26 giugno 2014

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 131 - GIOVEDÌ 26 GIUGNO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno ai precari della Protezione Civile

L'Oscar del giorno lo assegniamo ai precari della Protezione. I 100 giovani assunti dall'Agenzia di Protezione civile del Molise oggi rischiano di non potere più lavorare. Hanno manifestato il proprio pensiero di dissenso rispetto all'assenza di istituzioni e sindacati rispetto alle problematiche sollevate. Non sono i soli a ritrovarsi in questa situazione viste le crisi che stanno interessando altre realtà. Ed allora l'Oscar se lo meritano pienamente i precari della Protezione civile che reclamano il lavoro e di essere, almeno, ascoltati.

Il Tapiro del giorno a Vittorino Facciolla

Il Tapiro del giorno lo diamo a Vittorino Facciolla. L'assessore all'Ambiente si dichiara contento per il riconoscimento che l'Unesco ha inteso riservare all'area di Collemeluccio in alto Molise. Ma, poi, sulla questione delle pale eoliche proprio nella sua zona resta sempre in silenzio. E' pur vero che, unitamente al collega Petraroia, ha presentato un testo di legge per correggere le sbavature che potrebbero esserci nel futuro prossimo. Infatti sospende i termini dei procedimenti in corso per le autorizzazioni già richieste per la costruzione e l’esercizio degli impianti.


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26 giugno 2014

Una legge entrata in vigore ieri di fatto impedisce al Consiglio regionale di cercare-trovare casa I bandi regionali sono spesso fatti male ed anche sfortunati

Dovesse essergli sfuggito andiamo noi in soccorso del presidente del Consiglio regionale Vincenzo Niro. Per dirgli che da ieri, 24 giugno, è entrato in vigore la legge 23 giugno 2014, numero 89, che ha convertito il decreto-legge del 24 aprile 2014, numero 66, legge pubblicata sulla gazzetta ufficiale 143 del 23 giugno. L’articolo 24 (Disposizioni in materia di locazioni e manutenzioni di immobili da parte delle pubbliche amministrazioni) per Niro e per il Consiglio regionale del Molise che hanno avviato un bando per reperite nuovi locali da destinare all’istituzione e ai suoi rappresentanti (vedi la Gazzetta del 24 giugno) è un boccone amaro da mandare giù. Infatti, il legislatore ha inserito le Regioni tra gli enti pubblici che devono sottostare alla predetta legge, in particolare, al rispetto del parametro metri quadrati per addetto, all’utilizzo degli immobili pubblici disponibili o di parte di essi, anche in condivisione con altre amministrazioni pubbliche, compresi quelli di proprietà degli enti pubblici, e al rilascio di immobili condotti in locazione passiva in modo da garantire per ciascuna amministrazione, dal 2016, una riduzione, con riferimento ai valori registrati nel 2014, non inferiore al 50 per cento in termini di spesa per locazioni passive e non inferiore al 30 per cento in termini di spazi utilizzati negli immobili dello Stato. Giocoforza dovranno cambiare rotta, e darsi da fare nel cercare e trovare soluzioni diverse da quelle pensate. Insomma, una brutta botta per le ambizioni locative della presidenza del Consiglio che forse già pregustava di poter

disporre di 3500 metri quadri e di ambienti rappresentanza idonei al rango dei rappresentanti. Già nell’articolo del 24 giugno però abbiamo fatto cenno alla legge che per la razionalizzazione della spesa pubblica ha messo nel mirino i fitti passivi e la necessità di eliminarli

man mano, utilizzando i beni patrimoniali e demaniali in sostituzione, per cui il bando che ha promosso la verifica di strutture private dalle metrature gigantesche, ci sembrava fuori luogo. Ora anche fuori tempo. Il bando era stato possibile in quanto emanato in un arco di tempo che consentiva alle Regione di poter provvedere alle proprie necessità logistiche al di fuori di ogni limitazione di legge. Da ieri, invece, con la conversione del decreto legge del 24 aprile 2014, numero 66, anche le Regioni sono tenute, con effetto immediato, a adeguarsi. Una tagliola scattata all’ultimo momento. Diversamente il 4 luglio, data di scadenza delle offerte per i nuovi ambienti del consiglio regionale, il presidente Niro avrebbe potuto prendere in esame le tre soluzioni richieste e ritenute praticabili, ovvero: una superficie di almeno 1300 metri quadri idonei alla collocazione di non meno di 50 dipendenti; una superficie di almeno 2000 metri quadri idonei alla collocazione di 100 persone e una superficie di 3500 metri quadri oltre ad a un ambiente di forma regolare non inferiore a 400 metri quadri da destinare ad aula consiliare, e sceglierne una. Per come è stata confezionata la terza soluzione, ci era parsa quella che più sarebbe stata gradita. Anche perché probabilmente più delle altre rispondente alle necessità della presidenza, dei consiglieri e dell’apparato burocratico. A nostro modo di vedere, leggendo le caratteristiche costruttive, i metri quadri, gli ambienti, corrispondente anche al nome, al cognome e all’indirizzo del costruttore che si sarebbe voluto favorire. Dardo

Per il consigliere regionale Monaco non sembrano esserci le basi per la discussione

"Sanità, si perde tempo"

CAMPOBASSO. “Sono decisamente amareggiato. La seduta straordinaria di consiglio di martedì altro non è stato un modo per temporeggiare, per dilatare ancora di più i tempi nel dover prendere decisioni serie, responsabili ed efficaci a favore della nostra sanità e, di questo, non posso che prenderne atto". Lo sostiene il consigliere regionale, Filippo Monaco. "Sono dispiaciuto soprattutto del fatto che si è persa una ulteriore occasione per poter risollevare un settore, quello della sanità, che riguarda l’80% della spesa pubblica” -

alza la voce il consigliere regionale Filippo Monaco di fronte a quello che egli afferma essere “l’ennesimo escamotage adottato dal Consiglio regionale di non discutere le modifiche da apportare al Piano di Rientro dal disavanzo sanitario”. Dopo aver illustrato la mozione riguardante il presidio ospedaliero San Timoteo di Termoli, che raccoglie le istanze provenienti dai cittadini e dai comitati in difesa della sanità bassomolisana, il vice presidente di Palazzo Moffa ha dovuto, suo malgrado, accettare il rinvio della trattazione come richiesto dal consigliere Totaro.

“Naturalmente, nonostante l’amarezza, grido forte che non mi fermo di certo qui. Insieme ai comitati civici che spontaneamente sono nati a difesa della sanità -e mi riferisco in particolar modo al Comitato San Timoteo di Termoli del quale sono un umile portavoce – porterò le istanze e le richieste di modifiche al Piano Sanitario illustrate questa mattina in ogni sede di discussione: dalle commissioni e nuovamente in Consiglio. Di certo oggi, dopo l’ennesimo schiaffo alle responsabilità, farò sentire ancora più forte la mia voce a tutela del popolo molisano e del loro diritto alla salute”.


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26 giugno 2014

Sono vent’anni che il turismo molisano è stato lasciato andare alla deriva, con gli Enti provinciali commissariati e l’Azienda di Termoli a vivacchiare

230mila euro per il turismo e parlano di programma di promozione Con quella cifra, nelle regioni in cui il turismo è un argomento serio, provvedono alle piccole spese di rappresentanza. Finalmente, però, si fa largo l’idea dell’Agenzia regionale per il turismo Alla delibera della giunta regionale che ha stanziato 230mila euro per le attività turistiche 2013 hanno avuto l’improntitudine di darle la dignità di un Programma di promozione del turismo. Con quella cifra, nelle regioni in cui il turismo è un argomento serio e una componente essenziale del prodotto interno lordo (Pil), provvedono alle piccole spese di rappresentanza. La giunta regionale in carica dunque non s’è distaccata di un millimetro dalla pochezza programmatica e gestionale delle giunte precedenti. Né, peggio ancora, ha modificato il contenuto ìlare delle dichiarazioni dell’assessore al ramo il cui contenuto vacuo e vago ci piace riportarlo per intero: “ Credo molto nelle peculiarità del nostro territorio e nella capacità imprenditoriale di chi già opera nel comparto turistico (perciò siamo messi così male! –ndr). Il turismo quale fonte di entrate per l’economia della nostra regione che, con le peculiarità legate al territorio, alla natura e all’ospitalità, deve rappresentare il volano della ripresa del Molise. Di questo sono particolarmente convinto”. I 230mila euro tra l’altro sono il risultato di un residuo attivo di 50.813 euro del capitolo 53148 del bilancio 2011, e di un residuo di 229.177 euro del capitolo 53170 del bilancio 2009. Alla pochezza delle risorse

non si sono fatti scrupolo di aggiungere la sfrontatezza di far passare lo stanziamento come una espressione della volontà dell’esecutivo capeggiato da Frattura. Sono soldi non spesi in passato, che dovrebbero trovare destinazione a sostegno (generico) del turismo scolastico (60mila euro), del turismo sociale (50mila), degli eventi fieristici (20mila), delle manifestazioni più radicate e rappresentative (20mila), degli eventi regionali (60mila/ vuoi vedere che ci attingono per i 50anni della Regione!- ndr), e dei progetti speciali (20mila). Con un briciolo di dignità istituzionale, il presidente Frattura, l’assessore Scarabeo e gli altri componenti l’esecutivo, avrebbero dovuto rifiutarsi di apporre la propria firma sull’atto deliberativo lasciando il compito ad uno dei tanti dirigenti con una propria determinazione. E’ tempo di smetterla con le prese in giro e con i rattoppi. Sono vent’anni che il turismo molisano è stato lasciato andare alla deriva, con gli Enti provinciali commissariati e l’Azienda di Termoli lasciata vivacchiare. Vent’anni senza produrre una legislazione ad hoc che riuscisse ad armonizzare gli operatori turistici, che desse obiettivi, che fosse sorretta da un programma a lungo termine e, soprattutto, da un plafond finanziario adeguato.

Il turismo è servito a riempire la bocca agli amministratori di tutti i livelli e di tutti i ranghi; gente che sulla materia trova facile andarsene per i rami, non avendo un’idea, ch’è una, né una cultura turistica sulle specificità ambientali, paesaggistiche, storico-artistiche del Molise. Pappagalli. In questo quadro di negatività a cambiare indirizzo sta per intervenire un fattore esterno al turismo, un fattore economico-sociale: la questione del personale del Korai, un ente strumentale della Regione che ha trattato e, per quanto può, tratta d’ambiente e, tangenzialmente, di turismo. Pur di dare a quel personale un’alternativa alla annunciata chiusura dell’ente, all’assessore Nagni , che ne ha parlato al presidente Frattura, è tornata alla ribalta l’idea già vecchia di 10 anni di istituire un’Agenzia turistica regionale, eliminando gli Enti provinciali per il turismo e l’Azienda di soggiorno di Termoli. Un solo riferimento amministrativo e gestionale, un solo perno intorno al quale far ruotare la programmazione turistica, un solo volano per dare dinamismo e incisività allo sviluppo del turismo molisano. Idea, anche questa, in quanto valida, quindi impegnativa, lasciata in parcheggio da una classe politica regionale che non ha saputo cogliere, né, probabilmente, ha voluto cogliere, le poche occasioni che le sono state date. L’Agenzia era una di queste. Che, come diciamo, grazie alle pressioni generate dalla situazione di precarietà di alcuni enti strumentali e sub-regionali, è stata accolta come manna dal cielo. Potendo, a costo zero, dare certezza di lavoro a chi rischia di perderlo e, finalmente, uno strumento programmatico e operativo al turismo. Dardo

La Regione e la distruzione del turismo

L'intervento

di Florindo Di Lucente

Ho pensato a lungo se intervenire o meno sulla questione, sollevata da Proloco e Associazioni culturali, della discutibile ripartizione dei contributi alle attività turistiche operata dalla Regione; mi sono deciso a farlo perché chiamato in causa dalla lettera aperta inviata agli organi d’informazione delle Guide Turistiche della provincia di Isernia, che ringrazio di cuore per gli apprezzamenti tributati al lavoro da me svolto in veste di assessore provinciale al turismo con il progetto IserniaInsieme. Da amministratore ho sempre considerato il turismo materia da affrontare con rigore e umiltà, perché uno dei maggiori ostacoli che determinano il suo mancato sviluppo è l’estrema leggerezza - per non dire faciloneria e inadeguatezza - con la quale la classe politica affronta un settore che è in realtà molto più complesso di altri, perché implica il coinvolgimento di quasi tutti gli altri settori economici e quindi richiede un’azione politica estremamente articolata. Un serio progetto di sviluppo turistico, infatti, non può prescindere da un’analisi puntuale delle necessità, da una chiara individuazione dei ruoli tra pubblico e privato, da un’adeguata legislazione, da interventi sulle infrastrutture, i trasporti, i servizi, la ricettività, le professionalità, il settore agroalimentare, l’artigianato tipico, da una programmazione seria e ragionata delle politiche sui beni e le attività culturali; non può prescindere, soprattutto, da una lavoro

scrupoloso, paziente e continuo che porti a trasformare le dotazioni esistenti in prodotti turistici, all’adozione di adeguate politiche dei prezzi, all’individuazione e all’approccio dei mercati di riferimento e che, infine, riesca a monitorare gli effetti delle azioni per verificarne la effettiva validità in termini di aumento delle presenze e incremento della ricaduta economica. Altrimenti sono solo chiacchiere. Come quelle che si fanno da ormai troppi anni in tutte le campagne elettorali, dove lo sviluppo del turismo è sempre al primo posto nei programmi politici. Chiacchiere, solo chiacchiere: le azioni che seguono sono sempre approssimative, scomposte e inutilmente dispendiose. Il progetto IserniaInsieme, che con la mia struttura mettemmo in piedi e al quale le Guide Turistiche nella loro lettera fanno riferimento, era un progetto che muoveva da una visione complessa e complessiva del settore turistico, pur partendo da azioni semplici, in grado da un lato d’incrementare la domanda, stimolando la crescita del numero di visitatori, e parallelamente di migliorare l’offerta, mettendo a punto tutti i servizi connessi. Sul fronte della promozione e della commercializzazione, abbiamo quindi reso la nostra offerta turistica più allettante sotto il profilo economico, grazie a un contributo ai gruppi sul costo del viaggio, all’adozione di tariffe alberghiere più congrue e alla concessione del servizio gratuito di guida turistica. Tutto questo reso possibile dallo strettissimo rapporto di colla-

borazione instaurato con albergatori, ristoratori, agenti di viaggio, guide, associazioni, Comuni. Analogo discorso vale per le Associazioni culturali e per le Proloco. Da assessore al turismo ho lavorato molto alla costituzione di un coordinamento delle manifestazioni culturali che effettivamente avessero rilevanza turistica, vale a dire quelle che hanno, per caratteristiche, tradizione ed organizzazione, un effettivo potenziale attrattivo nei confronti del turista (si badi bene, non il compaesano del paese a fianco, ma il turista vero, quello che viene da fuori regione, che alloggia, consuma il caffè, pranza al ristorante, che, insomma, produce economia per il territorio...). Ebbene, tutto questo a quanto pare non è servito a molto, se si è tornati a operare una ripartizione che ignora del tutto manifestazioni obiettivamente rilevanti, come la Pezzata, il Festival della Zampogna, la ‘Ndocciata, la Mostra del Vino Pentro, l’Eddie Lang, i Presepi nel Presepe, il Festival Mario Lanza o quello del Folklore, per citarne solo alcune, a vantaggio di non meglio specificate “Manifestazioni estive”, in qualche caso “Musicali e danzanti” o addirittura “Triangolari di calcio”. Il presidente della Proloco di Capracotta ha parlato di ripartizione secondo il manuale Cencelli, ma forse è pure peggio: a quanto pare ci sono feste patronali super partes, buone a destra quanto a sinistra, sconosciute alla maggioranza dei molisani (figuriamoci dei turisti!), che invece per la Regione sono evidentemente imprescindibili elementi nello sviluppo del turismo, tanto che continua a finanziarle con

parte dei fondi (già di per sé esigui) destinati al turismo. Non importa se poi in quel paese non c’è nemmeno uno straccio di albergo che potrebbe beneficiare delle presenze generate dalla festa del Patrono o se non possiamo manco portarci un pullman di turisti perché le strade sono impraticabili... In fondo è un’annosa continuità a connotare queste scelte: la continuità nell’avere una visione miope del turismo o, meglio, nel non averla affatto; la continuità degli amministratori nell’intraprendere scelte immotivate e inefficaci, come quella d’incentivare la costituzione di Sistemi Turistici Locali privi di senso, scatole vuote costruite a tavolino con il solo scopo d’intercettare risorse pubbliche per destinarle a non meglio precisate azioni promozionali; la continuità nel negare la giusta considerazione verso quanti al turismo e alla cultura dedicano le loro energie, siano essi imprenditori, operatori o volontari; la continuità nell’approssimazione, nella totale assenza di una strategia unitaria e sinergica, nello spreco di risorse, nella prosecuzione di azioni assolutamente improduttive, quando pure non dannose per il nostro fragile sistema economico. Ma è il destino del turismo: tutti ne parlano, nessuno sa come si fa e quelli che lo sanno non vengono in alcun modo considerati da una politica che, per ignoranza o per malafede, continua a disperdere risorse in regalie. E così il turismo, “volano di sviluppo del Molise”, in realtà in Molise non si farà mai e rimarrà per chissà quanto ancora ciò che è sempre stato: chiacchiere, solo chiacchiere...


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25 giugno 2014

Pur volendo, non riusciamo a indicare al cittadino molisano e ai lettori un intervento strutturale ed organico che permetta al governo regionale di attribuirsi una misura concreta, una soluzione esaustiva, una promessa mantenuta

Fintanto rimarranno le leggi scandalo 30 del 2005 e 33 del 2006, non ci sarà riduzione della spesa pubblica né riorganizzazione della Regione Chiacchiere al vento. Così vanno catalogate, e non diversamente, le parole spese e da spendere da parte degli amministratori regionali per definire gli obiettivi programmatici che intendono raggiungere nel corso della loro (sempre più) contestata permanenza al timone delle sorti del Molise. L’errore grave che si commette è quello di non richiamare in cronaca e alla mente gli incontri, le riunioni e le assemblee indetti, e i proclami fatti circolare allo scopo di creare attenzione e credibilità intorno alle figure e alle scelte dei responsabili di Palazzo Vitale. Errore che non commettiamo essendo presi e compresi nel riportare in cronaca tutte le parole e le promesse ammannite dal più prolifico, in fatto di iniziative a vuoto, degli assessori regionali: Michele Petraroia. Il quale appena pochi mesi fa è stato al centro di una numerosa compagnia (il dirigente regionale del servizio competente, le rappresentanze territoriali di Cgil, Cisl, Uil, Csa e Diccap del comparto Funzione pubblica, i delegati sindacali aziendali della dirigenza regionale, il Presidente e i componenti del Comitato Unico di Garanzia dell’amministrazione regionale) per affrontare e discutere della riorganizzazione dell’amministrazione regionale, del contenimento della spesa pubblica, della rimodulazione delle responsabilità dirigenziali, oltre che degli uffici e dei servizi. Un cumulo di proposti che sono rimasti tali: propositi. Perché della riorganizzazione sono stati avviati alcuni aggiustamenti che promettevano bene (la nomina dei quattro direttori d’area) ma il rimanente poi è finito nella solita ragnatela di clientele,

amicizie, comparaggi, compromissioni e si sta andando avanti a spizzichi e bocconi. Del contenimento della spesa mancano dati certi e accertabili, per cui bisogna giocoforza prendere per buone le indicazioni di una riduzione scaturita dai pensionamenti e prepensionamenti, ma non delle consulenze, degli incarichi e degli affidamenti all’esterno. L’aspetto che vogliamo sottolineare è la grande differenze tra il detto e il fatto da parte della giunta regionale che per il 2013 s’era prefissati questi obiettivi, annunciandoli con non poca enfasi e sicumera: la razionalizzazione della spesa, con particolare riferimento alla riduzione dei costi interni d’esercizio e alla dematerializzazione delle attività; la razionalizzazione dei percorsi procedurali e dei tempi di lavoro, in una logica di progressiva informatizzazione dei processi e di omologazione e interfacciabilità dei sistemi informativi; la valorizzazione delle competenze professionali del lavoro pubblico, attraverso la programmazione e la diretta realizzazione di iniziative per la formazione continua delle risorse umane amministrate, orientate all’aggiornamento delle conoscenze, allo sviluppo di nuove competenze e alla ricerca di modelli di lavoro innovativi, fondati sul miglioramento delle relazioni interne e sulla valorizzazione della comunicazione, sulla condivisione dei metodi di lavoro e degli obiettivi di risultato. La pomposità dei propositi è tutta nella terminologia e nella fraseologica, pari solo alla loro vuotaggine. Infatti, lasciando perdere la “dematieralizzazione delle attività (!)”, la “interfacciabilità dei sistemi informativi (!)”, abbiamo soluzioni quali, ad esempio, l’introduzione del protocollo unico informatico che

però, a distanza di mesi dalla sua introduzione, non trova piena applicazione per un evidente difetto di conoscenza e praticabilità del sistema stesso da parte del personale. Sicché, finora, il rimedio s’è rivelato peggiore del male. Gli obiettivi erano e sono rimasti principi generali, enunciazioni, ipostesi, auspici. Difatti, pur volendo, non riusciamo a indicare al cittadino molisano e ai nostri lettori un intervento strutturale, che sia uno, che permetta al governo regionale di attribuirsi una misura concreta, una soluzione esaustiva, una promessa realizzata. Difatti, si parla ancora di riorganizzazione dell’amministrazione regionale perché il procedimento avviato con la nomina dei quattro direttori d’area va avanti con interventi tampone, dettati dal maturare delle circostanze (pensionamenti e prepensionamenti; introduzione, fusione e cancellazioni di servizi ed uffici ad capocchiam, cioè al di fuori di una visione d’assieme delle risorse umane, dei carichi di lavoro e delle professionalità), per cui il pastrocchio finale sarà la sommatoria dei favori, delle ricompense, delle gratificazioni elargiti per meriti politici, per compiacenze e per lecchinaggio. E fintanto rimarrà il tabù delle leggiscandalo la 30 del 2005 e la 33 del 2006, che riguardano il personale dipendente della categoria "D", profili professionali "Dl" e “D3”, non ci potrà essere una effettiva riduzione della spesa pubblica né una vera riorganizzazione generale dell’amministrazione regionale. E tantomeno un barlume di equità. Sarà pertanto la Regione Molise di sempre. Dardo

Nulla di fatto dall'incontro tra i sindacati, la Regione e l'azienda sugli esuberi

Ex Cattolica, situazione in stallo CAMPOBASSO. Si è concluso in tarda serata l’incontro tra la Regione Molise, la Fondazione Giovanni Paolo II e le organizzazioni sindacali. "Con rammarico - scrive Vasile della Fiasl - si prende atto che i sacrifici economici fatti dai lavoratori della Fondazione non hanno sortito alcun effetto perché la dirigenza dell’istituto di cura mantiene l’esubero di personale infermieristico dichiarato a gennaio 2013 che già a gennaio 2015, al termine dell’accordo di solidarietà, potrebbe trasformarsi in licenziamento collettivo. Naturalmente il sindacato rigetterà di nuovo con forza tali determinazioni perché è stato dimostrato con appositi studi in base alle norme sull’accreditamento che non esiste alcun esubero. La Regione dal canto suo chiede conto del mancato raggiungimento del badget assegnato avvertendo che, se le posizioni della Fondazioni rimanessero inalterate, si potrebbero preve-

dere ulteriori riduzioni al tetto di spesa deliberato ed autorizzato negli anni passati. In conclusione, dall’incontro non sono emerse novità importanti rispetto alla stipula dell’accordo di ottobre 2013; per questo motivo si prevedono ulteriori battaglie sindacali atte a risolvere definitivamente questa vertenza, per ridare fiducia ai professionisti che ivi continuano a lavorare con il solito impegno di sempre nonostante la drastica riduzione dei propri stipendi, la mancata corresponsione degli arretrati contrattuali dall’anno 2008 e degli incentivi di produttività dall’anno 2011. Entro fine luglio si terrà un ulteriore incontro di verifica presso la regione Molise e subito dopo, se permangono le solite criticità denunciate dalla dirigenza della Fondazione, il sindacato valuterà in apposite assemblee le iniziative da intraprendere per salvaguardare gli attuali livelli occupazionali".


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26 giugno 2014

Sul futuro dell’eolico e degli affari connessi si vuole giocare la partita decisiva

Una proposta di legge ad “Usum Delphini?” Nemmeno il tempo di apprezzare la giunta regionale per aver dato parere negativo a tre parchi eolici nel Basso Molise, precisamente a S. Martino in Pensilis (due impianti) e a Montorio nei Frentani, ecco spuntare con una rapidità assoluta e inattesa, la proposta di legge a firma degli assessori Facciolla e Petraroia noti per essere severi tutori del territorio e dell’ambiente fuori dal Molise (il caso di Morcone –ndr) e meno severi nel Molise, tant’è cha a S. Martino in Pensilis le torri eoliche sono ormai il fondale paesaggistico prevalente. E’ bastato che la giunta mettesse in discussione i predetti impianti (delibere 259, 261 e 266 del 20 giugno) perché sorgesse incontenibile la voglia dei due assessori di porsi il problema dell’energia alternativa e di formulare una proposta di legge per arrivare entro un anno al massimo, all’approvazione di un piano energetico regionale. Strumento con il quale la Regione Molise intende stabilire quali sono le zone del territorio dove non sarà in alcun modo possibile installare pannelli fotovoltaici e torri eoliche. Se non ci fosse la macchia del sospetto che i due assessori si siano mossi non appena l’esecutivo di Palazzo Vitale ha dato un segnale di resipiscenza politica e di senso di responsabilità amministrativa aderendo al parere negativo espresso dalla

Direzione regionale dei Beni culturali e paesaggisti, cui andrebbe dato un attestato di merito per la tenacia con cui difende il territorio molisano dalle forme di speculazione deleteria, e così facendo ha messo in discussione gli impianti di San Martino e quello di Montorio nei Frentani, potremmo apprezzate apertis verbis l’iniziativa di Facciolla e Petraroia e l’urgenza con cui vogliono arrivare alla realizzazione di un piano energetico regionale. Cosa che non ci viene di fare avendo, come diciamo, il sospetto che tanta cura e rapidità siano sì finalizzati al piano energetico regionale, ma soprattutto a salvaguardare gli impianti che stanno a cuore a Facciolla e al sodale Petraroia. Nella proposta di legge infatti è inserita una norma di salvaguardia che letta bene e criticamente lascia intendere ciò che abbiamo appena detto. Infatti, per il tempo strettamente necessario alla definizione del piano energetico di cui sopra, la proposta di legge sospende i termini dei procedimenti in corso per le autorizzazioni già richieste per la costruzione e l’esercizio degli impianti. Ossia li mantiene in vita. E mantenendoli in vita avranno la possibilità magari di essere esclusi dalle zone del Molise che il piano energetico andrà ad in-

dividuare come intangibili sotto il profilo ambientale, ovvero precluse ai pannelli fotovoltaici e alla torri del vento. Un giochetto di alta classe; una mossa strategica che conferma la speciosità di talune iniziative che all’apparenza si mostrano apprezzabili e condivisibili ma ad una seppure superficiale analisi critica mostrano spesso una pesante strumentalità. Dardo

"Noi abbandonati da tutti" Grido di allarme dei 100 precari dell'Agenzia di Protezione civile CAMPOBASSO. Ieri mattina nei pressi della sede dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile, a Campobasso, alcuni rappresentanti dei 108 precari, non riammessi, dell’Agenzia stessa hanno lanciato un grido d’allarme, rappresentati da Davide Vitiello e Cristian De Paola. In sintesi ciò che hanno lamentato è la precarietà da oltre 5 mesi e il futuro incerto e senza possibilità di ammortizzatori sociali. Un duro attacco poi alle Istituzioni ed ai sindacati, assenti, in quanto al famoso Tavolo tenutosi in Prefettura, nel febbraio 2014, dove a sedere erano sindacati, istituzioni regionali e parlamentari molisani non è stato dato nessun seguito.

Dei 208 solo 100 sono stati reinseriti e fino al 30 giugno. Poi cosa accadrà? Il Coordinamento ha presentato alla stampa una proposta, inviata al Governatore Frattura, in cui chiedono che dal 1° luglio vengano reiseriti tutti i 208 dipendenti a part-time, in modo da non escludere nessuno, per un certo numero di anni, tempo che dovrebbe servire per una riorganizzazione generale ed una soluzione. Il grido d’allarme nasce dal fatto che dal mese di febbraio nessuno si è più interessato alla loro sorte, istituzioni e sindacati, come se con il reinserimento delle 100 unità tutto fosse stato risolto. Ora la parola passa al governatore Frattura.


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26 giugno 2014

Arriva il Papa, la città si fa bella. Nella parte in cui passerà il pontefice. Altrove sarà quella di sempre: poco pulita, poco curata, poco apprezzata. Alterazione della realtà. Non un bell’esempio di amministrazione e di amministratori che non si fanno scrupolo di mistificare e in questo loro modo di essere mistificatori generosamente assistiti, anzi invogliati dal vescovo Bregantini, che del pontefice ha autorizzato la commercializzazione dell’immagine. Sorta di simonia e di spettacolarizzazione di una presenza alla quale è stata tolta ogni retorica di santità. Vescovato e amministrazioni locali: fraseggio

duettistico in perfetta sintonia, alla ricerca entrambi di un’ammirazione che difficilmente gli potrà venire data la povertà e la limitatezza del contesto in cui il papa si muoverà, incontrerà, pregherà (miserevole oltre ogni confronto il palco allestito al Romagnoli); l’alterazione dell’ambiente e dei luoghi che lo vedranno muoversi e arrivare è la istantanea che resterà all’archivio della Regione quale riflesso incontenuto delle alterazioni politiche, amministrative, sociali e morali con cui si governano le istituzioni e la collettività. Anche quella della fede. (Dardo)

Campobasso

ARRIVA IL PAPA …

Scompare Biblioteca Albino a breve il maestro Pettinicchi la chiusura per mancanza di volontà e soprattutto di cultura di Massimo Dalla Torre Non è possibile far morire la cultura, specialmente in una Paese che un tempo era la culla del sapere. Questo in estrema sintesi il commento, per quello che vale, alla notizia che il primo luglio chiuderà i battenti al pubblico la biblioteca Albino. Luogo in cui moltissimi nel corso degli anni hanno attinto pur di essere in grado di elevare il grado di conoscenza che specialmente nel Molise è a parametro zero. In queste ore che sui vari social network, sulla stampa locale, si è levato un grido di sconcerto e d’indignazione vogliamo aggiungere la nostra voce all’indirizzo di chi è aculturato, privo di sensibilità e soprattutto cosparso di ignoranza crassa. Ingredienti che

hanno portato a morte sicura quello che è il patrimonio letterario molisano. Un patrimonio che non può essere abbandonato a se stesso. Un patrimonio che racconta la storia di una comunità che naviga a vista specialmente quando si parla e si scrive di cultura. Un qualcosa d’inaccettabile e incomprensibile che la dice lunga di come ancora una volta l’apparire, che questa volta è palese, è meglio di essere. Condizione che porta a doversi arrendere dinanzi a logiche che non sono accettabili specialmente se si pensa che senza cultura non c’è futuro; e il futuro del Molise è segnato da tempo. Un futuro senza basi, in cui domina la non certezza fatta esclusivamente di menefreghismo che alimenta la volontà

di affossare ancora di più l’essere e lo riporta ai primordi. Essere senza spina dorsale costituita non da ossa ma da piccoli tasselli di pagine di cui nessuno può fare a meno; ecco perché ci ribelliamo alla decisione di privare la città di un’agorà, anche se la parola riferita a Campobasso è grossa. Una città che, se si dovesse arrivare a serrare i cancelli della struttura di Via D’Amato e Via Garibaldi, è bene che si nasconda con la speranza che la dabbenaggine non valichi i confini regionali, cosa di cui dubitiamo fortemente. Vivere senza cultura è uguale a non vivere, non perché mancano i sostentamenti ma perché la non possibilità di avere un punto di riferimento per la mente significa cancellare volutamente un tratto di quello che è stato. Due aspetti importanti che si nascondono dietro inaccettabili scuse legate forse ad una parola che va di moda: la sprending rewiew. Scuse meschine che insultano chi in anni di dedizione nel silenzio, ha cercato di dare una dimensione superiore a quello che è. Scuse dietro cui si cela la non comprensione che il patrimonio librario è l’humus di una comunità. La quale, visto le cose come stanno, sarà costretta a breve, almeno che non si trovi la soluzione, a dover leggere sulla porta d’ingresso di questa città in cui domina il non senso, il cartello con su scritto: Fallimento perché la cultura non si apprende in biblioteca ma… a voi il luogo più idoneo, qualora esista un luogo simile specialmente in città.

Era nato a Lucito e si era formato alla scuola di Trivisonno

CAMPOBASSO. Si è spento nelle ultime ore, Antonio Pettinicchi. Era nato a Lucito nel 1925. Si è formato all’Accademia di Belle Arti di Napoli sotto la guida severa ed attenta di Lino Bianchi Barriviera e Emilio Notte. La sua attività incisoria e pittorica è testimoniata dalla partecipazione a numerose mostre e rassegne di carattere nazionale e internazionale, fra cui: quattro edizioni della Quadriennale Nazionale di Roma (tra il 1952 e il 1965), la XXVIII Biennale Internazionale di Venezia, sette edizioni della Biennale Nazionale della Grafica Contemporanea di Venezia (dal 1955 al 1967), numerose mostre in collaborazione con il gruppo degli Incisori Veneti oltre alle cinque edizioni del Premio Termoli, per citarne solo alcune. Sue opere sono presenti in importantissime collezioni pubbliche e private, fra le quali citiamo: Ca’ Pesaro, Galleria Internazionale d’Arte Modena, Venezia; Civica raccolta delle stampe Achille Bernarelli, Castello Sforzesco, Milano; Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma; Raccolta disegni e stampe, Galleria Uffizi. La sua complessa formazione di pittore cominciò quale allievo di Amedeo Trivisonno che, avendolo alunno al Magistrale, ne scoprì le doti incoraggiandolo: “tu in questa scuola non ci devi stare, devi fare l’artista!” Dopo l’esordio come “figurativo” sviluppò in maniera precisa e marcata il suo “segno” per merito di Emilio Notte (di formazione futurista), il più importante artista napoletano del dopoguerra). In seguito pur rimanendo nell’ambito della figurazione, con il tempo, riuscì a “trasformare la figura umana”. E’ questa la sua caratteristica principale: grazie al pennello ed ai colori mostrare contemporaneamente l’esterno (sembianze fisiche) e l’interno (realtà interiore) dei soggetti raffigurati. Necessarie ovviamente una valida conoscenza dell’anatomia nonché una sconvolgente capacità di scavare nel profondo dell’Animo.


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Campobasso

26 giugno 2014

Polo civico, opposizione propositiva e responsabile Propositivi e responsabili. I consiglieri di opposizione del Polo civico scalpitano e, anche se bisogna aspettare ancora un po’ per la prima seduta consiliare, i neo eletti Michele Scasserra, Alberto Tramontano, Marialaura Cancellario, Francesco Pilone, Enrico Perretta e Michele Corabo, assente per motivi di lavoro, hanno voluto incontrare la stampa per chiarire subito in che modo intendono lavorare per far sentire il fiato sul collo alla maggioranza guidata da Antonio Battista. Nonostante il risultato elettorale abbia premiato più le liste che il candidato sindaco, gli esponenti del Polo civico sono soddisfatti dell’esito del voto. “Il gruppo è ed è rimasto compatto – ha detto Scasserra – non faremo solo opposizione, il nostro sarà un controllo attento, verificheremo ogni azione amministrativa ma saremo anche propositivi, pronti a cogliere ogni iniziativa valida, soprattutto a livello europeo, da sottoporre all’attenzione del Consiglio”. E proprio per verificare l’effettiva possibilità di concretizzare dei progetti per la città, Scasserra ha preannunciato un viaggio di lavoro a Bruxelles con i colleghi del Polo civico che hanno tutta l’intenzione di proseguire il cammino politico riproponendosi anche ai prossimi appuntamenti elettorali. In-

I consiglieri Scasserra, Pilone, Tramontano, Cancellario, Perretta e Coralbo pronti a tenere l’amministrazione sotto controllo

tanto, però, i consiglieri guardano al Comune e all’azione amministrativa che Battista metterà in campo con la maggioranza di centrosinistra checome ha fatto notare Tramontano – “è uno strano centrosinistra composto per metà da esponenti della precedente amministrazione di centrodestra, ci saranno crisi di identità – ha commentato ironicamente

Tramontano – per Battista non sarà facile amministrare e, di sicuro, ci saranno problemi fin dalla prima seduta consiliare”. Anche Cancellario ha posto l’accento sulle difficoltà che il neo sindaco, inevitabilmente, incontrerà nel tentativo di governare con i transfughi e, nell’analizzare il voto, Cancellario ha evidenziato la scarsità di presenze femminili. Considerando

Raccolta differenziata, Durante: “L'amministrazione metta in campo il progetto di sperimentazione presentato da Lab” Sulla vicenda relativa alla raccolta differenziata nella città di Campobasso, e sulle polemiche generate negli ultimi giorni, interviene Michele Durante, consigliere comunale del Movimento Lab: "C'è stata molta polemica nei giorni scorsi in città sulle responsabilità del disservizio nella raccolta differenziata: esse ci sono e derivano dalla cattiva informazione, certo, ma prima di tutto dai comportamenti poco civili di tanti nostri concittadini. C'è bisogno di un cambio di marcia, attraverso la volontà politica di dare

corso finalmente a una raccolta differenziata degna di questo nome anche a Campobasso. Ho presentato il progetto di sperimentazione della differenziata in città già dalle primarie - prosegue Durante - e lo riproponiamo ora con Lab alla nuova amministrazione come uno dei primi impegni da assolvere. Il progetto prevede una sperimentazione da effettuare su un comparto chiuso, quello di via Scardocchia, con raccolta spinta e tracciabilità dei rifiuti; questo comporterà l'acquisizione di un dato scientifico da

parte dell'amministrazione, che potrà così gestire in modo più equo anche le imposte relative. Dopo la prima sperimentazione si procederà all'estensione della raccolta in tutta la città. Intanto va assolutamente allargato l'ambito, con il servizio in associazione, ai comuni di Ferrazzano, Mirabello, Ripalimosani e Oratino. I cittadini poi dovranno fare la loro parte - conclude Durante -perché non si ha diritto di lamentarsi se per primi si trasgredisce al dovere di tenere un comportamento civile".

che, molto probabilmente, due elette del Pd entreranno in Giunta, resteranno in Consiglio solo Marialuara Cancellario e la collega del Movimento Cinque Stelle Paola Felice. Dei sei consiglieri eletti con il Polo Civico Enrico Perretta è l’unico alla prima esperienza amministrativa. “Sono pronto a dare il mio contributo e a mettere a disposizione la mia

esperienza personale e lavorativa non appena avrò conosciuto più a fondo gli ingranaggi della macchina amministrativa”. Non è mancato un riferimento ai ricorsi elettorali per cui il Polo Civico non ha alcun interesse. “Sono stato assessore regionale durante una consiliatura interrotta per motivi formali, di fronte alla volontà degli elettori – ha detto Scasserra sarebbe assurdo cercare il ricorso e appigliarsi a piccoli vizi di forma”. Dello stesso avviso anche Pilone. “Le elezioni si vincono nelle urne e non in tribunale anche se – ha precisato - dopo gli starni episodi e gli errori commessi durante lo spoglio elettorale, sarebbe opportuno organizzare dei corsi di formazione per gli scrutatori e fare in modo che arrivino preparati all’appuntamento elettorale”. Infine, ma non meno importante, la questione della possibile chiusura della biblioteca Albino. “Tutti parlano di crescita culturale ma finora - ha concluso Scasserra - non ho sentito Battista prendere una posizione forte sull’Albino”. Teresa Manara

Programmazione europea 2014-2020 , incontro a Palazzo san Giorgio sull’agenda urbana

Programmazione europea 2014-2020 sull’Agenda urbana , incontro a palazzo San Giorgio. Si è tenuto l’altro ieri pomeriggio, presso il Comune di Campobasso, si è tenuto un incontro, convocato su iniziativa del primo cittadino di Campobasso Antonio, che ha visto la partecipazione, oltre che del sindaco del capoluogo, anche dei sindaci dei Comuni di Baranello, Campodipietra, Matrice, Mirabello Sannitico, Oratino, Ripalimosani. Alla presenza dei rappresentanti della Regione Molise, si sono affrontate le tematiche riguardanti la Programmazione europea 20142020 nell’ambito dell’Agenda Urbana, avendo come obiettivo lo sviluppo ed il miglioramento dei servizi di tutta la vasta area dei Comuni che gravita attorno alla città di Campobasso. In occasione dell’incontro si sono gettate le basi per l’individuazione di una strategia comune da sostenere nel percorso che porterà all’individuazione dei progetti finanziati dall’Europa e destinati alle aree urbane, che coinvolgerà nell’immediato futuro anche le ulteriori istanze del mondo della ricerca, della cultura, del volontariato e dello sport dell’intera area.



TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 131 - GIOVEDÌ 26 GIUGNO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

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Isernia

26 giugno 2014

Centro storico, le nuove iniziative E' nata un'apposita associazione per rivitalizzare la parte più caratteristica della città

ISERNIA. E’nata per volontà di alcuni commercianti del Centro Storico di Isernia per rivitalizzare e tutelare la zona antica della città di Isernia. L’ Associazione “Isernia Centro Storico” sarà il punto di riferimento per tutti coloro che operano nel settore del commercio e dell’artigianato: “Abbiamo deciso di creare quest’associazione - dice il presidente Paolo Fava, titolare del bar KlesFive – per garantire ai commercianti della zona del centro storico di Isernia un punto di aggregazione, di discussione e di risoluzione delle tante problematiche che dobbiamo affrontare quotidianamente. Cercheremo di essere noi stessi in prima persona a proporre la soluzioni agi organi competenti e a manifestare direttamente le nostre necessità. Inoltre organizzeremo anche una serie di iniziative volte e rivitalizzare la zona dove operiamo”. L’associazione “Isernia Centro Storico” ha inoltre aderito a FederimpreseItalia, associazione di ca-

tegoria e società di servizi che garantirà una serie di agevolazioni per quanto riguarda tutti i servizi necessari alle imprese associate: “Abbiamo voluto stipulare un accordo con la sede regionale di Fe-

derimpreseItalia – dice ancora Fava – perché è un’associazione giovane, apolitica e molto attenta alle problematiche delle piccole e medie imprese. FederimpreseItalia ci garantirà un appoggio nella no-

stra attività sindacale e una serie di servizi utili alle nostre imprese con sconti particolari. Siamo certi che sarà una collaborazione fruttuosa e duratura”. A giorni partirà la campagna associativa, mentre

sono già in cantiere una serie di iniziative interessanti: “A giorni partiremo con la campagna associativa che avrà un costo minimo e i cui proventi saranno tutti riutilizzati per le attività che andremo a svolgere per il beneficio di tutti – dice ancora Fava –abbiamo già proposto già alcune iniziative all’amministrazione comunale tra cui l’organizzazione di una 4 giorni di Jazz nelle principali piazze del centro storico di Isernia. Inoltre, sempre con un nostro sollecito, abbiamo invitato la stessa amministrazione a gestire nella maniera più opportuna l’afflusso di ambulanti in occasione della Notte Bianca e dell’arrivo di Papa Francesco, in modo tale da noi penalizzare le attività commerciali della zona antica della città che proprio in qui giorni potrebbero tirare una boccata d’ossigeno visto il notevole affluso di gente previsto. Vogliamo ringraziare gli assessori Di Baggio e Galasso che si sono messi a nostra disposizione per qualsivoglia necessità”.

Di Nucci alla guida Collemeluccio, c’è l’ampliamento Approvato dal programma Unesco dell'imprenditoria il progetto per l'area interna alto molisana femminile

L'organismo interno alla Camera di commercio affidata alla giovane di Agnone ISERNIA. Lunedì 23 Giugno 2013, presso la Camera di Commercio di Isernia, si è insediato il nuovo Comitato per la Promozione dell’Imprenditorialità Femminile.Le nuove componenti sono: Serena Di Nucci, in rappresentanza del settore Commercio, eletta Presidente all’unanimità, Grazia Paola Castorina in rappresentanza del Consiglio Camerale, Donatella Iacobucci per la Confartigianato, Rosa Mainella per la Coldiretti e Gianna Maria Scarabeo per l’Associazione Industriali. Il CIF durerà in carica fino al 2017 e sarà supportato, per la Segreteria organizzativa, dall’ Azienda S.E.I. – Azienda Speciale della Camera di Commercio.Il Comitato, che richiama gli obiettivi del Protocollo di Intesa siglato, lo scorso 20 febbraio 2013, tra il MISE, la PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI – Diparti-

mento per le Pari Opportunità, e l’UNIONCAMERE NAZIONALE, promuove e sostiene la diffusione della cultura d’impresa femminile. Il Presidente della Camera di Commercio, Pasqualino Piersimoni, porgendo i suoi personali saluti e auguri, e quelli di tutto il Consiglio Camerale, ha auspicato al Comitato un buon lavoro e ha offerto alle sue componenti il supporto e la collaborazione sinergica dell’Ente Camerale nella gestione delle attività che verranno messe in campo a favore delle imprese in rosa del territorio.Ci attiveremo al più presto con un programma concreto e mirato a interventi formativi e di assistenza e con l’attenzione rivolta a settori e problematiche di rilievo quali, tra le altre, quelle relative all’accesso al credito, al marketing territoriale, alla gestione ambientale – ha dichiarato la giovane Presidente Serena Di Nucci.

PIETRABBONDANTE. Un importante obiettivo è stato raggiunto nell’ultima sessione dell’International co-ordinating Council del programma Mab Unesco, svoltasi in Svezia dal 10 al 13 giugno scorsi. L’approvazione della proposta di ampliamento e ridenominazione della Riserva Mab di Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise e l’ inserimento nel World Network Biosphere Reserve al fine di promuovere su scala internazionale lo scambio di studi, ricerche, strumenti di monitoraggio, percorsi educativi, formativi e partecipativi realizzati all’interno delle Riserve stesse. Il Programma MAB (Man and the Biosphere) è stato avviato dall’UNESCO negli anni ’70 allo scopo di migliorare il rapporto tra uomo e ambiente e ridurre la perdita di biodiversità attraverso programmi di ricerca e capacity-building. In tutto il mondo vi sono attualmente 631 Riserve della Biosfera in 119 paesi, di cui 10 in Italia. Tra le dieci aree MAB italiane ben 2 (Montedimezzo e Colle Meluccio) appartengono al Molise e sono le aree di più antica costituzione insieme a quella del Circeo, il loro riconoscimento è in-

fatti avvenuto nel 1977. L’ ampliamento della superficie complessiva dell’area MAB molisana da 637 a 25.268 ettari, che comprende l’intero territorio di sette Comuni della Provincia di Isernia, è sicuramente una delle iniziative di maggior successo della Regione Molise in termini di visibilità a livello internazionale in grado di accrescere sensibilmente il Turismo e di conseguenza il benessere non solo dei Comuni coinvolti ma dell’intero territorio molisano e consentirà sicuramente

di acquisire maggiore consapevolezza di quanto il Turismo e l’Ambiente possano rappresentare una valida risorsa per il rilancio della nostra economia. In tal senso un plauso va a tutti gli attori coinvolti in questo importante percorso che dà lustro alla nostra Regione. In primis i comuni dell’Assomab, Carovilli, Chiauci, Pescolanciano Pietrabbondante Roccasicura, San Pietro Avellana e Vastogirardi, unitamente alla Regione Molise, all’Unimol e al Corpo Forestale dello Stato.


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Termoli

26 giugno 2014

Traffico di droga, Finanza sequestra mezzo chilo di cocaina TERMOLI - Ennesima operazione antidroga degli uomini del G.O.A. – Gruppo Operativo Antidroga (GOA) di Campobasso, i quali hanno arrestato un trafficante di droga di nazionalità albanese e sequestrato mezzo chilogrammo di cocaina. L’operazione è avvenuta a Termoli dove gli uomini della Guardia di Finanza hanno fermato per un controllo l’albanese, da tempo dimorante nella città adriatica, mentre circolava sulla propria autovettura. Da una perquisizione veicolare, con l’ausilio del cane antidroga “Task”, i militari hanno rinvenuto una modica quantità di sostanza stupefacente. Visto che il

trafficante da tempo era tenuto d’occhio, le Fiamme gialle hanno deciso di perquisire la sua residenza. Proprio nell’abitazione il

fiuto di “Task” ha permesso di trovare, in intercapedini e nascondigli opportunamente creati nell’abitazione, quasi mezzo kilo di cocaina

che è stata sequestrata. L’abitazione, di fatto, era una piccola centrale di produzione delle dosi da destinare allo spaccio; difatti, nel corso della perquisizione veniva rinvenuta anche “mannite”, che è una sostanza chimica utilizzata per il taglio della cocaina pura nonché attrezzature per la preparazione delle dosi da destinare allo spaccio sulla piazza termolese; altresì venivano rinvenuti anche 1600 euro, frutto di precedenti azioni di spaccio. Al termine dell’operazione veniva sottoposta a sequestro anche l’autovettura utilizzata dall’albanese per le attività di traffico e spaccio sulla piazza termolese. Per l’uomo

si sono spalancate le porte del carcere di Larino dovendo rispondere all’accusa di traffico, ai fini dello spaccio, di sostanze stupefacenti. L’operazione antidroga rappresenta, per il territorio molisano, un risultato di rilievo, sia per il significativo quantitativo di stupefacente sequestrato sia, soprattutto, per il fatto di averlo sottratto con tempismo al sicuro spaccio tra i giovani termolesi. Lo sforzo operativo di particolare spessore condotto senza soluzione di continuità dai Finanzieri del Comando Provinciale di Campobasso, proseguirà con analogo impegno per prevenire e reprimere i traffici illeciti.

Concluso il Progetto Orario conferimento spazzatura, interviene formativo “Differenza l’associazione “La prevenzione è salute” non Indifferenza” TERMOLI - Si è concluso il progetto “Differenza non Indifferenza” proposto dalla Consigliera di Parità della Provincia di Campobasso, Filomena Matteo, ed indirizzato ai docenti, studenti e alle studentesse dell’Istituto Tecnico Commerciale “Boccardi” e dell’ Istituto Alberghiero Federico II di Svevia di Termoli. Per la realizzazione del percorso formativo è stata coinvolta l’Associazione Professionale Proteo che ha tra le proprie finalità quella di promuovere la crescita professionale e culturale del personale della Scuola per una piena partecipazione al processo di sviluppo democratico del sistema formativo. Il Progetto ha avuto la finalità di educare alla parità facendo acquisire e sviluppare sensibilità ed attenzione alla differenza di genere; è stato strutturato con l’obiettivo di affrontare e chiarire i significati psicologico - sociali propri dei concetti di identità, genere, differenze sessuali e orientamento sessuale. Gli incontri formativi sono stati pensati con l’intento di mettere i partecipanti nella condizione di riflettere sulle proprie e sulle altrui convinzioni, credenze, dubbi, immagini mentali in tema di identità, differenze sessuali e di genere oltre che sulle questioni sociali ad esse connesse. La realiz-

zazione del Progetto è stata pensata per far fronte alla complessificazione delle dimensioni sociali e psicologiche che la post-modernità mette in atto in relazione al tema dell’identità di genere e alla conseguente esigenza di interpretazione del reale che necessita di nuovi strumenti ermeneutici che si dimostrino capaci non solo di decodificare l’attuale sistema culturale, ma anche di cogliere gli aspetti più distintivi e peculiari della contemporanea soggettività di genere. Il Progetto formativo “Differenza non Indifferenza” è stato realizzato con la convinzione di tutti i soggetti coinvolti che la Scuola sia il luogo più adatto ad educare al rispetto dei diritti umani per favorire lo sviluppo di personalità aperte e responsabili, di cittadini/e consapevoli dei propri e degli altrui diritti e in grado di difenderli. Fondamentale è stata considerata l’importanza di promuovere comportamenti improntati alla socializzazione, al confronto, alla ridefinizione di atteggiamenti discriminatori nei confronti del diverso da sé; salvaguardare la dignità e l’integrità degli studenti discriminati; creare un contesto che favorisca una crescita armoniosa ed equilibrata.

TERMOLI – Raffaele Orlando è il presidente dell’Associazione, “La prevenzione è salute”, fondata a Termoli, e ha come attività l’organizzazione per la tutela degli interessi e dei diritti dei cittadini. Proprio per questi motivi Orlando interviene sugli orari per il conferimento della spazzatura, scelti e imposti alla città di Termoli dalla caduta amministrazione Comunale. “Prendiamo ad esempio due Ecopoint, quello di via Cannarsa e via D’Ovidio e quello di via Leopoldo Pilla e via Belvedere. Come si legge dalla Delibera di giunta affissa sui due gazebo di legno, i rifiuti debbono essere conferiti tassativamente dalle ore 22 alle ore 6 del mattino. Si stenta a credere che questa delibera sia stata scritta dalla Giunta comunale. Possibile che nessuno dei componenti la Giunta – chiede Orlando -, si sia reso conto che sono orari assurdi e pericolosi, specialmente per gli anziani e per le donne. Per tutto questo inverno i vecchi, il più delle volte sotto la pioggia, partendo da via D’Ovidio hanno dovuto camminare per 150 metri per raggiungere l’Ecopoint in via Cannarsa. Un tragitto tra auto alle spalle, tra scalinate sull’unico marciapiede e fossati in mezzo alla strada. I vecchi di 70,80 e 90 anni, sia maschi che donne, alle ore 9 dovrebbero già andare a letto, come raccomandano i medici, ma purtroppo i vecchi debbono aspettare l’ora precisa. Possibile che nemmeno i Consiglieri comunali, tranne qualcuno, non si siano accorti che questo orario era ed è pericoloso non solo per la salute, ma

anche per il pericolo di perdere la vita. Non è una esagerazione, come potete leggere nei ritagli di giornali. Questi ed altri ritagli, tra qualche giorno saranno sul sito www.prevenzione-salute.it Il pericolo di perdere la vita può avvenire sia per le botte ricevute da malviventi in cerca di poche monete e sia per il freddo e la pioggia che si vanno ad aggiungere alle tante influenze e virus che abbiamo avuto quest’anno. L’anziano muore! Sembrerebbe una morte naturale, ma potrebbero essere state le passeggiate al chiare di luna e sotto la pioggia a fargli alzare l’influenza e portarlo alla morte”. Ecco perché, quale presidente di questa associazione, ho coinvolto tanti Enti. Dai ritagli dei giornali si evince che i ladri, per lo più giovani, per bastonare gli anziani li aspettano nei pressi dei box della spazzatura. In via Cannarsa alle 9 del mattino due giovani hanno tolto la borsa ad una signora che andava al lavoro. Nei primi giorni di quest’anno due giovani in motocicletta hanno strappato la borsa dalle mani ad una signora che è caduta e ha riportato ferite, che ancora oggi non riesce a sanare. Il marito, che era con lei quando è stata scippata, è stato uno dei migliori carabinieri che abbiamo avuto a Termoli. “La malavita con la globalizzazione è aumentata, ogni due minuti in Italia una casa viene svaligiata. I cittadini vivono nella paura e si fanno giustizia da sé. E’ quanto afferma il collega giornalista Fabrizio Gatti nell’articolo Far West Italia, apparso sull’espresso del 13 marzo 2014.Vi chie-

derete perché ho inviato a tanti Enti e autorità questa documentazione. Perché molti di questi Enti, visti i pericoli che corrono gli anziani, potrebbero già intervenire. Ma li ho coinvolti anche per indicare agli anziani presi di mira a chi dovranno chiedere il rimborso per eventuali danni subiti. Ai procuratori dei Tribunali chiedo di verificare se nel provvedimento, preso dalla passata Giunta, ci sia qualcosa che da un punto di vista legale non poteva fare. Andate a vedere via Cannarsa alle 22 della notte, andateci anche se siete un Prefetto o un Questore o un Presidente di Regione, un domani potrete anche voi andare con un secchio di spazzatura alle 22 della notte ed essere aggrediti dai delinquenti. “La Prevenzione è salute” a Termoli chiede che le donne di qualsiasi età e gli uomini a partire dai 65 anni potranno conferire i rifiuti in qualsiasi ora della giornata, rispettando i giorni stabiliti. Quanto prima in qualsiasi altra parte dell’Italia, si dovrà per delibera del Governo, adottare lo stesso criterio. Questo comporterà qualche costo in più da dare alle Società addette allo smaltimento. A Termoli la Ditta attuale è precisa e sta lavorando bene, purtroppo chi non ha gestito bene è stata la passata Amministrazione. La differenziata come si è detto ha un costo – conclude il presidente -, ma la salute viene prima del denaro che a volte le Amministrazioni vorrebbe risparmiare a discapito dei cittadini ed in particolare dei più deboli”. Raffaele Orlando


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Termoli

26 giugno 2014

Nomina collaboratore, Cordisco ammonisce il sindaco

CAMPOMARINO – Il sindaco, Gianfranco Camilleri, ha nominato un collaboratore per i rapporti con Giunta, Consiglio e gruppi consiliari e il consigliere comunale di minoranza Vincenzo Cordisco ammonisce il primo cittadino. “Lo avevamo previsto, affermato e si è avverato – dice Cordisco -. Con Ordinanza sindacale, Cammilleri “.. ravvisata l’opportunità di individuare un soggetto che fornisca collaborazione al Sindaco con compiti di raccordo e coordinamento dei rapporti di carattere politico e istituzionale (Uffici, Assessori; Consiglieri e Gruppi consiliari; Enti ed Istituzioni)”, nomina, a tale incarico, il penultimo dei non eletti della sua lista. Tante domande nascono spontanee: è legittimità la nomina?

Quali siano i requisiti “necessari ed indispensabili” in possesso del soggetto nominato per l’espletamento dell’attività sopra citata? Sovraintende a tutto e tutti, in nome e per conto del Sindaco, e quindi anche sul Vice-Sindaco, sulla Presidente del Consiglio, sugli Assessori, sul Direttore generale - Segretario generale. Insomma, dopo avere fatto i pianto del coccodrillo in campagna elettorale, chiedendo scusa per non essere stato presente, per il poco che ha fatto, per la deriva presa dal Comune e con la promessa di impegnarsi fattivamente per il bene della comunità, nomina un sindaco-ombra. Certo, nell’Ordinanza si afferma che la collaborazione è a titolo gratuito, ma anche in questo caso

la domanda è dietro l’angolo: forse perché essendo il “soggetto” già buon pensionato ogni ulteriore introito fa alzare il reddito e le tasse aumentano? Oppure perché es-

Revoca delle quote per mancata realizzazione della percentuale minima del quantitativo riferimento BASSO MOLISE – Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha comunicato che l’attuale sistema per la revoca delle quote latte prevede che i produttori, che non producono almeno l’85% del proprio quantitativo di riferimento individuale, decadano dalla titolarità della quota non prodotta. Alcune regioni, in considerazione della prevista cessazione del regime delle quote latte a partire dal primo aprile 2015, hanno chiesto se debbano essere messe in atto le procedure di revoca delle quote previste, per quei produttori che non hanno prodotto la prescritta percentuale minima dei loro quantitativo di riferimento individuale, nella campagna 2013/14, in quanto

Presentazione del libro “Le cose sbagliate”

LARINO – Questo pomeriggio alle 18,30, presso il Centro Culturale Afra, ci sarà la presentazione del romanzo “Le cose sbagliate” di Carmine Aceto. Il romanzo sarà presentato dall’autore e dal musicologo Matteo Patavino che parleranno anche dei libri in generale, biblioteche e lettori. “Le cose sbagliate” è un romanzo portato in tour in pieno spirito trail e culturalmente outdoor, incurante delle intemperie e delle intemperanze che suscitano i libri, le biblioteche, i lettori, gli autori e persino i bibliotecari professionisti nel nostro bel paese. Per maggiori informazioni www.lecosesbagliate.wordpress.com o www.carmineaceto.wordpress.com.

le stesse revoche avrebbero efficacia dal primo aprile 2015. Il Ministero fa presente che, indipendentemente dagli effètti pratici della revoca, in linea generale deve essere soddisfatto ogni adempimento di competenza della pubblica amministrazione, al fine di assicurare la corretta applicazione del regime quote latte per tutte le campagne interessate. Allo stato attuale sono vigenti e quindi devono essere applicate sia le norrne comunitarie, sia le norrne nazionali rélative al regime quote latte, non rientrando nelle facoltà della pubblica amministrazione competente disattendere i relativi obblighi procedurali. A fronte di-una eventuale proroga dell'attuale regime, il man-

BASSO MOLISE – Ventidue ettari coltivati a canapa industriale nei comuni di Palata, Vasto, Montenero di Bisaccia e cinque aziende coinvolte. Questa l’iniziativa di un imprenditore palatese con l’associazione Sativa Molise che ha dato inizio alla coltivazione della canapa industriale. L’associazione è di promozione sociale apartitica, apolitica e aconfessionale, indipendente e che non persegue finalità di lucro e crede “fortemente che il rispetto e la tutela dell’ambiente naturale debbano essere, oggi più che mai, una priorità nella vita di tutti noi”. Sul sito web sativamolise.com si legge: “Pensiamo che l’utilizzo consapevole delle risorse naturali rinnovabili in sostituzione di quelle non rinnovabili siano fondamentali per assicurare un futuro al nostro pianeta. La Cannabis Sativa, comunemente detta canapa, si con-

cato espletamento delle procedure previste dalla legge, oltre a costituire una evidente inadempienza, provocherebbe conseguenze concrete e non sanabili' anche a livello comunitario per eventuali ipotesi di contenziosi in materia. Pertanto, alla luce di quanto esposto si ritiene che, in relazione alla campagna 20l3 - l4,le Amministrazioni coinvolte debbano portare a termine tutti gli adempimenti previsti, nei tempi e nei modi stabiliti dalla pertinente normativa nazionale e comunitaria. Eventuali dubbi, che potrebbero riguardare gli adempimenti relativi alla campagna 2014/15, saranno affrontati al momento opportuno, anche alla luce della possibile evoluzione.

sendo nominato sia per compiti politici che istituzionali (Enti ed Istituzioni) verrà assegnato, sempre quale collaboratore del sindaco, presso qualche ente come

Al via iniziativa “Dona un libro alla biblioteca”

MAFALDA – Nel dicembre dello scorso anno il Consiglio comunale deliberò l’istituzione della biblioteca comunale che è ospitata in Piazza della Libertà in locali di proprietà del Comune. La struttura è stata inaugurata lo scorso 1° marzo ed è aperta al pubblico dal 16 aprile. Le addette alla biblioteca hanno organizzato l’iniziativa “Dona un libro alla biblioteca”, finalizzata alla donazione di libri in favore della biblioteca comunale da parte di privati cittadini. Pertanto a conclusione dell’iniziativa l’amministrazione comunale ha organizzato per domani una manifestazione con relativo rinfresco.

Volge al termine il centro estivo parrocchiale

GUGLIONESI – Volge al termine anche per questo anno il centro estivo parrocchiale organizzato dal parroco don Gianfranco Lalli della “Parrocchia Santa Maria Maggiore. L’attività do oratorio estivo, che termina domani, è stata un momento di crescita dei ragazzi in età scolare anche dopo la fine delle lezioni scolastiche e di esperienza di socializzazione. La buona riuscita dell’iniziativa ha avuto anche un contributo finanziario da parte dell’amministrazione comunale.

A Palata si coltiva canapa industriale

figura come una coltura strategica a tal proposito. Infatti tra tutte è quella che può fornirci prodotti agricoli ad altissimo valore ambientale e nutrizionale”; e così, a loro avviso, il tutto può essere “uno strumento vincente nel perseguire le nuove direttive comunitarie in materia di ambiente, agricoltura, salvaguardia del territorio, energie rinnovabili e bioedilizia per citarne alcune. Siamo fortemente convinti –

l’Unione dei Comuni o al Cosib o alla Net Energy o a vattelapesca. Forse qualcuno dovrebbe rammentare al Sindaco, e a chi s’è “inventato” l’Ordinanza sindacale, che lo Statuto del Comune non prevede figure di siffatto genere, così come analogamente non le prevede il Regolamento Comunale sull’ordinamento generale degli uffici e dei servizi (peraltro approvato ad ottobre 2013, quindi recente). Proseguiamo nel non rispetto della legge – Termina Cordisco -, delle norme nazionali e di quelle sancite con i Regolamenti comunali, tutti, siamo punto e a capo. Ma quando il Sindaco Cammilleri imparerà a non prendere in giro i suoi stessi eletti, l’opposizione, i dipendenti del Comune e, di fatto, anche chi lo ha votato?”.

è scritto dul sito - che la reintroduzione della canapa dipenda in parte dalla volontà politica e che in assenza di una filiera ben strutturata questa resterà solo una coltura marginale praticata da pochi appassionati sognatori. Per questo motivo ci facciamo promotori della creazione di una filiera che sia in grado di garantire il giusto riconoscimento economico ad agricoltori ed attori di filiera proteggendoli da

vecchie logiche monopoliste e di sfruttamento che sono attualmente in atto su questa e tante altre nobili filiere agro-alimentari. Solo l’unione e la collaborazione possono rendere tutto ciò reale. Ci poniamo come punto di incontro, di aggregazione e di coordinamento di tutti coloro vogliano cimentarsi in questa sfida,che condividono questa visione e che vedono in tale coltura una grandiosa opportunità contro la crisi economica, sociale e morale che ci attanaglia. Tutti i nostri partner attuali – si conclude la dichiarazione – sono aziende molisane di trasformazione agro-alimentare. Oleifici, mulini, forni, biscottifici, tarallifici e pastifici tutti caratterizzati da una dimensione artigianale e da produzioni di qualità si sono messi in gioco e hanno condiviso conoscenze ed esperienze preziosissime”.



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opinioni

26 giugno 2014

Astronomia, si punta al Festival A Campobasso il professor Bignami illustra l'iniziativa da tenere alla ex Gil

Il Professor Giovanni Bignami, ricercatore in astrofisica e spazio in Italia e nel mondo, da tre anni Presidente dell’Istituto nazionale di Astrofisica, ente che annovera alcuni dei più grandi e promettenti astrofisici mondiali come è stato certificato, lunedì 23 giugno, da uno studio del Thomson Reuters Institute, è stato collocato tra i quattro italiani al vertice della ricerca astrofisica mondiale. Il Thomson Reuters è lo stesso istituto di ricerca che appena quattro anni fa aveva collocato l’Inaf ai vertici nell’astronomia mondiale. Nella sua brillante carriera professionale – ha ricevuto una serie interminabile di riconoscimenti a tutte le latitudini del mondo – il Professor Bignami ha creato anche la scuola italiana di astrofisica in raggi gamma. E, in Italia, Francia ed Europa, ha avuto grosse responsabilità di gestione e diffusione della scienza. Il Professore ha incontrato la stampa al Palazzo ex Gil di Campobasso, dove, insieme a Nico Ioffredi, consigliere regionale con delega alla Cultura, ha annunciato una grande iniziativa di cui sarà protagonista anche la nostra regione: ‘Il festival nazionale dell’astronomia’ che si svolgerà in Molise, con motore propulsivo proprio negli spazi dell’ex Gil. Come sarà organizzato l’evento? ” Que-

Il professore Giovanni Bignami

sto è un evento molto interessante e il primo nel suo genere in tutto il centro sud d’Italia. Il festival durerà due mesi e ci saranno eventi in giro per il Molise non solo a Campobasso, ma coivolgendo anche gli osservatori presenti in regione, con il supporto, il bollino di qualità dell’ Istituto Nazionale di Astrofisica. Per quanto riguarda il pro-

In attesa dell’arrivo del Papa è stato suggellato di nuovo il patto con il Di Zinno

di Massimo Dalla Torre L’edizione di quest’anno della sagra dei misteri sicuramente rimarrà impressa nella mente dei campobassani e non solo, perché mentre il popolo degli ambulanti come una colonia di formiche operaie si apprestava a smontare le strutture e gli stand, che per circa 3 giorni hanno occupato gli spazi cittadini, si è dato l’avvio alle prove generali dell’arrivo del Santo Padre in città. Momento straordinario che, se potessimo utilizzare il linguaggio sportivo del baseball, farà segnare un "inning" a favore di chi con tenacia e caparbietà ha saputo mettere in sinapsi due avvenimenti di altissimo contenuto spirituale e culturale. Due momenti che sicuramente richiamano nel capoluogo molisano non solo i curiosi, ma soprattutto i fedeli e gli amanti delle tradizioni, vere e proprie "testomonial" di una cultura difficilmente riscontrabile nell’era della spersonalizzazione. Due momenti che, nonostante si voglia, cervellotizzarli e accademizzarli, cosa che sotto certi aspetti è da plaudire, fanno sì che il piccolo Molise valichi i confini nazionali. Due momenti che racchiudono in se un significato intrinseco ed estrinseco, che man mano che passano i giorni s’ingigantisce riappropriandosi a pieno titolo dello stampo originale: quello che vede il sacro e sotto certi aspetti il profano intrecciarsi come la trama e l’ordito di un arazzo colorato dalla genuinità e dalla schiettezza popolare.Angeli, Demoni, Santi e fedeli tutti uniti in un qualcosa che, non ha alcun bisogno di spiegazione, perché le spiegazioni si sono avute e si avranno guardando e vivendo la città. La quale, sicuramente si commuoverà come si è commossa ed entusiasmata al passaggio dei misteri nati dalla creatività di Paolo Saverio Di Zinno e forgiate dai maestri dell'acciaio della città un tempo racchiusa nelle sei porte che ancora campeggiano sul gonfalone cittadino. Una città che si animerà, si vivacizzerà, trasformandosi e aprendosi a quanti arrivano fin dalle prime ore del mattino per occupare un posto in prima fila per assistere all’arrivo del pellegrino di grande fede: Francesco. Una città che diverrà persino multietnica, in cui culture, costumi, profumi e usanze distanti migliaia di chilometri l'uno dall'altro s'incontreranno e si scontreranno anche se solo per pochi istanti, abbattendo in questo modo un muro che molti vorrebbero erigere. Questa in estrema sintesi è la spiegazione di quello che è accaduto il 22 giugno e quello che accadrà il 5 luglio, null’altro. Eppure, c'è stato qualcuno che ha sollevato un vento contrario e fastidioso. Un vento che, fortunatamente si è acquietato altrimenti avrebbe portato conseguenze nefaste per quello che è la campobassanità. Una perturbazione alimentata da contrapposizioni che, come accadeva all'epoca delle confraternite che dividono persino i vari protagonisti della vita politica locale, perché la politica anche questo spazio ha occupato abusivamente causando gazzarre in cui la dialettica ha alzato fin troppo i toni. Contrapposizioni che fanno ridere in quanto, altre realtà, farebbero le cosiddette "carte false" pur di accaparrarsi gli avvenimenti che vedono e vedranno il Molise al centro dell’attenzione mondiale. Un qualcosa che chi crede di erigersi a palatino non solo della tradizione senza alcun titolo perché non ne ha, farebbe bene a tenere a mente, perché: sia le sacre rappresentazioni portate a spalla con sacrificio e senza scopo di lucro, sia la presenza del successore al soglio di Pietro, comunque vadano le cose, sono e saranno la carta d'identità di una comunità capace di chiudersi a riccio pur di mantenere integra l’unicità, cui difficilmente si può rinunciare perché fa parte del DNA di Campobasso e dei Campobassani.

gramma, ancora qualche giorno e verrà divulgato”. Perchè Campobasso? ” Perchè è la capitale del Molise, perchè ha preso l’iniziativa l’Assessorato alla Cultura. Speriamo arrivi qualche amrziano per l’occasione, immaginate farebbe notizia ( una nota ironica del professore), la Regione Molise evidentemente ha capito che contrariamento a quello

che diceva il Ministro Tremonti la vcultura da da mangiare, con la cultura si cresce, si crea benessere anche per quanto riguarda la qualità, avendolo capito ha cercato l’argomento più interessante e dirompente che è l’astronomia”. A che punto è la ricerca nel settore astronomico? ” Andiamo alla grande, seppur con poche risorse destinateci. L’Italia in generale è al 4° posto assoluto al mondo come risultati scientifici, ed è un risultato fantastico se pensiamo al modesto posizionamento dell’Italia in altri campi, soprattutto quello economico”. Lei crede che sarà possibile riuscire a trovare forme di vita su altri pianeti? “ Si ce la faremo, ne sono convinto. Abbiamo fatto incredibili progressi negli ultimi venti anni, abbiamo osservato migliaia di pianeti intorno alle stelle e intorno al sole. Vediamo i pianeti, li cataloghiamo e tra un pò riusciremo ad analizzare il contenuto della loro atmosfera. Credo che nel giro di pochi anni troveremo tracce di vita nell’atmosfera di altri pianeti”. Si è messa in discussione la salute del Sole, è così professore? ” Niente panico. Il Sole è una stella di mezza età, è li da 5 miliardi di anni ed ha una prognosi di vita di altri 5 miliardi di anni”.

Un grande vitigno che onora il territorio

La Tintilia del Molise vive di un suo disciplinare di produzione di Pasquale Di Lena Sono stato, grazie all’esperienza maturata nella direzione dell’Enoteca Italiana di Siena, il primo ad aver pensato al recupero, agli inizi degli anni ’90 del secolo scorso, del vitigno molisano per eccellenza la Tintilia, noto, soprattutto nella parte centrale del Molise, per le sue caratteristiche di tingere, cioè colorare di rosso il vino che, normalmente da queste parti, come nel territorio isernino, è sempre stato di colore bianco per un più facile adattamento al clima dei vitigni a bacca bianca. Un primato che alimenta ancor di più il mio orgoglio di molisano e la mia gratitudine per la istituzione senese, figlia, nel 1960, dell’Ente Mostra Vini che, dal 1933 al 1960, aveva organizzato l’unica e più importante mostra-mercato dedicato ai vini tipici e di pregio. Dopo l’apertura dell’Enoteca, una struttura promozionale dei vini a denominazione di origine e di qualità a carattere permanente, il testimone è passato al Vinitaly di Verona, da tempo punto di riferimento dei vitivinicoltori italiani e dei consumatori rappresentati da giornalisti, importatori, ristoratori e enoteche di ogni angolo del mondo. Una premessa necessaria per capire l’amore e la passione dei molisani per il loro vino “Tentije” o “Tentèie”, al femminile come la mitica “Barbera” piemontese, che stava per significare “vino rosso”. Il lavoro portato avanti dai cinque ricercatori del DiAAA dell’università del Molise, M. Iorizzo, V. Macciola, B. Testa, S.J. Lombardi e A. De Leonardis, ripor-

tata dalla rivista scientifica, Springer, con il titolo “Physicochemical and characteristics of red wines from the rediscovered autochthonous Tintilia grapesvine in the Molise region (Italy)”, rende omaggio ai caratteri di grande qualità della Doc Tintilia. A conferma di questo giudizio i risultati ottenuti grazie allo studio e analisi di tredici campioni, rappresentativo dell’attuale produzione regionale, di vino Tintilia, annate 2009-2012, di cui otto provenienti dalle principali cantine imbottigliatrici di “Tintilia del Molise” Doc o Dop, mentre i restanti cinque erano vini prodotti in laboratorio con uve “Tintilia” e ceppi di lievito selezionati custoditi nella collezione del DiAAA. Tutti i campioni sono stati sottoposti ad analisi sensoriali da parte di un panel di assaggiatori coordinati da Francesco Iapaolo dell’Aspi (Associazione sommeliers professionale italiana). “Dai dati analitici - recita la ricerca - il vino Tintilia appare come un vino molto corposo, tendenzialmente alcolico; non molto acido, ma con un potente potere tampone che ne garantisce freschezza e stabilità; ricco di sostanze fenoliche, soprattutto flavonoli e antociani ed infine, con colore equilibrato in tonalità giallo/rossa”. Un giudizio che ha trovato la sua conferma anche nell’analisi sensoriale con attributi alquanto positivi per l’aspetto visivo (limpidità, tonalità e intensità colorante), franchezza olfattiva e gusto armonico. In pratica un profilo fisico - chimico e organolettico del vino “Tintilia del Molise” abbastanza distintivo e con

peculiarità adatte a soddisfare i consumatori di vino più esperti ed esigenti. Si è detto dell’acidità e dell’effetto tampone, c’è da aggiungere che i vini Tintilia sono risultati tendenzialmente alcolici (14,2% grado alcolico medio), con una componente fenolica molto ricca a testimoniare la qualità del vino a, anche, la sua bontà, sapendo quanto contano, una volta assunti, i polifenoli contenuti in un vino rosso nel controllo di alcune patologie croniche e degenerative quali Alzheimer, arteriosclerosi, diabete e alcuni tumori. Una grande capacità antiossidante, quindi, che rendono il vino Doc o Dop “Tintilia del Molise” un prezioso amico del consumatore, soprattutto quello che ha la fortuna di poterlo bere ai pasti tutti i giorni. Un sorso di salute che porta a pensare all’origine, il territorio molisano, importante per il vino e per l’olio, i suoi ortaggi, formaggi e salumi e, anche, i suoi tartufi, senza dimenticare il pescato con il suo mitico “Brodetto di pesce alla termolese”, una bontà che merita un viaggio per essere degustata. Per un vino che ha bisogno della capacità degli imprenditori vitivinicoli e di un’attenta azione di marketing, cioè di tempo per essere scoperto dal consumatore, questa ricerca, dovendo procedere con più fiducia e più spinta sulla strada del successo, viene a proposito. Ecco che la Tintilia non può non ringraziare i ricercatori guidati da Massimo Iorizzo e, con essi, l’università del Molise.



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