Offshore", per la protezione del Mediterraneo dall'inquinamento derivante dall'esplorazione e sfruttamento del mare, in vigore già dal 2011. “L’auspicio è che il governo accolga al più presto questo invito e dia vita ad un’azione legislativa in grado di prevenire rischi, eventi ed impatti a chi vive e lavora sul mare”.
cumentazione che consente di stabilire la "storia" e di identificare il prodotto ittico). Rilevanti anche le sanzioni a carico di motopescherecci sorpresi ad effettuare attività di pesca utilizzando attrezzi non conformi e in zone e tempi non consentiti. Una sanzione da 10.000 euro è stata elevata da parte dell'Ufficio di Vasto in collaborazione con la locale ASL, che ha individuato un centro di
trattamento molluschi privo delle necessarie autorizzazioni sanitarie. Dalla verifica effettuata sono stati rinvenuti all'interno di due vasche circa 50 Kg. di molluschi (cozze, vongole veraci, fasolari e ostriche) - immediatamente sequestrati - pronti per la successiva commercializzazione. Sono state invece 4 le di not izie d i reato, di cui due nei confronti di ristoratori che, a Vasto e Lan-
ciano, nel proprio menù anno omesso di indicare il prodotto ittico congelato, una nei confronti di un grossista di Torino di Sangro che aveva acquistato una partita di calamari coreani (loligo duvauceli) successivamente immessi in commercio come i più pregiati calamari locali (loligo vuigaris), l'ultima a carico di un marittimo che nel porto di Ortona senza avere il titolo assumeva il ruolo di Comandante di un motopesca. Di rilievo, inoltre, il sequestro nella zona di mare antistante Pescara di 67 nasse da pesca, che oltre ad essere posizionati ad una distanza dalla costa non consentita (inferiore ai 300 mt), costituivano pericolo alla navigazione in quanto non segnalati. Per quanto concerne l'ambito molisano, la Capitaneria di porto di Termoli, nel corso della citata operazione, procedeva al sequestro di circa 2.100 esemplari di ricci, poi rigettati in mare in quanto ancora vivi, ed al relativo sequestro delle attrezzature subacquee utilizzate per tale illecita attività. Sempre la Guardia Costiera termolese, procedeva ad elevare sanzione amministrativa, nonché a porre sotto sequestro le attrezzature utilizzate non consentite ad un natante intento alla pesca in area marina protetta.
Un algoritmo rischia di mettere al bando la pesca del pesce azzurro nel mare Adriatico
LITORALE - Un algoritmo rischia di mettere al bando la pesca del pesce azzurro nel mare Adriatico, dove vengono pescate oltre il 90% delle sardine e delle acciughe made in Italy (circa 40 mila tonnellate di acciughe e 10 mila tonnellate di sardine all’anno). E’ l’allarme lanciato dalla Federcoopesca-Confcooperative alla luce dei dati prodotti da un modello matematico messo a punto dal comitato scientifico della Commissione generale per la pesca del Mediterraneo (Cgpm) allo scopo di attuare il piano di gestione dei piccoli pelagici in Adriatico. “Se avessimo già adottato questo sistema di valutazione, con i dati del 2012, ci troveremmo a dover impedire di lavorare al 93% delle imbarcazioni dedite a questa pesca. E’ assurdo. Vanno assolutamente rivisti i parametri da utilizzare” afferma l’associazione in vista della
prossima assemblea della Cgpm, chiamata a decidere sull’adozione o meno di questa procedura. Le critiche rivolte dalla Federcoopesca al procedimento messo a punto dal comitato scientifico sono legate al fatto che le possibilità di pesca per un determinato anno vengano fatte sulla base dei dati raccolti due anni prima e che nei dodici anni presi in esame (20002012) si nota come gli indicatori adottati diano risultati drasticamente diversi sullo stato della risorsa e questo varia da un anno all’altro. “Se dovesse passare questo principio ci troveremmo di fronte al paradosso di dover azzerare questo tipo di pesca in un determinato anno e il successivo ad incrementarla anche del 200%. Questo senza tenere in minima considerazione le ripercussioni socio economiche che queste scelte produrrebbero”. L’as-
sociazione definisce quello messo a punto un sistema schizofrenico che non salvaguarda la risorsa e mortifica le imprese, impedendo una adeguata programmazione aziendale. “Ci auguriamo che a prevalere sarà il buon senso”.
Aperte iscrizioni alla IV edizione de la Natura nel Piatto
BONEFRO – Organizzato dall’Ecomuseo Itinerari Frentani, in collaborazione con il comune di Bonefro e del professor Gildo Giannotti, domenica si terrà la IV edizione della Natura del Piatto. L’iniziativa, nata da un’idea di Marcello Pastorini nel 2010, consente ai partecipanti di acquisire varie conoscenze su elementi naturalistici ed enogastronomici, le-
gati alla storia e all’archeologia, all’arte, alle tradizioni del territorio regionale. La manifestazione inizierà alle 10 con la visita al museo etnografico; alle 11 “Le piante per il benessere, un percorso guidato dal professor Gildo Giannotti, per conoscere le piante utilizzate in tisane e varie preparazioni; alle 12,30 pausa pranzo a buffet; alle 15 passeggiata
alla scoperta del Borgo di Bonefro, della Chiesa di Santa Maria delle Rose, delle fontane e determinazioni piante alimentari spontanee trovate nella breve escursione. Per qualsiasi informazione telefonare al numero 3406550584. Le iscrizioni termineranno giovedì 28 marzo alle ore 12 e la partecipazione è gratuita.
Lilt, in ospedale ambulatori aperti per prevenzione oncologica
BASSO MOLISE – Anche al San Timoteo e al Vietri gli ambulatori resteranno aperti per visite di prevenzione oncologica. Una giornata organizzata dalla sezione provinciale molisana della Lega italiana per la lotta ai tumori, nell’ambito della settimana dedicata alla prevenzione, con visite senologiche, dermatologiche, stomatologiche e pap test. Negli ospedali di Termoli e Larino e nell’ambulatorio di Casacalenda dalle ore 9 alle 13 sarà possibile sottoporsi ai controlli. Le visite sono gratuite ma bisogna prenotarsi chiamando il numero telefonico 0875 714008.
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Spettacolo
22 marzo 2014
Gino Paoli per sempre Leggenda del cantautorato italiano, oggi live con Danilo Rea Rassegna
di Charles N. Papa
ISERNIA - Il Molise cerca di non sprofondare nella staticità culturale, nella quale pare si stia dirigendo. Senza entrare in beghe politiche e dinamiche economiche, va detto che oggi, con pochi soldi dedicati alla parte più ludica della vita della comunità, a quella parte però, che eleva l’anima, che la ingentilisce e la rende viva, molti gestori tentano di realizzare eventi. Sembrava un traguardo il Decreto Valore Cultura, quello del ministro Bray che fissa, per i live al di sotto delle 200 persone, un’autocertificazione senza dunque, chiedere permessi di pubblica sicurezza, ma presentando un’autocertificazione. Si ma questo, è solo un abbaglio, perchè il fardello della Siae resta. L’iniqua tassa per la tutela del diritto d’autore non è stato cancellato e quindi non si è semplificato nulla. La burocrazia in Italia soffoca ogni passo, in tutti i campi. Uccide la fantasia. Strangola la volontà. Irrompe in gruppi di lavoro, disgregandoli e fregandosene di tutti gli effetti collaterali, che leggi vetuste impongono. Sarebbe simpatico se, invece, non si dovesse presentare alcun documento (come in Gran Bre-
tagna, al di sotto delle 200 persone), visto che fare live, vuol dire presentare un prodotto di pubblica utilità, vuol dire diffondere cultura, elargire sapienza, condividere l’intelletto. Perchè castigare anche piccoli eventi come quelli nei pub da 100 posti? In quest’ottica però, va focalizzata l’attenzione su chi riesce a realizzare cartelloni, come il Loto (Ferrazzano), il Savoia (Campobasso), il Fulvio (Guglionesi). Va dunque soppesata la proposta che in regione c’è. Ad isernia, all’auditorium “Unità d’Italia”, si realizza un cartellone live notevole. Senza scivolare su polemiche vecchie, va riconosciuta l’attività culturale che ha portato Isernia, nei circuiti live e di spettacolo in genere. L’ultimo live, quello di Gigi D’Alessio, ha dovuto raddoppiare la data, vista la grande richiesta. Un gran successo. Oggi tocca ad uno dei più blasonati cantautori italiani, Gino Paoli. Il tour che sta girando l’Italia lo vede sul palco con uno dei più appaluditi pianisti del momento, Danilo Rea. Chi resta desolatamente fuori da tutto ciò, è il Blue Note che, tranne per il concerto di Neffa il 12 aprile, è tristemente chiuso per gran parte dell’anno.
CAMPOBASSO - Termina domani la rassegna teatrale “Off”, della Incas, presso l’auditorium del Liceo Classico. L’ultimo appuntamento è con “Il Duce ha sempre ragione”, uno spettacolo di Gianni Manusacchio e Roberto Colella, interpretato dal bravo Francesco Vitale (foto).
Appuntamenti CAMPOBASSO - E’ tra i maggiori esponenti della house-culture in Italia, è il dj Luca Agnelli. E’ lui l’ospite di questa sera al Move club. SANTA CROCE DI MAGLIANO - Al pub La Pantera, oggi live di Cafè Wha!. ISERNIA - Al Roof club, serata disco con Mr.Larry e Diego Capece. Live sax Emilio Silva. Ingresso euro 10,00. BOJANO - “Saturday night party” è la serata del Cat Woman, sulla ss17. Musica latino americana e balli di gruppo. In consolle Tony B. CAMPOBASSO - La discoteca Alexander, dopo il successo del primo dj contest,replica questa sera. Oggi però sarà la volta di aspiranti dj commerciali. Nel privè invece, ospiti delle serata dj Giuseppe Cennamo, Blue Mondays, Italobros. CAMPOBASSO - Il ristorante Il Rigoletto (Principe di Piemonte), la domenica realizza la serata latina. Play Tony B.
Musica GUGLIONESI - Il quinto appuntamento al teatro Fulvio, è un omaggio a Louis Armstrong. Questa sera infatti, in scena “Louis Mr.Jazz”. La band sul palco è formata da Roberto Di Carlo, Danilo De Vivo, Manuel Petti, Oreste Sbarra (foto), Pino De Vivo. Sipario ore 21.00. Io live sarà preceduto da un aperitivo e degustazione di prodotti locali.
336 pagine € 19,90
di Giuseppe Saluppo
Dove acquistare il libro
CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo
Sport
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22 marzo 2014
L’obiettivo è mantenere il vantaggio di nove punti sulla Calcio Dauna, anche se mercoledì con molta probabilità la squadra di Farina festeggerà la serie D
Il Campobasso non conosce soste:
domani in campo a Gambatesa Il club avversario non ha accettato il rinvio e i lupi giocheranno la sesta partita degli ultimi diciotto giorni Il giorno dopo il roboante successo ottenuto a Mascalucia contro il Catania San Pio X ha il profumo della serie D. I lupi vinceranno l’Eccellenza e su questo non c’è dubbio già dallo scorso mese di ottobre, ma grazie allo straripante cammino in Coppa Italia, il Campobasso già mercoledì prossimo, con molta probabilità, festeggeràLa mente al ‘Venditti’ di Gambatesa e soltanto da lunedì si tornerà a pensare alla semifinale di ritorno di Coppa Italia contro il Catania San Pio X, incontro che il Campobasso avrà modo di gestire con estrema facilità, considerando lo 0-3 inflitto ai siciliani mercoledì scorso dal team allenato da Francesco Farina. I rossoblù hanno usufruito giovedì di una giornata di riposo, necessaria per smaltire le tossine di un viaggio in autobus molto lungo e faticoso. La truppa, agli ordini di mister Farina, era partita nel primo pomeriggio di lunedì per raggiungere la provincia di Catania, facendo ritorno nel capoluogo molisano all’alba di giovedì. Proprio per questo motivo, il club del presidente Giulio Perrucci aveva chiesto il rinvio della partita di Gambatesa, richiesta peraltro rifiutata dalla società biancoverde. Anche perché la prima data utile per recuperare il match sarebbe stato sabato Santo, o addirittura dopo Pasqua, considerando che il Campobasso sarà in campo nei due prossimi mercoledì per la Coppa Italia (semifinale di ritorno e finalissima di Firenze) e giovedì 10, giorno in cui si anticiperanno le partite del campionato di Eccellenza, laddove ci saranno giovani calciatori convocati nella rappresentativa regionale juniores, impegnata nel torneo delle Regioni in Friuli Venezia Giulia. I lupi avrebbero preferito rifiatare, ma non sarà possibile, così l’obiettivo di domani del Campobasso sarà quello di mantenere i nove punti di vantaggio sull’inseguitrice Calcio Dauna, impegnata nel derby casalingo contro il Roseto. Due gli scopi della squadra allenata da Walter Chiarella: far restare invariato il distacco dal Campobasso e mantenere la distanza dal terzo posto a più di dieci punti, in modo da non disputare i playoff regionali e andare direttamente agli spareggi nazionali per la serie D. Farina non ha grandi scelte, perché rimasto con gli uomini contati, quindi l’undici anti-Gambatesa non dovrebbe discostarsi da quello sceso in campo a Mascalucia, con la variante di un paio di elementi al massimo. Sicuramente rientrerà Fazio, che ha saltato la partita siciliana per squalifica. Il Gambatesa affronterà il Campobasso con la speranza di
Torball, Tiziano Marinelli inserito nella lista dei migliori giocatori della stagione
Il centrale dei Guerrieri della Luce potrebbe rientrare nei piani della nazionale azzurra Era attesa già da qualche settimana ma ora è ufficiale. Nell’ambiente del torball italiano già si vociferava che un atleta molisano sarebbe stato convocato dallo staff della Nazionale, ma ancora non si sapeva il suo nome. Ora il velo del mistero è stato tolto! Tiziano Marinelli, il centrale termolese de I Guerrieri della Luce, è stato selezionato dal Responsabile tecnico Donato Alberto Gentile della Nazionale di torball ed è stato inserito nella lista degli atleti di interesse nazionale della FISPIC per l’anno sportivo 2013/2014. L’inserimento in tale lista non garantisce la convocazione ad eventi internazionali, ma rappresenta un oggettivo riconoscimento alle sue qualità tecnico-atletiche. A Tiziano sono giunte le congratulazioni e i complimenti da parte del presidente del Cip Molise, Donatella Perrella, e di tutta la grande famiglia paralimpica regionale.
Thomas Palumbo, esterno del Campobasso (foto Riccardo Coccaro) cogliere un risultato di prestigio, squadra galvanizzata dal pareggio ottenuto a Fornelli. La gara tra la Polisportiva Gambatesa e il Campobasso sarà diretta da Davide Calvarese della sezione di Termoli, che sarà coadiuvato dagli assistenti Alberto Viola e Nicola Iocca, entrambi della sezione di Isernia. Carmine Guglielmi – L’attaccante di Mirabello Sannitico, infortunatosi nella partita di Fornelli, quando riportò la frattura di tibia e perone, ieri ha subito un nuovo intervento chirurgico. A Guglielmi giungano gli auguri di una pronta guarigione da tutta la redazione de “La Gazzetta del Molise”. il ritorno nel campionato di Interregionale. I toscani del Ponsacco, infatti, hanno già vinto l’Eccellenza e mercoledì hanno superato l’Union Arzignanochiampo col minimo scarto. La finalissima tricolore, che i toscani giocheranno in casa, è vicinissima e così se il Ponsacco mercoledì prossimo farà sua la qualificazione, per i lupi si apriranno le porte della serie D con un paio di settimane di anticipo, rispetto a quando sarà matematico il primo posto in campionato. Ovviamente, ora chi farà il tifo per il Campobasso in campionato saranno proprio i siciliani del Catania San Pio X, perché con i molisani, i toscani e i veneti vicini alla conquista dei rispettivi campionati di Eccellenza, anche il team che è stato sconfitto
per 3-0 dai ragazzi di Farina nell’andata delle semifinali di Coppa Italia raggiungerà l’ambito traguardo dell’Interregionale. Discorsi, comunque, che saranno concretizzati nelle prossime settimane, a conclusione effettiva della stagione. Ciò che più interessa al Campobasso è che mercoledì si potrà già festeggiare il ritorno in serie D e i tifosi già stanno preparando la festa per i ragazzi del presidente Giulio Perrucci. Intanto, domenica il Campobasso sarà di scena a Gambatesa. Inizialmente il club del capoluogo aveva pensato a un rinvio dell’incontro, poi visto lo 0-3 conquistato in Sicilia si è preferito giocare e non rimandare la gara al mese prossimo, considerando che i rossoblù continueranno a giocare per altre tre settimane ogni tre giorni. Farina è rimasto con gli uomini contati, anche se rispetto alla trasferta siciliana rientreranno in gruppo gli under Nunziata, Aniello e Di Domenico, oltre a Fazio che in provincia di Catania ha scontato un turno di squalifica. L’allenatore dei lupi, però, dovrà continuare a gestire il gruppo, perché il calendario prevede per i lupi ancora otto partite ufficiali, sei nei prossimi 17 giorni. Il Campobasso, infatti, dovrà ancora affrontare il Gambatesa (domenica 23), il ritorno della semifinale contro il Catania San Pio X (mercoledì 26), la gara contro il Sesto Campano (domenica 30), la quasi certa finale di Coppa Italia a Firenze il 2 aprile, per proseguire col campionato a Montenero (domenica 6) e contro i campani del Vairano giovedì 10, prima di una lunga e meritata sosta di ben diciassette giorni, quando il 27 aprile e il 4 maggio il Campobasso scenderà in campo per la disputa delle ultime due partite stagionali, contro la Calcio Dauna e il Roccaravindola, con quest’ultima che sarà la 47^ partita ufficiale della stagione. Dal giorno dopo il match contro il team della provincia di Isernia, il presidente Giulio Perrucci e gli altri dirigenti rossoblù inizieranno a pianificare la stagione del ritorno in serie D. La squadra, ieri, ha smaltito le tossine della partita di Catania, ma soprattutto del lungo viaggio in autobus e oggi tornerà in campo per pensare al rush finale del campionato.
Basket in carrozzina, Lorena Ziccardi ha indossato la maglia della Nazionale italiana
L’atleta della Fly Sport Inail Termoli: “Una esperienza bella e che spero di ripetere” “Quella di Roma è stata una bellissima esperienza! Due giorni di intensi allenamenti che mi sono serviti molto. Sono ancora alle prime armi – ha dichiarato l’azzurra Ziccardi – e quindi quale esperienza migliore per arricchirmi se non quella del raduno della Nazionale Italiana con gli insegnamenti dell’ottimo allenatore Carlo Di Giusto. Ho respirato un buon clima durante il raduno: grande professionalità, tanta disponibilità e solidarietà ed un buon affiatamento tra noi atlete, elementi fondamentali, a mio parere, per ottenere una squadra con la S maiuscola. Per questa esperienza devo ringraziare il gruppo sportivo con il quale mi alleno, la Fly Sport Inail Molise, perché mi ha stimolata e mi ha dato il giusto slancio per affrontare le giornate a Roma. Seguiranno altri raduni ai quali spero di partecipare con prestazioni e qualità sempre migliori.
Affinché ciò avvenga voglio impegnarmi e dare il massimo per crescere tecnicamente sempre più! Ma oltre l’aspetto agonistico dello sport, che non disdegno affatto, ci tengo a sottolineare anche l’aspetto sociale: oltre che essere uno sport, infatti, il basket in carrozzina diventa veicolo di integrazione sociale, riflessione e abbattimento delle barriere culturali, quelle barriere che ancora oggi spesso sorgono nelle mentalità sia dei normodotati che dei diversamente abili. Ecco spero che la mia esperienza rappresenti uno stimolo per chi vorrebbe accostarsi a questo sport ma non lo fa perché non riesce a superare quei limiti e quelle paure che la mente a volte impongono”.
L'azzurra Lorena Ziccardi Queste le dichiarazioni rilasciate a caldo dalla cestista molisana Lorena Ziccardi di rientro dal ritiro delle azzurre di coach Di Giusto. Un ottimo viatico affinché anche a Termoli possa nascere un team tutto rosa sotto canestro. Questo è l’augurio che tutta la Fly Sport e la grande famiglia del Cip Molise sperano possa concretizzarsi nel breve periodo.