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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 154 - MERCOLEDÌ 23 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Pierpaolo Nagni

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Pierpaolo Nagni. E' l'unico assessore regionale a riuscire a dire e fare concrete e mantenere, soprattutto, lucidità negli interventi. Anche sulla questione autostrada non si è nascosto dietro il dito se farla o meno. L'ha detto chiaro e tondo che la strada si farà. E non perchè il Molise qualora dicesse non all'opera verrebbe ad essere esposta finanziariamente. Ma perchè crede nella bontà della realizzazione di un'arteria che è diventata improcrastinabile vista la situazione stradale in essere.

Il Tapiro del giorno a Domenico Ioffredi

Il Tapiro del giorno lo diamo a Domenico Ioffredi. Francamente non riusciamo più a seguirlo. In Consiglio regionale ondivago è apparso sulla questione autostrada così come nella discussione sulla mozione sul lavoro. Oggi presenterà il logo delle manifestazioni culturali mentre non si comprende che fine abbia fatto il Forum della Cultura e quali i risultati ottenuti. Militando in un partito che fa della linearità la base programmatica questi ondeggiamenti e tentennamenti sembrano proprio non essere in linea.


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Autostrada, Frattura segue la linea Iorio Maggioranza sconcertata e in imbarazzo ingoia il rospo per il "si"... a chiacchiere

CAMPOBASSO. Dopo le perplessità del “si fa o non si fa” ecco arrivare l’ultimo passo indietro del centrosinistra su uno dei temi principali della campagna elettorale: la costruzione dell’Autostrada del Molise. Loro, gli esponenti di sinistra con le idee chiare, si sono sempre detti contrari all’opera. Eccezion fatta per Antonio Di Pietro. Hanno cavalcato l’onda del malcontento popolare creatosi con gli slogan dell’inutilità dell’infrastruttura e, come accaduto nel 2013, si sono beccati i voti del popolo scontento per lo sperpero di denaro pubblico che si nascondeva dietro l’autostrada. Frattura, sicuro del da farsi per salvare il Molise, all’indomani della sua elezione rilascia la sua prima dichiarazione sulle agenzie di stampa nazionale e detta la sua linea: no all’autostrada. Questa era una certezza. A nulla sono valsi gli articoli di stampa che ricordavano al presidente che parlava senza conoscere atti e fatti. Il 1 marzo 2013 (una settimana dopo l’elezione regionale), si cercava di illuminare la strada piena insidie che si prospettava. “Ora che hanno i soldi, Frattura blocca l’autostrada e il Molise rischia una penale e la perdita di 300milioni”. I soldi erano stati assegnati dal Cipe nel 2011 grazie al lavoro del governo Iorio, all’aiuto del parlamentare dell’allora

Pdl Raffele Fitto e a quello di Gianfranco Miccichè sottosegretario di Stato. All’epoca il centrosinistra capeggiato sempre da Frattura diceva che quei soldi non esistevano, erano una barzelletta del solito “pinocchio” Iorio. E col senno di poi, di pinocchi il Molise ne risulta stracolmo. Nel 2013 il “no” irrevocabile di Paolo Frattura è stato trasformato nella presentazione delle linee programmatiche. Così un bel giorno la maggioranza di centrosinistra, nell’ascoltare in aula le intenzioni del loro presidente, scopre che l’autostrada ci sarà. Apriti cielo, le reazioni dei supporters o degli iscritti a partiti di sinistra avranno fatto venire l’orticaria al neo presidente. Ma come? Hanno preso i voti di chi l’opera non la voleva e ora dicono che la fanno? Qualcuno in maggioranza cercava di destreggiarsi per uscire fuori dal pantano. Poi, a distanza di un anno e quattro mesi, ecco che Pd, Sel, Comunisti, Idv finalmente decidono: si segue la linea dettata, da sempre, dal più coerente Michele Iorio. Perché il Molise non può permettersi di pagare la penale, perché i soldi del Cipe (che grazie all’immobilismo e alle indecisioni di questa sinistra locale sono stati ridotti) non possono essere utilizzati per altro. Perché il Molise deve venir fuori dall’isolamento e la viabilità è l’unico modo perché ciò avvenga.

Commovente ieri in aula l’intervento dell’assessore Nagni. “Non si possono perdere 200 milioni di finanziamenti – ed ancora – veniamo da un anno difficile, pieno di insidie – e il no all’autostrada – sarebbe un errore di gestione da parte della Regione”. Parole sante, degne di chi sente il peso della responsabilità nel ruolo di amministratore. Lapidario l’intervento del consigliere di Sel Ioffredi, cognato del governatore in carica. Non può non essere d’accordo con il si il gruppo Patriciello, che qui governa con i comunisti ma nel resto del mondo sta a destra. Resta l’incognita: scusate, ma prima della campagna elettorale, quando ci si candidati a guidare la Regione, perché prima di buttare al vento le parole, prima di parlare al popolo solo per dar fiato ai polmoni, non si era a conoscenza della situazione? Ed ecco arrivare l’illuminazione: finalmente si capisce da dove deriva l’incompetenza politica dei baldi giovani molisani. Anche se ieri, volenti o nolenti, finalmente si è scritta la parola al da farsi per l’autostrada. Al netto di nuovi cambi di idea del governo regionale. Perché in Molise tutto è possibile, come non effettuare la votazione dopo la discussione in aula anche se richiesta dalle opposizioni.

Dall'opposizione: maggioranza

divisa e autoritaria Niro nega la votazione del documento in aula, Iorio insorge CAMPOBASSO. "La maggioranza di centrosinistra, in evidente imbarazzo sulla questione Autostrada, per nascondere posizioni interne contrarie alla realizzazione dell’importante infrastruttura, evita di far votare in Consiglio regionale". E' questo il commento del consigliere regionale Michele Iorio. L'accusa va bella dritta al presidente del Consiglio Vincenzo Niro che, dopo una mattinata di discussione sul tema,

nega la volontà delle opposizioni di far votare il documento. La scusante è tutta tecnica. "Non c'è la proposta di votazione nell'odg presentato" spiega il numero uno di Palazzo Moffa e le opposizioni, come sempre accade, chiedono di presentarlo. Ma Niro rifiuta. Votando sarebbe rimasto scritto nero su bianco che l'unico "no" era quello del Movimento 5 stelle. Persino l'imbarazzato Ioffredi avrebbe dovuto dire la sua con una parolina di due

lettere così da dimostrare se, all'atto pratico, avrebbe votato "si" per soddisfare il cognato governatore o "no" seguendo la linea Sel. La mancata votazione ha permesso di far restare nascosti i comportamenti della maggioranza. "Il presidente del Consiglio, infatti, con una fretta incredibile ha chiuso la discussione addirittura togliendo la parola per evitare le lecite obiezioni delle opposizioni sulla richiesta di un voto che potesse sintetizzare il dibattito avviato, parteggiando quindi per la maggioranza e ledendo, al contempo, il diritto delle minoranze ad ottenere una votazione. Spero che questi episodi non si ripetano più. Ad ogni modo, l’Autostrada del Molise - già all’ordine del giorno del CIPE di un anno e mezzo fa - oggi resta ancora al palo a causa di trucchetti dalle gambe corte che non ci condurranno molto lontano" chiude Iorio.


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S.O.S di Facciolla e Petraroia agli Ordini professionali, agli Enti locali, alle Associazioni culturali, ai Movimenti e ai Comitati sorti a salvaguardia del territorio

“Aiutateci ad approvare la proposta di legge sul contenimento

delle pale eoliche” L’esperienza insegna che l’assemblea di Palazzo Moffa è particolarmente pigra e indeterminata. Diversamente non avrebbe ridotto il territorio molisano alla mercè degli speculatori del vento e del fotovoltaico, e non porrebbe altro tempo a licenziare una legge in grado di contenerli e contrastarli

Pressioni, una dietro l’altra, per muovere la Commissione permanente all’Ambiente a dare corso alla proposta di legge firmata da Facciolla e Petraroia con cui si vuole dotare il Molise di un provvedimento che metta ordine (non fine- ndr) all’invasione di pale eoliche in assenza di rispetto per la bellezza dei luoghi e della loro storia e, per i pannelli fotovoltaici, al danno che procurano ai terreni fertili e produttivi. Il guasto ch’è stato prodotto finora al paesaggio molisano, alla cultura, alle colture e – se si vuole – all’economia con le centinaia di pale eoliche sui crinali e le miglia di metri quadri di pannelli fotovoltaici nei terreni produttivi, complici Facciolla e Petraroia, grida vendetta. Il Molise, una regione governata, ieri ed oggi, da amministratori di manica larga, tolleranti, taluni compromessi, tal’altri abili a muoversi con sotterfugi tecnici e amministrativi. Facciolla e Petraroia vorrebbero che si emendasse, si desse una regola, un ordine, un contenimento. La proposta di legge che la Commissione ambiente, nonostante le pressioni e le sollecitazioni ancora non prende in esame, dando contestualmente avvio al solito giro d’orizzonte (Ordini professionali, Enti locali, Associazioni culturali, Movimenti e Comitati sorti a salvaguardia del territorio), forse risente della scarsa credibilità dei proponenti noti per essere stati di manica larga in fatto di concessioni all’eolico, forse si presta ad interpretazioni controverse (non è chiaro che fine facciano le richieste di pali in itinere), sta di fatto che all’interno della maggioranza di centrosinistra si sono registrate posizioni molto fredde, talune addirittura contrarie. Sarà che la potente lobbies dei Tycoon del vento e del fotovoltaico, oggi come ieri, riesce facilmente ad attecchire a Palazzo Moffa. Al punto da indurre uno dei firmatari della proposta, Michele Petraroia, ad avventurasi in questa considerazione: “Comprendo la lotta politica, ma se il Molise vuole porre un

freno agli impianti impattanti, eolici e da fonti rinnovabili, deve dotarsi urgentemente di una legge rigorosa, nitida e inattaccabile”. La sequela degli aggettivi “rigorosa”, “nitida” e “inattaccabile” probabilmente non s’attaglia alla proposta presentata. Devono temerlo i proponenti (anche se Facciolla, a differenza di Petraroia, non parla, non commenta, non esterna, si tine defilato) se, per individuare un percorso che superi i rilievi di costituzionalità mossi dall’Associazione nazionale delle imprese produttrici di energia da fonti rinnovabili (Anev), fanno affidamento sull’aiuto delle principali organizzazioni nazionali di tutela ambientale, del ministero dei Beni Culturali, dell’Avvocatura distrettuale e degli esperti di diritto amministrativo dell’Università del Molise. Ciò, dicono, per migliorare l’articolato della proposta di legge e farla approvare con urgenza dal consiglio regionale. Proposta da corroborare, dunque, per renderla il meno attaccabile, oggetto di ricorsi e contenziosi vari. Problema, questo, che riguarda anche il Governo nazionale con la norma che mira a ridurre gli incentivi al fotovoltaico. Norma contro cui si sono sollevate le imprese del settore. Il vice-ministro allo Sviluppo economico, per rintuzzare gli attacchi, ha prontamente alzato il tiro ricordando a costoro che il diritto degli italiani a risparmiare sui costi della bolletta elettrica viene prima dei profitti privati. Prontezza e determinazione che si vorrebbe appartenessero al consiglio regionale. Ma l’esperienza insegna che l’assemblea di Palazzo Moffa è particolarmente pigra e indeterminata. Diversamente non avrebbe ridotto il territorio molisano alla mercè degli specu-

latori del vento e del fotovoltaico, e non porrebbe altro tempo a licenziare una legge in grado di contenerli e contrastarli. Avrebbe dovuto contenerli e contrastarli l’assessore Facciolla, dapprima come assessore della giunta comunale del sindaco Totaro, quindi nelle vesti di sindaco di San Martino in Pensilis. Che di pale eoliche e pannelli fotovoltaici ne conta a iosa, per mano sua e del suo predecessore Totaro. Di fronte a inoppugnabili dati di fatto, come gli si può dar credito da cofirmatario della proposta di legge? Di conversioni sulla via di Damasco se ne conta una sola. Dardo

L'intervento

Dinanzi al tribunale contro l'eolico Il giorno 25 luglio alle ore 10.30, saremo davanti al tribunale di Larino per dimostrare tutto il nostro sdegno per le difficoltà tecniche operative nelle quali versa quel palazzo di giustizia, per l’incredibile mancanza di personale che sta costringendo l’unico apparato giudiziario regionale realmente efficiente a vedere mortificata la propria attività. Le tristi note diramate in questi giorni dagli addetti ai lavori di quel palazzo anticipano solo nella tempistica

quanto gli scriventi hanno in animo di rappresentare già da diverso tempo, infatti si aspettava solo un valido motivo per porre in essere una protesta che potesse mettere in evidenza tutte le storture di un apparato decisamente poco trasparente (diciamo così!), quale quello della giustizia, appunto. E, solo da qualche ora, abbiamo messo a punto un esposto denuncia sulla questione eolico selvaggio, che per l’occasione depositeremo

nelle mani della procura in quel di Larino. Adesso sì che siamo certi di poter comunicare all’opinione pubblica il marcio evidente riscontrato nel settore delle energie alternative, che di alternativo hanno solo la creatività a sviluppare maneggi, affari e scempi a danno della collettività, dell’ambiente e del paesaggio. Saremo lieti di far conoscere aspetti inquietanti, così come ci soffermeremo su tanti fatti di mala giustizia e ingiu-

stizia che nei palazzi di Isenia e Campobasso regnano incontrastati (uno per tutti basterebbe il caso “Papa” del quale comunque, vorremmo far registrare tutta la nostra soddisfazione per la giusta sospensiva ottenuta) da anni, diremo del perché saremo in quel di Larino e non altrove. E, potete giurarci, non elargiremo banalità bensì tristi realtà. Per noi la lotta non conosce ferie!Romano De LucaTiziano Di ClementeEmilio Izzo


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Centrosinistra in tilt: La maggioranza boccia l’operato dell’assessore al Lavoro sul piano giovani

Frattura fugge e Petraroia è all’angolo Camere di commercio, scatta la protesta

CAMPOBASSO. Petraroia, assessore al lavoro e vicepresidente della Regione Molise, bocciato su tutta la linea. Dall’opposizione? Macchè. Dalla sua maggioranza di centrosinistra. L’argomento era “Crisi e lavoro” e. ovviamente, l’ordine del giorno era proposto dal centrodestra. Perché a Palazzo Moffa, se non ci fosse il centrodestra a portare gli argomenti in aula, sui banchi suonerebbero Zappa. Tornando al tema affrontato nel pomeriggio di ieri a Palazzo Moffa, ecco arrivare la pugnalata a Petraroia dal gruppo Patriciello. E’ stato il cognato dell’eurodeputato di Fi, Vincenzo Cotugno, a dare la prima e sonora batosta. Il piano giovani ha odore di vecchiume, non contiene elementi che diano opportunità ai ragazzi molisani. Segue a ruota Salvatore Ciocca che ha addolcito leggermente la pillola ma neanche troppo. Cerca di salvare capre e cavoli Parpiglia che si dice soddisfatto per il dibattito critico da parte della maggioranza ma comunque costruttivo. Bocciando Petraroia, in realtà, viene bocciato lo stesso Frattura e l’intera Giunta che dovrebbe aver approvato il provvedimento proposto dall’assessore al ramo. Già, Frattura. Ma il governatore dov’è? In Consiglio si discute di crisi, di lavoro e lui è assente. Eppure i dati sono drammatici per il Molise. I dati ufficiali evidenziano una significativa riduzione del tasso di occupazione (pari al 3,3% – rapporto Banca d’Italia – giugno 2014); tutto ciò ha determinato un aumento del tasso di di-

soccupazione che è cresciuto di 4 punti percentuali raggiungendo il 15,8%. Le condizioni di inserimento nel mercato del lavoro da parte dei giovani (15-29 anni) a tutti i livelli di istruzione è peggiorato arrivando ad un tasso di disoccupazione pari al 46,8%, nettamente superiore alla media nazionale. E mentre si parla di tutto questo, ecco che il Consiglio in mondo visione sul web immortala Facciolla in un angolino, sotto la bandiera del Molise, a giocare con il telefonino completamente incurante dell’argomento. E cosa faceva l'assessore? Ce lo ha detto facebook: "Mi costringete, tanti ne eravate, a ringraziarmi idealmente tutti in un unico enorme abbraccio che vuole essere la cifra della qualità dell'affetto che nutro per ognuno di voi. Di certo avrei voluto rispondervi ad uno per uno, ma 800 e più auguri sono davvero tanti anche per un social-stakanovista come me. Avete reso una giornata speciale in un giorno semplicemente irripetibile. Grazie!!!". Insomma cittadini, volete mettere la noia di partecipare al dibattito sulla crisi di lavoro contro la gioia di ringraziare gli elettori per gli auguri di buon compleanno? Il tutto mentre Petraroia ringrazia Fusco e Lattanzio per aver proposto il tema e cercando di spiegare ai suoi le scelte strategiche: “riorientare i processi economici nella cultura dell’intrapresa”. Risultato? Se non ci sarà un miracolo i giovani molisani saranno tutti morti.

L'onorevole Venittelli sottolinea la bontà di questa scelta per i giovani

"Servizio civile, buona pratica" CAMPOBASSO. “Tra le varie iniziative messe in cantiere per favorire percorsi di occupabilità e di formazione e crescita delle giovani generazioni non dobbiamo dimenticare la possibilità offerta dal servizio civile, il cui termine per la presentazione dei progetti da parte

degli enti è fissato alle 14 del prossimo 31 luglio”. A poco più di una settimana dall’importante scadenza l’onorevole molisana del Pd Laura Venittelli ha inteso ricordare a tutti i soggetti potenzialmente interessati di cogliere senza indugi queste

opportunità, al fine di mettere in campo misure concrete per favorire un ricambio generazionale adeguato, partendo da una base di esperienze e background che saranno utili nel prosieguo della vita lavorativa dei ragazzi e delle ragazze che beneficerebbero dei programmi.

La riforma della macchina amministrativa prevede lo smantellamento del sistema camerale

CAMPOBASSO. La Riforma della Pubblica Amministrazione prevista nei programmi del Governo porterà alla chiusura delle Camere di Commercio ed allo smantellamento dell’intero sistema camerale. L’art. 28 del D.L. 90 del 24 giugno 2014, che riduce del 50% il diritto annuale pagato dalle imprese iscritte, allevia di poco l’aggravio fiscale sulle imprese, ma assesta un duro colpo alle risorse delle Camere di Commercio italiane, che non pesano sul bilancio dello Stato, ma, quali enti autonomi, si sostengono da sempre con proprie risorse economiche.Inoltre, l’art. 9 della bozza del DDL predisposta dall’esecutivo, nella versione attuale, annuncia addirittura l’azzeramento del diritto annuale, prevedendo altresì il trasferimento delle competenze del Registro delle Imprese al Ministero dello Sviluppo Economico e la riduzione delle funzioni e dei compiti delle Camere.Il tutto senza alcuna condivisione con le categorie economiche e sociali e soprattutto senza un disegno organico che vada oltre i tagli e definisca il futuro di servizi e lavoratori. Quali saranno le reali ripercussioni sulle imprese? Quali saranno i nuovi costi dei servizi?Chi assisterà le imprese del territorio?Cosa succederà alle migliaia di dipendenti, alle loro professionalità e know how? Qual è il progetto completo sul futuro dei servizi e dei lavoratori? Che fine ha fatto l’obiettivo principale del nuovo Governo: lotta al precariato e alla disoccupazione?Il personale delle Camere di Commercio, di Unioncamere Molise e dell’Azienda Speciale SEI, fortemente allarmato dalle iniziative del Governo in materia di riforma della Pubblica Amministrazione, si unisce alla Stato di Agitazione nazionale del personale del sistema camerale e parteciperà con una propria delegazione alla manifestazione nazionale indetta unitariamente dalle organizzazioni sindacali CGIL CISL e UIL, prevista per oggi a Roma, nei pressi della sede di Montecitorio. I lavoratori del sistema camerale molisano chiedono alle autorità competenti del territorio di difendere n. 102 ulteriori posti di lavoro a rischio, facendosi promotori di ogni azione utile a tutelare i dipendenti e il personale precario del sistema camerale, per l’interesse dell’economia locale e dei cittadini molisani.


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Legge sismica: 23 luglio 2014

Incontro con gli Ordini professionali e le Associazioni di categoria

un piccolo passo avanti L’ipotesi che l’istruttoria dei progetti possa essere a carattere oneroso per compensare l’impegno e la fatica delle amministrazioni locali è parsa una condizione scarsamente praticabile L’assessore regionale ai Lavori pubblici Pierpoalo Nagni e il direttore dell’Area quarta Rodolfo Cocozza si confermano affiatati e concreti nel portare avanti la proposta di legge “Norme per la riduzione del rischio simico e riordino delle funzioni in materia sismica”. La legge, una volta approvata, andrebbe a snellire le procedure tecniche e amministrative accorciando notevolmente i tempi delle autorizzazioni a costruire. A costruire in sicurezza. E un ruolo cardine lo avrebbero le amministrazioni locali, chiamate in causa in quanto i progetti andrebbero da esse esaminati e vistati. Questo è un punto delicato della proposta sul quale, infatti, nel corso dell’incontro tenuto ieri l’altro presso l’assessorato regionale con gli Ordini professionali (Architetti, Ingegneri, Geologi e Geometri), la Associazioni di categoria, l’Ance e l’Anci, ci sono state le maggiori richieste di chiarimento. L’ipotesi che l’istruttoria dei progetti possa essere a carattere oneroso per compensare l’impegno e la fatica delle amministrazioni locali ai più e al presidente dell’Associazione Ingegneri e Architetti Molise, è parsa una condizione scarsamente pratica-

bile. La pubblica amministrazione esiste per dare servizi e non per appesantire gli oneri ai committenti. Saranno gli Ordini e le Associazioni di categoria a meglio definire questo punto controverso inserendolo nel novero dei rilievi e dei suggerimenti che vorranno fare entro e non oltre il 24 agosto prossimo. Sia Nagni che Cocozza hanno tenuto a ribadire che la collaborazione è gradita, utile e necessaria, ma è altrettanto utile e necessario dare al percorso amministrativo della proposta di legge tempi certi e soprattutto celeri. In una regione ad alto rischio sismico poter disporre di una legge snella e incisiva, è un obiettivo strategico al quale l’assessore Nagni tiene particolarmente, convinto che a trarne vantaggio siano i progettisti, le imprese e i committenti. Sempre dal duo Nagni-Cocozza sono inoltre in via di definizione presso la giunta regionale, in attesa di passare poi al vaglio del sistema delle professioni e dell’autonomie, le proposte di legge per una migliore programmazione e gestione del territorio (legge urbanistica) e sui Lavori pubblici. Dardo

L'Acem richiama l'attenzione della Regione sui lavori edili della ricostruzione post sisma

"Troppi pagamenti ritardano" CAMPOBASSO. L’Acem Molise continua a mantenere alta l’attenzione sul problema Ricostruzione post sisma e sulla situazione delle aziende edili del Molise. Lunedì 21 luglio si è tenuta una assemblea generale dei soci, conclusasi in tarda serata, inerente le due problematiche. " L’assemblea dei soci è stata partecipata sia dal punto di vista delle presenze che per l’argomento discusso, per le proposte avanzate e dal tipo di confronto avuto. Dall’incontro è emerso sostanzialmente che due sono le criticità che vanno rilevate: la prima è il ritardo dei pagamenti e la seconda sulle garanzie che mancano nell’eseguire ulteriori lavori o nell’avviare cantieri nuovi. Alla fine della riunione, protrattasi oltre le 21, abbiamo redatto un documento dove chiediamo con forza il reintegro

della Protezione Civile all’interno della Regione, all’interno dei lavori pubblici, per noi l’Agenzia di protezione Civile è un progetto fallito, chiedermo l’abrogazione della Legge n. 12 del 30 aprile 2012 che costutì l’ente stesso. La Protezione Civile va ricondotta all’assessorato ai alvori pubblici, in maniera tale che ci possa essere più certezza, una sola fonte delle notizie certa, e un iter burocratico semplificato“. Sui pagamenti l'Acem chiede tempi celeri. " Le imprese devono essere pagate direttamente dalla Regione, ora ci sono troppi passaggi, dalla Regione al Comune, dal Comune al Presidente del Peu e poi alle aziende. Le faccio qualche esempio, in Molise, le strade sulle quali camminiamo sono state eseguite dalle imprese molisane e non sono state pagate, ancora per la ricostru-

zione molte case sono state riconsegnate e ancora non veniamo pagati. Come imprese abbiamo messo tutto quello che potevamo, come anticipazione delle spese, il cuore e l’anima, è arrivato il momento in cui vogliamo certezze, vogliamo risposte sui pagamenti e dobbiamo cambiare le procedure. Si, alla luce di questo confronto che abbiamo avuto è scaturita la proposta della richiesta di abolizione dell’Agenzia Regionale, dell’iter semplificato nei pagamenti, di un contatto diretto aziende – Regione. La politica locale conosce le necessità del proprio territorio è inutile fare tanti passaggi, il lavoro svolto dall’Agenzia cosa ha portato? Abbiamo inviato a proposito un documento uffivciale al Governatore Frattura e attendiamo una risposta".


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Campobasso

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Albino. Uiltucs e Filcams in allarme: la Regione tace e il 31 luglio lavoratori a casa La Uiltucs Molise, attraverso il segretario generale Pasquale Guarracino e la Filcams Molise, attraverso il segretario generale Franco Spina, ancora una volta denunciano il grave rischio che stanno correndo i lavoratori delle due cooperative, Copat ed Altrimedia, che svolgono servizi all'interno della Biblioteca Provinciale Albino di Campobasso e che, in assenza di un intervento immediato della Regione Molise, il 31 luglio prossimo saranno costretti ad andare a casa. Questi i fatti: a seguito dell'emanazione del decreto di riforma delle province, il cd. Decreto Delrio, la Provincia di Campobasso è impossibilitata a gestire ulteriormente il settore cultura, nel quale, ovviamente rientra la gestione della Biblioteca Albino, né può destinare fondi per la prosecuzione dei contratti con le cooperative Copat ed

Altrimedia.: l'Ente, anzi, ha provveduto già ad inviare proprio personale presso la Biblioteca per “sostituire” i 14 lavoratori che, in assenza di interventi rapidi, il 31 luglio andranno a casa. Nonostante le forti sollecitazioni fatte pervenire alla Regione Molise, nelle persone dell'assessore al Lavoro, Michele Petraoria, del consigliere regionale delegato alla cultura, Domenico Ioffredi e non ultimo, del presidente della Giunta regionale, Paolo di Laura Frattura, ad oggi, oltre che qualche passaggio di carte tra un ufficio ed un altro, volto a rimandare la convocazione del tavolo finalizzato al salvataggio ed alla tutela dei livelli occupazionali dei lavoratori della Biblioteca ai soggetti competenti a gestire la situazione (che, a dire la verità, non sono ben chiari a nessuno), nulla si è ottenuto, se non

far passare altri preziosi giorni e vedersi avvicinare la data ultima della permanenza dei 14 lavoratori in biblioteca. Le organizzazioni sindacali sono sconcertate dall'inerzia delle Istituzioni di fronte a questa ennesima situazione di crisi, soprattutto perchè con largo anticipo, avevano cominciato a segnalare la questione della scadenza dei contratti delle Cooperative Copat ed Altrimedia: la prima nota risale, infatti, al mese di dicembre del 2013. Uiltucs, Filcams ed i 14 lavoratori della biblioteca, inoltre, specificavano, sin dall'inizio, di essere interessati non solo a proroghe momentanee dei servizi, ma anche e soprattutto alla costruzione di un progetto volto alla tutela e la valorizzazione dei centri di cultura molisani, tramite la giusta valorizzazione di quelle risorse umane specializzatesi sul campo,

che potessero garantire innanzitutto la qualità dei servizi offerti all'utenza. Nel corso del tempo, a parte la buona volontà mostrata dall'ente provinciale, che, nella persona del Presidente De Matteis, ha portato avanti i contratti delle due cooperative, pur tra mille difficoltà, le Organizzazioni Sindacali ed i lavoratori hanno assistito solo a continue esclusioni di responsabilità da parte della Regione Molise, nonostante l'impegno assunto di destinare fondi per la proroga dei contratti fino a settembre 2014 o, addirittura, fino a dicembre 2014. Dal 01 agosto la Biblioteca Albino rischia di essere gestita da personale della Provincia che non ha mai svolto compiti al suo interno, né è adeguatamente formata per farlo e 14 persone che, da anni con una professionalità universalmente riconosciuta e con retribu-

zioni modeste, andranno ad arricchire il già cospicuo numero di disoccupati. “E allora - si chiedono Guarracino e Spina - “cosa aspetta la Regione ad intervenire?Per questo motivo, nonostante sia stato già interpellato,rinnoviamo l'invito ad una immediata convocazione, dati i tempi strettissimi, al Presidente della Giunta Regionale, per individuare una soluzione che contemperi la tutela dei livelli occupazionali con l'esigenza di garantire efficienza ed accessibilità ai centri di cultura molisani, tra i quali la Biblioteca Albino occupa sicuramente un posto di rilievo.” UILTuCS Molise e FILCAMS Molise, terranno una conferenza stampa, questa mattina alle 9,30 davanti alla biblioteca, per illustrare dettagliatamente la questione

Confcommercio: “I nostri migliori auguri al neoassessore al Commercio, Salvatore Colagiovanni”

“A Salvatore Colagiovanni, che ha appena ricevuto la delega per il commercio dal Sindaco di Campobasso, giungano i nostri migliori auguri, affinché sappia battersi per promuovere lo sviluppo della sua terra, nei campi del lavoro e del commercio”. La Confcommercio Molise si congratula con il neoassessore al Commercio del capoluogo molisano, Salvatore Colagiovanni, per l’investitura appena ricevuta. “Ora al nuovo assessore toccano importanti responsabilità, e la Confcommercio spera che si apra una stagione di massima collaborazione tra le istituzioni locali e le

associazioni che operano da anni sul territorio. Un periodo di scambio reciproco, necessario a realizzare lo scopo comune dello sviluppo dell’impresa in Molise. La Confcommercio, da parte sua, non farà mancare eventuali sollecitazioni che possano portare un contributo all’azione amministrativa dell’assessore, sempre tenendo presente il bene primario che è la crescita del mondo del commercio molisano”, è il messaggio dell’associazione dei commercianti. “Cogliamo dunque l'occasione dell’elezione per fare, oltre agli auguri per la vittoria, un grande in bocca al lupo

all’assessore, perché si riesca a discutere di tutti i temi ancora sul tavolo, quali ad esempio quello degli orari delle attività e di conseguenza quello, sempre spinoso, delle aperture domenicali, sulle quali anche il Papa nella sua recente visita in Molise ha manifestato chiaramente la propria posizione. L’auspicio della Confcommercio è che tutti insieme – istituzioni, associazioni e lavoratori – si riesca a lavorare per valutare con attenzione tutte le strade percorribili per raggiungere i migliori obiettivi”, conclude l’associazione sindacale.


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Campobasso

23 luglio 2014

Nella corsa alla riduzione, il gruppo dell’Idv è arrivato secondo: battuto sul tempo dal consigliere dell’Udc Michele Ambrosio

Dodici commissioni consiliari permanenti sono un’enormità che va corretta

Il camaleontismo politico ha assunto aspetti parossistici e il consiglio comunale di Campobasso è forse il caso più eclatante, ma non fa notizia né scandalo avendo ormai la coerenza in politica perso ogni significato, soprattutto morale

Dodici commissioni consiliari sono troppe. Oggettivamente. Ma la necessità di dare un gettone a tutti i consiglieri nella misura massima possibile, ha fatto sempre in modo che crescessero in maniera esponenziale. Sull’abbrivo del contenimento della spesa pubblica e del costo della politica, a Palazzo san Giorgio si sta facendo largo l’idea di ridurle. Probabilmente le ridurranno, ma poi faranno in modo di riunirle una dietro l’altra per tenere fermo il tetto massimo ammissibile dei gettoni di presenza. Cosa interessantissima sarebbe andare a rileggere i verbali delle commissioni consiliari nel corso degli ultimi anni per avere la prova di ciò che diciamo: riunioni durate pochi minuti ed aggiornate, altre con all’ordine del giorno argomenti che hanno preteso decine e decine di sedute per essere licenziati e poi, magari, subito rivisti e/o rivisitati. Il tempo di avviare la sindacatura di Battista ed ecco farsi avanti il gruppo dell’Idv, con l’assessore Colagiovanni, il capogruppo Columbro e i consiglieri De Bernardo e Di Giorgio ad auspicare la riduzione delle 12 commissioni consiliari con cui ha chiuso il suo mandato l’amministrazione di Gino Di Bartolomeo. I suddetti sono con-

vinti che snellire l’iter decisionale per intervenire sui problemi che affliggono la città, va considerata una priorità della “nuova” amministrazione di centrosinistra che, pero, con Colagiovanni, Columbro e Di Giorgio, più gli altri undici consi-

Si è tenuta ieri l’assemblea dei precari della Flc Cgil Molise nella quale si sono ribadite le richieste del sindacato per consentire agli studenti molisani di avere una scuola di qualità. E’ stata la prosecuzione delle iniziative fatte a Roma il 9 luglio ed il 15 luglio. Nel corso dell’incontro si sono affrontati i seguenti temi:situazione organici in Molise, ipotesi ruoli e supplenze; nomina coordinatore regionale precari Flc Cgil Molise; vertenze stabilizzazione e ferie non godute, lo stato dell’arte; prossime

glieri sparpagliati nelle liste che hanno appoggiato Battista, la rendono sostanzialmente una “vecchia” amministrazione di centrodestra. Il camaleontismo politico ha assunto aspetti parossistici e il consiglio comunale di Campo-

basso è forse il caso più eclatante, ma non fa notizia né scandalo avendo ormai la coerenza, in politica, perso ogni significato, soprattutto morale. Comunque il gruppo dell’Idv nella corsa alla riduzione delle commissioni consiliari è arri-

vato secondo. Lo ha battuto sul tempo e nel contenuto della richiesta il consigliere dell’Udc Michele Ambrosio (anch’egli passato da destra a sinistra) che l’8 luglio scorso ha recapitato al presidente del consiglio Sabino Iafigliola (altro da destra a sinistra) una proposta di deliberazione con all’oggetto la “Razionalizzazione del numero e delle attività delle Commissioni consiliari permanenti: modifiche al regolamento per il loro funzionamento” e una notazione oltremodo significativa, questa: “Tale proposta, già licenziata dalla commissione Statuto e regolamenti, e munita di tutti i pareri favorevoli previsti per legge, non è stata discussa nella seduta del consiglio del primo e del quattro aprile 2014 a causa della mancanza del numero legale”. Roba vecchia dunque, di matrice di centrodestra che, seppure oggi sostenuta da (pseudo) consiglieri di centrosinistra, tale rimane. Quale che sia comunque la radice, di destra o di sinistra, 12 commissioni consiliari a Campobasso sono un’enormità. Che va corretta. Per decenza politica e amministrativa. E, soprattutto, contenuta nei costi. Ma succederà? Dardo

Scuola, i diritti non vanno in ferie: il prefetto incontra i precari mobilitazioni. L’assemblea, dopo aver discusso le proposte della Flc Cgil relativi gli investimenti della scuola pubblica, ha confermato Maria Citro quale Coordinatrice dei precari della Flc Cgil Molise. Si sono affrontate, con la responsabile del contenzioso della Flc Na-

tascia Maselli, i temi riguardanti le vertenze del personale precario sulla stabilizzazione e sulle ferie non retribuite. Si è convenuto di intensificare l’iniziativa sindacale chiedendo un incontro con la delegazione parlamentare molisana alla quale illustrare le questioni riguardanti il di-

ritto ad una istruzione di qualità non garantita agli studenti molisani. Pertanto, si è deciso di effettuare un presidio davanti alla Prefettura questa mattina a partire dalle 10,30. Il prefetto ha acconsentito di incontrare il Coordinamento dei precari alle 11.



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ANNO X - N° 154 - MERCOLEDÌ 23 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

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Isernia

23 luglio 2014

Parco archeologico, arrivano i droni

L'area del paleolitico sarà sorvolata dalle sofisticate apparecchiature per nuovi rilievi

ISERNIA. C'è attesa questa mattina presso il padiglione degli scavi di Isernia La Pineta dove si procederà al rilievo fotogrammetrico delle archeosuperfici tramite l’utilizzo di un micro-drone multi-rotore (quadricottero) per riprese aeree. Il rilevo verrà eseguito dalla “Divisone droni” del Laboratorio ad Alta Tecnologia TekneHub dell’Università di Ferrara, in collaborazione con il laboratorio GREAL (Geographic Reseach and Application Laboratory) dell’Università Europea di Roma. L’utilizzo di

micro-droni è particolarmente utile per la ricognizione territoriale e per applicazioni legate al rilievo, allo studio e alla tutela di aree archeologiche ed ambienti sensibili. I micro-droni possono essere controllati da terra con notevole precisione e possono registrare immagini ad alta risoluzione che vengono trasmesse in tempo reale ad un visore presso la stazione di controllo. Le immagini, sia in movimento che stazionarie, possono essere anche acquisite in memoria per successive elaborazioni. Le

Rapina all’Aci, arrestato un 34enne

I carabinieri hanno fermato l'uomo di Vitulazio autore dell'azione

capacità di carico dei droni, inoltre, permette il trasporto di strumenti di ripresa e misurazione di livello ampiamente adeguato alle più attuali applicazioni. Grazie al sistema GPS integrato, i droni possono muoversi, mantenere la posizione in volo e “tornare alla base” automaticamente. Questa caratteristica agevola di molto la condotta, migliorando l’efficacia operativa e il costante mantenimento delle condizioni di sicurezza. Il rilievo tridimensionale dell’archeosuperificie 3a e dell’aera at-

tualmente in fase di scavo sarà utile sia a fini divulgativi che scientifici. Il modello potrà, infatti, essere utilizzato per una navigazione

“Irregolarita’ nel penitenziario”

A Isernia il Sappe chiede un’ispezione ministeriale in carcere Una ispezione ministeriale in carcere per verificare molte anomalie sull’organizzazione del lavoro del Personale di Polizia Penitenziaria. A richiederla è il primo Sindacato dei poliziotti, il SAPPE, che ha interessato i vertici dell’Amministrazione Penitenziaria nazionale e re-

gionale. Spiega Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: “Abbiamo segnalato al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria di Roma e a quello interregionale Abruzzo e Molise di Pescara significative

VENAFRO. E’ stato tratto in arresto l’autore della rapina a mano armata perpetrata, il 9 ottobre del 2013, ai danni dei titolari dell’Agenzia Aci di Via Campania. Si tratta di un 34enne di Vitulazio (Caserta). A renderlo noto, tramite uno specifico comunicato stampa, è il Capitano Salvatore Vitiello, del Comando Provinciale dei Carabinieri di Isernia: “Nell’ambito delle indagini relative alla rapina a mano armata perpetrata lo scorso 9 Ottobre ai danni dell’agenzia “ACI” di Via Campania in Venafro , nel corso della quale rimase anche ferito il proprietario, colpito alla testa con il calcio di una pistola, i Carabinieri hanno proceduto all’arresto dell’autore, si tratta di un 34enne, bloccato dagli stessi militari nella giornata di ieri a Vitulazio nel Casertano, dove risiede. Il pregiudicato, era armato di una pistola tipo revolver clandestina che è stata sottoposta a sequestro”.

VENAFRO. Si presenta in precarie condizioni l’asfalto del centro urbano di Venafro, causando disagi nel transito per le macchine e per i pedoni. Da via Colonia Giulia al resto della città, le strade sono diventate una gruviera. Da tempo i cittadini lamentano sui social network delle peripezie che sono costretti a fare oppure segnalano i fossi postando delle foto. Le imperfezioni stradali poi hanno causato vari e gravi incidenti stradali denunciati all’amministrazione pubblica,

virtuale sulla superficie dello scavo e darà importanti informazioni inerenti la distribuzione spaziale dei reperti.

Troppe buche in città I cittadini di Venafro protestano per le condizioni del manto stradale

che non riesce a risarcire i danni per dover fronteggiare i precedenti contenziosi legali già avviati. Le casse comunali sono in sofferenza ma oggi più che mai è doveroso re-

stituire un minimo di decoro urbano. C’è bisogno anche di impianti di produzione dell’asfalto, mezzi e personale specifico, che per colpa della crisi, le società un tempo at-

disfunzioni e inconvenienti che riflettono sulla sicurezza e sulla operatività della Casa Circondariale di Isernia e del personale di Polizia Penitenziaria che vi lavora con professionalità, abnegazione e umanità. In sostanza, non viene osservata la normativa contrattuale in materia di interpelli, di rotazione dei posti di servizio e di attività straordinaria. Il personale di Polizia addetto ai Reparti detentivi svolge servizio in sezione senza che vi siano alcuno sbarramento con la popolazione ristretta: non solo, in carcere mancano impianti tecnologici e i posti di servizio sono ordinariamente accorpati, con gravi pregiudizi per la sicurezza. Per concludere, all’ufficio servizi è addetto personale non in possesso dei prescritti requisiti, previsti dal Protocollo d’Intesa Locale tra parte pubblica e parte sindacale. Allo stato, dunque, la gestione e l’organizzazione della Casa Circondariale di Isernia sono decisamente deficitarie per cui occorre che le Autorità ministeriali e il Provveditorato Regionale dell’Abruzzo e del Molise intervengano con la massima sollecitudine”.

tive tra Venafro ed Isernia (Siefic,Vacca,Patriciello) hanno cessato l’attività. A tal proposito il Comune di Venafro ha bandito una gara d’appalto stanziando 50mila euro per la manutenzione delle strade, aggiudicatasi da un’ impresa di Avellino, la più vicina. Intanto dal Comune assicurano che cercheranno di affrontare la situazione dannosa, impegnandosi a trovare fondi utili a garantire il servizio di manutenzione in tempi brevi.


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Termoli

23 luglio 2014

“Il San Timoteo va salvato” Unanime il voto del Consiglio comunale di Termoli sulla questione sanità

TERMOLI. Terminato l’intervento del governatore spazio alla conferenza dei capigruppo bis e quindi parola alla minoranza. Il primo firmatario Marone vorrebbe garantire a tutti i cittadini pari opportunità di cura e pari garanzia di servizi. “Razionalizzazione dell’offerta sanitaria. Termoli e il basso Molise è posto sulle direttrici primarie. E’ una lamentela quotidiana sui servizi diagnostici. A Termoli le liste di attesa sono chiuse per tutto il 2014. Come si fa a mantenere la chirurgia senza una unità operativa come anatomia patologica? Per gli infartuati di Termoli non sarà semplice raggiungere Campobasso. Va garantito il servizio di medicina specializzata all’utenza del territorio bassomolisano. Andiamo ad individuare gli sprechi, i duplicati che non sono necessari. Questo territorio si rivolge sempre di più alle strutture extra regionali. Propongo di potenziare il presidio ospedaliero con il servizio delle emergenze”. Per il grillino Di Michele, invece, “fumosi i

piani con i quali la nostra maggioranza regionale vorrebbe farci morire. Sono tecnicismi che non portano benefici. Non buttiamo la croce solo sul presidente Frattura. La sanità molisana è stata scrigno di voti. Iorio non ha mai saputo resti-

Giugno nero per il turismo

A Termoli si è registrato un crollo delle presenze del 19 percento TERMOLI. Turismo a picco nel mese di giugno dove il totale delle presenze rispetto allo stesso mese del 2013 è crollato del 19%, quasi un quinto in meno e con dati assoluti di oltre 3mila pernottamenti di differenza, traducibili facilmente in diverse centinaia di migliaia di euro a mancare per l’economia locale, se non oltre. A reggere sono soltanto i turisti stranieri, anche se la media del soggiorno sta calando e anche l’arrivo di vacanzieri oltrefrontiera in numero maggiore non riesce a incidere globalmente. E’ chiaro che a pesare sarà stato anche il meteo incerto, ma anche nel 2013 non era stato clemente. Un campanello d’allarme per il trend dell’intera stagione 2014.

tuire dignità sanitaria alla nostra regione. Il presidente Frattura è capitato al momento sbagliato al posto sbagliato. Non credo si possa fare più danni di quelli già fatti. Ma come può un presidente eletto con i voti di chi è all’opposizione in campo nazio-

Rapina in farmacia, negati i domiciliari Ha confessato il 45enne arrestato a Termoli per l'azione ai danni dell'esercizio sanitario

TERMOLI. Ha confessato ieri mattina dinanzi al gip del tribunale di Larino Daniele Colucci il 45enne arrestato con ordinanza di custodia cautelare dagli agenti del commissariato di polizia di Termoli per la tentata rapina del

Zuccherificio, torna la luce Dopo il distacco per morosità sbloccata la situazione con il pagamento della prima rata

TERMOLI. Emergenza elettrica in archivio allo zuccherificio del Molise. Dopo il distacco per morosità avvenuto ieri pomeriggio poco dopo l’accensione dei forni per volontà dell’azienda fornitrice Acea, l’Amministratore Unico della Newco Francesco Fusco è riuscito a riattivare la transazione per il piano di rientro dei debiti pregressi che ammontano a circa 200.000

nale ed europeo, ma di fatto in maggioranza in regione, perché cognato nel consigliere regionale Cotugno, la cui consorte è nel consiglio di amministrazione del Neuromed, prendere decisioni che possano restituire al pubblico posti letto, di fatto ora al pri-

vato? Semplice, non può. Il primo commissario inviato da Roma, Basso, nel 2013 ha redatto un piano sanitario ma il presidente Frattura non lo ha mai pubblicato, questo piano prevedeva più posti letto al pubblico e meno al privato, Termoli ne beneficiava”. Roberti discute la qualità dei centri convenzionati, mentre Di Brino è tornato a battere sul fronte pubblico-privato, “nella struttura privata il cliente va e paga ma in quella convenzionata paghiamo due volte”. Quindi dibattito a due con Frattura, con evidente rancore personale per quanto successo nel febbraio scorso, appendice di una battaglia politica. La discussione prende il largo e quindi la parola fine viene posta dal sindaco di Termoli Angelo Sbrocca, che dà la stura al voto, che giunge unanime. Tutto il consiglio comunale approva la richiesta di maggiore attenzione al diritto alla salute del Basso Molise e di salvaguardia dell’ospedale San Timoteo.

euro, sbloccando la situazione con il pagamento della prima rata. Azione che ha consentito il ripristino dell’erogazione dell’energia elettrica in stabilimento, condizione ineludibile per poter programmare la nuova stagione saccarifera, per il cui via libera si attende solo l’esito del vertice di domani al Ministero per le Politiche Agricole e Forestali.

7 giugno scorso alla farmacia Cappella di via Maratona. L’indagato, assistito dall’avvocato Daniele Marinucci, ha confessato di aver tentato il colpo nell’esercizio commerciale del quartiere Sant’Alfonso, anche perché inca-

strato dalle riprese della videosorveglianza. Il Pm ha chiesto la permanenza in carcere e al termine del colloquio di garanzia il giudice Daniele Colucci ha accolto l’istanza del Pubblico Ministero.


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Termoli

23 luglio 2014

“Presenza di Mucillagini, l’assessore faccia qualcosa”

Le associazioni dei pescatori chiedono lo stato di emergenza. "Fenomeno annuale" TERMOLI. La Federcoopesca, l’Agci Agrital e la Lega Pesca sottopongono all’attenzione dell’Assessore regionale Vittorino Facciolla lo stato di emergenza creatosi in mare a causa della presenza massiccia di aggregati mucillaginosi della costa, segnalata con modalità diverse sia nelle zone di Montenero di Bisaccia, Termoli e Campomarino, sia davanti al litorale abruzzese e foggiano. Per quanto questo tipo di fenomeni si determini soprattutto in estate, le anomale alte temperature anche in altre stagioni hanno causato il riemergere. Inoltre nonostante le previsioni, segnalino per i prossimi giorni una variazione delle condizioni meteomarine, il fenomeno potrebbe perdurare, accrescendo le già gravi limitazioni all’attività di pesca: la mucillagine determina infatti l’occlusione delle maglie delle reti, appesantendole fino alla rottura con conseguente perdita del prodotto, così come provoca seri danni ai

rinerie danneggiate dal permanere della mucillagine, attivando tempestivamente le provvidenze necessarie per sostenere il reddito delle imprese di pesca, attivando le procedure per la dichiarazione dello stato di calamità naturale e per il riconoscimento delle conseguenti misure di sostegno socio – economico in favore del comparto della pesca magari attingendo ai Fondi FEP residuali, in relazione all’emergenza mucillagine.

motori delle imbarcazioni. Le barche della piccola pesca sono ferme in porto ormai da alcuni giorni impossibilitate a calare le reti e gli impianti di molluschicoltura stanno rischiando di perdere l’intera produzione. Questa

nuova emergenza aggrava ulteriormente la situazione di un comparto già in crisi, cui le istituzioni, centrali e locali, non possono far mancare il proprio sostegno. Chiediamo pertanto un intervento urgente a favore delle ma-

“Polizia, pochi uomini”

Il Coisp denuncia la situazione che si registra al commissariato di Termoli

TERMOLI. Nuovo attacco sindacale sulla carenza di organico al commissariato di polizia di Termoli. Dopo il Siap, stavolta è il Coisp a prendere posizione. “Da anni chiediamo in Molise, nonostante la previsione dei tagli per il Comparto Sicurezza e le limitazioni imposte dalla spending review, un’attenzione maggiore per il Commissariato di Termoli, non fosse per altro che la dislocazione di quell’ufficio rimane strategicamente importante per la prevenzione e la repressione dei reati. Infatti la città di Termoli, importante centro della dorsale adriatica è attraversata dall’Autostrada A14, che collega le regioni viciniori, dalle Strade Statali SS 16 e SS 87 , dal centro di snodo ferroviario più importante del Molise oltre al Porto commerciale e turistico e ai suoi centri balneari che ogni anno richiamano l’attenzione di migliaia di turisti e che la sicurezza raggiunge nel periodo estivo, la sua massima punta di criticità. Ma nonostante tutto spesso ci si dimentica che la prevenzione costituisce la regia ed il coordinamento per la salvaguardia ed il rispetto delle Istituzioni e dell’ambiente e delle strutture in cui si opera.

Infatti chiediamo ancora una volta, a gran voce, che tutte le Autorità Politiche locali e nazionali intervengano sinergicamente a sostegno delle nostre iniziative e non ci si limiti ad analisi frettolose con riferimenti ad organici di servizio desueti e che non tengono conto per citarne alcune, dell’età anagrafica dei singoli operatori, delle cause di servizio che limitano l’impiego per il servizio esterno ecc. I recenti fatti di cronaca meritano una riflessione accurata alla quale non ci si può sottrarre, poiché riteniamo che l’idea della ragione debba prevalere sull’indifferenza. Più uomini e mezzi per il Commissariato di Termoli, come per il distaccamento della Polizia Stradale e della Polfer di Termoli, più risorse in termini di straordinario, rappresentano un obiettivo da raggiungere per contrastare la proliferazione di reati quali furti e rapine e per i quali chiediamo tolleranza zero. La nostra non è una previsione di contabilità politica e amministrativa, ma nasce dall’esigenza di ritenerci vicini all’esigenza contingente della gente che più spesso chiede aiuto. E’ necessario per esempio che gli equipaggi della Vo-

lante vengano coadiuvati anche nelle ore serali e notturne magari dalla Polizia Municipale per quanto di competenza, per rendere rapido ed assoluto l’intervento della Volante, che spesso rimane imbrigliata nei rilievi di incidenti stradali, per arginare fenomeni delinquenziali ai quali va posto rimedio, assicurando agli operatori della Polizia di Stato, mezzi adeguati anche per la propria incolumità. La nostra è al contempo una richiesta ed un’offerta di garanzia per tutti ma è necessario che ognuno faccia la propria parte, evitando ben inteso, allarmismi inutili o polemiche sterili, ma è altrettanto vero che non si può prescindere dal rispetto della legge e che il deterrente rimanga il cardine primario per la libertà individuale e collettiva. Evitiamo di sciupare ingenerosamente gli sforzi dei tanti uomini e donne in divisa che quotidianamente con slancio di generosità, nonostante in pochi, cercano, trascurando anche gli affetti più cari, di rispondere alle esigenze del servizio sempre maggiore, cosa per la quale noi ora chiediamo, a tutti gli addetti ai lavori, fatti non parole.

“Lungomare, marciapiedi sporchi” Numerose le lagnanze dei turisti e residenti per la situazione a Termoli

TERMOLI. Vada per “piede di guerra”, vada per “lamentele gratuite”, sta di fatto che di controsensi questo lungomare ne vive parecchi. Sarà per via della questione “rifacimento”, sarà per i parcheggi e per le multe, sarà per la crisi, sta di fatto che bene non se la passano e, giorno per giorno, arrivano a cascata le lamentele dei balneatori e vacanzieri. Ultima, solo in ordine cronologico, la protesta di un balneatore che segnala: “Sono giorni che chiedo l’intervento della spazzatrice e sono giorni che mi ritrovo la stessa risposta: “Non sono autorizzato””. La questione concerne la presenza di vetri rotti sul marciapiede che, a detta dell’operatore ecologico, non è di sua competenza togliere perché il mezzo di cui dotato non sarebbe autorizzato a salire sul marciapiede. E allora, si chiede il balneatore, che ci vuole ad allungare il braccio e pulire?”. Nulla, non gli compete, a ognuno il suo e così, la replica del balneatore è una sola: “Perché dovrei farlo io se il marciapiede è comunale?”. Un braccio di ferro vero e proprio che chiama ciascuno a raccogliere le proprie responsabilità, almeno fino al raggiungimento di un equilibrio circa una situazione che così, naturalmente, non può andare. “Rifiuti sui marciapiedi privi di pulizia”, continua il balneatore, e privati anche di cestini su tutto il lungomare anche dopo le molteplici nostre segnalazioni. Estate termolese? Tra le lamentele di turisti e cittadini, forse sarebbe meglio parlare di altro”.



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Opinioni

23 luglio 2014

Ponte di pace tra Molise e Camerun

Una delegazione dell’Associazione”Padre Giuseppe Tedeschi” ha incontrato a Roma la dott.ssa Patrizia Cologgi, Direttore della Commissione per le Adozioni Internazionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per verificare l’opportunità di agevolare adozioni dall’Africa ed in particolare dal Camerun dove una nostra volontaria opera in un orfanotrofio che solo negli ultimi mesi ha visto arrivare diversi bimbi abbandonati dalla nascita. Del colloquio è stato informato anche il Presidente della Commissione Dott.ssa Silvia Della Monica che ha confermato la disponibilità a cooperare con la Regione Molise per sensibilizzare la Conferenza delle Regioni a predisporre un regolamento attuativo per il pre-adozioni ed il post-adozioni. Nello specifico la dott.ssa Cologgi ha confermato la firma in questi giorni di un Protocollo per le adozioni con il BURUNDI e l’avvio di un confronto anche con il CAMERUN. Sempre in questi giorni l’Associazione “Padre Giuseppe Tede-

schi” ha incontrato Suor Filomena Zappone per concordare l’avvio della raccolta di cibo a lunga conservazione e di materiale scolastico per approntare un container entro la fine di agosto. La rete dei volon-

tari di Cercemaggiore, Campobasso, Jelsi e dei comuni vicini si attiverà nei prossimi giorni per far partire un camion per Milano entro i tempi stabiliti contribuendo all’approntamento del container. E nel mentre ci

La lettera di uno studente molisano rivolto ai suoi corregionali

Perchè iscriversi all’Unimol

L'associazione "Studenti Molisani all'Unimol" annuncia la sua recente fondazione per creare una rete di contatti tra molisani, interessati allo sviluppo della nostra Regione. Uno dei soci fondatori, Francesco Di Rienzo, ha inteso rivolgere un messaggio ai neo-diplomati molisani affinché, nella scelta dell'università, prendano in considerazione l'opportunità di iscriversi presso l'Università del Molise, alla luce della sua esperienza diretta di studente. Di seguito il testo della lettera: Ed ecco mi ritrovo qui a scrivere con l'intento di lanciare un significativo messaggio, con l'auspicio che possa arrivare nel cuore di tutti voi, con parole che spenderò nelle vesti di studente molisano e ci tengo a ribadire "molisano". Innanzitutto mi presento: sono Francesco Di Rienzo, studente universitario frequentante il Corso di laurea in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi del Molise, eletto quest'anno rappresentante nel Consiglio degli Studenti. Come ogni anno, molti ragazzi sono giunti al tramonto dell'avventura liceale, uno dei tanti tasselli importanti del corso della vita, perciò colgo l'occasione per congratularmi e fare gli auguri agli studenti conseguenti il diploma liceale nell'anno corrente. Ora tutti voi vi trovate di fronte ad un bivio: intraprendere la carriera lavorativa o quella universitaria. Facendo un grande "in bocca al lupo" agli aspiranti lavoratori e consigliando loro di perseverare nella ricerca di un lavoro senza abbattersi, nonostante i tempi duri, con tale scritto ho l'intenzione di rivolgermi a tutti coloro, che nel progettare il loro futuro, intravedono lo spiraglio per far sorgere un nuovo cammino: quello universitario. Bene ragazzi, vi parlo francamente, la scelta universitaria è simile ad un rompicapo, drastica poiché s'inizia realmente a dare un'impronta alla propria vita, s'inizia concretamente a circoscrivere il proprio futuro, quell'eventuale quotidiano da vivere nel domani. Imprescindibile è l'utilizzo di molta cautela nello scegliere il settore che realmente ci affascina, a tal riguardo vi invito ad orientarvi consapevolmente, ad informarvi e a spazzar via ogni minimo dubbio, onde evitare di perdere anni di studio inutilmente. Il mittente di questa lettera è un ragazzo che diplomatosi, aveva intenzione di frequentare Medicina e Chirurgia, ma purtroppo non tutto va come pianificato. La cosa essenziale è di non arrendersi mai, tant'è vero che si è usuali dire: "Chiusa una porta, si apre un portone"; di fatto mi sono trovato a studiare l'affascinante materia del Diritto. Ma dove? Ecco dove volevo arrivare: in Molise, vi ripeto nell'Università degli Studi del Molise, la mia terra natale.A questo punto potrebbe sorgere un interrogativo: "Perchè Molise?". Stesso interrogativo che mi è sorto alla fine del percorso scolastico: "Resto in Molise o vado via?". Presi in considerazione varie alternative: Milano, Roma, Napoli, Bocconi, Sapienza, Federico II, ma nello stesso momento pensavo: "Perché non cogliere l'occasione di studiare nella mia Terra natale, sfruttando la possibilità di frequentare l'università a mezz'ora da casa? Perché contribuire all'economia di un'altra regione? Perché migrare verso un'altra regione sottovalutando la propria? Fatte queste valutazioni ho deciso di studiare a Campobasso, di studiare ad un passo da casa, di restare nel mio Molise e cercare nel mio piccolo a contribuire per il suo sviluppo. Dopo tre anni di vissuta università, da studente e da consigliere, mi sento in dovere di fornire diverse informazioni sull'Unimol, sottolineando i tanti aspetti positivi. Primo punto, es-

sendo un'università non eccessivamente grande, non si è considerati come una semplice matricola, come un indistinguibile numero, ma spesso i professori imparano nome e cognome di ogni studente, cosa molto inusuale nelle grandi città; a ciò consegue la possibilità di creare bellissimi rapporti con i Docenti e la facilità a creare gruppi lavoro, instaurare facilmente legami con altri studenti (io ne sono l'esempio infatti sono circondato da tantissimi amici universitari), cosa di difficile realizzazione in altre città, da quanto mi viene riportato da altri amici, i quali hanno costatato che essere un numero è qualcosa di orribile, sentirsi come un Robot è qualcosa di raccapricciante; purtroppo bisogna guardare in faccia la realtà ed ammettere che in centri come Roma, Milano, ecc. funziona così, inutile essere ipocriti pensando diversamente. Oltre a questo importante dato, su quanto venga valorizzato l’aspetto umano di ogni singola persona, aggiungo altro vertendo più sull'aspetto economico e didattico. Sull'aspetto economico la prima convenienza è quella di avere dei costi mensili minori rispetto a grandi centri, dato che il costo degli affitti è abbastanza basso con un media che si aggira intorno ai 180 euro mensili contro i 350 euro mensili (se non di più, infatti una singola verrebbe a costare 450 euro) di centri come Napoli, Roma ecc. I costi di una spesa settimanale, di trasporto autobus, hobby e quant'altro sono di gran lunga inferiori a quelli di grandi città, cosa testimoniata dal trasferimento di ragazzi all'Unimol per l'eccessiva onerosità della vita nelle gradi città. Quindi ci tengo a ribadire la vivibilità delle città di Campobasso,Termoli, Isernia sia per quanto concerne il fattore economico sia per la facilità di spostamento da un luogo all'altro, spesso causa di stress per gli studenti di grandi realtà: a tal riguardo miei amici che studiano a Roma, recriminano spesso di doversi alzare alle ore 6.00 per prendere posto ed assistere una lezione con inizio alle 9.00 (avviarsi ben tre ore prima per raggiungere l'università). Per quanto concerne la didattica l'Università molisana gode di professori di grandissima fama e prestigio in tutti i settori, da quella scientifica a quella umanistica e sociale. Dunque si potrebbe protrarre a lungo quest’analisi, ma non è dato dilungarsi ulteriormente, se non per ribadire l'importanza e i diversi vantaggi di restare, da molisani, nella propria Terra, nel nostro Molise per garantire tutti insieme il progredire della nostra Università, dell'Università degli studi del Molise. Non lasciamo che il Molise sia soltanto un nome presente su cartine geografiche, non abbandoniamo la nostra realtà e, tutti insieme, miei cari molisani, collaboriamo nel dare una spinta a questo Paese. Concludo invitando di nuovo voi neodiplomati a valutare l'ipotesi d'iscrivervi nell'Università degli studi del Molise, poiché non occorre allontanarsi dalle proprie radici per trovare un mondo migliore! Ricordate: "NESSUN POSTO E' BELLO COME CASA VOSTRA". Dopo aver informato l'Università di questa iniziativa è giunta una nota del prof. Rossano Pazzagli, docente di storia moderna e delegato del Rettore per l'orientamento: "L'università del Molise dà ai giovani la possibilità di formarsi nei vari campi del sapere, offrendo una didattica e servizi di qualità in un ambiente sicuro e accogliente. La nostra forza risiede anche nel garantire adeguate forme di accoglienza e un costante monitoraggio delle attività dello studente, in modo che si possa laureare bene e in tempo per accedere poi al mercato del lavoro regionale, nazionale e internazionale."

si adopera per tenere vivo il legame con il Camerun, l’Associazione “Padre Giuseppe Tedeschi” ha sottoscritto un Protocollo di adesione e collaborazione con il Banco Alimentare per sostenere ogni iniziativa di solidarietà e supporto alle famiglie in difficoltà del Molise rispettando l’anonimato e la riservatezza delle stesse. Dopo avere attivamente partecipato alle ultime campagne della Colletta Alimentare si intende accentuare l’impegno per consolidare una rete di mutualità sul territorio di cui si avverte l’impellente necessità. È piacevole in questo contesto ricevere la nota per conoscenza del Presidente dell’Associazione Molisana di LANUS – Buenos Aires che ci comunica di voler intitolare la biblioteca di quella comunità a Padre José Tedeschi, legando emblematicamente il Molise, l’Argentina e l’azione a tutela degli emigranti condotta ieri nel Barrio di Villa Itatì e portata avanti oggi in Molise e in Africa nel nome di un messaggio universale che non tramonterà mai.

A Roccamandolfi festa della “Gnoccata”

E’ stata presentata, nel corso di una conferenza stampa presso il Presidio Turistico, la rassegna folkloristica Internazionale che si svolgerà il prossimo 25 luglio a Roccamandolfi. Il programma prevede alle ore 19.30 la sfilata dei gruppi folk e alle ore 21 l’inizio della rassegna con la partecipazione di “Ballo o Ntreccio” di Forino, “A Shcaffette” di Termoli, “Murgantia” di Baselice, “Jubilat” della Polonia e “La Pliocca” di Roccamandolfi. “E’ una manifestazione che si coniuga con lo sviluppo del territorio – ha sottolineato nel suo intervento il presidente della provincia di Isernia Luigi Mazzuto – e che ben si integra con le iniziative della stessa provincia. Si tratta di una rassegna che richiama le tradizioni locali e la conservazione dei valori e della cultura dei tempi andati, basandosi sulla formula dello scambio culturale tra gruppi folkloristici che favoriscono la conoscenza delle tradizioni e della cultura popolare di diversi paesi. È attraverso l’esibizione di balli e canti così tra loro differenti che i vari gruppi manifesteranno l’attaccamento alle proprie radici. Tutti i gruppi faranno conoscere al pubblico molisano come siano diverse le varie etnie, ma simili per quel che riguarda la volontà di preservare usi e costumi popolari”. Infine il presidente Mazzuto ha inteso rivolgere un ringraziamento agli organizzatori della manifestazione che si svolgerà nel suggestivo scenario di piazza Marconi. “E’ l’occasione per i tanti gruppi di volontari, della pro loco, della schola canthorum e del gruppo folk di Roccamandolfi di mostrare alla comunità roccolana l’attaccamento alle proprie radici con un avvenimento culturale che trova naturale collocazione nell’ambito dell’estate a Roccamandolfi che mi auguro appassionerà le tante persone che accorreranno il 25 luglio nel ridente paesino ai piedi del Matese”. Un’altra nota di colore è rappresentata dalla “Gnoccata” giunta alla XXII edizione con promozione e degustazione di prodotti enogastronomici locali, con apertura degli stand dalle ore 12.30 fino a mezzanotte. Un modo per autofinanziarsi e organizzarsi al meglio per le prossime manifestazuoni.



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