ANNO X - N° 21 - DOMENICA 26 GENNAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
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L’Oscar del giorno all’Associazione Caponnetto
L'Oscar del giorno lo assegniamo all'Associazione Antimafia "Caponnetto". Nelle ultime ore, la sezione Abruzzo e Molise, è intervenuta sulla vicenda dell'inchiesta Biocom. L'Associazione ha ritenuto, innanzitutto, di solidarizzare con il Pm Fabio Papa che si è visto affiancare nell'indagine da un suo collega che lo ha portato a lasciare la stessa. La stessa sezione ha, pure, inteso ribadire la propria posizione sulla vicenda della Questura di Campobasso in relazione alla stessa inchiesta.
Il Tapiro del giorno a Michele Petraroai
La Corea del Nord è lontana di Ulisse Di Giacomo* C’è una cappa di inquietudine, di sospetti e di veleni su questa Regione. Ai problemi legati alla disoccupazione e ai possibili conflitti sociali che da essa possono scaturire a causa di una deficitaria capacità del Governo Regionale “a dare risposte ai cittadini, si sono aggiunti negli ultimi giorni fatti che hanno minato profondamente la credibilità delle massime istituzioni di garanzia che uno Stato democratico pone sul territorio a difesa della sicurezza dei cittadini e a garanzia dello stato di diritto. Mi riferisco a quanto sta succedendo nella Questura di Campobasso, con il questore Pozzo indagato dalla Procura di Campobasso per reati che, per un responsabile dell’ordine pubblico, agli occhi di un comune cittadino sarebbero di una gravità inaudita se venissero confermati, e che ormai, anche se non confermati, hanno minato in maniera irrever-
sibile la credibilità di questa istituzione. Mi riferisco anche alle indiscrezioni che riguardano fatti all’interno della Procura in riferimento alla stessa inchiesta, fatti che, se venissero confermati, mettere in discussione la fiducia dei molisani in questo ordine dello Stato. In questo clima di sospetti e di veleni, ieri è accaduto qualcosa che dovrebbe indurre tutti a tenere l’attenzione molto alta su quello che in Molise potrebbe accadere nel prossimo futuro. Emilio Izzo, un libero cittadino già da tempo impegnato sui problemi che riguardano i diritti civili, dopo aver preannunciato in un comunicato stampa (che fino a prova contraria rappresenta una comunicazione ufficiale per tutti, anche per la Questura di Campobasso ) della intenzione di tenere una conferenza stampa davanti al Tribunale di Campobasso, avente per oggetto la stessa indagine di cui stiamo parlando. Tra l’altro lo stesso Izzo conferma di aver inviato la comunica-
Il Tapiro del giorno lo diamo a Michele Petraroia. L'assessore regionale continua a scrivere pagine e pagine su qualsiasi argomento ed anche a se stesso come se fosse ancora sui banchi dell'opposizione. Evidentemente ancora non si è accorto che è in una Giunta ed è chiamato, pertanto, a trovare soluzioni, indicare percorsi e progetti. Al contrario, continua lo stillicidio delle aziende e posti di lavoro che si perdono. Ma l'assessore, imperterrito, continua in un piagnisteo politico che non trova alcun appiglio a livello regionale e, soprattutto, regionale.
zione anche alla Questura di Isernia con preghiera di inoltrarlo a quella di Campobasso. Ebbene, il libero cittadino Izzo è stato avvicinato da un’agente di polizia che gli ha chiesto di identificarsi e di fornire i documenti. Anzi, a detta dei presenti, stampa televisiva compresa con registrazione audio video correlati, lo stesso agente avrebbe ammesso: “Sono stato mandato qui”. Al di là della irritualità e della gravità dell’accaduto, a me sorgono una domanda e un sospetto. La domanda è: mandato da chi? Attendiamo una risposta, magari con nome e cognome. Il sospetto è: non è che in questo clima in cui il senso della legalità e delle regole viene pesantemente messo in discussione, qualcuno incautamente pensa di intimidire chi ha il coraggio e il dovere di informare l’opinione pubblica o di esprimere la propria legittima disapprovazione? Se così fosse, chi pensa questo può già da adesso mettersi l’anima in pace: nessuno ha paura, perché la paura è un sentimento che non ci appartiene. Ma forse appartiene ad altri. Noi vigileremo, come abbiamo sempre fatto, affinché nessuno si muova al di fuori della legalità e delle regole di uno stato democratico. *Senatore della Repubblica Italiana
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Se la politica dimentica la mafia, la mafia TAaglio lto
26 gennaio 2014
diventa politica
Sul Corriere della Sera di alcuni giorni fa, Walter Veltroni (impossibile elencare le cariche istituzionali che ha ricoperto – ndr) ha posto un problema grosso come un macigno. Ha detto: La politica non ha diritto di dimenticare la parola Mafia. Se lo ha posto, vuol dire che il problema esiste e va quindi discusso. Vuol dire che nelle istituzioni, dove la politica è di casa, c’è gente che la parola mafia l’ha dimenticata e se, di tanto in tanto, la pronuncia, le assegna il rango di un interca-
lare. Nel corpo dell’articolo, sviluppando il suo ragionamento sul rischio che di mafia si continui a non parlare, Veltroni afferma che così facendo si corre il rischio di dimenticarne l’esistenza, nonostante sia giornalmente presente in cronaca nazionale con titoli in grassetto e commenti a corredo dell’allarmante violenza e pericolosità con cui si manifesta, gli arresti, le retate, i sequestri di beni, i 41 bis affibbiati ai capimafia. Quale la ragione dell’abbassamentto della solglia d’atten-
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zione? Un male oscuro: l’indifferenza. Pare abbia preso la società civile e si sia arrivati al punto che tutto ciò che accade della mafiosità sia ordinario, accettabile ed accettato. Naturalmente le riflessioni e le constatazioni di Veltroni sono validate dagli episodi di cronaca che racconta (“Non è normale neanche che le mafie si stanno impadronendo, sfruttando la crisi, di tanti esercizi commerciali, di tante imprese”), e sui quali insiste per dimostrare che la reazione è debole, se non addirittura inesistente. Si addentra nella critica fino a toccare il Parlamento dal quale si sarebbe aspettato una dichiarazione di guerra alla mafia: “Non è successo. Ma ciò che sta accadendo è che si sta persino rimuovendo la lotta alle organizzazioni criminali dall’agenda delle priorità”. Rimuovere il macigno dell’indifferenza, quindi, a di ogni livello di responsabilità. Dalle grandi realtà alle piccole. Il cancro della corruzione, delle compiacenze e delle collusioni ha attaccato tutto il corpo sociale. In questo quadro di scivolamento in basso, alla politica si addebitano le maggiori responsabilità. Le istituzioni sono spesso il centro del malaffare, delle violenze morali e materiali, la mafiosità dai colletti bianchi. Lo Stato si dice che faccia poco per combattere le mafie. Le istituzioni fanno di peggio: le aprono le porte E la politica è la nutrice. Pertanto, se la politica dimentica la mafia, la mafia diventa politica. Esempi tutti i giorni. Dardo
Restyling interno all'Udc La Direzione regionale affidata a Michele Cocomazzi, Giuseppe Sabusco e Teresio di Pietro CAMPOBASSO. Il segretario nazionale dell'unione di Centro l'On. Lorenzo Cesa a conclusione dell'incontro tenutosi presso la segreteria nazionale di Roma, da egli concordato l'ex assessore regionale Luigi Velardi, il Capogruppo al Consiglio Regionale Giuseppe Sabusco e l'Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Termoli Michele Cocomazzi, valutata la necessità di dare nuovo vigore ed impulso all'azione politica del partito e verificata l'opportunità di rinforzare l'azione di indirizzo dei vertici regionali, ha sancito, a far data da oggi, la costituzione di un nuovo organo collegiale di direzione costituito da tre coordinatori, con poteri paritetici, al fine di potenziare l'azione di rilancio della compagine politica di centro. In tal senso, ha invitato Velardi Sabusco e Cocomazzi a costituire il suddetto co-
mitato. All'invito proposto, però, Luigi Velardi, ringraziando il segretario Cesa per la fiducia accordata, ha declinato l'invito, tuttavia assicurando la sua massima vicinanza agli amici impegnati nel così delicato compito, ritenendo utile lasciare spazio al rinnovamento con forze nuove offrendo loro l'opportunità di acquisire la giusta esperienza dirigenziale. Alla luce di ciò, il nuovo gruppo di direzione e' costituito da Giuseppe Sabusco, Michele Cocomazzi e Teresio Di Pietro. Compito principale sarà quello di traghettare il Partito sino al Congresso nazionale con la conseguente opera di costituzione dei nuovi comitati e delle segreterie provinciali e regionale. Allo stato attuale, comunque, resta invariato l'assetto delle attuali segreterie provinciali di Campobasso ed Isernia.
Il Psi ritorna in campo
In Molise il partito non ha rappresentanti e punta a ricostruire uno spazio autonomo CAMPOBASSO. Il partito socialista si rinnova e lo fa attraverso nuove cariche dirigenziali e nuovo spirito di gruppo. A illustrare tutte le ultime novità ci ha pensato il segretario regionale Marcello Miniscalco forte del rinnovamento del partito avvenuto nel congresso nazionale di Venezia che ha eletto segretario nazionale Riccardo Nencini. “Dobbiamo ripartire e fare politica- ha dichiarato alla stampa Marcello Miniscalco- il nostro obiettivo è quello di far eleggere almeno un consigliere comunale a Campobasso per ritornare nelle istituzioni. Per poi tornare ad eleggere anche un consigliere regionale”. “Siamo un partito che è in parlamento- ha continuato Miniscalco- siamo entrati con le liste del Pd ma speriamo di farcela presto anche con le nostre gambe. Parteciperemo anche alle elezioni europee con la candidatura di Schultz. E il primo marzo abbiamo un importante appuntamento di carattere nazionale insieme al partito democratico che è quello di Roma dove si incontreranno tutti i socialisti europei. Non moriremo e non scompariamo”. Chiarito anche il rapporto del partito con la Giunta Regionale guidata dal presidente della Regione Paolo Di Laura Frattura. “Chiederemo al presidente di porsi il problema del Psi- ha aggiunto Miniscalco- la nostra scelta è quella di guardare alla gente. Il governatore ci ha assicurato che è lui stesso il nostro consigliere regionale. A noi questo ci basta”.
Ruta mette sotto scacco Frattura 3
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26 gennaio 2013
Alla segreteria del Pd si rimescolano le carte per la corsa in rosa: Venittelli e Fanelli
CAMPOBASSO. Ha dovuto ingoiare un boccone amaro il segretario uscente del Pd Molise, ma Danilo Leva i conti li fa bene se guidato dallo stratega Ruta. Due cose sono certe. Uno: che il duo, Danilo Roberto, il partito non vogliono regalarlo a chi (Fanelli Frattura) con il Pd hanno davvero poco a che spartire. Due: il traguardo della possibile vittoria alle primarie del 16 febbraio ha prevalso sull’ambizione personale del giovane Leva. E il senatore stratega ha messo in conto tutto: spaccatura del fronte renziano a livello regionale, scelta di un candidato (Laura Venittelli) di cui si fida, valutazione della provenienza territoriale (il basso Molise). Per la scelta del segretario regionale Pd non c’è più, dunque, la differenza tra renziani e cuperliani. Si rimescolano le carte. Per Frattura la
fatica fatta lo scorso 8 dicembre per la segreteria nazionale è servita a poco. Ora si gioca sul Molise ed è tutto da rifare. La notte non ha portato consiglio, il candidato unico non è venuto fuori. Micaela Fanelli, che dal suo passaggio da destra a sinistra ha già ricevuto la candidatura alle provinciali di Campobasso (perdendole) e quella al Senato (senza primarie, in Calabria, regione non sua, con un collegio sicuro che di certezza ha portato solo la mancata elezione a Palazzo Madama), Micaela Fanelli appunto di passi indietro non ha voluto saperne. Che diavolo, avrà pensato. Paolo con il suo salto ha preso la Regione, io nulla. La segreteria mi spetta di diritto. Ma chi ha fondato il Partito Democratico, non solo Ruta e Leva, possono regalare anche il Pd a chi non
conosce sacrifici politici in nome di un partito? Ecco allora sbucare la già paventata candidatura dell’onorevole Laura Venittelli. Dalla sua c’è il colore del sesso (così per gli avversari sarà impossibile puntare la campagna elettorale sul ruolo delle donne in politica), la provenienza termolese dove è sempre più forte la necessità di tornare a ricoprire ruoli di prestigio sulla scena regionale, e soprattutto la spaccatura del fronte renziano. Frattura dal canto suo, per recuperare quota, ha fatto ritirare la candidatura al suo fedelissimo Michele Di Giglio che si era presentato in quota Civati. Per buona pace di quella che doveva essere la rappresentatività dell’area sinistra del partito. Si riusciranno a recuperare voti a sinistra per Micaela Fanelli? Di certo il comunista Ciocca e il vendoliano Ioffredi (cognato di Frattura) faranno di tutto per far confluire i consensi del popolo rosso su candidature prettamente democristiane. E stavolta Frattura riuscirà a portare alle urne del Pd quel popolo di centrodestra che ha bocciato la Fanelli alla Provincia? Perché ora non c’è l’onda Renzi che tira. O meglio. Quand’anche ci fosse ancora, di renziane ce ne sono due. Il gruppo rutiano non ha giocato tutte le cartucce con le primarie di dicembre. I colpi delle trattative sono ancora da sparare. Ma per questa competizione di certo non si risparmieranno. Con la Venittelli ci sono Ruta, Leva, Scarabeo, Petraroia e, fino alla fine, anche Totaro. Al grido di “Cambiare passo”. La domanda è: il cambiamento vale solo per il Pd o anche per la Regione Molise? Ma adesso è troppo presto per pensarci. “Un passo alla volta” risponderebbe il senatore. E ai molisani non resta che aspettare. giorug
Caso Frattura - Pozzo, interviene l’Antimafia “Questa associazione esprime piena adesione all’iniziativa messa in atto da Emilio Izzo sotto il Tribunale di Campobasso a favore del pm Fabio Papa. A questo magistrato va la solidarietà dell’Associazione Caponnetto dopo che egli avrebbe lasciato l’inchiesta relativa alla vicenda del questore di Campobasso – indagato per favoreggiamento al presidente della Regione nell’ambito dell’inchiesta Bio.com – in quanto si sarebbe visto affiancare inspiegabilmente nelle conduzioni delle indagini altro magistrato, il dottor D’Angelo. Certamente su questa storia ci vorremmo capire di più. La Giustizia in questo circondario lascia un tantino a
desiderare in quanto non vediamo quella solerzia necessaria per affrontare con efficacia la lotta alle mafie, per carenza di indagini patrimoniali sui soggetti sospettati di essere dediti al riciclaggio per attività edilizie e commerciali poco chiare.. Siamo stanchi di vedere di riflesso che si fanno operazioni antimafia in altre Regioni e si effettuano sequestri nel Molise a cura di altri presidi e di altre forze provenienti da fuori. Infatti in questi giorni, com’é noto, é dovuta ancora una volta intervenire la DDA di Napoli per alcune operazioni che hanno riguardato il nostro territorio. Territorio che non possiamo più lasciare indifeso dalle sempre più pesanti penetrazioni mafiose e dalle devastazioni
ambientali causate dal traffico illegale di rifiuti. E’ necessario, a nostro avviso, fornire sull’evento sopradescritto le più ampie delucidazioni e ciò per fugare il sospetto dell’esistenza di attriti all’interno del corpo giudiziario. Per fugare ogni dubbio al riguardo e ridare fiducia ad un valente Magistrato come il dottor Papa , l’Associazione Caponnetto propone di adottare lo stesso metodo adottato nelle vicenda di cui in premessa nell’inchiesta, detenuta dal dottor D'Angelo, che riguarda gli ex Consiglieri Regionali indagati per uso improprio di danaro pubblico : si affianchi il Dottor D’Angelo con il Dottor Papa”. Romano De Luca
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TAaglio lto
26 gennaio 2013
Chi amministra abbia l’umiltà di guardare indietro per rendersi conto da dove viene, per cercare di andare avanti in maniera meno povera di ideali e di idealità
Nuove coordinate (cultura e testimonianze storiche) per liberare il Molise dal becerume passato e presente L’accezione “Molise, terra di grande storia” prende quota, si con ferma nei convegni di livello, nelle valutazioni scientifiche di pregio, nella coscienza collettiva. Terra di grande storia che merita attenzione e cura ma, soprattutto, meriterebbe una classe politica all’altezza della sua storia e non già quella che si ritrova, sempre più culturalmente accattona e moralmente compromessa. Cui facciamo appello perché si avvalga delle straordinarie emergenze storiche documentali e documentabili per una definitiva identificazione socio-culturale, sulla quale poi poggiare ciò che rimane della dignità regionale. Abbia cioè l’umiltà di guardare indietro per rendersi conto da dove viene, per cercare di andare avanti in maniera meno povera di ideali e di idealità, meno piegata alla utilità immediata dell’esercizio di potere e di ciò che ne può trarre. Abbia l’umiltà di riconoscersi baciata dalla fortuna e per questo maggiormente debitrice al valore culturale del ruolo da svolgere. Che non la può certo esimere dal prendere coscienza della propria limitatezza e, quindi, della gravità del compito cui è stata chiamata ad assolvere. Abbia per questo l’umiltà di assegnare il primato non più e non solo al proprio “particulare” (indennità, rimborsi, benefit e vitalizi) e ai potentati (economici, professionali e industriali) che rappresenta, bensì a ciò che può essere pensato e predisposto per lo sviluppo sostenibile del territorio. Se avrà tempo, a mò di suggerimento, dia uno sguardo alla prolusione del professore Paolo Mauriello svolta nel corso della cerimonia d’inaugurazione di un recente Anno Accademico dell’università del Molise per attingere idee e suggerimenti onde confermarsi nella convinzione di porre finalmente il “patrimonio culturale” come attrattore forte dell’economia e discriminante della presente condizione che alimenta e promuove
egoismi e miserie morali di ogni genere, di cui la politica è il ricettacolo privilegiato. Un’idea potrebbe essere quella di promuovere una larga profonda conoscenza dei siti storici e archeologici per avere una veduta d’assieme : una carta, ovvero, delle emergenze culturali molisane. Una carta che comprenda tutte le informazioni esistenti di tipo archeologico, storico, architettonico, naturalistico che le metta in relazione tra loro e che possa essere la base per qualsiasi attività di studio e di valorizzazione del territorio. Un’idea semplice e per questo efficace, praticabile anche da una classe dirigente scarsamente provvista di specificità scientifiche e culturali.
Ma convinta, finalmente!, che il passato storico, le testimonianze archeologiche, architettoniche, naturalistiche debbano essere le coordinate di una nuova stagione amministrativa per eliminare il becerume (passato e presente). La ricchezza culturale del Molise va pertanto ricercata e diffusa. Basti pensare che abbiamo testimonianze ed emergenze storiche documentabili che datano circa un milione di anni fa (l’homo aeserniensis) fino all’epoca moderna, senza interruzione. Una striscia infinita di motivazioni per conoscere e vivere il Molise. Dardo
Inaugurazione dell'Anno giudiziario. A presiedere la cerimonia il presidente della Corte d’Appello di Campobasso, Francesco Infantini
In Molise aumentano furti e rapine CAMPOBASSO. Sovraffollamento delle carceri, uffici giudiziari in sotto organico, necessità di tempi della giustizia più celeri. Ma anche obiettivi raggiunti, l’ottimo lavoro svolto dalle Procure della Repubblica molisane e dalla Dda di Campobasso, i passi in avanti nel processo civile telematico, gli sforzi e i ringraziamenti al personale di cancelleria civile e penale e agli organi giudicanti. Sono i temi principali trattati nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2014 per il Distretto della Corte d’Appello di Campobasso all’interno del Convitto ‘Mario Pagano’. E poi i numeri: le spese di giustizia in Molise nel 2012 ammontano a 592.418,49 euro da parte
degli uffici Giudicanti e 64.610,19 euro da parte di quelli Requirenti, con un risparmio rispettivamente del 55,97% e del 13,71% se confrontate con gli oneri sostenuti nel 2011. Presso la Corte d’Appello nel 2012-2013 sono stati iscritti 979 nuovi procedimenti, ne sono stati definiti 1233 e 2536 erano ancora pendenti. I numeri evidenziano inoltre un ritmo differente di avanzamento fra il tribunale di Campobasso con quelli di Isernia e Larino: nonostante il leggero aumento delle cause pendenti, giustificato peraltro dall’incremento delle iscrizioni a ruolo, si nota come nel capoluogo siano state definite più cause rispetto a Larino e Isernia, dove nel 2012 c’è stato addirittura una riduzione delle iscrizioni. In
aumento furti, rapine, estorsioni, usure, stalking, reati ambientali e quelli legati alla pornografia, in calo i reati contro la pubblica amministrazione. Il procuratore generale Antonio La Rana ha espresso compiacimento per il lavoro svolto da Procure e Tribunali, nonostante le carenze di magistrati e personale giudiziario e ha evidenziato le azioni di maggior rilievo del Distretto molisano. Poi una considerazione sullo scenario italiano: “Oggi purtroppo sono i giudici a finire troppo spesso sul banco degli imputati e gli imputati diventano giudici, mettendo in dubbio quello che è un principio instituito dalla nostra Costituzione”. A presiedere la cerimonia il presidente della
Corte d’Appello di Campobasso, Francesco Infantini, che ha parlato dell’arrivo di cinque nuovi giudici presso il Tribunale di Isernia (anche se non potranno ricoprire funzione di gup e monocratico) e ha auspicato interventi affinché in Italia (al terzultimo posto fra i 27 paesi della Ue per il funzionamento della giustizia civile) si abbiano processi più veloci. Fra gli altri anche l’intervento del presidente dell’Ordine degli Avvocati di Campobasso, Demetrio Rivellino, che ha denunciato una situazione di semi-paralisi ad Isernia e Larino, anche e soprattutto in vista dell’entrata in vigore del processo civile telematico, che a Campobasso al contrario prosegue spedito nelle sue tappe.
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26 gennaio 2013
Allarmato comunicato stampa della consigliera Simona Contucci da Montenero di Bisaccia
Le strade provinciali sono in dissesto, alcune più delle altre: quelle del suo collegio elettorale Vabbene la crisi, ma un uso più freddo, razionale e calcolato delle risorse finanziarie dovrebbe evitare di raggiungere condizioni così gravi e inaccettabili a danno della utenza e della collettività Vecchia inveterata abitudine dei consiglieri provinciali interessarsi innanzitutto delle questioni che ricadono nell’ambito del proprio collegio elettorale, quindi dell’insieme dei problemi provinciali. La sublimazione di questa, ripetiamo, inveterata abitudine l’ha fornita Simona Contucci con un comunicato alla stampa nel quale sono espresse forti preoccupazioni per lo stato delle strade provinciali e, in particolare, delle provinciali 13 e 163. Le due strade ricadono nel proprio collegio elettorale e riguardando Castelbottaccio, Acquaviva, Palata e Montenero (la provinciale 163), e Palata e Montenero (versante opposto) la provinciale 13. Per la loro messa in sicurezza la consigliera chiede adeguati finanziamenti in aggiunta a quelli che l’antica saggezza amministrativa in uso a Palazzo Magno di solito assegna ad ogni gruppo stradale. Per la consigliera la situazione delle strade provinciali che la riguardano da vicino “ha raggiunto livelli insostenibili con grave rischio per l’incolumità dei cittadini”. Motivo più che sufficiente per chiedere risorse da investire, giustificate anche dalla emanazione di tre distinte ordinanze (la numero 541 del 17/09/2013, la numero 528 del 6/10/2013 e la numero 584 dell'11/10/2013 ) con le quali è stata disposta l'interdizione assoluta al transito di cicli e motocicli. La provinciale 13, permanendo i rischi e il pericolo per l’incolumità degli utenti, si paventa la totale chiusura al transito. Detto questo, va detto che la Provincia ha ri-
dotto di molto la capacità di mantenere le strade di competenza in condizione di agibilità. Eppure, risulta che il presidente De Matteis, per contenere il degrado, ha spostato il mutuo acceso per il miglioramento e l’ampliamento della Biblioteca Albino in favore della viabilità. Una scelta resasi necessaria per tamponare alla meglio i tagli alle risorse statali e, soprattutto, regionali. L’amministrazione di Palazzo Vitale, infatti, si va rendendo protagonista in negativo in tutti i settori in cui da sempre ha contribuito a tenerli su livelli accettabili. Non se ne salva uno. Che sia uno. La faccenda sta assumendo aspetti paradossali, per cui sanità, istruzione, sicurezza, viabilità, per dire, che sono la spina dorsale di ogni comunità che si possa considerare tale, rischiano di crollare. Con conseguenze facilmente immaginabili. La Contucci ha badato per sé, ma c’è da credere che il problema sicurezza sulle strade provinciali (nonostante l’inffissione generalizzata di segnali di limiti di velocità di 50 chilometri orari), fatta eccezione, come ci è stato segnalato, per alcuni tratti che corrispondono alle necessità di mobilità di alcuni pezzi grossi di Palazzo Magno, riguardi la gran parte degli oltre 1500 chilometri in cui si sviluppano. Vabbene la crisi, ma un uso più freddo, razionale e calcolato delle risorse finanziarie dovrebbe evitare di raggiungere condizioni così gravi e inaccettabili a danno della utenza e della collettività. Dardo
Gam, lavoratori abbandonati Lettera aperta
Chi scrive è un'ex avventizia Gam che ha lavorato per oltre dieci anni in questa azienda.Scrivo a nome di tutta la categoria dei cosiddetti avventizi, perché vogliamo far sapere a voce alta che in questa azienda sono state fatte sempre distinzioni tra tempo indetermimato e avventizi: la cosiddetta "guerra tra poveri".Negli ultimi anni le cose sono degenerate: abbiamo lavorato tutti con dei
grossi sacrifici, andando avanti con la speranza che questa azienda prima o poi ripartisse a pieno ritmo, e ci credevamo fermamente. Abbiamo sempre obbedito a tutto quello che ci veniva chiesto (e per questo la nostra categoria è sempre stata derisa ed umiliata negli anni). Non ci siamo mai rifiutati di fare straordinari, non ci siamo mai rifiutati di ri-
coprire ruoli che non ci competevano: insomma, ci siamo sempre prostrati pur di lavorare, nonostante ci minacciassero di tacere su orari lavorativi, ruoli e dinamiche aziendali.Oggi, dopo tanto tempo, ci ritroviamo abbandonati da tutto e tutti.Forse ci siamo ricordati troppo tardi?Come qualcuno ha detto, però, non è mai troppo tardi!Oggi, dopo tutte le vicissitudini trascorse, ma soprattutto dopo l'ultima assemblea svoltasi in azienda, siamo arrivati alla consapevolezza che non abbiamo più nulla da perdere; di conseguenza, non ci resta che lottare per recuperare la nostra dignità. Pertanto, nonostante la nomina di "avventizi" (quindi lavoratori di serie B), anche noi abbiamo delle scadenze mensili e delle famiglie da portare avanti, nonché dei seri problemi nello svolgere la nostra vita quotidiana.Non vogliamo puntare il dito contro nessuno, ma una
cosa vogliamo dirla: gli sbagli sono stati fatti, e certamente noi non ce ne possiamo assumere le conseguenze (in quanto si continua ad insinuare che la colpa del declino di questa azienda sia dell'avventiziato).Ci sono ben altri responsabili!L'unica nostra colpa è stata quella di aver fatto sempre il nostro lavoro e quello di altri.Dopo tanti anni ci ritroviamo senza lavoro, senza ammortizzatori sociali e senza la possibilità di far parte di questo "sporadico piano industriale", qualora l'azienda dovesse ripartire.E DI QUESTO CHI DOBBIAMO RINGRAZIARE?I nostri politici di turno? Le vecchie amministrazioni regionali e aziendali? I nostri sindacalisti VENDUTI? CHI?Fatevi un esame di coscienza, perché non si possono abbandonare centinaia di famiglie in questo modo... Anche noi siamo esseri umani. Comitato ex avventizi Solagrital-Gam
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Campobasso
26 gennaio 2014
Comune e Provincia, assise in riunione Shoah, per non dimenticare Domani a Campobasso la Giornata della Memoria. Un pomeriggio di letture
Torna a riunirsi il Consiglio comunale venerdì in prima e martedì 4 febbraio in seconda convocazione. Nonostante si respiri già aria da campagna elettorale l’attività dell’assise non può fermarsi e molti gli argomenti in discussione potrebbero già rappresentare dei temi su cui puntare l’attenzione in vista delle elezioni. Gran parte dei consiglieri e degli assessori in carica, infatti, punta a ricandidarsi e nell’attesa che si definiscano i diversi riposizionamenti, per molti di loro potrebbe essere vantaggioso sfruttare la posizione di amministratore fino all’appuntamento con le urne. Quindi, largo a interrogazioni, ordini del giorno e mozioni presentate dai rappresentanti di entrambi gli schieramenti per continuare ad animare il dibattito consiliare secondo lo schema classico che contrappone il centrodestra al centrosinistra mentre invece, fuori dall’aula, si pianificano strategie e sono in corso trattative e accordi che potrebbero culminare in una proposta politica trasversale da sottoporre al giudizio degli elettori. All’ordine del giorno l’interrogazione del consigliere Salvatore Colagiovanni su “visibilità e segnaletica nei pressi dell’ospedale “Cardarelli” e “Cattolica”, argomento che Colagiovanni sottoporrà anche all’attenzione dell’assise provinciale in riunione domani alle 11,30 nella sala consiliare di Palazzo Magno . Tornando a Palazzo San Giorgio, invece, le interpellanze che saranno presentate venerdì sono tutte del consigliere Michele Ambrosio e riguardano l’intitolazione, nell’ambito della zona industriale, di una piazza da de-
L’evento. CAMPOBASSO. In occasione dei festeggiamenti del trentennale della Federazione Nazionale Italiana delle Associazioni Regionali Corali. La giornata, denominata FE.N.I.A.R.CO. DAY, si terrà oggi presso il Centro Commerciale “Centro del Molise” (Pianeta) di Campobasso in Via Colle delle Api, alle ore 18:00. La coralità molisana , rappresentata dalla A.CO.M., intende partecipare ai festeggiamenti della Federazione Corale Italiana, di cui fa parte da quasi un ventennio, con le espressioni canore dei singoli gruppi corali associati provenienti da ogni parte della re-
dicare ai lavoratori; lo stanziamento da destinare ai cittadini titolari di “social card” e la realizzazione di una unica piazza che congiunga piazza Vittorio Emanuele II con villa dei Cannoni. Ordini del giorno e mozioni riguardano l’intitolazione del museo dei Misteri a Cosmo Teberino, l’istituzione del registro delle unioni civili e del relativo regolamento, la sospensione degli sfratti per morosità,il sostegno al vero “made in Italy” nel settore agroalimentare, la modifica alle Norme Tecniche di Attuazione contenute nella variante al Prc (c.d. Lucarino) relativa alla perimetrazione dei nuclei abusivi, l’intitolazione di una strada od un parco a Nelson Mandela, il Piano Sanitario, il finanziamento delle agevolazioni in favore delle imprese delle Zone Urbane dell’Obiettivo convergenza, l’attuazione della Legge n. 124/2013,la sicurezza della rotatoria di via Monforte e le iniziative da intraprendere per prevenire il rischio sismico e garantire la sicurezza delle scuole. Le proposte di deliberazione riguardano alcune modifiche dello Statuto , il regolamento per l’istituzione di piazzole di sosta di carico e scarico merci e per l’assegnazione e gestione degli orti sociali su terreni di proprietà del Comune, l’integrazione del regolamento interno del Consiglio comunale, il codice Etico degli Eletti, la razionalizzazione del numero e delle attività delle Commissioni consiliari permanenti. Modifiche al regolamento per il funzionamento delle commissioni consiliari permanenti e l’approvazione dello Statuto della consulta giovanile del Comune.
CAMPOBASSO. Domani a Campobasso, in occasione della Giornata della Memoria, presso l’Auditorium dell’ex GIL in via Milano, si prevede un pomeriggio intenso, interamente dedicato alla Shoah e alle sue vittime. Prima, alle ore 16.00, si terrà un reading letterario al quale parteciperanno gli studenti del Liceo Scientifico Romita e dell’Istituto Pertini di Campobasso e poi, a seguire, ci saranno due interessanti interventi, rispettivamente del professor G. Cerchia, sul volto oscuro del XX secolo, e del professor M. Colabella, sugli ebrei stranieri internati in Molise durante la Seconda Guerra Mondiale. A concludere degnamente il lungo pomeriggio, penseranno poi gli attori Giorgio Careccia e Palma Spina che interpreteranno testi appositamente scelti sull’argomento. L’evento è promosso e organizzato dal C.I.D.I. (Centro Iniziativa Democratica Insegnanti), dalla Biblioteca Provinciale “Pasquale Albino”, dalla Società Dante Alighieri Comitato di Campobasso, dall’A.N.P.I. (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) Comitato Provinciale di Campobasso, dall’Associazione Culturale Officina Sociale Campobasso e da Libera. Tutti i brani che verranno letti durante il pomeriggio sono tratti da differenti testi presenti nel catalogo della Biblioteca provinciale di Campobasso “P. Albino”, selezionati con la consulenza del direttore Vincenzo Lombardi e montati opportunamente dai bibliotecari della struttura provinciale. I rappresentanti di tutte le associazioni coinvolte si sono detti felici di poter dar vita unitamente ad una manifestazione incentrata sulla necessità di ricordare, sempre e comunque, i mali prodotti dall’uomo e dalle sue folli ideologie nel corso del XX secolo. "Il C.I.D.I. è un'associazione professionale che realizza l'unità dei docenti intorno agli obbiettivi del potenziamento della scuola pubblica al fine di attuare i valori della Costituzione, pertanto non può sottrarsi al dovere di organizzare momenti di riflessione su pagine oscure della nostra storia”, ha dichiarato la professoressa Marialuisa Forte presidente C.I.D.I. Campobasso. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Andrea Vertolo, presidente dell’associazione Officina Sociale che ha aggiunto: “La collaborazione tra diverse associazioni è la prima forma di prevenzione sociale alla solitudine e alla ghettizzazione umana e sociale.” “Ricordare la Shoah è dotarsi di quello strumento democratico che si chiama corresponsabilità e partecipazione civile alle dinamiche della vita democratica, oggi duramente e pervicacemente offesa”, ha aggiunto Franco Novelli, presidente di Libera, mentre la professoressa Bibiana Chierchia, presidente della società Dante Alighieri Comitato di Campobasso, ha sottolineato come “Ci sono ferite crude e indelebili che bruciano nella memoria collettiva di popoli e secoli: ricordare l'orrore della Shoah e di tutti gli stermini del '900 è per tutti noi un'urgenza collettiva.”
Grande festa dei cori polifonici molisani Oggi, l’Associazione A.CO.M.“Cori del Molise”, organizza una giornata di festa gione Molise, e con canti a cori riuniti. Il Presidente della FENIARCO Sante Fornasier ha rivolto un caloroso saluto a tutte le associazioni corali italiane che, come la nostra associazione corale molisana, da decenni diffondono l’amore e la passione per il canto corale alle nuove e alle vecchie generazioni: “Da trent’anni cantiamo insieme, cori di tutta Italia, conservando, diffondendo, incremen-
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di Giuseppe Saluppo
tando un patrimonio culturale immenso", così Sante Fornasier presidente nazionale Feniarco. "Da trent’anni lavoriamo in squadra, dando prova che a volte l’insieme è più che la semplice somma delle parti. Da trent’anni mostriamo che la passione può più delle leggi quadro, più delle sovvenzioni milionarie, più degli apparati. Da trent’anni cantiamo un’Italia bella, piena di speranza,
all’altezza dei suoi compiti. E per tanti anni ancora vogliamo continuare a mettere la nostra passione nel canto corale, offrendoci e offrendo musica a tutti. Vogliamo continuare a cantare il lato migliore del nostro Paese e portarlo in Europa e nel mondo. Vogliamo continuare a dare agli italiani di ogni età la possibilità di crescere, formarsi, vivere accompagnati dalla bellezza del canto".
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Campobasso
26 gennaio 2014
Presentata domanda all’Agenzia del demanio in base all’articolo 56 bis del Decreto del Fare
S’è aperta una seconda via per riavere indietro il Distretto militare di Via Verdone Della faccenda se ne sta occupando l’ufficio patrimonio, che da queste colonne andiamo segnalando come esempio di efficienza e tempestività La caccia al Distretto militare di Via Verdone è ancora aperta da parte del Comune. Che ha molto da farsi perdonare per l’occasione andata in fummo per sua unica colpa allorché era stato raggiunto l’accordo con il ministero della Difesa che prevedeva il ritorno in proprietà dello stabile in cambio di una palazzina in Via Garibaldi, a ridosso del vecchio, dismesso, e cadente mattatoio, per sistemare i pochi militari e qualche amministrativo che ancora permane. Inutile piangere sul latte versato, ma quella è stata un’occasione più unica che rara per riavere indietro il Distretto dopo decenni di un contenzioso di cui, peraltro, si sono perse le tracce. Dalle nebbie delle incertezze, degli errori, delle colpe che finora hanno impedito al Comune di riappropriarsi del Distretto, come gli toccherebbe, essendo venuta meno clamorosamente la destinazione originaria in base alla quale è stato concesso il suolo comunale su cui è stata edificata la struttura, è spuntato l’articolo 56 bis del “Decreto del Fare” che indica gli immobili del patri-
monio statale che possono essere trasferibili, i soggetti che possono avanzare richiesta di acquisizione, e i tempi e i modi della procedura. A Palazzo san Giorgio un solo ufficio poteva occuparsene per competenza, per capacità d’applicazione, per determinazione e, difatti, se ne sta occupando: ovvero l’ufficio patrimonio, che da queste colonne andiamo segnalando come esempio di efficienza peraltro misconosciuto, anzi avversato, in quanto, per quelle sue ca-
ratteristiche, estraneo al corpus municipale. Sul Distretto ora ci sono buone prospettive se, come risulta, avendo il Comune inviato la domanda all’Agenzia del demanio agli inizi di novembre, dall’Agenzia è arrivata la comunicazione dell’accettazione e dell’avvio dell’istruttoria della pratica che, per legge, deve concludersi entro 60 giorni. Esiziale però rimane il parere del ministero della Difesa. Che tutto dovrebbe fare, tranne confermare la funzio-
nalità dell’immobile ai fini militari. E’ sotto gli occhi di tutti che di militare in Via Verdone non c’è più niente; non ci sono militari innanzitutto, né vengono svolte funzioni di valenza pubblica (il servizio di leva per dire). Insomma, dietro la facciata, un apparato di pura e semplice rappresentanza. Con a disposizione una struttura immobiliare di dimensioni sproporzionate che, al contrario, potrebbe diventare un bene strategico alle funzioni pubbliche locali. Nella do-
manda avanzata dal Comune la finalità è “per uffici” in uno con le risorse finanziarie dedicabili alla manutenzione e alla valorizzazione del bene stesso. Va da sé che al percorso amministrativo e burocratico, se davvero l’amministrazione di Palazzo san Giorgio è determinata a riavere il Distretto, va affiancato un percorso parallelo fatto di convinzione, di sollecitazioni, di rassicurazioni da svolgere ai piani alti e decisionali a Roma presso l’Agenzia del demanio e, in particolare, al ministero della Difesa. Il Distretto è stato ad un passo dal tornare nella disponibilità di Campobasso e dei campobassani, fallito nel momento in cui pur avendo appaltato i lavori della palazzina da cedere in cambio, l’amministrazione comunale non è stata in grado di evitare la revoca del finanziamento e il fallimento dell’intera operazione. Creando un danno sesquipedale al patrimonio collettivo e alla sua immagine. C’è da sperare che l’esperienza possa servire da lezione. Per arricchire il patrimonio collettivo e rifarsi un’immagine. Dardo
“Cambia il modo di fare la spesa” Grave 27enne Per la Coldiretti la forte crisi occupazionale modifica le abitudini CAMPOBASSO. La forte crisi occupazionale ed economica che investe l’Italia, ma in modo particolare il Molise, con la decadenza di importanti centri industriali regionali, sta modificando sia il modo di fare la spesa sia i rapporti tra generazioni, anche dei molisani. Rispetto al rapporto abituale con il negozio di fiducia, aumenta la tendenza a recarsi in diversi esercizi commerciali per acquistare il prodotto in offerta, magari aiutati da internet e volantini sui quali è guerra nel pubblicizzare offerte speciali e sconti. Secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, il 71 per cento dei consumatori dichiara di confrontare con più attenzione, rispetto al passato, i prezzi. Mai come nel passato sottolinea la Coldiretti Molise fare la spesa è diventata una sfida
alla ricerca della maggiore convenienza che richiede fatica e tempo, portando i consumatori a fare la spola tra diversi negozi per risparmiare. Da segnalare - registra la Coldiretti Molise - la tenuta degli acquisti diretti dal produttore agricolo, come ha dimostrato il successo e l’afflusso di consumatori alle iniziative di Campagna Amica di Coldiretti a Campobasso, dove è particolarmente apprezzato il favorevole rapporto qualità/prezzo e la genuinità dei prodotti offerti. Con la crisi economica e la crescita della disoccupazione, inoltre, sono le pensioni a “salvare” i bilanci per più di una famiglia su tre. E’ quanto emerge da un sondaggio on line divulgato in occasione dell’Assemblea, cui ha parteci-
pato una nutrita delegazione di molisani, della Federpensionati Coldiretti, la più grande associazione italiana di pensionati del lavoro autonomo, alla quale aderiscono settecentomila agricoltori, di cui oltre dodicimila molisani. Dal sondaggio scaturisce che - sottolinea la Coldiretti Molise - il 93 per cento degli italiani ritiene che la presenza di un pensionato in famiglia sia una vera e propria fortuna, con una netta inversione di tendenza nella percezione del ruolo degli anziani rispetto al passato. In particolare ben il 37 per cento sostiene che un pensionato in famiglia sia determinante per contribuire al reddito, mentre il 35 per cento lo considerata un valido aiuto per accudire i nipoti al di fuori degli asili e della scuola. “
ferita all'addome Indagini della Squadra Mobile su quanto accaduto alla giovane donna
CAMPOBASSO. E’ ricoverata all’ospedale Cardarelli in prognosi riservata una 27enne di Campobasso, residente in via Sicilia. La giovane, intorno alle 22.00 di venerdì, è stata trasportata al pronto soccorso del nosocomio di contrada Tappino con una vasta e profonda ferita di arma da taglio all’addome tanto da raggiungere e lesionare anche la milza. La donna, prima di perdere i sensi, ha raccontato di essersi ferita con un coltello mentre era intenta a sbucciare dei tuberi. Il fatto è accaduto poco dopo le 21.00 in una casa della periferia di Busso, di proprietà dei genitori della ragazza. La dottoressa che ha visitato la 27enne, alimentando dei dubbi sulla corrispondenza del tipo di ferita con la versione fornita dalla giovane, ha informato dell’accaduto le forze dell’ordine, in particolar modo la Squadra Mobile della Polizia di Stato giunta sul luogo dell’episodio con una Volante. Il tipo di taglio, infatti, farebbe pensare non ad contatto accidentale tra la lama ed il corpo della donna, ma forse ad un tentativo di suicidio (modello karakiri) se non di un accoltellamento. Dalle prime indiscrezioni sembrerebbe esserci stato un litigio tra la ragazza ed i suoi familiari prima che la 27enne venisse trasportata al pronto soccorso. Nulla però è ancora stabilito. La realtà dei fatti emergerà solo al termine delle indagini degli agenti della Mobile che in queste ore stanno ascoltando le persone presenti al momento dell’incidente. Inoltre gli inquirenti avrebbero sequestrato anche il coltello che avrebbe provocato la ferita della donna.
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Isernia
26 gennaio 2014
Feci umane davanti al Comune Singolare protesta a Venafro. La denuncia presentata dal sindaco Sorbo VENAFRO. Feci umane lasciate davanti alla porta d’ingresso del municipio di Venafro. Nella notte tra mercoledì e giovedì ignoti si sono recati dinnanzi alla sede di Palazzo Cimorelli dove, appunto, hanno “abbandonato” un sacchetto di plastica rinvenuto poi dai dipendenti comunali solo al momento dell’apertura dell’edificio. Il primo cittadino, Antonio Sorbo, ha denunciato il fatto alle forze dell’ordine che ora indagano sull’accaduto. Diverse le manifestazioni di solidarietà nei confronti dei lavoratori e degli amministratori dell’ente da parte dei cittadini e di alcune associazioni operanti sul territorio. Un gesto di “sdegno” di protesta contro possibili scelte dell’Istituzione non condivise da parte di alcuni cittadini che, certamente, non hanno imboccato la giusta strada per tentare di ri-
solvere possibili ed eventuali problemi residenti nel centro abitato di Venafro. Certamente questo gesto “dettato da una disfunzionalità celebrale di alcuni elementi della città – il commento comune di alcuni residenti – non ha nulla a che vedere con la possibilità di minacce esplicite vero il Sindaco o la giunta. Si tratta solo di un ignobile gesto che dimostra l’inciviltà di alcune persone che non sanno cosa sia il dialogo, l’unico valido strumento per cercare di risolvere eventuali problematiche”. “Quello che è successo – le parole dei sindaco Sorbo – è certamente un fatto grave ma dal mio punto di vista non è un atto intimidatorio, perché se qualcuno pensa di intimidirci con questi mezzi significa che non ha capito niente, bensì uno sfregio volgare e vergognoso alle istituzioni democratiche e all’intera
comunità venafrana fatta di persone serie, oneste e laboriose. Ho formalizzato una denuncia alla procura della repubblica. Spero che i responsabili vengano individuati e puniti come
Liquami smaltiti nei campi Il fatto è accaduto a Sant'Elena Sannita Indagini sono in corso SANT’ELENA SANNITA. Liquami delle aziende zootecniche smaltiti nelle campagne. Le foto pubblicate sono state scattate nella zona di Sant’Elena Sannita e documentano uno sversamento di scarti avvenuto sul terreno. Qualcuno lo vociferava da tempo. Altri ignorano che si tratti di un reato ambientale e, in quanto tale, perseguibile penalmente da parte della
giustizia poiché fortemente inquinante e suscettibile di compromettere la salubrità dell’area, del terreno e delle falde acquifere. Sta di fatto che, dalle informazioni raccolte, la pratica non è stata commessa solo una volta e dai miasmi seguiti all’illecito sversamento tutto fa pensare che trattasi di rifiuti provenienti da allevamenti. Ma il fenomeno
si sarebbe ripetuto proprio qualche giorno fa, sempre nelle campagne di Sant’Elena Sannita, sebbene non nello stesso punto. Le aziende zootecniche sono numerose nei territori limitrofi, sebbene gli autori di questo scempio rimangano ignoti. La quantità di liquami sversati, tuttavia, è notevole e, dalle verifiche svolte, non esistono aziende zootecniche di grandi dimensioni nel territorio comunale. Ciò fa ritenere che il materiale provenga da fuori. Supposizioni che, proprio a tutela della corretta gestione delle aziende presenti nell’area del Molise interno, dovranno essere verificate dagli organi competenti. Lo smaltimento degli scarti delle stalle (in questo caso, come mostrano le foto, sono allo stato fluido) vanno smaltiti a norma di legge. Ciò significa che hanno un costo che, evidentemente, è stato aggirato con questa pratica abusiva e inquinante a danno dell’ambiente e delle popolazioni residenti. E’ stato presentato un esposto al Corpo Forestale dello Stato.
meritano. Un fatto è certo: questo atto vile non è stato compiuto da persone per bene ma da vigliacchi abituati a vivere nell’ombra dell’illegalità e nel degrado morale e civile. Hanno usato la materia prima che me-
glio sanno maneggiare… Se questi vigliacchi sono stato costretti, seppure per una notte, ad uscire dall’ombra significa che stiamo operando bene, che siamo sulla strada giusta. Si rassegnino: seppure con grande fatica e tra mille difficoltà anche a venafro è partito quel processo di cambiamento che non potrà essere fermato da questi atti vili. Per ora non conosciamo chi ha agito stanotte, ma possiamo sforzarci nell’individuare i mandanti morali, quei personaggi che hanno rappresentato o rappresentano le istituzioni e che esasperando scientificamente e continuamente i toni della polemica politica usando argomenti spesso pretestuosi, strumentali e falsi, contribuiscono a creare quel clima di ostilità verso le istituzioni nel quale gli idioti vigliacchi, come quelli che hanno agito l’altra notte, si muovono a loro agio”.
L’Arma setaccia il territorio Cantieri sotto sequestro e lavoro nero nelle maglie dei Carabinieri
ISERNIA. Cantieri sequestrati per circa un milione di euro e dieci le persone denunciate. Questo il bilancio dell’attività svolta dai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro nelle ultime ore sul territorio pentro. I militari hanno posto i sigilli a quattro fabbricati in fase di realizzazione, in quanto è stata riscontrata l’assenza delle necessarie concessioni edilizie. Per altri quattro cantieri, invece, è scattato un provvedimento di sospensione dei
lavori per violazioni alle norme in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro. I carabinieri hanno, quindi, eseguito ulteriori accertamenti atti a verificare l’impiego di lavoratori a nero e la verifica ha dato esito positivo. Ed ecco che sono scattati i provvedimenti: dieci denunce e multe per un valore complessivo di 20mila euro. Le zone passate al setaccio dagli uomini dell’Arma sono quelle a ridosso della provincia casertana.
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Termoli
26 gennaio 2014
Zuccherificio, solo un acconto per i crediti ai biewticoltori TERMOLI – Non belle notizie per i bieticoltori che vantano crediti dallo Zuccherificio per circa cinque milioni di euro: l’azienda potrebbe pagare al momento un acconto di due milioni e mezzo di euro e per il rimanente si vedrà appresso. Questo è quanto scaturito dall’incontro tra l’amministratore delegato, Alberto Alfieri, il "procuratore speciale", Nicola Baranello, l’assessore regionale all’Agricoltura, Vittorino Facciolla, le associazioni dei bieticoltori e le organizzazioni agricole. La società saccarifera comunque ha chiesto ai bieticoltori uno storno sul prezzo delle barbabietole, una rinuncia di cinque euro e dieci centesimi a tonnellata sulla base di quanto previsto dall’accordo interprofessionale. La delusione dei bieticoltori è espressa sa Salvatore Montanaro dell’Abi Cast: “Non siamo assolutamente soddisfatti dell’esito dell’incontro. Certo è che i bieticoltori hanno bisogno di liquidità quindi intanto vogliamo riscuo-
Ai bieticoltori la solidarietà dei sindacati agroalimentari
tere i due milioni e mezzo di euro annunciati per fine mese e poi, una volta riuniti intorno al tavolo, rinegozieremo la trattativa per cercare la migliore soluzione possibile”. A questo punto le associazioni bieticole hanno chiesto nuovamente di entrare nella gestione diretta dello Zuccherificio in vista della prossima campagna
Trasporto pubblico urbano: scongiurato il fermo dei servizi della Gtm TERMOLI – L’amministrazione comunale comunica alla cittadinanza, che a seguito dell’incontro tenutosi presso il Municipio, a cui erano presenti il vicesindaco e assessore ai trasporti Vincenzo Ferrazzano, il dirigente Andrea Russi e i rappresentanti della Gtm, è stato raggiunto un accordo attraverso il quale l’azienda ha deciso di revocare il fermo del trasporto pubblico locale annunciato per la giornata di lunedì 27 gennaio. A seguito del colloquio, l’Amministrazione comunale ha assunto l’impegno di rappresentare alla Regione Molise le istanze relative ai crediti vantati dalla Gtm, al fine di permettere all’azienda stessa di poter continuare a garantire i livelli minimi di erogazione dei servizi di trasporto pubblico urbano. Si ribadi-
sce, quindi, che i servizi di trasporto urbano continueranno ad essere regolari. La Gtm, che vanta dei crediti dalla Regione Molise, aveva deciso di sospendere il servizio avvissando gli utenti con dei volantini asffissi all’interno dei bus urbani: “Si avvisano i signori utenti che a far data da lunedì 27 gennaio 2014, a seguito della mancata erogazione delle risorse economiche dovute alla nostra azienda da parte del Comune e della Regione Molise, non saremo in grado di garantire i servizi di trasporto pubblico locale nel comune di Termoli. Pertanto i servizi si svolgeranno regolarmente solo fino alle ore 24 del 26 gennaio 2014 . Per ora la protesta è rientrata ma si attende sempre, e al più presto, una risposta dalla Regione Molise.
Presentazione de “Il Veleno del Molise” TERMOLI – Oggi, alle ore 9 nel cinema Oddo, si terrà un convegno sull’emergenza ambientale in Molise intitolato “Eppure il vento soffia ancora”. Per l’occasione verrà presentato “Il veleno del Molise.Trent’anni di omertà sui rifiuti tossici”.Tra gli altri saranno presenti l’autore Paolo De Chiara, il giornalista Pino Aprile che ha scritto “Il sud puzza” e Vincenzo Musacchio, presidente della commissione regionale anticorruzione. “Hanno dipinto per anni il Molise come un’isola felice – ha detto De Chiara - una terra tranquilla, calma. Un paradiso, un’oasi di verde e di brava gente. I problemi sono stati buttati sotto il tappeto. Un grosso tappeto per nascondere i tanti mali. Causati soprattutto dalla malapolitica. Incapace di gestire la cosa pubblica. E le mafie sono arrivate...”.
saccarifera. “Non ci fidiamo di come stanno andando le cose – ha sottolineato Montanaro - e vogliamo seguire direttamente l’azienda dal momento che siamo i principali creditori e rappresentiamo quasi il settanta per cento del valore”. Prossima riunione giovedì 30 gennaio per approfondire le reciproche proposte.
TERMOLI – Sulla vicenda dello Zuccherificio è giunta la solidarietà delle organizzazioni sindacali agroalimentari. “Visto l’ultimo incontro tenutosi presso lo Zuccherificio del Molise tra le associazioni bieticole e il management della società – ha detto il segretario regionale della Uila – Uil Raffaele Primiani -, esprimo profonda preoccupazione e vicinanza al mondo agricolo poiché impensabile andare a modificare un accordo siglato nel mese di novembre 2012 per il conferimento della barbabietola per la campagna saccarifera 2013. Non credo ci sia bisogno di ricordare all’opinione pubblica ancora una volta l’importanza strategica dello Zuccherificio del Molise per l’occupazione nel nostro territorio e la parallela importanza quindi di mantenere in vita quel mondo agricolo, da troppo tempo bistrattato da “occasionali manager” grazie ai quali stiamo perdendo la credibilità nei confronti di aziende agricole più che mai sfiduciate.Troppo spesso – continua il segretario - vengono chiesti sacrifici ai più deboli a causa di scelte amministrative “poco fortunate”, personale avventizio mandato a casa prima del previsto, riduzione del personale in pianta stabile, soppressioni di accordi contrattuali e richiesta di ulteriore sacrifici ai produttori di barbabietola da zucchero. Nello stesso tempo venivamo a conoscenza di servizi e consulenze iper-pagate e di quantomeno dubbia utilità per il proseguo dell’attività saccarifera. Per il bene del territorio e a difesa della dignità di ogni lavoratore che gravita attorno allo Zuccherificio del Molise – conclude Primiani - auspico che si trovi un accordo che dia fiducia al mondo agricolo e susseguente continuità aziendale”.
Sostegno alle imprese, incontro alla confcommercio TERMOLI - Misure di sostegno alle imprese previste dalla linea di intervento "Sostegno mirato e veloce per le imprese e il lavoro" riferito al Par Molise 2007-2013. Questo è quanto ha illustrato l’assessore regionale alle Attività produttive, Massimiliano Scarabeo, durante una riunione che si è tenuta nella sede della Confcommercio cittadina. “L’iniziativa – ha detto Scarabeo - rappresenta un altro passo in avanti per cercare di favorire la ripresa economica e l’occupazione nella nostra regione e aiuta le imprese locali nell’utilizzo dell’innovazione e la ricerca, favorendo l’incremento
della produttività e la crescita dell’imprenditorialità nel Molise. La dotazione finanziaria del Programma, consente di attingere alle agevolazioni in favore delle Pmi, in forma di aiuti in regime "de minimis" ed in "esenzione", ovvero attraverso finanziamenti in conto capitale e di prestiti a tasso agevolato. Il tessuto imprenditoriale della nostra Regione – conclude l’assessore - , sta rispondendo in maniera positiva a questi interventi mirati e concreti, il che vuol significare che si sta lavorando nella giusta direzione cercando di dare le risposte ad un settore importante dell’economia regionale”.
Anche oggi porte aperte all’Istituto “Boccardi” TERMOLI. Anche oggi dalle ore 15,30 alle ore 18,30 il pomeriggio è dedicato all’iniziativa “Porte aperte”all’Istituto Tecnico Commerciale “G. Boccardi”. Il personale docente e non docente é a disposizione per far visitare l’Istituto e i suoi laboratori informatici, linguistici, di chimica e fisica oltre alle aule Lim, la biblioteca e la spaziosa e attrezzatissima palestra. Gli indirizzi proposti si suddividono in: Amministrazione Finanza e Marketing (Ex-Ragioneria), Relazioni Internazionali per il Marketing (Linguistico), Sistemi Informativi Aziendali (Ex-Programmatori), Turistico e corsi
serali per adulti e lavoratori. C’è la possibilità di conseguire anche la Patente Europea del Computer (Ecdl). Il Boccardi, inoltre, è l’unica scuola del Molise autorizzata dal Ministero al rilascio del diploma Esabac: un solo esame di stato, due diplomi. Il diploma Esabac, oltre a fornire una approfondita formazione linguistica, dà accesso direttamente anche alle università francesi. Molti stage in Italia e all’estero vengono promossi per facilitare l’apprendimento delle 4 lingue straniere studiate nei diversi indirizzi: inglese, francese, spagnolo e tedesco. Per sostenere
l’obbligo scolastico (stabilito per legge fino al 2° anno di scuola superiore), il Consiglio d’Istituto dell’Itc Boccardi ha deliberato un contributo pari a 50euro per l’acquisto dei testi scolastici, in favore di tutti gli iscritti alla classe prima, per il prossimo anno scolastico 2014 15; 10 borse di studio di 100 euro caiascuna, per i frequentanti la classe prima nel corrente anno scolastico che riporteranno la migliore media allo scrutinio finale. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito dell’Istituto: http://www.itcboccardi.it.
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Termoli
26 gennaio 2014
Processo troppo lungo, imprenditore risarcito con 30mila euro BASSO MOLISE – E’ alle prese con un procedimento giudiziario che dura da quasi 25 anni ed ora ha ottenuto giustizia con un lauto risarcimento. Attore della vicenda un imprenditore del basso Molise che, all’epoca dei fatti, vantava crediti da alcuni suoi clienti ai quali aveva effettuato alcune forniture ma senza ricevere il corrispettivo per svariati motivi. Si affidò alla Giustizia per recuperare il dovuto ma vanamente per le lungagini procedurali. Stanco di attendere l’imprenditore si rivolse allo Studio Legale dell’Avvocato Valentina Bozzelli, che ha suggerito e curato il ricorso per irragionevole durata delle procedure. La Corte d’Appello di Bari, preposta per com-
petenza territoriale a occuparsi del caso ha stabilito un risarcimento di 30mila euro per l’imprenditore. “E’ utile sapere – chiarisce l’Avvocato Valentina Bozzelli – che la disciplina dell’equa riparazione per l’irragionevole durata del processo (cosiddetta Legge “Pinto”) trova applicazione anche nella procedura fallimentare, in quanto la nozione di procedimento presa in considerazione dall’art.6, paragrafo 1, della Convenzione europea per i diritti dell’uomo, riguarda tutti i processi che appartengono alla giurisdizione, essendo condotti sotto la direzione o la vigilanza di un Giudice a garanzia della legittimità del loro svolgimento”.
Presentata con un convegno Cratere, sindaci soddisfatti per gli impegni la “Scuola del gusto” Larino – Si è tenuto ieri nell’auditorium dell’Istituto Tecnico Agrario e per Geometri “San Pardo” il convegno che da il via al secondo percorso formativo della “Scuola del gusto”, che vedrà in primo piano l’extravergine d’oliva e l’olivicoltura. Al convegno sono stati presenti diversi operatori del settore e tra questi il Presidente nazionale dell’Associazione, Enrico Lupi, che ha fatto una panoramica sulla cultura dell’olio extravergine, come simbolo della dieta
mediterranea, del ricco patrimonio di cultivar che rappresentano l’eccellenza italiana nel mondo, oltre alla valorizzazione del paesaggio olivicolo, rilevandone il valore culturale e ambientale. Marco Tagliaferri, nutrizionista e divulgatore della dieta mediterranea, ha affrontato i temi legati agli aspetti nutrizionali e salutistici mentre Maurizio Corbo, funzionario Arsiam e capo panel, ha illustrato gli aspetti cruciali della qualità dell’olio dall’olivo alla bottiglia,
tra cui la tutela dell’importante patrimonio olivicolo molisano con le sue diciotto cultivar autoctone. Il mondo produttivo è stato rappresentato da Alessandro Patuto, Presidente della Cooperativa Olearia Larinese, che ha spiegato l’importanza dell’unione nella filiera. Moderatore e animatore del confronto Pasquale Di Lena, ex Segretario Generale dell’Enoteca italiana di Siena, ideatore di molte iniziative di successo nella promozione e tutela delle ricchezze enogastronomiche e culturali del nostro Paese, tra cui la stessa Associazione. “Il corso e il convegno cadono proprio nell’anno del ventennale dell’Associazione Nazionale delle Città dell’Olio – ha detto Sebastiano Di Maria, ideatore e coordinatore della Scuola del Gusto - nata a proprio a Larino nel dicembre del 1994, rappresentano un primo tributo all’Associazione che ha come compiti principali quello di divulgare la cultura dell’olivo e dell’olio di qualità”.
presi dalla regione
BASSO MOLISE - Il comitato dei Sindaci del cratere si è detto soddisfatto per l’esito dell’ultima riunione con il presidente della Regione Paolo Di Laura Frattura e con il consigliere delegato Salvatore Ciocca, in cui sono stati affrontati i tanti problemi irrisolti della ricostruzione post sisma. Il governatore ha spiegato che la Giunta sta valutando se procedere con la modifica alla legge istitutiva dell’Agenzia di Protezione civile, oppure, attraverso un Regolamento attuativo da concordare con i Sindaci, disciplinare il prosieguo delle attività definendo ruoli, competenze, snellimento delle procedure e risorse economico - strumentali a disposizione dei Comuni per il futuro. In particolare i Sindaci del cratere hanno richiesto di poter contare sulla disponibilità di personale, assunto direttamente dai Comuni, ossia le attuali 48 unità. Frattura ha garantito che sarà completato a breve il lavoro di verifica della copertura finanziaria di tutti gli interventi già finanziati, all’esito del quale si provvederà al pagamento delle spettanze agli aventi diritto. Per la copertura degli interventi di ricostruzione per il 2014 saranno a disposizione 60 milioni di euro. Frattura ha precisato che altri interventi saranno affrontati in un prossimo incontro.
Pulizia del litorale sud molisano CAMPOMARINO – Ennesima iniziativa di Ambiente Basso Molise per ripulire, monitorare e tutelare un tratto di costa molisana ricco di fauna e dune naturali. La zona, attualmente interessata
dal progetto Life Maestrale, è un Sito di Interesse Comunitario (SIC) e, come purtroppo gran parte dei litorali italiani, nella stagione invernale diventa ricettacolo di rifiuti di ogni tipo. L’appunta-
mento è per questa mattina alle ore 10, sulla strada che da Campomarino lido (S.S. 16) va in direzione Foggia per circa 3,5 km. (sulla destra c'è un impianto per l'allevamento del pesce, dopo circa 100
mt sulla sinistra c'è un ampio spazio per parcheggiare - (prima del ponte). Gli organizzatori suggeriscono ai partecipanti di presentarsi preferibile muniti di guanti da lavoro.
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26 gennaio 2013
Pagina redazionale singolarmente autogestita Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto
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