LA LIBERTÀ DI POTER AFFERMARE CHE 2+2 FA 4.
1. Finanziamenti regionali ottenuti 2. Raccolta differenziata: progetti approvati e condivisi 3. Adeguamento sismico sulle scuole 4. Risparmio energetico: scuole e pubblica Illuminazione.
TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
Nicola CEFARATTI
ANNO X - N° 68 - SABATO 22 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno ad Enrico Perretta
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Enrico Perretta. L'imprenditore campobassano della Biomedical e Ecogreen da sempre ritiene che l'attività di azione sul territorio non possa fermarsi solo alla produzione e al lavoro ma questa debba sostenere anche iniziative sociali. Per questo, nel corso dei soli ultimi mesi, ha fornito ad alcune associazioni i defibrillatori. Si tratta di un impegno finalizzato alla sicurezza di quanti associati ma anche dei cittadini che potrebbero trovarsi nelle condizioni di averne bisogno.
Il Tapiro del giorno a Vittorino Facciolla
Di nuovo in piazza il 4 aprile Dai rappresentanti del Comitato dei cittadini indignati del Molise visita di cortesia e di benvenuto al Procuratore generale presso la Corte d’Appello di Campobasso, Maurizio Grico
Il Tapiro del giorno lo diamo a Vittorino Facciolla. L'assessore regionale all'Agricoltura non riesce a sfornare nessun provvedimento per un settore, pure, che avrebbe la necessità di cambiare passo e di trovare specifici interventi. Mentre continua imperterrito ad occuparsi di altro a partire dalla questione della gestione dei rifiuti. Al pari, non riesce a distogliere lo sguardo dalla sua San Martino in Pensilis. Finalmente, nel centro basso molisano, ci sono giovani che stanno lavorando ad una nuova aggregazione politica per riprendere il confronto tra la gente.
Hanno fatto. Un gesto che non ha precedenti nella storia democratica di Campobasso. Mai una rappresentanza di popolo (questa volta di cittadini indignati per le porcherie della politica e dei politicanti) ha avvertito il bisogno di incontrare il massimo esponente della parte inquirente della magistratura per uno scambio di vedute. N’è uscita rinfrancata, rasserenata e, forse, maggiormente convinta della necessità di continuare la battaglia di civiltà e di trasparenza ingaggiata con il potere politico e amministrativo annidato nelle stanze di Palazzo Vitale (sede della giunta regionale) e nell’aula consiliare di Palazzo Moffa, per indurlo a rispettare la volontà popolare e, soprattutto, le leggi; non solo quelle scritte nei codici e nelle Gazzette ufficiali, quanto quella non scritta dell’Etica e della Morale pubblica. Il Comitato dei cittadini indignati del Molise chiamerà quindi di nuovo in piazza coloro che hanno satura la pazienza di vedere la rappresentanza regionale gingillarsi con le faccende interne della politica, dei partiti, dei gruppi, indifferente dinanzi allo sfacelo economico e sociale che ha investito il Molise e i molisani, privati , delle più elementari garanzie democratiche, ancorché impotenti dinanzi ai giochetti personali che hanno determinato la stasi della giunta regionale in attesa che
trovi una sua quadratura di pretta natura egoistica e utilitaristica della presidenza. Cittadini stanchi di essere vessati da imposte e tasse e costretti ad accettare che le indennità dei regionali molisani siano le più alte in Italia, che il loro comportamento sia stato oggetto di irrisione da parte degli organi d’informazione nazionale (il caso dei bortaborse è ormai negli annali delle Iene), che i gruppi consiliari abbiano speso denaro pubblico in modo tale da allarmare la Guardia di Finanza senza, però, registrare alcun seguito che fornisse una giustificazione o formulasse un’accusa. Silenzio. Contro il quale l’annunciata manifestazione popolare del 4 aprile, anche nei pressi del Tribunale, sarà un segnale forte, una sollecitazione, una spinta ad uscire, tutti, dall’indeterminismo nel quale si continua - noi molisani - a vivere. La lievitazione delle coscienze è un fenomeno lento ma, una volta innestato, inarrestabile. Il Comitato dei cittadini indignati ha contribuito in maniera determinante a creare la forza di manifestare e - come diciamo – di accedere a Palazzo di Giustizia per un “ vis a vis” di grande significato sociale e di notevole portata democratica. Il 4 aprile andrebbe adeguatamente compensato. Dardo