ANNO IX - N° 117 - GIOVEDÌ 24 OTTOBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno a Nunzia Lattanzio
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Nunzia Lattanzio. La battagliera consigliere regionale non demorde nella richiesta di chiarimenti in Consiglio regionale. Così come sulla necessità che si chiarisca il dualismo di Vincenzo Niro presidente del Consiglio e capogruppo dell'Udeur. Ma il presidente non deve rappresentare tutti i gruppi? E' stato sempre così nella storia politica regionale molisana. Ma la Lattanzio sottolinea che questa azione di legalità non le ha fatto disperdere l'interesse supremo dei cittadini molisani che è priorità indiscussa della sua azione pubblica.
Il Tapiro del giorno alla maggioranza in Comune
Il Tapiro del giorno lo diamo alla maggioranza in Comune. Ancora a vuoto la seduta del Consiglio comunale a Campobasso per mancanza di numero legale. Intanto resta in piedi la mozione di sfiducia all'assessore Nicola Gesualdo mentre molti consiglieri non gradiscono l'operato di altri due componenti quali Giuseppe Cimino e Donato Toma. Tutti contro tutti e un'opposizione che, a sua volta, vivacchia alla giornata pur di arrivare fino in fondo. E il centrosinistra? Ricorda i tempi del sindaco Di Fabio. E, dunque, dieci anni di amministrazione persi a danno della città.
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2 24 ottobre 2013
“Lavoro!” “Lavoro!”: evocazione ricorrente in una realtà che non ne dà e non ne produce
Il gruppo di lavoro incaricato da Petraroia di seguire la fase liquidatoria delle Comunità montane e di curare la sistemazione del personale, s’è perso per strada Ennesimo carrozzone molisano il gruppo di lavoro incaricato dalla Regione di seguire l’evoluzione della fase liquidatoria delle Comunità montane e, soprattutto, come e dove collocare il personale. Non una bazzecola, trattandosi di oltre 100 unità che i sindacati si premurano di tutelare (magari si dessero da fare con lo stesso zelo per dare lavoro ai disoccupati!). Ed è per questo che i sindacati (Cgil, Cisl e Uil) si sono detti disposti ad entrare nel gruppo di lavoro pensato e realizzato dal vicepresidente regionale Michele Petraroia, con i segretari generali delle Comunità montane Pino Gallo, Giuseppe Murgolo e Angela Tommasone e i direttori dei Servizi Enti locali, Avvocatura e Personale della Regione. Un gruppo che però dalla costituzione ad oggi non ha dato nessuna indicazione al frastornato Petraroia che, nel costituirlo (il gruppo) s’è lasciato andare a questa sintomatica dichiarazione: “Il metodo della concertazione è fondamentale per non delegare solo alla politica scelte importanti che devono fare i conti con le la difficile situazione finanziaria che sta vivendo la nostra Regione ed è fondamentale ciò che pensano i sindacati”. Con le Comunità montane la Regione non c’ha capito niente prima, quando erano in pieno esercizio; non ci sta capendo niente nella fase della loro liquidazione. Pare capisca e sappia interessarsi solo delle questioni economiche che riguardano il personale che, detto sottovoce, prende lo stipendio, ma non ha niente da fare; assolutamente niente, non avendo le Comunità montane in liq-
uidazione compiti e servizi da svolgere. Fa rabbia a pensare ai tantissimi giovani senza lavoro, disperatamente alla ricerca di un’occasione! Ebbene, i sindacati, su sollecitazione dei segretari generali delle Comunità montane preoccupati per sé e per i dipendenti dello stipendio a fine mese, sono stati messi sotto pressione perché intervenissero nei confronti della Regione per fare in modo che fosse puntuale nell’accreditare il finanziamento, mica si sono posti il problema di trovare una soluzione di lavoro che giustificasse i soldi che prendono. Difatti, l’incontro con Petraroia e la costituzione del gruppo, sono stati improntanti sugli aspetti economici della situazione e per mettere le mani avanti nel rifiutare l’idea che il personale possa essere sparpagliato nelle varie Unioni di comuni come da qualche parte è stato ipotizzato. L’obiettivo dei dipendenti e dei sindacati che li rappresentano è quello di vederli inclusi nei servizi e negli uffici regionali. Sistemazione delle più comode, remunerative e gratificanti. Sistemazione che Petraroia non ha voluto avallare di suo, preferendo, come ha fatto, servirsi del gruppo di lavoro che, però, a quanto pare, se la prende comoda a studiare la formula migliore per arrivare a integrare le 100 e passa unità delle Comunità montane nell’organico regionale, in attesa che i commissari liquidatori finiscano il loro lavoro. “Lavoro!” “Lavoro!”: evocazione ricorrente in una realtà che non ne dà e non ne produce. Ma solo stipendi. Dardo
L'INTERVENTO
10 domande per 100.000 euro a tutela del pubblico interesse di Nunzia Lattanzio* Spero che sia questo il mio ultimo intervento volto a tutelare la legalità lesa dai comportamenti oggettivamente illegittimi di Vincenzo Niro.10 domande al Dott. Niro: 1. Quando e dove ha avuto luogo la riunione del gruppo consiliare Popolari Udeur nella quale si sarebbe dovuto procedere alle elezione del capogruppo? 2. Chi ha partecipato alla presunta riunione per la elezione del capogruppo? 3. Il Dott. Niro è stato eletto capogruppo e da chi? 4. Se si, come e quando ha proceduto all’invio della sua designazione al Presidente della Giunta regionale del Molise? 5. E’ agli atti del Consiglio regionale un verbale di elezione a firma dei componenti il gruppo Popolari Udeur, verbale analogo a quello prodotto e sottoscritto dai componenti i gruppi pluricellulari del PD, IDV e PDL? 6. Come ha fatto il Dott. Niro, privo di legittimazione e pertanto in assenza di
potere, a gestire i soldi pubblici destinati al gruppo consiliare Popolari Udeur non essendo egli mai stato eletto capogruppo? 7. Come ha fatto ad assumere 16 unità lavorative pur sempre in assenza di legittimazione e, pertanto, privo di potere? 8. Come ha fatto a gestire 100.000,00 euro, pur sempre in assenza di legittimazione e, pertanto, privo di potere? 9. Ritiene il Dott. Niro che le funzioni legislative espletate dai gruppi consiliari con precipuo indirizzo politico siano conciliabili e compatibili con la funzione di terzietà e di garanzia che è propria del Presidente del Consiglio regionale? 10. Ove dovessero sorgere contrasti fra i gruppi consiliari come intende, da Presidente del Consiglio regionale, tutelare il gruppo Popolari Udeur?Vincenzo Niro, Presidente del Consiglio regionale del Molise e capogruppo Popolari Udeur, versa nell’assoluta illegittimità, con tutte le conseguenze previste dalla legge.Si attendono puntuali e documentate risposte. *Consigliere regionale
Sanità, manca il coraggio di agire di Giuseppe Di Iorio Quali le prospettive del Sistema sanitario regionale? Come andare a costruire un percorso nuovo alla luce della confusione dei tagli del governo e del Piano di rientro? Chi si occupa di cambiamento dal punto di vista teorico, così come il manager chiamato concretamente a gestire il cambiamento, sa quanto possa essere importante trovarsi di fronte ad un momento di crisi significativa. Perché dalla consapevolezza dell’esistenza di una crisi, dei rischi connessi, delle possibili conseguenze e dell’urgenza di dover affrontare alcuni nodi decisionali ed operativi, emerge la predisposizione a cambiare. Tecnicamente si identifica questo aspetto con il fatto che sistemi, organizzazioni ed individui tendono ad essere problematistic searcher, cioè si attivano per cambiare quando percepiscono un fenomeno come un problema degno di essere affrontato e di
portata tale da richiedere un mutamento di prassi, consuetudini, regole vigenti. Bisogna partire dalla presa visione del problema nella sua intierezza per poter ripartire a costruire un'ossatura nuova del sistema. Indubbiamente i Piani di rientro potevano rappresentare un’occasione per rendere più incisiva la percezione collettiva dell’importanza di cambiare, nella politica, nella dirigenza, nei professionisti, nella cittadinanza, a tutti i livelli e latitudini del sistema sanitario regionale. Un’occasione per ridefinire una visione di sistema, un’ambizione collettiva attorno a cui aggregare motivazione, senso di appartenenza, identità con il sistema. Per fare ciò occorreva usare il Piano di rientro non solo come documento tecnico per identificare colpevoli, capri espiatori e spazi di razionalizzazione (e razionamento), ma soprattutto come strumento di valorizzazione delle potenzialità, di prefigurazione di scenari a cui tendere. Da
noi, invece, la politica ha preferito il terreno dello scontro, delle ripicche, delle accuse e delle denunce. Dimenticando il suo ruolo di proposta e di programma. Girando il ragionamento all’inverso: occorreva cambiare non per risolvere tanti problemi, pur veri, ma soprattutto per ambire a costruire un servizio regionale sanitario moderno, efficiente, innovativo. Può sembrare una questione di lana caprina, ma non lo è se consideriamo quanto sia importante nella motivazione delle persone la comprensione e la condivisione della ragione per cui vale la pena lavorare, impegnarsi al di là dei propri interessi individuali e di gruppo. Era poi anche l’occasione per delineare alcune grandi strategie direzionali di medio-lungo periodo quali scheletro della visione futura del Servizio regionale. Il canovaccio di fondo, invece, è rimasto quello dell’approccio razionale-burocratico al cambiamento, fatto da un pensiero normativo scollegato dalla diretta va-
lutazione della azionabilità dei cambiamenti prefigurati, almeno stante le non mutate condizioni di scarsa coesione politica e capacità gestionale del sistema. Il Piano di rientro, così, ha finito con il prefigurare spesso interventi occasionali, talvolta virtuali perché costruiti su informazioni formali e non sostanziali (si pensi alla questione dei posti letto), anacronistico in alcuni aspetti (ad esempio la dotazione dei PL fissa o per specialità quale senso ha nell’epoca degli ospedali pensati per intensità di cura ed assistenza?). Si poteva fare meglio? Viene facile dire di sì. E allora oggi la politica abbia un sussulto, parta dalla costruzione di un Piano di rientro con più 'personalità' rispetto allo stesso schema richiesto dalla burocrazia delle relazioni interistituzionali. Si arrivi ad un suo più estensivo nel sistema per attivare a tutti i livelli la consapevolezza della necessità a cambiare.
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3 24 ottobre 2013
Le parole che tornano in dietro e fanno male. La campagna elettorale di Frattura e le sue contraddizioni
Dovunque va c’è sempre qualcuno che gli ricorda una promessa non mantenuta Nel consiglio comunale di Campobasso, come alla Cattolica, gli aspetti paradossali di una sanità alla sbando. Il Cardarelli potrebbe non risultare agibile, ma nessuno ne parla Le parole come boomerang. Tornano indietro. E fanno male. Se ne sta accorgendo il presidente della giunta regionale Paolo di Laura Frattura che di parole ne ha dette tante in campagna elettorale preso dall’entusiasmo di una platea che gli cresceva davanti e gli faceva pregustare il successo (che c’è stato). Più la platea cresceva, più andava giù con le promesse e gli incanti. Le une mancate, e gli altri svaniti. In consiglio comunale, a Palazzo san Giorgio, trattando della sanità e del Cardarelli, gli sono state rinfacciate le promesse fatte e non mantenute. Il presidente se n’è andato per i rami, ha divagato, non ha mancato di attaccare chi lo ha preceduto, s’è difeso, ma ha mostrato di essere vulnerabile, soprattutto quando gli hanno ricordato che continua a dire ciò che ha detto in campagna elettorale (il Cardarelli sarà il perno dell’assistenza sanitaria; l’inclusione nella sanità pubblica della parte migliore della sanità privata <Neuromed e Cattolica>; il rientro dal debito; l’ innalzamento della qualità delle prestazioni; la riduzione dei tempi d’attesa). Un turbinio nel quale s’è perso, per riguadagnare l’attenzione di nuovo con promesse e fughe in avanti. Gli saranno fischiate le orecchie quando gli è stato sussurrato dell’agibilità del Cardarelli, problema gigantesco finora occultato abilmente, ma destinato a venire a galla. E quando sarà, se ne vedranno delle belle. L’agibilità, dunque, di una struttura imponente nell’aspetto, fragile nella sostanza, che porterà a valutazioni e a decisioni dirompenti, com’è facile immaginare. La chiusura, ad esempio. Che favorirebbe il trasferi-
mento, armi e bagagli, nell’adiacente struttura della Cattolica, e l‘immissione sul mercato della speculazione edilizia dei volumi del Cardarelli da abbattere e ricostruire. Il trasferimento, a sua volta, favorirebbe la ricerca di un sistema d’integrazione delle professionalità pubbliche con quelle private. Ecco, potrebbe essere questa la sanità tra il dire e il fare (affari). Tornando alle parole dette che tornano indietro, c’è gente che ha registrato ed oggi sbobina. Per cui gli sarà oltremodo difficile bypassasse le Forche Caudine della memoria. Non avrà registrato, ma ricorda a menadito, invece, l’infermiere dalla Cattolica, Guglielmo De Cicco, ugualmente interessato a chiarire con Frattura il perché del suo atteggiamento ondivago e sfuggente, soprattutto nel dare e nel non rispettare gli appuntamenti. Dice De Cicco: “Noi lavoratori della Fondazione Giovanni Paolo II avevamo con te un appuntamento fissato da un mese per avere risposte, belle o brutte che fossero, e tu hai, invece preferito l’ audizione del consiglio comunale di Campobasso”. E sul fronte delle promesse elettorali altra puntualizzazione: “In campagna elettorale, sei venuto in Fondazione e hai dichiarato che tu e la tua squadra avreste dedicato alle problematiche occupazionali e della tutela della salute una sensibilità totalmente diversa da quella che altri avevano dimostrato in precedenza, e che al primo licenziamento avresti messo in discussione l’ accreditamento della Fondazione”. Promesse, che hanno indotto il colto e l’inclita dell’elettorato molisano a dargli fiducia, a mettersi nelle sue mani fatte balenare instancabili e taumaturgiche. Il risultato? A Frattura glielo ricorda De Cicco in questi ter-
mini incontrovertibili: “Sono passati 7 mesi, la Fondazioni ha licenziato, tu però l’ accreditamento non l’hai tolto e adesso ci anche sfuggi quando chiediamo di incontrarti”. Ci sarebbe da chiosare, come da prassi, ma non è stata ancora inventata la formula che cambia la bugia in verità. Tutt’al più in credulità. Nella quale sono caduti in tanti, che oggi intendono puntualizzare. E ben fanno. Dardo
Sui futuri tagli da parte del governo centrale alza le mani: è colpa di Letta
Sanità, Frattura scarica la ex Cattolica A Campobasso invece applica il progetto di Iorio: integrazione pubblico e privato ristrutturazione del Cardarelli e trasferimento di alcuni reparti alla Fondazione CAMPOBASSO. Cosa succederà alla sanità molisana? Il presidente della Giunta e commissario ad acta, Paolo di Laura Frattura, o non ha idea di cosa fare o non vuole dirlo. Ovunque vada a parlare di Sanità, pronuncia sempre le stesse parole: rafforzare gli ospedali della zona in cui parla. E’ successo a Venafro, Isernia, Agnone,Termoli ed ora Campobasso. Sulla Fondazione Giovanni Paolo II poi, la questione è ancora più ingarbugliata. Frattura si mette su posizioni difensive e afferma: “Abbiamo chiesto alla Fondazione di soprassedere sui 45 licenziamenti, dopo di che abbiamo chiesto e siamo stati parte attiva per i contratti di solidarietà, siamo stati parte attiva perché si definisse un percorso di cassa integrazione per questo periodo di accompagnamento. Rispetto a tutti gli impegni che noi abbiamo assunto per garantire continuità occupazionale alla Fondazione, devo dire che abbiamo ricevuto soltanto un no fermo e secco dalla Fondazione.
Come Regione ci impegniamo sempre perché il primo obiettivo del nostro governo è la salvaguardia dei livelli occupazionali”. Impegni? Un termine che in concreto non ha davvero prodotto nulla. Ovviamente queste parole il buon Frattura non le ha pronunciate all’incontro con i lavoratori e i sindacati della ex Cattolica. Lui, il governatore, non aveva il tempo di affrontare i lavoratori guardandoli in faccia. Anche perché nello stesso momento in cui al Comune di Campobasso Frattura si difendeva, in Consiglio regionale i sindacati pronunciavano: “La Regione non ha fatto nulla per scongiurare i licenziamenti del 1 novembre”. I sindacati erano in Regione (Frattura al Comune di Campobasso) dove sono stati ricevuti da Vincenzo Niro per dar luogo ad un “tavolo deludente, che sa tanto di kafkiano – è stato il commento della Cgil che, con Susanna Pastorino pare dare una lezione proprio al governatore a
sua insaputa - Qui o non ci si rende conto che ci sono responsabilità precise dove LORO – intendendo il governo - devono dare risposte a noi e ai lavoratori altrimenti è inutile che si fa una farsa”. Ma una farsa sembra essere anche ciò che succede nella sanità pubblica dove, dopo aver avversato l’integrazione proposta dal passato governo di centrodestra, dopo aver sollevato la protesta con la nascita di comitati pro Cardarelli per spostare alcuni reparti alla ex Cattolica e procedere alla messa in sicurezza dell’ospedale di Tappino, ora il centrosinistra vuol fare la stessa cosa. “L’equilibrio dell’offerta pubblico e privata – dice il governatore - avviene soprattutto con la riorganizzazione dell’offerta pubblica su Campobasso. Quindi un Cardarelli che si potenzia nella proposta di piano operativo, azzerando i servizi di altre strutture convenzionate che diventano doppioni rispetto all’offerta del Cardarelli. Un Cardarelli che fa chiaramente del pronto
soccorso, quindi dell’emergenza urgenza, una prima attenzione rispetto alla qualità del servizio offerto nei confronti dei cittadini, un Cardarelli che verifica la compatibilità strutturale esistente rispetto ai problemi che in qualche relazione abbiamo avuto modo di leggere”. Un atteggiamento che ha più il sapore di uno studente che vuol dimostrare di aver imparato la lezione piuttosto che di un esponente di governo che ha il dovere di dire ai cittadini: ecco quello che farò. Piaccia o meno è questa la scelta del centrosinistra. Invece Frattura vuole costruire un ospedale, il primo della Regione, partendo dal pronto soccorso piuttosto che organizzare i reparti intorno ai quali ruota un pronto soccorso. Poi ovviamente il passo in avanti: ovviamente se ci saranno dei tagli dal governo centrale che mettono a rischio sia i piccoli ospedali che quelli medi, beh, è colpa di Letta non di Frattura quindi sarà vietato prendersela con il governatore che però non dice quali misure sta adottando, se le sta adottando, per evitare questi tagli. Considerando che la Sanità non è un gioco, in breve, è possibile sapere cosa succederà ai cittadini che hanno bisogno di cure?
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24 ottobre 2013
“Poste, recapito nel caos" Per la Cisl troppi i guasti che stanno caratterizzando i mezzi dei postini CAMPOBASSO. La Cisl Poste porta a conoscenza delle continue e vibrate lamentele da parte dei lavoratori Portalettere riguardo l’assenza di mezzi aziendali da adibire al servizio recapito fermi in officina in occasioni, sempre più frequenti, di manutenzioni ordinarie/straordinarie e di altra natura. “Dobbiamo evidenziare con forza – sostiene Antonio D'Alessandro, segretario SLP-Cisl Molise - che, sempre più spesso, le auto di servizio necessitano di riparazioni urgenti e risultano in officina per manutenzioni ordinarie e straordinarie, purtroppo rimanendo ferme anche per lunghi periodi.” Come evidenziato dalla RSU dell'alto Molise Armando De Mattia, i mezzi giacciono in officina, in attesa di autorizzazione, anche per intere settimane. Inoltre, sembra che le stesse auto-
vetture vengano spesso utilizzate impropriamente anche dai responsabili di strutture diverse da quelle di recapito. “Tali situazioni si ripercuotono inevitabilmente sul personale – sottolinea De Mattia – Infatti, per recapitare la corrispondenza i portalettere sono spesso costretti ad utilizzare una sola autovettura per servire più zone di recapito.” Alla luce di quanto denunciato, il sindacato SLP Cisl chiede con forza che vengano fatte le opportune verifiche nel merito, anche al fine di rendere più concrete e tempestive le autorizzazioni dell’utilizzo del mezzo sostitutivo, ove richiesto, senza troppi oneri per gli addetti. Inoltre si chiede di esonerare gli stessi dall'effettuare verifiche di eventuali giacenze createsi a seguito di prestazioni rese senza mezzo.
Lettera aperta
Treni troppa sporcizia Caro assessore, il problema della scarsa pulizia dei treni che rientrano da Roma per Campobasso è purtroppo ricorrente. E’ evidente che gli interventi sui treni che ripartono per Campobasso sono residuali e spesso non vengono effettuati per nulla. Stiamo ricevendo in questi giorni segnalazioni particolarmente numerose sulla scarsa o nulla pulizia dei treni in questione, segno che c’è una recrudescenza del problema. Domenica 20 ottobre u.s. il Minuetto delle 14,35 è ripartito con il water dello scompartimento di testa inservibile perché colmo di liquami, con comprensibile disagio dei viaggiatori, in particolare dei più anziani e chi comunque sceglie di
viaggiare in treno anche perché è “ dotato” del gabinetto. Il successivo treno delle 17,35 è rimasto chiuso fino all’ estremo limite dell’orario di partenza, con i passeggeri bloccati sul marciapiede, fin quando è sopraggiunta la squadra delle pulizie che, viste le circostanze, si è fatta una passeggiata lungo ilo convoglio perché il treno stava partendo. Contiamo sul suo intervento verso il direttore della stazione di Roma Termini perché le nostre linee saranno pure “secondarie” ma i passeggeri sono cittadini con gli stessi diritti degli altri.Filippo Poleggi, Presidente Forum Trasporto Pubblico Locale Molise
Housing sociale per le famiglie in difficoltà
L'Adoc richiama l'attenzione di Comuni e Regione Campobasso. In Italia gli affitti continuano ad essere molto cari, in grado di assorbire mediamente il 70% del reddito di una singola persona un dato che ci allontana sensibilmente dalla media europea, dato che un singolo cittadino europeo spende solo il 59% del proprio reddito per un affitto. Questo nonostante il costo al metro quadro sia del 17% più elevato. La differenza è tutta nel reddito: in Italia l’introito
netto mensile per un lavoratore è inferiore del 48% della media in Europa. Solo in Francia e in Inghilterra l’impatto sul reddito è maggiore, rispettivamente al 75% e al 79%, ma sono anche Paesi in cui il 17-18% delle abitazioni sono in housing sociale, con costi contenuti per sostenere il diritto di alloggio a famiglie e cittadini meno abbienti. In Italia invece questa soluzione è prevista solo nel 5% dei casi. Pertanto crediamo che ci siano valide ragioni econo-
miche e sociali affinché venga calmierato il mercato delle case in affitto. “Occorre garantire un’alternativa credibile per le famiglie meno abbienti, che non hanno casa né possono pensare di comprarla, nelle grandi città, ma anche nei piccoli centri come i nostri comuni molisani” - sostiene il presidente regionale dell'associazione ADOC, Nicola Criscuoli - “Dato che il sistema bancario è restio a concedere mutui e prestiti alle famiglie, l’attenzione va posta sulle locazioni. Soprattutto gli Enti Locali e le Regioni devono prevedere incentivi sulle case in affitto, calmierando il mercato portando il costo delle locazioni a livelli medio bassi, sempre garantendo il mercato libero. Crediamo che questo possa essere un investimento sia sociale sia economico, che andrebbe incontro alle richieste delle famiglie più in difficoltà e ridarebbe fiato a un mercato, quello immobiliare, in forte crisi. Inoltre porrebbe un freno alle possibili infiltrazioni della malavita in questo settore”.
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5 24 ottobre 2013
Sulla Carpinone-Sulmona tour operator mentre Rfi taglia le ferrovie
Si pensa al turismo ma la linea chiude CAMPOBASSO. E' assurdo, al limite del parossistico quello che accade in Molise. In queste ore sulla Carpinone-Sulmona in treno per tre giorni su quella che viene definita la ‘Transiberiana d’Italia’ è partito il secondo educational tour nell’ambito del progetto transfrontaliero Ue ‘Adristorical Lands’ di cui la Regione Molise è ente capofila e la Regione Abruzzo partner. Di scena la linea ferroviaria che collega Carpinone a Sulmona: per questa occasione sono arrivati tour operator, blogger travel e giornalisti da Usa, Tel Aviv, Germania, Gran Bretagna e Italia. Intanto, però, la linea Sulmona-Carpinone, la Transinberiana d'Italia, chiude. La Rfi- Reti ferroviarie italiane, non ritiene più opportuno mantenere percorribile la tratta ferroviaria e ora toccherà alle Regioni Abruzzo e Molise decidere come intervenire. "La Sulmona-Carpinone chiude i battenti - annunciano i giovani operatori di Transita - stando alle informazioni giunte da Rfi non ci sarebbe più l’opportunità di percorrere la linea più bella d’Italia. Il prodotto turistico, capace di portare tra Abruzzo e Molise più di 8 mila visitatori in poco più di un anno di attività, rischia di cadere nel dimenticatoio. Ora la parola passa alle Regioni interessate, che hanno il potere di rendere ancora solcabile la linea. Vogliamo continuare a lavorare sul territorio e a promuoverlo, chiediamo quindi alle Istituzioni di adoperarsi per non perdere l’ennesima e concreta opportunità di sviluppo e lavoro". Dalle pagine di Facebook arriva chiaro il messaggio di Francesco Tufano, presidente di Transita Onlus. "C'è ancora un piccolo lumicino acceso - scrive - con la speranza di un intervento immediato, io voglio ancora credere in chi ho riposto la mia fiducia ma non potrò farlo a lungo perché i giovani hanno bisogno di cer-
tezze. Spero ancora ma sono pronto ad andare via, con i ragazzi di Transita, su altre destinazioni". La ferrovia, entrata in funzione nel 1897, era parte del percorso SulmonaCaianello-Napoli. Utilissima e strategica fino agli anni cinquanta, la linea ha visto poi progressivamente diminuire la sua importanza. Tre ore circa, nell'era di internet, sono troppe per percorrere 130 chilometri, ma il futuro della tratta non e' quella commerciale, bensi' lo sfruttamento delle sue caratteristiche: una vera e propria opera di ingegneria capace di far attraversare i binari in pendenze del 28 per mille e con un raggio di curvatura minimo di 250 metri. Questo grazie alla realizzazione di 56 gallerie per un totale di 25 chilometri, numerosi viadotti, tunnel paravalanghe e muri protettivi. Scorci mozzafiato, orsi e lupi, mucche al pascolo, faggeti, pinete, vallate e montagne che si alternano in uno dei percorsi piu' belli e affascinanti del Paese e d'Europa. Per far tornare i locomotori diesel sulla Sulmona-Carpinone sono scese in campo decine di associazioni e organizzazioni, oltre alle amministrazioni della zona. Le regioni Abruzzo e Molise si dicono, almeno nei tavoli, favorevoli al suo rilancio, ma per ora mancano soldi, progetto e soggetto attuatore.
Gam, restano i malumori Passano con l'Aia gli allevatori riproduttori Frattura mira ai siciliani di Leocata BOJANO. E così anche per la Gam si profilano ulteriori problemi. Assemblea ieri della filiera avicola molisana convocata dal Presidente della Giunta regionale, Frattura il quale ha ribadito che, al di là delle difficoltà riscontrate dal gruppo Leocata, in merito alla questione degli allevatori riproduttori (ovaiole ) che hanno fatto delle scelte diverse (accordo con altri della concorrenza: Aia),la Regione è intenzionata ad andare avanti e nella giornata di oggi dovrebbe essere siglato un accordo quadro con Avimecc. L'assemblea, come d'altronde era prevedibile, è stata molto animata soffermandosi grosso modo sulla necessità di tranquillizzare gli allevatori,t rasportatori e lavoratori che nel corso dei vari interventi hanno evidenziato i loro profondi disagi del momento. L'assemblea si è chiusa con l'impegno del Presidente Frattura di ritornare in assemblea presumibilmente per la prossima settimana portando in azienda i responsabili del Gruppo siciliano per la sua presentazione e magari per capire di più le loro intenzioni attraverso l'illustrazione del piano industriale e delle sue strategie. Nel frattempo allo stesso Presidente della Regione gli è stato ribadito con forza e determinazione di accelerare al massimo tutte le procedure per il nuovo inquadramento dei lavoratori Gam al fine di ottenere quanto prima il riconoscimento per la cigs. Le riserve sull'attuale situazione permangono,le diffidenze e malumori anche alla luce degli ulteriori problemi posti sul tappeto dallo stesso Frattura come quello di trovare un nuovo impianto.
Torniamo a riparlare del Parco del Matese Torniamo a riparlare del Parco del Matese di Corradino Guacci È di qualche giorno fa la sollecitazione, rivolta da Legambiente al presidente della Regione Paolo Di Laura Frattura, a riprendere l’iter di approvazione di una proposta di legge regionale concernente l’istituzione del Parco regionale del Matese. Dando per scontata la condivisione delle aspettative e dell’urgenza, considerato che il Matese attende da troppo tempo una qualche forma di valorizzazione e di tutela, purtuttavia riteniamo che si debba mirare più in alto, alla realizzazione di un Parco nazionale del Matese. Esiste già agli atti del Parla-
mento un disegno di legge presentato il 3 agosto del 2010 dal senatore Ferrante e sottoscritto da altri tredici senatori, di diversa provenienza politica, tra i quali i molisani Astore e Di Giacomo. Non è certo questa la sede per ribadire le motivazioni, già ampiamente illustrate, alla base della richiesta di istituzione del Parco nazionale del Matese, d’altronde sono ben riassunte nella premessa al citato disegno di legge, ma vale la pena evidenziare alcuni vantaggi rispetto al pur valido parco regionale: - prima di tutto la forte rilevanza ecologica del massiccio del Matese che, con la sua ricchezza di biodiversità e l’importanza come acquifero che disseta, con
acqua di ottima qualità, centinaia di migliaia di cittadini campani, molisani e pugliesi, richiede un livello di tutela di rango nazionale; - in secondo luogo la gestione unitaria assicurata da un parco nazionale ed estesa a tutto il territorio matesino, garantirebbe una uniformità di programmazione degli interventi di valorizzazione e tutela tale da non creare disequilibri tra i due versanti; - infine la natura di parco nazionale comporterebbe il finanziamento del suo bilancio -dalla pianta organica alle spese correnti- a carico dello Stato centrale. Un vantaggio non da poco che solleverebbe le casse regionali da un esborso certa-
mente gravoso. Considerato inoltre che proprio Legambiente ha sostenuto, fino a pochi mesi fa, il disegno di legge presentato in Senato il cui primo firmatario è stato Francesco Ferrante, già direttore generale di Legambiente e che, tra i sottoscrittori, annovera Roberto Della Seta già presidente dell’Associazione ecologista, invitiamo gli amici di Legambiente a non abbassare il livello di tensione e di passione che ha contraddistinto finora l’obiettivo di tutela del Matese, bensì ad operare per sensibilizzare in tale direzione tutti i livelli della politica, compresa l’intera rappresentanza parlamentare molisana.
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Campobasso
24 ottobre 2013
Confcommercio:“Con Startup in progress si apre una nuova pagina per chi vuole creare delle microimprese in Molise” L’associazione offre assistenza tecnica agli aspiranti imprenditori che chiederanno finanziamenti alla Finmolise “Un’opportunità da cogliere al volo, per i giovani dai 18 ai 35 anni e per i disoccupati che, grazie a questo nuovo strumento di finanziamento delle idee imprenditoriali, potranno mettere in piedi un’attività in grado di contribuire alla crescita economica del Molise”. Così Tiziano Pizza, responsabile delle relazioni esterne della Confcommercio, ha commentato l’incontro che si è tenuto stamane, nella sede dell’associazione a Campobasso, durante il quale l’assessore regionale allo Sviluppo economico Massimiliano Scarabeo ha illustrato il progetto “Startup in progress”, che prevede microfinanziamenti per le microimprese che sorgono in Molise. “Confcommercio rivestirà un
ruolo di assistenza tecnica nella fase in cui gli interessati dovranno organizzare le proprie idee per dare vita ad un business plan, proponendo suggerimenti e consigli agli aspiranti imprenditori”, ha spiegato Pizza. Come sottolineato infatti dai rappresentanti di Finmolise, organismo deputato all’erogazione dei contributi, che sono stati concessi per un ammontare complessivo di due milioni di euro (metà a carico dell’Assessorato retto da Scarabeo, metà provenienti dalla Banca Europea degli Investimenti), se funziona bene la fase della selezione “a monte”, le imprese avranno maggiori possibilità di durare nel tempo e di produrre ricchezza. “L’aspetto che non mancheremo di sottolineare a chi ci chiederà
un parere sulla sua idea imprenditoriale, è che ad essere privilegiate saranno l’innovazione, l’originalità. Siamo fiduciosi che menti giovani sapranno partorire progetti efficaci, destinati a dare valore aggiunto all’economia locale. Tutto ciò, consentirà ai più meritevoli di ottenere un finanziamento, che per la singola microimpresa è di 25mila euro, senza dover passare per le banche e senza dover fornire garanzie reali”, ha aggiunto il responsabile per le relazioni esterne di Confcommercio. “Tutti questi aspetti fanno ben comprendere come Startup in progress sia uno strumento che può rivelarsi davvero vincente, per costruire il futuro di questa regione”, è la conclusione di Pizza. La Camera di Commercio di Campobasso
Somale fuggono fermate dalla Polizia Le straniere sono state condotte in Questura per l'identificazione CAMPOBASSO. Nella mattinata di ieri un’Associazione di Gambatesa provvedeva ad accompagnare in Questura n. 8 cittadine somale ospiti della propria struttura, per le formalità connesse alla loro identificazione e conseguente rilascio del permesso di soggiorno. Le citate cittadine straniere prima di fare ingresso in Questura, scendevano dal furgone sul quale viaggiavano e si davano alla fuga dirigendosi verso il centro cittadino . Prontamente la sala operativa diramava la nota delle somale fuggitive e le immediate ricerche poste in atto dalla squadra volante e dal radiomobile dell’arma dei carabinieri consentivano di rintracciarle nelle vie del centro cittadino. Tutte le straniere allontanatesi poco prima, si erano nel frattempo divise in tre gruppi e nonostante ciò venivano prontamente trovate e riaccompagnate negli Uffici della Questura per la loro completa identificazione e le altre incombenze di rito.
Rompere la banalità del quotidiano amministrativo e alzare l’asticella del possibile
Il consigliere Ambrosio ci prova a muovere le acque stagnanti in cui è immersa la città Proposta choc per Piazza prefettura, Corso Bucci e Corso Vittorio Emanuele Il terreno è arido, ma c’è qualcuno che si ostina di tanto in tanto ad irroralo. Il terreno secco è l’amministrazione comunale d Palazzo san Giorgio; l’ostinato irroratore, il consigliere Michele Ambrosio con idee che rompono la banalità del quotidiano amministrativo per alzare l’asticella del possibile. Ovvero, come ipotizzare di intervenire sul tessuto urbano per dargli un nuovo assetto, per ampliare la vita di relazione, per migliorare la qualità estetica e renderla un elemento di fruizione collettiva. La città letta nelle sue attestazioni, anche storiche (Piazza Prefettura, Corso Bucci, Corso Vittorio Emanuele), ed avere il coraggio di pensarle modernizzate, meglio, arricchite di strutture, che possano renderle luoghi rivitalizzati e valorizzati. E’ il progetto ideale (molto ideale) del consigliere Ambrosio. Senza idee si muore. Ambrosio cerca di non morire, e per questo si lascia andare a proposte che in qualunque altra realtà socio-culturale e politica d’Italia troverebbe amministratori entusiasti e sostenitori, ma non a Campobasso, che rifiuta una nuova sede regionale, che non ha voluto (o saputo?) collegare in galleria il Terminale delle autocorriere con Via Insorti d’Ungheria, che ha detto no alla razionalizzazione urbana di Piazza Savoia e
il suo d’intorno (leggasi master-plan), che ha detto no al recupero funzionale del mercato coperto di Via Monforte, che non riesce a collegare il Terminale delle autocorriere con Via Mazzini lungo un tracciato pedonale peraltro costruito a metà, che non ha messo un chiodo su un contesto urbano e sub-urbano che gli possa essere riconosciuto. In una realtà siffatta, in cui però si concedono centinaia di miglia di metri cubi di cemento e migliaia di cartelloni pubblicitari a simboleggiare il cupio dissolvi della città, per fortuna c’è ancora gente che pensa di poter cambiare, di poter creare, di poter sollecitare l’uscita dall’astenia, dalla rassegnazione, dal decadimento ideale e morale in cui sono avvolti gli amministratori e i cardini sociali (sindacati, associazioni culturali, comitati di difesa del suolo e dell’ambiente, ordini professionali) ed economici (imprenditori). Un tentativo disperato e disperante questo di Ambrosio, al quale, però, pubblicando la proposta avanzata in sede di commissione consiliare ai Lavori pubblici, non neghiamo l’attestato di coraggio e il diritto di mostrarlo. Propone Ambrosio: “Piazza Pepe potrebbe diventare come la galleria “Sordi” a Roma o la galleria del Duomo a Milano. E’ la proposta che ho già presen-
tato in commissione lavori pubblici per un primo confronto al fine di valutare la fattibilità dell’opera. Un intervento attraverso cui si possa restituire finalmente alla città di Campobasso il suo “salotto” principale e porre fine sia alle diatribe elettorali e post elettorali sul destino della piazza sia alla telenovela sulla sua riapertura a consiliature alterne. Un percorso che prevede la richiesta di uno studio preliminare e comunque l’indizione di un concorso nazionale con cui raccogliere le migliori idee progettuali da sottoporre successivamente al vaglio ed alla scelta dei cittadini. Certamente occorrerà riconsiderare l’intera piazza Pepe nella sua molteplice destinazione urbanistica, residenziale, commerciale e del tempo libero. Un intervento che consentirebbe, tra l’altro, di realizzare tutta una serie di iniziative e di eventi (culturali, musicali, eccetera) 365 giorni all’anno senza l’incognita del maltempo, rivitalizzando e valorizzando altresì la proposta commerciale e l’appeal turistico. Parallelamente, sempre nella medesima commissione, si affronterà anche il tema della copertura di corso V. Emanuele e Corso Bucci con la realizzazione di un sistema di porticati (anche a scomparsa)”. Dardo
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Campobasso
24 ottobre 2013
“Ora una città che guarda al domani” Parte dal rilancio dell'economia cittadina il programma della Rete di liste Civiche che vede a candidato sindaco, Giuseppe Saluppo
Giuseppe Saluppo
di Massimo Dalla Torre Ironico, sarcastico, pungente questi, sono alcuni degli aggettivi per descrivere l’indimenticato Tonino Perrone che, a distanza di trent’anni dalla sua scomparsa, è tornato a fare capolino con le caricature nei corridoi della Fondazione Cultura un tempo sede della GIL vanto della virilità maschia del ventennio che molti aberrano che potrebbe rimettere a posto molte cose in questa “Italietta” dove l’ incongruenza del sistema fa da padrona. Caricature e copertine di giornali sportivi che settimanalmente, erano gli anni 80, erano distribuiti all’ingresso del Romagnoli dove i rosso-blu, anzi i Lupi, giocavano su di un prato appena spuntato e infiammavano i cuori e gli animi dei tifosi. Caricature che ritraevano i tratti grotteschi, mai sopra le righe, di personaggi che erano la cosiddetta “intellighenzia locale” che trovava la sua apoteosi dinanzi le vetrine del “Bar centrale” dei fratelli Mastropaolo capisaldi del Campobasso in serie B. Caricature che occupavano le pagine di “Tiro rete” dell’ ineguagliabile Franco Mancini in cui spiccavano le firme di penne d’oro come: Liberato De Filippis, Michele Di Tota e Nicolino De Santis supportati da Franco Levratti, l’imprenditore Piemontese, proprietario tra l’altro della discoteca più innovativa “l’Aramacao”, subito dopo sede di Radio Luna e Telemolise la prima emittente televisiva molisana che irradiava la
CAMPOBASSO. Punti programmatici e obiettivi rappresentano lo schema di partenza della Rete di liste Civiche per il Comune di Campobasso con candidato a sindaco, Giuseppe Saluppo. "Una città che deve guardare al domani", è il tema di partenza del programma che punta tutto sulla necessità del rilancio dell'economia cittadina distrutta nella sua essenza del commercio, artigianato e piccola industria e che non riesce a dare più segnali di vita con l'emorragia di imprese e perdita di posti di lavoro. "In campo occorrono idee e spunti progettuali - sottolinea il candidato sindaco per rimettere in moto la macchina oggi ferma ai box. Per questo abbiamo pensato a sviluppare una serie di progetti a
obiettivi per ricreare le condizioni di una nuova fase di sviluppo. Pensiamo che proprio in un momento di massima crisi economica e dinanzi allo sfacelo commerciale, artigianale, industriale di questa città in campo vanno messe idee e azioni progettuali. Su questo abbiamo lavorato avvalendoci di tecnici ma non discostandoci dallo studio della storia di Campobasso. Cioè di come e in quale misura si è sviluppata nel corso degli anni passati per, poi, vedersi interrotta il filo di quella crescita per una serie sciagurate di politiche adottate. Oggi è il caso di ripartire da qui. Perchè se non riparte l'economia, se il tessuto di questa città non torna ad essere implementato la città può dirsi fi-
nita. Su questo tasto batteremo con forza per presentare le nostre proposte e le nostre azioni. Ne val de futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti". Un programma, quello già articolato, che poi abbraccia le grandi questioni rimaste senza risposte, come l'urbanistica e la mobilità, e con un occhio vigile al sociale proprio per la situazione economica che pesa e martella famiglie e aziende. Senza tralasciare lo sport e la cultura, attraverso un innovativo servizio strutturato, e le questioni delicate della dirigenza comunale e del riordino della macchina burocratica e del Corpo dei Vigili urbani. "Una città che guarda al domani", insomma.
Tonino Perrone torna a disegnare per Campobasso quella che fu e che oggi è un lontano ricordo cronaca delle vicende calcistiche del foot-ball Campobassano commentate dal mattatore dell’etere Gennaro Ventresca. Pagine impreziosite della matita del professore, che per gli alunni del liceo scientifico, era e rimarrà, un punto di riferimento per quello che ha saputo trasporre grazie alla velocità che aveva nel disegnare sui fogli oggi contraddistinti dalla sigla A3. Testimoni di una città che la domenica aspettava con impazienza il giornalino pur di vedere chi era il “bersaglio” di turno che Tonino aveva preso di mira con la bonaria affabilità e sagacia condita con intelligenza che lo contraddistingueva. Un amico, prima di ogni cosa, che ha lasciato un vuoto incolmabile e incolmato in chi ha avuto il privilegio di conoscerlo e poterne apprezzare le doti umane. Un uomo sempre pronto alla battuta che trasponeva nelle caricature e nei disegni lo stato d’animo di chi cercava di dare un tono alla città non solo quella del calcio. Una realtà approdata nella categoria cadetta del pallone che, per qualche “mistero buffo”, non approdò in serie A dove Rozzi patron dell’Ascoli calcio, autore materiale dello stadio di Selva Piana pur-
troppo oggi ridotto a “cattedrale nel deserto”. Amico degli amici, Tonino Perrone era sempre pronto a raccogliere le provocazioni ma soprattutto gli spunti di chi s’intratteneva con lui prima da “PaPe” acronimo dei cognomi Palladino, quello della gentile signora Franca, e Perrone, boutique avveniristica e location per gli amanti della moda giovane e poi da “Croff” simbolo dell’avanguardia della componentistica di arredamento, dove creava e dava libero spazio all’arte, al disegno, alla caricatura. Attento, mai irriverente, anche se i suoi personaggi potrebbero trarre in inganno soprattutto chi non lo conosceva, era pronto a buttarsi nella mischia che ha permesso al sonnacchioso capoluogo di regione di poter sognare il salto di qualità. Un sogno che, se Tonino fosse ancora tra noi, rappresenterebbe con un grande punto interrogativo. Un punto di domanda che avrebbe fatto uscire dalla mina del suo strumento. Molinari, Falcone, il padre del Governatore della Regione Molise, l’assessore allo sport Michele Libertucci, il sindaco Litterio, ci scusiamo se non li citiamo tutti sarebbero troppi; tutti pronti a scendere in
campo con Piero Aggradi, mister Antonio Pasinato e gli undici di capitan Scorrano incoraggiati dall’inno “Forza Lupi, forza Lupi rosso-blu” cantato da Gino e Gina e dal tifo dei CUC i ragazzi orchestrati da Tommaso Maione altro campobassano legatissimo al gioco del pallone. Campobassani doc protratti a far crescere questa realtà che oggi per colpa della dissennatezza di quelli che occupano le stanze dei bottoni nei palazzi del potere è “de profundis”. Campobassani che è possibile ammirare sui pannelli della mostra quale
omaggio al ricordo di quel periodo ma soprattutto dell’ “arbiter elegantiarum della matita”. Signorile vestito con l’impermeabile chiaro, questa è l’ultima immagine che abbiamo di lui, che oggi più che mai è presente tant’è che molti si aspettano di vederlo uscire da una delle stanze dello stabile di Via Milano magari con la matita o la gomma nelle mani pronto a correggere ma mai a disconoscere le sue creazioni che fanno parte di un tempo che come allora fa dire semplicemente: ciao Tonì qunann’ si turnat’?
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Spettacolo
24 ottobre 2013
“Binario uno” al via La rassegna del Dopolavoro ferroviario e la programmazione live dell’Holzhaus di Charles N. Papa Al via domenica 27 ottobre al Dopolavoro ferroviario la rassegna “Binario uno: in viaggio con...”. Nove appuntamenti sino al 22 dicembre, nella location di via Garibaldi tra le più attive e costanti nella programmazione invernale. Tra mille sforzi e con pochi denari, il Dlf si è sempre distinto per i suoi cartelloni grazie al supporto dei propri tesserati e di quelli che si aggiungono ogni anno e che scelgono di condividere le scelte artistiche della direzione artistica curata da Alessia D’Alessandro, la voce della folk band dei Noflaizon. Do,menica prossima il primo appuntamento previsto è alle 18.00 con il concerto per piano solo di Silvia Palladino. La formula contempla un biglietto d’ingresso per i tesseratai di euro 5,00. Ma vi è opportunità, per chi non lo fosse, di potersi tesserare ad euro 12,00
con la quota annuale comprensiva di ingresso al concerto. Durante il pomeriggio, in un’atmosfera piuttosto informale, saranno serviti thè e biscotti. Il secondo appuntamento è previsto il 3 novembre. Liana Marino presenta il suo nuovo disco. Conduce l’evento Pietro Mignogna. Ingresso euro 5,00. Ad Isernia, la musica live è prerogativa della birreria bavarese Holzhaus. il locale in pieno centro storico, è un’altra location che ha una cartellone live invernale settimanale. Con l’apertura della seconda sala, quella per i live, l’Holzhaus ha confermato il consenso raggiunto nel corso degli anni e offre al proprio pubblico, una programmazione di spessore, mai banale, di nicchia, ricercata e poco incline al commerciale. La direzione artistica è curata da Casostanzino entertainment. Domani il live di “Kutso” e del loro disco “Decadendo”.
Cinque anni di Move
Retrospettiva su Tonino Perrone
CAMPOBASSO - Domani sera il Move club (via Garibaldi), festeggia il quinto anno di attività. La nuova formula prevede la cena a partire dalle 20.30, e a seguire la serata disco, con la consolle affidata a Alex C., Andrea Barletta, Emanuele Di Re e Nian Project. Info 3391078305.
CAMPOBASSO - Inaugurata ieri preso la sede della Fondazione Molise Cultura la mostra “I tratti dell’ironia”. L’occasione è il trentannale della scomparsa dell’autore Tonino Perrone.
Appuntamenti
Attesa per la Rodriguez in Molise CAMPOBASSO - Sorella della Belen nazionale, Cecilia Rodriguez triva facilemente strada nello showbiz italaiano, grazie alla fama della soerlla maggiore. Veleggia sulla notorietà, grazie anche alla sua storia d’amore con l’ex tronista Francesco Monte. Sabato prossimo sarà lei ad infiammare la main room della discoteca Alexander, che in quiesto modo inaugura la lista degli ospiti per la stagione 2013/14. Come ogni sbatao, la muisca sui due piste, commerciale e house con sala fumatori. Info 3296509450.
CAMPOBASSO - Stasera presso il De Anima (via Barbato), il GioveDEEP, l’aperitivo alla Città del gusto. Dalle 20.30 buffet dello chef e musica a cura di Jackie Brown. Di KJBevents. Info 3209269928. LARINO - Domani al Casablanca live di Cafè Wha!. CAMPOBASSO - Domani al Cafè Prestige, danza del ventre, cena dalle 20.30, a seguire cocktail bar. In consolle Uptown. CAMPOBASSO - Il venerdì sera al Kamaloca (foto) torna con la nuova proposta per la stagione 2013/14. Domani serata “Kiss to the bliss”. In consolle Mario Tallari, Andrea Palazzo, Andrea Dir. BOJANO - Sabato al Cat Woman sulla ss17 è “Noche latina”. In consolle Tony B. Ingresso gratuito. SANTA CROCE DEL SANNIO - Sabato al Piano bar di Santa Croce, serata Corona / Ceres. Selezioni musicali di Adamo dj. CAMPOBASSO Al bar Rigoletto (via P. di Piemonte) domenica aperitivo latino. Mujsiche di Tony B.
336 pagine € 19,90
di Giuseppe Saluppo
Dove acquistare il libro CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo
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CORSE COR SE CAMPOBASSO CAMPOBASSO BOJANO BOJANO ISERNIA VENAFRO VEN AFRO ROMA ROMA
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TERMOLI - CAMPOBASSO PERUGIA - SIENA - FIRENZE CORSE COR SE
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19.15 19.15 118.57 8.57 17.45 17.45 17.35 17.35 17.10 17.10
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CAMPOB CAMPOBASSO A ASSO BOJJANO BOJANO ISE ERNIA ISERNIA VENAFRO VEN NAFRO NAPOLI NAPOLI A
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CAMPOBASSO CAMPOBASSO TERMOLI TERMOLI SSAN AN SALVO SALVO MARIN MARINAA RIMINI R IMINI FORLร FORL IMOLAA IMOL BOLOGNA B OLOGNA
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IL SER SERVIZIO VIZIO ร SVOLTO SVOLTO NEI GIORNI FERIALI DI LUNEDร LUNED - MERCOLEDร MERCOLED - VENERDร VENERD CAMPOBASSO - TERMOLI - PESCARA CORSE
CORSE C ORSE FERIALI
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CORSE C ORSE FESTIVE
6.15 6.15
CAMPOBASSO CAMPOBASSO Z. IND. TERMOLI TERMOLI TER MOLI MARINAA SSAN AN SSALVO ALVO MARIN VASTO VAS A TO AACQUALAND CQUAL AND PESCARA PESC ARA
115.20 5.20
17.15 17.15
14.15 14.15
114.10 4.10
116.05 6.05 115.40 5.40
15.25 15.25 115.50 5.50
114.35 4.35
116.55 6.55
117.35 7..35 116.30 6.30 116.20 6.20
18.25 18.25 117.20 7.20 117.10 7.10
119.55 9.55 118.50 8.50 18.40 18.40
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221.10 1.10
18.40 18.40 118.10 8.10 117.45 7.45
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23.25 22.20 22.10 22. 10
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CORSE C ORSE FESTIVE
77.25 .25 6.20 6.10 6. 10
9.40 8.30
15.25 15.25 114.20 4.20 114.00 4.00
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16.05 16.05 15.40 5 40 15.40
18.40 18.40 118.10 8 10 8. 117.45 7..45
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23. 15 23.15 22.05 21.40 21.40 40
23.25 22.20 22. 22.10 10
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Isernia
24 ottobre 2013
Idrico e depurazione, pronti i progetti L'assessore Nagni chiude la prima fase. Fondi già disponibili Concluso il ciclo di incontri organizzati dall’assessorato ai LL.PP. con tutte le aggregazioni di Comuni costituite per l’utilizzo dei fondi FESR e FSC destinati ad interventi su servizio idrico e depurazione. “Un percorso impegnativo – ha dichiarato l’assessore Nagni - che ci ha visti incontrare, in meno di due mesi, le strutture tecniche 14 diverse aggregazioni denominate Pit, Pisu e Pai, destinatarie di fondi per una somma complessiva di oltre 33.000.000 di euro che servirà alla realizzazione di 100 interventi sul sistema idrico e altri 70 su quello fognario e di depurazione. Si è trattato di una prima fase di confronto – ha continuato - finalizzata alla verifica delle richieste avanzate dagli enti locali sia dal punto di vista economico che dal punto di vista delle scelte operate
Il finanziamento – ha precisato l’assessore - deve essere visto come un’occasione per assicurare sul territorio la copertura dei servizi primari, rispettando il quadro regolamentare imposto. Abbiamo registrato durante il nostro percorso situazioni molto diverse fra loro. Alcune aggregazioni hanno dimostrato di essere in fase molto avanzata mentre altre, dovranno provvedere in tempi brevissimi (per la precisione entro il 15 di novembre) ad una rimodulazione complessiva. Se i Comuni rispetteranno i termini stabiliti e seguiranno le indicazioni e i suggerimenti forniti dalla struttura tecnica dell’assessorato, entro la fine di novembre, potranno essere liberate le risorse necessarie per l’avvio dei lavori. Il nostro compito – ha sottolineato – è non solo quello di coordinare, ma anche di verificare
l’essenzialità e l’emergenza degli interventi. Detto questo, la Regione si rende disponibile, laddove ci sia un quadro finanziario ancora traballante e di fronte a circostanze particolari, ad intervenire con uno sforzo aggiuntivo. Vanno, però, sanate tutte quelle situazioni, legate in particolare alla depurazione, che non possono più essere tollerate in un Paese civile”. Ultimi due appuntamenti, quelli svolti con il PIT Alto Molise e il Pai Cratere. In particolare, per quanto riguarda il Pit Altomolise, resta critica la situazione legata ai sistemi di rete fognaria e depurazione, specie nel territorio di Sessano del Molise, dove si registra, su segnalazione dell’Arpa, un’assoluta e preoccupante emergenza da sanare il prima possibile. Va rivisto, dal punto di vista fi-
nanziario e degli interventi, anche il quadro presentato dal Pai Cratere. Per quanto riguarda l’idrico, così come è stato sottolineato dalla struttura regionale, occorre prima di tutto attivare un processo di conoscenza. A Colletorto, Casacalenda e Santa Croce, dove ci sono sorgenti locali, dovranno essere regolarizzate le concessioni, assicurando la salvaguardia e attivando la misurazione dell’acqua. Per quanto riguarda la depurazione, invece, mancano, sulle schede consegnate, alcuni dati fondamentali per poter comprendere, ad esempio, in che modo depurano i cittadini attualmente non collettati. “La cosa che deve essere chiara – ha precisato l’assessore - è l’obiettivo principale del finanziamento originario: l’aumento del numero di abitanti equivalenti allacciati a fognatura.
Pierpaolo Nagni
Soltanto dopo aver raggiunto tale obiettivo - ha concluso - sarà possibile pensare ad altri interventi mirati per ottimizzare l’intero sistema”.
La ricorrenza serve per far conoscere da vicino i servizi svolti sul territorio.
Uno straordinario senso del dovere del personale, Volontari ospedalieri lo sdegno dei sindaci e del territorio rispondono a una dirigenza dei beni culturali 20 anni di attività molisani ampiamente squalificata!
ISERNIA. Oggi, a partire dalle ore 16.30, si terrà presso l’Aula Magna dell’Istituto ITIS di Isernia un convegno celebrativo dei 20 anni di attività dell’AVO – Associazione Volontari Ospedalieri di Isernia. I volontari AVO sono presenti presso l’Ospedale di Isernia dal 1993, prestando sostegno ed assistenza morale ai degenti, per far sentire loro accanto una presenza familiare, e curando il servizio di informazione, accoglienza ed accompagnamento ospedaliero. La ricorrenza del ventesimo anniversario vuole essere, quindi, un motivo per far conoscere alla realtà locale l’importanza del supporto umano alle persone sofferenti, implementando l’offerta sanitaria con un’umanizzazione a tutto campo dell’intervento medico. Questo il programma: Introduzione (dr. Domenico Barbaro – Presidente AVO) e Saluto delle Autorità; Interventi a cura di: dr.ssa Rita Viscovo (“La Storia del Volontariato nell’Ospedale di Isernia” e presentazione del libro “20 anni da raccontare”), dr. Domenico Barbaro (“Essere per gli altri”), dr.ssa Vanda Mazza (“Comunicazione e sostegno nei luoghi di cura”), AVO Giovani (“Aiutiamo ad aiutare”); - Testimonianze – Premiazione e consegna degli attestati; - Conclusioni (a cura del Vice Presidente della Giunta regionale del Molise, dr. Michele Petraroia). L’evento celebrativo dei 20 anni dell’AVO Isernia costituisce, altresì, l’avvio del 17° Corso di Formazione per Volontari Ospedalieri che continuerà con altri quattro incontri (13-20-27 novembre e 4 dicembre).
CASTEL SAN VINCENZO. La conferenza stampa-protesta davanti ai cancelli tristemente chiusi della meravigliosa area archeologica monastica di San Vincenzo al Volturno in provincia di Isernia ha destato meraviglia, sgomento e denuncia nei confronti di una dirigenza regionale ai beni culturali molisani da parte di undici amministrazioni comunali, due consiglieri regionali, un deputato e delle OO.SS. proponenti la mobilitazione. Univoca e unanime la denuncia sull’ennesimo atto di pirateria culturale posto in essere dalla dirigenza BB.CC. ai danni del patrimonio che dovrebbe essere da essa tutelato e valorizzato e che invece, imperterrita, continua funestamente a tagliare, trasferire, abbandonare, danneggiare (non ultimo il ponte della Zingara proprio a San Vincenzo al Volturno inondato di cemento!), aree archeologiche, musei e sedi ministeriali e pubbliche.
A giorni le undici amministrazioni comunali inoltreranno al presidente della regione Frattura un documento condiviso, unitamente alle OO.SS. (ne ho ricevuto personalmente il compito della stesura in bozza) nel quale, oltre ad illustrare i motivi della protesta, chiederanno al governatore l’istituzione di un tavolo fra tutte le parti interessate al fine di scongiurare la chiusura del sito archeologico e di porre le basi per un progetto globale di rilancio del settore cultura-turismo dell’Area del Volturno. Ma c’è di più. I consiglieri regionali Scarabeo e Cotugno hanno già aderito alla protesta ed hanno dichiarato la volontà di farsi parte attiva all’interno del consiglio regionale per trovare ogni utile strumento per superare quest’ennesima stortura culturale. E ancora. L’onorevole Leva presente al sit-in, oltre alle preoccupazioni scaturite dall’ultima
trovata dirigenziale, ha comunicato ai presenti la volontà di adoperarsi per giungere ad una soluzione logica ed utile allo sviluppo dell’area, nonché l’intenzione di presentare una interrogazione parlamentare al ministro Bray sulla questione specifica di San Vincenzo e sui beni culturali molisani in genere. "Ma come sempre - sostiene Emilio Izzo della Uilbac - la reazione più straordinaria arriva dai lavoratori. Infatti, i due(!) addetti alla vigilanza, anch’essi trasferiti ad Isernia insieme ai loro colleghi tecnici, mi hanno riferito di voler continuare a prestare servizio in quell’area e, a dispetto di ogni presa di posizione della dirigenza, terranno aperti i cancelli ad accogliere chiunque voglia visitare il sito anche in assenza di una sede, di riscaldamento, di un telefono, di un fax, di collegamento internet, e di sicurezza. Ed io sarò con loro! Alla faccia di scelte scellerate".
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Termoli
24 ottobre 2013
La vibac di Termoli annuncia la chiusura dello stabilimento TERMOLI - Nella riunione di martedi, durante la quale si è discusso di andamento del mercato, Contrattazione di 2° livello e Riorganizzazione/ristrutturazione, l’azienda ha comunicato la chiusura dello stabilimento di Termoli che occupa attualmente 153 dipendenti. Pronta la reazione dei rappresentanti sindacali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec che hanno diramato un comunicato. “Visto l’ordine del giorno per il quale le scriventi organizzazioni sindacali sono state convocate è d’obbligo chiedersi qual è l’obiettivo di un’azienda che, nel mentre investe in formazione, qualità, tecnologia, sicurezza, senso di appartenenza, comunica che lo stabilimento chiude. Nell’attesa di capire il motivo di tanta scorrettezza nei rapporti con le organizzazioni sindacali e con i lavoratori rappresentati, prendiamo forzatamente atto della volontà dell’azienda di procedere alla chiusura del sito produttivo di Termoli. Probabilmente troveremo le prime risposte al primo incontro che verrà fatto tra qualche giorno, per effetto della richie-
sta di esame congiunto collegata alla procedura di licenziamento avviata dall’azienda. La legge 223/91 infatti prevede un periodo di consultazione sindacale, a partire da oggi, di 45 giorni. Nel corso di questo periodo, se non si raggiungesse un accordo tra le parti, scatterebbero ulteriori 30 giorni per discutere
presso l’Assessorato al Lavoro Regionale”. Prima mossa dei sindacati è la proclamazione dello stato di agitazione ed il blocco degli straordinari, e chiedono a tutte le istituzioni locali, provinciali e regionali ad intervenire sulla proprietà della Vibac per “questa incomprensibile ed incondivisibile posizione assunta”.
Licenziamenti Vibac, Totaro ha presentato un’interrogazione urgente TERMOLI - Il Capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Regionale, Francesco Totaro, ha presentato oggi un’interrogazione urgente al Presidente della Giunta Regionale e all’Assessore al Lavoro per porre subito l’attenzione sull’annunciato licenziamento di 153 operai presso l’azienda Vibac del nucleo industriale di Termoli. Totaro ha espresso sconcerto per il modo in cui è stata comunicata ai lavoratori la decisione della dirigenza di mettere in mobilità tutte le maestranze della seconda industria del Basso Molise, dopo la Fiat Powertrain, che hanno appreso la notizia nel corso di una riunione tra i vertici aziendali e le organiz-
Chiusura Vibac, il segretario regionale IdV Cristiano Di Pietro: “Condanniamo duramente questa assurda decisione” TERMOLI - In merito alla decisione comunicata dall’azienda Vibac di chiudere il proprio stabilimento di Termoli mettendo, di fatto, in ginocchio oltre 150 famiglie, interviene il segretario regionale dell’Italia dei Valori Molise, Cristiano Di Pietro. “Noi dell’Italia dei Valori, condanniamo tale decisione e, come sempre, ci schieriamo al fianco dei lavoratori. Apprendiamo dai
sindacati che la Vibac sta investendo in formazione, qualità, tecnologia e sicurezza. Questo lascerebbe pensare che si tratti di un’azienda sana ed economicamente solida. Ma se è così, vorremmo conoscere le reali motivazioni che hanno portato l'amministrazione a deciderne la chiusura. Siamo pronti, come forza politica in Regione, a tentare tutte le strade possibili ap-
poggiando il governatore Frattura rispetto a qualsiasi soluzione utile a contrastare questa assurda decisione. L’attenzione sull’argomento sarà alta. Vigileremo costantemente sulla questione annunciando fin da ora la nostra disponibilità, come partito, a scendere in piazza al fianco dei lavoratori e a condividere ogni azione essi decidano di mettere in atto”.
zazione sindacali, tuttora all’oscuro delle motivazioni che hanno portato ad una simile decisione. “Per questo motivo, ho presentato un’interrogazione al Presidente e all’Assessore al Lavoro affinché la Regione si faccia parte attiva nelle consultazioni sindacali che la legge impone di attivare – ha dichiarato il Capogruppo del Partito Democratico – con l’auspicio che, nel più breve tempo possibile, sia scongiurato il rischio di chiusura e di messa in mobilità di 153 lavoratori, per molti dei quali il lavoro presso la Vibac rappresenta l’unica fonte di reddito per le proprie famiglie”.
Rubano un borsello, una persona arrestata e una denunciata in stato di libertà TERMOLI - I Carabinieri della Stazione di Petacciato sono intervenuti in viale Pietravalle dove era stata segnalata la presenza di due persone che stavano perpetrando un furto a bordo di un furgone di un panettiere del luogo. Nello specifico avevano asportato un borsello custodito a bordo del mezzo, approfittando della distrazione del proprietario che era sceso dallo stesso, ed avevano cercato di darsi alla fuga. I due però stati bloccati e la refurtiva recuperata e i successivi accertamenti hanno consentito di appurare che la coppia, proveniente dalla Puglia, aveva viaggiato a bordo di una vettura risultata poi anch’essa rubata in Emilia Romagna nel mese di settembre. Per l’uomo, un quarantaduenne della provincia di Foggia, sono scattate le manette con l’accusa di furto aggravato e ricettazione mentre la donna, una ventiquattrenne di origini tedesche, è stata deferita in stato di libertà per il reato di ricettazione. L’uomo è attualmente in stato di arresto in attesa dell’udienza di convalida che si terrà nelle prossime ore presso il Tribunale di Larino.
Possibile chiusura Vibac: Di Brino e Ferrazzano esprimono solidarietà chiedono Sabato celebrazione la convocazione di un tavolo istituzionale TERMOLI – In merito alle notizie diffuse dagli organi di stampa, relative alla possibile chiusura dello stabilimento Vibac, azienda ubicata nell’area del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Valle del Biferno, il sindaco Basso Antonio Di Brino e il Vicesindaco Vincenzo Ferrazzano intendono dichiarare quanto segue. “Apprendiamo con sconcerto – affermano Di Brino e Ferrazzano – la notizia della possibile chiusura della Vibac, l’azienda ubicata nell’area del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Valle del Biferno. Siamo profondamente colpiti dalla tempistica e dalle modalità attraverso le quali sa-
rebbe stata comunicata alle rappresentanze sindacali la volontà di chiudere questo stabilimento termolese; per tale ragione esprimiamo la nostra massima vicinanza, anche a nome dell’intera Amministrazione comunale, ai lavoratori e alle loro famiglie, invocando nel contempo l’apertura immediata di un tavolo istituzionale, composto dal Comune di Termoli, dalla Regione Molise, dalla Provincia di Campobasso, dal Cosib, dai vertici aziendali della Vibac e dalle rappresentanze sindacali, all’interno del quale possano essere affrontate in maniera determinata le questioni inerenti la possibile chiusura
dello stabilimento. Allo stesso tempo, nella consapevolezza delle prevedibili ricadute negative sull’intero territorio bassomolisano che deriveranno dalla chiusura di un’azienda del nucleo industriale termolese, crediamo sia giunto il momento di sedersi attorno ad un tavolo per riformulare e riprogrammare lo sviluppo economico ed industriale di questa regione, avanzando fin da ora la richiesta improcrastinabile di rivedere l’attuale impianto dei consorzi industriali regionali e dello stesso Cosib, pianificando seriamente gli interventi finalizzati ad attrarre nuove imprese su questo territorio”.
50° anniversario istituzione Regione Molise TERMOLI - Si svolgerà sabato prossimo, 26 ottobre con inizio alle ore 9,30, presso l'Auditorium del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della valle del Biferno, il secondo Convegno promosso dall'apposito Comitato, costituito dal Consiglio regionale del Molise, per le celebrazioni inerenti la ricorrenza del cinquantesimo anniversario della istituzione della Regione Molise. L'incontro di studio, al quale sarà presente anche il Ministro per la Coesione territoriale, Carlo Trigilia, verterà sul tema della “Economia". "Sarà - ha detto il Presidente del Consiglio,Vincenzo Niro, che aprirà i lavori - l'occasione per fare il punto sulla storia e sulla situazione economica del Molise, ma soprattutto sulle prospettive di sviluppo regionale". All'evento parteciperà, in qualità di relatore, anche il Presidente dello Svimez, prof. Adriano Giannola.
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Termoli
24 ottobre 2013
Tratta Campobasso Termoli: riaperto il tratto che interessa Larino BASSO MOLISE - In merito alla linea ferrata Campobasso - Termoli, l’assessore regionale ai trasporti Pierpaolo Nagni annuncia con soddisfazione che, già a partire dal 4 novembre, il tratto ferroviario che va da Campobasso a Larino sarà riattivato. “Come promesso – ha dichiarato l’assessore – siamo riusciti ad ottenere il risultato sperato, grazie alla sinergia con la delegazione parlamentare molisana e grazie alla disponibilità e alla lealtà dimostrata da RFI. Un segnale importante, questo, che apprezziamo ma che, tuttavia, non ci fa abbassare la guardia. Siamo consapevoli di muoverci in un quadro di grande criticità ed è forse per questo che la soddisfazione per ogni risultato raggiunto assume una particolare importanza ma è chiaro che l’obiettivo da perseguire è uno e uno solo: poter pensare, per il futuro, ad una situazione più dignitosa e che sia maggiormente in grado di soddisfare le reali esigenze dell’utenza rispetto alla mobilità su ferro”.
Isola ecologica, caso risolto. Il gruppo consiliare IdV ringrazia
Fonte Cassuca: appaltati i lavori per l’intervento di recupero e riqualficazione ambientale dell’area MONTENERO DI BISACCIA – Il sindaco Nicola Travaglini informa che sono stati già appaltati i lavori per il recupero e la riqualificazione ambientale dell’area della Fonte Cassuca. “L’area della Fonte Cassuca – dichiara Travaglini – situata nelle immediate vicinanze delle suggestive grotte arenarie, è al centro di un nostro progetto di recupero e riqualificazione ambientale dell’intera zona, finalizzata alla sua valorizzazione sotto l’aspetto ecologico e paesaggistico attraverso tecniche di ingegneria naturalistica. L’intervento di riqualificazione è quindi stato appaltato e prevede il con-
solidamento del terreno e la realizzazione di gradonate rinforzate in legno, la sistemazione e rimodellamento del terreno con l’eliminazione delle discontinuità, l’inerbimento dell’area, l’acquisto e messa a dimora di specie vegetali arbustive ed arboree, l’impianto di irrigazione per la vegetazione, il tracciamento e ripristino dei sentieri esistenti, l’acquisto ed apposizione di strutture in legno per la protezione dell’area e la regolazione per la sua fruizione, la costruzione di una piccola area di sosta dei veicoli e la realizzazione di elementi di arredo in pietra locale e legno quali panchine, cestini, cartelli, ecc. Oltre a ciò, è stato previsto
un intervento specifico sulla Fonte Cassuca che vedrà, tra le altre cose, la sostituzione della staccionata posta al di sopra della fonte; negli ultimi giorni, inoltre, sono stati realizzati nell’area lavori straordinari di sfalcio di arbusti e canne, mentre altri interventi di rimozione della vegetazione in eccesso sono previsti a seguire. Nel ribadire il nostro impegno costante per la valorizzazione di un’area come quella della Fonte Cassuca, confermiamo di voler puntare sul nostro patrimonio storico e naturalistico al fine di offrire un pacchetto turistico ottimale per gli anni a venire”.
MONTENERO DI BISACCIA - Come gruppo consiliare IdV al Comune di Montenero di Bisaccia esprimiamo soddisfazione per la soluzione di un nodo burocratico che stava rallentando la realizzazione di un’opera importante per il territorio. Si tratta dell’isola ecologica che dovrebbe sorgere nello spazio di pertinenza del capannone comunale in contrada Cannivieri, finanziata con 160.000 euro assegnati con delibera di Giunta regionale dell’agosto 2011.All’inizio di aprile di quest’anno, il Comune di Montenero aveva trasmesso al servizio competente il progetto esecutivo, secondo le linee guida regionali approvate lo scorso anno. Dopodiché il silenzio. Trascorsi alcuni mesi e incuriositi dall’assenza di sviluppi, abbiamo informato della questione il vice Presidente del Consiglio regionale Cristiano Di Pietro, il quale ha immediatamente chiesto lumi al Consigliere regionale con delega alla Programmazione Vincenzo Cotugno. Quest’ultimo, dopo alcune ricerche, ha recuperato la determina dirigenziale, che porta la data del 3 luglio 2013, con cui si dava il via libera all’intervento con l’approvazione dell’impegno di spesa assegnato. L’atto, rimasto incagliato tra le maglie di una riorganizzazione tra servizi e assessorati, è stato finalmente inviato giovedì scorso al Comune di Montenero. Ringraziamo il Vice Presidente Di Pietro e il Consigliere Cotugno per la solerzia e l’impegno con cui si sono attivati per risolvere la vicenda. Abbiamo assistito a un gradito esempio di fruttuosa collaborazione tra istituzioni, impreziosita dalla dimostrazione concreta che l’amore per il proprio territorio va ben oltre i differenti colori politici che caratterizzano, in questo caso, i due enti interessati. Approfittiamo dell’occasione, infine, per augurare all’amico Cristiano buon lavoro per la sua nuova esperienza come Segretario regionale dell’IdV, che, siamo sicuri, vivrà con la passione, l’umiltà e la determinazione che hanno sempre contraddistinto la sua attività politica. Il Gruppo consiliare IdV
Giornata dedicata Lavori di taglio Richiedenti asilo alla raccolta di segnali e deramificazione piante e rifugiati, a disposizione di soccorso ed artifizi scaduti lungo le linee elettriche due dipendenti comunali LITORALE – La Capitaneria di Porto, con la collaborazione della Direzione del porto turistico “Marina di San Pietro” e la Società “Primis s.r.l.” di Manoppello, su indicazione del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, conferma la “giornata di ritiro di segnali di soccorso scaduti” nell’ambito del porto di Termoli e precisamente presso il molo sud - punto vendita attrezzature nautica da diporto. L’iniziativa, organiz-
zata per il giorno 25 ottobre dalle ore 10 alle ore 12 è rivolta, a titolo gratuito, alla marineria, ai diportisti, agli operatori marittimi in genere ed a tutti coloro che sono in possesso di tali sistemi (razzi – fumogeni – ecc.) scaduti o in procinto di scadere, pertanto destinati allo smaltimento mediante ditte specializzate. La Sezione Tecnica della Capitaneria di porto di Termoli è a disposizione per eventuali ulteriori informazioni in merito.
PETACCIATO - La ditta Agricola Annibali ha assunto l’esecuzione dei lavori di taglio e deramificazione delle piante per la realizzazione o ripristino della fascia in prossimità delle linee elettriche aeree esterne di distribuzione dell’energia elettrica a media o a bassa tensione e l’apertura o ripristino dei sentieri di accesso alle cabine; il decespugliamento e pulizia pertinenze delle cabine secondarie Enel. Nel comune di Pertacciato gli interventi sono pro-
grammati fino al mese di giugno del prossimo anno e la ditta esecutrice informa i proprietari del suolo sottostante della linea elettrica che il legname residuo rimarrà all’interno della fascia a disposizione dei proprietari, mentre il frascame verrà accatastato lungo i margini della fascia. Per qualsiasi chiarimento i proprietari dei terreni interessati ai lavori possono telefonare, durante il normale orario di lavoro, al numero 074291995.
MONTECILFONE - La Giunta comunale ha deliberato si aderire al “Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (S.P.R.A.R.) e pertanto bisogna destinare due dipendenti comunali per l’espletamento delle pratiche e attività a carico dell’amministrazione comunale per dare esecuzione al progetto. Pertanto l’esecutivo ha assegnato l’incarico al segretario comunale, dottor Piero Giorgetta, quale Responsabile del Servizio Amministrativo e responsabile del progetto S.P.R.A.R.; a Gabriele Pallotta, Istruttore Amministrativo Contabile, quale responsabile del procedimento, in sostituzione del M.llo Antonio Di Lena; per l’espletamento delle pratiche e delle attività a carico del comune per l’esecuzione del progetto; gli incarichi saranno svolti, rispettivamente, per otto e sei ore settimanali ciascuno per tutta la durata del progetto stesso.
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Sport
24 ottobre 2013
“A questa città debbo molto” Luigi Splendido, portiere del 1992, pronto per il pieno recupero CAMPOBASSO. Solo un infortunio al ginocchio, al momento, è riuscito a tarpare le ali al giovane portiere in forza al Campobasso calcio, Luigi Splendido classe 1992 originario di San Severo e in predicato di passare al Foggia. Il portierone rossobù, che si è formato nella Beretti del Campobasso, ha già fatto la sua apparizione tra i Lupi nella stagione di C2. Quindi un passaggio in D con il Bojano per tornare ancora nel capoluogo. Del resto lo ha sempre sottolineato "in
questa città mi ci trovo benissimo, la gente è appassionata, ti fa sentire a tuo agio e ti dà quel giusto di carica in più che a un giocatore fa sempre piacere". Un infortunio, però, non gli ha consentito ancora di potere fare valere le sue qualità a difesa dei pali del Campobasso che ha ripreso la sua storia ripartendo dal campionato di Eccellenza. Ma ancora per poco perchè il recupero è prossimo di un ginocchio che ha fatto capricci. "Devo ringraziare il fisioterapista Mar-
cos Domingos che ce l'ha messa tutta per farmi recuperare appieno. Un lavoro perfetto il suo così come la vicinanza e l'abnegazione che ha avuto nei miei confronti. Sono cose che ti fanno piacere soprattutto nei momenti più difficili". Se il pieno recupero lo si deve anche alle mani e alla preparazione del fisioterapista, ora il portierone rossoblù intende ripartire con la sua squadra. "Ho sposato il progetto della nuova società che ha voluto ripartire dai dilettanti per risalire
la china e ricostruire quel mondo che si chiama calcio. Una società ben organizzata, composta da persone valide e capaci che aspirano a crescere. Tanto che non ci si accorge di essere in Eccellenza. Mi fa piacere partecipare a questo nuovo percorso sperando di potere dare pienamente il mio contributo alla causa. La società lo merita, lo meritano i tifosi e una città splendida che mi accolto come un figlio e mi è stata vicina nei momenti più delicati".
Iacovino: “Doppietta grande emozione, Su e giù: ma la testa è già alla Roma” una festa per tutti Tre gol in tre partite. Per Gianni Iacovino, isernino classe 1991, l’approdo in serie A2 è stato di quanto piu’ emozionante ci si potesse aspettare. Dopo due stagioni vissute in Emilia con la maglia della Reggiana, il giovane laterale pentro è tornato a casa per vestire la maglia della squadra che tante volte aveva affrontato nei derby cittadini e che ora sta onorando alla grande: “Il mio sogno era tornare a giocare nella mia città davanti ai miei amici e l’ho fatto addirittura in A2 – dice proprio Iacovino – sabato scorso poi è stato bellissimo realizzare una doppietta davanti a tanta gente contro uno squadrone come il Corigliano. Peccato solo per come è andata a finire perché abbiamo giocato una grandissima partita e meritavamo almeno il pareggio”. I due anni con la Reggiana lo hanno fatto crescere non poco e hanno consegnato all’Aesernia un giocatore pronto per la categoria: “La Reggiana mi ha dato una grande opportunità, quella di lasciare il Molise e iniziare a conoscere il futsal dei grandi. Nella prima stagione di serie B sono stato benissimo ottenendo anche alcune presenze in prima
Mentre gli atleti del settore master sono concentrati in vista della penultima prova del CorriMolise che si disputerà domenica 27 ottobre a Carovilli, i giovani alfieri della Nuova Atletica Isernia sabato scorso a Campobasso hanno fatto incetta di medaglie e record personali nel 12° meeting di fine stagione su pista. Diciassette le “piccole furie rosse”, come sono stati soprannominati simpaticamente dai loro tecnici Silvana, Paolo ed Enrica, i giovanissimi atleti
squadra. L’anno scorso con il cambio di allenatore non ho avuto spazio in A2, ma mi sono tolto la grande soddisfazione di arrivare a disputare le final eight under 21. Quest’anno non ho avuto segnali dalla società e ho preferito tornare a casa dove l’Aesernia mi ha dato questa grande opportunità. E ringrazio sia il presidente che ha creduto in me che i mister Scarpitti e Matticoli che non hanno paura di lanciare gli elementi locali”. Insieme a Valletta, Palumbo, Fusco, D’Alauro, Di Tata, Amico, Russo, Vacca, fa parte di quella nidiata di calcettisti molisani che senza paura stanno affrontando un campionato sconosciuto e difficile come quello di A2. Una bella soddisfazione per loro e per la società che sta credendo in un progetto tanto stimolante quanto complicato: “Con i miei compagni, fatta eccezione per gli stranieri, ci siamo affrontati tante volte in C1 molisana ed è bello ritrovarsi qui insieme in A2 a vestire la maglia dell’Aesernia – dice ancora Iacovino – le difficoltà sono tante perché ovviamente manca l’esperienza, ma sono
convinto che miglioreremo strada facendo aiutati anche dai compagni piu’ esperti che ovviamente sono quelli che devono trascinare la squadra verso la salvezza. Io spero di continuare a dare il mio contributo sudando e lottando per la squadra della mia città. Sono convinto che riusciremo a mantenere la categoria anche se non sarà facile”. Dalla prima all’ultima della classe. Dal Corigliano alla Roma Torrino che sabato prossimo nella Capitale rappresenta il prossimo scoglio da superare: “Non guardiamo la classifica dei nostri avversari perché siamo gli ultimi arrivati e non possiamo permetterci di pensare che in questo campionato esistano partite facili – conclude il laterale isernino – loro hanno un grande nome ed una grande tradizione e sicuramente vorranno sbloccarsi dopo un avvio di campionato difficile. Noi speriamo solo di avere Cuculicchio e magari anche Lopez per giocarci la partita nelle migliori condizioni possibili. Poi sono convinto che se ripeteremo la prestazione di sabato scorso difficilmente non porteremo a casa un risultato positivo”.
Mancano tre settimane alla festa di sport e ci si immerge sempre di più nell’atmosfera novembrina dei giorni di san Martino, quelli delle prime rugiade, della resa delle foglie e della stagionatura del mosto. E mentre l’aria assorbe l’umidità del muschio e l’aroma delle castagne, sale la febbre dell’attesa. Come gli innamorati, si contano i giorni, le ore, i minuti dall’appuntamento. Intanto la macchina organizzativa gira a mille. La Virtus ha messo in campo tutte le proprie forze per non deludere le aspettative.Vuole, ancora una volta, stupire ed emozionare. Il 10 novembre si avvicina a grandi passi e sempre più velocemente. C’è ancora molto da fare: ritirare i prodotti offerti dalle aziende molisane e preparare un mare di pacchi gara; segnalare e addobbare adeguatamente il percorso; allestire gli stand per la consegna dei ristori e dei premi; creare i palchetti per le band musicali che accoglieranno i concorrenti alla partenza, lungo il percorso e all’arrivo; predisporre adeguati servizi igienici e sanitari. E’ da mesi che lo staff organizzativo si riunisce per programmare tutto nei dettagli. Attorno ad una tavola imbandita che ognuno ha provveduto a rifornire, si è dibattuto, spesso animatamente, per concretizzare iniziative e risolvere problemi. Concezioni e punti di vista divergenti, finalizzati comunque e sempre alla crescita e alla riuscita della manifestazione, vengono messi continuamente sul piatto per essere analizzati e discussi. Sabato 26 ottobre c’è il primo banco di prova: la presentazione ufficiale della 40^ Su e Giù, patrocinata dal Comune di Campobasso, dalla Provincia di Campobasso e dall’Assessorato allo Sport della Regione Molise. Alle 17,30, presso la sala conferenza GIL del palazzo della Cultura, in via Milano, a Campobasso, autorità sportive e politiche, addetti stampa, amici, atleti, familiari e tutti coloro che ne avranno piacere potranno rivivere i momenti salienti che hanno caratterizzato nei decenni la manifestazione e salutare quest’ultima, dedicata a padre Luigi Zorzan, una delle figure di maggior rilievo nella storia della Virtus, recentemente scomparso, che si preannuncia davvero eccezionale. Per l’occasione sarà allestita una esposizione di documenti, manifesti, foto e premi delle passate edizioni, a partire dalla prima, quella del 1974. Sarà presentata la medaglia con la quale l’incontenibile maestro Domenico Fratianni ha inteso sintetizzare lo slogan della Su e Giù 2013: “Sport libera tutti”, sarà premiato il bambino autore del bozzetto raffigurante la mascotte della Su e Giù, saranno festeggiati i sindaci che hanno dato il via a tutte le precedenti edizioni, sarà proclamato lo sportivo dell’anno, l’atleta esemplare, l’operatore sportivo. E tanto altro ancora fino … al botto finale: una sorpresa.
La NAI fa incetta di titoli al meeting giovanile di fine stagione I master pronti ad agguantare il CorriMolise NAI, dai 6 ai 14 anni, che si sono fatti valere al campo Nicola Palladino. Fra tutti spicca il risultato nella categoria ragazze di Ilenia Curreddu che nel lancio del vortex è arrivata prima con 40,94 mt, migliorando di 7 mt il suo personale, a questo brillante risultato ha aggiunto anche un’ottima seconda piazza nel salto in lungo. Per la
categoria ragazzi, Riccardo Cifelli si è lasciato tutti alle spalle nei 60 mt piani. Per gli esordienti, buone le prestazioni di Fatia Carmela Chiacchiari, Giulia D’Alonzo e Andrea Melfi, ma il plauso va a tutti i piccoli atleti per l’impegno che quotidianamente mettono tanto nelle gare quanto negli allenamenti. In questi giorni, allenamenti
importanti anche per i master che domenica a Carovilli si giocano una fetta importante di stagione: la società, che guida la classifica del Corri Molise con mille punti di vantaggio sulla seconda, non fa mistero di voler conquistare il circuito regionale con una tappa di anticipo e arrivare, quindi, alla gara conclusiva di Termoli l’8 dicembre con il ti-
tolo già in tasca. Per tale ragione il cross di domenica, che si disputerà su un circuito di 1 km da ripetersi 6 volte, è considerato gara super obiettivo. Sempre domenica, un gruppetto di tesserati NAI raggiungerà Venezia in camper per la maratona, ma non in veste di atleti, bensì di tifosi di Andrea Lalli, per il suo esordio sui 42 km.
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24 ottobre 2013 Pagina redazionale singolarmente autogestita Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto
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