LA LIBERTÀ DI POTER AFFERMARE CHE 2+2 FA 4.
1. Finanziamenti regionali ottenuti 2. Raccolta differenziata: progetti approvati e condivisi 3. Adeguamento sismico sulle scuole 4. Risparmio energetico: scuole e pubblica Illuminazione.
TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
ANNO X - N° 70 - MARTEDÌ 25 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
Nicola CEFARATTI GIORNALE SATIRICO
30.000 copie in omaggio
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L’Oscar del giorno a Fiorindo D’Aimmo
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Florindo D'Aimmo. Perchè ricordare figure politiche del passato? Riteniamo che sia giusto e doveroso alla luce di quanto sta accadendo in queste ore. C'è chi mina all'autonomia regionale del Molise come chi vuole far scomparire la ex Cattolica. A propugnare l'arrivo del Centro medico di alta specializzazione fu proprio l'allora sottosegretario termolese. Come nella difesa dell'autonomia regionale attraverso il primo e ultimo Piano di sviluppo regionale. Oggi è tutto il contrario.
Il Tapiro del giorno a Maurizio Tiberio
Il Tapiro del giorno lo diamo a Maurizio Tiberio. L'esponente di una non bene identificata area di centrodestra, essendo ancora capogruppo in Comune a Campobasso della Nuova Primavera Democratica gruppo voluto dall'allora presidente della Provincia D'Ascanio, non sembra avere gradito l'articolo del nostro Dardo sul suo agitarsi come guida delle strategie del centrodestra nel Capoluogo. Era per le Primarie e queste sono fallite; ha tuonato contro Di Bartolomeo e Forza Italia lo ha nuovamente incoronato; e ora cosa farà ancora?
IL MOLISE COME LA TURCHIA
Attacco hacker alla Gazzetta: chi vuol mettere il bavaglio? Succede ormai in maniera periodica: ogni qualvolta escono sul giornale della Gazzetta del Molise articoli più scomodi di altri, sul web ci sono attacchi hacker. Sarà una casualità? Non lo sappiamo ma le coincidenze sono troppe. Ora, la Gazzetta può essere considerata un giornalaccio o il più autorevole giornale molisano, ma l’attacco che riceve negli ultimi tempi è certamente sinonimo di censura di libertà di stampa e informazione. Una cosa però dev’essere chiara: a parte la denuncia che domattina presenteremo agli organi competenti, anche perché secondo la Cassazione i gruppi hacker sono una vera e propria associazione per delinquere, chiunque si impegni ad oscurare il sito internet della Gazzetta sappia che non raggiungerà mai l’obiettivo prefissato se questo dovesse essere oscurare la libera informazione. Intesa, sia ben chiaro, come testata che non usufruisce di fondi pubblici. Ma che, al contempo, si impegna a cercare notizie che altri non cercano o comunque non scrivono. Bene, da ieri sera il nostro è di nuovo sotto attacco hacker di pirati in-
formatici che provano a mettere il bavaglio. Intanto, per quel che conta, chiediamo scusa ai nostri lettori del web che negli ultimi giorni hanno premiato il lavoro del gruppo con circa 6mila accessi. Di certo possiamo affermare che l’inciviltà regna sovrana. Perché mentre l’informazione sul web viene oscurata in questo modo, quella cartacea è continuamente oggetto di ladrocinio da parte degli interessati. Sempre più spesso per strada le copie cartacee della Gazzetta vengono “sequestrate”. Ci si prende la briga di girare in un lungo e in largo tutti i punti di smistamento del quotidiano free press, di raccogliere tutti i giornali in circolazione per fare in modo che i cittadini non leggano e quindi non siano informati. Non lo abbiamo fatto fino ad oggi, ma è arrivato il momento di chiedere conto a questi “delinquenti” inclini all’ignoranza. Magari con l’aiuto di voi lettori che già con le vostre donazioni contribuite a mantenere viva questa testata. la redazione
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25 marzo 2014
I milioni di euro Ciò che poteva essere e non è stato
del fantomatico Decreto 43 dissolti tra le pieghe dell’inefficienza e dell’indifferenza regionali
Del Molise di ieri, preparatorio del Molise di oggi, sarebbe stato bene che l’elettorato avesse tenuto conto per evitare di avere ancora tra i piedi gli infingardi di sempre
A 11 anni del drammatico (per il numero delle vittime, ricordiamole, i 27 bambini della scuola elementare Jovine e la maestra) terremoto del 31 ottobre 2002 e a 10 anni dalla grave alluvione del 23, 24 e 25 gennaio 2003, dobbiamo prendere amaramente atto che gran parte delle risorse che furono chieste ed attenute non hanno generato gli effetti sperati. Il terremoto ha succhiato milioni e milioni di euro lasciando dietro di sé tutt’ora malumore e scontento nella popolazione del cratere sismico e il vezzo mai spento della speculazione politica oggi, come ieri, nelle mani di mestieranti della protesta con tornaconto personale: obiettivo le stanze dei bottoni. L’enorme “monte premi” in milioni di euro fu messo nelle mani di una fantomatica cabina di regia (la locuzione va ancora di moda), regolato, sul piano giuridico e amministrativo, dall’altrettanto fantomatico Decreto 43, sottoscritto da Mi-
chele Iorio nella veste di commissario a ciò delegato con ordinanza del Presidente del consiglio dei Ministri del 18 marzo 2005, n.3414. Con questa premessa entriamo ancora una volta nel solco dei finanziamenti, dei progetti, e delle opere che sono mancate all’appello per evidente, inconfutabile, inefficienza molisana (politica, tecnica e amministrativa) di cui, da queste colonne stiamo dando un rendiconto sotto il titolo ”Ciò che poteva essere e non è stato”. Tantissime cose potevano essere e non sono state, finite nel nulla, con un corredo di miseria morale e di gravi responsabilità dei protagonisti, peraltro mai fatte emergere da chi avrebbe avuto titoli per esaminarle e giudicarle. Il Molise è questo: valanghe di provvedimenti amministrativi, di finanziamenti, di convegni, di dibattiti, di tavole rotonde, di promesse e di … “Decreti” che alla resa dei conti, al tirar delle
somme, si rivelano insufficienti e inefficaci. Molti protagonisti di questa evanescenza amministrativa sono sulla breccia, siedono nei consessi pubblici, mettono in tasca denaro pubblico come per il passato, senza alcun merito evidente, mercé la capacità istrionica di manipolare i meccanismi interni dei partitici per essere candidati e i meccanismi elettorali per rimanere a galla. Che cosa poteva essere e non è stato del Decreto 43? Di sicuro non i 20 milioni di euro destinati a Campobasso; i circa 8 milioni di euro per l’Interporto di Termoli, e i circa 10 per lo sviluppo delle telecomunicazioni (per entrambi i finanziamenti il soggetto attuatore era la Regione Molise che può confermare e, se del caso, rettificare o smentire); la realizzazione di un Hospice a Campobasso. Probabilmente (l’avverbio dubitativo è dovuto alla difficoltà di accedere alle fonti, tanto e così variamente descritte nel Decreto 43) non sono stati la realizzazione di un unico blocco operatorio per tutte le discipline chirurgiche a Isernia; il completamento del centro iperbarico di Termoli e l’acquisizione di tecnologie avanzate per i sistemi diagnostici e i processi di sterilizzazione rapida; i 6 milioni di euro per San Giuliano di Puglia, Casacalenda, Sant’Elia, Campodipietra, Ripabottoni, Palata, Castelbottaccio, Toro, San Giovanni in Galdo, Vinchiaturo e Mafalda per la realizzazione di strutture socio-sanitarie per anziani, centri sociali, comunità d’alloggio, centri socio-educativi, ristrutturazioni di immobili comunali per residenze protette per anziani e centri di servizi territoriali per l’accoglienza. Probabilmente non sono stati (in toto o parzialmente) i 13 milioni di euro per il miglioramento dei trasporti e della viabilità nei Comuni di Poggio Sannita, Roccasicura, Petacciato, Trivento, Montefalcone del Sannio, Castelpetroso, Pettoranello, Termoli, Macchia d’Isernia, Acquavia d’Isernia, Gambatesa, Duronia, Tavenna e Castellino del Biferno, incluso i fondi in favore delle Comunità Montane “Alto Molise” e “Centro Pentria”, che frattanto sono spirate. Di questo Molise di ieri, preparatorio del Molise di oggi, sarebbe stato bene che l’elettorato avesse tenuto conto per evitare di avere ancora tra i piedi gli infingardi di sempre. Tranne ad esserlo per se stessi. Dardo
Sono anni che se ne parla ma il Centro non riesce a partire
Registro Tumori, perchè non parte? CAMPOBASSO. Sono anni che se ne parla ma del Registro dei Tumori ancora nemmeno l'ombra. Negli ultimi mesi, poi, tre sono i passaggi fondamentali che la Regione Molise compie affinché il registro tumori prenda forma . Il primo avviene il 12 ottobre del 2012 quando viene nominato il responsabile Asrem per il registro tumori per il Molise, il dottor Giovanni Fabrizio. Il secondo, 14 gennaio 2013, quando proprio il dottor Fabrizio segnala al direttore generale
dell’ Asrem il nome del responsabile scientifico del progetto registro tumori, il dottor Francesco Carrozza. Infine, durante la scorsa estate, quando l’assessorato alla sanità con una propria determina dirigenziale, la numero 40 del 29 agosto, stanzia 50 mila euro a favore dell’ Asrem per avviare e investire nello step finale per l’istituzione del registro tumori. Denaro che è servito per adempiere agli ultimi passaggi burocratici ma anche e so-
prattutto per l’acquisto della strumentazione necessaria e per l’allestimento della sala operativa. Da quel 9 novembre sono passati esattamente 4 mesi, e oltre agli annunci il nulla. I 50mila euro sono serviti per colmare gli ultimi passaggi istituzionali e per l’acquisto delle attrezzature necessarie ad allestire i laboratori, per comperare un software per il deposito e l’analisi dei dati raccolti ma anche, attivare i corsi di formazione per il personaleSta di fatto, però, che l'even-
tuale partenza, fissata questa volta per i primi giorni di aprile, sembra ancora una volta slittare. Ma perchè così tanti rinvii? Perchè ancora non si riesce a dare corpo e forma al registro dei Tumori in altre regioni già in avanzata fase di attività? Nel frattempo, però, la Fondazione Giovanni Paolo II si è vista anche ridurre i posti letto a tutto discapito proprio dell'Oncologia. C'è qualcosa che non funziona.
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25 marzo 2014
Gli strani intrecci tra il presidente del Molise, la compagna Gilda Antonelli e l’imprenditore Torzi
Nati fortunati: ecco chi paga
le vacanze di Frattura
CAMPOBASSO. Nati fortunati. Appaiono così alcuni personaggi molisani che, direttamente o indirettamente, rivestono ruoli chiave sul territorio regionale. Come ad esempio il ruolo di presidente della Regione Molise. Da buon renziano, Paolo Frattura ha imitato il suo leader Matteo. Renzi ha vissuto, a Firenze, in un appartamento al quinto piano di via degli Alfani il cui affitto era pagato dall’imprenditore Carrai, Frattura invece ha avuto le vacanze estive del 2013 dall’imprenditore Torzi. La residenza estiva era una villa acquistata da Torzi sul lungomare di Termoli da un imprenditore in difficoltà facendo un affare che, si dice, valga molte migliaia di euro. Villa divenuta residenza estiva del governatore del Molise. Frattura ha affittato la villa al mare? Ha pagato in contanti, il pagamento è tracciabile con bonifici bancari o c’è stato gratis? Quali sono i rapporti tra il presidente della Regione e l’imprenditore Torzi? Nel silenzio totale di risposte a tali domande, qualche notizia trapela da un incrocio di nomi relativi ad una società il cui nome la dice lunga: Natifortunati. Il comun denominatore tra Frattura e Torzi, in questo caso, risulta essere una tal Gilda Maria Antonelli, compagna del governatore Frattura. La società Natifortunati Est srl nasce il 14 maggio 2007. La sede legale è a Termoli in viale Sandro Pertini. Il capitale sociale è di 10mila euro suddiviso tra tre soci. La maggioranza delle quote, il 60%, appartiene a Natifortunati S.p.A. con sede legale a Roma, il 30% delle azioni sono di un’altra S.p.A.: Servizio Italia. Il 10% delle quote invece sono di Gilda Maria Antonelli con un investimento di mille euro. Nello stesso giorno della sua nascita, i soci di Natifortunati nominano l’amministratore unico: un tal Gianluigi Torzi. Dopo poco più di un anno e mezzo di vita però la so-
cietà Natifortunati srl subisce dei cambiamenti. Il 29 dicembre 2008 viene nominato, a tempo indeterminato, un liquidatore: sempre Gianluigi Torzi. Proprio lo stesso imprenditore che avrebbe offerto le vacanze estive (a Termoli) a Frattura e compagna. La società Natifortunati srl, dunque, viene messa in liquidazione. Dopo l’approvazione del bilancio finale di liquidazione, la società chiede la cancellazione dal registro delle imprese. Si arriva così al 5 giugno 2009. Lo scioglimento è dovuto alla perdita o alla riduzione del capitale al di sotto del minimo legale. Ossia al di sotto di 10mila euro. Gianluigi Torzi è famoso anche per un’altra società: la Tag. Nel 2000 la Tag vince una gara d’appalto per 20 miliardi di lire (oggi 10 milioni di euro) per realizzare un progetto da sogno. La cifra viene stanziata dalla Regione Molise ma il progetto finisce a tarallucci e vino. Fino a quando, il 6 maggio del 2011, il tribunale di Roma dichiara il fallimento della Tag con il curatore fallimentare alle prese con il pagamento dei creditori. Tanti, visto che la Tag aveva ceduto rami d’azienda ed era finita nell’occhio del ciclone per numerosi contratti da business partner, per i quali i fornitori aspettano ancora il denaro dovuto, e per guai giudiziari legati a ipotesi di truffa. E nonostante la cattiva gestione dell’azienda tutta termolese con sede legale a Roma, la Tag era persino finita in un’altra rogna giudiziaria per aver convinto un’impresa calabrese a cedere un ramo d’azienda con l’inganno, presentando documenti contabili falsi e fatture gonfiate. Il tutto smascherato dalle fiamme gialle. Siamo nel 2011 e di questa storia ne parlano un po’ tutti gli organi di informazione nazionale: si finisce su Repubblica, se ne occupa Report. Nel frattempo, nel 2010, sempre Gianluigi Torzi ex am-
ministratore della Tag dopo aver lasciato a piedi la zona del cratere con l’adsl che non è mai arrivata, diventa un appassionato dell’energia alternativa. Scoppia l’amore per le biomasse che condivide con l’altro amante del settore: il governatore. Mentre questo ci prova con la biogas a Termoli (finanziata dalla Regione con 265mila euro ma mai realizzata né ha restituito i soldi) e con la centrale a biomasse legnosa a Campochiaro, Torzi inventa un altro progetto sempre in Basso Molise. Ecco spuntare a Larino, nella zona agricola più fertile (Le Piane), un impianto di biogas con la società Enerbio srl. Nel 2008, mentre Torzi era liquidatore di Natifortunati, tutti gli organi danno l’ok per la biomasse a Larino. A marzo dice sì l’Asrem, ad aprile arrivano le autorizzazioni di vigili del fuoco e beni culturali. A dicembre si chiude con il nulla osta del Comune frentano che concede l’autorizzazione all’impianto per bruciare 20mila tonnellate annue di mais. Intanto però il Torzi inizia un altro gioco: crea la Sacom srl che poi diventa Spa, mette in vendita 865mila azioni per un importo di 10 euro l’una. E tra i soci della Sacom S.p.A. spunta anche il nome di Mario Valducci. Cioè uno dei fondatori di Forza Italia nel 1994 (dove ha ricoperto il ruolo di vicecoordinatore nazionale), ex deputato sempre in quota centrodestra dove ha ricoperto anche il ruolo di sottosegretario al ministero Attività Produttive con il governo Berlusconi. Lo scorso agosto Valducci è stato nominando membro dell’Authority per i trasporti anche se incompatibile per alcuni incarichi in società private. Secondo un’opinione diffusa tra gli addetti ai lavori, Gianluigi Torzi è stato uno dei più grandi sostenitori di Frattura durante la campagna elettorale contribuendo già alle primarie del 2011. Come sponsor? Antonio Careca
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25 marzo 2014
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Le imprese giovanili le più dinamiche Numerose le adesioni dei giovani alle cosidette "Srl ad un euro"
CAMPOBASSO. Le semplificazioni aiutano a realizzare il sogno di fare l'imprenditore. Sono stati tanti i giovani di meno di 35 anni che, nel corso del 2013, hanno colto al volo l'opportunità offerta dal provvedimento che ha tenuto a battesimo le cosiddette "Srl a un euro", ovvero le società a responsabilità limitata semplificate istituite con la legge 24 marzo 2012, n. 27. In virtù della norma, divenuta pienamente operativa dal 29 agosto 2012, gli under 35 hanno avuto la possibilità di costituire un'impresa con un capitale sociale inferiore ai 10mila euro e senza pagare le spese notarili, i diritti di segreteria dovuti alla Camera di commercio e l'imposta di bollo. In Molise l'incidenza delle iscrizioni giovanili sul totale delle iscrizioni Srl semplificate è pari circa al 50%, in termini assoluti 84 iscrizioni "giovanili" su 170 iscrizioni di Srl semplificate. In totale da fine agosto 2012 al 31/12/2013 si contrano 216 Srl a un euro di cui 127 a guida giovanile.Anche per il 2013 le imprese giovanili si confermano, quindi, come quelle a maggiore vitalità nel panorama imprenditoriale regionale. In generale, a fine anno, si contano 4.226 imprese under-35 registrate, 3.819 quelle attive, che rappresentano circa il 12% delle quasi 35 mila imprese registrate. Quanto a incidenza il Molise, insieme ad altre regioni meridionali, si colloca nelle prime posizioni occupando il quinto posto, preceduta da Calabria (15,6%), Campania (14,4%), Sicilia (14,3%) e Puglia (13,0%). Se le iscrizioni sono state 738 in totale, diminuite rispetto al 2012 di 52 unità, contemporaneamente sono diminuite anche il numero delle cessazioni al netto di quelle operate d'ufficio, passate da 324 del 2012 alle 295 del 2013: come sintesi di questi due andamenti il saldo è ancora positivo e pari a +443 portando ad un tasso di crescita imprenditoriale del +10,1%. A livello provinciale, mentre Isernia conserva un passo deciso con un tasso di crescita pari a +14,07% che la pone al quinto posto nella classifica provinciale, Campobasso presenta un tasso di crescita più con-
"Le ferrovie vanno potenziate"
L'assessore Nagni sottolinea l'intervento del senatore Ruta sulle linee nel Sud
tenuto pari a +8,51% che la pone, invece, al 78-esimo posto.Nel confronto con i valori della ripartizione geografica di appartenenza il Molise ha un tasso di crescita di poco maggiore a quello del Mezzogiorno (+9,97%) ma leggermente inferiore a quello dell'Italia (+10,48%)."In uno scenario economico e finanziario ancora dominato dall'incertezza" – spiega il Presidente Vicario dell'Unioncamere Molise Amodio de Angelis – "il tessuto produttivo appare sempre più provato, i processi di cambiamento si sono accelerati, le sfide si sono fatte più difficili, le risorse disponibili si sono ridotte. È evidente l'ingresso in un'era nuova, caratterizzata da molteplici elementi di profonda trasformazione, ma in tutto ciò resta centrale il valore del lavoro e, con esso, dell'impresa. Questo valore dell'imprenditorialità è sostenuto anche da moltissimi giovani, e i dati lo confermano, spinti non tanto dalla necessità, ma ben più di frequente dal desiderio di valorizzare le proprie capacità e compe-
tenze, sperimentando strategie innovative di prodotto e di processo e impegnandosi così nel duro confronto con il mercato. Non basta più, però, porre al centro dell'attenzione il lavoro e i giovani, quasi a voler intercettare una "moda": occorre che i giovani diventino i soggetti - e non gli oggetti - delle nostre politiche, i veri protagonisti di un nuovo modello di sviluppo, compatibile e sostenibile. Se vogliamo accelerare la trasformazione in chiave moderna del sistema produttivo e l'uscita dalla crisi, dobbiamo ascoltare la voce di chi rappresenta già questo futuro. Per questo motivo mi piace ricordare il progetto promosso da Unioncamere "We4Italy: innovatori d'impresa" (www.we4italy.it), una piattaforma partecipativa che prevede attività e strumenti online/offline volti a stimolare e valorizzare l'emersione e la condivisione di storie, esperienze e progetti direttamente dalla voce dei giovani imprenditori, per farne, in prospettiva, un patrimonio al servizio della crescita dell'intero sistema economico".
CAMPOBASSO. L’assessore regionale ai trasporti Pierpaolo Nagni accoglie con favore l’iniziativa del senatore Roberto Ruta finalizzata al potenziamento della rete ferroviaria, soprattutto al sud, anche in vista dell’appuntamento di Expo 2015. “Va da sé - ha precisato Nagni – che, aldilà della specifica occasione, interventi sulla linea mirati all’adeguamento tecnologico risolverebbero le tante disfunzioni causate dall’attuale situazione di degrado e di scarsa manutenzione delle tratte ferroviarie. Una questione che in Molise conosciamo bene, con la quale facciamo i conti ogni giorno, e che non permette di offrire agli utenti un servizio di qualità e funzionale alle loro esigenze. Bene quindi all’iniziativa del nostro rappresentante parlamentare, la strada intrapresa è quella giusta. Uniamo ora le forze per far sentire la nostra voce, nella convinzione che continuando a lavorare insieme – ha concluso Nagni - sarà più facile raggiungere l’obiettivo unico di un miglioramento del servizio che possa portare ad una mobilità su ferro più agile e dignitosa per i cittadini molisani”.
I prodotti tipici molisani in Irlanda Ad organizzare la manifestazione la Camera di Commercio di Campobasso
CAMPOBASSO. Finalmente anche i prodotti tipici molisani "volano" in Irlanda, a Dublino: la Camera di Commercio di Campobasso infatti organizza l'iniziativa "Prodotti Tipici e Dieta Mediterranea per la promozione del territorio" , un'importante occasione per avvicinarsi alla realtà irlandese e "conquistare" con i prodotti molisani un nuovo mercato . Un progetto che punta a valorizzare i prodotti, il territorio, le tradizioni consentendo di far conoscere il Molise al di fuori dei confini nazionali. Due gli appuntamenti a cui saranno presenti i media, le Istituzioni e le personalità del settore turistico ed eno-gastronomico irlandese; sarà presente altresì l'Ambasciatore italiano Giovanni Adorni Braccesi Chiassi che incontrerà il Presidente dell'Ente camerale Amodio De Angelis.Ieri la conferenza stampa di presentazione ufficiale del progetto "prodotti tipici e dieta mediterranea
per la promozione del territorio" con la preparazione e degustazione delle ricette dell'archivio della memoria. L'incontro si è tenuto presso l'Italian School of cooking di Dublino, una scuola sinonimo di training, ricerca e diffusione della conoscenza e tradizioni legate alla Dieta Mediterranea, alla cucina italiana locale e ai relativi territori. Durante la conferenza sarà proiettato Il DVD "Archivio della Memoria della cucina italiana: Campobasso, il gusto attuale di una cucina antica". Oggi, invece, dalle 18.00 alle 22.30: DEGUSTAZIONE CON PRESENTAZIONE E PROMOZIONE DEL PROGETTO E DEI PRODOTTI TIPICI DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI CAMPOBASSO CON FOCUS SUI VIAGGI DI MATRICE ENOGASTRONOMICA. L'incontro si terrà presso il ristorante Pinocchio, che si trova a Ranelagh, considerato il quartiere gourmet della capi-
tale. Ad aprire la serata una degustazione di prodotti tipici molisani, a seguire la presentazione del progetto "Prodotti tipici e Dieta Mediterranea per la promozione del territorio"."Due grandi occasioni -dichiara il Presidente della Camera di Commercio di Campobasso Amodio De Angelis- per avvicinarsi alla realtà irlandese e fare business, ma anche per valorizzare, in chiave innovativa, il territorio molisano ed il suo patrimonio enogastronomico attraverso le positive ricadute che ne possono derivare per tutta la filiera (produttori di materie prime, aziende agroalimentari, operatori della ristorazione).Infatti l'auspicio è quello di creare una costruttiva sinergia fra le diverse categorie economiche, imprese di ristorazione, imprese agricole ed agriturismo, che tutte insieme rappresentano la forza vitale per il rilancio dell'enogastronomia e del turismo in Molise. "
Ci può salvare solo il passato 5
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25 marzo 2014
Il patrimonio archeologico e storico del Molise ha peculiarità scientifiche che non possono essere banalizzate per un turismo che, si presuppone, alla Regione intendono di massa. Urge la costituzione dell’Agenzia regionale per il turismo: soluzione cardine per impostare una politica regionale e per realizzarla
Coerente, pragmatico, intellettualmente onesto. L’assessore regionale Pierpaolo Nagni marca la differenza con il resto della compagnia politica e ribadisce la sua vocazione al fare più che al dire. Non disegnando, là dove ricorrono i termini, di riconoscere la validità delle scelte fatte dal precedente governo di centrodestra cui egli intender dare continuità e, possibilmente, sviluppo. L’unico e il solo. Lo ha confermato a Pietrabbondante nel corso dell’incontro in cui si sono intrecciati la volontà politica della Regione di valorizzare in senso compiuto il patrimonio archeologico territoriale, i finanziamenti europei, e i programmi strategici che egli, l’assessore, cura personalmente. Dall’insieme è venuto fuori un quadro in cui le intenzioni erano sistematicamente sorrette dalla disponibilità ad agire. Certo, sentire nel 2013 che “il Molise possiede un enorme patrimonio archeologico, in parte ancora inesplorato, che rappresenta un’opportunità di sviluppo economico e sociale per tutto il nostro territorio” è quantomeno sorprendente. Questa considerazione è andata bene negli anni ’50,’60, ’70, ’80, ’90, 2000 ed tutt’ora valida a patto e con-
dizione che non si perpetui oltre e passi a essere tradotta in modello operativo. Nagni ha capito l’antifona e non s’è tirato indietro nel momento in cui ha dovuto esplicitare il concetto. Semplice: “Opere di studio, recupero e restauro” per immaginare un futuro in cui il Molise diventi, a giusta ragione, importante meta di turismo archeologico. Non più momenti episodici quanto, invece, una linea di condotta stabile ed efficace. Per cui niente concessioni all’effimero, al transitorio, ma salda compattezza nella destinazione delle risorse, nell’approvazione e nell’esecuzione dei progetti: di studio (importantissimi per coinvolgere gli studiosi nel mondo), di recupero (allargando le indagini e gli scavi) e di restauro (soprattutto conservativo). Dopo di che l’affermazione andata bene nei decenni passati è pensabile venga finalmente resa praticabile nel corso di uno o due quinquenni ancora. Inutile girarci attorno. Un progetto serio di valorizzazione del patrimonio archeologico (da Pietrabbondante a Sepino, a Larino, a Vastogirardi, a Campodipetra, a Casacalenda eccetera), se impostato in forma organica, non è robetta da poco.
Ci vorrà tempo, denaro e tantissima competenza da parte dei soggetti attuatori. Quindi, in parallelo, sarà opportuna la predisposizione di un piano di diffusione, promozione e valorizzazione con finalità anche (ribadiamo “anche”) turistiche. Il patrimonio archeologico e storico del Molise ha peculiarità scientifiche che non possono essere banalizzate per un turismo che, si presuppone, alla Regione intendono di massa. Sarebbe un grave errore. Mentre facendone un “unicum” soprattutto per un turismo colto, il risultato che si otterrebbe avrebbe ricadute importanti anche sul turismo di massa. Turismo. E’ ora di rompere la spirale dell’incertezza e passare finalmente alla costituzione dell’Agenzia regionale per il turismo. Soluzione cardine per impostare una politica regionale e per realizzarla. Diversamente, le ambizioni di un Molise turistico rimarranno eternamente impigliate nella rete delle pro-loco, dei comitati festa, degli Enti provinciali per il turismo commissariati e degli assessori globe-trotter. Dardo
Il settore da tempo soffre per una mancanza di liquidità
Agricoltura, è tempo di investire CAMPOBASSO. L'agricoltura molisana è da tempo che attende segnali di attenzione da parte dell'assessorato e della classe politica regionale. Anche alla luce del tavolo verde o tecnico che, pure, si era tentato di mettere su qualche tempo addietro. Poi, però, null'altro. Una situazione disastrosa che aggiunge disagio e conseguenze nefaste ai problemi esistenti e quelli derivanti dalla crisi globale della economia. La crisi dell’agricoltura però ha molteplici padri ed in buona parte è
dovuta all’eccessivo potere della grande distribuzione che da anni impone prezzi sempre più risicati ai produttori che hanno visto assottigliarsi il loro guadagno sempre più. Addirittura l’agricoltura è uno dei pochissimi ambiti dove in alcuni casi si produce sotto costo, cioè l’agricoltore produce un prodotto in perdita. Succede per l’uva e per tantissimi altri prodotti agricoli che però arrivano al produttore finale con un rincaro anche del mille per cento. Il risultato è che moltissime aziende agricole
soprattutto quelle familiari e piccolissime sono sul lastrico. Secondo alcuni dati un buon 40% sarebbe già stato raggiunto da avvisi di pignoramenti da parte di istituti di credito che richiedono indietro i loro soldi. Il fallimento per questo è proprio dietro l’angolo. L’agricoltura molisana rischia il coma profondo, dicono i rappresentanti sindacali. Tra gli agricoltori regna un forte malessere. Nei prossimi tre - quattro anni rischia di chiudere il 25 per cento delle imprese. Ecco perché
occorre intervenire subito con interventi straordinari e concreti. Gli imprenditori agricoli sono alle prese con grandi difficoltà. Dai pesanti costi produttivi, contributivi e burocratici al crollo dei prezzi praticati sui campi, ai problemi, spesso insormontabili, di accesso al credito. Per questo c'è la necessità che l'assessorato regionale all'agricoltura prenda per mano il problema perchè non sono più rinviabili le risposte e le soluzioni. Occorre avere bene impresso in mente cosa si vuole fare, quali i progetti da mettere in campo, quali le scelte da compiere. E' questo il ruolo che spetta alla politica e che, negli ultimi tempi, non ha svolto.
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Campobasso
25 marzo 2014
La mostra di Gino Marotta è la pagina culturale tra le più significative e importanti che sia mai stata scritta nel Molise moderno
Curata da Lorenzo Canova, docente di storia dell’arte contemporanea dell’Università del Molise e Sovrintendente della Fondazione
Un successo che il direttore Sandro Arco annovera tra i risultati che fanno della Fondazione, di diritto, lo strumento di crescita e di sviluppo culturale della regione Inaugurata sabato 16 novembre 2013 nello spazio espositivo del restaurato palazzo della ex GIL di Campobasso progettato dall’architetto Domenico Filippone, sede della Fondazione Molise Cultura, s’è chiusa il 28 febbraio con notevole successo di critica e di pubblico la mostra delle opere di Gino Marotta, curata da Lorenzo Canova, docente di storia dell’arte contemporanea dell’Università del Molise e Sovrintendente della Fondazione. Una pagina culturale tra le più significative e importanti che sia mai stata scritta nel Molise moderno. Un evento al quale non si potrà mai fare a meno di riferirsi ogni qualvolta si dovrà parlare di arti figurative e di progetti culturali che le sorreggano. Otto grandi installazioni hanno raccolto sessanta grandi opere pittoriche e scultoree di Marotta : dal Bandone del 1958 fino al Cronotopo virtuale del 2011 hanno rappresentato un grande protagonista della cultura italiana e internazionale prematuramente scomparso; una dimostrazione della sua vitalità creativa e della sua grande forza costruttiva. Ammirati anche i grandi quadri degli ultimi anni in cui l’Artista gioca con il suo mondo iconografico componendo opere di misteriosa sospensione, dove tutto viene preso da un vento enigmatico di leggerezza che fa volare le cose nel turbine leggero e fremente di una stesura lieve e raffinatissima formata su una visione composita e impalpabile, allo stesso antica nel suo rigore e futuribile nella sua visionarietà iconica (Canova). Marotta: un uomo che ha sempre saputo rinnovarsi e mettersi in gioco, cercando sempre nuove soluzioni tecniche, formali e concettuali.
E’ stato dunque possibile ammirare una splendida selezione dei metacrilati: palme, siepi e querce che sorgono dal pavimento, foreste di menta che inquadrano lo spazio in un modulo cubico, rinoceronti, giraffe e tigri che in un cono temporale riportano fino al paleolitico, cicloni e alberi elettrici che seguono il tracciato del laser in pulsanti vibrazioni di led luminosi (Canova). Il risultato di questa mostra è anche nelle cifre, anch’esse dimostrazione di una partecipazione e di una condivisione piena e convinta dell’iniziativa pensata e organizzata dalla Fondazione (Presidente Michele Iorio, consiglieri d’ammini-
“Primarie alle ortiche, occasione persa” Per l'ex assessore Cefaratti il centrodestra ha buttato a mare una ghiotta occasione
CAMPOBASSO. "Non si può non accogliere con entusiasmo e interesse la scelta del centrosinistra di istituire le primarie per eleggere il candidato sindaco di Campobasso. Il prossimo 6 aprile, sotto i gazebo, si sfideranno ben otto candidati, otto diverse personalità, otto storie umane e politiche differenti che consentiranno al popolo campobassano di avere un'ampia scelta: c'è chi è espressione della cosiddetta società civile, chi vanta una lunga esperienza nel proprio partito di riferimento, chi ha un curriculum amministrativo importante, chi fa leva sull'antica e costante militanza, chi vuole cambiare le cose dall'esterno, chi vuole misurare semplicemente il proprio consenso attorno a un'idea nuova per la città". Lo sostiene l'ex assessore alla viabilità del Comune di Campobasso, Nicola Cefaratti. "Le primarie racchiudono un universo sociale e culturale ricco e variegato, la politica in questo caso riesce a fare un passo indietro dal punto di vista dell'individuazione di uomini e strategie ma mille passi in avanti per quanto concerne il raggiungimento dei suoi più nobili obiettivi. Le primarie rimettono seriamente in discussione il significato stesso delle parole centrodestra e centrosinistra, rimuovono vecchi steccati ideologici e mentali e ampliano positivamente il concetto di coalizione, che diviene così il frutto di una proficua competizione dalla quale trovare poi la giusta sintesi politica e di conseguenza un progetto amministrativo che non nasce nel Palazzo ma dal basso, dalla Democrazia e dalla partecipazione. Sono stato tra i primi a sostenere pubblicamente e con determinazione (e non senza conseguenze) questo innovativo e ormai imprescindibile strumento nella coalizione che in questi ultimi cinque anni ha governato il Capoluogo, pronto a metterci fino in fondo la faccia e a partecipare senza indugi e con passione a una competizione che aveva risvegliato l'entusiasmo nella base e attratto importanti personalità anche lontane dall'attuale maggioranza di Palazzo San Giorgio. Sono stato purtroppo, come si dice in gergo, messo in minoranza da chi ha ritenuto più opportuno assecondare vecchie logiche e rinunciare all'apertura sul mondo esterno e sulla nuova realtà che ci circonda. Il centrodestra ha gettato alle ortiche una grande e storica occasione, l'opportunità di rinnovarsi davvero e di ripartire cavalcando e non subendo mestamente la grande voglia di cambiamento che investe ormai da tempo l'intero panorama politico".
strazione Adalberto Cufari e Arturo Messere). Un successo, dicevamo, che il direttore Sandro Arco annovera tra i risultati che fanno della Fondazione, di diritto, lo strumento di crescita e di sviluppo culturale nel Molise. Accennavamo alle cifre. Sono dell’Associazione MuSe in veste di promotrice e animatrice della mostra, che ha fornito un contributo d’idee e di progetti notevole per qualità e quantità. Idee e progetti che hanno attraversato l’esposizione in profondità, andando a cogliere l’umore dell’Arte di Marotta e dell’Arte moderna in senso lato. Una esperienza valida, che vorrà trovare altre occasioni per manife-
starsi. Sappiamo che il direttore Arco, d’accordo con il sovrintendente Canova, ha fissato in alto l’asticella della qualità delle iniziative cui dare attenzione e prestare gli spazi espositivi, gli impianti, i servizi della Fondazione per il futuro. Per non interrompere l’incantesimo creatosi con le opere del nostro importante, e compianto, concittadino, pare siano statati presi contatti con centri culturali ed espositori e stia per crearsi la possibilità di esporre a Campobasso una parte significativa dell’opera pittorica di Giorgio De Chirico, il Maestro della Metafisica, autore originale e romantico della classicità, particolarmente interessato alla tecnica degli antichi Maestri rinascimentali. Insomma, un grande personaggio, una ideale continuità artistica e valoriale della mostra di Marotta. Si attendono sviluppi in proposito. Sempre che il minimalismo culturale espresso fin qui dai nuovi padroni della Regione Molise non abbia il sopravvento. Tornando in breve alle cifre riassunte da MuSe, con la mostra hanno interagito 850 ragazzi compresi tra i 5 e i13 anni, e 660 ragazzi tra i 14 e i 18 anni, ai quali è stata data la possibilità di conoscere il linguaggio dell’Arte Moderna e mettere alla prova le proprie capacità e inclinazioni utilizzando materiali nuovi e inediti per elaborare piccoli lavori. Sempre per la statistica sono state 84 le famiglie organizzate in gruppi, per un totale di 253 presenze. Ma il dato significativo in assoluto sono gli oltre seimila visitatori che negli annali delle mostre nel Molise costituiscono un dato stratosferico. Dardo
Fitti di locazione, più bassi a Campobasso
La città capoluogo di regione presenta gli indici minori d'Italia Campobasso è fra i capoluoghi di regione dove i canoni di locazione sono diminuiti di più (-8,2%) in Italia nel secondo semestre del 2013 con punte del 10,8% per i monolocali e del 9,4% per i trilocali. Questi sono alcuni dei dati che emergono dal Rapporto sulle locazioni 2013 realizzato da Solo Affitti, il franchising immobiliare leader in Italia nella locazione con 350 agenzie di cui 40 in Spagna, con il supporto scientifico di Nomisma. L’andamento dei canoni di locazione nel capoluogo molisano segue il trend a livello nazionale (in calo del 4,5%) con flessioni a doppia cifra registrate solo a Perugia (-14,2%) e Trieste (-11,8%) e decrementi consistenti anche a Genova (-8,1)% e Torino (-7,4%). Le città metropolitane vanno verso la stabilizzazione (Roma -0,5%, Napoli -1,4% e Milano -2,3%) dopo la vistosa riduzione dei canoni registrata nel 2012. Dal Rapporto sulle locazioni 2013 di Solo Affitti emerge che Campobasso è fra i capoluoghi di regione più a buon mercato sul fronte delle locazioni: occorrono, infatti, appena 403 euro per prendere in affitto un appartamento in città (contro i 516 a livello nazionale). I canoni d'affitto sono inferiori alla media italiana sia per le abitazioni con garage (429 contro 569 euro) sia per quelle arredate (414
contro 558 euro). Gli affitti più alti sono ancora una volta quelli di Roma (canone medio di 875 euro) e Milano (838 euro), seguiti da Firenze (628 euro), Venezia (600 euro) e Bari (512 euro). Gli alloggi in affitto più economici si trovano a Catanzaro (363 euro) e Perugia (385 euro). I campobassani sono fra i locatari che resistono più tempo all'interno dello stesso appartamento (30 mesi, al pari di potentini e veneziani, superiore alla media italiana di 25,1 mesi). Solo torinesi (38 mesi), napoletani e aostani (36 mesi ciascuno) sono più fedeli mentre tra gli inquilini più insofferenti ci sono palermitani (16 mesi), perugini, baresi e genovesi (18 mesi ciascuno). Sono molti i campobassani che scelgono la casa in affitto
come abitazione principale (60% del totale contro il dato italiano del 46,1%): solo a Palermo, Cagliari e Aosta (ciascuno con il 70% del totale), e Potenza (65%) il dato è maggiore mentre a Catanzaro scende anche al 17,5%. Nel capoluogo molisano si vive in affitto anche per motivi di lavoro (35% superiore al dato italiano del 28,9%) e, in misura minima, di studio (5% contro una media nazionale del 22%) A Campobasso si impiega mediamente poco tempo per trovare una casa in affitto: 2 mesi contro i 2,6 a livello nazionale. Le città dove occorre meno tempo sono Catanzaro (1,6 mesi), Firenze (1,8) e Bari (1,9). Le città con i tempi più lunghi sono Napoli (3,5 mesi), Aosta (3,3) Genova e Bologna (3 ciascuna).
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Campobasso
25 marzo 2014
C’è da aver paura di vivere in una realtà in cui comandano i ricchi (che vogliono diventare ancora più ricchi) e i potenti: politici, vescovi, banchieri, magistrati, gran commis della pubblica amministrazione, e servi sciocchi La candidatura di Mariano Prencipe alle primarie del Pd svela il disegno di potere di Frattura nel partito e sui molisani
In prospettiva ci sono progetti di asservimento del territorio (si pensi al progetto delle gran manze della Granarolo), di assegnazione di risorse economico-finanziarie (piano di sviluppo 2014-2020), di appropriazione dei gangli istituzionali da portare a termine La candidatura di Mariano Prencipe alla primarie del Pd va presa in forte considerazione non tanto sul piano politico (non ha alcun pedigree) quanto su quello della strategia con cui il Pd va componendo la propria egemonia. Vogliamo dire che si tratta di una candidatura ad hoc, emanazione del blocco sociale che intorno al potere economico, giudiziario e professionale guidato da Frattura, s’è coagulato e vuole realizzarsi compiutamente. Vincere a Campobasso con Principe equivarrebbe a chiudere il cerchio entro cui includere tutte le risorse, i progetti, le scelte e le possibilità che si avranno ora e in futuro tanto per l’economia, quanto per le candidature alle prossime elezioni nazionali e la ripartizione dei posti di sottogoverno. Se andranno avanti le riforme istituzionali, se scompariranno le Province e il Senato, il ruolo dei sindaci dei capoluoghi di regione diventa oltremodo importante e strategico. Tanto è vero che di programmi, del destino della città, tranne qualche eccezione proveniente dai neofiti alla primarie, nessuno ne parla, e se ne parlano lo fanno con la solita tiritera ”il verde, la viabilità, il commercio, la Sagra dei Misteri …: chiacchiere”. Neanche Prencipe tirerà fuori alcunché, sapendo che la partita non è sui programmi, se più o meno validi e credibili, quanto sulla capacità di tenere coeso e motivato il blocco sociale con
cui Paolo Frattura ha sopraffatto Iorio e il centrodestra. L’avvocato sarebbe anche l’uomo di mediazione per una ricomposizione (anche questa strategica) dell’asse Frattura-Ruta in proiezione parlamentare. Il senatore di Campobasso è definitivamente subal-
terno al presidente della Regione Molise e non gli riamane che piegarsi ai suoi voleri e alle sue ambizioni per salvare un briciolo del proprio futuro a Roma. La candidatura di Prencipe potrebbe equivalere quindi ad una sorta d’intesa non scritta, ma accettata e
resa praticabile, con Frattura preminente nella scelta degli uomini, delle cariche e degli incarichi nel Molise, e Ruta tacitato della tremarella di senatore a tempo determinato. A questo punto diventano patetiche le candidature di Antonio Battista e di Augusto Massa che avrebbero meritato un minimo di tutela e un minimo di spazio vitale per giocarsela, qualora Ruta, all’interno del partito, fosse stato nella condizione di rappresentare ancora qualcosa che, seppure pallidamente, fosse riconducibile a un qualche valore ideale e politico della sinistra. All’improvviso ecco Prencipe, del quale i campobassani sanno solo dalla cronaca giornalistica essere un avvocato che difende i potenti e i loro interressi. Più di ogni altro degli otto candidati alle primarie in grado di interpretare e garantire sul piano dell’efficienza e dell’efficacia il ruolo che i sindaci dei capoluoghi di regione sono destinati a svolgere a riforme istituzionali compiute. Il sindaco di Campobasso infatti andrebbe a sedere nell’aula di Palazzo Madama, a interloquire con le politiche nazionali, ad essere protagonista di una nuova accademia politica vocata al pragmatismo. Per compiti del genere ci vogliono personaggi adusi a manovre, rapporti, atteggiamenti, decisioni di valenza superiore alle questioncelle di Palazzo san Giorgio. In prospettiva ci sono progetti di asservi-
E Romano commenta:“Ci dispiace che abbia ceduto al canto delle sirene”
Durante candidato alle primarie del centrosinistra, cambia posizione ma non le idee Michele Durante si candida da indipendente alle primarie del centrosinistra. Cambia posizione ma non le idee, porta con sé il bagaglio di Costruire Democrazia ma, praticamente, saluta gli amici con cui ha condiviso tante battaglie. Battaglie che ha tutta l’intenzione di portare avanti ma, questa volta, lo farà dall’interno passando, cioè, da una forte opposizione ad entrambi gli schieramenti alla coalizione di centrosinistra. Un percorso che intraprende senza abbandonare la protesta e la posizione critica che ha sempre caratterizzato la sua attività politica in Costruire Democrazia ma che, d’ora in poi, si trasformerà in proposta di governo solida e solidale. “Il patrimonio politico, le attività e le esperienze maturate all’interno del movimento – ha detto ieri in conferenza stampa – le metto a disposizione di un nuovo progetto amministrativo per il capoluogo, non si tratta di una contraddizione rispetto alle iniziative portate avanti con Costruire Democrazia ma di un’evoluzione che è culminata con la candidatura alle primarie fortemente voluta e richiesta dai cittadini”. Il riposizionamento di Durante ha comportato la sua uscita da Costruire De-
mocrazia sia in Comune che in Provincia e, inevitabilmente, anche uno scossone all’interno del movimento. In molti non hanno gradito il blitz anche se a detta di Durante tra i suoi supporter ci sarebbero anche molti esponenti di Costruire Democrazia. Una cosa è certa, il trambusto politico non ha scalfito i rapporti personali e, in effetti, l’amicizia viene confermata anche da Massimo Romano. Il leader di Costruire Democrazia, però, nel commentare la decisione di Durante di concorrere alle primarie del centrosinistra, precisa: “Ci dispiace davvero che l'amico Michele Durante abbia alla fine ceduto al canto delle Sirene. La coerenza ad un’idea e ad un gruppo costa rinunce e fatiche, compreso quella di “abdicare” da parte mia alla comoda poltrona di Consigliere Regionale. La scelta improvvisa e solitaria di entrare nel circo politico delle finte primarie di un finto centrosinistra troppo spesso piegato a biechi interessi, da un lato ci stupisce dall’altro, per fortuna, non fa ancora parte del nostro DNA .Da vero amico come ho sempre dimostrato di essere gli auguro solo buona fortuna.” Teresa Manara
Non è una contraddizione rispetto a Costruire Democrazia ma un’evoluzione
mento del territorio (si pensi al progetto delle gran manze della Granarolo), di assegnazione di risorse economico-finanziarie (piano di sviluppo 20142002), di appropriazione dei gangli istituzionali tra cui, per effetto delle riforme istituzionali, primeggia il comune capoluogo. Il Pd di Frattura e Fanelli, il Pd di Ruta (in retroguardia), il Pd dei peones a supporto, con le primarie ha dispiegato tutte le sue controverse componenti, le sue oscure ambizioni, i suoi abili camuffamenti e lo ha fatto così bene da far credere, non solo ai gonzi, trattarsi di un’operazione di trasparenza e di democrazia reale. Bisogna aver paura di vivere in una realtà in cui con tanta sfacciataggine e sicumera si possono manovrare le coscienze e i consensi. Inventarsi candidati i estraendoli dal cilindro delle presunte novità, della presunta rappresentanza sociale, dalle presunte straordinarie categorie professionali, avendo chiaro e definito l’obiettivo invece di farne il punto di sutura delle maggiori istituzioni territoriali (Regione e capoluogo di regione) e la chiave di volta di un’azione di asservimento dei molisani ai voleri del gruppo (blocco) che annovera i ricchi (che vogliono diventare ancora più ricchi) e i potenti (politici, vescovi, banchieri, magistrati, gran commis della pubblica amministrazione, e servi sciocchi). Dardo
“Forza Italia ha scelto Di Bartolomeo” Per il commissario Rotondi, "chi sceglie altri percorsi si separa dal partito" CAMPOBASSO. “Presto sarò in Molise per avviare la campagna elettorale. Nel frattempo, ho il dovere di precisare che a Campobasso il partito ha scelto per la conferma del sindaco uscente, Luigi Di Bartolomeo, e pertanto chiunque compie altre scelte è libero di farlo ma separa il proprio percorso da quello della nuova Forza Italia”. Così, in una nota, il commissario regionale di Forza Italia del Molise, on. Gianfranco Rotondi.
TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
ISERNIA
ANNO X - N° 70 - MARTEDÌ 25 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
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Isernia
25 marzo 2014
Ittierre, subito la Cigs
In attesa di conoscere la decisione del tribunale di Isernia, chieste le garanzie sociali per i dipendenti ISERNIA. Sarà il Tribunale di Isernia a stabilire se le proposte imprenditoriali pervenute per rilanciare l'ITTIERRE andranno accolte o meno. In tutti i casi, qualunque sarà la decisione dei Magistrati, per i lavoratori scatterà il diritto ad accedere alla Cassa Integrazione Straordinaria per 12 mesi, eventualmente prorogabili se ne ricorreranno le condizioni tecniche, e al termine di tale periodo scatterà la copertura della mobilità retribuita in applicazione della legge n.223/91 per altri due anni per chi è al di sotto dei 40 anni d'età, tre per la fascia compresa tra 40 e 50 anni, quattro per gli over 50. La conquista di queste tutele da parte delle rappresentanze sindacali non è un elemento da ritenere secondario e neppure scontato, viste le criticità procedurali e le complessità di
Droga nei luoghi della movida
Operazione a tappeto dei Carabinieri per contrastare il fenomeno
ISERNIA. Intense attività di controllo e contrasto allo spaccio di stupefacenti portate a termine lo scorso weekend dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Isernia, in collaborazione con i colleghi di Frosolone. I militari si sono concentrati nel bloccare un giro di stupefacenti concentrato principalmente nei luoghi della movida pentra. Decine i giovani identificati, per tre di loro è scattata la segnalazione all’Ufficio Territoriale del Governo poiché trovati in possesso di stupefacenti. Durante le perquisizioni sono stati sequestrati diversi quantitativi di droga tra cui hashish, marijuana ed eroina. Rinvenuto anche un bilancino di precisione usato per la pesatura ed il taglio delle sostanze stupefacenti.
una vertenza nata sotto una cattiva stella per errori gestionali, finanziari, istituzionali e ministeriali su cui è stato steso un velo omertoso. Il compito dell'Assessorato al Lavoro è quello di cooperare con l'Unità di Crisi insediata presso il Ministero dello Sviluppo Economico per sostenere progetti industriali finalizzati a utilizzare gli impianti dell'ITTIERRE attraverso il reimpiego dei lavoratori. Questa funzione non potrà e non dovrà venire meno in nessun caso, interloquendo sia con gli Organi della Procedura e sia con la Curatela, perché l'obiettivo delle forze sociali e delle istituzioni è il reimpiego del personale e la salvaguardia di un patrimonio di competenze professionali più unico che raro nel panorama industriale nazionale. La presentazione di più offerte imprendito-
riali confermano l'interesse degli operatori economici a scommettere sul rilancio della filiera tessile molisana, e la pluralità di più iniziative produttive dovrà essere incentivata con lo strumento del Contratto di Sviluppo da sottoscrivere col Governo dopo il riconoscimento dell'Area di Crisi nel Distretto Bojano-Isernia-Venafro. La visione di una prospettiva di ripresa economica di un territorio in cui insistono mille addetti ex-ITTIERRE, o meglio ex-IT Holding, a cui vanno aggiunti altri e mille dell'indotto del tessile, rientra nei doveri delle istituzioni locali e regionali, che hanno l'obbligo di individuare con umiltà una politica industriale concreta che non sia assistita e che sappia sbaragliare la concorrenza sui mercati nazionali ed esteri".
Colacem, tutto è in regola
Incontro a Sesto Campano tra i vertici dell'azienda e il Comitato dei cittadini
SESTO CAMPANO. Come programmato, si è svolto nel pomeriggio di domenica presso la palestra comunale di Sesto Campano Alto, il confronto tra i vertici della Colacem e la popolazione locale. Al tavolo dei relatori il Direttore dello Stabilimento di Sesto Campano, Massimo Giaccari, ed il Direttore della Comunicazione Colacem, Massimiliano Pambianco. Agli onori di casa il sindaco Renata Cicerone. Davanti ad una platea numerosa ed attenta, costituita da cittadini di tutte le età (tante le donne e le mamme), i relatori hanno affrontato lo spinoso tema della Sostenibilità, informando i cittadini circa “valori e metodi attraverso i quali si assicura un’industria di qualità rispettosa dell’ambiente”. Colacem non è certo nuova a
queste iniziative, basti ricordare le manifestazioni “cementerie aperte” o le presentazioni del Rapporto di Sostenibilità, documento quest’ultimo che l’azienda redige ormai da diversi anni. L’incontro di domenica scorsa è stato organizzato a conclusione di una serie di seminari sulla Sostenibilità che si sono svolti lo scorso anno in diverse Università italiane, da nord a sud, compreso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi del Molise. “La collaborazione tra le Università e Colacem -ha rimarcato Massimiliano Pambiancoè nata dall’esigenza condivisa di sviluppare le relazioni tra il mondo aziendale e quello della scuola attraverso iniziative che permettano lo scambio di informazioni ed esperienze, così da
generare momenti virtuosi di crescita culturale”. “I temi affrontati e condivisi ieri con la popolazione di Sesto Campano -ha invece evidenziato Massimo Giaccari, nel prossimo futuro saranno trattati anche presso altre località nelle quali Colacem opera. Colacem da sempre sente il dovere di informare correttamente su fatti concreti riguardanti le proprie attività ed i risultati che consegue, non basandosi su slogan o frasi retoriche vuote. Da sempre Colacem -ha concluso il Direttore dello stabilimento di Sesto Campano- investe molto sia in tecnologia che in formazione perché l’impatto delle proprie attività sull’ambiente sia ridotto al minimo possibile, adottando pienamente i principi delle normative europee”.
L'intervento.
Olivicoltura, troppi bla bla di Giovanni Venuto
Ho partecipato al Convegno sull’OLIVO tenutosi nella cornice dello splendido Castello Pignatelli di Monteroduni. L’inizio di ogni manifestazione si caratterizza sempre con un ritardo medio che va dai 30 ai 45 minuti (SEMPRE), pare che in MOLISE sia una cosa istituzionalizzata? Mi permetto poi di sottolineare che visto il lavoro di preparazione che impegna gli organizzatori e visto che all’inizio ogni SALA dove si svolgono tali iniziative, nella prima 1/2 ora sono sempre PIENE, perché chi PARLA non si limita ai 10 Minuti MASSIMO di Intervento? Perche’ quando si arriva all’ora della fine del Convegno, in SALA restano pochi intimi e addetti ai lavori, il resto alla chetichella è gia’ sparito? Questa non è una critica negativa, ma solo un suggerimento SCIENTIFICO, ripreso dal sottoscritto ascoltando un LUMINARE UNIVERSITARIO che affermo’: La memoria umana registra solo 30/60 secondi di argomentazioni Interessanti, mentre tutti i BLA,BLA,BLA vengono cancellati INESORABILMENTE!!!!! Non si scopre l’acqua calda, ricordando a me stesso e a tutti che oggi e soprattutto domani ogni persona ha seri problemi di sopravvivenza; quindi chi PARLA dovrebbe dare suggerimenti CONCRETI e NON fare passerella e scappar Via, per andare a fare altre passerelle. TOTO’ diceva “Ca’ Nisciun’ è fess”……
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Termoli
25 marzo 2014
Primarie Pd, sono sei i candidati sindaci TERMOLI – Terminata l’attesa ormai sono ufficiali i nomi dei candidati per le primarie a sindaco del PD che si terranno il 4 aprile prossimo. Sono sei i nominativi depositati nella segreteria del Partito democratico: Angelo Sbrocca, noto avvocato termolese e vicino all’ex sindaco Vincenzo Greco; Antonio Russo, consigliere comunale
Sel incontra i cittadini TERMOLI – In vista delle primarie Sel ha tenuto una riunione e incontrato i cittadini per affrontare temi legati proprio alle prossime votazioni amministrative, gli obiettivi raggiunti e sul futuro della città. E’ stato Sandro D’Onofrio a fare il quadro della situazione e ai primi posti aver Evitato che venisse calato il nome del candidato sindaco dall’alto, e che l’eventuale coalizione venisse inquinata da esponenti del centrodestra che si
spostano da una parta all’altra creando instabilità”. Ma non ha nascosto un aspetto non positivo: “Non si è riusciti a creare un vero percorso di sinistra, abbiamo aperto un dialogo, ma poi Liberatermoli con il candidato sindaco Paolo Marinucci ha deciso di andare per la sua strada, senza neanche avvisarci, scegliendo un altro percorso”. Poi è stata la volta del candidato sindaco Simone Coscia: “Tutto il periodo che ha preceduto l’indizione delle
primarie è stato molto travagliato, per il regolamento e per le diverse forze politiche in campo. Abbiamo raggiunto un punto a favore con le consultazioni, che sono un elemento politico centrale, è la prima volta per le consultazioni a Termoli. Ora dobbiamo proseguire nel percorso di aggregazione su temi specifici, fare convegni, incontrare gente nei quartieri, analizzare i problemi di questa città, dal porto al Piano Regolatore”.
TERMOLI - La Confesercenti di Termoli, per rendere omaggio al dottor Franco Chimisso, tragicamente scomparso l'8 marzo 2014 in seguito ad un incidente stradale, ha dedicato al medico la propria aula corsi. Una targa con in evidenza l'epitaffio "L'etica è la madre di tutte le leggi", frase con la quale il dott. Franco Chimisso amava iniziare le proprie lezioni di Tossinfezioni Alimentari e legislazione sanitaria nei corsi di Somministrazione Alimenti e Bevande ed Alimentarista. Il dottor Chimisso era infatti da ben 17 anni nello staff docenti della Confesercenti di Termoli. La targa è stata scoperta proprio all'ultima ora del corso che è appena terminato e che lo ha visto impegnato come docente. Erano presenti gli allievi del corso, lo staff della Confesercenti ed il corpo docente, tutti visibilmente commossi ed ancora frastornati
per quanto accaduto. Il direttore della Confesercenti di Termoli, Massimiliano Orlando ha rilasciato un commento su Chimisso. “"Centinaia di allievi hanno ricevuto i suoi insegnamenti ed oggi li stanno mettendo in pratica nelle loro attività. Per 17 anni abbiamo iniziato i corsi insieme e come fosse un rito propiziatorio, durante la prima ora del corso, passavo a lui con orgoglio la parola perchè sapevo che con la sua umanità, la sua preparazione, il suo raffinato umorismo e la sua simpatia, avrebbe saputo accogliere nel migliore dei modi giovani pieni di speranza e voglia di fare, guidandoli nel cammino imprenditoriale e corsuale, senza esagerazione, come un padre. Mi mancherà tantissimo e spero di poter
continuare a trasmettere i suoi valori alle nuove classi di corso ed ai nuovi aspiranti imprenditori del settore". Sono centinaia i commenti lasciati dagli allievi degli anni precedenti sull'account facebook della Confesercenti Termoli, a testimonianza del segno che il Dott. Chimisso ha saputo lasciare in tutti loro. Da oggi in poi, in sua memoria, l'aula corso della Confesercenti sarà intitolata "Aula Franco Chimisso".
La Confesercenti di Termoli intitola l’aula corsi al docente Franco Chimisso
uscente e capogruppo Pd in Consiglio; Oscar Scurti, giovane presidente di circolo e figlio di Franco che ha già ricoperto il ruolo di consigliere comunale per diversi mandati; Michele Giuliano, che appartiene alla corrente cuperliana del Pd; Simone Coscia per Sinistra Ecologia e Libertà; Antonio D’Ambrosio, sponsorizzato dall’Italia dei
Valori e gradito anche ad una parte del PD. Fuori dalle primarie Paolo Marinucci il quale ha deciso di fare corsa a se con l’appoggio di Rifondazione Comunista e, oltre a”Libera Termoli” riceverebbe l’appoggio di altre due liste. Dunque tutto deciso nel PD ed ora non resta che attendere il risultato delle primarie.
Marinucci fuori dalle primarie ma non rinuncia alla candidatura a Sindaco
TERMOLI - “Sono fuori dalle primarie, ma non rinuncio alla candidatura a Sindaco”. Con una nota stampa il candidato sindaco Paolo Marinucci chiarisce e ribadisce la sua posizione. “I titoli equivoci di alcune testate giornalistiche hanno indotto in inganno dando adito alla possibilità che avessi rinunciato alla candidatura a Sindaco. Al contrario, ribadisco la mia volontà di mettermi a disposizione per dare a questa città l’alternativa che si merita. Ho scelto, di comune accordo con le liste che mi sostengono, di non partecipare alle primarie in quanto non ne ho condiviso le impostazioni, ancora una volta basate su giochetti politici privi di trasparenza. Come ho già dimostrato in questi anni, questo tipo di politico non mi appartiene e per questo corro da solo, con le liste a mio sostegno”. Inoltre per continuare a confrontarci comunico che la mia sede è aperta, tutti i giorni, in corso Fratelli Brigida 101 a Termoli.
Il comune aderisce all’iniziativa del WWF “Earth Hour” TERMOLI - Il WWF Internazionale promuove l'ottava edizione di “Earth Hour” (l’Ora della Terra), che avrà luogo sabato 29 marzo, alla quale prenderanno parte 120 nazioni nel mondo e oltre 300 Comuni in Italia, tra cui anche l’Amministrazione Comunale di Termoli che ha aderito con deliberazione del Commissario Straordinario per la Giunta Comunale n. 94 del 18 marzo 2014. L’evento consiste in una mobilitazione globale di cittadini e comunità di tutto il Pianeta per la lotta al rapido ed incontrollato cambiamento climatico globale e per un futuro sostenibile con spegnimenti di luce e
attività di sensibilizzazione su tutto il territorio italiano. Questi i dieci piccoli suggerimenti pubblicizzati dal sito web del WWF Molise e consistenti in semplici accorgimenti da adottare: Cambia una lampadina, guida di meno, ricicla di più, controlla le gomme, usa meno acqua calda, evita i prodotti con involucri ingombranti, regola il tuo termostato, pianta un albero, spegni gli apparecchi elettronici, passa parola. L’Amministrazione comunale, in adesione all'iniziativa, effettuerà pertanto lo spegnimento della pubblica illuminazione del Castello Svevo, dalle ore 20,30 alle 21,30.
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Termoli
25 marzo 2014
Strada interdetta a moto e bici, chiesto intervento di provincia e regione PALATA – Dal mese di settembre dello scorso anno la Strada provinciale 163 è chiusa al transito di moto e biciclette per lo stato pericoloso del manto stradale. E in vista dell’arrivo della stagione estiva molòte persone, tra le quali anche bambini, vedono l’impossibilità di percorrerla. Anche per questi motivi il Consigliere comunale Angelo Del Gesso sollecita la Provincia di Campobasso e la Regione Molise ad intervenire con lavori di manutenzione nei tratti più a rischio per il ripristino della circolazione alle
Fratelli d’Italia regala un defibrillatore alla cittadinanza
GUGLIONESI – La cittadina bassomolisana avrà il sui defiblillatore. Infatti ha avuto successo l’iniziativa degli iscritti al locale circolo Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale che domenica hanno aperto un banchetto e raccogliere fondi per acquistare un defibrillatore da donare alla cittadinanza. Obiettivo centrato e sono stati mille e settanta gli euro raccolti dalle donazioni spontanee. Durante la giornata i volontari dell’associazione Croce Blu e alcuni medici hanno annunciato che presto si terrà un corso di primo soccorso ed un corso di blsd. Il corso, che sarà aperto a tutti, sarà tenuto da esperti e da istruttori a livello nazionale.
Benessere, IV edizione di La Natura nel piatto
BONEFRO - A cura dell’Ecomuseo Itinerari Frentani, con la collaborazione del comune di Bonefro e l’intervento del Prof. Gildo Giannotti, domenica si terrà la IV edizione di La Natura nel piatto. Il programma prevede alle 10 la visita al museo etnografico, alle 11 “Le piante per il benessere”: un percorso guidato a cura del Prof. Gildo Giannotti alla scoperta delle piante, utilizzate in tisane e varie preparazioni, per la cura del corpo e il benessere quotidiano, Alle 12,30 pausa pranzo a buffet con pietanze, tisane, liquori preparati con piante alimentari e medicinali spontanee.Alle 15, infine, passeggiata alla scoperta del Borgo di Bonefro, della Chiesa di Santa Maria delle Rose, delle fontane e determinazioni piante alimentari spontanee trovate nella breve escursione. Per informazioni ed iscrizioni si può telefonare al numero 3406550584.
moto e bici. “L’attuale situazione – dice il Consigliere - va a discapito dei piccoli centri come Palata, Tavenna, Acquaviva, Infatti con il divieto di circolazione alle bici e moto, soffochiamo anche qualche piccola possibilità di sviluppo del turismo rurale, unica opportunità e unico settore su cui investire nei nostri piccoli paesi”. A questo problema si aggiunge anche la chiusura della strada che da Santa Giusta porta alla Bifernina. “La tutela dell’incolumità delle persone deve essere al primo posto – dice ancora Del
Attivazione punto Inps telematico CAMPOMARINO - Da ieri è attivo nel comune di Campomarino uno sportello virtuale dell’INPS che consente all’utente – cittadino di ottenere informazioni di competenza Inps direttamente dagli uffici del Municipio. I servizi disponibili sono: Estratto contributivo, Estratto pagamenti prestazioni, Domus, Cud, Obis M. Gli interessati potranno rivolgersi per informazioni ed accesso ai servizi, che sono del tutto gratuiti, negli orari di apertura al pubblico alla signora Corina Fiorenzo, (Responsabile
del procedimento) –presso l’Ufficio AA.GG. – SGATE o al telefono 0875531203; alla dottoressa Genoveffa Carpinelli, responsabile del servizio o al telefono 0875531213. Gli interesati dovranno fornire: Carta d’identità in corso di validità, codice fiscale, categoria, numero pensione e codice sede Inps. Il CUD può essere rilasciato anche a persona diversa dal titolare che dovrà esibire il proprio documento identificativo, la delega o la fotocopia del documento di riconoscimento dell’interessato.
BASSO MOLISE – Ha preso il via nelle scuole del basso Molise, e durerà fino al 29 marzo, l’ottava edizione di “Donacibo”, iniziativa a livello nazionale della Federazione nazionale Banchi di Solidarietà e nel basso Molise coordinata dal centro di Solidarietà e Carità e dal Banco di Solidarietà di Guglionesi. L’iniziativa si tiene nel periodo della Quaresima, coinvolge 45 plessi scolastici bassomolisani e 7.000 ragazzi e bambini, consiste nell’invito rivolto a studenti e insegnanti a donare generi alimentari non deperibili che saranno poi ritirati
dai 70 volontari del Centro di solidarietà per essere destinati a famiglie bisognose. Sono ben 190 le famiglie della zona di Termoli, Guglionesi, Campomarino, Portocannone, Larino e Casacalenda, che ricevono gratuitamente a domicilio prodotti alimentari. A questa edizione hanno a derito le scuole dell’infanzia, primarie, secondarie di i e ii grado dei comuni di: Termoli, San Giacomo degli Cchiavoni, Petacciato, Guglionesi, Larino, Campomarino, Nuova Cliternia, Guardialfiera, Lupara, Castelmauro, Lucito e Montenero di Bisaccia.
Ha preso il via nelle scuole l’iniziativa “Donacibo”
Gesso -, e spero che dopo sei mesi e prima dell’estate si trovi una soluzione che possa riportare alla normale circolazione dei veicoli interdetti. Il mio sollecito al Presidente De Matteis e al Presidente Frattura è di attivarsi per quanto di propria competenza, almeno con interventi di manutenzione più urgenti e nei tratti più a rischio, con l’eliminazione del divieto a moto e bici e con l’ installazione: di ben visibili cartelli che indichino determinati pericoli e segnaletica stradale utile anche alle auto in caso di nebbia”.
Promozione del territorio: l’Unione dei Comuni del Basso Biferno sbarca a Londra BASSO MOLISE - L’Unione dei Comuni del Basso Biferno, unitamente al partenariato del progetto di cooperazione Medpaths, finanziato nell’ambito del programma IPA Adriatico, in qualità di espositore ha partecipato al Telegraph Outdoor Adventure & Travel Show di Londra, la più grande fiera dal Regno Unito dedicata al turismo e alle attività outdoor. Nell’allestimento dello spazio espositivo si è puntato sulla promozione dei percorsi tematici costruiti sui territori coinvolti, in particolare nell’area del basso Molise, nell’area abruzzese su cui opera l’Unione dei Comuni del Sinello e nell’area della Contea di Spalato/Dalmazia con riferimento ai comuni di Omis, Sinj, Vrlika, Sestanovac, Trilj, Zadvarje e Dugi
Rat. Tre gli itinerari proposti dall’Unione dei Comuni del Basso Biferno caratterizzati rispettivamente dai seguenti temi: Natura, Enogastronomia e Storia. Ai visitatori, grazie all’attività svolta dalla delegazione dell’Ente, sono state fornite informazioni e notizie sul territorio, con il supporto di materiale promozionale appositamente realizzato e l’accesso al Catalogo virtuale fruibile dal sito web del progetto, che consente di ricercare risorse e servizi presenti nei comuni interessati dagli itinerari. L’interesse dimostrato dai visitatori e il successo in generale dell’evento, che ha fatto registrare circa 50.000 presenze, ha permesso una efficace promozione del territorio e delle sue risorse.
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Sport
25 marzo 2014
Al ‘Selva Piana’ domani arriverà il Catania San Pio X: si parte dal 3-0 per i rossoblù
Campobasso, cresce l’attesa
per il ritorno in serie D I lupi sperano di festeggiare già con la qualificazione alla finalissima della Coppa Italia
La gioia del Campobasso a fine partita a Gambatesa (foto Riccardo Coccaro)
ECCELLENZA - RISULTATI 25^ GIORNATA Pol. Gambatesa – Campobasso 0-3 Alife – Virtus Pozzilli 0-1 Montenero – Nuovo Montaquila 1-0 C. Vairano – Venafro rinviata Calcio Dauna – Roseto 4-2 Roccaravindola – Vastogirardi 0-3 Santeliana – Fornelli 2-2 Sesto Campano – Cliternina 2-0
L’allenatore del Campobasso, Francesco Farina, ha concesso un giorno di riposo ieri alla sua truppa, uscita vittoriosa anche dal ‘Venditti’ di Gambatesa, contro la locale compagine ormai quasi salva e che ha approfittato della partita contro i lupi per accogliere il team capitanato da Antonio Minadeo in maniera davvero eccelsa. Per la squadra di Francesco Farina è stata una festa anticipata, perché il Campobasso già domani potrebbe tagliare il traguardo dell’accesso in serie D. Al ‘Selva Piana’, per la semifinale di ritorno di Coppa Italia, arriverà il Catania San Pio X, domato all’andata in terra siciliana con un netto 3-0, grazie alla doppietta di Lazzarini e alla rete di Di Lallo. Per l’accesso alla finalissima di Firenze, in programma tra sette giorni, sarà soltanto una formalità. E se nell’altra semifinale a prevalere saranno i toscani del Ponsacco, già vincitori all’andata per 1-0, la società del presidente Giulio Perrucci già festeggerà il salto in serie D. Che il Campobasso festeggiasse il salto di categoria non ci sono mai stati dubbi. In campionato, infatti, mancano appena due vittorie ai rossoblù per aggiudicarsi matematicamente il primo posto. In sostanza, se i lupi domenica prossima dovessero vincere contro il Sesto Campano e anche la Calcio Dauna otterrà i tre punti, il Campobasso festeggerà la vittoria del campionato il 6 aprile a Montenero, a prescindere dal risultato dei pugliesi, che dopo la sconfitta maturata nel capoluogo molisano, lo scorso 8 dicembre, hanno sempre vinto. Da quel momento, invece, le porte della serie D tramite la Coppa Italia si apriranno per una delle due semifinaliste. Dicevamo della partita di Gambatesa: per quanto possibile
Farina ha attuato un piccolo turnover, visto che il tecnico molisano già da tempo ha a disposizione soltanto 18 calciatori e al ‘Venditti’, così come a Catania, ne erano 17 per l’assenza del portiere Nunziata, che è stato indisponibile nell’ultima settimana, perché in viaggio per la gita scolastica. Con la doppia possibilità di accedere in serie D, è un finale di stagione incandescente per il Campobasso. Domani in programma c’è la semifinale di ritorno della Coppa Italia contro il Catania San Pio X, pura formalità visto lo 0-3 in favore dei rossoblù in Sicilia; domenica, sempre al ‘Nuovo Romagnoli’, c’è la gara contro il Sesto Campano, terza forza del massimo torneo regionale che punta a un posto nei playoff; mercoledì 2 aprile la truppa rossoblù sarà di scena a Firenze, al centro federale ‘Bruno Buozzi’, per la finalissima tricolore; domenica 6 è in programma l’impegno di campionato a Montenero, mentre giovedì 10 la squadra di Farina giocherà contro il Comprensorio Vairano. Soltanto dopo la terz’ultima giornata di campionato, il Campobasso potrà usufruire di una lunga sosta sino a domenica 27 aprile, quando è in programma la penultima partita di questa lunga stagione. Intanto, nel primo pomeriggio odierno la squadra si ritroverà allo stadio per la rifinitura della partita contro il Catania San Pio X. Farina farà il punto della situazione, anche se a parte i lungodegenti Monti, Guglielmi e Cammino, sembra che altre defezioni non ce ne saranno per la semifinale tricolore. La partita tra i lupi e i siciliani (domani ore 15) sarà diretta da Riccardo Pelagatti della sezione di Livorno, che sarà coadiuvato dagli assistenti Lorenzo Li Volsi e Gabriele Gambini, entrambi di Firenze.
La classifica: Campobasso 73; Calcio Dauna 64; Sesto Campano 55; Fornelli 49; Venafro 44; Roseto 37; Pol. Gambatesa 33; Vastogirardi 30; Nuovo Montaquila 28; Cliternina 26; Roccaravindola 23; Santeliana 22; Virtus Pozzilli 21; Alife 20; Vairano 19; Montenero 18.
SERIE D - RISULTATI 28^ GIORNATA Fano – Vis Pesaro 1-0 (32' Nodari) Celano – Angolana 1-1 (25' Aquaro, 92’ Francia) Giulianova – Bojano 5-0 (3 Sorrentino, De Patre su rigore, Iachini) Isernia – Amiternina Scoppito 2-2 (5' Panico su rig, 36' Terriaca, 60’ Panico, 89’ Shipple) Fermana – Olympia Agnonese 2-1 (7' Paris, 28' Ricamato su rigore, 40' Frugio) Maceratese – Ancona 1-4 (7' Tavares, 21' Cazzola, 32' Cavaliere, 94’ Degano, 97’ Cazzola) Recanatese – Jesina 1-1 (10' Di Julio, 46’ Cardinali) Sulmona – Civitanovese 1-2 (32' Pellegrino, 62’ e 92’ Comotto) Termoli – Matelica 0-1 (44' Cacciatore) La classifica: Ancona (-1) 64; Matelica 54; Termoli 53; Maceratese 49; Giulianova 44; Vis Pesaro 43; Fermana, Jesina e Civitanovese 39; Fano 38; Sulmona e Celano 36; Olympia Agnonese e Recanatese 33; Amiternina 30; Angolana 22; Isernia (-1) 20; Bojano (-3) 1.