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ANNO IX - N° 141 - DOMENICA 24 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno agli Indignati

L'Oscar del giorno lo assegniamo agli Indignati. Sono riusciti ad organizzare una seconda manifestazione contro i costi della Casta. Una sfida ad un potere che si è chiuso a riccio e, forse, addirittura sbeffeggia pure quanti hanno il coraggio di scendere in piazza sfidando finanche il freddo pungente per far valere il proprio ruolo di cittadino. Mentre c'è chi continua a parlare di portaborse, di quinto assessore, di privilegi intoccabili c'è chi non riesce a sbarcare il lunario. Indignarsi, allora, è diventato un dovere civico.

Il Tapiro del giorno a Federico e Manzo

Il Tapiro del giorno lo diamo a Antonio Federico e Patrizia Manzo. Ma consiglieri di opposizione che si vedono servire su di un piatto d'oro (non d'argento) il caso dei portaborse con la figura rimediata dall'assessore Facciolla non avrebbero dovuto politicamente chiederne le dimissioni? Strano, invece, il silenzio per chi, pure, fa parte di un movimento che di certo, a livello nazionale, non lesina pesanti critiche sul sistema. In Consiglio regionale, invece, sembra quasi che i due grillini vogliano applicare la teoria del contrappasso.


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L’INTERVISTA

Nunzia Lattanzio sfida il centrosinistra: scende in piazza tra gli indignati La consigliera di maggioranza spiega le ragioni della sua presenza alla manifestazione. “Non si può non ascoltare le richieste del popolo che ci ha votato per governare” CAMPOBASSO. Non poteva passare inosservata la presenza del consigliere del centrosinistra (Udeur) Nunzia Lattanzio. Lei, unica nella maggioranza ad aver proposto ufficialmente l’abrogazione della legge sui portaborse respinta con voto sfavorevole della sua coalizione, lei, unico consigliere di maggioranza ad essere stata estromessa dallo stesso Paolo di Laura Frattura che ha dato ordine di non invitarla al summit tenutosi il giorno dopo la seconda figuraccia su Italia1 con Le Iene. La Lattanzio ieri è scesa in piazza tra gli indignati. Non certo per far baldoria con i suoi colleghi di governo. Ma allora: che ci faceva tra gli indignati un esponente di quella maggioranza che ha indignato così tanto il popolo molisano? “Ero lì perché sono stata invitata dal comitato organizzatore. Ero lì per ascoltare le richieste del popolo. Ma perché mi fa questa domanda – chiede quasi sorpresa – Ho commesso un errore? Non dovevo andare? Ho fatto qualcosa di strano?”. A telefono i ruoli sembrano quasi invertiti. Perché in effetti ci si trova a risponderle che effettivamente non c’è nulla di male ad andare ad ascoltare se non fosse per il fatto che, Movimento 5 stelle a parte, è difficile trovare in piazza esponenti delle istituzioni contro le cui decisioni è organizzata la manifestazione. “Signorina – precisa – lì in piazza c’è gente che ci ha votato. Ha votato Paolo Frattura alle ultime elezioni. E che facciamo, dopo il voto non si ascolta più il popolo? – ed aggiunge – Credo che avrebbero fatto bene a venire anche i miei colleghi di maggioranza. La manifestazione non era solo di protesta ma anche di proposte. Negli interventi sono state chieste misure per rilanciare il territorio, a favore dei giovani, delle imprese. Perché non

ascoltare?”. Lei è consapevole che, soprattutto dopo la sua estromissione voluta dal suo governatore alla riunione di maggioranza, questa presenza può essere vista come una sfida? Con voce tranquilla ammette: “Allora, evidentemente io ho una visione diversa dagli altri. Sono stata eletta consigliere regionale quindi il mio compito è quello di proporre leggi i cui effetti ricadono sul popolo. E come faccio a scrivere le leggi senza sapere cosa serve ai molisani? Questa è l’abbiccì della politica. Io non conosco altri metodi. Non possiamo mica fare politica dagli scranni? Dal mio punto di vista ho avuto un comportamento normale”. Normale come estrometterla senza un valido motivo politico dalla riunione di maggioranza per discutere della legge sui portaborse che lei ha proposto di abrogare con la contrarietà di Frattura e degli altri? “Per me quello è stato un segnale di debolezza. E lo capisco. Perché io non ho fatto nulla per ledere la maggioranza, tanto è vero che sono stati loro ad aver modificato la loro condotta – prima non volevano abrogare la legge sui portaborse ora sì (ndr) – Quindi io ero nel giusto e non ragionavo o proponevo l’abrogazione per un mio tornaconto personale. Certo, sono rimasta meravigliata dal comportamento del presidente ma che dire? Quando smetterò di meravigliarmi vuol dire che non provo più sentimenti”. Come l’avrà presa il buon Frattura? Intanto proprio in piazza Prefettura, durante la manifestazione, si è notato anche il passaggio di Gilda Antonelli, legata sentimentalmente a Frattura. Un percorso obbligata per sbrigare le faccende o una scusa per dare un’occhiata fugace? Giovanna Ruggiero

I DANNI DELLE IENE

Le bugie di Facciolla: lite furibonda con Frattura Maggioranza il tilt anche sul quinto assessore: Totaro propone il ritiro, governatore e compagni scatenano il putiferio CAMPOBASSO. Ci è voluto qualche giorno per riuscire a capire cosa è successo a via Genova mercoledì scorso durante il vertice di maggioranza. Per due giorni le uniche notizie trapelate sono state il clamoroso passo indietro sul fondo dei portaborse e l’estromissione del consigliere Udeur (Nunzia Lattanzio) dalla convocazione del vertice. Ma la riunione voluta da Frattura è stata interessata da una lite furibonda tra il presidente della Regione ed il suo braccio

destro: l’assessore Facciolla. Il motivo? Il contratto dell’ormai famoso Vincenzo il portaborse. Nelle segrete stanze Facciolla non ha potuto motivare il so comportamento con la momentanea confusione (come ha fatto invece sui giornali). Quel contratto mostrato alla stampa come pagato con l’articolo 7, mentre dichiarava in anticipo che era pagato con il gruppo consiliare, non è andato già a Frattura che si è sentito preso in giro dal suo assessore preferito. Insomma, Fac-

ciolla avrebbe mentito persino a Frattura che però per difenderlo si è scomodato ad andare su Raiuno. Sono volate urla e per poco non si è arrivati alla richiesta di dimissioni raccontano i bene informati. E come se non bastasse, dopo aver archiviato la questione dell’articolo con la comunicazione dell’abrogazione, ecco scoppiare un’altra lite. Stavolta l’oggetto è il quinto assessore. A portare sul tavolo della maggioranza la questione sarebbe

stato il capogruppo del Pd Francesco Totaro. “Meglio ritirare la proposta di abrogazione dalla legge 21” avrebbe consigliato il consigliere di San Martino in Pensilis. Apriti cielo. Il primo a scatenarsi contro si dice sia stato Vincenzo Cotugno. “Non possiamo cambiare idea per Le Iene o per le posizioni dei giornalisti” sembra essere il pensiero dell’aspirante new entry nell’esecutivo. Ma non è stato l’unico ad opporsi alla proposta di Totaro. Frattura prende le parti dei compagni di maggioranza, non certo del partito. “Il quinto assessore si farà” avrebbe chiosato per mettere tutti a tacere. Anche senza i consensi del Partito Democratico. giorug


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In piazza la faccia pulita dei molisani

Il successo della manifestazione degli Indignati sancito dall’assenza dei sindacati, delle organizzazioni di categoria, partitiche, politiche e parapolitiche I regionali, chiusi nel loro assurdo fortilizio cercheranno di resistere per ora all’indignazione, poi non si sa costretti a che cosa!

Il successo della manifestazione in Piazza Prefettura ieri mattina da parte del Comitato dei Cittadini molisani indignati è stato sancito non solo e non tanto dalla partecipazione della gente quanto, soprattutto, dall’assenza di bandiere sindacali, di categoria, di partiti, di associazioni e organizzazioni politiche e parapolitiche. Bandiere, sigle e simboli che di fronte al massacro sociale ed economico effettuato a danno dei cittadini con l’imposizione di tasse, tributi e bolli, compiuto dal consiglio regionale in carica, dalla giunta e dal presidente Paolo di Laura Frattura, presidente in virtù di una manovra politica fondata sul “tradimento” di forze di destra passate inopinatamente a sinistra, sono inerti e indifferenti. Mostrando così, inequivocabilmente, la loro appartenenza ad un sistema che si muove e agisce su impulsi particolaristici e utilitaristici, estraneo ai bisogni reali della gente, ai valori della giustizia sociale, della morale politica, dell’etica politica. La loro assenza, contrapposta alla voce limpida, chiara e forte degli indignati, ha costituito il dato significativo di una manifestazione autenticamente libera e autenticamente popolare, espressione di un malessere sociale fuori da ogni risentimento corporativistico, oggettivamente patito e rappresentato da tutte le categorie sociali (presenti e protagoniste in Piazza Prefettura). La rappresentazione di una società molisana stanca di essere vessata, sottomessa, compressa e vilipesa dall’arroganza politica che ha distinto fin dalla prima apparizione a Palazzo Moffa il “governo” di un volgare centrodestra camuffato da finto centrosinistra, magnificamente rappresentato per demagogia, infingimento e incapacità amministrativa da Frattura, il politico-pinocchio icasticamente rappresentato e raffigurato sui volantini e sui manifesti degli indignati, non ha avuto

cedimenti sui punti cardine di una battaglia di civiltà (equità, giustizia, trasparenza, efficienza, né ha fatto spazio al risentimento fine a se stesso. I privilegi goduti dalla casta regionale, che ad elencarli occuperebbero mezza pagina, la sua pochezza morale fatta conoscere a tutt’Italia dagli schermi televisivi di emittenti di Stato e commerciali sul filo della ridicolaggine, la presa in giro dell’elettorato cui era stato promesso un profondo rinnovamento del modo di essere rappresentanti del popolo e di amministrare, la violenza con cui i regionali si sono forniti di risorse economiche (esentasse) e con cui hanno massacrato le fasce sociali più povere e il ceto medio, sono stati raccontati dal Comitato degli indignati, e con egual misura da pensionati, da liberi professionisti, da imprenditori, da chiunque ha voluto esprimere una valida ragione per essere indignato. Il vallo tra il Molise reale e la classe politica, con il primo alle prese coi problemi di esistenza e di sussistenza, e la seconda stracolma di privilegi, di vantaggi, di bonifici, di euro, e di abusi, è sembrato incolmabile fintanto la casta non ab-

basserà la cresta, non troverà una giusta dimensione nel contesto storico e sociale, non riuscirà a mettersi in sintonia con la realtà quotidiana. La crisi economica, il disagio sociale, la disoccupazione, la mortificazione della Cassa integrazione (peraltro in fin di vita), il nullismo programmatico, per essere fronteggiati esigono idee, impegno, rigore, volontà, trasparenza, onestà. Sequenza estranea al consiglio regionale da nove mesi bloccato, anestetizzato, obnubilato, piegato ai fini oscuri dei portaborse, alla necessità strumentale di omettere la promulgazione dello statuto regionale (un reato gigantesco), al modo e ai tempi per introdurre il quinto assessore, al modo e ai tempi per contrastare l’azione sanificatrice e moralizzatrice della consigliera Nunzia Lattanzio, al modo e ai tempi per dequalificare di populismo e di antipolitica gli indignati. Chiusi nel loro assurdo fortilizio (provvisto di ogni ben di dio) cercheranno di resistere per ora all’indignazione, poi non si sa costretti a che cosa! Dardo


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“A quando il bando per formare 30 operatori? L'interrogazione è stata presentata dal consigliere Nico Romagnuolo CAMPOBASSO. Il consigliere regionale di Progetto Molise, Nicola Eugenio Romagnuolo, ha presentato un'interrogazione rivolta al Presidente della Giunta regionale, Paolo Di Laura Frattura in cui chiede di sapere quando sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Molise il “Bando per la formazione di trenta operatori di strategie di internazionalizzazione e per la successiva erogazione di servizi alle imprese molisane”. L'esponente di opposizione evidenzia che "con una delibera dello scorso 20 maggio la Giunta adotta per un finanziamento complessivo 565mila euro l’avviso pubblico e che il finanziamento è stato già individuato tra i fondi disponibili di cui al POR Molise FSE 2007/2013 – asse IV Capitale umano, al POR FESR 2007/2013 e al Bilancio regionale". Secondo Romagnuolo "attraverso il Bando in oggetto si favorirebbe la formazione di personale qualificato, anche tramite la realizzazione di tirocini, e l’inserimento nel mondo del lavoro di giovani laureati e che – osserva il consigliere di Progetto Molise - il Bando potrebbe essere uno strumento prezioso per favorire, attraverso l’apprendimento di know how specifici da parte dei partecipanti, un rilancio a livello internazionale dell’imprenditorialità molisana e la nascita di partenariati tra imprenditori ed operatori".

Comunità montane, problema irrisolto Troppi gli interrogativi aperti mentre aumentano i costi per i commissari CAMPOBASSO. Sulla questione delle Comunità Montane, la Regione non riesce a scrivere la parola fine. La Confusione regna sovrana. Sembra logico e sensato che questi Enti da tre anni non sono più in condizione di svolgere anche quelle poche funzioni che avevano ( del resto quasi se non tutte delegate dai Comuni!) ed oltre 80 dipendenti stanno a " vivacchiare" ( non per colpa loro, sia chiaro!) e, come spesso accade, rischiano anche di non riscuotere lo stipendio? Sembra logico e sensato che dopo tre anni questi Enti ( ormai inutili e improduttivi carrozzoni!) devono ancora essere in gestione liquidatoria con una spesa complessiva di oltre 216.000 euro annue per i soli 10 Commissari liquidatori, funzioni che invece dovevano e potevano essere assegnate ai Dirigenti regionali in servizio a costo zero? Interrogativi che restano aperti in attesa di soluzioni da parte dell'assessorato competente e dallo stesso presidente Frattura.

L'intervento

Il Molise è chiamato a pianificare il dimensionamento scolastico di Michele Petraroia* Nei prossimi giorni le proposte sul Piano di Dimensionamento Scolastico predisposte dai Sindaci e approvate dalle Provincie di Isernia e Campobasso in apposite Conferenze di Servizio arriveranno in Consiglio Regionale per l’adozione. Nel percorso avviato fin da maggio con le organizzazioni sindacali della scuola, con l’Ufficio Scolastico Regionale, con l’ANCI e con le stesse province, la Giunta Regionale si è limitata ad approvare una propria delibera a giugno con le linee guida da seguire e i criteri generali a cui fare riferimento. Successivamente i Comuni e le Province, di concerto col provveditorato agli Studi, hanno costruito i piani di dimensionamento individuando accorpamenti, strutture e soluzioni in linea con le 54 autonomie riconosciute al Molise dal Ministero dell’Istruzione (40 a Campobasso e 14 a Isernia). Secondo le vigenti normative la potestà decisionale risiede nella Conferenza dei Sindaci convocata dalle Province, salvo scostamenti significativi con gli indirizzi indicati nella delibera della Giunta Regionale. Il lavoro istruttorio di questi giorni dovrà limitarsi a rispettare

le scelte già adottate a livello provinciale ad eccezione di quei casi che contrastano con i criteri e le linee guida regionali. Ciò che conta è che il Molise si doti di un Piano Regionale di Dimensionamento Scolastico entro i termini di legge per consentire al Ministero dell’Istruzione di programmare in tempo utile le attività didattiche per l’anno scolastico 2014-2015 con tutti gli adempimenti di pre-iscrizione, strutture di segreteria ed individuazione delle classi e dei docenti. Occorre un salto culturale generale da parte di tutti gli attori del mondo della scuola, degli amministratori locali e dei sindacati di settore, perché passi e si affermi un disegno regolatore che aiuti a costruire la scuola del futuro con la messa in sicurezza degli edifici, l’anagrafe degli studenti, le classi 2.0 e l’aggiornamento sistemico dei docenti e del personale. Non serve a nessuno una scuola in cui su 82 autonomie, 41 sono sottodimensionate e date in reggenza come accaduto in questi anni, con dirigenti impegnati su decine di istituti e di comuni che non riescono oggettivamente ad impostare una pianificazione didattica di qualità per carenza di tempo e di risorse. * Assessore regionale


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Le cause della corruzione nella Pubblica Amministrazione

La legge 190 del 2012 è uscita dalla fase di rodaggio, ma non nel Molise La trasparenza degli atti amministrativi è il punto cardine dell’azione di contrasto e di contenimento della corruttela La legge 190 del 2012, nota come legge anticorruzione, trova commenti sempre più stringenti e valutazioni pertinenti perché sia argine ai fenomeni degenerativi che da un capo all’altro l’Italia infestano la pubblica amministrazione. Una legge che molti vedono prevalente in funzione repressiva, altri interpretano in senso estensivo, vale a dire capace soprattutto di colpire le cause della corruzione. Nell’un caso e nell’altro l’elemento cardine è il ricorso sistematico alla trasparenza degli atti amministrativi, delle determinazioni, delle assegnazioni, degli affidamenti, delle concessioni. L’assenza di trasparenza viene ritenuta un’ulteriore possibilità di dare spazio alla illegalità e, quindi, ai fenomeni di corruttela. Che sono il cancro vero della pubblica amministrazione ben al di là di quanto essa costi al bilancio dello stato e degli ente ed i territoriali. Un cancro inestirpabile, se pensiamo ai tentativi fatti e che non hanno dato alcun risultato apprezzabile. Si vuole provare con la nuova legge, con una migliore specificazione su come fare e sulle cose da fare per centrare l’obiettivo. La trasparenza diventa il punto cardine dell’azione di contrasto e di contenimento della corruzione nella pubblica amministrazione, e la si ottiene con la pubblicazione in modo accessibile, semplice, e completo dei procedimenti amministrativi. Tre elementi da non tralasciare mai per impedire la misti-

ficazione, la complicazione e la incompletezza degli atti. La pubblica amministrazione è una sorta di magma, un miscuglio di poteri, di pareri, di giudizi, di divieti; una rete in cui vengono intrappolati gli utenti per essere fatti oggetto di pressioni, condizionamenti, cedimenti, il cui fine ultimo spesso si converte in una dazione. Ora si vuole che i procedimenti di autorizzazione o di concessione, di affidamento di commesse pubbliche, di concessione di ausili finanziari e di vantaggi economici, i concorsi e le prove selettive siano formati e realizzati attraverso l’accessibilità degli atti, la semplicità del linguaggio, e la completezza delle procedure. Tra i commenti alla legge 190 la comprensibilità viene ritenuta un punto nodale per individuare le informazioni rilevanti oltre quelle di base, solitamente note, ma di scarsa importanza. A tale fine si devono rendere pubbliche e trasparenti le modalità d’uso delle risorse finanziarie, lo svolgimento e i risultati delle funzioni amministrative, e le informazioni sui titolari degli incarichi politici e dirigenziali nelle pubblica amministrazione. Un occhio particolarmente attento dovrebbe guardare inoltre agli appalti pubblici, “in cui il rischio di fenomeni illeciti è più elevato”, usando clausole “di esclusione per chi ha violato protocolli di legalità e patti di integrità, e l’istituzione presso le prefetture di elenchi di operatori economici certificati come non soggetti al tentativo di

infiltrazione mafiosa, e la limitazione del ricorso agli arbitrati da parte delle pubblica amministrazione”. Il Molise è in grave ritardo in materia di trasparenza, quindi in materia di accessibilità agli atti, della semplicità del linguaggio e della correttezza delle procedure se, da come si legge dalle cronache giornalistiche, molti siti telematici sono incompleti, scarsamente accessibili e ancora più scarsamente leggibili. Uno stato di fatto al quale nessuno pare sia tenuto a dare spiegazioni. Sulla falsariga italiana, “Fatta la legge trovato l’inganno”. Dardo

Le gran manze lasciano il Molise L’annuncio di Roberto Ruta: la proposta va archiviata E con il silenzio Frattura beffa il senatore del Partito Democratico

CAMPOBASSO. Il progetto della Granarolo non si farà più in Molise. Ad annunciarlo è stato il promotore “politico” dell’iniziativa: Roberto Ruta. Il merito (o demerito a seconda dei punti di vista) del passo indietro sembra sia stato l’infuocato Consiglio comunale di Termoli tenutosi l’altra sera. “Ho ascoltato ieri con grande at-

tenzione il dibattito nella sala consiliare del Comune di Termoli – annuncia Ruta nelle poche righe della nota stampa - ricco di spunti e di considerazioni che ne hanno fatto un' occasione di sano e partecipato confronto. Le decisioni dei consiglieri comunali, come quella assunta dal consiglio comunale di Termoli, da

capoluogo del Basso Molise, vanno rispettate a prescindere dal colore politico. E' la regola aurea della democrazia e sono orgoglioso da sempre di ossequiarla. Pertanto, a mio avviso, la proposta Gran Manze va archiviata”. Una motivazione, quella addotta da Roberto Ruta, che fa onore al senatore del Pd. Anche se bisogna ammettere che il “no” è arrivato per una serie di dubbi non sciolti dai presenti (politici e vertici della Granarolo). La questione ha però anche dei risvolti politici che abbracciano una serie di istituzione. Nel centrodestra invece, chi ha perso un’occasione d’oro è stato il presidente della Provincia di Campobasso che, nel votare contro la mozione di Michele Durante (Costruire Democrazia) solo per evitare di dare risalto ad un membro dell’opposizione, ha seguito la linea dettata dall’altra rivale di minoranza Micaela Fanelli. Ruta all’interno del Comune di Termoli si è trovato di fronte anche il “no” della sua Erminia Gatti che, con l’azienda vinicola “Borgo di Col-

loredo” i cui vigneti si trovano in prossimità del sito individuato dalla Granarolo per l’installazione della mega stalla, aveva una serie di validi motivi per opporsi alla proposta. Soprattutto in assenza di dubbi non sciolti sulle conseguenze ambientali derivanti dall’ospitare 12mila capi di bestiame tutti insieme in un unico punto. A livello regionale, invece, Frattura ufficialmente non si è mai espresso sull’argomento ritenendo opportuno valutare tecnicamente tutta la questione. Ma ufficiosamente il presidente della Regione ha sempre assicurato che l’iniziativa non sarebbe stata portata a termine. Scegliendo di non scegliere, Frattura ha beffato Roberto Ruta evitando di far convogliare il malcontento popolare anche su di sé. Rifugiandosi nel silenzio il governatore da un lato non ha rischiato conseguenze politiche all’interno della sua maggioranza, dall’altro potrà sempre dire ai molisani: io non ho mai sorriso all’iniziativa. Intanto da indiscrezioni si apprende che la Granarolo va avanti con la sua ricerca di terre per l’insediamento. Prossimo obiettivo: la Puglia di Nichi Vendola. gr


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Campobasso

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Celebrati domani nell’auditorium della Fondazione Molise Cultura.

I vent’anni del Centro sociale L’Incontro Una giornata densa di riflessioni, analisi, commenti, programmi e speranze per una realtà (il popolo della terza età) nei cui confronti non c’è mai limite alla riconoscenza per il contributo di saggezza, di temperanza, di esperienza che sa trasferire alla società civile e ai giovani Un glorioso, per attività e durata nel tempo, il Centro sociale, ricreativo e culturale - “L’incontro” -, domani festeggia il ventesimo anno: traguardo prestigioso al quale verrà tributato un largo e convinto riconoscimento da parte della collettività campobassana, dalle istituzioni locali e dalla grande famiglia dei soci. Un giorno importante anche per l’intera classe del volontariato, un esempio di longevità modellato sulla solidarietà, sulla capacità di assistere chi ha bisogno, e di dare respiro all’esigenza di non sentirsi mai soli. Un Centro autogestito, aperto ai cittadini e a tutte le componenti sociali, protagonista di molte importanti iniziative (ricreative, ludiche e culturali) di cui hanno beneficato certamente i soci ma, soprattutto, le persone che hanno avuto accesso e accoglienza. Un esempio vivo e vitale di socialità che non ha mai ceduto alle difficoltà, sempre attivo, anche reattivo, impegnato a dare un senso compiuto all’esistenza delle persone anziane motivandole, assistendole, sollecitandole a sentirsi parte produttiva della società e non come vuole

la retorica comune, un peso. L’Incontro e i suoi venti anni saranno al centro di una ampia riflessione da parte dei maggiori rappresentanti delle istituzioni locali i cui interventi, nel corso dei lavori presso l’Hotel San Giorgio di Via Insorti d’Ungheria, saranno aperti dal presidente del Centro, Giuseppe D’Agostino. Al microfono il sindaco Di Bartolomeo, il presidente della giunta regionale Paolo di Laura Frattura, il presidente del consiglio regionale, Vincenzo Niro, e il presidente della Provincia di Campobasso,

Rosario De Matteis. Quindi la proiezione di un documentario Rai sulle tappe salienti che hanno contrassegnato i 20 anni di attività, arricchito dalle parole di Immacolata Giannotti, dal presidente D’Agostino, e dai già sindaci di Campobasso, Augusto Massa e Giuseppe Di Fabio. Il ruolo dei Centri sociali (tra passato e futuro) sarà a sua volta illustrato dal presidente dell’Associazione nazionale, Lamberto Martellotti, che avrà anche il piacere di consegnare attestati di benemerenza a coloro che sono stati e sono gli

animatori dell’Incontro. Questo il programma della mattinata; nel pomeriggio saranno gli aspetti strettamente organizzativi e gestionali ad avere spazio e ad essere analizzati. Protagonisti della tavola rotonda sul tema “Il servizio dei Centri sociali per anziani e il nuovo Welfare” saranno pertanto, moderasti da Filippo Massari, Gabriella Fusaro, Cosimo Dentizzi, Michele Colavita, Salvatore Molinaro e Italo Testa, preceduti dai saluti del vescovo Bregantini e dell’assessore regionale alle Politiche sociali, Michele Petraroia. Una giornata densa di riflessioni, analisi, commenti, programmi e speranze per una realtà (il popolo della terza età) nei cui confronti non c’è mai limite alla riconoscenza per il contributo di saggezza, di temperanza, di esperienza che sa trasferire alla società civile e nella società, ai giovani in particolare. Ma anche una giornata di festa, con pranzo e ballo alla sera, nei locali (ricolmi) del Centro. Con l’augurio di altri decenni di fertile e proficua attività. Dardo

Promotori finanziari, Corrado presidente CAMPOBASSO. Si è insediato lo scorso 18 novembre il nuovo Comitato Regionale ANASF del Molise ed è stato eletto il nuovo Direttivo: il Coordinatore Regionale è Pasquale Corrado e suo vice Ugo Puca, coordinatore regionale uscente. L'ANASF, l'Associazione Nazionale dei Promotori Finanziari, è l'unica associazione di categoria dei Promotori Finanziari in Italia e conta oltre 12.000 professionisti iscritti: è presente in Molise da oltre vent'anni, ma solo sei anni fa ha ottenuto l'autonomia con la nascita del Co-

Si è insediato il nuovo direttivo. Suo vice, Ugo Puca mitato Regionale. Il Coordinatore Regionale, sin dalla costituzione del comitato molisano, è stato Ugo Puca e sotto la sua presidenza l'Associazione ha promosso diverse iniziative come i seminari di educazione finanziaria per gli studenti delle scuole superiori “Economic@mente – metti in conto il tuo futuro”, gli incontri di formazione per gli iscritti all'albo, organizzati con cadenza semestrale in regione, ed ha intrattenuto relazioni ufficiali con

gli enti pubblici territoriali. “Il lavoro sin qui fatto è lodole – ha detto il nuovo coordinatore Pasquale Corrado - e l'obiettivo è quello di proseguire su questa strada, incrementando le attività dell'Associazione, anche per far conoscere sempre più ai molisani il ruolo del Promotore Finanziario, l'importanza che esso ha nelle scelte dei risparmiatori e l'opportunità professionale che questa attività offre ai giovani. In questo senso – ha aggiunto - l'elezione di Puca a

vice coordinatore è un grande segnale di continuità, nel solco dell'esperienza da lui maturata in questi anni”. Gli altri membri del Comitato Regionale del Molise sono Antonella Roccio, coordinatore del progetto “Economic@mente – metti in conto il tuo futuro”, nel quale ruolo subentra a Francesco Manocchio, anch'esso membro del Comitato, Franco Arcolesse, Antonio Capuano, Carlo Di Domenico, Tiziano Gentile, Giustino Milanese e Francesco Vitale.

Giornata Diocesana del Ringraziamento I giovani nuovi imprenditori di speranza oggi a Matrice MATRICE. Sarà celebrata oggi la Solennità di Cristo Re, presso il Santuario romanico Madonna della Strada a Matrice, la giornata diocesana del Ringraziamento promossa dalla pastorale diocesana per il lavoro guidata da don Vittorio Perrella, sul tema lanciato dalla Pastorale Sociale del Lavoro della CEI, “Giovani protagonisti nell’agricoltura”. A partire dalle ore 9,00 con il raduno dei mezzi agricoli e degli animali negli spazi erbosi intorno alla chiesa, alle ore 10,00 l’arcivescovo di Campobasso –Bojano e Presidente della commissione per il lavoro Giustizia e Pace della CEI, S.E. Mons. GianCarlo Bregantini, terrà un dialogo con i responsabili della Coldiretti e tutti i partecipanti sul tema : “Da protagonisti nell’agricoltura nel Molise, con i giovani nuovi imprenditori di speranza. Per Acli Terra Nazionale interverrà il Presidente Michele Zannini. Seguiranno alle ore 11,00 la celebrazione Eucaristica presieduta dall’arcivescovo Bregantini, nella cornice del gioiello romanico di Santa Maria della Strada, mentre alle ore 12,00 ci sarà la benedizione della macchine agricole, degli animali e dei prodotti agro –alimentari del territorio nello spirito della Fondazione “Campagna Amica”. Tutta l’iniziativa è innestata nella giornata che tutta la Chiesa celebra a chiusura dell’Anno della Fede, indetto da papa emerito Benedetto XVI.


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Campobasso

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Di Bartolomeo inefficiente? Ma va là Immobile e inefficiente. L’amministrazione comunale sempre più spesso viene etichettata con questi due aggettivi. Non sono solo gli esponenti dell’opposizione a lanciare accuse pesanti contro l’operato, o meglio

il non operato di Gino Di Bartolomeo. I cittadini che tanto avevano creduto in lui, visto che gli hanno fatto stravincere le elezioni del 2009, non perdono occasione per lamentarsi dimenticando, forse, che Di Bar-

tolomeo avrà pure le sue colpe ma purtroppo ha avuto la sfortuna di salire in Comune in un momento molto molto difficile dal punto di vista economico a livello nazionale. Il sindaco ha subìto norme nazionali estremamente restrittive, è stato uno dei primi a criticare il Governo per i vincoli troppo stretti del Patto di stabilità ma nessuno gli ha creduto. “Eppure ho lavorato in silenzio come una formichina sostenuto dalla Giunta e dalla maggioranza pur sapendo - ha detto il sindaco che c’è qualcuno che sparla”. Nel corso della conferenza stampa organizzata per spiegare le ragioni delle sue dimissioni, poi ritirate, il sindaco ha colto l’occasione per riassumere l’attività amministrativa ricca di imprevisti e difficoltà . Tra buchi economici , cause perse e scuole disastrate il sindaco ha cercato di non far sbandare il Comune evitando il dissesto. Dopo una serie di intoppi e pagamenti effettuati a discapito delle opere pubbliche

Le amnesie politiche di Battista Ma il capogruppo del Pd non era assessore con Di Fabio dimissionario? CAMPOBASSO. La politica è bella perchè è varia. Oggi, il capogruppo del Pd al Comune di Campobasso, Antonio Battista, ha inteso sottolineare la gravità delle dimissioni del sindaco Di Bartolomeo: "All’indomani delle dimissioni e della revoca delle dimissioni, la prima riflessione riguarda la grande leggerezza e superficialità utilizzata, come se l’Istituzione comunale fosse una questione privata o della Giunta o solo della maggioranza e non questione riguardante l’intero Consiglio comunale e la città di Campobasso". Dimenticando, però, che la tempo del sindaco Peppe Di Fabio ricopriva la delega di assessore al Bilancio. E, se non andiamo errati, anche Di Fabio rassegnò le dimissioni in pieno mese di agosto contro le pressioni di Ruta e Massa. Poi rientrate in extremis ma non è il tempo trascorso dal momento delle dimissioni a quello del ritiro che si misurano le differenze. Cinque anni, allora, di un governo

privo di idee per la città, quattro anni e mezzo, oggi, di un governo fotocopia. Totale: dieci anni. Il capogruppo del Pd Antonio Battista, però, sembra non ricordare o volere rammentare e parla di "città ferma". E' vero

336 pagine € 19,90

di Giuseppe Saluppo

il finale ma il cui copione è stato scritto a più mani e molti dei problemi che oggi si annotano vengono proprio da quell'amministrazione della quale Antonio Battista era assessore al Bilancio.

solo da poco si è aperto uno spiraglio per il Comune cha ha ricevuto dallo Stato la possibilità di pagare le imprese creditrici. “Non è vero che non ho rispettato il programma, lo sto seguendo rigo per rigo mettendo al primo posto chi è in difficoltà” ha aggiunto il sindaco che a pochi mesi dalla fine del mandato sa che i risultati ci sono e sono visibili. Molti lavori sono iniziati, altri ultimati,

strade, marciapiedi, rotatorie, fogne e spartitraffico, alcune gare sono in corso, altre in partenza, e come dimenticare la ricapitalizzazione della Sea e la messa in sicurezza antincendio degli istituti scolastici. “Ammazza”, commenterebbe qualcuno che non vive nel capoluogo molisano. Invece i campobassani non sono soddisfatti . Teresa Manara

Palazzo San Giorgio, tre “tigri” si schierano contro il femminicidio Domani alle 10,30, presso la sala consiliare del Comune di Campobasso, tre amministratrici comunali, Marilina Niro, Adriana Izzi, Marialaura Cancellario, abbandoneranno le buone maniere, scanseranno la retorica e la banalità e daranno un metaforico pugno nello stomaco per risvegliare le coscienze dei cittadini per dire basta a stalking, percosse, minacce, ricatti, femminicidi, disparità sul lavoro, cultura maschilista e patriarcale, stereotipi che umiliano le donne. Un pugno nello stomaco per risvegliare donne e uomini coraggiosi, per denunciare una cultura che odia le donne e una politica inerte, per ricordare giornalisti coraggiosi e attiviste che hanno pagato con la vita la scelta di informare e denunciare le violazioni dei diritti delle donne che avvenivano nei loro Paesi. Un pugno nello stomaco perché non vogliamo più leggere che l’attrice iraniana Marzieh Vafamehr sia stata condannata a novanta frustate e un anno di prigione per aver interpretato il ruolo da protagonista di “My Teheran for Sale”, film che racconta le difficoltà incontrate dagli artisti nella Repubblica islamica. Perché non vogliamo più vedere sui campi di atletica leggera atlete del mondo islamico correre in burkini. Non vogliamo più sentire che in Arabia Saudita alle donne sia vietato guidare, pena l’arresto. Non vogliamo più vedere in diretta tv l’assas-

sinio di Neda, in via Amirabad a Teheran, non vogliamo più vedere alla tv al Arabiya che la giornalista sudanese Lobna Ahmed al Hosseini abbia rischiato 40 frustate per avere indossato un paio di pantaloni, violando così la shariya islamica. Non vogliamo più sapere che Fakhra Younas, ragazza pakistana sfregiata con l’acido dal marito, sia morta suicida a Roma. Non vogliamo più tollerare che Lea Garofalo sia massacrata per farla tacere, che una mamma di Guglionesi venga ammazzata di botte da un figlio tossicodipendente. La Giornata del 25 novembre, nelle intenzioni dell’Onu, deve spingere i governi, le organizzazioni internazionali, a “sensibilizzare l’opinione pubblica” sul tragico perdurare della violenza contro le donne. Domani le italiane sciopereranno per 15 minuti simbolici. Non sarà uno sciopero come quello di Lisistrata di Aristofane, ma sarà la giornata dello sciopero generale delle donne “per fermare la cultura della violenza”. Le donne non sono una categoria ma svolgono spesso due lavori, anche se quello svolto a casa, il vero welfare, sembra scontato. Se le donne si fermassero davvero chissà se il valore di quello che fanno sarebbe finalmente calcolato nel Pil di questo Paese. Si parlerà anche di donne che da vittime si sono trasformate in soggetti politici artefici del cambiamento della realtà nel loro Paese.

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ANNO IX - N째 141 - DOMENICA 24 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

ISERNIA

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Isernia

24 novembre 2013

Salviamo la Carpinone-Sulmona di Gianluca Di Lonardo La ferrovia Carpinone-Sulmona è una linea curva che unisce l'Abruzzo al Molise, un percorso punteggiato da piccoli paesi, boschi, montagne e parchi naturali. E' la seconda tratta ferroviaria più alta d'Italia e rappresenta una delle numerose potenzialità turistiche italiane. Dopo la chiusura delle corse quotidiane nel dicembre 2011 questa linea aveva assunto peculiarità turistiche grazie al lavoro congiunto di Enti e Associazioni fino alla recente soppressione del servizio. Questa decisione lancia nello sconforto una popolazione che, seppur con grande fatica, aveva finalmente compreso e sostenuto a pieno il progetto di valorizzazione e rilancio di un territorio attraverso un mezzo di trasporto ricco di poesia e storia. Tutti i viaggi della tratta abruzzese-molisana registrano costantemente il "tutto esaurito" riuscendo così a portare un cospicuo numero di visitatori nei territori appenninici.

Un turismo consapevole, sostenibile e fortemente interessato alla scoperta delle identità culturali locali, un volano incredibile per piccole realtà schiacciate dal calo demografico e la crisi internazionale. Quest treno non è soltanto un mezzo di collegamento tra luoghi, rappresenta infatti un filo rosso con la storia e le tradizioni, un mezzo in grado di far scoprire aree troppo spesso dimenticate e

che, al contrario, rappresentano le vere peculiarità di un Appennino bello ed affascinante. Migliaia di persone hanno già viaggiato in questi luoghi dalla nascita del progetto ferroviario turistico e le numerose richieste di prenotazioni indicano che questo trend non può far altro che crescere. Mi rivolgo a tutti viaggiatori della Carpinone-Sulmona, ai suoi estimatori, agli abruzzesi

ed ai molisani che credono nelle risorse inespresse del proprio territorio, a tutti coloro che pensano sia giusto investire in un futuro sostenibile attraverso la valorizzazione dell'esistente come forma di tutela del patrimonio nazionale. Mi rivolgo inoltre ai Presidenti di Abruzzo e Molise, all'Amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Italiane, al Presidente di Reti Ferroviarie

Italiane ed inoltre al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ed al Ministro dei Beni e attività culturali e turismo perché si tuteli la tratta ferroviaria come progetto sociale, culturale e turistico per la salvaguardia di un intero ambito. La Carpinone-Sulmona è un treno carico di storia, facciamo in modo che non sia solo un ricordo. Aiutateci a salvarla.

Forestale: irregolari 2 aziende zootecniche su 3 per mancanza di concimaia

Zampogne d’autunno, si riparte da Scapoli

ISERNIA.Al termine di un capillare controllo di tutte le aziende zootecniche presenti sul territorio provinciale gli uomini del Corpo Forestale dello Stato hanno accertato il sostanziale mancato rispetto della normativa da parte delle aziende zootecniche: in 130 casi su 202 controlli - il 64% dei casi - sono state rilevate irregolarità nell’uso della concimaia prevista per legge. Le violazioni rilevate in realtà vanno distinte in due categorie: le aziende che non dispongono affatto della concimaia, ben 68 casi su 130 - ovvero il 52% - e quelle che pur avendo una struttura adibita a concimaia non la utilizzano affatto, 62 casi sui 130 rilevati in totale, quindi il 48%. L’indagine del Corpo Forestale ha interessato tutti i comuni del territorio provinciale rilevando situazioni molto diversificate tra loro, con realtà in cui la totalità delle aziende presenti opera in violazione della normativa di riferimento ad altre in cui vi è rispetto della stessa. Particolarmente grave la situazione in alcuni distretti geografici dove l’allevamento zootecnico rappresenta una voce importante tra quelle produttive come ad esempio nei comuni dell’alta Valle del Volturno (da Pizzone a Filignano passando per Scapoli e Rocchetta, con il 96% di irregolarità); o a Montenero Valcocchiara, dove in 21 aziende su 25 sono state riscontrate irregolarità.Ancor più grave in molti comuni in cui le violazioni sono del 100%: Carpinone e Sesto Campano (8 su 8) Agnone, Fornelli e Isernia (6 casi su 6), Cantalupo, Carovilli e Roccamandolfi (5 su 5). Non mancano ovviamente realtà in cui invece gli allevatori operano nel rispetto della normativa: Capracotta è tra i comuni virtuosi col 100% di aziende in regola rispetto all’uso della concimaia, ma positiva è anche la situazione di Frosolone, dove le violazioni riscontrate sono di molto inferiori alla media, circa 1 su 3, ed il dato è incoraggiante sia in considerazione dell’elevato numero di capi presenti sia del fatto che molte delle azienda sono produttrici di latte. Tale aspetto rappresenta un elemento particolarmente critico giacchè la presenza ed il corretto utilizzo delle concimaie nelle aziende produttrici di latte è un elemento discriminante per la stessa attività. Nel merito il Corpo Forestale sta procedendo ad ulteriori verifiche al fine di segnalare le violazioni alle competenti autorità per i rispettivi provvedimenti di conseguenza. In totale sono state elevate sanzioni per oltre 6.200 €, in quanto le irregolarità prevedono solo 20 € nel caso di assenza della concimaia, e forse proprio tale aspetto rappresenta un limite nell’azione di controllo e prevenzione delle violazioni, da cui tuttavia può derivare un pesante impatto sul territorio e sull’ambiente visto che il letame prodotto viene poi abitualmente abbandonato in siti occasionali. In tal senso sono in corso ulteriori accertamenti al fine di individuare i responsabili delle violazioni, così come già accaduto a Montenero Valcocchiara, dove 4 persone del posto, individuate con appostamenti mirati, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per abbandono di rifiuti costituiti da letame - che ai sensi della normativa di settore è classificato come rifiuto speciale ove non utilizzato in appositi piani di concimazione - nei pressi del Pantano Zittola, preziosa area di rilevante interesse naturalistico. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Isernia, che sta valutando gli atti per i provvedimenti di conseguenza.

Ieri il tradizionale incontro zampognaro per il 2013 SCAPOLI. Ieri a Scapoli sono tornate le zampogne d'Autunno. In occasione dell'Assemblea dei Soci -presso la sede dell'Associazione in Piazza Martiri di Scapoli- il Circolo della Zampogna ha organizzato l'Incontro Zampognaro d'Autunno 2013: il tradizionale appuntamento per appassionati e cultori dello strumento con l'otre, che, dal 25 novembre del 1990 (data di nascita dell'Associazione Culturale), annualmente riunisce soci e simpatizzanti, musicisti e non, provenienti anche da fuori regione, segnando simbolicamente l'inizio della stagione tuttora di maggiore impegno performativo dei suonatori di zampogna e ciaramella (il periodo natalizio). Dopo i lavori assembleari il programma ha visto un momento di Riflessioni sul tema La cultura e la musica popolare nella attenzionedisattenzione istituzionale, con relativo Dibattito Pubblico su un argomento di stretta attualità e di particolare interesse per quanti si occupano di Patrimonio Culturale Immateriale nella nostra regione e nel nostro Paese. Infatti, il Circolo della Zampogna - accreditato presso l'UNESCO in qualità di Consulente del Comitato Intergovernativo dei Paesi aderenti alla Convenzione UNESCO per la

Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale - con tale Pubblico Dibattito intende dare il proprio contributo sia alla diffusione della conoscenza della Convenzione UNESCO che al coinvolgimento delle Comunità locali nei processi di salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, anche nel contesto istituzionale. Ospiti d'eccezione e riguardo quest'anno saranno i realizzatori della Traglia della Zampogna di Jelsi, nonché il Sindaco di questa città e il Presidente del Comitato per la Festa del Grano in onore di Sant'Anna. La Zampogna di grano - realizzata dalla Famiglia Pirro nel rispetto delle misure originali di una zampogna costruita dal M° Luigi Ricci di Scapoli - alloggiata sulla tipica “traglia”, che da oltre duecento anni simboleggia la Festa del Grano a Jelsi, è stata donata lo scorso 27 Luglio (in occasione del Festival

Internazionale della zampogna) alla Comunità di Scapoli tramite il Circolo della Zampogna. La pregevole opera di artigianato artistico è stata consegnata all'Associazione per mano dei componenti del gruppo musicale “Cantine Riunite BAND” che poi si è esibito nel concerto di chiusura della serata del sabato. Gli ideatori di questo “dono” hanno inteso, così, porre le premesse per un “gemellaggio” ideale tra due dei più radicati elementi del Patrimonio Culturale Immateriale della tradizione molisana, ancora vivi e presenti nelle rispettive comunità locali quali, appunto, la zampogna di Scapoli e la Traglia di Jelsi. Infine, come di consueto, l'Incontro Zampognaro si concluderà con la tradizionale Cena Sociale (presso l'edificio delle ex-Scuole Elementari), allietata dalle esibizioni musicali dei musicisti partecipanti.


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Termoli

24 novembre 2013

Consiglio comunale, maggioranza boccia il progetto Gran Manze Termoli – Il Consiglio comunale, terminato nella tardissima sera di venerdì, con i soli voti della maggioranza ha detto no al progetto della Granarolo per l’insediamento del mega allevamento di “Gran Manze” nel territorio bassomolisano; al momento del voto erano assenti dall’aula i Consiglieri di opposizione. Al Consiglio, durato oltre 5 ore, sono stati presenti il presidente della Granarolo Giampiero Calzolari, il presidente della Regione Molise, Paolo Di Laura Frattura, l’assessore regionale all’agricoltura Vittorino Facciolla, i sindaci dei comuni di San Martino in Pensilis, Ururi, Larino, Petacciato, Campomarino, Portocannone, l’onorevole Laura Venittelli, il senatore Eoberto Ruta oltre che a rappresentati di varie associazioni, ex amministratori e semplici cittadini. Giampiero Calzolari, oltre a spiegare le finalità del progetto

Senatore Rura, l’argomento Gran Manze va archiviato TERMOLI – Il colpo di scena non era nell’aria e, pertanto, è calato come una scure. Il colpo di grazia al progetto Gran Manze lo ha inferto il senatore Roberto Ruta con una breve dichiarazione. “Ho ascoltatocon grande attenzione il dibattito nella sala consiliare del Comune di Termoli, ricco di spunti e di considerazioni che ne hanno fatto un’occasione di sano e partecipato confronto. Le decisioni dei Consiglieri comunali, come quella assunta dal Consiglio comunale di Termoli, da capoluogo del basso Molise, vanno rispettate a prescindere dal colore politico. E’ la regola aurea della democrazia e sono orgoglioso da sempre di ossequiarla. Pertanto, a mio avviso, la proposta Gran Manze va archiviata”.

ha sottolineato che “Noi siamo disponibili a scegliere il Molise, ma solo se c’è il consenso”. Consenso che pare proprio manchi toitalmente da parte di tutte le amministrazioni presenti alla seduta sottolineando che: “L’impatto sul territorio è troppo rischioso e poi anche dal punto di vista occupazionale non c’è nessun vantaggio”. Il presidente della Regione Frattura ha ribadito che: “La Regione ha posto delle condizioni, dieci prescrizioni al progetto, e siamo in attesa di risposte”, che è stata fornita prontamente proprio dal presidente della Granarolo: le pregiudiziali

sono state accolte, ora stiamo preparando la documentazione”. Piccola discussione anche sull’ubicazione dei terreni e Calzolaro ha detto che se anche si sta ancora valutando “devono essere in una zona ventosa e non molto distante dal mare”. Terminato il lungo dibattito poco dopo la mezzanotte si è passati al voto contrario della sola maggioranza che ha espresso il no al progetto della mega stalla da dodicimila manze: l’opposizione aveva abbandonato la seduta perché durante la conferenza dei capigruppo non è stata accettata la modifica proposta all’ordine del giorno.

Gran Manze, Di Brino: "Abbiamo votato per la difesa del nostro territorio, mentre la minoranza si é data alla fuga” TERMOLI – Il sindaco Basso Antonio Di Brino interviene a seguito del dibattito e del voto espresso in Consiglio comunale, sul tema delle Gran Manze. “Il Consiglio comunale sulle Gran Manze – ha commentato Di Brino – ha dimostrato ancora una volta che questo territorio non solo è vivo, ma è anche determinante per le scelte che dovranno essere assunte in ambito regionale. Ringrazio il consigliere Ciarniello e il gruppo Fratelli d’Italia per aver stimolato questo dibattito attraverso la mozione votata in Consiglio comunale, così come ringrazio la presidenza del consiglio e la struttura comunale per aver organizzato egregiamente una seduta dell’assise civica ricca di contributi da parte dei vertici istituzionali della Regione Molise, della delegazione parlamentare molisana, dei vertici della Granarolo, dei sindaci dei comuni limitrofi, delle associazioni e dei cittadini. Un grazie sentito al presidente e al vicepresidente vicario della Granarolo S.p.A., Calzolari e Federici, per aver ascoltato con grande attenzione le perplessità rivolte nei confronti del loro progetto e per il sereno contributo apportato nel corso del dibattito. Esprimo inoltra la mia gratitudine ad ogni singolo Consigliere comunale di maggioranza, anche a chi non è potuto intervenire per motivi giustificabili, per aver sostenuto in maniera ferma e decisa la posizione a difesa del nostro

territorio; noi non abbiamo nulla contro la società Granarolo, o contro gli allevatori che la costituiscono, ma riteniamo che questo progetto non abbia nulla a che vedere con la crescita e lo sviluppo della nostra regione. Riteniamo invece che si tratti di un progetto dal forte impatto ambientale e che non conceda spazi rilevanti allo sviluppo di filiere produttive di grande respiro. In sostanza non abbiamo intravisto alcun beneficio per questo territorio, ma solo criticità, peraltro non chiarite in nessun intervento che abbiamo ascoltato. Mi permetto di sottolineare come questa Amministrazione abbia dimostrato ancora una volta, a differenza purtroppo dei vertici della Regione Molise e della delegazione parlamentare molisana, di voler aprire al dialogo con il territorio: ancora oggi, infatti, non mi spiego il motivo per cui la grande platea istituzionale e civile presente a Termoli, non sia mai stata convocata in ambito regionale. Detto ciò, ricordo ai termolesi e ai molisani che questa Amministrazione, dopo aver detto no al nucleare, alle trivellazioni in mare, alle centrali biomasse, al biodigestore e all’impianto eolico offshore, ha detto no ad un altro progetto, che non avrebbe portato né lavoro né sviluppo a quest’area, ma solo criticità ambientali. Non posso fare a meno di rilevare, poi, l’assoluta irrazionalità del gruppo consiliare di centrosinistra che, pur essendo

contraria al progetto Gran Manze, ha pensato di defilarsi al momento del voto palesando una totale incoerenza politica e una chiara incapacità di poter guidare questo territorio; appare ad esempio illogico l’atteggiamento del consigliere Erminia Gatti la quale, dopo aver espresso il suo netto dissenso nei confronti del progetto Gran Manze, evidenziando anche una forte divergenza dal senatore Ruta, suo compagno di partito, ha preferito non votare la nostra mozione. Così come è assolutamente inverosimile la fuga dall’aula del consigliere Di Giandomenico, il quale tenta di riproporre la sua figura di leader di questa città, rifuggendo però il voto dinanzi ad una decisione così importante per la comunità termolese e per quelle limitrofe: un fulgido esempio di doti assolutamente virtuali. Evidentemente dopo averci regalato le industrie chimiche, la centrale a biomasse e la turbogas, Di Giandomenico voleva rifilarci anche quest’ultimo “cadeau”.Ancora una volta abbiamo assistito ad una atteggiamento di prona quiescenza della minoranza dinanzi a chi vuole svendere questo territorio e dinanzi a logiche contrarie al benessere della collettività. Noi abbiamo dimostrato di voler difendere la qualità dell’ambiente e del nostro territorio, e abbiamo fatto una scelta. La minoranza, invece, ha preferito la fuga”.

Giornata Internazionale per l’eliminazione Al via il progetto ‘On the road’, strada e prevenzione della violenza contro le donne entrano a scuola TERMOLI - Il 17 novembre 1999 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne e ha invitato i Governi, le Istituzioni, la società civile a sensibilizzare l’opinione pubblica in quel giorno. La violenza sulle donne è una violazione dei diritti umani che coinvolge tutti gli strati e gli ambiti della società, da quello familiare a quello sul lavoro. Minacciare, umiliare, picchiare: la violenza sulle donne non è solo l’aggressione fisica di un uomo contro una donna, ma include anche vessazioni psicologiche che minano l’autostima e l’identità creando isolamento, ricatti economici, minacce, violenze sessuali, persecuzioni che spesso vengono usate per esercitare il potere degli uomini nei confronti delle donne, attraverso un clima di paura che il più delle volte coinvolge anche i figli. A volte la violenza di genere sfocia nella sua forma più estrema, il “femminicidio”: nel solo 2012 sono morte 120 donne. In Italia ogni 7 minuti un uomo stupra o tenta di stuprare una donna. Ogni 3 giorni nel nostro Paese un uomo uccide una donna.“Usciamo dal silenzio” e diamo voce al dolore parlandone e denunciando le sopraffazioni, senza avere paura, agli organi competenti. La Consigliera di Parità della Provincia di Campobasso ha realizzato le shopping bags “Usciamo dal silenzio”- Basta violenza sulle donne!” per contribuire alla sensibilizzazione sul fenomeno della violenza di genere. Per la diffusione del messaggio è stata scelta la distribuzione gratuita presso i supermercati alimentari quali luoghi deputati al consumo self-service, emblemi della quotidianità di oggi e

frequentati da chiunque. Supermercati alimentari a Termoli che hanno aderito all’iniziativa presso i quali verrà distribuita la shopping bag “Usciamo dal silenzio” il 25 novembre 2013: Oasi - Via Madonna Delle Grazie, 53; Limongi - Via Adriatica, 5; Conad (Centro Commerciale “Lo Scrigno”) - Via Martiri Della Resistenza, 95; Maxi Tigre (Centro Commerciale “Il Punto”) - Via Corsica, 188/192.

Partecipato il convegno “Musica Hodie” organizzato dal Rotaract TERMOLI – Molto partecipato il convegno "Musica Hodie", organizzato dal locale Rotaract che si è tenuto ieri mattina nell’aula magna del Liceo Classico "G. Perrotta". Dopo i saluti del Dirigente scolastico, Antonio Franzese, e della presidentessa Rotaract, Rossella Travaglini, ci sono stati gli interventi del dottor Giuseppe Massariello che ha parlato di "Musica e Società" e la dottoressa Monica Gammieri su "La magia di un concerto: la musica tra emozioni e processi neurocognitivi"). Gli interventi sono stati moderati dalla vice presidente Rotaract Martina Gonnella. In serata secondo appuntamento per sensibilizzare e promuovere l’associazione e a raccogliere fondi per il Service distrettuale “Una goccia per la vita”, per sostenere la ricerca nei centri di oncoematologia pediatrica di Pescara, Ancona e Perugia.

TERMOLI – Prende il nome dal celebre romanzo ‘On the road’ e, come nelle celebri pagine di Jack Kerouak pone l’attenzione sulla strada, il disagio di una generazione, il fascino per la libertà e allo stesso tempo la prevenzione degli incidenti stradali. Voglia di libertà e prevenzione dagli incidenti stradali sembrano due termini in antitesi e invece possono benissimo convivere. Come? A spiegarlo sono tre professionisti legati da un destino comune, quello di essere stati presenti a molti, troppi, incidenti stradali. Elda Della Fazia, medico, Carlo Virgilio, carabiniere, Valentina Fauzia, giornalista, che parleranno agli studenti delle scuole superiori termolesi, neopatentati o prossimi all’esame di guida, della semplicità con cui si provoca o ci si trova coinvolti in un incidente stradale, degli orrori delle conseguenze e delle molteplici possibilità per evitarlo. In relazione al tema della prevenzione saranno mostrati video e affrontate le tematiche dell’assunzione di droghe, alcool, disattenzione, e si discuterà di guida sicura. Il progetto prevede diversi incontri nelle scuole superiori di Termoli, il primo appuntamento è quello di martedì 26 novembre al Liceo Classico ‘G. Perrotta’, si prosegue il 9 dicembre con il Liceo Scientifico Alfano.


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Termoli

24 novembre 2013

Individuato e arrestato il complice del gruppo malavitoso autore dei reati di furto, rapina e resistenza a pubblico ufficiale LARINO - Come si ricorderà, lo scorso 26 aprile i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Larino e delle Stazioni di Rotello e Ururi, arrestarono in flagranza di reato 3 persone tra cui A.M. 30enne di Santa Croce di Magliano e due cittadini romeni M.M.I e R.M. rispettivamente di 28 e 22 anni, entrambi provenienti da Torremaggiore (FG), tutti già censurati, poiché responsabili del furto di 200 mt di cavi lineari in rame, in contrada “Verticchio”. In quella circostanza vennero sorpresi mentre erano intenti a recidere i cavi elettrici, ma furono interrotti dall’arrivo dei carabinieri, tanto da abbandonare sia la refurtiva che gli arnesi utilizzati, ed allontanarsi a bordo di un’autovettura con targa straniera. Le immediate ricerche estese sino ai confini del limitrofo territorio foggiano, consentirono di individuarli e bloccare i suddetti. Due di questi mentre si trovavano a bordo di un ulteriore automezzo, mentre altri due vennero scorti dagli stessi militari mentre erano intenti e dileguarsi. In tale frangente uno venne fermato a seguito di una collut-

tazione in cui il militare riportò delle lesioni ad una mano giudicate guaribili dai medici in 30 giorni. L’attività di ricerca del fuggitivo, attraverso una costante e intensa attività investigativa condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile di Larino, con la determinante collaborazione dei carabinieri di Torremaggiore, ha consentito di identificare il 4° complice e di dare esecuzione al provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal Gip del Tribunale di Larino il 14 novembre scorso, che ha pienamente concordato le risultanze investigative. Venerdì mattina, quindi, M.R 37enne di nazionalità romena e dimorante in Torremaggiore (FG), i Carabinieri di Larino collaborati da quelli di Torremaggiore e della Compagnia d’Intervento Operativo dell’11° BTG carabinieri “Puglia” di Bari a seguito di localizzazione, hanno proceduto all’arresto di M.R 37enne di nazionalità romena e dimorante in Torremaggiore (FG), al quale sono stati contestati gli stessi reati degli altri complici: furto, rapina e resistenza a pubblico ufficiale.

Celebrata la giornata mondiale della pesca LITORALE - E’ stata celebrata la Giornata mondiale della pesca che ha ricordato la situazione di precarietà in cui vivono molti pescatori che svolgono un lavoro pericoloso. Nella ricorrenza della Giornata mondiale della pesca il Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti e itineranti, nel ricordare il dramma delle Filippine dove oltre la metà delle persone colpite dal tifone sono famiglie di pescatori e lanciando l’invito a contribuire al Fondo speciale per la gente di mare del paese asiatico, ha preparato un messaggio firmato dal cardinale Antonio Maria Vegliò, presidente

del dicastero, e del segretario Joseph Kalathiparambil. “La pesca – si legge nella lettera – è sviluppata secondo la logica del profitto: riempire le reti al massimo nel minor tempo possibile con scarsa considerazione del patrimonio ittico e dei tempi di rigenerazione”. Il principio del guadagno che influenza il mondo della pesca, da quella industriale a quella artigianale, porta i pescatori a lavorare in condizioni meteorologiche avverse e per lunghe ore, con eccessiva fatica che causa infortuni e incidenti a volte anche mortali. “La protezione sociale per il pescatore e la fa-

Visita al primo presepe di San Francesco TERMOLI – La locale Pro Loco organizza per il 5 e il 6 gennaio una gita a Greccio con visita anche a Orvieto – Civitabagnoregio. L’iniziativa avviene in occasione della rievocazione storica della nascita del primo presepe della storia realizzato da San Francesco D’Assisi. Per informazioni e prenortazioni: viaggiaconlaproloco@libero.it (Maurizio T. 3387751739); www.prolocotermoli.com; oppure presso la sede della “ Polisportiva Porticone” in Via Padova.

Notizie in breve. MONTENERO DI BISACCIA Venerdì 29 novembre alle ore 16,30, presso la sala consiliare del Municipio, si riunirà in seduta straordinaria il Consiglio dell’Inione dei Comuni del “Basso Biferno”. Tra i punti all’ordine del giorno: l’assestamento generale al Bilancio di previsione 2013. CAMPOMARINO – Lunedì 25 novembre alle 18 in prima convoca-

miglia è ridotta al minimo, se non inesistente”. Il documento evidenzia come nella pesca industriale i contratti di lavoro “sono carenti o irregolari”, i salari inadeguati e mancanza dei requisiti di sicurezza, mentre in quella artigianale inquinamento e distruzione dell’habitat costringono i pescatori a spingersi al largo con imbarcazioni inadatte. I rapporti familiari sono messi a dura prova dalle permanenze in mare con le mogli che assumono il doppio ruolo di padre e madre. Fatti questi che rendono i pescatori “uomini senza voce nella società”. Qualche cenno è fatto anche per la

globalizzazione e allo sfruttamento di lavoratori migranti costretti a forme di lavoro forzato, diventando vittime del traffico di persone. In questo modo l’Apostolato del mare vuole “essere voce di chi non ha voce” denunciando “le difficili situazioni di lavoro e vita” dei pescatori e delle loro famiglie, rinnovando l’appello ai governi affinché ratifichino “la Convenzione sul lavoro”. La lettera del Pontificio Consiglio termina con le parole di papa Francescoche sollecita a pregare Maria “Stella del mare” affinché sostenga i cappellani e i volontari dell’Apostolato del mare.

Furti in paese, comitato civico Montenero Libera chiede più sicurezza MONTENERO DI BISACCIA – Furti e qualche gesto non più sopportabile sono le lamentele più frequenti da parte dei residenti raccolte dal comitato civico “Montenero Libera” che chiede più “sicurezza” nel centro abitato. “A seguito di furti subiti da parte di cittadini anziani, principalmente nelle vecchie zone del paese e nei pressi della chiesa di san Matteo – scivono dal comitato -, e a seguito dell’aumentare nelle suddette zone di persone straniere e non che girano ubriache durante le “spente” serate monteneresi, ci sono arrivate richieste dalla cittadinanza per una maggiore messa in sicurezza delle strade e delle piazze. Mettere in sicurezza la cittadina di Montenero era il punto principale del programma del sindaco Travaglini. Su quest’argomento si è giocata gran parte della poi vincente campagna elettorale del nostro Sindaco. Sicuri che il primo cittadino condivida appieno la nostra richiesta perché è stato lui stesso il promotore di queste azioni – conclude la nota -, ringraziamo i cittadini che credono che noi giovani possiamo avere una parte attiva nel migliorare la quotidianità della comunità”.

San Giacomo e Pittston “Città Sorelle”

SAN GIACOMO DEGLI SCHIAVONI - Ieri mattina, come riportato sul sito San Giacomo degli Schiavoni e a firma Oscar De Lena, nella sala consiliare del Comune, alla presenza del sindaco Rino Bucci, dell'Assessore Angela Bracone, dei dipendenti zione si riunisce il Consiglio comucomunali e di nale e il presidente dell’assise ha coalcuni cittadini municato di integrare con urgenza sangiacomesi, all’ordine del giorno altri due argola signora Joyce menti: Sistema Turistico integrato riNotartomas e viera molisana, approvazione suo marito accordo di programma; Ordine del Charlie Cook giorno su solidarietà ai comuni alluprovenienti vionati della Sardegna, salvaguardia dagli Stati Uniti, della popolazione dai rischi presenti hanno consesul territorio comunale e vincoli del gnato, al sinpatto di stabilità. daco Rino

Bucci, un "Attestato" firmato dal sindaco di Pittston Mr. Jason Klush e del City Manager Joe Moskovitz in cui si dichiara che le due cittadine di Pittston (Pennsylvania) e San Giacomo, sono diventate "Country Sister" ossia "Città Sorelle". E' seguito uno scambio di doni tra le due comunità: il sindaco di Pittston ha inviato a S.Giacomo una serie di gadget che loro realizzano ogni anno in occasione del "Tomato Festival" e agli ospiti sono stati donate due tegole con la riproduzione dell’Arco dell'Orologio simbolo più importante del paese realizzato dai ragazzi della Porziuncola. Prima della consegna dell'attestato, gli ospiti sono stati accompagnati da Oscar De Lena,

che da alcuni anni si era fatto promotore per realizzare tale gemellaggio, prima in visita al Borgo Antico di Termoli con la sua bellissima Cattedrale e il Castello e poi per le vie di S.Giacomo soffermandosi particolarmente sotto l'Arco dell'Orologio, in Chiesa e visitando il frantoio Perrotta. Il momento più emozionante, che ha fatto lacrimare gli occchi della signora Joyce, è stato quando le è stata mostrata la casa dalla quale erano partiti i suoi bisnonni Joseph e Josephine. La giornata si è conclusa con un ottimo ed abbondante pranzo offerto agli ospiti della famiglia Candiglioti in un tipico ristorante sul lago di Guardialfiera.



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24 novembre 2013

Pagina redazionale singolarmente autogestita Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto

A CAMPOBASSO PRIMISSIMA VOLTA STREPITOSA BAMBOLINA, SUPERSEXY CON FISICO MOZZAFIATO, UNA BOMBA DEL PIACERE INFINITO. 5^NATURALE, AMANTE DEI PRELIMINARI, COMPLETISSIMA, ANCHE LATO B. IO INIZIO DOVE LE ALTRE FINISCONO!!! TI FARO' VOLARE IN PARADISO 346.5939277 A CAMPOBASSO SUPER NOVITA’ GIULIA, BELLISSIMA BAMBOLA 19ENNE, ALTA E SNELLA UNA BOMBA SEXY, MASSAGGIO PROSTATICO E SOTTO LA DOCCIA. TI ASPETTO 389.4765728 A CAMPOBASSO E’ ARRIVATA LA REGINA DEL PIACERE, PROVOCANTE BRUNA, PICCANTISSIMA SUDAMERICANA, SENSUALISSIMA, FISICO STATUA-

RIO,BELLEZZA ESPLOSIVA, 6^ MISURA NATURALE, AMANTE DEI PRELIMINARI ...FACCIO TUTTO QUELLO CHE VUOI...SONO L'UNICA CHE TI FARA' DIVERTIRE ANCHE GIOCHI PARTICOLARI, AMBIENTE RISERVATO ANCHE LA DOMENICA DALLE 8 ALLE 23. TEL. 327.1743420

6^NATURALE, ELEGANTE, PASSIONALE, BELLEZZA MEDITERRANEA, SOLARE, COCCOLONA, VOGLIOSA PER FARTI PROVARE FORTI SENSAZIONI. UNICA…LASCIATI ANDARE , AMBIENTE RISERVATO E PULITO. COMPLETA…CIAO TI ASPETTO 327.7168368

A CAMPOBASSO NATALY, BELLEZZA MULATTA, PRIMA VOLTA IN CITTÀ. FISICO PROROMPENTE, 7^ MISURA NATURALE, PRONTA A FARTI DIVERTIRE CON LUNGHI PRELIMINARI AL NATURALE. VIENI A TROVARMI TI FARÒ DIVERTIRE E CONOSCERE L’ESSENZA DEL PIACERE. TUTTI I GIORNI CHIAMA IL 329.4014892

A CAMPOBASSO VALENTINA VERA NOVITA’ ASSOLUTA. BELLISSIMA BAMBOLINA 23ENNE, BELLA PELLE VELLUTATA TUTTA DA COCCOLARE. PICCANTE BIRICHINA, UNA VERA ROSA DA SFIORARE, UNICA, FRIZZANTE. RICEVO IN AMBIENTE RISERVATO E PULITO, COMPLETA…VIENI, CI DIVERTIAMO ALLA GRANDE, CHIAMAMI 345.6071542

A CAMPOBASSO PRIMA VOLTA MEGAN, 23ENNE,

Meteo Campobasso

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A CAMPOMARINO ALESSANDRA, PRIMA VOLTA IN CITTA', BELLISSIMA VENEZUELANA, AMANTE DEI LUNGHI PRELIMINARI AL NATURALE, PRONTA A TUTTO, TI FARO' TOCCARE IL CIELO CON UN DITO! MERAVIGLIOSA E SENSUALE, TI MANDERO' IN ESTASI, AMO FARE TUTTO SENZA TABU' E SENZA FRETTA, TUTTI I GIORNI, CHIAMAMI NON TI PENTIRAI 389.4654378 A ISERNIA SUPERNOVITA’!!! APPENA ARRIVATA SHARON, BELLEZZA ESUBERANTE, 20ENNE, AMANTE DEGLI INTENSI MOMENTI DI PIACERE E DEL MASSAGGIO PROSTATICO, PRELIMINARI AL NATURALE FINO ALLA FINE, TI FARÒ DIVERTIRE E CONOSCERE L’ARTE DELL’AMORE 342.3042323

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