TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
ANNO X - N° 155 - GIOVEDÌ 24 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
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L’Oscar del giorno ai cittadini ‘coscienti’
L'Oscar del giorno lo assegniamo ai cittadini. E' proprio vero il detto che recita "che la fame fa uscire il lupo dalla tana". In questi ultimi giorni i disoccupati, i precari, gli studenti stanno argomentando forte e con motivazioni concrete il proprio disappunto in merito alla classe politica regionale fino a chiedere le dimissioni di quanti occupano un vertice. Non si era mai registrata una così alta levata di scudi. Riteniamo che sia un fatto positivo perchè aiuta a crescere e, si spera, a svegliare dal torpore i cosiddetti 'eletti'.
Il Tapiro del giorno a Michele Petraroia
Il Tapiro del giorno lo diamo a Michele Petraroia. E' un periodo che non gliene va bene una. In Consiglio regionale ha dovuto subire gli attacchi sulle politiche del lavoro che non funzionano. Ieri, poi, le critiche degli studenti universitari molisani che non hanno visto un solo provvedimento scaturito dai tavoli istituzionali pure convocati un anno fa. Tanto che gli aumenti delle tasse sono dietro l'angolo e i servizi rischiano di diminuire. Ma non è che l'assessore vuole portare alla chiusura l'università del Molise?
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Le risorse provenienti dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fser) e dal Fondo sociale europeo (Fse), messe assieme, sommate, danno una disponibilità di 153.607,454 euro
Il Por Molise 2014-2020 al primo esame della Commissione europea Almeno sulla carta, il Programma operativo regionale, incentrato su 10 Obiettivi tematici, ha tenuto conto dei suggerimenti venuti dall’Europa, ossia di concentrare e integrare le risorse evitando di disperderle L’impegno era di trasmettere entro il 22 luglio 2014 il Programma operativo regionale (Por) relativo al Fondo Europeo di sviluppo regionale (Fesr) e al Fondo sociale europeo (Fse) 2014-2020 alla Commissione Europea. E’ stato mantenuto? Incaricato di provvedere era il direttore dell’Area seconda della Regione Molise, Massimo Pillarella, elevato a rango di garante dell’Autorità di Gestione del Programma plurifondo di cui sopra, ai sensi degli articolo 124 e 125 del Regolamento Ue 1303/2013, con l’impegno di seguire il negoziato formale con i Servizi della Commissione europea, provvedendo agli eventuali aggiustamenti che dovessero rendersi necessari, in continua interlocuzione con il livello politico e partenariale, e di attivare, nel corso dello svolgimento del negoziato formale, un’apposita e continua consultazione del consiglio regionale e, a conclusione del percorso, la specifica ratifica da parte della Giunta Regionale. Direttrici pedisseque, di natura procedurale. Sul piano sostanziale, il Por ha tenuto conto, almeno sulla carta, dei suggerimenti venuti dall’Europa, ossia di concentrare e integrare le risorse. Sullo specifico ha dato un contributo anche il Partenariato economico in ossequio al principio di complementarietà con il Programma operativo nazionale (Pon). Le sigle dei Fondi e dei Programmi, come
si può constatare, sono una selva. Conoscerli e sapersi muovere: non è da tutti. La Regione per l’uso dei Fondi sopra ricordati (Fesr e Fse) ha allestito il Programma Operativo incentrato su 10 Obiettivi tematici (Ot): Ricerca, sviluppo tecnologico ed innovazione; Agenda digitale; Competitività del sistema produttivo; Energia sostenibile e qualità della vita; Valorizzazione delle risorse naturali e culturali per accrescere la competitività turistica del territorio regionale; Occupazione; Inclusione sociale e lotta alla povertà; Istruzione e formazione; Capacità istituzionale e amministrativa (Asse che sarà oggetto di una specifica interlocuzione con la Commissione europea); Assistenza tecnica per l’efficiente ed efficace attuazione
del Programma operativo. Si parla di tavoli di discussione con la Commissione regionale tripartita, con le imprese, con i rappresentanti delle aree interne e con quelli delle aree urbane. Campobasso è certamente un’area urbana ma non risulta che abbia mai espresso attraverso i suoi organi amministrativi e rappresentativi alcunché al riguardo. Arcani della comunicazione istituzionale. La cronaca regionale, anche quella più attenta alle questioni tecniche e ai vari programmi di sviluppo, è avara di notizie. La giunta regionale, si sa, è particolarmente autoreferenziale e in questo suo riferirsi a stessa non manca di imprecisioni. Temiamo quindi per il Por e per la destina-
Frattura, rivedi la Giunta di Giovanni Muccio
Lavoro, lavoro, lavoro è un dramma sociale nel Molise, solo chi ha le bende agli occhi non si rende conto, caro Presidente Frattura. Dati allarmanti in Molise la percentuale degli occupati e del 47%, mentre quella dei disoccupati risulta essere del 53% tra i giovani compresi tra 29 e i 34 anni, contro il 40% del dato totale italiano e il 23% dell’Europa.In Molise, la media occupata, è di circa 99.484 su 313.600 abitanti. La cosa che preoccupa maggiormente il Movimento e che in fondo al tunnel non si intravede nessuna luce, diciamocelo francamente e senza peli sulla lingua, mancano idee, intraprendenza, genialità e programmazione nell'individuare e
perseguire una crescita allo sviluppo territoriale di questo martoriato territorio. Il Molise è prima in percentuale in tutta Italia in riferimento alla cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga, nel mese di giugno nella provincia di Campobasso sono state erogate 602.563 ore; a Isernia 1.474.648 di ore, quasi le stesse erogate a Napoli che da sola è otto volte grande come tutto il Molise, dati 6° rapporto 2014 UIL (giugno 2014). In pratica nel Molise si chiudono aziende e non si crea lavoro e sviluppo. Il Movimento Regionale del Guerriero Sannita, ritiene così come avviene in ogni squadra di calcio che non ottiene risultati cambiare giocatori, è arrivato il momento caro Frattura di prendere decisioni drastiche è procedere celermente ad un
zione delle risorse provenienti dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fser) e dal Fondo sociale europeo (Fse) che, messi assieme, sommati, danno una disponibilità di 153.607,454 euro comprensiva della quota comunitaria, della quota statale e della quota regionale. Risorse non proprio generose, comunque significative se, come viene detto e ripetuto, saranno concentrate su obietti definiti, evitando ogni tentazione favoristica e clientelare. Staremo a vedere. Tra le pieghe di atti amministrativi, relazioni tecniche e aggiornamenti abbiamo colto anche la preoccupazione di riuscire a connettere in maniera coerente gli impegni assunti al momento dell’insediamento della giunta Frattura con “i processi di coordinamento ed ottimizzazione tra tutti i fondi concorrenti a realizzare lo sviluppo ed il sostegno del territorio” che sono una cifra: Fesr, Fse, Feasr, Feamp, Fsc (ovvero, nell’ordine, Fondo europeo per lo sviluppo regionale; Fondo sociale europeo; Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale; Fondo europeo per gli affari marittimi e della pesca, e Fondo per lo sviluppo e la coesione). La complessità della governace è tale e tanta che non possiamo omettere di dire che esigerebbe un governo regionale meno rigido, meno autoreferenziale, meno risentito, più aperto alla realtà e più democratico.
rimpasto di giunta, nei confronti di chi non riesce a dare risposte allo sviluppo territoriale e al lavoro! Al Popolo non interessano minimamente equilibri politici o “correnti” all'interno di partiti, al popolo interessa che la sua classe politica dia risposte al dramma dell'occupazione, ci vuole mano ferma e coraggio, nel prendere delle decisioni di rinnovamento per ridare slancio a questo Molise. Troppi slogan senza costrutto caro Frattura questa è la verità i dati sono sotto gli occhi di tutti, bisogna intervenire subito, altrimenti nessuno salverà la nostra autonomia amministrativa e territoriale e sarai ricordato come l'ultimo Presidente della regione Molise, nonostante la tua ferma volontà a salvaguardare l'integrità territoriale. Il Movimento ripropone un ulteriore appello al Segretario regionale del P.D. Micaela Fanelli come maggior partito della coalizione del centrosinistra ,di convocare subito una riunione della Coalizione sul tema del lavoro, anche con la presenza dei parlamentari, non immuni a questo dramma sociale. *Presidente Regionale del Guerriero Sannita
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Il legale si ripresenta ad osteggiare gli atti del commissario ad acta contro le strutture private. Ma chi scrive i provvedimenti per conto di Frattura?
Sanità, Di Pardo torna al Tar
Contro se stesso?
CAMPOBASSO. Coop.a.s.s. di Sant’Elia a Pianisi, Casa mia per anziani di Isernia , Fondazione Serena di Termoli e Serena Senectus di Sessano del Molise. Ecco le quattro strutture private che hanno impugnato l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario operata con decreto del commissario Paolo di Laura Frattura numero 19 del 3 giugno 2014. E cosa dice il decreto? Ha deciso di revocare la convenzione tra la Regione Molise e le quattro strutture private. Fin qui tutto normale. In fondo lo studio legale associato da sempre si è fatto strada nei corridoi del tribunale amministrativo. Con Iorio presidente era diventato quasi un’icona dell’antigoverno in tema Sanità. Anche oggi con Frattura presidente il legale di Campobasso continua imperterrito sulla sua strada. Con una piccola incognita: chi scrive gli atti che Frattura firma come commissario? Perché è ormai risaputo quale sia
il ruolo di Di Pardo nel governo regionale: persona di massima fiducia del governatore tanto da portarlo con sé a sedere al tavolo con l’intera struttura commissariale della Sanità molisana. E’ nota a tutti, ad esempio, la presenza dell’avvocato Di Pardo, lo scorso 27 marzo 2013, quando in Giunta regionale il presidente della Regione, nominato da poco anche commissario alla Sanità, ha ricevuto nella sede di via Genova l’allora commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro (Filippo Basso) e il subcommissario Nicola Rosato. E’ ormai da un anno che il tema sosta nei cassetti degli organi deputati al controllo. Ma nessuno in Molise, magistratura compresa, sembra interessata a fare chiarezza sul tema. Quindi la domanda sorge spontanea: chi consiglia a Frattura cosa scrivere sugli atti adottati dal commissario alla Sanità? Maroni in Lombardia, per molto meno, è indagato. Perché qui in Molise non c’è neppure la volontà di fare chiarezza?
Il logo per la cultura: semplice, incisivo ed equilibrato nei colori
L’ideatore ha rappresentato il Molise con simboli per l’archeologia, per il teatro, per le arti figurative, per la letteratura e per la musica. Passino tutti, ma quello sulla musica proprio no; quello suona un insulto per i molisani che, da parte di Ioffredi, si sono visti cancellare l’Orchestra stabile Semplice, incisivo, equilibrato nei colori: un bel logo quello realizzato da Fabio Maria Corsi per l’assessorato regionale alla cultura. Peccato che probabilmente, anzi sicuramente, sarà apposto su manifesti e locandine che annunciano iniziative importanti (chessò, quale è stata la Mostra di Gino Marotta e la successiva di Domenico Fratianni, e la prossima di Antonio Pettinicchi), come, purtroppo, nella maggioranza dei casi, per sagre paesane, festival di birre e salcicce, kermesse di ogni genere e tipo, particolarmente gradite (cui non manca di essere presente) al consigliere delegato alla cultura dal cognato presidente ddelkla giunta regionale Paolo di Laura Frattura, Domenico Ioffredi. Il Molise è questo.Appunto:“Molisé”, che l’ideatore ha rappresentato con simboli per l’archeologia, per il teatro, per le arti figurative, per la letteratura e per la musica. Passino tutti, ma quello sulla musica (la stilizzazione, su un tondo rosso, di una chiave musicale, crediamo di violino) proprio no; quello suona un insulto per i molisani che, da parte di Ioffredi, si sono visti cancellare l’Orche-
stra stabile del Molise: una breve esperienza musicale (musica colta, forse per questo da oscurare), che aveva creato un clima di grande prospettiva e una professionalizzazione di qualità degli orchestrali e delle direzioni. Una breve stagione, peraltro contrassegnata da una viva partecipazione di pubblico e di critica. Sembrava essersi aperto, nella regione in cui opera ed è presente un importante Conservatorio musicale, quindi un serbatoio da cui attingere talento e prestigio, uno spiraglio, un passaggio verso una crescita della cultura musicale (cui provvedono fortunatamente da decenni gli “Amici della Musica” che però sulla distruzione dell’Orchestra stabile del Molise non hanno mosso foglia!). Così non è stato, e di musica ci restano dalla Regione Molise i complessi, i solisti di Pop, Jazz, Funky, Rock, Bossa Nova e via dicendo. Ma non più Verdi, Mozart, Debussy, Wagner, Bach, Pergolesi, Vivaldi, Rossini, Bellini, Donizzetti, Brahms, Chopin, Beethoven, Bach, Stravinsky, Schubert … (Ioffredi: chi sono costoro!).Allegramente avanti nel Terzo Millennio. Dardo
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"Lavoro e Diritti allo Studio, ora i fatti!” Duro intervento del Coordinamento Movimento universitario Studenti Indipendenti
CAMPOBASSO. "Ormai sono passati circa due mesi dall’ultime “promesse” del Governo Regionale in materia di Diritto allo Studio e Lavoro per i giovani, ma il tempo passa e le tasse (universitarie ) aumentano. Questo immobilismo non solo porta gli studenti neo diplomati a fare differenti scelte, data la non attrattività e non convenienza nell’iscriversi all’ateneo Molisano, ma porta inesorabilmente anche ad un aumento delle tasse universitarie visto il non soddisfacente supporto della Regione e dell’ESU in materia di diritto allo studio". Lo sostiene il Coordinamento movimento universitario Studenti indipendenti. "Nell’ambito del lavoro lodevole è stata altresi lo scorso anno l’iniziativa denominata: Tirocini Estivi di Orientamento. L’iniziativa che oltre vantaggi economici ha dato la possibilità a tanti studenti della nostra regione di avere forse la prima vera esperienza “lavorativa” sottoforma di tirocinio formativo, esperienza che nel caso degli studenti universitari ha portato anche al riconoscimento di crediti formativi validi per il tirocinio curriculare, che come nel caso degli studenti del corso di laurea di Tecniche della Prevenzione nei Luoghi di Lavoro ha dato la possibilità di mettere in pratica le conoscenze acquisite durante il loro percorso di studi in aziende specifiche del loro settore. La domanda che ci poniamo adesso è: per quale motivo la Giunta Regionale ad oggi non approva la delibera che prevede la riproposizione dei tirocini estivi anche per l’anno 2014? Sappiamo bene che sono previste in futuro iniziative simili quali “Garanzia giovani” o “ Tirocini in mobilità” ma la modalità di realizzazione dei T.E.O. da una maggiore immediatezza dl punto di vista temporale ed una facile semplificazione dal punto di vista burocratico. In materia di Diritto allo Studio stiamo ancora aspettando che la Regione firmi la convenzione con l’universita per il trasferimento dell’ESU all’interno dei locali dell’ateneo, che porterebbe cosi ad un risparmio in termini economici da poter rinvestire in borse di studio o servizi per gli studenti UNIMOL. Ci chiediamo inoltre come mai l’ESU e la Regione, a differenza di cio che succede in altre Regioni Italiane, non si fanno carico delle spese e della gestione delle Case dello studente presenti sul territorio moli-
sano che sono a completo discapito delle casse dell’Università del Molise e di conseguenza degli studenti che si ritrovano a pagare fitti mensili superiori anche a quelli di un appartamento privato. In altre regioni agli studenti non beneficiari di borsa di studio (es. ADISU Perugia) agli studenti idonei ma non beneficiari di borsa di studio l’ente per il diritto allo studio paga la retta annuale di fitto all’interno delle case dello studente gestite e finanziate da quegli enti stessi. Se la Regione Molise non inizia a supportare seriamente e concretamente l’ateneo Molisano sulle tematiche del diritto allo studio ci ritroveremo il prossimo anno a subire noi studenti un ulteriore aumento delle tasse ed una diminuzione dei servizi agli studenti, dato che le casse dell’ateneo da sole non possono più fronteggiare tali spese per garantire a noi studenti un eccellente e sereno percorso di studi. Ci aspettiamo ora risposte serie e concrete, e non più convocazioni inutili per tavoli tecnici fini a se stessi , dove da un anno mettiamo su piatto queste problematiche e non abbiamo ancora ricevuto risposte".
L'onorevole Venittelli sottolinea la bontà di questa scelta per i giovani
E’ tornato il consiglio dei dieci di Massimo Dalla Torre
Non è nostro costume riproporre articoli già pubblicati, ma questa volta è d’uopo, per quello che si assiste costantemente all’interno dei massimi palazzi della politica, specialmente ora che il bersaglio non è più il cittadino ma i consiglieri stessi – leggasi attacchi e screditamenti alle proposte di chi cerca di dare risposte concrete per allontanare la crisi occupazionale che vede i giovani molisani costretti a lasciare la regione perché le proposte e soprattutto le soluzioni sono considerate fuori moda e obsolete. Da sempre riportiamo con dovizie di particolari le vicende che riguardano la vita politica locale. La quale, causa beghe tra fazioni, soprattutto appartenenti alla stessa compagine, non riesce più ad andare avanti con grave danno per chi è il futuro del Molise. Un qualcosa di talmente assurdo che riporta alla mente un articolo apparso su di un giornale locale qualche anno fa in cui l’articolista titolava lo scritto “I sicofanti”. Uno scritto che, nella commistione di storia sia passata
che attuale, evidenzia come nonostante il tempo trascorre i modi e le abitudini non cambiano. Non cambiano perché se nella Grecia di Pericle esistevano i “Sicofanti” nel piccolo Molise “Argolide”, “Colchide”, “Peloponneso”, tanto per ricordare a noi stessi la suddivisione geografica della culla della civiltà, esistono personaggi che sono molto più pericolosi dei “dilatori achei”. Una categoria che, andando avanti con la clessidra del tempo, ritroviamo nella Venezia dei dogi, quando “operava” il Consiglio dei Dieci, macchina infernale, temuta non solo dai cittadini della Repubblica Serenissima, ma dagli stessi componenti del Consiglio che, cadevano vittime del loro stesso operato tanto da finire i propri giorni ai “piombi” storico carcere della città lagunare. Un consiglio che, non si faceva assolutamente scrupolo a usare a proprio vantaggio mezzi poco consoni a quello che è la difficile arte della politica. Personaggi, che oggi, più che mai, non si nascondono nell’ombra, avvolti con il domino e con il viso coperto dalla maschera, ma attaccano apertamente, ecco perché “bisogna te-
nere alta la guardia perché chi trama sono sicari mascherati da politici. Personaggi che, armati non di pugnale, perché non più di moda, sono usciti allo scoperto colpendo senza scrupolo finanche chi siede nello scranno vicino, senza alcun ritegno e soprattutto senza timore di essere a loro volta bersaglio e vittima. Metodi che neanche Cesare Borgia, altro campione di nefandezze, avrebbe saputo ordire. Vedete, passeggiare così “irriguardosamente” nella storia potrebbe essere sintomo di qualunquismo deleterio, invece no, perché aiuta a essere vigili e guardinghi. Cose che sono la prova provata che non si vuole la “rennessances” della ventesima regione d’Italia. Un qualcosa che allontana sempre più dal razionale per lasciare spazio al “gioco al massacro”, titolo di un’opera di Jonesco. Il quale, si sta facendo, particolarmente pesante, tant’è che rischia di vedere riscritto il capitolo titolato: Il Molise, una regione con un grande cuore; peccato però che è colpito a morte da chi prende solo e non restituisce e se lo fa con tanto d’interessi.
Ammortizzatori in deroga, la protesta
I sindacati manifesteranno a Roma per il finanziamento del provvedimento Cgil, Cisl e Uil stanno realizzando una vasta e articolata iniziativa di mobilitazione, a livello nazionale, per il finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga. Giovedì 24 luglio sarà al Presidio in Piazza Montecitorio a Roma, assieme a lavoratori provenienti da tutta Italia, anche una delegazione di lavoratori, di cassaintegrati, di disoccupati provenienti dal Molise. Porteranno lì, all’attenzione del Parlamento e del Governo ma anche di tutta la collettività, le ragioni delle migliaia di lavoratori e lavoratrici del nostro territorio la cui situazione sta diventando di giorno in giorno sempre più insostenibile, non percependo da mesi alcun tipo di sostegno al reddito e senza alcuna certezza per il proprio futuro. In particolare, il Sindacato pretende lo sblocco dei pagamenti per la cassa integrazione e mobilità in deroga per il 2013 oltre al necessario rifinanziamento degli ammortizzatori per tutto il 2014. Il ritardo è ancora più incomprensibile perché qualche risorsa economica è disponibile, anche se insufficiente per tutto il 2014. I sindacati chiedono, inoltre, di apportare profonde modifiche all’emanando Decreto Interministeriale di riordino dei criteri di concessione della cassa integrazione e della mobilità in deroga. L’emanazione di questo provvedimento penalizzerebbe ulteriormente i lavoratori e le lavoratrici del nostro territorio in una fase ancora critica per la nostra economia, per i quali, in assenza di un sistema di tutele di tipo universale che sostituisca gli Ammortizzatori in deroga, si aprirebbero inevitabilmente le procedure di mobilità e di licenziamento collettivo. Il sindacato non consentirà che a pagare il prezzo della crisi e delle incertezze del Governo siano ancora una volta i lavoratori, privandoli delle tutele necessarie senza alcuna alternativa se non quella della disoccupazione.
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Il presidente Frattura e l’Osservatorio delle professioni d’accordo sul nuovo bando d’idee per la sede regionale
Nel corso dell’incontro il responsabile di Palazzo Vitale ha illustrato la dimensione dell’intervento, le sue ricadute economiche sul bilancio regionale, i vantaggi per la ripresa socio-economico del centro murattiano, la saldatura con la cittadella universitaria di Vazzieri e, naturalmente, la necessità di ricorrere ad un ventaglio d’idee, il più ampio possibile, per la sua realizzazione Calma piatta all’incontro del presidente Frattura con l’Osservatorio delle professioni. Quindi, confronto pacato e piena convergenza sulla opportunità di correggere e novellare il bando concorso d’idee per realizzare la sede regionale su parte del “Romagnoli” e con l’abbattimento e la ricostruzione dell’ex albergo Roxy. L’obiettivo comune è coinvolgere su elementi certi, su volontà definite, su uno schema funzionale serio, progettisti da ogni parte d’Italia e d’Europa nel pieno rispetto delle procedure. Si conferma pertanto l’impegno della Regione a darsi una sede nuova su cui far confluire gran parte delle strutture disseminate in locazione di qua e di là sul territorio cittadino al modico costo di circa tre milioni di euro. La Regione sembra decisa anche a lasciare un segno architettonico di buon gusto, oltre che un modello urbanistico funzionale, seppure in chiave modesta, per assegnare un minimo di vivacità sociale, culturale ed economica al centro murattiano. Particolari di nessun conto per gli idealisti e gli ambientalisti che si soffermano imperterriti sul Parco della Fratellanza - “et similia” - al “Romagnoli” reso mistico il 5 luglio scorso dal passaggio in papamo-
bile di Francesco. Vi si soffermano anche taluni consiglieri comunali, che alla penuria d’idee lungimiranti (risparmiare tre milioni di euro all’anno di denaro pubblico da destinare ad urgenze e necessità di ordine sociale sembra non interessarli), non trovano di meglio che agganciarsi alle facili emotività populiste. E a dire che gli stessi consiglieri comunali, nella loro esternazione a sostegno del “Romagnoli” da sottrarre al cemento, accennano alla apertura domenicale della splendida, unica nel suo genere, dal grande valore architettonico e naturalistico, settecentesca Villa De Capoa, ignari che i campobassani sostanzialmente disconoscono se è vero, com’è vero, che omettono colpevolmente di frequentarla. Ma cianciare ancora di verde, di parchi, di luoghi onirici di socializzazione, fa molto tendenza. Pare ne stia rimanendo invischiato il sindaco Battista che sul fatto specifico tentenna. Non Frattura. Che nell’incontro con l’Osservatorio delle professioni ha illustrato la dimensione dell’intervento, le sue ricadute economiche sul bilancio regionale, i vantaggi per la ripresa socio-eco-
nomica del centro murattiano, la saldatura urbana con la cittadella universitaria di Vazzieri e, naturalmente, la necessità di ricorrere ad un ventaglio d’idee il più ampio possibile per la sua realizzazione. Non mettiamo la mano sul fuoco sulla tenuta del presidente alla demagogia imperante, alla tentazione di lasciarsi trasportare dal pensiero debole di minimalisti e populisti. Speriamo resista, e dia finalmente al Molise una sede regionale che lo rappresenti con un minimo di dignità edilizia ed urbanistica. Senza dimenticare che è del tutto assurdo ipotizzare, per la spendig review (razionalizzazione della spesa pubblica), e non solo, di destinare un bene del valore di svariati milioni di euro a parco pubblico (nel 1985 la Regione ha acquistato il suolo del “Romagnoli” dal comune di Campobasso per 6 miliardi di lire) per darla vinta ai sedicenti ambientalisti che si battono contro la sede, ma non sollevano eccezioni di sorta sulle proroghe e gli ampliamenti delle lottizzazioni per fini commerciali, con l’aggravante dell’oscuramento del più bel panorama di Campobasso visto da Via 4 novembre. Dardo
Il consigliere Ciocca si assuma L'intervento
la responsabilità del suo fallimento
e restituisca la delega alla Protezione Civile Crediamo sia giunto il momento che il consigliere regionale Salvatore Ciocca, si assuma la responsabilità del suo evidente fallimento sul fronte della gestione del sistema di Protezione Civile regionale; una gestione che in oltre un anno e mezzo si è tradotta solo in annunci puntualmente smentiti dalla realtà dei fatti, false promesse, giravolte continue e contraddizioni. Dopo le dichiarazioni rilasciate alla stampa dal Presidente dell’Associazione dei Costruttori Edili del Molise Corrado Di Niro, è ormai di tuta evidenza il fatto che aver dimezzato il personale in forza alle attività di ricostruzione non ha reso di certo più efficiente il lavoro dell’Agenzia. Al contrario, si è arrivati alla totale paralisi del sistema, elemento che ha spinto il Presidente dell’Acem a chiedere esplicitamente la soppressione della struttura. L’idea originaria di riorganizzare e semplificare le funzioni della Protezione Civile non si è tradotta in nulla di concreto: dalla proposta, propagandata in campagna elettorale, di affidare la gestione della ricostruzione post-sisma direttamente ai comuni, fino all’idea - avanzata dallo stesso Ciocca - di indire un nuovo concorso per reclutare personale da impiegare nelle attività di ricostruzione e snellire le procedure della ricostruzione. Abbiamo assistito solo a parole
vuote e annunci propagandistici di cui i cittadini molisani sono ormai stufi. Il solo risultato raggiunto dal governo regionale, con la complicità del comunista “Ciocca”, è stato quello di aver gettato 100 professionisti vincitori di concorso nell’esasperazione e nello sconforto. A questi 100 lavoratori oggi nessuno ha il coraggio di rispondere. Ci meraviglia il fatto che neppure il Prefetto di Campobasso si sia degnato di fornire riscontro alla nostra insistente richiesta di riconvocazione del tavolo di concertazione nella sede del Governo, così come scritto nel verbale di intesa a margine della riunione del tavolo prefettizio dello scorso febbraio, verbale – lo ricordiamo – firmato tra gli altri dal vice presidente della Giunta regionale Petraroia, dal Senatore Ruta, dall’ex direttore della Protezione Civile Mastronardi, dai rappresentanti delle tre Organizzazioni Sindacali confederali CGIL, CISL e UIL Molise, alla presenza del Prefetto di Campobasso, Di Menna. Sono trascorsi inutilmente sei mesi da allora. Quanto ancora dovremo aspettare prima di poter affrontare nel merito la questione della ricollocazione del personale vincitore di concorso ??? Perché si sta tentando da più parti di insabbiare la vicenda e gettare nel
dimenticatoio una vertenza che coinvolge 100 persone in carne ed ossa, molte delle quali con figli a carico e giovani che avevano in quel lavoro la loro unica forma di reddito??? Di questo pasticcio targato Protezione Civile del Molise sono ormai evidenti a tutti le responsabilità e i gravi errori commessi finora. Auspichiamo a questo punto in uno scatto di coscienza e in un passo indietro da parte dei diretti interessati. Coordinamento Precari ARPC
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“Le commissioni scendano a sei”
Il consigliere comunale Enrico Perretta sostiene che dodici ne siano troppe
CAMPOBASSO. "E' anacronistico lasciare dodici commissioni consiliari al Comune di Campobasso. Visto e considerato che sei sono gli assessori ho proposto e ribadirò in Consiglio comunale che altrettante siano le commissioni". Non ha dubbi di sorta il consigliere Enrico Perretta che ha già espresso la sua tesi in sede di conferenza dei capigruppo. Si tratta di un risparmio di soldi, dovuto al venir meno dei gettoni di presenza, ma anche di una razionalizzazione dei lavori con materie uni-
I sindacati dei dipendenti della biblioteca Albino pronti a passare alle maniere forti
CAMPOBASSO. Dura presa di posizione dei lavoratori precari che lavorano presso la Biblioteca Albino di Campobasso, supportarti dai loro rappresentanti sindacali Pasquale Guarracino della Uil e Franco Spina della Cgil. Come noto, il prossimo 31 luglio, i contratti in essere tra Biblioteca e Cooperative di servizi scadranno causa mancanza di fondi per il rinnovo, con la conseguente disdetta della collaborazione tra l’Ente Bibliotecario e le stesse cooperative ed i suoi lavoratori. A monte della
formi rispetto a quelle delegate ai sei assessori. "Indipendentemente dal ruolo di maggioranza o di opposizione che ciascuno di noi consiglieri è chiamato a svolgere, dobbiamo dare risposte ai cittadini e, per farlo, dobbiamo essere celeri nei lavori e nell'elaborazione delle proposte. Per questo, ritengo che le commissioni debbano essere ridotte dalle attuali dodici a sei per stabilizzarle al numero e alle deleghe degli assessori. Ritengo che in questa maniera si possa velocizzare il confronto a tutto
vantaggio della soluzione dei problemi dei cittadini. Per questo mi sono candidato e, nonostante sia un consigliere di opposizione, ritengo di dovere seguire sull'indirizzo che mi sono posto di crescita della nostra città. Mi auguro - chiude Perretta - che la proposta di riduzione delle commissioni possa trovare adesione anche da parte degli altri consiglieri. Sarebbe un buon inizio dell'attività consiliare dinanzi alle aspettative dei cittadini".
“Pronti a occupare l’assessorato”
vicenda la mancanza di fondi che la Provincia di Campobasso lamenta successivamente al trasferimento della competenza in materia di cultura in capo alla Regioni in seguito al Decreto Del Rio. Dunque, senza competenze e senza fondi il rinnovo a favore delle cooperative non è possibile e la soluzione momentaneamente auspicata dall’Ente di via Roma, attraverso una delibera di giunta, è l’utilizzo di personale interno per sopperire alle eventuali mancanze dovute alla scadenza dei contratti
delle cooperative. I sindacati non ci stanno a questo gioco definito “al massacro”. “Ormai siamo alla fine, alzano la voce i due sindacalisti. Alla luce dei provvedimenti nazionali è urgente adeguarsi con una legge regionale sulla cultura che regolamenti il settore, compreso l’aspetto legato alle biblioteche. Sul tema Biblioteca Albino chiederemo venerdì prossimo a Petraroia, Ioffredi e De Matteis la proroga dei contratti con le cooperative, almeno fino al 31 dicembre, così da poter elaborare una stra-
tegia duratura e percorribile. Questa struttura non può procedere senza dipendenti qualificati innanzitutto, dunque l’ipotesi perosnale pubblico preso a caso non ci sembra una soluzione. Poi, naturalmente, è obbligatorio salvaguardare i livelli occupazionali, a prescindere da quale strategia tecnica possa essere presa in considerazione. Vogliamo soluzioni al tavolo del 25, non rinvii e filosofie. Non è possibile, hanno poi aggiunto Guarracino e Spina, che appena convochiamo una
conferenza stampa, dalla Regione arriva la convocazione a noi. Significa che per essere ascoltati bisogna sempre alzare la voce. Smettiamola di giocare con i rinvii attribuendo sempre responsabilità ad altri soggetti. Speriamo, hanno concluso i due, che al tavolo di venerdì i nostri politici si siederanno con la sensibilità che ostentano in ogni occasione dopo la venuta di Papa Francesco, così da trovare soluzioni per dei professionisti che chiedono solo di poter continuare a fare il loro lavoro.
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Campobasso
24 luglio 2014
Rapina a amano armata in banca, i ladri fuggono a bordo di uno scooter con un bottino di cinquemila euro La Squadra Mobile è sulle tracce dei due giovani che hanno fatto irruzione nell’istituto di credito Popolare delle Province Molisane
CAMPOBASSO. Ieri ore 10.45: Rapina a mano armata nella sede della banca Popolare delle Province Molisane sita in via Insorti d’Ungheria a Campobasso. Due giovani, armati di taglierino di colore giallo, hanno fatto irruzione nell’istituto di credito intimando ai cassieri, sotto la minaccia dell’arma, di consegnar loro il denaro. Sul luogo della rapina gli accertamenti da parte degli uomini della Squadra Mobile della Polizia di Stato di Campobasso che hanno già perlustrato i dintorni in cerca dei due uomini che ieri mattina hanno fatto irruzione nell’istituto di credito di via Insorti d’Ungheria facendosi consegnare sotto minaccia di arma bianca circa 5000 euro. I due, dalla presumibile età di 2535 anni, con accento campano, dopo aver intascato il bottino si sono dati alla fuga su di uno scooter marrone
Problemi scuola, il prefetto s’impegna a “smuovere” le istituzioni Si è tenuto ieri il presidio organizzato a Campobasso dalla Flc Cgil Molise e dal Coordinamento dei precari. Una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta dal Prefetto di Campobasso ed ha presentato un documento nel quale sono state sintetizzate le richieste dei lavoratori della scuola. E’ stata ricordata la drammatica situazione degli organici del personale docente ed Ata in Molise. Nel 2014/15 ci sarà un ulteriore calo di 40 unità lavorative, che si va a sommare ai 1600 posti di lavoro che si sono persi nel settore per effetto dei continui tagli operati dai vari governi. Tale situazione, oltre a pregiudicare le legittime aspettative di quanti da anni attendono l’immissione in ruolo, rischia di compromettere in maniera grave il servizio scolastico, con inevitabili ricadute negative sull’offerta formativa regionale. Occorre procedere con un piano di stabilizzazioni per
porre fine al fenomeno del precariato nella scuola. Sulla formazione delle classi, abbiamo chiesto di vigilare perché vengano rispettate tutte le norme che disciplinano il numero massimo di alunni per classe per tutelare la sicurezza nei luoghi di studio e di lavoro ed il diritto all’integrazione scolastica. Relativamente alla sicurezza degli istituti scolastici, si è ribadita la situazione di gravità in cui versa l’edilizia scolastica molisana, certificata dagli ultimi dati sull’edilizia scolastica pubblicati dal Miur. I fondi destinati all’edilizia scolastica del Molise nel progetto “Scuole belle” (solo 687 mila euro in totale!) consentono poco più che un’operazione “di facciata”. Relativamente alla problematica della paventata mancata apertura delle scuole superiori della provincia di Campobasso per carenza di fondi per la manutenzione, riportata dal Presidente della Provincia e rilanciata dall’Assessore al-
l’Istruzione della Regione Molise, abbiamo invitato il Prefetto a fare chiarezza sulla questione, considerata l’imminente apertura dell’anno scolastico e la gravità della situazione descritta. Su tutte le questioni, è stata chiesta la convocazione di un tavolo interistituzionale che veda coinvolte la Regione Molise, l’U.S.R ed i sindacati. Il Prefetto ha assicurato il suo impegno per riportare le problematiche evidenziate al governo nazionale, riservandosi di convocare un apposito tavolo interistituzionale per concertare eventuali soluzioni ai problemi posti. Intanto la mobilitazione della Flc Cgil Molise prosegue: mercoledì 30 luglio si terrà una riunione del Coordinamento dei precari per decidere ulteriori azioni di mobilitazione. Nel frattempo, abbiamo chiesto un incontro con la delegazione parlamentare molisana per evidenziare i problemi e per chiedere un fattivo intervento.
Cerio/Saquella: arte e artisti molisani ad Amalfi Le opere pittoriche di Annalisa Cerio e del compianto Ernesto Saquella dal 22 giugno sono in mostra nella storica sede dell’Arsenale della Repubblica di Amalfi: luogo emblematico delle maggiori e significative iniziative culturali della città perla della costiera omonima. Due artisti molisani dunque sono protagonisti nel cuore della stagione turistica locale, segno evidente della considerazione critica di cui godono. La Mostra titola V.I.T.R.I.O.L.U.M. (simboli ermetici e magia popolare) e allude a un famoso acronimo che tradotto sta per “vedi la profondità della terra e, riordinando, troverai la pietra invisibile ch’è la vera medicina”. Va detto che la magìa, nell’arte, “come segno concreto che indica una via alternativa alla realtà apparente”, annovera autori e firme prestigiose. L’apertura della Mostra ha visto la partecipazione del sindaco Alfono Del Pizzo, dell’assessore al turismo e alla cultura, Daniele Milano, dello storico Giuseppe Gargano, di Annalisa Cerio e, per Ernesto Saquella, di Antonio Porpora Anastasio che gli è stato amico, e conserva un ricordo affettuoso, ancorché autore di un’analisi critica della complessa,
vivacissima, e intensa attività artistica e saggistica di Ernesto. Cerio-Saquella: una combinazione artistica di qualità, personalità diverse e per questo lucidamente definite dalle opere in esposizione che, Antonio Porpora Anastasio, descrive “visioni essenziali il polimaterismo e la sicura genialità di Ernesto Saquella accanto ai ricordi e agli interrogativi presentati con grande sincerità da Annalisa Cerio. Opere da guardare con gli occhi dell’anima, nelle quali riflettersi come in uno specchio”. Riportiamo la notizia della Mostra con particolare compiacimento e il dichiarato intento di ricordare la figura e l’opera di Saquella, la sua eclettica attività di saggista, cui la morte prematura ha posto fine, lasciando alla compagna e agli amici che gli sono stati accanto il compito di ricordarlo attraverso la notevole produzione artistica avuta in eredità. Con Saquella divide un preciso valore artistico la Cerio, “nelle cui opere si percepisce tutta la semplicità dell’intimo senso dell’Arte, composto da artigianalità, intuito, vita presente e coscienza del passato”. Dardo
Dal 22 giugno al 27 luglio nel prestigioso arsenale della storica Repubblica marinara
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Isernia
24 luglio 2014
A rispondere alle critiche è l'assessore all'ambiente di Isernia, Amendola
“Differenziata, a settembre si cambia” ISERNIA. In merito ad alcune notizie apparse in questi giorni sulla stampa locale e riguardanti la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani a Isernia, l’assessore comunale all’ambiente Marco Amendola chiarisce che lo spostamento dei contenitori del punto ecologico di via Mascagni s’è reso necessario per motivi di sicurezza; a causa d’un dosso che si trova in prossimità dei cassonetti e che ha provocato alcuni incidenti stradali, per fortuna di lieve entità. Tale modifica, decisa a tutela
della pubblica incolumità, non disincentiva assolutamente nulla giacché nelle vicinanze di via Mascagni si trovano altri punti di raccolta, e precisamente quelli di via Caravaggio, via Moro, via Sanzio e via Beethoven. «L’intera organizzazione della differenziata – ha aggiunto l’assessore Amendola – subirà a metà settembre un cambiamento pressoché totale. Infatti la raccolta avverrà in funzione condominiale, porta a porta, attraverso la distribuzione ai cittadini di cestelli domestici contraddistinti da
Allaccio alla rete del gas, le riduzioni
La società che gestisce il servizio a Isernia ha accolto la richiesta del Comune
ISERNIA. Buone notizie per le nuove utenze relative al servizio pubblico di distribuzione del gas metano nel Comune di Isernia. Dopo un incontro tenutosi lo scorso 30 maggio presso il Comune, la società “2i Rete Gas” ha comunicato di aver accolto la richiesta d’uno sconto sul contributo di allacciamento, avanzata dall’assessore ai lavori pubblici Luciano Sposato. Pertanto, la medesima società applicherà, fino al 31 ottobre prossimo, con possibilità di proroga fino al 31 dicembre di quest’anno, un costo a carico dei clienti finali di soli 400 euro oltre iva, omnicomprensivo di ogni onere accessorio. «Abbiamo ottenuto un risparmio consistente per i cittadini – hanno dichiarato il sindaco Brasiello e l’assessore Sposato –, giacché in precedenza le spese degli allacciamenti, per ogni nuova utenza, erano di oltre 1.100 euro nel centro cittadino e di circa 1500 euro nelle frazioni e nelle borgate. Inoltre, – hanno aggiunto il sindaco e l’assessore – l’attuale rete del gas metano, per la quale era previsto un ampliamento di mille metri, verrà invece aumentata e prolungata per circa due chilometri e mezzo, a beneficio dell’intero servizio pubblico di distribuzione».
ISERNIA. In occasione della Festa di Santa Maria della Pace in Fragnete ad Isernia si svolgerà domenica 27 luglio 2014, a partire dalle ore 18:00, la processione in onore della Madonna della Pace. Il corteo religioso percorrerà le strade della contrada per giungere al Santuario diocesano. A seguire, alle ore 19:00, la SS. Messa che sarà officiata dal vescovo della Diocesi di Isernia – Venafro, mons. Camillo Cibotti. Nell’ambito dei festeggiamenti, la statua della Madonna della Pace sarà incoronata con la preziosa corona, benedetta da Papa Fran-
codici a barre e che sostituiranno gli attuali cassonetti». «Evidenzio, infine, – ha concluso Amendola – che per segnalare un qualsivoglia problema non c’è bisogno di far ricorso alla stampa o ai social network, ma è sufficiente una telefonata o una email agli uffici comunali competenti. Invece, in molti casi assistiamo alle reiterate esternazioni pubbliche di chi, probabilmente, più che essere mosso da reale senso civico appare in cerca d’una notorietà rionale e a buon mercato».
Droni sull’area La Pineta
Nuove ricerche sono state avviate per la piena valutazione della zona degli scavi
ISERNIA. Speciali droni hanno sorvolato ieri il padiglione degli scavi di Isernia La Pineta per il rilievo fotogrammetrico delle archeosuperfici tramite l’utilizzo di un micro-drone multi-rotore (quadricottero) per riprese aeree. Il rilevo è stato eseguito dalla “Divisone droni” del Laboratorio ad Alta Tecnologia TekneHub dell’Università di Ferrara, in collaborazione con il laboratorio GREAL (Geographic Reseach and Application Laboratory) dell’Università Europea di Roma. L’utilizzo di micro-droni è particolarmente utile per la ricognizione territoriale e per ap-
plicazioni legate al rilievo, allo studio e alla tutela di aree archeologiche ed ambienti sensibili. I micro-droni possono essere controllati da terra con notevole precisione e possono registrare immagini ad alta risoluzione che vengono trasmesse in tempo reale ad un visore presso la stazione di controllo. Le immagini, sia in movimento che stazionarie, possono essere anche acquisite in memoria per successive elaborazioni. Le capacità di carico dei droni, inoltre, permette il trasporto di strumenti di ripresa e misurazione di livello ampiamente adeguato alle più attuali applicazioni. Grazie al
La Madonna della Pace e la corona del Papa
Domenica la processione in onore di Maria che sarà incoronata in una simbolica festa cesco nel corso della sua visita pastorale in Molise, lo scorso 5 luglio. La corona è stata realizzata dal professore d’arte Antonio Brangi Avolio, con la col-
laborazione del dirigente scolastico del Liceo artistico ‘Manuppella’ di Isernia, prof.ssa Annamaria Pelle. L’oro e le gemme utilizzate per l’opera sono state donate dai
sistema GPS integrato, i droni possono muoversi, mantenere la posizione in volo e “tornare alla base” automaticamente. Questa caratteristica agevola di molto la condotta, migliorando l’efficacia operativa e il costante mantenimento delle condizioni di sicurezza. Il rilievo tridimensionale dell’archeosuperificie 3a e dell’aera attualmente in fase di scavo sarà utile sia a fini divulgativi che scientifici. Il modello potrà, infatti, essere utilizzato per una navigazione virtuale sulla superficie dello scavo e darà importanti informazioni inerenti la distribuzione spaziale dei reperti.
tanti fedeli in segno di riconoscenza e fede.“Questo oggetto già così pregiato – afferma il parroco don Domenico Veccia - è reso ancor più unico dall’amore che i molti devoti hanno dimostrato nell’offrire i propri oggetti di famiglia per la realizzazione di un dono di riconoscenza nei confronti della Santa Vergine Un gesto questo che assume un maggior significato, proprio nelle ore, in cui lo stesso Papa Francesco, in risposta ai tanti conflitti che stanno affliggendo il Mondo, invoca la Pace, affidandosi propria alla Madre di tutti noi”.
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Termoli
24 luglio 2014
Stroncato narcotraffico tra Puglia e Molise
I Carabinieri hanno effettuato perquisizioni a Termoli e Campomarino
TERMOLI. La costa adriatica molisana si conferma come mercato prediletto per pusher, spacciatori e narcotrafficanti delle regioni limitrofe, specie d’estate, quando la popolazione turistica si compone proprio da gente che proviene da altre realtà del Mezzogiorno. Fortunatamente le forze dell’ordine sono vigili e l’ultimo scacco a una organizzazione malavitosa che cercava di mettere a dimora radici in Molise e a Termoli è stato fatto dai militari della Guardia di Finanza. Quattro persone sono state arrestate con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti dalle fiamme gialle di Foggia in esecuzione di altrettante ordinanze di custodia cautelare, di cui 2 in carcere e 2 degli arresti do-
miciliari. In carcere sono finiti due foggiani di 39 e 46 anni, mentre ai domiciliari sono finiti un 29 enne originario di San Severo ed un 43 di Cerignola. Eseguite dai finanzieri anche quattro perquisizioni nei comuni di Foggia, Cerignola, San Severo Campomarino e Termoli nei confronti di appartenenti ad una rete di spacciatori di cocaina attivi nella provincia dauna e nel litorale molisano. Nel corso delle indagini, coordinate dalla Procura di Foggia, e durate diversi mesi, sono stati arrestati altri due spacciatori colti in flagranza e denunciate cinque persone, nonché sequestrati 350 grammi di cocaina, 3 bilancini di precisione, 50 proiettili calibro 9 e denaro contante.
Estate termolese, si parte con l’Irtet quartet
Il programma ufficiale sarà presentato domani sera. Quindi il concerto inaugurale TERMOLI. Domani sera alle ore 21,30 si terrà la presentazione del cartellone dell’estate termolese. Le date e gli eventi saranno presentati alla cittadinanza. L’evento avrà luogo alla Scalinata del Folklore. Seguirà il concerto del gruppo “Irit Dekel Quintet”. Il cartellone sarà anticipato ai giornalisti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 19,00 in Comune. Irit Dekel è un’artista e apprezzata cantante israeliana e con il suo quintetto offre un collage di musica folk, pop e jazz. Nel gruppo spicca il nome di Eldad Zitrin tastierista e fisarmonicista che nel suo curriculum spazia dal jazz al rock al pop più sofisticato. L’incontro fra la Dekel e Zitrin ha dato vita alla realizzazione di un album d’eccellenza intitolato “Last of Songs”.
TERMOLI. “La Porta nel Borgo” è l’evento ideato dall’ ACORS (Associazione Culturale Organizzazione Rievocazioni Storiche), previsto per sabato 26 Luglio con inizio alle ore 17.00 a Termoli presso il Castello Svevo in via Largo dei Fotografi. Per l’occasione sarà allestito nel suggestivo scenario termolese, un Campo Medievale di epoca federiciana e presentata una cartina Stradale Medievale, al fine di tracciare un itinerario turistico a sfondo medievale. Tale mappa sarà distribuita tra i comuni aderenti al Pro-
“Il raddoppio va fatto” TERMOLI. Da settimane non si parla del progetto di raddoppio della linea ferroviaria adriatica, che ha contrapposto gli interessi della Puglia con quelli del Molise, con la prima a spingere per la nuova Termoli-Lesina e la seconda regione e cercare di salvaguardare gli equilibri ambientali del territorio. Tuttavia, c’è chi cerca di aggirare l’ostacolo in sede parlamentare e giusto due giorni fa è stata presentata una mozione sottoscritta dagli onorevoli De Lorenzis, Liuzzi, Spessotto, Nicola Bianchi, Dell’Orco, Colonnese, Nesci, Brescia, L’Abbate, Cariello, De Rosa, Cristian Iannuzzi, Paolo Nicolò Romano, Zolezzi, Daga, Busto, Vacca, Del Grosso, Scagliusi, Terzoni, D’Ambrosio che mira a impegna il Governo a promuovere, presso le competenti sedi europee, ogni iniziativa valida volta ad ottenere il prolungamento del corridoio baltico-adriatico
Diversi parlamentari hanno presentato una mozione per la linea ferroviaria adriatica lungo la direttrice Ancona-Pescara-BariTaranto-Lecce; ad individuare ulteriori risorse a valere sui fondi assegnati all’Italia in attuazione della politica di coesione 2014-2020 per finanziare interventi di ripristino, ammodernamento e adeguamento della linea ferroviaria della dorsale adriatica. Nel documento si fa esplicito riferimento alla tratta Termoli-Lesina. “L’infrastruttura ferroviaria delle regioni meridionali del Paese, in particolare della Puglia, del Molise, dell’Abruzzo e della Basilicata, versa in uno stato di degrado e precarietà che rischia di rallentare, se non impedire, il reale sviluppo di tutte le potenzialità intrinseche nella costituzione
della macro-regione adriatico-ionica; la linea ferroviaria adriatica è tutt’oggi caratterizzata, in due tratti, dal binario unico: uno di 37 chilometri tra Termoli e Lesina ed il secondo di un chilometro a nord della stazione ferroviaria di Ortona; il raddoppio della linea Termoli- Lesina risulta coerente con gli obiettivi dei principali strumenti di programmazione, collocandosi tra gli interventi previsti nel progetto « corridoio adriatico » (1999), che, a sua volta, è richiamato a livello comunitario dal programma di sviluppo e di integrazione delle reti di collegamento con i Paesi Ceec e Cis affiancato al programma Ten-T (Trans-European network for trans)”.
In costume alla Porta nel Borgo Un Campo medievale sarà allestito sabato a Termoli nei pressi del castello Svevo
getto “Molise Medievale”, quest’ultimo avviato nel 2013 dall’Associazione ACORS con la Regione Molise per approfondire gli studi medievali. Tutto porta alla riscoperta del Molise nascosto, una terra anonima ma ricca di storia, un luogo di passaggio e rifugio di cavalieri,
conti, signori, crociati, tra cui anche i Templari. Un gruppo di studiosi dell’associazione da tempo si occupa di “ricerche storiche, sopralluoghi, ritrovamenti di antiche mappe medievali”, un lavoro di analisi certosino che ha portato a stringere anche collaborazioni importanti in tutta Italia e che intende
mettere in discussione la storia passata. Il loro obiettivo è quello di portare cultori di storia medievale in Molise lungo un itinerario che si snoda tra chiese templari, castelli, roccaforti, crociati e santi. Un evento che mira a decifrare codici e simboli di un epoca oscura e non
a caso l’associazione afferma che “può sembrare un’impresa utopica, ma se ci soffermiamo a guardare con gli occhi e ad ascoltare col cuore le “pietre” su cui è scolpito il nostro passato allora tutto si rende possibile. Il confine tra realtàe leggenda diventa labile, quando si aprono le porte di uno scrigno dove tesori di inestimabile bellezza e raffinatezza attendono di essere conosciuti e rivalutati. L’ordine del Tempio è avvolto da sempre dal mistero, e i Templari ne contribuiscono ad alimentare leggende e fascino
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Termoli
24 luglio 2014
“Sanità, solo chiacchiere”
Per il presidente del Comitato San Timoteo, nessuna soluzione è all'orizzonte TERMOLI. Quasi senza colpo ferire è andato in archivio il dibattito in aula consiliare sul riordino della sanità in Molise, ma anche tra i protagonisti di questo momento di approfondimento e confronto, si è persa una grande occasione. A dirlo è stato uno dei tre relatori esterni chiamati a intervenire in Consiglio Comunale a Termoli, il presidente del comitato San Timoteo, l’ingegner Nicola Felice. “L’assise civica sulla programmazione sanitaria è risultata, come era ampiamente prevedibile, semplicemente un atto dovuto! Alla fine il Consiglio ha approvato all’unanimità solo linee di principio! Alla disponibilità dichiarata in consiglio dal Presidente Frattura, di accogliere indicazioni e modifiche, sarebbe stato idoneo ed opportuno proporre e approvare, in consiglio, la costituzione di un comitato tecnico-scientifico idoneo e riconosciuto, con la partecipazione in
rappresentanza di consiglieri, medici, e operatori conoscitori delle tematiche sanitarie, per fare proposte concrete a chi è preposto di
L’intervento di Claudio De Luca Dopo alcuni decenni, a Larino, dove gli orari dei bus sono stati sempre affidati alla solerzia della tradizione orale, stanno programmando di situare le pensiline ad ogni fermata della circolare cittadina. Bene! L’aveva segnalato proprio questa testata tempo addietro, e non è mai troppo tardi quando ci si voglia mettere in regola. Ma viene subito da domandarsi: come sta procedendo l’Esecutivo comunale? Sarebbe giusto dire senza ritegno; ma la buona creanza ci impedisce di utilizzare certe espressioni. Perciò diremo piuttosto: 1) “senza concerto”, 2) in carenza di atti che legittimino la collocazione delle citate strutture. In effetti, a volere cercare la doverosa deliberazione giuntale sul sito ufficiale di Palazzo ducale si perderebbe solo del tempo; e, una volta accertatane l’assenza, diventa lecito pensare che non siano manco stati acquisiti i pareri della Polizia locale, dell’Urbanistica, degli Affari economici e della Direzione provinciale dei trasporti. Eppure una di queste strutture è stata già situata, sia pure sommariamente, in p.za V. Emanuele, del tutto inopinatamente ed in maniera tale da occupare lo spazio assegnato da un regolare contratto ad un commerciante per l’esercizio della sua attività su quell’area pubblica. A tale proposito, sarà bene precisare che l’operatore in questione è titolare di una concessione decennale vincolante, rilasciata dal Comune a titolo oneroso, con facoltà – in forza della legge – di rivenderne l’uso ad altri che poi subentrerà nel negozio contratto con l’Ente.
redigere ed approvare la programmazione sanitaria. Ciò non è stato fatto. Ora non si comprende chi, come, dove e quando potrà formu-
lare proposte e indicazioni. Comunque come dichiarato in consiglio il Comitato San Timoteo continuerà nell’impegno civico
Quando la confusione regna sovrana a Larino Possibile che in Comune ignorassero questi importanti precedenti? Sì, e, visto che la questione sta proprio in tali termini, Palazzo ducale non ci fa proprio una bella figura nel momento in cui se ne va a ruota libera unitamente alla propria struttura tecnica ed all’Azienda automobilistica per il trasporto urbano. Perciò, innanzitutto, diventa lecito chiedersi in quali faccende sia affaccendato l’Assessore competente e come mai gli esercenti funzioni dirigenziali per il settore non si siano attivati per impedire comportamenti che poco rendono onore (ma che tanti òneri potrebbero originare) ad una Pubblica amministrazione. Vi domanderete perché; e noi riferiamo che potrebbe concretarsi un contenzioso per danni con riferimento al lucro cessante accampabile dal commerciante in forma itinerante con posto fisso al mercato settimanale del centro storico. Tutto ciò posto, dobbiamo osservare che il dilettantismo gestionale di questa Amministrazione non può non spaventare. Ma comprendiamo pure certi “guai” sono da ricollegare alla ereditata situazione delle risorse umane locali che vanta un organico con una consistenza da brivido (una trentina di dipendenti). I Responsabili di servizio sono appena due, peraltro esterni alla dotazione, e c’è un ricorso (incongruo!) alla figura segretariale, distolta dal proprio
mandato contrattuale da incombenze che il testo unico degli enti locali mai gli ha demandato, al punto che il dr Falasca viene costretto a ricoprire funzioni di legittimità contabile in luogo di un’altra figura posta in “part time” da anni. La Nettezza urbana conta appena due dipendenti; sono pochi di più gli operai dei Servizi civili a cui si aggiungono le carenze della Polizia municipale (scesa da 10 a 4 unità) e di altre funzioni che fanno lievitare a dismisura i carichi di lavoro sulle spalle del personale superstite. Tutto questo avrebbe dovuto richiedere una riorganizzazione generale della struttura burocratica a cui non si è mai posto mano negli ultimi undici anni, manco quando sarebbe stato ancora possibile bandire concorsi pubblici. Ora i pochi dipendenti attivi se ne lamentano, vuoi sotto il profilo della correttezza dell’andamento dell’attività lavorativa vuoi sotto quello del servizio reso all’utenza. Però, oggi, che non si può più assumere per le note ristrettezze renziane, erogare ciò che è dovuto all’utenza richiederebbe comunque l’ottimizzazione dell’impiego delle risorse esistenti; l’utilizzo, al meglio, della tecnologia disponibile ed un’equa distribuzione dei carichi di lavoro. Ma, haimé, può solo discutersi se fossero troppe le 98 unità degli Anni ‘90 o se siano poche le 30 del 2013.
come finora fatto, oltre ad aver presentato le proprie proposte in merito alla programmazione sanitaria”.
I Santini fanno numeri Si è chiusa felicemente la terza edizione della mostra
CAMPOMARINO. Si è conclusa il 21 luglio la terza edizione della “Mostra del Santino” che, grazie all’instancabile Emilio Antonio Beltotto, ha avuto luogo presso la sede cittadina della Coldiretti di Corso Skanderbeg. L’evento, che ha chiamato a sé non pochi turisti e curiosi, ha visto esposte oltre quattrocento immaginette sacre che, tra passione e devozione, hanno visto il socio Aicis (Associazione Italiana Cultori Immaginette Sacre), incapace di trattenere la sua emozione: “Credo possa essere davvero soddisfatto. È andata bene, non c’è che dire”. E così, i 13 pannelli di diverso formato, hanno composto la mostra che è stata patrocinata dall’Aicis ed è stata inserita nel programma ufficiale dell’amministrazione comunale “Aestiva 2014”. Una passione, quella di Beltotto, tramandata da decenni che, manco a dirlo, ha “invaso” anche la piccola Francesca, figlia di Emilio Antonio che, nell’appena conclusa rassegna, ha esposto lei stessa un pannello con i suoi “santini”. L’esposizione ha saputo, ad ogni modo, viaggiare nel tempo proponendo santini e immaginette sacre più che datati che sono stati affiancati ai “nuovissimi” dedicati ai neo santi Papa Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII. “A conclusione di questa terza edizione – ha specificato Beltotto – tengo a ringraziare non solo l’Aicis ma anche l’amministrazione comunale che ha partecipato attivamente dandomi anche il sentore di un’ampia attenzione che si tramuterà in nuove edizioni dell’evento nei prossimi anni. Il santino, si sa, è molto diffuso e tutti bene o male, abbiamo nel borsello il nostro protettore. Queste sono devozioni popolari che hanno valore non solo religioso ma anche culturale e popolare. Io stesso, dacché ero piccolo colleziono santini e sono arrivato ad averne circa settemila”.
La sagra du Scessille, il ritorno di una vecchia manifestazione termolese
TERMOLI. Dopo un periodo forzato di riposo, gli amici del Borgo Vecchio, hanno riproposto una delle loro belle iniziative culinarie come la “Sagra du Scescille” giunta alla sua nona Edizione. La festa si è tenuta sempre nel
largo vicino al Faro e come era prevedibile è stata meta di un continuo via vai di visitatori e ciò ha comportato una corsa frenetica per l’approvvigionamento delle gustose polpettine cascio e uova da parte degli organizzatori verso gli addetti
alla cottura per non far aspettare le persone. U’ Scescille, uno dei piatti cosiddetti poveri della tradizione culinaria termolese, ma che comunque è di un buono che non si può descrivere in un articolo.
Gli amici del Borgo vecchio hanno bene in vista la questione “Tradizione termolese: l’aver riproposto questa deliziosa e gustosa Sagra che è senza dubbio un fiore all’occhiello delle loro iniziative, una vera genialata. Le tante persone che
hanno visitato e gustato la sagra, hanno ripagato in pieno gli sforzi organizzativi che non sono stati pochi di tutto il gruppo. Ad allietare la serata con la sua musica Peppino dei Super Due”.
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Opinioni
24 luglio 2014
La Molisana prima per l’ambiente
CAMPOBASSO. CHEP, leader mondiale di soluzioni di pooling di pallet e contenitori, annuncia di aver stipulato un contratto con La Molisana, azienda che ha fatto della produzione di pasta un’arte e si posiziona tra i primi 5 pastifici italiani. Il pastificio del Molise è in continua crescita in questi ultimi anni e, attualmente, rappresenta il quarto marchio di pasta venduto in ipermercati in Italia ed esporta i propri prodotti in oltre 50 paesi di tutto il mondo. Il contratto tra CHEP e La Molisana è relativo alle spedizioni dallo stabilimento di Campobasso verso il mercato italiano. La Molisana ha selezionato CHEP in seguito ad un’attenta valutazione dei benefici della soluzione di pooling rispetto ai pallet bianchi in interscambio. In particolare, La Molisana ha verificato che grazie a CHEP si riducono i costi di trasporto ed anche le spese legate alla gestione di riparazione e acquisto dei pallet. Un ulteriore aspetto su cui le aziende hanno trovato un naturale punto di convergenza è relativo all’attenzione per la sostenibilità ambientale. Il passaggio dall’utilizzo dei pallet bianchi al sistema CHEP riduce infatti il forte impatto sull’ambiente. Grazie al sistema di pooling di
L'azienda molisana, intanto, si colloca al quarto posto per la vendita di pasta
Il tratto molisano rientra nel quadro nazionale dei percorsi dei pellegrini
Via Francigena, una strada per la crescita
“Percorrere il tratto della Via Francigena che attraversa la nostra Regione, segna un evento molto importante che rappresenta un nuovo e suggestivo itinerario da seguire nel territorio molisano da parte di chi vuole scoprire tracce antiche e borghi di rara bellezza, scoprendo un grandissimo patrimonio storico, culturale e turistico del quale tutti noi dobbiamo esserne fieri. Col progetto “Il Molise cammina sulla Via Francigena” la Regione ha attivato un nuovo percorso alla scoperta delle tradizioni e della memoria storica di un territorio piccolo che però vuole veder rafforzata la propria identità e avere riscontri interessanti anche dal punto di vista sociale ed economico. La collaborazione fattiva con le Amministrazioni locali e con l’Associazione Borghi d’Eccellenza del Molise che tracciando la mappa della via Francigena per la nostra Regione e la rete di arterie storiche ci ha permesso l’ingresso nell’associazione delle vie Francigene d’Europa, ci offre anche l’opportunità di entrare nel progetto che coinvolge altre Regioni del centro-sud Italia tra le tappe dell’antico cammino di pellegrinaggio della “Via Francigena del Sud”. E dalla possibilità di realizzare questo straordinario itinerario euro-mediterraneo il Molise deve trarne i relativi benefici economici legati alla promozione, in chiave turistica, di tutto il territorio regionale. Il turismo è uno dei pochi settori che, nonostante le difficoltà economiche e finanziarie del mo-
mento, registra una crescita continua e perciò, promuoverlo in maniera sostenibile, accessibile e responsabile aumenta la sicurezza e la fiducia dei consumatori e premia gli sforzi di chi ama la propria terra e dei tanti operatori costantemente impegnati per cercare di dare il meglio a chi sceglie il Molise come meta di una vacanza. Questa occasione, perciò, deve essere un impegno a continuare sulla strada di offrire sempre migliori opportunità a quanti vogliono apprezzare ciò che di bello siamo in grado di dare, per questo un ringraziamento va a tutti i Comuni che hanno ufficializzato il loro ingresso nell’associazione Pro Francigena del Molise affinché possiamo accogliere nel migliore dei modi i vari flussi di turisti che visiteranno i nostri luoghi. Ma un ringraziamento particolare, dobbiamo rivolgerlo all’ Associazione Borghi d’eccellenza del Molise per il grande lavoro di promozione della nostra regione che ha fatto attraverso un censimento di tutte le attività e i siti d’interesse, da quelli archeologici a quelli storici, enogastronomici e paesaggistici, e di ogni tipologia di folklore presente su tutto il territorio molisano. Una opportunità per il comparto turistico regionale che va sfruttata perché, laddove la crisi morde maggiormente, sono proprio la distinzione dell’offerta e la qualità dei servizi a generare maggiore attrazione da parte del mercato: una sfida che il Molise deve vincere”.
CHEP, le Aziende che utilizzano pallet, casse e contenitori possono riutilizzare continuamente le loro risorse, con una conseguente riduzione dei consumi e degli sprechi di materie prime. L’ottimizzazione della rete aumenta inoltre l’efficienza e minimizza le emissioni associate al trasporto. Attraverso il calcolatore ambientale di cui dispone, CHEP ha fornito un’analisi dell’impatto ambientale stimando che, con il servizio offerto, La Molisana ridurrà del 50% le emissioni di CO2. Flavio Ferro, Responsabile di Stabilimento de La Molisana, spiega “Siamo da sempre attenti e sensibili a tutto ciò che riguarda la salvaguardia dell’ambiente e la collaborazione con CHEP sicuramente aumenta l’efficienza e l’efficacia della logistica, con conseguenti benefici per l’ambiente. Il nostro obiettivo è quello valutare strategie per trovare un giusto equilibrio tra performance e sostenibilità ambientale”. “Siamo davvero lieti di essere stati scelti da La Molisana” afferma Paola Floris, Country General Manager di CHEP Italia.’” L’attenta valutazione dei nostri servizi e l’impegno comune verso l’ambiente che condividiamo rappresentano sicuramente una solida base per lavorare insieme da ora in poi.”
Università, la cultura scientifica va premiata
di Americo Tomeo* Il problema di oggi è che si sta troppo accantonando la cultura scientifica e questo significa ignorare la genesi e lo sviluppo che essa ha avuto con il passare del tempo. La cultura scientifica risale ai tempi della Grecia, quando un filosofo presocratico di nome Democrito, sostiene che tutto il mondo che cui circonda è fatto da "enti" chiamati atomi, che non sono altro che gli elementi di cui è fatta la materia. Nel 400 un filosofo di nome Cartesio, rivoluziona quello che è il sapere scientifico acquisito e portato avanti sino ai suoi giorni. Cartesio crea una spaccatura all'interno del pensiero scientifico greco, dividendo lo scibile umano in due parti: la “res cogitans” e la “res extensa”; res cogitans riguarda tutto quello che noi pensiamo e interpretiamo; mentre la res extensa riguarda la praticità di ciò che si sta pensando. Questo passaggio si trova nel suo trattato sul “ Cogito”, quando afferma la seguente frase: “ Penso dunque sono”, dove sottolinea l’importanza del processo logico “ deduttivo”, che sta alla base del sapere scientifico. Questo processo Cartesio lo immedesimò con dimostrazioni logico-matematiche, che hanno spiegato il perché Cartesio si interrogasse su questo “ dubbio esistenziale”: Ipotesi-penso di esistere, Tesi-dunque esisto. Successivamente, nel Seicento, un filosofo e scienziato di nome Galileo Galilei scopre il “ metodo scientifico”, che segna un enorme passo in avanti nella cultura scientifica, perché elemento importante di qualunque lavoro scientifico. Il metodo si basa su due componenti: l’osservatore che è chi osserva un determinato fenomeno e l’osservato che è ciò che si osserva e poi si analizza ( Kant nell’ottocento con la “ Critica del Giudizio” li definirà soggetto e oggetto). Questo metodo è tuttora utilizzato perché ha portato alla scoperta di nuove tecnologie scientifiche sempre più complesse e avanzate. Tuttavia non bisogna commettere l’errore di pensare che la scienza sia una forma di letteratura o di filosofia, poichè si spinge a un livello molto più avanzato di queste ultime; e cioè quello di trovare sempre nuove risposte alla complessità del mondo che ci circonda. La scienza è fatta di domande, ma anche di risposte che bisogna cercare, altrimenti si corre il rischio di pensare che la scienza si fermi solamente a ciò che appare. Il fenomeno va descritto e analizzato, perché ci permettere di raccogliere dati importanti, per dimostrare ciò che vediamo: in sintesi studiare il fenomeno per trarre delle conclusioni che si avvicinino il più possibile alla realtà. La scienza è rigore, è precisione e affidabilità ed è compito di chi opera nel settore scientifico, trovare una soluzione ai problemi quotidiani ancora irrisolti. Perciò non dobbiamo accantonare la cultura scientifica, ma proporre modelli sempre più veritieri ed efficaci, che modernizzino sempre di più il sapere scientifico. Bisogna anche dire che la scienza usa un linguaggio che non è accessibile a tutti, perché molto rigoroso, preciso e che evidenzia la difficoltà e l’impegno di quello che bisogna fare per diventare degli ottimi scienziati. Altra cosa importante è la comunicazione scientifica, cioè saper divulgare il sapere scientifico. Purtroppo il più delle volte non si riesce in questa ardua impresa, perché il linguaggio e il lessico scientifico sono veramente complicati. *Scienze e Tecnologie Biologiche UNIMOL