TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
ANNO X - N° 156 - VENERDÌ 25 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
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L’Oscar del giorno a Renato Sparacino
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Renato Sparacino. Indomito il sindaco di Scapoli nel riproporre annualmente la Festa della Zampogna nonostante le crescenti difficoltà economiche. Questa volta ci si è messo di mezzo anche la Regione Molise che non ha ritenuto di finanziare la manifestazione tanto che il'amministrazione ha dovuto ridurre a soli due giorni il tradizionale appuntamento. Eppure proprio la zampogna è lo strumento caratteristico delle nostre parti e il confronto con altri territori internazionali può essere fatto su questo arnese.
Il Tapiro del giorno a Riccardo Tamburro
Il Tapiro del giorno lo diamo a Riccardo Tamburro. L'ex consigliere regionale dell’Adc, uomo legato al gruppo Patriciello, coordinatore del movimento civico Rialzati Molise (il gruppo Pdl che ha creato il movimento in occasione delle scorse regionali per spostarsi da destra a sinistra), dirigente della Regione Molise cambia veste. Passa dall’energia al settore sanitario. Sembra, per davvero, buone per tutte le salse e le stagioni politiche. Soprattutto, però, nei momenti più caldi delle scelte strategiche della Regione biomasse o sanità che si voglia.
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25 luglio 2014
L’assessore Petraroia si trova per le mani un finanziamento di 9,5 milioni di euro del Progetto comunitario “Garanzia Giovani”. Ne ha discusso il consiglio regionale e, ahi lui, n’è uscito con le ossa rotte da una gragnola di critiche, di distinguo, di differenzazioni
Garanzia Giovani:
un Piano sfalsato L’opposizione ha cercato inutilmente di rendere il Progetto comunitario non più un falansterio di proposti, ma una iniziativa praticabile Se non ce la fai da solo, chiedi aiuto. Cosa che sta facendo il vice presidente della giunta regionale assessore alle Politiche sociali e del lavo Michele Petraroia. Se n’è convinto dopo aver sperimentato decine di tavoli di confronto, decine di proposte andate a vuoto, decine di incontri senza esito pratico. Si trova per le mani un finanziamento di 9,5 milioni di euro del Progetto comunitario “Garanzia Giovani” ma ancora non è riuscito ad allestire cosa mettere in campo. Ne ha discusso il consiglio regionale e, ahi lui, n’è uscito con le ossa rotte da una gragnola di critiche, di distinguo, di differenzazioni da parte del gruppo di maggioranza (Cotugno: “Che senso ha continuare a spendere milioni di euro per pagare strutture di intermediazione del lavoro, quando l'unico vero percorso che dobbiamo agevolare è quello del giovane verso l'impresa? Penso che sia antiquata la idea di mediare l'offerta di lavoro, soprattutto in una regione piccola come la nostra dove molto spesso i giovani in cerca di occupazione e le imprese vivono nello stesso paese, nella stessa strada, nello stesso quartiere”) e dalle opposizioni che nell’occasione si sono spinte fino a formulare un ordine del giorno riguardante “Misure di intervento per programmare azioni di contenimento della grave crisi economica ed occupazionale”
che nel dispositivo, impegnava: il presidente della Giunta regionale a convocare con urgenza un incontro al quale dovrà egli stesso presenziare unitamente agli assessori, ai presidenti dei gruppi consiliari, ed alle delegazioni parlamentari ed europarlamentari del Molise, per concertare un programma di interventi volto alla realizzazione di azioni politiche attive del lavoro idoneo a mettere nell'immediato soluzioni adeguate alla emergenza occupazionale attraverso un modello di intervento nel settore; ad istituire,
ai sensi dell'art.29, comma 2 dello statuto, una commissione speciale al fine di effettuare uno studio dettagliato in materia lavoro, e per redigere specifica proposta al Consiglio regionale e a formulare richiesta al Presidente del Consiglio dei ministri di attivazione di un tavolo permanente sulla crisi in Molise, presso la presidenza del Consiglio dei Ministri. Naturalmente bocciato. Però, quando sono alle strette , in difficoltà, eccoli invocare l’unità degli intenti e la necessità di unire le forze. Demagogia di centrosinistra a iosa. Che nell’ultimo consiglio ha trovato la sua sublimazione sul destino di 15 mila giovani che non hanno e non trovano lavoro. Per i quali Petraroia e la sua struttura hanno sì allestito il Piano esecutivo della Garanzia Giovani, ma all’esame analitico è venuta fuori un’evidente inconsistenza, enunciazioni di principio e pochissima sostanza. Per uscire dal pantano in cui era finito, l’assessore Petraroia furbescamente ha virato verso l’ancora di salvezza che al momento è rappresentata dalla richiesta di un Patto per il Lavoro e, in particolare, dal riconoscimento dell'area di crisi da parte del Governo per un Accordo di Programma a valere per 200 milioni di euro nel distretto Produttivo Boiano-Isernia-Venafro. Solo poggiando su basi allargate e solide di ordine fi-
Scuola, eliminati 40 precari
La Cgil protesta per i servizi scolastici che rischiano di ridursi all'osso CAMPOBASSO. Campobasso, mentre un gruppo di rappresentanti del precariato statale molisano veniva ricevuto dal Prefetto Di Menna, la Flc-Cgil Molise esponeva il suo disaccordo sotto la sede del Palazzo del Governo,per le altre 40 unità, che la scuola ha deciso di aggiungere, hai 1600 posti eliminati negli anni scorsi. Ancora una volta il perso-
nale docente e Ata, sperava nell’ immissione in ruolo ma si è visto chiudere la porta in faccia,compromettendo cosi in maniera grave il servizio scolastico. Per questo Giuseppe La Fratta segretario del Flc-Cgil chiede,di prendere almeno in considerazione le norme di sicurezza, nei luoghi di studio e lavoro,visto la gravità delle strutture dell’ edilizia
nanziario e programmatico, il Piano Garanzia Giovani può offrire un sostegno concreto alla ripresa economica e sociale della Regione. Ma siamo appena all’inizio di un percorso accidentato che il centrosinistra, da solo, non è capace di superare e per questo chiede aiuto e collaborazione (anche al Papa e prima ancora a Susanna Camusso) per poi, come diciamo, chiudersi a riccio di fronte alle proposte “ad adiuvandum” e correttive della minoranza. Avendo in precedenza la maggioranza consiliare respinta la proposta di una commissione speciale per l’esame analitico e approfondito del Piano Garanzia Giovani e delle linee d’indirizzo per renderlo operativo, Petraroia non ha trovato di meglio che esaltare la seconda Commissione Consiliare permanente chiamata tra l’altro a monitorare il Fondo sociale europeo (Fse) 20072013 e a definire ogni approfondimento istruttorio sui temi del lavoro, quindi della Garanzia Giovani, nonché delle crisi industriali e delle criticità territoriali. Ricondotto il tutto in famiglia, gli restano le critiche e la flebile speranza di riuscire a rendere il Piano non più un falansterio di proposti, ma un progetto praticabile. Sempre che gli vengano in soccorso coloro che se ne sanno più di lui e la sua stessa maggioranza. Dardo
scolastica molisana. Infatti prosegue il segretario di Flc – Cgil come si farà a rimettere a norma le scuole e riaprire le superiori di Campobasso,visto che al progetto “scuole belle” sono stati assegnati solo 687mila euro? L’ anno scolastico 2014-2015 sta per iniziare, ma il Prefetto ha assicurato il suo impegno ad evidenziare le problematiche, anche al governo nazionale. La Fratta informa di una riunione del coordinamento del precariato, che si terrà il 30 luglio,per esporre ulteriori azioni di mobilitazione. E conclude: abbiamo chiesto un incontro con la delegazione parlamentare molisana per evidenziare i problemi e chiedere un imminente intervento.
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25 luglio 2014
Il trasferimento dell’uomo di Patriciello avviene dopo aver autorizzato la costruzione della centrale a biomassa dei soci del governatore indagato
Dall’energia alla sanità, Tamburro dove lo metti firma CAMPOBASSO. Un tempismo perfetto. Riccardo Tamburro, ex consigliere regionale dell’Adc, uomo legato al gruppo Patriciello (il politico europeo con grandi interessi nella sanità), coordinatore del movimento civico Rialzati Molise (il gruppo Pdl che ha creato il movimento in occasione delle scorse regionali per spostarsi da destra a sinistra), dirigente della Regione Molise cambia veste. Passa dall’energia al settore sanitario. Quando? Da giugno. Dopo, cioè, che ha adempiuto al suo lavoro: autorizzare la centrale a biomassa a Campochiaro. Tutto normale in un tempismo praticamente perfetto. Perché cosa è accaduto alla Regione Molise in questi mesi? A dicembre 2013 l’allora dirigente del settore energetico, Manfredi Selvaggi, non ha concesso l’autorizzazione ad una società, la Civitas srl, per la costruzione di una centrale a biomasse legnosa a Campochiaro, nel cuore del Matese. E di chi è questa società? Era della compagna del governatore (Gilda Antonelli) e dell’attuale capo di Gabinetto (Mariolga Mogavero). Le due donne hanno poi ceduto le loro quote ai rispettivi compagni. Poi il buon Frattura, imprenditore generoso, dopo la sua elezione a consigliere regionale nel 2011 ha regalato le sue quote al marito della Mogavero. Poi altri soci di Frattura (la C&T), quelli che fanno parte della Biocom sotto inchiesta per aver intascato 265mila euro di soldi pubblici per un’altra centrale a Termoli, insomma questi soci hanno acquistato dal consorte del capo di Gabinetto della Regione Molise la maggioranza delle quote. Ripresentano la richiesta di autorizzazione, Manfredi Selvaggi dice no, e alla Regione Molise intanto ci sono cambiamenti per migliorare la struttura: via Manfredi Selvaggi arriva Riccardo Tamburro al settore energia. E proprio a giugno 2014 Tamburro, uomo di Patriciello, firma l’autorizzazione tanto desiderata dalla Civitas. Ma come, si penserà, è normale che questo affare energetico dal valore di milioni di euro sia gestito dal marito del
Per il senatore Roberto Ruta si tratta di emendamenti positivi
capo di Gabinetto della Regione Molise e dai soci “termolesi” del governatore? La magistratura al momento tace e noi non siamo nessuno per trarre conclusioni. Sappiamo solo che altrove questa commistione avrebbe generato uno scandalo politico e mediatico. Tornando all’autorizzazione, Tamburro si assume, da buon tuttofare, l’onere della responsabilità di autografare l’atto. E dopo poco che succede? Ops, la Regione Molise non ha più bisogno di Tamburro all’energia. C’è la necessità impellente, come afferma anche un altro dall’incarico inconferibile (il direttore generale alla Salute Antonio Lastoria), di qualcuno nel settore sanità. Per bacco, ma la sanità non è il settore dove ha interessi l’eurodeputato Patriciello alla corte del quale viaggia Tamburro? Sottigliezze molisane. C’è bisogno di qualcuno per l’affidamento del servizio “Controllo di gestione e flussi informativi” e l’uomo giusto è sempre lui: Riccardo Tamburro. Raccontata in questo modo la storia potrebbe far sospettare che il tutto sia stato orchestrato di proposito. Invece non è così. Perché gli integerrimi esponenti della Giunta regionale effettuano questo spostamento solo per “la necessità e l’urgenza di garantire la realizzazione degli interventi previsti in sede di individuazione delle linee strategiche dei Programmi Operativi triennali tesi allo sviluppo di azioni di efficientamento del sistema sanitario, con la finalità di contenere i costi attraverso meccanismi di razionalizzazione dell’uso delle risorse. Attività strategiche, queste, non realizzabili se non attraverso l’adozione di un sistema informativo integrato, amministrativo e sanitario in grado di assicurare un migliore governo dei dati, una maggiore tempestività delle informazioni necessarie per l’attuazioni di azioni conseguenti, attività demandate al Servizio Controllo di gestione e flussi informativi”. Che malpensati i giornalisti della Gazzetta.
"Agricoltura e pesca, i correttivi" CAMPOBASSO. "Le commissioni riunite Industria e Ambiente del Senato hanno approvato gli emendamenti elaborati dalla commissione agricoltura al DL Competitività", lo dichiara il sen. Ruta, che ha preso parte alla seduta delle commissioni di merito. ''È motivo di grande soddisfazione - continua il capogruppo Pd in commissione agricoltura- vedere tramutati in legge e in azioni concrete a favore dell'agricoltura italiana e del Made in Italy, le proposte elabo-
rate dopo mesi di studio, di confronto con le categorie interessate e con le forze politiche: l'aver registrato sulle mie proposte emendative il voto favorevole di tutti i gruppi di maggioranza e di opposizione, che ringrazio per l'operosità costruttiva, mi induce a ritenere che abbiamo intrapreso la strada giusta ''. Gli emendamenti, molti dei quali a prima firma Ruta, confluiranno nel testo che arriverà in Aula nelle prossime ore e sul quale con ogni probabilità il Governo chiederà la fiducia sia al Senato che alla Camera.
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25 luglio 2014
Commercio, le chiusure
La delicata questione è argomento della specifica Commissione per le attività produttive
in Parlamento
Unioncamere, ne resta una soltanto
La Camera di commercio di Isernia sarà accorpata a Campobasso
CAMPOBASSO. “La Commissione Attività Produttive del settore Commercio della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, ha affrontato, con l’On. Guglielmo Epifani, Presidente della Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo della Camera dei Deputati, alcune delle problematiche che erano state avanzate dalle rappresentanze di categoria, sulla questione legata agli orari delle aperture degli esercizi commerciali e della parte burocratica del loro avviamento. L’attenzione è stata rivolta, soprattutto, alla preoccupante situazione del valore di produzione a livello nazionale, che secondo alcuni dati è sceso in maniera decisa, portando l’intero settore di fronte a scelte importanti per il proprio futuro. Gli argomenti hanno trovato ed ottenuto l’impegno del Presidente Epifani, a che ci sia una rivisitazione delle varie Proposte di Legge che disciplinano gli orari di apertura delle attività commerciali, in particolar modo, per la chiusura domenicale e quella festiva per un numero di dodici giornate tra le ricorrenze civili e religiose che, come hanno chiesto direttamente, saranno decise dalle Regioni stesse. In sostanza il ruolo di queste ultime diventa più determinante per le scelte che si andranno a fare nella regolamentazione del settore commercio, soprattutto sulla parte legata allo snellimento delle
procedure burocratiche alle quali bisogna conformarsi per l’avviamento di un’attività commerciale. Si può affermare che c’è stata un’ampia convergenza da parte di tutti per cercare, nel percorso istituzionale che si è aperto, un aiuto concreto a tutto il settore commercio che, forse, più di altri, risente degli effetti negativi della crisi in atto. Infatti, oltre alla speranza di vedere recepite le istanze delle Regioni, è emersa la necessità di istituire misure d’incentivazione e accompagnamento delle attività commerciali, attraverso l’istituzione di un fondo per il sostegno delle piccole e medie realtà commerciali, necessità, che sia l’Istat che il Cnel, coinvolti nell’analisi della nuova proposta legislativa, hanno ritenuto di sostenere in maniera efficace. Aver portato all’attenzione un problema così delicato per l’economia italiana, farà sicuramente scaturire conseguenze positive per il futuro di migliaia di attività commerciali, inoltre, il coinvolgimento di tutte le Regioni sullo stesso argomento, rappresenterà una garanzia maggiore nell’ottenimento dei risultati che tutti auspichiamo. In ballo ci sono moltissimi posti di lavoro e la sussistenza di tante famiglie alle quali è giusto dare un aiuto concreto, in un momento così difficile.”
Interessate la 645 “Fondo Valle Tappino” e 650 “Fondo Valle Trigno”
Anas lavori sulle strade statali L’Anas pubblica sulla Gazzetta Ufficiale di oggi, due bandi di gara per lavori sulle strade statale 645 “Fondo Valle Tappino” e 650 “Fondo Valle Trigno”, nelle province di Isernia e Campobasso. Il primo bando riguarda i lavori di completamento e di rifacimento della sovrastruttura stradale della statale 645, nel tratto compreso tra il km 14,000 e il km 19,000, ( 1° stralcio dal Km. 15+400 al Km. 16+400), in provincia di Campobasso, per un importo di oltre 1,3 milioni di euro. Il termine per
CAMPOBASSO. Mentre si parla di riforma del sistema delle Camere di Commercio, in una nota di Unioncamere, si sottolinea che sono già cinque le Regioni italiane che hanno deliberato in merito all’accorpamento e alla razionalizzazione degli enti. In Piemonte le Camere di Commercio passano da otto a tre (Camera di Commercio del Nord Piemonte, CCIAA metropolitana di Torino e CCIAA del Sud Piemonte). In Emilia Romagna, invece, gli enti potrebbero diventare quattro (attualmente sono nove), precisamente la Camera di Commercio metropolitana di Bologna e altre di Area Vasta. Il Lazio ha già annunciato la riduzione da cinque a due degli enti camerali (Camera di Commercio metropolitana di Roma Capitale e una CCIAA di Area Vasta, nata dall’accorpamento di quelle di Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo). Le Camere di commercio del Molise hanno avviato il percorso di razionalizzazione a livello regionale, con l’unificazione in una sola struttura delle due di Campobasso e Isernia. La Campania ha deliberato la riduzione in 4 circoscrizioni delle Camere campane. Al momento, dunque, in Molise si profila l'accorpamento della Camera di commercio di Isernia a quella di Campobasso per facilitare i percorsi istituzionali ed eliminare doppioni restando in piedi la sola Unioncamere regionale. Un processo dovuto nonostante qualche tentennamento dovuto a motivi campanilistici.
l’esecuzione dei lavori è di 210 giorni consecutivi e continui, a partire dal verbale di consegna. Le offerte dovranno pervenire, pena esclusione, presso il Compartimento della Viabilità per il Molise – Ufficio Gare e Contratti – via Genova 54 – 86100 Campobasso, entro le ore 12,00 del 15 settembre 2014. Il secondo bando concerne i lavori di manutenzione straordinaria, per l’adeguamento delle barriere di sicurezza con il ripristino dei giunti ammalorati del viadotto “Chiauci”, al km 15,225
della strada statale 650 “Fondo Valle Trigno”, in provincia di Isernia, per un importo di oltre 1 milione di euro. Il termine per l’esecuzione dei lavori è di 370 giorni consecutivi e continui, a partire dal verbale di consegna. Le offerte dovranno pervenire, pena esclusione, presso il Compartimento della Viabilità per il Molise, entro e non oltre le ore 12,00 del giorno 19 settembre 2014. Entrambi gli appalti sono stati finanziati con i fondi del bilancio di Anas S.p.A.
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25 luglio 2014
Salvatore Ciocca: perché la protesta contro, e la necessità di passare mano
Ricostruzione ferma al palo, imprese in grave difficoltà, cittadini in attesa di riavere una casa in preda alla disperazione e il coordinamento dei precari dell’ Agenzia regionale della Protezione civile con la bava alla bocca
Data per accertata e per certa la dotazione di 346 milioni di euro stanziati dal Cipe, il punto focale dell’intera faccenda è l’aver omesso d’indicare quali sarebbero state le procedure per la realizzazione dei lavori, la rendicontazione e i flussi di finanziamento dal Cipe alla Regione, e i tempi di erogazione delle somme alle imprese Se ha un difetto la levata di scudi contro il consigliere regionale delegato alla ricostruzione post terremoto, Salvatore Ciocca, è il ritardo con cui s’è manifestata. Sarebbero stati sufficienti già le prime sortite, le prime dichiarazioni, i primi simposi allestiti dal Nostro per comprendere che i margini di un’azione competente, coerente, incisiva, produttiva sul tema della ricostruzione erano risicatissimi. Il quieto vivere, anche da parte dalle classi imprenditoriali e professionali, oltre che delle amministrazioni del cratere sismico, utilizzato come strumento utile alla reciproca comprensione, non ha dato frutti. La ricostruzione è praticamente ferma. Solo qualche sprazzo iniziale, quindi la paralisi. E i soldi che sono statati dispensati appartengono alla gestione tecnica dell’architetto Giarrusso, almeno questa è la sua tesi, carte alla mano (si sono pagate le fatture emesse fino a dicembre 2013) . Sta di fatto che la protesta contro la pseudo gestione di Ciocca di un settore e di una materia delicati, complessi, che esigono padronanza delle procedure e autorevolezza di rappresentanza, ha messo a nudo come si sia perso tempo, sia venuta meno all’origine la ragione per cui, a partire da Ciocca e da chi lo ha delegato alla ricostruzione, era stato ritenuto che tutto l’ambaradan messo in piedi da Michele Iorio e da chi gli ha dato una mano, era sbagliato, fasullo, strumentale, clientelare. Ciocca e chi
lo ha delegato, sono stati gli alfieri di una feroce campagna denigratoria in cui l’impianto tecnico-amministrativo della ricostruzione è stato il perno, l’asse intorno al quale hanno ruotato critiche, accuse, denunce, epurazioni in una successione tanto rapida quanto caotica. L’Agenzia della Protezione civile è un esempio inconfutabile del declassamento della struttura, della impalpabilità dei gestori, della inadeguatezza al ruolo del consigliere delegato. E’ stato detto che avrebbero rettificato gli errori, velocizzato le pratiche, normalizzato i rapporti, valorizzato gli apporti interni ed esterni portati alla causa di una ricostruzione fatta alla luce del sole. Ne avessero azzeccata una, che una. Alla luce del sole sono venute le inefficienze e le presunzioni di una classe politica che della veemenza verbale ha fatto la propria bandiera. Un problema dell’entità della ricostruzione post terremoto che aveva assunto finanche il contorno di un modello da esportare, doveva essere preso e considerato tale e non già ridotto a palestra di elucubrazioni ciocchiane (da Ciocca), dense solamente di minacce e di promesse. Il punto focale dell’intera faccenda, data per accertata e per certa la dotazione di 346 milioni di euro stanziati dal Cipe, è l’aver omesso d’indicare quali sarebbero state le procedure per la realizzazione dei lavori, la rendicontazione e i flussi di finanziamento dal Cipe alla Regione, e i
tempi di erogazione delle somme alle imprese. Di tutto ciò, Ciocca e chi ha la responsabilità di averlo delegato alla ricostruzione post terremoto, non hanno avuto la capacità di definirne il percorso certo. I rapporti col Cipe sono formali. La sostanza dei flussi finanziari è tutta raccolta nell’attesa di atti, di accordi, di programmi, di lavori che non trovano concretizzazione. Cioè non trovano la chiave di volta. La nebulosità delle dichiarazioni e dei comportamenti alfine ha esasperato gli animi, ha fatto traboccare il vaso della pazienza, ha reso improcrastinabile una chiarificazione che faccia giustizia delle colpe e metta in risalto le responsabilità di una fallimento ch’è nei fatti, nei numeri, nelle proteste. Il punto focale, appena sopra detto, rimane la pagina in bianco di una vicenda per molti aspetti kafkiana, in cui l’ideologismo d’accatto, approssimato, abborracciato e pasticciato del comunista Ciocca nel reticolo politico-amministrativo di Palazzo Moffa (un amalgama mal riuscito!), la rende a tratti finanche ridicola. A margine di tutto, però, restano i cocci della ricostruzione ferma la palo, delle imprese in forte difficoltà, dei cittadini in attesa di riavere una casa in preda alla disperazione e del coordinamento dei precari dell’ Agenzia regionale della Protezione civile con la bava alla bocca. Dardo
Aumenta la tassazione per l'assenza di provvedimenti specifici
Università, la Regione si svegli CAMPOBASSO. Ricordate il tavolo istituzionale dell'assessore Petraroia sull'Università del Molise? Parliamo di otto mesi fa. Ad oggi non ha partorito alcun risultato e gli studenti dell'Università molisana verranno a pagare tasse ancora più alte con una diminuzione dei servizi agli studenti, dato che le casse dell’ateneo da sole non possono più fronteggiare tali spese per garantire un eccellente e sereno percorso di studi. La Regione non rifinanziato i Tirocini Estivi di Orientamento. In materia di Diritto allo Studio si sta ancora aspet-
tando che la Regione firmi la convenzione con l’università per il trasferimento dell’ESU all’interno dei locali dell’ateneo, che porterebbe così ad un risparmio in termini economici da poter rinvestire in borse di studio o servizi per gli studenti UNIMOL. A differenza poi di quanto accade in altre Regioni Italiane, il Molise non si fa carico delle spese e della gestione delle Case dello studente presenti sul territorio molisano che sono a completo discapito delle casse dell’Università e di conseguenza degli studenti che si ritro-
vano a pagare fitti mensili superiori anche a quelli di un appartamento privato. Questa la politica universitaria della Regione Molise? Vuole fare chiudere l'Unimol? Vuole mandare all'aria sacrifici e lotte di uomini e di una classe dirigente che si rivolta nella tomba? Dimenticavamo: i figli degli assessori e consiglieri regionali possono vivere ben distanti dal Molise tanto pagano i contribuenti molisani e chi se ne frega che non ci sarà più l'Ateneo in Molise. Per noi, però, è meglio poco con onore, che molto con vergogna.
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Campobasso
25 luglio 2014
Oggi autobus fermi venerdì 25 luglio Trasporto pubblico Seac, i dipendenti incrociano le braccia A Campobasso oggi si ferma il trasporto pubblico. I sindacati Filt Cgil, Fit Cisl Uil Trasporti e Fais hanno annunciato lo sciopero dei dipendenti dell’azienda Seac dalle 8,30 alle 12,30 senza garanzia delle fasce orarie protette perché, gli orari di astensione previsti, esonerano i sindacati da tale obbligo. I tempi di preparazione e di riconsegna dei mezzi non comporteranno la pronta riattivazione del servizio al termine dello sciopero. Nel frattempo la Regione Molise ha accreditato al Comune 257.674 euro da liquidare alla Seac come rimborso chilometrico relativo al mese di giugno.
Durante (Lab): "Scommettiamo sul futuro, modernizziamo Campobasso e il trasporto pubblico urbano"
Il piccolo principe, dove ogni bambino può ritrovare il sorriso Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano. Sarà questo il filo conduttore su cui si costruirà il lavoro quotidiano della neonata cooperativa sociale 'Il piccolo principe', che mercoledì scorso ha ufficialmente inaugurato la Comunità Alloggio per minori di Limosano. Un progetto, nato dall'esperienza di un gruppo di persone esperte nel settore delle politiche sociali per minori, che mira proprio all'accoglienza di tipo residenziale o diurno di otto ragazzi di età compresa tra i 2 e i 15
anni, per i quali il Tribunale dei Minorenni dispone il collocamento temporaneo in comunità. La struttura è stata recuperata grazie ai mille sacrifici dei soci della cooperativa, sostenuti dal sindaco di Limosano – Angela Amoroso. Mesi di lavori di ristrutturazione per far tornare quella che una volta era una scuola agli antichi splendori: tirata a lucido e organizzata nel dettaglio, la comunità alloggio può accogliere otto bambini, in stanze singole e doppie, arredate con criterio: banditi i colori scuri e la mobilia di un tempo. La luce e la luminosità fanno la parte del leone. Oltre alle camerette, ovviamente è stata allestita una cucina, diversi bagni e, ciò che maggiormente colpisce, è la familiarità che trasmette la sala relax, un ampio spazio dove ragazzi e operatori possono trascorrere del tempo a guardare film, ascoltare musica, giocare ai video games e... confrontarsi. Mercoledì mattina c'è stata l'inaugurazione, alla presenza di numerose autorità tra le quali l'assessore Petraroia, il consigliere Ioffedi e membri del consiglio comunale di Campobasso. Presenti anche le associazioni, l'Unicef e il Lions. La mission della cooperativa è stata illustrata dai vari soci e dal suo gio-
vane presidente Marco D'Agostino che ha spiegato come la comunità 'Il piccolo principe' rappresenta uno strumento pedagogico offerto ai minori che non hanno la possibilità di un adeguato sostegno educativo nella propria famiglia. Lavorare in questo ambito, però, significa avere ben chiara la finalità e gli obiettivi da portare avanti. In primis superare le condizioni di difficoltà e solitudine in cui si trovano i minori, promuovere la crescita del ragazzo educandolo ad esprimere le proprie potenzialità attraverso il rapporto con un ambiente stimolante e creativo. Educare al dialogo e alla riflessione, prestando attenzione all'impegno scolastico. La realizzazione di questi obiettivi avviene attraverso un percorso articolato in momenti successivi, adeguati all'andamento progressivo del progetto individualizzato, alle acquisizioni cognitive e all'evoluzione emotiva-affettiva del bambino.
Il consigliere comunale di Lab Michele Durante interviene in merito all'annunciato sciopero dei dipendenti del trasporto pubblico urbano della città di Campobasso, e rilancia la sua idea di modernizzazione del servizio: "Mi auguro che il buon senso, in primo luogo dell'azienda ma anche dei lavoratori prevalga, e che lo sciopero annunciato per domani rientri. Sarebbe ingiusto provocare disagi ai cittadini campobassani, anche se dalle dichiarazioni dei rappresentanti dei lavoratori Seac si evince la legittimità dell'azione di protesta paventata. Questo episodio - prosegue Durante - rende ancora più stringente la necessità di procedere alla nuova gara per l'affidamento del servizio di trasporto pubblico urbano, argomento che ho portato già durante le primarie come uno dei punti fondamentali del mio programma per la modernizzazione della città di Campobasso. Con l'amministrazione di centrosinistra e con il Sindaco Battista, che si è mostrato sensibile al tema, lavoreremo affinché anche la nostra città possa avere un trasporto pubblico moderno, adeguato alle reali esigenze dei cittadini, rispettoso dei protocolli sulle emissioni, allargato ai Comuni confinanti quale servizio in associazione. Tutto questo per ottenere insieme servizi più efficienti e un risparmio sui costi per il mantenimento degli stessi. Farò di tutto inoltre - conclude Durante - per ottenere, all'interno della nuova gara, il servizio di trasporto pubblico notturno sul territorio cittadino di Campobasso".
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Campobasso
25 luglio 2014
Tratta ferroviaria Campobasso-Roma, Tiberio:“Una vergogna” L’ex consigliere comunale chiede si sistemare una volta per tutte il collegamento con la capitale che “ridicolizza” il Molise anche al di là dei confini italiani La mancata rielezione in Consiglio comunale non frena Maurizio Tiberio: L’ex amministratore è sempre molto attento, pronto ad evidenziare e a denunciare le lacune gestionali del capoluogo e del Molise. Tiberio non può starsene in silenzio quando accadono episodi che hanno dell’incredibile, che dimostrano l’arretratezza della re-
gione e il disinteresse delle istituzioni incapaci di risolvere un problema vecchio che crea continui disagi ai viaggiatori. A finire nel mirino di Tiberio è la tratta ferroviaria Campobasso- Roma. “Sabato 19 luglio 2014, una coppia di amici provenienti dall'aereoporto di Fiumicino erano in attesa di prendere , alle 14,35 , il treno per Campobasso quando, a
causa di problemi tecnici non meglio identificati del locomotore (?) , tutti i passeggeri sono stati avvisati , ovviamente solo in italiano, che il treno non sarebbe partito e che dovevano immediatamente raggiungere un altro treno , quello regionale del Lazio per la tratta Roma Termini/Cassino delle 14.42. Cominciano a correre verso il binario, in una situazione di disagio surreale. Ovviamente hanno trovato il treno Roma-Cassino super affollato che, ha fatto si che l'ambiente che si è creato , era davvero simile ad una sauna senza ossigeno con una temperatura , che il termometro del vagone indicava di 35 gradi. In questa anticamera dell'infermo e stando in piedi per tutto il percorso in meno di 60 cmq sono scesi finalmente a Cassino, dove , gli
era stato comunicato alla stazione Termini, avrebbero dovuto trovare il pullman sostitutivo per Campobasso. Con loro grande stupore il loro viaggio è continuato sul treno regionale del Molise, " magicamente " riparato all'Italiana, o meglio alla Molisana. " Magicamente " riparato perché il treno Molisano nel più caldo pomeriggio di questa pazza estate ,ha viaggiato con il riscaldamento al massimo perché irrimediabilmente guasto. In condizioni che sarebbe inutile raccontare li ho accolti nella " nostra " stazione intorno alle 19, 15 , con quasi DUE ORE di ritardo. Il tutto alla modica cifra di € 13,60 a biglietto. Questo è il Molise di tutte le vergogne! Il senso e' che passeranno anni prima di vedere il primo cantiere dei 43 mln di euro, mentre la vergognosa vicenda della tratta ferroviaria Campobasso/Roma/ Campobasso , se non ci fossero degli inetti ed incapaci amministratori regionali , si doveva risolvere nel giro di qualche mese al mas-
Basi comuni su ingegneria tra l’università del Molise e quella del Sannio Ingegneri molisani e del Sannio, laureati e laureandi, a confronto per meglio irrobustire l’incontro interateneo tra l’Università del Molise l’Università del Sannio (Benevento) che hanno deciso di collaborare per, come ha sottolineato il rettore Palmieri, aumentare l’impatto dell’offerta formativa delle due sedi sui temi dell’Ingegneria civile ed edile. Sarà questo l’oggetto dell’incontro di oggi presso la sala del Consiglio del Rettorato II Edificio Polifunzionale Via Francesco De Sanctis Campobasso, cui prenderanno parte, come detto, i laureati e i laureandi in ingegneria dei due Atenei, il rettore Palmieri, i professori Giovanni Fabbrocino (UniMol) e Maria Rosaria Pecce (UniSannio) nella qualità di responsabili operativi delle due sedi nell’ambito dell’accordo di collaborazione interateneo, i quali forniranno alcuni interessanti elementi di presentazione dell’iniziativa e i principi ispiratori del riassetto delle attività didattiche di Ingegneria sul polo di Campobasso.
simo. P E visto che ci siamo, perché nessuno stimola il Sindaco di Campobasso, la sua giunta , la sua maggioranza , il consiglio comunale tutto , a prendere una forte posizione su questa vicenda , stigmatizzando in maniera inequivocabile il comportamento delle Ferrovie dello Stato , che da mesi prendendo in giro la regione e la città capoluogo , sta fornendo un vergognoso biglietto da visita per chi arriva nella nostra città, nella nostra regione..... Ho anche in questo caso c'è un conflitto di interessi ???”.
Oggi, incontro interateneo, a Campobasso presso la sala del Consiglio del Rettorato II Edificio Polifunzionale Via Francesco De Sanctis
TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
ANNO X - N° 156 - VENERDÌ 25 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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Isernia
25 luglio 2014
Quale sanità per Agnone?
L'interrogativo sarà posto da amministratori e cittadini al commissario Frattura
AGNONE. La garanzia dell’emergenza-urgenza per la popolazione del territorio alto molisano. È questo in primis che chiedono comitati e associazioni di Agnone, a tutela della salute della gente di montagna. Enrica Sciullo, presidente del comitato “Il cittadino c’è” ha chiamato a raccolta rappresentanti della società civile e delle istituzioni della cittadina, con l’intento di fare il punto sulla situazione dell’ospedale San Francesco Caracciolo – unico presidio sanitario esistente in tutto l’Alto Molise, non essendoci servizi alternativi sul territorio – ed organizzare una manifestazione di protesta; fare in modo che a Campobasso, ma anche a Roma, i vertici sanitari si rendano conto delle condi-
Concorso universitario, bocciato
Dopo quattro anni il Consiglio di Stato si è espresso sulla procedura concorsuale
ISERNIA. Agitazione e scompigli all’università di Isernia dove dopo quattro anni di attesa il Consiglio di Stato ha rimosso l’intera procedura. Si tratta di un concorso per assumere un docente e che il Tar Molise aveva già sotto mano. Uno degli esclusi al reclutamento ha presentato ricorso spingendo così a far luce sulla questione. Sono state notate infatti anomalie nella selezione sia dai giudici che dal Consiglio di Stato. Pare che tra gli ammessi alla selezione ci sia anche una persona che ha avuto numerose collaborazioni anche internazionali insieme al presidente della commissione, lavori firmati dallo stesso e che ha provveduto poi a valutare. Si ritiene che siano state violate le regole di imparzialità e trasparenza. L’aspirante candidata ha preteso l’appello sostenendo che la collaborazione con il presidente non comporta nessuna incompatibilità con la carica del presidente. Il Consiglio di Stato ha definito che nel caso si sia concretato un rapporto tra candidato e commissario potrebbe essere determinante ma che oltre a ciò si sia invece palesato una unione professionale connotata dalla reciprocità di interessi economici quali un associazione professionale. Così il Consiglio di Stato ha confermato la sentenza del Tar Molise annullando la procedura confermando che il presidente della commissione che ha decretato idonee tre persone non è stato imparziale.
zioni precarie in cui verte la sanità in Alto Molise. Dopo ore di dibattito tra coloro che si sono presentati negli spazi dell’oratorio della chiesa di S. Maria di Costantinopoli – una ventina di persone, troppo pochi per un argomento di così vitale importanza – si è deciso, grazie all’intervento del vicesindaco Maurizio Cacciavillani, di organizzare a breve un consiglio comunale monotematico nell’aula consiliare di palazzo San Francesco, nel quale coinvolgere il governatore e commissario ad acta alla sanità molisano Paolo Frattura, tutti i sindaci dell’area che abbraccia l’Alto Molise e il basso Abruzzo e i gruppi civici. Intanto parte il ricorso al Tar stilato dal Comune di Agnone con gli avvo-
cati di Articolo 32 per annullare l’ultimo decreto commissariale del 4 giugno, che penalizza il presidio sanitario alto molisano non riconoscendogli la prerogativa di “ospedale di area disagiata” e dunque i servizi necessari a tutelare la salute delle persone e il diritto ad un’efficace rete di emergenza-urgenza. Come calcolato dall’analisi realizzata in occasione della visita della delegazione ministeriale ad Agnone, per il progetto-prototipo, i tempi medi di soccorso dalla chiamata di un cittadino al 118 e l’arrivo effettivo degli aiuti è di circa 35 minuti. Un tempo considerato troppo lungo – 15 minuti indica la media nazionale – per la sicurezza delle persone che abi-
Se la giustizia diventa fiction
Il dibattito a Isernia sarà curato dall'associazione che si richiama al giornalista Francesco Casale ISERNIA. nella sala ‘Museo Raucci’ del Comune di Isernia, è stato presentato l’incontro-dibattito «Il circuito mediatico giudiziario: quando l’inchiesta diventa fiction», che si terrà martedì 29 luglio, alle ore 18, in piazza Celestino V a Isernia, e che vedrà la partecipazione di Carmelo Abbate, giornalista di Panorama, Maria Corbi, giornalista del quotidiano La Stampa, Rossana Venditti, sostituto procuratore della repubblica di Campobasso, Antonio Lupo, presidente dell’ordine dei giornalisti del Molise, e Giuseppe Di Pietro, presidente dell’Assostampa Molise. L’incontro-dibattito è stato organizzato dall’associazione “Francesco Casale”, costituita per ricordare il giornalista isernino scomparso
pre¬maturamente un anno fa. Alla presentazione odierna dell’evento sono intervenuti Valentina Ciarlante, Franco Valente, Pasquale Bartolomeo e Deborah Di Vin¬cenzo, rispettivamente presidente, presidente onorario, vicepresidente e tesoriere dell’associazione “Francesco Casale”. Per il Comune, hanno preso la parola il sindaco Luigi Brasiello e l’assessore alla cultura Co¬smo Galasso. Ciarlante e Di Vincenzo hanno riassunto le finalità dell’associazione e annunciato altre iniziative in cantiere, fra cui un premio giornalistico ri¬servato agli studenti delle scuole superiori. Bartolomeo ha parlato del tema dall’incontro del 29 luglio, incentrato sul delicato rapporto fra giu-
stizia e informazione. Il sindaco Brasiello ha sottolineato come la scomparsa di Casale sia stata una perdita per l’intera città e non solo per il giornalismo, aggiungendo che all’associazione a lui intitolata sarà assegnata una sede all’interno del palazzo municipale. L’assessore Galasso ha evidenziato le qualità professionali e umane di Casale, qualità che lo fanno rivivere giacché suggeriscono nuovi eventi da or¬ganizzare in futuro in suo ricordo. Infine, Franco Valente ha affermato che Casale è stato il protagonista d’una storia mai cominciata, una storia che accomuna tanti giornalisti costretti a scontrarsi con una professione difficile e che fa riflettere sulla reale esistenza d’una libertà di pensiero e di informazione.
A Scapoli il festival della zampogna
SCAPOLI. Vetrina, motore, luogo di scambio, il Festival di Scapoli ha occupato un ruolo strategico nel momento in cui uno strumento musicale come la zampogna rischiava di scomparire o di restare confinato in un ambito d’interesse riservato pressocchè unicamente agli etnomusicologi e a pochi appassionati. La manifestazione, nata nel 1975 come Mostra Mercato, venne integrata nei primi anni ’90 con un Festival di respiro sempre più internazionale che, facendo giustizia di una visione riduttivamente folcloristica della zampogna e del suo contesto di appartenenza, ha sdoganato questo antichissimo e tutt’altro che modesto strumento musicale, da un lato recuperandone autenticità, valore e ruolo nell’ambito della cultura popolare tradizionale, dall’altro rendendolo attraente per il gusto e la sensibilità musicale del nostro tempo. In altri termini, lo ha attualiz-
Da domani la manifestazione di interesse internazionale
zato senza tuttavia fargli perdere la propria anima e le proprie radici; ciò grazie a una caratterizzazione fortemente culturale impressa storicamente all’evento e che si può sinteticamente riassumere: - nell’essere riusciti a far emergere, dietro l’immagine stereotipata del pastore in cappa e cioce, l’esistenza di repertori musicali espressione di tradizioni religiose e profane radicate nelle comunità dell’Appennino Centro-meridionale, riconoscendo negli zampognari autentici portatori di cultura, testimoni ed interpreti di quelle stesse tradizioni; - nell’aver promosso il confronto della zampogna con la creatività musicale contemporanea; - nell’aver contribuito a stimolare la sperimentazione e l’innovazione che hanno poi portato alla messa a
punto di nuove tecniche costruttive e al raggiungimento di nuove espressività timbriche ed armoniche dello strumento con la conseguente possibilità di creare nuovi repertori che “tradendo” la tradizione continuamente la rinnovano. Un evento come quello di fine luglio a Scapoli, però, non è solo laboratorio culturale o luogo di incontro e di scambio. Esso è anche occasione di divertimento all’insegna di suoni, colori e sapori che riempiono i vicoli e le piazzette del piccolo borgo fondato dai monaci di San Vincenzo al Volturno sul finire del X secolo ai piedi del massiccio protettivo e luminoso delle Mainarde. Inoltre, richiamando a Scapoli un pubblico numeroso, affezionato e motivato, proveniente da ogni parte d’Italia e anche dall’estero, la Mostra Mercato e il Festival costituiscono un poten-
ziale volano dell’economia locale attivando un flusso turistico qualificato e sostenibile. Infine, rispetto ad altri eventi musicali “zampognari” o più genericamente “etnici” nati un po’ ovunque in Italia negli ultimi anni, la manifestazione di Scapoli ha dalla sua almeno due punti di forza in più. Il primo, è nella sua lunga continuità cui è strettamente connesso l’aver mantenuto fissa nel tempo la data di svolgimento: l’ultima domenica di luglio alla quale, sempre a partire dai primi anni ’90, si è andato aggiungendo l’intero fine settimana. Il secondo, come viene riconosciuto da più parti, è nell’aver saputo “riconoscere e comunicare un elemento cardine della nostra identità più originaria (la zampogna) e costruire su di esso operazioni strategiche e colte capaci di diventare marketing territoriale”.
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Termoli
25 luglio 2014
Castello Svevo, al via i lavori
E' partita la ristrutturazione esterna del maniero. Appello ai vandali
TERMOLI. L’avevamo annunciato e dopo il maltempo, è entrato nel vivo martedì l’intervento di manutenzione straordinaria al Castello svevo di Termoli. Si tratta della messa in sicurezza della facciata nord (quella di accesso) e della facciata est (quella della strada) Tecnicamente, come ci ha spiegato l’ingegnere del comune di Termoli Gianfranco Bove, si tratta di reintegrare delle malte sgretolate e ricostruire lo strato più superficiale degradato e già soggetto alla caduta di materiale “Da un nuovo sopralluogo di ieri mattina ho ordinato alla
ditta specializzata in lavori di restauro di monumenti di mettere in sicurezza anche la facciata sud che guarda verso via Roma”. Ma non è finita qui, sempre su iniziativa di Bove, condivisa peraltro anche dalla Soprintendenza ai Beni culturali, saranno eliminate anche le orribili canalette bianche sul prospetto dell’ingresso e ci sarà anche la messa in sicurezza della Torretta Belvedere, che nei mesi scorsi ha subito lo stesso distacco di pietre. Insomma, un maquillage robusto al patrimonio storico e architettonico su vasta scala, che tenendo conto anche delle
risorse disponibili, riguarderebbe persino l’arco sotto via Carlo del Croix. Ad eseguire i lavori sul maniero federiciano è la ditta Edilgen Srl di Campomarino, chiamata con una decretazione di somma urgenza, per un impegno di spesa da 10mila euro. Infine, ci ha precisato Bove, insieme all’ingegner Graziano sono state sostituite in piazza Sant’Antonio anche le panchine che i balordi hanno fatto saltare per aria nelle ultime festività natalizie, con la speranza che i vandali rimarranno alla larga.
Tavolini all'aperto, le direttive
TERMOLI. Tra i dilemmi della stagione estiva e con l’ingresso nell’ultima settimana di luglio siamo al clou, c’è sicuramente quello dell’occupazione di suolo pubblico, gioia e dolori per bar, ristoranti e gelaterie. L’amministrazione comunale di Termoli si è trovata ad affrontare anche questa di emergenza e la giunta Sbrocca ha delineato le direttive per la stagione estiva 2014 nella seduta dell’esecutivo di due giorni fa. E così, come disposto dal regolamento comunale sull’occupazione di aree e spazi pubblici già esistente, il numero 56/2012 modificato con d.c.c. n. 15/2013, seppur non espressamente enunciato, potranno essere evase ulteriori richieste dioccupazione prodotte da esercenti commerciali; a ciò seguirà l’istituzione, seguendo la direttiva, di tutte le
TERMOLI. L’Associazione Armatori Pesca del Molise e la “O.P. San Basso” escono soddisfatte dall’incontro che si è tenuto lo scorso lunedì 21 luglio 2014 presso la Sala della Giunta della Regione Molise, riguardante il dragaggio del porto. Il Coordinatore Regionale di Federpesca Basso Cannarsa ha avuto modo di apprezzare l’impegno dell’Assessore Nagni che ha garantito non solo una tempestiva azione “tampone” per la messa in sicurezza dell’ingresso delle imbar-
Le nuove regole per l'occupazione del suolo pubblico a Termoli
richieste di occupazioni di suolo pubblico, di altre fattispecie analoghe, anche in vie del centro e zone della città in cui vige l’isola pedonale o comunque laddove c’è spazio a sufficienza, tale da non creare intralcio al traffico pedonale, per il posizionamento di espositori di merce ed articoli di vendita di esercizi commerciali. Conseguentemente saranno demandati all’ufficio patrimonio gli adempimenti necessari ai fini del rilascio dell’atto autorizzativo per le occupazioni che hanno ad oggetto elementi di arredo quali espositori di articoli di vendita delle attività che ne fanno richiesta; è,
inoltre, stabilito che gli elementi di arredo, quali gli espositori, possono essere posizionati in aree di marciapiedi tali da non intralciare il traffico pedonale e comunque non superiore a un metro quadro. Relativamente al periodo della stagione estiva (da luglio 2014 al 30 settembre 2014) dovrà essere tenuto conto di eventuali prescrizioni rilasciate dall’ufficio commercio e dal Comando polizia municipale. Infine, si dovrà ottemperare al pagamento della t.o.s.a.p. prevista, giusta d. c.c. 28/2005, pena il diniego e/o revoca delle autorizzazioni in parola e trasmettere il presente atto all’ufficio suap e commercio, ed all’Aipa Spa.
Le nuove panchine
In piazza Sant'Antonio posizionato il nuovo arredo urbano
TERMOLI. Vi ricordate delle panchine fatte saltare in aria nei mesi scorsi dai soliti “bravados” della movida notturna termolese in piazza Sant’Antonio? Beh, saranno un ricordo. Da ieri, infatti, in piazza ci sono nuove panchine. La sostituzione precede la speranza che non abbiano a verificarsi nuovi episodi “bellici” in piazza e che si lascino usare le panchine per semplicemente sedersi e null’altro. “Gesti indecenti” quelli dei mesi scorsi che oggi l’amministrazione ha riparato ma nello stesso tempo, altri balordi hanno pensato bene di prendersela con le fioriere che dividono la ringhiera miramare spaccandone una e lasciando i cocci per terra: che ci volete fare, “la mamma degli stolti è sempre incinta”.
Dragaggio del porto, tutto a posto
Soddisfazione è stata espressa dalla marineria termolese per l'azione regionale
cazioni in Porto ma anche uno studio per valutare un’azione risolutiva del problema in grado di non dover dopo pochi anni trovarsi punto e capo a ridiscutere del “problema dragaggio”. Così come dichiarato dal Comandante Nasti della Capitaneria di Porto di Termoli, occorrere incaricare degli
esperti per fornire dei dati oggettivi su cui gli operatori portuali possano riflettere insieme su una possibile risoluzione definitiva, o comunque di lungo periodo, del problema dell’insabbiamento del porto. Il Presidente dell’Associazione Armatori, Maria Antonietta Cordone, auspica che i lavori di
dragaggio inizino il prima possibile al fine di garantire l’accessibilità e la fruizione del Porto. Troppo spesso, soprattutto nel periodo invernale, assistiamo da terra con spavento alle acrobazie che i pescherecci della flotta termolese devono compiere per riuscire a “centrare la canalina” per entrare in
porto ed è solo grazie all’abilità dei loro comandanti se fino ad oggi non ci siano stati seri problemi agli scafi e se si siano solo sfiorate delle vere e proprie tragedie. Pertanto tutti i pescatori della marineria auspicano che tali lavori possano essere effettuati prima della fine dell’anno
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Termoli
25 luglio 2014
“Zuccherificio, non è un arrivo”
Per l'onorevole Venittelli l'accordo domano è solo un buon inizio TERMOLI. “L’intesa raggiunta ieri pomeriggio a Roma sul settore bieticolo-saccarifero e per la salvaguardia dell’attività dello Zuccherificio del Molise deve essere considerata un punto di partenza, non di arrivo, per la sopravvivenza del comparto e per lasciare inalterate le prospettive dell’indotto di un bacino che comprende almeno cinque regioni”. L’onorevole molisana del Partito democratico Laura Venittelli sprona le istituzioni interessate a fare uno sforzo ulteriore in termini di programmazione per garantire la continuità produttiva e i livelli occupazionali. “L’impegno che assumerà il governo in sede comunitaria per cercare di contrastare forme di concorrenza sleale e di dumping sul prezzo dello zucchero, come ribadito anche nella risposta all’interpellanza urgente presentata insieme alla collega Mongiello e ad altri 19 deputati, fornita dal sottosegretario del Mipaaf Castiglione, dovrà garantire una capacità di manovra sui mercati internazionali non penalizzante e non soccombente rispetto ad alcune lobbie franco-germaniche”. L’onorevole Venittelli auspica che l’accordo raggiunto ieri possa trovare accoglimento da
parte delle associazioni bieticole chiamate oggi allo Zuccherificio e che soprattutto sancisca il principio dell’estensione interregionale della vertenza, fin qui sostenuta con 60 milioni di euro di risorse proprie
negli anni dalla Regione Molise, affinché si costruisca una vera filiera con bieticoltori ed ettari seminati spalmati su tutte le realtà, in modo da non appaltare più ad altri la gestione delle quote zucchero, al-
Lavagna interattiva per la scuola
I fondi sono stati raccolti dall'associazione La Bottega delle idee di Campomarino TERMOLI. Anche questa volta, l’Associazione “La Bottega delle Idee” di Campomarino ha raggiunto con successo un altro obiettivo ovvero attraverso l’evento “LIM 2.0”, svoltosi domenica sera 20 luglio 2014, nel quartiere “Colle Lame” di Campomarino, ha raccolto i fondi necessari per l’acquisto di una lavagna interattiva multimediale (LIM) da donare alla Scuola di Campomarino. Dotare la scuola di questo strumento innovativo significa sviluppare e potenziare l’innovazione didattica attraverso l’informatica, coinvolgere i ragazzi ed i docenti, rafforzare la valenza didattica attraverso l’interattività e multimedialità, creare occasioni di gioco attraverso la didattica, ecc. Da sempre l’Associazione opera nel campo del sociale e promuove iniziative finalizzate al miglioramento della vita sociale cittadina, sviluppando continuamente “idee” e dandole poi forma
concreta attraverso gli eventi stessi promossi. Domenica sera hanno partecipato all’evento numerosissime persone ma soprattutto tantissimi bambini, tenendo conto della presenza dei gonfiabili e tanti altri giochi ed intrattenimento quali ad esempio dimostrazioni di attività sportive, balli ed altro, offerti a titolo gratuito dalla collaborazione tra cittadini, Istituzioni, attività commerciali ed altre Associazioni operanti sul territorio. Il Presidente Michele Rendina ringrazia vivamente tutti gli iscritti dell’Associazione ed i simpatizzanti, nonchè gli abitanti del quartiere Colle Lame, il cui contributo è stato prezioso ed essenziale per la riuscita dell’evento. La serata ha dimostrato come l’associazionimo è vivo più che mai ed, anzi, è linfa vitale per la condivisione e la collaborazione tra cittadini, istituzioni, ma soprattutto dimostra che uniti stando insieme si vince
meno fino al 2017. “Siamo consapevoli che il destino dello stabilimento sarà legato anche alla procedura in atto col concordato preventivo, ma occorre nel frattempo blindare il settore, altrimenti
nessuno avrà interesse a rilevarne gli asset”. Per l’onorevole Venittelli occorre una scelta strategica, poiché il prodotto italiano copre solo un terzo del fabbisogno e si importano pastoni di zucchero dal Sudamerica, mentre qui a causa del crollo del prezzo internazionale dello zucchero, lo Zuccherificio, se avesse mantenuto i prezzi contrattati in precedenza coi bieticoltori, sarebbe andato incontro ad una perdita di 8 milioni di euro, chiaramente insostenibile. “A ciò si aggiunge - ha proseguito la Venittelli - il più che deludente risultato ottenuto sugli aiuti accoppiati per il settore, per il cui incremento ho sostenuto una battaglia solitaria, a fronte però del fatto che comunque la Regione è interessata a conservare l’occupazione legata all'impianto, il Molise si è detto disponibile a pagare ai bieticoltori 20 euro l'ettaro (rispetto agli oltre 50 del contratto), mentre il resto avrebbe dovuto essere reperito dalle altre regioni interessate. La puglia, da parte sua, ha indicato la possibilità di sbloccare 1,4 milioni di euro nell'ambito delle risorse degli aiuti de minimis”, ricapitola il parlamentare sull’esito del confronto romano.
“Chi non vuole il Palio” A Guglionesi si dimette il presidente dell'associazione, Antonino Pace
GUGLIONESI. Ancora un nulla di fatto a Guglionesi per il Palio di San Nicola e l’ennesima fumata nera causa le dimissioni del presidente dell’omonima Associazione. La seduta della Commissione di Vigilanza sui locali di Pubblico Spettacolo gestita in forma associata convocata per ieri sulla verifica del percorso di gara della manifestazione “Giostra agli anelli” in programma l’8 agosto è stata rinviata a domattina alle 11 presso la residenza municipale di Guglionesi. Circostanza che ha suscitato il rammarico del presidente dell’associazione Culturale, Turistica e di Utilità Sociale Onlus San Nicola, Antonino Pace, che ha presentato le dimissioni. “Ancora una volta – si legge nella nota inviata a varie autorità – dal presidente Pace – dobbiamo assistere impotenti ad una commedia patetica e poco chiara col solo scopo di nascondere la verità che è quella di non voler far svolgere l’8 agosto la 21^ edizione del Palio di San Nicola – Giostra degli anelli. L’Unione dei Comuni del Basso Biferno, nella persona del Presidente della Commis-
sione ha fatto pervenire il 22 luglio una e-mail all’Associazione avvertendo che la riunione della Commissione è stata rinviata al 25 luglio. Quindi – scrive ancora Antonino Pace – per ottenere il parere sulla richiesta presentata il 22. Maggio scorso e vedere riunita la commissione non sono stati sufficienti 3 inviti ( 9, 21, 23 luglio) ma occorre il quarto senza tener conto che per programmare e gestire una manifestazione del genere non sono sufficienti 10 giorni ma ben altro! Poiché tale rinvio,peraltro non giustificato nella predetta nota, penalizza fortemente questa Associazione che non potrà gestire l’evento nelle forme dovute per il brevissimo tempo a disposizione a danno dell’intera collettività che si vede privare di un evento socio-culturale consolidatosi nel tempo, all’insegna delle tradizioni, storia e cultura del nostro territorio, con la presente rassegno le mie dimissioni dalla carica di Presidente con decorrenza immediata in segno di protesta nei confronti di coloro che a qualsiasi titolo impediscono la realizzazione della manifesta-
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Opinioni
25 luglio 2014
Agricoltura sociale, il futuro
di Costanza Carriero* Il 15 luglio scorso, la camera dei Deputati ha approvato un provvedimento per la promozione dell’ “agricoltura sociale” che, attualmente, è passato al vaglio del senato. Ancora un atto di presa di coscienza per questo settore importante che, se sufficientemente protetto, aiutato e sollecitato, può rappresentare volano per il lavoro e motivo di orgoglio in Italia e all’estero. Una visione multifunzionale dell’impresa agricola che racchiuda più esperienze che spaziano dall’inserimento lavorativo all’attività socio-sanitaria, passando per la formazione. Riscoprire l’antica cultura dell’agricoltura, caratterizzata dal legame che si instaura tra una famiglia e la propria azienda agricola non disgiunta da quel senso di solidarietà notorio nella società prettamente rurale, può essere una risposta vera ai bisogni della nostra società moderna, troppo spesso fredda, veloce nei tempi ed egoista nei rapporti umani. Un ritorno al passato ma con funzionalità
A dare le coordinate per una iniziativa senza precedenti la dottoressa Marina Sacco giunta direttamente da Genova per abbracciare l’idea del distretto turistico interregionale per nome e per conto della “Business Solutions Europa(Public Affairs Communication European Funding Association Mangement) e per conto anche di Euridit Nazionale. “La strada che avete intrapreso- ha detto – risponde compiutamente alle nuove programmazioni nazionali ed europee. Interessante vedere qui oggi la presenza di voi sindaci che siete poi gli attori principali delle politiche territoriali. Una rete come questa è strategica e vi pone in una posizione di vantaggio sicuramente per la candidabilità di progetti a valere sui fondi europei 20142020. Fondi diretti e fondi a conduzione regionale: con questa sinergia si possono migliorare gli standard di qualità di spesa delle vostre regione, perché qui ci sono due regioni, Campania e Molise. Concertazione dal basso: questa la scommessa che voi fate oggi. Governance nella programmazione turistica ma non solo. Voi avete capito che da soli non si va da nessuna parte. Presentare progetti singolarmente significa partire perdenti. Insieme, invece, significa introdurre un nuovo paradigma culturale che avrà interessanti ricadute per il vostro territorio, in fatto di ricezione turistica, valorizzazione del patrimonio storico, culturale e ambientale e, soprattutto, garantendo una ricaduta occupazionale certa in favore dei giovani. Noi come associazione- ha concluso la dot-
nuove che tengano conto dei dovuti cambiamenti; etica ed economia a braccetto per un futuro migliore. Investire nelle fattorie sociali significa che una persona possa diventare parte attiva della società, impegnandosi in un progetto-risorsa dove il proprio lavoro è legato alla fruizione, tutela e riscoperta del territorio e non solo. All’estero un esempio di agricoltura sociale da seguire è l’Olanda, dove operano numerose aziende agricole, private, che offrono ormai da anni quei servizi che si possono senz’altro definire terapeutici e riabilitativi. Infatti alla consueta accezione di impresa agricola si innestano tutte le nuove concezioni che spaziano, per esempio, dall’ippoterapia, alle terapie con le piante, agli agro-asili, agro-nido e servizi di accoglienza per persone in progetti di riabilitazione sociale o in difficoltà fisica e psichica. Sembra un progetto futuristico ed invece è a portata di mano, realizzabile indifferentemente sia nei paesi che nelle periferie delle grandi città; fattorie didattiche, utili anche alla
salvaguardia della biodiversità animale, attuabili in varie forme, anche attraverso associazioni con cooperative. Volendo, tali attività di agricoltura sociale possono essere realizzate anche la collaborazione della Regione e dei suoi servizi socio-sanitari. Certo, è necessario un adeguamento delle disposizioni normative al fine di consentire il riconoscimento degli operatori dell’agricoltura sociale presso gli enti preposti, ma volere è potere e in attesa dell’approvazione del testo da parte del Senato si potrebbe giocare – una volta tanto – d’anticipo e farci trovare pronti per dare risposte immediate a coloro i quali hanno voglia di credere in questo progetto di vita. Altro fattore positivo è dato dalla possibilità di recuperare tutto quel patrimonio edilizio rurale esistente, molte volte, abbandonato e in disuso, al fine di destinarlo agli imprenditori agricoli per l’attività agricolo/sociale, rispettando ambiente e paesaggio. Nella seconda parte del testo in approvazione, sono previsti interventi mirati, sempre da parte
delle istituzioni pubbliche, al sostegno di queste nuove attività con, per esempio, la specifica indicazione di priorità nell’assegnazione delle gare di fornitura ad ospedali e mense scolastiche per quei prodotti agro-alimentari provenienti da operatori di agricoltura sociale, anche per il rispetto del contenimento della spesa per beni e servizi che risentirebbe, in senso positivo, della filiera a km zero, con l’ulteriore indiscusso vantaggio della valorizzazione dei prodotti. In tutto questo è prevista l’istituzione di un osservatorio nazionale per l’agricoltura sociale, quale struttura portante per scorgere eventuali punti critici in fase di prima attuazione, monitorare le buone pratiche, valutare l’impatto nei vari territori, pronto ad intervenire per adottare provvedimenti migliorativi di questo strumento che approvato e messo a punto porterà solo effetti positivi in termini lavorativi e non. Attendiamo fiduciosi che il Senato approvi rapidamente il tutto per dare una spinta ed una speranza a chi non si lascia intorpidire e scoraggiare dalla crisi. *Coordinatrice Area Dem Pd
Distretto Turistico Interregionale: si entra nella fase operativa
toressa Marina Sacco- che non è altro un’associazione di funzionari pubblici, ci mettiamo in gioco insieme a voi perché anche da quest’area a cavallo tra la provincia di Isernia e la provincia di Caserta, arrivi un segnale forte di cambiamento alla Commissione Europea, partendo dal programma Cosme 2014-2020, e arrivando poi alla costituzione sistematica di un modello territoriale che nasca dalle relazioni cooperative tra stakeholder pubblici e privati, per ulteriori sviluppi progettuali specifici e coerenti con quanto previsto dalla programmazione Europea. ” L’Assessore al turismo del Comune di Venafro Angelamaria Tommasone nel prendere la parola all’incontro ha sottolineato, tra l’altro, “la necessità di mettersi insieme, per incidere sullo sviluppo del territorio e soprattutto per essere vincenti con una strategia di programmazione che nasca dal basso così come chiede espressamente l’Unione Europea. ” La Tommasone ha portato i saluti della regione Molise e in modo particolare del consigliere regionale con delega al turismo Di Nunzio e del consigliere regionale alla programmazione Vincenzo Cotugno. Tra le iniziative anche la possibilità di mettere in rete strutture turistiche già esistenti: si è parlato di mettere in rete il Museo Nazionale di Alife con il Museo Nazionale di Venafro,
coinvolgendo le rispettive Soprintendenze competenti per territorio. Ai primi cittadini è stata consegnata una bozza di delibera da far approvare in sede di giunta esecutiva. La Comunità Montana zona del Matese per il versante matesino, il Comune di Venafro, per il versante molisano, ed il Parco Regionale del Matese, anche per i Comuni del sannio, faranno da raccordo e da traino al-
l’intero progetto. Gli interlocutori si sono dati appuntamento tra dieci giorni, dopo le delibere dei Comuni, per un altro incontro con gli esperti della Euridit, un’associazione che lavora in ambito europeo i cui tecnici forniranno consulenza a titolo gratuito agli amministratori locali per far decollare, anche nelle nostre zone, questo modello disviluppo.
Punto Zero per promuovere il Made in Larino
Quando la creatività si mescola alla professionalità in uno show nato per promuovere il Made in Larino, questo sarà Punto Zero Fashion show. Non la solita sfilata, o almeno non solo, promossa da Le sorelline bijoux di Rosa Patroni, lo Studio Fotografico di Dario Mancini, ShineHair Designer di Nicola Fratangelo e Make Up Artist Maria Rita Antonacci, in collaborazione con l'IMAM Molise di Larino e con il patrocinio del Comune di Larino. Una sfilata spettacolo in uno scenario incantevole quale Villa Zappone, con il
sottofondo musicale della straordinaria orchestra IMAM, per dimostrare che il Made in Larino è possibile ed è originale e creativo. Si tratta di un'iniziativa nata per unire design e nuove tendenze all'evento culturale, occasione per conoscere l'arte e la storia del nostro Paese. Durante l'evento sarà anche possibile osservare, attraverso la proiezione di un video, come vengono realizzati i "prodotti" e come questi si collegano alla tradizione e alla cultura che li ha generati. L’appuntamento è fissato a domani, alle ore 21.00, in Villa Zappone.