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ANNO IX - N° 65 - VENERDÌ 23 AGOSTO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno al Corpo Forestale

L'Oscar del giorno lo assegniamo al Corpo Forestale. La bravura e l'intelligenza applicata alle moderne tecnologie ha permesso di fermare il piromane di Pozzilli che da tempo agitava i sonni di molti. Tra l'altro l'operazione, filmata attraverso le telecamere sapientemente posizionate nella zona, è stata vista in tutto il mondo perchè raccolta da tutte le testate nazionali di stampa. Un esempio positivo di controllo del territorio anche attraverso l'uso della tecnologia accompagnata dall'intelligenza investigativa degli uomini della Forestale.

Il Tapiro del giorno a Pierpaolo Nagni

REGIONE

Sulla questione acqua, dati buoni e confortanti Il Tapiro del giorno lo diamo a Pierpaolo Nagni. Nel momento più topico della crisi dell'edilizia il buon assessore ai Lavori pubblici è praticamente introvabile. Sostituito dal consigliere delegato del presidente, l'assessore ha preferito glissare dinanzi la protesta degli edili che reclamavano il pagamento di quanto dovuto per i lavori post sisma e dinanzi alla richiesta di una programmazione infrastrutturale per i prossimi anni. Avrebbe dovuto dire la sua e, soprattutto, avrebbe dovuto cercare possibili soluzioni dinanzi ad una crisi tanto pesante del settore.

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REGIONE

Forza Italia vuole ripartire dai tagli alla politica A PAG. 3

CAMPOBASSO

In Comune esplode il caso lavori pubblici A PAG. 7


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Cofinanziato dal Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo con uno stanziamento di 1.440.810,03 euro di cui 1.290.793,15 a carico dello Stato, approvato dalla giunta regionale presieduta da Michele Iorio il 21 aprile 2011

“Arte e Natura” è un progetto di Iorio. Ma si fa bello Frattura Individuati i soggetti pubblici o privati responsabili o gestori dei siti da valorizzare e da promuovere Per Franco Ciampitti, indimenticato presidente dell’Ept di Campobasso, il Molise era uno “Scrigno di bellezze inedite”. Slogan con il quale chiuse un memorabile intervento alla prima conferenza sul turismo tenuta nell’Italia post-bellica. Una realtà da scoprire, su cui ha redatto pagine di letteratura, progetti e iniziative che sono tutt’ora il substrato di tutto ciò che può dirsi e classificarsi turismo. Nel 2013 la Regione Molise fa sapere che ci sono itinerari da scoprire, quindi inediti (!), inclusi nel progetto “Arte e Natura” cofinanziato dal Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo, e approvato dalla giunta regionale presieduta da Michele Iorio il 21 aprile 2011, con uno stanziamento di 1.440.810,03 euro di cui 1.290.793,15 a carico dello Stato. Con questa disponibilità finanziaria il 15 giugno 2012 ancora la giunta Iorio ha stipulato l’Accordo di programma con il su richiamato Dipartimento e a distanza di poco più di un anno la giunta Frattura ha indossato l’abito di circostanza annunciando di aver individuato i soggetti pubblici o privati che saranno responsabili o gestori dei siti da valorizzare e da promuovere. Nell’ordine, i soggetti individuati sono: la Direzione generale dei Beni culturali e paesaggistici del Molise, cui è stato assegnato il compito di creare prodotti turistici e itinerari dei beni culturali disponendo di una cospicua dotazione di segnali e cartelloni turistici e allestendo punti di accoglienza nei maggiori siti archeologici (Sepino, Pietrabbondante, Larino, San Vincenzo al Volturno

eccetera); quindi il Corpo Forestale dello Stato (titolare della gestione del Man and biosphere <Mab> di Montedimezzo, di Colle Meluccio e della Riserva naturale ordinata di Pesche); l’Ente Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise; il comune di Capracotta (con il Giardino di flora appenninica e di piante officinali creato da Ciampitti) , Legambiente (con con l’oasi di Selva di Castiglione), la Lipu (con l’oasi di Casacalenda) e il wwf (con le oasi le Mortine di Venafro e di Guardiaregia-Campochiaro) incaricati a loro volta di creare prodotti turistici e itinerari dei siti paesaggistici e delle aree protette. Che ci siano ancora investimenti pubblici per dare maggiore lustro e conoscenza ai valori storici, archeologici, architettonici, naturali e paesaggistici del Molise è un dato positivo, anche perché nella circostanza sono stati chiamati in causa soggetti istituzionali e associazioni ampiamente riconosciute, a dare un contributo tecnico-scientifico all’operazione. Il rischio di sovrapposizioni però è nelle cose. Infatti, sia per ciò che concerne i siti archeologici e paesaggistici sia per le aree protette, esiste una notevole produzione documentale. Non vediamo cosa ci sia di nuovo e di diversamente interessante da mettere in rilievo. Soldi sprecati? Non per i posti di accoglienza da allestire nei siti archeologici. Anzi, riteniamo che questa sia stata una scelta mirata con acume e intelligenza. Non c’è chi non ne rilevi e ne critichi la mancanza. A Sepino, come a Pietrabbondante, a Larino, a San Vincenzo al Volturno. Vedremo cosa sarà capace di orga-

nizzare e di realizzare in proposito la Soprintendenza. Per il resto non c’è da aspettarsi molto, a meno che, pur di spendere i fidanzamenti, la Lipu, Lega ambiente, e il Wwf non si inventino qualcosa d’inedito (!). In predicato, invece, rimane la possibilità per il circuito mediatico molisano di partecipare successivamente alla campagna di diffusione del progetto, una volta realizzato. Per cui occhi aperti e orecchie tese da parte di chi, nel tempo delle vacche grasse di Iorio, ha fatto incetta di centinaia di migliaia di euro e vuole replicare l’esperienza con Frattura. Se coordinata a dovere, con autorevolezza e competenza, “Arte e Natura” può rilevarsi una dotazione “riveduta e corretta” di ciò che il Molise custodisce con la prerogativa di unicità e originalità. Conferma, a distanza di oltre mezzo secolo, della validità dello slogan “Molise, scrigno di bellezze inedite”. Chissà se lo riconosceranno. Dardo

Quanto è necessario rilanciare il Molise? Torniamo molto volentieri, anche perché la questione ha bisogno di attenzione, su di un argomento che ci sta particolarmente a cuore. Un problema che, nonostante si sia cercato di cambiare pagina, è ancora irrisolto. Il problema è quello del rilancio del Molise. Una realtà che ogni giorno di più sbiadisce. Una regione affetta da clorosi, gli addetti ai lavori capiranno il significato. E’ Inaudito che, per il rilancio dell’ identità, ci si debba affidare ancora alle manifestazioni di massa in cui si cerca l’appoggio della collettività quando oramai è tutto fatto, anche se si vuole far credere il contrario. Giorni addietro, leggendo i dati sulla situazione economica del mezzogiorno, anche alla luce di quanto si discute quasi ogni giorno di questa porzione di Paese, siamo sempre di più convinti che “siamo a bocce ferme”. Dati che ci hanno lasciato alquanto perplessi e sgomenti, se si pensa che per anni

si sia guardato al Meridione come “il bambino prodigio” da cui aspettarsi grandi cose. Un problema che tiene banco senza soluzione alcuna perché, a questo punto fatecelo dire a voce alta anche se siamo sicuri di non essere i soli, non c’è volontà di risolverlo. Un problema che fa gridare nel silenzio più assordante una rabbia all’indirizzo di chi dovrebbe agire e non agisce. Una situazione che la dice lunga su come certe questioni, pur di portare vantaggi a pochi, anzi a pochissimi, puntualmente sono rinviate “sine die”. Eppure le immagini che ci giungono attraverso i media si commentano da sole. Immagini che ci convincono sempre di più che “l’affaire Sud” è quanto mai scottante. Allora quali le soluzioni? Senza entrare nel merito, anche se ne avremo tutto il diritto, consentiteci in nome dell’intera collettività molisana di suggerire a chi spetta di

pianificare, non raccontateci che si fa da tempo, perché quello che si fa è soltanto un palliativo. Il tempo delle favole della buona notte è finito. Non siamo più disposti a farci dileggiare e prendere in giro da chi ci considera cittadini di serie B. Il Molise e i suoi abitanti sono stanchi di essere considerati “i servi sciocchi”. Lasciate da parte i personalismi, il protagonismo, date un segnale forte. Soltanto così i problemi che affliggono questa realtà, ne sono molti, potranno essere risolti e non procrastinati nel tempo, ma soprattutto non affidateli ai proclami che alimentano ancora di più i nostri mali. Fate si che le nostre speranze, non vadano vanificate. Soprattutto non permettete di chiudere le illusioni nelle valige di chi sempre più sconcertato lascia il Molise per cercare risposte e non promesse che sapete di non poter mantenere. Massimo Dalla Torre


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23 agosto 2013

Forza Italia Molise riparte dal “no” all’aumento dei costi della politica In autunno iniziative per raggiungere il primo obiettivo e andare oltre la protesta con l’intervento dei cittadini

CAMPOBASSO. Ultimi giorni di vacanze per i politici molisani e qualcuno di loro è già all’opera per progettare le iniziative da mettere in campo per quello che si prevede essere un autunno caldo su tutti i fronti. A settembre ci sarà la rinascita di Forza Italia e il pioniere

Michele Iorio ha già avvisato tutti: il primo obiettivo da raggiungere è mettere in campo fatti e atti che portino alla riduzione reale dei costi della politica. Parole che hanno indotto molti del centrosinistra a controbattere: lui ha fatto peggio. Forse. Ma nessuno degli esponenti

dell’attuale maggioranza o opposizione ha seguito, né con Iorio presidente né oggi, un esempio passato sotto silenzio: la rinuncia a 2mila euro al mese di indennità. Ma quel “prima si è fatto di peggio”, urlato per mettere a tacere qualsiasi voce critica rispetto alla vergogna perpetrata con l’aumento di mille euro per le indennità e la riduzione “errata” dei fondi ai gruppi che porta il Molise ad essere la Regione più costosa dal punto di vista politico, queste urla non fermano il dissenso. Voci di protesta si elevano in tutto il paese, con il solo silenzio dei segretari regionali di partito tra cui Candido Paglione (Sel), Nicola Macoretta (Comunisti italiani) tanto per fare un paio di esempi. Da parte sua, Iorio, è consapevole che la sola protesta (tipica del Movimento 5 stelle) non porta a nulla. Bisogna fare qualcosa che porti i nostri governanti a prendere provvedimenti che non schiaffeggino la popolazione. Ecco perché in autunno Forza Italia coinvolgerà i cittadini in quello che sarà un percorso da seguire per ripristinare un minimo di moralità nel gioco sporco della politica reso ancora più evidente da questa maggioranza di centrosinistra sempre più alle prese con l’incapacità di governare il Molise e chiusa in quel potere ottuso incapace di dare spazio a programmi e iniziative che guardino al bene comune. Almeno in base ai risultati concreti dei primi sei mesi di governo.

Scuola, in Molise solo 64 docenti assunti a tempo indeterminato Il ministro dell’Istruzione ha comunicato il numero dei docenti da assumere con contratto a tempo indeterminato per il prossimo anno scolastico 2013-14. Si tratta solo di 11.268 docenti a fronte di oltre 30mila posti vacanti di docenti. “Numeri bassi – commenta il segretario regionale della Flc Cgil Sergio Sorella- che non rimpiazzano nemmeno i pensionati. I docenti che andranno in pensione in tutta la regione Molise, per il prossimo anno scolastico, saranno 67, mentre le nomine in ruolo solo 64. Non è questa la strada per dare funzionalità alla scuola e per rispondere alle legittime aspettative dei precari. E’ una scelta che risulta ancora più inaccettabile da parte di un Governo che sbandiera il superamento della precarietà come priorità del suo agire

politico. Molto grave la mancata previsione delle assunzioni del personale Ata oggetto di una vera e propria discriminazione sociale, in particolare per gli assistenti amministrativi e tecnici. Il Governo dovrebbe dare un segno della volontà di procedere ad una reale politica di stabilizzazione degli organici e del personale, attraverso quegli interventi più volte annunciati e mai praticati, come la stabilizzazione dei posti dell’organico di fatto. Invece ad oggi l’unico messaggio arrivato al personale della scuola è rappresentato dalla proroga del blocco dei contratti e dei salari fino al 2014: non è ciò che si attendeva questo personale vessato da anni di tagli agli organici ed alle risorse delle scuole. È l’ora di passare dalle dichiarazioni di principio ai fatti. Ciò vuol dire investire nella scuola pubblica per

attuare l’organico funzionale per il personale docente ed Ata. Sarebbe il primo passo per rimettere al centro la qualità della didattica e stabilizzare quasi 100.000 precari che da anni garantiscono il funzionamento delle scuole. In Molise si potrebbero fare circa 200 immissioni in ruolo tra docenti ed Ata. Ecco la ripartizione per il Molise: Le disponibilità di posti in Molise per le immissioni in ruolo dei docenti, dopo i trasferimenti, sarebbero, invece, di 91 unità. La stabilizzazione del personale precario continua ad essere una vera chimera, mentre si persiste nel cambiare la politica e le regole del reclutamento. Occorre restituire fiducia al mondo della scuola e offrire un futuro migliore ai giovani investendo in istruzione a garanzia del miglioramento dell’offerta formativa”.


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23 agosto 2013

Legambiente: 1 milione di italianinon può bere l’acqua del rubinetto CAMPOBASSO. Secondo Legambiente, sono poco meno di 1 milione gli italiani che non hanno acqua di rubinetto conforme ai limiti di legge, ovvero potabile. In 112 Comuni è stato necessario introdurre delle deroghe su alcune sostanze come boro, fluoruri e soprattutto arsenico, presenti in concentrazioni superiori ai limiti normativi. Nessuno di questi centri è in Molise, dove l’acqua – stando alle analisi settimanali effettuate dal Laboratorio di ponte Liscione, a Larino – non presenta nessun parametro anomalo. Buoni sono il Ph (7,7 ove a 7 corrisponde la condizione di neutralità, tipica dell'acqua pura a 25 gradi centigradi) e la conducibilità, altrettanto la durezza e la torbidità, per non parlare dei cloruri (35 su 250), dei nitrati (4,51 su 50), dei cloriti (200 su 700) o dei tanto temuti trialometani (2,2 su 30).Dal 2003, primo anno di richiesta delle deroghe, al 2009 sono state invece ben tredici le regioni a chiedere eccezioni (Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Veneto) in momenti diversi e su un totale di tredici parametri, alcuni dei quali davvero pericolosi. L’arsenico, ad esempio, presente in gran quantità vicino alle centrali elettriche, agli inceneritori di rifiuti, è rapidamente e quasi completamente assorbito subito dopo l’ingestione dall’apparato gastrointestinale. Se si viene esposti a livelli particolarmente alti si rischiano tumori alla vescica,

ai polmoni, alla pelle e lesioni cutanee (iper e ipopigmentazioni, cheratosi, melanosi). Stesso discorso per il boro che può infettare stomaco, fegato, reni e cervello. Da noi, quindi, rischi pari allo zero. L'acqua che esce dai rubinetti molisani è controllata, sicura, inodore e incolore. Risponde a tutte le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità e al decreto legislativo del 2 febbraio 2001, numero 31. Nella norma italiana, infatti, si afferma che l'acqua, “per essere potabile, non solo non deve contenere microrganismi e parassiti, né altre sostanze in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana, ma non deve superare neanche determinati valori massimi di sostanze non propriamente nocive per la salute”. L'idoneità viene stabilita sulla base di 62 parametri di qualità chimica, fisica e batteriologica che il liquido deve rispettare per essere considerata potabile. Proprio il decreto legislativo, però, all’articolo 13 prevede la possibilità di stabilire deroghe ai valori dei parametri “fissati (…) entro i valori massimi ammissibili stabiliti dal ministero della Salute con decreto da adottare di concerto con il ministero dell'Ambiente, purché nessuna deroga presenti potenziale pericolo per la salute umana e sempre che l'approvvigionamento di acque destinate al consumo umano conformi ai valori di parametro non possa essere assicurato con nessun altro mezzo congruo”.

Negli anni, denuncia Legambiente, troppi provvedimenti sono stati adottati con leggerezza col solo obiettivo di prendere tempo e rinviare il problema. Dopo tante critiche, stavolta il Molise primeggia in una classifica di cui, a nostro avviso, è bene andare fieri. Adesso non dobbiamo abbassare la guardia, ma continuare sulla strada dei controlli a tappeto che difende un bene comune prezioso e la salute pubblica.

In Molise nessuna deroga, qualità eccellente e controlli a tappeto

Nessuno si è accorto per tempo di quanto stava accadendo

Sanità, troppi i tagli CAMPOBASSO. Oggi tutti si avvedono delle mire che ha il governo e, dunque, il commissario della sanità per il Molise, Filippo Basso, per abbassare i livelli di assistenza in un momento così difficile per il nostro paese e della nostra regione. Circa 30mila posti letto in meno negli ospedali pubblici italiani, con un rapporto di 3,7 posti letto per mille abitanti contro gli attuali 4,2. E’ quanto prevede la spending review. In sostanza, i posti letto passeranno da 252mila a 222mila. In Molise, di conseguenza, scenderanno ancora rispetto a quelli già tagliati. Conseguentemente a tale riduzione, anche attraverso una verifica, sotto il profilo assistenziale e gestionale, della funzionalità dei piccoli ospedali pubblici "è promosso l’ulteriore passaggio dal ricovero ordinario

al ricovero diurno e dal ricovero diurno all’assistenza in regime ambulatoriale, favorendo l’assistenza residenziale e domiciliare". I piccoli ospedali saranno drasticamente tagliati: verranno chiusi tutti quelli con meno di 120 posti letto. Per Filippo Basso, quindi, da cancellare gli ospedali di Agnone, Venafro e Larino. Ma anche sostanziale riduzione delle attività per Neuromed e Cattolica. Sicuramente ci saranno passaggi che vengono dal passato. Altrettanto, però, ci ha messo la politica che non è riuscita a definire una propria strategia, un proprio piano, un proprio programma. Anche l'aver cincischiato in Consiglio regionale senza, cioè, affondare il colpo con una proposta di piano ha finito o finirà di dare ragione alle azioni poste

in essere dal governo e che saranno messe in pratica dal commissario. Ora, invece, i problemi dei tagli commissariali potrebbero inficiare la stessa struttura pubblica della sanità molisana.


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23 agosto 2013

Cala il credito alle famiglie, Molise a rischio usura Dalla Cgia di Mestre: il pericolo è maggiore rispetto altrove e puo’ assumere dimensioni allarmanti

CAMPOBASSO. Cala la concessione di credito alle famiglie un po’ in tutta Italia ma a Sud i dati sono allarmanti. Soprattutto in Calabria (-4,3%, pari ad una variazione di -374 milioni di euro), la Basilicata (-4,2%), la Sicilia ed il Molise (entrambe con -2,7%) e la Campania (2,6% con un monte impieghi che è dimi-

nuito di 794 milioni di euro). I dati dello studio della Cgia di Mestre fotografano un quadro preoccupante: dei 5 miliardi di euro in meno che in questo ultimo anno sono stati concessi alle famiglie italiane, quasi 3 (pari al 59% del totale) sono stati ''tagliati'' alle famiglie del Mezzogiorno. Per contro, si con-

solida il rischio usura proprio in queste realtà del profondo Sud. Dall'analisi dell'indice del rischio usura realizzato ormai da più di 15 anni dalla Cgia, emerge che nel 2012 la Campania, la Basilicata, il Molise, la Calabria, la Puglia e la Sicilia sono le Regioni dove la ''penetrazione'' di questo drammatico

fenomeno sociale/economico ha raggiunto livelli molto preoccupanti. "In altre parole - segnala Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia - a fronte di una contrazione del credito alle famiglie consumatrici che si è fatta sentire soprattutto nel Mezzogiorno, c'è il pericolo che il rischio usura, già presente in questi territori in misura maggiore rispetto altrove, assuma dimensioni allarmanti". Rispetto ad un indicatore nazionale medio stabilito dagli esperti della Cgia pari a 100, la situazione più critica si presenta in Campania: l'indice del rischio usura è pari a 169,2 (pari al 69,2% in più della media Italia), in Basilicata si attesta al 159,2 (59,2% in più rispetto alla media Italia), in Molise si ferma a 153,1 (53,1% in più della media Italia), in Calabria a 150,4 (50,4% in più della media nazionale) e in Puglia il livello raggiunge quota 139 (39% in più della media Italia). Mentre la realtà meno ''esposta'' da questo fenomeno è il Trentino A.A., con un indice del rischio usura pari a 49,2 (50,8% in meno della media nazionale). Seguono la Valle d'Aosta, con 57,6 (42,4% in meno della media Italia) e il Friuli Venezia Giulia, con un indice del 69,7 (30,3% in meno della media nazionale).

Università abbandonata dalla Regione Nessuna programmazione dal nuovo Esecutivo. Motivi elettorali? CAMPOBASSO. Le piccole università, tra le quali quella del Molise, stanno soffrendo e non poco in questi anni a causa di una serie di leggi a livello nazionale che ne riduce drasticamente la possibilità di crescere sul piano qualitativo. A subire meno danni dai provvedimenti sono, come al solito, i grandi atenei con esuberanza di docenti ed elevato turnover: più semplice per loro fare fronte ai propri programmi didattici e superare questo triennio di sofferenza, mentre nelle piccole università i pochi docenti presenti non saranno in grado, per via dell’inesistente turnover, di assicurare una didattica a norma oltre avere ben scarse prospettive di crescita programmata. Viene da chiedersi se la politica sia consapevole di ciò o se invece ci si trovi di fronte ad una cinica e dannosa scelta messa in atto per ridurre con modalità capestro il pur rilevante numero di università che, non può non constatarsi, costituiscono un sistema apparentemente a crescita indefinita per numero di sedi, di docenti ed aspiranti tali. Piuttosto problemi di significatività scientifica e di-

dattica sarebbero forse da individuare nelle innumerevoli, costose colonie dei megatenei (spesso funzionali, queste, solo alla proliferazione di corsi e docenti fine a se stessa); non può, invece, non darsi supporto a realtà efficienti dal punto di vista scientifico-didattico e, perché no, con appropriata dislocazione geo-

grafica, capaci di attrarre, anche se giovani, risorse e soddisfare la utenza. Ed allora c'è la necessità che l'intera classe politica molisana sappia fare quadrato intorno all'Unimol per salvaguardare una struttura universitaria che, pure, nelle sue difficoltà e nelle sue contraddizioni ha dato molto al territorio molisano e, soprattutto, alla città di Campobasso. Ora va scongiurato il pericolo insito nelle leggi approvate che rischiano di portare ad una desertificazione culturale nel momento in cui verrebbero a mancare le piccole università come quella del Molise. Un conto è riordinare le gemmazioni territoriali, un altro è il pensare solo a tagliare. La classe politica molisana deve ritrovarsi intorno ad un programma capace di rilanciare il sistema universitario in termini di qualità e di presenza come la vollero quanti si batterono negli anni per la sua nascita.


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Campobasso

23 agosto 2013

La musica che fa convivere le diversita’, in nome dell’uguaglianza A Roccavivara un festival dedicato alle “contaminazioni musicali”: un vero rituale interculturale in una grande festa civile di cultura condivisa L’Amministrazione comunale di Roccavivara e l’Associazione “Pro Canneto” il 9, 10 e 11 agosto hanno promosso il Primo Festival Musicale dedicato alle ‘Contaminazioni Musicali’. Il sindaco, Domenico di Lisa, ideatore della manifestazione, ne ha così delineato i tratti fondamentali e le prospettive: ‘E’ una manifestazione che la nostra Amministrazione ha inteso realizzare per sensibilizzare la comunità e soprattutto i giovani, aprendo lo spirito alla bellezza ed alla riflessione. Un piccolo progetto che, partendo dalla musica, linguaggio universale ed accessibile a tutti, presenta elementi di riflessione sul pluralismo imposto dalla globalizzazione e sulla ricchezza delle differenze che rendono più partecipativa l’uguaglianza democratica. Si sono incontrate musica colta e musica popolare, tradizioni e leggende artistiche di popoli diversi, della storia europea classica e dello spazio antropologico tropicale, rielaborazioni incrociate di suggestioni interculturali, pratiche strumentali della differenza e dell’identità, sublimazioni occidentali di “misticanze” e di incontri, moltissime variazioni di uno stesso linguaggio, che include e rende compatibili le differenze con la stessa grammatica della democrazia e della partecipazione civile. In definitiva il miracolo della musica, come ha sottolineato Agostino Ziino, musicologo di fama internazionale e Professore emerito di Musicologia all’Università di Roma, in un appassionato intervento che ha aperto il concerto di sabato 10 agosto, consiste nel mettere insieme i racconti identitari di popoli lontani nell’armonia della suggestione simbolica e di unirne lo spirito con e nelle regole comuni di una pratica rituale: la musica trascende le contingenze della storia e l’arbitrarietà delle culture proprio perché è sempre a metà strada

tra la prospettiva di una scienza che spiega e la sensibilità di un’arte che interpreta. Il popolo di Roccavivara, dagli anziani formati musicalmente dalla tradizione bandistica del paese ai giovani più aperti ai nuovi ritmi della postmodenità, ha ritrovato nelle particolari “misticanze” delle tre serate uno spirito comune e ha rivissuto con gli interpreti l’ortopratica della convivenza tra diversi e il superamento simbolico dei conflitti tra appartenenze esclusive e discriminanti. Il programma del concerto del fisarmonicista Angelo Miele, è stato pensato come una panoramica della musica colta europea, dal seicento italiano e tedesco di Scarlatti e Bach, alle esperienze ‘operistiche’ di Rossini, al nazionalismo di Albeniz fino alla contemporaneità dell’avanguardia russa di V. Semionov e S. Voitenko. Il concerto di Riccardo Fassi e l’Analog Trio (Riccardo Fassi , Ta-

stiere e Minimoog; Pierpaolo Ranieri, Basso e Davide Pettirossi Batteria) è stato un trionfo del jazz come musica interculturale. Riccardo Fassi ha costruito un evento di variazioni e di rincorse sonore, accomunate dalla grazia del ritmo che dava regole e respiro, senza interrompere emozioni e sentimenti, sempre messi in moto da ricerche e attese che si intrecciavano nel mimetismo dell’iterazione strumentale e nella rituale ri-soluzione delle crisi prodotte dallo spettro sonoro degli incroci culturali. Il jazz è strutturalmente una musica interculturale e deve a questo il suo successo planetario: le esecuzioni, come quella vissuta a Roccavivara, rendono normale ciò che riteniamo estraneo e familiare ciò che ci appare completamente “altro”. Un vero rituale di ri-conciliazione civile e democratica. La terza serata ha proposto il Trio “Itinerario Brasile”

(Gianluca Persichetti, chitarra; Stefano Rossini, batteria/percussioni; Marco Loddo, basso), impegnato in un viaggio musicale italiano tra i tristi tropici del grande paese dell’America Latina. La prospettiva interpretativa è stata la necessità emotiva e razionale insieme del viaggio nella diversità, che è fatto dell’andata dell’avventura e della ri-creazione, e del ritorno della riflessione comparativa e della convivenza vitale. Il cuore pulsante del concerto è stato proprio una trasposizione musicale di un nuovo modello di acculturazione, che non ha paura della diversità né ne nega i problemi in nome di un buonismo universalistico e pacifista, ma ne approfondisce i problemi trasformandoli in risorse e ricchezza strategica di un’uguaglianza da costruire insieme. La musica in quanto tale dovrebbe diventare la messa in scena pratica di una convivenza possibile capace di inclusione sociale e di compatibilità simbolica delle differenze: solo quest’arte ugualitaria può rendere visibili la guida culturale della politica democratica e dell’impegno amministrativo, a partire dalle esigenze concrete della cittadinanza. Il sindaco e gli organizzatori stanno già programmando il futuro: per maggio 2014 è previsto un ciclo dedicato alla ‘Musica e Sacralità’, nel Santuario di Santa Maria di Canneto e nell’estate 2014, con il coinvolgimento dei Comuni limitrofi, una rassegna di ‘Musica e Cinema’, che vedrà, accanto alla proiezioni di filmografia italiana, l’esecuzione ‘dal vivo’ delle musiche originali affidate ad importanti esecutori (al riguardo è stata già coinvolta la pianista Gilda Buttà, nota al pubblico come l’interprete privilegiata di Ennio Morricone ed esecutrice di tutte le musiche delle sue colonne sonore (sue sono le virtuosistiche interpretazioni del film “La leggenda del pianista sull’oceano” di Giuseppe Tornatore)’.

“Esperto in progettazione comunitaria e Internazionalizzazione d’impresa” e “Esperto di grafica pubblicitaria e comunicazione digitale” Al via le domande per richiedere il voucher che consente di partecipare al corso gratuitamente Un ruolo attivo e da protagonista nel Catalogo Interregionale dell’Alta Formazione per ASEC Formazione, Ente di Formazione di Campobasso accreditato dalla Regione Molise. Il Catalogo finanzierà infatti il corso in “Esperto in progettazione comunitaria e Internazionalizzazione d’impresa” e “Esperto di grafica pubblicitaria e comunicazione digitale” con l’adesione di partner di grande rilievo, locali e nazionali ed esperti nazionali ed internazionali che operano nel settore. I corsi si rivolgono a tutti coloro i quali sono in possesso del titolo di laurea (anche triennale), disoccupati, inoccupati, CIGS o mobilità e si pongono l’obiettivo di offrire un’opportunità professionalizzante a tutti coloro che intendono inserirsi o reinserirsi nel mercato del lavoro grazie al periodo di stage presso aziende specializzate. Asec Formazione intende fornire ai parteci-

panti le conoscenze e gli strumenti necessari per l'analisi e l'implementazione di una efficace campagna di comunicazione e marketing, attraverso l'acquisizione di conoscenze teoriche di base, di grafica, di studio ed analisi dell'immagine, di utilizzo di software applicativi per l'elaborazione grafica e competenze tecnico - operative di livello specialistico per partecipare con successo ai bandi europei nonché al fine di sviluppare in via preventiva e propositiva l'architettura di un intervento consulenziale idonee per affiancare le PMI operanti sul territorio, mediante l'utilizzo degli strumenti comunitari, nazionali e regionali. Sarà in grado di fornire assistenza tecnica alle PMI in materia di servizi per l'internazionalizzazione. Entrambe figure emergenti e a forte progressione occupazionale, versatili e flessibili in grado di sapersi

adattare al contesto locale, Nazionale e Internazionale. Dal 19 Agosto al 20 Settembre gli interessati potranno richiedere il voucher alla Regione Molise per partecipare gratuitamente al corso. Tutti gli avvisi regionali che regolano l’assegnazione dei voucher sono disponibili nella sezione “Avvisi e Documenti” della pagina www.altaformazioneinrete.it Possono presentare la domanda i laureati residenti nelle seguenti regioni italiane: Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Molise, Sardegna, Valle D'Aosta e Veneto. Per ulteriori informazioni si può contattare ASEC Formazione al numero 0874/412209 oppure prendere parte alla giornata informativa presso la Camera di Commercio di Campobasso, il giorno 10 Settembre 2013 dalle ore 10.30.


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Campobasso

23 agosto 2013

Invito alla magistratura perché indaghi e faccia chiarezza sulla persistenza e prevalenza di alcuni soliti noti sui bandi di gara pubblicati da Palazzo san Giorgio.

Sta per esplodere il “Fattore Zeta” L’iniziativa sarebbe anche il segno di una critica aperta ed impietosa alla guasconeria del sindaco in campagna elettorale e alla sua remissiva rassegnazione all’evidenza dei fatti, una volta al vertice del governo della città Il malumore cova sotto la cenere. Parte dell’imprenditoria locale sarebbe stufa del “Fattore Zeta” che imperversa da anni nell’aggiudicarsi i lavori pubblici appaltati dall’amministrazione comunale. Il “Fattore Zeta” ha preso avvio e piede con l’avvento del centrosinistra a Palazzo san Giorgio, fino a diventare un emblema dell’efficienza realizzatrice di quella coalizione. Nonché bersaglio della campagna elettorale di Gino Di Bartolomeo, con la promessa che certe prevalenze, certe forme di monopolio nel aggiudicazione dei lavori pubblici, con lui alla guida della città non avrebbero avuto vita facile. Mai promessa elettorale è stata più effimera e vacua di questa. Il “Fattore Zeta” era ed è rimasto aggiudicatario, con l’uso del sistema con cui ha saputo dapprima introdursi nel palazzo municipale e, quindi, affermarsi come referente privilegiato e monopolistico.

Il sindaco di Campobasso Gino Di Bartolomeo

La Giunta comunale dopo aver approvato definitivamente il programma triennale 2013/2015 e l’elenco dei lavori pubblici relativo al 2013 ha approvato i progetti preliminari e gli studi di fattibilità inseriti nel programma annuale. In particolare l’Esecutivo ha dato l’ok allo studio di fattibilità relativo ai lavori di “Intervento di manutenzione, potenziamento e adeguamento delle stadio comunale di Selva Piana” per un importo pari a 800mila euro, allo studio di fattibilità relativo ai lavori di “Abbattimento perdite nelle reti di distribuzione idrica” per un importo di 342.279,48 euro e al progetto preliminare relativo ai lavori di “Realizzazione della scuola elementare in contrada Mascione” con un costo di 1.015.750 euro. La Giunta ha approvato inoltre l’intervento relativo al “Completamento del Terminal Bus” per un importo

Coloro che avevano creduto a Gino Di Bartolomeo in veste di angelo vendicatore, hanno dovuto amaramente ricredersi, ma sembrano decisi a non arrendersi. Il malumore cova infatti sotto la cenere e potrebbe esplodere da un momento all’altro in una denuncia alla magistratura perché indaghi e faccia chiarezza sulla persistenza e sulla prevalenza del “Fattore Zeta” nei bandi di gara pubblicati da Palazzo san Giorgio. A sostegno della loro protesta ci sarebbe l’elencazione di una serie di episodi amministrativi, di appalti, di lavori indicati come il risultato di un’abile manovra da parte di una sorta di “cartello” imprenditoriale capace, appunto, di convogliare solo e sempre in una direzione l’esito delle gare. L’iniziativa di alzare un polverone sarebbe sul punto di essere presa ed è il segno di una palese insoddisfazione da parte di chi non riesce da anni ad aggiudicarsi un lavoro, nonché

una critica aperta ed impietosa alla guasconeria del sindaco in campagna elettorale e alla sua remissiva rassegnazione all’evidenza dei fatti, una volta al vertice del governo della città. E’ vero, c’è stato un lasso breve di tempo in cui il “Fattore Zeta” non ha imperversato. E’ il tempo in cui, vuoi per la crisi, vuoi per il Patto di stabilità e per altre ragioni contingenti, l’amministrazione comunale è stata costretta a starsene con le mani in mano. Ma non appena s’è aperto uno spiraglio, s’è creata una possibilità di un lavoro questo, manco a dirlo, è finito nella disponibilità del “Fattore Zeta”. La perpetuazione della specie. A dispetto delle promesse elettorali del sindaco e delle sue dichiarate avversioni alle metodologie amministrative della sinistra che, caso strano, con lui non sono cambiate di una virgola. Anzi, sono peggiorate. Dardo

Lavori pubblici, la Giunta approva i progetti preliminari pari a due milioni e mezzo di euro, il progetto preliminare relativo ai lavori di “Trasformazione del piano terra della scuola media Petrone” con un importo pari a 240mila euro, i lavori di adeguamento della scuola media D’Ovidio pari a 1.584.250 euro e di adeguamento della scuola elementare in via Leopardi per un importo di 1.360.000 euro. Costerà 800mila euro la trasformazione del piano seminterrato della scuola elementare di via Roma mentre l’importo per i lavori di manutenzione straordinaria delle strade e dei marciapiedi comunali è di 200mila euro.



ANNO IX - N° 64 - VENERDÌ 23 AGOSTO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

ISERNIA

30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it



Isernia

11 23 agosto 2013

L'errore dovuto ad una società esterna al Comune di Isernia.

Tares, lo sbaglio della piattaforma minazione da parte del contribuente, così come previsto per legge. Per quanto riguarda i presunti pagamenti errati, si chiarisce che una tale eventualità è impossibile che accada o che sia accaduta, giacché l’inserimento del codice 3920 abbinato all’anno 2013 genera il blocco delle procedure di riscossione. Da ultimo, nel ribadire che sul modello F24 è possibile procedere auto¬nomamente alla rettifica a mano del codice-tributo sbagliato (3920) con quello esatto (3944), si informa altresì che gli sportelli postali e bancari hanno assicurato di segnalare ai contribuenti la necessità di effettuare tale cor¬rezione e di accettare solo i modelli F24 giustamente modificati

ISERNIA. In merito all’errato codice Tares del Modello F24, è utile chiarire che lo sbaglio è stato generato da una piattaforma software gestita da società esterna al Comune di Isernia. Infatti, il servizio comunale Finanze e Tri¬buti, fin dal 17 luglio scorso, ha opportunamente pubblicato sulla home¬page del sito istituzionale dell’ente (www.comune.isernia.it) un docu¬mento per informare del nuovo tributo Tares in vigore dal 2013, indi¬cando, tra l’altro, il corretto codice (3944) per effettuare il pagamento de¬gli importi dovuti. Nello stesso documento viene, altresì, precisato che la modalità di versamento è quella dell’autoliquidazione con deter-

Sagra della fiorentina e XIX Condivisibile l’iniziativa della messa in liquidazione edizione della “corsa degli asini” di Funivie Molise S.p.A. a frosolone il 25 agosto 2013 L’amministrazione comunale di Capracotta accoglie con favore la decisione assunta dall’Assessore Regionale con delega alle società partecipate Massimiliano Scarabeo, che ha annunciato di voler attivare le procedure per la messa in liquidazione della società Funivie Molise S.p.A. “Condivido senza riserve la decisione presa dall’Assessore Massimiliano Scarabeo –dichiara il Sindaco di Capracotta, Monaco - Sono convinto che si debba ripartire con un progetto concreto, realizzabile, con prospettive future certe e sicure, che veda coinvolte le due stazione sciistiche molisane, Capracotta e Campitello Matese, con pari dignità, superando le discrasie che nel passato hanno penalizzato pesantemente l’economia dell’altissimo Molise. Ritengo altresì condivisibile l’altro aspetto rimarcato dall’Assessore Scarabeo che vuole guardare alla economicità della gestione delle due stazioni sciistiche regionali. Per tali motivi fa bene Scarabeo a voler ripartire daccapo, mettere un punto fermo, azzerando quanto fatto finora, pensando a qualcosa di nuovo e realistico” L’amministrazione comunale di Capracotta non intende assolutamente rimettere ad altri le decisioni sulla programmazione e sul futuro degli impianti di Capracotta la cui funzionalità si riflette su tutto il comprensorio dell’altissimo Molise. “Vogliamo essere parte attiva nella programmazione dello sviluppo della montagna molisana, abbiamo professionalità locali che conoscono le nostre problematiche e le nostre aspettative, a loro vogliamo affidare la programmazione e la gestione degli impianti di Monte Capraro – continua il Sindaco Monaco – Per questo siamo al fianco dell’Assessore Scarabeo. Siamo convinti che la sua determinazione e la scelta che ha fatto porterà senz’altro benefici alle due stazioni sciistiche molisane che rappresentano un valore aggiunto importante per l’economia della montagna della nostra regione” L’amministrazione comunale di Capracotta si dichiara immediatamente disponibile al confronto ed al dialogo con l’Assessore Scarabeo ed il Sindaco di San Massimo, per giungere a breve ad una soluzione condivisa che possa dare certezze al tessuto economico dei territori delle due stazioni sciistiche, concordando le iniziative da perseguire per centrare l’obiettivo che l’assessorato regionale intende perseguire.

La corsa degli asini: esilarante e sempre piena di colpi di scena!! Tenendo conto della grande tradizione contadina che vi è nei nostri territori Luigi Di Maria, titolare del ristorante “La Tana dell’Orso”, da ben 19 anni organizza questa bella e simpatica manifestazione che richiama migliaia di turisti. Non si tratta di un rodeo e nemmeno una gara tra fantini, piuttosto e' una competizione tra l'asino ed il cavaliere dove spesso a trionfare e' proprio l'animale. Al giorno d’oggi la Corsa degli asini rappresenta essenzialmente un momento di grande divertimento e di grande ilarità non solo per i bambini ma anche per i grandi; e vuole essere anche l’occasione per fare un plauso ai proprietari degli asini che allevano con tanta cura e sacrifici questi animali ormai in via d’estinzione. Tutte le edizioni hanno visto l’entusiastica partecipazione di centinaia di persone d’ogni età, uomini e donne, che si cimentano a cavalcare l’asinello che per sua natura non sempre è incline ad ubbidire agli ordini del cavaliere. Rilevante è la partecipazione del pubblico che si assiepa lungo il percorso e che spesso con i suoi incitamenti riesce a far muovere l’asino. Questo tradizionale appuntamento è abbinato alla sagra della bistecca fiorentina, in virtù del fatto che questo piatto rappresenta da anni il fiore all’occhiello del ristorante “La Tana dell’Orso”. La corsa degli asini nell’estate frosolonese rappresenta un momento per vivere con allegria un’intera giornata in montagna nell’incantevole cornice naturale del pianoro di Colle dell’Orso a Frosolone.

Il programma. Ore 12.30 Inizio della Sagra della BISTECCA FIORENTINA Ore 17.00 Corsa degli asini Stand di prodotti gastronomici locali e intrattenimento musicale


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Termoli

23 agosto 2013

Presenza di Radon nella scuola, sindaco incontra genitori TERMOLI – La presenza nella scuola di Via Tremiti di gas Radon superiore a quello consentito è stato al centro di un incontro che si è avuto tra i genitori, il sindaco Basso Antonio Di Brino e la dirigente scolastica Matilde Tartaglia. La presenza del Radon è stato scoperto grazie al monitoraggio eseguito da parte dei tecnici dell’Arpam in tutte le scuole del territorio regionale. Nella struttura di via Tremiti sono stati posizionati dei rilevatori che avrebbero evidenziato, anche se i dati ufficiali saranno disponibili nel mese di novembre, che la presenza del Radon è tre volte superiore ai limiti stabiliti dalla legge e, pertanto, a rischio contaminazione radioattiva. Di Brino e la dirigente scolastica hanno fatto presente che fino allo scorso mese di maggio i dati non erano stati resi ufficiali e pertanto la situazione attuale è stata “una tegola caduta sulla testa di tutti”. Comunque il sindaco ha preso contatti con i vertici dell’Arpam e dell’Asrem per meglio comprendere i possibili rischi che si corrono dopo una esposizione al Radon e come mai l’Arpa non ha disposto interventi precauzionali appena è stata rilevata la presenza del gas.

Cosa è il Radon e la sua pericolosità TERMOLI - Il Radon è un gas molto pesante, pericoloso per la salute umana se inalato e uno dei principali fattori di rischio è legato al fatto che accumulandosi all'interno di abitazioni diventa una delle principali cause di tumore al polmone. Il Radon è un elemento chimicamente inerte, naturalmente radioattivo, inodore e incolore, è solubile in acqua e poiché la sua concentrazione in atmosfera è in genere estremamente bassa, l'acqua naturale di superficie a contatto con l'atmosfera (sorgenti, fiumi, laghi...) lo rilascia in continuazione per volatilizzazione anche se generalmente in quantità molto limitate. D'altra parte, l'acqua profonda delle falde, può presentare una elevata concentrazione di Radon rispetto alle acque superficiali. Essendo un gas radioattivo, può risultare cancerogeno se inalato, in quanto emettitore di particelle alfa, La principale fonte di questo gas risulta essere il terreno (altre fonti possono essere in misura minore i materiali di costruzione, specialmente se di origine vulcanica come il tufo o i graniti e l'acqua), dal quale fuoriesce e si disperde nell'ambiente, accumulandosi in locali chiusi ove diventa pericoloso. Si stima che sia la seconda causa di tumore al polmone dopo il fumo di sigaretta

Rapina alle Poste Multa a Roma con la macchina del comune, di Difesa Grande, Verini e Sabella pagano il dovuto trentamila euro il bottino

TERMOLI – Ammonterebbe a circa 30mila euro e non 10mila il bottino della rapina compiuta nella tarda mattinata mercoledì all’Ufficio Postale di Difesa Grande. La stima è stata ufficializzata dopo che i commissari di Poste Italiane hanno concluso i controlli di cassa di entrate ed uscite. Intanto i carabinieri della Compagnia di Teermoli proseguono le indagini anche sulla scorta del video delle telecamere a circuito chiuso poste all’esterno e all’interno dell’Ufficio Postale per poter risalire alle tre persone che hanno messo a segno il colpo. Proprio la tecnica usata è al vaglio degli investigatori: due malviventi sono entrati mnaterialmente nell’Ufficio mentre un terzo ha fatto da palo all’esterno. Prprio su questo aspetto si stanno concen-

trando le attenzioni degli uomini dell’Arma perché non è scartato che i due rapinatori entrati nell’Ufficio Postale possano essere incensurati mentre il palo restato all’esterno, ma di fatto sarebbe quello che ha diretto il colpo, con precedenti penali. E proprio le immagini immortalate dalla telecamera, poi girate agli altri comandi dove nella giurisdizione di competenza sono avvenute rapine analoghe, potrebbero confermare la tesi dei carabinieri della Compagnia di Termoli: uno dei malviventi potrebbe essere lo steso visto in altre rapine. Lwe indagini sono state estese nella vicina Puglia ma anche in Campania e non si escludono sviluppi nelle prossime ore. Intanto ieri mattina l’Ufficio Postale di Difesa Grande ha riaperto regolarmente al pubblico.

TERMOLI – Hanno pagato di tasca loro la multa sanzionata il 15 maggio a Roma agli assessori comunali Bruno Verini e Vincenzo Sabella: 93,88 euro. Eì accaduto che i due amministratori si siano recati nella Capitale con l’auto di servizio del Comune termolese, dovendo raggiungere il sindaco Di Brino per prendere parte ad una riunione per il raddoppio della ferrovia Termoli – Lesina. Ma Verini e Sabella per disattenzione o per ritardo, mettiamola così, hanno percorso un tratto di via Nomentana sulla corsia d’emergenza. Per loro sfortuna il loro passaggio è stato visto da un agente della Polizia locale che ha annotato il numero di targa dell’auto e, quindi, elevata la contravvenzione. Multa che è stata notificata al Comune di Termoli intestatario dell’autovettura. Ma i due amministratori si sono fatti “carico” del pagamento riconoscendo cosi l’errore commesso.

Gli eventi previsti per la giornata di oggi TERMOLI – Continuano gli eventi inseriti nel cartellone dell’Estate Termolese per residenti e turisti. Oggi gli appuntamenti iniziano alle ore 20, nel piazzale del porto dove si terrà la Pre Sagra del Pesce “Cena con i pescatori abbasce ‘u purte”, organizzata dai ristoratori termolesi e dai pescatori dell’Associazione Armatori Pesca del Molise e O.P. San Basso. Matteo Miucci del “Federico II”, Roberto Consiglio de “L’Opera”, Francesco Moliterno dello “Squalo Blu”, Giorgio Sprocatti, con la straordinaria collaborazione dello Chef Bobo di “Ribo 2”, delizieranno i partecipanti con ottimi piatti della tradizione gastronomica termolese. Il costo del biglietto è di 20 euro a persona, vini DOC molisani inclusi. Il menù consiste in tre antipasti: “Cicillo” con crostacei della tradizione marinara

termolese, polpo verace e patate al vapore e seppie al guazzetto; Due primi: Minestra di quadrucci alla termolese e cavatelli al sugo di pescatrice; Un secondo: Triglie all’ingorda. La serata sarà allietata dalla musica dal vivo dei “Prapatapumpa Folk” che si esibiranno con pizzica e taranta, mentre sul peschereccio “Luigi Padre” sarà visibile al pubblico l’esposizione personale dell’artista termolese Fredy Luciani intitolata: “Omaggio alla Gente di Mare”. Per maggiori informazioni sull’evento e le prevendite dei biglietti è possibile rivolgersi presso i ristoranti che hanno aderito all’iniziativa, presso l’Info Point della Torretta Belvedere intitolata a “Carlo Cappella”, presso gli uffici dell’Associazione Armatori Pesca del Molise (Mercato Ittico) e presso il Bar Via Firenze.


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Termoli

23 agosto 2013

Ricostruzione post sisma, sbloccati 15 milioni di euro per i comuni

CRATERE SISMICO – Buone notizie per i comuni del cratere sismico che a breve riceveranno i fondi per la ricostrusione: in totale 15 milioni di euro. La notizia è stata data dall’onorevole Laura Venittelli durante una riunione che si è tenuta a Bonefro alla presenza del Governatore della regione, Paolo Di Laura Frattura, alcuni Consiglieri regionali, rappresentanti di imprese e cittadini dell’area. Durante l’incontro, che si è tenuto presso la sala della comunità del vil-

laggio provvisorio di Bonefro, l’onorevole Venittelli ha ricostruito l’iter dei fondi Cipe legati “al patto di stabilità. Purtroppo è cosa risaputa – ha sottileato la parlamentare molisana - che in base al patto di stabilità, gli enti, in questo caso la Regione, non possono sforarlo e il senso dell’emendamento presentato al Governo, e fatto di concerto con il Presidente Frattura e il Senatore Ruta, puntava proprio al superamento del patto di stabilità, nei casi di emergenza come il terremoto, per poter impiegare i fondi a disposizione, che per ora sono quindici milioni di euro. Superando il patto di stabilità per la ricostruzione si possono però utilizzare”. Ma la Venittelli ha anche sottolineato che c’è stato un errore nell’iter di assegnazione dei fondi e delle relative autorizzazioni e anche per questo motivo “Chiederemo un incontro con il Governo nazionale – ha concluso l’onorevole – e inviteremo Letta a venire a visitare il Molise per rendersi conto della gravità della situazione”.

Controlli carabinieri: quattro persone segnalate e due autoto sequestrate LARINO - I Carabinieri della Compagnia di Larino, nel corso dei servizi di controllo del territorio volti soprattutto alla prevenzione di reati di natura predatoria come furti in abitazione e truffe in danno di anziani, hanno sorpreso ben quattro persone che sostavano nel centro abitato di due comuni dell’area frentana, pur non essendo residenti in quei centri, senza fornire ai militari una spiegazione plausibile sulla loro presenza sul posto. Ed infatti i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Larino hanno sorpreso due beneventani, un ragazzo 24enne ed una ragazza 29enne, che nelle prime ore del giorno si aggiravano per le strade di Larino a bordo di un’autovettura poi risultata priva della copertura assicurativa, senza un valido motivo che giustificasse la loro presenza in quel centro. A San Martino in Pensilis, invece, i Carabinieri di quella Stazione hanno controllato due 39enni, un italiano ed un albanese entrambi residenti a Santa Croce di Magliano, i quali si aggiravano nel centro abitato a bordo di un’utilitaria, pure non riuscendo a fornire un motivo valido ed idoneo a giustificare la loro presenza sul posto. Anche nel loro caso i militari accertavano la mancanza della copertura assicurativa sul veicolo in uso. Per tutti e quattro è scattata la segnalazione alla Questura di Campobasso per l’adozione della misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio. Ed in entrambi i casi le autovetture sono state sottoposte a sequestro amministrativo per violazione alla normativa in materia di circolazione stradale.

Irene Crecchia si prepara ad accendere la centesima candelina TAVENNA - Irene Crecchia, vedova Lemme, nella sua casa di Tavenna sta per accendere la sua centesima candelina. Nata il 25 agosto del 1913, da Antonio e Concetta Zara, domenica festeggerà il felice traguardo dei cento anni, aggiungendo il suo nome all’elenco dei centenari che l’hanno preceduto in questo scorcio d’inizio di secolo, i fratelli Del Gesso: Achille (1908-2012), Nicola (1911), Vincenzo (2013). La vita di zia Irene, in gioventù e maturità tutta casa, lavoro e famiglia, fu contrassegnata da due eventi dolorosi: la morte del padre, soldato del 17° Reggimento di Fanteria, a Cave di Selz (Gorizia), il 22 luglio 1915, disintegrato dallo scoppio di una granata nemica nel corso della cosiddetta “Seconda battaglia dell’Isonzo”, e la parziale inabilità psichica del fratello Giovanni,

causata da una violenta bastonata in testa sferratagli, quando era ancora adolescente, da un irascibile e brutale compaesano. Dal matrimonio con Giovanni Lemme (tra i protagonisti del mio libro “Tavenna – Ottobre 1943”) nacquero

quattro bambini, tre maschi e una femmina, tutti deceduti in tenerissima età. Lei e il compianto zio Giovanni mi hanno amato come un figlio, e io ho riversato su di loro tutto il mio affetto, come se fossero i miei genitori. Nella sua lunga vita, zia Irene ha saputo circondarsi di amicizie e di affetti duraturi, ha saputo accattivarsi la simpatia del prossimo con il suo largo e perenne sorriso, sempre pieno di garbo e spontanea gentilezza verso tutti, la sua bontà e solidarietà offerte a piene mani. La pace e la serenità sono le condizioni permanenti del suo spirito sano, profondamente religioso, che non conosce né invidia, né malignità, né cattiveria. Il premio alla sua vita si traduce in aspettazione silenziosa del giorno della Verità, da vivere in perpetuo nella Luce di Colui che tutto muove e

governa. A Zia Irene, con l’augurio di vivere tanti, tanti altri anni felici e sereni, sotto lo sguardo vigile e affettuoso di coloro che da anni si prendono cura di lei, il nipote Antonio Lemme e la moglie Silvana, dedico questo sonetto: Un allegro tintinno di campane, scaccia dai nidi stormi di colombe. Sotto il cielo terso l’afa incombe, poi che agosto nel suo regno permane. Nella sua linda casetta antica, una vecchietta si sveglia e prega, il Dio che a questo mondo la lega, come allo stelo una matura spiga. Il mondo le sorride amico, e lei lieta accoglie del sole la luce, come benevole segno di Colei, che nella gloria del Figlio riluce, dona speranza, mitiga gli affanni e di zia Irene propizia i cent’anni! Antonio Crecchia

Mottola nuovo tecnico Prima edizione della Festa della pallavolo femminile del Gruppo Alpini Trivento TERMOLI – La Termoli pallavolo femminile ha un nuovo allenatore. Si tratta di Alfredo Mottola che ha già iniziato a selezionare alcune giocatrici dell’interland per rinforzare la squadra che prenderà parte al prossimo campionato di serie D anche se la società ha deciso di fare i propri passi per un ripescaggio in serie C. Il presidente del sodalizio termolese, Cinzia Portolan, si è detta soddisfatta, insieme agli altri componenti della società, di aver trovato l’accordo con l’allenatore ed ora si augura che la squadra possa raggiungere gli obiettivi sperati. Per l’allenatore Mottola è un ritorno a Termoli dopo che ha trascorso le ultime due stagioni agonistiche ad Isernia come allenatore in seconda nel campionato di Serie B2 e tecnico del settore giovanile.

TRIVENTO – Il locale gruppo dell’associazione nazionale alpini, con il patrocinio del Comune, ha organizzato la prima edizione della festa gruppo Alpini Trivento che si terrà il 25 agosto. La manifestazione inizierà alle 8 con l’accoglienza dei gruppi presso il Palazzetto dello Sport di via Acquasantianni; alle 10 ammassamento presso la rotatoria all’ingresso della città; alle 10,30 inizio sfilata e il corteo percorrerà: via Iconicella, via B. Mastroiacovo, Piazza Fontana; alle 11,30 presso il Monumento ai Caduti alzabandiera, onore ai caduti mentre alle 12 sarà celebrata la Santa messa in piazza Fontana nei ressi della chiesa Santa Croce e alle 13 la deposizione di una corona presso il Monumento ai Caduti. Seguiranno i saluti del sindaco e delle autorità civili e militari. Infine alle 18 è prevista l’ammainabandiera.


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Sport

23 agosto 2013

Si potrebbe chiudere questa mattina la lunga trattativa per il rilancio del calcio del capoluogo.

C’è solo il Campobasso 1919 Mentre l’estate mostra lo striscione dell’ultimo chilometro sembra essere tornato un po’ di buon senso tra il popolo rossoblù. A Campobasso, dopo il fallimento di Capone per mano di Di Palma si era toccato proprio il fondo, con una querelle che ci aveva prospettato la Serie D, mortificato con la Promozione e “rilanciato” con l’Eccellenza con la doppia squadra (1919 e Santeliana). Dopo la raccolta fondi (meno di 30 mila euro) da parte di un gruppo di tifosi, estenuanti trattative con Lozzi per rilevare il 1919 e tanti altri cambi di scena è arrivato il momento di chiudere la partita. Nel segno del trionfo della logica. Nel capoluogo resta solo una società che porta sulle spalle un nome che ci è familiare, Campobasso 1919, anno in cui fu fondata la nostra prima squadra. Anche se il club in questione è molto più giovane, essendo stato costituito proprio da Umberto Lozzi che con lungimiranza pensò di farlo diventare il punto di riferimento calcistico cittadino. Nell’intento di potersi riappropriare di categorie più consone, attraverso un progetto nel quale sarebbero dovuti entrare i migliori imprenditori della zona. Solo un paio di giorni fa sembrava saltata l’ipotesi di formare un’unica squadra cittadina. Per questo gli imprenditori Errico Perretta ed Edmondo Falcione che ha delegato il suo braccio destro Marco Meo, si sono attivati per rilevare il titolo della Santeliana, di Sant’Elia a Pianisi. Un titolo che sarebbe costato, per quanto se ne sa, circa trentamila euro, da corrispondere al presidente Garofano. Il passaggio del titolo dalla città dove visse gli anni giovanili Padre Pio al capoluogo, però, avrebbe imposto una serie di imbarazzanti salti mortali, per baipassare gli steccati della burocrazia. DOVE GIOCARE Il regolamento impone alla Santeliana di giocare sul suo campo che tra l’altro non dispone del sintetico. Come alternativa si è pensato all’impianto di Trivento, rimasto deserto dopo il ritiro della formazione locale che dopo aver sfiorato la Lega Pro ha deciso di chiudere il sipario, per ragioni finanziarie. Tutto questo era stato accettato dai campobassani storcendo il muso. Lo aveva fatto anche chi si era detto favorevole, ma in cuor suo non aveva approvato la cosa. C’è di più: il sindaco Di Bartolomeo ha respinto da sempre l’idea di aprire il Romagnoli per far giocare la SantelianaCampobasso nel capoluogo. E ha cercato di mettere d’accordo le parti, in modo da evitare ulteriori spaccature. La nostra città di tutto ha bisogno tranne che di altri frantumi. LA CRONOLOGIA Il Campobasso 1919 è stato inizialmente ignorato dal Comitato e dagli imprendi-

Lozzi che potrebbe restare come mister passerà la mano a Perretta e Falcione, affiancati dal Comitato Il sindaco Di Bartolomeo potrebbe concedere a questo punto il campo principale e trovare uno sponsor tori che l’hanno affiancato. I nuovi arrivati hanno pensato di ripartire da zero, creando una nuova società, senza aver fatto i conti con il Lodo Petrucci che obbliga la società che chiede l’affiliazione senza possedere il titolo sportivo di versare 100mila euro a fondo perduto. E allora ecco la marcia di avvicinamento a Lozzi. Che si sarebbe voluto tenere la maggioranza della società e fare l’allenatore. La trattativa, a quelle condizioni, è quindi saltata. Non trovando posto in Eccellenza i nuovi soggetti hanno provato a scendere in Promozione, appoggiandosi alle Acli. Ma anche questa soluzione non ha trovato luce: le Acli per nessuna ragione hanno voluto accettare di fare da traino al Campobasso per sparire una volta in Eccellenza. Grazie all’amicizia personale dell’imprenditore Perretta con il geometra Garofano, presidente della Santeliana, è stata ipotizzato l’acquisto di quel club (per circa 30 mila euro). Ma subito sono iniziati i problemi logistici, oltre che pratici. La nuova squadra avrebbe dovuto chiamarsi comunque Santeliana e giocare altrove. DI BARTOLOMEO Gino Di Bartolomeo si è fatto nuovamente carico di fare da mediatore. E ha

chiamato Lozzi e Falcione per far prevalere il buon senso. Nel frattempo Perretta e company si erano dati appuntamento dal notaio Giordano per mettere nero su bianco con la Santeliana. In verità non c’è stata alcuna scrittura, anche se sembra che Garofano abbia in precedenza avuto in garanzia un titolo da 30mila euro da parte di Perretta. Che, come si ricordava vanta ottimi rapporti professionali e personali con il presidente della Santeliana. Lozzi, dopo l’incontro con il sindaco e Falcione, ha accettato di cedere la sua amata società, per circa 75 mila euro, mettendoci dentro anche le somme sborsate (iscrizione e fideiussione) per la stagione che sta per incominciare. Se per caso fosse rimasto come tecnico avrebbe fissato la cifra a 40 mila euro e preteso un contratto stagionale di 20 mila euro. Abbonando 15 mila euro al subentrante. Che alla fine avrebbe pagato “solo” 40 mila euro. Visto che l’allenatore comunque va ricompensarlo. EPILOGO Nella giornata di oggi la signora Annarita Caracozzi, proprietaria del Campobasso 1919 e moglie di Umberto Lozzi, dovrebbe firmare la cessione del club alla presenza del notaio Giordano. Solo

in quella occasione verrà stabilito se l’allenatore sarà il professore o se l’incarico verrà affidato ad altro tecnico (da escludere Cordone) . Su Lozzi sembra che Marco Meo sia un po’ freddo, mentre sembra più possibilista il collega Errico Perretta. La Santeliana tornerebbe dove è sempre stata (Sant’Elia) e la squadra del capoluogo avrebbe un nome e una maglia riconoscibilissimi. Togliendo di mezzo tutte queste stucchevoli storie che hanno tenuto alto il livello di guardia giornalistico, ma che hanno strappato sorrisi di scherno a tutti gli abitanti della nostra regione. CONCLUSIONE Se questa mattina non ci saranno altri colpi di calore il capoluogo dovrebbe avere come squadra il Campobasso 1919 che ha già disputato una decina di campionati di Eccellenza. Il presidente potrebbe essere Giulio Perrucci (cugino di Lozzi), mentre i soci di riferimento sarebbero Perretta e Falcione, quest’ultimo rappresentato da Meo. Il notaio Giordano sarà il garante tecnico e il sindaco un amico del club che dovrebbe giocare allo stadio principale e al quale farebbe in modo di far convogliare qualche interessante sponsorizzazione. (pi.pò)


Spettacolo

15 23 agosto 2013

Forza Venite Gente Il musical in scena dal 1981, ha in Michele Paulicelli il leader di una compagnia in continua evoluzione di Charles N. Papa

TERMOLI - Negli primi anni ‘80 “Forza venite gente”, il musical sulla vita di San Francesco, approdò al teatro Ariston con gran successo di pubblico. Sul palco Michele Paulicelli, leader dei Pandemonium, gruppo pop dell’epoca con la hit sanremese “Tu fai schifo sempre”. Con lui Silvio Spaccesi, attore maceratese delle commedia italiana, doppiatore (Yoda in “Star wars”) e Pietro di Bernardone nel musical sul poverello d’Assisi. La storia, scritta da Mario e Piero Castellacci, Piero Palumbo, conserva una vitalità scenica e coreografica, intatta negli anni. Il cast è cambiato molto nel corso di questi 30 anni, molti degli attori principali però, sono ancora in scena, Michele Paulicelli è il leader e l’autore

delle musiche con Giancarlo De Matteis e Giampaolo Belardinelli. La vita di San Francesco accomuna credenti e non, il collante è la musica, anche se le canzoni sono in tema con la sceneggiatura. “Ventiquattro piedi siamo”, “E volare volare”, “E’ Natale”, “Perfetta letizia”, sono alcune delle composizioni più significative, “Laudato sii” è il finale, la rilettura del Cantico delle creature che raccoglie sulla scena tutti gli attori del musical a salutare il pubblico. Domani sera “Forza venite gente” sarà al teatro Verde di Termoli, nell’ambito del vivace cartellone estivo della cittadina adriatica, che si è distinta per una serie di eventi con grandi nomi della musica come Francesco De Gregori, Mario Biondi, Vinicio Capossela, artisti che hanno richiamato un gran numero di persone e che hanno fatto impallidire la staticità ludica del capoluogo, ferma sul nulla.

Prosegue il tour estivo

Domani alla vineria Magazzeo

Caldoro-Spina in scena con “Equità”

Nancy Cardo live in duo

Ormai ben affiatata, la coppia Marco Caldoro e Palma Spina, prosegue il tour estivo dello spettacolo “Equità”, un surreale susseguirsi di eventi, legati alla crisi. Le prossime date: 25 agosto Tufara e 26 Riccia.

SAN MARCO DEI CAVOTI - La cantautrice italo-australianaNancy Cardo, prosegue il tour promozionale del primo disco “The nervous tic”. In versione acustica, domani sera con Mario Petrecca, la Cardo sarà live alla vineria Magazzeo alle 22.00.

“Piccole letture” CAMPOBASSO - Non ha conosciuto soste l’attività estiva della Biblioteca Provinciale di Campobasso “P. Albino” in questi mesi di luglio e agosto, grazie anche agli appuntamenti settimanali previsti dal ciclo di incontri di Piccole Letture. La Provincia di Campobasso, la Biblioteca Albino e l’Associazione Culturale Pediatri Sezione Molise, con Piccole Letture hanno dato un segnale concreto e importante di come si possa creare e portare avanti un evento culturale e pedagogico legato al mondo dei libri, delle biblioteche e alla passione da trasmettere per la lettura, con la professionalità dei bibliotecari, dei pediatri e dei lettori volontari che si sono avvicendati con continuità durante questi incontri settimanali nel giardino della Biblioteca provinciale di Campobasso. La bella avventura di Piccole Letture, che proseguirà per tutti i prossimi due giovedì pomeriggio di agosto, ha coinvolto e attirato tanti bambini e nuclei familiari che hanno scoperto anche le possibilità e le offerte culturali di un luogo come quello della biblioteca.

Appuntamenti

CAMPOBASSO - Stasera riprende la serata aperitivo al Don Chisciotte. La formula prevede il live di Sound Factory Quartet, a seguire selezioni musicali a cura di dj Braun. Info 3476936874. CASTELLINO DEL BIFERNO - Il venerdì all’Oasi disko è a bordo piscina. Dalle 20.00 cena, a seguire disco dance con i dj Flavio Emme e Raf. Info 3358032829. BOJANO - “Corti aperte” è una mostra collettiva fotografica che si tine enel centro storico di Bojano. Espongono: Alessia Anita Auriemma, Bruno Buontempo, Christian D'Andrea, Milena Ciamarra, Silvia Perrella, Salvatore Romano, Mario Tavone, Marco Antonecchia, Michela Ciamarra, Michele Ritota, Simona Paventi, Laura Bacà, Roberta Sally Gianfrancesco, Carmen Giancola, Flaviano Testa, Alessandro Milella. Questa è la terza edizione, e termina il 26 agosto.



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