ANNO IX - N° 47 - GIOVEDÌ 25 LUGLIO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno ad Enrico Perretta
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Enrico Perretta. Il valente imprenditore campobassano ha vinto ancora una gara d'appalto in regione e questa volta a Molise Acque per un importo di 500mila euro. Si tratta di interventi per la depurazione delle acque ed ha superato, con l'offerta, un'impresa del napoletano che aveva cercato il massimo ribasso di potere ottenere il lavoro. Un duplice merito, quindi, per l'imprenditore campobassano perchè è stato capace di mantenere in loco i soldi dell'appalto e, nel contempo rafforzare la sua impresa.
Il Tapiro del giorno a Massimiliano Scarabeo
Il Tapiro del giorno lo diamo a Massimiliano Scarabeo. Anche i sindacati, in queste ore, hanno chiesto lumi all'assessore alle Attività Produttive perchè ancora non ci si muove concretamente con la Finmolise per la Ittierre. Ritardi che stanno mettendo in difficoltà l'azienda e, di conseguenza, i lavoratori e l'indotto. Sulla questione, ora, c'è una richiesta di convocazione d'urgenza del Consiglio provinciale di Isernia in seduta monotematica per sostenere le ragioni della presenza dell'azienda tessile sul territorio.
REGIONE
Petraroia il celebrante dela crisi molisana A PAG. 2
REGIONE
Acem e Api “Mortificante le dichiarazioni di Frattura” A PAG. 5
TERMOLI
Nuova rapina in Banca Bottino 10mila euro A PAG. 12
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2 25 luglio 2013
Nei giorni di luglio, e a seguire, dovrà rispondere ad appelli, richieste e appuntamenti per questioni “bollenti”. Il calvario politico e personale del (vice) presidente della Giunta regionale
Il Molise? Un disastro Il (vice)presidente Petraroia? Il celebrante Una valanga di problemi: dal personale delle Comunità Montane alle vertenze del Carsic, della Q.e.i. Informatica, di Villa Maria, della Fondazione Giovanni Paolo II, della Cooperativa Css, della Gam, dell’Ittierre, dello Zuccherificio, delle Esattorie, del Consorzio Agrario Interprovinciale, dell’Astec e dell’Ara Molise, della Riveco, della vigilanza regionale, delle imprese di pulizia, eccetera eccetera Gli ultimi giorni di luglio per lui saranno un calvario dovendo rispondere ad appelli, richieste e appuntamenti per questioni “bollenti”. Oggi, nel corso della mattinata, è stato chiamato ad incontrare i rappresentanti della Funzione pubblica di Cgil (Mastrogiorgio), di Cisl (Traniello) e di Uil (Boccardo) e i segretari generali delle 10 Comunità Montane del Molise che, come sappiamo, sono state soppresse (!), ma non estinte (!). Le organizzazioni sindacali vogliono essere rassicurate sul futuro dei dipendenti ai quali da sempre è stato promesso di essere comunque collocati: nell’organico regionale o altrove, ma collocati. Sarà questa la questione che intendono affrontare oggi, e risolvere. Le Comunità Montane sono in liquidazione dalla primavera 2011, con i commissari che prendono soldi come li prende da 9 anni il commissario liquidatore dell’Arsiam (ex Ersam). Questo è il Molise. Al quale la nuova giunta vorrebbe modificare il Dna e non vi riesce. Detto del personale, va detto pure delle Comunità Montane come organismi. Il paradosso è questo. Il Molise è un territorio prevalentemente montano e avrebbe tutte le ragioni del mondo a tenere in vita le Comunità. Magari non tutte le 10 che sono state realizzate, ma una parte di esse sicuramente per interpretare e assecondare i bisogni delle popolazioni della montagna. Altrove, dove il carattere della montuosità territoriale non è paragonabile al Molise, le Comunità montane sono in piena attività ed efficienza, dotate di deleghe e di competenze tecniche e amministrative e svolgono attività brillanti e produttive. La Campania è un esempio a un tiro di schioppo.
Il Molise invece le Comunità montane ha deciso di sopprimerle e attende di estinguerle, senza mettere in campo un’alternativa che garantisca lo sviluppo di territori di per sé particolarmente penalizzati sotto l’aspetto economico e dello sviluppo. Alludendo al disastro, alludiamo agli appuntamenti richiesti a Petraroia in una sequenza mozzafiato. Ieri ha dovuto affrontare il personale del Korai che non prende un euro da circa tre anni (scandaloso!) e che ha un orizzonte fosco davanti a sé . Gli è stato detto che potrà essere impiegato nella costituenda Agenzia regionale per gli affari turistici. Ma quando? Con la giunta regionale impantanata nelle faccende che la riguardano (il numero e gli emolumenti degli assessori) c’è poco da stare allegri. Il 31 luglio è stata fissata per Petraroia la riunione sulla vertenza del Carsic di Venafro e, in successione, con le date ancora da fissare, le vertenze della Q.e.i. Informatica, di Villa Maria, della Fondazione Giovanni Paolo II, della Cooperativa Css, della Gam, dell’Ittierre, dello Zuccherificio, delle Esattorie, del Consorzio Agrario Interprovinciale, dell’Astec e dell’Ara Molise. Se non bastasse, nei prossimi giorni - fanno sapere dalla segreteria di Petraroia - saranno fissati gli incontri sulla Riveco, sulla vigilanza regionale, sulle imprese di pulizia e sulle altre aziende in crisi, per verificare possibili soluzioni. Il disastro del Molise! Piccola, unica soddisfazione per il (vice)presidente è la messa a punto dei verbali per la concessione della cassa integrazione in deroga. E una transitoria nostra forma di solidarietà! Dardo
Piana dei Mulini: il ritorno alla grande di colui che non si deve nominare (Michele Iorio) Se J.Rolling fosse stata presente, sicuramente avrebbe scritto un nuovo romanzo ambientato nella campagna molisana a Piana dei Mulini nell’agro di Spinete, dove circa 300 persone hanno accolto l’invito di “colui che non si deve nominare” perché questo è il diktat ordinato da chi di chi dopo aver attinto a piene mani, ha voltato clamorosamente le spalle a chi ha permesso di gestire potere materiale e morale. Invece, con un look istituzionale giacca, ma senza cravatta Michele Iorio, oggi semplice cittadino, non è apparso deluso, anzi ha rilanciato con forza e determinazione l’azione politica della destra, non quella falsa che è presente nel Molise ma quella della gente che si riconosce in certe idee. Una destra che ha avuto quale colonna sonora alquanto efficace: il vecchio “inno azzurro” e il “centro di gravità permanente” del poeta dissacratore siciliano Franco Battiato. Una destra che deve necessariamente rimboccarsi le maniche e cercare di rilanciare una realtà che ancora una volta è stata gabbata e che per i prossimi cinque anni, almeno
che non ci sia un cataclisma politico, sarà sub-judice del detto: chi di speranza vive disperato muore. Un detto che mostra come nel Molise “l’idra a sette teste” è viva e vegeta ed è pronta a divorare chiunque cerchi di contrastarla. Credeteci, vivere vicende simili, fa male. Fa male al morale, fa male all’orgoglio di Molisani che vivono in una realtà falsata, in cui domina unicamente l’esteriorità. Una realtà che non permette di poter esprimere appieno le potenzialità. Le quali, potrebbero essere sfruttare per la crescita di una regione che scivola sempre più in basso. Non criticate questo nostro disfattismo, ma assistere al disfacimento quotidiano lascia un vuoto dentro. Un vuoto che difficilmente potrà essere colmato vista l’assenza assoluta d’interlocutori con cui confrontarsi. Interlocutori che rammentano le fissità delle statue Etrusche che, con l’espressione enigmatica proiettata verso “il nulla”, lascia disarmati e sconcertati chiunque le guardi. Statue che, nella loro staticità armonica, creano il vuoto che difficilmente sarà colmato, perché l’assurdità della si-
tuazione, non permette di porre domande giacché non c’è alcuna risposta se non una: c’è qualcuno che imperterrito sta portando avanti il disegno di annientarci e che i punti interrogativi hanno trovato fissa dimora nel Molise. Una realtà in cui pochi, pochissimi sono gli eletti. Una regione paragonabile alla scaletta del pollaio, tanto, per citare la frase del prete che guardava fisso il muro nel film “io, speriamo che me la cavo” è “stretta e piena di liquami”. Paragone assurdo e irriguardoso? No, soltanto constatazione che cercare una ragione a quanto accade è utopico. Constatazioni dettate dall’inesistenza di opportunità per quelli che vogliono riscattare un’identità purtroppo smarrita. Un’identità che, se le cose non cambieranno in fretta, avvalorerà i versi del padre della lingua Italiana Dante “perdete ogni speranza o voi che entrate; senza sapere che le promesse sono false specialmente quelle fatte da chi oggi pontifica e ieri gridava “dagli all’untore”. Massimo Dalla Torre
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3 25 luglio 2013
L’organizzatore della carovana di Forza Italia chiama a raccolta i cittadini: a settembre arriva Silvio Berlusconi
Autunno caldo in regione: pronta la visita del senatore molisano CAMPOBASSO. L’incontro di Piana dei Mulini organizzato da Michele Iorio è stato solo un leggero antipasto al ciclone che investirà la regione. Si prevede un autunno caldo in Molise dove, a settembre, approderà anche Silvio Berlusconi per rilanciare ufficialmente Forza Italia2. Ad annunciare l’evento è Alessio Zanon, che sta portando avanti la Campagna d’Italia dell’Esercito di Silvio. La carovana, che sta toccando tutte le piazze del bel paese, toccherà anche il suolo molisano. Intanto ieri a Roma il coordinatore nazionale del Pdl Denis Verdini ha chiamato a raccolta i vertici molisani divisi sull’iniziativa di Piana dei Mulini2. Vista dal coordinatore regionale Di Giacomo, preoccupato probabilmente di perdere la propria posizione personale di papabile candidato di nuovo al Parlamento quando si tornerà al voto, come una fuga in avanti di Michele Iorio. E dall’altro lato con la posizione dell’eurodeputato Aldo Patriciello, alle prese con la riconferma della candidatura a Bruxelles, ma allo stesso tempo tra i principali artefici della sconfitta
elettorale del Pdl molisano alle regionali con il suo appoggio al Partito democratico. Una posizione che, come ribadito anche dallo stesso Michele Iorio, non agevola di certo la ricostruzione del centrodestra e in particolare di Forza Italia vista la mancanza di chiarezza delle posizioni politiche di chi invece il Pdl doveva guidarlo anche attraverso ruoli istituzionali. Insomma, a settembre il senatore del Molise dovrebbe toccare le sponde della Regione che lo ha eletto a Palazzo Madama. Nel contempo in Molise, proprio in vista di Forza Italia2, tutti i nodi sembrano venire al pettine all’interno del Pdl dove, e questo è parso chiaro dai cittadini presenti alla convention ioriana, le posizioni personali dei singoli non possono più essere tutelate a discapito dal ritono ad una politica che guardi sia al bene comune sia all’arruolamento di leve fino ad oggi rimaste in disparte per la presenza dei soliti nomi a volte baciati dalla fortuna che, nel corso degli anni, hanno contribuito e non poco a mandare in deriva tutto ciò che di buono era stato fatto dal 1994.
Pdl,Verdini basta liti nel partito Ieri a Roma l’incontro con Patriciello, Di Giacomo e De Camillis Riconfermato l’ok a Piana dei Mulini, ora dalla capitale s’interviene per l’unità CAMPOBASSO. A Roma ieri il termometro segnava 35 gradi all’ombra. Chissà quanti ce n’erano nello studio di Denis Verdini. Sì perché lì, nella capitale, ieri si è consumato un incontro che prima o poi doveva avvenire: quello tra Michele Iorio e Aldo Patriciello. Senza sminuire l’importanza di altri due presenti: Di Giacomo e Sabrina De Camillis con quest’ultima che, nel ruolo di sottosegretario di Stato, starà sudando sette camice per mantenere equilibri stabili con tutti gli altri. In ogni caso, cosa si sono detti a Roma? Nessuno parla, meglio non sollevare polveroni dopo il primo contatto ufficiale. L’argomento all’ordine del giorno, comunque, era Piana dei Mulini2. E qui occorre far partire il racconto dall’inizio. “Piana dei mulini è un’iniziativa personale di Iorio”. E’ fatto divieto al Pdl di partecipare. Così tuonava Ulisse Di Giacomo alla vigilia dell’incontro organizzato. Di contro il silenzio di colui che non si sa bene se viaggia ancora con il Pdl nazionale o se sorride al Partito Democratico visto il tenere i piedi in due scarpe a seconda dell’istituzione in oggetto: Aldo Patriciello. Ed ecco arrivare il contatto. Prima o poi doveva succedere che Iorio e Patriciello si dovessero trovare seduti a tavolino per discutere della situazione politica molisana. E ieri a Roma, nello
studio del coordinatore nazionale del Pdl c’era tutto il quartier generale molisano. Non trapelano indiscrezioni tra i presenti. Di certo si sa che Denis Verdini ha confermato a tutti che la chiamata a raccolta del popolo, avvenuta a Colle d’Anchise, era stata condivisa dallo stesso Berlusconi. Niente di personale, dunque. Di ufficiale, al momento, c’è solo questo. Ed ora? Cosa succederà? La situazione politica molisana, con questo centrodestra, è letteralmente allo sbando. Al di là della curiosità nel sapere se, tra i presenti tutti, ci siano state strette di mano o abbracci di riconciliazione, sembra che Verdini abbia lanciato un monito: in Molise il Pdl di oggi, futuro Forza Italia, dovrà essere unito e omogeneo. Come fare visto il difficile momento? Interverrà Roma. In fondo proprio l’altro ieri Michele Iorio, a Piana dei Mulini, lo aveva detto a chiari lettere: la porta non si chiude a nessuno, ma chi sta con il Pdl e candida cognati con il Pd e governa insieme al Pd, deve decidere da che parte stare. Il che, più che un’affermazione di Iorio, dovrebbe essere la normalità in politica. Un discorso moderato anche verso Di Giacomo quando lo stesso Iorio ha affermato: non siamo qui per essere contro qualcuno ma per coinvolgere i cittadini nel rilancio del cen-
trodestra. Tradotto: stiamo facendo ciò che normalmente dovrebbe fare la politica. Comunque, dopo il successo di martedì e la fine della guerra fredda imposta dal coordinatore nazionale del Pdl, ora non resta che attendere quali saranno gli sviluppi. Il che porta ad una domanda spontanea: ma alle decisioni di Patriciello corrisponderà una presa di posizione del suo gruppo legato al Pd del senatore Ruta? E che effetto
potrà esserci sul governo regionale guidato dall’ex collaboratore di Iorio: Paolo Frattura? Intanto la voglia di veder attuare quel rinnovamento di cui parlava Iorio a Colle d’Anchise viene osservato con speranza e scetticismo. Tutti si augurano che sia vero, ma ognuno teme che si tratti delle solite parole lanciate lì tanto per… E allora non resta che dimostrare serietà con i fatti. giorug
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25 luglio 2013
Chiarimenti a catena della Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche
La trasparenza è difficile da mandare giù per la Regione, le Province e i Comuni Sono necessari chiarimenti su chiarimenti per sciogliere i nodi interpretativi del decreto legislativo numero 33 del 2012 meglio noto come decreto sulla trasparenza degli atti della Pubblica amministrazione. Vuol dire che, al solito, il legislatore italiano manca di sintesi e di chiarezza, mescola il grano con loglio, confonde le idee a chi le leggi emanate e i decreti deve applicarli. Trasparenza: un termine solo da poco entrato nel gergo amministrativo e, a quanto pare, difficoltoso ad essere inteso nella sua accezione, per evidente desuetudine della burocrazia italiana a rendersi utile e comprensibile al cittadino. Dicevamo dei chiarimenti. L’ultimo è quello fornito dalla Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche (Civit) e riguarda, una volta per tutte, l’obbligo per le amministrazioni pubbliche, senza ecce-
zioni, di rendere noto i dati concernenti gli atti di concessione di contributi, sussidi e vantaggi economici destinati a persone fisiche e ad enti pubblici/privati. L’obbligo scatta anche per sovvenzioni di importo superiore ai mille euro nel corso dell'anno. Se tale importo viene raggiunto mediante più atti ed erogazioni, occorrerà pubblicare tutta la serie degli atti nella sezione "Amministrazione trasparente" presente obbligatoriamente nel sito istituzionale di ogni Pubblica amministrazione. Chiarito infine dalla Civit che non devono essere pubblicati, invece, i compensi dovuti dalle amministrazioni ad imprese e professionisti privati a titolo di corrispettivo per le prestazioni professionali svolte. Dunque, sono tenute agli adempimenti imposti dal decreto non solo tutte le amministrazioni dello Stato, comprese le scuole, ma anche le aziende
e le amministrazioni dello Stato a ordinamento autonomo, tutti gli enti locali, le comunità montane, i loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio e loro associazioni. Si aggiungono all'elenco tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale. Non sfuggono gli enti pubblici nazionali, tra i quali sono da comprendere le aziende speciali dei comuni, da assimilare agli enti pubblici economici. Le regole ora ci sono e i cittadini hanno la possibilità di verificare se vengono rispettate e la possibilità di presentare denuncia. Naturalmente occorre essere cittadini consapevoli. E, a quanto pare, nel Molise la specie non trova particolare accoglienza.
In Molise meno duemila assunzioni A fronte di 4mila uscite si registra la metà di nuovi occupati Campobasso. Dall’ultima indagine Excelsior sui programmi di assunzione per l’anno 2013 emerge che le imprese molisane prevedono di assumere 2.630 persone (tra lavoratori stagionali e non) che non compenseranno però le 4.040 uscite previste. Persiste, quindi, il grave momento di difficoltà del sistema produttivo locale che, in base a tali previsioni, potrebbe presentare anche per l’anno in corso un calo dei contratti complessivamente attivati (ammonta a -1.420 il saldo tra le 2.630 entrate complessive previste e le circa 4.040 uscite programmate dalle imprese). Il confronto con i risultati della stessa indagine per l’anno 2012, inoltre, conferma l’acuirsi della crisi occupazionale, generalizzata a tutto il territorio nazionale. Rispetto ad un anno fa, purtroppo in Molise, se sono rimasti pressoché invariati i movimenti occupa-
zionali in ingresso, (2.690 nel 2012, contro i 2.630 previsti nel corso del 2013), sono previsti in aumento i movimenti occupazionali in uscita, passando dai 3.480 dello scorso anno ai 4.040 previsti quest’anno. Scendendo nel dettaglio provinciale, le imprese operanti nella provincia di Campobasso prevedono 1.960 assunzioni nel corso del 2013, ma di contro, potrebbero essere molte di più le uscite previste: sempre in base all’indagine Excelsior, infatti, a fine 2013 si potrebbero contare ben 2.910 uscite per un calo atteso pari a -950 unità. Non va meglio per la provincia di Isernia: a fronte delle 670 entrate sono previste 1.140 uscite per un saldo negativo di -470 unità. Dal punto di vista contrattuale, delle 2.630 assunzioni previste in Molise, 1.800 potrebbero avere ca-
rattere non stagionale (1.340 in provincia di Campobasso e 460 in provincia di Isernia): di queste, solo il 28,6% potrebbero essere destinate a giovani con meno di 29 anni, rispetto ad una media nazionale pari al 32,8%, mentre quella per il resto delle regioni del Sud è prevista al 31,4%. “Per ricostruire l’occupazione perduta non c’è che un modo: ripartire dalle imprese”, ha sottolineato il presidente di Unioncamere nazionale, Ferruccio Dardanello. “Senza imprese, non c’è lavoro. E le imprese possono creare lavoro se riescono a crescere, a sviluppare nuovi prodotti e servizi, ad allargare il proprio mercato. I dati non sono confortanti ma la presenza di una quota significativa di imprenditori che scommettono sull’impresa e operano nuove assunzioni fa capire che il sistema è vitale e che riducendo il carico burocratico e quello fiscale si libererebbero risorse per accelerare la ripresa”.Il contrario di quanto sta accadendo in Moli.
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5 25 luglio 2013
Gli aumenti della tassazione locale mette in ginocchio il comparto
Edilizia, la crisi si fa più nera CAMPOBASSO. “E’ inaccettabile ed immorale giustificare l’aumento dell’imposizione locale deliberata in Consiglio Regionale scaricandone la responsabilità sulle imprese", è il grido di dolore dei Costruttori e delle Piccole Imprese dinanzi a quanto accaduto in Consiglio regionale. E così le due associazioni, a giusta ragione, dopo avere denunciato di essere messe a dura prova “da una lunga crisi e si ritrovano a dover lottare non solo con un mercato fermo e stantio e un sistema bancario distante e una pubblica amministrazione farraginosa e ingessata”, sottolineano che è impensabile potere digerire le ultime manovre finanziarie della Regione. L’edilizia sta vivendo in questi mesi una crisi nera come non si vedeva da anni. La stretta del credito, poi, messa in atto dalle banche sta agendo in modo diretto sulle piccole e medie imprese. Sempre più spesso accade che la banca chiama per avvertire che il fido verrà ridotto. E dinanzi a questa situazione si impongono oggi anche i nuovi aumenti delle tasse locali. In maniera particolare, aumentare l’Irap, significa perdere in competitività, poiché un bene prodotto in Molise verrà a costare più del suo equivalente abruzzese o pugliese, un operaio molisano costerà più di uno lucano (a parità di stipendio), uno stabilimento sito a San Salvo genererà meno costi di uno ubicato a Montenero di Bisaccia. Per sovrappiù, perché gli impren-
ditori dovrebbero preoccuparsi di investire in Molise? Perché dovrebbero assumere operai se il costo della manodopera è una delle principali voci che formano la base imponibile Irap? Affermazioni e interrogativi che significano preoccupazione, insoddisfazione. Proprio mentre l’apparato pubblico non riesce ad eliminare gli sprechi e la burocrazia e la “Casta” politica non prende coscienza dell’urgenza di eliminare per sé indebiti vantaggi e privilegi. Rimanere fermi, aspettare immobili cosa succederà domani, è la scelta più sbagliata, che non porta alla sopravvivenza, ma all’inevitabile declino di tutto il nostro territorio.
L'accordo è stato sottoscritto da Finmolise e Fondo europeo investimenti
Micro imprese, due milioni di euro CAMPOBASSO. Il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) e la Finmolise S.p.A., finanziaria regionale del Molise, hanno siglato ieri un accordo che metterà a disposizione delle micro-imprese del territorio 2 milioni di euro di micro-crediti finalizzati a promuovere forme di auto-impiego, inclusione sociale e contribuire allo sviluppo del tessuto produttivo regionale. L’operazione - siglata nell’ambito dell’iniziativa Progress Microfinanza, finanziata dalla Commissione Europea e dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) e gestita dal FEI – intende sostenere in particolare chi opera nel terzo settore e chi incontra difficoltà di accesso al credito bancario tradizionale (lavoratori autonomi, disoccupati, donne, giovani, etc.) ed a beneficiarne saranno circa 180 piccoli imprenditori. L’attivazione di Progress Microfinanza in Molise si deve all’Assessorato allo Sviluppo economico dell’Amministrazione regionale che ha sostenuto la candidatura della Finmolise S.p.A. quale intermediario finanziario del FEI per rendere operativo lo strumento a livello locale. E’ da notare che Progress Microfinanza non finanzia direttamente gli imprenditori, ma offre garanzie e finanziamenti (prestiti e partecipazioni) ad istituzioni finanziarie operanti nel settore del microcredito al fine di aumentare il volume dei micro-prestiti concessi. Da fine settembre, si invitano gli interessati a rivolgersi direttamente a Finmolise S.p.A., che renderà note tutte le informazioni relative ai requisiti, alle condizioni ed alle modalità per accedere a tali finanziamenti.L’operazione rappresenta la 3° conclusa dal FEI in Italia nell’ambito di Progress Microfinanza e la 33° in Europa. Ad oggi l’iniziativa è operativa in Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Francia, Grecia, Irlanda, Italia, Lituania, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Spagna e Paesi Bassi.
Costruttori e piccole imprese ritengono "immorale" l'aumento delle tasse locali "In questa maniera la Regione affossa il sistema economico molisano" CAMPOBASSO. “E’ inaccettabile ed immorale giustificare l’aumento dell’imposizione locale deliberata in Consiglio Regionale scaricandone la responsabilità sulle imprese, sia perché la quasi totalità delle Pubbliche Amministrazioni non si è adeguata agli adempimenti previsti dal decreto 35/2013 sui pagamenti, il che renderà inattuabili gli intenti alla base delle decisioni impopolari assunte ieri l’altro, sia perché il mutuo che sarà contratto, mancando un conto dedicato per gli appalti pubblici più volte richiesto da noi, sarà utilizzato per fronteggiare le varie incombenze e con molta verosimiglianza per mantenere gli emolumenti della casta sui quali – chissà perché non si annoverano mai ritardi di pagamento o interruzioni dei flussi di cassa, visto che nessuno si lamenta”. E’ lo sfogo amaro congiunto della Presidente dell’Associazione Piccole Industrie del Molise Matilde Iosue e del Presidente dell’Associazione Costruttori Edili del Molise Corrado Di Niro, i quali annunciano inoltre che nei prossimi giorni saranno affissi manifesti nei principali centri della Regione per dire la verità e urlare il grido di dolore di una classe imprenditoriale che a causa delle inefficienze e della burocrazia si trova oggi sull’orlo del baratro e che non sarà salvata di certo dall’aumento dell’IRAP, dell’IRPEF e del Bollo, in quanto esasperare il livello di contribuzione significa invece affossare cittadini ed imprese e non aiutare il sistema economico della Regione ormai al default. “E’ solo un modo di scrollarsi di dosso le responsabilità che devono assumersi nei confronti dei cittadini e delle imprese, in quanto da due giorni i cittadini chiamano noi e non i politici per lamentarsi, come se fosse colpa delle imprese che vantano diritti sacrosanti e che non vogliono gravare su nessuno – proseguono i Presidenti Iosue e Di Niro – né possono essere invocate le norme nazionali sui pagamenti perché, e questo solo a titolo di esempio, le Amministrazioni Appaltanti con cui abbiamo contratti successivi al 1° gennaio non stanno rispettando il decreto legislativo n. 192/2012 di recepimento della direttiva comunitaria che stabilisce di pagare in 30 giorni le transazioni commerciali”. L’API e l’ACEM sono convinte che si tratti di messaggi di facciata come l’annunciato sblocco di 15 milioni di euro per la ricostruzione che ha alimentato tante aspettative e che poi si è rivelato consistere in una semplice deroga al patto di stabilità riferita alla sola ricostruzione degli edifici di culto e tra l’altro per opere da avviare o da completare, mentre le imprese aventi cantieri del sisma avanzano oltre 64 milioni di euro sui quali non vi è nessuna certezza e nessuna speranza di essere pagati. “Invitiamo la classe dirigente ad assumersi le responsabilità davanti ai cittadini ed alle imprese molisane anziché a scaricare sugli altri le decisioni impopolari e a pagare le imprese con i finanziamenti specifici che sono alla base degli appalti pubblici ovvero a correggere le storture che generano il venir meno della cosiddetta copertura finanziaria quando si devono liquidare gli stati di avanzamento, perché se non si rimedia a questo nessun mutuo potrà risolvere il problema e chiediamo alla stessa classe dirigente di spiegare ai molisani piuttosto come intende muoversi in un contesto in cui attendono di essere liquidati non solo l’edilizia ma anche i trasporti, la sanità, le grosse aziende e tutto il resto” concludono amareggiati i Presidenti Iosue e Di Niro.
"Non ci prendete in giro"
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Campobasso
25 luglio 2013
Cambio di guardia alla Finanza Verdolotti lascia Campobasso La permanenza del generale in Molise è stata di alto valore professionale CAMPOBASSO. Il Generale di Brigata Fernando Verdolotti, dopo quattro anni di permanenza alla guida delle Fiamme Gialle Molisane lascerà, il 1° agosto p.v., il Comando Regionale Molise della Guardia di Finanza in quanto trasferito a Roma dove assumerà il prestigioso incarico di Capo di Stato Maggiore presso il Comando Interregionale dell’Italia Centrale del Corpo. Durante il suo periodo di comando, in un contesto caratterizzato dalla grave crisi economica e finanziaria che ha ulteriormente evidenziato, anche per la realtà
molisana, l’impellente necessità di razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica, il Generale Verdolotti ha inteso indirizzare l’azione operativa oltre che al contrasto dell’evasione fiscale, soprattutto alla lotta ad ogni forma di corruzione e di sperpero di pubbliche risorse, senza tralasciare, chiaramente, tutti gli altri aspetti d’interesse istituzionale connessi, tra gli altri, alla lotta al traffico di stupefacenti, alla criminalità nella sua più ampia accezione, ai traffici illeciti in genere, nonché alla tutela del cittadino consumatore.
Nell’imminenza del suo trasferimento, pertanto, il Generale Verdolotti desidera ringraziare, innanzitutto, tutti i Militari dei Reparti dipendenti che con il loro quotidiano e prezioso lavoro, supportato dal silenzioso ma irrinunciabile sostegno delle rispettive famiglie, gli hanno consentito di ottenere le più grandi soddisfazioni professionali e personali; tutte le Autorità Istituzionali con le quali, in questi anni, è stata instaurata e mantenuta una costruttiva e reciproca collaborazione; i cittadini molisani che con la loro schiettezza ed
il calore umano dimostrato hanno reso sicuramente gradevole e serena la permanenza in Molise ed infine tutti gli Organi d’informazione che hanno sempre assicurato vicinanza al Corpo conferendo sempre grande risalto all’attività svolta dai Finanzieri molisani contribuendo, in tal modo, ad accrescere il prestigio della Guardia di Finanza nell’opinione pub-
Viabilità, gli interventi provinciali Dopo i tanti incidenti, approvata una mozione per recuperare fondi
CAMPOBASSO. "Negli ultimi mesi si sono verificati una serie di incidenti stradali, con gravi esiti, sulle strade del territorio provinciale, seppure non su vie direttamente gestite dalla Provincia di Campobasso. Chiediamo siano messe in campo tutte le iniziative necessarie a garantire una maggiore sicurezza sulle strade del territorio della Provincia”. La forte e convinta richiesta è arrivata direttamente dal capogruppo di centrosinistra, Micaela Fanelli (PD), e dal consigliere Michele
Durante (CD), attraverso una mozione presentata dall’opposizione, con Durante primo firmatario, e accolta nei giorni scorsi dal Consiglio con votazione all’unanimità. L’obiettivo della mozione riveste una rilevanza di priorità assoluta per la collettività: dichiarare l’emergenza-strade, affrontarla e mettere in sicurezza la viabilità provinciale per il bene e la tranquillità dei cittadini. “Più volte – spiega Durante - la Provincia ha manifestato l’im-
336 pagine € 19,90
di Giuseppe Saluppo
possibilità di provvedere alla messa in sicurezza e alla manutenzione, anche ordinaria, delle strade. Consideriamo tuttavia che anche piccole operazioni di manutenzione ordinaria, come la pulizia degli argini stradali, possono contribuire alla sicurezza degli automobilisti in transito sulle vie provinciali”. Va evidenziato che alla luce della situazione attuale, anche queste operazioni di routine vengono messe a rischio dalle condizioni finanziare della Provincia, e che si registra un “aumento generalizzato della circolazione veicolare sulla rete stradale provinciale, determinato dalla stagione estiva, e con un ulteriore incremento del rischio di incidenti stradali”. La mozione del centrosinistra è nata anche dalle dichiarazioni del Governatore della Regione,
“il quale – sottolinea Durante – ha espressamente parlato di una particolare attenzione da parte della Regione alla viabilità cosiddetta secondaria, ipotizzando piani operativi specifici sul settore”. Ha affermato Micaela Fanelli: “La sicurezza prima di tutto. Riteniamo sia necessaria un’operazione di verifica e di manutenzione, anche ordinaria, della rete viaria provinciale; un’operazione che allo stato dei fatti riveste il carattere di emergenzialità. E’ per questo che abbiamo invitato il presidente della Provincia De Matteis a dichiarare, nei confronti della Regione Molise e di tutti gli altri enti o organi competenti, la situazione di emergenza per quanto riguarda le strade, con richiesta di attribuzione di fondi”.
L’opposizione ha altresì invitato il Presidente e l’Esecutivo a “destinare tutte le economie di bilancio generate durante l’anno, rendendole disponibili nell’immediato, a un piano straordinario di manutenzione e messa in sicurezza della rete stradale provinciale”.
Medaglia commemorativa CAMPOBASSO. Il Comune di Campobasso ha richiesto al Ministro della Difesa la concessione della medaglia commemorativa in onore dei caduti nel Primo conflitto mondiale. La medaglia è stata richiesta in onore dei fratelli Carlo, Silvio e Angiolo Pistilli.
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Campobasso
25 luglio 2013
Appalti senza copertura finanziaria al comune di Campobasso. Si può?
Scandalo a scandalo: 348mila094 euro, per 9 anni, per la gestione e l’adeguamento del canile Dopo la brutta storia dei 330 cani mandati a morire a Milano, ecco i problemi della struttura di Santo Stefano Cani e canile per il dirigente comunale dell’Area 6 (Settore servizi sociali), Vincenzo De Marco, crediamo rappresentino un ossessione. Una fonte di preoccupazione nonostante il caso eclatante dei 330 cani affidati ad una ditta esterna, di cui non si sa che fine abbiano fatto e quanto siano costati alle casse comunali (si dice oltre il milione di euro), non sia finito davanti a un Tribunale. Una storiaccia, sulla quale rimangono sospese le ipotesi più brutte e le polemiche velenose che hanno portato il Comune ad interrompere i rapporti con la società (Tecnovet) alla quale è subentro, non si sa a quale titolo, il titolare del canile ove i cani erano ospitati. Una storiaccia sulla quale nessuno ha voluto approfondire perché sia nata e perché sia finita nel modo barbaro in cui è finita. Da queste colonne abbiamo fatto il possibile per richiamare l’attenzione delle autorità sanitarie, contabili e giudiziarie. Niente di niente. Acqua sul vetro. Restano le centinaia di migliaia di euro spesi, la brutta fine dei cani, e alcuni atti amministrativi border-line dal punto di vista della legalità e della legittimità per scansare i tribunali, a testimoniare come sia stato possibile trasformare il deprecato fenomeno del randagismo in una vicenda dal conte-
nuto e dai contorni discutibilissimi.Volendo, la storia può essere riaperta, se qualcuna delle autorità sopra citate vorrà disporsi ad evitare che venga sotterrata definitivamente. Di cani e canile la cronaca municipale pare non possa farne a meno e, purtroppo, con contenuto e contorni discutibilissimi. Prendiamo spunto ancora una volta da atti amministrativi (inoppugnabili): la determinazione dirigenziale dell’11 luglio (la numero 1555) con all’oggetto: Gestione del canile municipale: approvazione degli atti di gara. Apprendiamo
Finalmente è arrivato il finanziamento regionale che dovrebbe consentire al Comune di Campobasso di attivare la raccolta differenziata. Da tempo, infatti, il sindaco Gino Di Bartolomeo attendeva il trasferimento dall’ente regionale di una somma pari a due milioni di euro che avrebbero permesso all’amministrazione di realizzazione del progetto interamente dedicato alla raccolta differenziata. Il lungo iter procedurale, iniziato oltre tre anni fa, è arrivato a buon fine e con determinazione con determinazione
della necessità di affidare il canile in gestione con la consapevolezza di avere una struttura inadeguata, insufficiente e sostanzialmente inagibile (quindi fuori legge) come, tra l’altro, risulta dai riscontri del servizio veterinario dell’Asrem e del gruppo Audit. Il rischio della chiusura è stato scongiurato già a novembre 2012, a condizione che il Comune si impegnasse in tempi brevi all’adeguamento e al risanamento della struttura, alla luce delle vigenti normative. Un modo elegante (e intelligente) di evitare che scop-
piasse un caso di quelli che fanno rumore ben oltre i confini municipali e regionali. Si perché, la Regione Molise, nelle faccende dei canili e del randagismo, ha molto da farsi perdonare. Per evitare che scoppiasse un caso, dicevamo, a leggere la determinazione di cui stiamo parlando, ci si rende conto che le forzature procedurali e amministrative, nonché le coperture delle stesse, sono una sorta di elastico. Possono essere tirate sino a spezzarle. Ma con l’aiuto di formule ed estensioni interpretative, rincollate e fatte passare per buone. Ciò per dire che viene indetta una gara per gestire il canile, ristrutturarlo e adeguarlo alle nome in vigore senza la copertura finanziaria. Un esperimento che Palazzo san Giorgio ha già applicato per la cucina della mensa scolastica di Via Crispi. Gli è andata bene una volta, ci prova anche la seconda, ma per la gestione del terminal si sa come è finita. In questo modo l’amministrazione ha determinato di prendere atto della necessità di dover indire e conseguentemente espletare la gara relativa alla gestione del canile e al suo adeguamento strutturale, come prescritto nel rapporto finale del gruppo Audit e disposto dall’Asrem, con il criterio dell’offerta
economicamente più vantaggiosa e di riservarsi, con successivo atto, ad approvazione del bilancio pluriennale, e comunque prima dell’avvio del servizio, l’assunzione dell’impegno della somma occorrente all’affidamento di che trattasi, dell’importo annuo di 348.094 euro per nove anni, al fine di ammortizzare i costi iniziali che dovrà sostenere l’aggiudicatario, non potendo, per la limitatezza delle risorse comunali, incrementare congruamente il capitolo di spesa. Ad uno studente della quinta ragioneria gli verrebbe l’orticaria. Al dirigente, probabilmente, gli viene da ridere. Ai responsabili della contabilità e al collegio dei revisori dei conti, non osiamo immaginare cosa. Intanto rimangono da chiarire alcuni punti: 1) trattandosi di investimento, l’operazione è soggetta ai vincoli del Patto di stabilità; 2) se non c’è uno stanziamento specifico nel redigendo bilancio di previsione è una spesa extrabilancio; 3) se i 348mila094 euro sono per la gestione del canile, con quali fondi verranno pagate le opere di adeguamento strutturale?; 4) il Segretario generale, responsabile degli istituenti uffici per il controllo della regolarità contabile e della legittimità degli atti, è al corrente del procedimento?
Raccolta differenziata, finalmente la Regione concede al Comune due milioni di euro del Direttore Generale n. 544 del 3 luglio 2013 la Regione Molise ha preso atto del progetto esecutivo presentato dal Comune di Campobasso e del relativo quadro economico disponendo la concessione del finanziamento di due milioni di euro la realizzazione del “Progetto per la Raccolta Differenziata Inte-
ORARI AUTOBUS
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grata”. La somma trasferita al Comune rientra nella riprogrammazione delle risorse del Fas decisa dalla Giunta regionale a maggio del 2013 per finanziare alcuni interventi tra cui, appunto, la raccolta differenziata a Campobasso. Ora, quindi, non ci sono più scuse, il Comune dovrà procedere all’affidamento dei la-
CAMPOBASSO-NAPOLI
vori per la realizzazione del progetto mettendosi in linea con i Comuni che in Molise già hanno attivato la differenziata. Le risorse regionali saranno destinate principalmente all’acquisto dei mezzi, attrezzature e all’adeguamento dell’isola ecologica per un incremento concreto della raccolta differenziata
CAMPOBASSO-TERMOLI-PESCARA
Speciale
8 25 luglio 2013
Piana dei Mulini: è t
9 25 luglio 2013
Speciale
tornato il bel tempo
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Isernia
25 luglio 2013
Provincia, un Consiglio sull’Ittierre E' l'assessore Mario Lombardi a proporlo dopo i tentennamenti regionali ISERNIA. Ma, per davvero, si vuole mandare all'aria l'Ittierre? E' possibile che la Regione Molise ancora non proceda nel rilascio del mutuo da parte della Finmolise per potere accedere al contratto di sviluppo? Ecco, allora, il nuovo assessore alla Provincia di Isernia, Mario Lombardi, che ha chiesto al presidente la convocazione urgente sull'argomento Ittierre. Non è pensabile, infatti, ed è questa la tesi dell'assessore Lombardi che un'azienda di questo calibro debba conoscere solo intralci e quant'altro invece di avere una strada preferenziale visto il numero degli occupati e dell'indotto garantito? In questi ultimi giorni è stata anche la Filctem Cgil a sottolineare il fatto che la Regione dovesse muoversi. "Perché la Regione Molise non risponde ad una richiesta di incontro inoltrata il 17 giugno dal Comitato Interregionale Fornitori Ittierre? Perché la regione Molise non attiva un tavolo per discutere dei 20.500.000 euro disponibili presso Molise Sviluppo, fondi derivanti dai Contratti D’Area non utilizzati che sono immediatamente utilizzabili per effetto
della legge “Decreto crescita” n. 534/2012, riaggiornata il 16/05/2013? Questa legge è finalizzata al sostegno delle aziende che operano sul territorio Molisano situate in aree di crisi. Pettoranello Di Molise fa parte di una delle aree di crisi, così come già deliberato dalla Giunta Comunale. E’ troppo chiedere alla
Tesserino per i cercatori di funghi
Regione Molise di attivarsi immediatamente in questo senso? Perché la Regione Molise non sblocca la linea di credito di 5.000.000 di euro che Ittierre prenderebbe dalle banche con garanzia di Finmolise, così come concordato, sempre per iscritto e sempre il 22 maggio 2013? Forse in Regione non si ha ancora
la consapevolezza che 5.000.000 di euro di immediata liquidità ad Ittierre permetterebbero la fatturazione di 50.000.000 di euro, riattivando quel ciclo virtuoso che porta un’azienda a crescere, mettendo a frutto tutti gli investimenti che Ittierre sta continuando a fare senza l’aiuto di nessuno! Sono forse Cittadini Molisani di serie B i 700 dipendenti di Ittierre ed i 2500 addetti dell’indotto? Meritano attenzione queste persone che con le loro famiglie saranno severamente penalizzate da un fenomeno economico sociale che coinvolge non meno di 15.000 molisani? Se l'Amministrazione Pubblica continuerà ad essere inerte e continuerà a fingere di ignorare il problema nonostante l'ampiezza e la gravità che questa situazione genererà nel Molise, ebbene, ne dovrà rispondere sopratutto perché sussistono materialmente più strumenti finanziari che, se attivati a dovere e con la ineludibile urgenza, darebbero questa spinta finanziaria necessaria per superare l’abbrivio attuale". E' giusto, allora, un Consiglio provinciale monotematico sull'Ittierre.
Patete ricordato a Vastogirardi
La Provincia ha ufficializzato le domande per i corsi formativi
L'Artista emigrato negli Usa vedrà una mostra nel paese natìo
ISERNIA. L’Amministrazione Provinciale di Isernia rende noto che le domande per i corsi di formazione per raccoglitori di funghi e tartufi, ai fini del conseguimento del tesserino, possono pervenire entro e non oltre il 20 agosto 2013. I corsi sono gratuiti e i moduli per le domande sono scaricabili sia dalla home page (www.provincia.isernia.it) che dalla sezione ‘Avvisi’ del sito della Provincia. La modulistica è, inoltre, anche reperibile presso il Settore Ambiente dell’Ente – (IV° piano del palazzo di via Berta). Le istanze, dopo essere state compilate, possono essere presentate: • a mezzo posta c/o Amministrazione Provinciale-Settore Ambiente-Via G.Berta-86170 Isernia; • tramite consegna a mano c/o Ufficio Protocollo-IV° piano della Provincia; • per posta elettronica inviando una email al seguente indirizzo: p.gasperi@provincia.isernia.it
VASTOGIRARDI. In occasione del 60° anniversario della morte di Eliodoro Patete, nato a Vastogirardi nel 1874 e morto nel 1953, sarà organizzata nel suo paese natio, una mostra antologica delle sculture di legno che lui fece durante la sua vita. Molte delle opere, in gran parte d’ispirazione religiosa, sono tuttora esposte nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a Vastogirardi. Ma la sua scultura più famosa rimane la: “Seated Liberty” che lui realizzò da emigrante negli Stati Uniti nel lontano 1909. L’opera, appena terminata, fu donata dallo scultore al Presidente degli Stati Uniti, William Howard Taft che con una lettera del 17 settembre 1909 ebbe modo di ringraziare l’artista molisano per il bellissimo dono ricevuto. La “Seated Liberty” è oggi esposta al Museo di Shelburne nello Stato americano del Vermont. La mostra antologica delle opere di Eliodoro Patete sarà inaugurata il 18 Agosto alle ore 16 presso la Sala Conferenze del Cineteatro “La Con-
336 pagine € 19,90
di Giuseppe Saluppo
grega” in Via Roma n.16- Vastogirardi (IS) e rimarrà aperta sino al 25 agosto. Eliodoro Patete, fu un’artista italiano che scolpiva le sue opere principalmente sul legno. Viaggiò in nave come emigrante per l'America tra il 1901 e il 1915, stabilendosi prima a New York e poi in West Virginia. Lavorava nelle miniere di carbone e durante il suo tempo libero amava scolpire pezzi di legno. I suoi primi lavori furono principalmente di ispi-
razione religiosa. Lo stile era ispirato alle forme della tradizione artistica europea popolare di quei tempi. Per vivere vendeva le sue statuette religiose alle chiese del Paese dove abitava. Nella comunità americana dell’Arte popolare Eliodoro Patete fu celebrato come l'intagliatore della “Liberty Seduta”, resa famosa da una recensione pubblicata nel 1938 da Elizabeth Moutal per il volume “ American Design”.
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Termoli
25 luglio 2013
Rapina alla filiale Tercas, polizia e carabinieri ricercano due persone TERMOLI – Una rapina è stata compiuta intorno alle 13 di ieri nella filiale della Tercad di via Dante, una strada laterale di corso Nazionale a poche decine di metri dalla piazzetta della Madonnina, che ha fruttato 10mila euro. In due, e a volto coperto, sono scesi da un’autovettura Lancia Libra parcheggiata contromano nel senso unico, e fatto irruzione nell’istituto di credito. Urlando hanno minacciato la cassiera e si sono fatti consegnare il contante. Poi sempre urlando e minacciando i presenti sono usciti dileguandosi a bordo dell’auto di grossa cilindrata che poi è stata ritrovata abbandonata alla periferia a sud della città ed è risultata rubata quattro giorni fa in Abruzzo. Scattato l’allarme sul posto si sono portate pattuglie della Polizia di Stato e carabinieri che, oltre ai ri-
TERMOLI – Annegamento. Questo il primo sommario responso, anche se per l’ufficialità bisognerà attendere alcune settimane, la causa del decesso di Josef Erli, 42enne di nazionalità tedesca trovato privo di vita all’alba di lunedì mattina lungo la spiaggia di Petacciato. Ieri mattina la dottoressa Stefania Bello dell’Istituto di medicina legale di Foggia ha eseguito l’autopsia su incarico del magistrato del Tribunale di La-
Al via festival universitario Termoli Unimol Live
lievi all’interno dell’istituto di credito, hanno avviato le ricerche dei fuggitivi e istituito posti di blocco che fino a ieri sera non hanno dato risultati. Non si esclude che i due malviventi per essere facilitati nella fuga siano stati aiutati da un complice che li attendeva su altra au-
tovettura. La cassiera della banca, minacciata dai malviventi, ha accusato un malore ed è stata accompagnata al Pronto Soccorso dell’ospedale San Timoteo per le cure del caso. Dalle prime testimonianze i due rapinatori dovrebbero essere di nazionalità italiana.
TERMOLI – “Termoli Unimol Live” è il titolo del festival universitario che si terrà oggi nel piazzale antistante la sede dell’Università di Termoli. La manifestazione avrà inizio alle 17 e per l’occasione sarà allestita anche una mostra a cura degli studenti del corso di Laurea di Ingegneria e Scienze Turistiche. La serata sarà allietata dal dj set e con l’esibizione live della cover band di Rino Gaetano "I compagni di Berta". Inoltre saranno aperti stand gastronomici.
Morto per annegamento l’uomo trovato cadavere sulla spiaggia di Petacciato rino Luca Venturi. Dalle prime indiscrezioni l’uomo sarebbe deceduto per annegamento e le escoriazioni rinvenute sul volto sarebbero state causate con l’atrito con la sabbia causato dal
moto ondoso. Intanto si è appreso da un rapporto della Polizia tedesca e, successivamente dai familiari giunti a Termoli per il riconoscimento, che l’uomo si era allontanato da casa da alcuni
giorni senza spiegazioni ed erano stati gli stessi familiari a denunciarne la scomparsa. Unico dubbio che il responso dell’autopsia dovrà chiarire è se Josef Erli sia annegato o meno a seguito di un
malore. Nelle prossime ore il magistrato potrebbe dare il nulla osta per la consegna della salma ai familiari per il suo trasferimento in Germania per essere tumulata.
Trasferita a Pescara la bimba investita da un’auto
Festa di San Basso, divieto di transito al porto
TERMOLI - E’ stata trasferita dall’ospedale di Termoli a quello di Pescara la bambina di sei anni che martedì sera era stata rivoverata al San Timoteo dopo essere stata investita da un’autovettura. Dopo i primi accertamenti eseguiti nel sosocomio termolese, i medici hanno deciso il trasferimento della piccola paziente a Pescara anche per il trauma addominale causato nell’incidente. Martedì la bambina, M.M. originaria della Puglia e in ferie con la famiglia a Campomarino Lido, era in sella alla sua bicicletta e percorreva via Sturzo, centralissima strada del lido, e precedeva di qualche metro la madre quando è stata investita da una macchima che l’ha trascinata per qualche metro prima di arrestarsi. La bambina è stata immediatamente soccorsa da alcuni passanti e trasportata con un’autovettura al Pronto Soccorso del San Timoteo
TERMOLI – Anche tra qualche lamentela durante i festeggiamenti del Patrono San Basso, nei giorni compresi dal 26 luglio al 7 agosto 2013, nell’area portuale sarà allestito un parco giostre e strutture ludiche. La Capitaneria di Porto, pertanto, ha emesso una ordinanza per regolamentare il transito e la sosta veicolare. Nel tratto di banchina di riva nel periodo compreso dal 26 luglio al 7 agosto, dalle ore 01 del 26 luglio alle ore 24 del 7 agosto, è vietato il transito, la fermata e la sosta di veicoli in genere. Eventuali veicoli in sosta saranno soggetti a rimozione forzata. La circolazione di veicoli veicolare nell’ambito portuale, durante lo svolgimento delle manifestazioni e, comunque, quando indicato dagli agenti al traffico, nonché dalle 20,30 alle 02 di ogni giorno nel periodo interessato alla manifestazione e
dalla presenza delle giostre è vietata a qualsiasi veicolo; nella suddetta fascia oraria, via del Porto (Ingresso Cantiere Ciarabellini) e via Carlo del Croix, in entrambe i sensi di marcia, saranno chiusi al transito. Dei divieti sono esentati oltre alle strutture ed i veicoli destinati e facenti capo alla manifestazione, i mezzi della Capitaneria di Porto di Termoli, delle Forze di Polizia, della Dogana, di soccorso ed emergenza, delle Autorità Civili ed Ecclesiastiche, nonché quelli espressamente autorizzati al transito/accesso in porto con specifico provvedimento. Sono inoltre esclusi dai divieti i mezzi al seguito dei passeggeri provenienti o diretti alle Isole Tremiti, gli operatori portuali, i concessionari o gli armatori e proprietari di unità navali in genere ai fini della vigilanza dei propri beni.
Via Duca degli Abruzzi: venerdì inaugurazione della strada TERMOLI – Il sindaco Basso Antonio Di Brino, l’assessore ai Lavori Pubblici Vincenzo Sabella, la Giunta e il gruppo di maggioranza consiliare annunciano che dopo gli interventi di riqualificazione, venerdì 26 luglio alle ore 10,30 ci sarà la cerimonia di inaugurazione di Via Duca degli Abruzzi, nei pressi della Stazione ferroviaria.
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Termoli
25 luglio 2013
Alleanza Cooperative chiedere sblocco procedure amministrative che paralizzano il settore LITORALE - In un telegramma inviato al ministro Mipaaf Nunzia De Girolamo, l’Alleanza delle cooperative italiane settore pesca segnala i gravi rischi per il comparto, “se non ci dovesse essere lo sblocco immediato di importanti procedure amministrative”. Nello specifico, l’Alleanza lamenta la mancanza di potere di firma del direttore generale ad interim, l’assenza di un capo dipartimento e l’assenza del documento di indirizzo per i fondi 2013 della dire-
zione generale della Pesca. Anche lo sblocco dei fondi Fep, sottolinea l’Alleanza, “senza un direttore generale che possa firmare i decreti di pagamento, di fatto rimane solo sulla carta”. “Non aver dato vita a questi adempimenti, ha portato il settore alla paralisi. Una situazione non più sostenibile” sostiene l’Alleanza nel chiedere un intervento urgente del ministro, che ripristini “le condizioni minime di governabilità della pesca italiana”.
Firmata la convenzione con guardie ecologiche ambientali per la vigilanza e la tutela del territorio MONTENERO DI BISACCIA – E’ stata siglata la convenzione tra il Comune di Montenero di Bisaccia e l’associazione di volontariato denominata Congeav Molise, per lo svolgimento di attività di vigilanza e tutela del patrimonio ambientale comunale. All’incontro tenutosi presso la sala Giunta del Municipio erano presenti il sindaco Nicola Travaglini, l’assessore all’Ambiente Giuseppe Murazzo, il responsabile del settore Vigilanza Rossano Giannetti e il Segretario comunale Rosanna Panella, mentre per il Congeav sono intervenuti il presidente nazionale Giuseppe Colangelo, l’Ispettrice nazionale Caterina Niro e il responsabile di zona Antonio Sappracone. L’iniziativa è stata intrapresa dall’Amministrazione comunale al
fine di garantire la vigilanza all’interno dei confini del territorio, con particolare riguardo alle tematiche ambientali, ed ha per oggetto le seguenti attività: promuovere e diffondere l’informazione in materia ambientale e concorrere ai compiti di protezione dell’ambiente; accertare violazioni di disposizioni di legge, di regolamenti comunali ed ordinanze sindacali in materia di conferimento dei rifiuti e corretto utilizzo dei servizi di nettezza urbana; collaborare con gli agenti di Polizia Municipale alla vigilanza in materia di inquinamento idrico, smaltimento dei rifiuti ed in special modo in relazione alle situazioni di abbandono incontrollato dei rifiuti, tutela del patrimonio naturale e paesistico, segnalando
tempestivamente le infrazioni rilevate, precisando ove possibile, le generalità del trasgressore; - effettuare nel periodo di riferimento un servizio di monitoraggio territoriale anche nei giorni festivi e a sorpresa secondo il programma che sarà definito a inizio attività con l’ufficio tecnico ed il responsabile del settore vigilanza; organizzare la vigilanza su tutto il territorio comunale in accordo con l’Amministrazione comunale e la Polizia locale; segnalare tempestivamente (entro le 48 ore) alle autorità giudiziarie competenti eventuali violazioni di rilevanza penale accertate; inviare settimanalmente al Comune le relazioni di servizio per ogni uscita effettuata, nonché l’elenco delle segnalazioni e violazioni accertate.
Gli addetti che opereranno sul territorio comunale, a partire dalla prossima settimana, saranno muniti della divisa del corpo o comunque degli appositi contrassegni regionali. “Il servizio – dichiara il sindaco Nicola Travaglini – mira soprattutto a ridurre drasticamente il fenomeno dell’abbandono indiscriminato dei rifiuti sul territorio cittadino, consentendo nel contempo un monitoraggio costante e frequente delle zone più a rischio di inquinamento ambientale, in giorni e orari sempre differenti. Con questa ulteriore iniziativa l’Amministrazione comunale intende procedere, in maniera seria e concreta, nella direzione della salvaguardia e della tutela del territorio, nell’interesse di tutti i cittadini di Montenero”.
Pesca, Cigs 2013: lunedì nuova riunione LITORALE - Prosegue il confronto tra parti sociali, cooperazione, armatori e amministrazione per definire la cassa integrazione 2013. Il prossimo lunedì è previsto un nuovo incontro per valutare le proposte e cercare di trovare l’accordo definitivo. Lo rendono noto il coordinamento pesca dell’Alleanza delle Cooperative, la Federpesca, la Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila al termine dell’incontro tenutosi presso il ministero del Lavoro. “E’ un lavoro difficile, speriamo che la direzione sia quella giusta. Abbiamo registrato un passo in avanti” si legge nella nota. Il problema, sottolineano cooperazione, armatori e sindacati è la mancanza di risorse sufficienti a mettere in sicurezza le imprese e i lavoratori. “E’ indispensabile trovare la giusta quadratura di una misura così importante da un punto di vista economico e sociale”.
Rotatoria Montebello, si risolve guasto all’illuminazione
Cianfoni (Fai Cisl), combattere il caporalato nelle campagne
MONTENERO DI BISACCIA – Dovrebbe essere risolto a breve il guasto dell’impianto di illuminazione della rotatoria di contrada Montebello, lungo la strada provinciale 153. Lo ha reso noto il consigliere provinciale dell’Italia dei Valori, Simona Contucci. “Grazie alle segnalazioni di alcuni residenti è stato possibile intervenire su un problema che si protrae da diverso tempo e che, nel giro di qualche giorno, sarà risolto. Si tratta di un disagio piuttosto pericoloso che avrebbe potuto causare incidenti e seri rischi per l’incolumità dei cittadini; la riattivazione del sistema di illuminazione, inoltre, rappresenterà un deterrente efficace contro il vandalismo o i furti, a cui una zona piuttosto isolata come quella è purtroppo soggetta. Un segnale importante questo che è prova di collaborazione istituzionale fattiva, tesa alla soluzione dei problemi”.
BASSO MOLISE – Per fortuna, almeno al momento, non si registrano vicendedi caporalato nelle campagne molisane, al contrario di quanto avverrebbe invece nelle campagne di Foggia e dell’Alto Tavoliere, dove protagonisti incolpevoli sono decine di operai immigrati. Proprio quest’ultima vicenda ha visto la dura presa di posizione della Fai Cisl ed è Augusto Cianfoni, Segretario generale del sindacato Cisl dell'agroalimentare, ha denunciare per l’ennesima volta i reiterati fenomeni di umiliazione della persona umana che si verificano in tante aree d'Italia. “E' una vergogna che offende la civiltà dell'Italia – ha detto Cianfoni - e intorno a cui Istituzioni, Organizzazioni professionali agricole, sindacato e Inps debbono stendere una rete di inequivocabile condanna. Questi delinquenti, sedicenti imprenditori, spesso collegati anche ad associazioni mafiose, debbono
Eretta la croce sulla chiesa di Santo Spirito CAMPOMARINO – E stata fissata sul tetto della chiesa di Santo Spirito la croce in acciaio fatta realizzare ed offerta dai fratelli Giovanni e Antonio Di Stefano. Tanta gioia da parte dei parroci don Rosario Candigliota e don Stefano Rossi i quali hanno detto che “Un altro tassello che va a completare e ad abbellire la Chiesa della nostra cittadina. Seppur piccolo, l’intervento è comunque significativo perché la croce rappresenta il simbolo della cristianità”.
essere messi in condizione di non nuocere più. Occorre procedere, con decisione alla confisca dei loro beni e, al contempo, creare, anche, col concorso della Bilateralità nazionale e provinciale, un apposito Fondo per la solidarietà alle vittime del reato di caporalato". Sulla questione interviene anche Rando Devole, Segretario nazionale Fai Cisl responsabile del settore immigrazione. "Se non ci sarà una forte determinazione di tutti coloro che rappresentano interessi onesti, se l'Inps, gli Ispettorati del lavoro e le forze dell'ordine si rifugiassero ancora una volta dietro gli alibi della cosiddetta ‘mancanza di risorse’ per espletare i controlli, allora fenomeni come quello di Foggia non solo si ripeteranno, ma susciteranno emuli dappertutto. Tutte le responsabilità civili e penali, invece, dovranno essere sanzionate senza sconti per nessuno". Secondo Cianfoni: "Occorre affrontare fenomeni come questi con la stessa de-
terminazione con cui i Vigili del fuoco accorrono a spegnere un incendio. In caso contrario nelle campagne italiane sarà impossibile frenare la crescente ribellione di persone che vengono trattate come gli schiavi delle piantagioni americane o come quelli che in epoca pagana morivano nelle miniere di zolfo della Sicilia. "Duemila anni di cristianesimo – conclude - e oltre duecento dalla Dichiarazione dei diritti dell'uomo non sono bastati per debellare simili ingiustizie. Chi si macchia di questi delitti dovrebbe essere censurato dai Consessi europei e internazionali mediante l'interdizione perpetua da qualunque attività d'impresa e conseguentemente espulsi da ogni Associazione di imprenditori. Lo Stato, da parte sua, deve un risarcimento alle vittime di questa brutta vicenda perché occorre sempre onorare chi sacrifica se stesso per la libertà".
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Sport
25 luglio 2013
Ecco chi è il presidente della Lazio a cui Berardo s’è rivolto per salvare il nostro calcio.
Ritratto di Claudio Lotito Uomo colto e duro, sempre in dissidio con chi ha cercato di dettargli l’agenda Se c’è un uomo che se ne impipa dell’umore della piazza quello è Claudio Lotito. Per lui parla la storia. Ha salvato la Lazio dal fallimento, sapendo approcciarsi direttamente con Silvio Berlusconi, allora Presidente del Consiglio, per farsi accogliere la richiesta di lungo rateizzo per i debiti del club con il fisco. Il milanista con alto senso pratico caldeggiò la proposta della Lazio con il ministro delle Finanze, ragionando in questo modo: meglio prendere pochi soldi all’anno, ma prenderli che perdere tutto per fallimento. Non mancarono le solite polemiche contro Berlusconi, la maggior parte per partito preso. Se a Equitalia avessero ragionato allo stesso modo con Capone e Di Palma può darsi che la nostra società non sarebbe fallita e il fisco avrebbe preso anche il dovuto. Lotito non è uomo di “tessera”, anche se sembra evidente che le sue simpatie puntino a destra. Ma questo non ha cambiato di certo il suo comportamento con la base, abituata in passato a dettare l’agenda del club. Con Lotito, invece, le cose sono andate diversamente. Il colto presidente che si diverte a mettere in difficoltà i giornalisti più giovani facendo loro le domande di letteratura e latino non si è mai piegato al volere della folla. Ingaggiando un vero e proprio braccio di ferro con loro. Dal quale è riuscito ampiamente vincitore. Anche con i media il suo comportamento è stato sempre spinoso. A ogni domanda Lotito ha risposto spesso con altre domande e anche impertinenza. Sui giornali gli opinionisti lo hanno di sovente sommerso di critiche, evidentemente avevano dimenticato i giorni della “lazietta”: da quando è arrivato lui i conti sono in ordine e i risultati lusinghieri. Un uomo di questo taglio non ha usato il filtro nel ricordare alla piazza di Salerno di non aver rispettato i patti: gli avevano promesso 10spettatori a partita, se ne sono contati “solo” la metà. A San Benedetto del Tronto, dove l’avevano chiamato per non vanificare gli sforzi che hanno riportato la squadra tra i Pro c’è stato qualcosa o qualcuno che non gli è andato giù.
Senza pensarci un attimo ha girato i tacchi ed è andato via. Se per caso il lungo e sottile lavoro di Adelmo Berardo dovesse portare a buon esito non sarà facile stargli dietro. La nostra piazza sarà messa ogni giorno alla prova. State pur certi che il romano de Roma non si farà abbindolare come è accaduto a Capone a cui è bastata la parola per convincersi che lo stadio Romagnoli sarebbe stato pieno tutte le partite. Lotito si è già informato sui magri incassi, ma non immagina di trovarsi al cospetto uno stadio che sembra il modello di come vanno le cose a Campobasso. Sarà bene tenerne conto. Altrimenti ogni intesa potrebbe essere vanificata sul nascere.
A fil di voce
In tanti accanto al Lupo Adelmo Berardo. Prima di tutto. L’avevamo scritto, in epoca non sospetta. Uno come lui da anni frigge. Per questo ha deciso di ritornare nell’agone. Sia pur in altro ruolo rispetto al passato. E’ stato lui a inventarsi la trattativa con Lotito. Coinvolgendo solo dopo il presidente Frattura. D’altro canto si sono dati da fare, sia pure in forma diversa, il sindaco Di Bartolomeo, l’assessore De Benedittis e i valorosi sostenitori del progetto “Noi siamo il Campobasso” che hanno smosso un po’ le acque, conquistando la simpatia della gente prima ancora di raccogliere un po’ di soldi. Berardo si è sentito più volte con il presidente laziale che ha trovato il modo, malgrado gli stringenti impegni con il processo Mauri e la campagna acquisti, di relazionarsi con l’ex patron rossoblù nonché già consigliere regionale. Hanno fatto la loro parte anche altri, ad iniziare dal sottosegretario Sabrina De Camillis (di Larino) che ha contattato direttamente l’ex presidente della Figc Carraio, per perorare la causa rossoblù.
Anche la squadra bifernina sembra aver trovato la via per partecipare alla Serie D.
S’iscrive anche il Bojano Giancola ha trovato il socio di riferimento e regala la gioia ai suoi concittadini Manca poco, così pare. A Bojano sembra che abbiano trovato la strada per iscriversi al campionato di D. Conseguentemente sfuma il sogno di quella fetta di benpensanti che aveva caldeggiato l’ipotesi di fusione tra il club bifernino e quello costituendo a Campobasso. Ognuno andrà per la sua strada. Sotto il Matese hanno dato prova di saperci fare: senza soldi Giancola ha vinto sorprendentemente l’ultimo campionato di Eccellenza. Facendo in pratica due squadre coi fiocchi: la prima valida per il girone d’andata; l’altra che ha sprintato con il Fornelli per metterselo alle spalle. Dicono quelli che ne sanno una più del diavolo che Giancola abbia fatto un miracolo calcistico. Senza il minimo aiuto economico il presidente biancorosso è andato avanti sostanzialmente da solo. Siccome le sue finanze non gli consentono di togliere dal bilancio aziendale se non una piccola fetta, ecco che ha dovuto lavorare di cervello e di parola. Col cervello
ha studiato la strategia, le parole gli sono servite per convincere i tesserati ad avere pazienza. Promettendo loro di pagare i “rimborsi” appena le cose si sarebbero appianate. Sembra però che molti giocatori siano rimasti ad aspettare invano. Così è capitato che il sorprendente Fornelli abbia speso una tombola per arrivare secondo, bloccandosi al primo giro di danza ai play off, mentre il Bojano di primo acchito è salito in D. Tra lo sbigottimento generale. Tutto si potrà dire di Giancola tranne che non sia un uomo scaltro. Perennemente nascosto sotto gli occhiali scuri , il presidente si è superato anche in questo frangente. Dopo aver bussato alla porta del sindaco, dove non gli è stato aperto, ha provato a uscire fuori regione. E sembra che abbia trovato un imprenditore che pur non disponendo di chissà quali grosse risorse sia intenzionato non solo a perfezionare l’iscrizione al campionato, ma a mandare avanti la squadra. Sia pur tra un salto mor-
tale e l’altro. Si badi bene, qui non si sta minimamente denigrando il nuovo ipotetico patron del Bojano. Anzi, lo si sta complimentando. Perché di questi tempi trovare la strada per andare avanti anche nel pallone non è cosa da tutti. Ci vuole sempre l’aiuto della fantasia, di cui noi italiani disponiamo in modo esagerato. Ci piace sapere che la nostra regione che pure vive a fari bassissimi abbia trovato il modo di mettere in campo quattro squadre di Serie D (le altre sono Isernia, Termoli e Agnone). Che potrebbero diventare cinque se per caso il Campobasso, in extremis, dovesse trovare i soldi per pagare il ripescaggio, a cui dovrebbero essere aggiunti quelli per l’iscrizione. Tanto per gradire si tratta di 350 mila euro. Robetta se si paragona alle cifre folli di certi giocatori di A, anche scalcagnati. Ma assolutamente introvabili in una città in cui chi “ha” se ne sta alla larga, per paura di essere chiamato in causa. (p.p.)
La squadra giallorosa sarà fuori sede fino al 4 agosto. Trillini fa di nome Sauro. Proprio come un cavallo di razza. Gode di buona stampa il tecnico anconetano che durante il suo lungo cammino da mister ha incontrato stagioni si e stagioni no. Il Termoli ha scelto lui per cercare di arrivare là dove qualche mese fa gli è stato proibito da qualche partita sbagliata. Alla fine di una stagione con molti alti e qualche infelice scivolata ha dovuto arrendersi per un niente: una volta perduta sul filo di lana. Si ricomincia. Con Nicola Cesare la cui storia è tutta una controversia alla molisana: nato e cresciuto a Isernia, “pasciuto” a Campobasso, amato e riverito a Termoli. Dove, come dicono quelli che sanno tutto di tutti, ce lo ha portato Gianfranco Vitagliano, ex delfino di Iorio e custode della cassaforte regionale per quasi un decennio.
Il Termoli in ritiro a Rotello Subito dopo spostamento a San Giuliano sino a Ferragosto Ieri la comitiva giallorosa si è ritrovata in sede per spostarsi sino a Rotello, comune che va famoso per il suo olio extravergine d’oliva, non certo per il calcio. In collina l’aria è migliore di quella marina per giocare al calcio. La squadra per questo resterà lì sino al 4 agosto, per poi spostarsi a San Giuliano di Puglia, il martoriato paese del terremoto. C’è un bell’impianto a San Giuliano e poi la gente del
luogo ha bisogno di sentirsi nuovamente viva. Anche attraverso questo segnale che viene da un campo di gioco. Tecnicamente il Termoli è tutto da scoprire. Rispetto a un anno fa ha cambiato molto, compreso l’allenatore che a nostro modo di vedere avrebbe meritato un trattamento migliore. Cioè la riconferma. Il meno che potesse aspettarsi dopo un campionato pieno di belle emozioni, di gol e qualche delusione. Tipica della squadra nata dal nulla.
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25 luglio 2013 Pagina redazionale singolarmente autogestita Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto
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