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ANNO X - N° 45 - DOMENICA 23 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno ai cassintegrati

L'Oscar del giorno lo assegniamo ai cassintegrati. Il loro numero, purtroppo, è in continua crescita in Molise. Al di là della crisi si registra l'assoluta mancanza di una strategia industriale regionale. E' proprio la Regione, infatti, a latitare se non, a volte, a creare ulteriori situazioni di sfascio. Per questo assegniamo loro l'Oscar come un simbolico sostegno alle loro lotte per la difesa del posto di lavoro. Con la speranza che la politica regionale riesca, finalmente, a pensare agli interessi reali della gente e ai destini della Regione.

Il Tapiro del giorno a Vittorino Facciolla

Il Tapiro del giorno lo diamo a Vittorino Facciolla. L'assessore regionale all'Agricoltura è praticamente scomparso nelle sue esternazioni. Un settore un tempo ricco di interventi e di azioni è finito nel dimenticatoio proprio mentre sta conoscendo la crisi più forte e stringente. Come dire. che non bolle nulla in pentola nè, tantomeno, la sua struttura è stata in grado di mettere in pista qualcosa di positivo per il comparto. Sta passando praticamente inosservato nella sua carica assessorile. Ma pensa solo al sistema dei rifiuti?

Assessori sotto esame ma la bocciatura va a Frattura di Irene Corsini

E carina la storiella degli assessori sotto esame. A meno di un anno dalle elezioni, Frattura vuole esaminare il lavoro svolto da tutti. Così da poter dire: tu sei fuori, hai fatto troppo poco. Un po’ come quando il prof, per sondare la preparazione dei suoi alunni, si presenta con un compito in classe a sorpresa. Il problema sorge quando lo stesso prof non ha seguito il programma. Perché così, ad occhio e croce, a parte “l’assessore all’Ikea” (così viene definito Petraroia per via dei numerosi tavoli che non risolvono i problemi), se l’esecutivo deve sostenere l’esame, allora anche il compito di Frattura dovrebbe essere messo sotto giudizio. E vediamo le materie da affrontare in base al programma. Quale sarebbe la valutazione sul

tema costi della politica? Da dimezzare sono aumentati. La sanità? Da pubblica la rende privata e per di più rifila una serie di figuracce romane tanto che i tecnici del ministero sono pronti a rimuoverlo. Frattura è anche il responsabile della Protezione Civile. Risultati raggiunti? 218 lavoratori a casa. E’ anche l’assessore alla Programmazione, ma è ferma. E’ assessore alla cultura che ormai non esiste più. Anzi. E’ gestita in house con il cognato delegato. Chissà se ne parlano la domenica ai classici pranzi di famiglia in casa Frattura. Ma il governatore è anche assessore al bilancio: sì, quel documento che ancora non viene presentato in Consiglio tanto che il Molise, in questi tempi di magra, va avanti in regime dei dodicesimi. Che vuol dire? Che non essendoci il bilancio, la Regione funziona secondo il bilancio dell’anno precedente (fatto dal governo Iorio) e quindi può

effettuare spese mensili di un dodicesimo dei crediti aperti dal bilancio precedente. In altre parole, la Regione Molise è molto limitata. Vogliamo poi parlare della delega all’energia mantenuta sempre dal caro presidente? Oppure vogliamo parlare della soluzione Gam? Fino alla scorsa settimana né l’assessore alle Partecipate né l’assessore all’Agricoltura conoscevano il Piano industriale che Frattura (insieme alla sua consulente economica) sbandierava, a chiacchiere, con i lavoratori. In ogni caso, valutiamo: il risultato alla Gam? Tutti a casa. Insomma Frattura, sei proprio sicuro di voler dare un voto in base ai compiti svolti? Perché se così fosse, probabilmente faresti un gran favore a quel 56% dei molisani che non fidano di te (detto dal Sole 24 ore). Perché la verifica avrebbe un solo giudizio: la tua bocciatura e il tutti a casa.


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La verifica politica Danilo Leva difende gli assessori del Pd: non consentirò nessuna resa dei conti nella Giunta regionale

e le anomalie del governatore Al summit si presentano sconosciuti alla maggioranza e Di Pietro jr a braccetto con Mancini ex presidente Solagrital

CAMPOBASSO. Cosa fa un leader politico quando vuole rimuovere un membro del suo partito? Normalmente, lava i panni sporchi in casa. Il governatore Frattura ha un solo pallino in testa: rimuovere l’assessore che meno preferisce. Più per questioni caratteriali e di mancato allineamento alla sua visione del mondo che di carattere politico. In altre parole, e detto in termini spiccioli, il “gatto nero” di Frattura è Massimiliano Scarabeo. Si parla di sanità? Scarabeo si mette di traverso se i provvedimenti del governatore vanno contro la sanità pubblica e troppo a favore di quella privata. Di Patriciello tanto per non far nomi. Si parla di primarie del Pd? Ed ecco che Scarabeo, sul suo territorio, stravince contro il clan avversario fatto di alleanze trasversali. Ecco allora che bisogna creare le condizioni per farlo fuori. Coinvolgendo il Pd? No. Coinvolgendo prima i partiti di maggioranza, magari con l’aggiunta di qualche coordinatore regionale di un movimento che non è pre-

sente nella cartina geografica. Poi incontrando gli eletti. E poi ridiscutendo con i partiti. Insomma, muoversi per arrivare a dire: signori non è colpa mia. Me lo chiede la coalizione. E il Pd? Per buona pace di tutti, i membri e gli scritti del partito non devono parlare. A meno che… A meno che non dicano che hanno lo stesso orizzonte poco politico del governatore. Evidenziata questa anomalia la domanda sorge spontanea: ma che ci faceva l’altro ieri il coordinatore di Centro Democratico (che fa capo a Tabacci ed altri dipietristi fuoriusciti dall’Idv) all’incontro dei partiti che sorreggono Paolo Frattura in Regione. Accanto alla presenza anomala di un tal ingegner Luigi D’Orsi, altro aspetto peculiare è la presenza a braccetto di Cristiano Di Pietro con l’avvocato Antonino Mancini che ritroviamo nel passato della Gam. “Figlio dell’editore del mensile Extra che annualmente riceve, non si bene a che titolo, la ragguardevole cifra di 50mila euro dalla Regione Molise. Nel 2008 – raccontava Mas-

simo Romano nel 2011 parlando di intrecci tra Zuccherificio e affaire Pomolì rilevata con soli 150mila euro dal socio dello stabilimento saccarifero - Antonino Mancini viene nominato da Scajola commissario liquidatore di Assopro che nel 2010 cede un ramo d’azienda alla Prodam di Perna. Ma Mancini è presente, misteriosamente, anche come rappresentante delle quote pubbliche. Sì, perchè quando la Regione Molise decide di uscire – ai sensi della Finanziaria - dalle società partecipate, e quindi anche dal Conservicio, entra in ballo una società interamente regionale. Si chiama Gam srl, e Iorio le affida il compito di valutare gli atti preparativi alla vendita in favore di operatori privati delle quote di partecipazione pubblica nelle società agroalimentari, così consentendo l’accesso a figure direttamente scelte e riconducibili al Presidente della Regione. Ed ecco un’altra stranezza: nel consiglio di amministrazione della Gam siede anche l’avvocato Antonino Mancini, già commissario liquidatore della Assopro, in liquidazione coatta amministrativa. Mancini è anche il presidente di un’altra società agroalimentare, la Solagrital di Bojano, dove tra l’altro la Gam detiene la maggioranza delle quote. Per riassumere: il soggetto che deve decidere per conto della Regione Molise sui beni della Regione Molise è anche il legale rappresentante della società che deve (o dovrebbe) fare gli interessi della parte privata”. Oggi lo stesso Mancini siede ai tavoli politici con Frattura presidente alla destra dei Di Pietro. Intanto Danilo Leva avverte Frattura e i suoi giochi di prestigio: “Non consentirò nessuna resa dei conti - e rilancia – Non mi sembra che l’unico modo di discutere sia quello legato agli assetti. Si faccia invece una discussione sul merito, sulla sanità pubblica, sulla riduzione dei costi della politica, sulle politiche industriali, sul modello di sviluppo che mettiamo in campo. Nella vita si possono perdere i congressi, non la dignità o la voglia di fare politica”. Intanto tace il diretto interessato Scarabeo che però, di tanto in tanto, lancia qualche segnale sul social network. “Chi si distingue non si estingue” scriveva alla vigilia del summit convocato da Frattura. Mentre ieri ha rilanciato: “Qualcuno sta lavorando per un falso scoop per infangarmi. Chi è canaglia resta comunque una putrida carogna. L’intoccabile sicuramente cadrà dalle nuvole e negherà tutto”. A chi sono rivolte queste parole che lasciano presagire tempi di burrasca in Consiglio regionale? red.pol

Sanità, il Molise

non può fare da solo di Giancarlo Totaro A Roma per l’ennesima volta il tavolo tecnico “boccia” la sanità molisana e “minaccia” ancora una volta di commissariare o subcommissariare la gestione della nostra sanità. La cosa comincia ad essere inaccettabile per il popolo molisano che è stato messo in

mezzo tra una precedente cattiva gestione con un perenne macigno di oltre 330 milioni euro deficit che nessuno ragionevolmente può pensare di cancellare con piani di rientro,riorganizzazioni o magheggi ,neanche l’attuale commissario Frattura,o il direttore asrem Percopo ,o il subcommissario nonostante tutta la loro buona volontà,ed un rigore di bilancio che porterà

all’estinzione della sanità ed al collasso sociale per le continue lotte di campanile che questa situazione ha scatenato. Non c’è uscita da questa situazione senza che vi sia il dichiarato fallimento con la chiusura totale dei servizi sanitari regionali con il passaggio ad una assistenza indiretta presso le strutture delle regioni limitrofe.

Il ministero sta veramente esagerando nel richiedere l’impossibile ,lo sanno che per far quadrare i conti praticamente bisogna chiudere tutto e allora si assumano la responsabilità di comunicarlo chiaramente ai molisani che se pur si è sbagliato in passato non meritano di veder cestinato il proprio diritto alla salute. Al ministero dichiarassero chiaramente che il Molise non può permettersi una sanità indipendente in quanto sanno perfettamente che con quel deficit senza un aiuto esterno il Molise non avrà mai la possibilità di rientrare dal deficit. Al ministero per contro se vogliono veramente garantire la sanità che si attivino per studiare come aiutare il Molise e soprattutto i molisani che sono vittime e non colpevoli di questa situazione.


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Il trio Di Pietro, Frattura, Cotugno e il geometra

Biocom, C&T, torri e azienda agricola del Tonino nazionale… Chi paga?

da medaglia d’oro Premesso che assegnare incarichi ad un geometra non è reato, nel leggere il curriculum del responsabile alla sicurezza di Regione Molise, Protezione Civile, Molise Cultura (e tanti altri enti) qualche riflessione va pur fatta. Parliamo del geometra, con la gi maiuscola, Marco D’Angelo. Nella lunga sfilza di incarichi, con un curriculum di tutto rispetto dove si evidenziano una lunga serie di enti pubblici come responsabile alla sicurezza ricoperti nel corso degli anni, spiccano all’occhio alcune aziende private. “Azienda agricola di Antonio Di Pietro” a Montenero di Bisaccia dal 2010 ad oggi. Consulente della ditta C&T (produzione energia da biomasse) a Termoli dal 2013. Nella stessa azienda è stato anche: responsabile del servizio prevenzione e protezione dal 2004 al 2012, coordinatore della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione (importo lavori è di euro 4milioni e mezzo di euro) a Melfi dal 2011 ad oggi. Dal 2010 al 2011, sempre con la C&T è stato Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione nei lavori di installazione pannelli fotovoltaici sulla copertura parco Biomasse centrale C&T Termoli per un importo lavori pari a 2 milioni di euro. L’azienda C&T Spa compare anche nella Biocom di Frattura, finita sotto inchiesta per 265mila euro di fondi pubblici presi senza realizzare i lavori per la quale era stata finanziata. E guarda un po’, D’Angelo é responsabile della sicurezza alla Biocom di Termoli dal 2007 ad oggi. Dal 2010 ad oggi è anche coordinatore della sicurezza in fase di progettazione e esecuzione nei lavori di realizzazione di un complesso residenziale in C.da Vazzieri a Campobasso

(Importo lavori è di 16 milioni di euro) per conto di “Lottizzazione Elena”. Alias: le torri di Frattura la cui costruzione è affidata alla ditta Nidaco, di proprietà del figlio del consigliere Vincenzo Cotugno. Nel 2013 la Regione Molise ha affidato allo stesso geometra l’incarico di responsabile alla sicurezza sia per gli uffici della Giunta regionale (importo 24.538 euro), sia per gli uffici della Protezione Civile (15mila euro), sia per Molise Cultura dove l’importo per l’incarico da espletare nella ex Gil non si conosce. E poi, sempre nel 2013, la Comunità Montana Molise Centrale, con commissario Nicola Marinelli, ha nominato lo stesso geometra Coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione nei lavori di “realizza-

“Reintegrate Iorio, subito” Il parere dell’Avvocatura dello Stato smonta i piani del centrosinistra CAMPOBASSO. Nun c sta nient a fa. Iorio deve rientrare. Non quando aggrada al centrosinistra. Deve rientrare subito. E’ quanto afferma l’Avvocatura dello Stato nel parere chiesto dal presidente del Consiglio Vincenzo Niro. Anzi. L’Ufficio di presidenza, durante l’ultima seduta del 18 febbraio, ha commesso un’illegalità. Perché avrebbe dovuto reintegrare Iorio già martedì scorso. A loro dedichiamo “L’inno all’ignoranza” che l’avvocato di Iorio, Arturo Messere, ha dedicato con le sue parole ai nostri governanti, dimostrando ai molisani come solo l’ignoranza del presidente del consiglio e dei consiglieri si stia frapponendo alla piena esplicazione del ruolo di oppositore del senatore Iorio. Ma l’uso della propria ignoranza, sta facendo strame sistematica di

molti diritti dei molisani. Il diritto fin qui conculcato a Iorio è davvero inaccettabile. Come lo deve essere l’ignoranza di chi si presume legislatore. L’avvocato Messere, col garbo del giurista e il sotteso sarcasmo del professionista che conosce e sa valutare uomini e cose, ha sollevato uno dei veli che ammantano l’attuale governo regionale mettendo a nudo l’inappropriatezza (nel caso) del presidente dell’assemblea regionale e di chi vi siede. Colpevoli - loro - di non sottostare alle leggi, costretti a cercare di sfuggire al ridicolo ricorrendo strumentalmente all’avvocatura dello Stato che, vogliamo credere e sperare, vorrà essere rapida e conclusiva nel rispondere, evitando di dare respiro (temporale) all’ignoranza, agli ignoranti, e ai danni che producono.

zione del pacchetto di copertura della discarica nell’impianto di smaltimento RSU sito in località Colle S. Ianni in agro di Montagano. Importo lavori 372 mila euro. Ora, assodata la grande competenza del professionista 45enne che ricopre anche la carica di presidente del collegio provinciale geometri di Campobasso, il problema è politico. E’ mai possibile che in Molise incarichi e consulenze sono assegnate solo agli amici e agli amici del presidente? Partendo da questa domanda che il centrosinistra ha rivolto per anni al governatore Iorio, con l’era Frattura un cambiamento vero sembra esserci stato. Gli amici degli amici sono spariti per far posto ai soci del governatore o comunque a persone legate alle società di Frattura o ai suoi soci. Come nel caso del geometra D’Angelo legato ai soci della Biocom, allo stesso Frattura, a Tonino Di Pietro e al consigliere in odore di assessorato Vincenzo Cotugno a sua volta legato a Frattura da questioni imprenditoriali. Ammessa la legalità della buona azione, non pare discutibile che un soggetto che offre la propria prestazione a tali aziende private abbia poi una serie di incarichi nella cosa pubblica? Non sarebbe opportuno per tutti i soggetti politici coinvolti, Frattura – Di Pietro – Cotugno, mostrare le fatture di pagamento fatte con le aziende private a favore del professionista così da non lasciare spazio al sospetti che si usano soldi pubblici per tamponare spese private? Un rischio che si corre quando si ricoprono ruoli pubblici su cui pesano i conflitti d’interesse. Antonio Careca


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I molisani hanno difficoltà a conoscere come vengono spesi i soldi pubblici

I costi della politica delle Regioni sono sotto il controllo della Corte dei Conti ma dai siti della Regione e da altri siti istituzionali non viene alcuno aiuto alla comprensione e alla verità Sarebbe interessante conoscere se la Regione Molise trasmette trimestralmente alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti il referto sulla regolarità della gestione e sull'efficacia e sull'adeguatezza del sistema dei controlli

Ai molisani che patiscono la scarsezza d’informazione istituzionale su come vengono spesi i soldi pubblici, ricordiamo la vigenza della legge 213 del 7 dicembre 2012. Con questo provvedimento il controllo dei costi della politica delle Regioni, è stato assegnato alla Corte dei Conti. Il comma 7 dell’articolo 1 della legge dice testualmente: “Le sezioni regionali della Corte dei conti verificano, con cadenza semestrale, la legittimità e la regolarità delle gestioni, nonché il funzionamento dei controlli interni ai fini del rispetto delle regole contabili e del pareggio di bilancio di ciascuna Regione.

A tale fine, il Presidente della Regione trasmette trimestralmente alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti un referto sulla regolarità della gestione e sull'efficacia e sull'adeguatezza del sistema dei controlli interni adottato, sulla base delle Linee guida deliberate dalla Sezione delle autonomie della Corte dei conti; il referto e', altresì, inviato al Presidente del consiglio regionale Per i medesimi controlli, la Corte dei conti può avvalersi, sulla base di intese con il Ministro dell'economia e delle finanze, del Corpo della Guardia di finanza, che esegue le verifiche e gli accertamenti richiesti, necessari ai fini delle ve-

rifiche trimestrali di cui al primo periodo, agendo con i poteri ad esso attribuiti ai fini degli accertamenti relativi all'imposta sul valore aggiunto e alle imposte sui redditi. Per le stesse finalità e cadenze, sulla base di analoghe intese, sono disposte verifiche dei Servizi Ispettivi di finanza pubblica. In caso di rilevata assenza o inadeguatezza degli strumenti e delle metodologie di cui al secondo periodo del presente comma, le sezioni giurisdizionali regionali della Corte dei conti irrogano agli amministratori responsabili la condanna ad una sanzione pecuniaria pari ad un minimo di cinque e fino ad un massimo di venti volte la retribuzione dovuta al momento di commissione della violazione”. Una volta tanto una legge dello stato italiano si rende comprensibile anche all’uomo della strada e gli sollecitata – vogliamo credere – una legittima curiosità sugli esiti. Spetta dunque alla Corte dei Conti entrare nel merito e constatare in che misura sono o meno rispettate le norme in vigore. Però, siccome le Regioni, grazie al titolo V della Costituzione, hanno una loro autonomia anche nel recepire gli indirizzi statali, sarebbe interessante conoscere se dalla Regione Molise è stato accettato l’invito a rendicontare le spese che, stando alla legge, il presidente della Regione deve trasmettere alla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti entro il 1° marzo, pena il blocco di tutti i finanziamenti e la restituzione di tutte le somme eventualmente già incassate nel corso dell'anno. Se sia avvenuto il primo marzo 2013 non è stato mai detto. Se avverrà il primo marzo prossimo vorremmo saperlo. Ma dai siti della Regione e da altri siti istituzionali non viene alcuno aiuto alla comprensione e alla verità. Dardo

Prosegue la riduzione del numero di alunni in Molise. Il prossimo anno scolastico ne avremo 307 in meno di Sergio Sorella* Il MIUR ha consegnato alle organizzazioni sindacali i dati, calcolati sulla base dell’anagrafe studenti, relativi alla previsione degli alunni nell’anno scolastico 2013-14. Si conferma che a livello nazionale prosegue l’aumento di quasi 34.000 alunni in più per il prossimo anno scolastico concentrato tra scuola primaria e scuola secondaria di secondo grado. Per il Molise prosegue, invece, come per le altre regioni meridionali, la diminuzione del numero di alunni. Dalla tabella ministeriale si evince una previsione di incremento a livello nazionale di circa 9.216 alunni nella pri-

maria, un calo di circa 785 alunni nella media ed un incremento di circa 25.546 alunni nel secondo grado. In totale, quindi, di 33.977 alunni in più. I dati mostrano un calo di alunni nelle regioni del sud (maggiore in percentuale in Molise, Basilicata, Campania,Calabria e Sicilia) ed un incremento

nelle regioni del centro-nord (maggiore in percentuale in Emilia Romagna, Lombardia, Lazio, Toscana e Veneto). Nel Molise ci saranno, dunque, in percentuale, le riduzione di alunni più consistenti di tutto il Mezzogiorno d’Italia e dunque dell’intero paese. Un territorio che gradualmente si sta de-

sertificando, a partire dalle scuole. La classe politica locale dovrebbe partire da questi numeri per fare progetti che consentano ai giovani di poter restare nel nostro territorio, di avere un reddito e di mettere su famiglia. Occorrono politiche lungimiranti contro il declino e l’impoverimento a cui stiamo assistendo. Invece gli interventi che sembrano più in voga badano ad utilizzare in modo distorto le residuali risorse disponibili. Si continua nel balletto del litigio e dei ricorsi sul dimensionamento scolastico e su dove deve trovarsi una dirigenza scolastica, mentre la scuola pubblica è in forte sofferenza rischiando una marginalizzazione senza precedenti. La FLC CGIL Molise da tempo ha formulato proposte concrete sull’organizzazione scolastica, sulle azioni che gli Enti locali dovrebbero attivare per rilanciare il sistema d’istruzione regionale, sulla necessità di puntare sulla conoscenza per far ripartire anche il sistema produttivo. Solo in questo modo potremmo contribuire ad evitare lo spopolamento del nostro territorio. *Segretario regionale


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Stop alle chiacchiere e ai workshop

Turismo: impossibile programmarne lo sviluppo senza conoscere la realtà, ma è assurdo che la nuova giunta se ne stia, inerte, con le mani in mano Il silurato commissario straordinario dell'Ept di Campobasso ha lasciato in eredità all’esecutivo regionale la mappa delle strutture, dei servizi, delle associazioni e delle organizzazioni locali che si occupano di turismo L'esiguità dei mezzi finanziari e del personale non hanno impedito al commissario straordinario dell'Ente Provinciale per il turismo di Campobasso, Nicola Magri, fintanto ha tenuto l’incarico, di realizzare analisi economiche e rilievi statistici per creare una base programmatica per una politica di settore seriamente gestibile. I dati e gli elementi raccolti dall'Ept dicono che il turismo deve ripartire dal basso, lentamente, con pazienza, giudizio, e applicazione, utilizzando con intelligenza le strutture di cui dispone sul territorio e le risorse naturali, ambientali, paesaggistiche che lo definiscono tuttora "scrigno di bellezze inedite". Il lascito è una mappa delle strutture turistiche alberghiere e extra - alberghiere, delle associazioni e delle organizzazioni locali che si occupano di turismo, degli impianti e dei servizi balneari, delle emergenze storiche, archeologiche e culturali. Dalla foresta delle sigle e delle varie titolarità di servizi e di funzioni, ha fatto emergere una suddivisione territoriale distinta dalle peculiarità ambientali meritevoli di essere sostenute e valorizzate: mare e spiagge; lago e collina; oasi naturali e ambiti di caccia; archeologia e castelli; fitness e salute; storia e culto e così via. Un lavoro senza il quale è del tutto aleatorio qualsiasi discorso programmatico, specie là dove va a cogliere l’inutilità di progetti fantastici e delle Borse turistiche, dei Workshop e similari che non hanno dato alcun apporto alla crescita delle presenze turistiche. La dilapidazione di risorse finanziarie per il decollo turistico che non c'è stato, cui peraltro assistiamo da anni senza battere ciglio, è derivato proprio dall’assenza di analisi di settore e di rilievi statistici, nonché dalla interpretazione elegiaca e non scientifica delle peculia-

rità ambientali che distinguono il Molise. La mappa delle strutture alberghiere ed extra alberghiere, delle associazioni e delle organizzazioni locali che si occupano di turismo, degli impianti e dei servizi balneari, delle emergenze storiche, archeologiche e culturali è stata lasciata alla giunta regionale con la fondata speranza che cambi rotta. Conoscere per deliberare: imprescindibile massima per chiunque abbia la responsabilità del bene e della cosa pubblica. L'Ept di Campobasso, difatti è andato sul territorio, ha registrato le strutture e gli impianti esistenti, ha annotato i servizi erogati, ha interpellato gli operatori turistici e amministratori locali, ha composto e redatto un insieme di elementi da cui è possibile trarre le informazioni necessarie per stabilire il livello raggiunto dall'intero sistema turistico regionale e quali sono potenzialità da sviluppare per il futuro. Solo avendo conoscenza delle strutture di cui l’organizzazione turistica s'avvale, come le utilizza e con quale grado di professionalità, sarà possibile immaginare di dare un senso pratico anche alla "Filiera del bello", progetto regionale che aveva l’intenzione di mettere in rete le realtà produttive di qualità e le capacità di eccellenza presenti nel Molise. E non sarà certo, come il passato (remoto e recente), il ricorso all’ennesimo workshop a determinare ciò che davvero occorre al turismo per uscire dallo stato confusionale e di precarietà in cui permane, nonostante le bellicose dichiarazioni dei nuovi amministratori regionali. Ai quali è il caso di ricordare che fintanto la qualità non sarà compagna del bello, del turismo molisano si continuerà a parlare a vanvera. Dardo

Trenitalia e Nagni: promesse da marinaio di Filippo Poleggi*

Dai mezzi d'informazione apprendiamo dell'incontro fra Trenitalia e l'Assessore della Giunta Regionale Nagni e dei problemi trattati. Bene la promessa di ripristinare la corsa Campobasso-Larino la cui soppressione era apparsa incomprensibile sia rispetto all'utilità, dimostrata dalla pronta ed energica reazione dei pendolari ed anche nostra, sia rispetto agli impegni assunti in precedenza da Trenitalia. Bene l'idea di sopprimere la fermata di Cassino, promessa tante e mai mantenuta; promessa di marinaio ? Si vedrà! Il treno Campobasso – Roma Tiburtina certo non dispiace ma non è in cima ai nostri pensieri; ci pare prevalentemente un interesse di Ferrovie Italiane che deve legittimare il mega intervento di realizzazione della nuova Tiburtina che oggi appare una cattedrale nel deserto.Il progetto della stazione ferroviaria Tiburtina come nodo di scambio intermodale del traffico su Roma fra trasporto nazionale, interregionale, cittadino di Roma capitale ovviamente c'interessa ma non ci emoziona dinanzi allo stato del nostro sistema di trasporto ferroviario regionale.A che serve risparmiare otto minuti a Cassino se continuano le soste di ore per l'incrocio dei treni sulla nostra linea a binario unico? Resterebbe il non indifferente vantaggio di attendere seduti anziché in piedi per la riduzione dei viaggiatori. Così a che serve il treno dedicato alla Tiburtina se per i ritardi abituali perdiamo le coincidenze dell'alta velocità? Allora insistiamo sui due provvedimenti tampone che andiamo proponendo: ripristinare il DCO nel Molise, sistema che consente una gestione flessibile e intelligente della linea ferroviaria; riportare l'officina riparazioni a Campobasso per utilizzare sempre, al massimo possibile, le motrici in dotazione al Molise. A tal proposito viaggiare più comodi con cinque nuovi treni è buona cosa ma sarebbe un rinnovo parziale e le disfunzioni di sistema rimarrebbero. Restiamo dell'idea che l'intervento debba essere quello dell'elettrificazione che permetterebbe l'uso di treni di ben altra struttura, confort, capienza, magari non nuovi fiammanti ma di realizzazione recente.Abbiamo anche il dubbio sulla capacità di dare una risposta non consegnata a un futuro di là da venire, questi nuovi locomotori non si sa se sono in fase di progettazione o realizzati in prototipi, certamente non sono in fase di realizzazione in serie. Questo significa che i tempi di attuazione sono lunghi. La messa in esercizio inoltre richiederebbe comunque adeguamenti della rete e allora perché, rispetto a tempi e razionalizzazione della spesa non puntare direttamente sull'elettrificazione? Ci viene un dubbio atroce, che sia solo un modo di prendere tempo e non rispondere a richieste specifiche, magari per dare respiro all'assessore pressato? Infine ci permettiamo di dare un suggerimento all'assessore. Nagni; se si sono concordate soluzioni e non si è trattato di una piacevole conversazione si faccia firmare un accordo scritto. Noi su Ferrovie italiane non abbiamo pregiudizi ma abbiamo un motivato giudizio negativo, perciò fossimo in lui, non ci fideremmo, così per parte nostra non ci fidiamo e restiamo vigili. *Presidente Forum Trasporto

Artigianato, settore da valorizzare Una serie di interventi finanziari per rilanciare il comparto in crisi

CAMPOBASSO. La pianificazione e lo sviluppo delle attività artigianali, l’introduzione di processi rinnovativi nel settore, la promozione della cooperazione, della tutela e valorizzazione dell’artigianato, prevedono specifici stanziamenti da parte della Regione Molise che l’Assessorato alle Politiche dello sviluppo economico ha puntualmente richiesto affinché vengano inseriti nel bilancio regionale di prossima

approvazione. «Finanziamenti – dice l’assessore Scarabeo – mirati al sostegno delle imprese artigiane, pari ad un milione di euro come Fondo di garanzia per contributo in conto interessi e canoni di locazione finanziaria, un milione di euro per le Cooperative artigiane per la riattivazione e concessione di contributi in conto interessi, e altri cinquecentomila euro per le PMI. Somme che

consentono di allentare il peso finanziario che, sempre più spesso, non permette alle imprese ed alle attività artigianali, soprattutto in un momento particolare come quello che stiamo attraversando, di essere competitive sul mercato». «Nello specifico – spiega l’esponente del Governo regionale – va rimarcata la richiesta di disponibilità finanziaria di settecentomila euro da valersi come ri-

storo delle somme pregresse, dovute ad Artigiancassa per la gestione dei fondi pubblici di agevolazioni previsti dalla legge regionale 32/2000. Vecchie pratiche approvate dal Comitato tecnico ed ancora inevase per mancanza di fondi, che non consente alle imprese richiedenti di beneficiare delle agevolazioni di cui alle ex leggi 948/52 e 240/81». «In totale – conclude Scarabeo – si parla di un importo di oltre quattro milioni di euro che, se resi disponibili, daranno slancio a questo comparto produttivo sempre più in sofferenza».


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Campobasso

23 febbraio 2014

Bilancio di previsione, il termine per la presentazione si sposta al 30 aprile Ulteriore slittamento dalla data del 28 febbraio

Il ministro dell’Interno Angelino Alfano confermato al Viminale dal neo presidente del Consiglio Matteo Renzi, ha firmato, lo scorso 13 febbraio, il decreto che differisce ulteriormente il termine per la deliberazione del bilancio di previsione per l'anno 2014 da parte degli enti locali. Il termine si sposta dal 28 febbraio al 30 aprile 2014. La decisione è stata presa al Viminale nel corso di una seduta della Conferenza Stato-città ed autonomie locali, presieduta dal sottosegretario all’interno Gianpiero Bocci, cui hanno partecipato il sottosegretario all’economia e finanze Pier Paolo Baretta, il capo dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali Umberto Postiglione, il direttore centrale della Finanza Locale del ministero del-

La lettera.

l’Interno Giancarlo Verde e il sindaco del Comune di Livorno Alessandro Cosimi, in rappresentanza dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci) e dell’Unione Province d’Italia (Upi). La Conferenza Stato-città ed autonomie locali

ha espresso parere favorevole, su conformi richieste pervenute dall'Anci e dall'Upi sull’ulteriore differimento dal 28 febbraio al 30 aprile 2014 del termine per l'approvazione da parte degli enti locali del bilancio di previsione per l'anno 2014.

Sfratto

Salve, mi ritrovo a scrivervi perchè voglio far sapere a che punto di non ritorno ci sta portando questa crisi economica italiana. Da oltre 37 anni sono un inquilino dello Iacp ho sempre pagato l'affitto e non ho mai evaso alcuna bolletta o condominio ma, dal 2010, da quando il nostro ex Governatore Iorio con un ordine del giorno ha approvato in bilancio l'aumento dei fitti mensili del 100% in due anni, mi sono ritrovato a dover pagare 445,00 euro mensili (prima ne pagavo 220,00) e questo perchè? Perchè io e mia moglie percepiamo due stipendi statali, perchè io e mia moglie lavoriamo,diritto di tutti gli esseri umani, perchè io e mia moglie abbiamo dovuto accedere a quinto e doppio quinto dello stipendio per gravi motivi familiari e di salute (ma questo non va messo in conto) perchè io e mia moglie non abbiamo macchine sfavillanti, oro o pellicce, perchè ho due figli disoccupati ancora a mio carico, , per tutto questo, mi sono ritrovato nell'arco di tre anni indebitato con lo Iacp che mi sta togliendo la vita con continue minacce di sfratto, con continue citazioni, e, non ci sono ragioni, ho paghi o te ne vai e, a conti fatti io dovrei dare allo Iacp 800 euro al mese (comprensivi di arretrati di 300 euro mensili) più 53 di condominio, più 5000 euro di arretrati e subito eh....non si può aspettare....

Sono andato per prendere un accordo ma, l'avvocato Natale nemmeno mi ha fatto parlare mi ha incitato a cambiare abitazione e a lasciare la casa dove vivo da oltre venti anni. Si, andrò via, aspetto solo con il cuore in gola l'arrivo dell'Ufficiale Giudiziario che porta lo sfratto esecutivo, andrò davanti ad un giudice a dire le mie ragioni e, spero di trovarne uno che abbia un cuore grande, mica perchè non mi deve sfrattare, quello è inevitabile ma, che capisca le mie ragioni i miei problemi, la mia malattia. Dove andrò? Questo ancora non lo so, mi appoggerò da qualche parente? Andrò sotto il municipio o sotto un ponte? Non lo so, so solo che questa crisi ci sta mettendo in ginocchio, sta distruggendo la vita e la dignità di tutti noi. Io resto e sarò quello che sempre sono stato, un cittadino onesto, un padre di famiglia e un uomo a cui tutto possono togliere ma non la dignità e la certezza di poter camminare a viso scoperto e guardare sempre avanti con orgoglio senza abbassare mai lo sguardo ma so che facendo così sarò costretto a vedere quanti arrancano per sedere su di una poltrona solamente per accumulare soldi. Vi ringrazio e vi invito a non dimenticare tutti coloro che si trovano in disagio economico. Francesco

336 pagine € 19,90

di Giuseppe Saluppo

Fossalto, per la scuola le richieste di rinvio a giudizio FOSSALTO. Sette richieste di rinvio a giudizio a chiusura dell'inchiesta sulla scuola di Fossalto. Le ha formulate il sostituto procuratore di Campobasso Fabio Papa ipotizzando i reati di truffa aggravata, falsità ideologica e pericolo di disastro colposo a carico di tre ex amministratori, tre tecnici comunali e un imprenditore. La vicenda riguarda finanziamenti per 400mila euro ottenuti per la ricostruzione post sisma. Secondo le indagini svolte dalla

Guardia di Finanza e le perizie ordinate dalla Procura, i lavori realizzati all'edificio avrebbero aumentato il rischio sismico anziché eliminarlo. I fatti risalgono al periodo che va dal 2006 al 2009 (la scuola dopo la ristrutturazione fu riaperta e poi nuovamente chiusa, infine - un anno fa - scattò il sequestro della struttura). Sulla questione, oltre all'inchiesta della Procura, c'è un procedimento aperto alla Corte dei Conti.

In Provincia attestati di lingua inglese Per l'assessore Di Labbio si tratta di una sperimentazione a favore dei giovani CAMPOBASSO. In Provincia di Campobasso si è tenuta la cerimonia di consegna degli attestati del corso di formazione di lingua inglese professionale denominato “Workshop in inglese per la mobilità europea del lavoro”- Business English, finanziato con fondi del Programma di Cooperazione Transfrontaliera IPA Adriatic - Cross-Border Cooperation Programme nell’ambito del progetto “Youth Adrinet”. Il corso è stato seguito da 120 giovani residenti nel territorio provinciale di età compresa tra i 18 e 35 anni, occupati, disoccupati e/o inoccupati che hanno avuto l’opportunità di ampliare le proprie conoscenze linguistiche e professionali. “Sono molto soddisfatto – commenta Di Labbio - per la riuscita dell’iniziativa di formazione linguistica. Abbiamo voluto puntare decisamente in direzione di una maggiore specializzazione dei nostri giovani al fine di far acquisire loro maggiori com-

petenze spendibili nel mercato del lavoro internazionale. Conoscere la lingua inglese consente, infatti, di rendere più appetibile il proprio profilo professionale dal punto di vista dei datori di lavoro non soltanto nel panorama internazionale ma anche in quello italiano. Mi auguro che i giovani sappiano cogliere le opportunità offerte dall’Unione Europea e veicolate sul territorio dalle diverse reti Europee di informazione e orientamento presenti all’interno dell’ente provinciale. Sicuramente ragazzi altamente qualificati, anche attraverso queste esperienze, potranno contribuire meglio allo sviluppo socioeconomico del nostro territorio. La Provincia di Campobasso intende perseguire, con maggiore slancio e impegno, la strada della progettazione comunitaria poiché solo in questo modo sarà possibile reperire quei fondi necessari a garantire l’avvio di ulteriori iniziative”.

Dove acquistare il libro

CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo


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Campobasso

23 febbraio 2014

Fabbricati a ridosso dei marciapiedi e all’interno degli svincoli delle tangenziali confermano l’inarrestabilità della speculazione edilizia

Ribadiamo: Campobasso è nelle mani dei poteri forti e non già degli amministratori Lo scandalo dello scomputo degli oneri di urbanizzazione. Soldi pubblici a servizio dei privati

Il giorno in cui la proposta del nuovo Piano regolatore generale della città firmato dal professore Beguinot è definitivamente decaduta, abbiamo scritto: “La città sarà di nuovo destinata ad essere gestita ed utilizzata seguendo la legge dei poteri forti e delle clientele. E se l’esercizio del diritto fosse ancora una sana abitudine in questo nostro Paese, ci sarebbe spazio e modo di farla pagare a chi ne ha la colpa e non al solito cittadino indifeso”. Campobasso di fatto è nelle mani dei poteri che detengono il monopolio dei terreni e delle costruzioni, e della città fanno ciò che vogliono. Cambiano la destinazione dei suoli e le zone a verde pubblico diventano edificabili. Inoltre, con i piani di recupero, il Piano casa, gli accordi di programma si costruisce in ogni angolo della città senza alcun rispetto per l’esistente. I vantaggi economici dell’imprenditore si compensano con quelli dell’amministrazione comunale in aggiunta ai vantaggi clientelari che spesso discendono. Ciò che sta venendo fuori ad aggravare l’orgia edilizia che ha contraddistinto il quindicennio della gestione di centro-sinistra a Palazzo san Giorgio, ha qualcosa

Parco dei Pini

di straordinariamente negativo sul piano della logica costruttiva e della razionalizzazione del territorio. Migliaia di metri cubi di cemento colano dappertutto, nonostante la crisi economica e il ristagno del mercato edilizio. Il che lascia pensare. Soluzioni costruttive spesso sconfinano il buonsenso e invadono spazi vitali per la vita del cittadino. Tra la sede dell’Agenzia regionale per l'innovazione e lo sviluppo dell'agricoltura, in Via Gian Battista Vico, e il semaforo all’in-

crocio con Via san Giovanni, metri cubi di cemento sono colati fino a lambire il marciapiede. Urbanisticamente e funzionalmente un affronto. Quell’incrocio raccoglie una notevolissima corrente di traffico e l’immobile in costruzione a ridosso del marciapiede determina l’impossibilità, presente e futura di migliorare lo snellimento del traffico di quell’incrocio stradale. Un nodo scorsoio alla mobilità interna che va aggiunto ai tanti altri

nodi scorsoi che strangolano la città. Siamo di fronte alla ennesima dimostrazione dell’aggressività speculatrice in una città che della speculazione edilizia è un emblema (basterebbe leggersi i dati relativi alle concessioni in deroga, per avere la misura esatta del fenomeno). Chi ha approvato quel progetto è responsabile di un vulnus alla razionalizzazione urbana, anche se in condizione di dimostrare di essersi mantenuto nell’ambito del regolamento edilizio.

Stesso discorso per chi ha approvato la costruzione di un fabbricato all’interno dello svincolo per l’immissione del traffico sulla tangenziale Est e per l’accesso al terminal delle autocorriere. In questo caso sussiste la presunzione di una volontà preordinata a rendere possibile quella costruzione. La si ricava dalla realizzazione di un percorso pedonale ad hoc realizzato dall’amministrazione comunale negli anni del centrosinistra. Un percorso fine a se stesso, che solo ora, in coincidenza della costruzione, trova spiegazione. In sostanza, soldi pubblici sono serviti a creare un accesso ad un insediamento privato, altrimenti improponibile. Com’è del tutto improbabile che sia servita a qualcuno la passerella in legno (peraltro oggettivamente impedita all’uso degli handicappati) che mette in relazione le costruzioni sovrastanti con quella sottostante, di cui parliamo. Un regalo passato sotto la voce “scomputo”, parola magica di cui gli imprenditori fanno uso ed abuso con la compiacenza degli amministratori, cioè soldi pubblici sottratti all’erario comunale per essere gestiti dal privato. Dardo

Un turismo più sostenibile L'urna di San Gabriele a Ripalimosani nella Provincia di Campobasso I primi giorni di marzo le spoglie del Santo saranno in Molise Continuano gli incontri del Forum locale sul turismo della Provincia di Campobasso nell'ambito del progetto Intouract finanziato con fondi del Programma SEE. Dopo gli incontri di Campobasso, Trivento, Jelsi e Termoli, la Provincia ha organizzato due appuntamenti, il forum Locale sul Turismo che si terrà presso la Sala Consiliare del Comune di Santa Croce di Magliano martedì alle 17 e mercoledì alle 16,30 nella Sala Consiliare della Provincia di Campobasso. Gli obiettivi dei gruppi tematici sono quelli di coinvolgere i soggetti pubblici e privati locali in azioni volte a creare sistemi di turismo sostenibile e di facilitare lo scambio di idee, opinioni, suggerimenti, per fare emergere problematiche e soluzioni sul rapporto tra turismo/cultura, turismo/ambiente, turismo/mobilità e

turismo/innovazione e competenze professionali nella provincia di Campobasso. I risultati troveranno poi una traduzione operativa nel Piano di Azione Locale del turismo sostenibile della Provincia di Campobasso. Nella stessa giornata verrà presentata, anche, la piattaforma informatica realizzata all'interno delle stesso progetto che rappresenta il primo risultato tangibile del progetto e che permetterà di raccogliere progressivamente tutte le informazioni sul turismo sostenibile, alimentato progressivamente sia dai forum locali che dal blog dei visitatori. Vista l'importanza dell'iniziativa, la partecipazione è estesa a tutti gli operatori che operano a qualsiasi titolo nei settori del turismo, dell'ambiente, della cultura e dell'innovazione.

Ripalimosani si appresta ad accogliere nei primi giorni di marzo l'urna con le spoglie di San Gabriele dell'Addolorata; arriverà infatti nel paese molisano il prossimo 3 marzo il corpo del Santo, abitualmente conservato e venerato nel Santuario che porta il suo nome a Isola del Gran Sasso d'Italia, in provincia di Teramo, tra i luoghi di culto più frequentati al mondo, con circa due milioni di pellegrini che vi si recano annualmente. Dichiarato Patrono d'Abruzzo da Papa Giovanni XXIII nel 1959 e compatrono della gioventù cattolica italiana dal 1926, San Gabriele è innanzi tutto il santo dei giovani: egli, nato ad Assisi nel 1838 con il nome di Francesco, decise di prendere i voti e chiamarsi Gabriele dell'Addolorata a 18 anni, dopo aver superato un profondo dibattimento interiore. Proveniente da famiglia ari-

stocratica, il futuro Santo è un ragazzo esuberante che ama divertirsi ma le vicende della vita gli fanno apparire effimeri i piaceri della vita; decide così di voltare pagina e di iniziare il noviziato. Dopo aver ricevuto gli ordini minori però si ammala di tubercolosi e muore a 24 anni, nel 1862, prima di poter ricevere l'ordinazione sacerdotale. È definito il Santo dei Giovani perché i valori da lui professati nella sua breve vita (voglia di vivere, di realizzarsi, di riuscire...) sono i valori propri dei giovani; è amato dagli studenti perché egli stesso fu studente e studiava con l'intento di avere sempre nuove ragioni per amare la vita. Dopo una settimana di preparazione (dal 23 febbraio al 2 marzo) a cura dei Padri Passionisti, le reliquie del Santo giungeranno a Ripalimosani nel pomeriggio di lunedì 3 marzo (ore 17,00), provenienti diretta-

mente dal Santuario, saranno accolte all'ingresso del paese dai fedeli e dalle autorità civili e religiose e portate in processione fino alla Chiesa Madre; qui l'Arcivescovo di Campobasso, Monsignor Giancarlo Bregantini, presiederà la solenne concelebrazione eucaristica. La mattinata di martedì 4 marzo sarà dedicata alla preghiera personale per tutti coloro che vorranno recarsi a visitare l'urna con il corpo del Santo, mentre nel pomeriggio è prevista la celebrazione della Santa Messa, presieduta dal Rettore del Santuario di San Gabriele, Padre Natale Panetta, e la partecipazione dell'Unitalsi. Il 5 marzo, dopo la mattinata dedicata alla preghiera personale e la Santa Messa (alle ore 11 e alle 17 con imposizione delle Sacre Ceneri), la reliquia del Santo lascerà Ripalimosani per giungere in serata a Castelmauro.



ANNO X - N째 45 - DOMENICA 23 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

ISERNIA

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Isernia

23 febbraio 2014

Ittierre, la speranza Ikf L'accordo prevede l'acquisto del ramo d'azienda per 3 milioni di euro dopo un fitto di tre anni

ISERNIA. L’intero cda della Ittierre è stato ricevuto in tribunale a Isernia dal giudice Vassallo (che ha preso il posto della Battista) per illustrare i dettagli del piano concordatario presentato a settembre dall’azienda presso la cancelleria fallimentare del palazzo di giustizia. Intanto la Ikf ha formalizzato la sua offerta per lo stabilimento tessile di

Pettoranello. L’accordo, sottoscritto ieri alla presenza del patron, Antonio Bianchi, prevede il fitto del ramo d’azienda della new-co per 36 mesi con un canone annuo di 300mila euro. Al termine del triennio la Ikf potrà decidere l’acquisto previo versamento di 3 milioni di euro da cui sottrarre il canone già corrisposto. Per Bianchi si profila una graduale

Rifacimento per la palazzina Liberty

Ad aggiudicarsi i lavori di ristrutturazione della struttura venafrana l'impresa Buono VENAFRO. Aggiudicati provvisoriamente all’impresa “Antonio Buono” di Venafro, su una base d’asta di 1 milione e 200mila euro, i lavori di rifacimento della storica Palazzina Liberty. Potrebbe avviarsi a conclusione, quindi, l’annoso problema del degrado che caratterizza l’intera area delle sorgenti del San Bartolomeo, luogo di vestigia storiche, archeologiche ed architettoniche di notevole rilevanza. Una volta recuperata, la palazzina potrebbe essere posta al servizio del Comune e delle collettività venafrana, quale luogo di incontri, cultura, arte e socializzazione. Sull’aggiudicazione definitiva dei lavori, però, già grava l’ombra dei ricorsi. Intenzionata a farsi valere in sede legale, infatti, sarebbe l’impresa “Opera” di Sesto Campano, i cui responsabili hanno fortemente stigmatizzato l’operato della commissione esaminatrice. In particolare sarebbe stato contestato il fatto che l’ing. Buono sia stato “progettista e direttore dei lavori delle opere a base dell’appalto concorso”, come si evincerebbe dagli atti del Comune di Venafro e dalla nota di autorizzazione della Soprintendenza al progetto redatto proprio dall’ing. Buono nel 2005. Secondo il ricorrente, l’aspetto più grave della vicenda sarebbe rappresentato dal fatto che “al momento dell’apertura delle offerte risultavano scaduti i termini delle polizze a garanzia delle imprese, fissati per il 14 febbraio”. Soltanto l’impresa “Opera” aveva provveduto, di propria iniziativa, al rinnovo della polizza. Al riguardo sono state preannunciate azioni di danno nei confronti della commissione, “rea” di non essersi preoccupata di far rinnovare le polizze. All’apertura delle buste, infine, sarebbero volate parole grosse tra l’ing. Mastronardi (membro della commissione stessa) e l’arch.Valente, progettista dell’impresa “Opera”. Oltre a “Buono” e “Opera”, in gara è rimasta anche “Cogecar Italia” (Venafro). Tra le imprese escluse figura l’Ati di “Mario Cardines” e “Cavi Costruzioni”.

uscita di scena. Da un punto di vista occupazionale, la new-co partirà con 15 dipendenti per i primi sei mesi sino a giungere a cento unità nei successivi due anni. Il numero dei lavoratori sarà comunque proporzionato alle licenze che la Ittierre riuscirà a sottoscrivere con le maison. La nascitura società sarà una controllata del Lanificio Botto srl,

azienda tessile del biellese rilevata da da Ikf lo scorso anno. A Pettoranello si dovrebbe produrre una linea di abbigliamento maschile a marchio Luigi Botto. Anello di congiunzione tra il fondo di investimento e l’attuale management di Ittierre è Lucio Di Gaetano, membro del Cda, che in Tribunale ha relazionato al giudice Vassallo sui termini dell’accordo.

Ambiente e rifiuti, il “Molise Oscuro” Un reportage sintetico di Musacchio sul problema dell'inquinamento ambientale ISERNIA. Un tema di drammatica attualità quello dei rifiuti tossici e dell’inquinamento ambientale. Se ne sta occupando anche il Presidente della Commissione Regionale Anticorruzione del Molise, Vincenzo Musacchio, che ha appena pubblicato “Molise oscuro, ecocidio di un territorio”. Le 40 pagine del lavoro vogliono essere un reportage sintetico sul problema dei rifiuti e della tutela ambientale nel Molise. Si riportano dati e fatti pubblici, quindi, nulla di nuovo ma un solo scopo: informare. Molti degli atti sono il frutto di articoli di stampa e di un lavoro di gruppo sia della Commissione Regionale Anticorruzione, sia del Comitato di Difesa della Salute Pubblica, sia dell’Associazione Mamme per la Salute di Venafro. Il libro si rivolge principalmente ai cittadini e si articola in tre parti. La prima, affronta ed approfondisce il quadro generale dei rifiuti pericolosi in Italia e in Molise. La seconda fa una analisi dettagliata di tutte le operazioni di polizia e della magistratura sul fenomeno in Molise. La terza riporta oggettivamente chi all’epoca delle dichiarazioni di Schiavone ricopriva incarichi istituzionali e politici in Italia ed in Molise. La parte conclusiva fa il punto della situazione e fissa alcuni principi fondamentali per uscire da questo inferno. Per rispondere meglio alle esigenze del lettore, il lavoro è fondato su un principio nel quale crediamo

fermamente: massimo di informazioni possibili con minimo dispendio verbale. “Ai lettori -scrivono dall’Osservatorio Molisano per la Legalità- il compito di giudicare fin dove saranno attuate le nostre aspettative”. Il libro è gratuito, pertanto non è in vendita. L’unico modo per entrarne in possesso è quello di ordinarlo indicando nome, cognome e residenza a: corea.molise@live.it , oppure partecipando alle varie manifestazioni di CO.RE.A. Vincenzo Musacchio, Presidente della Commissione Regionale Anticorruzione del Molise (associazione nata nel 2012 da lui fondata), Direttore Amministrativo del Tribunale Ordinario di Larino, già docente di Diritto penale presso l’Alta Scuola di Formazione della Presidenza del Consiglio in Roma (2010-2011), nonché presso l’Università degli studi del Molise (1994/2010); Dirige diverse riviste specializzate ed è membro del comitato scientifico di varie riviste penalistiche nazionali ed internazionali. E’ stato Consigliere per il Consiglio dell’Unione europea in materia di traffico di esseri umani. Ha collaborato con l’Istituito Brasiliano di Scienze Criminali ad un progetto internazionale sui rapporti tra Economia e Criminalità organizzata nell’Unione europea (IBCCRIM). E’ iscritto all’Albo degli esperti in materie penali del Consiglio d’Europa.


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Termoli

23 febbraio 2014

Carabinieri arrestano ladro di auto e recuperano due Fiat Panda TERMOLI - Operazione congiunta dei carabinieri della Compagnia di Termoli ed i colleghi di Larino e San Severo, protrattasi tutta la notte tra venerdì e ieri, che ha portato all’arresto di un 38 enne di Foggia con l’accusa di furto aggravato e permesso di recuperare due Fiat Panda rubate nella serata di due giorni precedenti a Termoli. La caccia ai ladri è scattata dipo l’allarme lanciato dai proprietari dei due veicoli asportati da Piazza Donatori di Sangue e dal parcheggio del centro commerciale “Lo Scrigno”. I militari

Laura Scioli nominata commissario prefettizio TERMOLI - Il Prefetto di Campobasso Francescopaolo Di Menna ha nominato il commissario prefettizio che amministrerà il Comune termolese fino alla prossima tornata elettorale del 24 e 25 maggio per l’elezione di sindaco e amministratori. Si tratta del vice Prefetto Laura Scioli che sarà a Termoili lunedì mattina. Intanto a palazzo di città, dopo la decadenza del sindaco Di Brino, della Giunta, e dell’intero Consiglio comunale, sono iniziate le prime epurazioni. Le prime teste a “cadere” quelle di chi aveva ricevuto dal primo cittadino incarichi fiduciari. E’ il caso dei tre collaboratori dello staff che hanno già lasciato il loro posto di lavoro. Per il momento restano in carica due dirigenti di nomina sindacale e sui quuali sarà la dottoressa Scioli a prendere una decisione. Si tratta dell’avvocato Daniele Di Vito, genero dell’ex sindaco, capo dell’ufficio Affari legali, Demanio e Patrimonio, e l’ingegnere Andrea Russi, funzionario del settore Ambiente. Già lunedì il Commissario prefettizio potrebbe prendere una decisione sulla loro posizione anche se non è escluso che possa continuare ad avvalersi della loro collaborazione fino alle prossime votazioni.

Aperta campagna elettorale, in riunione Liberatermoli TERMOLI – In città ormai si parla delle prossime elezioni comunali che si terranno nel mese di maggio. Partiti e movimenti iniziano a riunirsi per fare il punto della situazione.Tra i primi ad incontrarsi i rappresentanti del movimento civico Liberatermoli che hanno discusso, per l’appunto, su primarie e alleanze. “L’idea – afferma l’ex consigliere comunale Paolo Marinucci - è quella dell’unità ma dipende da come verrà trovata in base al programma e ai contenuti. Dipende da come si fanno le primarie dal metodo e da chi le fa quindi bisogna capire bene tutto. Il tempo è una determinante da non sottovalutare se si riesce a trovare la quadra su un candidato unico potrebbe andare bene. Non ci piegheremo a persone, cose e contenuti che non ci appartengono, nessuna apertura al centrodestra”.

Gara di tiro con l’arco al palasport airino TERMOLI – Questa mattina nel Palazzerro dello sport di Contrada Airino in Piazza del Papa, organizzato dalla Federazione italiana di tiro con l’arco (Fitarco), dall’associazione Arcieri del Mare di Termoli in collaborazione con la Pro Loco di Termoli, il comune e la regione Molise, si terrà il campionato di tiro con l’arco “Trofeo d’inverno”.A partire dalle ore 9 alle 12,30 e dalle 15 alle 19 arcieri provenienti da varie regioni italiane si contenderanno l’ambita vittoria.

dell’Arma, diretti dal Capitano Paolo Nichillo, dopo aver allertato i colleghi delle Compagnie di Larino e San Severo, si sono messi alla ricerca dei ladri intercettandone uno lungo la statale 16 in territorio di Campomarino mentre procedeva in direzione Sud. E’ iniziato un inseguimento e vani sono stati i tentativi del fuggiasco di eludere la cattura. La Gazzella dei carabinieri è riuscita a bloccare l’utilitaria e i militari ad ammanettare il ladro, C.M., 38enne di Foggia, ora posto agli arresti domiciliari e accusato di furto aggravato e

porto abusivo di armi perché trovato in possesso di due coltelli del genere proibito. Inoltre gli operanti hanno sequestrato una centralina modificata e attrezzi utilizzati per lo scasso. Secondo quanto affermato dal Capitano Nichillo, durante una conferenza stampa, “non si tratta di una vera e propria impennata di furti ma di dati che rientrano nelle statistiche, più che altro colpisce la tipologia di vetture”. Infatti la Fiat Panda è molto ricercata sul mercato specialmente per il riciclo di pezzi di ricambio.

Amministrartive, il circolo Pd rivendica il proprio ruolo TERMOLI - Dopo la notizia della caduta dell’amministrazione Di Brino, venerdì sera si è riunito il circolo del Pd per stabilire le azioni da intraprendere per andare incontro alle amministrative di maggio. Il Segretario di Circolo, Antonio Sciandra, riflette sull’opportunità che il ribaltone sta dando a tutto il centro sinistra: far passare nelle mani del Pd, del centro sinistra e di tutte le forza civiche che si riconoscono nel progetto programmatico, il governo della città. “Contiamo sul sostegno della struttura del Pd molisano ed insieme contiamo di portare idee e proposte al tavolo del centrosinistra, ma come succede in qualsiasi altro circolo rivendichiamo il ruolo che ci

compete”. Con queste parole il Segretario rivendica un’autonomia della città, scongiurando un’imposizione di un candidato sindaco da forze esterne ed estranee ai problemi della cittadinanza termolese. Tutti i presenti all’incontro sono stati d’accordo sull’istituzione di primarie di coalizione per individuare un candidato di centro sinistra, nel rispetto dell’art. 18 dello statuto del Pd. “La prima mossa da fare è chiedere un tavolo istituzionale con gli altri partiti di centro-sinistra per organizzare e regolamentare le primarie sulla falsa riga di quanto è stato già deciso per le primarie di coalizione di Campobasso” in questo modo il Segretario pensa di gestire la situazione,

considerando anche la ristrettezza dei tempi. L’augurio di tutti i membri è stato quello di rimanere uniti e di puntare sulla qualità di candidati e programma, per affrontare in maniera seria e costruttiva questa nuova sfida, non ripetendo gli errori del passato e discostandosi da quel modus operandi che molte volte non ha premiato il Partito Democratico. Il circolo conferisce, quindi, pieno mandato al segretario cittadino per la convocazione immediata di un tavolo politico con il centro sinistra e le forze civiche che si riconoscono nel nostro programma e progetto politico per iniziare la procedura di attivazione per le primarie di coalizione da tenersi entro la fine del mese di marzo.

Fiat Chrysler, la piccola jeep monta motori assemblati a Termoli GINEVRA – Buone notizie, dopo tanta apprensione, per i lavoratori dello stabilimento Fiat di Termoli. Al prossimo salone di Ginevra, che si terrà dal prossimo 4 marzo, sarà presentata la nuova piccola jeep della Fiat Chrysler. Come riporta in un articolo Corriere.it il progetto del nuovo “Small Suv” e

americano ma l’autovettura sarà realizzata in italia. Infatti l’auto sarà assemblata nello stabilimento di Melfi e tra le parti merccaniche i motori a benzina MultiAir che saranno realizzati nello stabilimento termolese di Rivolta del Re. La nuova vettura amplia la gamma del marchio statunitense, da poco acquisito

da Fiat, e per la prima volta porta il brand nel crescente segmento B dei suv. Una fascia di mercato che si posiziona al terzo posto dopo le citycar e le utilitarie, superando le berline compatte. Dunque una buona notizia per gli oltre 2000 dipendenti dello stabilimento Fiat di Termoli.


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Termoli

23 febbraio 2014

Zuccherificio, bieticoltori accettano saldo per campagna 2013 Zuccherificio, uila-uil esprime preoccupazione per la situazione

BASSO MOLISE – Con un vero sacrificio economico i bieticoltori hanno accettato la proposta avanzata dalla società del nuovo Zuccherificio per il pagamento del saldo della campagna 2013, di fatto scongiurando il fallimento o la presentazione del bilancio che non sarebbe stato in pareggio. In definitiva, in una riunione che si è tenuta a Foggia, i bieticoltori hanno detto si alla decurtazione

di 5 euro e 10 centesimi a tonnellata conferita all’azienda rinunciando cosi a circa un milione e 500mila euro sui 4.800 a loro dovuti ma con l’impegno di poterli recuperare con i possibili utili futuri. Alla riunione sono stati presenti 200 bieticoltori di Molise, Puglia, Abruzzo e Basilicata e i rappresentanti di categoria: Emilio Travaglini dell’Associazione Nazionale Bieticoltori, Alessan-

Governo, Agrinsieme a Renzi: valorizzare il “made in Italy” BASSO MOLISE - Serve un cambio di marcia nella politica agroalimentare per contribuire alla ripresa del Paese e valorizzare la qualità del “made in Italy”. E in tale ottica è indispensabile allargare le competenze del ministero delle Politiche agricole, dando vita ad un dicastero per lo Sviluppo dell’Agricoltura e dell’Agroalimentare, in modo da favorire la crescita e la competitività delle imprese con strategie agroindustriali, sanitarie e con una visione anche internazionale del comparto. E’ questa una delle richieste contenute in un documento inviato al presidente del Consiglio incaricato Matteo Renzi da Agrinsieme, il coordinamento che rappresenta le aziende e le cooperative di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane agroalimentari. Nel documento di Agrinsieme si evidenzia la necessità di una strategia in campo agricolo e agroalimentare realmente orientata alle imprese, nelle loro diverse articolazioni, aggregazioni e rapporti con il mercato. Una rinnovata politica che consenta di aprire nuove pro-

spettive alle aziende che attualmente vivono una fase di grande difficoltà, con costi in continua crescita e con una forte perdita di competitività e di redditi. Occorrono, secondo Agrinsieme, interventi per migliorare l’aggregazione e favorire la costituzione di reti di imprese, incentivare il credito, favorire la ricerca e l’innovazione e la presenza sui mercati esteri dei nostri operatori. Agrinsieme si sofferma anche sui temi del lavoro, del fisco, della burocrazia, sui giovani. Per quanto riguarda il lavoro, il documento sottolinea che l’agricoltura è in grado di creare centomila nuovi posti di lavoro, ma occorrono politiche innovative, propulsive e mirate. Allo stesso modo sono indispensabili misure che permettano una reale semplificazione burocratica, mentre si rileva l’importanza di favorire il ricambio generazionale attraverso la mobilità fondiaria e l’accesso al fattore terra e di garantire un carico fiscale proporzionato che non comprometta le capacità competitive delle imprese, anzi le rilanci puntando sull’innovazione e favorendo le aggregazioni.

dro Mincone per la Confederazione Generale dei Bieticoltori, Donato Del Mastro per il Cast e Nicola Saracino del Consorzio Nazionale Bieticoltori. Durante il dibattito sono stati approvati l’ingresso del mondo agricolo nel Consiglio di amministrazione dello Zuccherificio è la nomina di tre commercialisti di fiducia che visioneranno e controlleranno il Bilancio dell’azienda.

BASSO MOLISE – E sull’accordo si registra l’intervento del segretario regionale Uila – Uil, Raffaele Promiani, e delle RSU aziendali dello Zuccherificio. “Auspichiamo che non sia stato vano il sacrificio di questi ultimi nel rinunciare a parte del loro compenso stabilito per la consegna del prodotto per la lavorazione saccarifera del 2013. Come rappresentanti dei lavoratori esprimiamo vicinanza e preoccupazione per l’attuale situazione e chiediamo più trasparenza nell’amministrazione dell’azienda per evitare in futuro ulteriori sacrifici che

oggi toccano al mondo agricolo e non più di un anno fa toccavano ai dipendenti con il drastico ridimensionamento del personale in pianta stabile. Auspichiamo inoltre – si legge ancora nel comunicato - che sia convocato a breve l’incontro richiesto dalla nostra segreteria nazionale, in data 29 gennaio 2014, al presidente della Regione Molise Paolo di Laura Frattura, perché in questo contesto assai complesso e pieno di incertezze si possa discutere di possibili soluzioni da adottare per dare ai lavoratori tutti ed allo zuccherificio la stabilità di cui oggi hanno bisogno”.

Proposta di riforma del mercato del lavoro agricolo ROMA - Il 26 febbraio, ore12,30, presso la sede dell’Inps a Roma, si terrà una conferenza stampa per presentare la proposta unitaria di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil inerente il mercato del lavoro agricolo. Fai, Flai e Uila intendono mettere in campo soluzioni utili a debellare lavoro nero e caporalato in agricoltura e rispondere all’esigenza di contrastare l’intermediazione illecita di manodopera; obiettivo di Fai-Flai-Uila è di favorire un più trasparente incontro tra domanda e offerta di lavoro e promuovere, nel settore agricolo, il principio di un “lavoro di qualità”, svolto in condizioni di sicurezza e nel rispetto dei contratti collettivi e delle leggi sociali. Tra il 1999 e il 2012, il lavoro sommerso è cresciuto dal 20,2% al 24,8%, coinvolgendo circa 400.000 lavoratori irregolari delle campagne in tutta Italia (da nord a sud), 100.000 dei quali costretti a subire ricatti e a vivere in condizioni insostenibili. Negli ultimi 20 anni il tema relativo all’incontro tra domanda e offerta di lavoro è stato affrontato dai vari Governi in maniera non risolutiva sul versante delle politiche attive del lavoro, causando una crescente evasione fiscale ed elusione contributiva, un lavoro povero e dequalificato, controlli insufficienti e forme di illegalità e sfruttamento nei confronti dei lavoratori italiani e stranieri. In particolare, Fai-Flai-Uila propongono di creare una “Rete del lavoro in agricoltura”, luogo virtuale ma molto reale, dove, previa iscrizione, sarà possibile monitorare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. La “Rete” sarà istituita dalle organizzazioni sindacali e datoriali, d’in-

tesa con l’Inps che metterà a disposizione la propria tecnologia informatica e le sue banche dati.Alla “Rete” aderiscono, attraverso apposite convenzioni, istituzioni locali, centri per l’impiego ed enti bilaterali. Nella “Rete” il lavoratore potrà trovare un lavoro regolare, basato sui contratti collettivi, senza il rischio di finire vittima del caporalato. I lavoratori extra-comunitari impiegati in modo illegale potranno presentare denuncia alla “Rete” (che la raccoglierà e la trasmetterà alle autorità competenti), iscrivendosi ad essa e richiedere un permesso di soggiorno provvisorio. Per i datori di lavoro iscritti alla “Rete” è previsto un sistema di premialità, con incentivi e il riconoscimento di una certificazione etica sul “lavoro di qualità”. Ai datori di lavoro che assumono manodopera attraverso la Rete è riconosciuto un credito d’imposta per ogni giornata lavorata e dichiarata. La violazione dei contratti collettivi e delle leggi su lavoro e sicurezza comporta la cancellazione dalla “Rete” e la revoca delle premialità (agevolazioni contributive). Saranno presenti alla conferenza stampa Fabrizio Scatà, Segretario Nazionale Fai Cisl, Stefania Crogi, Segretario Generale Flai Cgil, Stefano Mantegazza, Segretario Generale Uila Uil, Mauro Nori, Direttore Generale Inps Nazionale. Parteciperanno numerosi parlamentari che seguono il settore agricolo e il mercato del lavoro. A loro sarà chiesto l’impegno di dare, in tempi brevi, gambe a un ddl sul mercato del lavoro che dia attuazione alla proposta di riforma avanzata da Fai-Flai-Uila.

Provvedimenti sul centro diurno socio-educativo per disabili SAN MARTINO IN PENSILIS – Nel comune bassomolisano é attivo da anni, un centro diurno per persone diversamente abili. Gli utenti sono tutti soggetti in situazione di handicap psichico-fisico-sensoriale e con un grado di autonomia parzialmente o gravemente ridotto, che presentano la necessità di sviluppare rapporti socio-relazionali per mantenere e/o migliorare le proprie capacità residue. Le attività che si realizzano nel Centro hanno lo scopo di favorire, tra l’altro, la socializzazione esterna alla famiglia, sostenere la rete familiare nella cura del disabile, valorizzare la diversità quale elemento fondante dell’identità e del vissuto individuale, offrire uno spazio appositamente strutturato e ricettivo per gli interventi socio educativi che si intendono

realizzare. Una delibera della Giunta rergionale stabilisce che le strutture e i servizi già operanti dovranno adeguarsi ai requisiti organizzativi, funzionali e strutturali previsti. Il Centro diurno di San Martino in Pensilis è convenzionato con l’Ambito Territoriale di Larino e finanziato con un contributo a valere sulla quota annuale del FSR ATS e che la direttiva succitata stabilisce che l’accreditamento è condizione essenziale per erogare prestazioni il cui costo si pone a carico del servizio pubblico. Pertanto la Giunta municipale ha deliberato di impegnarsi ad adeguare entro sei mesi la struttura del centro diurno per disabili ai requisiti organizzativi, funzionali e strutturali previsti dalla delibera di Giunta Regionale.



Sport

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23 febbraio 2014

Farina rinuncia inizialmente a bomber Lazzarini. I pentri provano a fare lo sgambetto ai rossoblù

Campobasso, a Fornelli per centrare la ventiduesima vittoria I lupi sono impegnati nel big-match di giornata nel torneo di Eccellenza

I giocatori del Campobasso durante l'allenamento con Walter Brandoni (foto Riccardo Coccaro) Il Campobasso, sul difficile campo di Fornelli, punta a ribadire per l’ennesima volta la propria supremazione nel campionato di Eccellenza. Ventuno gare giocate e altrettanti successi nel massimo torneo molisano, che per la prima volta dalla sua istituzione, 22 anni fa, si trova di fronte a un simile score. I lupi saranno, però, ospiti di un Fornelli che avrà il dente avvelenato, perché in campionato all’andata i rossoblù si imposero col minimo scarto, chiarendo sin da subito

a chiare lettere che per la lotta alla serie D non ce ne sarebbe stato per nessuno; mentre, ventuno giorni fa a Trivento la squadra di Farina si è aggiudicata la Coppa Italia, proprio ai danni dei biancoverdi di mister De Bellis col più classico dei punteggi, grazie alle reti di Cianci e Vitelli. L’allenatore dei lupi, Francesco Farina, deve fare i conti con alcuni giocatori non al top della condizione, perché reduci da infortuni e malanni fisici. Così Lazzarini, Guglielmi, Pignataro e Corradino potrebbero essere utilizzati,

Serie D: il Termoli cerca la continuità a Sulmona

così come già successo in Coppa Italia, a tempo parziale. Anche perché, con gli undici punti di vantaggio sulla vicecapolista Calcio Dauna, il Campobasso ora pensa ad andare il più avanti possibile pure in Coppa Italia, essendosi qualificata già per i quarti di finale. La kermesse tricolore, altra manifestazione che assegna un posto in serie D, sarebbe per il Campobasso la classica ciliegina sulla torta, dopo aver vinto la stessa manifestazione nel 2000, quando alla guida del club c’era Adelmo Berardo. Farina, per il big-match di Fornelli, potrebbe affidarsi al collaudato 4-1-3-2, con Nunziata tra i pali, Minadeo e Scampamorte al centro della retroguardia, con gli esterni Volpecina e Scudieri. Davanti alla difesa spazio per Pignataro, che sta trovando i 90 minuti essendo rientrato contro la Cliternina, dopo un’assenza di oltre due mesi, a causa della frattura del perone. A Palumbo e Cianci le corsie laterali del centrocampo, Fazio in appoggio ai due attaccanti, Guglielmi e Vitelli. In campionato il Fornelli sarà, sostanzialmente, una delle due squadre che potrà fare lo sgambetto ai lupi (l’altra è la Calcio Dauna, ma alla penultima giornata, a giochi fatti), per quello che si prospetta essere un percorso a punteggio pieno, con il quale il Campobasso potrà chiudere l’Eccellenza 2013/2014. Sul sintetico di Fornelli fischio di inizio alle 15; dirigerà il match Giacomo Pompeo Poentini della sezione di Pesaro, coadiuvato dagli assistenti Renzo Viotti e Danila D’Onofrio, entrambi della sezione di Termoli.

L’Isernia non potrà fallire l’appuntamento con la vittoria al ‘Lancellotta’ contro l’Angolana

L’Agnonese punta al bis in casa della Racanatese Il Bojano prova a limitare i danni a Jesi La ventiquattresima giornata del girone F di serie D vedrà i riflettori puntati, per quel che concerne le squadre molisane, sulla gara che vedrà impegnato il Termoli di mister Giacomarro a Sulmona. I giallorossi di patron Nicola Cesare, viste svanire le possibilità di agguantare il primo posto, ora mirano alla piazza d’onore, posizione conquistata anche lo scorso anno. La seconda posizione è, per il momento, occupata dai marchigiani del Matelica, squadra neopromossa, che ancora sta lottando per l’accesso in Lega Pro in un duello con i ‘cugini’ dell’Ancona. Il Termoli, reduce dal roboante successo per 5-0 contro l’Isernia, ha il dovere di iniziare a dare continuità alle vittorie, dopo un filotto di cinque pareggio nelle gare precedenti il derby. Cinque punti in altrettante partite che hanno fatto dire addìo agli adriatici ai sogni di gloria. Il Sulmona è una squadra giovane ed è tornata al successo domenica scorsa, dopo aver accusato cinque sconfitte nelle precedenti sette gare di campionato. Partiti per vincere il campionato, a dicembre gli abruzzesi hanno smantellato la squadra, affidandosi a un undici molto giovane, per limitare le spese e pensare già al prossimo campionato di Interregionale. All’andata con i tre punti conquistati ai danni del Sulmona, per il Termoli si aprì un filotto di cinque vittorie consecutive. Ed è quello che si augura il presidente Nicola Cesare anche per questo girone di ritorno. A Sulmona (inizio ore 14,30) arbitrerà Fabrizio Moretti di Foligno, con gli assistenti Giacomo Barchetta di Nola e

Alessandro Bovio di Ercolano. L’Agnonese, dopo il prezioso successo in rimonta contro la Jesina, viaggia alla volta di Recanati, per affrontare i locali, in lotta per la salvezza. I granata di mister Urbano, per la prima volta in questa stagione, si trovano fuori dalla zona playout e, adesso, puntano a salire la china della classifica per chiudere, quanto prima, il discorso relativo alla permanenza in serie D. Obiettivo pienamente alla portata dell’Agnonese, anche perché gli altomolisani possono beneficiare delle prestazioni di Vittorio Esposito, decisivo sette giorni fa con la sua prima tripletta nel massimo torneo nazionale dilettantistico. A Recanati arbitrerà Domenico Palermo di Bari, coadiu-

vato dagli assistenti Gabriele Avellani dell’Aquila e Dario Gregorio di Bari. Obbligo vittoria per l’Isernia nella sfida salvezza contro l’Angolana. Ai biancocelesti servono i tre punti, per evitare di dover dire addìo troppo presto ai propositi dell’ennesima salvezza in serie D. La sconfitta di Termoli è servita per far tornare con i piedi per terra la truppa di mister Califano, che nel 2014 non aveva mai perso prima dello stop del ‘Cannarsa’. Il direttore sportivo Dino Petrangelo ha chiesto ai ragazzi almeno sette punti nelle prossime tre decisive gare, ad iniziare dal successo questo pomeriggio contro gli abruzzesi, penultimi ma ad appena tre punti dall’Isernia. Al ‘Lancellotta’ fischierà Ilario Guida della sezione di Salerno, che avrà come assistenti Giuseppe Sartore di Torre Annunziata e Pasquale Gargiulo di Frattamaggiore. Solita goleada si prospetta, invece, per il Bojano, che in settimana ha anche cambiato guida tecnica. I 123 gol subiti dai matesini e le 21 sconfitte patite in 23 incontri non lasciano nulla all’immaginazione di come sia stata gestita la squadra in questo torneo, anche se l’annus horribilis è un qualcosa che viene da lontano. Il Bojano fungerà da sparring partner, questa domenica, alla Jesina, squadra marchigiana che avrà così modo di riscattare subito la sconfitta di Agnone. A Jesi è stato designato ad arbitrare Valentina Finzi di Foligno, che avrà come assistenti Antonio Valentini di Bari e Nicolò Aurora di Molfetta.



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